UN'AVVENTURA INDIMENTICABILE

di kilua175
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** RIVELAZIONE X DECISIONE X PARTENZA ***
Capitolo 2: *** SALUTO x NUMERO 365 x NAVE ***
Capitolo 3: *** ASSALTO X GIOCO DI SQUDRA X PASSEGIATA ***
Capitolo 4: *** FORESTA X COMBATTIMENTO X CACCIA AL TESORO ***
Capitolo 5: *** PROVA X PROVA X FINE ? ***
Capitolo 6: *** Gioco di squadra x combattimento x fine ***
Capitolo 7: *** FINE X TORRE X SCOPERTA ***
Capitolo 8: *** PROVE X CRISI X NUOVO INIZIO ***



Capitolo 1
*** RIVELAZIONE X DECISIONE X PARTENZA ***


Capitolo n 1:  RIVELAZIONE X VERITA' X  PARTENZA 

Erano le tre  del pomeriggio e kaito, come sempre, passava la sua giornata a oziare con il suo basco sulla testa, che gli aveva lasciato il padre, disteso sul prato ad ascoltare il vento. Passate 4 ore a non fare nulla, da lontano, arrivò la voce della madre che lo incitava a rientrare per dargli una mano in cucina. Nonostante fosse il suo 15esimo compleanno  doveva aiutare la madre per mandare avanti la locanda e quindi anche oggi doveva darsi da fare. Dopo aver lavorato interrottamente per tre ore  di fila  terminò la sua ultima ordinazione e cadde a terra stremato. Rimesso in ordine tutta la cucina si diresse verso la sua camera, la quale si trovava sopra la locanda, salendo le scale kaito vide l’ombra della madre che si avvicinava verso di lui, il suo primo istinto fu quello di girarsi e vide la madre che portava con se una torta  con su scritto ”tanti auguri kaito”, improvvisamente fece uscire dalla sua bocca un enorme sorriso che  contagiò anche la mamma; i due  si guardarono per qualche secondo poi il figlio la ringraziò di cuore e Le rubò la torta dalle mani e scappò in camera sua. Mentre giungeva nella sua camera  kaito per la prima volta sentì la mancanza di  una figura paterna, infatti  quella notte non riuscì a prendere sonno e decise di fare una passeggiata per casa, uscì dalla sua camera e si diresse verso le scale mentre stava scendendo scivolò e improvvisamente si fece dieci scalini  da seduto ritrovandosi con il sedere per terra. In quel momento notò un piccola apertura per terra mentre cercava  di alzarsi, colto da una forte curiosità sollevo la tegola e vide che al suo interno c’era una lettera con su scritto il suo nome. Vide che era stata aperta in precedenza ma non gli interessava più di tanto e cominciò a leggere, la lettera era scritta dal padre il quale gli raccontava dei suoi ultimi giorni di vita e di chi dove cercare se voleva avere delle risposte sulla sua morte. L’unica cosa che seppe dire fu devo trovare JIN, nascose la lettere in una tasca del piagiama ripose la tegola al suo posto e cercò di riprendere sonno, nella sua stanza, ma senza successo. La mattina dopo kaito si alzò di buon ora e si diresse subito a parlare con la madre quando giunse alla locanda, questa era presa nelle faccende di apertura del negozio, decise di prendere coraggio e si avvicinò alla madre con la lettera in mano, appena vide quel pezzo di  carta lo riconobbe subito e si allontanò intimorita ma ormai kaito si era parato davanti con una faccia che chiedeva risposte su cosa fosse successo a suo padre. La madre chiese subito dove aveva trovato quel pezzo carta e kaito non rispose fece finta di nulla e gli chiese subito spiegazioni sul padre, in quanto ella gli aveva sempre mentito dicendogli che era morto a causa di  una grave malattia. La madre cominciò a balbettare qualcosa per poter svincolare alle  mille  domande che gli stava ponendo il figlio, fino al momento che intervenne la nonna che rivolgendosi alla madre disse che era inutile temporeggiare e che era il momento che sapesse la verità sul padre. La madre non fu molto utile a kaito in quanto gli ripeté le stesse cose che c’erano sulla lettera, tranne che gli confessò che  fu lei a nascondere la lettera sotto la tegola per non fargliela trovare ma non aveva mai avuto il coraggio di buttarla perché era uno dei pochi oggetti che gli ricordava il marito, fino a quando kaito non la fermò nel suo racconto  chiedendogli  che cosa era un hunter, a quella parola la madre, si alzò  e si diresse verso casa e dopo una manciata di minuti si ripresentò davanti al figlio  con un foglio di iscrizione, lo passò dinanzi al figlio che lo  lesse con attenzione e dopo aver terminato il tutto e aver ascoltato ancora il tranquillo suono del vento disse alla madre con un tono molto serio che lui avrebbe frequentato il corso per superare  l’esame per diventare un hunter. La madre a quelle parole si gelò e disse che non gli avrebbe mai permesso di morire come il padre . In quel momento kaito e la madre si lanciarono dei lunghi sguardi che si conclusero con kaito che diede le spalle alla madre e le disse che ormai era tardi e che lui aveva fatto la sua scelta e aveva intenzione di seguire quella strada, in quel momento la madre, per un secondo, le sembrò di rivedere il padre del ragazzo e comprese che era inutile discutere; si voltò anche lei dirigendosi  all’interno del suo locale dicendogli che era libero di fare ciò che voleva. Per kaito iniziava una nuova avventura che l’avrebbe portato fino ai confini del mondo.

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Capitolo 2
*** SALUTO x NUMERO 365 x NAVE ***


Capitolo2: Era appena sorto il sole, nella stanza di kaito, ed egli era già in piedi, stava preparando le ultime cose nello zaino prima di partire per andare a sostenere l’esame per diventare un hunter. Si rifece il letto, uscì dalla sua stanza, scese le scale lentamente senza fare troppo rumore, per evitare di svegliare la madre dal suo sonno, ma fu inutile. La madre era già li, con una tazza di caffè, in mano con uno sguardo pieno di dolore ad aspettare il figlio. C’era un’aria molto tesa, Kaito non fece in tempo a dire neanche una parola che lo blocco chiedendogli se era pronto a intraprendere questo viaggio assurdo, egli cerco di spiegare il suo punto di vista, ma la madre si avvicino verso di lui e lo strinse forte al petto pregandolo con una voce molto sofferente di stare attento. Poi si allontanò dal figlio si girò verso il tavolo e prese un fodero e glielo consegnò dicendo che quella era stata la spada, del padre, che aveva usato in molte sue battaglie. Il giovane prese la custodia e sfoderò la spada,sentiva che era molto pesante, guardò la madre e gli riconsegnò la spada dicendole che non voleva aiuti da parte di nessuno: avrebbe compiuto questo viaggio solo con le proprie forze. In quel momento la madre non seppe che dire tranne che somigliava sempre di più a suo padre, dopo qualche minuti di silenzio il figlio si volto per uscire dalla porta,mosse i suoi lunghi capelli,e la salutò, lei in risposta gli disse di volergli bene e gli raccomodò di lavarsi i denti due volte al giorno. A quelle parole kaito si fermò un secondo, sorrise, sentendo in cuor suo, che non c era più quell’aria tesa che l’aveva accompagnato fino alla porta di casa, ma c’era una grande tranquillità; alzò il braccio dicendogli che le voleva e bene e di non preoccuparsi per lui e cominciò a correre. La madre allo stesso tempo più si allontanava il figlio più le lacrime gli scendevano dal viso. Erano ormai le nove di sera quando Kaito giunse al porto dell’isola di Sail: decise di fermarsi a mangiare qualcosa. Si fermò nella locanda blueexspress, tipica locanda dove i marinai attraccavano una volta giunti nell’isola, entrò all’interno e chiese subito un porzione di supplì e patatine. Mentre aspettava la cena tirò fuori l’iscrizione degli hunter cercando qualche informazione da utilizzare; finalmente quando giunse la sua cena la cameriera gli chiese come mai aveva quella faccia così pensierosa e il ragazzo voltandosi verso di lei le mostrò la richiesta, non appena la ragazza vide il simbolo degli hunter,posò il vassoio sul tavolo e gli si avvicinò e gli disse di seguirla dietro la locanda. Kaito,a quelle parole, si voltò subito verso di lei e la seguì, non sapeva bene se fidarsi o meno ma sentiva sempre di più di aver fatto un passo verso la verità. Dopo esser giunto nel retro della locanda vide che c ‘erano molte persone di diversa età, che si voltarono tutti verso di lui squadrandolo dalla testa ai piedi;sentiva che l’aria intorno a lui era cambiata,di nuovo, era molto tesa. Da dietro arrivò la ragazza che lo spinse e gli disse di attendere lì,mentre il ragazzo si sistemò quella si allontanò con un sorrisetto malizioso mostrandogli una carta con lo stesso simbolo della sua iscrizione dicendogli, prima di chiudere la porta del tutto;-che abbia inizio il pre-esame-. kaito non comprese bene cosa disse ma seguì il suo consiglio. Da quando la ragazza aveva chiuso la porta erano passate circa due ore e mezza e molte delle persone che c’erano quando era arrivato se n’erano andate, affermando che era una perdita di tempo. Quando passò la terza ora si presentò un uomo che da lontano cominciò a contare le persone che erano rimaste:arrivo a 125;tutti quanti lo guardavano perplesso,compreso kaito,che fino a quel momento era rimasto in un angolo,come gli aveva detto la cameriera. Quando l’uomo ottenne l’attenzione di tutti fece i complimenti ai presenti e disse che avevano superato la fase preliminare e se, cortesemente, potevano passargli la richiesta d’iscrizione degli hunter. Alla proposta alcuni si opposero dicendo che erano stati per ore ad attendere un conteggio inutile e che non avevano intenzione di perdere ulteriore tempo: richiedevano immediatamente la licenza. L’uomo, con una velocità impressionante, si parò davanti al ragazzo che stava parlando e gli sferrò un pugno che lo mise ko rompendogli, probabilmente, la mascella. Tutti quanti rimasero sconvolti dalla forza brutale che aveva, dopo essersi ricomposto,si rivolse verso la folla,ancora sconvolta,e disse che per conquistare la licenza un uomo dev’essere pronto a tutto e a sostenere qualunque prova anche attendere 10 ore e se qualcuno non se la sentiva poteva anche andarsene. Kaito si avvicinò all’uomo e gli consegno il foglio, lui, cortesemente, lo prese e gli sorrise e gli diede il cartellino con il numero 365, il ragazzo lo ringraziò,a ruota ogni candidato consegnò la propria iscrizione e ricevette un numero, Una volta finita la distribuzione,l’uomo si presentò dicendo che il suo nome era Gerard e che era un hunter professionista e il suo era compito quello di accogliere i futuri candidati. Terminato il discorso l uomo chiese di essere seguito e tutti quanti si misero in fila a seguire l’esaminatore. Dopo 2 ore di camminata veloce l’ uomo giunse su una nave:fece salire tutti i candidati, dando l’ordine ai mozzi, che erano presenti sulla nave. di farla partire; aggiunse poi,con un sorrisetto maligno, che,con piacere, notava che il gruppo si era sfoltito. Mentre la nave continuava a viaggiare kaito si butto su angolo di essa,con la faccia distrutta, che bramava un cuscino e un letto morbido, ma orami era lì e doveva andare avanti. Mentre cercava di riposare gli occhi, dal suo stomaco si sentì un brontolio che si sentì per tutta la nave,in quel momento il suo colore di pelle da bianco latte divenne rosso come un peperone, improvvisamente una mano gli tese un barretta di cioccolata, kaito la prese e alzò lo sguardo ringraziando, il ragazzo sorrise e si presentò,dicendo di chiamarsi Edward. Entrambi si scambiarono dei lunghi sorrisi, poi il ragazzo lo salutò e andò anche lui a mettersi in un angolo a riposare .Dopo aver mangiato, con grande voracità, la barretta, gli occhi di kaito si concentrarono sulla targhetta,pensando a quale numero avesse avuto il padre durante il suo esame. L’esaminatore si avvicinò al ragazzo chiedendogli come mai aveva quell’aria così pensierosa, il ragazzo rispose di getto dicendo che stava pensando al padre e al suo esame, ma una volta accortosi di chi aveva davanti si scusò, l’esaminatore sorrise compiaciuto e gli disse di non preoccuparsi. Dopo aver ritirato il suo sorriso gli chiese qual’era il nome del padre,il ragazzo, ancora confuso per tutto questo interessamento, rispose che era Cornelius Zaine. A quelle parole l’esaminatore divenne improvvisamente serio e velocemente salutò il ragazzo augurandogli la buonanotte, allo stesso modo, kaito rispose. cortesemente, alla buonanotte e dopo qualche minuto gli occhi gi si chiusero in un profondo sonno. nota: chiedo scusa ma il mio computer ha avuto un problema di rete e mi ha tolto il capitolo spero vi piaccia questo nuovo capitolo, e vi possa entusiasmare, buona lettura a tutti al prossimo capitolo

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Capitolo 3
*** ASSALTO X GIOCO DI SQUDRA X PASSEGIATA ***


Capitolo 3

ASSALTO X GIOCO DI SQUDRA X PASSEGIATA

Ormai il sole era sorto,le prime luci del sole erano dirette verso gli occhi di Kaito e questo lo fece svegliare subito. Prima che ritornasse nel mondo della realtà ci volle qualche minuto, subito dopo essersi ripreso si alzò,vedendo che molti concorrenti erano già in piedi. Edward gli passò davanti dandogli il buongiorno, allo stesso modo il ragazzo rispose cortesemente, velocemente si alzòe lo raggiunse chiedendogli se si poteva fermare un secondo. A quelle parole Edward si voltò e gli mostrò un enorme sorriso chiedendogli cosa voleva,ancora con la voce smorzata, per  lo scatto che aveva fatto per rincorrerlo, gli disse:- grazie mille per la tavoletta di ieri sera,era buonissima! Scusami sono stato un maleducato non mi sono neanche presentato: io sono Kaito Zaine-. Edward gli disse che era stato un piacere condividere con lui la barretta, poi gli chiese se voleva accompagnarlo a darsi una sciacquata. I due ragazzi si diressero sotto coperta dove velocemente si ripulirono dalla stanchezza. Una volta finito i due,velocemente, tornarono sopra coperta e videro che tutti i partecipanti erano riuniti intorno all’esaminatore. Dopo un lungo discorso sulla  forza fisica, Gerard diede le spalle ai partecipanti, aprì la porta della cabina e disse:- provate a sopravvivere- sorridendo. In quel momento la tensione arrivò alle stelle e non appena la porta si chiuse arrivò una palla di cannone da est che distrusse l’ albero  maestro, sbriciolandolo in mille pezzi. Non appena  voltarono lo sguardo nella direzione della palla di cannone si videro un enormità di uomini, armati fino hai denti, con l intenzione di uccidere. Subito dopo aver  attraccato sulla nave si  avvinghiarono verso alcuni candidati, ancora confusi, e li uccisero senza pensarci due volte. Tutti i candidati furono costretti ad impugnare le armi , per sopravvivere,  Kaito e Edward si guardarono un secondo e si misero subito spalla contro spalla per fronteggiare gli avversari: ne arrivavano due alla volta. Entrambi i ragazzi evitarono i primi colpi, Kaito scivolò verso il basso e subito dopo passò al contraccolpo sferrando un pugno sulla faccia dell’uomo, allo stesso modo, Edward evitò una seria di colpi veloci, subito dopo fece scivolare la sua spada dalla schiena e la conficcò nel petto dell’avversario. Kaito, consapevole che non poteva continuare a evitare solo i colpi, aspetto che un uomo si avvicinò verso di lui,spostandosi poi,velocemente, verso destra, all‘ultimo, gli spezzò il braccio e gli prese la spada: sentiva  che era molto leggera e sapeva che gli sarebbe stata utile. Si presentò subito un altro avversario; ma questa volta era preparato, blocco con la spada diversi colpi e poi trafisse il suo avversario. Nel frattempo, Edward aveva ucciso già diversi avversari,quando notò che il suo amico stava per ricevere un attacco nel suo angolo cieco, con uno scatto fulmineo si diresse verso  l’avversario e lo trafisse, Kaito si girò verso di lui e gli sorrise ringraziandolo e lui ricambiò il sorriso. Ripresero le posizioni precedenti, notando che anche gli altri candidati stavano combattendo con i denti per sopravvivere:alcuni erano molto esperti nella lotta, altri erano molti agili. Edward analizzò la situazione, mentre Kaito cercava di respingere gli avversari, gli si avvicinò e gli disse:- seguimi ho un’idea-, il  ragazzo si parò da un attacco  e con un calcio allontanò il nemico. I due ragazzi si diressero verso un cannone, Edward calcolò la traiettoria, mentre il compagno lo continuava a difendere dagli attacchi ,uccidendo diversi nemici, poi gli disse:- non ho da accendere-. Kaito affermò che era momentaneamente occupato poi aggiunse di  aver visto una candela accesa sotto coperta. Edward non finì di ascoltare la frase che si buttò di corsa alla ricerca, giunse lì sotto, dopo aver visto la morte in faccia più volte, la prese e di corsa tornò su. Arrivato al  cannone, vide che Kaito era in seria difficoltà, era accerchiato e stremato;da dietro arrivò lui e ne stese tre, mentre l amico affondava la spada  in un altro avversario. Kaito,poi, gli chiese se aveva trovato la candela,  Edward sorrise compiaciuto,a quel sorriso, Kaito disse: -diamoci dentro facciamola saltare in aria-. I due puntarono il cannone verso la nave nemica, accesero la miccia e partì un colpo che distrusse la nave. I due ragazzi sorrisero battendosi il cinque,si complimentarono a  vicenda, mentre andavano a unirsi al resto del gruppo, Edward notò che alcuni uomini, che erano stati uccisi, avevano un numero di identificazione, lo fece notare all’amico e Kaito ipotizzò che potevano essere prigionieri. Una volta sconfitti gli ultimi nemici,che erano rimasti sulla nave,uscì l’esaminatore facendogli i complimenti per l’ottimo lavoro svolto,  guardando la nave, in cui si trovava, e quella nemica. Durante la battaglia la nave era divenuta inagibile, a causa della distruzione del’albero maestro, l’esaminatore disse ai candidati di dirigersi all’isola che si vedeva  in lontananza e  di attraversarla tutta, in quanto dall’altre parte c’era un dirigibile pronto a partire. L’esaminatore aggiunse anche che avevano solo dodici ore per arrivare al dirigibile altrimenti sarebbero rimasti nell’isola a morire, a quelle parole i candidati,ancora stremati dalla battaglia, si buttarono in mare. Giunti nell’isola i candidati partirono alla volta del dirigibile, Kaito si fermò e propose a Edward di andare insieme, egli accettò con piacere e partirono alla volta della foresta che si prolungava per tutta l’isola. Iniziarono il cammino quando si sentì una voce che veniva da destra che  chiedeva aiuto e poi improvvisamente la voce si spense in un gemito di dolore, i due ragazzi si guardarono a vicenda e Kaito disse:-si prospetta una passeggiata interessante- sfoderando la spada, che si era preso durante la battaglia, strappando un sorriso all’amico che a sua volta sfoderò la sua.
 NOTA: eccoci qua spero che vi piaccia questo nuovo capitolo, spero che scorra bene e vi possiate divertire 
vi auguro buona lettura a tutti 

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Capitolo 4
*** FORESTA X COMBATTIMENTO X CACCIA AL TESORO ***


CAPITOLO 4
FORESTA X COMBATTIMENTO X CACCIA AL TESORO
 I due ragazzi camminavano da ormai cinque ore, sembrava tutto tranquillo  a parte il caldo afoso che li stava stremando, picchiando sulle loro teste, quando sentirono dei rumori prevenire dinanzi a loro strinsero sempre più forte l’arma. Si presentarono delle scimmie armate che li guardavano in modo molto agguerrito. Kaito,  un po’ perplesso, disse all’amico:- sono delle scimmie con la spada!  Ma è un circo o cosa- Edward, con una voce molta  preoccupata, gli disse di fare attenzione che quelle Non erano delle semplici scimmie, ma, bensì,  delle monkeys copiers ( scimmia copiatrici) che erano in grado di copiare gli esseri umani alla perfezione, addirittura aveva sentito di alcune di loro che si erano sostituite alla vita di quest’ultimi. Appena Edward  terminò la sua spiegazione, le scimmie saltarono contro i ragazzi, con l’intento di eliminarli, e in una velocità impressionate si trovarono dinanzi ai due che cercarono di pare i loro attacchi, ma inutilmente, infatti  vennero sbattuti  contro gli alberi con un forza mostruosa. I due ragazzi, troppo storditi  per parare il secondo attacco, vennero sbattuti a terra, una delle scimmie copiatrici  si avvicinò con l’intento di uccidere Edward, ma purtroppo il ragazzo non aveva la sua spada con se per  difendersi. La scimmia stava per ucciderlo quando,  Kaito si mise davanti con la sua spada e quella dell’amico,  incrociandole, smorzando il colpo della scimmia, sciolse le spade e  allontanò il nemico  con un fendente di avvertimento. Poi chiese all’amico se stava bene: Aveva perso i sensi a causa  della forte  botta che aveva preso, Anche Kaito non era messo molto bene, ma si mise davanti a lui e cercò parare ogni assalto  passando dalla difesa all’attacco più volte, ferendo solo superficialmente i nemici poiché  troppo veloci, poi decise di attirare la loro attenzione spingendosi in avanti, lasciando una freccia disegnata per terra e un orario. Dopo che Kaito si allontanò abbastanza da Edward ingaggiò battaglia all’ultimo sangue con le scimmie che gli diedero molti problemi, riportando diverse ferite, arrivò a ucciderne 5 su 10 ma non mollò: continuava a combattere, incassando e passando al contrattacco. Quando sconfisse il 7 settimo  cadde stremato per terra, ma prima di svenire del tutto gli sembrò di vedere il volto dell’amico che lo sorreggeva: infatti era lui.  Edward arrivò e con un po’ di rabbia e di coscienza allo stesso tempo, prese la sua spada e con tre affondi, calcolati alla perfezione, eliminò le ultime tre scimmie senza dargli la benché minima possibilità di difesa. Terminata la  battaglia si avvicinò all’amico e cercò di  medicare le diverse ferite che aveva sul  corpo, fortunatamente erano tutte superficiali, lo stese su un tappeto di foglie e lo fece riposare. Intanto  lui calcolò il tempo che gli rimaneva, notando che avevano ancora  6 ore abbondanti,mise qualcosa sotto i denti  e riposò gli occhi per un’ oretta fino a quando una delle sue trappole diaboliche  non decapitò un gruppo di monkeys copiers. Si svegliò di sopra assalto soddisfatto che la trappola aveva funzionato  alla perfezione, si  diresse verso l’ amico vedendo che le bende unite all’ infuso medico avevano fatto effetto, in quanto le ferite si stavano disinfettando, poi arrivò una voce dall’amico, ancora molto sofferente ,che gli chiedeva   come facesse a conoscere  tutte queste cose. Edward disse che amava molto leggere  e che a lui venivano naturali, poi gli consigliò di riposare un altro poco  e l’amico  seguì il consiglio  chiudendo gli occhi per un’altra ora. Al suo risveglio  si trovò sulle spalle di Edward e gli chiese di farlo  scendere, l amico premuroso gli chiese come stesse e Kaito, un po’ dolorante, gli rispose con un sorriso:- abbastanza bene grazie a te-. Edward   gli disse che non c’era  bisogno di ringraziarlo,in quanto era lui ad essergli debitore  per avergli salvato la vita quando aveva perso momentaneamente i sensi,fungendo da esco. I due si scambiarono dei  lunghi sorrisi e ripresero a camminare. Mancava  ormai meno di due ore  allo scadere  del tempo stabilito. I due cominciarono  a vedere l’uscita della foresta, decisero di accelerare il passo quando Edward perse i sensi, Kaito di corsa controllò il compagno  e vide subito che era stato punto all’ altezza del collo, probabilmente da un ragno, notò  il colore che la bolla piano piano stava assumendo, riconoscendo la puntura, si precipitò a cercare nel  suo zaino un antido preparatogli in precedenza dalla madre contro le punture, ma purtroppo non c’era. Probabilmente era caduto durante uno dei conflitti che aveva avuto, pensò se era conveniente tornare indietro, ma non c’era tempo: decise di arrangiarsi, voltò il ragazzo,  prese la spada e incise subito la bolla poi avvicinò la bocca a quest’ultima succhiando il veleno e sputandolo dopo averlo estratto, eseguì questo procedimento  più volte, fino  a quando la bolla non si sgonfiò e cambiò calore raggiungendo un rosso chiaro. Aspettò mezz’ora se lo mise sotto braccio ed entrambi si trascinarono verso l’uscita della foresta. All’uscita della foresta i due ragazzi, stremati dalle fatiche, videro un enorme dirigibile, pronto a partire, tutti gli sguardi si rivolsero verso gli ultimi arrivati, l esaminatore si avvicinò ai due ragazzi e gli disse:- complimenti vedo che avete avuto qualche  problema con le monkeys copiers, animali non facili da fronteggiare- i due ragazzi ancora stanchi si guardarono e poi con un grande sorriso dissero contemporaneamente – una passeggiata!-.L’esaminatore venne, subito,  contagiato dal loro sorriso e li pregò di seguirlo sul dirigibile, allo stesso modo l equipaggio di quest’ultimo invitò i candidati, che avevano superato la foresta, a salire. Vennero staccati gli affissi dal terreno e il dirigibile prese il volo. Tutti i candidati feriti, tra cui Kaito ed Edward, vennero medicati e fatti riposare, ad ogni candidato venne offerta una camera per riposare, prima di giungere alla nuova destinazione. Passarono alcuni giorni prima che tutti si ripreso dalla ferite che avevano subito, intanto Kaito rivelò il motivo del suo viaggio a Edward e la stessa cosa  fece il ragazzo con l’amico dicendogli che voleva divenire un hunter per dare la caccia ad una famosa città perduta  per ridare buon nome alla sua famiglia, la quale aveva perso tutto a causa della ricerca in cui credeva il padre. Mentre i giorni passavano con tranquillità giunse la fine della settimana, quando ci fu un annuncio alla radio che chiedeva a tutti i partecipanti di dirigersi alla sala grande, situata al terzo piano del dirigibile. Tutti i candidati eseguirono l’ordine assegnato e si diressero  nel luogo prestabilito. Giunti nella sala, i ragazzi si trovarono l’esaminatore con altre tre persone messe in fila, una accanto all’altra, quando la fila si spezzò, uscì un uomo di età avanzata che si presentò:- salve a tutti sono Netero e sono il presidente della  grande società degli hunter, mi complimento con tutti quelli che sono giunti fin qui, posso solo immaginare i grandi sforzi che avete fatto per sopravvivere, ma per divenire un hunter questo è niente!. Come ogni anno  sono qui per annunciare l’ultima prova che dovrete sostenere, una caccia ad  alcuni oggetti perduti nel corso della storia, a breve verrà appesa la lista degli oggetti che potrete cercare, in questa prova potrete anche fare coppia- Kaito ed  Edward si guardarono sorridendo, la coppia era fatta e pronta. - l’importante è che il singolo o lo coppia riesca a riportare uno degli oggetto qui nel dirigibile entro  cinque giorni  da domani-. Dopo qualche ora che il presidente aveva annunciato l’ultima prova venne appeso il foglio con i vari oggetti da cercare. Gli oggetti in totale erano 5 e i candidati erano  molti di più, Kaito ne contò circa 35 presenti nella sala, Edward disse che erano stati messi così pochi oggetti  affinché si eliminassero  a vicenda tra di loro. Kaito si segnò i diversi oggetti su un foglio e insieme all’amico si diressero in camera sua per decidere l’oggetto da ritrovare . Gli oggetti erano: una ciocca di capelli della regina Cleopatra, ancora integra, il flauto diabolico,che chiunque lo suonava moriva dopo aver suonato la 3 nota, la freccia che trafisse il tallone di Achille, l’ultima scaglia del drago Mefisto e infine l’ultimo manoscritto sulle dodici leggi della scienza oscura. A quelle ultime parole Edward rimase affascinato riuscendo a  dire solo: -andiamo a prendere questo-  Kaito sorrise dicendo che a quanto a pare avevano deciso l’obbiettivo e che restava solo da aspettare il giorno dopo.
nota: ecco qui il nuovo capitolo spero vi piaccia succedono un pò di cose interessanti spero vi piaccia e vi coinvolga buona lettura a tutti ragazzi 

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Capitolo 5
*** PROVA X PROVA X FINE ? ***


PROVA X  PROVA X  FINE ?
La notte era passata e i due ragazzi non avevano chiuso occhio, dopo essersi preparati uscirono dalle loro camere, Edward si avvicinò all’amico e gli chiese se era d’accordo per la scelta dell’oggetto. Kaito lo guardò e gli disse che per lui non c’era problema tirando fuori un enorme sorriso contagioso, i ragazzi si diressero nella sala grande dove li stava aspettando il presidente Netero. Poco dopo che erano arrivati i due ragazzi, Kaito venne subito squadrato dal presidente, mentre l’esaminatore gli sussurrava qualcosa all’orecchio, egli si sentì subito  osservato e questa cosa non gli piaceva affatto. Finalmente il presidente si alzò, allontanandosi dall’esaminatore e disse: - buongiorno a tutti i candidati, a breve vi faremo scendere  e da lì inizierà la vostra caccia, vi ricordo non ci sono regole, potete ottenere gli oggetti in qualunque modo, basta che entro il tempo stabilito ritornerete qui con uno degli oggetti della lista. Nella sala c’era un grande silenzio, fino a quando il dirigibile non atterrò. I candidati si diressero all’uscita del dirigibile e partirono ognuno alla volta del proprio obiettivo. I due ragazzi si guardarono e tirarono un grande sospiro di sollievo, facendosi una grossa risata che venne smorzata da Kaito che disse- mamma mia! che aria tesa che c’era non ce la facevo più a stare lì, la tensione si tagliava con un coltello - Edward, continuò a sorridere beatamente, poi suggerì di dirigersi subito nella biblioteca di Kolik, per cercare delle informazioni sul manoscritto. I due ragazzi cominciarono la prova non curanti di ciò che sarebbe successo. Una volta arrivati alla biblioteca, dopo qualche ora di viaggio, entrarono e rivolsero subito la loro attenzione al reparto sui manoscritti perduti. Edward cominciò a spulciarli uno per uno, quando l’amico si arrampicò sulla libreria e glieli  fece cadere tutti tra le mani,  dicendo che non era saggio consultarli qui e che non si poteva perdere tempo, cosi si  diressero verso la cassa, per pagare, ed uscirono. Kaito suggerì di trovare un alloggio per le notti, Edward condivise l’idea e si diressero verso il centro della città, entrarono nella prima locanda che trovarono e chiesero una stanza. Giunti nella camera di corsa si buttarono sui libri cercando più informazioni possibili. Dopo quattro ore di ricerca, tra i numerosi libri trovarono alcune informazione sull’ultimo posto dove era stato spedito il manoscritto: in un monastero proibito della città  di Castel, a 150 km da dove si trovano loro. Da ciò i ragazzi ipotizzarono che il testo era stato nascosto all’interno del monastero e che era rimasto, probabilmente, in quel luogo per più di due secoli. Improvvisamente si sentì un rumore che veniva dalla porta, Kaito e Edward si gelarono, a bassa voce Edward disse all’amico:- ci stanno spiando, al mio tre sfondiamo la porta  e li blocchiamo ok?- l’amico annuì e aspettò il segnale, quando giunse, i due ragazzi attaccarono e dovettero ingaggiare battaglia con alcuni candidati. Edward disse :” dobbiamo fermali costi quel che costi”- con una voce molto seria, Kaito ne stese uno ferendolo gravemente su un fianco, la stessa cosa fece il compagno portando un affondo preciso e spietato che portò la morte dell’avversario. Purtroppo una coppia di candidati riuscì a giungere alla finestra, sorridendogli  si buttarono e si fecero nascondere dall’oscurità della notte. Kaito con uno sguardo pieno di rabbia si diresse subito verso l’avversario che aveva ferito, lo prese per la maglietta e lo costrinse a parlare, minacciandogli di spezzare un dito alla volta se non gli avesse risposto, gli chiese chi erano e cosa avevano sentito, ma purtroppo la ferita, poco dopo,  portò alla morte del suo avversario. Edward si avvicinò e gli disse di non preoccuparsi che tanto non avrebbero ottenuta nessuna informazione. Kaito consigliò di partire subito per la volta del monastero, il compagno appoggiò la sua idea e si andarono a preparare di corsa. I ragazzi uscirono frettolosamente e si diressero alla stazione dei treni. Una volta saliti i due fecero a turno per riposarsi mentre l’altro faceva la guardia. Dopo qualche ora di viaggio giunsero nella città, mentre Edward cercava di capire qual’era il monastero dove era tenuto il libro, in quanto secondo la cartina della città erano presenti due monasteri proibiti, Kaito stava mettendo qualcosa sotto i denti, patatine alla cipolla, quando disse :-secondo me sono unite queste due patatine - a quelle parole all’amico fu tutto più chiaro, aveva capito perfettamente come doveva muoversi prese l’amico per il braccio, che stava mangiando la sua patatina unita. Giunsero al primo monastero, entrando di soppiatto, superarono le guardie e cominciarono ad ispezionarlo. Kaito, mentre passeggiava, pensando ancora alla sua patatina unita, vide una scultura che rappresentava il sistema solare, chiamò l’amico, che stava ispezionando l’altra parte del monastero, egli si avvicinò e notò subito  che era rappresentato male lo schema dei pianeti. Chiese a Kaito se gli poteva dare una mano a rimettere in ordine lo schema, una volta messo a posto da sotto la scultura apparve una sacca in cuoio, mentre  l’ amico continuava a fare perno Edward prese la sacca. Si allontanarono battendosi il cinque a vicenda. Da lontano si sentì un battito di mani che venne seguito da una voce che si complimentava con i due ragazzi che si voltarono di corsa e videro che c’erano altri due  candidati. Si avvicinarono e gentilmente chiesero ad Edward se  poteva dargli la borsa, altrimenti avrebbero usato la forza, il ragazzo la  nascose dietro di se, e gli disse:- dovrete uccidermi se la volete- intervenne l’amico correggendolo:-ci dovrete uccidere!- i due si  guardarono sorridendo e Kaito aggiunse:- non possiamo fermarci proprio ora-, impugnarono  le armi e con uno balzo si allontanarono velocemente dai due candidati, che allora volta si spinsero verso di loro cercando di  colpirli con le loro enormi asce e mazze chiodate, ma fu tutto inutile, i due ragazzi passarono subito al contrattacco con una serie di affondi a vuoto. Edward consigliò di dividerli e Kaito alla velocità della luce strappò la borsa dal compagno e disse: -  se non volete che la brucio venite a prendervela velocemente uno dei due candidati scattò  verso di lui cercando di colpirlo con la sua ascia, ma il colpo venne schivato con grande maestria, i due si scambiarono diversi attacchi, quando l’avversario di Kaito lasciò scoperto un fianco ed egli ne approfittò per colpirlo con un calcio che portò alla rottura di un paio di costole, mentre il nemico barcollava all’indietro Kaito ne approfittò per affondagli la spada in pieno petto.  Nel frattempo Edward, aveva eliminato il suo avversario e lo stava aspettando all’uscita, mentre Kaito si avvicinava notò la precisione con cui aveva eliminato il nemico, poi quando lo raggiunse gli disse:-scusa se ho impiegato  tanto ma era un po’ rognoso- Edward lo guardò compiaciuto e gli chiese di passargli la borsa, cerco al suo interno se c’era qualcosa ma era vuota. Kaito suggerì di andare a riposarsi da qualche parte, e si diressero in una taverna del luogo, dove chiesero una stanza. Passata la notte, i due ragazzi si svegliarono presto e analizzarono un po’ per uno la borsa per diverse ore, quando Kaito, colto da un momento d’ira la tirò vicino al fuoco, subito l’amico corse a prenderla, quando, notò che accanto al calore la borsa aveva evidenziato una riga e disse:- è inchiostro simpatico-. L’amico a quelle parole disse che era impossibile in quanto quel tipo di inchiostro si applicava sul foglio, ma Edward lo corresse dicendo che l’inchiostro poteva anche essere stato compresso  ed inciso sul cuoio, Kaito si avvicinò al camino e cominciò ad aumentare la fiamma, mentre l’amico strappò del tutto la borsa rendendola simile ad un foglio, Kaito lo guardò sconvolto e lui gli disse di fidarsi e gli chiese come se la cavava a disegnare: aveva avuto un’idea. Kaito prese carta e matita e gli chiese cosa doveva fare, il compagno gli disse che doveva rappresentare ciò che il calore gli metteva in evidenza. Passate diverse ore a lavorare i due ragazzi ottennero un disegno completo di una planimetria di un edificio ed Edward disse compiaciuto:- abbiamo una mappa -. Kaito  prese la borsa ormai distrutta e la buttò nel fuoco. I due ragazzi si addormentarono dopo aver fatto un viaggio di controllo e aver piazzato  diverse  trappole. La notte passò veloce, i due ragazzi si alzarono non appena i raggi del sole entrarono nella stanza, Edward controllò se la mappa c’era ancora, disattivando la trappola che aveva piazzato, la nascose nella tasca della sua borsa e si andò a preparare velocemente mentre Kaito, già pronto, si stava riposando sul tetto della locanda. Quando fu pronto anche lui lo chiamò, Kaito, con un salto si mise in piedi e scese di corsa ed entrò nella stanza dicendo:- allora  partiamo?–  Edward fece un cenno  e uscì dalla  porta. Dopo una grande passeggiata di tre ore giunsero al secondo monastero, ma dopo aver ritrovato i cadaveri nel primo monastero avevano aumentato la sicurezza e Kaito disse:- siamo diventati famosi che bello!-. Edward decise di fare un giro di ricognizione, mentre il compagno si fece una passeggiata, dopo un paio d’ore i due amici si rincontrarono, ma Kaito ritornò con una spalla tutta fasciata. Edward preoccupato chiese cosa fosse successo e l’amico in risposta gli disse che un gruppo di candidati aveva avuto voglia di scambiare due parole con il sottoscritto, Edward ancora perplesso gli disse che aveva fatto un’ispezione e che aveva trovato un punto poco sorvegliato  e che aveva pensato di entrarci questa sera alle 22 quando ci sarebbe stato il cambio della guardia, l’amico gli disse che il vero cambio della guardia sarebbe avvenuto alle 22 e 30, ovvero quello delle guardie speciali che proteggevano l’entrata interna. Edward, sconvolto da questa informazione, chiese come l’aveva ottenuta e Kaito disse, con un sorriso malizioso, che l’aveva chiesta gentilmente ai suoi assalitori. I due ragazzi andarono di corsa a prepararsi per infiltrarsi, lasciarono tutto  il superfluo e aspettarono l’ora stabilita e cominciarono l’assalto. Saltarono nel punto stabilito, stordirono le due guardie ed entrarono da una finestra, aspettarono che ci fosse il cambio di guardia e si intromisero. Edward prese la mappa e cominciò ad analizzarla si portò vicino ad un muro indicandolo al compagno, dicendogli che aveva solo 5 minuti prima che arrivassero le altre guardie a dare il cambio, l’amico con un sorrisetto malizioso disse:-  me ne basta uno tranquillo- si avvicinò al muro piazzò delle capsule, poi consigliò all’amico di voltarsi e in pochi secondi ci fu una grande esplosione che fece saltare  il muro. Edward lo guardò sconvolto, ma Kaito seppe dire solo, con aria molto ingenua:- un regalo degli amici con cui ho parlato prima, sono stato così gentile che mi hanno voluto fare  un regalino-. Prima di entrare Kaito lanciò l’ultima delle capsule in aria e fece crollare una parte del monastero, affinché nessuno li potesse raggiungere facilmente. Di corsa, seguendo le indicazioni della mappa, giunsero in una stanza   con una porta in ferro chiusa, con una grande scritta sopra “OGNI COSA DINANZI A NOI E UNA SEQUENZA INFINITA” a quella scritta i due ragazzi rimasero perplessi  e Kaito disse:- adesso che so di essere infinito cosa facciamo! Mi metto a ballare il  tip tap, siamo giunti ad un vicolo cieco maledizione!- Edward non si  arrese, si fermò un attimo e cominciò ad analizzare la porta e vide che era impiantato un sistema ad innesco,collegato alla porta, con una sequenza  di numeri, alcuni erano fissi mentre un numero doveva essere inserito, fece vedere il marchingegno all’amico che si depresse ancora di più viste le infinite possibilità che c’erano. Nella testa di Edward continuava a ronzare le parole “sequenza”…” infinito”, parole che aveva già sentito. Quando, dopo aver guardato i numeri 1 1 2 3 5 8 13 21 per un’ora sulla porta, gli fu tutto più chiaro, si trattava della sequenza di Fibonacci, che aveva letto su un libro del padre.Si avvicinò all’amico e gli disse:- ti fidi di me ?-  Kaito rispose, ovviamente, in modo positivo e con un grande sorriso, gli chiese come mai gli aveva posto questa domanda ed Edward, un po’ insicuro, gli disse:- ho un’intuizione ma se è sbagliata probabilmente moriremo qui- Kaito si alzò da terra e gli disse:- affido la mia vita a te- l’amico si avvicinò alla porta e inserì il numero 34 che secondo il suo calcolo, sommando l’ultimo numero più il precedente della sequenza( 21+13), doveva essere il numero coretto. Qualche secondo dopo che ebbe inserito il numero la porta si aprì e dinanzi a loro apparve il manoscritto posto su un leggio. Edward, colto, da una grande foga, si diresse subito verso quest’ultimo, quando Kaito gli sferrò un calcio per fermarlo e disse:- ci sono delle trappole- lanciò diversi sassi e scattarono diverse trappole, frecce avvelenate, gas nocivi e lance, Edward ringrazio l’amico e disse:- erano malate forti queste persone nessuno sarebbe sopravissuto in mezzo a questo inferno-. Lentamente si avviarono a prendere il libro, lo riposero nella sacca e di corsa tornarono indietro, perché la porta era legata ad un secondo innesco che quando il libro veniva spostato, quest’ultima si richiudeva. Per un pelo i due ragazzi riuscirono a superare la porta e tornarono indietro. Giunti all’inizio si trovarono diverse guardie armate  che aspettavano i due ragazzi velocemente cercarono di scappare ed evitare i colpi,  ma purtroppo  le ferite di Kaito impedivano a pieno i suoi movimenti ed infatti  venne colpito ad una gamba. Edward se lo mise in braccio e, cercando di uscire vivo da lì, raggiunse una finestra che dava su un fiume, con la forza riuscì ad aprirla e si buttò in acqua con l’amico in spalle. Si lasciarono trasportare dalla corrente, fino a quando Edward si aggrappò ad un manico di una delle due sponde, prese un po’ di forza e salì. Si  ritrovarono sotto un ponte entrambi mal ridotti, Edward  fece stendere Kaito, che sanguinava a causa della ferita, cercò di medicarla come meglio poteva. Poi cercò  di prendere sonno, ma fu del tutto inutile. La mattina, dopo i due ragazzi  si diressero nella loro stanza, dopo tre ore di passeggiata giunsero nella loro camera e si buttarono subito sul letto stremati, Edward appena posò la testa sul cuscino si addormentò, mentre Kaito si mise a guardia della stanza affinché il libro non venisse rubato. Passarono diverse ore quando Edward si riprese da tutta la stanchezza, che aveva accumulato. Quando i ragazzi si prepararono subito per il viaggio, Edward controllò la gamba dell’amico, rimanendo sorpreso della velocità di guarigione di Kaito, dopo aver rimesso tutto in ordine partirono per la volta della stazione per tornare al punto di  raccolta, ma purtroppo vennero bloccati dalla coppia che era riuscita a scappare nei giorni passati, i due partecipanti, ancora con lo stesso sorriso con cui l’ avevano beffati la prima volta, si avvicinarono e  gli chiesero di dargli il mano scritto, i due ragazzi risposero all’unisono con un secco no, impugnando le armi. I due, senza pensarci due volte, si diressero contro i loro nemici, non potevano permettersi di arrendersi o di fallire: si scambiarono dei colpi molto veloci , fino a quando il treno non partì e i due ragazzi si sciolsero dai loro avversari e si buttarono nel treno in corsa e sparirono dagli occhi di tutti.
 
chiedo scusa per chi ha letto il testo in queste ore ma ho avuto un problema con il pc e non ho potuto mettere la nota autore 
Allora questo capitolo è un pò lungo spero vi piaccia e che vi prenda molto buona lettura a tutti

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Capitolo 6
*** Gioco di squadra x combattimento x fine ***


 Gioco di squadra x combattimento x fine
 
Il treno prese velocità e si allontanò dai due assalitori, ancora titubanti,  che rinunciarono all’inseguimento. Non appena si fermò per sostare, i due ragazzi uscirono da sotto il treno, tutti sporchi, sorrisero ed Edward disse:- ottima idea quella di  nasconderci qui sotto- salirono, dopo essersi ridati una pulita. Non appena entrarono intercettarono una conversazione di alcuni uomini che parlavano del furto del manoscritto, subito cercarono un posto dove nascondersi, ed entrarono  nella prima cabina che trovarono. Qui trovarono una ragazza che stava dormendo, che teneva stretta una custodia, Kaito si avvicinò  per osservarla più da vicino, quando aprì gli occhi e con una grande velocità  gli portò alla gola un pugnale, ma nello stesso momento, Edward fece la stessa cosa puntandole  la sua spada . Kaito prese le redini della situazione e cominciò con il dire:- ti chiedo scusa non volevo disturbare il tuo sonno, mi scuso, adesso abbassiamo tutti le armi ok?-. Dopo qualche minuto di silenzio i due abbassarono le spade, poi Edward si presentò:- molto piacere mi chiamo Edward, mi scuso di averti puntato contro la  spada- la ragazza in risposta si  presentò , anche lei, dicendo che il suo nome era Vilux, infine anche Kaito fece le debite presentazioni. Dopodiché salutarono la ragazza ed uscirono dalla cabina,scusandosi, Kaito disse:- tipetto interessante la ragazza-. Per diversi minuti cercarono una camera libera in cui potevano nascondersi. Alla fine nell’ultima cabina del vagone riuscirono a trovare un posto dove ripararsi. Dopo due ore, passò un uomo, che chiese il biglietto, entrambi i ragazzi mostrarono il loro e si richiusero in stanza. Passata un’altra ora i due ragazzi si riposarono tenendo sempre un occhio sulla porta in caso qualcuno provasse ad entrare. Kaito era giunto al terzo pacchetto  di patatine quando Edward gli chiese:- come fai a mangiare quelle schifezze in continuazione-, l’amico rispose:- sono così buone le mangio da una vita, non riesco a farne a meno,se  vuoi te ne offro una?- porgendogli il pacchetto, l’amico ne prese una disse che erano molto buone, a quelle parole gli arrivò un pacchetto che mise  al suo fianco e ritornò alla trappola che stava sistemando. Kaito passò una buona mezz’ora a guardare fuori, quando chiese al suo amico:- Edward ma abbiamo un treno diretto ??- quello rispose:- no avevamo finito i soldi quindi ho preso quello meno costoso che fa tutte le fermate, ma ho calcolato che dovremmo comunque arrivare in tempo- Kaito, con una voce preoccupata disse:- ma allora perché abbiamo saltato tre fermate da quando sto guardando fuori?-. I due decisero di fare un giro per capire ciò che stava succedendo, quando uscirono trovarono  Vilux, che probabilmente aveva intuito,  anche lei, che qualcosa non andava. Kaito si avvicinò salutandola, mentre Edward si diresse verso la sala macchina, quando entrò trovò i due macchinisti  uccisi, da un taglio netto sulla gola, cercò di  rallentare il treno, ma purtroppo non ci riuscì, di corsa, si diresse dal compagno e dalla ragazza  e spiegò la situazione i due si preoccuparono un po’ e si diressero verso un altro vagone. Nel vagone successivo trovarono un esercito di candidati, pronto a tutto pur di ottenere uno degli oggetti. Vilux disse:- immagino che voi abbiate uno degli oggetti della lista: io ho il flauto- in risposta Kaito disse:- noi abbiamo il manoscritto,che ne dici di unirci e cercare di fronteggiare i signori?-, Vilux sfoderò  due pugnali dalla schiena dicendo che le sembrava un’ottima idea, in risposta i ragazzi fecero lo stesso, con le proprie armi: si annunciava una battaglia a gran velocità. Poco dopo un l’esercito dei partecipanti,si scagliò contro i ragazzi, Edward consigliò subito di divedersi, mentre affondava la sua spada nel petto di un avversario, tutti e tre si staccarono portandosi con se diversi avversari, Kaito uscì dalla finestra  urlando a squarcia gola: - se volete il manoscritto seguitemi!-. Una folla si mosse verso di  lui,  che si stava dirigendo sopra il treno, appena tutti furono saliti cominciò il massacro. Tutti i candidati si fiondarono contro di lui, con un salto magistrale riuscì  ad evitare i  primi colpi, rispondendo subito con degli affondi e dei fendenti precisi che portarono la morte degli assalitori, eliminati i prime tre; si buttò contro la folla, uccidendone altri tre buttandoli dal treno in corsa. Poi decise di ritornare dai suoi amici. Rientrò nel vagone e gli apparve una scena folle: Edward e Vilux che si spalleggiavano l’uno con l’altro uccidendo ogni nemico che si parava davanti. Si intuivano alla perfezione: sembravano conoscersi da sempre nessun avversario, sopravviveva alla precisione dell’amico e tanto meno alla velocità impressionante della ragazza con i pugnali. Alla fine i pochi rimasti decisero di darsi alla  fuga, ma con un salto, i due ragazzi bloccarono uno dei fuggiaschi,  piantandogli un pugnale nella spalla, procurandogli un gran dolore. Kaito intervenne  nella scena dicendo:- che bella coppia che siete! c’era molta sintonia tra di voi che carini!-tirando fuori un enorme sorriso. I due si girarono, imbarazzati, allontanandosi affermarono che era solo un lavoro di squadra. Edward spezzò la tensione creatasi  cercando di spostare  l’attenzione  su  un problema molto serio: come bloccare il treno che ormai aveva ottenuto molta velocità. Vilux disse che non era un problema, guardando il suo avversario ferito, si avvicinò e cominciò a girare il pugnale nella spalla, dicendogli:- ti conviene parlare altrimenti il dolore aumenterà, voglio sapere come posso controllare la velocità  del treno- il ragazzo, sofferente disse:- non vi dirò nulla-, mentre terminava di parlare, la ragazza estrasse il secondo coltello e glielo piantò su una coscia passandola da parte a parte, dicendo che non era la risposta alla sua domanda. Mentre il prigioniero ansimava per i dolori, i due ragazzi, dietro di lei, erano terrorizzati e non riuscivano a pensare tranne che era una tipa molto pericolosa ed era meglio non farla arrabbiare, Kaito, a bassa voce, disse:- questa è peggio di me!-. La ragazza provò di nuovo “ gentilmente” a chiedere le informazioni, dopo la seconda pugnalata l’ ostaggio fu più socievole e le disse tutto spiegando che il treno era stato manomesso e non poteva essere fermato e che tra poco sarebbero intervenuti con un dirigibile   alcuni mercenari, assoldati per bloccarli e ucciderli. Edward cercò di spiegare che l’ unica possibilità era quello di prendere il dirigibile, l’idea fu condivisa da tutti in più Kaito suggerì di nascondersi. Misero ko il candidato, ancora sofferente, nascondendolo nel bagno, poi si andarono a nascondere ognuno in un posto diverso, attesero qualche minuto prima dell’arrivo dei mercenari, che appena arrivarono si guardarono intorno cercando i loro obbiettivi, ma non appena abbassarono la guardia, i ragazzi saltarono fuori  bloccandone alcuni, uccidendoli senza pietà. Subito arrivò una scarica di frecce contro di loro, che in risposta si fecero scudo con i corpi degli avversari,si allontanarono dal fuoco, nascondendosi dietro delle porte. Un mercenario, dopo aver scagliato diverse frecce contro le porta, disse:- non vogliamo uccidervi ci servono solo gli oggetti che avete recuperato- Kaito vide che lì vicino c’era un carrello, se lo avvicinò con il piede, dopo che il mercenario finì di parlare, lo spinse contro di lui e vi si posizionò dietro usandolo come scudo dai colpi, una volta arrivato lo uccise. Mentre Vilux e Edward  uccisero altri due  mercenari, con un ultimo affondo Kaito uccise l ultimo. Dopo qualche minuto  salirono sul dirigibili tre mercenari mascherati, che dopo aver dato il segnale di aver ottenuto i pacchetti, consegnarono due zaini, ovviamente vuoti, a due collaboratori ma, quando questi se ne accorsero non ebbero il tempo di avvertire nessuno che vennero uccisi senza pietà da due affondi diretti in pieno petto. Una volta aver nascosto il cadavere i tre si guardarono per un attimo e ognuno si diresse in un luogo differente, dopo aver fatto pulizie eliminando tutti i mercenari che si trovarono sulla nave, si tolsero le maschere e  i ragazzi sorrisero beatamente. Poi Vilux fece i complimenti ad Edward per l’ottimo piano, si diressero velocemente nella sala dei comandi ed eliminarono uno dei due piloti all’altro,invece, venne chiesto con “gentilezza” da Vilux di dirigersi al  raduno dell’esame. Ai ragazzi vennero nuovamente i brividi. Quando  giunsero a pochi chilometri dalla meta prestabilita si prepararono con i paracaduti, tenendo ben stretti gli oggetti conquistati, si ritrovarono dinanzi il portellone quando Kaito disse:- mi sono dimenticato una cosa aspettate vado e torno-. Dopo qualche minuto tornò tutto compiaciuto e Edward gli chiese:- cosa ti eri dimenticato?- e il ragazzo preparandosi per buttarsi gli disse:- le patatine le avevo finite- da dietro arrivò Vilux che gli diede una  spinta buttandolo nel vuoto, a seguire si buttarono anche gli altri scambiandosi un sorriso. Poco prima di giungere sulla terraferma si sciolsero dai paracaduti e atterrarono delicatamente. Dopo essersi sistemati e ricomposti di corsa partirono, dopo un’ora di corsa giunsero finalmente al punto di raduno. Si avvicinarono al dirigibile e videro l’esaminatore con il presidente, che attendevano l’arrivo dei candidati su un tavolino. Arrivati lì Edward e Kaito si presentarono con il manoscritto, il presidente lo passò al suo collega per farlo analizzare, dopo pochi secondi venne data la conferma e vennero fatti accomodare nel dirigibile, a sua volta anche Vilux eseguì la stessa  procedura e venne fatta accomodare anche lei. Passata un’ora si ritrovarono nel dirigibile con altri 7 candidati, i tre passarono a rifocillarsi, Edward con un po’ di frutta, Vilux con un panino e Kaito con le sue solite patatine, che aveva rubato. Improvvisamente sopraggiunse alle orecchie dei candidati un suono di applausi seguito dalla voce del presidente che disse:- complimenti signori e signore avete reso un gran servizio alla comunità archeologa della società degli hunter, ora il mio collega vi distribuirà le licenze, vi ricordo che tramite queste potrete viaggiare all’interno dei “ siti degli hunter” e avrete molte agevolazioni per quanto riguarda i viaggi-. Improvvisamente dopo aver distribuito le licenze nella sala cadde un gran silenzio. - Vi ricordo, sempre, che tutto ciò che avete fatto è stato solo un piccolo passo nel mondo vero, adesso siete degli hunter avrete delle responsabilità, sarete costretti a fare scelte che comporteranno dei rischi che dovrete affrontare. Noi tramite questo esame vi abbiamo aperto la porta, ma ciò che diventerete  e ciò che sceglierete sarà solo una vostra scelta. Vi faccio ancora i miei più sinceri auguri giovani hunter-. Dopo qualche minuto di silenzio, i candidati, ancora increduli per il risultato, esultarono in un grande -URRA!-, che venne seguito da un secondo applauso del presidente e dell’esaminatore, che li invitarono a festeggiare con una festa serale che si sarebbe svolta nella sala accanto. Tutti non se lo fecero ripetere due volte e si buttarono nella festa che proseguì fino a notte fonde.
NOTA AUTORE siamo giunti alla fine dell'esame una fine che porterà un'inizio per i nostri personaggi.....chi lo sa ! spero che questo capitolo vi piaccia a presto buona serata a tutti  

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Capitolo 7
*** FINE X TORRE X SCOPERTA ***


FINE X TORRE X SCOPERTA
La notte passò veloce per tutti, tra i festeggiamenti e le chiacchiere, giunse l’alba la cui luce entrò nella stanza di Kaito ed Edward. Quando quest’ultimo si svegliò rimase sotto le coperte a ripensare a tutte le prove che aveva superato, poi  allungò la mano  verso il comodino che si trovava vicino il letto,  aprì il cassetto e prese in mano la sua licenza, orgogliosamente la guardò e la strinse a sé dicendo:- troverò la città ad ogni costo-. Si girò verso l’amico, che presupponeva dormisse, e vide il letto vuoto. Si alzò, si preparò ed uscì alla sua ricerca, avendo una vaga idea su dove trovarlo. Mentre chiuse la porta,  da lontano, si avvicinò Vilux, che teneva  anche lei  in mano la sua licenza. Edward la salutò:- complimenti per la promozione ad hunter - con un grande sorriso, la ragazza ricambiò i complimenti e chiese dove fosse l’amico e in risposta, il collega  gli propose se voleva cercarlo con lui  e cominciarono la ricerca. La deduzione di Edward fu corretta: lo trovarono sulla punta del dirigibile sdraiato a riposare, con la licenza in mano; non appena venne chiamato dai due amici, alzò lo sguardo e, con un salto, giunse tra loro e con un sorriso, disse:- buongiorno coppietta, dopo il massacro in treno siete diventati inseparabili: che carini! (con ironia). Vi faccio i miei più sinceri complimenti e vorrei anche  ringraziarvi: senza di voi non sarei mai giunto fino a qui, grazie mille a tutti e due - facendo un grande inchino, che li lasciò senza parole. Poco dopo i suoi amici si avvicinarono e con un abbraccio di gruppo misero fine all’inchino di Kaito, che propose di andare a fare una bella colazione. Di corsa si diressero verso la sala, ancora vuota, si avvicinarono al tavolino dei dolci e si riempirono il piatto, quando da lontano arrivò l’esaminatore che disse:- vedo che non sono l’unico mattiniero, buongiorno colleghi- tirando un grande sorriso - vi dispiace se mi unisco a voi?-.  I tre annuirono e si andarono a sedere ad un tavolo. Durante la colazione Gerard chiese ai tre ragazzi:-allora cosa vi ha spinto a divenire un hunter? Conosco il motivo di Kaito, mentre voi perché avete scelto  questa strada?-. Edward prese la parola dicendo che era alla ricerca di una famosa città perduta  per ridare buon nome alla sua famiglia, subito dopo parlò Vilux dicendo che lei era alla ricerca di un organizzazione di nome X, che aveva sterminato tutta la sua famiglia davanti ai suoi occhi quando era bambina. Improvvisamente nella stanza cadde il silenzio, che venne interrotto dall’esaminatore che disse:- siete tutti spinti da grandi progetti e obbiettivi, ma ricordate che inseguire troppo un obiettivo può far perdere di vista il mondo,  la famiglia, le cose che vi sono più care e gli amici, quindi fate attenzione. Ora  vi saluto, vi ringrazio per la compagnia, a dopo-. I ragazzi ricambiarono il saluto, Gerard si allontanò uscendo dalla sala. Mentre uscì pensò che quest’anno era stata un caccia molto proficua ed interessante. I ragazzi terminarono la colazione, parlando delle dure prove che avevano affrontato, e nel frattempo la sala si era riempita; all’improvviso ci fu un annuncio che comunicava che il dirigibile sarebbe atterrato tra 10 minuti alla città di Rurs, e si pregava di spostarsi nella sala grande del secondo piano. I tre, di corsa, andarono a prepararsi, e diedero appuntamento a Vilux alla porta della sala. Una volta entrati in stanza prepararono gli zaini in fretta e furia, Kaito si aprì un pacchetto di patatine ed Edward lo guardò con una faccia che diceva:- non ti smentisci mai, vero?- e lui rispose a quello sguardo dicendo:- è un evento importante -.  L’amico tirò un grande sorriso e disse:- per te ogni scusa è buona per mangiare- . Di corsa uscirono e raggiunsero Vilux che li stava aspettando. Si misero davanti alla porta e tutti insieme la aprirono: il dirigibile era ormai atterrato. La sala si trasformò in un enorme ponte d’uscita  e tutti si diressero verso quella con i saluti del presidente Netero. Quando Kaito passò si fermò un attimo di fronte a Gerard, per chiedergli come mai quella volta, sulla nave aveva, cambiato umore sentendo il nome del padre, ma il presidente si intromise dicendo:- sei un hunter è tuo compito scoprirlo- incitandolo ad uscire. L’esaminatore si avvicinò e gli chiese come mai non lo avesse interrotto, non permettendogli di rispondere alla domanda del ragazzo; in risposta Netero gli disse che il ragazzo non era pronto per scoprire tutta la verità. I ragazzi si riunirono, mentre il dirigibile si allontanava, si guardarono un secondo, nessuno dei tre si voleva  separare, anche se si conoscevano da poco  si era instaurata  una grande amicizia tra loro; Kaito comunicò:- noi tutti abbiamo bisogno di informazioni, che ne dite se continuiamo a stare insieme? Potremmo aiutarci  nelle ricerche a vicenda. E poi siamo tutti a corto di soldi, dobbiamo trovare un modo per guadagnarne un po’ -.  L‘aria era cambiata: i ragazzi erano pronti a vivere ancora una parte di avventura insieme. Intervenne Edward, dicendo che i genitori gli avevano parlato di una torre, che si trovava a Yorch, che  consentiva di guadagnare una grossa somma di denaro, allenarsi e ottenere informazioni attraverso il web degli hunter. Gli altri felicemente acconsentirono all’idea dell’amico e si prepararono, racimolando i pochi soldi che gli erano rimasti e comprando un biglietto per la nuova destinazione, animati da un  grande spirito di squadra. Passarono diverse ore prima di giungere alla torre, il viaggio trascorse  tra riposi e chiacchere. Una volta arrivati, i ragazzi velocemente si diressero alla torre, che superò le loro  aspettative; rimasero senza parole dinanzi a tanta maestosità: si estendeva per molti metri verso l’alto, superando ogni altro palazzo. Entrarono e si diressero subito ad iscriversi; una ragazza si avvicinò, e attirò la loro l’attenzione:- buonasera ragazzi, vi do il ben venuto, prima di farvi iscrivere, vi spiegherò come funziona la torre celeste: è divisa in 251 piani, fino al 199 si guadagnano delle somme di denaro che aumentano salendo di piano in piano, si possono fare anche più pani alla volta dipende dall’arbitro che valuterà le vostre abilità; fino al duecentesimo piano è vietato l’utilizzo delle armi, da lì in poi non si combatterà più per i soldi ma per la gloria e la possibilità di sfidare un “ signore del piano “ dopo 10 vittorie consecutive. Se siete pronti, compilate questi fogli-. Non avevano sentito tutto il discorso, in quanto erano distratti dalla quantità di gente  che era venuta ad iscriversi;  compilarono  di corsa i moduli e li riconsegnarono, successivamente gli venne affidata l’ennesima targhetta con su scritto un numero: 1450-1451-1452 e gli fu detto di aspettare che venissero chiamati per partecipare. Kaito propose di andare al bar, visto che stava morendo di fame, ma Vilux gli ricordò che  i soldi erano finiti, e il poverino con uno stomaco che bramava una patatina, si andò a sedere ad attendere il suo turno  insieme ai suoi amici. Passò mezz’ora e venne chiamato  Edward, il quale si trovò a fronteggiare un energumeno tutto muscoli, che mise ko in pochi minuti sferrandogli una serie di colpi diretti in pieno stomaco. Poi venne il turno di Vilux e Kaito  che non furono da meno, mettendo al tappeto i loro avversari senza problemi. Dopo aver riscosso le vincite delle partite si rincontrarono al punto che avevano concordato e mostrarono i loro guadagni: quello di Edward  e Vilux era uguale mentre quello di Kaito era molto inferiore in quanto aveva speso buona parte della vincita per le patatine. I ragazzi, ormai rassegnati , andarono a riposare nelle diverse camere, molto semplici e strette con lo spazio necessario per una sola brandina, che gli erano state assegnate dalla torre celeste; poco dopo  aver poggiato la testa sul cuscino, i ragazzi caddero  stremati a causa delle  fatiche. La  notte passò veloce e alle 8:00 venne chiamato il primo incontro che fu quello di Kaito e successivamente a seguire quello dei suoi compagni; anche questi incontri furono piuttosto semplici, anche se le vincite stavano aumentando. Nel giro di tre giorni i ragazzi giunsero al piano centonovantanovesimo senza problemi, racimolando una discreta somma di denaro per uno. Quando entrano nella sala del  centonovantanovesimo piano l’ aria era cambiata, erano giunti solo i più forti in quel piano. Appena aprirono la porta vennero squadrati dalla testa ai piedi da tutti i concorrenti presenti, ma per fortuna l’attenzione di tutti poco dopo  si spostò su una barella che portava un uomo pieno di ferite su tutto il corpo che ansimava per la quantità di lesioni che gli erano state fatte; da lontano una voce si rivolse ai nuovi arrivati:- se non volete ricevere il battesimo del fuoco anche voi è meglio se vi ritirate- subito dopo si presentò  un uomo che con un sorrisetto malizioso gli passò davanti, andandosi  a sedere in un angolo con altre persone. L’aria  era cambiata, ma non solo quello, anche la torre era diventata una carneficina: la metà dei concorrenti usciva dagli incontri su una barella con una marea di ferite su tutto il corpo, solo pochi riuscirono a superare il piano illesi. Infine giunse il turno dei tre amici, terrorizzati da ciò che poteva succedere, quando si presentò un uomo che notò che erano rimasti solo loro tre nella sala e gli propose di fare  una battaglia tripla in un campo. I ragazzi accettarono, credendo di avere più possibilità di sopravvivere  e passare oltre, ma fu una vera strage. Entrarono nel campo e trovarono tre uomini a braccia conserte che li attendevano; venne dato il via all’incontro, quando un dei tre uomini ruppe il silenzio chiedendo  se qualcuno di loro vedeva qualcosa sul suo dito, i ragazzi  si guardarono increduli cercando di capire cosa volesse dire ma nessuno capì cosa stesse succedendo. I tre uomini si guardarono dicendo:- ci sarà da divertirsi!-. Si lanciarono contro i tre giovani ragazzi portando a fondo dei pugni micidiali allo stomaco di quest’ultimi, che si ritrovarono a terra all’istante Questi  si rialzarono cercando di dividere i tre attaccandoli con dei colpi molto veloci, ma fu tutto inutile: dopo il fallimentare attacco, partì un secondo contrattacco dei tre uomini che portarono a segno una sequenza di pugni e calci che fecero volare gli avversari fuori dal campo in un istante, Edward e Kaito si alzarono di corsa per  difendere Vilux che si era gravemente ferita alla spalla ma fu del tutto inutile perché  caddero di nuovo a terra sotto i colpi degli avversari ,uno dei quali disse:- ammirevole ragazzi  che vi siete messi a  riparo della vostra amica, ma prima di fare una cosa del genere vi consiglio di cercare di riuscire a sopravvivere  voi e poi difendere gli altri-. I ragazzi non riuscirono a capire a cosa stesse succedendo: più volte si rialzavano, più volte cadevano sotto i colpi di questi combattenti, fino a quando Edward e Vilux caddero senza forze per terra, lasciando Kaito da solo che si mise davanti ai loro compagni per proteggerli ancora una volta, nonostante le profonde ferite. I tre si fecero una grande risata, alzarono le mani e improvvisamente  un grande forza  fece perdere l’equilibro al superstite, che in un istante venne sbattuto contro un muro. Egli cercò di opporsi ma fu tutto inutile, anche lui cadde vittima, come i suoi amici, della forza di quelli, che si avvicinarono e in coro dissero, prima che kaito perdesse completamente i sensi:- spero che la prossima volta ci penserete due volte prima di sfidare il centonovantesimo piano; qui non si scherza, mi auguro anche vi sia piaciuto il battesimo del fuoco che vi abbiamo offerto-. Kaito fu il primo a svegliarsi da un sonno durato due giorni: gli ci volle un po’ di tempo prima di capire che non era morto e che si trovava in ospedale; era completamente fasciato. Cercò di muoversi, ma  non aveva il pieno controllo di se stesso, cercò  di capire dove si trovasse, si guardò intorno e vide i suoi amici ancora nel letto svenuti e disse:- questa volta ce la siamo vista proprio brutta-. Improvvisamente dal sonno si risvegliò Edward, anche lui malconcio, che guardò il compagno  tutto fasciato, con  un po’ di dolore cercò di ringraziare il compagno di averlo difeso fino all’estremo, ma non ebbe alcuna risposta, solo altro silenzio, quando kaito disse:- Edward io sono sicuro che c’era qualcosa su quel dito, ti giuro non sono matto, sono sicuro, lo sentivo, anche mentre combattevamo ho sentito più volte quella sensazione di non riuscire a percepire perfettamente ciò che mi stava intorno sentivo come...- , non riuscì a terminare la frase, che Edward gli disse: -se ci fosse una presenza- .I  due si guardarono, cercando di ritrovare la fiducia l’uno; quando improvvisamente non si svegliò anche vilux che con un filo di voce disse:- anch’io ho avuto la stessa sensazione ragazzi-. Intervenne una voce, da dietro la tenda della stanza:- quello che avete percepito si chiama NEN- a quella parola i ragazzi cominciarono a domandarsi cosa fosse questo nen? Da dove venisse?; quando Edward disse:- con chi abbiamo l’onore di parlare?-, la figura misteriosa uscì da dietro le tende e si rivelò ai ragazzi:- chiedo scusa, mi chiamo Valery sono quella che vi ha portato qui e medicato, sono un hunter medico e lavoro in questa struttura- , intervenne kaito che disse:- ti siamo grati di averci salvato, ma potremmo sapere qualcosa su questo nen- , in risposta la misteriosa ragazza disse:-  è un'energia spirituale presente in ogni essere vivente, che può essere usata e manipolata in una varietà di modi diversi da persona a persona-. I ragazzi non seppero cosa dire, rimasero lì immobili  tutti e tre a pensare  come ottenere questo potere, quando Kaito chiese:- lei sarebbe  disposta insegnarci quello che sa?- la ragazza si fermò un attimo a sorridere e disse:- sono anche disposta a divenire il vostra istruttrice personale, ma a una condizioni: che eseguirete ogni mio ordine senza mai opporvi o sarete severamente puniti-. Nella stanza cadde un profondo silenzio alla fine i tre ragazzi all’unisono dissero:- accettiamo-, la ragazza uscì dalla stanza e consigliò ai ragazzi di riposarsi che gli aspettava  un doloro lavoro.
Nota autore: questo  capitolo per me è stato molto duro scriverlo visto che  i miei cari protagonisti vengono pestati di brutto, l esaminatore nasconde un mistero…. Cosa succederà???’ segreto ihihih
auguro  a tutti una buona lettera =) e spero che vi piaccia il capitolo
PS: mi scusa per il ritardo della pubblicazione ma ho avuto alcuni problemi <3 

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Capitolo 8
*** PROVE X CRISI X NUOVO INIZIO ***


 PROVE X CRISI X NUOVO INIZIO
I ragazzi passarono un mese a riposarsi e a riprendersi da tutte le ferite e le lesioni riportate durante svolgendo gli esercizi di riabilitazione. Valéry entrò nella stanza, i tre ragazzi si misero in linea dinanzi a lei e con un grande sorriso, contemporaneamente, dissero:- siamo pronti!-. La giovane ragazza sorrise e fece un cenno per essere seguita. Uscirono dall’ospedale e presero un navetta che li portò vicino ad una foresta, durante il viaggio osservarono tutti  silenzio. Finalmente  giunsero a destinazione. Una volta scesi Valéry prese la parola e disse:- per  prima cosa dovrete attraversare questa foresta e uscirne, io vi aspetterò al di là di quest’ultima, se non ci riuscirete a superare la foresta ed a sopravvivere vi lascerò morire al suo interno. Questa volta non sarete aiutati da nessuno, sarete soli, e per fortificare il corpo sarete costretti ad indossare dei pesi-  pose loro i pesi, che dovevano essere avvolti da ognuno in prossimità della caviglia e dello stomaco. Augurò buona fortuna e si allontanò, prendendo la funivia che la portava al di là della foresta. I tre ragazzi si sistemarono i pesi si guardarono intorno e Kaito disse:- siete pronti ragazzi? E’ solo un’altra prova-, si guardarono a vicenda e Vilux scattò in avanti consapevole che i pesi erano stati aggiunti al corpo, incitando i suoi compagni a seguirla. Tutti, così, partirono raggiungendola e mettendosi al suo passo. Passò un’ora abbondante quando i ragazzi decisero di fermarsi, poggiarono il proprio zaino su un albero e si diressero vicino ad un fiume per darsi una sciacquata. Dopo una breve pausa i ragazzi ripartirono alla volta dell’uscita quando vennero bloccati da un branco di lupi famelici che si oppose al loro cammino. I tre ragazzi, impugnarono le loro armi, pronti ad ingaggiare battaglia. Quando uno dei lupi iniziò ad ululare, sentirono un brivido su per la schiena e  riprovarono  le stesse emozioni che avevano vissuto durante l’ultima battaglia. Questo li pietrificò. Edward disse:- anche loro conoscono il nen, siamo nei guai ragazzi, cosa facciamo ?- ed in quel momento nella mente di Kaito riapparvero  velocemente gli ultimi momenti della battaglia. Stretta la sua spada  disse:- non sono disposto a fermarmi proprio ora!  Andrò avanti costi quel che costi-scattando in avanti buttandosi nella battaglia. Tutti lo seguirono poiché incoraggiati dalle parole del compagno. I lupi  si divisero cercando di separare le prede. Ma fu del tutto inutile, i ragazzi si posizionarono a cerchio difendendosi l’un l’altro. I  lupi attaccarono più volte, procurando solo ferite superficiali. Edward, aspettando il momento giusto, portò un affondo ad uno delle bestie che aveva iniziato un nuovo assalto. Venne affiancato da Vilux che conficcò sul collo dell’animale i suoi pugnali, staccando così la testa all’assalitore. Improvvisamente la testa e il corpo che erano stati separati si trasformarono in polvere ed i ragazzi attoniti e senza parole cercarono di capire cosa stava succedendo. Contestualmente Kaito era alle prese con due lupi. Abilmente riuscì ad evitare tutti i loro  attacchi infliggendo a sua volta, anche lui, una seria di colpi mortali. La stessa cosa avvenne con i suoi avversari lasciando a sua volta anche lui titubante su cosa era successo. I ragazzi si riunirono, per fronteggiare gli ultimi lupi, ci fu un altro attacco che riuscì ad essere contenuto. Nel frattempo, la fatica dello scontro ed i pesi si facevano sentire. L’unico lupo rimasto iniziò a ringhiare e piano piano un grande aura si formò intorno a lui, procurando nuovamente un grande timore nei ragazzi. Il lupo con un salto si diresse verso Vilux, che paralizzata dalla paura, la rese  fuori combattimento. Edward e Kaito non riuscirono a rendersi conto di cosa stesse succedendo ed, anche loro, si trovarono accanto a Vilux tramortiti dagli attacchi. La situazione sfuggi di mano ai ragazzi, che  non sapevano cosa fare, dove andare e come comportarsi per fronteggiare questa nuova minaccia. Edward si avvicinò ai compagni cercando di aiutarli e, quando furono tutti di nuovo in piedi, consigliò loro di scappare. Kaito si oppose dicendo che non si sarebbe mai fatto mettere sotto da uno stupido cane e cercò di riprendere la battaglia. Ma fu bloccato dai suoi compagni che provarono a farlo ragionare. Aspettarono qualche secondo che Kaito si riprendesse e poi scapparono di fretta e furia per tutta la foresta. Il lupo li inseguì per qualche km; fino a quando non perse le loro tracce.. I tre, nascosti dentro una caverna, aspettarono un po’ e poi decisero di uscire e di dirigersi verso la fine della foresta. Dopo poco uscirono dalla foresta e lì incontrarono Valéry che li attendeva con delle tazze e delle fasce mediche. I ragazzi la raggiunsero e, stremati dalla fatica, caddero a terra senza forza. La ragazza si alzò e disse:- avete impiegato troppo! Io quando l’ho superata, la prima volta, ho impiegato quattro ore in meno. Per questo  sarete costretti a fare una corsa di cinquanta km per tutta la vallata che  si trova al di là di casa mia.- alzatevi e andate a correre!- i ragazzi ancora stremati non seppero cosa dire, solo Kaito replicò:- sta scherzando! Siamo appena usciti da un inferno e ci vuole far correre, ma è fuori di senno!-. La maestra, alzando la voce e dandogli le spalle, ribatté:- visto che protestate userete queste ruote-. E tirandogliele addosso,riprese ad incitarli a corre, pena di rimanere senza cena e senza un letto per riposare.- quello che io  dico è legge quindi correte-. I ragazzi, impauriti e preoccupati si alzarono da terra e si misero in spalla le enormi ruote, cominciando a correre. Kaito si scusò con gli amici, per aver con la sua resistenza verbale, aggravato la situazione. Passarono tre ore abbondanti prima che i ragazzi terminarono la corsa, si presentarono dinanzi alla maestra che li fece accomodare nella sua casa. Lei chiese se volevano qualcosa da mangiare, ma i ragazzi chiesero solo di poter riposare. Valéry indicò le stanze e li fece accomodare. I ragazzi si stesero sul letto, ebbero qualche secondo per ripensare a tutto ciò che era successo e poi caddero in un sonno profondo. La notte passò veloce ed appena sorse il sole i ragazzi furono svegliati da Valéry che gli chiese se volevano fare colazione. I ragazzi accentarono l’offerta. Li condusse, quindi, fuori dalla casa e mostrò loro la vallata dicendo:- la colazione vi aspetta, dovrete essere di nuovo qui tra mezz’ora precisa altrimenti dovrete pagare una nuova punizione, buona caccia!-; i ragazzi partirono di corsa, per non perdere ulteriore tempo, cercando qualcosa da mangiare. Individuarono  una dozzina di mele e si fiondarono a prenderle ma, vennero bloccati, da un’enorme orso che cercò di affondare il suo artiglio nello stomaco di Edward. Ma Kaito deviò il colpo allontanandolo. I ragazzi indietreggiarono e Vilux disse:- ma qui non c’è un animaletto tenero e tranquillo?! Ci sono tutti spietati assassini che cavolo!-. I ragazzi cercarono di creare una strategia diversiva. Kaito e Vilux attaccarono da davanti mentre Edward raggiunse le mele e fuggì via. I ragazzi lo raggiunsero e si diressero di corsa al punto di raccolta, dove, arrivati mangiarono le mele. Allora, Valéry si avvicinò e si complimentò della puntualità e porgendo loro dell’acqua. I ragazzi si rifocillarono e si misero in riga aspettando le parole della maestra. Che finito il suo caffè disse:- per apprendere il NEN ci vuole molta pazienza e tempo , è racchiuso in ognuno di noi, aspetta solo di essere liberato. Per prima cosa dovete cercare di farlo fluire in modo più intenso ed omogeneo  dentro di voi. Potrebbe essere successo molte volte  che durante una battaglia o un azione avete utilizzato il nen senza  rendervene conto, è necessario, quindi, dedicare il primo periodo di questo allenamento alla meditazione, riuscendo, così, a far emergere il nen in modo costante. Tutto ciò, può avvenire: in un mese, in un istante o in un anno, insomma, dipende tutto da voi-. I ragazzi, ancora un po’ perplessi, cercarono di seguire il consiglio che era stato dato loro. La maestra si allontanò e si diresse in casa dicendo:- fin tanto che tutti e tre non sarete pronti io non vi insegnerò altro, buona lavoro-. I tre ragazzi cercarono di raccogliere tutte le idee, si diressero ognuno nella propria stanza a pensare a come ottenere questo potere sopito. Passarono due settimane e Vilux e Edward cominciarono, attraverso la meditazione, ad ottenere i primi risultati, tanto che dopo alcuni giorni riuscirono a controllare e a stabilizzare l’aura intorno a loro. Al contrario Kaito incontrò molte difficoltà e cominciò a sentirsi inutile. Passavano le giornate e non otteneva il minimo cambiamento. Uno stato di peso e di dispiacere lo pervadeva, anche perché, non poteva mandare avanti il gruppo nello studio. Un sera, esasperato da dai suoi continui fallimenti, decise di andarsene. Ma i due compagni quando capirono che si era allontanato, cominciarono a cercarlo ovunque. Anche Valéry, si unì alla ricerca, sospettando che il suo allievo si fosse avventurato nella foresta da solo. Riferì la sua supposizione a suoi studenti che, preoccupati, si fiondarono subito alla ricerca del loro amico. Dopo aver viaggiato per diverse ore, in quella profonda foresta, sentirono dell’urla. Subito Edward e Vilux le seguirono e videro Kaito steso per terra che cercava di rialzarsi. I ragazzi si attivarono per  salvare il compagno ma lui, con un urlo, li fermo e disse:- non osate avvicinarvi questa è la mia battaglia, non immischiatevi-. I ragazzi rimasero immobili mentre Kaito combatteva contro una dozzina di lupi: era un battaglia impari, i lupi erano in maggioranza e troppo potenti per lui. Improvvisamente arrivò una voce da lontano:- vuoi rimanere un perdente per tutta la vita, la sconfitta alla torre celeste non ti ha insegnato nulla, sei uno sciocco-. Quelle parole rievocarono nella mente di Kaito tutte le scene della battaglia precedente. Improvvisamente emise un urlo allontanando tutti gli avversari ed in un attimo il corpo di Kaito fu invaso dal NEN. I lupi si dileguarono ed i compagni rimasero senza parole per la quantità di aura che fuoriusciva dal suo corpo. Kaito non riusciva a capacitarsene, cerco di contenerla ma poco dopo perse i sensi. Passarono due giorni prima che Kaito si risvegliasse. Si rivesti, uscì dalla camera e si diresse nella sala, dove erano soliti fare colazione. Lì trovò i suoi compagni con la sua insegnate che stavano facendo colazione. Non appena lo videro gli saltarono addosso riempendolo di abbracci e di  domande. Valéry si alzò dalla tavola, si avvicinò a Kaito, e gli disse:- hai impiegato tanto, per questo laverai i piatti per cinque mesi-. Kaito fece un cenno di assenso e si diresse in cucina. In più Valéry disse:- oggi riposo per tutti ma da domani inizieremo l’allenamento del NEN-.
 
NOTA AUTORE: salve a tutti, vi pubblico il nuovo capitolo dopo tanto tempo mi scuso ma non ho avuto il pc  a causa di mio fratello che ha dovuto sostenere l’esame.
Vi auguro buona lettura a tutti e spero vi piaccia questo capitolo  buona lettura                      

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