And I never told you.

di La_Gates96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** All leads to another messy ending. ***
Capitolo 2: *** And what if.. ? ***
Capitolo 3: *** He. ***



Capitolo 1
*** All leads to another messy ending. ***


- Sophie, dai, non posso aspettarti in eterno sotto casa tua, sai ? - mi urlava alle 7 e 30 del mattino dal giardino di fronte casa mia.
- Un attimo Ben, prendo lo zaino e scendo! - rispondo saltando per la camera nel disperato tentativo di infilarmi le mie amate Vans a quadri.
Scendo di fretta e furia, arrivo da lui col fiatone.
- So che non vedevi l'ora di vedermi. - dico ridendo ironicamente.
- Ti ucciderei molto volentieri, solo che senza di te non riuscirei ad arrivare a Val. - risponde.
Val è una ragazza, mia carissima amica. Ben ne è innamorato da tipo qualche mese e non riesce a levarsela dalla testa. 
Lui è il mio migliore amico, nonostante sia un coglione, stupido, e alquanto rincoglionito essere vivente, e non posso permettermi che stia male, per questo cerco di aiutarlo con questa ragazza.
Si vedono a scuola tutti i giorni, lei frequenta il terzo corso come me, mentre lui frequenta il quinto.
- Oggi hai intenzione di parlarle? - Gli chiedo a testa bassa.
- Sì, vorrei tanto dirle quello che provo e infatti guarda cosa ho qui.. TA DA! Due biglietti per il concerto dei Bullet for my valentine. Sì so che non ne vado matto ma lei li adora, quindi adeguamoci su. -
- Poi mi racconti, come sempre. - Dissi guardandolo e fingendo un sorriso ed entrando a scuola.
 
Su Sop, arrenditi, sai che sei solo una sua cara amica, che non ti guarda con gli stessi occhi con cui lo guardi tu. Non vedi come muore al solo sentir nominare "VAL" ?
Allora arrenditi, non vedi che non andrai da nessuna parte se continui ad illuderti così ?
Fissando il vuoto e facendomi le solite paranoie, un'immagine familiare mi catturò l'attenzione.
E' Val.
 
- Ok, allora ci vediamo oggi alle 3, ok ? - dice ad un ragazzo poco più alto di lei, biondo e dei jeans strappati.
- Certo. - e avvicinandosi si scambiano un bacio. - Ma non dovevi vederti con quel Ben ? - continua lui.
- Chi ?  Ah, nha lo manderò a cagare mi ha davvero rotto le palle, ce l'ho sempre tra i piedi, non so proprio come liberarmene. - 
- Sei la solita, a dopo amore. -
- Certo, a dopo. - Lo saluta con un occhiolino e la vedo dirigersi nell'aula di disegno.
CAZZO LA CAMPANELLA E' SUONATA DA UN PEZZO E NEMMENO ME NE SONO ACCORTA! 
Andiamo in classe insieme, quindi è stato inevitabile non incontrarla. Mi siedo affianco a lei, tanto il prof ancora non è arrivato, e cero di parlarle.
- Hei, allora con Ben? - Le chiedo innocentemente.
- Oggi ci vedremo, non vedo l'ora di sapere cosa deve dirmi. - Mi risponde con un'aria tranquillissima. Da qui posso dedurre che non si è accorta che ho visto tutta la scena con quel suo nuovo amore. Mhh.. dovrei avvisare Ben.
 
Il professore entra.
- Scusi Prof, potrei andare in bagno ? - 
- Ma signorina, è appena iniziata la lezione. -
- Lo so, ma mi sento poco bene. -
- Ok, vada. -
Vado in bagno e frettolosamente accendo il cellulare. Cerco "Ben" tra la rubrica e inizio a digitare. "Ben non fidarti di Val, è una bugiarda. A merenda fatti trovare fuori dall'aula di storia e ti dico tutto. " . Invio, senza pensare, perchè conoscendomi so che se avessi iniziato a pensarci su non l'avrei mai mandato.
Torno in classe, non riuscivo a non aspettare per le 12. Non vedevo l'ora di dire a Ben la verità.
Arrivano finalmente, raggiungo l'aula di storia e scruto con lo sguardo il paesaggio. 
MMhh.. ecco Ben.
Lo abbraccio ma lui non ricambia, non so, magari aveva avuto un brutto voto.
- Cosa dovevi dirmi? - dice, freddo.
- Oggi ho visto Val baciarsi con un altro mentre gli diceva che di te non gli importa nulla. -
- SO CHE DICI COSI' PERCHE' SEI GELOSA. MA DICO IO, PERCHE'?! SIAMO  AMICI, NON FIDANZATI. POSSO PROVARCI CON TUTTE LE RAGAZZE DEL MONDO. A TE NON PUO' DAR FASTIDIO, CHIARO?! - mi urlava in faccia.
- Sì certo che lo so, non scaldarti.. voglio solo il tuo bene. -
- SI VEDE COME VUOI IL MIO BENE! STAI CERCANDO DI FARMI ALLONTANARE DALLA RAGAZZA CHE AMO. SEI UN'EGOISTA. - 
- Ben, no, vieni qui, aspetta! -
- Ah, oggi provo con la band, non so se ci vediamo. - e va via.
Son qui, da sola, a fissare lui che si allontana sempre più da me. Cosa ho fatto di male ? Ora se cerco di aiutare le persone finisco per perderle? 
Torno a casa, anche se alla fine della giornata scolastica mancano 5 ore .
Vivo con mio fratello Sam che sicuramente dorme ancora, quindi ho il via libera.

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Capitolo 2
*** And what if.. ? ***


Bene, sono a casa. E ora cosa faccio ? 
C'è la parete della mia camera che sembra opprimermi, soffocarmi, penso che mi sdraierò un po' sul letto, almeno riposando non farò del male a nessuno, al massimo sprecherò ossigeno che potrebbe essere utile a qualche altro essere vivente.
- Che cazzo fai Ben? No, cazzo, no! - mi sveglio urlando, piangendo, in un lago di sudore.
Mio fratello corre in camera: - Sop, cosa sta succedendo?! - 
- Niente, tranquillo. - riesco a dire tremando. 
- No, non sto tranquillo. Sei calda, bollente. - dice toccandomi la fronte - e stai tremando e sudando. -
- No fidati, ho solo avuto una brutta giornata, torna a dormire. - una lacrima inizia a rigare il mio viso. 
- Non c'entrerà mica Ben ? No perchè se è così si prepasarre ad essere aperto di testa. - 
Io mi mordo il labbro ma non riesco a guardare mio fratello negli occhi. 
- Ok è lui. Sto andando ad ammazzarlo, torno tra poco. -
- NO FERMO SAM! Son io che mi impiccio in fatti che non mi riguardano credendo di fare la cosa giusta. - rispondo girandomi dall'altra parte e coprendomi col lenzuolo.
- Ma cosa stai dicendo, si vede lontano un miglio che lo ami e che per lui faresti di tutto pur di vederlo felice. -
- Ecco, ed è proprio qui che sbaglio. - mi alzo scattante dal letto con un nodo alla gola.
Lo abbraccio forte, ne ho proprio bisogno.
Non so come farei se non ci fosse lui con me. E' l'unica persona così vicina che mi è rimasta.
- Hei, stasera c'è una festa, ci sarà quasi tutta la scuola. Tu vieni ? Sì vieni. - mi dice scuotendomi lievemente la spalla. 
- Ci divertiamo almeno, no? - 
- Già - rispondo tirando su col naso.
Bene, alle otto fatti trovare pronta, ci andiamo tutti insieme. 
- T-tutti? - dico sbarrando gli occhi.
- Sì ci sarà anche Ben, e vedete di chiarire, non voglio vedervi freddi l'uno con l'altra e non ammetto obbiezioni. - va via fischiettando innocentemente. 
Bene, alla festa mancano parecchie ore, ho tutto il tempo per riprendermi, lavarmi e vestirmi e prepararmi psicologicamente perchè io.. ODIO LE FESTE. 
Mi alzo, vado in bagno, e una serie di domande inizia ad affollarmi la testa.
"E se non mi volesse davvero più? E se quella Val infondo sia la ragazza giusta per me? Se.. se.. se.."
CRISTO SMETTILA SOPHIE. E' IL TUO MIGLIORE AMICO, COMBATTI PER LUI. 
Sì ma io.. insomma, non ho speranze di riaverlo, hai visto come si è scagliato contro di me, no?
E COSA TE LO DICE? VI SIETE STATI VICINI PER ANNI, ORA PER UNA RAGAZZA PENSI CHE LUI TI MOLLI PER SEMPRE?
Forse hai ragione.
IO HO SEMPRE RAGIONE.
stupida mente che mi fa ragionare.
BADA CHE TI HO SENTITO.
oh, scusami tanto.
Non penso sia normale parlare da soli, ma almeno io mi ascolto sempre, so sempre cosa  voglio e di cosa ho bisogno.
Mi guardo allo specchio, quando mi odio. Lo sguardo cade sui mie polsi. Quei "segni" che col tempo non vanno via facilmente, le mie "ferite" di una vita difficile, troppo.
Non voglio aggiungerne altri, quindi mi infilo in doccia con la musica a tutto volume e addio mondo.
Rimango immersa nella vasca per tre quarti d'ora, avevo le mani che sembravano quelle di mia nonna. Esco dal bagno con un asciugamano in testa, per i capelli, e uno avvolto intorno al corpo.
Scendo giu in sala per prendere la mie robe, quando mi ritrovo Ben di fronte.
- Ciao. - mi dice, abbassando lo sguardo. 
- Ehm, scusa, sono appena uscita dalla doccia. - cerco di dire senza far capire come sto dentro.
- Ho notato. - arrossisce.
Oddio quanto è bello quando arrossisce.
NO SOP, ORA NON CEDERE. RICORDA CHE DEVI COMBATTERE PER LUI, UCCIDERE VAL, E POOOOI POTER SBAVARE DIETRO QUEL SUO VISINO COSI ADORABILE IOSKDGF.
Giusto.
- Cosa ci fai qui ? - mi dice.
- Ben, questa è casa mia. - dico guardandolo sorpresa. Non penso si sia fatto di qualcosa prima di venire qui.
- Ah già giusto, che stupido sono. - 
SI, LO SEI MOLTO, GIA PER VOLERE QUELLA TROIETTA LI'.
- Sophie.. - son rare le volte che mi chiama per nome.
- Stasera ci sei alla festa? -
- Sì. - 
- Bene, fatti trovare perchè devo parlarti. -
- Scusa, non puoi farlo ora? - dico.
- Nha, meglio stasera. - e fa un occhiolino a mio fratello.
AIUTO

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Capitolo 3
*** He. ***


Che i ragazzi fossero strani, io lo so, ma non fino a questo punto.
Cioè, dai. Ok, aspetterò fino a stasera, nel frattempo ho tutto il tempo per trovare il vestito adatto E SO CHE NON CI RIUSCIRO'.

Qui parla Sam.

- Quindi, che hai deciso di dire a mia sorella? Sai che c'è rimasta male, vero? - gli chiedo.
- Sì, lo so. Mi sono comportato da egoista e non penso potrò mai perdonarmelo. Ci tengo tanto a lei, e mi sento davvero una merda. - mi risponde.
Io non dubito delle sue parole, ma in primo piano metto sempre Sophie, la sua felicità.
- Anche lei ci tiene tanto a te, e lo sai, non farla soffrire, te ne prego, l'ha già fatto abbastanza. -
- Non preoccuparti - mi dice dandomi una pacca sulla spalla.
Ci stiamo dirigendo dagli altri, per riunirci, andare a prendere Sophie e poi andare alla festa.
- Ah, e miraccomando a quella tipa lì. - gli dico aprendo il pacco di sigarette.
- Tranquillo Sam, è solo una troia. -

Qui riparla Sophie.

COSA CAZZO MI METTO, COSA CAZZO MI METTO.
Il vestito più elegante che ho è quello del battesimo conservato in garage, i ragazzi staranno qui tra un'ora e io sono ancora in intimo, perfetto.
Bhè, jeans e canotta non passano mai di moda, metterò questi.
Asciugo i capelli, li piastro, passo un filo di matita anche perchè di make up sono abbastanza ignorante, e scendo in sala ad aspettare gli altri.
Dopo tipo mezz'ora arrivano e li raggiungo in macchina.
- Oddio Sop, sei più elegante del solito! - mi dice Danny.
- Colgo il senso dell'ironia, caro. - lo fulmino.
Arriviamo al posto della festa, che altro non è che la palestra della scuola.
- Di sicuro qui di hardcore nemmeno l'ombra. . - dice Danny desolato.
Entriamo in palestra, ed ecco che incomincio a sentirmi fuori posto.
Tutte con un vestitino elegante, la meno elegante aveva un tacco 15.
Abbasso lo sguardo, come sempre, e mi vado a sedere.
Alzo due secondo lo sguardo e la vedo. Vedo lei. Quella che per un pomeriggio mi ha fatto morire. Val è alla festa.
Mi alzo di scatto dirigendomi verso l'uscita, quando ad un tratto sbatto contro qualcuno.
- E tu dove pensi di andare? - alzo lo sguardo ed è Ben.
- Via. - cerco di trovare una via di scampo.
- No, tu non puoi andare via, non finche non sai quello che devo dirti, e nemmeno dopo potrai andartene. Non hai scelta. -
- Forse non hai notato chi c'è qui alla festa. - dico.
- Chi c'è di così importante? - dice guardando per la palestra.
- Val. -
Momento di silenzio.

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