Fighter's Memory

di Erik Burton
(/viewuser.php?uid=182592)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ovvero l'inizio del rammemorare ***
Capitolo 2: *** L'inizio della mia vita ***
Capitolo 3: *** Studio mon amour ***



Capitolo 1
*** Prologo ovvero l'inizio del rammemorare ***


Salve a tutti! Probabilmente volete sapere chi sono io vero? Sono solo un personaggio come gli altri, uno di quelli che non passa inosservato neanche se lo volesse, sono solo un uomo qualunque tra la folla.
Pochi giorni fa, bussò alla mia porta un giornalista di "Fight!", una delle più importanti riviste sportive che parlavano di noi lottatori del Tekken e mi chiese di raccontare la storia di un lottatore che da anni è parte integrante del torneo ma che non ne ha mai vinto uno nonostante l'"età avanzata" per conoscere gli aspetti più curiosi e interessanti su di me , su Paul Phoenix.
All'inizio ero riluttante perché non volevo raccontare la mia vita messa a nudo solo per far divertire i lettori, ma poi ho capito che così mi sarei levato una zavorra dalla mia complicata vita e accettai. Il giornalista esordì: "Bene sign. Phoenix, mi racconti di lei.. mi parli della sua vita in tutte le sue forme.."


Scusate se il prologo è un po' corto, spero possa piacere. In attesa degli altri capitoli delle altre fic in corso(scusate il ritardo), spero vi faccia divertire questa nuova fic.
Ringrazio Alister, Raika, Empty Disponsable e gli altri utenti che continuano a recensire le mie storie.

E.B.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** L'inizio della mia vita ***


Da dove posso cominciare? Partiamo innanzittutto dall'inizio, l'inizio della mia vita. Io sono nato a New York il 18 dicembre 1962 al New York Polytechnic Hospital, uno dei maggiori centri neonatali della Grande Mela; sin dalla mia nascita, ho avuto non pochi problemi legati anche dal fatto che io ero nato con il cordone ombelicale legato intorno al mio collo ed ero tutto blu in viso. I medici dissero ai miei genitori che io non avevo speranze di sopravvivere ma un giorno, il giorno in cui emisi il mio primo vagito, li spiazzai tutti! Il mio caro nonno, Abner mi diede come secondo nome Benjamin che in ebraico vuol dire "figlio della fortuna" perché,secondo lui, ero nato sotto una stella fortunata, mentre mia madre volle chiamarmi Paul in ricordo di un suo caro amico archeologo deceduto durante la ricerca del tempio di Palenque. Il mio nome completo è Paul Benjamin Phoenix e sono l'ultimo nato di John e Catherine Phoenix, una coppia di ex lottatori mio padre di judo mia madre di aikido che da anni fanno un lavoro completamente diverso dalla lotta ritiratisi tempo addietro quando nacque la mia cara sorellina Elizabeth: mio padre era un'avvocato mentre mia madre era un'insegnante di greco antico alla NYC University. Si erano conosciuti moltissimi anni fa quando disputavano un torneo di arti marziali in Scozia, a Edimburgo per il titolo di campione intercontinentale, mia madre per l'aikido e mio padre per il judo, e da lì è scattata la scintilla tra i due; ebbene sì ragazzi, io non sono americano come pensavate ch'io fossi, sono una via di mezzo: mezzo scozzese da parte di mia madre e mezzo americano da parte di mio padre.
 
La mia famiglia è un po' strana, ma d'altra parte il concetto di normalità è relativo.. meglio non parlare di Nina e Anna che ogni santa volta tentano di farsi fuori a vicenda e poi dicono che io sono strano?! Mah, valle a capire. Tornando al discorso iniziale: io sono cresciuto con altri tre fratelli in casa e dato che ero il più piccolo, le mie "care" sorelle mi prendevano sempre in giro;
le mie sorelle: Athena e Elizabeth Phoenix, due diavolacce che in confronto, Nina e Anna sono due zuccherini! Fortunatamente non usano il bazooka e già questo è un bene.
Erano due entità a parte: Lizzie era alta,aveva gli occhi blu e i capelli rosso fuoco come mia madre, era piena di lentiggini in viso ma credetemi era la migliore sorella del mondo; mentre Athena aveva i capelli corvini ereditati da mia zia Eris, gli occhi blu dei miei genitori, alta anche lei ma mi stuzzicava tutte le volte e io, da bravo pirla quale ero, piangevo disperato.
L'unico con il quale avevo una relazione fissa di amicizia e complicità era il mio gemello Kevin: Kev era nato il mio stesso giorno ma due ore prima di me ed era il mio migliore amico al quale confidavo tutto. Nonostante fossimo gemelli, all'inizio i miei non capivano chi era Paul e chi era Kevin e per un pò abbiamo giocato su questa falsa identità fino a che, un giorno, la nostra professoressa di storia scoprì l'inganno ma sorprendentemente, non ci punì ma ci diede una "punizione" che per me rappresentò il punto di svolta della mia carriera: dovevamo parlare del nostro idolo davanti a tutta la classe. Io ero molto timido e non sapevo che cosa dire sul mio idolo perché non ne avevo uno in particolare, m'imbattei nell'uomo che mi avrebbe cambiato la vita: Heinrich Schliemann. Il mio discorso su di lui provocò nei miei compagni interesse e un'encomio speciale della mia insegnante; da quel giorno promisi a Schliemann che sarei diventato un archeologo e così fu. Ma torniamo al rapporto tra me e mio fratello; le cose tra di noi andarono alla grande fino all'università quando decidemmo di prendere due strade diverse, io andai a Yale a studiare archeologia e Kev andò ad Harvard a studiare diritto. Kevin era ambizioso e voleva di più, non gli bastava essere uno dei migliori avvocati di Boston ma voleva difendere persone che non avevano diritti come i gay o i senzatetto così creò una sua agenzia legale d'accordo con il suo capo per fare in modo che chi non riusciva a far valere i propri diritti, avesse un angelo custode lì con lui. Sfortunatamente gli eventi cambiarono quando Kev scoprì di essere malato di cancro e prima del 5 Tekken, morì serenamente mentre disputavamo una piccola sessione di lotta cadendo a terra. Prima di spirare mi disse che ero il migliore anche se non avevo vinto nessun Tekken.  Io, da quel giorno, non mi sono più ripreso dal trauma che ho subito.


Nuovo capitolo legato a Phoenix, spero possa piacere. Grazie mille per le recensioni ricevute
E.B.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Studio mon amour ***


G: "Come faceva a conciliare lo studio con le arti marziali?"
P: "All'inizio è stato davvero complicato anche perché ero un'incostante in quello che facevo per via del piccolo problema che avevo"
G: "In che senso? Lei ha avuto un problema?"
P: "Sì, e non mi vergogno di averlo avuto, d'altra parte tutti in questa vita abbiamo dei problemi anche se non lo vogliamo ammettere. Io da piccolo soffrivo dell'ADHD o sindrome dell'iperattività, infatti io non mi concentravo mai su una cosa e ne facevo mille contemporaneamente poi quando scoprì che Einstein l'aveva avuta la denominai "sindrome di Einstein"; un giorno i miei mi portarono da un loro amico, un dottore che si occupava dei bambini iperattivi come me e gli disse che la miglior cura era iscrivermi a un corso di arti marziali così iniziai la mia carriera di lottatore come judoka, poi andando avanti con il tempo imparai molto rapidamente il karate, l'aikido e il baijiquan diventando così un campione. Io e Kevin formavamo una coppia formidabile ed eravamo conosciuti come Oni e Sasori(Demone e Scorpione) nell'ambiente delle arti marziali. Ogni volta che combattevamo, vincevamo diverse medaglie sia in singolo che in coppia ed eravamo fortissimi in quello che facevamo, per i giornali eravamo "i gemelli prodigio".
Prima di ogni allenamento, facevamo i compiti se no non potevamo andarci e a scuola eravamo bravi."
G: "Eravate dei secchioni, lei e suo fratello?"
P: "Ehm, tecnicamente, il secchione ero io tra i due mentre Kevin se la cavava con buoni voti anche per via del sorriso che ammaliava i professori. Se uno dei due gemelli aveva un problema, ci scambiavamo e i prof non notavano la differenza. "
G: "Quindi, sin dalla tenera età amava studiare?"
P: "Io sì, adoro ancora studiare e adoro mettermi in gioco nelle nuove situazioni. Nonostante ho quasi 50 anni voglio ancora stupirmi ogni singolo giorno e ogni volta che vedo qualcosa di nuovo, mi riempio di cose nuove e mi metto anche a piangere! All'inizio non capivo il mio potenziale, ma poi quando mi resi conto che riuscivo a imparare in fretta, accettai questo piccolo "lampo di genio" che avevo"
G: "Quindi ha imparato diverse nozioni contemporaneamente?"
P: "Sì e ho imparato molto rapidamente a parlare 14 lingue correttamente"
G: "Se dovesse andare a fare un viaggio, dove andrebbe?"
P: (Ci pensa) "Andrei in Grecia, dove ho lavorato per un periodo quando ero una matricola all'università di Yale, per visitare Micene e poi in Turchia a vedere Costantinye o Istanbul come vogliamo chiamarla e come ultimo andare in Italia a vedere Firenze. Voglio immergermi nella cultura rinascimentale della città!"
G: "Che cosa   adora della letteratura?"
P: "Tutto, tranne il periodo illuminista che è pieno di scritti filosofici. I miei autori preferiti sono Oscar Wilde, James Joyce, J.M. Barrie, Machiavelli, Walt Whitman, Isabel Allende, Lorca, Agatha Christie e altri.. Se la donna di cui sono innamorato sapesse che tra gli scrittori che adoro ci sono Wilde e Joyce credo che mi sposerebbe"
G: "Perché è irlandese questa ragazza?"
P: "Meglio cambiare argomento"

Altro capitolo della storia di Paul, avete capito chi è questa ragazza irlandese?
Ringrazio Slite_Moon di aver recensito sin dall'inizio la storia.

E.B.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1950138