Il mio Paradiso è con te

di 2P_Lover
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1- Farmi carico dei tuoi peccati ***
Capitolo 2: *** 2-Farmi carico del tuo dolore ***
Capitolo 3: *** 3-Vivrò per te ***
Capitolo 4: *** 4-Per sempre al tuo fianco ***
Capitolo 5: *** 5-My Paradise ***



Capitolo 1
*** 1- Farmi carico dei tuoi peccati ***


Farmi carico dei tuoi peccati


Nei quadri gli Angeli vengono sempre rappresentati come creature con delle candide ali bianche, i visi dai lineamenti morbidi, la pelle candida.
Ma no.
Gli Angeli, quelli veri, non sono cosi.
I veri Angeli sono diversi. Molto diversi.



Guardai il ragazzo dai capelli castano scuro alzare il braccio e salutare quello che era il suo capo.
L'arto teso, la mano aperta e con il palmo rivolto verso il basso.
Il saluto fascista.
Sospirai piano, voltando lo sguardo a terra. Odiavo quando faceva cosi.

-Lunga vita al Duce!- Lo sentii urlare, con quella fierezza che lo contraddistingueva. Il popolo lo accalmava.
Chiusi l'occhio, spaventato e mi voltai, dando le spalle all'italiano che parlava alla folla e a loro.
Anche se gli davo le spalle potevo benissimo immaginare le loro occhiate truci, alcuni di loro che magari erano pronti a raccogliere sassi e a scagliarli contro lui.
Contro l'umano che avrei protetto fino alla morte.

Feci un respiro profondo e, una volta chiamato a raccolta tutto il mio coraggio, mi voltai e li vidi.
Erano furiosi.
Alcuni di loro quasi ringhiavano.
Ce n'erano di tutti i tipi.
Alcuni erano candidi, probabilmente Angeli di bambini. Altri erano cosi mal ridotti da sembrare quasi creature demoniache.
C'era che non aveva un'ala, chi aveva il braccio mutilato, chi, semplicemente, era ricoperto da livi e graffi.
Senza fiatare mi misi davanti al ragazzo dai capelli castani e allargai le braccia, pronto a difenderlo.

Purtroppo, però, le lacrime iniziarono a rigarmi il volto.
Scesero solo da un occhio, dato che l'altro mi era stato cavato mesi fa. Ora la cavità vuota era coperta da una fasciatura.
Nessuno di loro parlò, si limitarono a fissarmi.
Poi il primo sasso mi colpì la spalla.
Faceva male. Ma andava bene.
Dovevo proteggere quel ragazzo.
Guardai l'Angelo che mi aveva colpito.
Il braccio destro era mutilato, sembrava quasi strappato letteralmente via. I capelli corvini erano sporchi e arruffati e i suoi occhi, verdi come due smeraldi, erano incastonati nei miei.
A quella pietra ne seguirono altre. Tante altre.
Tutte mi colpirono e la cosa mi andava bene.
Almeno lui non avrebbe sofferto. Lui avrebbe continuato a vivere.

Sapete. Gli Angeli ci difendono.
E quando uno di loro muore, moriamo anche noi.
E sapete perchè gli Angeli muoiono?
Semplice.
Si uccidono tra di loro.
E perchè si uccidono?
Per difenderci. Per salvarci.



Sorrisi quando vidi l'italiano sdraiarsi a letto.
Eravamo soli, finalmente.
Amavo la notte. L'ho sempre amata.
Perchè di notte, quando lui è solo, anche io lo sono. Nessuno mi fa del male, la notte.

Il mio sguardo incrociò quello del mio riflesso nello specchio della camera da letto.
Avevo i capelli biondi spettinati, alcune ciocche erano state strappate. L'occhio destro mancava, ma ormai c'ero quasi abituato.
Le mie ali avevano perso circa un terzo delle piume e quelle rimaste si erano tinte di un nero come la pece.
La tunica bianca ormai era sporca, tendente al grigio come colore e sporca di sangue.
Le parti del corpo visibili erano ricoperte da tagli, escoriazioni e lividi.

Sorrisi appena puntanto i miei occhi blu sulle mie ali nere.
Ero felice.
Li c'erano tutti i suoi peccati. Se ne avessi catturati abbastanza, magari lui non sarebbe finito all'Inferno.
Magari sarebbe diventato un Angelo e, magari, sarebbe stato al fianco di una persona buona, cosi che nessuno potesse fargli del male.
Voltai il viso lentigginoso verso di lui, che ormai era sdraiato sotto le lenzuola bianche a dormire.
Sorrisi.

-Sogni d'oro Luciano..-

Raramente un Angelo ha un aspetto decente.
Solo gli Angeli dei bambini o delle persone molto buone hanno un bell'aspetto e sono sani. Magari non sono nemmeno feriti o mutilati.
Purtroppo Oscar non è l'Angelo di una persona buona.
E' l'Angelo di un Gerarca fascista. E' l'Angelo di un umano che tutti gli Angeli odiano.



Adoravo guardarlo dormire la notte.
Era cosi bello e mi faceva sorridere sentirlo respirare piano.
A volte aveva degli incubi, ma per quello non c'è da preoccuparsi. Bastava un mio abbraccio per farlo calmare.
Stringerlo a me era doloroso.
Bruciava la mia pelle ormai non più candida ma sudicia.
Ma non fa niente.
Volevo farmi carico dei suoi peccati e di tutto il male che ha fatto.
Volevo che lui fosse felice.


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Se non avete capito una ceppa allora va bene cosi LOL
Allora, vi avviso, questa storia avrà massimo massimo tre o quattro capitoli, sarà molto breve e (BUONA NOTIZIA) l'ho già finita, quindi aggiornerò non appen ami va xD
Spero che la storia vi piaccia :3
Un bacione  e, pls, recensite ;A;
Ele :3

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Capitolo 2
*** 2-Farmi carico del tuo dolore ***


Farmi carico del tuo dolore



Un Angelo non dovrebbe mai, mai toccare un umano per più di qualche secondo.
E' vietato perchè potrebbe interferire con la realtà umana, che una creatura angelica può solo osservare.
La punizione se si viola questa regola?
La pelle dell'Angelo brucerà come se fosse nelle fiamme degli Inferi finchè non lascerà l'umano.



Osservai il sole sorgere e mi allontanai di poco dal ragazzo.
Almeno ero riuscito a fargli fare bei sogni. Anzi, non a farlo sognare, ma a fargli ricordare tante belle cose.
Sua madre che preparava la pasta nella casa in campagna, il fratello spaventato dagli insetti, il padre che apparecchiava.
Volevo che lui vedesse quanto la vita fosse bella e che ora la stava sprecando.
E anche fargli pensare che tanta altra gente che fa soffrire magari ha una vita come la sua da bambino.
Sospirai e rimasi accanto al ragazzo.

Luciano Vargas, Gerarca fascista.
Ecco l'umano che mi avevano assegnato.
Da piccolo era un bambino cosi calmo, cosi tranquillo. Il bambino più bello che avessi mai visto.
Crebbe in una buona famiglia, madre e padre presenti, fratellone affettuoso, situazione economica ottima.
Ho sempre pensato che sarebbe diventato uno scienziato, un ricercatore; cosi portato per lo studio, diligente, astuto.
Ma no.
No, lui voleva diventare un uomo al servizio della patria e visto che non si accontentava di esssere un soldato, a soli vent'anni è diventato un Gerarca.
Sorrisi. Era un piccolo record del mio Luciano.

Rimasi sdraiato accanto a lui, aspettando che aprisse gli occhi; non riuscii a reprimere l'istinto di accarezzargli il volto e cosi feci. Ormai ero quasi abituato a quel bruciore infernale che sentivo ogni volta che la notte lo toccavo.
Proprio in quel momento lui sollevò le palpebre.
Le mie iridi blu erano piantate in quelle scarlatte del ragazzo, che sembrava vedermi.
Risi appena. No, non poteva vedermi, era impossibile.

-Tu..tu chi sei?- Mi immobilizai, la mano ferma sulla sua guancia e gli occhi sgranati.
Mi vedeva?
Subito allontanai la mano da lui e scesi dal letto, spaventato.
Come poteva vedermi?

Il motivo per cui gli Angeli non possono toccare gli umani?
In pochi lo sanno.
Qualsiasi contatto tra un umano coscente e un Angelo scaturirebbe una reazione mistica, che nemmno gli Angeli stessi si spiegano.
Forse uno scherzo di Dio o, magari, del Demonio.
Non si sa, ma sta di fatto che se un Angelo e un umano si toccano quest'ultimo sarà in grado di vedere il suo protettore.



Respiravo affannatamente, spaventato come non mai.
No. No. No!
Lui non poteva avermi visto!
Magari..magari non parlava con me! Però i suoi occhi erano fissi nei miei; che sia una semplice coincidenza? Lo spero.
Il ragazzo si alzò guardandosi intorno. Dipinta in viso aveva un'espressione sconvolta.
No. Non mi aveva visto. Era impossibile!

-Cos'era..?- Luciano socchiuse gli occhi rossi e il mio respiro si tranquillizzò. Non mi vedeva più.
-Forse devo dormire di più- Continuò il ragazzo e io, sollevato, sospirai.
No, non aveva visto me. Di sicuro non ero io.
Di sicuro non aveva visto un Angelo ferito, dal viso femmineo e lentigginoso con degli enormi occhi azzurri.
Magari aveva visto uno dei mostri che lo tormentano nel sonno.
Lo speravo davvero con tutto il cuore.


Il castano camminava per strada e io ero accanto a lui.
Molti Angeli mi guardavano male, altri ancora mi ignoravano.
Abbassai la testa trattenendo i singhiozzi.
La notte ero felice di essere solo, perchè nessuno poteva fermirmi. Nessuno poteva chiedermi di lottare.
Nessuno poteva provare ad uccidere me e, di conseguenza, lui.
Eppure...eppure odiavo essere solo.
Odiavo non aver nessuno con cui parlare se non me stesso davanti allo specchio in camera di Luciano.
Era quasi una tortura.
Soffrivo tanto, però per lui avrei sopportato.
Per Luciano, che era la persona più importante della mia vita, avrei sopportato qualsiasi cosa.
Il mio dolore e anche il suo se fosse stato necessario.

Quando ad un Angelo viene affidato un umano è impossibile che non si formi un legame tra i due.
L'umano spesso nemmeno se ne accorge, ma l'Angelo si.
L'Angelo non può fare a meno di amare il suo protetto ed essere disposto a soffrire per lui, essere disposto a farsi carico dei suoi peccati e dei suoi mali.
E' nella natura degli Angeli amare i propri umani.
Ed è sempre nella loro natura disprezzare gli umani degli altri Angeli. Odiare e, addirittura, voler uccidere gli umani che non gli piacciono.
E come farlo?
Semplicissimo.
O uccidendo l'Angelo custode di quell'umano o, se ci riescono, uccidere l'umano stesso a colpi di sassi.
Molti infarti sono causati da Angeli che scagliano pietre sulle persone, secondo loro, cattive.
Perchè proprio i sassi?
"Chi è senza peccato scagli la prima pietra". Gli Angeli non hanno peccati.
Anche se si uccidono tra di loro, anche se tentato di uccidere gli umani, questi non sono considerati peccati.
Anche sentimenti impuri.
A dirla tutta un Angelo, qualsiasi cosa faccia, non pecca mai.
Loro non sono mica come gli umani.



Osservai Luciano sedersi su una panchina, tranquillo.
Sorrisi. Era bellissimo vederlo sereno.
Faceva felice anche me.
Mi volta quando sentii un sasso colpirmi all'altezza della nuca.


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Tadà!
Non resistevo a mettere il secondo capitolo ;A;
Allora, avviso. La fanfiction ha 5 capitoli u_u (l'ultimo l'ho finito prima lol)
E....che dire?
Recensite, se volete, mi farebbe tanto tanto piacere :3
Un bacione e grazie per aver letto!
Ele <3

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Capitolo 3
*** 3-Vivrò per te ***


Vivrò per te




Ormai era sera.
Sorrisi guardando il ragazzo sedersi sul letto a torso nudo.
Era bellissimo. L'umano più bello che avessi mai visto.
Lui era speciale.
Voltai di poco la testa e vidi il mio riflesso, che mi schifò.
I capelli erano ancora sporchi di sangue e la mia ala sinistra era stata quasi strappata.
Una lacrima mi rigò il volto.
Non dovevo morire.
Dovevo vivere, vivere per proteggerlo. Vivere per tenerlo in vita.

C'è un solo modo per uccidere un Angelo.
Anzi, non ucciderlo, essi non muoiono.
C'è un solo modo per trasformare un Angelo in un Angelo caduto o infernale.
Strappargli le ali.
Una volta privata una creatura angelica delle ali, essa non sarà più un Angelo e una lunga coda nera, assieme ad artigli e corna, andranno a sostituire le ali strappate e l'aureola che, da quel momento smetterà di brillare, diventando una specie di collare.
A cosa serve quest'ultimo?
A contraddistinguere i comuni diavoli dagli Angeli caduti.




-Già dormi?- Risi appena sdraiandomi accanto a lui.
Sapevo benissimo che non poteva sentirmi e, tantomeno, rispondermi ma non fa niente.
Una lieve brezza, proveniente dalla finestra li vicino, mi sfiorava il viso e il corpo.
Era piacevole, si.
Quasi coccolato dal vento iniziai io stesso ad accarezzare il volto di Luciano con le mani.
Un sorriso si dipinse sulle sue labbra mentre si avvicinava a me.
Lo abbracciai stringendolo forte.
Era di poco più grande di me, ma riuscivo comunque a stringerlo.
Ovviamente sentivo bruciore, ma avevo imparato ad ignorare quella sensazione.
Anche se non del tutto.

-Dormi Luciano, dormi- Mormorai per poi posare un bacio sulla sua fronte.
Spesso lo facevo mentre dormiva perchè, oltre a tranquillizzare lui, faceva star bene anche me.
Ecco perchè dovevo vivere.
Per lui. Dovevo lottare per essere al suo fianco, per difenderlo e per vederlo.

Come mai gli Angeli non vogliono diventare creature infernali?
Innanzitutto perchè sarebbero costretti a vagare nell'Inferno per l'eternità.
Senza scopo. Senza meta.
E, cosa più importante per loro, perchè non potrebbero più nemmeno vedere il loro umano. Figuratevi proteggerlo, cosa per cui gli Angeli esistono.



Continuai a stringerlo mentre osservavo il sole sorgere fuori dalla finestra.
A breve Luciano si sarebbe svegliato. Sospirai.
A breve sarebbe iniziata un'altra dura giornata.
Mi allontanai di poco e guardai il ragazzo, sorridendo.
Non riuscivo a non accarezzargli i capelli color mogano; erano cosi morbidi!

Lui aprì gli occhi e io sorrisi, la mano ancora poggiata sulla sua testa.
Senza darmi tempo di reagire Luciano mi afferrò un polso e, con estrema rapidità, mi bloccò e si mise sopra di me.
Spalancai l'occhio e dischiusi appena le labbra, sconvolto.
Com'era possibile?

-Ancora tu. Chi sei?-



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Lo so, è il capitolo più corto della storia! ><
Ma diciamo che....insomma è una via di mezzo(?). Cioè, nel prossimo capitolo arriva il bello, gente C:
Recensite e grazie per aver letto, davvero <3
Spero che la storia vi piaccia sempre di più :3
Un bacione!
Ele <3

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Capitolo 4
*** 4-Per sempre al tuo fianco ***


Per sempre al tuo fianco


 

Cercavo di liberarmi.
Agitavo le braccia nel tentativo di liberare la sua stretta sui miei polsi ma ero troppo debole.

-Chi sei?! Parla!- Di nuovo quella domanda. Che dovevo fare? Dirgli chi ero? O rimanere muto?
Cosa ci sarebbe successo?
-Parla, dannazione!- Mi urlò contro, fissando i suoi occhi rossi nel mio blu.
Aveva un'espressione sconvolta.
Be', lo capisco. Ritrovarsi un Angelo ferito nel letto la mattina appena sveglio; chi non si sarebbe spaventato?

-Io..- Riuscii a sussurrare, voltando il viso e lo sguardo. Dovevo trovare un modo per allontanarlo.
Per fuggire, anche se per poco. Poi..poi avrei pensato a cosa fare dopo.

-Tu?- Con la mano che non mi cingeva i polsi mi prese il viso, stringendo le guance e costringendomi a guardarlo.
La benda che copriva il mio occhio destro si allentò un po'.
Lo sguardo del ragazzo mi scrutò dalla testa ai piedi.
Prima il mio viso, soffermandosi molto sull'occhio mancante. Poi scese, andando a guardare le ali nere e il corpo coperto dalla tunica bianca.
Sembrava quasi non essersi accorto della mia aureola.
Sorrisi appena. Il mio Luciano, sempre attento a tutti i dettagli, era cosi sconvolto da non aver notato l'anello luminoso che avevo in testa?
Dovevo averlo proprio sconvolto.

-Cosa sei tu?-

-Se mi lasci te lo dirò- Ma chi speravo di ingannare? Lui? Luciano Vargas?

-No, parla o ti uccido- Mi morsi il labbro inferiore socchiudendo l'occhio blu.

 

Quando un Angelo cade e diventa infernale ("muore"), l'umano indifeso spesso muore poco dopo a causa di altri Angeli o, in alcuni casi, a causa di demoni.
Invece se è l'umano a morire l'Angelo sopravvive.
Poi ci sono due possibilità.
Se l'Angelo non è riuscito a farsi carico dei peccati del suo protetto, quest'ultimo finirà all'Inferno, dove la sua anima verrà mangiata dai demoni.
Al contrario, se l'Angelo si è fatto carico dei peccati del suo umano anch'esso diventerà un Angelo.
Poi l'Angelo che prima era il protettore può decidere se mandare l'ex umano in Paradiso, dove sarà felice però non proverà mai tante emozioni oppure farlo diventare un custode e assegnargli lui stesso un umano.
Da li il protettore andrà in Paradiso o all'Inferno, a seconda delle sue ali.
Se le ali sono bianche (massimo color grigio) le porte del Paradiso si apriranno per lui. Invece se le ali sono molto scure o nere, l'Angelo verrà risucchiato negli Inferi, dove verrà torturato per l'eternità.
Che gioco del destino, eh?
Se l'Angelo se ne frega del suo umano e non si fa carico dei suoi peccati, l'aspetterà il Paradiso. Al contrario, verrà trascinato negli Inferi.


 

-Non farmi del male- Sussurrai mentre sentivo le lacrime salire e bagnarmi l'occhio.
-Ti prego, non farmi male- Continuai, trattenendo i singhiozzi.
Io lo amavo. Lo amavo e non volevo che mi facesse del male.
Che Angelo egoista che ero, eh?

-Tu parla. Cosa sei?- La presa sui miei polsi si allentò un poco.

-Un Angelo- Dissi, trattenendo poi il respiro, spaventatissimo.
Pensavo sarebbe successo qualcosa di tremendo. Gli Angeli non dovevano MAI rivelarsi agli umani.
La pena? Sconosciuta.

-Un Angelo?- Solo ora notò la mia aureola e mi lasciò i polsi, rimanendo però sopra di me, bloccandomi.
-Cosa ci fai qui?- Mi chiese, appena curioso.
Che cosa dovevo fare?
Mentire? Mentire all'unica persona che amavo?

-Sono qui perchè ti amo- Dissi, sentendo un lieve calore sulle guance. Non era una bugia. Ma non era nemmeno tutta la verità.
Rimanemmo in silenzio per circa un minuto, ma mi sembrò un'eternità.

-Non credo in queste cose. Deve essere un sogno- Disse, poi sospirò.
Ora potevo chiedergli qualsiasi cosa. Mi avrebbe risposto.

-Smettila di fare questa vita- Mormorai, lo sguardo basso.

-No-
Mi morsi la lingua e il mio respiro si fece affannato. Ora potevo aiutarlo. Potevo, dannazione, potevo e dovevo!

-Ti prego-

-No. Sono e resterò fino alla morte fedele al mio Duce-
Portai una mano sulla sua guancia, che accarezzai con dolcezza.

-Capisco..va bene Luciano-

-Come sai il mio nome?!-

-Sono un Angelo, te l'ho detto- Accennai un sorriso e presi ad accarezzarlo anche con l'altra mano.
-Ora andrò via..puoi farmi un favore?- Continuai. Di sicuro ero rosso come un pomodoro in faccia.

-Cosa?-

-Puoi baciare quest'Angelo ferito? In fondo...è solo un sogno, no?- Continuai ad accarezzarlo e sentivo la pelle delle mie dita bruciare.
Sospirò.

-No-

-Ti prego..- Mugolai mentre le lacrime ormai scendevano giù.
-Solo un bacio- Continuai guardandolo dritto negli occhi. La mano che gli accarezzava la guancia destra scese, sfiorandogli il mento e, con un dito, gli toccai le labbra.
Lui sospirò ancora e avvicinò il suo viso al mio.

-E' solo un sogno, giusto?- Tolsi il dito dalla sua bocca mentre sentivo quelle parole.
Annuii e chiusi l'occhio. Dopo qualche istante le sue labbra sfiorarono le mie.
Mi faceva male. Più del solito.
Ma ero cosi felice.
Qualche istante dopo Luciano si allontanò.

-Grazie..- Sussurrai. -Se ora mi lasci e ti metti sdraiato sul letto, il sogno finirà-
Lui annuì e si tolse da sopra di me, sdraiandosi li vicino su un fianco, dandomi le spalle.
Mi alzai dal letto e andai verso la finestra.
Voltai il viso verso di lui per vederlo. Aveva gli occhi aperti e guardava me..anzi, non me. Il muro dietro di me.
Per lui ero scomparso.
 

Un Angelo non dovrebbe mai rivelarsi ad un umano.
La pena è la morte per quest'ultimo e il giudizio immediato verso l'Angelo, per spedirlo o meno in Paradiso.

 

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BUH!
Eccolo qui, il penultimo capitolo C:
Nel prossimo ci sarà rnsfjgkxentidj non ve lo dico :3
Ora...basta, vi lascio u_u
Recensite, pls, mi fareste taaaaaaaaaaanto felice *w*
Ora vado! Un bacione a tutti e grazie anche per aver solo letto <3
Ele <3

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Capitolo 5
*** 5-My Paradise ***


My Paradise



Socchiusi gli occhi e mi accarezzai le labbra con una mano.
Cos'era successo? Chi era quel ragazzo ferito?
Era davvero un Angelo?
No, forse era solo un sogno. Si, un dannato sogno.
Diedi le spalle alla finestra e mi massaggiai le tempie. Ci mancava solo il mal di testa.

-Che cazzo di sogno- Sussurrai tra me e me, appena divertito. Si, era solo un sogno. Non poteva esistere davvero quel ragazzo. E poi gli Angeli hanno le ali bianche e di sicuro hanno tutti e due gli occhi!
Rimasi in quella posizione per un po', poi, però, il mal di testa diventò insopportabile.
Mi misi seduto accarezzandomi i capelli scuri e sbadigliai.
Dovevo fare colazione, già.

Mi alzai dal letto con calma, solo che sentii le gambe cedermi.
Sentivo la testa esplodermi, cosi tornai seduto.
Era come se qualcosa mi comprimesse il cranio, il dolore era atroce.

-Cazzo!- Quasi urlai mordendomi l'interno della guancia subito dopo.
Mi scappò anche una bestemmia mentre mi sdraiavo sul letto, gli occhi chiusi.
Poi sentii un forte dolore alla parte destra del corpo, il braccio intorpidito e il cuore che batteva forte.
Troppo forte.
Per un attimo mi mancò il respiro.
Poi...nulla.


Quando riaprii gli occhi ero in un grande spazio bianco.
Non c'era nessuno oltre a me.

-Mi dispiace- Una voce, dietro di me, attirò la mia attenzione. Mi voltai di scatto e lo vidi.

-Tu!- Era il ragazzo di poco prima! Il ragazzo che avevo baciato! Ma non era solo un sogno?!

-Mi dispiace Luciano, non ti ho protetto..- Mentre mormorava quelle parole l'aureola che aveva sulla testa si spense e cadde a terra.

-Cosa stai dicendo?! E dove siamo??!?- Urlai, furioso. Odiavo non capire le situazioni.
Il ragazzo si avvicinò di un passo a me e sorrise. Da quel sorriso triste iniziò ad uscire del sangue, che gocciolava fino a terra.

-Luciano..tu vuoi andare in Paradiso?- Mi chiese e la benda che aveva sull'occhio cadde, mostrandomi l'orbita vuota.

-Si- Dissi, confuso. Non capivo perchè di quella situazione e la cosa era snervante.
Mi veniva quasi da ridere, però. Io, un Gerarca fascista, in Paradiso?

-Va bene..- Il ragazzo cadde in ginocchio e le sue ali caddero a terra con lui. Del sangue iniziò ad uscirgli dalla schiena.
Continuai a fissarlo e, dopo qualche attimo, mi inginocchiai a mia volta.

-Cerco qualcosa per medicarti..?- Chiesi, insicuro.
Lui fece cenno di no con la testa, nonostante stesse iniziando a perdere sangue dalle orecchie.
-Sai dove siamo?- Chiesi, cercando di mantenere la calma. Non era la prima volta che vedevo del sangue.

-Nel Limbo..a breve tu andrai in Paradiso-

-Io...sono morto?- Il ragazzo annuì appena.

-Diventerai un Angelo bellissimo, Luciano- Disse, con malinconia, iniziando a piangere e singhiozzare.

-Come ti chiami?- Sbuffai piano.

-Oscar..-

-Oscar, non piangere. Gli uomini non piangono!- Non ero mai stato bravo a consolare le persone. Ad alleviare il loro dolore.
Ecco perchè preferivo far soffrire la gente.

-Giusto, scusa- Il ragazzo mi guardò e iniziò a piangere sangue. L'orbita vuota sembrava quasi una cascata.
Poi sentii qualcosa afferrare il mio corpo e trascinarmi via, lontano da quell'Angelo.

-Che succede?!-

-Stai andando in Paradiso..- Disse il ragazzo, con calma, guardandomi.
Sorrise dolcemente e spalancai gli occhi blu.
Perchè, tutto d'un tratto, non volevo separarmi da lui? Perchè volevo aiutarlo?
Perchè, cosi all'improvviso, mi sentivo cosi legato a quell'essere ferito?

-Tu dove andrai!? Vieni anche tu! Sei un Angelo!- Cercai di lottare contro quella forza per tornare da Oscar. Lottavo con tutto me stesso, ma non ottenni risultati.

-Si, anche io andrò in Paradiso, ma non nel tuo-

-Che significa?! Esiste un solo Paradiso!-

-Non per me..Sii forte Luciano, sii felice, okay?-

-No no no!- Urlai. Sentivo delle lacrime bagnarmi gli occhi.
Perchè volevo cosi disperatamente stare al suo fianco, perchè?
 Poi, all'improvviso, tutto divenne bianco.



Vidi il ragazzo essere trascinato via, verso le porte dei Cieli.
Sorrisi tristemente.
Sentivo qualcosa trascinarmi verso il basso, dalla parte opposta.
Le mie ali nere mi assicuravano una via d'accesso per gli Inferi.
Ma a me andava bene.
Perchè sarei potuto andare in Paradiso tutte le volte che volevo.
Mi sarebbe bastato chiudere gli occhi e pensare a Luciano, pensare ai momenti trascorsi insieme e a quanto lui possa essere felice lassù, anche se lontano da me.

....Ma chi voglio prendere in giro?
Il mio Paradiso è con lui.
Il mio Paradiso è con te, Luciano.


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TADA'
Prima storia finita in tutta la mia cariera di efp (di solito scrivo solo oneshot lol) NGFJKGNSFJG  ;;
Sono felice!
Anche se la storia è corta....si, sono felice di averla portata al termine :3
Ringrazio tutte le persone che hanno letto e hanno seguito questa storiellina, davvero ><
Vi voglio bene e vi ringrazio con tutto il cuore <3
Un bacione enorme (ENORME, SI RNTGDFS C: ) e un abbraccio
Ele<3

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