Absolute Chanyeol

di MENTICIDE
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***
Capitolo 4: *** IV ***



Capitolo 1
*** I ***



Note: Questa fanfiction è la traduzione di "Absolute Chanyeol" di leadernim e non mi appartiene. L'autrice , a quanto pare , sembra non essere più presente in rete , quindi non è ancora disponibile un'autorizzazione da parte sua (se mai ci sarà...) Quindi, c'è la probabilità che la traduzione possa essere eliminata in futuro. Spero solo di essere all'altezza, (io ci ho provato, spero solo sia apprezzato il gesto, poi se mi fate la cortesia di segnarlarmi gli errori -educatamente pls , già mi sto cagando in manoxD - provvederò a cambiare) dal momento che questa fanfiction è una delle esponenti maggiori della Baekyeol. Ho deciso di dividerla in quattro capitoli perché oltre ad essere lunga, mi piacerebbe darle un po' di visibilità. Ah, inoltre è stata tradotta al passato, spero non possa creare problemi, e se qualcuno volesse aiutarmi, ne sarei ben felice!^___^ Ringrazio inoltre le mie beta Hika - quella bucchinara -, Kyu e Maru anche se quest'ultima non ha potuto partecipare perché a Parigi per il Japan expo' é_é
Ora a voi la lettura del capitolo. ^^





Absolute Chanyeol

And I'm so grateful to you
I'd have lived my whole life through
Empty as the sky
Never knowing why
Lost forever
If I never knew you


Pocahontas soundtrack - "If I Never Knew You"
 

Nella cucina del suo appartamento sperduto Byun Baekhyun, 19 anni, osservava impotente il catalogo appoggiato sul tavolo. Lo aveva trovato quella mattina, in mezzo ad un mare di bollette e lettere da casa all’interno della sua casella postale. La rivista era di dimensioni modeste, un po’sottile ai lati, con colori sgargianti che promuovevano i grandi effetti positivi e le fantastiche recensioni dei prodotti che offriva.

Baekhyun non si era ancora deciso ad acquistare qualcosa e questo era già un errore. Sapeva bene di doversi fidare del suo vicino, Huang Zi Tao. Il ragazzino era uno al passo coi tempi. A Byun Baekhyun però non importava nulla delle mode passeggere, quindi, che diavolo stava facendo con un catalogo di potenziali fidanzati robot?

Solo Tao avrebbe potuto passare quell’oggetto a Baekhyun. Avrebbe avuto senso dal momento che Tao ne aveva già uno di robot. Kris era alto e robusto, il tipo di robot che, secondo le persone, un giorno sarebbe riuscito conquistare il mondo con il suo potere. Baekhyun era leggermente intimidito da Kris, ma quella sensazione non era nulla in confronto alla sua elevata statura e la voce autoritaria. Kris, inoltre, era abbastanza realistico per essere semplicemente un robot e possedeva sufficiente intelletto umano da potersi facilmente confondere fra le altre persone non fosse stato per l’inquietante barlume artificiale nei suoi occhi.

Baekhyun si dimenticava costantemente del fatto che Kris non fosse umano come invece poteva sembrare. Considerando la situazione, Baekhyun non sapeva neppure perché stesse prendendo in considerazione l’idea di un robot come partner. Era vero che non aveva un gran successo a scuola ed il lavoro lo privava di buona parte della sua vita, ma sapeva che non c’era ragione alcuna per essere frettolosi. Se avesse voluto un ragazzo, ne avrebbe cercato uno attivamente senza prendere di sua iniziativa la decisione di comprarne uno.

Tuttavia, anche i robot avevano un certo fascino. E fu più per soddisfare la sua sete di curiosità che aprì il catalogo e cominciò a dargli un’occhiata.

Tenendosi ovviamente lontano dai “sexbots” dell’ultima pagina, Baekhyun lasciò che i suoi occhi vagassero sulle prime due, dove erano elencati un’infinita varietà di ragazzi “carini” disponibili all’acquisto. Acquisto. I suoi genitori non sarebbero mai venuti a conoscenza di tutto ciò. Ancora non sapeva che idea si fossero fatti su questa nuova moda sui “robot”, ma aveva visto gli articoli di giornale riguardanti le vecchie generazioni Coreane terribilmente confuse, spaventate e disgustate dalla convivenza dei loro giovani con delle lattine di metallo.

«È solo una questione di tempo prima che ci schiavizzino!» Aveva detto un giornalista irrequieto alla televisione la sera prima.

Baekhyun non si faceva abbindolare da certe castronerie. Aveva visto quei robot in azione e non pensava fossero capaci di intraprendere, di propria volontà, una rivolta quando non sapevano neppure distinguere la differenza tra cosa fosse il “caldo” o il “freddo”. Kris poteva dire a Tao quali temperature fossero considerate “calde” e quali “fredde”, ma quando gli si chiedeva le sensazioni che esse trasmettevano, diventava assente. Un’incantevole inespressività, per un volto da stella del cinema come il suo, ma che si traduceva in vuoto mentale.

Baekhyun non aveva mai vissuto con un’altra persona, tanto meno con un robot. Sfogliando il catalogo, notò che apparentemente non avevano bisogno di molto per sopravvivere: Solo qualche interazione umana, qualche stimolazione mentale ed “amore” -

Tutti i robot presenti erano catalogati come “fidanzati”, ma Baekhyun voleva solo un amico, una sorta di coinquilino. Davvero non sapeva come facesse Tao. Baciare un ragazzo robot, per quanto uno fosse “innamorato”, non era un po’ come baciare il proprio computer? O baciare una bambola? O baciare una bambola che avesse al suo interno un computer? Quanto poteva essere reale?

Baekhyun avrebbe potuto semplicemente chiudere il catalogo e dimenticarsi di tutti quei robot e di quelle assurdità. Era un ragazzo di bell’aspetto (…quasi), avrebbe trovato un vero fidanzato per conto suo.

Fu solo dopo quindici minuti a forza di sfogliare il libretto, approdando sempre sulla stessa pagina, che si rese conto di esser richiamato da un’unica immagine Il modello CH. Un metro e ottantadue centimetri (Alto): Castano, capelli ricci (carino) e aveva la capacità di…innamorarsi? Cosa diavolo significava? Era un computer; Come faceva sapere cosa fosse l’amore.

Andando contro tutti i suoi principi, Baekhyun si sentì attratto dal quel dolce viso. Era il modello più conveniente che ci fosse e Baekhyun sapeva che era da idioti esserne grati quando la parola “economico”, per uno studente universitario come lui, non significava praticamente nulla. Una volta laureatosi all’università di medicina, avrebbe navigato nei debiti, ma quel…quel giocattolo, non valeva forse la pena averlo?

Anche se Baekhyun ci avesse giocato solo per poco, voleva vivere in prima persona l’esperienza. Voleva giudicare da se stesso in che modo la sua vita sarebbe “cambiata” (secondo il catalogo) avendo un robot come fidanzato/compagno.

E, comunque, se la situazione gli fosse sfuggita di mano, avrebbe sempre potuto incolpare Tao di tutto.



Dopotutto era stato lui a fornirgli quel catalogo.





Qualche settimana più tardi, rincasando, Baekhyun trovò un’enorme scatola ad attenderlo di fronte casa. Il pacco era grande quanto la porta dell’appartamento e con aria perplessa scrutò l’enorme adesivo (“The Boyfriend Store”) brillante sul fronte della scatola. La vergogna fu l’unica cosa che lo indusse a spostare il pacco dentro casa, facendo attenzione ad appoggiarlo sul pavimento del salotto per poi indietreggiare.

Dopo aver speso ben due ore nel tentativo di aprire la scatola, il coperchio finalmente sì aprì con un sonoro sbuffo d’aria.

Baekhyun cadde all’indietro, impreparato di fronte all'improvvisa apertura del coperchio che si animò, e fissò l’uomo alto e nudo in piedi all’interno della scatola. Ebbe la sensazione che una parte del suo cervello fosse andata in corto circuito morendo, perché dal suo punto di vista, cominciò a sentirsi intimamente legato alla sua bambola, e quello non era il traguardo da raggiungere. Si sollevò, i palmi ricoperti di sudore.

La cosa mosse la testa e sbadigliò, stiracchiandosi verso l’alto. Baekhyun ricevette un’occhiata gelida, la pelle d’oca iniziò a prorompere sulla candida epidermide liscia del robot non appena l’aria condizionata lo colpì. Era normale che succedesse? Baekhyun aveva sempre pensato che non la potessero percepire. “C-Ciao?” La cosa allargò gli occhi, battendo pigramente le palpebre verso di lui. “Oh” Disse con una voce tanto profonda che Baekhyun non avrebbe mai associato ad un viso così grazioso. “Ciao.”

Quando rise la sua faccia ebbe un gran spasimo. Ora Baekhyun sapeva perché il modello era assai poco costoso rispetto agli altri. Era difettoso. Gli avevano inviato una bambola rotta. Tuttavia, l’aveva pagata quindi non si sarebbe fatto prendere troppo dal panico per una tale nonnulla.

Sparì all’interno della sua stanza, facendo ritorno con un paio di vestiti che ordinò alla cosa di indossare. Lo fece con naturalezza, sorridendo. “Il mio nome è – “

“Tu hai un nome?” La voce di Baekhyun sembrò stupida alle sue orecchie.

“Certo.” Sorrise. “Tu no?” Una piccola contrazione gli fece chiudere un occhio; Baekhyun pensava somigliasse ad un cucciolo sovreccitato.

“Sì, ma io sono—“ Baekhyun s’interruppe, gli occhi sgranati una volta che la cosa s’infilò la maglietta sulla testa, con i capelli che spuntavano tutto intorno al colletto, quando finalmente riemerse.

“Tu sei --?”

Sembrava vero. Baekhyun non riusciva a distogliere lo sguardo da quella sua pelle naturalmente candida e come, un velo di umidità fosse passato dalla sua lingua alla sua bocca nel momento in cui si leccò le labbra secche.

“Qual è il tuo nome?” Baekhyun cercò di vedere se fosse all’interno della scatola, ma al di sotto dell’adesivo, c’era solo un numero seriale.

“Chanyeol, “Disse la c-- … Chanyeol, sorridendo. Il suo occhio ebbe un altro tic. “E tu sei?”

“Baekhyun,” Rispose, rizzandosi in piedi. Era un po’ intimorito dall’altezza di Chanyeol, specie quando i pantaloni erano ancora nelle sue mani e non sul corpo dell’altro.

“Um” Mormorò goffamente Baekhyun avvertendo il suo sguardo. “I pantaloni, per favore.” “Pantaloni?” Domandò Chanyeol, sorreggendo come richiesto l’articolo d’abbigliamento. “Oh, oh, è vero! Devo indossarli, non è così? Agli umani non piace girare nudi, hehe. Scusa!” Baekhyun annuì, accettando le scuse. Sarebbe stato difficile arrabbiarsi con un robot come Chanyeol, il cui viso era in grado di accendersi per l’imbarazzo di un bel rosa a causa dei suoi errori. Spero che questo ragazzo non finisca per prendere il controllo della mia vita. Pensò Baekhyun costernato. Chanyeol inciampò non appena mise piede fuori dalla scatola e Baekhyun si agitò, preoccupato all’idea che il suo nuovo investimento potesse rompersi prima ancora che fosse in grado di interagirci.

«Mi dispiace!» Chanyeol diventò rosso, grattandosi la nuca. Sembrava più umano di quanto fosse Kris, forse perché Baekhyun non lo aveva mai visto esprimere emozioni negative. Era stupido, comunque, da parte di Baekhyun pensare che Chanyeol fosse intelligente solo perché era un robot.

Dopo esser inciampato su tutto. Dai suoi stessi piedi all’aria, Baekhyun fece sedere Chanyeol per il resto della serata. Era costoso e Baekhyun non aveva ancora controllato all’interno del libretto di garanzia del robot.



Chanyeol se la cavò fino a domenica pomeriggio e, il mattino successivo, quando Baekhyun si svegliò per andare a scuola, dischiuse le palpebre, ritrovandosi di fronte ad un paio di occhi che lo fissavano curiosi. Strillò e dibattendosi, colpì inconsciamente Chanyeol sulla guancia destra. Chanyeol gemette senza però provare dolore. La mano di Baekhyun continuò a tremare violentemente anche dopo, tanto da rendergli difficile il compito di infilarsi i vestiti. Chanyeol si scusò per averlo spaventato, cercando di spiegargli che non aveva mai vissuto con un vero essere umano prima di allora, che era semplicemente curioso e Baekhyun sembrava così sereno mentre dormiva che—"

“Mi hai fissato per tutta la notte o cosa? “Brontolò Baekhyun spazzolandosi i denti alla rinfusa con la sua mano buona. Era inoltre la mano con la quale aveva più coordinazione. “Non potevo?” Domandò Chanyeol. Baekhyun lo guardò attraverso lo specchio, con una vena pulsante sulla fronte; Chanyeol si rannicchiò contro l’entrata.

“Tu non …non hai bisogno di dormire anche tu?” Domandò non appena la vena si calmò. “Um, Io non dormo. Ricarico semplicemente le mie batterie ogni tre giorni.” Ammise Chanyeol, passando a Baekhyun un asciugamano con il quale asciugarsi la faccia.

Baekhyun lo prese, la faccia ancora madida. “Grazie…Io devo andare a scuola adesso quindi— “

“Posso venire? Non sono mai stato in una scuola per umani!” Baekhyun trasalì. “Non penso sia una buona idea.”

“Per favore?” Chanyeol sorrise esitante, le guance ancora macchiate di un tenue rossore. La luce inquietante nelle sue iridi– che tutti i robot possedevano - lo faceva apparire solo più impaziente agli occhi di Baekhyun, il quale incontrava già grosse difficoltà verso chi appariva così dolce e relativamente innocente.

Nonostante fosse ancora traumatizzato dal fatto che Chanyeol lo fissasse mentre dormiva, accettò che venisse assieme a lui, a patto che non parlasse con nessuno, neppure se fossero stati gli altri a rivolgergli la parola.

Dirigendosi verso l’università, Baekhyun notò che Chanyeol non era così intelligente come invece avrebbe dovuto essere. Non che reputasse Chanyeol un’idiota, ma dopo averlo afferrato per la terza volta per evitare che scappasse via, era ufficiale che Chanyeol fosse più che un’incosciente. Si scusava più e più volte, con il volto paonazzo, e Baekhyun iniziava ad odiare se stesso trovando il colore di Chanyeol così invitante.  

Chanyeol sembrava sinceramente pentito ogni volta che causava angoscia a Baekhyun, sebbene ciò non gli impedisse di resistere alla tentazione di attraversare la strada senza prima guardare ad entrambi i lati. Ma Chanyeol era carino e sorrideva a cose stupide come al volo di un’ape sopra la sua testa e così facendo riuscì a catturare l’attenzione di un piccolo gruppo di ragazze che in quello stesso momento avevano messo piede nel campus. Era letteralmente meravigliato da piccole cose e si piegava anche solo per osservare il passaggio delle formiche fra l’erba. “Che bello,” Disse Chanyeol tentando di acchiappare una mosca che ronzava vicino al suo orecchio , allungandosi verso l’alto e puntandola non appena volò via fuori dalla sua presa.

In quel momento , non seppe neppure il perché , Baekhyun perse una parte di se stesso quando lo vide mettere il broncio. “È volata via.” Spiegò Chanyeol quando notò l’espressione negli occhi di Baekhyun. “Volevo solo vederla da vicino! Forse pensava avessi intenzione di spiaccicarla o qualcosa del genere.”

Spiaccicarla.

Baekhyun presagì una dolce e deliziosa morte per se stesso. Quando Chanyeol gli sorrideva così , sentiva il presentimento che un giorno sarebbe stato lui a camminare in mezzo al traffico.

Chanyeol sorrideva così tanto che Baekhyun si accorgeva a malapena dei suoi tic. Chanyeol non era il robot perfetto , ma a lui andava bene così, del resto neppure Baekhyun era l’essere umano perfetto. Non era nella posizione adatta per pretendere la perfezione se per primo non era in grado di offrirla.

Imparò più da se stesso di quanto potesse immaginare in quella prima camminata con Chanyeol. Dal momento che non era in grado di affrontare il suo volto camminando, non poteva vedere il baluginio nei suoi occhi. Poteva dunque illudersi che stesse semplicemente girando con un…amico? Un compagno? Una persona, allora. Una persona dalla mentalità molto infantile. Ma Baekhyun era certo che la fuori ci fossero bambini di otto anni che non riuscivano a distrarsi da un insetto o da un’ombra come invece era capace di fare Chanyeol.



“Non ne hai mai visto uno?” “Oh, sì.” Sorrise Chanyeol allungando le mani per toccare l’albero dove era appoggiato. “Ma non nella vita reale. Ho visto molte immagini nella mia mente su ciò che avrei visto o sentito , ma questa è la prima volta, ma non posso percepirle in tutto per tutto , non come fai tu.

” Scosse le frasche dell’albero , facendo diventare Baekhyun preda delle gocce d’acqua residue della pioggia dei giorni prima. Baekhyun indietreggiò , pulendosi dalle spalle l’acqua. Chanyeol invece rimase dov’era “ansioso di sentire” , come Baekhyun avrebbe definito.

“Pensi sarò in grado un giorno di percepire le cose come fai tu?” Domandò Chanyeol quando Baekhyun ritornò dietro di lui.

“Non lo so, forse.” Il Baekhyun di ieri avrebbe detto di no senza alcun dubbio. Era un robot e non era stato progettato per provare sensazioni umane, ma dopo aver speso un po’ di tempo con lui, Baekhyun non sentiva la necessità di depredare Chanyeol del suo sorriso raggiante.

Per quanto ne sapesse, Chanyeol aveva il potenziale di percepire le sensazioni più di quanto avesse mai fatto lui, quindi Baekhyun era la persona meno adatta sulla quale non fare affidamento.



Baekhyun e Chanyeol incontrarono Tao e Kris a pranzo. Baekhyun si fece piccolo di fronte allo sguardo accusatorio di Kris e cercò di sfuggire dall’espressione soddisfatta di Tao mentre gli serviva i suoi udon.
“Che modello sei?” Chiese Kris a Chanyeol Con un sorriso accennato, Chanyeol si girò verso Baekhyun che lo fissò per un lungo minuto prima di capire. Oh, vero, l’ordine che aveva dato a Chanyeol quella mattina. “Rispondigli.” Disse Baekhyun. Tao alzò un sopracciglio, “ Lo tieni troppo sotto controllo, hyung. Rilassati.”
Baekhyun lo ignorò , prendendo un boccone dal suo piatto. Dopo che Chanyeol ebbe risposto a Kris, tutto sorrisi e tic all’occhio e tutto il resto, Kris disse qualcosa a Tao in Cinese che all’orecchio di Baekhyun sembrò alquanto…critico. Conosceva poco il cinese , ma era difficile nascondere certi toni altezzosi, non importava che lingua fosse.
Baekhyun ignorò al meglio l’intera questione , pensando che forse fosse lui ad essere troppo prevenuto e protettivo nei confronti di quello stupido e sorridente Chanyeol la cui attenzione si era ora spostata verso una finestra aperta.
“Non hai pagato molto per uno come lui , huh?” Domandò Tao nel momento in cui Baekhyun si assicurò che Chanyeol fosse distratto. Baekhyun fece spallucce. “Cosa importa?” “Stai attento, hyung.” Disse Tao, facendosi improvvisamente serio. “Kris mi ha detto che i robot costruiti come il tuo non durano a lungo. Non vorrai legarti troppo a lui , mi auguro” “Costruiti come il mio? Perché” Baekhyun appoggiò le sue bacchette, le mani unite appoggiate sul grembo. “Che cos’ha che non va?

“Non dirmi che non l’hai notato” Cantilenò Kris. Osservò apaticamente Baekhyun, gli occhi luminosi che trasmettevano qualcosa di molto simile alla pietà: Baekhyun la odiava. “Il modo in cui si muovono i suoi occhi , la sua mancanza di attenzione , i tic facciali…Io gli do al massimo 100 giorni. È meglio se lo restituisci alla compagni fin da subito e richiedi un aggiornament—“ “No,” Baekhyun scosse la testa. “Non posso. Non ho soldi. O lui o niente.” “Sceglierei il niente se fossi in te. “ Disse Tao cautamente. “ I soldi non sono nulla––“ “Per te è facile parlare.” Baekhyun si morse un labbro.

Tao ebbe almeno la decenza di mostrarsi offeso. “ E questo cosa significa?” Tao non era esattamente a corto di soldi come Baekhyun. Era meschino dunque da parte sua dirgli qualcosa del genere in faccia. Tao non sbandierava i suoi soldi ai quattro venti come invece avrebbe potuto fare, ma il rancore continuava a riempire la bocca di Baekhyun. Non era ancora legato a Chanyeol, ma il pensiero di rispedirlo indietro...già lo turbava. Non gli importava che Chanyeol fosse perfetto come Kris, senza tic facciali o tutte quelle altre robe. Chanyeol era colui che era stato inviato a Baekhyun. E sebbene non credesse al destino e a tutte quelle chiacchiere senza senso, ci doveva essere una ragione per la quale Chanyeol , fra tutti gli altri modelli CH, gli era stato inviato.

Mentre rifletteva, sentiva lo sguardo severo di Kris da una parte. Mentre dall’altra, Chanyeol emise un debole “oh~” osservando il mondo e ridendo per conto suo. “ Mi ricorderò di ciò che hai detto” Disse Baekhyun educatamente. “ Ma non penso avrò qualche problema.”

“Come preferisci.” Affermò semplicemente Kris sebbene i suoi occhi dicessero ben altro “ Te ne pentirai.”


Baekhyun si augurava di no.


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Capitolo 2
*** II ***



Note: Eccomi qui con la seconda parte del primo capitolo. ^___^ E' stato alquanto uhm, complicato, - ma soprattutto triste , ho pianto quattro volte, I swear - lo ammetto, ma ho cercato di fare del mio meglio. Mi sono divertita a stalkerare le tag di twitter. >:D Ringrazio la mia hikuzzola come sempre per l'aiuto. *ti amu* E ricordatevi di segnalarmi gli errori. TwT




Absolute Chanyeol

Fu un paio di serate più tardi che, facendo ritorno dalla doccia, Baekhyun ritrovò i suoi problemi di analisi matematica già risolti senza che neppure li avesse toccati. Sospirando sconsolato, urlò con voce strozzata un “Chanyeol!” e sobbalzò quando quest’ultimo, balzando in corridoio quasi galoppando, si avvicinò a lui.


“Sì?” Il suo sorriso era così ampio da occupare buona parte del suo viso.

“Hai fatto i miei compiti? Ancora?”

Il suo sorriso si affievolì. “Non…non avrei dovuto?”

Baekhyun si colpì il volto con il palmo della mano, “No, mai. Per favore, non fare mai i compiti al posto mio, okay? Ho bisogno di imparare senza il tuo aiuto.”

“Ma io volevo solo—”

“No,” Disse Baekhyun inflessibile. “Smettila. Non toccare i miei compiti. Ti proibisco di andarci vicino.”


Ora che era stato finalmente punito, Chanyeol fissò il basso, verso le sue mani, in un perfetto atteggiamento remissivo. “Okay, scusa.” Disse semplicemente annuendo. “Non lo farò mai più. Chanyeol non toccherà mai più i libri di Baekhyun.” Parlava in quel mondo solo quando tentava di fissare i concetti in testa, proprio come quando Baekhyun gli aveva chiesto di memorizzare il suo numero di telefono nel caso succedesse qualcosa mentre era via.


Baekhyun faceva fatica ad arrabbiarsi seriamente con Chanyeol, il quale, come al solito, “aveva bisogno di aiuto” ogni qualvolta che interferiva nella sua vita.


Con un sospiro ed un leggero “va tutto bene”, Baekhyun poggiò una mano in cima a Chanyeol. Quello fu il loro primo contatto. Baekhyun rimase sorpreso avvertendo del calore provenire da Chanyeol e lasciò che quest’ultimo prendesse la sua mano e la esaminasse a suo piacimento. Chanyeol l’espose alla luce e, tirando ogni singolo dito, esaminò le falangi sotto la sua carne.

Quando Chanyeol sfiorò accidentalmente il suo polso, Baekhyun trasalì, cercando di ritrarre la mano. Chanyeol lo fissò. “Cosa c’è? Ti fa male?”

“No…mi fai il solletico.” Baekhyun si schiarì la gola, improvvisamente imbarazzato.

“Solletico?” Ripeté Chanyeol. “È qualcosa di piacevole? “

“N-non esattamente,” Baekhyun tentò nuovamente di allontanare la mano, quando, in un nuovo esperimento, Chanyeol fece scorrere i pollici lungo le vene del suo polso. “Mi fa sentire a disagio e mi fa venire voglia di ridere.”

“Ma quando ridi non significa forse che sei felice?” Sorrise. “Il solletico ti rende felice?”

“Forse altre persone, ma non me.” Chanyeol lasciò la sua mano, il viso contratto in un’espressione assorta. “IL solletico è …okay.” Sospirò Baekhyun. “I nervi sotto la pelle si eccitano se toccati in un certo modo. Fa ridere molte persone ma io…mi rende nervoso. Non amo che la gente mi tocchi.”

“Oh,” Chanyeol allargò gli occhi. “Scusa. Io non— “

“No, no, va tutto bene.” Disse Baekhyun sollevando le mani. “Smettiamola di parlare di questo, ti sei già scusato abbastanza per oggi.”

Diventava sempre più difficile poter spiegare quei processi del corpo che Baekhyun aveva sempre dato per scontato. Chanyeol sapeva cosa fosse la felicità e i suoi sintomi, ma aveva difficoltà con emozioni più complicate quali paura o l’ansietà. Baekhyun poteva sciorinare un’infinità di chiarimenti sulle emozioni e sulle loro conseguenze fisiche, ma Chanyeol scuoteva unicamente la testa, incapace di comprendere perché gli umani percepissero le cose in certi modi e non in altri

“Voglio essere umano,” Confessò un giorno. Baekhyun sollevò lo sguardo dai suoi appunti di storia, richiudendo il suo libro. Era tardi e Chanyeol sedeva sul divano al suo fianco mentre trafficava con un cubo di Rubik che Baekhyun aveva trovato nel suo guardaroba.

“Davvero?”

“Da dove vengo io tutti lo desiderano.” La voce di Chanyeol era ridotta ad un sussurro. Succedeva sempre di notte. Baekhyun non aveva mai cercato di spronarlo ad alzare la voce; Pensava che Chanyeol fosse consapevole di disturbare la quiete notturna se avesse cominciato a parlare più forte.

“Anche Kris vuole diventare un umano, io lo so.” Continuò Chanyeol. “Però è più bravo a nasconderlo rispetto a chiunque altro io conosca. Essere un umano è…non riesco davvero a capire perché sono stato costruito, Baekhyunnie. Ogni tanto guardo me stesso e poi guardo te e, penso che in fondo in fondo non sembriamo così diversi, ma allora perché tu sei nato umano ed io no? Ho i brividi quando lasci la finestra aperta, ma non provo mai freddo. Mi sento male, veramente male quando mi sgridi, ma non sono spaventato da te o “nervoso” quando poi ti rivedo. Voglio solo che tu sia felice ed anch’io voglio esserlo. Essere felice è l’unica cosa che realmente…capisco riguardo gli umani. Tutto ciò è triste, non è forse così?”

“No,” Baekhyun si grattò il mento, immerso nei suoi pensieri. “Non è triste. Noi umani cerchiamo di ottenere la felicità e di conservarla il più possibile durante il corso della nostra vita. Se sei in grado di farlo così spontaneamente, allora anche noi dovremmo imparare molte cose da te.”

“Ma la mia felicità…è reale?” Gli occhi di Chanyeol erano bassi. “So che la mia felicità non è…non è umana, quindi, se sono felice, l’avverto con la stessa intensità con la quale la percepisci anche tu?”

Baekhyun rimase senza parole. Certo , si era sempre posto quelle domande in un certo senso, ma non aveva mai accolto l’idea che Chanyeol fosse tormentato dagli stessi dubbi.


Quando Chanyeol sollevò di nuovo lo sguardo, la luce artificiale nei suoi occhi pareva essere più fievole del solito. Baekhyun gli suggerì di ricaricarsi prima che potesse terminare tutta la sua energia e Chanyeol accettò, alzandosi dal divano e barcollando all’interno della scatola che Baekhyun aveva collocato all’angolo della sua camera da letto. Baekhyun lo seguì silenziosamente, osservando Chanyeol mentre metteva piede dentro la scatola e richiudeva la porta improvvisata dietro di se. Un tenue bagliore irradiava dalla scatola ogni volta che Chanyeol alimentava le sue batterie, accompagnato da un basso mormorio che quella notte lo cullò in un sonno tranquillo.

Ogni volta che Chanyeol finiva di ricaricarsi, si sedeva spesso sulla sponda del letto di Baekhyun, con il viso rivolto verso la finestra fino ai primi albori del giorno. Baekhyun aveva chiesto a Chanyeol se avesse voluto un futon sul quale poter riposare, ma Chanyeol aveva declinato l’offerta , spiegando che preferiva il “calore” del letto di Baekhyun e la vista dalla finestra del suo appartamento.



Erano molte le mattine durante le quali Baekhyun si svegliava lentamente , girandosi per osservare Chanyeol mentre la luce dell’alba giocava meravigliosamente con i suoi capelli castani. Chanyeol, ogni tanto , sembrava davvero essere una bambola , specie se ignaro dello sguardo di Baekhyun su di se. Cosa pensasse Chanyeol , quando ammirava il sorgere del sole, tuttavia rimaneva ancora un mistero.

Era dolorosamente ignaro di certe cose, ma questo non significava che fosse necessariamente stupido , non importava quante volte Kris o Tao cercassero di convincerlo. Baekhyun trovava l’interesse di Chanyeol, verso ogni piccola forma di vita, affascinante ma anche adorabile. Ma ancora una volta, non c’erano cose che Baekhyun non trovasse dolci in Chanyeol. Del resto era uno di quei modelli considerati “graziosi”. Agli occhi di Baekhyun anche i suoi tic facciali , i segni più evidenti del suo malfunzionamento, risultavano incantevoli e parte di lui non aspettava altro che poterlo vedere sorridere solo per quei piccoli movimenti involontari.






Chanyeol poteva anche aver guardato Baekhyun durante la prima notte , ma in molte altre occasioni successive fu Baekhyun a farlo. Sentiva una strana fitta al petto quando , nel tentativo di “dormire”, Chanyeol si rannicchiava ai piedi del suo letto. Ci provava duramente. Diceva che era una di quelle cose “reali” che gli esseri umani erano in grado di fare ed era frustrato per il semplice fatto che non ci riuscisse.

Spezzava il cuore a Baekhyun e non riusciva neppure a capire il perché.






Un giorno, quasi in trance , Baekhyun si perse nella biblioteca dell’università alla ricerca della sezione “umanità” Aveva capito ben poco riguardo il concetto che gli scienziati davano di “umano” e sperava di poter capire un po’ più a fondo in modo tale da poterlo paragonare a Chanyeol e a tutto ciò che lui era.


L’incarico di per se suonava difficile, ma fu solo dopo aver raccolto venti testi diversi di psicologia, sociologia , antropologia e letteratura che realizzò in quale assurdo compito fosse andato a cacciarsi. Senza esitazione mise da parte tutti i libri che affrontavano il tema dell’evoluzione umana, dal momento che Chanyeol era già stato plasmato secondo le sembianze dell’Homo sapiens.




“Penso dunque sono,” Affermava Cartesio.

“Il nostro mondo non è “reale” Insegnava Platone. “Ciò che vediamo non è reale. Dobbiamo conquistare un maggior livello di conoscenza per abbattere i canoni della realtà che ci viene insegnata ogni giorno.”

Attraverso Platone, Baekhyun intraprese il suo viaggio nello studio della natura dell’uomo e fu qui che la sua fronte incontrò le pagine dei libri.


Era troppo.

La sua specie aveva dibattuto la propria esistenza e i propri scopi per milioni di anni. Non c’era modo che potesse capire tutto in una singola notte. Per non menzionare il fatto che i suoi libri fossero traduzioni di altrettante traduzioni e, tutto cominciò a far male nel momento in cui considerò l’idea di prendere un libro su Rousseau.

Al termine della serata , poco prima della chiusura della biblioteca ,cercò di assembleare il tutto insieme.

Non c’erano dubbi. Se Platone aveva ragione e la “realtà” di per se non era tale, allora Chanyeol era reale quanto lo era Baekhyun. Chanyeol pensava a se stesso, provava delle emozioni e sapeva chi fosse…Gli altri animali sapevano cosa fossero? I piccoli bruchi con i quali Chanyeol amava giocare avevano la consapevolezza di essere bruchi e lui no? Pensare non era solo cosa umana, dal momento che Chanyeol lo faceva , ma il fatto che lo facesse lo rendeva umano a sufficienza?



Quando crollò per la quinta volta sui suoi libri , la bibliotecaria andò a controllare se stesse ancora respirando.


Per suo disappunto , sì, lo stava ancora facendo.



Se ne andò senza aver appreso nulla.




Chanyeol era sempre lì quando Baekhyun tornava a casa da scuola. Rimaneva tranquillo, annullando la sua presenza mentre Baekhyun faceva i suoi compiti. Non che la cosa lo aiutasse particolarmente. Baekhyun si distraeva in continuazione al pensiero di cosa stesse facendo Chanyeol in quei momenti. Chanyeol aveva l’abitudine di collezionare bruchi dall’esterno e di portarli dentro casa , anche solo per vedere come reagivano al tocco delle sue dita curiose.

Un giorno , chiese a Baekhyun se gli animali provassero dolore.

“Alcuni di loro sì.” Annuì Baekhyun. “Gli animali dotati di un sistema nervoso complesso provano dolore , ma conosco alcuni insetti che invece non lo sentono perché troppo primitivi”

“Allora sono uguale ad un insetto?” Chiese Chanyeol , mostrando la piccola falena che si abbarbicava lungo la punta del suo dito.

“No, non sei un insetto. Gli insetti non provano molte delle emozioni che sei in grado di sentire tu. Tu sei diverso” Sperò di poter rassicurare Chanyeol , anche se non ne fu troppo sicuro. Chanyeol doveva essersi allenato ancora una volta con le sue espressioni facciali di fronte allo specchio perché rimase indifferente , continuando a giocare con la sua tarma.


La convivenza con Chanyeol cominciò a migliorare nei mesi successivi.

Chanyeol ora era in grado di “dormire” di notte nel letto di Baekhyun, e furono molte le volte in cui, svegliandosi, quest’ultimo si ritrovava con il viso schiacciato contro il petto di Chanyeol. Lo inquietava e non riusciva a spiegarsi quale forza spingesse il suo corpo ad avvicinarsi a lui nel bel mezzo della notte. Sperò solo che Chanyeol considerasse quel gesto come una delle tante “cose strane che gli umani facevano” ,permettendogli di vivere a scapito del suo stesso imbarazzo. Ma non lo fece. Del resto era stato acquistato da un negozio per “fidanzati”. Chanyeol era stato programmato per sperimentare e passare attraverso tutte quelle azioni come l’abbracciare qualcuno. Tuttavia, Baekhyun si sentiva a disagio con qualcosa che fosse più di un tocco amichevole ed era sempre il primo a respingere il tiepido abbraccio di Chanyeol.



“Non ti piaccio, vero?” Alzò lo sguardo con aria corrucciata, mentre preparava il suo pranzo. “Cosa? Certo che mi piaci. Non saresti qui altrimenti.”

“No,…non è quello che intendevo…non sono il tuo fidanzato.”

“Beh, no— “

“Ma…in teoria dovrei esserlo, non è così? Per questo sono stato costruito , per essere il ragazzo di qualcuno e dal momento che mi hai comprato—“

Baekhyun accese la pentola del riso, e giocherellando nervosamente con le mani, si allontanò dai fornelli. “È che…non c’è nulla che non vada in te, Chanyeol. È solo che non ti vedo in quel modo.”

Chanyeol annuì, ma Baekhyun comprese che non aveva capito. “Allora perché mi hai comprato? Solo per essere un tuo amico.? Hanno dei friendbots a casa, io…”

“Tu?”Lo spronò Baekhyun.

“Prima che mi mettessero nella scatola…dicevano che mi sarei risvegliato di fronte a qualcuno che…mi avrebbe amato. Ti hanno garantito un robot con il quale poter fare insieme qualsiasi cosa , ma a me avevano promesso un…ragazzo quindi…quindi mi scuso, ma è difficile per me accettare le cose così come stanno.”

Ancora una volta, Baekhyun non seppe cosa dire. Nei mesi precedenti si era avvicinato a Chanyeol più di quanto avesse mai fatto con altri prima di allora. Tao aveva addirittura smesso inaspettatamente di visitarlo perché ormai l’unica cosa di cui parlava Baekhyun era di Chanyeol. No, non era amore. Non era neppure una cotta. Tantomeno un’infatuazione.

Baekhyun era solo curioso e completamente affascinato dai piccoli sviluppi di apprendimento di Chanyeol riguardo le relazioni umane. Gli fece male vederlo in quello stato, mentre con aria corrucciata si scusava per il semplice modo in cui si sentiva. Lui, sempre così allegro e felice.




Per Chanyeol ogni cosa era complicata e Baekhyun non voleva che continuasse a sentirsi in quel modo.


Facendo ricorso ai suoi nervi saldi , afferrò la mano di Chanyeol nella sua , attirandolo in un abbraccio. Erano anni che non lo faceva , ma Chanyeol era caldo. Baekhyun trovava piacevole la temperatura naturale del suo processore e il turbinio del suo “cuore” , che aveva ascoltato ininterrottamente negli ultimi trenta giorni.

Chanyeol lo avvolse facilmente nelle sue braccia e Baekhyun , ancora una volta, si ricordò che era quello il motivo per il quale era stato creato. Era stato realizzato per portare la felicità a qualcuno attraverso una relazione amorosa stabile. Baekhyun si sentì un po’ dispiaciuto perché incapace di dare tutto ciò di cui Chanyeol aveva bisogno , ma non voleva rimandarlo indietro, per nulla al mondo, non ora.




“Mi dispiace.” Mormorò attraverso la sua maglietta-

“Non devi,” Rispose Chanyeol. “ Posso…Posso baciarti?”



Baekhyun rabbrividì, la testa che girava. Quella era una cattiva idea. Una pessima idea che già da tempo aveva cominciato a frullare all’interno della sua testa a caratteri cubitali ed inquietanti. Affetto. Tutto ciò era permettere a Chanyeol di affezionarsi a lui. Ma ciò non sarebbe accaduto, perché Baekhyun lo aveva già messo in guardia , ma era questo lo scopo di Chanyeol, e sarebbe stato sciocco da parte sua, negare a qualcuno la propria natura.. Ed era anche stupido sforzarsi di credere che non lo volesse anche lui.



Le labbra di Chanyeol sembravano morbide e se solo…se solo fosse successo qualcosa, Baekhyun avrebbe sempre potuto convincersi del fatto che quel bacio fosse stato solo un esperimento. Voleva vedere se quei robo-fidanzati fossero caldi ed arrendevoli quanto gli umani. Aveva già baciato una sua ex-ragazza, quindi credeva di ricordare le sensazioni che procurava un bacio , ma nulla lo preparò ad affrontare il modo in cui Chanyeol sollevò il suo viso, facendolo scontrare con i suoi occhi scuri.


Baekhyun sentì la gola occludersi a quella vista; Chanyeol era davvero portato per quel genere di cose, huh? I suoi occhi rimasero ancora aperti quando le loro labbra si toccarono.


Fortunatamente , Chanyeol non cercò di approfondire il bacio. Ciò avrebbe solo contribuito ad aggiungere altra acqua al mare , mettendo fine a quel poco autocontrollo che gli era rimasto. Ancora non si era dimenticato dell’avvertimento di Kris, dei cento giorni.




Per quanto assurdo potesse sembrare, nulla avrebbe impedito a Baekhyun di innamorarsi di Chanyeol. Lo sapeva ed era anche consapevole dei suoi sentimenti. Baekhyun stesso si stava trattenendo per molte ragioni , alcune delle quali si dissolsero dalla sua testa quando , discostandosi , Chanyeol sfiorò la sua fronte con le sue labbra.


I boyfriendbots erano apparentemente bravi , davvero molto bravi in ciò che facevano , osservò Baekhyun.

Quando Chanyeol scomparì all’interno della camera da letto per un breve caricamento, Baekhyun rimase pietrificato nello stesso punto in cui l’aveva lasciato, mentre il riso bruciava ed il suo cuore batteva dolorosamente contro il petto; Chi l’avrebbe mai detto che si sarebbe innamorato di un robot?


Ogni dubbio contrastante al rapporto, fu attaccato dai ricordi vividi di Chanyeol e del suo adorabile sorriso. Chanyeol era reale. Non era umano, ma era capace di provare delle emozioni e per Baekhyun, restare emotivamente lontano da lui, in quanto non “reale”, era crudele. Sapeva quanto Chanyeol volesse diventare umano. Fin troppe volte aveva sopportato il continuo rigirarsi di Chanyeol nel letto, nella consapevolezza di non essere neppure vicino da raggiungere il “sonno” di quanto fosse stato tre settimane prima, e lui odiava tutto questo.



Era difficile credere che, solo poco tempo prima, Baekhyun era lì, a fissare il catalogo in cucina, maledicendo Tao per avergli inculcato quell’idea in testa. Ora era ancora in cucina, ma c’era un umanoide nella sua camera, ed una sensazione di nervosismo nel suo petto che non aveva mai provato prima.

Guardò il calendario, raggiungendolo e saltando due mesi. Il centesimo giorno con Chanyeol era cerchiato dal tratto sottile di una matita rossa.


C’era tempo. Kris poteva essersi sempre sbagliato. Era una macchina e le macchine non sempre avevano ragione. Qualsiasi essere vivente poteva commettere degli errori.



Non era forse così?


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Capitolo 3
*** III ***



Note: Ok ecco la penultima parte. XD (nel caso nessuno se ne fosse accorto avevo mosso il primo capitolo al posto del secondo, spero di non aver creato confusione -w-) Recensite, maledette scansafatiche!ç____ç Ringrazio Hika come sempre (...amo farti soffrire.). Quell'elfa di Daniela e Maru che mette in serio dubbio la mia sanità mentale. E ora...preparate i fazzoletti, ve lo consiglio.

KAI BIONDO, AIUTO




Absolute Chanyeol

“L’ho rispedito indietro.”

Chanyeol smise di agitarsi sulla sua sedia, voltando di colpo il viso in direzione di Tao.
Baekhyun staccò gli occhi da Chanyeol. “Chi hai mandato indietro?”

“Kris” Fissando il contenuto della sua tazza, Tao bevve un sorso di caffè.

Di fianco a Baekhyun, Chanyeol aggrottò le sopracciglia. “Perché lo hai fatto?”

Tao evitò i suoi occhi, incontrando al loro posto quelli di Baekhyun. “Ho dovuto. Ho capito che non lo volevo più. Non voglio una ragazzo fasullo. Voglio qualcuno che sia reale.”

“Ma lui era reale—”

Tao scosse la testa. “Era una bambola. Una bambola perfetta. Parlava addirittura il cinese meglio di me, ma non voglio la perfezione, voglio…”

Chanyeol riprese a dibattersi sulla sedia. “Non era una bambola. Era reale, come lo sono io. Perché tu—? Perché avresti dovuto rimandarlo indietro? Perché l’hai comprato per poi spezzargli il cuore così?”

“Lui non aveva un cuore,” Sbottò all’improvviso Tao, furibondo.

Baekhyun diede una pacca sulle ginocchia di Chanyeol per calmarlo, sollecitandolo a concentrarsi di nuovo sul suo cubo di Rubik. Gli occhi scintillanti di Chanyeol si spostarono da quelli di Baekhyun a quelli di Tao e di nuovo, “Perché lui—”


“Va tutto bene,” Disse Baekhyun. “Cercherò di parlare con lui. Non preoccuparti. Non ho alcuna intenzione di rispedirti indietro.”

Dopo aver placato l’animo di Chanyeol, Baekhyun trascinò Tao in corridoio per una piccola chiacchierata. Tao si mantenne a distanza, il volto rivolto verso il pavimento. “Perché discuti con lui in questo modo? Sai bene quanto sia sensibile.”

“Io non ti capisco.” Tao gli lanciò un’occhiata truce.

I capelli di Baekhyun cominciarono ad intirizzirsi a causa di quella sua sfrontata ostilità. “Non mi capisci?” Sollevò le spalle.

“Come puoi continuare a fingere di non vedere la realtà e nutrire tutte le loro fantasie? Lui non è reale, hyung, e neppure Kris lo era. Sono tutte bambole. Non hanno sentimenti.”

“Come puoi dire questo? Sapevi che Kris avrebbe fatto qualsiasi cosa per te – “

“E allora?” Disse con voce tagliente, grattandosi nervosamente la faccia. “Chi cazzo se ne importa? Lui non è reale. Non lo sarà mai. Mi sono stancato di giocare con delle illusioni e l’ho rispedito indietro. I robot sono davvero la cosa peggiore che gli umani potrebbero mai acquistare.”

Baekhyun rimase in silenzio.

Tao gli girò attorno. “Ti sei mai visto ultimamente? Si suppone che debba essere lui il tuo giocattolo, ma sei tu, hyung, colui con il quale sta giocando. Rispediscilo indietro e cerca qualcuno di umano, qualcuno che commetta degli errori e che abbia dei difetti e…sappia le arti marziali.”


“Arti marziali?” Tao sospirò, portandosi una mano sul volto. Nascosto nell’ombra, appariva più maturo di quanto fosse in realtà. “Questo…non volevo confessarmi in questo modo o tantomeno di dirti che sono geloso del tuo nuovo giocattolo. Ho comprato Kris pensando di poter sfogare ciò che provo per te servendomi di lui, ma dal momento che anche tu ne hai preso uno…non mi piace. Mi da fastidio. L’unica cosa più irritante del tuo robot, è come tu sia riuscito ad affezionarti a lui. Avanti, hyung. Esci da questo miraggio. Questa moda è già durata fin troppo. Rispediscilo indietro.”

Baekhyun rifiutò.

“Mi dispiace,” Disse. “Scusa se non posso ricambiare i tuoi sentimenti, Tao, ma non ho alcuna intenzione di rispedirlo indietro. Non mi interessa se non è umano. Non sono qui per mettere in dubbio la tua concezione in proposito, ma lui è reale. Io so che lo è. È reale, prova delle emozioni e non desidera più andare da nessuna parte. È felice con me ed anche io… sono felice di stare con lui. Mi dispiace, non c’è nulla che tu possa dirmi in grado di farmi cambiare idea su questo, o su di lui, o su di te. Mi di—”

“Smettila di scusarti. Ho capito.” Tao eluse il suo sguardo. “ Se…se davvero Kris provava delle emozioni, allora, merito più di chiunque altro il tuo rifiuto , per aver pensato diversamente ed averlo rimandato indietro fregandomene del resto del mondo. Dispiace anche a me, hyung. Non tirerò mai più in ballo questo argomento.”



Quella notte , nel letto, Chanyeol si girò improvvisamente verso di lui. “Non…non hai intenzione di rispedirmi indietro, vero?”


Baekhyun grugnì “Chanyeol, ma lo sai che ore s—”

“Ti prego,” Chanyeol respirava profondamente. Il ronzio del suo processore era talmente rumoroso da tagliare in due il silenzio della notte.

Baekhyun aprì gli occhi. “No, non ti rimanderò indietro—”

“Bene, perché conosco Kris…so che ha sofferto. Tu non sai cosa significhi essere uno di noi. Noi non ricordiamo come siamo venuti al mondo. In un primo momento siamo solo una serie di bulloni e di viti e successivamente abbiamo l’aspetto di un essere umano, con un cuore umano. Kris voleva diventarlo. Io so che lo voleva. Noi tutti lo facciamo. Mandarlo indietro…significa che ha fallito come essere umano. Non c’è nulla di peggiore che voi potreste fare alla mia razza, quindi, per favore non—”

Baekhyun si mise a sedere, incorniciando il viso di Chanyeol con le sue mani.

Chanyeol sembrava stesse quasi per scoppiare in singhiozzi da un momento all’altro e ciò gli fece piangere il cuore. “Smettila di pensarci,” Gli ordinò dolcemente. “Mi dispiace per Kris, davvero, ma è già stato rispedito. Tu non devi preoccuparti di questo, perché non capiterà anche a te, okay? So che le mie parole non contano molto, ma...è bello averti qui. È…piacevole.”

“Sei sicuro?” Chanyeol si avvicinò, sfregando il naso contro Baekhyun.

Baekhyun rabbrividì “Si. Sono sicuro. Non riesco a capire a pieno come tutto questo funzioni, ma credo di aver iniziato solo adesso a capirti meglio e sono davvero grato di averti…nella mia vita”

“Tu…” Il respiro di Chanyeol era stranamente caldo contro il suo volto. Baekhyun tentò di porre un po’ di divario fra i loro corpi, senza però aver fortuna. “Non ti importa se non sono umano, vero? Perché ci sto provando, mi sto sforzando duramente. Non pensavo che essere un umano fosse così difficile—”

Un po’ mezzo addormentato ed un po’ al settimo cielo, Baekhyun si lasciò andare in un bacio, con le mani che reggevano ancora il volto di Chanyeol.

Il bacio illibato evolse nell’unione di labbra più intima che Baekhyun avesse mai sperimentato, pieno di movimento e di lingue curiose. Si ruppe solamente quando i suoi polmoni reclamarono un po’ di ossigeno e cadde di nuovo sul letto, seguito dall’insaziabile brama di Chanyeol di proseguire quel loro bacio.

Le sue labbra erano calde contro il suo collo, e Baekhyun che si contorse, imbarazzato di fronte all’improvviso calore che strisciò sul suo viso. Ma la vergogna si sciolse quando Chanyeol sollevò di nuovo la sua nuca, strofinando dolcemente le labbra contro le sue, quasi volesse assaporarle ancora una volta. Anche gli ansiti più silenziosi di Baekhyun furono soffocati dalle sue morbide labbra.

Il tempo si piegò sotto il peso dei loro baci e prima che Baekhyun se ne rendesse conto, il sole aveva già cominciato a spuntare sulla linea dell’orizzonte. Il week-end era appena cominciato, ma sarebbero capitate solo cose pericolose se Baekhyun gli avesse concesso di continuare, non importava quanto fosse piacevole. O quanto fosse reale.




Tao cominciò ad accettare pian piano –ma senza alcun dubbio- Chanyeol. Baekhyun non voleva perdere il suo buon amico, quindi obbligò Tao a visitarlo e a spendere il tempo assieme. Non era sua intenzione convertire il pensiero di Tao, desiderava solo un po’ di compagnia.

Ultimamente, restare da solo con Chanyeol era diventato per lui soffocante. Chanyeol, ora, lo fissava intensamente e si limitava a sorridere ogni qualvolta Baekhyun gli domandasse se tutto fosse apposto.

“Ti sto solo guardando,” Disse Chanyeol scosso da un piccolo tic. Quando il suo cuore ebbe un capitombolo, Baekhyun si pose nuovamente delle domande sulle sue scelte di vita.

Negare la sua nuova attrazione per Chanyeol era come impedire ad entrambi di camminare su due gambe. Ne era certo, era ovvio, specie nei momenti in cui Chanyeol sembrava intenzionato a baciarlo ed entrambi si arrestavano. Inoltre, aveva notato come il suo rossore fosse diventato sempre più accentuato rispetto a quello di Chanyeol.

Nemmeno Chanyeol sembrava avere dei grossi problemi con Tao , e Baekhyun ne era grato. Tao era cauto mentre parlava e non menzionava mai cosa Chanyeol fosse o non fosse; Le maggior parte dei loro discorsi sempre attorno alla figura di Baekhyun. “Dovresti vederlo mentre cerca di dormire.” Disse una volta Chanyeol con occhi sfavillanti per l’emozione. “Fa sempre questi piccoli rumori. Sono davvero adorabili.”

“Hey, non è vero!” Interferì Baekhyun.

Baekhyun arrossì inutilmente quando Tao lo guardò con un sopracciglio alzato. “Cosa?”

“Voi due…dormite insieme?”

“Certo!” Chanyeol balzò sulla sua sedia. “Mantengo caldo Baekhyunnie di notte”

“Baekhyunnie…” Ripeté Tao, scandendo lentamente il suo nome.

Chanyeol, grazie al cielo, non percepì l'improvvisa tensione nell'aria che si andò a creare intorno a Tao, continuando a chiacchierare spensieratamente e pescando fuori dai suoi discorsi altre cattive abitudini di Baekhyun, il quale, anziché difendersi da tali accuse –fin troppo vere-, cercò di volgere la conversazione altrove. “Hey, uh, Tao, Come va la vita?”


Tao alzò le spalle. “Come al solito, sempre la stessa storia. Stavo pensando di prendermi un animale. Il mio appartamento è diventato troppo grande per me ora.”

“Dovresti prendere un coleottero! Sono fantastici!”

“Chanyeol, i coleotteri non son considerati animali da compagnia.” Sorrise Baekhyun. “Lo sai.”

“Oh, sì, ma penso che comunque sarebbe grandioso averne uno. Sono davvero intelligenti.”

La faccia di Tao palesò tutto il suo disappunto. Non resistette neppure un’altra notte all’esuberante curiosità indagatrice di Chanyeol. “Fa ancora male,” Fu l’unica cosa che disse quando Baekhyun cercò nuovamente di farlo restare. Baekhyun non seppe rispondere.

Quando chiuse la porta e si girò, Chanyeol era dietro di lui, con occhi irrequieti. “Tao…Huang Zi Tao,” Disse con una perfetta pronuncia. “Lui…ti ama?”

“Amarmi?” Baekhyun si appoggiò contro la porta. “ Non credo. Penso solo di piacergli un po’ più di quanto dovrebbe in realtà. Questo è tutto”

“E a te…piace più di quanto dovresti? Le emozioni umane sono sempre…reciproche?”

“Non sempre e questo non è neppure il caso.” Baekhyun avanzò di un passo. “Tao è solamente un buon amico ed un vicino di casa. Non lo vedo nello stesso modo in cui vedrei qualcuno che…mi piace. Ha senso?”

Chanyeol emise un ronzio. “Mi dispiace un po’ per lui, credo gli manchi Kris.”

“Cosa succede a …coloro che vengono rispediti indietro? Vengono rivenduti?”

“No.” Disse scuotendo leggermente la testa. “Li smontano e li ricostruiscono di nuovo, in modelli ed “esseri” diversi. Il Kris che conoscevamo probabilmente non esiste più.”


Se n’era andato per sempre.





Le prime complicazioni cominciarono a verificarsi un paio di giorni dopo il loro secondo mese di anniversario. (Non che Baekhyun stesse contando i giorni per ragioni sentimentali o altro.)

Baekhyun stava digitando al computer la sua ricerca di storia, quando Chanyeol stramazzò al suolo. Qualche secondo dopo la caduta, Baekhyun fissava, paralizzato, Chanyeol disteso sul pavimento, non troppo distante da lui e con gli occhi chiusi.

Quando l’adrenalina cominciò a far effetto, Baekhyun allontanò il suo portatile, lasciando che si sfracellasse al suolo, e corse da Chanyeol.

“Chanyeol! Chanyeol!” Urlò, scuotendolo per fargli riprendere conoscenza. Chanyeol però era freddo e non si mosse neppure di un millimetro quando Baekhyun gridò nel suo orecchio.

Con un nodo allo stomaco, si precipitò in camera alla ricerca del manuale, che trovò solo dopo aver messo a soqquadro la stanza con mani tremanti. Tremavano con una tale ferocia che ebbe non poche difficoltà a leggere l’indice “Risoluzione problemi” , anche se finì solamente effettuando una telefonata alla compagnia dei roboboyfriend.

Baekhyun si accorse di urlare solo quando l’operatore gli suggerì di calmarsi. Ovviamente, la persona al di là della linea del telefono non riusciva capire che non ci riusciva! Non riusciva neppure a sentirsi per via degli spaventosi battiti del suo cuore, mentre le sue mani continuavano a tremare lungo la fronte di Chanyeol alla ricerca del ronzio del suo processore.



Era debole, ma c’era ancora.



“Faccia qualcosa!” Strillò Baekhyun dopo aver atteso per non più di cinque minuti. Era al culmine della sua pazienza. Lo stress provocato dalla possibile perdita di Chanyeol giocava con le sue funzioni corporee, facendolo sudare da ogni poro, e rendendolo incapace di capire se volesse urlare oppure piangere.

Finalmente, qualcuno bussò alla porta ed aprendola, un gruppo di dottori “roboboyfriend” entrò.

Uno di loro cercò di riferire a Baekhyun che il costo del bollettino “medico” non sarebbe stato di certo modesto, ma Baekhyun non volle saperne nulla, concentrato unicamente verso di loro e sulla figura rannicchiata di Chanyeol in salotto.


“È meglio che stia indietro se non vuole rovinarsi la magia.” Sussurrò uno di loro.

Avevano intenzione di aprirlo, comprese Baekhyun.

A causa dell’eccessiva fretta, rischiò quasi di inciampare nei suoi stessi passi quando si chiuse in bagno. La tensione avvinghiava il suo stomaco a tal punto che, quando alzò la tavoletta del water , disse felicemente addio alla sua cena.

Folle per la disperazione, si abbandonò sul pavimento del bagno, fino a quando i “dottori” (più ingegneri che altro) lo richiamarono. Si sentì patetico per aver gestito in quel modo la situazione, ma il pensiero di poter perdere Chanyeol aveva battuto qualsiasi imbarazzo. Chanyeol era diventato rapidamente la sua unica ragione di vita. Il suo mondo.


Da qualche parte, fra il primo contatto visivo con una bambola nuda in una scatola, al vivere e dormire insieme ad un...essere…vivente dal viso dolce e sorridente, Chanyeol era diventato molto più importante di quanto Baekhyun avesse creduto fino ad allora.

Chanyeol non aveva bisogno di etichette. Era semplicemente Chanyeol. Amava giocare con i piccoli bruchi ed osservare il sorgere del sole. Arrampicarsi su tutti gli alberi che riusciva quando Baekhyun lo incontrava al parco, Chanyeol che, amava vedere sitcom scadenti durante la cena, ridendo in perfetta sincronia con i cori di risate preregistrare. Chanyeol era solo Chanyeol e a Baekhyun…piaceva.

Gli piaceva davvero, con tutta l’intensità e la complessità delle “vere” emozioni umane. Non poteva continuare ad ignorare la questione, specie ora che il loro centesimo giorno era ormai alle porte. Baekhyun non sapeva se Chanyeol sarebbe sopravvissuto abbastanza per il vedere il centunesimo giorni. Non riusciva ad immaginare una vita senza Chanyeol.

Come avrebbe potuto Chanyeol restare senza di lui? Come sarebbe riuscito Baekhyun a sopportare l’assenza di Chanyeol quando tornava a casa, senza vederlo sul divano ad attenderlo, o in cucina, o in qualsiasi altro posto che quel giorno avesse catturato la sua attenzione?

Non poteva.

Proprio in quel momento, raggomitolato sul pavimento, giurò a se stesso di vivere pienamente gli ultimi giorni insieme a Chanyeol. Avrebbe vissuto con la speranza di restare insieme a lui ancora per molto, ma allo stesso tempo, senza dimenticare che i loro giorni erano ormai agli sgoccioli.


Più tardi, una voce lo tirò fuori da tutti quei pensieri morbosi, richiamandolo alla realtà. Saltò in piedi ed aprì la porta, ritrovando Chanyeol a braccia aperte e con il volto illuminato dal suo solito sorriso radioso.


“Guarda! Ho un cerotto!” Disse vivacemente, indicando una striscia blu sulla sua fronte.

Baekhyun sentì crescere qualcosa nel suo petto e rise per allentare la tensione. I suoi occhi bruciavano.

“Cosa c’è, Baekhyunnie? Non ti piace il mio cerotto?”

Baekhyun si gettò fra le sue braccia, soffocando i suoi singhiozzi, che avrebbe negato anche a costo di dover andare ai confini del mondo. Chanyeol lo accolse e rise, avvolgendo fra le sue braccia il piccolo corpo di Baekhyun. Anche Chanyeol ignorò i medici, tuttavia ringraziandoli di cuore per il loro lavoro, il tutto mentre stringeva Baekhyun a se.

Con gli occhi che pizzicavano ancora, Baekhyun affondò il viso nel petto caldo di Chanyeol. Attraverso i suoi vestiti poteva percepire il brusio del suo processore, capace di allontanare tutti i pensieri che lo tormentavano.



“Pensavo a te,” Confessò Chanyeol quando entrambi si coricarono sul letto. Teneva ancora stretto Baekhyun contro il suo torace, baciandogli dolcemente la fronte.

“Cosa?” Chiese Baekhyun assonnato.


“Prima di svenire,” Chiarì Chanyeol. “Ho pensato a te e ho visto il tuo volto. Un’altra cosa che mi ricordo è che dei gentili dottori hanno cercato di svegliarmi incoraggiandomi. Hanno detto…mi hanno chiesto se io…se io ero uno di quei modelli in grado di amare e allora…allora mi hanno chiesto se ti amavo. Mi hanno detto che va bene amarti ma non…ma non di lasciare che tu faccia lo stesso.”

Baekhyun si sedette, “Perché? Perché no?”

Ancora sorridente, Chanyeol asciugò gli occhi di Baekhyun con i pollici, “Non…non sono il modello perfetto. Non sono neppure lontanamente vicino dall’esserlo. Mi reputo fortunato solo per il fatto che tu voglia ancora avermi con te dopo che hai visto chi sono e come agisco. Hanno detto che non mi rimane molto tempo-“

“Smettila, per favore” Baekhyun afferrò il suo polso, mantenendo il tocco di Chanyeol sul suo viso. “Per favore, non dire altro,”

“Mi dispiace, Baekhyunnie Avrei desiderato essere perfetto per te, essere tutto ciò che avresti voluto.”


“Non l’hai ancora capito?” Baekhyun forzò la sua stretta, astenendosi dal contatto visivo. “Non posso…” Dai suoi occhi pesanti cominciarono a scendere grosse lacrime. Alcune scivolarono su Chanyeol, che cercò di catturarle e di restituirgliele.


“Baekhyunnie, stai sgocciolando!”

“Tu, Chanyeol,” Disse ,facendosi improvvisamente serio. Sempre più lacrime cominciarono a colargli sul volto. “Non mi importa nessuno dei tuoi difetti o delle tue colpe. Non mi interessa dei tuoi tic facciali. Non mi importa se…se non ti rimane più molto tempo. Per me sei già perfetto così. Hai già tutto ciò che avrei mai desiderato. Non mi pento di averti comprato. L’unico rimorso che ho è…di averci messo così tanto a baciarti la prima volta.”


“Baekhyunnie—“


“Va tutto bene,” Continuò Baekhyun, sorridendo nonostante le lacrime. “Sfrutteremo al massimo gli ultimi giorni che ci rimangono insieme. Non c’è alcuna ragione per me sentirmi così. Lo so…lo so e non importa cosa succederà. Non ho intenzione di perderti.”


Chanyeol lo baciò per rassicurarlo, ma così facendo riuscì ad abbattere l'ultima barriera attorno al suo cuore. Chanyeol lo baciò quasi fosse anche lui troppo spaventato e le sue labbra tremarono quando Baekhyun lo trascinò vicino se.


“Non gocciolare più,” Pregò Chanyeol contro le sue guance. “Non mi piace. Non farlo, per favore.”


“Si chiama “piangere”,” Sussurrò Baekhyun. “Lo facciamo quando siamo tristi o felici.”


“E ora sei felice?


“Sì…sì, perché ora sono con te.”


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Capitolo 4
*** IV ***



Note: Ringrazio Hika -di nuovo-, che mi ha sopportato per tutta questa settimana e non vuole più farmi da beta, ora vuole andare a vivere in convento, quindi sono aperte nuove candidature per delle beta-reading. XD E grazie a più di 60 persone che hanno seguito/ricordato/preferito la storia, davvero grazie di cuore! E fatemi sapere in tanti se volete anche la traduzione della storia di Tao e Kris sempre in questo contesto! Sarei felice di ascoltare i vostri pareri. Ora basta con le chiacchiere e a voi l'ultimo capitolo!

Absolute Chanyeol


Baekhyun si assicurò che i loro giorni trascorressero lentamente. Subito dopo le lezioni eseguiva gran parte dei suoi compiti, passando il resto della giornata a gironzolare insieme a Chanyeol per Seoul.

La loro prima meta fu la gelateria e Baekhyun comprò per Chanyeol il gelato con il più gran numero di gusti possibili, a scapito dello scetticismo della commessa.

“Non riesco a sentire i sapori in realtà.” Disse Chanyeol mentre camminavano mano nella mano lungo la strada. “Ma provo una sensazione piacevole in bocca! Wah, Baekhyunnie, ne hai un po’ sulla guancia. Lascia che te lo tolga via!”

Baekhyun si aspettò di sentire un fazzoletto o una mano strofinare contro il suo viso, non certo un paio di morbide labbra ed una lingua curiosa. Chanyeol leccò la sua guancia finché non fu di nuovo pulita e color porpora, ridendo di Baekhyun quando il gelato colò nelle sue mani a causa della stretta troppo poderosa.

Sembravano due fidanzati ad un appuntamento e Baekhyun lo pensava davvero, sebbene non fosse stato messo in chiaro per filo e per segno.

La loro relazione si era evoluta al di là di ogni parola.

Nel parco, Chanyeol inseguì un cane randagio, dopodiché placcò dolcemente Baekhyun, facendolo cadere a terra, e rotolando sul prato insieme a lui finché l’odore dell’erba e della luce del sole non intrisero i loro abiti. Baekhyun non era mai stato così tanto felice in vita sua insieme ad un’altra persona. Chanyeol voleva correre ovunque e toccare qualsiasi cosa Baekhyun gli permettesse–entro i limiti della legalità. –




Il loro tragitto verso il punto di osservazione più alto di Seoul ne valse davvero la pena dopo aver visto gli occhi spalancati e il sorriso raggiante stampato sul volto di Chanyeol. “Non sarebbe fantastico poter volare, Baekhyunnie? Potrei prenderti sulle spalle e dopodiché volare in tutto il mondo! C’è un posto chiamato New York che sembra davvero carino dalle foto che ho visto!”

Baekhyun fece la vaga promessa di portarlo a New York entro cinque anni a partire da quel giorno, solo per vederlo esplodere di felicità.

Corsero per tutta la città, cogliendo ogni vista ed ogni suono dell’animata metropoli. Chanyeol aveva un sorriso amichevole e fu addirittura intaccato da un gruppo di studentesse delle medie, le quali, ignorando completamente la sua razza, non si fecero alcuno scrupolo ad aggrapparsi a lui, dichiarandolo come il loro migliore amico.

“Ti adorano.” Sorrise Baekhyun, osservando una di loro afferrare la mano di Chanyeol, rifiutandosi di lasciarlo andare.

“Credo voglia tenermi con lei!” Disse Chanyeol, solleticando la bambina sotto il mento. “Hey, piccola. Ora devo andare con Baekhyunnie, okay? Dovresti andare a casa da mamma e papà, io credo ti stiano aspettando!”

La piccola si guardò intorno, passando lo sguardo da Chanyeol a Baekhyun, che fissò. “È quello Baekhyunnie?”

Baekhyun agitò la mano goffamente.

“Si, è lui! Lui è il mio…” Chanyeol chiuse la bocca, sbattendo le palpebre. “Lui è il mio…beh, non mi viene in mente alcun nome per descrivere cosa sia esattamente, quindi ti dirò solo questo, piccola,” Chanyeol si piegò fino a raggiungere il livello dei suoi occhi, sorridendo. “È la persona che amo.”

Ci fu una pausa, dopo la quale la bambina sorrise, comprensiva. “Prenditi cura di lui, okay?”

“Lo farò.” Promise con un intimo sorriso.

Abbastanza vicino da origliare la conversazione, Baekhyun sorrise sentendo il petto pesante. Il suo cuore ormai era cresciuto, nutrito dall’affetto di Chanyeol che gli aveva dato finora, ma con quelle sue parole, crebbe ancora un po’ di più.

Ma se il suo cuore avesse continuato a crescere, presto sarebbe diventato difficile respirare.


La loro prima doccia insieme fu l’unica che Baekhyun non avrebbe mai più dimenticato. Chanyeol non si fece alcun scrupolo a restare senza vestiti ed entrò nella vasca per primo, sollecitando Baekhyun ad unirsi insieme a lui.

Per Chanyeol, fare il bagno, era come mangiare: Non ne aveva bisogno, ma si divertiva ugualmente a farlo se insieme a lui c’era anche Baekhyun. Baekhyun si sentì un po’ sciocco nell’imporre a Chanyeol di chiudere gli occhi mentre si sfilava i boxer ma si sentì ancor più ridicolo quando cercò di sedersi fra le sue gambe, che occupavano un sacco di spazio.

“Sei molto sporco Baekhyunnie?” Domandò, con le mani appoggiate sulle cosce di Baekhyun.

“Mi sono fatto la doccia questa mattina, quindi non veramente.”

“Posso lavarti comunque? Voglio vedere com’è.“

Ancora un po’ esitante e consapevole di se stesso, Baekhyun passò il sapone ed una pezzuola a Chanyeol. Attese il gelido tocco delle bolle di sapone contro la sua schiena, anche se al suo posto ricevette un caloroso bacio sul retro del suo orecchio.

Arrossì. “E-e-e questo cos’era?”

“Volevo…volevo solamente farlo. Va bene …se continuo?”

Baekhyun non si era preparato a tutto ciò. Ora Chanyeol era pronto a lavare ogni centimetro della sua pelle, con mani delicate perché Chanyeol era sempre cauto quanto si trattava di Baekhyun. Baekhyun era troppo teso per parlare, si limitò semplicemente ad annuire, ringraziando il cielo di aver tenuto in realtà le mutande.

Chanyeol lasciò piccoli baci lungo il collo e le spalle di Baekhyun, lavando prima la sua schiena e poi facendo passare la pezzuola lungo il suo torace e l’addome. Baekhyun non provò altro che un’avvolgente sensazione, quando, improvvisamente, Chanyeol gli diede un bacio furtivo sulle guance sogghignando, facendolo sobbalzare per lo spavento.

“Non mi stai lavando molto bene.” Lo accusò Baekhyun, cercando di sembrare seccato. Ma era davvero difficile restare arrabbiati quando Chanyeol era lì a lambire l’acqua accumulatasi nelle sue clavicole.

“Ti sto lavando con la mia lingua. Può contare?”

No, non contava, ma Baekhyun sentiva il corpo troppo caldo e pesante per potersi lamentare. Si sistemò meglio contro il busto di Chanyeol, mentre l’acqua scivolava fra i loro corpi.

“Hai sonno Baekhyunnie?”

“Un po’. L’acqua è calda e gradevole.”

Al confine del bordo della vasca, Baekhyun sentì i piedi di Chanyeol agitarsi. “È una temperatura piacevole,” Disse. “Mi piace come l’acqua colora la tua pelle. Baekhyunnie sembra una ciliegia. Le ciliegie sono dolci come lo sei tu?”

Le labbra di Baekhyun si contrassero per un momento. “Alcune di loro sì, ma a me piacciono solo le amarene, sono più acide.”

“Non so che sapore sia,” Continuò percorrendo pigramente con la sua lingua la parte superiore del suo corpo. “Ma conosco bene il sapore di Baekhyun. Credo sia l’unico gusto che conosco per certo.”

“E sono dolce?”

“Dolce e caldo. Mi piace la sensazione che provo sulla lingua quando ti tocco. Ora non riesco a smettere di baciarti perché l’acqua rende il tuo sapore ancor più delizioso.”

Baekhyun avrebbe voluto dire qualcosa riguardo i feromoni, ma si trattenne dal rovinare l’atmosfera con i suoi aneddoti “intellettuali”.

Si godette le attenzioni di Chanyeol, incapace di resistere quando quest’ultimo gli girò il mento per baciarlo ad un lato della sua bocca.



Ormai i loro giorni erano agli sgoccioli.



Baekhyun aveva gettato il calendario una settimana prima; Lo aveva quasi trascinato verso la follia. Per loro, ora, i giorni avevano incominciato a non significare nulla perché erano troppo presi l’uno dall’altro, o almeno così si augurava Baekhyun e non solo perché la fine incombeva su di loro. Cos’erano cento giorni per qualcuno innamorato? Il cuore non conosce il tempo.




Cento giorni sarebbero potuti essere facilmente tre anni, o trenta, e Baekhyun sapeva che le sue sensazioni non sarebbero cambiate. In così breve tempo era riuscito ad andare lontano ed il tempo stesso non sarebbe stata la ragione che lo avrebbe portato alla pazzia. Sperava ingenuamente di poter trascorrere l’eternità in quella posizione, con Chanyeol intorno a lui e la sua presenza avvolgente dietro la sua schiena.

Il tempo era l’unica illusione in cui gli umani avevano trovato il coraggio di gettarsi. Baekhyun poteva restarsene lì e pretendere che il domani non l’avrebbe separato da Chanyeol, però tutte quelle illusioni non giungevano molto lontano. Lui amava Chanyeol. Non era certo di sapere cosa fosse stato l’amore prima dell’arrivo di Chanyeol e del suo sorriso, ma ora lo sapeva e lo sapeva fin troppo bene.

L’amore era in quei piccoli momenti, momenti silenziosi. L’amore era un tocco confortante, un semplice sorriso. L’amore era la ragione per la quale Baekhyun si girò fra le braccia di Chanyeol, baciandolo con foga, quasi cercasse con le sue labbra di arrivare al centro del suo essere.

Chanyeol rise mentre si baciavano, il suono della sua risata mulinò all’interno della bocca di Baekhyun fino ad avviluppare la sua mente. Voleva ricordarsi quella risata per il resto della sua vita. E c’era qualcos’altro che avrebbe voluto mantenere per sempre nei suoi ricordi. Gli occhi di Chanyeol.

“Baekhyunnie?” Domandò Chanyeol, sorridendo. Questa volta, il suo tic all’occhio sinistro diede una poderosa spinta al suo cuore.


“Il mio Chanyeol è così bello.” Sussurrò, attirandolo di nuovo a se per distrarlo dallo “sgocciolio” imminente di Baekhyun.

“Il mio bellissimo Baekhyunnie” Rispose Chanyeol a sua volta, parlando all’interno delle sue labbra.

Quel momento.

Quello era uno di quei momenti che Baekhyun avrebbe voluto durasse per sempre.

Nel corso dei cinque giorni successivi, Chanyeol ebbe qualche problema dall’alzarsi dal letto. Non definiva esattamente come “dormire” i suoi momenti di sosta, ma nonostante questo Baekhyun cominciò a preoccuparsi per ogni piccola sciocchezza, quando gli ultimi granelli di sabbia cominciarono finalmente a cadere all’interno della clessidra del tempo.

Baekhyun cercò di ignorare al meglio questa sua abitudine, vigilando silenziosamente su Chanyeol per tutta la loro ultima settimana. Il suo cuore riprendeva a battere vigorosamente quando vedeva Chanyeol alzarsi ed uscire dal letto. I loro baci diventarono sempre più dolci col passare dei giorni. Il sorriso di Chanyeol era così contagioso e la sua risata così vivace, che Baekhyun si accorse troppo tardi di quanto la luce nei suoi occhi si fosse affievolita.

Il quinto giorno fu un Mercoledì, Baekhyun lo avrebbe ricordato per sempre. Stava attraversando la porta di casa, lo zaino ancora sulle sue spalle quando la debole voce di Chanyeol lo spinse a dirigersi in camera da letto.



“Baekhyunnie,” gemette. Dal punto di vista della situazione, sembrava non essersi alzato dal letto quel giorno. Era nella stessa posizione in cui Baekhyun l’aveva lasciato quella mattina, l’unica differenza era che ora sembrava soffrire seriamente.

La fine è vicina.



“Sono q-qui.” Disse Baekhyun sedendosi al suo fianco. Il suo stomaco cominciò ad agitarsi per l’angoscia alla vista del viso di Chanyeol. Il terrore cominciò ad invadere ogni fibra del suo cuore quando Chanyeol continuò a parlare.

“Tutto…mi fa male tutto. Che mi sta succedendo?”

“Non lo so.” Baekhyun sfiorò la guancia di Chanyeol con una mano. Era più freddo rispetto a quando era caduto di fronte ai suoi occhi.Era spaventoso e il suo corpo reagì di conseguenza, bloccandogli le vie respiratorie nello sforzo di trattenere se stesso.



“Non può essere,” Disse improvvisamente Chanyeol, cercando di aprire gli occhi.

Baekhyun non riusciva a distogliere gli occhi dal suo viso, quando Chanyeol non riuscì a sollevarlo in sua direzione.

“Non abbiamo avuto abbastanza tempo, non posso…non posso andarmene ora.”

“Chanyeol,” Baekhyun appoggiò una mano sulle sue labbra. Ormai faceva fatica a parlare. I visceri nel suo stomaco si contrassero sgradevolmente mentre una pressione famigliare spingeva dietro ai suoi occhi.

“Non puoi lottare…non possiamo ribellarci a tutto questo, sapevamo che prima o poi sarebbe giunto il momento.” Le lacrime cominciarono ad offuscare la vista di Baekhyun, le sue parole erano strozzate. Si asciugò rabbiosamente gli occhi, disgustato dalle sue stesse emozioni. Doveva rimanere in se, essere forte per Chanyeol. Non voleva che l’ultima immagine di Chanyeol fosse di lui mentre “gocciolava” ovunque.

“Baekhyunnie” Le mani di Chanyeol andarono alla ricerca di quelle di Baekhyun; Baekhyun le afferrò , stringendole con forza. “Per lungo tempo ho ignorato il motivo per il quale sono stato creato. Ora lo so, io…io sono stato fatto solamente per te. Non pensavo avrei mai trovato qualcuno che mi facesse sentire così…così umano. Mi disp—“



“Shhh” Baekhyun baciò le sue mani, cercando di tenere le sue lacrime lontano dalla pelle di Chanyeol. Non voleva che per lui fosse più difficile di così. E una parte di lui fu grato che Chanyeol avesse gli occhi chiusi.

“Non dimenticarmi, okay?” Continuò la voce tesa di Chanyeol. “Puoi amare altre persone, anche più di quanto hai fatto con me ma non—“

“Mai.” Giurò Baekhyun, arrotando i denti. Fece un profondo respiro nel tentativo di calmare il suo cuore. Non funzionò. Si stava frantumando in mille mezzi. “Non ti devi preoccupare di nulla. Il mio…Io non dimenticherò mai il mio Chanyeol.”

“Ti amo,” Disse Chanyeol, cercando di attirare Baekhyun verso di se, ma era così debole che Baekhyun sentì il cuore infrangersi ancora un po’ai suoi inutili sforzi. Baekhyun si piegò su di lui, sorreggendosi con le mani, ai lati della testa di Chanyeol. “Ti amo,” Sussurrò ancora una volta Chanyeol, le labbra che sfioravano quelle di Baekhyun. “Chanyeol ama Baekhyunnie.”



Ti amo



Negli anni a venire, Baekhyun maledì se stesso per non averlo detto abbastanza forte da permettere a Chanyeol di sentirlo.


Con un soffice bacio, Chanyeol rilasciò un potente sbuffo d’aria.Il suono fu inquietante ed annunciò la sua fine, ma Baekhyun non smise di chiamare il nome di Chanyeol più e più volte, sperando di ricevere anche solo una piccola reazione da parte sua.

Fu doloroso per lui apprendere che, ormai, Chanyeol non si muoveva più.



Era finita.

Se n’era andato.

Non avrebbe mai più rivisto il sorriso di Chanyeol.

Non avrebbe più rivisto quei piccoli tic facciali che aveva cominciato ad adorare.

Non si sarebbe più svegliato fra le sue braccia.

Non avrebbe più baciato le sue labbra.

Non avrebbe mai più…amato qualcuno nello stesso modo in cui aveva amato Chanyeol.



Un lamento strozzato sfuggì alle sue labbra , dando inizio ad una serie di singhiozzi contro il petto senza vita di Chanyeol, mentre con le dita scavava nella sua maglietta. Chanyeol sottostava sotto di lui, freddo come una roccia.

Non c’erano tracce di vita del felice, fantastico, perfetto, perfettamente uomo umano che Baekhyun aveva amato Che avrebbe sempre amato.

Non c’erano braccia pronte ad avvolgere Baekhyun mentre piangeva. Nessun sussurrò “Baekhyun, smettila di gocciolare” all’interno del suo orecchio.



Nulla.





Baekhyun pianse come se fosse stato l’ultimo uomo presente sulla terra e nulla poté salvarlo dalla solitudine all’interno della sua testa.





Il giorno dopo, Baekhyun osservò il camion del “Boyfriend Store” allontanarsi dal suo appartamento.



Non aveva smesso di piangere ed avere Chanyeol nel suo letto aveva solo peggiorato le cose. Era così distratto dalle sue emozioni che neppure si rese conto della presenza di Tao accanto al suo gomito.

“Lui è…”

“Se n’è andato” Sussurrò Baekhyun, gli occhi ancora rivolti in direzione dell’autovettura in cui l’avevano caricato.

“Hyung, mi disp—“

Baekhyun scosse la testa, allontanandolo e girandosi per tornare dentro casa. Sperava solo Tao comprendesse che non era ancora pronto a parlare di ciò. Era certo che non sarebbe mai riuscito ad esprimere ciò che Chanyeol era stato nella sua vita.

Chanyeol era stato il suo sole, il suo gelato all’amarena, il suo amico, il suo ragazzo…l’amore della sua vita.

In realtà non esisteva un linguaggio umano per esprimere anche solo minimamente tutto ciò che avevano condiviso. Ritornando in casa, Baekhyun notò un post-it dietro il suo cuscino.





Lo lesse, malgrado il suo buon senso gli suggerisse di fare il contrario.





Baekhyunnie, presto me ne andrò.
Ricordati che ti amo, okay? Chanyeol ama Baekhyunnie!
Ti amo più di quanto una persona come me possa fare. Ti amo e grazie per avermi insegnato che sensazione sia. Finalmente so cosa significa amare ed essere amati. Ed è davvero la sensazione più bella che ci sia al mondo!
Non gocciolare, okay? Niente gocce.
Prenditi cura di te stesso e non essere cattivo con Huang Zi Tao.
Si preoccupa molto per te. Addio Baekhyunnie, il mio fidanzato.


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