Remember me forever di fabyd (/viewuser.php?uid=32817)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prima o poi sarebbe successo ***
Capitolo 2: *** Forgive me ***
Capitolo 3: *** Sweet memories ***
Capitolo 4: *** Goodbye ***
Capitolo 5: *** Forever ***
Capitolo 1 *** Prima o poi sarebbe successo ***
Capitolo 1
Ciao a tutti, ecco la
mia terza fanfiction su Sirius Black! Dedico la storia alla mia amicona
Alexandra…. Aspetto tanti Commenti!!! CIAO CIAO!
Remember me forever
Capitolo 1
“Prima o poi sarebbe successo!”
Harry
era sdraiato sul letto nella sua camera
di Grimauld Place. Teneva le
braccia incrociate dietro la nuca
corvina , gli occhi verdi erano stati liberati dalla prigionia dei suoi occhiali
tondi, che adesso giacevano nel comodino vicino al letto. Osservava il tetro
soffitto della stanza.
Era
stanco morto. Quel giorno, La Signora
Weasley, aveva fatto lavorare duramente lui e gli altri ,
nella speranza di rendere gradevole alla vista Grimauld Place. Dopo aver
consumato velocemente la cena, si era subito rinchiuso nella sua camera da
letto, seguito a ruota da Ron, e si era subito lanciato sul suo morbido letto
dando sollievo alle sue povere ossa. Dopo aver scambiato qualche battuta con
l’amico, si erano messi il pigiama e adesso Ron ronfava sonoramente.
Harry,
invece era ancora sveglio. In testa gli ronzava il dilemma che da mesi lo
tormentava: non era ancora riuscito a dire a Sirius tutto quello che era
successo quando era finito nel cimitero.
Erano
passati tre mesi da quel terribile giorno, ma ancora non gli aveva detto nulla.
D’improvviso,
come se una molla invisibile lo avesse spinto, si alzò a sedere sul letto. Basta , era inutile perdere tempo, doveva
andare da Sirius.
Scansò
le calde coperte che lo imprigionavano e scese dal letto. La differenza di
temperatura lo fece tremare dal freddo.
Sebbene fossero ad agosto inoltrato, le notti londinesi erano sempre fredde. Infilò
le ciabatte e una lunga vestaglia da notte e si avvicinò con passo felpato
verso la porta. Ruotò lentamente il pomello di ottone e spinse delicatamente la
porta, la quale cigolò rumorosamente. A quel rumore Ron si voltò su un fianco e borbottò qualcosa di
incomprensibile. Harry non ci fece caso ed uscì dalla camera.
Ci
volle un po’ di tempo perché i suoi occhi si abituassero al buio della notte,
dopodichè camminò per il corridoio verso la camera di Sirius. Non la trovò
subito in quanto, a causa del buio, tutte le porte sembravano uguali, ma
fortunatamente la porta della camera di Sirius era contrassegnata dal suo nome.
Harry senza esitare colpì la dura porta di legno. Tese le orecchie per udire la
risposta che arrivò subito.
-“Avanti”
disse Sirius da dietro la porta.
Harry
fece un profondo respiro ed entrò.
Sirius
era seduto sul suo letto, in mano reggeva qualcosa, ma Harry in quel momento
non fece caso su cosa fosse.
Sirius
aveva i capelli neri legati in una coda alta e qualche ciuffo gli ricadeva
sulla spaziosa fronte, mentre i penetranti occhi neri lo guardavano con un
misto di preoccupazione e curiosità.
-“Harry
che è successo? Stai bene?” domandò Sirius vedendolo davanti alla porta.
-“Si
Sirius, tranquillo sto bene” lo rassicurò Harry.
Gli faceva piacere che qualcuno si
preoccupasse per lui, a parte la signora Weasley e i suoi amici naturalmente.
-“Ecco…dovrei
parlarti di una cosa importante Sirius” cominciò Harry abbassando lo sguardo e
fissandosi le rosse pantofole.
-“Va
bene, dimmi” lo incoraggiò lui.
Harry
alzò lo sguardo e nel farlo notò quello che Sirius teneva in mano.
-“Che
cos’è?” domando d’improvviso Harry indicando l’oggetto.
-“Oh,
questa?” disse Sirius abbassando lo sguardo e sorridendo.
-“Questa
è la foto del passato Ordine della Fenice” gli rivelò lui mostrando ad Harry la
foto.
Harry
sussultò. Era la foto che Malocchio Moody gli aveva mostrato la sera stessa
durante la cena.
Harry
si avvicinò ad essa e la riguardò intensamente come aveva fatto prima. Rivide i
suoi genitori che gli sorridevano, rivide un Sirius più giovane e decisamente
più affascinante ed un Lupin altrettanto giovane ma dall’aspetto malandato.
Scrutò attentamente tutti i volti sorridenti dei presenti nella foto, fino ad
arrivare a lei.
Il
cuore cominciò a battere forte alla sua vista.
Come
aveva fatto a non notarla prima?
-“Lei
chi è?” domandò Harry sfiorando appena con l’indice la figura di una giovane
ragazza.
Il
sorriso di Sirius morì dalle labbra.
-“Si
chiamava Brittany Shallow” disse lui fissando l’immagine della ragazza.
-“Si
chiamava?”chiese Harry fingendosi sorpreso.
Sirius
guardò Harry negli occhi. Un mezzo sorriso malinconico gli deformò il bel
volto.
-“Purtroppo
è stata uccisa molto tempo fa da Voldemort”.
Harry
sussultò.
Ora
era tutto chiaro.
-“Per
favore raccontami di lei” chiese timidamente ma continuando a mantenere lo sguardo
fisso sul suo padrino.
-“Perché
me lo chiedi?” chiese lui abbassando lo sguardo.
Harry
non sapeva cosa rispondergli, ma sapeva che era costretto a dirgli la verità.
-“Te
lo dirò dopo, adesso ti prego raccontami di lei” rispose deciso il ragazzo
Sirius
rimase molto stupito dalla sua richiesta.
Chissà
se sarebbe riuscito a sopportare il ricordo di quella ferita che gli lacerava
il cuore. Un dolore che nemmeno il tempo era riuscito a lenire. Decise comunque
di raccontare a Harry la sua storia.
La
sua e del suo unico e vero amore.
Sirius
si alzò dal letto, e lentamente avanzò verso una consunta e impolverata scrivania che era situata in un
angolo della stanza. Su di essa vi era un’altrettanto polveroso recipiente di pietra ovale. Era grande più o meno quanto un freesbe , e su
di esso erano impressi degli strani simboli.
Poi
ritornò da Harry.
-“E’
una specie di pensatoio” disse Sirius rispondendo allo sguardo di Harry.
-“E’
diverso da quello che ha Silente nel suo studio, ora scoprirai perché” detto
questo appoggiò la bacchetta alla tempia e ne estrasse un leggero filo
d’argento che spinse nel pensatoio. Harry si avvicinò al bacile, si aspettava
di essere trascinato all’interno di esso, ma ciò non avvenne. Invece delle
figure comparirono sulla superficie del bacile ovale, come un ologramma.
-“Accipicchia Ramoso è la
prima volta da quando ti conosco che ti vedo così agitato!” esclama Sirius
Black.
E’ luglio e tra breve si
svolgerà il matrimonio tra James Potter e Lily Evans.
Per il grande evento i
Signori Potter hanno dato come disponibilità la loro casa e adesso lo sposo si
trova nella sua camera da letto insieme al suo migliore amico, nonché testimone
di nozze.
-“Cavolo Felpato, non sto
più nel vestito dall’emozione” dice James .
E’ tutto in tiro per il matrimonio,
i capelli neri che di solito sono spaventosamente disordinati, adesso sono
tirati all’indietro grazie chissà a quale strano incantesimo, mentre come
vestito indossa un classico smoking nero con rosa bianca all’occhiello e un
paio di scarpe di vernice anch’esse nere
Cammina nervosamente avanti
e indietro come il pazzo.
Sirius sorride sotto i
baffi.
E’ davvero felice per
l’amico, finalmente dopo anni di fatica è riuscito a condurre la sua amata Lily
all’altare.
Mentre pensa a questo
qualcuno bussa alla porta.
James invita la persona ad
entrare e Remus Lupin, accompagnato da Peter Minus, annuncia ai due che la
cerimonia sta per cominciare.
James sta per avviarsi, ma
nell’eccitazione perde l’equilibrio e cade provocando le risa di tutti.
James si trova nel giardino
di casa sua. E’ sistemato sotto un grande arco ricoperto di fiori rosa e
bianchi. Sta ritto, con le mani dietro la schiena, ogni tanto lancia qualche
occhiata preoccupata a Sirius, che sta
vicino a lui, il quale lo rassicura.
Tutto il perimetro del vasto
giardino è invaso da una lunga fila di orinate sedie bianche sulle quali sono
seduti gli ospiti.
A destra ci sono gli amici e
parenti dello sposo. Mentre a sinistra quelli della sposa. James nota Petunia,
la sorella maggiore di Lily, sdraiata sulla sedia con le mani conserte che lo
fissa imbronciata, ma subito abbassa gli occhi non appena i loro sguardi si
incrociano.
Senza alcun preavviso, parte
la marcia nuziale e tutti i presenti si alzano dalle sedie voltando il capo
all’indietro per vedere la sposa.
James alla vista della sua
Lily viene preso da un attacco di cuore.
Lily è bellissima.
Indossa un candido vestito
che le accarezza il corpo. Questo consiste in uno stretto corpetto ornato da
eleganti merletti che partono dalla sommità del bustino intrecciandosi sul
collo. Una lunga e voluminosa gonna dalle quali fuoriescono delle scarpette
color panna. Infine i capelli ramati sono stati intrecciati con roselline
bianche dalle quali è poi legato un lungo e trasparente velo che le copre il
volto leggermente truccato.
Sirius nota piacevolmente
l’amico e, senza dare nell’occhio, da a James una leggera gomitata.
-“Ehi Ramoso asciugati la bava”
sussurra, ma presto le parole gli muoiono in gola.
Sgrana gli occhi, mentre la
bocca rimane appena aperta.
Dietro Lily c’è una ragazza
a dir poco splendida. Regge il velo e si guarda intorno con fare timido, come
se non fosse abituata ad avere tanti sguardi puntati sopra, cosa addir poco
impossibile vista la sua bellezza.
Il volto leggermente
allungato mostra due occhi dal blu profondo coperti appena da una leggera
frangetta trasversale, mentre i rimanenti capelli neri come il mogano sono
tirati indietro e legati in una vaporosa ed elegante coda. Il corpo magro è
coperto da una veste color rosa confetto, il modello più o meno simile a quello
della sposa.
Sirius rimane veramente
senza parole, non ha mai visto una creatura tanto bella.
La cerimonia si svolge come
di consueto e Sirius per tutto il tempo non fa altro che lanciare occhiate
piene di apprezzamento verso la ragazza, ma lei sembra non accorgersene. Dopo
che i due sposi sono stati finalmente dichiarati marito e moglie, una miriade
di bianche colombe vengono fatte librare nell’azzurro cielo, mentre una grande
ovazione si diffonde nell’aria.
Il Signor Potter a questo
punto, con la sua bacchetta fa sparire tutte le sedie e l’arco fiorito e, il
loro posto, viene preso da delle tavole rotonde coperte da tovaglie rosa, dove
al centro sono posizionati delle composizioni floreali. Tutti gli ospiti si accomodano ai rispettivi
posti e consumano il lauto pasto nuziale. Quando il sole è ormai svanito
complatamente, delle piccole fatine colorate vengono liberate e, come delle
piccole lanterne ,illuminato tutto il
giardino.
Ancora una volta il Signor Potter prende la
bacchetta, cosicché tutti i tavoli si dispongono in un largo cerchio
annunciando così l’inizio delle danze che vengono aperte repentinamente dagli sposi.
Sirius cerca con lo sguardo
la bella fanciulla e la trova seduta in un tavolo che discute animatamente con
un’altra damigella. Alla tenue luce delle fatine è ancora più bella.
Si
passa le mani tra i lunghi neri capelli
e si aggiusta la cravatta blu, dopodichè si avvicina deciso verso la bella. Non
appena gli è d’avanti fa un versetto con la gola per attirare la sua
attenzione. Lei si volta e sposta i suoi occhi blu su di lui.
Sirius fa un mezzo inchino
porgendo una mano verso di lei, sorridendole.
-“Posso avere l’onore di
questo ballo, splendida fanciulla”.
Lei gli sorride dolcemente.
“C’è l’ho fatta di nuovo,
Sirius sei il migliore” si complimenta con se stesso lui mentre attende la
scontata risposta.
-“Neanche per sogno”
risponde la fanciulla mantenendo il suo dolce sorriso e sbattendo le ciglia.
Sirius viene investito da
una doccia di acqua fredda.
-“Come scusa?” domanda
incerto rimettendosi diritto.
-“Ho detto no” spiega lei
–“Sai vuol dire che non voglio assolutamente, e per nessuna ragione al mondo,
ballare con te”.
Sirius è scioccato, è la
prima volta che gli capita una cosa del genere. La ragazza che poco prima
parlava con la bella ridacchia a quella scena, cosa che fa diventare Sirius
rosso di vergogna.
Si guarda intorno flebilmente.
Fortunatamente nessuno si è accorto dell’imbarazzante scena che si è appena
svolta, nessuno tranne Remus Lupin che guarda Sirius con un’espressione che pare
dire “Prima o poi sarebbe successo!”. Sirius non si volta verso la ragazza,
ma velocemente si allontana dalla vista
di tutti.
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Capitolo 2 *** Forgive me ***
Capitolo 2
Capitolo
2
“Forgive me”
Il
giardino dei Potter scomparve e, un momento dopo, apparve una grande sala, dove
una trentina di persone stavano cercando di disporsi su quattro file. Harry
riconobbe quel posto: era una sala rettangolare tappezzata di mobili e quadri
molto antichi. Infine un lampadario, dall’aspetto altrettanto antico,
illuminava vivacemente la stanza. Sirius gli stava mostrando quello che era
accaduto il giorno che la foto era stata scattata.
-“Stringetevi un po’ di più voi sulla
destra” ordina un mago piuttosto basso e pelato reggendo in mano una
professionale macchina fotografica.
-“Ok… Sorridete…Perfetto!!” dice non appena
il flash è sparito.
Le persone, che fino a poco prima cercavano
di mantenersi immobili, ora si muovono liberamente discutendo tra di loro, e
allontanandosi dai loro posti.
E’ settembre e tra poco si svolgerà la
primissima riunione dell’Ordine della Fenice,un’organizzazione di Auror ,
fondata da Silente, nata per contrastare il tanto temuto Lord Voldemort che da
parecchio tempo sta intimorendo l’intera comunità magica. E’ di questo che
Sirius sta discutendo quando la rivede. La ragazza che l’aveva oltraggiato
durante il matrimonio del suo migliore amico, discute animatamente con Lily.
-“Lei!”esclama ad alta voce indicando una ragazza
dai capelli corvini, vestita di blu che chiacchiera con Lily. Ma lei e gli
altri presenti non lo sentono , impegnati come sono a parlare.
-“Lei chi?” domanda Remus guardando il punto
indicato da Sirius.
-“Quella” dice lui di rimando tirando
l’amico per permettergli di guardare meglio.
-“Intendi Brittany Shallow?” domanda Remus
guardando attentamente la ragazza.
-“Si, proprio lei..” risponde Sirius ma non
appena il suo cervello comprende il significato delle parole di Remus si blocca.
-“Come hai detto che si chiama Lunastorta?”
chiede .
-“Brittany Shallow, dovresti conoscerla
Felpato, frequentava Hogwarts, era del nostro stesso anno, non te la ricordi?”
Sirius vaga con la mente in cerca della
ragazza. Ricorda di averla già sentita nominare, ma l’avrebbe comunque notata,
insomma a parte il pessimo caratterino che si ritrova, non è niente male. Poi
un lampo lo trapassa.
Si, adesso si ricorda di Brittany Shallow, è
la migliore amica di Lily, apparteneva alla casa dei Corvonero,ma la Brittany Shallow
che lui aveva visto durante gli anni scolastici e che lui, a insaputa di lei prendeva
in giro, era totalmente diversa. Portava sempre i capelli legati in spesse
trecce, la frangetta era tirata lateralmente e fermata con una molletta e
portava dei ridicoli occhiali dalle lenti spessissime. Insomma non era un bello
spettacolo, a dire la verità, era un
mostro.
Eppure la ragazza che adesso sta ridendo con
Lily è tutt’altra cosa. Aveva i capelli slegati che si muovevano sinuosi ad ogni suo piccolo
movimento, indossava una maglietta blu aderente a maniche lunghe, e un paio jeans
stretti.
Senza preavviso i piedi di Sirius si muovono
in direzione di Lily e Brittany. Ma cammina troppo veloce, cosicché non appena
arriva di fronte a loro è ancora sconvolto ed è Lily a svegliarlo, non appena
lo nota.
-“Ehi Sirius va tutto bene? sembri strano” chiede
la rossa preoccupata.
-“Si Lily sto bene” dice lui riprendendosi
-” Volevo parlare con la tua amica se non ti dispiace” dice indicando Brittany.
-“Dispiace a me invece” dice di rimando la moretta
incrociando le braccia e guardandolo con uno sguardo colmo di rabbia.
-“Dai Britt non fare la dura come a tuo
solito, Sirius vuole solo parlarti” dice
Lily venendo in aiuto di Sirius, che la ringrazia con un cenno del capo.
-“Mi fa piacere, ma io non ho niente da dire
a quell’idiota” risponde acida Britt ignorando la presenza del ragazzo.
-“Andiamo Shallow non mi dire che hai paura
di parlare con me!” la canzona Sirius spavaldo.
-“ A quanto ho capito, Mr Black, hai capito
chi sono” replica Britt ignorando la considerazione di Sirius. –“Sai hai avuto
un sacco di tempo per parlare con me a Hogwarts, dovevi pensarci prima” si volta
e si allontana dai due.
-“Scusala Sirius, Britt è fatta così” la
giustifica Lily.
-“Perché si comporta così?” chiede Sirius
serio.
-“Bhe Sirius in effetti Britt ha ragione
quando dice che hai avuto tanto tempo ad Hogwarts per parlare con lei” afferma
lei abbassando lo sguardo e diventando rossa fuoco.
-“Non capisco” dice Sirius
-“Bhe sai com’era Britt ad Hogwarts,
intendo…come si presentava con le trecce e tutto il resto…” continua Lily
mantenendo lo sguardo basso.
-“Si, vagamente la ricordo”
-“Appunto vagamente” urla una voce dietro di
loro prima che Lily possa aprir bocca.
Britt è ritornata indietro per prendere Lily
e ha sentito tutta la conversazione.
-“La parola vagamente credo che sia un eufemismo
Black” urla furiosa Britt con le lacrime
che iniziano a scenderle dagli occhi blu.
-“Per tutti e sette gli anni ad Hogwarts non
hai fatto altro che ignorarmi, e insultarmi non appena incappavo nella tua traiettoria….si
ti sentivo che te la ridevi con quelle sgualdrine che ti venivano dietro, e ora
che ho deciso di mostrare al mondo come sono veramente, solo Ora ti sei accorto di me?” le ultime
parole sono state urlate con una tale enfasi che tutti gli Auror si voltano ad
osservare inebetiti la scena. Malocchio Moody punta il suo occhio azzurro prima
su di Sirius e poi sulla ragazza.
Remus ,Peter e James, osservano divertiti
tutta la vicenda.
Sirius è rimasto incantato. Britt invece non
vuole stare in quella stanza un minuto di più, nuovamente si allontana e se ne
va, ma questa volta Lily le viene dietro.
-“Questa volta l’hai fatta grossa Felpato”dice
James avvicinandosi all’amico con sorriso mordace, mettendo un gomito sulla
spalla dell’amico.
-“Lascialo stare Ramoso” interviene il
giovane e saggio Remus –“Non lo vedi che
è già abbastanza depresso, non c’è bisogno che tu metta la bacchetta nella
piaga”.
-“Secondo me un po’ se lo è meritato”
squittisce piano Peter.
Ma Sirius
non li sente neanche. Si sente uno schifo. Non si era mai reso conto che con il
suo comportamento da play boy strafottente era riuscito ferire qualcuno che non
lo meritava.
La scena si diradò e il volto turbato di
Sirius scomparve, ora Harry poteva vedere sua madre, seduta su un possente
scalino di marmo fuori dall’abitazione che accarezzava la testa di Britt, la
quale seduta anch’essa sul gradino, si stava disperando.
-“Dai Britt, non piangere” tentava di
consolarla la rossa.
-“Non ci riesco Lily, per anni lui si è
preso gioco di me…e ora” piange più forte nascondendo il volto tra le mani.
-“Mi dispiace” dice Sirius appena arrivato.
Sta veramente male, vuole scusarsi veramente con Britt.
Lily fa per alzarsi per lasciare soli i due,
ma Britt la trattiene afferrandola per il braccio. Sirius si avvicina a lei.
-“Ascolta Britt..”
-“Per te Shallow ,Black” grida Britt
guardandolo fisso.
-“Va bene,scusa” dice lui intimorito, poi
riprende “Non mi ero mai reso conto che con il mio comportamento sarei riuscito
a far del male a qualcuno, qualcuno come te che non lo meritava affatto, mi
sono comportato da stupido, e mi dispiace tanto..” abbassa lo sguardo.
-“Allora puoi perdonarmi?”chiede lui
guardandola con uno sguardo da cucciolo ferito.
Britt si alza dallo scalino .
-“Non è così semplice idiota, non puoi
sperare di cavartela così dopo tutto quello che hai fatto,sai quante lacrime mi
hai fatto versare….” urla con tutto il fiato che ha in gola diventando rossa.
–“…riuscirò a perdonarti solo quando pioveranno petali dal cielo” e se ne va.
Ancora una volta la scena cambiò, questa
volta apparve una tipica casa inglese babbana.
Sirius è d’avanti alla casa di Britt.
Furtivamente il ragazzo scavalca il recinto di legno,attraversa il giardino,
cercando di evitare gli irrigatori che zampilli d’acqua, e si reca sul retro della casa.
Per fortuna la ragazza è in casa, Sirius lo
capisce dalla luce che traspare oltre la tendina di una finestra. Impugna
saldamente la sua bacchetta e l’agita mormorando un’unica parola, cosicché tutti
i lampioni del quartiere, più le luci della casa di Britt si spengono.
Velocemente, Sirius agita di nuovo bacchetta e questa volta la piccola finestra
della camera di Britt si spalanca di colpo. Si appiattisce sulla parete di
legno della casa e un secondo dopo la testa nera di Britt compare. Sirius si
affaccia appena , la vede che scruta l’oscurità .
“Quanto è bella” pensa Sirius ,ma si
risveglia.
Ora o mai più.
Dalla bacchetta partono delle rosse
scintille che illuminano il buio. Dal piano di sopra sente Britt che lancia un
piccolo urlo seguendo con gli occhi la scia che pian piano si riduce, e un attimo
dopo dal cielo comincia a cadere una pioggia di petali rossi. Sirius si
affaccia nuovamente per vedere Britt. Lei è con la bocca aperta, guarda stupita
la pioggia rossa che le inonda il giardino. Si fa coraggio e si allontana dalla
parete per farsi vedere da lei. Britt abbassa lo sguardo e lo vede.
-“Che cosa…” dice.
-“Avevi detto che mi avresti perdonato solo
quando sarebbero piovuti petali dal cielo…allora mi perdoni?” urla lui
speranzoso.
Britt non gli risponde, rientra in camera
chiudendo l’imposta della finestra. A Sirius gli si stringe il cuore.
“Bhe amico mio, hai fatto tutto il possibile”
si dice tristemente abbassando il capo, ma per sua somma sorpresa la porta del
retro si apre rivelando Britt che, un po’ affannata, rimane appoggiata
sull’uscio. Tra i capelli neri ha i petali rossi che ancora cadono dal cielo.
Britt
è rimasta senza parole, non se lo sarebbe mai aspettato. Sirius la guarda senza aprire bocca.
Aspetta.
Lei gli
regala un dolce sorriso.
-“Scuse accettate, Black” dice.
Anche lui sorride ma la corregge subito:
-“Chiamami Sirius, Britt”.
-“Va bene” risponde arrossendo timidamente.
Sirius si avvicina a lei e gli allunga elegantemente
la mano.
-“Adesso posso avere l’onore di questo
ballo?” domanda.
-“Ma non c’è neanche la musica” risponde
meraviglia Britt.
Lui fa un gesto con la mano ed una melodico
canto si espande dall’alto. Britt alza la testa verso il cielo nero e vede una
moltitudine di piccole fatine sbarazzine colorate di mille colori che si
avvicinano a loro intonando la melodia e attorniano i due come delle piccole
lanterne. Britt guarda Sirius e gli porge la mano che lui afferra. Lui le passa
una mano tra i fianchi, e iniziano a danzare sotto la pioggia purpurea.
Concluso il secondo capitolo, allora che ve
ne pareeeee…
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Capitolo 3 *** Sweet memories ***
Capitolo 3
CAPITOLO 3
“Sweet memories”
Per
tutta la visione del ricordo Sirius non aprì bocca, rimase seduto sul suo letto,
la schiena incurvata per vedere meglio le scene che mostrava il pensatoio,assaporava
in pieno quei momenti tanto lontani. Harry di tanto in tanto gli lanciava delle
occhiate furtive, notando che la sua espressione mutava ad ogni scena.
Quando
il Sirius giovane e Britt scomparirono, Sirius rimase in silenzio, cercando le
parole giuste da dire ad Harry.
Poi
parlò:
-“Da
allora lei ha cambiato atteggiamento nei miei confronti, abbiamo iniziato a
frequentarci, dopo le riunioni dell’Ordine uscivamo insieme, sai le solite
cose….”
Harry
fece cenno di si con la testa.
-“Lei
mi ha insegnato l’amore… è stata l’unica donna che io abbia mai amato” ammise a
se stesso più che Harry.
-“Finché…
non è successo…” disse con tono strozzato.
Si
alzò dal letto facendolo cigolare e si appoggiò alla finestra semi-aperta che
dava sulla strada. La città era completamente addormentata e l’unica cosa che
Sirius vide fu un gatto nero, illuminato da un lampione, che si leccava la
zampa sul ciglio della strada.
Sirius
chiuse gli occhi e fece un profondo respiro per fare scendere l’amarezza che
gli premeva il cuore, un filo di vento gelido entrò prepotente dalla finestra e
gli accarezzò il bel volto, smuovendo appena i ciuffi neri sulla fronte.
C’erano dei ricordi che non voleva mostrare ad
Harry, ricordi troppo personali, troppo intimi da raccontare. Come quando si
erano scambiati il primo bacio.
L’intero villaggio di Godric
Hallows è immerso in una gioiosa aria
natalizia. Tutte le case sono addobbate come degli enormi alberi di natale, con
splendenti lucine variopinte che si riflettono sulla candida neve. Bambini
avvolti in pesanti giubbotti, accompagnati dai genitori, bussano a tutte le
porte delle case intonando canti
natalizi. Intanto, però, in una casa che nessun babbano può vedere, un gruppo
di amici è intento a scambiarsi regali. Britt,
Sirius, Remus e Peter sono stati invitatati a trascorrere le feste dai Potter è
adesso, tutti quant, sono accomodati nell’ampio salone di casa Potter. Un
ragazzo con gli occhiali, i capelli neri e con un cappello di lana rosso con
tanto di pon-pon alla sommità fruga tra i regali.
-“Tieni Felpato questo regalo
è da parete mia , di Lily e del nostro futuro pargolo” dice James, porgendo con una mano Sirius un enorme pacco rosso.
Il moretto lo prende il pacco è lo
scarta entusiasticamente.
-“Wow!” esclama “Un set per
la manutenzione delle moto, grazie”.
Dopo che tutti i presenti
hanno scartato i regali, Sirius, approfittando della momentanea distrazione dei presenti, chiede a Britt di seguirlo in un posto appartato. Senza fare
obiezioni lei lo segue.
Sirius rivolge un’occhiata a
James che gli risponde alzando il pollice.
“Allora?” chiede Britt quando
i due sono abbastanza distanti dagli altri.
“Bhe credevi forse che ti
avrei lasciata senza regalo?” chiede lui mostrandole un grande un pacco blu infiocchettato.
-“Oh… bhe.. in effetti”
inizia Britt arrossendo.
Sirius gli porge il pacchetto
che lei prende titubante.
-“Allora…aprilo” la incita
lui.
Lei sfila lentamente il
nastro dorato e strappa gentilmente la carte blu avvolge il regalo.
Britt esamina attentamente
il regalo fattole da Sirius.
E’ uno scrigno rettangolare
di legno laccato, il coperchio è leggermente bombato. Su di esso sono
intagliati minuziosamente delle piccole rose . Britt apre lo scrigno e una
dolce melodia inizia, mentre due piccoli ballerini vedtiti di tutto punto, cominciano a danzare
elegantemente un lento al suono di essa, percorrendo tutta la area dello
scrigno. Lei sorride dolcemente, mentre le gote le si tingono di rosso.
-“E’ la stessa musica che abbiamo
ballato insieme” afferma seguendo con gli occhi la coppia che balla.
-“E non è tutto…” dice
Sirius “…apri il cassettino” continua
indicando un piccolo cassetto incastrato nella parte inferiore del carillon.
Lei obbedisce e, non appena
sfila il cassettino, una piccola farfalla d’argento esce da esso, iniziando a svolazzare
armoniosamente tra i due, poi dolcemente si posa sul collo di lei e una
catenina, anch’essa d’argento, imprigiona la farfalla.
-“Oh… grazie…è bellissimo”
dice lei rigirandosi tra le dita il pendente a forma di farfalla.
Britt si avvicina e gli da
un bacio sulla guancia, ma nel momento in cui sta tornando indietro, lui
l’afferra per le spalle, bloccandola. Britt rimane ferma, il respiro le viene
meno, e il cuore inizia a batterle
forte. Sirius avvicina il collo alla spalla di Britt, con la mano libera
le scosta garbatamente i capelli neri dall’orecchio.
-“Sai Britt, ho una voglia
matta di baciarti” le sussurra con voce
profonda . Lei,allora, aspetta di incrociare lo sguardo di Sirius, si issa
sulle punte dei piedi e lo bacia.
-“Sirius”
lo chiamò Harry, facendolo riscuotere.
Voltò
il capo verso Harry e lo guardò con uno espressione carica di angoscia.
-“Mi
dispiace di averti fatto ricordare di lei” disse Harry mestamente assumendo un’
aria rammaricata.
Sirius
si avvicinò ad Harry e gli mise una mano sulla testa, scompigliandogli ancora
di più i capelli, poi ritornò a guardare fuori dalla finestra.
-“Ascolta
Sirius… come è….? iniziò Harry iniziando a tormentarsi le mani.
-“Morta?”
lo precedette Sirius sollevando appena la testa e posando lo sguardo sullo
spicchio di luna che trionfava in cielo.
Harry
fece cenno di si, ma vedendo che Sirius gli continuava a dare le spalle disse
di si.
Sirius,
appoggiò la fronte al vetro della finestra. Il suo caldo respiro appannava
vetro.
-“Purtroppo
non posso ne mostrartelo, ne raccontartelo Harry, non ero presente al momento
della sua morte. Silente era venuto a casa dei tuoi, tu eri appena nato e in
quel momento… tua madre piangeva…..ho
capito che…” fece un respiro e riprese questa volta con voce ferma”... era in missione per conto dell’Ordine… non so
dirti altro.” disse in parole spicciole Sirius.
-“Ora
se non ti dispiace Harry sono parecchio stanco”.
Harry
capì l’antifona. Si alzò dal letto e si avvicinò alla porta. Mise la mano sopra
il pomello e si fermò.
“Devo
dirglielo” disse. Si voltò verso la sagoma incurvata di Sirius.
-“Ascolta
Sirius ti devo dire una cosa che riguarda Brittany” disse tutto d’un fiato.
A
Harry parve per un attimo di vederlo sussultare , ma non si voltò.
-“Quel
giorno al cimitero… non l’ho detto d’avanti a Silente, ma ho visto oltre ai mie
genitori anche Brittany” fece una pausa, Sirius era sempre immobile.
-“Mi
ha detto di dirti di si” disse piano.
Si
voltò, aprì la porta e, dopo aver rivolto un ultimo sguardo al padrino, uscì
dalla camera in silenzio.
Il
volto di Sirius era irrigato di lacrime, non si era voluto voltare per non
mostrare a Harry un Sirius emotivamente fragile, un Sirius che nessuno aveva
mai visto, nemmeno Britt.
-“Ha
detto si” disse a bassa voce Sirius sorridendo, mentre l’ennesima lacrima gli
cadeva dal mento.
Britt
si trova a casa di Sirius. Lei e il ragazzo sono scappati lì non appena la riunione dell’Ordine è
terminata. Britt è seduta su un
divanetto verde, in mano tiene un bicchiere di vetro con dentro dell’idromele.
Sirius invece è in piedi poco distante da lei -“Sai Britt c’è una cosa che non
ti ho mai chiesto” dice Sirius guardando fuori dalla finestra, è novembre e
ormai l’inverno ha calato la sua ancora, migliaia di piccoli fiocchi di neve
hanno ricoperto la città.
-“Cosa?”
domanda lei incuriosita dalla sua affermazione. Sirius rivolge lo sguardo alla
ragazza.
-“Sai
mi chiedevo…come mai ad Hogwarts ti conciavi in quel modo?” chiede diventando
leggermente rosso.
Britt
poggia il bicchiere su un tavolinetto di vetro di fronte a lei, prende una ciocca di capelli e inizia a
giocarellarci.
-“Quando
avevo nove anni, un ragazzo molto più grande di me mi faceva delle avances…mi
diceva sempre che mi trovava
bellissima..” sorride appena
-“…Naturalmente
io non lo consideravo, in fin dei conti ero solo una bambina, cosa ne potevo
sapere?” si disse sorridendo.
-“
Un giorno lui ha provato…si insomma….hai capito no?” chiede imbarazzata alzando
posando lo sguardo su di lui.
-“CHE
COSA??” urla Sirius facendola sobbalzare –“TI HA FATTO DEL MALEEEE; CHI E’?
DIMMELO CHE LO AMMAZZO CON LE MIE MANI” urla senza contegno Sirius.
-“No..
no tranquillo Sirius non è successo niente” lo rassicura Britt.
A
quelle parole Sirius si calma appena.
-“Per
fortuna sono riuscita a scappare dalle sue grinfie, e da allora…” fa un attimo di silenzio
-“
…Da allora ho avuto paura, una paura irrazionale, così ho pensato che se magari
avessi cambiato aspetto, non avrei avuto più nessun problema, è così è stato”.
Conclude semplicemente.
Sirius
rimane a guardarla, mentre dentro di sé si da del cretino. Britt è una ragazza
magnifica e lui aveva quasi rischiato di perderla, fissato com’era ad badare
solo l’aspetto esteriore.
-“Ascolta
Britt c’è una cosa che ti devo chiedere, una cosa importante” inizia lui
imponendosi un atteggiamento solenne.
-“
Ti ascolto” lo incita lei guardandolo.
-“Volevo
dirti… quando tutta questa guerra sarà finita, quando potremo finalmente
tornare a condurre una vita normale…. tu…” si ferma.
“Forza vecchio mio, forza c’è la puoi fare,
l’hai provato un milione di volte, forza”
-“Ecco…vorresti sposarmi?” chiede diventando
rosso e abbassandosi in ginocchio prendendo nella sua mano quella di Britt.
Lei rimane pietrificata.
“Ha detto
sposare, si.. io e lui.. sposarci…” pensa lei confusa.
Si
sente lo sguardo di Sirius addosso.
“Mi sa che devo rispondergli”
Sta
per rispondere, quando un forte rumore parte dalla sua tasca, cosicché lei per
lo spavento si alza di colpo.
-“Oh
cavolo, tra poco è il mio turno…” urla “…devo andare” dice prendendo la borsa viola
poggiata vicino al divanetto.
Sirius
la guarda con un’ espressione ebete stampata in volto, lei lo nota e si
affretta ha rispondere.
-“Oh..ecco…spero
che non ti dispiaccia se ti do la risposta questa sera” dice frettolosamente
mettendosi la giacca di sopra e tirando fuori i lunghi capelli neri rimasti incastrati
in essa.
-“No..certo
che no..” dice lui ancora scioccato e rimanendo in ginocchio.
-“Allora
ciao, ci vediamo dopo” e si
smaterializza.
Ecco
a voi il terzo capitolo. Come al solito mi aspetto tanti commentiiiii..Alla
prossima
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Capitolo 4 *** Goodbye ***
Capitolo 4
CAPITOLO 4
“Goodbye”
-“Dai
Felpato non fare quella faccia” lo prega James sprofondando sul divano accanto
all’amico.
-“Non
c’è la faccio Ramoso, non capisco perché è scappata in quel modo”. Risponde
sconfortato Sirius, protraendosi in avanti e stuzzicando con il dito la manina
paffuta di Harry.
-“Ma
è evidente Sirius” interviene Lily, seduta sulla poltrona di fronte a Sirius e
tenendo in braccio il piccolo Harry di appena quattro mesi.
-“Immagino
che Britt fosse un po’ confusa” afferma alzandosi e porgendo al marito Harry,
poiché il piccolo chiede insistentemente di lui. Appena James prende tra le
braccia il figlio, questo si aggrappa con forza ai capelli del padre.
-“Ahi
Harry! Fai il bravo non tirare i capelli a papà” urla James cercando di
allontanare la manina dai suoi capelli, mentre Sirius e Lily lo ignorano
completamente.
-“Confusa,
perché dovrebbe essere confusa?” chiede Sirius a Lily alzando di botta la
testa.
Lily
fa un profondo respiro, dietro di lei, dentro al caminetto, il fuoco scoppietta
allegramente creando sfumature rossastre per tutto il salotto di casa Potter
-“Bhe
Sirius vi frequentate solo da un anno, non credi di essere stato un
po’….frettoloso?”
-“Forse
hai ragione Lily” ammette Sirius guardando James che adesso corre per il
salotto, cerca disperatamente di afferrare gli occhiali che il piccolo Harry
sta facendo galleggiare.
-“E
solo che per la prima volta mi sono innamorato veramente di qualcuno, lei è
fantastica, è meravigliosa, e io voglio passare il resto della mia vita con
lei, può sembrare stupido e forse un po’ infantile ma…” Lily si sporge, gli
poggia dolcemente una mano sulla spalla e lo guarda con un’espressione
intenerita.
-“No,
Sirius, non credo che tu sia infantile. Dì a Britt le stesse cose che hai detto
a me, aprile il cuore, non avere paure di mostrarti per quello che sei
veramente e sono sicura che…”
DRIIINNNN
Lily
alza la testa rossa e la volta verso la porta principale di casa sua.
-“Non
ti preoccupare Lily vado a vedere io chi è” si affretta a dire il marito,
cogliendo al volo l’occasione di dare Harry a Lily.
James, un po’ malridotto a causa del
combattimento, dopo aver ridato il piccolo Harry alla mamma, lascia il salone
attraversa il lungo corridoio interamente ricoperto di carta da parati, e si
avvicina al grande ingresso.
-“Chi
va là?” urla per farsi sentire dalla persona oltre la porta di legno scuro.
-Sono
io, Brittany” urla una voce al di là della porta.
-“Se
sei la vera Brittany allora…” comincia il moro
-“James
non è il momento di fare il terzo grado. Sono Brittany Amanda Shallow,
ex-Corvonero e ex mostro di Hogwarts,ora per favore apri è urgentissimo”ulula
la ragazza.
James, si convince che lei è la vera Britt(lui e
Sirius l’avevano battezzata mostro di Hogwarts, ma non immaginava che lei ne
fosse a conoscenza) allunga la mano destra verso una lunga sbarra di ferro che
sigilla la porta, la ruota in senso antiorario e la porta si apre cigolando.
“Ciao
Britt, qual buon vento…Oh mio Dio che ti è successo?” chiede spaventato vedendo
delle abbondanti chiazze di sangue sulla maglietta rosa della ragazza .
-“No
niente è tutto apposto” lo rassicura immediatamente lei. -“Abbiamo avuto un
piccolo imprevisto e uno di nostri è stato ferito,niente di grave si
riprenderà” conclude sorridendo.
James
dopo aver assorbito appieno le parole di Britt, si riscuote facendole segno di
entrare. Lei, un po’ titubante, varca la soglia guardandosi intorno.
-“Sirius
è qua?” domanda lei voltando la testa verso l’amico.
-“Si,
è nel salotto con Lily ed Harry. E’ un po’ giù veramente, è venuto subito qua
dopo che tu te ne sei andata..che cosa gli hai combinato?” chiede fingendosi
ignaro.
Britt
sussulta.
-“Devo
parlargli” dice seria,senza rispondere alla domanda di James.
-“Va
bene, allora andiamo…”
-“No,
voglio parlargli in privato,per favore digli di raggiungermi” chiede lei
mantenendo il suo atteggiamento serio.
-“V-va
bene” risponde il ragazzo un po’ intimorito dall’atteggiamento di lei. Si girà
e attraversa il corridoio e entra nel salotto. Dalla porta d’ingresso Britt lo
sente sussurrare qualcosa a Sirius, poi sente i passi pesanti del ragazzo che
attraversano la stanza fino ad arrivare alla soglia della porta. Sirius ha
un’espressione mista tra il sorpreso e
lo sconvolto. Cammina verso Britt a passo moderato.
Il
cuore della ragazza comincia a battere come un dannato.
Appena
Sirius è a pochissimi centimetri dalla ragazza la scruta attentamente.
-“Che
cosa ti è..” comincia ma Britt lo interrompe bruscamente.
-“Non
sono venuta qui per discutere di questo” comincia lei.
-“Si,
lo immaginavo” ribatte lui infilando le mani in tasca sorridendo amaramente.
–“Ascolta
Britt, per quanto riguarda quello che ti ho detto oggi, se ti ha dato fastidio
la mia domanda…fai finta che non ti abbia detto nulla” dice velocemente il moro
guardando la ragazza dritta negli occhi.
Britt
rimane un po’ disorientata nel sentire quella richiesta, ma si riscuote subito
rispondendo a tono.
-“Ti
sbagli la tua domanda non mi ha affatto infastidito, anzi, mi ha fatto
riflettere”
-“
Riflettere?” domanda lui
-“
Si, riflettere. Mi viene da pensare: E se io quel giorno, al matrimonio di Lily
e James, avessi deciso di rimane dentro il mio bozzo e mi fossi presentata con
le codine e quegli assurdi occhiali, tu non ti saresti mai avvicinato a me, non
mi avresti mai chiesto di ballare, te ne saresti fregato completamente di me,
anzi ti saresti fatto quattro risate su di me, chiamandomi il mostro di
Hogwarts.”
-“E’
vero” risponde lui tranquillamente, senza far trasparire alcun senso di
vergogna
-“Cheee?”
fa lei sorpresa e inorridita allo stesso tempo.
-“E’
vero” ripete lui –“Avrei fatto l’errore più grande della mia vita, perché sono
sempre stato abituato ad essere cercato dalle ragazze più belle, che siano
entrate nel mio raggio visivo”
-“E
perché adesso dovrebbe essere diverso con me?” domanda lei agitandosi.
-“Che
vuoi dire?” chiede lui sconcertato.
-“Magari,
io decido di sposarti, stiamo un po’ insieme e dopo un paio di anni mi lasci
per la sgualdrina di turno, solo perché, magari il mio aspetto non è più alla
tua altezza e ritornerò ad essere quella che chiamavi MOSTRO” urla con le
lacrime che iniziano a rigarle le guance, ricoperte da un leggero strato di
fard.
-“Questo
non è possibile perché io TI AMO!” urla lui, con una tale potenza da far
rimbombare la sua voce per la tromba delle scale. Nell’altra stanza il piccolo
,Harry a causa dell’enorme trambusto, scoppia in un pianto disperato.
Nelle
orecchie di Britt risuonano le dolci parole che Sirius ha pronunciato.
-“Ma
con il tempo i sentimenti mutano, le persone che si sposano decidono di divorziare…”
inizia piano mordendosi il labbro.
Sirius,
in un attimo comprende i veri sentimenti di Britt.
Lei ha paura.
-“Niente
è eterno Britt, è ora che tu lo impari. La vita non è fatta di certezze, se
tutti la pensassero come te, non si alzerebbero neanche dal letto” le dice
Sirius dolcemente
Britt
abbassa il capo e le lacrime le cadono dal mento appuntito schizzandole la
maglietta.
-“Rispondi
sinceramente: se io decidessi, adesso, di ritornare ad essere la ragazza che
ero ad Hogwarts, tu avresti il coraggio di uscire con me? Di baciarmi in
pubblico?”
Sirius
rimane spiazzato dalla domanda della ragazza.
-“Appunto”
dice Britt, singhiozzando,si volta e
apre la porta, fa per uscire quando Sirius l’afferra per la mano.
Lei
non oppone resistenza, anzi, stringe la sua mano dentro quella di Sirius.
Lui
avvicina leggermente il suo corpo a quello di lei e poggia il suo mento alla
spalla della ragazza.
-“E’
così, dunque, che la pensi? In quest’anno che ci siamo frequentati tu non mi
hai mai perdonato veramente! Dice lui con tono strozzato dal dispiacere.
Britt
rimane in silenzio e immobile, il respiro caldo di Sirius le solletica il
collo.
Sirius un po’ deluso dal silenzio di lei, le chiede
quasi un sussurro:
-“
Io ti amo Britt, il mio amore è sincero e non si basa sul tuo aspetto
esteriore, ma sulla bellezza dei tuoi sorrisi, della tua voce, della tua anima.
Potrai mai trovare nel tuo cuore la forza di perdonarmi veramente? Di avere il
coraggio di stare con me nel bene e nel male?”.
Britt
continua il suo silenzio.
E’
spaventata. Non sa come reagire e come comportarsi. Cerca disperatamente una
risposta dentro di sé, ma sfortunatamente la sua ricerca non va a buon fine.
Muove ruota la mano che Sirius tiene e lui, tanto da indurlo a lasciarla e si
allontana da lui.
Il
ragazzo resta in silenzio, spera con tutto il cuore che Britt possa dargli una
risposta. Ma ciò non accade. Vede la sua figura ruotare il pomello d’ottone,
vede i suoi lunghi capelli neri danzare nell’aria quando lei si volta per
guardarlo, vede i suoi occhi blu e infine la vede uscire dalla casa.
La vede per l’ultima volta.
Concluso
anche questo capitolo…..COMMENTATE
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Capitolo 5 *** Forever ***
Capitolo 5
CAPITOLO 5
“Forever”
Lo scampanellio di un
campanello rimbomba tra le pareti di casa Potter.Dopo pochi secondi un ragazzo
in pigiama azzurro dall’aria assonnata scende per la scalinata stropicciandosi
l’occhio destro sbadigliando rumorosamente.
Attraversa tutto il
corridoio fino ad arrivare alla porta principale.
-“Chi va la?” chiede per la
seconda volta inforcando gli ochhiali.
-“Sono Albus, Percival,
Wulfric, Brian, Silente” annuncia.
James riflette con molta
difficoltà, poi parla.
-“Se sei il vero Albus
Silente allora, qual è il tuo dolce preferito?”
-“Direi, senza alcun dubbio,
il sorbetto al limone” risponde l’altro pacato.
James, quindi, ruota il
pomello per lasciar entrare Silente.
-“Per la barba di Merlino,
Silente, che ci fai qui a quest’ora… è successo qualcosa? domanda il ragazzo un
po’ preoccupato notando l’espressione grave del preside.
-“In effetti James il motivo
della mia visita è..oh Buonasera Lily, spiacente di averti svegliato” disse
Albus vedendo comparire Lily in vestaglia rosa .
-“Albus, che piacere
vedert….ma che cosa è successo?” chiede sconcertata la rossa.
-“Mi duole venire a
disturbare la vostra tranquillità familiare, ma purtroppo, certe cose vanno
affrontate che siano belle o brutte..”
-“Che cosa è successo?” chiedono
impazienti i due.
-“Ebbene, questa sera, dopo
un’improvvisa imboscata da parte dei Mangiamorte e del loro capo….” fa un
respiro molto profondo alla vista degli sguardi preoccupati che i due
coniugi si lanciano –“…alcuni membri
dell’Ordine sono rimasti feriti nel tentativo riportare la tranquillità,
purtroppo uno di loro è stato colpito da
Voldemort stesso e, disgraziatamente, non siamo riusciti a intervenire in tempo
per salvarla”
-“S-salvarla?” dice Lily con
voce tremante, aggrappandosi al braccio di James, il quale è rimasto
pietrificato.
-“Purtroppo… la vittima è la
signorina Brittany Shallow” dichiara finalmente l’uomo.
-“NOOOOOO” urla disperata la
rossa gettando il volto sulla spalla del marito, che l’abbraccia forte, e
meccanicamente gli passa una mano tra i capelli.
Sirius, dalla camera degli
ospiti dove dorme, sente le urla di Lily e dall’altra stanza quelle del piccolo
Harry e, senza perdere tempo, lancia le coperte che lo coprono e scende dal
letto precipitandosi giù dalle scale.
Forse è stata l’espressione
carica di dolore e compassione che Silente gli ha rivolto nel momento in cui i
loro sguardi si sono incrociati, forse è stato il pianto disperato di Lily o la
testa china di James… non ricorda bene cosa è stato a fare scattare la molla,
sta di fatto che ha capito.
Il cuore gli si ferma e un
groppo alla gola gli intasa dolorosamente le vie respiratorie, gli occhi scuri
si velano, impedendogli di vedere chiaramente la scena.
-“Britt” dice con un filo di
voce, rivolgendosi a nessuno in particolare.
-“C-come è successo?” sente
dire Sirius da lontano.
-“Lord Voldemort è furioso,
James, sta cercando in tutti i modo di scovare la tua famiglia, vuole Harry. E’
mia opinione che questa sera sperava di estrapolare delle notizie a Brittany,
ma lei ha resistito fino all’ultimo” una lacrima cade dagli occhi azzurri
dell’anziano mago.
-“Dobbiamo essere tutti
fieri di lei”.
***°***
Rimane sulla soglia della
porta della Chiesa, riesce a vederla anche se è lontana. La tomba galleggia poco distante dal presbiterio. Gli amici e i
familiari hanno inondato il posto dove giace di fiori e candele bianche. Sirius
si muove verso di lei, ogni passo riecheggia dalle pareti della Chiesa. Gli
sembra così ingiusto, prega dentro di se di svegliarsi e vederla vicino a lui
che dorme serena appoggiata al suo petto,
con i capelli neri spettinati e
sparpagliati che gli solleticano il volto.
Sirius la guarda: i capelli
neri le sono stati pettinati minuziosamente, il volto è leggermente truccato
per nascondere la freddezza della morte, le è stato messo addosso un abito
elegante bianco, le mani, infine sono sul petto,intrecciate su un bouchet di
piccoli fiori bianchi. Sembra una sposa, la sposa che lui avrebbe voluto tanto
condurre all’altare, ma ora questo non sarebbe stato più possibile, ora la
morte avrebbe sfigurato il suo bel viso, avrebbe rovinato il suo vestito.
Una lacrima, seguita da un’altra e poi da un’altra
cade dal bel volto del ragazzo. Sirius si china su di lei, ponendo le mani
sulla bara, fino a sfiorare con la fronte le labbra fredde, bagnandole il collo
di lacrime. James si avvicina all’amico per dargli conforto, poggia una mano
sulla spalla tremante di lui ma non dice nulla, non riesce a dire nulla.
-“Se ne è andata, mi ha
lasciato per sempre ” dice con voce soffocata e continuando a piangere.
-“Mi dispiace Felpato” gli
dice James.
Lily assiste distante alla
scena, anche lei piange, ma capisce che in un momento tanto tragico, Sirius
vuole dare l’ultimo addio al suo vero amore. Si avvicina al marito e,
quando lui incrocia il suo verde sguardo
,lei gli fa cenno col capo di lasciare
solo Sirius.
Sirius alza la testa, passa
la sua grande mano sul volto di Britt e si china baciando le labbra marmoree della ragazza.
-“Addio mio piccolo angelo,
forse un giorno potremmo rivederci e allora potremmo stare insieme e io…”
soffoca un singhiozzo “ e io sarò l’uomo più felice del mondo perché ti avrò
ritrovata… Ti amo mia piccola Britt, ovunque tu sia sappi che ti amerò per
sempre.”
Il
sole sorse su Grimmauld Place illuminando la tetra stanza. Sirius, da dietro la
finestra, rivide il sole che timidamente si mostrava in tutto il suo splendore
abbracciandolo con i suoi caldi raggi.
Da
quando Britt era morta un frammento di lui l’aveva seguito dentro la tomba dove
riposava beatamente, ma un pensiero consolatorio gli tamponò il cuore sanguinante…Lei
era riuscita a perdonarlo.
-“Per
sempre” sussurrò Sirius sorridendo al sole.
FINEEEEE.
Si
lo so come finale fa un po’ schifo ma sinceramente non riuscivo a inventarmi di
meglio.
Commentatee.
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