Grace

di MewIchigo_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** il secondo incontro ***
Capitolo 3: *** conoscenti ***
Capitolo 4: *** ora che ci sei ***
Capitolo 5: *** speranza ***
Capitolo 6: *** tu ed io ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Eccomi qui con una nuova storia, lo so, non ho finito l'altra, ma finalmente ho deciso di iniziare questa, spero vi piaccia anche se le situazioni saranno diverse, buona lettura


1:prologo


Era un pomeriggio come tutti gli altri, una delle mie migliori amiche Minto era venuta a trovarmi a casa mia come di consueto, abitavo, o meglio, abito in una cittadina in provincia di Tokyo, quelle città che non hanno nulla di speciale ma che dopotutto si imparano ad amare, Minto suonò il campello con forza come era solita fare
-"oh finalmente mi hai aperto!" mi disse togliendosi le scarpe e appoggiando la borsa in corridoio
-"sai Minto non sorda non c'è bisogno di suonare cosi forte ogni volta!" dissi alla mia amica mentre si dirigeva verso il balcone della sala che dava sulla mia via,
-"dai Ichigo non fare storie e vieni qui a farmi compagnia!" mi disse tirandomi per un braccio
-"allora, oggi a scuola, ho conosciuto un ragazzo, cioè, lui è venuto da me mi ha porto la mano e mi ha detto "piacere Tommy, era una scommessa" e poi è scappato via! ma che cosa ha in testa la gente dico io!" mi disse la ragazza dai capelli corvini portandosi le mani sui fianchi,
-"e io invece non ti ho ancora detto l'ultima!"
-"avanti dimmi dimmi! mi disse la mia amica iniziando a saltare, il nostro hobby era spettegolare era la cosa che ci riusciva meglio
-"allora, oggi a scuola Retasu è venuta da me e mi ha confessato di essere innamorata di Pai!"

-"si! lo sapevo ne ero sicura!" disse Minto con un fare molto inglese, saremmo potute andare avanti per ore a parlare, nessuno ci avrebbe mai divise
rientrai un attimo per prendere qualcosa da mangiare, mi diressi verso la cucina e aprì le antine dove c'erano i tesori più belli cioccolato patatine, grissini le meraviglie insomma
-"mmmm vediamo, patatine più gusto oppure cioccolato milka" dopo 3 minuti di riflessione allungai la mano destra verso il cioccolato Milka ma fui interrotta
-"ICHIGO ICHIGO CORRI VELOCE!!" mi gridò Minto dal balcone, lasciai perdere il cioccolato e corsi da lei,
-"guarda Ichigo quel ragazzo era bellissimo!" mi disse indicandomi un ragazzo di schiena, la fulminai
-"scusa un attimo, tu hai interrotto me e il cioccolato PER UN RAGAZZO CHE ERA GIA' DI SCHIENA!" urlai le ultime parole un po' troppo forte forse..
-"guarda si è girato" disse Minto stringendomi il braccio
-"ehi ma... ma che fa torna indietro? aiuto ho paura O____o" dissi sbarrando gli occhi, il ragazzo dal fondo della via tornò indietro verso di noi, era bello, alto capelli corti ma non troppo, corti al punto giusto diciamo, di un colore verde con delle sfumature incredibili, un paio di jeans e una maglietta bianca, quando arrivò sotto il mio balcone mi guardò e tutto mi sembrò scomparire, era stata una frazione di secondo in quel momento i miei occhi grandi color del cioccolato si erano fusi con i suoi color dell'ambra, dopo quello sguardo si fermò davanti al portone di fronte al mio balcone e tirò fuori un mazzo di chiavi e aprì la porta prima di entrare si girò e mi sorrise uno di quei sorrisi, potenti e magnifici che ti scaldano, dopo di che entrò e salì le scale,
-"wow..." quella fu l'unica cosa che riuscì a dire dopo averlo incontrato
-"mm devo comprare casa qui" mi disse Minto portandosi il dito indice e il pollice al mento, io scoppiai in una risata fragorosa
-"ahahahah già!" dissi guardando il portone dove era appena entrato quel ragazzo.


spazio autrice:
bhe che ve ne pare?? bhe dai ditemelo :3
al prossimo capitolo owo <3

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Capitolo 2
*** il secondo incontro ***


Ecco il secondo capitolo!


2: il secondo incontro



Era iniziata un'altra straziante settimana di scuola, dello sconosciuto che avevo incontrato la settimana prima mi ero già dimenticata perchè non lo avevo più visto.
Avevo appena finito le 7 ore strazianti del venerdì, se chiudevo gli occhi vedevo espressioni e sistemi visto che all'ultima ora c'era stata matematica, arrivai sotto casa praticamente strisciando,
-"dove ho messo le chiavi?" dissi cercandole per tutta la borsa, finchè non le trovai e mi caddero proprio vicino alla ruota di una macchina parcheggiata
-"dio santo qui dovevano cadere?" dissi un po' innervosita mentre mi alzavo

-"ehi ma questa.. è la macchina di quello che piace a Minto! devo prendergli la targa" mentre cercavo il mio Ipod nella borsa per segnarla, sentì qualcuno che tossiva dall'altra parte della strada, mi girai così per pura cuorisità e lui era li davanti a me che mi guardava con lo stesso sorriso dell'altra volta, questa volta sorrisi anche io e senti le mie guancie scaldarsi piano piano, quello sguardo stava durando troppo, allora mi girai di scatto, presi le chiavi ed entrai nel portone, prima di salire le scale mi girai e lo guardai di nuovo, anche lui era entrato nel suo palazzo e mi guardava con quel fare malizioso che nessuno mi aveva mai rivolto, mi girai e salì i primi 10 scalini, poi la tentazione era troppa e mi rigirai, ci riguardammo a lungo finchè lui non mi fece un cenno e mi salutò; dopo di che sali le scale in circa venti secondi rischiando pure di cadere aprì la porta gettai per terra la borsa e corsi in sala per andare subito sul balcone sperando magari di rivederlo, quando ormai avevo perso le speranze una tapparella si alzò all'improvviso e lui uscì, teneva un telefono bianco in mano, era vestito esattamente come prima con ancora indosso le scarpe riniziammo a guardarci intesamente finchè mi squillò il telefono
-"pronto!" urlai nel telefono per farmi sentire
-"ciao Ichigo, come stai? la scuola com'è andata? sei a casa? sei da sola?"
-"oddio mamma quante domande! si sto bene, ti serve altro??" le chiesi rivolgendo lo sguardo al ragazzo ancora sul balcone, anche lui era al telefono, coincidenza?
-"no amore non c'è nulla, ciao tesoro"
-"ciao mamma" dissi chiudendo la telefonata nel preciso momento in cui io avevo finito di telefonare finì anche lui, altra coincidenza? dopo circa due minuti arrivò Minto scortata ovviamente da un membro della sua famiglia,
-"ciao Ichigoooo!" mi disse la mia amica entrando in casa saltellando
-"sai ti devo dire un sacco di cose! non sai cosa mi è successo Jack mi ha chiamata! cioè lui il ragazzo che mi piace mi ha chiamata!" disse lei saltando
-"senti Minto io.." dissi cercando di spiegarle la situazione
-"allora mi ha chiamata e mi ha detto che gli piaccio! gli piaccio Ichigo!"
-"Minto ascolta"
-"poi mi ha scritto e abbiamo parlato per tuuuutta la notte!"
-"MINTO LO SCONOSCIUTO VICINO DI CASA MI HA SALUTATA MI HA SORRISO E ABITA DI FRONTE A ME!" urlai
-"cosa???" disse Minto stupita ma contenta
-"si lui ecco..." le raccontai tutto per filo e per segno
-"dai usciamo sia mai che lo incontriamo!" le feci un cenno di consenso, ci avviammo verso la porta e scendemmo le scale
-"ssshht ascolta, sta ascoltando la musica, ehi ma che brutti gusti che ha!" disse MInto a voce alta mentre fissava la sua finestra del bagno, finchè il ragazzo belloccio si affaccio e la guardo al quanto male
-"oddio che vergogna mi ha guardata malissimo" dissa la amica quasi strisciando verso l'angolo per poi sparire, io rimasi ferma e lui mi guardò con uno di quei sorrisi che ti rapiscono il cuore, già dopo tutto lui il mio cuore lo aveva già preso.




FIIIIINITO!
cosa succederà ora? Ichigo scoprirà il suo nome finalmente o andrà avanti a sguardi? lo scoprirete nel prossimo capitolo di GRAAAAAAAACE
*rotola via*

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Capitolo 3
*** conoscenti ***


Ciao a tutti :3
buona lettura! vi voglio comunicare che Kisshu in questa storia avrà 20 anni spero che vi piaccia comunque :)



2: conoscenti

-"ciaaaao mamma!!" dissi uscendo per andare a scuola
-"ciao tesoro vedi di non fare arrabbiare i prof come tuo solito"
-"mamma! io sono brava! ciao ciao" uscì con il mio sorriso migliore che ero solita indossare nelle ultime due settimane, tutto andava per il meglio, lo vedevo, mi sorrideva, le solite piccole cose ma molto importanti.

Apenna arrivai in classe corsi ad abbracciare Retasu una delle mie migliori amiche, l'unica persona che sapeva del mio vicino di casa apparte Minto.
-"ciao Ichigo, allora lo hai conosciuto?" chiese lei ricambiando il mio abbraccio
-"no! quello li non fa nulla si limita a sorridere o a dire frasi stupide tipo 'ehi ma sei sempre in casa da sola?'" risposi portandomi le mani alla testa,
-"mi sa che devi farti avanti tu se no questa storia andrà avanti per sempre!"
-"già! hai prorpio ragione, si ma farò avanti io e andrà tutto bene vedrai" dissi piegando le ginocchia e inziando a molleggiare
-"ma quella vecchia megera dalla prof non arriva più?"
-"Ichigo zitta" mi disse Retasu guardando dietro di me,
-"oh no, ce l'ho dietro vero" mi girai e mi ritrovai la vecchia megera dietro,  la chiamavamo cosi visto che era vecchia e che parlava con termini dell'ante guerra,
-"Buongiorno Ichigo ti puoi accomodare" io sorrisi e senza dire nulla andai verso il mio posto e mi sedetti, le ore passavano lentissime.
-"allora come stavo dicendo i prodotti notevoli..." continuava a blaterale la prof di matematica, io fissavo il mio telefono aspettavo solo di vedere le 13:59 trasformasi nella 14:00
-"dai dai dai" la campanella suonò e io schizzai fuori dalla classe il due secondi.
Arrivai a casa, era deserta come la mia via. Passarano i minuti e le ore, poi lui arrivò me ne accorsi per via della tapparella alzata ero pronta a farlo. Mi avvicinai alla finestra e iniziai ad intonare alcune parole di una canzone
-"amo sbagliare, amo farmi del male ogni pezzo di pelle ti vorrei toccare" presi un bel respiro,
-"avanti Ichigo, trasdorma il tuo vicino in un qualcosa di più" aprì la finestra e andai sul balcone, lui uscì e iniziò a guardarmi, ma prima che io trovassi le parole e il coraggio rientrò e mi mandò un bacio, rientrai anche io.
-"è pronto amore!" disse mia madre portando un bel piatto di pasta
-"mm" è l'unica cosa che riuscì a dire
-"che affare ti è andato male Ichigo?" mi chiese lei mentre cercava di tirare su gli spaghetti dal piatto
-"nulla mamma.." era inutile mentire mi conosceva come il palmo delle sue mani.
-"dai sparecchia" mi incitò lei alzandosi, feci il mio dovere e poi mi accasciai piano piano sul divano; dopo dieci minuti mi alzai di scatto e andai alla finestra lui ovviamente era li sul balcone, presi fiato e aprii la finestra
-"come ti chiami?" chiesi io
-"Kisshu" disse lui abbastanza forte in modo che io potessi sentirlo
-"ti do il mio numero fammi uno squillo e io ti richiamo" mi dettò il numero subito dopo chiusi la finestra e lo chiamai, squillava e poi la solita vocina disse "il numero chiamato non è al momento raggiungibile" allora aspettai le mani mi tremavano come foglie, ce l'avevo fatta, il telefono iniziò a suonare
-"pronto" dissi io
-"ehilà, finalmente ci conosciamo vicina"
-"eh già" risposi io timidamente
-"allora come ti chiami"
-"mi chiamo Ichigo"
-"mm bel nome, sai le fragole sono il mio frutto preferito" disse lui in tono malizioso
-"ahhahahaha meno male, cioè volevo dire davvero?" dissi io in imbarazzo totale
-"che scema ahah" disse lu
-"sono curiosa quanti anni hai tu?"
-"tu qaunti me ne dai?" rispose quel meravigioso ragazzo
-"18??" chiesi io incrociando le dita
-"no tesoro.. 20"
-"ah ok...."
-"e tu quanti ne hai? tu ne hai 18 giusto?"
-"no ne ho 16"
-"dai tesoro io vado, ci sentiamo dopo, mi ha fatto piacere conoscerti"
-"ok, anche a me a me ha fatto molto piacere" chiusi la telefonata sorridendo. Inizia a saltare in giro e a cantare e a dire frasi senza senso ero felice ero davvero felice.




finito! Avrà fatto bene Ichigo a chiedergli il nome? che ne pensate? ditemelo! :)

 

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Capitolo 4
*** ora che ci sei ***


Ciao a tutti sono di nuovo qui, scusate questa assenza ma ero in un posto in culo al monte ecco.. però ora ci sono :3 buona lettura!


4:
ora che siamo al completo

Ce l'avevo fatta, avevo avuto il coraggio di conoscerlo, ero riuscita finalmente a parlare con quel meraviglioso ragazzo, andai a letto sorridendo come una bambina, aspettavo solo il giorno dopo per cumunicare queste bella notizia a Retasu.
La sveglia iniziò a suonare, la spensi e mi girai dall'altra parte dicendo "5 minuti ti prego" però dopo alcuni secondi, con uno scatto molto felino scesi dal letto e corsi in cucina, finalmente era arrivata mattina e potevo dire tutto alla mia migliore amica, mangiai di fretta e uscì sbattendo la porta,
-"Ichigo la divisa di cucina!!" disse mia madre aprendo la porta di casa, tornai indietro zampettando e presi la mia divisa
-"mi chiedo dove hai la testa a volte?"
-"eh mamma, io lo so dove c'è l'ho la testa" le sorrisi e scesi le scale di fretta sistemandomi la camicia, schicciai il bottone per aprire la porta e sentì che la porta si stava aprendo anche dall'altra parte della strada, alzai la testa speranzosa e lui era li immobile che mi sorrideva, io scesi uno scalino continuando a sorridergli e lui fece lo stesso, ma dopo pochi istanti si irrigidì, lo guardai con la faccia interrogativa non riuscivo a capire il senso di quel gesto, poi lui lanciò un occhiata al mio balcone e vidi mia madre con le braccia conserte che ci guardava, girai la testa e con passo veloce girai l'angolo, il mio telefono iniziò a squillare;
-"ecco, ora mi sgriderà" dissi a bassa voce prima di guardare il display, lo guardai e vidi la scritta 'Kisshu', risposi subito,
-"tesoro! dio che paura che ho avuto quando ho visto tua madre!" disse lui
-"ho visto che hai avuto paura! ma dove stai andando?"
-"al lavoro, mica vado a scaldare il banco come te"
-"ehi cosa insinui" dissi io facendo una smorfia anche se sapevo che non poteva vedermi
-"dai io salgo sull'autobus ti scrivo io dopo un bacio tesoro mio"
-"emh.. ciao vicino...." dissi io con voce tremante, guardai il display del telefono che segnava le 06:45
-"cavolo sono in ritardo!!" dissi iniziando a correre a più non posso, riuscì a prendere l'autobus al volo.

Entrai in quella prigione chiamata scuola, Retasu dalla brava studentessa che era stava già ripassando fisica per la quinta ora, andai verso di lei e posai non dolcemente le mie mani sul suo libro
-"ehi ma che fai Ichigo?" disse la mia amica dai capelli verdi guardandomi, io avevo un sorriso a 95 denti che chiaramente esprimeva quello che volevo dire,
-"lo hai conosciuto? ce l'hai fatta?"
-"si ce l'ho fatta, ce l'ho fatta!!" risposi abbracciandola forte forte,
-"ragazzi andate in laboratorio il prof vi aspetta li" disse la bidella entrando in classe,
-"Retasu ti racconterò tutti i particolari mentre facciamo cucina" dissi prendendola sotto braccio, mi rispose facendo un cenno e sorridendo.
Tutto era perfetto, lui c'era, avevo la speranza di farlo diventare mio, finalmente avevo conosciuto la felicità vera, si, era bellissimo vedere il sole però poi le nuvole arrivarono.


finito!! ecco ci tenevo a dirvi una cosa molto importante, questa fanfiction è tratta da una storia vera, ditemi che ve ne pare ^^

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Capitolo 5
*** speranza ***


Scusate tantissimo per l'assenza ma ora riprenderò regolarmente la storia :) buona lettura!



capitolo 5: speranza


Da quando c'era Lui tutto era cambiato, anche i miei voti a scuola erano cambiati avevo trovato una valida ragione per studiare.
Avevo raccontato tutto quanto a Retasu ma nulla a Minto, lui mi aveva detto di farlo "non dire nulla alla tua amica dai capelli scuri" queste erano le sue parole e io da brava soldatina non dissi nulla alla mia migliore amica.
La giornata passò lenta come al solito a scuola dormii 6 ore su 7 poi tornai a casa e nulla, lui non si vedeva da due giorni; decisi di cucinare per mia mamma per farla contenta mentre la carne andava sul fuoco mi squillò il telefono segnava 'sconosciuto'
-"Pronto?" dissi piano nella cornetta
-"Chi parla?" disse una voce femminile a me sconosciuta
-"No scusa chi sei tu che mi chiami?"
-"Sei Pamela?" disse la ragazza quasi ridendo
-"no non sono Pamela"
-"Sei Pamela?"
-"ti ho detto di no" le attacai in faccia con non gentilezza
-"Chi era amore?" mi chiese mamma con la faccia stranita
-"Lo scherzo di qualche persona non troppo registrata" dissi portando il dito indice alla testa facendolo roteare.
Mangiammo in santa pace guardando la televisione e poi ci accasciammo sul divano come due lucertole che prendono il sole estivo, lo schermo del mio Nokia si illuminò segnava un messaggio e il messaggio era suo,
<< non rispondere a sconosciuti. >> mi preoccupai leggendo quelle parole
<< troppo tardi prima ho risposto.. per caso sai chi è? >> risposi chiudendo gli occhi mentre premevo il tasto 'invio'
<< si tesoro, è la mia ragazza >> il sangue mi si gelò nelle vene anzi tutto il corpo mi si congelò tranne i dotti lacrimali quelli funzionavano ancora
<< ah.. la tua.. la tua ragazza >> mi sentivo male, mi sentivo schiacciata da un peso di 100 kili, andai in bagno a piangere come una fontana e lasciai il telfono sul tavolo.
-"Sono una stupida, una stupida, una stupida" continuavo a ripetere in mezzo ai singhiozzi, dopo 20 minuti buoni tornai di la con un sorriso al quanto finto, presi il telefono e c'erano 3 suoi messaggi, lessi il primo
<< Tesoro mi dispiace di non avertelo detto prima, tu mi piaci davverp, e se potessi lascerei subito Jò e scapperei con te, perchè anche se sei piccola mi piaci, e non c'è solo questione di sesso perchè ormai penso che tu lo abbia capito che vorrei fare l'amore con te, c'è anche questione di chimica, mi piaci sei cosi piccola e indifesa, dolce sorridi sempre, ridi, fai ridere, fai un sacco di cazzate insieme alla tua amica sareste da filmare tu soprattutto ad esempio quando urli in mezzo alla strada 'ehi signore lei lo sa che io sono un lemure' perchè tu sei così e mi piaci, e no n voglio perdere questo feeling ce abbiamo questi sentimenti cos' belli, ogni giorno ti cerco, credimi pazzo o lecca culo o quello che vuoi ma è così, scusa se ti ho mentito su questo, ma non adartene, fregatene di lei, fai finta che non ci sia, fai finta.. che io sia tuo. >> quelle parole mi fecero impazzire, non le credevo vere ma invece lo erano le gurdai e riguardai come una bambina e poi.. poi risposi
<< Tu mi hai mentito su questo, non mi hai detto di avere la ragazza, ma anche se ti conosco da poco son troppo legata a te e non riuscirei ad andarmene così di punto in bianco anche dopo una menzogna bella e buona, ti perdono anche se è una cosa nulla questa, ora so di fare un errore e so che molto probabilmente che d grande rimpiangerò tutto questo, ma ora farò finta che non c'è lei farò finta che tu sei mio.. perchè io voglio questo >> la sua risposta mi segnò per sempre
<< Domani ci vediamo a casa tua, e sarai mia dolce fragolina >> riuscivo a immaginarmi la sua faccia mentre mi scriveva, il suo sorriso mentre si leccava le labbra in fare malizioso.
Avrei perseverato nell'errore ora non mi importava e non avevo alcun rimpianto per avergli detto che avrei fatto finta di nulla.
Ora mi importava di una cosa sola, Kisshu.



spazio autrice:
ecco  qui :) capitolo un pochino drammatico diciamo D: alla prossima carissime <3

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Capitolo 6
*** tu ed io ***


Bungiorno a tutti :) lo so aggiorno sempre tardi scusate!


L'indomani arrivò in fretta, oggi era il giorno, era il giorno in cui ci saremmo visti dal vivo da vicino, io la fragolina indifesa con il sexy vicino di casa.
-"Ichigo, amore svegliati" disse piano mia mamma appoggiando dolcemente la sua mano sulla mia spalla,
-"Che ore sono?" dissi con la bocca ancora impastata di sonno,
-"Le sei e venti, quindi alzati!" con fare molto militaresco mi tirò indietro le coperte e acesse la luce, scesi dal letto senza voglia quasi rotolando e andai a fare colazione come tutte le mattine.
uscii di corsa come tutte le mattine visto che la mia lentezza mi portava spesso al ritardo, presi al volo l'autobus, era un martedì e già pensavo alle cose belle che mi sarebbero aspettate nel pomeriggio, mi immaginavo lui ed io seduti sul divano a coccolarci come due perfetti amanti, perchè alla fine anche se mi dispiaceva ammertelo la definizione giusta per il nostro rapporto era quella, amanti, ma non importava, essere amante mi bastava, mi bastava avere lui al mio fianco.
-"Ehilà amica!" urlai per chiamare Retasu che si stava già avviando verso la scuola,
-"Buongiorno Ichigo" ripose lei facendo un piccolo cenno con il capo e sorridendo, mi prese sottobraccio e mi sussurò all'orecchio
-"Come va con il tuo vicino perfetto?"
-"Mmmm allora..." dissi portando il dito indice alla bocca
-"Ci sono! allora da dove inizio.. Si giusto, ieri sera mi è arrivata una chiamata da uno sconosciuto, ho risposto e una ragazza mi ha chiesto se ero Pamela, io ovviamente ho risposto di no, lei me lo ha richiesto e io le ho attacato in faccia.."
-"Ichigo non bisogna mai attacare in faccia a qualcuno!!" mi rimproverò Retasu
-"Ascolta tu, lasciami finire" dissi avvicinandomi sgranando gli occhi come uno scoiattolo quando vede una ghianda,
-"Dicevo.. Giusto, poi mi è arrivato un messaggio da lui con su scritto di non rispondere agli sconosciuti, allora io ho risposto chiedendo il perchè e lui mi ha detto che era la sua ragazza.."
-"E' fidanzato? Adultero!" disse Retasu con un una velatura negli occhi
-"Già.. Poi mi ha scritto che le piaccio e che devo fare finta che lei non c'è e che lui è mio e altre cose, e io ho riposto che per me va bene anche così anche se mi aveva detto una balla.. E poi mi ha detto che oggi ci vediamo! Quindi non vedo l'ora che finisica questa lunga giornata!" iniziai a saltare intorno alla mia amica come se avessi le molle, ovviamente con la mia coffaggine pestai il piede ad un ragazzo che passava di li proprio in quel momento
-"Oh dio che figura orribile, scusami tanto" dissi al ragazzo diventando di mille colori
-"Vai tra zia" disse lui
-"Oh zio, bella, o frà, oh mavvafan.." dissi atteggiandomi come quel ragazzo ma Retasu mi interruppe
-"Ichigo"
-"Mi scusi" dissi ridendo.
La giornata finii in fretta per fortuna, le sei di sera di avvicinavano e io non stavo più nella pelle, arrivai a casa di corsa, mangiai di corsa e spesi ben due ore davanti all'armadio decidendo che cosa mettere, alla fine decisi di mettere la camicia sfumata di jeans e i leggins neri, mi spruzzai abbastanza profumo di Dolce e Gabbana, e poi aspettai, aspettai un bel po', aspettevo un suo messaggio o una sua chiamata, quando mi arresi il display si illuminò,
<< Ciao vicina, esci sul balcone che c'è una sorpresa, mi lavo e sono tutto tuo, TUTTO >>
<< Si bello >> mi fiondai sul balcone e c'era lui affacciato alla finestra del bagno a petto nudo con il sole che batteva sulla sua pelle diafana, era bellissimo, mi ricordò vagamente Loki il dio dell'inganno, sistemai tutta la casa come bisognava fare, e poi, poi le sei arrivarono << arrivo amore >> mi scrisse lui, non risposi << apri >> mi riscrisse dopo un minuto, avevo il cuore a mille ero sicura che mi sarebbe uscito dal petto sporcando di sangue tutto il pavimento, mi avvicinai alla porta e l'aprii, potevo sentire lui che saliva dalle scale, avevo paura, ansia, felicità, insomma tantissimi sentimenti, i passi si fermarono davanti alla porta, era li e io lo avrei fatto entrare , nella mia casa, nel mio cuore;
-"Ciao tesoro" disse, gli feci la radiografia, aveva dei jeans abbastanza larghi, scarpe della Nike verdi e una maglietta bianca con delle scritte verdi e nere e degli occhiali da sole, profumava di buono,
-"Buongiorno" dissi io sorridendo
-"Vieni" dissi accompagnandolo verso la sala, ma lui non si mosse
-"Ah è cosi che mi saluti?" disse facendo il finto offeso, mi diressi verso di lui e gli diedi un piccolo bacio sulla guancia
-"Così va meglio, ora portami dove vuoi" disse con fare malizioso, mi scappò una risatina, ci sedemmo sul divano, ero molto imabarazzata infatti presi un po' le distanze
-"Bhe non mi dici nulla bellissima?"
-"Eh non so cosa dire, sono in imbarazzo"
-"Intanto avvicinati, che non ti mangio, anche se un assaggio ad una dolce fragolina vorrei farlo" disse leccandosi le labbra, mi avvicinai un po' di più e lui passò il suo braccio intorno alle mie spalle,
-"Un bacio non me lo dai?" disse guardandomi dritto negli occhi
-"un.. un bacio?" dissi io,
-"Si un bacio" detto questo si avvicinò sempre di più a me, finchè le nostre labbra non si toccarono, sentivo caldo e freddo allo stesso tempo, mi stava baciando ed era tutto vero, mi lasciai andare e mi rilassai, il bacio si fece più intenso e i nostri corpi si avvicinarono di più, lui aprì lentamente la bocca per spazio alla sua lingua e farla entrare nella mia feci anche io la stessa cosa e le nostre lingue iniziarono a toccarsi, prima con leggerezza, poi il bacio si fece più intenso e più appasionato e le nostre lingue dallo sfiorarsi iniziarono a cercarsi e a danzare insieme, le sue mani afferarono i miei capelli e l'altra mano andò a posarsi sul mio petto, ma io spostandogliela mi avvicinai di più al suo corpo abbracciandolo intensamente, lui fu il primo ad interrompere il bacio
-"Tesoro mi dai un po' d'acqua" mi alzai anche se avevo le gambe tutte indolenzite
-"Mmm culetto" disse lui dandomi una pacca sul culo
-"Scemo!!" dissi porgendogli la bottoglia
afferandolo disse : "Quel che è mio è tuo no?"
Il bacio iniziò di nuovo e questa voltà riuscii a sentire la sua eccitazione farsi sempre più forte,
-"Andiamo sul letto" mi disse sussurandomi all'orecchio con un fil di voce, rimasi zitta, non sapevo se acconsentire a quella situazione oppure evitarla,
-"Va... va bene.. andiamo sul letto" dissi a bassa voce, mi prese in braccio e mi portò in camera, nella mia testa c'era solo una domanda se stavo facendo la cosa giusta.




spazio autrice:
ecco qui :) a tutti buona lettura!


 

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