Alone

di mary1986
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Così diversi eppure così simili ***
Capitolo 2: *** Le lacrime del serpente ***
Capitolo 3: *** La promessa ***
Capitolo 4: *** Un grande errore ***



Capitolo 1
*** Così diversi eppure così simili ***


E' iniziato un nuovo anno ad Hogwarts, sono cresciuta, sono cambiata, ma nessuno se ne accorge, del resto io rimarrò sempre la piccola e insignificante Ginevra Weasley, la ragazzina coi capelli rossi che muore dietro a Harry Potter, sono solo un puntino, sono invisibile agli occhi di tutti; Ron mi vede come una bambina da proteggere, Hermione mi tratta con sufficenza dicendomi in continuazione che devo studiare di più, Harry neanche mi considera..
Il magico trio mi ritiene una palla al piede, sono troppo piccola per sapere qualcosa sull'Ordine della Fenice e mi ritrovo sempre e irrimediabilmente da sola, nessuno mi vuole bene, nessuno mi considera, la solitudine è la mia unica amica...
Questa mattina piove a dirotto, c'è un forte vento autunnale che muove con forza le chiome degli alberi, l'aria gelida mi fa venire la pelle d'oca, quei brividi freddi arrivano fino al mio cuore, e il mio cuore sente dolore, uno strano e marcato dolore; una piccola lacrima esce dai miei occhi, li chiudo per non vedere tutto ciò che ho intorno, per non mostrare la mia debolezza alle ragazzine sorridenti che mi camminao davanti e poi corro alla torre di astronomia, a quest'ora sarà di certo vuota visto che è l'ora di cena...
Non appena entrò nella piccola stanza mi appoggio alla finestra e i miei occhi si perdono nel cielo nuovoloso, osservo rapita la luce argentea dei lampi che illumina il buio mentre dentro di me desidero ardentemente di non essere più invisibile; all'improvviso il mio rifugio viene occupato da uno scomodo intruso, qualcuno che come me vuole sfuggire alla confusione della Sala Grande e di tutte quelle maledette risate ipocrite...

- Malfoy che diavolo ci fai qui?

- Proprio te dovevo incontrare Weasley?!

Non c'è cattiveria, non c'è la solita malignità nella sua voce, posso capire che sta quasi tremando, che sta facendo ogni possibile sforzo per apparire lo stronzo di sempre ma malgrado tutto non ci riesce... Si appoggia contro il muro, poi si accascia a terra nascondendo il viso fra le mani, quasi mi sembra di sentire un singhiozzo, ma è solo un'impressione credo, o forse no...

- Va tutto bene Malfoy?

- Non c'è niente che va bene, fa tutto schifo!

- Molto probabilmente ti sembrerà strano detto da me, ma ti capisco...

- Cosa può capire una Wealsey?

- Certo, che cosa può saperne una persona inutile come me!

Mi osserva con aria perplessa poi le sue labbra si piegano in un debole sorriso, e solo ora dopo anni mi accorgo che ha un sorriso bellissimo, peccato che è sempre nascosto da il solito ghigo perfido e arrogante...

- Sai anche io mi sento inutile...

- Che cosa?

- Precisamente mi sento invisibile... Agli occhi di tutto sono lo stronzo serpeverde pieno di sè, tutti mi temono, tutti mi odiano ed io devo essere come il mio nome mi impone perchè sono un Malfoy, ma a volte mi sembra di scoppiare, come adesso...

- In che senso?

- Mia madre è ricoverata al San Mungo, sta morendo... Mio padre l'ha sottoposta a tante maledizioni Cruciatus e il suo fisico non ha più retto, lei è l'unica persona che mi ha veramente voluto bene, l'unica persona che mi vede veramente per ciò che sono, non per ciò che devo essere...

- Anche io mi appoggio ai miei genitori quando sto male...

- Davvero?

- Certo, agli occhi di tutti quello che mi stanno intorno sono solo una bambina indifesa, sono un puntino nella vita di tutti, ma sono quel puntino che non conta niente, che passa inosservato, io sono invisibile!

- Eppure io ti ho sempre visto...

Le sue parole mi colpiscono, arrivano dritte al mio cuore, come se fosse riuscito a toccarlo... E' la cosa più bella che mi potesse dire per far apparire un debole sorriso sul mio volto; non mi ero mai resa conto che io e Malfoy siamo diversi eppure così simili, nei suoi riesco a leggere tante cose, sono bastati qeusti pochi attimi per capire che dietro quella maschera di cattiveria c'è una persona diversa, c'è semplicemente Draco...

- Sai, conoscendoti non sei tanto male!

- Anche tu Weasley...

- Ora devo andare, comunque sappi che se hai bisogno io ci sono...

- Lo terrò presente...

Mi rivolge un'altro dolcissimo sorriso che mi fa rabbrividire e poi mi saluta con un cenno della mano sussurrando poco prima che esca dalla torre una frase che mai mi sarei aspettata di sentire:

- Grazie Ginevra, ai miei occhi non sei invisibile, ti sentirai anche un puntino insignificante in mezzo alla gente ma ricordati che anche da lontano le stelle sembrano piccole...

Una fanfiction dedicata a tutte quelle persone che si sentono invisibili, che soffrono per amore e nessuno può vedere il loro dolore, nemmeno la persona che amano...

Sono solo una persona ti vuole bene,
forse il bene di un puntino
sembrerà insignificante
ma ricorda che anche da lontano
le stelle sembrano piccole

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Capitolo 2
*** Le lacrime del serpente ***


Ma per quale motivo Severus mi ha fatto chiamare? Esco dall'aula di trasfiguazione sotto lo sguardo curioso dei miei compagni di casa e dei grifondoro e mi avvio verso il suo ufficio nei sotteranei. Non appena entro vedo il mio padrino con gli occhi lucidi che guarda il vuoto, accanto a lui c'è Silente che lo guarda in silenzio, il suo volto è dipinto da una strana malinconia, che cosa è successo?

- Che cosa è successo?

- Draco...

La sua voce è rotta dal pianto, sta tremando, lo posso sentire quando posa la sua mano sulla mia spalla, sta cercando di parlare...

- Si tratta di tua madre...

- Ci sono novità Severus?

- I mangiamorte sono penetrati al San Mungo e l'hanno uccisa...

Vorrei rispondere, vorrei gridare tutto il mio dolore, vorrei prendere a pugni il muro, mandare a fanculo questa vita di merda, scappare via e andare da quei maledetti assassini per ucciderli uno per uno ma tutto ciò che riesco a fare è abbassare allo sguardo e sussurrare debolmente:

- Vado a fare due passi...

- Possiamo fare qualcosa per te Draco?

- Solo una cosa: chiamate la Weasley...

Silente annuisce come se fosse avessi detto la cosa più naturale del mondo e sotto gli occhi di un Severus parecchio confuso esce dalla stanza e poco dopo io faccio lo stesso avviandomi fuori dal castello nei pressi del lago... Osservo la superficie d'acqua, posso vedere il mio riflesso, poi una gocciolina increspa l'acqua e solo dopo qualche istante realizzo che sono le mie lacrime, dopo tanto tempo sto piangendo, che strano, credevo di non esserne più capace....
Mi accascio a terra e piango disperato, lascio uscire tutto il mio dolore, tutta la mia rabbia, adesso sono davvero solo, mia madre se n'è andata, la mia forza è morta con lei, il mio coraggio e la mia determinazione si sono dissolti quando il suo sorriso ha smesso di risplendere; quasi mi sembra di rivederla, ricordo che spesso veniva nella mia camera e chiacchieravamo per ore sul futuro, su ciò che sarei voluto diventare, facevamo mille progetti, ci raccontavamo i nostri sogni...

Qualunque cosa accada Draco,
io sarò sempre con te...
Te lo prometto figlio mio,
non permetterò che diventi un mangiamorte,
sarai tu a decidere del tuo futuro...

Ricordo con minuziosa precisione queste parole, lei credeva in me, sapeva che sarei diventato un'omo migliore di mio padre, che non mi sarei macchiato le mani con il sangue degli innocenti per una causa ingiusta, sapeva che sarei stato me stesso. Come farò adesso che l'unica mia spalla su cui piangere, l'unica persona a cui potevo aggrapparmi, l'unica persona che mi voleva bene se n'è andata?

- Sono rimasto completamente solo...

- Tu non sei solo Draco!

E' lei, sta davanti a me, mi osserva con dolcezza poi si avvicina e mi abbraccia... Affondo il viso fra i suoi capelli rossi, un profumo di fragola mi solletica le narici, sento un calore sconosciuto avvolgermi... Poi esterno ogni maledetto sentimento che mi opprime, scoppio in un pianto incontrollato, sembro un bambino ma non m'importa, per una volta voglio soffrire come una persona normale non come un Malfoy....

- Ho paura Ginevra...

- E' normale ma non ti abbattere, resta quello che sei e non diventare quello che vogliono, sii semplicemente te stesso e basta..

- Non so se ci riuscirò!
- Ti aiuterò io, non ti lascerò solo...

- Grazie...

- Perchè questo ringraziamento?

- Perchè mi hai visto quando ero invisibile...

Stretto tra le braccia dell'angelo con i capelli rossi ho continuato a piangere per molto tempo, fino ad essere talmente stanco da addormentarmi accanto a lei all'ombra di un vecchio albero, l'unico testimone del mio dolore, mi sono abbandonato alle carezze di quella ragazzina che ho sempre odiato, a poco a poco mi sono reso conto che ho davvero bisogno di lei....

Grazie davvero a Nana89, Sophinx e Riley per i commenti...

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Capitolo 3
*** La promessa ***


E' una cupa giornata di settembre, piove a dirotto, io mi trovo in una carrozza con Draco Malfoy e il professor Piton, stiamo andando al funerale di Narcissa Malfoy che si terrà nella chiesa di Diagon Alley; il preside ha ritenuto opportuno che tutti gli alunni del sesto e del settimo anno partecipino alla funzione, io sono venuta sotto espressa richiesta di Draco, ovviamente il magico trio non ne sa nulla ma mi vedranno comunque...
Siamo tutti silenziosi, io osservo la pioggia che cade incessante, il paesaggio è davvero triste come questo giorno, l'amosfera è in armonia con il nostro stato d'animo; all'improvviso la carrozza si ferma e ci ritroviamo davanti alla chiesa, ci sono tutti gli studenti, molti genitori dei serpeverde e qualche faccia conosciuta come Caramell, i Lestrange e poi lui, Lucius Malfoy, che rivolge uno sguardo sprezzante al figlio e si allontana vicino ad un'altra persona il cui viso è coperto dal mantello...
Camminiamo sotto gli occhi di tutti, molti dei miei compagni di casa bisbigliano fra di loro, mio fratello è furente, Harry ed Hermione non sono da meno ma decido di iginorarli, mi appresto a sedermi accanto a Draco che mi tiene per mano e qualche metro davanti a noi c'è il feretro di legno scuro coperto di rose rosse...

Siamo qui per dare l'addio definitivo
a Narcissa Black Malfoy,
Che riposi per sempre
nella pace eterna
con l'affetto dei suoi cari...

E' stata una funzione breve, Draco on ha mai smesso di stringermi la mano, ho visto le sue lacrime, in quei momenti la fierezza dei Malfoy è scomparsa lasciandolo senza difese... Seguiamo il feretro che viene portato fuori dalla chiesa, guardo Draco con la coda dell'occhio mentre abbraccia Pansy Parkinson e qualche altro suo amico, i capelli sono bagnati dalla pioggia, il suo volto è più pallido del solito, sta tremando, sta cercando con tutte le sue forze di trattenere tutto il dolore che sta per esplodere, sta cercando di apparire forte e indifferente, deve pesare molto quella maschera che sta portando...
Sono passate un paio d'ore, ormai la donna è stata seppellita al cimitero in una maestosa tomba di marmo bianco che ha la forma di un'angelo; io e Draco la stiamo osservando da un bel po', la pioggia non accenna a smettere:

- Hai visto mamma, il cielo oggi piange con me...

Poi alza lo sguardo verso il cielo e ed io mi soffermo sul suo viso, sembra un'angelo ed io mi sento quasi paralizzata davanti a lui, la pioggia si confonde con le piccole lacrime che ofuscano i suoi occhi di ghiaccio, un tempo freddi e crudeli, non riesco a dire nulla, cerco le parole per potergli essere di conforto ma a cosa servirebbe?

- Vorrei poterti dire qualcosa per farti stare meglio ma so che non è possibile...

- Non preoccuparti, so che dovunque sia adesso è felice...

- Tu credi?

- Certo Ginevra, e poi lei sarà sempre con me!

Poso con dolcezza un mazzo di rose bianche sulla tomba, un'ultimo saluto e poi ci allontiniamo; stringo forte la mano gelida di Draco che non appena sale in carrozza si addormenta appoggiato a me.... Piton mi guarda con curiosità poi le sue labbra si piegano in un debole sorriso, il primo che vedo sul suo volto:

- Sei la sola speranza che gli è rimasta...

- Cosa vuole dire professore?

- Con te si è tolto la maschera, ha mostrato chi è veramente per la prima volta in tutta la sua vita, ti ha mostrato le sue debolezze, si fida di te...

- Già, mi sono sbagliata troppe volte sul suo conto!

- Promettimi una cosa...

- Certo!

- Promettimi che non lo lascerai da solo, aiutalo ad essere se stesso, a non intraprendere quella strada che suo padre gli sta preparando...

- Glielo prometto professor Piton!

E così in questo triste giorno, il giorno in cui il cielo piange con il serpente che si è tolto la maschera ho fatto una promessa, l'ho fatta perchè non lo voglio lasciare solo, l'ho fatta perchè mi sto innamorando di lui....

Grazie ad anonima per il commento!

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Capitolo 4
*** Un grande errore ***


Sono passati circa due mesi dal giorno del funerale di Narcissa Malfoy, io e Draco siamo ottimi amici, passiamo molto tempo insieme e piano piano il mio sentimento verso di lui sta crescendo ancora, tuttavia cerco di reprimerlo, di nasconderlo ma mi fa male tutto questo, ma so che non mi amerà mai, lui mi consiera come una sorellina minore da proteggere, ancora una volta sono sempre la piccola e inncente Ginny...
Adesso sono nella sala comune, c'è freddo, ho la strana sensazione di essere osservata ma cerco di non darci importanza così mi accomodo su una poltrona accanto al fuoco e mi abbandono ai miei pensieri in solitudine, a quest'ora qui è deserto visto che sono tutti a cena in sala grande.
All'improvviso un gufo entra dalla finesta con una lettera indirizzata a me:

Ti prego, vieni subito al limitare della foresta proibita, è successo qualcosa e ho bisogno di parlare con te, per favore vieni, ti aspetto...
Draco.


Con fulmina velocità mi metto il mantello e corro a più non posso fuori dal castello fino al luogo dell'appuntamento ma non ci trovo nessuno, come mai? E' tutto buio, sento il freddo penetrarmi e la paura che mi avvolge, ma dov'è Draco?
Poco dopo davanti a me si erge una figura coperta dalla notte e da uno scuro mantello, posso sentire l'intensità del suo sguardo posato su di me, c'è qualcosa di familiare in queste sensazioni e la risposta non tarda ad arrivare poichè lo sconosciuto rivela il suo volto, non è altro che....

- Tom Riddle!

- Ginevra, dopo tanto tempo ci incontriamo di nuovo...

- Sei stato tu a mandare il biglietto a nome di Draco?

- Esattamente...

- A quale scopo?

- Vengo a riprendermi ciò che mi appartiene!

Si avvicina pericolosamente a me, cerco di scappare ma mi sento come immbilizzata al terreno, le mie gambe sono pesanti, il mio corpo si intorpidisce e rimango ferma ad osservarlo... La sua mano gelida mi accarezza il viso bagnato dalle lacrime, la dolcezza del suo tocco mi fa rabbrividire:

- Sei bellissima...

- Ti prego lasciami andare!

- Non ora che ti ho ritrovato...

Vorrei chiamare aiuto, mettermi a gridare con tutto il fiato che ho in corpo ma la voce si strozza in gola, mi sento soffocata dalla pesante atmosfera che ci circonda, riesco solo a sussurrare queste parole:

- Draco dove sei? Ti prego vieni ad aiutarmi...

- Lui non verrà!

- Questo non è vero Tom, verrà ne sono sicura!

- Sei solo una sorella per lui...

Abbasso lo sguardo rassegnata, so che quelle parole sono vere, Tom non mi sta mentendo e a poco a poco me ne sto rendendo conto; come se fosse la cosa più naturale del mondo mi avvicino a lui e così mi ritrovo stretta fra le braccia del male, mi faccio cullare dall'oscurità che non mi vede come un puntino invisibile, come l'insulsa ragazzina con i capelli rossi, come la sorellina da proteggere...

- Resta con me Ginevra...

- Non posso!

- Resta con me, io ti ho vista quando eri invisibile...

I nostri occhi si sono incontrati, mi sono specchiata nelle iridi colme di crudeltà del male e poi mi sono abbandonata ad un bacio pieno di passione suggellando la nostra unione sotto lo sguardo impotente di uno spettatore nascosto, sotto lo sguardo di colui che amavo, sotto lo sguardo di Draco Malfoy che pianse amaramente...

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Credevo di poter tornare indietro e invece ho perso per sempre la mia piccola Ginevra, l'unica persona che mi ha fatto conoscere il significato della parola amare... Lui me l'ha portata via ed è stata tutta colpa mia...

Sono passati circa due anni da quel giorno, ho finito la scuola e sto studiano per diventare auror, Severus è l'unica persona a cui ho avuto il coraggio di raccontare tutto quello che ho visto e lui stesso me l'ha confermato essendo una spia fra i mangiamorte: Ginevra Molly Weasley è diventata la donna di Voldemort, il suo potere cresce ogni giorno di più, il suo cuore è stato ofuscato dall'oscurità e della dolce ragazza che ho amato e che amo ancora non è rimasto più nulla, adesso c'è solo il male...

Piccola Ginevra,

adesso non sei più un puntino invisibile,

tutto il mondo magico ti teme,

i tuoi amici e la tua famiglia ti temono,

persino io ho paura di te...

Ho fatto un grosso sbaglio, non ero io,

eri tu che dovevi essere protetta;

Sono solo un'uomo che ti ama, un puntino invisibile fra la gente...

Forse il bene di un puntino ti sembrerà insignificante

ma ricorda che anche da lontano le stelle sembrano piccole....

Così si conclude per ora questa breve fanfiction... Non so ancora se farò un seguito, in ogni caso grazie a chi ha commentato...

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