There's Not Always Butterflies And Rainbows di chemicalju (/viewuser.php?uid=18234)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Heaven Help Us ***
Capitolo 2: *** Our Lady Of Sorrows ***
Capitolo 3: *** Famous Last Words ***
Capitolo 4: *** Give 'Em Hell Kid ***
Capitolo 5: *** Helena ***
Capitolo 6: *** Cemetery Drive ***
Capitolo 7: *** Thank You For The Venom (part 1) ***
Capitolo 8: *** Thank You For The Venom (part 2) ***
Capitolo 9: *** Thank You For The Venom (part 3) ***
Capitolo 1 *** Heaven Help Us ***
Discalimer: I My Chemical Romance non mi
appartengono, ne li conosco. La storia non è scritta a scopo di lucro e i fatti
narrati non sono realmente accaduti..e bla bla bla..
Song One: Heaven
Help Us
Hear the sound, the angels come screaming. Down your voice I hear
you've been bleeding…
Cammino piano, barcollando leggermente per il troppo alcool in
circolo nel mio corpo.
Ci
sono cascato di nuovo.
Come ieri, l’altro ieri, una settimana fa, un mese fa, un anno
fa.
E
farò lo stesso sbaglio, anche tra un centinaio di
anni.
Make your choice. They say you've been
pleading.
Someone save me.
Mi
fermo davanti il bus, buio e
silenzioso.
Staranno già dormendo, infondo sono le
3.
Cerco di non far rumore aprendo la
porta.
E
invece, trash!
Faccio cadere per terra il posacenere appoggiato sull’orlo di un
mobile.
“Mmmh…”
Qualcuno mugugna nel sonno, poi di nuovo il
silenzio.
Heaven help me now,
come crashing down.
You’ll hear the sound as I’m falling
down.
Sento le gambe venire meno, per la
stanchezza.
Mi
siedo davanti l’entrata e poco a poco mi abbandono ad un lungo
sonno.
Nella mia mente compare l’immagine di qualcuno, abbastanza
nitida.
E’ una ragazza.
Ha
lunghi capelli rossi e occhi neri.
Credo di averla già vista…ma dove?
I'm at this old hotel, but can't tell if I've been breathing or
sleeping, or screaming or waiting for the man to
call.
And maybe all of the above, cause mostly I've been sprawled on
these cathedral steps, while spitting out the blood and
screaming.
Someone save
me.
Apro di poco gli occhi, infastidito dalla luce del sole.
Mi
guardo intorno, e non sono più dove
mi ricordavo di essere.
Sono steso su un morbido letto in mezzo al
nulla.
“C’è..qualcuno?”
Nessuna
risposta.
“Finalmente ti sei svegliato!”
Mi
giro di scatto verso la fonte della voce.
La
ragazza che avevo sognato è davanti a me, che sorride.
“E tu..chi sei?”
Mi
guarda, con un sopraccigli alzato.
“Alexis Meredith III, ma puoi chiamarmi semplicemente
Med…”
Dietro di lei cominciano a comparire alberi e infinite
distese di verde.
Non ci sto capendo più
niente..diamine!
“Gerard Arthur Way,
devo darti una..mh..brutta notizia…”
Improvvisamente la sua voce si fa seria, e i suoi lineamenti
delicati diventano più duri.
Allora capisco.
Che ho sbagliato.
Ho
fatto quello che non avrei mai dovuto fare.
Heaven help me now,
come crashing down.
You’ll hear the sound, as I’m falling
down.
“Esistono tanti Gerard…non puoi esserti
sbagliata?”
Chiedo, con la voce spezzata.
E
un barlume di speranza si fa sempre più piccolo, fino a
sparire.
Definitivamente.
Fa
segno di no con la
testa.
“Ne sono sicurissima, sai, non avrei mai scommesso di trovarti
qui…a trent’anni…sei così giovane…”
Mi
lancia uno sguardo triste, poi si
volta dietro.
“Mi sa che sta arrivando il capo. Devo
andare…”
Mi
schiocca un bacio sulla guancia e scompare, piano
piano.
Sono.un.emerito.idiota.
Cazzo!
Stringo forte i pugni fino a far sbiancare le
nocche.
Lo
sapevo.
Prima o poi sarebbe successo.
Ma
adesso no, diamine!
Una figura alta e maestosa si
avvicina.
“Tu devi essere quel cantante
famoso..sì..dei..My..Chem-qualcosa Romance…”
Una fitta al cuore.
Ammesso che ne abbia ancora uno.
“My Chemical Romance”
Pronuncio, rassegnato.
“Bene, benvenuto!”
Sorride, sicuro di
se.
“Dove siamo?”
I
miei occhi si spostano da un posto all’altro, fermandosi su un
albero.
“Non ha nessun nome questo posto…ma una cosa è sicura. Non sei
più sulla Terra.”
“Oh…”
Alcune lacrime incominciano ad uscire dai miei
occhi.
Fanculo
Gerard Way.
Sei solo un egoista.
And will you pray for me? Or make me say don't leave? And will you
lay for me? Or make me change?
“Su con il morale, giovanotto!”
Poggia una mano calda sulla mia spalla.
Per confortarmi.
“…Prima o poi tutti
arrivano qui…”
Asciugo le lacrime con il dorso della
mano.
Tutto questo per colpa della mia
testardaggine.
M’immagino Mikes, steso sul letto a pancia in giù, lasciando che
tutte le lacrime trattenute vengano
fuori.
E
Frank…seduto sul divano con in mano
quella foto che ci facemmo qualche
mese prima dell’inizio del tour.
Quella che amava di
più…che conservava sotto
il suo cuscino, per paura che tutto sarebbe finito, prima o
poi.
Ray, il più forte moralmente, che trattiene a stento le
lacrime.
E
infine Bob, che consola un po’ tutti, perché odia vedere triste noi…vedere tristi
loro.
E’
stato bello finché è durato.
So long and goodnight guys.
Mi
dispiace aver interrotto questo sogno sul più
bello.
Cause I'll give you all the nails you need. Cover me in gasoline,
wipe away those tears of blood again and the punch line to the joke is asking.
Someone save
me.
Dopo un ultimo saluto anche quest’uomo se ne
va.
Lasciandomi in balìa del
nulla.
Sento una vocina che mi martella con il nome del mio
chitarrista.
D’un tratto mi ritornano in mente le lunghe giornate passate in studio,
l’uscita del primo disco
e
sì, il mio primo bacio con lui.
I
nostri sospiri quando abbiamo fatto l’amore, su uno scomodo letto di uno
squallido motel del Messico.
E
mi sento in colpa.
Per averli delusi.
Ma
soprattutto mi sento un verme.
Per non aver mantenuto
la promessa.
Quella che ci facemmo l’ultimo giorno di tour, sei anni fa.
Dovevo resistere, affrontare i miei problemi, e non affondarli
nell’alcool.
Non ho resistito più di tanto. Non potevo aspettare che
tutto si risolvesse.
E così, ho ricominciato.
Heaven help me now,
come crashing down.
You'll
hear the sound as I fall.
Mi
stendo sul letto candido, con le mani incrociate sul
petto.
Sento la testa farsi sempre più male e le palpebre più pesanti che mai.
Un
leggero torpore mi avvolge, facendo sembrare tutto più dolce.
I
rumori diventano ovattati e le immagini sfocate.
L’ultima cosa che vedo è Med che mi saluta con la piccola mano
pallida, prima che i miei occhi si chiudano.
And would you pray for me? You don't know a thing about my sins,
how the misery begins. Or make me say don't leave? You don't know, so I'm
burning, I'm burning. And will you lay for me? You don't know a thing about my
sins, how the misery begins. Or make me change? You don't know cause I'm
burning, I'm burning.
Quella tomba.
La
fissava, come se potesse dargli tante
risposte.
Quelle che non gli aveva dato suo
fratello.
Stringeva forte i pugni,
impotente davanti a quello che c’era davanti a
lui.
Cosa poteva fare, se non evitare di
cadere?
Scaraventò a terra gli occhiali, in un impeto di
rabbia.
Lo
odiava.
Lo
odiava.
Lo
odiava.
Lo odiavano
tutti.
Soprattutto lui.
Perché?
Perché?!
Una lacrima solcò il suo viso.
Un’altra ancora, seguita da tante
altre.
Pianse silenziosamente.
Pianse perché non poteva fare
altro.
Lasciò che le sue gambe crollassero sull’erba
verde.
Davanti suo fratello.
Non si sarebbe mai immaginato di arrivare a tanto.
Non lui. Non Michael James
Way.
Cause I'll give you all the nails you need. I'm burning, I'm
burning again. Cover me in gasoline again.
“Gerard Arthur Way 7/4/1977 -
11/4/2007”
-There’s not always butterflies and rainbows.-
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Quasi quasi
mi sorprendo per averla postata...°__°
Dopo il
piccolo periodo di so happy and so sweet si ritorna alla depressione
cosmica e all'imoh, anche se cerco di convincermi che scrivo questi finali
strappalacrime solo per abitudine...e non perchè sia felice di vedere qualche
cuoricino fatto in mille pezzi e tanti pacchetti di fazzoletti sprecati
XD
Come ho detto
prima, mi sorprendo di aver postato un...un pasticcio come questo! Non che non
mi piaccia, anzi, forse è il primo pasticcio con sfondo leggermente Frerard che
è venuto come volevo..ma ancora non mi convince, ecco!
E beh..si
capisce di cosa parla, no? Mi è venuta in mente qualche giorno fa, pensando a
Capodanno (me versione Gerard 2 la vendetta xD) solo che non sono morta...e alla
fine, il povero Mikes...tanto per cambiare...perchè c'è sempre il Franco in
mezzo, e con tutto il bene che gli voglio, mi ha un pò stufato ù.ù
Ah, quasi
dimenticavo! L'ultima frase, l'ho presa dalla canzone dei Maroon 5, "She Will Be
Loved" visto che oltre ad essere un mito per me (la canzone XD) era la volta
buona che la mettevo XD
Infiiiine (lo
so che vi annoio, però vi prego umilmente di sopportarmi ç^ç) ho deciso che qui,
posterò (o meglio, cercherò di postare XD) tutte le fic (anzi, song-fic) legate
alle canzoni dei MyChem, che secondo me hanno davvero tanto da dire (ma questo
non significa che se non metto..che ne so, Welcome To The Black Parade, visto
che non la metterò u.u, non vuol dire che non mi piace. E' solo che per me è
come una canzone, sì bella, e sì, anche speciale, ma senza niente in più alle
altre...)
Adesso ho
veramente finito XD
Ahh, no
scherzavo! Vorrei fare tanti auguri di buon compleanno (happy birthday to
youuu) alla Honey, che diventa sempre più vecchia. <3
Enjoy!
Ju
PiEsse: Non
so se avete notato, ma alcune parti della canzone sono leggermente
modificate...XD
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Capitolo 2 *** Our Lady Of Sorrows ***
Discalimer: I My Chemical Romance non mi
appartengono, ne li conosco. La storia non è scritta a scopo di lucro e i fatti
narrati non sono realmente accaduti..e bla bla bla..
Song Two: Our Lady Of Sorrows
We could be
perfect one last night, and die like star-crossed lovers when we fight and we
can settle this affair.
If you would
shed your yellow take my hand and then we'll solve the mystery of laceration
gravity.
This riddle
of revenge please understand it has to be this way and…
Il concerto è finito, e con lui, anche
il tour.
Siamo tutti stanchi, ma felici.
Scendo dal palco con un sorriso ebete
in volto e vengo avvolto dall’intero staff che si congratula con noi.
Qualcuno mi da una pacca amichevole
sulla spalla, qualcun altro mi stringe la mano.
Le solite
cazzate.
Intanto mi guardo allarmato
intorno.
Dov’è Alexis?
Esco fuori dalla porta di servizio, e
la vedo.
“Alex…”
Si gira verso di me, facendo ondeggiare
leggermente i capelli castani.
“Finalmente hai
finito!”
Butta la sigaretta che stava fumando
sull’asfalto e mi abbraccia.
Anche io la stringo forte, facendo mio
il suo profumo di menta che adoro.
“Che ne dici di andarci a fare un
giro?”
Un piccolo sorriso compare sul suo
volto, mentre le parole le muoiono in bocca quando le poso un piccolo bacio a fior di labbra.
“Vado a cambiarmi, torno tra cinque
minuti…”
Entro velocemente dentro, in cerca del
mio camerino.
Non posso non pensare a quanto mi sia
stata vicino, tutto questo
tempo.
Senza di lei, adesso, non sarei
qui.
Il suo nome mi martella la testa,
mentre apro la porta e la richiudo con un tonfo sordo dietro di
me.
Stand up
fucking tall, don't let them see your back.
Take my fucking hand and never be afraid
again.
Camminiamo in silenzio per le strado di
San Francisco, tenendoci per mano.
“Gee, guarda un po’
qua!”
I suoi occhi si fermano su un negozio
di animali con l’insegna che s’illumina ad
intermittenza.
Con il dito indica un gattino bianco, che dorme in una piccola
cuccia.
Un piccolo sorriso si fa largo sulle mie
labbra.
“Ti
assomiglia...”
I suoi occhi color mare mi guardano,
sorpresi.
Mi abbraccia di slancio, circondandomi
il collo con le braccia.
“Sugar, lo prendiamo? E’ così
carino!”
Sgrano gli occhi, davanti a quella
richiesta.
“Ma…ma…”
Chiude la mia bocca con un
bacio.
Mi prende una mano e mi trascina
dentro.
Il piacevole calore della sua pelle mi
contagia.
E mi sento più
felice.
Non desidero altro, se non passare la
fine dei miei giorni con lei.
We've only
got once chance to put this at an end and cross the patron saint of switchblade
fights. You said we're not
celebrities, we spark and fade, they die by threes.
I'll make you
understand and you can trade me for an
apparition
“Mh…cinese o
italiano?”
Mi giro verso di lei, con un punto di
domanda stampato in faccia.
Scuote la testa, ridendo.
“Mangiamo cinese o
italiano?”
“Che ne dici di mangiare
americano?”
L’attiro a me, posandole un bacio sulla
fronte.
Quasi non si accorge del mio gesto,
eccitata da tutto quello che vede.
Persone.
Negozi.
Anche la più piccola cosa la fa
sorridere felice.
E non posso sorridere a mia volta,
sapendo di aver fatto la scelta giusta.
Portandola con me.
Trotterella verso una panchina,
sedendosi poi esausta.
“Beh?”
I suoi occhi si perdono nella
folla.
Facendola sembrare una bambina alle
prese con una vita da gestire.
“Vada per
l’italiano!”
Le porgo la mano per farla
alzare.
Quasi come in un film, lei l’afferra e
si alza, andando a posare un piccolo bacio sul dorso della mano.
“Come lo possiamo
chiamare?”
Prende la cuccetta dalle mie mani,
sorridendo.
Si porta il gatto all’altezza del
viso, guardandolo negli
occhi.
“Mh…”
Una ciocca di capelli le cade davanti
gli occhi, ma non ci fa caso.
“Dion!”
Mi guarda,
soddisfatta.
“Ma che cazzo di nome è Dion? Sarebbe
stato più bello Revenge..Fear…ma Dion!”
Posa un dito sulle mie labbra,
facendomi zittire.
“Ecco un ristorante italiano, oppure ti
va un bar?”
Scuoto la
testa.
“Mi basti tu, lo sai?”
Stand up
fucking tall, don't let them see your back.
Take my
fucking hand and never…
Siamo seduti in piccolo tavolino di un
bar.
Ci guardiamo a vicenda, senza
fiatare.
Forse ha
capito.
Oppure sta aspettando che io faccia
qualcosa.
Ma ho una fottuta paura di
sbagliare.
Mi faccio coraggio e caccio un piccolo scatolino
dalla tasca della giacca.
Trust, you
said, who put the words in your head.
Oh how wrong
we were to think , that immortality meant never
dying.
Sorride ancora, bevendo un sorso del suo
caffè.
Inizio
ad agitarmi.
E se servirebbe un posto più
romantico?
Prendo una sua mano e la stringo
forte.
“A-andiamo sulla
spiaggia?”
Mi guarda, un po’ sorpresa.
Non se lo
aspettava.
“Certo…”
Paghiamo il conto ed usciamo,
dirigendoci alla spiaggia.
Il profumo del mare mi inonda subito, ma viene sostituito da quello
della sigaretta che ho appena acceso.
Driiin.
Driiin.
Caccio il telefono dalla tasca dei
jeans e rispondo, un po’ scocciato.
“Gee! Dove sei finito?”
E’ Bob.
“Sono..mh…con
Alex.”
Sento qualcuno ridere sommessamente
dall’altro lato, e Bob che intima gentilmente di fare silenzio, poi riprende a
parlare con me.
“Ah, okay. Brian voleva dirti una cosa…”
Faccio segno con la mano ad Alex che mi
allontano, e lei annuisce piano con la testa, sedendosi in riva al
mare.
“Brian?”
“Heilà Gerard!”
Inizia nel suo solito sproloquio di
fine tour, quasi non faccio caso a quello che dice.
“…E ho pensato di fare un mini-tour in Italia, tra qualche
mese…”
Quasi mi affogo con il fumo della
sigaretta.
“Cosa?!”
“Hai sentito bene, caro il mio
Way.”
Scuoto forte la testa, come se potesse
vedermi.
“Non se ne parla
proprio!”
Esclamo, tra l’arrabbiato e lo
scocciato.
Mi guardo un attimo indietro, e noto
che mi sono allontanato un bel po’.
“…ma Gerard…”
Alcune grida soffocate attirano la mia attenzione, facendomi entrare in
una piccola grotta.
Stand.
Take my
fucking hand, take my fucking...
Lo spettacolo che ho avanti mi fa
gelare il sangue nelle
vene.
Chiudo la chiamata in fretta e furia,
avventandomi contro la figura avvinghiata al corpo di una
ragazza.
Lei mi guarda, le lacrime agli occhi e
due piccoli fori colorati di sangue ad un lato del collo.
Non ho il tempo di realizzare tutto,
che questo mostro si avventa contro di
me.
Intrappolato tra un muro e un corpo il
triplo del mio.
Sento la pelle lacerarsi sotto il suo
tocco.
Rimango in silenzio, senza
parole.
La ragazza scappa via, credo per
cercare aiuto.
Pian piano perdo le forze, ascoltando
il rumore del sangue che esce dal
mio corpo.
La vista si sta affievolendo, insieme
all’udito.
“N..no.”
La voce che esce dalle mie labbra è
quasi irriconoscibile.
Credo di stare per
morire.
E non voglio.
Stand up
fucking tall, don't let them see your back.
Take my
fucking hand and never be afraid again.
Un ultimo sguardo al cielo che si intravede dalla
grotta.
La mano che molla la presa dal
pacchetto che ho in
mano.
Alexis.
Alexis.
Alexis.
“Gerard!”
La sua voce familiare accende un
barlume di speranza nel mio cuore.
Ma quando sento il peso del vampiro
venire meno, mi arrendo.
Un ultimo avviso, prima di
andare.
“Alex..scappa…”
Ma non può
sentirmi.
Vengo risucchiato in un vortice di emozioni e paure, come se stessi
cadendo in un pozzo senza fondo.
E poi…?
“Gerard!”
-You're gonna
hear my voice when I shout it out loud-
__________________________________
Chiedo scusa, so benissimo che cose
così orribili non dovrebbero neanche venirmi in mente…ma non ce la facevo ad
avere questa idea in testa e non sfruttarla ù.ù
Mmm..la frase finale è It’s My Life di
Bon Jovi…e la canzone che ho usato per la fic invece è Our Lady Of Sorrows, ma
si capisce…comunque, che dire?
Mi è piaciuta solo perché all’inizio
promette tutto rose e fiori e poi ti da un secchio d’acqua freddo in testa xD
blaise_sl_tr07: Eh..sì, perché il Gerardo l’ha fatto? Perchèè?
*coff…coff* Cooomunque, grazie
mille, eccoti una seconda one-shot, anche se non può definirsi tale,
vista…mh…l’orribilità dei fatti…?
Mcr_girl: Mi sento onorata…*-* E’ davvero
gratificante sapere che a qualcuno fa un effetto in certi sensi positivo! Thank
you!
Idra_31: Waah, qualcuno che apprezza questa
canzone, quasi non ci credo! Forse hai ragione te, è tutto troppo triste, ma
sinceramente non mi ci vedo a scrivere storie più zuccherose
°-°
Concludo qui, visto che
cause di forza maggiore mi impediscono di continuare a pensare qualche cazzata
da aggiungere all ultimo momento xD
Mi raccomando, recensite!
è.é
See U
Soon
Ju
|
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Capitolo 3 *** Famous Last Words ***
bhppp
Discalimer: I My Chemical
Romance non mi appartengono, ne li conosco. La storia non è scritta a scopo di
lucro e i fatti narrati non sono realmente accaduti..e bla bla bla..
Song
Three: Famous Last Words
Now I
know that I can't make you stay. But where's your heart? But where's your heart?
But where's your... And I
know there's nothing I could say. To change that part.
To change
that part. To change...
Una miriade di parole mi invadono
la mente, facendo confondere tutto il dolore con cose inutili.
Rimango in silenzio, seduto sul
letto, accanto a mio fratello.
Ha lo sguardo basso, le mani che si
muovono freneticamente nei capelli.
“Gerard…”
Si gira lentamente, asciugando alla
meno peggio le lacrime.
“Scusa…”
Si alza in fretta e furia,
scomparendo nel bagno.
Un sorriso amaro si fa
spazio sulle mie labbra.
Lui è quello che soffre di più,
dopotutto.
E’ una storia che lo riguarda da
vicino.
Io non ero con lui quando
tornava a casa ubriaco.
C’era lei.
In questo momento, tutte le mie
convinzioni, incastrate tra di loro, scivolano giù.
Mi alzo anche io dal letto, e
scendo giù, per far compagnia agli altri, per quanto sia
possibile.
So many.
Bright lights to cast a shadow. But can I speak? Well is it hard understanding
I'm
incomplete. A life that's so demanding. I get so weak. A love
that's so demanding. I can't speak.
Alicia mi butta le braccia al
collo, appena mi vede.
Scoppia a
piangere.
“Ehi Ali…”
Le accarezzo piano i
capelli.
“Oh…Mikes…”
Si stringe di più a me, facendo
aderire perfettamente i nostri corpi.
L’unica cosa che vorrei è poter
abbracciare forte mio fratello e
dire che andrà tutto bene.
Non mi serve nessun amico
comprensivo e nessuna ragazza dispiaciuta.
La allontano piano da me,
rassicurandola con uno ‘sto
bene’.
Sembra quasi che stia scappando da
una realtà troppo vera da affrontare.
Esco fuori e mi incammino verso una
meta sconosciuta.
Il tempo per pensare non
manca.
Tornerò quando sarà l’ora di
rimanere in silenzio, con le labbra chiuse a forza per non poter urlare al mondo
quanto la vita sia ingiusta.
I am not
afraid to keep on living. I am not afraid to walk this world alone. Honey if you
stay, I'll be forgiven.
Nothing
you could say can stop me going home.
“Gee,
lascia Romeo!”
Mi teneva
lontano con una mano, e nell’altra aveva un piccolo passero,
Romeo.
“Oooh, il piccolo Mikey vuole il
passerotto!”
Gli lanciai lo sguardo più
arrabbiato che avevo.
Se agli altri bambini sembrava un
tipo chiuso, a casa si comportava come un bullo.
Papà e mamma erano partiti per
l’Italia e noi non volevamo seguirli.
Ci lasciarono con nonna Elena, per qualche
settimana.
“Gerard, lascia stare tuo
fratello!”
Lui lasciò subito libero
l’uccellino, sorridendo amabilmente alla nonna.
Lei controllò che tutto fosse
tornato alla normalità, poi allargò le braccia, invitandoci ad abbracciarla come
solo noi sapevamo fare.
Can you
see my eyes are shining bright. Cause I'm out here on the other side of a jet
black hotel mirror.
Alzo gli occhi dal marciapiede,
dopo essermi scontrato con qualcuno.
Mormoro velocemente qualche scusa e
ritorno sui miei passi.
“Mikey, vai in camera. E’
tardi.”
Il suo tono non ammetteva
repliche.
Ma io volevo
sapere.
Perché mio fratello stava così male?
Perché la mattina non sentivo i
suoi passi seguirmi per arrivare a scuola?
Scossi violentemente la
testa.
“E’ mio fratello. Voglio sapere
cos’ha!”
Quasi gli urlai in faccia, per la
disperazione.
Vidi i suoi occhi farsi
lucidi.
Non volevo arrivare a
tanto.
“Nonna
sc-“
“Tuo fratello è un alcolizzato.
Beve e si droga.”
Parole che mi arrivarono dritte al
cuore.
Colpito e affondato, Mikey
Way.
Mi guardò,
dispiaciuta.
“Perché?”
Mi tremava la
voce.
Sentivo che le forze mi sarebbero
venute meno da lì a poco.
Spostò lo sguardo da me al divano.
Non rispose mai a quella
domanda.
I am not
afraid to keep on living. I am
not afraid to walk this world alone. Honey if you stay, I'll be forgiven.
Nothing
you could say can stop me going home.
Mi
ritrovo seduto su una panchina, la testa tra le mani e le guance
bagnate.
Più penso a lei, e più fa
male.
“Mikey?”
Alzo di poco lo sguardo, già
sapendo di trovarmi davanti mio fratello.
“Che c’è?”
Si siede accanto a me, mettendomi
una mano sulla spalla sinistra.
Rimane in silenzio per un po’,
singhiozzando di tanto in tanto.
E’ straziante.
L’aria pesante, le nuvole nere
cariche di pioggia e questo freddo, di certo non mi
aiutano.
“Elena mi ha raccontato
tutto…”
Sul mio viso compare uno sguardo
incuriosito.
“Cosa…?”
Ma capisco subito dopo, e
sorrido.
Un piccolo sorriso che si spegne
subito.
Volta il suo volto pallido verso di
me.
Ha gli occhi spenti.
E più vuoti del
solito.
Si passa una mano nei capelli e
sospira.
“Mikes, non…non ce la
faccio…”
Scoppia a piangere, abbracciandomi
forte.
These
bright lights have always blinded me. These bright lights have always blinded
me. I say…
I see you
lying next to me with words I thought I'd never speak. Awake and unafraid.
Asleep or
dead.
Non faccio nulla per fermare le sue
lacrime.
Rimango
in silenzio, fermo.
Pian
piano una morsa di
dolore si impadroniscedel mio stomaco.
Vorrei urlare. Come se fossi sul
palco durante uno dei numerosi concerti.
Urlare, senza un
motivo.
Dare una valvola di sfogo a
tutti i perché senza risposta della mia vita.
Trovare una porta immaginaria nel
mio labirinto di sogni e problemi, per intravedere solo un raggio di ragione.
I am not
afraid to keep on living. I am not afraid to walk this world alone.
E’ tutto così
strano.
Sento quegli occhi freddi e dolci
su di me, anche adesso.
Forse è così che il destino ha
deciso che deve essere.
Stavolta dobbiamo cavarcela da
soli, io, Gerard, e la band.
Saremo uniti, te lo prometto,
Elena.
Fosse l’ultima cosa che faccio.
-Somewhere
along in the bitterness. And I would have stayed up with you all
night.-
_________
Ma…ma…ditelo, questa me la potevo
risparmiare! A parte la canzone, che npn c’azzecca un piffero, ma poi, dai, non
ha un filo logico! Tra un po’ neanche si capisce che ci sono due flashback!
(ammesso che ve ne siate accorti… vista la mia pigrizia, non ho voluto neanche
scrivere una parolina per avvisarvi u_u)
Posso anche ritirarmi dal mondo
della scrittura, adesso…waaah ç^ç
Non ho ispirazione, e neanche
l’umore adatto per scrivere ed avere idee geniali, poi si mette anche la scuola,
che incomincia a stressare, lei e gli esami…ma è meglio che non
parlo…
Ahm..comunque, la frase giù a tutto
è di How To Save a Life, dei The Fray…mh..poi, poi, poi…mi sa tanto che nella
prossima one-shot ci sarà aria di Frerard, ve lo dico in anticipo, così mi sento
più sollevata io, e più felici voi °w°
E poi recensite! Voglio qualche
commento costruttivo, anche solo un ‘Ritirati, perché fai schifo!’ mi va bene
>.<
Mcr_girl: Spero solo che con questo non ti
abbia spaventato troppo, rimedierò con il prossimo xD (L)
StEfYLuPaCcHiOtTa: Wah, davvero? °-° Mi dispiace, ma
quando la lampadina si accende non posso fare a meno di scrivere >.< Non
vedo l’ora di leggere la tua *w* Grazie mille, e come ho detto sopra, mi
dispiace per questo casotto che è venuto >.< luv (L)
blaise_sl_tr07: Sì, in effetti ultimamente me la
prendo un po’ con tutti, e soprattutto con i My Chem che mi stanno deludendo…ma,
haimè, noi povere ragazze che abitiamo in Italia non possiamo fare niente per
cambiare la situazione u_u
Ah! Mi scuso anche per il ritardo,
visto che sono passati quasi venti giorni xD
Enjoy
Ju
|
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Capitolo 4 *** Give 'Em Hell Kid ***
bhppp
Discalimer: I My Chemical
Romance non mi appartengono, ne li conosco. La storia non è scritta a scopo di
lucro e i fatti narrati non sono realmente accaduti..e bla bla bla..
Song
Four: Give ‘Em Hell Kid
Some
might say we are made from the sharpest things you
say.
We are
young and we don't care.
Your
dreams and your hopeless hair.
We never
wanted it to be this way.
For all
our lives.
Do you
care at all?
“Gerard Arthur Way, se non esci
adesso da quel fottuto bagno sfondo la porta!”
Sbuffa dall’altro lato del muro e
apre la porta, rassegnato.
Gli sorrido amabile e lo ringrazio
con un “Grazie, Sugar..” prima di chiudergli la porta in
faccia.
Mi guardo di sfuggita nello
specchio, poi apro la doccia, facendo scorrere l’acqua fino a che non diventa
calda.
“Geraaaaaaard…?”
Nessuna
risposta.
“Ger-“
Apre con foga la porta, guardandomi
in cagnesco.
“Cosa.Cazzo.Vuoi.?”
Rimango un po’ sorpreso dalla sua
reazione, ma mi riprendo subito, ricordandomi che la doccia che aspetta solo
me.
“Mi porti lo shampoo?”
Scuote la testa, mentre un sorriso
increspa le sue labbra.
Scompare nel corridoio, e ritorna
dopo poco con in flacone di shampoo nelle mani.
“Il principino Iero è
servito!”
Senza pensarci due volte lo tiro
per la maglietta e faccio sfiorare i nostri nasi.
Bacia di sfuggita le mie labbra,
facendomi sussultare.
Incrocio le braccia dietro il suo
collo, mentre incomincia a sbottonarmi il pigiama.
Sento le sue mani calde muoversi
frenetiche dietro la schiena e i suoi occhi che cercano i miei.
Lo allontano piano da me, un po’
divertito.
“Non fare il bimbo cattivo, Gee, altrimenti papà
Frank poi ti punisce.”
Gli poso un piccolo bacio sulle
labbra e gli sorrido.
Ha i capelli che gli coprono gli
occhi, l’espressione un po’ confusa.
“Ma…ma…sei tu che hai
cominciato!”
Si riprende dal suo stato di quasi
- trance e incomincia ad urlarmi contro.
Scoppio a ridere, beandomi di
questo momento,perfetto.
Esce dal bagno, con un ghigno
disegnato sulle labbra che non promette niente di buono.
Intanto finisco di spogliarmi e mi
butto sotto il getto di acqua calda, rilassandomi.
“Frankie, hai
finito?”
“Ma se ho appena
iniziato!”
Sento qualcosa cadere per terra, e
frantumarsi.
“Sugar? Per caso hai fatto cadere
il servizio di piatti di mia madre?”
Esco di fretta e furia dalla
doccia, allarmato.
Scendo velocemente le scale, per
ritrovarmi davanti la statuetta di Harry Potter ridotta a tanti piccoli frammenti di
plastica.
Lo sento
ghignare.
Quel bastardo sta
ridendo!
“H..Harry…”
Non credo di avere un buon aspetto,
perché Gerard smette subito di ridere e mi guarda,
preoccupato.
Mi trascino fino al divano, in
silenzio.
“Frankie, mi
dispiace…”
Si passa nervosamente una mano nei
capelli.
Ancora
silenzio.
“Cazzo Frank, era solo una
statuetta!”
Annuisco con la testa,
piano.
“Massì, infondo era solo una
statuetta!”
If you
were here I'd never have a fear.
So go on
live your life.
But I
miss you more than I did yesterday.
Due settimane
dopo…
You're so
far away.
So c'mon
show me how.
'Cause I
mean this more than words can ever say.
“Frankie, hai
visto…Frankie?!”
Smetto subito di saltare,
nascondendo sotto il divano il cuscino.
“Sì, Gerard?”
Mi guarda, insospettito.
Gli sorrido, prima di correre su
per le scale e nascondermi nella camera da letto.
Dopo cinque minuti buoni, lo sento
bussare alla porta.
“Apri? Devo cercare il cuscino di Bowie, mi pare di
averla messa nell’armadio…”
Incomincio a ridere da solo,
appoggiandomi alla porta per non cadere.
“…”
Lo sento scendere le scale, forse
un po’ allarmato.
Apro piano la
porta.
“Frank, mio caro e dolce
Frank…Fraaaaank?”
“Dimmi,
Sugar!”
Risale le scale, con il suo cuscino
sporco stretto tra le braccia.
Ha l’aria piuttosto incazzata.
Lo zittisco con l’indice sulle
labbra.
“Shh, questo è per la statuetta…-
lo bacio piano sulle labbra -… e questo è perché ti amo.”
Well,
there's no way I'm kissing that guy.
-We can
live like Jack and Sally if we want.-
_________
Miseria, mi meraviglio °O° Io e le
cose pucciose non siamo mai andate d’accordo (e si vede) ma, a volte i miracoli
si possono fare…XD
Ci sono volute due settimane, e
quando dico due è riduttivo, il mio povero cervello (o quello che ne rimane) sta
lavorando troppo, o meglio, ha lavorato, adesso si è preso un po’ di riposo,
lasciandomi come una povera fessa in giro per Caserta, ben sapendo che dovevo
essere dietro il banco, stando attenta a non farmi beccare mentre giocavo col
cellulare, bah, il poveretto si capisce lui da solo, di certo non gli dico io
quello che è giusto e quello che è sbagliato u_u°
Allora, la canzone alla fine è I
Miss You, dei mimicissimi Blink 182, e permettetemi di dire che chi non li
conosce almeno di nome è proprio una schiappa u.u
blaise_sl_tr07:
Oddio,
non è che mi hanno deluso nel vero senso della parola, diciamo che hanno perso
un po’…di…non so come spiegarlo, hanno perso un po’ di orgoglio secondo me, sì.
Mi da troppo fastidio ogni volta che entro in edicola vedere il loro nome
scritto in rosa e una foto, e pensare che ai tempi di Bullets la maggior parte
non li conosceva, brr, è una brutta sensazione. Si stanno commercializzando,
uffa! Ma resteranno sempre i miei piccoli chimici, che fanno canzoni capaci di
far emozionare pure uno zombie <3 Infine spero che il capitolo ti sia
piaciuto, anche se è un po’ corto. (L)
Ah,
recensite, voglio sapere che impressione vi ha fatto questo capitolo, diciamo
che ne vado orgogliosa *w*
Cheers
Ju
|
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Capitolo 5 *** Helena ***
Helena
Song Five:
Helena
Long
ago,
just
like the hearse you died to get in again.
I’m
so far from you
Burning
on just like a match you start to incinerate,
the
lives of everyone you knew.
And
what's the worst to take, from every heart you break
and
like a blade you stake.
Well
I've been holding on tonight.
Cammino piano, in
silenzio.
Il caos di Chicago fa
da colonna sonora a questa sera che vorrei finisse al più presto.
Svolto in un vicolo
buio, stranamente isolato dalla confusione della
città.
La luna è coperta
dalle nuvole, anche se qualche raggio di luce illumina i palazzi che mi
circondano.
Accartoccio con la
mano la lattina di birra vuota e la butto per terra.
Non avrei mai voluto
dirlo ma…non ce la faccio più.
Tutto è diventato
troppo stretto, e non vedo un’uscita da questo circolo vizioso che mi prende sempre di più.
What's
the worst that I could say?
Things
are better if I stay.
So
long and goodnight
So
long and goodnight
Una dopo l’altra, le
note di una melodia che non conosco sgorgano dal nulla, diventano sempre più
assordanti, superando il traffico quotidiano di Chicago.
Istintivamente, i
miei piedi si muovono verso quei piccoli squarci di paradiso, che mi mandano in estasi,
sempre di più.
Mi ritrovo davanti
una porta semichiusa, esito un attimo, poi finisco per
aprirla.
Cosa potrebbe mai
esserci di così mostruoso dietro quelle note?
Faccio un passo, un
altro, poi le note finiscono.
E’ una stanza
abbastanza piccola e bianca, con un pianoforte giusto al
centro.
Sullo sgabello c’è
seduta una bambina, ha i capelli biondi e un vestitino fin troppo
leggero.
Si gira verso di me,
ed un sorriso illumina il suo viso appena fa scontrare i nostri
sguardi.
Mi saluta con la
manina, esclama un ‘ciao’, prima di scomparire dietro
un’altra porta, che mi era sfuggita di vista.
Came
a time,
when
every star fall brought you to tears again.
We
are the very hurt you sold.
And
what's the worst you take, from every heart you break,
and
like a blade you stake.
Well
I've been holding on tonight.
Rimango fermo e in
silenzio per qualche minuto, sperando
di vederla ritornare e poggiare le manine delicate sui tasti, ma non succede
niente.
Chiudo la porta
dietro di me, con un sospiro.
Incomincio a
girovagare per i vari vicoli di Chicago.
Qualcosa si muove
dietro di me e mi giro di scatto.
La bambina di prima
mi sta guardando, impaurita.
“S-scusa…”
Ha una voce calda,
forte. Proprio come la mia.
“Non fa
niente…-sorrido-…come ti chiami?”
Incomincia a
torturarsi una ciocca di capelli con la mano sinistra.
“Tu..conoscevi mia
madre? Si..si chiamava Noe..”
What's
the worst that I could say?
Things
are better if I stay.
So
long and goodnight.
So
long and goodnight.
Involontariamente la
mia mano accarezza la sua.
Noe. La mia
Noe.
“Si…Ti chiami
Charlotte, vero?”
Spalanca gli occhioni
verdi, incredula.
Annuisce con un
piccolo cenno della testa, mentre le sue guance si dipingono di un leggero
rossore.
“Io sono
Bob…conoscevo molto..bene, tua madre…”
Sul suo viso compare
un sorriso, che si allarga sempre di più.
Le sorrido anche io,
mentre mi abbasso per osservarla meglio.
“Bob, sai dov’è la
mia mamma, adesso?”
Abbassa gli occhi,
imbarazzata dalla domanda.
Chiudo gli occhi per
qualche secondo.
Già…dove sei, Noe? Tornerai, prima o
poi?
And
if you carry on this way.
Things
are better if I stay.
So
long and goodnight.
So
long and goodnight.
“Credo…che si stia
divertendo molto con i suoi amici,
per il mondo..sì.”
Mi alzo e le prendo
la mano.
“Ti va una bella
cioccolata calda?”
Risponde con un
flebile “si”, persa nei suoi pensieri.
E così è lei Charlotte.
La bambina che mi hai
nascosto per tanto tempo.
Entriamo in un bar e
ci sediamo ad un tavolino.
“Sai,
Charlotte…”
Sposta lo sguardo
dalla vetrina a me.
“La tua mamma,
è…è…scappata da me, quando dovevi nascere…perchè..”
Gli occhi le si
riempiono di lacrime.
“Perché non voleva
che mi preoccupassi troppo per lei…”
Mi passo una mano nei
capelli ed incomincio a bere il mio caffè in silenzio.
“Quindi…tu sei il mio
papà?”
Can
you hear me?
Are
you near me?
Do
we deserve,
to
leave the earth?
Do
we learn,
when
both our cars collide?
Mi prende una mano e
la stringe forte.
“Bob? Ehi Bob, sei
sulla terra?”
Apro gli occhi,
infastidito, trovandomi davanti i suoi.
“Mmmh? Che ore
sono?”
Mi sorride
dolcemente.
“E’ l’ora del muffin
al cioccolato, Honey.”
Salto giù dal letto e
corro in cucina.
“Più..più o meno…sì.”
What's
the worst that I could say?
Things
are better if I stay
So
long and goodnight
So
long and goodnight
Un sorriso radioso
nasce sulle sue labbra.
Anche io non posso
fare a meno di sorridere.
Lei
è qui. E’ tornata da me.
And
if you carry on this way
Things
are better if I stay
So
long and goodnight
So
long and goodnight
“Beh,
allora...ciao
papà!”
-I
still believe it, when you say it’s another perfect day.-
___________
Chiedo perdonoooo,
sono in ritardo anche stavolta >.<’ Intanto però c’è Bob, ed è arrivato il
pc nuovo, (e dico che è una figata, ci sono taaaante cose nuove *-*) e ho anche quasi finito la prossima
shot!
Beeeene, la canzone
ehm, è scontato dirlo, e la frase alla fine è degli American Hi-Fi “Another
Perfect Day”…ditelo, come si fa a non adorare una canzone come quella, come?!?
è.é
PurpleBullet: Me..si commuove
*prende scatola di fazzoletti* grazie mille, nessuno mi aveva mai detto niente
del genere *-* Comunque sì, se dici che due settimane sono bastate, ti credo…
Spero ti sia piaciuto anche questo (L)
P.S.
Recensite, voglio qualche critica costruttiva,
altrimenti non miglioro mai ç^ç°
Cheers
Ju
|
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Capitolo 6 *** Cemetery Drive ***
HO
Song Six:
Cemetery Drive
This
night, walk the dead,
in
the solitary style
and
crash the cemetery gates.
In
the dress your husband hates.
St.
Anthony’s Church, 9 March
“Jamia Nestor, vuoi
tu…”
“Sì, lo voglio.”
Mi
guardo attorno, mentre il prete mi rivolge la stessa
domanda.
Way
down, mark the grave,
Non
ci sei.
Where
the search lights find us
“Io…sì.”
Le
porte della chiesa si spalancano all’improvviso.
E’
solo il vento.
Mi
giro di nuovo, un po’ deluso.
Drinking
by the mausoleum door,
Perché
non ci sei?
And
they found you on the bathroom floor…
Usciamo
dalla chiesa e scendiamo gli scalini mentre parenti e amici si congratulano con
noi.
L’autista
mette in moto la macchina, partendo a tutta velocità.
Non
una parola.
Non
uno sguardo.
E’
stato forse uno sbaglio?
I
miss you, I miss you so far.
Gerard’s House, two days
before
“Frankie,
no, cazzo!”
Ti
passi una mano nei capelli, innervosito.
“Almeno
ascoltami, Gerard!”
And
the collision of your kiss that made it so hard.
Cosa
farei senza te?
Ti
prendo una mano e la stringo, forte.
“Tu..non mi ami più, non mi hai mai amato,
vero?”
Rimango
immobile a quelle parole.
“C…cosa
dici?”
Back
home, off the run,
Non
puoi abbandonarmi proprio adesso…
Singing
songs that make you slit your wrist.
Sorridi
tristemente.
“Pensaci,
Frank. Tu e Jam vi conoscete dal liceo. Io e te…”
Ti
blocchi, per asciugarmi alcune lacrime che mi bagnano il
viso.
“Non…non
devi piangere, amore…”
Dove
finiranno tutti i traguardi raggiunti insieme?
“Perché,
Gerard? Perché?”
Incominci
a singhiozzare, tenendo la testa bassa.
“Vai via, Frank. Per
favore…”
Io
ti amo!
Senza
replicare esco fuori, sbattendo la porta dietro le spalle.
Newark’s Cemetery, 9
March
It
isn't that much fun, staring down a loaded gun.
Mi
stai pensando, Frankie?
So
I won't stop dying, won't stop lying.
Accarezzo
piano la testa del peluche che mi regalasti qualche anno
fa.
Con
lo sguardo cerco quella lapide tanto familiare.
Ed
è lì. La più bianca, la più
bella.
Come
al solito poso le rose dentro un vaso e rimango in
silenzio.
Ti
penso.
Perché
non mi hai fermato?
Lascio
vicino la tomba di Elena il peluche e mi dirigo verso un mausoleo
aperto.
“C’è
nessuno?”
Faccio
un paio di passi e poi mi fermo, C’è qualcosa, anzi, qualcuno, per
terra.
Il
pavimento è completamente rosso.
Ci
sono una pistola e dei proiettili
nascosti nell’ombra.
If you want i'll keep on crying.
Mi
prendi, se cado?
Did
you get what you deserve?
Frank
and Jamia’s Party
Digito
per l’ennesima volta il tuo numero sul telefonino e
chiamo.
Esco
fuori il balcone del ristorante, ormai è sera.
Mikey
dice che sei andato a New York.
Allora
perché non rispondi?
Non
voglio sapere in quale squallido bar ti stia ubriacando. Mi
manchi.
“P…pro-nto..?”
Il
mio cuore manca un battito.
“Gerard, dove sei?”
Ti
sento imprecare prima che tu chiuda la chiamata.
Is
this what you always want me for?
Perché
mi fai questo?
I
miss you, I miss you so far.
Mi
catapulto fuori dal ristorante, correndo a casa tua.
Ho
il cuore che batte all’impazzata.
Ho
paura di te.
Non
riuscirei a sopportare il tuo cadavere steso per terra sopra una pozzanghera di
sangue.
Busso.
Busso forte alla tua porta.
Passano
secondi che diventano minuti, ed infine ore.
Il
telefono incomincia a squillare.
“Pronto?”
Sarà
impossibile colmare il vuoto che ora appartiene a te.
“Ehi
Frankie…”
“Dove
cazzo sei?! Gerard, non fare stronzate, per favore…”
Mi
accascio per terra, senza nessuna ragione in cui credere.
Dead
Girl's Mausoleum
Mi
siedo per terra ed incomincio a giocare con una pallottola sporca di
sangue.
Quella
ragazza è ancora lì, inerme, sempre
più fredda.
Chissà
perché è arrivata a tanto.
Era
vittima di un amore troppo doloroso come me?
Come
sarebbe il mondo con un folle innamorato in meno? Decisamente migliore.
Prendo
il cellulare e digito il tuo numero.
Ormai
lo so a memoria.
“Pronto?”
Sorrido,
sentendo la tua voce.
“Ehi
Frankie…”
“Dove
cazzo sei?! Gerard, non fare stronzate, per favore…”
“No.
Non farò niente che potrebbe farti male, I
promise.”
And
the collision of your kiss that make it so hard.
Cosa
faresti senza di me, amore?
Rimaniamo
qualche minuto in silenzio.
“Gerard…scusa.
Io non dovevo. Ho sbagliato tutto…”
Una
leggera brezza primaverile mi culla, facendo sembrare tutto meno
difficile.
“Shh,
non è vero. Hai fatto la cosa giusta, Frank. Tu..tu..la
ami.”
Quand’è
che imparerò che la parola felicità è solo una stupida
illusione?
“Gee,
sei al cimitero, vero?”
Spalanco
gli occhi, incredulo.
“Non…non
entrare, Frankie.”
Lancio
un’occhiata fuori, ma non c’è nessuno.
Ti
sento chiudere una portiera.
“Gerard…mi
giuri che non farai niente di pericoloso?”
“No.”
Cemetery’s
Gates
Mikey
mi guarda preoccupato, mentre parcheggia la macchina.
Mi
ferma, prima che possa aprire la portiera.
“Che
cosa faresti se lui, ecco..se lui morisse?”
Sposta
lo sguardo da me al volante della macchina, torturandosi le
mani.
“Non
lo so Mikes. E non lo voglio sapere.”
Way
down.
Tu
non potresti mai farci una cosa del genere, non potresti mai dividerci,
Honey.
Way
down.
Rimango
qualche minuto in silenzio davanti il cancello, fino a quando non mi faccio
forza ed entro.
Davanti
la lapide di Elena c’è il peluche che ti regalai, quello a cui tenevi
tanto.
Alcuni
singhiozzi vengono fuori da un piccolo mausoleo nascosto da qualche
albero.
Way
down.
Cadremo
insieme, se sarà inevitabile.
Way
down.
Sei
lì,
nascosto nella semioscurità, con la testa tra le mani, e
piangi.
“Gerard,
shh, sono qui…”
Alzi
la testa, impaurito.
“Che
c-cosa ci fai q-qui?”
Mi
siedo accanto a te, notando solo ora che c’è una pistola sul
pavimento.
I
miss you, I miss you so far.
“Perchè
non torni a casa?”
And
the collision of your kiss that make it so hard.
Mi
prendi la testa tra le mani e posi le labbra sulle mie.
Ti
insinui dentro di me, dolcemente.
I
miss you, I miss you so far.
“I
love you.”
“I
love you too, Honey.”
And
the collision of your kiss that make it so hard.
Make
it so hard.
-You're
falling to pieces everytime.-
______
…E
non si seppe mai come finì la shot x°D In effetti, volevo farla finire bene, ma
poi la mia parte sadica ha prevalso e ho dovuto eseguire i suoi ordini, quindi
vi lascio alla vostra fantasia, però vorrei sapere voi come avreste voluto che
finisse, chissà, un giorno potrei scrivergli un finale °w°
Questa
Frerard mi è venuta in mente riguardando le foto e i video del concerto,
Gesù…avevo le lacrime agli occhi, come si può essere così masochisti?
T^T
C’è
solo da dire che devono tornare al più presto qui in Italia, anche al nord, mi
accontento, basta che vengono .-.
Aaaallora,
la canzone è la signora canzone, “Cemetery Drive” e la frase è di Daniel Powter
“Bad Day”, che però ho preso dal testo di Alvin & The Chipmunks…come non
amarli? °ç°’ Avrò visto quel film almeno una decina di volte solo nell’ultima
settima X°D
PurpleBullet:
Wha, ho fatto un miracolo °O° Mi fa piacere che ti sia piaciuta *sisi* spero che
sia di tuo gradimento anche questa, nonostante sia abbastanza pesante e
strappalacrime… bye. (L)
Grazie
a chi ha solo letto e grazie mille a chi commenta.
=)
Cheers
Ju
|
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Capitolo 7 *** Thank You For The Venom (part 1) ***
HO
Song Seven:
Thank You For The Venom
Sister,
I'm not much a poet, but a criminal, and you never had a
chance.
Love
it, or leave it, you can't understand. A pretty face, but you do so carry on,
and on, and on.
I
wouldn't front the scene if you payed me. I'm just the way that the doctor made
me, on, and on, and on, and on.
“Beeeert..hic…fottuto
McCracken, dove hic seeeei?” Gerard
si guardò intorno, in cerca del suo compagno. Ritornò nel bus dei The Used e si
sedette, assistendo a Jeph e Quinn che parlavano di pinguini.“..Ma è logico,
Jeph! Perché dovrebbero venire qui, quando lassù ci sono solo loro e nessuno che
gli scassa i coglioni?”
“Quinnyyyy,
ma poi si sentono sooooli…!” Di tutta risposta lui bevve un altro sorso di
birra, cambiando argomento.
“Hey
Way, hai perso Bert?” Il
frontman annui con un cenno della testa, aprendosi una lattina di birra. “L’hai visto..hic...Quinn?” Lui
fece di no con la testa, scrollandosi di dosso Jeph, che ci stava spudoratamente
provando con lui. Rimasero in silenzio per un po’, ascoltando i lamenti del
bassista, che voleva adottare un pinguino, in modo che non si sentisse troppo
solo.
“Sarà
andato da quello dietro l’angolo?” Chiese il chitarrista, ma Gerard scosse la
testa, convinto. “Mi aaaaveva detto che costava troppo…e aveva roba
troppo…hic…leggera…” Si azzittirono di nuovo tutti e tre, fin quando la voce
squillante di Bert non arrivò alle loro orecchie.
“Wayuccio,
dove seeeei?” Il frontman dei chimici saltò in piedi, correndo incontro a Bert,
che era appena salito sul bus. “Allora?” L’altro fece spallucce, buttando sul
tavolo una bustina di polverina bianca. “Solo coca, niente di che.” Bert prese
due foglietti di carta e li arrotolò, dandone uno all’altro cantante. Quinn e
Jeph scesero dal bus, rassegnati. Tutte le sere la stessa storia. Tutte le notti
passate a contemplare quella dannata polvere. Tutte le mattine passate a
vomitare l’anima.
Gli
occhi di Bert si spostarono dal tavolo al corpo di Gerard. Perché era così
fottutamente bello e lontano? Possibile che lo stesse usando solo per sentirsi
bene? Si avvicinò a lui, posandogli delicatamente una mano sulla gamba sinistra.
Di tutta risposta lui rise, dandogli un bacio a fior di labbra. Si stesero sullo
scomodo divano su cui erano seduti, spogliandosi a
vicenda.
“Beeert,
mica vuoi farlo? Siamo troooppo…hihi, strafatti..!” Il più piccolo mise il
broncio, lasciando l’elastico dei box di Gerard. Rimasero stesi uno sopra
l’altro, chiacchierando del più e del meno.
“Bert,
dimmi una cosa. Ho delle speranze con Frank?” Gli occhi gli si illuminarono
pronunciando quel nome, come se fosse la sua ancora di salvezza da tutta quella
merda. “Certo, Honey…” Bert si alzò barcollante, indossò la sua felpa e scomparì
dietro una porta.
L’altro
cantante si vestì in fretta e scese dal bus, per raggiungere il suo. Perché Bert
era sparito? Aveva detto qualcosa che non andava? Trovò la sua band che rideva
davanti alla televisione, dove passavano un vecchio film
comico.
Tutti
si zittirono, sentendo la voce del proprio frontman.
“Tsk.
Che c’è, Gerard, il tuo amichetto è tornato a mani vuote?” Frank si alzò dal
divano e scese dal bus, sorpassando il suo vocalist rimasto interdetto da quelle
poche parole.
Gerard
rimase in silenzio, rintanandosi nella zona notte.
E
così mi odi, eh? Fai bene.
Love
is the red of the rose on your coffin door. What's life like, bleeding on the
floor, the floor, the floor.
__________
Giuro
che è solo la prima parte, non uccidetemi! >__<°° E’ piccola, lo so, ma ultimamente non ho
proprio ispirazione, ed è già tanto che ne è venuta fuori meno di una
pagina…comunque, come potete immaginare, è una Frerard, visto che le altre 2
sono bloccate da tipo un mese, ho deciso di postare questa, che è quasi finita.
=) Non so se avete notato che ci sono gli Usati (sbav) che ho conosciuto solo
un’annetto fa, rispetto ai Chimici °ç° E! Poi ho finito, eh, ho cambiato anche
il mio modo in cui scrivo, perciò è venuta così piccola °ç°
Purple
Bullet: No,
dai, così mi fai sentire in colpa ç^ç (mi dispiace per l’Ipod, dev’essere stato
un brutto colpo, eh?) Mi fa piacere che sia piaciuta, almeno su qualcuno ha
avuto un’effetto positivo =) Spero ti piaccia anche questa. (L)
Grazie
a chi legge e grazie mille a chi commenta =)
Cheers
Ju
|
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Capitolo 8 *** Thank You For The Venom (part 2) ***
Song
Seven: Thank You For The Venom (part 2)
Gerard’s P.O.V.
Aprii
gli occhi
infastidito dal sole e dal mal di testa che cresceva sempre di
più. Mi guardai
intorno di sfuggita prima di scendere dal letto e dirigermi in bagno
per una
doccia veloce. “Gerard, scusa per ieri
sera…”
La voce di Frank mi arrivò chiara e distinta
alle orecchie. Mi girai
verso di lui con un’espressione mista tra
l’incazzato e il felice. Aveva gli
occhi gonfi e rossi, e alcune lacrime gli bagnavano ancora le guancie.
“Perché
hai
pianto?” Rimase in silenzio con la testa bassa. Che fosse
stata colpa mia?
Sentii la sua mano colpirmi in piena faccia, lasciandomi sorpreso per
la
seconda volta in meno di 24 ore. Passai la mano sulla guancia, sentendo
la
pelle calda sotto il mio tocco.
“Ti
rendi conto di
che cosa stai combinando, eh?!”
You'll never make me leave.
Si
che lo so. E non è per niente
facile ammettere che nonostante tutto sto sbagliando.
I wear this on my sleeve, give me a reason to
believe.
Trattenne
a stento
le lacrime, mentre mi urlava addosso tutta la sua frustrazione e la sua
impotenza. “Sai che stai facendo soffrire tutti? Non ti frega
niente se tuo
fratello ogni sera si dispera quando non ti vede salire sul
bus?!” Incominciò a
prendermi a pugni nello stomaco, asciugandosi di tanto in tanto le
lacrime. Ogni
colpo era sempre più forte, come se ogni volta che la sua
mano affondava in me
oltre a prendersi l’aria rubava anche la mia energia.
“Sei
un fottuto
bastardo, Gerard! Pensi solo a te stesso!”
So give me all you poison.
Credi
che sia davvero così?
And give me all your pills.
Lasciai
che mi
colpisse fino a quando non si poggiò sul mio petto, esausto.
Cinse la mia vita
con le braccia, stringendomi più forte che poteva.
“N-non farlo mai più,
altrimenti t-ti ammazzo davvero…”
Incominciò a singhiozzare, senza lasciarmi.
Gli
accarezzai
piano i capelli, cercando di farlo calmare. “Ehi,
Frank…” Alzò i suoi occhioni
verdi verso di me. “Pensi che faccia tutto questo
perché mi piace vedervi
soffrire?” Lui scosse la testa per negare. “Ma sei
comunque uno stupido
egocentrico.” Mi regalò un piccolo sorriso prima
di sciogliere l’abbraccio e
scendere dal bus. Rimasi in piedi, fissando il punto in cui era sparito
per
qualche minuto.
Mi
diressi in
cucina, presi un paio d’aspirine dal mobile e le ingoiai con
un po’ d’acqua. Scesi
anch’io dal bus, senza preoccuparmi di cambiarmi i vestiti
che puzzavano
tremendamente d’alcool. Mi avviai al bar, salutando qualcuno
di tanto in tanto.
“Honey,
stamattina
non sei venuto..” Bert comparve dal nulla, sbarrandomi la
strada. “Avevo da
fare.” Si stupì del mio tono acido e mi
guardò, sorpreso. “Adesso
scusami, ma dovrei andare.” Mi girai
per ritornare al bus, ma sentii la sua presa forte sulla spalla
sinistra e un
attimo dopo mi ritrovai contro un tour bus e lui che si avvicinava
pericolosamente alle mie labbra.
“Tu
sei la mia
puttanella, hai capito?”
And give me all your hopeless hearts.
Non
sono mai stato niente di più per
nessuno. Quando imparerò a difendermi?
And
make me ill.
Sentii
il suo
respiro sul mio collo, prima di ritrovarmi steso per terra, con Bert
sopra di
me e Frank con il pugno destro ancora alzato. “Rivolgiti
ancora una volta così
a Gerard e ti spedisco al cimitero, capito McCracken?!” Vidi
Bert lanciargli
un’occhiataccia prima di alzarsi in fretta e furia e sparire
tra la folla.
Frank mi aiutò ad alzarmi, con un sorriso compiaciuto
stampato sulle labbra.
“Grazie.”
Lui alzò
le spalle, prima di invitarmi a bere un caffè. “Ho
sempre detto che era un tipo
pericoloso, quello lì.” Una risatina nervosa mi
uscì dalle labbra, sapendo che
io non ero tanto diverso da Bert, infondo. Osservai ogni suo piccolo movimento, ripentendomi
che al mondo non
esisteva niente di più perfetto all’infuori di
lui. “Ehi, Gee…sei sulla terra?”
Mi sventolo una davanti agli occhi, divertito.
“Frankie…ecco,
d-dopo il concerto, ti…ti va di venire a fare u-un giro per
Los Angeles?”
You're running after something, that you'll
never kill.
Non
posso dire di non averci
provato. Se rifiuta ci sarà pur una ragione, no?
If this is what you want, then fire at will!
__________
Ed
ecco la seconda
parte, anche se non è venuta come volevo, e spero di rifarmi
con la terza parte
°ç° Che
dire…c’è sempre il povero Gerard che ne
passa di tutti i colori, a
quanto pare XD
PurpleBullet:
Noh, non mi odiare Beeeert ç^ç E’ una
specie di musa per me, non so
cosa farei
senza lui! Coff…coff…comunque, sì,
ecco la seconda parte, ma non credo che sia
cambiato molto dalla prima xD (L)
Ju
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Capitolo 9 *** Thank You For The Venom (part 3) ***
Song
Seven: Thank You For The Venom (part 3)
Frank’s
P.O.V.
“Frankie…ecco,
d-dopo il concerto, ti…ti va di venire a fare u-un giro per
Los Angeles?”
Preach all you want but who's gonna save me?
Allora
esiste
veramente qualcuno sopra di noi, quanto ho aspettato questo momento?
I keep a gun on the book you gave me,
hallelujah, lock
and load
Gli
sorrisi, prima di rispondergli. “Perché no? Ho
proprio voglia di mangiare
qualcosa di decente!” Abbozzò un sorriso, che
subito si spense facendo tornare
il suo viso inespressivo come sempre. Prese una sigaretta dal pacchetto
che
aveva in tasca e l’accese, aspirandone subito
l’odore acre.
“Beh,
come va con Jamia?” La mia attenzione si spostò su
Gerard, che aspettava una
risposta. “Mhh, non la sento da un paio di
giorni…” Lui sorrise, evidentemente
era quello che voleva sentirsi dire. “…E con
Eliza?” Mi guardò, come se avessi
detto la cazzata più grande del mondo. Aprì la
bocca e poi la richiuse, non
sapendo che dire.
“Io
vado, ciao Frankie…ci si vede sul palco.” Lo
guardai allontanarsi, fino a che
la sua figura non si confuse con la solita folla.
“Ti
piace, eh?”
Black is the kiss, the touch of the serpeant
sun.
Cazzo,
non posso
andare dietro al mio amico come una ragazzina in calore. E’
inammissibile. Lui
non farebbe mai lo stesso.
It ain't the mark or the scar that makes you
one, and
run, and run, and run.
Ray
mi si parò davanti, con un sorriso malizioso sul viso.
“Ammettilo, Frank! Si
vede lontano un miglio che sei cotto di lui!” Feci finta di
non sentirlo, sorseggiando
il caffè che si era raffreddato. Mi posò una mano
sulla spalla, costringendomi
a guardarlo in faccia. “E’ perso di te,
credimi.” Mi sorrise, prima di fregarmi
quel poco di caffè che era rimasto ed andare via. Anche io mi allontanai dal
bar e mi confusi
tra la folla, cercando di schiarirmi le idee.
Nine
Hours Later
“Bel
concerto, anche se potevi risparmiartelo quell’urlo durante
I’m not okay..”
Gerard si avvicinò a me, fregandosi la sigaretta che stavo
fumando portandosela
lentamente alle labbra. “E
cazzo! Prima Ray con il caffè e poi tu! Ma che avete
oggi?” Protestai, alzando
di poco la voce riprendendomi la sigaretta dalle sue labbra. Lui emise
una
risatina adorabile, facendomi andare completamente in tilt.
“Andiamo a
mangiare, allora? Sto morendo di fame!” Spensi
la sigaretta sotto il piede e annuii
con la testa. “Dove si va?”
Ci
pensò un attimo su, poi mi prese la mano ed
incominciò a correre. Ci fermammo
dopo circa cinque minuti, davanti ad un pub. Lui era appoggiato ad un
palo, con
le mani sulle ginocchia leggermente piegate che prendeva fiato e
borbottava
qualcosa sulle sigarette. “Ehi, tutto okay?”
Alzò un po’ il viso, giusto quel
poco per puntare i suoi occhi nei miei. Mi avvicinai un po’
di più, per vederlo
meglio.
“Mh,
tutto okay, tu?” “Mai stato
meglio…” Mi sorrise e fece un respiro profondo,
prima di allontanarsi dal palo e spingere la porta per entrare nel
locale.
Era
un pub come tanti, con la musica a tutto volume e pieno di gente. Ci
sedemmo al
bancone e ordinammo due birre e un panino con qualcosa di sconosciuto
dentro. Consumammo
la nostra “cena” tra
qualche bicchiere di troppo e risate.
Uscimmo fuori per fumarci
una sigaretta e ci
sedemmo su un muretto lì vicino. “Frankie, hai
visto? C’è la luna piena
stasera…-sorrise, avvicinandosi di più a me.-
“E
scommetto 50 dollari che i tuoi occhi splendono più di lei e
tutte le stelle
messe insieme.”
You'll never make me leave
Ti
prego, fa che non
stia scherzando. Fa che sia vero.
I wear this on my sleeve
Mi
girai verso di lui, sorridendogli leggermente. Non so come ci
ritrovammo stesi
su quel muretto e lui sopra di me, che mi baciava dolcemente.
“Gee, ti prego,
non…non scherzare.” Lui mi guardò,
sorpreso. “Credi che stia scherzando,
Frank?” La sua voce era fredda, ferita. “No, non
credo. Ma se tu lo stessi
facendo…” La freddezza si sciolse in un attimo,
facendo spazio ad uno sguardo
dolce e sincero. Si avvicinò alle mie labbra, soffiandomi
poche parole prima di
baciarmi, stavolta con più foga.
“Cause
you're my true
love…”
Give
me a reason to believe!
______
Oddio,
scusatemi, ero completamente convinta di aver
postato l’ultima parte! >.<° Infatti
oggi mi è venuto un colpo, scusatemi
ancora ç_ç Questa è finalmente
l’ultima parte di Thank You For The Venom, spero
vi piaccia e…niente, l’estate sta finendo e io
parto per Londra! (fra un mese,
ma sempre parto!) Che dire…ieri ho incominciato a vedere
“The Black Parade Is
Dead!” ed è qualcosa da lasciarti a bocca aperta,
ma non dico oltre, per
rispetto di chi non l’ha ancora visto >-<
Tornando a noi…che ve ne pare?
A me piace, anche perché, diciamocelo, son troppo dooolci (
L )
Purple
Bullet: Madonna,
poveretto °-° Vabbè si, Bert diciamo che da
l’impressione
di un pazzo serial killer, diciamocelo x°D Per il capitolo, mi
fa piacere che
ti piaccia, e sì, Frank supereroe è
troppo..troppo! Comunque, spero che questo
ti piaccia di più >.<
Jessromance:
Ma
figurati, mi fa sempre piacere avere una lettrice in più!
Però, davvero ho
fatto passare Bert per il cattivo della situazione?
ç_ç Io non volevo, più che
altro volevo dar l’immagine di un poveretto sfigato in amore
>.< Anyway,
spero ti piaccia anche questo ^^
Chemical Lady: Siamo
tutte con Frank, a quanto pare xD Ecco il continuo, a presto ^_-
Mh…che
dire…credo che prenderò una pausa, visto che
partirò mercoledì e tornerò il 31
Agosto, e mi aspetta una meritata pausa
(Loooondra *çç*) se poi qualcuno mi
farà la grazie di regalarmi un pc portatile
in questi ultimi giorni, mi dovrete sopportare per tutto agosto
u.u°
Leggete
e recensite, eh! è-è
Ju
|
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