e i doni della morte- finale di eminil (/viewuser.php?uid=26670)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10- finale ***
Capitolo 1 *** 1 ***
mioahah
pagina 688 (Harry nella stanza del preside con Ron ed Hermione decide di lasciare la bacchetta di sambuco)
(......)
“ quella bacchetta procura più guai di quel che vale”
concluse Harry. Poi si voltò ai dipinti. Pensava solo al letto a baldacchino
che lo aspettava nella torre di Grifondoro: chissà se Kreacher gli avrebbe
portato un panino lassù. “ e sinceramente” aggiunse, “ ho passato abbastanza
guai per una vita intera”
Alla sua esclamazione i suoi due più cari amici risero,
probabilmente più per scacciare l’ansia della battaglia, per scacciare almeno
per qualche secondo l’angoscia che ancora li attanagliava. Ron poggiò una mano
sulla spalla di Hermione e insieme si diressero vero la Sala Grande.
Nonostante ci fosse gente che esultava, allievi che stavano
scrivendo in tutta fretta lettere da spedire ai propri genitori tramite i gufi,
bicchieri pieni di vino per brindare, nelle menti di tutti il ricordo delle
persone cadute in battaglia era un grosso peso da sopportare.
Harry vide Ginny,
ancora poggiata contro la spalla della madre. Fece per avvicinarsi a lei,ma un
gruppo di fotografi lo fermarono.
“ Harry, Harry la notizia della morte di
Colui-che-non-deve-essere-nominato ha fatto il giro del mondo. Tutto il mondo
della magia si sta prostrando ai tuoi piedi. Che cosa ci racconti della
battaglia? Che effetto ti fa essere considerato un eroe per l’ennesima volta?
Qualche commento?”
Harry venne travolto dalla parlantina veloce di quell’uomo
con una piuma volante pronta a scrivere ogni sua sillaba, e una lunghissima
barba nera che li toccava la punta dei piedi.
“ ehm…veramente non so cosa dire” flash da tutte le parti
quasi lo accecarono. Poi Harry trovò la forza di accontentare quei giornalisti
cosi affamati di notizia.
“ non è stato solo merito mio. Questa vittoria è stata resa
possibile grazie a tutti gli studenti e professori di Hogwarts, grazie a tutti
coloro che hanno lottato, che ci hanno aiutato. Voglio ringraziare soprattutto
i miei due migliori amici qui presenti, che mi hanno accompagnato fin qui.
Inoltre…vorrei rivolgere anche il mio pensiero a coloro che purtroppo…” gli
occhi di Harry si riempirono di lacrime. Ron , accanto a Harry, invece stava
già piangendo sulla spalla di Hermione: la cruda realtà era riaffiorata.
“…sono caduti in battaglia. Fred Weasley, Lupin Remus, Tonks
Ninfadora per primi, e tutte le altre persone che hanno…dimostrato coraggio da
vendere. E poi a Albus Silente, Severus Piton, Malocchio Moody, tut-tutti
quanti” Harry si nascose il viso, paonazzo, non per la vergogna di piangere in
pubblico, cosa che sicuramente avrebbe fatto il giro del mondo, ma per il dolore
di quelle perdite.
La moltitudine di giornalisti, cresciuti di numero negli
ultimi 5 minuti, lasciò Harry e i suoi amici ,stretti tra loro a piangere,
andando avidi di notizie ad intervistare altre persone.
“ sanguisughe che non siete altro, potreste lasciare ai miei
studenti almeno il tempo di riprendersi ?” tuonò la professoressa McGranitt
camminando con passo svelto verso i giornalisti, che sgattaiolarono velocemente
verso l’esterno della Sala Grande.
“ a Harry!
HIP HIP HIP”
“URRà” tuonarono le centinaia di persone presenti in sala.
Harry, liberatosi dalla stretta di Ron ed Hermione, che ora
si abbracciavano teneramente, si sdraiò su una panchina a lato dei tavoli.
Ignorando il rumore presente in sala, si accovacciò su di essa e si addormentò
di colpo.
(continued)
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ok, ora passo alle mie note.
avendo finito ieri notte di leggere l'ultimo di Hary Potter, sono
rimasta molto delusa dal finale, cosi' tagliato e poi trasporato a 19
anni dopo (e chissenefrega sinceramente). cosi ho pensato di creare
dell piccole pagine aggiuntive al penultimo capitolo.
sono 4 parti, non molto lunghe, ma
le ho scritte per raccontare quello che avrei voluto che avesse scritto
la rowling (ovviamente con il suo dono da scrittrice)
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Capitolo 2 *** 2 ***
miohar2
Harry parve svegliarsi da quello
che era stato un brutto sogno.
Si trovava sdraiato in un letto, vestito come il
girono precedente, ma gli abiti, cosi' come la sua pelle erano puliti,
senza
graffi, ferite, o sangue rappreso; il sole era già alto nel
cielo e guardando la sua posizione, Hary pensò che doveva
essere passato mezzogiorno da qualche ora.
Si guardò
attorno: la stanza in cui si trovava era la sua vecchia camera che condivideva
con Ron, nella Torre di Grifondoro. Harry cercò gli occhiali sul comodino e se
li infilò, scendendo di tutta fretta le scale che davano sull’atrio: era vuoto.
Un misto di paura e dubbio lo impossessò.
Dove erano andati tutti? Usci'
dall’atrio e percorse il corridoio che portava alla Sala Grande. Durante il
tragitto si rese conto con stupore che le pareti di Hogwarts erano tornate
intatte come lo erano prima della battaglia: sembrava non ci fosse stata
nessuna guerra. Aveva sognato? Era stato tutto frutto di una magia architettata
da qualche rivale di Serpeverde? Apri' il portone della Sala Grande e senti’ lo
sguardo di tutti verso di lui.
Anche l’enorme stanza era ritornata come un
tempo: sul soffitto trionfavano una serie di bellissimi arcobaleni, ghirlande e
festoni erano appese alle pareti. Le 4 immense tavolate erano colme di cibo e
le panchine erano riempite tutte da studenti con la loro divisa. Tutto era
tornato alla normalità.
“ Harry Potter” disse con fare
altezzoso una donna seduta nel tavolo professori. Harry riconobbe la voce della
professoressa McGranitt. All’interno della sala era piombato il silenzio.
“potresti cortesemente avvicinarti ?”
Harry si avvicinò al bancone dei
professori, intravedendo le figure di Ginny, Ron ed Hermione seduti vicini,
mostrarli un ampio sorriso.
“ mi dica professoressa”
“ ti stavamo aspettando.”
“ me?” Harry si guardò in giro. pensava di aver combinato qualche guaio.
“ certo. Sei l’ospite d’onore di
questa…non mi sento in vena di chiamarla ‘festa’; però da oggi, posso dire che,
siamo pronti... per inaugurare una nuova
era!”
e finalmente le urla di gioia di
tutti gli allievi di Hogwarts si alzarono in coro. Hary impiegò
qualche secondo per rendersi conto che la battaglia era avvenuta, e che
avevano vinto.
Andò a sedersi, camminando molto lentamente,
tra Hermione e Ginny. Hermione li scocchiò un grosso bacio sulla
guancia, rendendo furioso Ron, il quale le tenne il broncio.
" oh certo, a Harry il bacio e a me un semplice abraccio!"
Harry apprese da Hermione che i professori durante la notte avevano
collaborato assieme ad altri maghi per risistemare la scuola al suo
vecchio
splendore, e che la professoressa McGranitt per ora era diventata la
nuova
preside. Spesso si voltò a guardare Ginny, troppo impegnata a
raccontare della battaglia alla sua vicina di panca, una ragazzina del
primo anno.
Nessuno parlava d'altro se non della battaglia di Hogwarts, certi che sarebbe rimasta immortale, cosi come i partecipanti.
Un gufo planò verso il tavolo di Grifondoro, e Neville prese il
giornale dalla zampa dell’animale. Alzandosi in piedi mostrò a tutta la sua squadra la foto
mimata i prima pagina della Gazzetta del Profeta: Harry in lacrime accanto a
Ron ed Hermione.
Il titolo parlava chiaro, e sui vari giornali che planarono in
sala, tutti riportavano con toni, modi e foto differenti, la medesima notizia,
che occupava tutte le pagine dei quotidiani ’ lord voldemort è stato ucciso.
Harry Potter vince ancora’ e " il mondo è libero dal male"
(continued)
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ringrazio tutti per i commenti. davvero non pensavo di poterne ricevere cosi tanti ! mi ha fatto molto piacere.
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Capitolo 3 *** 3 ***
bt
Harry non aveva ancora trovato modo e tempo di parlare con
Ginny.
Quella settimana a Hogwarts non ci
sarebbero state lezioni, non ci
sarebbe stata la vittoria finale da parte di una squadra come era
accaduto fin dai tempi. Tutte le case a loro modo
avevano vinto, e tutti si sentivano vincitori, esclusi forse alcuni
allievi di
Serpeverde che emettavano una serie di grugniti quando sentivano
allievi che parlavano liberamente del signore oscuro. ma essendo in
netta minoranza, restavano in disparte. Quella settimana a Hogwarts,
sarebbe stata all'insegna del divertimento: giochi ogni giorno diversi
inventati dai professori, tornei di Quidditch, momenti dedicati alla
lettura o alle passeggiate libere. Tutto in assoluta
tranquillità.
Seduto sotto il grosso platano picchiatore, docile e immobile grazie al
colpetto che li aveva inferto Harry sul suo punto debole, con gli
occhi
chiusi, il ragazzo vide la luce del sole sparire. Apri' gli occhi e una figura ombrosa lo salutò.
“ ciao
Harry”.
“ oh,
signor Weasley. Che cosa ci fa qua?”
“ oh, sono stato invitato per la grande caccia al tesoro. ” Il
signor Weasley sembrava invecchiato di parecchi anni nell’ultima notte
trascorsa. Harry senti’ un nodo alla gola.
“ come...come state...tutti?” Harry non riusci' a formulare la frase come avrebeb voluto.
“ oh, si stanno riprendendo dalla battaglia. sisi” il signor Weasley si sedette accanto a Harry, il quale portò le
ginocchia al petto e appoggiò la testa su queste.
“ mi dispiace. È tutta…”
“ no. no osare dirlo
Harry…”disse fermamente, facendolo sobbalzare. “…sono orgoglioso dei miei
figli. Sonno andati a combattere per una giusta causa. Loro…loro lo hanno fatto
perché lo volevano. Fred ha combattuto perché, oltre al fatto che trovava la
cosa molto stimolante, voleva rendersi utile, voleva aiutare te, noi, tutti.. Non sei stato tu Harry. Sono
sicuro che nessuno della nostra famiglia pensa che sia colpa tua” le parole del
signor Weasly erano rotte da piccoli singhiozzi, mentre le lacrime li colavano
sul viso, ora circondato da una barba incolta.
Si scambiarono un forte abbraccio, come un padre abbraccia un figlio.
“ su” e tirò su col naso " vieni a giocare con noi?
se sarai nella mia squadra avremmo la professoressa McGranitt come
capogruppo" disse il signor Weasley.
“ no, non verrò. Ron mi ha
invitato ad un pic- nic tra amici”
Il clima di festa
dovuta alla scomparsa del signore oscuro si era sparso tra tutti i maghi,
streghe e animali magici del mondo; l’euforia sembrava non poter avere mai
fine. Tutti facevano il nome di Potter e della battaglia tenutasi a Hogwarts e
tutti rimpiangevano il fatto di non essere potuti intervenie.
In tutta Hogsmeade regnava un clima di assoluta gioia. Le case erano addobbate a festa, i
maghi e le streghe si salutavano calorosamente, e i più impavidi pronunciavano
ad alta voce ridendo il nome di Voldemort, come per rendersi effettivamente
conto che il terrore fosse davvero scomparso
Ad ogni suo passo,
la gente salutava e dava pacche sulla schiena ad Harry, ringraziando lui e i
suoi amici che lo stavano accompagnando: l'esercito di Silente. Alcuni si misero perfino a piangere
nel vederlo.
“ penso che sia
stata una pessima idea venire qui” disse Harry rivolto a Ron
“ andiamo Harry, a chi non piace un bel bagno di folla? Grazie,
grazie
troppo gentili signorine” Ron sembrava ritornato quello di un
tempo, anche se
la disperazione per la morte di Fred li si leggeva sul viso, e tutti si
rendeavno conto che il suo buon umore era solo una maschera. ci sarebbe
voluto del tempo per accantonare la tristezza.
“ evita di fare il
dongiovanni Ron” lo redargui’ Hermione. Il rosso le prese la mano con vigore e
le sorrise.
“ e che fine ha
fatto l’idea del pic-nic’” chiese Harry ringraziando una vecchia strega
ingobbita del fiore regalatoli.
“ oh, troveremo un
posto dove farlo…dopo aver fatto il giro della città!”
ll’Esercito di Silente, soprattutto Luna,
guardavano incantati le case addobbate e le persone che li
trattavano
come eroi. Trovarono un luogo appartato dove riunirsi: un piccolo parco
pubblico, affollato solo da qualche piccione. Pranzarono con delle
ottime pietanze cucinate da Hermione, Ginny e Luna. Dopo poco
più di mezz'ora, Harry trovò il coraggio di
avvicinarsi a Ginny, rimasta fino a quel momento distante da lui. Era
seduta da sola su un altalena magica, mentre gli altri
ridevano e parlavano fittamente tra loro seduti su un enorme tappeto
che cambiava colore ad ogni movimento del corpo.
“ Ginny!” iniziò a
parlare Harry, parandosi davanti alla ragazza, che ordinò all’altalena di
smettere di dondolare.
“ oh, finalmente hai trovato tempo anche per me” scherzò
lei. Le occhiaie rivelarono che non aveva dormito
“ scusa non sapevo come...fare. t-tu, tutto bene?"
Prima che Harry potesse continuare a parlare, Ginny si alzò
dal seggiolino e circondò con le braccia il collo di Harry, posando la testa
sulla spalla di lui e sussurrandoli al
suo orecchio “ grazie, grazie, grazie per non essere morto. Non l’avrei
sopportato”. Harry senti’ lo stomaco contorcersi.
“ mi dispiace tantissimo per Fred, Ginny”
“ ssssh” Ginny non pianse. Rimasero abbracciati per parecchi
minuti, e quando lei staccò la testa dal suo collo, Harry approfittò del
momento per darle quel bacio che attendeva da tanti mesi.
“ ehi Har…” Ron venne zittito dalla mano di Hermione sulla
sua bocca.
“ per quanto tempo hai intenzione di disturbarli quando si
baciano?” chiese lei irritata.
“ finchè mia sorella non sarà maggiorenne” ribatté lui
scostandole la mano.
Hermione guardò quel ragazzo dai buffi capelli rossi
scuotendo la testa ma sorridendo. Anche Ron fece lo stesso e quando meno lei se
lo aspettò, lui le prese le guance con una mano e portò le labbra di lei alle
sue, sotto un coro di risate da parte dei loro amici
(continued)
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bene anche questa parte è andata. i commenti sono calati :( vabbè!
la prossima sarà l'ultima parte......se vorrete
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Capitolo 4 *** 4 ***
tghergh
Passati sette giorni, Hogwarts si stava preparando per
chiudere le porte per le vacanze estive. Ron, Hermione e Harry avevano deciso
di passare quella settimana nella loro amata scuola; Harry sempre in compagnia
di Ginny, per recuperare
il tempo
perso, nascosti o nella camera di lui oppure nel giardino di Hogwarts,
per evitare che Ron li disturbasse ogni volta e andasse in
escandescenza.
Hermione iinizialmete era intenzionata a recuperare le lezioni perse
durante l’anno,
seppur non ci fossero lezioni. A causa di una sfuriata di Ron, che si
sentiva
rimpiazzato dai libri scolastici, un giorno aveva gettato i suoi
libri
nella sua borsetta a perline e aveva passato i restanti quattro giorni
appiccicata come una colla al rosso.
Ma oltre a momenti di svago, c’erano stati
anche momenti tristi: tre giorni prima delle vacanze, si era celebrati i funerali dei caduti
in battaglia, Migliaia di persone, maghi, streghe, elfi, crature magiche, erano venute a dare l'ultimo saluto agli eroi.
I signori Weasley avevano deciso di celebrare il funerale di loro
figlio assieme a tutti gli altri deceduti, sicuro che la scelta di un ultimo bagno di
folla, di mostrare al mondo il suo volto sorridente sulla tomba, avrebbe fatto
estremamente piacere a Fred, ovunque lui fosse ora.
La cerimonia era stata toccante, e non c'era anima viva che non avesse
versato lacrime, seppur non conosceva quelle persone, ora dentro a
tombe e seppellite nel grande cimitero di Godric's Hallow ai piedi si
una collina. Era stato inciso su una roccia proprio accanto alla prima
delle 50 tombe:
qui giacciono gli studenti e i
professori di Hogwarts che hanno combatutto il male, sonfigendolo. A
loro va il nostro affetto.
Ora però era arriva il momento dell'arrivederci al castello di
Hogwarts. Harry fece l'ultimo giro per le sale della scuola di magia,
assieme a Hermione e Ron. dopotutto. ad ogni stanza o corridoio che
percorrevano, ripensavano ai momenti vissuti in quella zona, in tutti i
6 anni di frequenza. Arrivati al portone d'ingresso, a tutti e
tre venirono le lacrime agli occhi.
Sullo stipite della porta, li si fecero incontro alcuni professori che
li salutarono calorosamente. In particolare la professoressa McGranitt
abbracciò Harry come se fosse stato suo nipote.
" Harry, quando vorrai, la porta di Hogwarts sarà sempre
aperta! Ma ti ricordo che devi recuperare un anno ragazzo!" aggiunse
poi un aria severa ma con gli occhi lucidi.
" si professoressa. ah, per quanto riguarda Piton..."
" metteremo la sua foto nella presidenza, insieme a tuti gli altri
presidi di Hogwarts" Harry aveva spiegato nei giorni precedenti
alla McGranitt il vero piano di Piton fin dal principio.
" arrivederci" disse infine Harry.
Il treno di Hogwarts stava partendo. Ginny e Harry erano
appartati in una cabina, lei con la testa appoggiata alla spalle di lui, il
quale stava osservando il panorama. Fra poco Ron e Hermione dovrebbe entrare a
prendere i loro posti di fronte a loro.
“ ora che farai Harry?” chiese Ginny chiudendo gli occhi.
Harry ci riflettè su per qualche istante
“ per prima cosa, credo proprio che mi goderò a pieno le vacanze
estive…poi vedremo”
“ a casa nostra?” Ginny guardò il panorama cambiare: il
treno si stava muovendo.
“ tuo padre mi ha mandato l’invito ufficiale” rispose
Harry, sentendo la ragazza sorriere di gioia. Il treno era già
in movimento e lo stomaco di Harry eeb una stretta.
Ron ed Hermione entrarono nella cabina e richiusero la
porta.
“ allora, si torna a casa?” esclamò Ron entusiasta.
“ eh già.” Harry vide il castello di Hogwarts allontanarsi
sempre più. Li aveva vissuto le avventure più intense che nessun altro luogo li
potrà dare; li aveva conosciuto splendide persone quali erano Ron ed Hermione,
tutti i membri dell’ES, i professori, i compagni; li’ aveva imparato a giocare
a quidditch, ad usare la magia; li’ aveva affrontato interminabili volte il
pericolo, la morte; ed è li’ che si sentiva realmente a casa. Con gli occhi
arrossati, Harry vide scomparire la torre più alta del castello.
Ripensando a
tute le avventure vissute, si voltò a guardare i suoi due amici leggere
appassionatamente due libri: lei un libro di quasi 1000 pagine sulla storia
degli ortosectus, lui un articolo sportivo. Poi Harry senti’ la mano di Ginny
posarsi sulla sua e la guardò, mezza addormentata sulla sua spalla. Con il
profumo emanato ai suoi capelli rossi, Harry chiuse gli occhi. L’unica cosa che
ora li importa è di tornare dai signori Weasley.
FINE (?)
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bene, io avrei termianto la mia FF.
dato che con mia grande sopresa è piaciuta a molti, se vorrete potrei continuare con altri due parti.
altrimenti la termino qua e buonanotte :)
ditemi voi
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Capitolo 5 *** 5 ***
3e32e2e
“ Ginny, svegliati!” disse gentilmente la signora Weasly
aprendo le finestre e scostando le
coperte dal corpo della ragazza con un tocco di bacchetta.
Ginny emise una serie di mugolii indecifrabili. Dopo
l’ennesimo richiamo, Molly urlò dalla cucina con più fiato aveva in gola.
“ SIGNORINA WEASLEY SCENDI SUBITO DAL LETTO”
Arrivata in cucina, strisciando i piedi, Ginny vide tutta la
sua famiglia, a parte Bill e Fleur, ora trasferitisi in una città al confine
con la Francia, seduti a far colazione.
“ buongiorno. Pronta per l’inizio della scuola?” le disse il
signor Weasley mentre indossava il suo impermeabile nero.
Anche lui era pronto
per ritornare al suo lavoro, ma con il ruolo di direttore della sezione di 'Uso Improprio dei Manufatti dei babbani' e per questo era abbastanza su
di giri.
“ Scuola?” Ginny controllò il calendario appeso al muro, con
l’immagine della scuola che spiccava su uno sfondo di numeri
colorati, con la data odierna evidenziata da fiamme attorno.
“ buongiorno a tutti” disse Harry scendendo lentamente le
scale e sedendosi pronto per un abbondante colazione, accanto a Ginny,
la quale lo salutò con un occhiolino e un sorriso a 32 denti.
“ ehi piccola, pronta per Hogwarts?” le disse all’orecchio.
Lei lo ricambiò con uno sguardo triste e riprese a bere il suo latte scremato. Non amavano fare
effusioni davanti alla famiglia, seppur tutti sapessero del legame tra i due.
Finendo di mangiare il suo bacon e le uova strapazzate, con
in sottofondo gli schiamazzi di casa Weasley, Harry guardò il calendario, con l'immagine di Hogwarts in primo piano.
Erano passati tre mesi da quando era avvenuta l’ultima
battaglia a Hogwarts, da quando Voldemort era stato ucciso, da quando
Harry
stava assieme a Ginny a casa dei signori Weasley. Finalmente la vita
che Harry
aveva sempre sognato era arrivata: un ragazzo 18enne che conduce una
vita
normalissima. Certo, era il mago più famoso del mondo, ma questo
dettaglio tendeva a dimenticarsleo: finalmente aveva quello da sempre
sognato, e neppure la popolarità poteva superare quella
soddisfazione. La sua fama aveva
superato perfino quella di Merlino a parer di alcuni. Al suo passaggio,
sia nel
mondo babbano che in quello magico, i maghi e le streghe si inchinavano
o lo
salutavano calorosamente e spesso capitava che i giornali li
chiedessero ancora
interviste. Per il suo 18esimo compleanno erano state invitate circa
230
persone, quasi tutte sconosciute, a sua insaputa.
Ad agosto, era ritornato in Privet Drive. i Dursley erano
ritornati a casa loro, ricevuta una lettera da parte della preside McGranitt
che li informava che la guerra era terminata e che potevano rientrare nella loro dimora.
Harry ripensò sorridendo a quel
momento, mentre Ron litigava con Ginny su chi dei due dovesse andare per primo
in bagno. Ovviamente vinse Ron, più alto e più muscoloso della gracile ragazzina.
Harry aveva bussato alla porta della sua tanto odiata
ex-casa. Non aveva molta voglia di rivedere i suoi unici parenti, ma sentiva
che doveva far sapere loro che era ancora vivo. Evidentemente il signor Dursley
non erano dello stesso avviso.
“ oh, sei ancora vivo” l'aveva accolto aprendo la porta.
“ buongiorno anche a lei signor Dursley!” li rispose ironicamente
Harry entrando senza il suo permesso in casa. Questa non era cambiata di una virgola. I mobili, il divano, le
foto: tutto nella stesa posizione da quando Harry era bambino.
Zia Petunia era corsa in salotto con la solita aria
austera. “ e tu che ci fai qui? Non ti
sei mica trasferito da una di quelle famiglie anormali?”
“ si zia Petunia. Sono venuto solo a sapere come stavate”
A zia Petunia, per un brevissimo secondo,era comparso sul viso
un sorriso di sollievo, che svani’ immediatamente quando arrivò Dudley correndo
giù per le scale. Come la casa e gli zii, anche il cugino non era cambiato di
una virgola, almeno nell’aspetto. Harry l'aveva visto sbiancare alla sua vista e poi
incredibilmente farsi vicino e abbracciarlo, diventando tutto rosso
“ c-ciao Dudley. Lasciami, non espiro” li disse Harry
rispondendoli con una pacca sull'anorme schiena, alla stretta vigorosa del cugino.
“ Harry! Ho saputo che c’è stata una battaglia. Mi devi
raccontare tutto!”
A Harry non pareva vero che suo cugino, Dudley, colui che
l’aveva maltrattato e stressato per 16 lunghissimi anni, fosse diventato cosi’
cordiale e amichevole nei sup confronti.
“ GINNY!” urlò per l’ennesima volta Molly, riportando Harry alla realtà “ sei in ritardo,
muoviti”
“ si mamma…che palle!”
“ COSA?” tuonò furibonda, rincorrendo Ginny che si nascose
in bagno.
Harry dopo qualche minuto si alzò dalla sedia, e andò
nela camera di Fred e Geroge, ora diventata sua, a cambiarsi d'abito.
Seduta sul letto trovò la sua fidanzata.
“ verrai anche tu?” li chiese pettinandosi i lunghi capelli
rossi.
“ ad accompagnarti, certo!”
“ intendo a scuola, Harry. Non mi hai ancora dato una
risposta”
Harry si sedette sul letto e l’abbracciò teneramente, senza
darle nuovamente una risposta.
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a furor di popolo (ahaha) ho continuato la mia FF.
non vi so dire quante parti seguiranno a questa, ma spero siano di vostro gradimento.
vi ringrazio per i commenti :DD
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Capitolo 6 *** 6 ***
y6u6u67u67u
Il viaggio verso la stazione King’s Cross era avvenuto in
macchina, voluto fortemente dal signor Weasley. Prima si erano tutti
materializzati a Londra e poi lui aveva noleggiato una grande automobile. Harry
era abituato a viaggiare su quel veicolo, come Hermione (venuta ad
accompagnare) mentre Ron, Molly, Ginny continuavano a guardare l’interno di
quello strano abitacolo come se fosse qualcosa di malvagio. Arthur aveva
rischiato quasi una decina di volta di andare a sbattere contro qualcosa, ma
grazie a riflessi pronti, si erano sempre salvati a pelo. Arrivati alla
stazione, tutti scesero con un forte mal di mare.
“ ottima guida signor Weasley. Per essere la prima volta è
andato…molto bene” menti’ Hermione.
“ molto bene? Ho rischiato di morire quasi dieci volte e tu
li dice che ha guidato molto bene?” ribattè incredulo Ron, quando suo padre era
a debita distanza da lui.
“ oh, andiamo Ron. Non è cosi facile guidare per un mago.”
Ron le circondò le spalle con il braccio e si diressero verso la fermata 9 ¾.
“ i tuoi genitori come stanno?” le chiese Ron.
Hermione, qualche giorno dopo la chiusura di Hogwats per le
vacanze estive, si era materializzata in Australia togliendo l’incantesimo che
aveva usato sui suoi genitori per farli perdere la memoria. Ron l’aveva accompagnata
e aveva conosciuto i suoi genitori presentandosi come un "caro amico di
Hermione". A causa di quella frase, Hermione li aveva tenuto il broncio per
quasi due giorni,
lL treno doveva ancora partire, e Ginny era rimasta in
disparte dal gruppo, con la testa bassa e con in mano la sua valigia. Non aveva
visto né a Harry né a Ron ed Hermione una valigia in mano, quindi sapeva che
non sarebbero venuti con lei.
“ ehi Ginny! Sembra che
stai andando alla gogna, su col morale.” Le disse Harry avvicinandosi.
“ perché non vieni? Potresti recuperare l’ultimo anno e….”
Quello era un buon momento per comunicarli la sua decisione.
“ Ginny. Sai che non posso tornare a Hogwarts. Io…io voglio
diventare un Auror. Kingsley mi ha già fissato un appuntamento. Domani andrò da
lui e…”
“ sai che dura tre anni? E che devi affrontare prove
difficilissime?”
Harry si mise a sorridere. “ Ginny,non ti pare che abbia
affrontato prove ben più pericolose in questi anni? Dai, ti prometto che ti
scriverò spesso”
“ spesso?” lei lo guardò accigliata, alzando la voce “ come
sarebbe a dire spesso? Spesso nel senso: due volte al mese, o spesso nel senso
una volta a settimana?”
Harry scosse la testa
ridendo. Li si stringeva il cuore abbandonare la sua ragazza per cosi’ tanti
mesi, ma non poteva fare altro. Prima che salisse sul treno le diede alcune
raccomandazioni, soprattutto per quanto riguardava nuove conoscenze che avrebbe potuto instaurare.
“…e mi raccomando: se dovessi, per caso ma soprattutto per
sbaglio, innamorarti di un altro ragazzo, fammelo sapere solo quando tornerai a
casa per qualche festa, altrimenti potrei andar di matto e non vorrei combinare
qualche guaio durante gli esami. Ok?”
Ginny lo abbracciò con gli occhi lucidi facendo cadere la
valigia.
“ ciao piccola!” la salutò infine Harry dandole una serie di
baci sulla bocca. Poi la ragazza sali’ sul treno che parti’ qualche secondo
dopo.
Ron si avvicinò all’amico. “ come siete romantici. Mi stavo
per sciogliere”
“ ron!” lo redargui’ Hermione con le braccia conserte “ non
sei simpatico”
“ uff…io ti avverto Harry: Ginny diventerà come Hermione,
quindi preparati!”
“ prepararsi a cosa Weasley? Se non ti va bene il mio
atteggiamento dimmelo in faccia!” Hermione si avvicinò ai due, e Ron fece una
smorfia..
Passò una settimana da quando Ginny era partita. Harry si
era iscritto alla lista per diventare Auror e fra poco avrebbe iniziato con gli
allenamenti. Ron stava lavorando al negozio di George, mentre Hermione stava
studiando per entrare a fare parte dell’’associazione aiuto elfi’ (AAE) creata
da poco. La ragazza era quasi sempre a casa Weasley, e Ron aveva convinto i
suoi genitori a farla dormire nella sua stanza poiché non c’erano altri posti
letto, e questo accadeva quasi cinque volte a settimana. Harry si sentiva solo
vedendo i suoi amici cosi’ felici, assieme, e lui da solo. La notte rimaneva
sveglio a pensare a Ginny, controllando la sua posizione sulla mappa del
malandrino (tenendo d’occhio la compagnia che frequentava), ma spesso anche a causa
dei rumori proveniente nella camera accanto: quella di Ron.
“ almeno fare l’incantesimo muffliato” disse una mattina a
Ron, il quale assieme a Hermione arrossi’ violentemente.
“ ci eravamo completamenti scordati…sai, presi dal…”
“ si, si Ron. È chiarissimo!” Lo interruppe Harry, che aveva
altri pensieri nella testa. Quel giorno dopo tre mesi, sarebbe tornata Ginny
per le vacanze di natale.
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e dal prossimo chap si cambia completamente scena. :D
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Capitolo 7 *** 7 ***
harrrrrrry5
Harry stette sveglio ore la notte, non aspettando altro che
le luci dell’alba. Ginny sarebbe tornata la mattina, e sarebbe stata alla Tana
per 15 giorni, per le vacanze natalizie, e al solo pensiero Harry sentiva il cuore pulsarli più
velocemente. Finalmente arrivò mattina, e alle 10. 30, Ginny si presentò a casa
Weasley sbattendo al porta urlando felicemente.
“ buongiorno a tutti!”
Harry si alzò di scatto dalla sedia traballante della cucina
e corse ad abbracciarla, ignorando l’arrivo dei signori Weasley.
“ meno male! Stavo morendo dalla voglia di vederti Ginny”
Lei sorrise.
Passarono 3 anni da quel
giorno. Harry aveva supertao l’esame per diventare Auror, e, attraente
ventiduenne, lavorava per il dipartimento Auror; Ron aveva deciso di seguire le
sue orme: ora li mancava solo un anno per finire i corsi e sostenere l’esame
finale di Auror. Hermione aveva iniziato una carriera al dipartimento Regolazione e
Controllo delle Creature Magiche, una sezione avanzata della vecchia AAE. Ginny
invece, con grande sorpresa da parte di tutti era diventata l’anno precedente
una giocatrice ufficiale delle Holyhead
Harpies, una squadra di Quidditch professionista. Harry aveva deciso che non
poteva più abitare a casa dei signori Weasley e cosi’ grazie ai soldi
lasciateli dai suoi genitori aveva deciso di comprarsi una nuova casa. Con suo
grande stupore e gioia, per i suoi ventuno anni alcuni suoi amici, compresi
alcuni professori, si erano dati da fare per costruire nel giro di una notte
una splendida villa a qualche metro da casa Weasley. Hermione invece faceva
ancora pendolare tra casa sua e la stanza di Ron.
Gli addestramenti per essere Auror si erano rivelati più
difficile del previsto: dopo mesi passati soli a studuare teoria, Harry
e altre 15 persone del suo grupo (di cui ne erano state bocciate 9
all'esame finale) dovevano cimentarsi in imprese inimmaginabili:
scalare senza aiuto della magia una montagna, condurre fuori dalle tani
dei pericolosissimi Troll della foresta, e condurli a chilometri di
distanza in un'altra zona. Volare per miglia e miglia inseguiti da
oggetti volanti condundenti che venivano scagliati dai loro
addestartori; mangiare e dormire per mesi e mesi in una tenda (ma a
questo Harry ci era abituato) nei posti più impensabili. E cosi
dicendo per tre anni, passati quasi sempre lontano da casa. L'esame
finale era sia teorico che pratico: Harry aveva superato in modo
brillante il pratico, mentre nel teorico rischiava la bocciatura.
“ mamma, io vado da Harry”
“ d’accordo Ginny. Tuo
fratello vi raggiungerà là.”
“ salutami Harry Ginny” le
disse Bill, venuto a trovare la famiglia.
Quella mattina le due
coppie andavano, dopo anni di assenza, a visitare Hogwarts. Ormai era giunta
primavera, e tutti gli alberi, esclusi quelli della foresta proibita, erano di
colori sgargianti. La scuola era sempre la stessa imponente e maestosa
struttura. A Harry venne un tonfo al cuore nell’aprire la porta e vedere Nick
-quasi- senza –testa rincorrere Pix. “ non è cambiata per nulla!”
Harry prese per mano Ginny
e si incamminarono per il corridoio che portava alla Sala Grande. Hermione e Ron li precedettero.Qui c’erano
le 4 tavole tavolate stracolme di cibi, e un baccano dovuto ai discorsi delle
migliaia di ragazzi presenti.
A Harry vennero gli occhi
lucidi. La sua scuola era sempre la solita. Vide la preside McGranitt, ai suoi
ultimi due anni di presidenza, farli un cenno. Camminando incollati alla parete
per non farsi vedere, arrivarono davanti al tavolo dei professori, stringendo
ad ognuno la mano. Cerano quasi tutti i loro vecchi professori, e qualche nuovo
arrivato, tra cui Neville che faceva da assistente all’insegnate di erbologia.
Arrivato al momento di Hagrid, l’omone che spesso faceva visita loro, non potè
trattenersi da un pianto e un abbraccio che racchiudeva tutte e quattro le
persone. La McGranitt strinse calorosamente la mano a tutti con gli occhi
velati.
“ che piacere avervi qui”
“ anche per noi è un vero piacere!” rispose Hermione.
La sala si fece in silenzio e guardarono tutti i quattro
venuti, parlare con la preside.
“ ehi, ma è Harry Potter!” disse ad un certo punto un
ragazzino dei Grifondoro.
Un brusio di fondo fastidioso, venne zittito dalla preside.
Harry nonostante fossero passati anni, era ancora molto famoso, come
anche
tutti i suoi amici. Le sue avventure venivano raccontate ai bambini, ed
erano
state racchiuse in un libro di Luna Lovegood, che le aveva fatto
guadagnare centiania di galeoni.ora si era ritirata per uno studio
approfondito sulla natura,
devolvendo in beneficenza tutto il ricavato del suo libro “ le
avventure di
Harry Potter e dell’ES”
“ ragazzi, avete libero accesso a tutte le stanze. " disse la preside.
“ anche a quella del terzo piano?” aggiunsè Ron ridendo
“ e anche alla camera dei segreti?” Ginny diede man forte
all’ironia del fratello.
La McGranitt rispose sorridendo. “ non c’è più pericolo”
Passeggiarono per i corridoi di Hogwarts per parecchio
tempo. Si fermarono spesso nel contemplare i nuovi quadri e le nuove statue, e
scherzando con i fantasmi venuti a trovarli.
Hermione era stranamente irrequieta, continuando a guardarsi
intorno, e nei momenti in cui si
fermavano picchiettava il piede aritmicamente.
“ che c’è Hermione?” li disse esasperato Ron
“ ti prego!” li disse lei facendoli gli occhini dolci, e
alla fine Ron anui’.
“ dove andate?” chiese Harry lasciando la mano di Ginny.
“ quella rompibacchette della mia ragazza vuole che
l’accompagni in biblioteca. È da quando siamo arrivati che me lo chiede" dice
Ron alzando al voce per farsi sentire da Hermione già avanti di qualche metro.
Raggiuntala, con uno sguardo imbronciato, lei li stampò un bacio sulle labbra e
lo trascinò la manica.
Ginny si mise a ridere e Harry la guardò sognante. “adesso
sarebbe il momento buono per ….”
I suoi pensieri vennero interrotti da una voce famigliare
alle sue spalle
“ ciao Potter”
(continued)
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"si cambia scena" avevo scritto....bhè, sono passati 3 anni. :P. niente di che ehehe
grazie a tutti per i commenti.
Ho iniziato un'altra FF in nime e manga " nana di Ai Ayzawa" intitolata Quella Notte. :D aspetto commenti anche in quella!
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Capitolo 8 *** 8 ***
hrrhy56h
Harry si voltò di scatto, e rimase
a bocca aperta. Draco Malfoy, il suo acerrimo rivale li stava sorridendo. Sorridendo?
Si, era proprio cosi.
“ come state?”
Harry pensò si trattasse di uno
scherzo da parte di qualcuno. Poi si voltò a guardare indietro. No, stava salutando proprio loro. Quello di
Malfoy era proprio un sorriso, gradevole, di amicizia. Lui che dell’amicizia
non ne ha mai voluto saperne.
“ s-si, tutto bene” disse Harry
spiazzato.
Malfoy li si avvicinò e li strinse
la mano, anche a Ginny, la quale impiegò qualche secondo per allungare la mano.
“ anche voi qui, eh! è sempre la stessa
Hogwarts.”
Harry guardò bene in volto il
ragazzo. Era totalmente cambiato perfino di aspetto: i capelli ora tagliati
cortissimi non erano più biondi ossigenati, ma di un colore più naturale. Aveva
messo su qualche chilo che faceva solo bene alla sua linea. I suoi occhi si
erano come vivacizzati, e non si leggeva più l’odio che di poteva vedere in lui
per anni e anni.
In quel momento si sentirono dei
passi dietro loro e Ron arrivò come una scheggia estraendo la sua bacchetta.
“ indietro Draco!” li tuonò
contro.
Malfoy scosse il capo “ non hai
capito Weasley. Non voglio fare nulla a nessuno. Stai tranquillo”
Hermione raggiunse il suo ragazzo
e li strappò di mano la bacchetta.
“ ciao Draco, tutto bene?”
“ si Hermione, grazie.”
Con grande stupore di Harry, i due
sembravano essersi già incontrati altre volte. Anche Ron si accorse di questo e
lanciò un’occhiata torva alla ragazza che li rispose subito
“ ci siamo incontrati l’altro
ieri. Abbiamo bevuto qualcosa assieme e basta. Chiaro Ron?”
Malfoy abbassò lo sguardo, e in
quel momento arrivò la professoressa McGranitt.
“ oh, avete già incontrato Malfoy.
Bene, bene. Se volete seguirmi, vi mostro le novità della scuola, perché non
tutto è rimasto uguale” la preside sembrava molto contenta.
Mentre l’anziana donna mostrava a
tutti le novità di Hogwarts (niente che saltasse particolarmente all’occhio),
Harry continuava a guardare furtivamente Malofy. Accortosi di starlo a fissare
troppo, si girò, ma venne beccato dal biondo.
“ Harry ti posso parlare?” disse
lui.
si fermarono senza che gli altri
se ne accorgessero.
“ dimmi”
“ mi sembri molto sorpreso. Posso
sapere il perché?” chiese lui.
“per-perché?” ripetè come un ebete
Harry
Malfoy sorrise di nuovo, questa
volta divertito. Poi assunse un’espressione seria.
“ io ora devo andare. Mia moglie
mi sta aspettando”
“ tua moglie?” Harry rimase di
stucco.
“ si…ci siamo sposati qualche mese
fa. Non la conosci, è una…quasi strega”
Harry capi’ che quella parola era stata usata da Malfoy
per sostituire la vergognosa parola “mezzosangue”. Non riusciva a capacitarsi
di questo. Non è Malofy! È una copia del ragazzo, non…non può essere
cambiato cosi tanto
Malfoy si preparò per la materializzazione.
“ salutami la McGranitt”
Prima di voltare su se stesso guardò nuovamente Harry,
sempre serio ma con una lieve tristezza nel volto
“ Harry…mi dispiace” e detto questo scomparve.
a Hogwarts era stato tolto l'incantesimo di smaterializzazione per le persone più grandi di 19 anni. Una manovra giusta e sicura dato che si trovavano in un perido di pace
Il ragazzo capi’ perfettamente il significato di quelle
parole. Come possono cambiare le persone. Perfino uno come Malfoy;
probabilmente il cambiamento era stato dettato dal fatto che la sua famiglia,
da quel giorno era stata derisa e allontanata da tutti. Oppure le vicende che
aveva vissuto lo avevano segnato e si era accorto dei suoi errori….fatto sta
che Malfoy li aveva chiesto scusa. Harry sorrise e corse a raggiungere gli
altri, ora nella Sala Grande.
Vide Ron e Hermione appartati a scambiarsi tenere
effusioni, e Ginny seduta sulla panca vuota di grifondoro, guardare ammaliata
il soffitto. La ragazza domani sarebbe partita per il ritiro con la sua squadra
e Ron avrebbe sostenuto uno degli esami
finali (teorico) per diventare Auror. E fra una settimana lui e l'amico sarebbero partiti. doveva dirlo a Ginny.
Ron
abbracciò teneramente Hermione e le massaggiò i capelli.
Era seduti su una panca dei tassorosso. La Sala Grande era deserta.
"prega per me Herm"
" te la caverai benissimo domani. vero?" la sua era più una minaccia
Ron rise e la baciò teneramente.
" settimana prossima dovrò sostenere l'esame finale pratico."
divenne rosso e la guardò intensamente negli occhi "
poi..."
Hermione lo guardò incuriosita, stringendoli la mano appoggiata
sulla pancia." ...poi io e Harry dovremmo stare via per qualche
tempo.
Hermione non capi' " perchè?"
" per lavoro diciamo. dobbiamo fare alcune cose...da Auror. Lui ha
scelto me come compagno, e dato che avrò sostenuto e superato,
si spera, l'esame, potrò partire."
" e per quanto tempo?"
" ehm....due"
" due giorni?"
" due mesi"
Hermione spalancò la bocca e rimane a guardarlo sconcertata. Ron era più rosso che mai.
" per favore non mi sgridare ehehe....vedi....quando torno...ti vedrò nella mia camera?"
Hermione guardò il soffitto con gli occhi velati, ma sorridendo.
" mi vedrai nella tua camera, seduta sul tuo letto, con la solita tazza di latte in mano"
Ron la baciò
(continued)
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il prossimo sarà il penultimo capitolo.
grazie per i commenti.
e ricordo di andare a leggere e commentare anche la mia altra FF su Nana in anime e manga " quella notte.." intanto sul forum ho aperto un posto in cui linko tutte le mie FF. si chiama "me e le mie FF" ehehe
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Capitolo 9 *** 9 ***
kkk
Quando
Harry disse a Ginny
della sua partenza, lei rispose con un “va bene”
senza dimostrare molto interesse, o dimostrarsi minimamente
dispiaciuta. Sembrava
quasi che non le importasse della partenza del suo ragazzo. Per
questo
Harry ci rimase un po’ male, paragonando la reazione di
Ginny a quella di Hermione, che ora
piangeva compostamente sulla spalla di Ron.
La professoressa McGranitt
entrò in Sala Grande trascinandosi. Era davvero invecchiata parecchio.
Harry le si avvicinò e si
sedettero sull’estremità della panca di Serpeverde, lontano da tutti.
“ che effetto ti fa
ritornare qui?” disse la McGranitt.
“ bellissimo. Mi manca da
morire hogwarts”
“ oh bhè, io te l’ho già
scritto più volte: se vuoi c’è un posto per difesa contro le arti oscure per
te. Quando vuoi”
Harry sorrise “ non mi
sembra il caso. e poi ho già un fantastico lavoro. Sa, la prossima settimana
andrò in America. Devo fare una serie di consegne speciali…non ho mai visto
quel paese”
“ ah, l’America! Davvero
bel posto. Ma portati dietro qualcosa da mangiare…il cibo è orrendo”
Harry rise. La preside
guardò il soffitto, ora costellato da tanti soli luminosi.
“ sai Harry, questo è il
ultimo anno qui a Hogwarts”
Harry
non ci credette pensando fosse una burla.
“ oh, invece credici
ragazzo. Sono diventata vecchia…sono la più anziana qui dentro. E non ho più
l’età per correre dietro ai monellacci. Ho già pensato ad un sostituo”
“ ma…lei non può.”Herry era sconcertato
La Mcgranitt strinse le labbra rendendole due piccole fessure: Harry ricordava che questo tick lo aveva anche gli anni passati.
“ certo che posso! Sono la
preside io! su, non ti preoccupare. Siamo in un periodo di pace, che durerà, si
spera, per anni e anni. Il mio sostituto è una persona in gamba. Viene dalla
Romania. Un amico di Charly Weasly. Ottima persona, ottimo mago”
Harry abbassò la testa,
dispiaciuto per la notizia
“ e poi che farà?”
“ oh…mi ritirerò. Sono
indecisa se perlustrare il mondo, o rintanarmi in casa a leggermi dei
buon vecchi libri. Chissà”
Harry le sorrise, ancora
triste per la notizia
“ ora scusami Potter ma
devo andare, gli impegni mi chiamano”
“ punizioni?” disse
sorridendo
“ eh, già! Si da il caso
che un trio di Grifondoro abbia infranto circa 3 regole di Hogwarts. Gaza li ha
rinchiusi nel suo ufficio e ora mi stanno aspettando.”
A Harry ricordò qualcosa questo
fatto, e la McGrnitt lo guardò come se li stesse leggendo i pensieri.
“ si, anche a me ricordano
qualcuno. Lei è un vero genio, uno è un gran pasticcione
e l'altro ha la capacità di cacciarsi sempre nei guai. Sono dei
gran rompiscatole…però sono anche i miei preferiti”
quelle parole colpirono
Harry nel cuore e le sorrise pieno di gratitudine.
“ non sia troppo dura
preside”
“ oh no! toglierò solo
qualche punto alla casa, come ho sempre fatto. Ciao Potter”
“ buona giornata preside”
Harry si alzò dalla panca, guardando la Mcgranitt sparire nel
corridoio. Prima di andarsene da Hogwarts doveva fare un ultima cosa.
Mentre Ginny era impegnata a controllarsi le doppie punte, Harry si
materializzò in presidenza; la stanza non era cambiata: appese
alle pareti, le foto dei presidi li sorridevano. Harry si
avvicinò a quella di Silente, accanto a quella di Piton, l'unico
non li sorrideva,
" buongiornon Harry"
" salve preside"
" oh, on sono preside da un bel pò di anni. la Mcgranitt mi ha
detto che ti trovavi qui. per fortuna ti sei ricordato di venire a
trovarmi"
" non avrei mai potuto scordarmi" Harry sorrise a Piton, salutandolo con un cenno del capo.
" giorno Potter. Vedo che sei diventato un Auror"
Piton guardò lo stemma che splendeva sul mantello di Harry
" si"
Harry si fermò a parlare per qualche minuto con i due
ex-presidi, e poi si congedò e cinque minuti dopo era fuori
dalle mura di Hogwarts assieme agli altri.
“ che hai Harry?" Li chiese
Ginny, vedendoli gli occhi lucidi.
Lui la baciò sulla fronte
“niente piccola. Venite a pranzo da me voi due?”
” d’accordo! almeno festeggiamo la nostra partenza..."
" basta che ritornate" rispose Hermione, mentre Ginny era già scomparsa.
Prima di smaterializzarsi, Harry diede un'ultima occhiata alla capanna
di Hagrid, dove sulla porta l'omone lo stava salutando con la mano,
mentre dava da mangiare a Thor. Guardò la foresta proibita e poi
senti' la voce di Hagrid
" Harry, mi raccomando, quando sei in viaggio salutami Bastel" ovvero
il nuovo mostro allevato da Hagrid, ora in un allevamento in America.
Harry scomparve e riapparve nella sua cucina dove Ginny stava pulendo i piatti.
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la prossima parte sarà l'ultima...
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Capitolo 10 *** 10- finale ***
òèòè'ò
Sulla gazzetta del profeta, un titolone con la faccia di
Harry e Ron sorridente citava “ Harry Potter e Ron Weasly hanno salvato
un’intera popolazione dai dissosauri” e intere pagine parlavano di questa
eroica impresa dei due Auror in America, nella famosa città di New Shork, città
magica nel sottosuolo di New York, che fa anche da fondamenta. Questa loro
impresa aveva fatto si che la città più famosa del mondo crollasse per via
della forza di un branco di Dissosauri che stavano facendo a pezzi le
fondamenta di New Shork.
Due mesi erano passati velocemente. Harry volava a bordo
della sua Firebolt nuovo modello, esaltato all’idea di rivedere la sua
fidanzata. Ron era se possibile anche più esagitato di lui e continuava a fare
piroette per i cieli, coperto da una magia “invisibilis” per non farsi vedere
dai babbani.
Harry e Ron volarono sopra i tetti delle case di Londra.
Passarono sopra Privett Drive, dove
Harry riconobbe a casa dei Dursley, proseguirono arrivando nei pressi della
vecchia casa-base, la casa di Sirius (ora intestata ad Harry e usata dal
ragazzo in estate). Poi volarono sul il tragitto che percorreva il treno che
portava gli alunni a Hogwarts. Qualche ora più tardi la videro, la loro amata e
bellissima scuola. Passarono sopra gli alberi della foresta proibita, per
Godric’s Hallow e infine giunsero nell’immensa prateria dove videro la Tana e
la villa di Harry.
Avevano
fortemente voluto percorrere tutto quel lungo tragitto sulle scope, solo per il
gusto di ammirare tutti i luoghi che li avevano accompagnati nel corso degli
anni. Atterrati, tutta la famiglia e le loro ragazze li corsero incontro
abbracciandoli.
“ pensavamo di rivedervi trasformati come degli uomini
delle caverne. Invece siete tutti belli, puliti e rasati” disse Molly
Ron ed Harry di scambiarono un’occhiata divertita:
avevano avuto abbastanza tempo per rendersi presentabili alla famiglia, dato
che, avendo passato due mesi nelle foreste, erano diventati degli
uomini-scimmia, con una lunga barba ispida, puzzolenti e con indosso stracci.
Rientrarono in casa spinti dalla famiglia Weasley.
“ che hai Hermione?” Ginny si stava allenando nel cortile
della sua casa, lanciando e battendo un bolide in aria.
“ perché non si decide Ron?” chiese la donna battendo i
piedi sul terreno.
“ a fare che?”
“ a chiedermelo! Insomma, da quando sono tornati dal loro
viaggio in America sono passate già 3 settimane…io speravo che si decidesse
quello stupido! Che vuole fare, farmi diventare vecchia prima di chiedermelo?”
Ginny impiegò qualche secondo prima di capire a che cosa
si stava riferendo l’amica, ma quei secondi furono fatali, in quanto il bolide
le precipitò addosso, atterrandola.
“ sto bene, sto bene!” disse poi alzandosi e tenendo in
mano il bolide che ringhiava.
Ron nel frattempo si stava confidando con Harry in uno
degli uffici del ministero della magia. Stavano compilando scartoffie.
“ che cosa dovrei dirti Ron. Chiediglielo. Secondo me lei
non aspetta altro!”
“ non lo so!” Ron rimase in silenzio qualche minuto poi
guardò intensamente negli occhi Hary che alzò lo sguardo su di lui.
“ che c’è?” chiese guardando con occhi sgranati l’amico.
“ e di te che mi dici Harry? Non fare il finto tonto…con
la nostra Ginny?”
Harry non rispose e senza alcun imbarazzo continuò a
scrivere sui fogli davanti a loro.
“ allora?”
“ scusa, devo andare a casa!”
“ Harry!” disse cantinelando Ron “ dai consigliami
qualcosa”
Hary fece per uscire dal loro ufficio, ma si fermò sullo
stipite della porta
“ domani è il suo compleanno Ron. Ricordati” . Fece in
tempo a fare quattro passi che senti Ron gridare.
“IL SUO COMPLEANNO ?!”
“ tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a
Hermione, tanti auguri a te!” la famiglia Weasley insieme alla famiglia Ginger,
alla Tana, intonarono questo canto per la neo ventitre-enne.
Dopo gli allegri e poco sobri festeggiamenti, Ron prese
per mano Hermione e la trascinò in camera sua.
“ ebbene?” Hermione era particolarmente nervoso in quei
giorni e Ron non ne intuiva bene il motivo.
“ siediti Her…per favore” disse poi vedendo già pronta la
sua ragazza a lanciarli addosso una ciabatta per la poco cortesia usata.
Ron inspirò profondamente guardando la finestra e poi si
rivoltò verso Hermione.
“ Hermione…ti ricordi quando ci siamo conosciuti? Io ero
il pasticcione, tu la secchiona…e questo non è mai cambiato nel corso del
tempo, è vero. Però inizialmente ci odiavamo. Poi è cambiato tutto…siamo
diventati amici, migliori amici. Ho iniziato a volerti bene, e sono finito con
l’amarti. E tanto! Ora…” Ron divenne paonazzo ma cercò di trattenere la
vergogna “ tu oggi hai compiuto 23 anni… e io ammetto di non aver pensato
nessun regalo. Ieri ho vagato per tutta la città cercando qualcosa che non
avessi, qualcosa che ti potesse servire, che ti potesse piacere ma non ho
trovato niente, o quasi. Io…” Ron prese dalla tasca del mantello una piccola scatola
e gliela porse ad Hermione. Lei lo apri’ rimanendo senza fiato.
“ più che un regalo per te…questo è un regalo per me.
Io…sarei davvero felice se lo accettassi, perché non desidero altro che avere
due marmocchi in giro per casa e di averli con te…con mia mogl…” Ron non
riusci’ a finire la frase. Hermione si alzò dal letto abbracciandolo e
piangendo.
“ pensavo non ti saresti mai deciso scemotto!”
Ginny ed Hermione erano seduti su una sdraio in veranda,
lei sulle ginocchia di lui, mentre li masaggia i lunghi capelli rossi
“ George è ubriaco!” disse Harry sentendo il gemello
ridere sguainatamene.
“ non hai visto Bill e Fleur! Per non parlare di mio
padre…che famiglia” rispose Ginny scuotendo la testa. Poi lei si alzò e guardò
la luna sopra di lei. Harry la abbracciò da dietro, prendendole i fianchi e
posando la testa sulla palla di lei.
“ allora…che mi dici della proposta che ti ho fatto
ieri?”
“ quale”
“ dai Ginny! “ Harry aspettò con ansia quegli
interminabili secondi, finchè finalmente Ginny non parlò.
“ bhè…non ci vedo nulla di male. Basta che non
festeggiamo un matrimonio a 4…non potrei sopportare di vedere tante lacrime in
un giorno!”
Harry le girò il viso e la baciò, mentre sentiva Ron che
scendeva in cucina urlando
“ MI SPOSO…IO MI SPOSO”
“ sarà meglio aspettare un po’ noi” disse Hary mentre
Ginny rideva.
Qualche anno dopo, le coppie di giovani, sposate e felici, andarono alla
stazione di King’s Cross con i loro figli.
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è finita con una parte un pò più lunga questa mia FF su ahrry Potter.
sono contentA perchè è stata la mia prima Ff che su questo sito ha avuto cosi tanti consensi!
ne scriverò altre, sicuro! magari non su HP, ma spero che mi seguirete ugualmente.
intanto vi invito ad andare a leggere la mia FF che fra poco aggiornerò su Nana, anche se è un pò spoiler!
nel Forum ho inserito in
"presentazione autori" - me e le mie storie http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7228885
dove sono presenti tutti i link delle mie Ff. se volete tenervi aggirnati sui miei lavori andate li.
grazie mille a tutti! :D
a presto!
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