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di DR EGGMAN
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Crytus ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


I cambiamenti possono arrivare, anche se inaspettati, in qualsiasi momento. Il futuro riserva sempre qualcosa che cambia il nostro essere... La crescita interna è spesso un viaggio che si compie senza realmente muoversi.
 
Era una bellissima mattina soleggiata ad Equestria, il Sole era alto nel cielo (oh Luna, aiutaci tu N.D.A) gli uccelli cinguettavano così allegramente che tutti credevano fosse il paradiso quel giorno e in ogni parte del regno tutti i pony erano ad occuparsi dei propri doveri. tranne uno.....
Il sole si era presentato insistente ed accecante alla finestra di Twilight Sparkle, giovane alicorno dal manto viola e dalla criniera colorata similmente. Un tipo studioso e abitudinario, dopo essere diventata  principessa dell'amicizia aveva richiesto varie volte a Princess Celestia di rimanere nella sua abitazione a Ponyville, una libreria, era un enorme albero a 3 piani. Non ci volle molta insistenza poiché la sovrana concesse con benevolenza questo permesso.
 
Non poteva certo allontanarsi dalle sue amiche, dal paese tranquillo e sereno che ormai lei amava, la considerava casa sua ora. La Principessa in cambio di ciò diede una missione alla giovane Alicorno "dovrai decifrarlo per me, confido che saprai cosa fare" le disse soltanto. Alla parvenza era identico ad un atto di proprietà, ma all'interno era pieno di schizzi ad inchiostro, stranamente impossibili da cancellare, e frasi composte da lettere mai viste prima in nessuno dei suoi innumerevoli libri, probabilmente non terrene. Sembravano delle formule di magia, almeno questo era ciò che supponeva l'arguta Alicorno.
 
In quella mattina Twilight aveva progettato di analizzare il bizzarro dono cartaceo da cima a fondo, purtroppo i suoi piani furono scombussolati, in parte dalla visita a sorpresa delle sue cinque amiche. In verità la Principessa aveva fatto sembrare l'analizzazione del documento abbastanza urgente e l'alicorno non aveva davvero intenzione di deluderla, ragion per cui decise infine di procedere nell'azione tenendo, per magia, come spettatrici tutte le sue amiche.

- D'accordo che devi farlo perché l'ha chiesto Princess Celestia in cambio della tua permanenza a Ponyville, ma a me non interessano queste robe da teste d'uovo e tu lo sai! Eravamo venuto per invitarti ad un picnic, che è già noioso di suo, non certo per assistere ad uno spettacolo di magia. Fai veloce su. - Sbottò seccata una pegaso dal manto azzurro e dalla criniera arcobaleno, Rainbow Dash. Twilight non si curò nemmeno di pensare ad una risposta, non voleva andare di fretta, per lei una missione dalla sua principessa era importantissima, ma mai più delle sue amiche.
 
Ci fu un momento di silenzio religioso nell'aria. L'alicorno si posizionò davanti alla pergamena e con un aria che emanava concentrazione cominciò a leggere le frasi traducendole grazie ad un vecchio sistema matematico usato tempo fa da un Pony pittore di cui il nome era, Artcolor da Vinci, il quale sistema aveva trovato la sera prima.
Il suo corno cominciò a risplendere di un violetto candido e delle ombre fecero il giro del pavimento ripetute volte. Twilight continuava a recitare quelle formule mentre la stanza sembrava quasi diventare un entità astratta insieme ai corpi di tutti i presenti, lei compresa, che cominciarono anch'essi ad illuminarsi dei propri colori astratti.
Applejack tentò qualche passo per avvicinarsi ma sembrava galleggiare senza la piena possibilità di movimento, nonostante stesse ancora con gli zoccoli sul pavimento
- Uhm, zuccherino, secondo me dovresti fermarti, ho un pessimo presentimento. - Non appena conclusa la frase cominciò a lampeggiare una manciata di volte ed infine scomparve, le amiche urlarono ma non a lungo, dopo anche tutte le altre amiche scomparvero.

Ma ormai mancava solo l'ultima frase, l'allieva ce la stava facendo!
 
Le mura ondeggiavano ed anche il pavimento ricordava l'andamento di una nave e la consistenza di una gelatina. L'alicorno aveva tenuto gli occhi chiusi per tutto il tempo, neanche si era accorta di ciò che era accaduto. Con convinzione e scandendo bene le parole, li aprì, si illuminarono dello stesso colore del manto, infine lesse l'ultima frase, continuando a non far caso a ciò che accadeva attorno.
 
- "E la sorte è come un reticolato di scelte, con questa decido infine di cambiare il fato che su di me già aleggia e redimere me e coloro che ne saranno coinvolti!" - Anche lei infine si accorse di ciò che stava succedendo ma non se ne curò, semplicemente chiuse gli occhi ed anche lei si dissolse e venne inglobata nella massa lucente della stanza.
******************************
La testa doleva.
Le palpebre erano pesanti, così come il resto del corpo.
Twilight impiegò qualche secondo per riuscire a riprendere conoscenza.
Quando aprì gli occhi poté constatare di trovarsi ancora in camera sua, con le sue amiche. Ma l'atmosfera pareva già diversa. Le altre erano ancora prive di sensi e barcollante lei si avvicinò alla stessa finestra che nel mattino l'aveva svegliata a causa dei fasci di luce del sole. Diede un veloce sguardo alla sua amata Ponyville dalla sua finestra e tutto ciò che riuscì a notare fu la normalità più assoluta, era tutto normale. Qualche istante dopo scrutando meglio vide anche dei changelings, Twilight vide con orrore le creature che sembravano muoversi con lentezza, ma erano in mezzo ai pony, la mente dell'alicorno vacillò, non riusciva più a capire cosa stesse succedendo, quasi immediatamente li venne l'illuminazione, i Changelings avevano assoggettato i Pony, ma come? quando? e se così fosse perché i pony erano normali come sempre nonostante tutto??? Intanto, mentre continuava a cercare di elaborare un'ipotesi plausibile, le sue amiche si erano finalmente riprese, si avvicinarono all'alicorno
"ehi zuccherino come stai?" disse Applejack, Twilight non rispose si limitò ad indicare la finestra, ed adesso guardavano intorno atterrite, probabilmente con in testa le stesse domande che si stava formulando Twilight. le Pony e l'Alicorno continuarono così per molto, finché non sentirono un rumore d'acciaio dietro di loro, poi ci fu una voce silenziosa e debole, si voltarono tutte all'unisono in un lampo - salve - era un changeling!!!

SAAAAAAAAAAALVE RAGAZZI/E so di aver già messo quesat fan fic ma dovevo modificarla, epr uqesto l'ho cancellata  ^_^ beh so che è corta e spero vi piaccia, recensite in tanti e......al prossimo chappy, ciau;)
 

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Capitolo 2
*** Crytus ***


Capitolo 2: New Equestria
 
 
Le Mane 6 erano scioccate! ritrovarsi davanti un changeling, non era bello. 
 
-Salve, co...- prima che potesse finire la frase, il changeling venne scaraventato contro una colonna di libri a una velocità allarmante. Fu Rainbow Dash a colpirlo.
Il changeling si stava rialzando poco a poco, ma prima che potesse reggersi sugli zoccoli venne scaraventato un'altra volta contro la libreria, questa volta per colpa di Applejack, colpendolo violentemente con gli zoccoli.
 
-Nngggh... pe...- prima che il Changeling potesse finire, altri due calci gli arrivarono simultaneamente: quello di Applejack li arrivò in pieno muso, rompendogli il naso, e l'altro li arrivò sotto lo stomaco, molto vicino ai gioielli di famiglia.
 
Il Changeling volò per diversi metri, fino a schiantarsi contro degli enormi tomi che li ricaddero su tutto il corpo. 
Egli cercò ancora una volta di rialzarsi, mentre Rainbow Dash ed Applejack stavano galoppando verso il changeling.

-Muori!!!- urlarono entrambe mentre stavano ancora galoppando. 
 
Il loro avversario si rialzò e lentamente si avvicinò alle due puledre.
Solo allora notarono che erano sospese in aria da un alone viola: sotto lo sguardo attonito di Rarity e quello terrorizzato di Fluttershy, Twilight aveva il corno illuminato da una opaca luce viola. Stava sostenendo le sue amiche per aria.
 
-Twilight, ma che diavolo fai?- sbottò Applejack
 
-Liberaci!- Rainbow Dash non era da meno
 
-State zitte e guardate!- per la prima volta Twilight aveva urlato contro le sue amiche, ma volontariamente. 
 
Rimasero tutte stupite quando videro un evento che non credevano possibile.
Il Chageling era in ginocchio, ma non per il dolore. 
 
Era inchinato, come se fosse davanti al padrone; tutte lo guardarono estrefatto, eccetto Twilight che si avvicinò al Cangeling... poco a poco.
 
Il Changeling si inchinò ancora di più e fece delle... strisciate indietro: più Twilight si avviccinava, più lui andava indietro.
La stanza sembrava vuota e silenziosa, senz'anima, solo gli zoccoli di Twilight e le strusciate del Changeling si sentivano in quella stanza.
Alla fine Twilight si fermò, capì che non sarebbe cambiato nulla se continuava a camminare.
Lentamente scrutò da cima a fondo il Changeling come se fosse un essere da un altro pianeta. Come se fosse... un mostro.
 
-Chi sei?- disse Twilight mentre spegneva la sua magia, facendo cadere le sue amiche a terra. 
Il Changeling, per risposta, abbassò il muso e con una voce molto più flebile e debole disse

-Sono Crytus, mia signora, il vostro umile schiavo.-
Tutte le presenti sgranarono gli occhi. 
Schiavo?
Mia Signora? 
Cosa voleva dire? 
Cos'era successo? 
Twilight fece istintivamente alcuni passi indietro, spinta dall'incredulità. Tuttavia voleva sapere di più, perciò doveva osare.
 
-S-schiavo, hai detto?- chiese -Ma che...- 
Non fece in tempo a finire che Crytus le si buttò addosso. 
Prima che Twilight si preparasse a difendersi... il changeling le stava pulendo il manto e la chioma con una spazzola apparsa dal nulla.
 
-Ma che diavolo fai?!- sbottò Twilight, infuriata
 
-Perdonatemi, mia signora. Vi prego, non punitemi come fate di solito. Ho sbagliato a prendere iniziative, ma volevo solo lucidare il vostro regale corpo, mia signora!-
La mente di tutti vacillò, non riuscivano più a capire nulla. Che diavolo stava dicendo? 
In ogni caso, Crytus sgranò gli occhi e si alzò in piedi, si avviò verso i libri e iniziò a rimetterli tutti a posto, uno ad uno.
Le restanti si chiusero in cerchio intorno a Twilight, innondandola di domande di ogni tipo, molte delle quali erano le stesse che si stava chiedendo lei.
 
-Che succede?- chiese Rainbow Dash
 
-Dove siamo?- Applejack
 
-Ho paura!- Fluttershy 
 
-Abbiamo degli schiavi?- e infine Rarity
 
Twilight non dava ascolto alle sue amiche, che continuavano a farle domande, era ammaliata dal Changeling, o meglio: ammaliata e impaurita.
Osservandolo meglio notò che gli mancava la zampa posteriore destra e anche l'occhio sinistro, sul quale risaltava una cicatrice enorme che sfigurava il viso. Inoltre non aveva le ali: sembravano essere state strappate con la forza, come il suo corno e i suoi denti.
 
Twilight si guardò in giro: cercava qualcosa -Ragazze?- chiamò.
Improvvisamente, le sue amiche fermarono le loro continue domande e la fissarono.
 
Twilight sgranò gli occhi -Dov'è Pinkie Pie?- 
Tutte quante si voltano e guardano in giro per rispondere alla domanda della giovane Alicorno, continuando a scrutare e ri-scrutare, alla fine... iniziano a urlare, galoppare, o volare, per cercare la loro amica.
 
-TU!- sbottò Rarity verso Crytus, che ancora stava rimettendo a posto i libri.
Il Changeling si voltò e si inginocchiò di nuovo.
 
-Mia signora!- le disse soltanto.
-Tu! Sei stato tu!- continuò ad esclamare Rarity, iniziando a sollevare magicamente Crytus. 
 
Tutte le altre avevano gli occhi sgrananti per la reazione di Rarity: aveva gli occhi iniettati di sangue, i denti stretti e si vedeva l'odio che provava lontano un miglio.
Fu Twilight ad avvicinarsi per calmarla -Adesso calmati, non sappiamo se sia stato lui o no.-
 
Le mise uno zoccolo su una spalla e Rarity la guardò negli occhi. Poco a poco si calmò.
 
-Si hai ragione... scusa.- le fece un sorriso, ma poi riguardò subito Crytus -In quanto a te...- Rarity riaccese il corno -Se scopro che sei stato tu, io... non lo so, ma non sarà piacevole!- concluse, fecendo per rispegnerlo.
Crytus si inchinò e iniziò a parlare

-Perdonatemi mia signora, sono solo un umile schiavo. Però...- 
Fu Twilight questa volta a voltarsi 
-Però? - Ripetè lei, mentre lo scrutava con fare sospettoso.
-Mia signora....credo di sapere dov'è la vostra amica. Se vogliate seguirmi - Crytus si alzò e cominciò a camminare con la testa bassa. 
Le altre lo guardavano con fare sospetto, eccetto Twilight alla quale, tutto ad un tratto, li vennero gli occhi scintillanti come quelli di una piccola puledrina; le sua amiche si chiesero cose li passasse per la testa in quel momento.
Crytus inziò a salire le scale seguito a ruota dalle altre 5 puledre.
Arrivati in cima videro qualcosa che di certo Pinkie Pie... non voleva che vedessero MAI!
 
Pinkie era bloccata in soffitta, o meglio: metà di lei, l'altra metà aveva aperto un buco sulla soffitta dalla quale cercava ancora di liberarsi.
Applejack e Rainbow Dash inizarono a ridere come delle vere e proprie pazze, mentre Fluttershy tratteneva qualche risata.
 
-Ragazze! Ma vi sembra il modo, che umiliazione per... - anche Rarity alla fine cedette alle risate e si accasciò su un divano, portato da Crytus per l'occasione.
-Ragazze, adesso basta. abbiate un po di rispetto per Pinkie! - si lagnò la pony rosa che ancora era bloccata.
 
Mentre le altre puledre cercavano a tutti i costi di smetterla di ridere, Crytus prese una scala e tirò fuori Pinkie Pie grazie ai suoi zoccoli.
Quando Pinkie finalmente uscì, aveva il volto, la criniera pieni di polvere e agitava gli zoccoli in aria.
 
-Aaaahhh! Non vedo, non vedo, come farò adesso?- cominciò a sbraitare lei, ma Crytus la fermò e con un panno estratto da nulla pulì dolcemente il volto di Pinkie Pie.
La pony rosa iniziò a calmarsi, sentendo una sensazione di piacere nell'essere aiutata. Ancora non sapeva chi fosse delle sue amiche, ma era davvero brava.
Sentiva come un abbraccio intorno a se e quella sensazione che provano i puledrini quando ricevono un bacio dalla mamma. 
 
Tutto da una piccola pulita. 
Persino lei non ci credeva.
Quando Crytus finì, Pinkie riaprì piano gli occhi

-Hh, graziegraziegraziegraziegra....- ma troppo tardi si accorse da chi fosse stata aiutata.
Sgranò gli occhi, aprì la bocca, prese un grosso fiato d'aria... e urlò.
La pony in rosa cominciò a galoppare dappertutto, urlando come una pazza.
 
-Pinkie, fermati!- incalzò Twilight 
-Va tutto bene, zuccherino - Applejack 
-Oh, piantala!- Rainbow Dash
 
Fluttershy era nascosta sotto un tavolino che si trovava sotto una piccola finestra, il quale le dava quel nonsoché di vecchio, mentre Rarity faceva l'indignata vicino alla porta, aprendo qualche volta un occhio per vedere se le sue amiche la stessero ascoltando e guardando.
 
Alla fine fu Twilight a fermare Pinkie con la sua magia, la quale sembrava ancora scossa e con una faccia... strana. 
Alla "Pinkie Pie" è la parola giusta, terrorizzata alla "Pinkie Pie".
 
Twilight attese qualche istante che la pony rosa si accorgesse di stare fluttuando e, perciò, fermasse il suo avanzare. Avrebbe voluto chiederle cosa mai ci potesse fare Pinkie Pie sulla soffitta di casa sua, ma ormai conosceva abbastanza la sua amica per anticipare che sarebbe stata una impresa davvero complessa da capire.
E poi, subbi di ben altra natura avevano la precedenza sulla sua mente.
 
Sbirciò con la coda dell'occhio la figura di Crytus, ancora fermo dietro di loro come in attesa di ordini.
 
L'alicorno adagiò l'amica a terra prima di voltarsi interamente verso il Mutante e chiamarlo -Crytus...-
 
Scattante, il Mutante si drizzò sulle zampe come se fosse stato pronto anche per andare e tornare da Manehattan

-Sì, mia signora?-
 
-Vorrei sapere la tua storia.- gli ordinò, lapidariamente
 
Il Mutante parve sorprendersi

-La mia storia, padrona?- ripeté, quasi non capisse
 
-Esattamente. Raccontami.-
 
Nel frattempo, le altre amiche di Twilight si erano riunite per chiedere a Pinkie cosa mai ci facesse sulla soffitta, ma udendo le parole della principessa si ammutolirono volendo scoprire anche loro la verità sull'insolito servo.
 
Tuttavia, Crytus restò titubante -Ecco, io... non saprei...-
 
-Non sei nella posizione di discutere un ordine, o sbaglio?- lo interruppe Twilight.
 
Odiava doversi comportare in maniera così acida, tuttavia la necessità di scoprire cosa fosse davvero successo era diventata quasi obbligatoria.
Il Mutante sospirò, come se comprendesse di non avere altra scelta, e raccontò la sua storia.
 
-Beh, mia signora... la mia storia... la mia storia comincia nell'alveare principale. Ehm... non saprei... ah, forse... io ero un soldato, tempo fa. I mie genitori erano morti da poco...- si bloccò un attimo, come per prendere fiato, ma senza inspirare: sembrava bloccato.
 
Fu Twilight a prendere la parola - Mi dispiace.- gli disse
Lentamente, gli mise uno zoccolo sulla spalla

-Posso chiederti un'altra cosa, prima che continui?-
Crytus volse lo sguardo sulla sua padrona incuriosito -Ma certo, mia padrona. Ditemi e vi dirò, se so.- anche stavolta fece un inchino, nonostante la mancanza della sua gamba lo fece quasi cadere a terra.
 
A Twilight le si illuminarono di nuovo gli occhi, come quelli di una puledrina -Dimmi... come fate a riprodurvi? A nascere? E a trasformarvi? Dimmi, dimmi.-
 
Crytus sgranò per un'attimo gli occhi. Era leggermente imbarazzato

-Beh, per... riprodurci... come tutti, mia signora... a nascere anche.- per quanto quella breve parentesi lo discostasse da ricordi ben più dolorosi, il suo imbarazzo era tale che anche in questo frangente avanzava a fatica
-Per la trasformazione, ci è sufficiente pensare a un pony, o non, molto intensamente...- seguì una breve pausa come aspettandosi altre domande. Vedendo che queste non arrivarono, aggiunse
-Ehm, altro?-
 
Twilight sembrava un po delusa dalle risposte del servitore Changeling, comunque gli rispose -No, nient'altro... per ora. Continua.- 
 
Crytus ricominciò a parlare di ciò che gli veniva spontaneo dire -Beh, dopo il matrimonio a Canterlot, che fu un fallimento per noi, la nostra specie inizò a morire di fame. Lo sciame era devastato, diviso nella più totale anarchia, solo pochi servivano ancora la Regina... tra cui io. Il nostro compito era di trovare ASSOLUTAMENTE nuove fonti di cibo... ma in tre mesi trovammo niente e sempre più puledrini morivano di fame, sempre più famiglie erano distrutte dal dolore, dalla fame e dalla miseria. Senza offesa, mia signora, ma... se per voi è stata una vittoria quella di Canterlot... per noi è stato l'inizio della fine.-
 
Quelle parole pesarono sugli ascoltatori del Changeling come una velata offesa.
 
Molte corrugarono un sopracciglio e Crytus dovette accorgersene, poiché rapidamente proseguì -Ehm, due giorni dopo la Principessa Celestia, come saprete, ha lanciato un virus contro di noi e la nostra specie, uccidendo miliardi di Changeling... tra cui mia figlia e mia moglie- 
 
Le Mane 6 erano senza parole, la loro capacità di parlare era ridotta a zero. Le ultime parole del sercitore, sopratutto, le avevano lasciate impietrite. 
Tutte tranne Twilight, che invitò al Changeling schiavo di continuare.
 
-Come volete. Per questo la Regina voleva passare la contrattacco... ma Celestia, Luna e l'impero attaccarono per primi. Non eravamo pronti, eravamo accerchiati, inferiori di numero e senza difese, ma nonostante ciò abbiamo combattuto fino alla morte,o quasi, prima che finisse la guerra.- gli occhi del Changeling sembravano luccicare e il suo volto cominciò ad intristirsi.
 
-La nostra Regina... fece un patto.- continuò, con la voce rotta dai singhiozzi -In cambio della nostra salvezza, la regina si sarebbe sacrificata per noi. Ha dato la sua vita a Celestia per salvarci. Ma la principessa, dopo la sua vittoria... ci schiaivizzò tutti... puledrini, puledre e gli stalloni più giovani... quelli vecchi furono uccisi assieme ai soldati... io per paura, come ben sapete, mi ero tolto la divisa, e schiavizzarono pure me... ma la mia famiglia... non c'era già più.- terminato il suo racconto, Crytus iniziò a piangere a dirotto.
 
Fu come se, di punto in bianco, avessero tolto l'energia per muoversi alle pony presenti.
Tutte e sei restarono a bocca aperta a guardare il Mutante, come nella speranza di trovare qualche gesto che tradisse le sue parole, che potesse confortarle rivelando che quanto avessero appena sentito era solo una bugia costruita ad arte.
 
Ma ciò non avvenne. Per quanto orribile fosse, le parole del servitore Mutante corrispondevano alla verità.
-Cosa è successo?- ripeté, quasi involontariamente, Applejack interrompendo quel silenzio.

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