There's Not Always Butterflies And Rainbows

di chemicalju
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Heaven Help Us ***
Capitolo 2: *** Our Lady Of Sorrows ***
Capitolo 3: *** Famous Last Words ***
Capitolo 4: *** Give 'Em Hell Kid ***
Capitolo 5: *** Helena ***
Capitolo 6: *** Cemetery Drive ***
Capitolo 7: *** Thank You For The Venom (part 1) ***
Capitolo 8: *** Thank You For The Venom (part 2) ***
Capitolo 9: *** Thank You For The Venom (part 3) ***



Capitolo 1
*** Heaven Help Us ***


Discalimer: I My Chemical Romance non mi appartengono, ne li conosco. La storia non è scritta a scopo di lucro e i fatti narrati non sono realmente accaduti..e bla bla bla..

 

Song One: Heaven Help Us

 

 

 

Hear the sound, the angels come screaming. Down your voice I hear you've been bleeding…

Cammino piano, barcollando leggermente per il troppo alcool in circolo nel mio corpo.

Ci sono cascato di nuovo.

Come ieri, l’altro ieri, una settimana fa, un mese fa, un anno fa.

E farò lo stesso sbaglio, anche tra un centinaio di anni.

Make your choice. They say you've been pleading.

Someone save me.

Mi fermo davanti il bus, buio e silenzioso.

Staranno già dormendo, infondo sono le 3.

Cerco di non far rumore aprendo la porta.

E invece, trash!

Faccio cadere per terra il posacenere appoggiato sull’orlo di un mobile.

“Mmmh…”

Qualcuno mugugna nel sonno, poi di nuovo il silenzio.

Heaven help me now, come crashing down.

You’ll hear the sound as I’m falling down.

Sento le gambe venire meno, per la stanchezza.

Mi siedo davanti l’entrata e poco a poco mi abbandono ad un lungo sonno.

Nella mia mente compare l’immagine di qualcuno, abbastanza nitida.

E’ una ragazza.

Ha lunghi capelli rossi e occhi neri.

Credo di averla già vista…ma dove?

I'm at this old hotel, but can't tell if I've been breathing or sleeping, or screaming or waiting for the man to call.

And maybe all of the above, cause mostly I've been sprawled on these cathedral steps, while spitting out the blood and screaming.

Someone save me.

Apro di poco gli occhi, infastidito dalla luce del sole.

Mi guardo intorno, e non sono più dove mi ricordavo di essere.

Sono steso su un morbido letto in mezzo al nulla.

“C’è..qualcuno?”

Nessuna risposta.

“Finalmente ti sei svegliato!”

Mi giro di scatto verso la fonte della voce.

La ragazza che avevo sognato è davanti a me, che sorride.

“E tu..chi sei?”

Mi guarda, con un sopraccigli alzato.

“Alexis Meredith III, ma puoi chiamarmi semplicemente Med…”

Dietro di lei cominciano a comparire alberi e infinite distese di verde.

Non ci sto capendo più niente..diamine!

Gerard Arthur Way, devo darti una..mh..brutta notizia…”

Improvvisamente la sua voce si fa seria, e i suoi lineamenti delicati diventano più duri.

Allora capisco.

Che ho sbagliato.

Ho fatto quello che non avrei mai dovuto fare.

Heaven help me now, come crashing down.

You’ll hear the sound, as I’m falling down.

“Esistono tanti Gerard…non puoi esserti sbagliata?”

Chiedo, con la voce spezzata.

E un barlume di speranza si fa sempre più piccolo, fino a sparire.

Definitivamente.

Fa segno di no con la testa.

“Ne sono sicurissima, sai, non avrei mai scommesso di trovarti qui…a trent’anni…sei così giovane…”

Mi lancia uno sguardo triste, poi si volta dietro.

“Mi sa che sta arrivando il capo. Devo andare…”

Mi schiocca un bacio sulla guancia e scompare, piano piano.

Sono.un.emerito.idiota.

Cazzo!

Stringo forte i pugni fino a far sbiancare le nocche.

Lo sapevo.

Prima o poi sarebbe successo.

Ma adesso no, diamine!

Una figura alta e maestosa si avvicina.

“Tu devi essere quel cantante famoso..sì..dei..My..Chem-qualcosa Romance…”

Una fitta al cuore.

Ammesso che ne abbia ancora uno.

“My Chemical Romance”

Pronuncio, rassegnato.

“Bene, benvenuto!”

Sorride, sicuro di se.

“Dove siamo?”

I miei occhi si spostano da un posto all’altro, fermandosi su un albero.

“Non ha nessun nome questo posto…ma una cosa è sicura. Non sei più sulla Terra.”

“Oh…”

Alcune lacrime incominciano ad uscire dai miei occhi.

Fanculo Gerard Way.

Sei solo un egoista.

And will you pray for me? Or make me say don't leave? And will you lay for me? Or make me change?

“Su con il morale, giovanotto!”

Poggia una mano calda sulla mia spalla.

Per confortarmi.

“…Prima o poi tutti arrivano qui…”

Asciugo le lacrime con il dorso della mano.

Tutto questo per colpa della mia testardaggine.

M’immagino Mikes, steso sul letto a pancia in giù, lasciando che tutte le lacrime trattenute vengano fuori.

E Frank…seduto sul divano con in mano quella foto che ci facemmo qualche mese prima dell’inizio del tour.

Quella che amava di più…che conservava sotto il suo cuscino, per paura che tutto sarebbe finito, prima o poi.

Ray, il più forte moralmente, che trattiene a stento le lacrime.

E infine Bob, che consola un po’ tutti, perché odia vedere triste noi…vedere tristi loro.

E’ stato bello finché è durato.

So long and goodnight guys.

Mi dispiace aver interrotto questo sogno sul più bello.

Cause I'll give you all the nails you need. Cover me in gasoline, wipe away those tears of blood again and the punch line to the joke is asking.

Someone save me.

Dopo un ultimo saluto anche quest’uomo se ne va.

Lasciandomi in balìa del nulla.

Sento una vocina che mi martella con il nome del mio chitarrista.

D’un tratto mi ritornano in mente le lunghe giornate passate in studio, l’uscita del primo disco

e sì, il mio primo bacio con lui.

I nostri sospiri quando abbiamo fatto l’amore, su uno scomodo letto di uno squallido motel del Messico.

E mi sento in colpa.

Per averli delusi.

Ma soprattutto mi sento un verme.

Per non aver mantenuto la promessa.

Quella che ci facemmo l’ultimo giorno di tour, sei anni fa.

Dovevo resistere, affrontare i miei problemi, e non affondarli nell’alcool.

Non ho resistito più di tanto. Non potevo aspettare che tutto si risolvesse.

E così, ho ricominciato.

Heaven help me now, come crashing down.

You'll hear the sound as I fall.

Mi stendo sul letto candido, con le mani incrociate sul petto.

Sento la testa farsi sempre più male e le palpebre più pesanti che mai.

Un leggero torpore mi avvolge, facendo sembrare tutto più dolce.

I rumori diventano ovattati e le immagini sfocate.

L’ultima cosa che vedo è Med che mi saluta con la piccola mano pallida, prima che i miei occhi si chiudano.

And would you pray for me? You don't know a thing about my sins, how the misery begins. Or make me say don't leave? You don't know, so I'm burning, I'm burning. And will you lay for me? You don't know a thing about my sins, how the misery begins. Or make me change? You don't know cause I'm burning, I'm burning.

 

Quella tomba.

La fissava, come se potesse dargli tante risposte.

Quelle che non gli aveva dato suo fratello.

Stringeva forte i pugni, impotente davanti a quello che c’era davanti a lui.

Cosa poteva fare, se non evitare di cadere?

Scaraventò a terra gli occhiali, in un impeto di rabbia.

Lo odiava.

Lo odiava.

Lo odiava.

Lo odiavano tutti.

Soprattutto lui.

Perché?

Perché?!

Una lacrima solcò il suo viso.

Un’altra ancora, seguita da tante altre.

Pianse silenziosamente.

Pianse perché non poteva fare altro.

Lasciò che le sue gambe crollassero sull’erba verde.

Davanti suo fratello.

Non si sarebbe mai immaginato di arrivare a tanto.

Non lui. Non Michael James Way.

Cause I'll give you all the nails you need. I'm burning, I'm burning again. Cover me in gasoline again.

 

Gerard Arthur Way 7/4/1977 - 11/4/2007”

 

 

-There’s not always butterflies and rainbows.- 

 

 

 

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Quasi quasi mi sorprendo per averla postata...°__°

Dopo il piccolo periodo di so happy and so sweet si ritorna alla depressione cosmica e all'imoh, anche se cerco di convincermi che scrivo questi finali strappalacrime solo per abitudine...e non perchè sia felice di vedere qualche cuoricino fatto in mille pezzi e tanti pacchetti di fazzoletti sprecati XD

Come ho detto prima, mi sorprendo di aver postato un...un pasticcio come questo! Non che non mi piaccia, anzi, forse è il primo pasticcio con sfondo leggermente Frerard che è venuto come volevo..ma ancora non mi convince, ecco!

E beh..si capisce di cosa parla, no? Mi è venuta in mente qualche giorno fa, pensando a Capodanno (me versione Gerard 2 la vendetta xD) solo che non sono morta...e alla fine, il povero Mikes...tanto per cambiare...perchè c'è sempre il Franco in mezzo, e con tutto il bene che gli voglio, mi ha un pò stufato ù.ù

Ah, quasi dimenticavo! L'ultima frase, l'ho presa dalla canzone dei Maroon 5, "She Will Be Loved" visto che oltre ad essere un mito per me (la canzone XD) era la volta buona che la mettevo XD

Infiiiine (lo so che vi annoio, però vi prego umilmente di sopportarmi ç^ç) ho deciso che qui, posterò (o meglio, cercherò di postare XD) tutte le fic (anzi, song-fic) legate alle canzoni dei MyChem, che secondo me hanno davvero tanto da dire (ma questo non significa che se non metto..che ne so, Welcome To The Black Parade, visto che non la metterò u.u, non vuol dire che non mi piace. E' solo che per me è come una canzone, sì bella, e sì, anche speciale, ma senza niente in più alle altre...)

Adesso ho veramente finito XD

Ahh, no scherzavo! Vorrei fare tanti auguri di buon compleanno (happy birthday to youuu) alla Honey, che diventa sempre più vecchia. <3

 

Enjoy!

Ju

 

PiEsse: Non so se avete notato, ma alcune parti della canzone sono leggermente modificate...XD

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Capitolo 2
*** Our Lady Of Sorrows ***



 

Discalimer: I My Chemical Romance non mi appartengono, ne li conosco. La storia non è scritta a scopo di lucro e i fatti narrati non sono realmente accaduti..e bla bla bla..

 

Song Two: Our Lady Of Sorrows

 

We could be perfect one last night, and die like star-crossed lovers when we fight and we can settle this affair.                                                                                       

If you would shed your yellow take my hand and then we'll solve the mystery of laceration gravity.

This riddle of revenge please understand it has to be this way and…

 

Il concerto è finito, e con lui, anche il tour.

Siamo tutti stanchi, ma felici.

Scendo dal palco con un sorriso ebete in volto e vengo avvolto dall’intero staff che si congratula con noi.

Qualcuno mi da una pacca amichevole sulla spalla, qualcun altro mi stringe la mano.

Le solite cazzate.

Intanto mi guardo allarmato intorno.

Dov’è Alexis?

Esco fuori dalla porta di servizio, e la vedo.

“Alex…”

Si gira verso di me, facendo ondeggiare leggermente i capelli castani.

“Finalmente hai finito!”

Butta la sigaretta che stava fumando sull’asfalto e mi abbraccia.

Anche io la stringo forte, facendo mio il suo profumo di menta che adoro.

“Che ne dici di andarci a fare un giro?”

Un piccolo sorriso compare sul suo volto, mentre le parole le muoiono in bocca quando le poso un piccolo bacio a fior di labbra.

“Vado a cambiarmi, torno tra cinque minuti…”

Entro velocemente dentro, in cerca del mio camerino.

Non posso non pensare a quanto mi sia stata vicino, tutto questo tempo.

Senza di lei, adesso, non sarei qui.

Il suo nome mi martella la testa, mentre apro la porta e la richiudo con un tonfo sordo dietro di me.

 

Stand up fucking tall, don't let them see your back.

 Take my fucking hand and never be afraid again.

 

Camminiamo in silenzio per le strado di San Francisco, tenendoci per mano.

“Gee, guarda un po’ qua!”

I suoi occhi si fermano su un negozio di animali con l’insegna che s’illumina ad intermittenza.

Con il dito indica un gattino bianco, che dorme in una piccola cuccia.

Un piccolo sorriso si fa largo sulle mie labbra.

“Ti assomiglia...”

I suoi occhi color mare mi guardano, sorpresi.

Mi abbraccia di slancio, circondandomi il collo con le braccia.

Sugar, lo prendiamo? E’ così carino!”

Sgrano gli occhi, davanti a quella richiesta.

“Ma…ma…”

Chiude la mia bocca con un bacio.

Mi prende una mano e mi trascina dentro.

Il piacevole calore della sua pelle mi contagia.

E mi sento più felice.

Non desidero altro, se non passare la fine dei miei giorni con lei.

 

We've only got once chance to put this at an end and cross the patron saint of switchblade fights.   You said we're not celebrities, we spark and fade, they die by threes.

I'll make you understand and you can trade me for an apparition

 

“Mh…cinese o italiano?”

Mi giro verso di lei, con un punto di domanda stampato in faccia.

Scuote la testa, ridendo.

“Mangiamo cinese o italiano?”

“Che ne dici di mangiare americano?”

L’attiro a me, posandole un bacio sulla fronte.

Quasi non si accorge del mio gesto, eccitata da tutto quello che vede.

Persone.

Negozi.

Anche la più piccola cosa la fa sorridere felice.

E non posso sorridere a mia volta, sapendo di aver fatto la scelta giusta.

Portandola con me.

Trotterella verso una panchina, sedendosi poi esausta.

“Beh?”

I suoi occhi si perdono nella folla.

Facendola sembrare una bambina alle prese con una vita da gestire.

“Vada per l’italiano!”

Le porgo la mano per farla alzare.

Quasi come in un film, lei l’afferra e si alza, andando a posare un piccolo bacio sul dorso della mano.

“Come lo possiamo chiamare?”

Prende la cuccetta dalle mie mani, sorridendo.

Si porta il gatto all’altezza del viso, guardandolo negli occhi.

“Mh…”

Una ciocca di capelli le cade davanti gli occhi, ma non ci fa caso.

“Dion!”

Mi guarda, soddisfatta.

“Ma che cazzo di nome è Dion? Sarebbe stato più bello Revenge..Fear…ma Dion!”

Posa un dito sulle mie labbra, facendomi zittire.

“Ecco un ristorante italiano, oppure ti va un bar?”

Scuoto la testa.

“Mi basti tu, lo sai?”

 

Stand up fucking tall, don't let them see your back.

Take my fucking hand and never…

 

Siamo seduti in piccolo tavolino di un bar.

Ci guardiamo a vicenda, senza fiatare.

Forse ha capito.

Oppure sta aspettando che io faccia qualcosa.

Ma ho una fottuta paura di sbagliare.

Mi faccio coraggio e caccio un piccolo scatolino dalla tasca della giacca.

 

Trust, you said, who put the words in your head.

Oh how wrong we were to think , that immortality meant never dying.

 

Sorride ancora, bevendo un sorso del suo caffè.

Inizio ad agitarmi.

E se servirebbe un posto più romantico?

Prendo una sua mano e la stringo forte.

“A-andiamo sulla spiaggia?”

Mi guarda, un po’ sorpresa.

Non se lo aspettava.

“Certo…”

Paghiamo il conto ed usciamo, dirigendoci alla spiaggia.

Il profumo del mare mi inonda subito, ma viene sostituito da quello della sigaretta che ho appena acceso.

Driiin.

Driiin.

Caccio il telefono dalla tasca dei jeans e rispondo, un po’ scocciato.

“Gee! Dove sei finito?”

E’ Bob.

“Sono..mh…con Alex.”

Sento qualcuno ridere sommessamente dall’altro lato, e Bob che intima gentilmente di fare silenzio, poi riprende a parlare con me.

“Ah, okay. Brian voleva dirti una cosa…”

Faccio segno con la mano ad Alex che mi allontano, e lei annuisce piano con la testa, sedendosi in riva al mare.

“Brian?”

“Heilà Gerard!”

Inizia nel suo solito sproloquio di fine tour, quasi non faccio caso a quello che dice.

“…E ho pensato di fare un mini-tour in Italia, tra qualche mese…”

Quasi mi affogo con il fumo della sigaretta.

“Cosa?!”

“Hai sentito bene, caro il mio Way.”

Scuoto forte la testa, come se potesse vedermi.

“Non se ne parla proprio!”

Esclamo, tra l’arrabbiato e lo scocciato.

Mi guardo un attimo indietro, e noto che mi sono allontanato un bel po’.

“…ma Gerard…”

Alcune grida soffocate attirano la mia attenzione, facendomi entrare in una piccola grotta.

 

Stand.

Take my fucking hand, take my fucking...

 

Lo spettacolo che ho avanti mi fa gelare il sangue nelle vene.

Chiudo la chiamata in fretta e furia, avventandomi contro la figura avvinghiata al corpo di una ragazza.

Lei mi guarda, le lacrime agli occhi e due piccoli fori colorati di sangue ad un lato del collo.

Non ho il tempo di realizzare tutto, che questo mostro si avventa contro di me.

Intrappolato tra un muro e un corpo il triplo del mio.

Sento la pelle lacerarsi sotto il suo tocco.

Rimango in silenzio, senza parole.

La ragazza scappa via, credo per cercare aiuto.

Pian piano perdo le forze, ascoltando il rumore del sangue che esce dal mio corpo.

La vista si sta affievolendo, insieme all’udito.

“N..no.”

La voce che esce dalle mie labbra è quasi irriconoscibile.

Credo di stare per morire.

E non voglio.

 

Stand up fucking tall, don't let them see your back.

Take my fucking hand and never be afraid again.

 

Un ultimo sguardo al cielo che si intravede dalla grotta.

La mano che molla la presa dal pacchetto che ho in mano.

Alexis.

Alexis.

Alexis.

“Gerard!”

La sua voce familiare accende un barlume di speranza nel mio cuore.

Ma quando sento il peso del vampiro venire meno, mi arrendo.

Un ultimo avviso, prima di andare.

“Alex..scappa…”

Ma non può sentirmi.

Vengo risucchiato in un vortice di emozioni e paure, come se stessi cadendo in un pozzo senza fondo.

E poi…?

“Gerard!”

 

 

-You're gonna hear my voice when I shout it out loud-

 

 

 

 

__________________________________

 

 

Chiedo scusa, so benissimo che cose così orribili non dovrebbero neanche venirmi in mente…ma non ce la facevo ad avere questa idea in testa e non sfruttarla ù.ù

Mmm..la frase finale è It’s My Life di Bon Jovi…e la canzone che ho usato per la fic invece è Our Lady Of Sorrows, ma si capisce…comunque, che dire?

Mi è piaciuta solo perché all’inizio promette tutto rose e fiori e poi ti da un secchio d’acqua freddo in testa xD

 

 blaise_sl_tr07: Eh..sì, perché il Gerardo l’ha fatto? Perchèè? *coff…coff* Cooomunque, grazie mille, eccoti una seconda one-shot, anche se non può definirsi tale, vista…mh…l’orribilità dei fatti…?

 

Mcr_girl: Mi sento onorata…*-* E’ davvero gratificante sapere che a qualcuno fa un effetto in certi sensi positivo! Thank you!

 

Idra_31: Waah, qualcuno che apprezza questa canzone, quasi non ci credo! Forse hai ragione te, è tutto troppo triste, ma sinceramente non mi ci vedo a scrivere storie più zuccherose °-°

 

Concludo qui, visto che cause di forza maggiore mi impediscono di continuare a pensare qualche cazzata da aggiungere all ultimo momento xD

Mi raccomando, recensite! è.é

 

See U Soon

 

Ju

 

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Capitolo 3
*** Famous Last Words ***


bhppp

Discalimer: I My Chemical Romance non mi appartengono, ne li conosco. La storia non è scritta a scopo di lucro e i fatti narrati non sono realmente accaduti..e bla bla bla..

 

 

Song Three: Famous Last Words

 

Now I know that I can't make you stay. But where's your heart? But where's your heart?

But where's your... And I know there's nothing I could say. To change that part.

To change that part. To change...

 

Una miriade di parole mi invadono la mente, facendo confondere tutto il dolore con cose inutili.

Rimango in silenzio, seduto sul letto, accanto a mio fratello.

Ha lo sguardo basso, le mani che si muovono freneticamente nei capelli.

“Gerard…”

Si gira lentamente, asciugando alla meno peggio le lacrime.

Scusa…”

Si alza in fretta e furia, scomparendo nel bagno.

Un sorriso amaro si fa spazio sulle mie labbra.

Lui è quello che soffre di più, dopotutto.

E’ una storia che lo riguarda da vicino.

Io non ero con lui quando tornava a casa ubriaco.

C’era lei.

In questo momento, tutte le mie convinzioni, incastrate tra di loro, scivolano giù.

Mi alzo anche io dal letto, e scendo giù, per far compagnia agli altri, per quanto sia possibile.

 

So many. Bright lights to cast a shadow. But can I speak? Well is it hard understanding

I'm incomplete. A life that's so demanding. I get so weak. A love that's so demanding. I can't speak.

 

Alicia mi butta le braccia al collo, appena mi vede.

Scoppia a piangere.

“Ehi Ali…”

Le accarezzo piano i capelli.

“Oh…Mikes…”

Si stringe di più a me, facendo aderire perfettamente i nostri corpi.

L’unica cosa che vorrei è poter abbracciare forte mio fratello e dire che andrà tutto bene.

Non mi serve nessun amico comprensivo e nessuna ragazza dispiaciuta.

La allontano piano da me, rassicurandola con uno ‘sto bene’.

Sembra quasi che stia scappando da una realtà troppo vera da affrontare.

Esco fuori e mi incammino verso una meta sconosciuta.

Il tempo per pensare non manca.

Tornerò quando sarà l’ora di rimanere in silenzio, con le labbra chiuse a forza per non poter urlare al mondo quanto la vita sia ingiusta.

 

I am not afraid to keep on living. I am not afraid to walk this world alone. Honey if you stay, I'll be forgiven.

Nothing you could say can stop me going home.

 

“Gee, lascia Romeo!”

Mi teneva lontano con una mano, e nell’altra aveva un piccolo passero, Romeo.

“Oooh, il piccolo Mikey vuole il passerotto!”

Gli lanciai lo sguardo più arrabbiato che avevo.

Se agli altri bambini sembrava un tipo chiuso, a casa si comportava come un bullo.

Papà e mamma erano partiti per l’Italia e noi non volevamo seguirli.

Ci lasciarono con nonna  Elena, per qualche settimana.

“Gerard, lascia stare tuo fratello!”

Lui lasciò subito libero l’uccellino, sorridendo amabilmente alla nonna.

Lei controllò che tutto fosse tornato alla normalità, poi allargò le braccia, invitandoci ad abbracciarla come solo noi sapevamo fare.

 

Can you see my eyes are shining bright. Cause I'm out here on the other side of a jet black hotel mirror.

 

Alzo gli occhi dal marciapiede, dopo essermi scontrato con qualcuno.

Mormoro velocemente qualche scusa e ritorno sui miei passi.

 

“Mikey, vai in camera. E’ tardi.”

Il suo tono non ammetteva repliche.

Ma io volevo sapere.

Perché mio fratello stava così male?

Perché la mattina non sentivo i suoi passi seguirmi per arrivare a scuola?

Scossi violentemente la testa.

“E’ mio fratello. Voglio sapere cos’ha!”

Quasi gli urlai in faccia, per la disperazione.

Vidi i suoi occhi farsi lucidi.

Non volevo arrivare a tanto.

“Nonna sc-“

“Tuo fratello è un alcolizzato. Beve e si droga.”

Parole che mi arrivarono dritte al cuore.

Colpito e affondato, Mikey Way.

Mi guardò, dispiaciuta.

“Perché?”

Mi tremava la voce.

Sentivo che le forze mi sarebbero venute meno da lì a poco.

Spostò lo sguardo da me al divano.

Non rispose mai a quella domanda.

 

I am not afraid to keep on living. I am not afraid to walk this world alone. Honey if you stay, I'll be forgiven.

Nothing you could say can stop me going home.

  

Mi ritrovo seduto su una panchina, la testa tra le mani e le guance bagnate.

Più penso a lei, e più fa male.

“Mikey?”

Alzo di poco lo sguardo, già sapendo di trovarmi davanti mio fratello.

“Che c’è?”

Si siede accanto a me, mettendomi una mano sulla spalla sinistra.

Rimane in silenzio per un po’, singhiozzando di tanto in tanto.

E’ straziante.

L’aria pesante, le nuvole nere cariche di pioggia e questo freddo, di certo non mi aiutano.

“Elena mi ha raccontato tutto…”

Sul mio viso compare uno sguardo incuriosito.

“Cosa…?”

Ma capisco subito dopo, e sorrido.

Un piccolo sorriso che si spegne subito.

Volta il suo volto pallido verso di me.

Ha gli occhi spenti.

E più vuoti del solito.

Si passa una mano nei capelli e sospira.

“Mikes, non…non ce la faccio…”

Scoppia a piangere, abbracciandomi forte.

 

These bright lights have always blinded me. These bright lights have always blinded me. I say…

I see you lying next to me with words I thought I'd never speak. Awake and unafraid.

Asleep or dead.

 

Non faccio nulla per fermare le sue lacrime.

Rimango in silenzio, fermo.

Pian piano una morsa di dolore si impadroniscedel mio stomaco.

Vorrei urlare. Come se fossi sul palco durante uno dei numerosi concerti.

Urlare, senza un motivo.

Dare una valvola di sfogo a tutti i perché senza risposta della mia vita.

Trovare una porta immaginaria nel mio labirinto di sogni e problemi, per intravedere solo un raggio di ragione.

 

I am not afraid to keep on living. I am not afraid to walk this world alone.

 

E’ tutto così strano.

Sento quegli occhi freddi e dolci su di me, anche adesso.

Forse è così che il destino ha deciso che deve essere.

Stavolta dobbiamo cavarcela da soli, io, Gerard, e la band.

Saremo uniti, te lo prometto, Elena.

Fosse l’ultima cosa che faccio.

 

-Somewhere along in the bitterness. And I would have stayed up with you all night.-

 

_________

 

Ma…ma…ditelo, questa me la potevo risparmiare! A parte la canzone, che npn c’azzecca un piffero, ma poi, dai, non ha un filo logico! Tra un po’ neanche si capisce che ci sono due flashback! (ammesso che ve ne siate accorti… vista la mia pigrizia, non ho voluto neanche scrivere una parolina per avvisarvi u_u)

Posso anche ritirarmi dal mondo della scrittura, adesso…waaah ç^ç

Non ho ispirazione, e neanche l’umore adatto per scrivere ed avere idee geniali, poi si mette anche la scuola, che incomincia a stressare, lei e gli esami…ma è meglio che non parlo…

Ahm..comunque, la frase giù a tutto è di How To Save a Life, dei The Fray…mh..poi, poi, poi…mi sa tanto che nella prossima one-shot ci sarà aria di Frerard, ve lo dico in anticipo, così mi sento più sollevata io, e più felici voi °w°

E poi recensite! Voglio qualche commento costruttivo, anche solo un ‘Ritirati, perché fai schifo!’ mi va bene >.<

 

Mcr_girl: Spero solo che con questo non ti abbia spaventato troppo, rimedierò con il prossimo xD  (L)

 

StEfYLuPaCcHiOtTa: Wah, davvero? °-° Mi dispiace, ma quando la lampadina si accende non posso fare a meno di scrivere >.< Non vedo l’ora di leggere la tua *w* Grazie mille, e come ho detto sopra, mi dispiace per questo casotto che è venuto >.< luv (L)

 

blaise_sl_tr07: Sì, in effetti ultimamente me la prendo un po’ con tutti, e soprattutto con i My Chem che mi stanno deludendo…ma, haimè, noi povere ragazze che abitiamo in Italia non possiamo fare niente per cambiare la situazione u_u

 

Ah! Mi scuso anche per il ritardo, visto che sono passati quasi venti giorni xD 

 

Enjoy

 

Ju

 

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Capitolo 4
*** Give 'Em Hell Kid ***


bhppp

Discalimer: I My Chemical Romance non mi appartengono, ne li conosco. La storia non è scritta a scopo di lucro e i fatti narrati non sono realmente accaduti..e bla bla bla..

 

Song Four: Give ‘Em Hell Kid

 

Some might say we are made from the sharpest things you say.

We are young and we don't care.

Your dreams and your hopeless hair.

We never wanted it to be this way.

For all our lives.

Do you care at all?

 

“Gerard Arthur Way, se non esci adesso da quel fottuto bagno sfondo la porta!”

Sbuffa dall’altro lato del muro e apre la porta, rassegnato.

Gli sorrido amabile e lo ringrazio con un “Grazie, Sugar..” prima di chiudergli la porta in faccia.

Mi guardo di sfuggita nello specchio, poi apro la doccia, facendo scorrere l’acqua fino a che non diventa calda.

“Geraaaaaaard…?”

Nessuna risposta.

“Ger-“

Apre con foga la porta, guardandomi in cagnesco.

“Cosa.Cazzo.Vuoi.?”

Rimango un po’ sorpreso dalla sua reazione, ma mi riprendo subito, ricordandomi che la doccia che aspetta solo me.

“Mi porti lo shampoo?”

Scuote la testa, mentre un sorriso increspa le sue labbra.

Scompare nel corridoio, e ritorna dopo poco con in flacone di shampoo nelle mani.

“Il principino Iero è servito!”

Senza pensarci due volte lo tiro per la maglietta e faccio sfiorare i nostri nasi.

Bacia di sfuggita le mie labbra, facendomi sussultare.

Incrocio le braccia dietro il suo collo, mentre incomincia a sbottonarmi il pigiama.

Sento le sue mani calde muoversi frenetiche dietro la schiena e i suoi occhi che cercano i miei.

Lo allontano piano da me, un po’ divertito.

“Non fare il bimbo cattivo, Gee, altrimenti papà Frank poi ti punisce.”

Gli poso un piccolo bacio sulle labbra e gli sorrido.

Ha i capelli che gli coprono gli occhi, l’espressione un po’ confusa.

“Ma…ma…sei tu che hai cominciato!”

Si riprende dal suo stato di quasi - trance e incomincia ad urlarmi contro.

Scoppio a ridere, beandomi di questo momento,perfetto.

Esce dal bagno, con un ghigno disegnato sulle labbra che non promette niente di buono.

Intanto finisco di spogliarmi e mi butto sotto il getto di acqua calda, rilassandomi.

“Frankie, hai finito?”

“Ma se ho appena iniziato!”

Sento qualcosa cadere per terra, e frantumarsi.

“Sugar? Per caso hai fatto cadere il servizio di piatti di mia madre?”

Esco di fretta e furia dalla doccia, allarmato.

Scendo velocemente le scale, per ritrovarmi davanti la statuetta di Harry Potter ridotta a tanti piccoli frammenti di plastica.

Lo sento ghignare.

Quel bastardo sta ridendo!

“H..Harry…”

Non credo di avere un buon aspetto, perché Gerard smette subito di ridere e mi guarda, preoccupato.

Mi trascino fino al divano, in silenzio.

“Frankie, mi dispiace…”

Si passa nervosamente una mano nei capelli.

Ancora silenzio.

“Cazzo Frank, era solo una statuetta!”

Annuisco con la testa, piano.

“Massì, infondo era solo una statuetta!”

If you were here I'd never have a fear.

So go on live your life.

But I miss you more than I did yesterday.

 

Due settimane dopo…

 

You're so far away.

So c'mon show me how.

'Cause I mean this more than words can ever say.

 

“Frankie, hai visto…Frankie?!”

Smetto subito di saltare, nascondendo sotto il divano il cuscino.

“Sì, Gerard?”

Mi guarda, insospettito.

Gli sorrido, prima di correre su per le scale e nascondermi nella camera da letto.

Dopo cinque minuti buoni, lo sento bussare alla porta.

“Apri? Devo cercare il cuscino di Bowie, mi pare di averla messa nell’armadio…”

Incomincio a ridere da solo, appoggiandomi alla porta per non cadere.

“…”

Lo sento scendere le scale, forse un po’ allarmato.

Apro piano la porta.

“Frank, mio caro e dolce Frank…Fraaaaank?”

“Dimmi, Sugar!”

Risale le scale, con il suo cuscino sporco stretto tra le braccia.

Ha l’aria piuttosto incazzata.

Lo zittisco con l’indice sulle labbra.

“Shh, questo è per la statuetta…- lo bacio piano sulle labbra -… e questo è perché ti amo.”

 

Well, there's no way I'm kissing that guy.

 

-We can live like Jack and Sally if we want.-

 

_________

 

Miseria, mi meraviglio °O° Io e le cose pucciose non siamo mai andate d’accordo (e si vede) ma, a volte i miracoli si possono fare…XD

Ci sono volute due settimane, e quando dico due è riduttivo, il mio povero cervello (o quello che ne rimane) sta lavorando troppo, o meglio, ha lavorato, adesso si è preso un po’ di riposo, lasciandomi come una povera fessa in giro per Caserta, ben sapendo che dovevo essere dietro il banco, stando attenta a non farmi beccare mentre giocavo col cellulare, bah, il poveretto si capisce lui da solo, di certo non gli dico io quello che è giusto e quello che è sbagliato u_u°

Allora, la canzone alla fine è I Miss You, dei mimicissimi Blink 182, e permettetemi di dire che chi non li conosce almeno di nome è proprio una schiappa u.u

 

blaise_sl_tr07: Oddio, non è che mi hanno deluso nel vero senso della parola, diciamo che hanno perso un po’…di…non so come spiegarlo, hanno perso un po’ di orgoglio secondo me, sì. Mi da troppo fastidio ogni volta che entro in edicola vedere il loro nome scritto in rosa e una foto, e pensare che ai tempi di Bullets la maggior parte non li conosceva, brr, è una brutta sensazione. Si stanno commercializzando, uffa! Ma resteranno sempre i miei piccoli chimici, che fanno canzoni capaci di far emozionare pure uno zombie <3 Infine spero che il capitolo ti sia piaciuto, anche se è un po’ corto. (L)

 

Ah, recensite, voglio sapere che impressione vi ha fatto questo capitolo, diciamo che ne vado orgogliosa *w*

 

Cheers

 

Ju

 

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Capitolo 5
*** Helena ***


Helena

 Song Five: Helena 

 

Long ago,

just like the hearse you died to get in again.

I’m so far from you

Burning on just like a match you start to incinerate,

the lives of everyone you knew.

And what's the worst to take, from every heart you break

and like a blade you stake.

Well I've been holding on tonight.

 

Cammino piano, in silenzio.

Il caos di Chicago fa da colonna sonora a questa sera che vorrei finisse al più presto.

Svolto in un vicolo buio, stranamente isolato dalla confusione della città.

La luna è coperta dalle nuvole, anche se qualche raggio di luce illumina i palazzi che mi circondano.

Accartoccio con la mano la lattina di birra vuota e la butto per terra.

Non avrei mai voluto dirlo ma…non ce la faccio più.

Tutto è diventato troppo stretto, e non vedo un’uscita da questo circolo vizioso che mi prende sempre di più.

 

What's the worst that I could say?

Things are better if I stay.

So long and goodnight

So long and goodnight

 

Una dopo l’altra, le note di una melodia che non conosco sgorgano dal nulla, diventano sempre più assordanti, superando il traffico quotidiano di Chicago.

Istintivamente, i miei piedi si muovono verso quei piccoli squarci di paradiso, che mi mandano in estasi, sempre di più.

Mi ritrovo davanti una porta semichiusa, esito un attimo, poi finisco per aprirla.

Cosa potrebbe mai esserci di così mostruoso dietro quelle note?

Faccio un passo, un altro, poi le note finiscono.

E’ una stanza abbastanza piccola e bianca, con un pianoforte giusto al centro.

Sullo sgabello c’è seduta una bambina, ha i capelli biondi e un vestitino fin troppo leggero.

Si gira verso di me, ed un sorriso illumina il suo viso appena fa scontrare i nostri sguardi.

Mi saluta con la manina,  esclama un ‘ciao’, prima di scomparire dietro un’altra porta, che mi era sfuggita di vista.

 

Came a time,

when every star fall brought you to tears again.

We are the very hurt you sold.

And what's the worst you take, from every heart you break,

and like a blade you stake.

Well I've been holding on tonight.

 

Rimango fermo e in silenzio per qualche minuto, sperando di vederla ritornare e poggiare le manine delicate sui tasti, ma non succede niente.

Chiudo la porta dietro di me, con un sospiro.

Incomincio a girovagare per i vari vicoli di Chicago.

Qualcosa si muove dietro di me e mi giro di scatto.

La bambina di prima mi sta guardando, impaurita.

“S-scusa…”

Ha una voce calda, forte. Proprio come la mia.

“Non fa niente…-sorrido-…come ti chiami?”

Incomincia a torturarsi una ciocca di capelli con la mano sinistra.

“Tu..conoscevi mia madre? Si..si chiamava Noe..”

 

What's the worst that I could say?

Things are better if I stay.

So long and goodnight.

So long and goodnight.

 

Involontariamente la mia mano accarezza la sua.

Noe. La mia Noe.

“Si…Ti chiami Charlotte, vero?”

Spalanca gli occhioni verdi, incredula.

Annuisce con un piccolo cenno della testa, mentre le sue guance si dipingono di un leggero rossore.

“Io sono Bob…conoscevo molto..bene, tua madre…”

Sul suo viso compare un sorriso, che si allarga sempre di più.

Le sorrido anche io, mentre mi abbasso per osservarla meglio.

“Bob, sai dov’è la mia mamma, adesso?”

Abbassa gli occhi, imbarazzata dalla domanda.

Chiudo gli occhi per qualche secondo.

Già…dove sei, Noe? Tornerai, prima o poi?

 

And if you carry on this way.

Things are better if I stay.

So long and goodnight.

So long and goodnight.

 

 “Credo…che si stia divertendo molto con i suoi amici,  per il mondo..sì.”

Mi alzo e le prendo la mano.

“Ti va una bella cioccolata calda?”

Risponde con un flebile “si”, persa nei suoi pensieri.

E così è lei Charlotte.

La bambina che mi hai nascosto per tanto tempo.

Entriamo in un bar e ci sediamo ad un tavolino.

“Sai, Charlotte…”

Sposta lo sguardo dalla vetrina a me.

“La tua mamma, è…è…scappata da me, quando dovevi nascere…perchè..”

Gli occhi le si riempiono di lacrime.

“Perché non voleva che mi preoccupassi troppo per lei…”

Mi passo una mano nei capelli ed incomincio a bere il mio caffè in silenzio.

“Quindi…tu sei il mio papà?

 

Can you hear me?

Are you near me?

Do we deserve,

to leave the earth?

Do we learn,

when both our cars collide?

 

Mi prende una mano e la stringe forte.

 

“Bob? Ehi Bob, sei sulla terra?”

Apro gli occhi, infastidito, trovandomi davanti i suoi.

“Mmmh? Che ore sono?”

Mi sorride dolcemente.

“E’ l’ora del muffin al cioccolato, Honey.”

Salto giù dal letto e corro in cucina.

 

“Più..più o meno…sì.

 

 

What's the worst that I could say?

Things are better if I stay

So long and goodnight

So long and goodnight

 

Un sorriso radioso nasce sulle sue labbra.

Anche io non posso fare a meno di sorridere.

Lei è qui. E’ tornata da me.

 

And if you carry on this way

Things are better if I stay

So long and goodnight

So long and goodnight

 

“Beh, allora...ciao papà!

 

 

 

-I still believe it, when you say it’s another perfect day.-

 

___________

 

Chiedo perdonoooo, sono in ritardo anche stavolta >.<’ Intanto però c’è Bob, ed è arrivato il pc nuovo, (e dico che è una figata, ci sono taaaante  cose nuove  *-*) e ho anche quasi finito la prossima shot!

Beeeene, la canzone ehm, è scontato dirlo, e la frase alla fine è degli American Hi-Fi “Another Perfect Day”…ditelo, come si fa a non adorare una canzone come quella, come?!? è.é

 

PurpleBullet: Me..si commuove *prende scatola di fazzoletti* grazie mille, nessuno mi aveva mai detto niente del genere *-* Comunque sì, se dici che due settimane sono bastate, ti credo… Spero ti sia piaciuto anche questo (L)

 

 

P.S. Recensite, voglio qualche critica costruttiva, altrimenti non miglioro mai ç^ç°

 

Cheers

 

Ju

 

 

 

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Capitolo 6
*** Cemetery Drive ***


HO

Song Six: Cemetery Drive

 

 

This night, walk the dead,

in the solitary style

and crash the cemetery gates.

In the dress your husband hates.

 

St. Anthony’s Church, 9 March

 “Jamia Nestor, vuoi tu…”

Sì, lo voglio.

Mi guardo attorno, mentre il prete mi rivolge la stessa domanda.

 

Way down, mark the grave,

Non ci sei.

 

Where the search lights find us

 

“Io…sì.”

Le porte della chiesa si spalancano all’improvviso.

E’ solo il vento.

Mi giro di nuovo, un po’ deluso.

 

 

Drinking by the mausoleum door,

Perché non ci sei?

 

And they found you on the bathroom floor…

 

 

Usciamo dalla chiesa e scendiamo gli scalini mentre parenti e amici si congratulano con noi.

L’autista mette in moto la macchina, partendo a tutta velocità.

Non una parola.

Non uno sguardo.

 

E’ stato forse uno sbaglio?

 

I miss you, I miss you so far.

 

 

 Gerard’s House, two days before

 

“Frankie, no, cazzo!”

Ti passi una mano nei capelli, innervosito.

“Almeno ascoltami, Gerard!”

 

And the collision of your kiss that made it so hard.

Cosa farei senza te?

 

Ti prendo una mano e la stringo, forte.

“Tu..non mi ami più, non mi hai mai amato, vero?”

Rimango immobile a quelle parole.

“C…cosa dici?”

 

Back home, off the run,

Non puoi abbandonarmi proprio adesso…

 

Singing songs that make you slit your wrist.

Sorridi tristemente.

“Pensaci, Frank. Tu e Jam vi conoscete dal liceo. Io e te…”

Ti blocchi, per asciugarmi alcune lacrime che mi bagnano il viso.

“Non…non devi piangere, amore…”

 

Dove finiranno tutti i traguardi raggiunti insieme?

 

“Perché, Gerard? Perché?”

Incominci a singhiozzare, tenendo la testa bassa.

 “Vai via, Frank. Per favore…”

 

Io ti amo!

 

Senza replicare esco fuori, sbattendo la porta dietro le spalle.

 

 Newark’s Cemetery, 9 March

 

It isn't that much fun, staring down a loaded gun.

Mi stai pensando, Frankie?

 

So I won't stop dying, won't stop lying.

Accarezzo piano la testa del peluche che mi regalasti qualche anno fa.

Con lo sguardo cerco quella lapide tanto familiare.

Ed è lì. La più bianca, la più bella.

Come al solito poso le rose dentro un vaso e rimango in silenzio.

Ti penso.

 

Perché non mi hai fermato?

 

Lascio vicino la tomba di Elena il peluche e mi dirigo verso un mausoleo aperto.

“C’è nessuno?”

Faccio un paio di passi e poi mi fermo, C’è qualcosa, anzi, qualcuno, per terra.

Il pavimento è completamente rosso.

Ci sono una pistola e dei proiettili nascosti nell’ombra.


If you want i'll keep on crying.

Mi prendi, se cado?

 

Did you get what you deserve?

 

Frank and Jamia’s Party

 

Digito per l’ennesima volta il tuo numero sul telefonino e chiamo.

Esco fuori il balcone del ristorante, ormai è sera.

Mikey dice che sei andato a New York.

Allora perché non rispondi?

 

Non voglio sapere in quale squallido bar ti stia ubriacando. Mi manchi.

 

“P…pro-nto..?”

Il mio cuore manca un battito.

Gerard, dove sei?

Ti sento imprecare prima che tu chiuda la chiamata.

 

Is this what you always want me for?

Perché mi fai questo?

 

I miss you, I miss you so far.

 

Mi catapulto fuori dal ristorante, correndo a casa tua.

Ho il cuore che batte all’impazzata.

Ho paura di te.

 

Non riuscirei a sopportare il tuo cadavere steso per terra sopra una pozzanghera di sangue.

 

Busso. Busso forte alla tua porta.

Passano secondi che diventano minuti, ed infine ore.

Il telefono incomincia a squillare.

“Pronto?”

 

Sarà impossibile colmare il vuoto che ora appartiene a te.

 

“Ehi Frankie…”

“Dove cazzo sei?! Gerard, non fare stronzate, per favore…”

Mi accascio per terra, senza nessuna ragione in cui credere.

 

Dead Girl's Mausoleum

 

Mi siedo per terra ed incomincio a giocare con una pallottola sporca di sangue.

Quella ragazza è ancora lì, inerme, sempre più fredda.

Chissà perché è arrivata a tanto.

Era vittima di un amore troppo doloroso come me?

 

Come sarebbe il mondo con un folle innamorato in meno? Decisamente migliore.

 

Prendo il cellulare e digito il tuo numero.

Ormai lo so a memoria.

“Pronto?”

Sorrido, sentendo la tua voce.

“Ehi Frankie…”

“Dove cazzo sei?! Gerard, non fare stronzate, per favore…”

“No. Non farò niente che potrebbe farti male, I promise.

 

And the collision of your kiss that make it so hard.

 

Cosa faresti senza di me, amore?

 

Rimaniamo qualche minuto in silenzio.

“Gerard…scusa. Io non dovevo. Ho sbagliato tutto…”

Una leggera brezza primaverile mi culla, facendo sembrare tutto meno difficile.

“Shh, non è vero. Hai fatto la cosa giusta, Frank. Tu..tu..la ami.”

 

Quand’è che imparerò che la parola felicità è solo una stupida illusione?

 

“Gee, sei al cimitero, vero?”

Spalanco gli occhi, incredulo.

“Non…non entrare, Frankie.”

Lancio un’occhiata fuori, ma non c’è nessuno.

Ti sento chiudere una portiera.

“Gerard…mi giuri che non farai niente di pericoloso?”

 

“No.”

 

Cemetery’s Gates

 

Mikey mi guarda preoccupato, mentre parcheggia la macchina.

Mi ferma, prima che possa aprire la portiera.

“Che cosa faresti se lui, ecco..se lui morisse?”

Sposta lo sguardo da me al volante della macchina, torturandosi le mani.

“Non lo so Mikes. E non lo voglio sapere.”

 

Way down.

 

Tu non potresti mai farci una cosa del genere, non potresti mai dividerci, Honey.

 

Way down.

 

Rimango qualche minuto in silenzio davanti il cancello, fino a quando non mi faccio forza ed entro.

Davanti la lapide di Elena c’è il peluche che ti regalai, quello a cui tenevi tanto.

Alcuni singhiozzi vengono fuori da un piccolo mausoleo nascosto da qualche albero.

 

Way down.

 

Cadremo insieme, se sarà inevitabile.

 

Way down.

 

Sei lì, nascosto nella semioscurità, con la testa tra le mani, e piangi.

“Gerard, shh, sono qui…”

Alzi la testa, impaurito.

“Che c-cosa ci fai q-qui?”

Mi siedo accanto a te, notando solo ora che c’è  una pistola sul pavimento.

 

I miss you, I miss you so far.

 

“Perchè non torni a casa?”

 

And the collision of your kiss that make it so hard.

 

Mi prendi la testa tra le mani e posi le labbra sulle mie.

Ti insinui dentro di me, dolcemente.

 

I miss you, I miss you so far.

 

“I love you.”

“I love you too, Honey.”

 

 

And the collision of your kiss that make it so hard.

 

Make it so hard.

 

-You're falling to pieces everytime.-

 

______

 

…E non si seppe mai come finì la shot x°D In effetti, volevo farla finire bene, ma poi la mia parte sadica ha prevalso e ho dovuto eseguire i suoi ordini, quindi vi lascio alla vostra fantasia, però vorrei sapere voi come avreste voluto che finisse, chissà, un giorno potrei scrivergli un finale °w°

Questa Frerard mi è venuta in mente riguardando le foto e i video del concerto, Gesù…avevo le lacrime agli occhi, come si può essere così masochisti? T^T

C’è solo da dire che devono tornare al più presto qui in Italia, anche al nord, mi accontento, basta che vengono .-.

Aaaallora, la canzone è la signora canzone, “Cemetery Drive” e la frase è di Daniel Powter “Bad Day”, che però ho preso dal testo di Alvin & The Chipmunks…come non amarli? °ç°’ Avrò visto quel film almeno una decina di volte solo nell’ultima settima X°D

 

PurpleBullet: Wha, ho fatto un miracolo °O° Mi fa piacere che ti sia piaciuta *sisi* spero che sia di tuo gradimento anche questa, nonostante sia abbastanza pesante e strappalacrime… bye. (L)

 

Grazie a chi ha solo letto e grazie mille a chi commenta. =)

 

Cheers

 

Ju

 

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Capitolo 7
*** Thank You For The Venom (part 1) ***


HO

 

Song Seven: Thank You For The Venom

 

Sister, I'm not much a poet, but a criminal, and you never had a chance.

Love it, or leave it, you can't understand. A pretty face, but you do so carry on, and on, and on.

I wouldn't front the scene if you payed me. I'm just the way that the doctor made me, on, and on, and on, and on.

 

“Beeeert..hic…fottuto McCracken, dove hic seeeei?”  Gerard si guardò intorno, in cerca del suo compagno. Ritornò nel bus dei The Used e si sedette, assistendo a Jeph e Quinn che parlavano di pinguini.“..Ma è logico, Jeph! Perché dovrebbero venire qui, quando lassù ci sono solo loro e nessuno che gli scassa i coglioni?”

“Quinnyyyy, ma poi si sentono sooooli…!” Di tutta risposta lui bevve un altro sorso di birra, cambiando argomento.

“Hey Way, hai perso Bert?” Il frontman annui con un cenno della testa, aprendosi una lattina di  birra. “L’hai visto..hic...Quinn?” Lui fece di no con la testa, scrollandosi di dosso Jeph, che ci stava spudoratamente provando con lui. Rimasero in silenzio per un po’, ascoltando i lamenti del bassista, che voleva adottare un pinguino, in modo che non si sentisse troppo solo.

“Sarà andato da quello dietro l’angolo?” Chiese il chitarrista, ma Gerard scosse la testa, convinto. “Mi aaaaveva detto che costava troppo…e aveva roba troppo…hic…leggera…” Si azzittirono di nuovo tutti e tre, fin quando la voce squillante di Bert non arrivò alle loro orecchie.

“Wayuccio, dove seeeei?” Il frontman dei chimici saltò in piedi, correndo incontro a Bert, che era appena salito sul bus. “Allora?” L’altro fece spallucce, buttando sul tavolo una bustina di polverina bianca. “Solo coca, niente di che.” Bert prese due foglietti di carta e li arrotolò, dandone uno all’altro cantante. Quinn e Jeph scesero dal bus, rassegnati. Tutte le sere la stessa storia. Tutte le notti passate a contemplare quella dannata polvere. Tutte le mattine passate a vomitare l’anima.

Gli occhi di Bert si spostarono dal tavolo al corpo di Gerard. Perché era così fottutamente bello e lontano? Possibile che lo stesse usando solo per sentirsi bene? Si avvicinò a lui, posandogli delicatamente una mano sulla gamba sinistra. Di tutta risposta lui rise, dandogli un bacio a fior di labbra. Si stesero sullo scomodo divano su cui erano seduti, spogliandosi a vicenda.

“Beeert, mica vuoi farlo? Siamo troooppo…hihi, strafatti..!” Il più piccolo mise il broncio, lasciando l’elastico dei box di Gerard. Rimasero stesi uno sopra l’altro, chiacchierando del più e del meno.

“Bert, dimmi una cosa. Ho delle speranze con Frank?” Gli occhi gli si illuminarono pronunciando quel nome, come se fosse la sua ancora di salvezza da tutta quella merda. “Certo, Honey…” Bert si alzò barcollante, indossò la sua felpa e scomparì dietro una porta.

L’altro cantante si vestì in fretta e scese dal bus, per raggiungere il suo. Perché Bert era sparito? Aveva detto qualcosa che non andava? Trovò la sua band che rideva davanti alla televisione, dove passavano un vecchio film comico.

Tutti si zittirono, sentendo la voce del proprio frontman.

“Tsk. Che c’è, Gerard, il tuo amichetto è tornato a mani vuote?” Frank si alzò dal divano e scese dal bus, sorpassando il suo vocalist rimasto interdetto da quelle poche parole.

Gerard rimase in silenzio, rintanandosi nella zona notte.

 

E così mi odi, eh? Fai bene.

 

Love is the red of the rose on your coffin door. What's life like, bleeding on the floor, the floor, the floor.

__________

 

Giuro che è solo la prima parte, non uccidetemi! >__<°°  E’ piccola, lo so, ma ultimamente non ho proprio ispirazione, ed è già tanto che ne è venuta fuori meno di una pagina…comunque, come potete immaginare, è una Frerard, visto che le altre 2 sono bloccate da tipo un mese, ho deciso di postare questa, che è quasi finita. =) Non so se avete notato che ci sono gli Usati (sbav) che ho conosciuto solo un’annetto fa, rispetto ai Chimici °ç° E! Poi ho finito, eh, ho cambiato anche il mio modo in cui scrivo, perciò è venuta così piccola °ç°

 

Purple Bullet: No, dai, così mi fai sentire in colpa ç^ç (mi dispiace per l’Ipod, dev’essere stato un brutto colpo, eh?) Mi fa piacere che sia piaciuta, almeno su qualcuno ha avuto un’effetto positivo =) Spero ti piaccia anche questa. (L)

 

Grazie a chi legge e grazie mille a chi commenta =)

 

Cheers

 

Ju

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Capitolo 8
*** Thank You For The Venom (part 2) ***


Song Seven: Thank You For The Venom (part 2)

 

Gerard’s P.O.V.

 

Aprii gli occhi infastidito dal sole e dal mal di testa che cresceva sempre di più. Mi guardai intorno di sfuggita prima di scendere dal letto e dirigermi in bagno per una doccia veloce. “Gerard, scusa per ieri sera…”  La voce di Frank mi arrivò chiara e distinta alle orecchie. Mi girai verso di lui con un’espressione mista tra l’incazzato e il felice. Aveva gli occhi gonfi e rossi, e alcune lacrime gli bagnavano ancora le guancie.

“Perché hai pianto?” Rimase in silenzio con la testa bassa. Che fosse stata colpa mia? Sentii la sua mano colpirmi in piena faccia, lasciandomi sorpreso per la seconda volta in meno di 24 ore. Passai la mano sulla guancia, sentendo la pelle calda sotto il mio tocco.

 

“Ti rendi conto di che cosa stai combinando, eh?!”

 
You'll never make me leave.

Si che lo so. E non è per niente facile ammettere che nonostante tutto sto sbagliando.

I wear this on my sleeve, give me a reason to believe.

 

Trattenne a stento le lacrime, mentre mi urlava addosso tutta la sua frustrazione e la sua impotenza. “Sai che stai facendo soffrire tutti? Non ti frega niente se tuo fratello ogni sera si dispera quando non ti vede salire sul bus?!” Incominciò a prendermi a pugni nello stomaco, asciugandosi di tanto in tanto le lacrime. Ogni colpo era sempre più forte, come se ogni volta che la sua mano affondava in me oltre a prendersi l’aria rubava anche la mia energia.

 

“Sei un fottuto bastardo, Gerard! Pensi solo a te stesso!”

 
 

So give me all you poison.

Credi che sia davvero così? 

And give me all your pills.

 

 

Lasciai che mi colpisse fino a quando non si poggiò sul mio petto, esausto. Cinse la mia vita con le braccia, stringendomi più forte che poteva. “N-non farlo mai più, altrimenti t-ti ammazzo davvero…” Incominciò a singhiozzare, senza lasciarmi.

Gli accarezzai piano i capelli, cercando di farlo calmare. “Ehi, Frank…” Alzò i suoi occhioni verdi verso di me. “Pensi che faccia tutto questo perché mi piace vedervi soffrire?” Lui scosse la testa per negare. “Ma sei comunque uno stupido egocentrico.” Mi regalò un piccolo sorriso prima di sciogliere l’abbraccio e scendere dal bus. Rimasi in piedi, fissando il punto in cui era sparito per qualche minuto.

Mi diressi in cucina, presi un paio d’aspirine dal mobile e le ingoiai con un po’ d’acqua. Scesi anch’io dal bus, senza preoccuparmi di cambiarmi i vestiti che puzzavano tremendamente d’alcool. Mi avviai al bar, salutando qualcuno di tanto in tanto.

“Honey, stamattina non sei venuto..” Bert comparve dal nulla, sbarrandomi la strada. “Avevo da fare.” Si stupì del mio tono acido e mi guardò, sorpreso.  “Adesso scusami, ma dovrei andare.” Mi girai per ritornare al bus, ma sentii la sua presa forte sulla spalla sinistra e un attimo dopo mi ritrovai contro un tour bus e lui che si avvicinava pericolosamente alle mie labbra.

 

“Tu sei la mia puttanella, hai capito?”

 
And give me all your hopeless hearts.

Non sono mai stato niente di più per nessuno. Quando imparerò a difendermi?

And make me ill.

 

Sentii il suo respiro sul mio collo, prima di ritrovarmi steso per terra, con Bert sopra di me e Frank con il pugno destro ancora alzato. “Rivolgiti ancora una volta così a Gerard e ti spedisco al cimitero, capito McCracken?!” Vidi Bert lanciargli un’occhiataccia prima di alzarsi in fretta e furia e sparire tra la folla. Frank mi aiutò ad alzarmi, con un sorriso compiaciuto stampato sulle labbra.

“Grazie.” Lui alzò le spalle, prima di invitarmi a bere un caffè. “Ho sempre detto che era un tipo pericoloso, quello lì.” Una risatina nervosa mi uscì dalle labbra, sapendo che io non ero tanto diverso da Bert, infondo. Osservai ogni suo piccolo  movimento, ripentendomi che al mondo non esisteva niente di più perfetto all’infuori di lui. “Ehi, Gee…sei sulla terra?” Mi sventolo una davanti agli occhi, divertito.

 

“Frankie…ecco, d-dopo il concerto, ti…ti va di venire a fare u-un giro per Los Angeles?”

 
You're running after something, that you'll never kill.

Non posso dire di non averci provato. Se rifiuta ci sarà pur una ragione, no?

If this is what you want, then fire at will!

 

 

 __________

Ed ecco la seconda parte, anche se non è venuta come volevo, e spero di rifarmi con la terza parte °ç° Che dire…c’è sempre il povero Gerard che ne passa di tutti i colori, a quanto pare XD

 

PurpleBullet: Noh, non mi odiare Beeeert ç^ç E’ una specie di musa per me, non  so cosa farei senza lui! Coff…coff…comunque, sì, ecco la seconda parte, ma non credo che sia cambiato molto dalla prima xD (L)

 

Ju

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Capitolo 9
*** Thank You For The Venom (part 3) ***


Song Seven: Thank You For The Venom (part 3)

Frank’s P.O.V.

 

“Frankie…ecco, d-dopo il concerto, ti…ti va di venire a fare u-un giro per Los Angeles?”

 

Preach all you want but who's gonna save me?

Allora esiste veramente qualcuno sopra di noi, quanto ho aspettato questo momento?

I keep a gun on the book you gave me, hallelujah, lock and load

 

Gli sorrisi, prima di rispondergli. “Perché no? Ho proprio voglia di mangiare qualcosa di decente!” Abbozzò un sorriso, che subito si spense facendo tornare il suo viso inespressivo come sempre. Prese una sigaretta dal pacchetto che aveva in tasca e l’accese, aspirandone subito l’odore acre.

“Beh, come va con Jamia?” La mia attenzione si spostò su Gerard, che aspettava una risposta. “Mhh, non la sento da un paio di giorni…” Lui sorrise, evidentemente era quello che voleva sentirsi dire. “…E con Eliza?” Mi guardò, come se avessi detto la cazzata più grande del mondo. Aprì la bocca e poi la richiuse, non sapendo che dire.

“Io vado, ciao Frankie…ci si vede sul palco.” Lo guardai allontanarsi, fino a che la sua figura non si confuse con la solita folla.

“Ti piace, eh?”

 

 

Black is the kiss, the touch of the serpeant sun.  

Cazzo, non posso andare dietro al mio amico come una ragazzina in calore. E’ inammissibile. Lui non farebbe mai lo stesso. 

It ain't the mark or the scar that makes you one, and run, and run, and run.

 

Ray mi si parò davanti, con un sorriso malizioso sul viso. “Ammettilo, Frank! Si vede lontano un miglio che sei cotto di lui!” Feci finta di non sentirlo, sorseggiando il caffè che si era raffreddato. Mi posò una mano sulla spalla, costringendomi a guardarlo in faccia. “E’ perso di te, credimi.” Mi sorrise, prima di fregarmi quel poco di caffè che era rimasto ed andare via.  Anche io mi allontanai dal bar e mi confusi tra la folla, cercando di schiarirmi le idee.

 

Nine Hours Later

 

“Bel concerto, anche se potevi risparmiartelo quell’urlo durante I’m not okay..” Gerard si avvicinò a me, fregandosi la sigaretta che stavo fumando  portandosela lentamente alle labbra. “E cazzo! Prima Ray con il caffè e poi tu! Ma che avete oggi?” Protestai, alzando di poco la voce riprendendomi la sigaretta dalle sue labbra. Lui emise una risatina adorabile, facendomi andare completamente in tilt. “Andiamo a mangiare, allora? Sto morendo di fame!”  Spensi la sigaretta sotto il piede e annuii con la testa. “Dove si va?”

 

Ci pensò un attimo su, poi mi prese la mano ed incominciò a correre. Ci fermammo dopo circa cinque minuti, davanti ad un pub. Lui era appoggiato ad un palo, con le mani sulle ginocchia leggermente piegate che prendeva fiato e borbottava qualcosa sulle sigarette. “Ehi, tutto okay?” Alzò un po’ il viso, giusto quel poco per puntare i suoi occhi nei miei. Mi avvicinai un po’ di più, per vederlo meglio.

 

“Mh, tutto okay, tu?” “Mai stato meglio…” Mi sorrise e fece un respiro profondo, prima di allontanarsi dal palo e spingere la porta per entrare nel locale.

Era un pub come tanti, con la musica a tutto volume e pieno di gente. Ci sedemmo al bancone e ordinammo due birre e un panino con qualcosa di sconosciuto dentro.  Consumammo la nostra “cena” tra qualche bicchiere di troppo e risate.

 Uscimmo fuori per fumarci una sigaretta e ci sedemmo su un muretto lì vicino. “Frankie, hai visto? C’è la luna piena stasera…-sorrise, avvicinandosi di più a me.-

 “E scommetto 50 dollari che i tuoi occhi splendono più di lei e tutte le stelle messe insieme.”

 

 

You'll never make me leave 

Ti prego, fa che non stia scherzando. Fa che sia vero.

I wear this on my sleeve

 

 

 

Mi girai verso di lui, sorridendogli leggermente. Non so come ci ritrovammo stesi su quel muretto e lui sopra di me, che mi baciava dolcemente. “Gee, ti prego, non…non scherzare.” Lui mi guardò, sorpreso. “Credi che stia scherzando, Frank?” La sua voce era fredda, ferita. “No, non credo. Ma se tu lo stessi facendo…” La freddezza si sciolse in un attimo, facendo spazio ad uno sguardo dolce e sincero. Si avvicinò alle mie labbra, soffiandomi poche parole prima di baciarmi, stavolta con più foga.

 

“Cause you're  my true love…”

 

Give me a reason to believe!

 

 

 

______

Oddio, scusatemi, ero completamente convinta di aver postato l’ultima parte! >.<° Infatti oggi mi è venuto un colpo, scusatemi ancora ç_ç Questa è finalmente l’ultima parte di Thank You For The Venom, spero vi piaccia e…niente, l’estate sta finendo e io parto per Londra! (fra un mese, ma sempre parto!) Che dire…ieri ho incominciato a vedere “The Black Parade Is Dead!” ed è qualcosa da lasciarti a bocca aperta, ma non dico oltre, per rispetto di chi non l’ha ancora visto >-< Tornando a noi…che ve ne pare? A me piace, anche perché, diciamocelo, son troppo dooolci ( L )

 

Purple Bullet: Madonna, poveretto °-° Vabbè si, Bert diciamo che da l’impressione di un pazzo serial killer, diciamocelo x°D Per il capitolo, mi fa piacere che ti piaccia, e sì, Frank supereroe è troppo..troppo! Comunque, spero che questo ti piaccia di più >.<

Jessromance: Ma figurati, mi fa sempre piacere avere una lettrice in più! Però, davvero ho fatto passare Bert per il cattivo della situazione? ç_ç Io non volevo, più che altro volevo dar l’immagine di un poveretto sfigato in amore >.< Anyway, spero ti piaccia anche questo ^^

 Chemical Lady: Siamo tutte con Frank, a quanto pare xD Ecco il continuo, a presto ^_-

 

Mh…che dire…credo che prenderò una pausa, visto che partirò mercoledì e tornerò il 31 Agosto, e mi aspetta una meritata pausa (Loooondra *çç*) se poi qualcuno mi farà la grazie di regalarmi un pc portatile in questi ultimi giorni, mi dovrete sopportare per tutto agosto u.u°

 

Leggete e recensite, eh! è-è

 

Ju

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