Tre mesi.. e poi?

di vas_happenin09
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ti faccio così schifo? ***
Capitolo 2: *** Devo fargliela pagare ***



Capitolo 1
*** Ti faccio così schifo? ***


Lo odiavo.
Lo odiavo.
Lo odiavo.
L’ho già detto che lo odiavo? Che se poi continuate a ripetere la parola ‘odiavo’ il significato inizia ad essere confuso. Oh ma vaffanculo, adesso non ce ne frega niente.
Era un montato che si credeva figo solo per i suoi capelli così pieni di vita e sempre scompigliati, per i suoi occhi nei quali mi ci perdevo sempre dentro e per quel sorriso che ti uccideva, per la sua simpatia e quel suo fisico da surfista australiano. Si credeva figo ma forse lo era davvero. okay senza il forse. Ma che cazzo sto dicendo? Che qualcuno mi aiuti. Ricominciamo.
Lo odiavo.  Dovevo sopportarlo per tre mesi interi e già mi saliva l’istinto di sopravvivenza, ovvero scappare o peggio, suicidarmi. Non ero obbligata a stare lì ma lo facevo per la mia migliore amica a distanza, quella stronza non mi aveva detto di avere un fratello così presuntuoso, così stronzo e così.. carino. Perché bisogna ammetterlo, è davvero bello.
 

-svegliaaaaaa- mi urlò qualcuno all’orecchio, ero lì da meno di una settimana ed era già la quarta volta che una voce fastidiosa ma profonda mi svegliava così. Mi rigirai dall’altra parte nell’invano intento di dormire ancora per un po’.
-dai rompi cazzo, mia madre vuole a tutti i costi che tu faccia colazione con noi, alzati su!- mi disse tirandomi via il lenzuolo.
-non rompermi il cazzo, Harry- dissi del tutto indifferente a quello che mi disse, mi prese con un sacco di patate trascinandomi giù per le scale, mentre la casa, stranamente silenziosa, era invasa dalle mie urla di protesta.
-mettimi giù o ti strappo tutti i ricci che hai in testa, che poi siamo sicuri siano capelli? Assomiglia più a un procione morto che tu usi come parrucchino, mettimi giù Cristo Santo!!- urlai dimenandomi mentre lui schiattava dalle risate, gli chiedi un pizzicotto su una chiappa facendolo gemere dal dolore.
-mi hai fatto male, stronza!-
-tu mi rompi tutti i giorni le palle, penso che siamo pari!- dissi acida. Mi buttò su una sedia facendomi un sorrisetto che io ricambiai, ma non come si aspettava lui, nel senso che alzai il dito medio per poi guardarmi attorno, c’erano tutti tranne i suoi genitori. Ignorai gli sconosciuti nella cucina e mi rivolsi ad Harry.
-dove sono i tuoi genitori?-
-lavorano, sono le undici e mezza, dovevo trovare un pretesto per farti alzare-
-ora che ci sei riuscito.. torno a dormire- dissi indifferente alzandomi.
-non saluti neanche?- mi chiese Kelly, la sorella del riccio, bloccandomi da un braccio.
-ciao- dissi non molto entusiasta agli sconosciuti in cucina e mi rigirai di nuovo, mentre gli altri accennarono una risatina.
-fa qualcosa Harry!- disse Kelly al fratello, il quale si era già accomodato al tavolo con quei tizi.
-che vuoi che faccia?- chiese scocciato. –usa i tuoi metodi!- disse la ragazza divertita. Ormai ero già a metà scale quando sentii una forte presa per i fianchi e mi spinsero contro il muro, mi ritrovai un procione morte che mi solleticava la faccia, tradotto: i riccioli di Harry ricadevano sul mio viso mentre lui inchiodava il mio corpo al muro con il suo e i miei occhi azzurri con i suoi verdi.
-adesso mi ascolti bene, sali le scale, ti cambi e scendi giù, ti presenti ai miei amici cercando di non essere uno scaricatore di porto e resti lì con noi fingendoti simpatica per un po’- mi sussurrò a due millimetri dalle mie labbra, cercava di provocarmi? Voleva giocare? Aveva scelto la persona giusta con cui farlo.
-altrimenti?-
-altrimenti ti brucio tutti i CD di Demi Lovato e non penso che ti piacerà- mi rivolse un sorriso maligno.
-sei un bastardo-
-lo so- sorrise fiero per poi stamparmi un bacio a stampo privo di sentimenti, almeno credo.
-sei ripugnante- dissi spostandolo e salendo di sopra, mi urlò –lo so bellezza- scoppiò in una risata fragorosa per poi tornare in cucina. Mi chiusi la porta alle spalle mi cambiai infilandomi un pantaloncino e una maglietta a maniche corte  con la scritta ‘free hungs’ con le mie Convers rosse. Scesi di sotto sbuffando, lasciando al vento i miei boccoli neri, mi presi un bicchiere di succo sedendomi vicino Kelly mentre tutti mi fissavano.
-bene.. voi siete..??- li guardai uno ad uno, erano davvero dei bei ragazzi, si presentarono uno ad uno sorridendomi amichevolmente.
-io sono Sarah- sorrisi accentuando delle piccole fossette.
-non è così antipatica come dicevi- disse un biondino, che probabilmente si chiama Niall.
-che cosa hai detto??- dissi guardando Harry e tirandogli un calcio.
-è una vipera solo con me allora!-
-fatti delle domande e datti delle risposte!- risposi acidamente, mi guardò in cagnesco.
 

Stavamo mangiando da Nando’s ma solo perché Niall continuava ad insistere, mi piaceva quel posto e mi piaceva la gente con cui ci ero andata. Quei ragazzi erano molto simpatici, non capivo come facessero ad essere amici di un individuo come Harry. Una volta usciti da quel ristorante iniziammo a camminare per le strade di Londra.
-da dove vieni, Sarah?- mi chiese Zayn.
-dall’Irlanda- risposi con un sorriso felice.
-abbracciamoci sistah- rispose ridendo Niall, ci abbracciammo scherzosamente.
-anche tu?- chiesi ridendo, lui annuì sorridendo.
-da Mullingar- rispose alla mi domanda ancora prima che gliela feci, i miei occhi si illuminarono.
-ma anche io! Non ci siamo mai incontrati!-
-sono venuto via dall’Irlanda quando ero ancora molto piccolo- rispose con un sorriso tirato.
-ti manca, vero?- annuì leggermente e avvolsi un braccio intorno al suo bacino appoggiando la testa sulla sua spalla, continuando a camminare. Lui in tutta risposta avvolse con un braccio le spalle.
-se ti può consolare.. non è cambiato niente- sorrise leggermente staccandosi. Piombò il silenzio. Un tizio si avvicinò a me abbracciandomi scherzosamente, mi irrigidii. Non davo mai troppa confidenza a gli sconosciuti, quando si staccò mi sorrise, mi accorsi che tutti i ragazzi ci stavano guardando molto sorpresi. Se ne andò dicendomi ‘grazie, ne avevo bisogno’, gli sorrisi leggermente per poi continuare a camminare.
-ma lo conosci?- mi chiese Liam.
-sinceramente? Mai visto in vita mia!- risero appena.
-sicuramente sarà stato per la maglietta- mi fece notare Kelly, annuii con vigore.
-la metterò più spesso- dissi scherzando, facendo ridere tutti.  
 

-andiamo al cinema?-
-ma sei impazzita?- disse Harry girandosi verso di me. eravamo rimasti soli in casa e avevamo appena finito di cenare. Tutti se ne andarono prima di cena e Kelly uscì con Louis, a quanto pare c’era del tenero fra quei due, non che non sapessi qualcosa ma non avrei mai pensato che Louis avrebbe fatto la prima  mossa.
-perché? Siamo qui a casa da soli a non fare una beata minchia! Almeno lì possiamo vederci n bel film e non gli aristogatti!- dissi guardando schifata la tv.
-che cos’hai contro i gatti?- mi chiese a denti stretti.
-assolutamente niente ma preferisco passare il venerdì sera al cinema che a casa a guardare un cartone animato! Io ci vado lo stesso!- mi alzai.
-ti perderesti!- disse divertito.
-già potrei perdermi, potrebbero rapirmi, potrebbero violentarmi, potrebbero uccidermi e mi avresti sulla coscienza, sempre se ne hai una. A meno che tu non faccia questo piccolo sforzo di accompagnarmi- mi guardò trucidandomi, io sorrisi soddisfatta sapendo di avergli fatto cambiare idea. Se mi fosse successo qualcosa mentre ero con lui i miei genitori lo avrebbero castrato e mandato dal creatore, se prima non lo faceva Kelly. Andò a cambiarsi controvoglia e quando tornò giù afferrò le chiavi dell’auto e mi guardò spazientito.
-vuoi alzare quel culo? Non posso aspettare i tuoi comodi!- sbuffai e mi alzai, seguendolo in macchina.
-che film ci vediamo?- dissi sorridente.
-ti abbandonerei in mezzo alla strada-
-uh un nuovo film? Di chi è?-
-di Harry Styles e la protagonista è Sarah Willow- sorrise falsamente. L’ho mai detto che lo odio? Beh lo ripeto, lo odio.
-spiritoso quanto un cactus nel didietro- ridacchiò.
-l’hai mai provato?-
-no ma lo proverai tu se non ti rallegri un po’, sai quanti ragazzi morirebbero per essere al tuo posto?-
-oh e sentiamo.. quanti?- disse facendosi serio.
-per esempio il tuo vicino di casa, è un bel ragazzo e mi ha già chiesto di uscire-
-e perché non sei uscita con lui??- quasi strillò.
-ti faccio così schifo?-
-si!- urlò, ci rimasi di sasso, davvero ero così ripugnante per lui? Lo guardai con occhi lucidi, si pentì di averlo detto, lo notai dai suoi atteggiamenti.
-Sarah.. non lo pensavo davvero.. scusa.. io..- lo bloccai.
-fammi scendere- bisbigliai
-cosa?-
-fammi scendere ho detto!!- quasi urlai. Accostò guardandomi dispiaciuto, aprii la portiera e scesi sbattendo lo sportello così forte che sussultò, mi affacciai al finestrino già aperto.
-se faccio così schifo potevi dirmelo e non avrei sprecato tutto questo tempo con te, stronzo che non sei altro. Fottiti- iniziai a camminare verso casa a passo svelto, cercando di non piangere, era così stupido da non capire quanto in realtà tenessi a lui? Non capiva quanto in realtà lo amavo.  Mi afferrò per un braccio facendomi voltare verso di lui.
-dove stai andando?-
-lontano da te, ti faccio schifo no?- dissi ricacciando dentro le lacrime e tirando fuori gli artigli.
-non stavo dicendo sul serio, okay? adesso sali in macchina, andiamo a vederci un film e dimentichiamo questo malinteso, okay?-
-okay un cazzo Harry! Anche tu mi fai schifo quindi basta, non parliamone più, io non esisto per te e tu non esisti per me, è un affare per te così non mi avrai più tra i piedi. Addio.- me ne andai a passo veloce, svoltai l’angolo incominciando a piangere, era solo un fottuto stronzo e io stavo ancora male per lui.
Che potevo fare? Tornare a casa e stare ancora più male vedendolo o stare in giro tutta la notte facendo morire di paura tutti quanti? Vada per la seconda. Iniziai a vagare per le strade di Londra, nell’oscurità di quella notte, non sapevo dove andare così andai in un pub non molto distante da lì e ordinai una coca cola, giusto per  essere sicura di riuscire a tornare a casa. Iniziò a squillarmi il telefono, guardai chi fosse. Kelly. Mi dispiaceva ma non avevo nessuna voglia di sentirla strillare e sentire le sue suppliche per  farmi tornare a casa. Suonò svariate volte, numeri sconosciuti, quello di Kelly e il suo. Mi ero scocciata così lo spensi e uscii da quel locale andando a sbattere contro un tipo che faceva paura, un armadio a due ante, rasato e con dei tatuaggi, mi guardò con un ghigno, rabbrividii.
 

Harry


Ero un coglione, sono stato un emerito cretino, non mi sorprese il fatto che non mi rispondeva al telefono, chi lo avrebbe fatto dopo quello che le avevo detto, anzi urlato? Il problema era che non era assolutamente vero, a me non faceva schifo, tutto il contrario. mi piaceva, amavo quando mi urlava contro, non perché urlava ma perché lo stava facendo per me, sembra una cosa un po’ contorta come cosa ma il fatto che mi prestasse così tante attenzioni mi faceva sorridere, la parte brutta di tutto questo però era il fatto che non mi parlava, mi ignorava in tutto e per tutto. Dopo questa sera poi.. credo che non mi guarderà neanche più in faccia, come farò a sopravvivere senza più vedere i suoi occhini blu come il mare? Ci annegavo tutte le volte ma il suo sorriso era come il salvagente che mi salvava, morivo per lei, avrei fatto di tutto per lei, vivevo per lei. Lei, sempre nei miei pensieri, giorno e notte, sempre e comunque.
Tornai a casa e la prima cosa che feci fu quella di chiamare Kelly, lei sapeva sempre come sistemare i danni che combinavo con lei.
-che cosa hai combinata adesso?-disse senza neanche dire ‘ciao come stai?’.
-è scappata..-
-che significa ‘è scappata’ ??-quasi strillò.
-che cosa potrà mai significare? Abbiamo litigato, è scesa dall’auto e adesso chi sa dov’è! Aiutami!-
-sei un fottuto coglione! Che cosa le hai fatto?-
-stavamo alzando la voce e senza volerlo le ho detto che mi faceva schifo.. ma non lo penso davvero!-
-ma sei scemo? Quella ragazza ti vuole un bene immenso e tu la tratti così??-mi urlò.
-pensa.. io ne sono innamorato.-
-tu che cosa?-disse scioccata.
-vuoi tornare a casa o no??-quasi urlai.
-sto arrivando, poi chiariamo questa cosa eh!-chiuse la chiamata e mi buttai sul divano, era la prima volta che lo dice ad alta voce. Cazzo, io la amo. Mi alzai ed uscii con un solo obbiettivo nella testa, trovarla e chiarire. Girai per circa due ore per Londra, cercando quella ragazza, mia sorella chiamò anche il resto della ciurma quindi oltre me e lei anche Zayn, Niall, Liam e Louis cercavano di rintracciarla ma c’era sempre la segreteria telefonica, l’ultima speranza era dentro l’ultimo pub di Londra.  Ormai erano le quattro del mattino e se non era lì non sapevo più dove andarla a cercare, ero in ansia. Arrivai lì davanti e la vidi a due passi da un tipo non molto amichevole che la afferrò per un braccio, iniziai a correre verso di loro e staccai il tipo da lei, la quale inciampò e finì per terra, probabilmente scioccata nel vedermi lì. Il tipo mi tirò un pugno dritto sul naso e iniziò a sanguinare, mi incazzai. Nessuno doveva toccare me tanto meno lei.
 

-che cosa ti è saltato in mente? Ma dico sei fuori di testa? hai visto in che stato è la tua faccia?-mi urlò una volta che salimmo in macchina.
-lui era molto peggio, ti devo ricordare chi è finito al tappeto? E comunque non c’è di che, è stato un piacere vagare alle quattro del mattino per tutta Londra solo per cercarti e se questo non bastasse mi sono anche beccato dei pugni in faccia per te, non devi ringraziarmi, tranquilla-dissi in modo sarcastico.
-non te l’ha chiesto nessuno di vedere in mio soccorso!-
-la prossima volta non reagirò più di impulso allora!-
-d’impulso?? Dì che non mi volevi sulla coscienza, sempre se ne hai una!-
-cazzo Sarah!! No, ho agito d’impulso okay? avevo paura che ti fosse successo qualcosa solo perché ho detto una gran minchiata prima! Non volevo che ti capitasse nulla di male, non so e non voglio sapere che cosa ti sarebbe capitato se non fossi arrivato in tempo, quindi chiudi quella fogna se non sai apprezzare quello che fanno per te e non capisci quanto possa tenere a te!-rimase in silenzio, forse ero stato troppo duro ma almeno aveva afferrato il concetto per bene, no? Beh mi sentivo lo stesso in colpa. Non parlammo per il resto del viaggio fino a casa, mi sentivo in colpa per averle strillato ancora ma non sopportavo quando metteva in dubbio il fatto che io faccessi le cose per me stesso, ogni singolo gesto era sempre ed esclusivamente per lei.
 

-mi dispiace-mi disse fermandomi una volta scesi dall’auto.
-anche a me- abbassò il capo senza dire niente e non sapendo cosa fare non resistetti all’impulso di abbracciarla, in tutta risposta mi abbracciò anche lei appoggiando il viso al mio petto, avrei giurato di sentire il mio cuore fermarsi per un istante.
-grazie-disse una volta che si staccò, la guardai come per dire che non doveva ringraziarmi.
- ti sei fatta male da qualche parte?-le chiesi ispezionandola
-credo di essermi fatta male alla gamba, ma niente di grave-mi sorrise mentre io mi facevo serio.
-ti porto in casa, vieni- mi avvinai per portarla dentro a mo’ di principessa ma me lo impedì.
-non lo trovo necessario-disse di fretta e leggermente rossa in volta.
-se ti fai male ancora di più?-le chiesi retorico.
-pazienza- la presi fra le sue proteste, rischiò anche di cadere. La presi come un sacco di patate e la portai dentro.
-Harold Edward Styles, mettimi subito giù!-quasi urlò, risi.
-sta zitta e prova  l’ebbrezza di guardare il mondo da un punto più alto, tappa-
-sei tu che sei troppo alto, bigfoot-disse lei in sua discolpa, risi prima di essere interrotto da un urlo quasi soffocato.
-ma che ti dice la testa??- urlò Kelly.
-potresti girarla? Almeno le guardiamo la faccia-disse Louis.
-perché non ti piace questo panorama?- dissi indicando il suo fondoschiena, mi morse su un fianco.
-okay okay scusa!- dissi ridendo e girandomi.
-dicevi?- disse Sarah tirandosi un po’ su per guardarli in faccia.
-si può sapere dov’eri? Che ti è successo? E perché sei sulle sue spalle?- chiese tutto d’un fiato.
-allora.. ero in un pub, un tizio mi ha aggredito e sono qui sopra perché mi sono fatta male una gamba e Mr. Èmegliochenonfaisforzi Styles ha deciso di prendermi in spalla senza il mio consenso- disse dandomi un'altra botta sul fianco.
-si ma non sfogarti sul mio fianco!-
-mettimi giù allora!- la misi giù sbuffando
-più felice tappa?-
-si bigfoot-mi fece la linguaccia.
-finito di litigare?- ci ammonì mia sorella guardandoci.
-beh dato che stai bene posso tornare a casa-disse Zayn sbadigliando, anche gli altri annuirono e dopo pochi minuti se ne andarono a casa, lasciandoci da soli.
-è meglio se vai a riposare-disse Kelly a Sarah, quest’ultima annuì e salì le scale zoppicando mentre mia sorella mi trascinava in cucina chiudendo la porta.
-mi vuoi spiegare?- mi chiese sottovoce.
-che cosa?-
-il fatto che tu sei innamorato della mia migliore amica!-disse fuori di sé, perché si arrabbiava tanto?
-non lo pensavo davvero, ero solo fuori di me-mentii
-dici sul serio?-mi chiese stupita.
-si, per me è solo la tua migliore amica, una conoscente, niente di più-mentii spudoratamente.
-okay-disse andandosene più sollevata, non volevo che mia sorella venisse a saperlo, mi sarei sentito in imbarazzo quando Sarah mi stava vicino e volevo evitare.


MY SPACE

okay la storia è appena iniziata  fa schifo lo so, ma spero di riuscire a fare qualcosa di meglio nei prossimi capitoli.
non riuscirò ad aggiornare per i prossimi venti giorni dato che parto per la montagna e dovrei tornare il 30 Giugno.
spero recensirete in molte, un bacione.

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Capitolo 2
*** Devo fargliela pagare ***







Iniziavo ad odiare seriamente quella casa, pensai di scappare nella notte e lasciare un bigliettino sul frigo con scritto è stato un piacere conoscere tutti voi, non posso dire la stessa cosa per Harry. Mi dispiace ma torno a casa mia, ciao!! Ma non avrei mai potuto farlo davvero, sarebbe da incoscienti. Fatto sta che non vedevo l’ora che questi tre mesi finiscano, non per Kelly, lei è meravigliosa come si mostrava in web-cam, se fosse per me scapperei da lì con lei, ma per suo fratello. Quella specie di animale non ancora identificato che trovava ogni tipo di scusa per infastidirmi e farmi urlare, lo avrei preso a sprangate volentieri se non fosse che poi Kelly, povera anima, ci sarebbe stata abbastanza male, infondo lei gli voleva bene. Anche io nel profondo gli volevo bene dai..
-sei qui da più di due settimane e non hai ancora capito le regole??- disse quella testa vuota aprendo le tende e facendo entrare tanta, troppa, luce per i miei gusti. Che cosa avevo detto? Che gli volevo bene? Fate finta che non abbia mai detto nulla, mi rimangio tutto.
-ma che vuoi Harry??- biascicai rigirandomi nel netto. Rimase zitto per qualche istante e per un momento pensai che se fosse andato, invece si buttò a peso morto sul letto, esattamente su di me, facendomi gemere dal dolore.
-ti odio- dissi dolorante, ridacchiò.
-lo so già- si rialzò togliendomi il lenzuolo di dosso, mi osservò per qualche istante.
-perché non indossi i pantaloni?- mi chiese tranquillamente, riafferrai il lenzuolo coprendomi e girandomi dall’altra parte.
-perché solitamente dormo così- biascicai.
-si anche io, ti fa sentire più libero vero?- adesso si mette a fare conversione mentre cerco di dormire?
-si, adesso mi lasci dormire?-
-sono le undici e mezzo e Kelly è uscita a comprare qualcosa per pranzo- disse incrociando le braccia al petto, in quel momento mi sembrava mia madre la domenica mattina quando cercavo di riposare dopo un sabato sera movimentato.
-e che cosa vuoi da me??- dissi esasperata affondando la testa nel cuscino.
-devi alzarti, in questa casa ci si alza massimo le undici- ‘ma  da quando?? ‘ pensai
-ti prego, te lo chiedo per favore, sta zitto e  vattene- dissi rannicchiandomi per bene nel mio lenzuolo. Si sedette al bordo del letto toccandomi la spalla, aprii un occhio e lo vidi con una faccia da cucciolo così tenera che per un momento pensai di mangiarlo tutto.
-ho bisogno di un po’ di compagnia.. ti prego- mi fece gli occhi dolci, gli occhi dolce a me?? che tra poco non riesco neanche a dirgli di no quando è serio?? Sbuffai alzando gli occhi la cielo e mi alzai, guardando la sua espressione felice. mi infiali il primo pantaloncino che trovai e andai in salotto seguita dal ricciolo, mi buttai sul divano e accesi la tv, ignorandolo completamente. Si sedette vicino a me appoggiando la testa alla mia spalla e mi sorrise.
-grazie- lo guardai e gli sorrisi, tirò su la testa e l’appoggiò allo schienale del divano allungando le gambe sul tavolino, feci lo stesso. Iniziammo a guardare un film ma il sonno prese il sopravvento e mi addormentai, la mia testa andò a sistemarsi comodamente sulla spalla dello scimmione e mi riposai per circa.. venti minuti dato che quando entrò in casa Kelly e ci trovò il quel modo sul divano si sorprese a tal punto da farmi spaventare.
-da quando vi volete così bene?- quasi urlò per attirare l’attenzione. Saltammo in aria entrambi mettendoci una mano sul cuore, guardai Kelly con uno sguardo da assassina.
-sei una cogliona- dissi irritata, mi alzai e andai di sopra a farmi una lunga, lunghissima doccia fredda per schiarirmi le idee, più che schiarirmi le idee era per calmare i nervi. Mi avvolsi nel mio asciugamano e tornai in camera mia, aprii la cabina armadio trovando dentro uno strano tipo con un coltello da cucina in mano e la maschera di scream che urlava. Urlai chiudendo le ante dell’armadio. Sentii una risata, la sua risata. Mi accasciai per terra con la schiena appoggiata alle ante e chiusi gli occhi, in quel momento di spalancò la porta della mia stanza e fece il suo ingresso Kelly, che si precipitò su di me chiedendomi se stavo bene.
-chiedilo a quel coglione di tuo fratello!!- urlai con ancora il terrore negli occhi, mi fece alzare e mi abbracciò forte per poi chiedere a chiave la porta della cabina armadio, la guardai interrogativa.
-così impara- fece spallucce e le sorrisi, era la migliore. Mi infilai l’intimo e dei vestiti presi in giro, in quel momento Harry tentò di uscire dall’armadio.
-Sarah? Hai chiuso tu l’armadio?- mi chiese con fare allarmato, non risposi.
-Sarah??- mi richiamò ancora più preoccupato, scoppiai a ridere.
-adesso te ne stai lì buono finché non imparerai la lezione, come ti è saltato in mente di fare uno scherzo del genere??- intervenne Kelly che era proprio di fianco a me. gli mimai un ‘grazie’ e lei mi sorrise.
-dai ragazze non potete farmi questo!- quasi ci supplicò.
-ti verremo a liberare nel pomeriggio, promesso- gli dissi guardando Kelly.
-che cosa??- quasi urlò –non posso stare per così tanto tempo qui dentro e senza cibo anche!- risi così tanto che caddi sul letto, poi cercai di ricompormi e parlare con un tono normale.
-dai poverino, non può stare così a lungo lì dentro!- dissi seria.
-ecco brava Sarah, dillo a quell’insensibile di mia sorella!- disse piagnucolando.
-sei troppo buona Sarah!- mi rimproverò Kelly.
-gliela farò pagare in un altro modo e quando meno se lo aspetta- gli feci l’occhiolino.
-ecco brava Sarah!- disse felice –no aspetta, che cosa??- scoppiai a ridere e andai ad aprirgli.
-sparisci prima che cambio idea- mi passò davanti e mi sussurrò ad un orecchio –grazie- rabbrividii e sperai che non lo avesse notato, poi uscì dalla stanza.
-hai preparato il pranzo??- chiesi a Kelly.
-si ma andiamo a fare un picnik con gli altri- annuii senza badarci molto e scesi in salotto, trovandomi già tutti lì. Li guardai uno ad uno, belli come sempre e con un sorriso sulle labbra, poi guardai Harry e ancora non riuscivo a capire come quei ragazzi potessero essere i migliori amici di quell’animale.
-siete qui da molto?- chiesi sperando in un no come risposta.
-abbastanza da sentirti urlare- rispose Zayn, accompagnato da una risatina generale.
-a proposito.. perché hai urlato come se fossi in un film horror?- mi chiese Niall, risi e guardai Harry.
-te lo spiega quell’animale del tuo amico- dissi guardando il biondino che rise a sua volta.
 
-manca tanto?- chiesi spezzando il silenzio molto imbarazzate che si creò una volta saliti in macchina. Pensavo che il parco in cui saremmo andati era abbastanza vicino, invece eravamo su quell’auto da più di mezzora, ringraziai il signore che eravamo divisi in due auto. Liam, Zayn, io e Harry in una macchina, Kelly, Louis e Niall nell’altra.
-è la quarta volta in venti secondi che lo chiedi, no manca poco- mi disse spazientito Harry, il quale era alla guida.
-non sapevo sapessi guidare- dissi per cambiare discorso.
-non sai molte cose- disse indifferente.
-per esempio?-
-per esempio che se parli ancora ti mollo per strada- mi disse guardandomi dallo specchietto retrovisore, mi avvicinai all’orecchio di Zayn che era vicino a me e sussurrai –mi chiedo come dei ragazzi come voi possano essere amici di un animale del genere- Zayn rise buttando la testa all’indietro mentre Harry mi trucidava con lo sguardo.
-ti ho sentito- mi disse acido.
-vuol dire che le orecchie ti funzionano, peccato non possiamo dire la stessa cosa per il tuo cervello- dissi con un sorrisino finto, scoppiarono a ridere mentre Harry inchiodava. Zayn si avvicinò al mio orecchio dicendomi –me lo chiedo anche io- risi notando lo sguardo di Harry, mi pentii di avergli detto quelle cose.
-fuori da questa macchina- disse Harry con tono duro.
-non puoi farlo davvero dai!- disse Liam guardandolo.
-posso fare quello che voglio- disse Harry come risposta –fuori da questa macchina, entrambi- continuò guardando me e Zayn.
-avanti Harry, stavamo solo scherzando!- disse Zayn per farlo ragionare.
-tu Zayn sai la strada, andate a piedi- disse Harry, lo guardai leggermente delusa, non pensavo lo facesse davvero. Aprii lo sportello dicendo solo –sei un bastardo- e scesi sbattendolo forte, incominciai a camminare infuriata e poco dopo la macchina mi superò, mi ritrovai di fianco Zayn con un braccio intorno alle mie spalle.
-mi dispiace- mi disse semplicemente.
-non è colpa tua.. non pensavo lo avrebbe fatto davvero- dissi a testa bassa.
-ricordati che quello che dice fa- mi disse stringendomi un po’ a lui.
-proverò a ricordarlo- dissi avvolgendo un braccio attorno al suo bacino. Camminammo per un dieci minuti buoni fino a quando ci trovammo davanti un parco immenso, pieno di verde e alberi, con un enorme lago che si poteva attraversare grazie a un ponte. Era una meraviglia, non sapevo potesse esistere un parco del genere.
-ti piace?- mi chiese sorridendomi.
-che cosa?- chiesi distratta.
-secondo te di cosa sto parlando?- mi chiese divertito.
-non lo so, prima stavamo parlando di Harry quindi potresti riferirti a qualsiasi cosa- dissi facendo spallucce.
-mi riferivo al parco ma rispondi anche come se fosse riferito a Harry- disse curioso, lo guardai per qualche secondo mentre moriva dalla curiosità.
-il parco è magnifico quindi, si mi piace, per quando riguarda Harry non sono affari tuoi- iniziai a camminare verso i ragazzi, i quali ci stavano chiamando e sbracciando per farsi notare. Dopo qualche passo Zayn mi fermò prendendomi il braccio.
-è un si?- mi chiese divertito.
-non è né un si né un no, è un non lo saprai mai- risposi tranquillamente.
-è un si- concluse quasi ridendo, mi staccai sbuffando e ripresi a camminare. Dopo poco arrivammo dai ragazzi che ci chiesero che fine avessimo fatto.
-piaciuta la passeggiata?- ci chiese divertito Harry, lo minacciai puntandogli un dito contro.
-taci o finisci male- mi sedetti vicino Kelly che subito capì che c’era qualcosa che non andava.
-ragazzi devo dirvi una cosa!- prese la parola Zayn attirando l’attenzione di tutti noi. –Sarah mi ha appena confessato una cosa- proseguì lui. Spalancai gli occhi non credendo alle mie orecchie, lo guardai scuotendo per un attimo il capo e lui mi sorrise.
-ti piace Zayn e non mi hai detto niente??- mi chiese Kelly, mi girai verso di lei.
-che cosa??- quasi strillai.
-se non è questo che cosa gli hai confessato scusa??- mi chiese Kelly, guardai Zayn rossa in volto, mi fissò per qualche istante.
-mi ha confessato.. che ama questo parco- disse Zayn guardando altrove, lo maledissi mentalmente per qualche istante e chiusi gli occhi respirando a fondo.
-tutto okay?- mi chiese Harry, lo guardai talmente male che quasi si spaventò.
-taci o finisci male oggi- ripetei senza problemi. Iniziammo a mangiare e dopo un po’ decisi di allontanarmi per pensare, quello che aveva fatto Zayn mi aveva scombussolato un po’. Decisi di andare sul ponte e mi appoggiai alla ringhiera, poco dopo mi sentii toccare la spalla ma non mi mossi.
-non l’avrei detto davvero- mi disse il tizio di fianco a me.
-a me sembravi davvero convinto nel dirlo- dissi scrollandomi di dosso la sua mano.
-volevo solo vedere come reagivi e in base a quello capire se avevo ragione o no- mi girai a guardarlo.
-che cosa volevi capire?-
-se avresti reagito con indifferenza, cosa che io mi aspettavo, era sicuro che non ti importasse niente di Harry ma tu mi stavo implorando di non dire nulla, quindi ti importa- mi spiegò la sua teoria e rimasi a bocca aperta per qualche istante e mi accorsi anche che ci stavano guardando. Scossi la testa per qualche istante e iniziai a prenderlo a pugni sul braccio destro.
-tu e le tue stupide idee mi avete fatto perdere vent’anni di vita, pensavo lo avresti detto davvero!!- mi afferrò i polsi bloccandomi e rise.
-non lo avrei mai detto, in nessun caso. Ma quindi confermi la mia teoria??- mi chiese con un sorrisino sulle labbra. Sbuffai e appoggiai la fronte al suo petto scuotendola un pochino.
-non lo so Zayn.. davvero. Un momento prima lo prenderei a testate e un momento dopo lo sbatterei al muro baciandolo- mi accarezzò i capelli ridacchiando.
-è normale, vivete sotto lo stesso tetto e non fate altro che stuzzicarvi- alzai la testa verso di lui.
-devo fargliela pagare- dissi guardandolo con sguardo da psicopatica.
-come pensi di fare?- mi chiese divertito.
-non lo so ma devo vendicarmi anche per lo scherzo che mi ha fatto questa mattina- si mise a ridere e mi abbracciò.
-qualunque cosa tu faccia, conta pure su di me- gli sorrisi ringraziandolo.
La prossima volta che qualcuno mi chiederà se mi piace quell’animale devo stare più attenta a come rispondo e come mi comporto, diamine.  
 
 

 
BUONDI’
Scusate se ci ho messo tanto ma come ho detto sono andata in montagna e non avevo per niente ispirazione per continuare ma.. eccomi con il continuo della storia.
Spero vi sia piaciuto questo capitolo e che recensirete.
Accetto critiche, consigli, tutto quello che volete farmi sapere scrivetemelo, tutto è benaccetto.
Con questo vi lascio, un bacione.
 

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