La vera storia di Fred e Hermione

di _Nancy_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fine di una storia. ***
Capitolo 2: *** Serata nella Sala Comune dei Grifondoro. ***
Capitolo 3: *** Ti odio. ***
Capitolo 4: *** Un pizzico di gelosia. ***
Capitolo 5: *** E' veramente successo o no? ***
Capitolo 6: *** Hogsmade, parte uno. ***
Capitolo 7: *** Hogsmade, parte due. ***
Capitolo 8: *** Hai preso il mio libro! ***
Capitolo 9: *** Muovi quelle gambe, ora! ***
Capitolo 10: *** Filtri d'amore. ***
Capitolo 11: *** La vera Hermione. ***
Capitolo 12: *** Resta un po', no? ***
Capitolo 13: *** Tu sai sorridere Granger? Certo, ma non a te. ***
Capitolo 14: *** Partita e festeggiamenti. ***
Capitolo 15: *** Proprio ora? ***
Capitolo 16: *** Il bagno dei prefetti è la soluzione! ***
Capitolo 17: *** Sono contenta che tu me ne abbia parlato. ***
Capitolo 18: *** Natale sta arrivando! ***
Capitolo 19: *** Mollicci e pozioni soporifere. ***
Capitolo 20: *** Che cosa stiamo facendo? ***
Capitolo 21: *** Istinti sessuali. ***
Capitolo 22: *** Sei il mio migliore amico, Harry. ***
Capitolo 23: *** Non riesco neanche a dirlo. ***
Capitolo 24: *** Non c'è bisogno che mi dici niente. ***
Capitolo 25: *** Sono senza parole. ***
Capitolo 26: *** Capodanno. ***
Capitolo 27: *** Vendetta. ***
Capitolo 28: *** Non si arrende. ***
Capitolo 29: *** Merlino, tu sei fantastica! ***
Capitolo 30: *** Cinque mesi. ***
Capitolo 31: *** Ma non era Fred, era George. ***
Capitolo 32: *** La colpa è mia. ***
Capitolo 33: *** Era proprio la mia migliore amica. ***
Capitolo 34: *** Il cuore lo sa. ***
Capitolo 35: *** Come puoi pensare una cosa del genere? ***
Capitolo 36: *** Come ai vecchi tempi. ***
Capitolo 37: *** Perchè devi rovinare tutto? ***
Capitolo 38: *** Non è stato un po' cattivo dargli quei sogni brevettati? ***
Capitolo 39: *** Sono tuo. ***
Capitolo 40: *** Diciotto anni dopo. ***



Capitolo 1
*** Fine di una storia. ***


<<  Dobbiamo parlare >>
<< Va bene, andiamo in camera >>
<< Si, certo >>
<< Eccoci qua >> Dice Ron chiudendo la porta dietro di sé.
<< Ron, io penso che dobbiamo lasciarci. Ci ho riflettuto a lungo in questi giorni, ti prego non .. non pensare che in questi mesi io abbia mentito sui miei sentimenti per te, non è così. Mi sono resa conto che quello che provo per te non era vero amore, il fatto di poter morire da un giorno all’altro mi spaventava veramente tanto e ha fatto crescere questo sentimento dentro me, però mi sbagliavo. Nutro solo una gran amicizia per te >> Dissi tutto d’un fiato.
<< Ho pensato anche io la stessa cosa. E a me va bene, sei e rimani sempre la mia migliore amica >> Sorrise.
<< Amici come prima? >>
<< Sempre >> E si abbracciarono sorridendo. << Andiamo di sotto dai, la cena sarà pronta! >>
<< Pensi sempre e solo a mangiare! >> Risi.
<< Muoviti su! >> Uscì dalla stanza sorridendo, lo raggiunsi sulle scale ridendo.
<< Fratellino caroo! >>
<< Cosa facevi di sopra? >>
<< Hermione! >>
<< Guarda un po’, avevi compagnia eh? >>
<< Chissà cosa stavate facendo .. >> Ghignò Fred.
<< Prova a immaginarlo Fred! >> Scoppiò a ridere il gemello.
<< Nono, ti prego! Mi blocchi la crescita così! >> Rise di gusto Fred.
<< Ragazzi, finitela! E venite a preparare la tavola >>
<< Vengo io mamma! >> Rispose George, fece l’occhiolino al gemello e scomparì in cucina trascinandosi Ron.
<< Allora Granger .. >>
<< Non stavamo facendo niente di quello che credi! E comunque ci siamo lasciati >> Risposi sedendomi sul divano.
<< Menti! >>
<< Ti sto dicendo la verità >>
<< Non sei brava a dire bugie!  >>
<< Sei un rompi .. >>
<< … scatole? >>
<< Io non uso questo linguaggio! >>
<< Però vorresti! >> Rise lui.
<< Vattene! >> Incrociai le braccia al petto, e lo guardai truce.
<< In ogni caso … io sarei stato più bravo di Ron! >> Ghignò divertito.
<< A fare cosa? >>
<< Quello che avresti potuto fare da soli in camera >> Sorrise, e si allontanò.
Non diventare rossa.
Non farlo.
Calma.
No immagini nella tua testa di Fred e te, calma calma.
Calma. Calma.
Però non sarebbe tanto male, no?
Infondo fino a prima che Ron entrasse nelle tue grazie non ti dispiaceva .. giusto?
 
Flashback
<< Allora? Quando te la fai passare? >>
<< Che cosa? >>
<< La cotta per Fred, Hermione! >>
<< Io non ho nessunissima cotta per tuo fratello! >>
<< Ah, no? >>
<< No >>
<< Ammettilo, ti è piaciuto vederlo a bocca aperta quando ti sei presentata al Ballo del Ceppo con Krum >>
<< Ginny, ma che dici? Ti sei fusa il cervello? >>  Arrossì involontariamente.
<< Dal rosso delle tue guance non sembra >> Scoppiò a ridere la rossa.
<< Smettila! >> Urlai rossa in viso, e scoppiando a ridere gli lancia il cuscino.
<< Io ho sempre ragioneee >> Iniziò a ridere Ginny, prese il cuscino al volo e lo riportò a posto.
<< Si, come no! >>
<< Fred ti amoo, credi a meee, se non ci sei il mio cuore batte solo per teeee! >> Cantò Ginny, mentre  trotterellava  per la stanza.
 
Okay, era vero. Ma quell’infatuazione risaliva al quarto anno!
Perché sarebbe dovuta tornare proprio ora?
 
 
 
<< Io ed Hermione ci siamo lasciati >>
<< Cosa? >>
<< Mi hai sentito, Harry! >>
<< E perché mai? >>
<< Abbiamo deciso insieme. Ma a me va bene, ci pensavo anche io da un po’ di tempo >>
<< Mm, capisco >>
<< E tu con Ginny? >>
<< Va tutto alla grande! >>
<< Vedi di non farla soffrire >> Si intromise George entrando nella stanza, mentre lo seguiva il gemello con in mano delle orecchie oblunghe.
<< Stavate origliando! >> Urlò Ron rosso in viso dalla rabbia.
<< Ti sbagli >> Rispose Fred, mentre nascose le orecchie oblunghe in tasca.
<< Per quanto riguarda Ginny state tranquilli, è in buone mani >> Li rassicurò Harry.
<< Lo speriamo, non vogliamo vederla triste come l’anno in cui sei sparito, vero Fred? >>
<< Giusto, George >>
<< Comunque l’idea di origliare non è stata mia, ero curioso è vero ma qualcuno voleva saperne di più sulla rottura .. >>
<< Gemello degenero! >> Scoppiò a ridere Fred, e gli tappo la bocca << Noi dobbiamo andare a progettare qualcos’altro per il negozio, buona notte >> Sorrise il rosso, mentre trascinava il gemello fuori dalla stanza.
<< Non erano un po’ strani? >> Domandò Harry.
<< Chi se ne importa, mettiamoci a letto dai >>
<< Buona notte >>
<< Buona notte, Harry >>
 
 
<< Georgie? >>
<< Si? >>
<< Tu cosa vorresti fare? >>
 
Qualche ora prima.
<< Io e papà abbiamo discusso a lungo, che ne dite di tornare a scuola? >>
<< A fare cosa mamma? >> Domandò Fred, con gli occhi fuori dalle orbite.
<< A terminare gli studi, se no per cosa fratellino? >> Rispose il gemello accanto a lui.
<< Ci penseremo va bene? >>
<< Va bene, ora filate a letto che è tardi! >>
<< Buona notte mamma >> Risposero in coro, ritirandosi su per le scale.
 
 
<< Non lo so Fred .. Ora che tutto va a gonfie vele, il negozio per di più, cosa ne facciamo? Buttiamo via anni di lavori e sudore della nostra fronte! >>
<< Si è vero, ma se torniamo a scuola abbiamo più libertà! Non ti piacerebbe tornare ai vecchi tempi? >>
<< Quando ti facevi sgridare dalla Granger? >> Scoppiò a ridere George.
<< Perché hai questo fissazione per la Granger? >>
<< Quello che ha la fissazione sei tu! Devo ricordartelo? >>
 
Flashback
<< Era bellissima al Ballo del Ceppo, non trovi? >>
<< Chi? >>
<< La Granger! Peccato sia andata con quello zuccone! >>
<< Sei geloso? >>
<< Certo che no! >>
<< Almeno ti sei diverti con Angelina, vero? >>
<< Non immagini quanto! E’ insaziabile quella ragazza >>
<< Sei un vero .. >>
<< Sciupafemmine? >>
<< Sei incredibile! >> Scoppiò a ridere il gemello, George.
 
 
<< Bè, dormiamo è tardi! Buona notte >>
<< Va bene, se è quello che desideri possiamo tornare .. >>
<< Grazie fratello! >>
<< Magari sarà anche il tuo anno fortunato >>
<< Ovvero? >>
<< Lo scoprirai presto .. >> Sorrise divertito George.
Forse quest’anno sarebbe stato molto interessante .. ma dopotutto cosa ci si può aspettare dal ritorno a scuola dei terribili gemelli Weasley?

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Capitolo 2
*** Serata nella Sala Comune dei Grifondoro. ***


<< Buon viaggio ragazzi, e non combinate guai! >>
<< Certo che no, mamma! >> Risposero ridendo i gemelli.
<< Scrivetemi! >> Urlò Molly, mentre il treno spariva.
Ultimo anno finalmente. E quest’anno ci sono i M.A.G.O!
Okay Hermione, calmati. Non è ancora iniziato il primo giorno, hai tempo.
<< Hermione? >>
<< Si, Ginny? >>
<< Vieni! Abbiamo trovato uno scompartimento vuoto! >>
<< Eccomi >> Sorrisi, e la raggiunsi a gran passi.
<< Bene ragazzi, noi ci vediamo dopo! Io e George dobbiamo fare delle .. commissioni! >>
<< Come per esempio vendere pasticche vomitose a quelli del primo anno? >> Li guardai male, mentre strinsi con forza al petto il libro che mi ero portata.
<< No, andiamo dalle nostre ammiratrici >> Sorrise George.
<< Oh >> Riuscì solo a dire.
<< Gelosa Granger? >> Sorrise divertito Fred.
<< Certo che no! >>
<< A me non sembra Freddie .. >> Scoppiò a ridere il gemello. << Andiamo Freddie, hai tutto il tempo di conquistarla durante l’anno! >>
<< Magari l’ho già conquistata, George >> Rise Fred.
<< Andatevene, prima ve vi lanci una fattura! >> Li buttò fuori Ginny.
Calma Hermione, il primo giorno di scuola non è ancora iniziato, non vuoi uccidere nessuno, giusto?
 
 
<< Fratellino! >>
<< Georgie, mio amato fratello! >>
<< Chi è questa deliziosa ragazza con cui parli da più di mezz’ora? >>
<< Lei è Melanie! Frequenta l’ultimo anno come noi, ed è una deliziosa grifondoro >> Le misi un braccio attorno alle spalle sorridendo.
Tanto ormai era già cotta di me.
Stasera avrei iniziato l’anno alla grande.
<< Bè piacere di conoscerti, io sono George! Il suo bellissimo fratello gemello >> Sorrise, stringendo la mano della moretta.
<< Il piacere è tutto mio >>
<< Fred, abbiamo un problema >> Sussurrò al mio orecchio.
<< Ovvero? >>
<< Lei! >> Indicò la Granger, stava seduta su un divanetto vicino a Ginny, si guardava in giro, probabilmente era ben attenta a qualche nostra marachella.
<< Ci penso io >>
<< Sicuro? >>
<< So quello che faccio >> Sorrise Fred.
 
<< Ci farà una sfuriata delle sue! >>
<< Tranquillo Georgie, so quello che faccio >>
<< D’accordo gemello degenero! >>
<< Allora ragazzi e ragazze, siete pronti? Come festeggiare il ritorno ad Hogwarts? Giocando ovviamente >>
<< Domani c’è scuola >> Si intromise Hermione con la sua aria da so tutto io.
<< Ti divertirai Granger >> Sorrisi.
<< Ascoltatemi attentamente ora. Il gioco si svolge così, vedete questi? >> Indicai i bicchieri di fronte a me << Questi sono veritaserum, burrobirra e whisky incendiario. Sono essenziali nel gioco >> Presi il bicchiere di veritaserum e lo alzai in modo che tutti potessero vederlo << Il gioco funziona così: a turno ognuno di voi potrà fare qualunque domanda alla sua “vittima” che naturalmente dovrà bere il veritaserum e rispondere, in tal caso si rifiuti dovrà affrontare un obbligo, dopo di che dovrà domandare all’intera collettività una domanda che contenga la risposta si o no, in tal caso sia si bisognerà bere il bicchiere di Whisky, in tal caso sia no dovrà bere il bicchiere di burrobirra >> Posai il bicchiere, e mi misi a sedere accanto a Melanie.
<< Sei geniale Weasley! >> Urlò Dean Thomas.
<< Cominciamo, che aspettate? >> Urlò Seamus entusiasta.
<< D’accordo, inizio io! >> Sorrise Neville.
Sarebbe stata una bella serata quella, eh si.
 
 
<< Ultimo giro, tocca a te Fred! >>
<< Va bene, allora la mia domanda .. Granger! >>
<< Dici pure >> Si avvicinò, e bevve il veritaserum.
<< Sotto la rottura di Ron c’è qualcosa che non sappiamo? >>
<< Si >> Rispose stringendo gli occhi a due fessure.
<< Ovvero? >>
<< L’ho lasciato perché non penso che il sentimento che provavo per lui era del tutto vero, è stata la guerra a renderm…renderci così >>
<< Nient’altro? >>
<< L’ho lasciato perché penso mi piaccia qualcun altro >>
<< Interessante >> Sorrisi.
<< Dai Weasley, ora fai l’ultima domanda! >>
<< Certo! Allora .. chi in questa stanza si è spinto oltre ai baci prima di tornare a ripetere l’anno? >>
<< Sei una serpe, Weasley! >> Sussurrò divertita Melanie.
<< Lo so! >> Risposi, e con un sorso buttai giù il whisky di fronte a me.
<< Odio mio fratello >> Sussurrò Ginny all’orecchio del fidanzato, Harry. E bevve anche lei il suo whisky.
Gran parte delle ragazze bevve il whisky, chi imbarazzata, chi divertita .. avevo centrato in pieno!
<< Granger, tu .. tu, con Ronnie? >> Domandò George a bocca aperta, mentre lei tranquillamente buttava giù il whisky.
Lei con Ron? LEI CON RON? CON RONNIE?
<< Veramente? >> Domandai divertito dalla situazione.
<< Eh già >> Buttò lì la riccia.
<< Wow >>
<< Bè, io vado a leggermi un bel libro accanto alla finestra, buon divertimento >> Si alzò e lasciò i due gemelli a bocca aperta, possibile avessi certi “poteri” su di loro così?
<< Fred? >>
<< Dimmi Melanie >> Mi girai a guardarla.
<< Che dici se ci troviamo un posticino per stare da soli? >> Sorrise, e si attorcigliò una ciocca di capelli.
<< Certo, piccola >> Sorrisi e la trascinai fuori dalla Sala Comune, una aula qualunque sarebbe andata bene.
<< Sei proprio un gentiluomo >> Scoppiò a ridere lei, seguendomi.
<< Vieni, qui non c’è nessuno >> Le sussurrai, la spinsi dentro l’aula vuota, la insonorizzai e mi buttai sulle sue labbra.
L’anno sarebbe cominciato alla grande, sorrisi mentre spogliavo avidamente la grifona di fronte a me.
 
 
<< Mel .. >>
<< Mel?? >> Un sonoro schiaffo colpì in pieno viso Fred Weasley, che suo malgrado cadde dal letto creando un enorme tonfo e svegliando gli altri.
<< Hermione? >>
<< Chi è Mel? >>
<< Ma che ti frega! E poi tu che ci fai nel mio letto? >>
<< Me lo stavo domandando anche io, guarda un po’! >> Risposi secca. Un brutto pensiero mi balenò nella testa .. possibile che io .. fossi …? << Noi .. non avremo … vero? >> Domandi con gli occhi fuori dalle orbite, mentre sentivo le guance andare a fuoco.
<< Se sarebbe successo qualcosa me lo ricorderei, e poi una notte con Fred Weasley nessuno riesce a dimenticarla! >> Ghignò il rosso.
<< PORCO! >> Urlai, e gli lanciai in pieno viso il cuscino infuriata.
<< Finalmente vi siete svegliati! >> Entrò nella stanza il gemello.
<< Come mai lei è nel mio letto? >>
<< Non ti ricordi? >> Si grattò la testa il gemello << Ieri sera la cara Hermione si è addormentata vicino alla finestra e siccome nessuno poteva portarla in dormitorio l’ho portata in camera da noi, e l’ho lasciata nel tuo letto. Avevi detto che andava bene >>
<< Non ricordo .. >>
<< Certo, eri tutto fatto! Ammettilo, quella Melanie ti ha fatto god.. >>
<< George! >> Urlai, imbarazzata al massimo.
<< Muovetevi, dobbiamo fare colazione. E tu non vuoi fare tardi il primo giorno di scuola, vero Granger? >> Sorrise divertito.
<< Oddio no! Devo fare la borsa, fare colazione e recarmi a Incantesimi! >> Urlai in preda al panico, e caddi dal letto con un enorme tonfo.
La giornata non poteva iniziare meglio.

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Capitolo 3
*** Ti odio. ***


<< Come hai passato la notte nel letto di mio fratello?? >> Domandò incredula Ginny.
<< Chi ha passato la notte con chi? >> Si intromise Ron, mentre afferrava una fetta di torta.
<< Hermione con Fred >> Rispose Harry.
<< COSA?? >> Domandò Ron, strozzandosi con la torta.
<< Hai sentito >>
<< Ho sentito Harry .. ma .. Hermione, ci nascondi qualcosa? >>
<< Magari è quel ragazzo per cui ti ha lasciato .. >> Buttò con noncuranza Harry.
<< E’ lui Herm? >> Chiese con gli occhi fuori dalle orbite Ron.
<< Certo che no! E comunque non ho fatto niente con Fred, è colpa di George! >> Urla esasperata, buttai il libro di Incantesimi sulla tavola facendo sussultare tutti.
<< Già, George .. >> Sorrise la rossa accanto a lei.
 
Flashback
<< Devono stare insieme, sono fatti l’uno per l’altro! >>
<< Hanno bisogno di una spinta, e noi possiamo benissimo dargliela! >> Sorrise il fratello, George.
<< Ho un piano >> Sussurrò Ginny a George. Indicò Hermione seduta vicino alla finestra, profondamente addormentata.
<< Portala in camera tua, lì ci sta anche Fred >>
<< Non c’è ora, sta con Melanie >>
<< Non preoccuparti, quando tornerà sarà tutto fatto e non opporrà resistenza >> Sorrise la rossa.
<< Va bene >>
<< Ottimo, dobbiamo solo avere tempo >> Sorrise lei.
<< Buona notte sorellina >> Sorrise George, e con in braccio la Granger si avviò nella camera che divideva con Fred.
 
<< ‘Giorno ragazzi! >> Salutò Neville.
<< Ciao Neville, dormito bene? >> Si misi a sedere Luna, accanto a lui sorridendo.
<< Tantissimo, e tu? >> Le mise un braccio intorno alle spalle.
<< Si >> Sorrise .. dolcemente?
<< Ma voi .. >> Sussurrai guardandoli, possibile?
<< Eh già >> Rispose Neville, prese la mano di Luna e sorrise.
<< Complimenti! >>
<< Son contento per voi >> Continuò Harry, mentre sorrideva divertito.
<< Eh bravo il nostro Neville! >> Si intromisero i gemelli, dando delle pacche sulla schiena del ragazzo.
<< Io vado in classe, ci vediamo lì. Ti tengo il posto, ok? >> Presi la mia roba, e mi avviai più lontano possibile dal fratello di Ginny, Fred Weasley.
 
 
<< Come pensi di conquistarla? >>
<< Chi? >>
<< Chi? Merlino? >>
<< Ma come faccio a .. >>
<< Fred sei proprio scemo! Come vuoi conquistare Hermione? >> Sussurrò il gemello, sperando di non farsi sentire dalla Mc Grannitt.
<< Ancora con questa storia? >>
<< Signori Weasley, per caso volete dire qualcosa di interessante alla classe sulla lezione? >>
<< No, prof Mc Grannitt, ci scusi >> Rispose Fred con nonchalance.
<< Allora come stavo dicendo .. >> Continuò George << Fatti venire un idea al più presto, prima che qualcuno te la porti via! >>
<< Vuoi che faccio qualcosa? Va bene faccio qualcosa! >> Risposi esasperato. Presi un foglio di carta e scrissi, dopo di che con un colpo di bacchetta feci fluttuare il foglio fino al banco di Hermione. << Contento? >>
<< Moltissimo! >> Sorrise il gemello, divertito.
 
 
<< Fred? >>
<< BUU! >>
<< Oh per Merlino! Smettila di farmi venire certi colpi! Piuttosto di che volevi parlarmi? >>
<< Io non ho detto che dovevamo parlare, ora seguimi >> La trascinai fuori dalla scuola, Campo da Quidditch, andava bene.
<< Perché siamo qui? >> Domandò Hermione, mentre si guardava intorno e si stringeva nella vestaglia di seta.
Quella vestaglia sarebbe stata la sua rovina, si vedeva tutto! Come poter non far cadere l’occhio sulle sue forme?
<< Per divertirci Granger! >> Sorrisi, e cercai di evitare di guardare troppo il suo corpo perfetto.
<< Io non salgo su quella scopa >> Fece per andarsene, la afferrai per un polso e la feci sbattere contro il mio petto.
<< Tu non vai da nessuna parte, ora andiamo >> Sorrisi, mi misi sulla scopa e aspettai si aggrappasse.
<< Ti odio >>
<< VIAA! >> Urlai, e mi liberai in volo ridendo, mentre la Granger … bè, urlò come suo solito.
<< Dai, non è così terribile! Hai a che fare con un professionista >> Urlai, ridendo.
<< Portami a terra, ti prego! >>
<< Un momento >>
<< Ti prego! >> Urlò più forte lei.
<< Va bene, va bene. Calma, ora atterro >> Atterai mio malgrado, e la feci scendere. Tremava.
<< VATTENE! >> Urlò, aveva gli occhi lucidi.
Una goccia cadde cadde sulla mia guancia, proprio ora doveva piovere?
<< Vieni, entriamo negli spogliatoi >> La trascinai, nonostante le sue proteste e chiusi la porta.
<< Voglio stare nel mio letto >> Sussurro, iniziando a piangere.
<< Tranquilla, tra poco andiamo >> Le accarezzai la guancia, e la abbracciai.
<< Ti odio >> Sussurrò.
E poi la baciai.

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Capitolo 4
*** Un pizzico di gelosia. ***


Non riuscivo a pensare ad altro, tutta la notte non avevo dormito e avevo delle occhiaie più profonde del nero smalto che Pansy Parkinson si metteva, perché proprio a me doveva succedere? Perché doveva farlo?
Perché ora che ero così confusa? PERCHE’?
Flashback
Sbam. Due schiaffi in un giorno!
<< NON OSARE MAI PIU’ .. TOCCARMI! >> Urlai, e in un lampo uscì dallo spogliatoio.
Non mi importava se pioveva a dirotto, non mi importava se lui continuava a chiamarmi, volevo fuggire.
Fuggire lontano da lui, lontano da Fred Weasley.
 
L’unica cosa che riusciva a fare quella settimana era nascondersi, nascondersi da lui, da Ginny perfino la sua migliore amica, negava, negava che tutto andava bene. Negava a sé stessa quel sentimento che ricresceva in lei.
Perché? Perché di nuovo?
<< Hermione .. >> Sobbalzai, e mi tirai in piedi.
<< Che ci fai da sola, in guferia per di piu’? >> Era George.
<< N-niente, riflettevo >> Risposi, e accennai un piccolo sorriso.
<< Possiamo parlare? >>
<< Certo >>
<< Andiamo, facciamo un giretto di va? >> Sorrise lui.
<< E’ quello che mi ci vuole >> Presi la borsa con dentro i libri della giornata, faticosa giornata, e lo seguì dentro il castello.
<< Volevo parlarti di una cosa, molto importante >> Sorrise appena, e mi guardò. Una cosa importante? Fred? Arrossì al pensiero del gemello.
<< Dimmi pure >> Risposi, cercando di mostrarmi tranquilla.
<< In questa settimana ho visto Fred molto pensieroso, per caso tu sai che gli capita? Non vuole dirmi nulla, dice sempre “Va tutto bene, andiamo a lezione ora” e questo mi preoccupa, insomma .. quando mai si è preoccupato di andare a lezione? >> Scoppiò a ridere, e mi guardò ancora.
<< Non saprei .. >>
<< Mm, devo saperne di piu’ .. ma non so come, magari centra quella Melanie! >>
<< Chi è Melanie? >>
<< La moretta che Fred si è portato a .. >>
<< George! >>
<< Con cui ha avuto una nottata di fuoco! >> Scoppiò a ridere, e poi riprese << Come sei perfettina riguardo certe parole, non ho detto mica che hanno scop .. >>
Gli tappai la bocca con la mano, e poi lo guardai truce.
Lui rise di gusto, e mi levò la mano con nonchalance.
<< Ma non è che per caso sei gelosa di Melanie? >>
<< Io? Certo che no, come ti viene in mente? >>
<< Così >>
 
 
Sapeva che Hermione mentiva, non era brava per niente a farlo. Sapeva quello che aveva Fred per la testa, e sapeva che tutti e due erano cotti fin da subito, Ginny glielo aveva garantito, Ginny conosceva l’amica come il palmo delle sue mani, e Ginny aveva in mente tanti bei piani per loro: made in Weasley.
Ora doveva solo mettere in atto il secondo piano: la gelosia. Di entrambi naturalmente.
<< Granger? >>
<< Si? >>
E nel momento preciso in cui Fred entrò il gemello si buttò sulle labbra della riccia, era fatta.
Ora una minima reazione, anche un battito di ciglia avrebbe potuto confermare la sua gelosia.
Questione di tempo.
Anche se a dirla tutta, non era male, non era male baciare la Granger.
SBAM.
Un dolore lancinante alla guancia lo fece staccare di scatto, uno schiaffo per un piccolo bacetto? Non aveva infilato neanche la lingua!
<< TU E TUO FRATELLO SIETE UGUALI! >> Urlò rossa in viso, imbarazzata, frustrata, e arrabbiata.
<< Volevo baciarti, che c’è di male? Tutti si baciano! >>
<< Io e te non siamo niente! >> Sputò lei.
<< Hermione! >> Ginny, la mia salvezza!
<< Gin .. >> Sussurrò lei, e si voltò verso la migliore amica.
<< Che cosa è successo? >>
<< I tuoi fratelli sono dei coglioni! >> Urlò secca, e corse nei dormitori in fretta e furia.
Ha detto una parolaccia?
<< Georgie, ma che hai fatto? >>
<< Ciò che mi andava! >> Sorrisi, e continuai << Ti dispiace? >>
<< Certo che no, buon per te! Io vado da Katherine, a dopo! >>
<< Chi è Katherine? >>
<< La migliore amica di Melanie >> Ghignò divertito, e uscì dal ritratto.
Non una sola fottutissima reazione? Com’è possibile?
 
 
<< Hei Fred! >>
<< Kat! >>
<< Come mai da queste parti? >> Poggiò il libro a terra, e mi sorrise.
<< Avevo voglia di vederti! Non sei contenta che io sia qui?  >> Le alzai il mento nella mia direzione, e la guardai sorridendo.
<< Moltissimo! >> Sorrise, e mi mise le braccia intorno al collo.
<< Dove eravamo rimasti l’altro giorno? >> Domandai, e mi avvicinai pericolosamente alle sue labbra.
<< Non so, fammelo ricordare! >>
Mi fiondai sulle sue labbra, e in men che non si dica mi ritrovai nella sua stanza. Vuota, per fortuna.
Ma mentre la baciavo non riuscivo a pensare a quello che facevo, pensavo ancora lei.
Hermione. Hermione. Hermione .
Anche in questi momenti doveva comparire nella mia testa?
Proprio ora?
 
<< Non è andata! >> Sussurrò Ginny al fratello.
<< Non capisco .. >>
<< Mm, che ti ha detto Fred prima di scomparire? >>
<< Che andava da una certa Katherine, sai chi è? Non ne ho mai sentito parlare >>
<< La migliore amica della tro.. ragazza di facili costumi, Melanie! >>
<< Ah, è vero! Me lo aveva accennato! >>
<< Bè se è andato da lei allora .. >> Sorrise << E’ geloso, ecco perché è andato da lei! >>
<< Potrebbe essere, ma ora dobbiamo far ingelosire la Granger! >>
<< Ci pensiamo dopo, ora vediamo di fare un altro piano >>
<< Sorellina .. penso di avere qualcosa in mente! >>
<< Ovvero? >> Rispose con un gran sorriso.
<< Questo >> Tirai fuori una boccetta dalla tasca, e gliela mostrai sorridendo.
<< Sarebbe? >>
<< Ora te lo spiego! >> Sorrisi a trentadue denti.

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Capitolo 5
*** E' veramente successo o no? ***


Un sospiro, qualcuno di fianco a me si è girato dall’altra parte, possibile?
Un altro sospiro, stavolta non l’ho immaginato!
Mi rizzo a sedere e noto con stupore che vicino a me c’è  .. la Granger? Come è possibile? Ho passato la serata con Melanie l’altra sera. Aspetta .. ho passato veramente la serata con Melanie?
Mi grattò la testa, e rifletto. Non ricordo nulla, spremiti le meningi susu! Urlò nella mia testa.
E finalmente una chiara immagine appare.
Me, Granger, letto?
COSA? COME E’ POSSIBILE?
<< Fred .. >> Mugugna nel sonno la riccia, e lentamente apre gli occhi. Ci mette poco a focalizzare dov’è.
<< Hermione, io non .. >>
<< IO COSA CI FACCIO QUI? >> Si guardò intorno, spaesata. << Cosa è successo ieri? >> Mi guardò torva, e si mise una mano tra i capelli.
<< Non lo so, ricordo solo che .. che .. io .. te … qui .. >>
<< Oh per Merlino! >> Sussurra, e riflette anche lei. << Anche io, ricordo solo questo .. >> Dice con un filo di voce, e continua << Io ricordo anche che, mi hai portata qui .. e noi .. noi .. >>
<< E’ successo? >> Domandò con gli occhi sbarrati, come posso essermela portata a letto senza neanche ricordarmelo?
<< Io non posso averlo fatto .. io con te .. nono, questo è un brutto sogno! >> Scese dal letto e si squadrò da capo a piedi, aveva indosso solo la camicetta da grifondoro che le copriva appena le cosce.
Scesi dal letto a mia volta e mi ritrovai nella stessa situazione, rimasi a bocca aperta a fissarla.
<< NON GUARDARMI! >> Urlò, e mi lancio un cuscino. Corse in bagno, e si chiuse a chiave.
<< Hermione, ti prego. Parliamone, sono sicuro che non sia successo nulla! Infondo nessuno dei due ieri ha bevuto o fumato quelle sigarette babbane, no? Parliamone! >> Mi appoggiai alla porta e aspettai, la sentì muoversi, era dietro la porta. Sentivo il suo respiro.
<< Ti odio >> Sussurrò con la voce rotta dal pianto.
<< Io no >> Sussurrai a mia volta.
Entrambi si lasciarono cadere a terra sul pavimento freddo, una del bagno e uno della camera, doveva essere un brutto sogno si ripetevano, doveva.
Non poteva essere successo veramente.
 
 
<< Dici che abbia funzionato? >> Domandò Ginny, mentre afferrava una fetta biscotta e ci spalmava sopra la marmellata.
<< Vedrai, funzionerà! >> Sussurrò al suo orecchio, e indicò i due ragazzi che arrivavano verso di loro.
<< Lasciami in pace! >> Urlò la riccia, e con un tonfo fece cadere il libro che portava dietro.
<< Parliamone, che ti costa? >> La rincorse lui. Era ridicola, o meglio divertente come scena.
<< Voglio solo andare a lezione >> Sussurrò con un filo di voce, e guardò Ginny.
<< George, Fred, andatevene via. Ho bisogno di parlare con Hermione, DA SOLA >> Sottolineò.
I due non se lo fecero ripetere due volte, e a grandi passi andarono a sedersi qualche panca più avanti per fare colazione.
<< Che cosa è successo? >> Si avvicinò all’amica, e la guardò comprensiva.
<< Sono andata a letto con Fred, ricordo solo questo, e anche lui ricorda solo questo >> Sussurrò, e abbassò il campo.
<< Davvero, e com’è bravo? >> Domandò la rossa.
<< Ginny! >>
<< Oh si, è molto bravo! >> Due morette si misero a sedere di fronte le due amiche.
<< Ci sa fare benissimo con i preliminari >> Sorrise la moretta di fronte a Hermione. La solita ragazza tutto trucco e ragazzi, con dei magnifici occhi color ghiaccio.
<< E poi bacia benissimo! >> Sorrise la moretta dagli occhi verdi accanto a lei, tutto trucco e ragazzi, anche lei pensò.
<< Scusate ma voi chi siete? >> Domandò Hermione.
<< Io sono Melanie >> Si presentò la ragazza dagli occhi color ghiaccio.
<< E io Katherine >> Sorrise quella dagli occhi verdi.
Le due migliori amiche, non che ragazze che Fred si porta a letto, magnifico!
<< Quindi sei andata a letto con Weasley, eh? >>
<< Quale tra i due? >> Continuò la ragazza dagli occhi verdi.
<< Scommetto Fred! >> Rispose eccitata Melanie.
<< Interessante >> Buttò lì la rossa, e riprese a parlare << Noi ora dobbiamo andare a lezione, ci vediamo in giro okay? Ciao ciao! >> E con un solo strattone portò via Hermione da quella situazione troppo scomoda.
<< Sei sicura di quello che hai detto? >> Riprese il filo del discorso, ormai erano nei corridoi vuoti e nessuno li avrebbe sentiti.
<< Penso di si >> Rispose con un filo di voce.
<< Buona fortuna >> La abbracciai, e mi allontanai da lei.
<< Dove vai? >>
<< Da Harry, ovvio >> Sorrisi, e andai a fare il mio dovere.
Preparare altri piano per i due ragazzi.
 
<< Ciao! >> Salutò Ron, e a peso morto si buttò sul divano.
<< Quanta delicatezza >> Dissi.
<< Eddai, sono stanco! La scuola è incominciata solo da un mese e già ci stanno riempendo di compiti fino alla testa, voglio giocare a Quidditch! >> Rispose esasperato.
<< Hei Ron! >>
<< Ciao Lav, come stai? >>
<< Sempre il solito >> Mi alzai, e andai a sedermi sulla mia poltroncina preferita.
<< Hermione? >> Chi altro può disturbarmi ora? Alzai il capo, e trovai la mia migliore amica che mi scrutava sorridente.
<< Hai visto la bacheca? Prossima settimana possiamo andare ad Hogsmade, ti va di venire? >>
<< Chi siamo? >> Rivolsi la mia attenzione al libro che stavo leggendo.
<< George con Angelina, io e Harry, Ron, Lavanda, Luna e Neville, e Fred! Forse vengono anche Kath e Mel! >>
<< Da quando le chiami così? >> Domandai. Ero basita. Ora erano amiche? Mi girava le spalle?
Hermione, ma che dici?
<< Abbiamo fatto amicizia, sono simpatiche. Dovresti conoscerle! >> Sorrise.
<< Mm, se lo dici tu >> Sussurrai.
<< Allora vieni o no? >>
<< Si, va bene. Posso portare qualcun altro? >>
<< Certo, chi vuoi portare? >>
<< Cormac >> Risposi con nonchalance.
<< Oh, va bene. Ma non sapevo che Cormac era anche lui .. qui >>
<< Anche lui ha voluto ripetere l’anno >> Accennai un piccolo sorriso.
<< Allora ci vediamo sabato, alle due e mezza di fronte l’uscita di Hogwarts. Non fare tardi! >>
<< Tranquilla >> Anche io ora avrei avuto la mia “vendetta”, gli avrei dimostrato quanto potevo infischiarmene di quello che era successo o non tra noi la sera prima.

 
 
 

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Capitolo 6
*** Hogsmade, parte uno. ***


<< Hermione porta Cormac >>
<< Cosa? >>
<< Il portiere che non è riuscito a prendere il posto due anni fa, ricordi? >>
<< Ma perché lui? >>
<< Non lo so. Avrà in mente qualcosa magari! >>
<< Mm. E’ stato divertente fargli quello scherzetto, non trovi? >> Scoppiò a ridere George.
<< Si! >> Rise di gusto la sorella.
 
Flashback
<< Allora a che serve questa? >> Domandò la rossa.
<< Questa >> La alzò, e gliela porse << E’ la nostra salvezza. E’ un mio congegno, l’ho inventato qualche giorno fa. Se ne metti un pizzico nella bevanda di qualcuno puoi fare credere che abbia fatto qualunque cosa, in questo caso faremo credere a cui due zucconi che sono andati a letto insieme >>
<< Sei perfido! >> Sorrise lei.
<< Lo so! >> Ghignò il rosso.
 
<< Tutti pronti ragazzi? Ci siamo tutti? >> Domandò Ginny.
<< Un momento! Stiamo arrivando! >> Urlò Melanie da lontano, da dietro si poteva benissimo vedere Fred mano nella mano con Katherine.
Calma Hermione, va tutto bene. Va tutto bene.
<< Andiamo? >> Ripetè Ginny.
<< Sisi, andiamo! Angie mi aspetta ai tre manici di scopa >> Disse George.
<< State insieme? >> Domandai incredula, settimane prima mi bacia e ora sta con lei?
<< Una specie >> Sorrise lui.
<< Wow >> Risposi.
<< Ragazze facciamo anche un salto da Zonko dopo la burrobirra, vi va? >> Chiese Lavanda eccitata.
<< A me va bene >> Risposi.
<< Anche a me >> Risposero Ginny e Luna.
<< Per noi non c’è problema >> Risposero insieme Katherine e Melanie.
 
<< Hei ragazze! Come state? >> Angelina sorridente quanto non mai si alzò dall’enorme tavolo che occupava e ci salutò uno ad uno.
<< Tutto apposto a lavoro? >> Chiese George, mentre si sedeva vicino a lei e le prendeva la mano.
<< Sisi, tutto okay >> Sorrise, e gli diede un dolce bacio sulla guancia.
<< Che dite? Ordiniamo delle burrobirre? >> Domandò Fred sorridente quanto non mai.
Quel sorriso mi fece sciogliere al massimo, ma perché?
<< Si dai! >> Rispose Harry, sorridendo.
<< Okay, allora io vorrei del whisky incendiario, voi ragazzi? >>
<< Anche io >> Risposero Ron, Harry e George all’unisolo.
<< E voi dolzelle? >> Si soffermò a guardare la scollatura a v del maglione di Katherine, e sorrise.
<< Whisky incendiario >> Rispose con un sorrisetto.
<< Anche io >> Disse Melanie.
<< Io, Herm, Angelina, e Luna delle semplici burrobirre >> Disse infine Ginny.
<< Con lo zenzero nella mia! >> Aggiunsi.
Mi lasciai cadere pesantemente sulla sedia, e cercai il meno possibile di guardarli. Fred sussurrava all’orecchio di Katherine qualcosa, di volgare molto probabilmente e lei ridacchiava.
Calma Hermione, calma. Non schiantare nessuno.
Ti sei presa un giorno di riposo.
Strinsi i pugni e mi guardai intorno, mi sentivo fuori luogo.
Harry e Ginny, mano nella mano.
Angelina con George.
Ron che rideva con Lavanda.
Luna e Neville che si davano teneri baci sulla guancia.
E io sola, con Melanie ovviamente.
<< Hei >> Parli del diavolo, e spuntano le corna.
<< Hei >> Sorrisi appena.
<< Tutte coppiette qui, non trovi? >>
<< Eh già >>
<< Posso dirtela una cosa? >>
<< Dimmi pure >>
<< Sai a volte sono un po’ gelosa di te >>
<< Come? >> Rimasi a bocca aperta.
Gelosia per cosa?
<< Vedi .. Fred ti guarda in un modo, non so dirti. Non te ne sei mai accorta? >> Domandò.
<< Ehm … no .. >> Risposi imbarazzata.
<< Ora lo sai >> Sorrise, e si rimise al suo posto.
Come doveva guardarmi? Come si guarda una secchiona, giusto?
Eppure sono andata a let .. No! Non è successo niente, ne sono certa.
Ne sono certa.
Ne sono certa.
Ne sono certa.
<< Hermione? >>
<< Si? >>
<< Ti senti bene? >>
<< Si, perché? >>
<< Se tutta rossa, non è che hai la febbre? >> Mi guardò preoccupata Luna, e naturalmente tutti fecero lo stesso.
<< Ho un po’ caldo >> Risposi, e mi tolsi il giubbotto che fino a poco prima tenevo.
Maledetta me e le mie guance.

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Capitolo 7
*** Hogsmade, parte due. ***


<< Sei sicura di non voler venire? >>
<< Si vai, io vi aspetto fuori. Non ho voglia di entrare, e poi sto aspettando Cormac .. >>
<< Oh, va bene. A tra poco allora! >> Mi salutò Ginny, ed entrò dentro Zonko, seguita dagli altri naturalmente.
Ma dove si era cacciato quel biondino? Ora che ho bisogno di lui non c’è? Ma perché?
Mi strinsi nel leggero cappottino che mi ero messa e aspettai.
Aspettai.
Aspettai.
Aspettai.
<< Hermione! >>
<< Cormac! Finalmente! Dove ti eri cacciato? >>
<< Scusami, mi hanno trattenuto! Un mio amico aveva bisogno di me, questioni di cuore >> Rispose con un sorriso.
<< Gli altri sono dentro, vuoi entrare? >> Domandai, e lo guardai.
<< Nono, volevo parlarti. Visto che abbiamo avuto questa occasione per potervi vedere un'altra volta >> Sorrise e continuò a parlare << Io penso di provare qualcosa per te, e vorrei che noi .. uscissimo insieme! Ti andrebbe? >> Domandò con un gran sorriso.
<< Oh .. sono lusingata! >> Risposi. Avrei dovuto sprecare un occasione così? Potevo far ingelosire e pentirmi di quello che avrei potuto fare, oppure lasciar perdere come mio solito.
Avevo avuto tanti ragazzi che quell’anno mi avevano chiesto di uscire, ma avevo sempre rifiutato, lo studio era la mia priorità, anche se mi ero lasciata andare con Krum .. perché non rifarlo?
<< Io non .. non saprei .. >> Risposi dopo un paio di secondi interminabili in cui mi ero persa nelle mie riflessioni.
<< Non dire niente! >> Sussurrò, e con uno strattone mi attirò a sé e mi baciò.
 
 
<< La Granger si dà da fare! >> Scoppiò a ridere George, e indicò fuori dalla vetrina. La Granger e Cormac, incollati letteralmente.
E siamo a tre ragazzi che bacia! Vuoi farmi impazzire? Ora? Vuole che schianti quel biondino senza cervello?
<< Tutto bene? >> Mi riscosse Kath.
<< Si, non preoccuparti >> Sorrisi appena, e seguì gli altri fuori dalla porta.
<< Oh, vi siete divertiti? >> Domandò Hermione tranquillamente staccandosi di scatto dal biondino.
<< Si >> Risposi secco.
<< Tutto apposto fratellino? >> Mi guardò Ginny.
<< Certo, andiamo al castello. Sta facendo buio >> Presi per mano Kath e senza fiatare percorsi la strada verso Hogwarts.
<< Sei sicuro di stare bene? >>
<< Certo >> Le sorrisi dolcemente, e la baciai a stampo.
<< Mm, non sembra >> Sussurrò.
Le misi un braccio attorno alle spalle e continuai a camminare.
Me l’avrebbe pagata, molto ma molto cara!
 
 
<< Era geloso marcio! >> Scoppiò a ridere George.
<< Hai visto la faccia di Hermione quando Fred sussurrava all’orecchio di Kath ai tre manici di scopa? >> Scoppiò a ridere più forte lei.
<< Di questo passo non avranno bisogno neanche del nostro aiuto! >>
<< Io penso di si .. dobbiamo escogitare un altro piano! >> Si alzò di scatto dal letto, e iniziò a frugare tra la roba di Hermione.
<< Cosa speri di trovarci? Non pensi che potrebbe arrivare da un momento all’altro? >>
<< No, tranquillo. Ho chiesto a Harry di tenerla occupata, anche lui è un nostro socio! >> Sorrise lei.
<< Ho avuto una vera cattiva influenza anche su Harry allora! >> Rise il fratello.
<< Penso proprio di si! >> Rispose e si tirò su dal baule enorme di Hermione. << Trovato! >>
<< Che cosa? >>
<< Questo >> Sorrise la sorella, e mostrò il libricino delle Fiabe di Beda il Bardo.
<< Cosa centra? >>
<< Fa parte del nostro diabolico piano! >> Ghignò.
<< Fatti abbracciare sorella fantastica! >> La strattonò sul letto e la abbracciò ridendo.
E partiamo con gli altri piani malefici, pensò la rossa sorridendo.
 

 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 8
*** Hai preso il mio libro! ***


<< Tu! Hai preso il mio libro! >> Urlò Hermione.
<< Che cosa ho fatto? >> Domandai incredulo.
<< HAI RUBATO IL LIBRO CHE ALBUS SILENTE MI AVEVA LASCIATO, LE FIABE DI BEDA IL BARDO! >> Continuò a urlare.
<< Io non ho fatto niente >> Alzai le mani come in segno di resa e continuai << Parola mia! >>
<< Non ti credo, lo so che sei stato tu! Fino a stamattina era nella mia borsa, e ora non c’è più! >>
<< E quindi perché dovrei essere stato io? >>
<< Perché mi fai sempre i dispetti e ti diverti a prenderti gioco di me! >>
<< Ti giuro su Merlino e sulle sue mutande a pois che io non ho fatto niente! >>
<< Non mentire, non sei bravo! E ridammi il mio libro! >> Incrociò le braccia al petto e mi guardò torva, sembrava la mamma. Istintivamente scoppiai a ridere.
<< E ora perché ridi? >> Urlò più forte, rossa in viso.
<< Sembri la mamma! >> Risi.
<< VAFFANCULO! >> Urlò, e con un colpo secco chiuse la porta della camera.
Okay che gli faceva sempre degli stupidi scherzi ma stavolta non era stato lui! Non l’aveva più calcolata dall’uscita di Hogsmade, anzi, si era divertito quasi tutte le sere con Melanie e Katherine nei loro letti, non aveva avuto tempo per lei.
Anche se .. l’aveva pensata tutto il tempo.
 
Flashback
Quella sera si era data da fare Melanie, si era preparata tutta per lui. Per una notte da non dimenticare ovviamente, aveva indossato la sua minigonna, le calze nere che fasciavano le sue cosce e mettevano in risalto le sue forme, e il suo solito maglione scollato che faceva intravedere il pizzo nero del reggiseno.
Era perfetta. E solo per lui quella sera.
<< Fred .. >> Ansimò lei, mettendogli una mano tra i capelli.
<< Mm .. >> Rispose lui, e continuò a baciare il suo collo liscio, perfetto, e caldo.
<< Devo andare a lezione >>
<< Ma che dici .. domani c’è lezione, abbiamo tanto tempo >>
<< Fred .. >> Ansimò la voce di Hermione. Si sollevò a guardarla e scoprì con sorpresa che l’aveva solo immaginata. Ma perché mai?
<< Sei fantastica >> Sussurrò lui, e si chinò a baciare le sue labbra. Per un momento gli sembrò di tornare all’inizio della scuola, quando aveva baciato la Granger, aveva lo stesso sapore delle sue labbra.
Si staccò appena per guardarla, e fissò davanti a sé il viso di Hermione che gli sorrideva, dolcemente.
Riprese a baciarla, con più dolcezza di prima. Scese con le mani verso le cosce, che accarezzò lentamente.
<< Fred .. >> La voce di Melanie lo riportò alla realtà, Hermione non era reale.
Non era reale.
Quella era Melanie, non sarebbe mai stata Hermione.
Mai.
Mai.
Mai.
 
<< Fred? Che hai fatto alla Granger? >> Ginny entrò nella stanza, e si chiuse la porta alle spalle.
<< Io non ho fatto niente, lei pensa che gli abbia rubato quel maledetto libro ma ti giuro di non averlo fatto! >> Risposi esasperato.
<< Mm, mi viene difficile crederti. Lei hai sempre fatto ogni tipo di marachella e ora dici di non essere tu? >> Lo scrutò con un sopracciglio innalzato la sorella.
<< Te lo giuro >> Ripetei.
<< Bè, io vado da lei. Ha bisogno di calmarsi, ci vediamo a cena? >>
<< Certo >> Risposi.
 
<< Hai fatto quello che dovevi fare? >> Sussurrò George.
<< Si, ora stai a vedere >> Sussurrò divertita Ginny.
<< Buona sera ragazzi, ciao Hermione >> La salutò Fred, mentre si sedeva vicino a lei.
Non rispose, era ancora arrabbiata. Infondo come biasimarla?
<< Ma quello .. >> Sussurrò guardando la tasca della divisa di Fred .. << TU .. NON HAI RUBATO IL MIO LIBRO? ALLORA COS’E’ QUELLO? >> Indicò le Fiabe di Beda il Bardo che si intravedevano dalla sua divisa.
<< Ma che dici? >> Domandò lui, si voltò per guardare e rimase a bocca aperta, poi riprese a parlare << Ti giuro che io non centro nulla, qualcuno deve averlo messo nella mia divisa oggi! >>
<< Bugiardo! >> Urlò lei, prese il libro dalla sua tasca e lo guardò torva.
<< Ti giuro .. non ho fatto niente! >> Disse guardandola un ultima volta, per poi ricevere un ennesimo schiaffo dalla riccia.
Ginny sorrise, George ghignò, mentre Harry si limitò a seguire l’amica fuori dalla Sala Grande.
 
<< Non lo sopporto più, basta basta! Lo odio, lo odio! >> Urlai esasperata.
<< Hermione, non è che ti piace Fred? >> Domandò il mio migliore amico seduto accanto al fuoco.
<< MAI! Non potrebbe mai piacermi un essere del genere! >> Urlai, rossa in viso.
Vergogna o rabbia? Non seppi definire cosa.
<< Ciao ragazzi, come mai avete lasciato il banchetto? >> Si mise a sedere Ron sul divanetto da dove facevo avanti e indietro.
<< Fred ha rubato le Fiabe di Beda il Bardo a Hermione, e ha negato tutto, quando era palese che l’aveva preso lui! >> Rispose Harry.
<< Basta, ora lo uccido! >> Dichiarai.
<< Oh, bè  .. fai pure! >> Sorrise appena Ron e continuò << Ma lo dirai tu a mamma! >>
<< Non preoccuparti, tua madre sarà molto felice! >> Risposi con un sorrisetto maligno.
<< Comunque ero venuto qui per darvi una notizia! Mi sono rimesso con Lavanda! >>
<< Oh, auguri! >> Sorrisi e lo abbracciai, poi continuai << Sei sicuro di quello che fai, vero? >>
<< Si, è cambiata. E’ un'altra persona, stiamo bene insieme >> Sorrise.
<< Buon per voi! >> Disse Harry, e diede una pacca sulla spalla al migliore amico.
<< Io vado a letto, è meglio. Buona notte ragazzi! >>
<< Ma sono solo le sette! >>
<< Per me è come se fossero le nove! >> Risposi, e mi avviai in camera.
Mi buttai a peso morto sul letto.
Perché rubarmi un libro? Perché avere sempre quel sorrisetto? Perché negare? Perché scoparsi quelle due ochette? PERCHE’? Mi domandai, esausta.
<< Potrei .. ma si, perché no! >> Pensai, e mi fiondai giù per le scale.

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Capitolo 9
*** Muovi quelle gambe, ora! ***


<< Ma quella è Hermione? >> Domandai a bocca aperta.
<< A quanto pare le voci su lei e Cormac erano vere >>
<< Hermione può avere tutti i ragazzi che vuole, Cormac dovrebbe sentirsi onorato! >> Si intromise la rossa.
<< Tu lo sapevi? >> Mi girai a fissarla, mia sorella mi volta le spalle?
<< Si, me lo ha detto ieri sera. Dice che sta bene con lui, e che vuole provare ad averci qualcosa >> Rispose.
<< La Granger fa breccia nel cuore di molti! >> Rise il gemello, George.
<< Wow >> Riuscì solo a sussurrare.
<< Ciao ragazzi, come state? >> Una sorridente Hermione si mise a sedere di fronte a loro.
<< Bene >> Rispose sorridendole Ginny.
<< Cormac eh? Ti piacciono i giocatori di Quidditch, prima Krum, poi Ron e ora lui! >> Disse George con un ghigno.
<< Eh si, Cormac nutre dei sentimenti veri. Non va a letto con le puttane >> Sputò lei.
Ginny si strozzò con la zuppa, tanto che Harry dovette batterle parecchi colpi sulla schiena per farla respirare di nuovo.
George scoppiò a ridere.
Neville sorrise sotto i baffi.
Luna sorrise appena e tornò a leggere il cavillo.
Lavanda e Ron rimasero a bocca aperta.
Fred .. stringeva i pugni tanto da far uscire il sangue da un momento all’altro.
<< Stai parlando di me? >> Sputò Fred.
<< Non penso proprio >> Rispose lei con nonchalance continuando a leggere la Gazzetta del Profeta.
<< Fred, andiamo >> George prese per la manica il fratello e lo portò via, avrebbe creato parecchi danni di questo passo.
<< Perché ridi? >> Guardai male George, che sorrideva soddisfatto.
<< Niente, niente >> Rispose lui.
 
 
Era una vera vipera. Avevo fatto bene a trattarlo così?
Ma si, infondo lui mi tratta sempre male! E poi posso uscire con chi voglio.
<< Tu! >> Due braccia mi spinsero con un enorme strattone dentro l’aula vuota.
Fred.
<< Che vuoi? >>
<< Esci veramente con Cormac? >>
<< Si >> Risposi secca, e lo guardi negli occhi.
<< Bene >>
<< Tu stai davvero con Melanie o con Katherine? >>
<< Ti interessa saperlo? >>
<< No >>
<< D’accordo. Io sto con Melanie >>
<< Bene >> Rispose di rimando lei.
Abbassai appena lo sguardo.
Stava con lei. Lei se lo era portato via.
Portato via.
Lei ora non aveva possibilità.
Lui stava con quella puttana.
Lui stava con Melanie.
Lui era impegnato.
E lei aveva solo Cormac, il palloso Cormac che non faceva altro che baciarla e parlare di Quidditch!
Sentì pizzicarmi gli occhi, lacrime.
Non ora, non davanti a lui.
Non davanti a lui, mi imposi.
No. No. No.
Lentamente mi girai, e raggiunsi la porta, era bloccata.
<< Aprila >> Dissi, cercando di ricacciare via le lacrime.
<< No >> Rispose duro, lui.
<< Perché? >> Domandai, e mi girai a fissarlo.
 
 
Aveva gli occhi lucidi. Stava per piangere. Una mossa falsa e lei avrebbe pianto.
Codardo. Bugiardo. Come puoi dirle una cosa del genere? Come puoi dirle che preferisci Melanie a lei? Come puoi?
Non sei te stesso.
Hai perfino chiuso la porta a chiave e insonorizzato la stanza, solo per stare con lei.
Solo con lei.
E’ un momento, hai un momento per farlo. Fred, muovi quelle gambe! Ti urli dentro.
E lo fai, a grandi passi la raggiunsi e ti fiondi sulle sue labbra.
Delicate. Morbide. Perfette, combaciano con le tue. Sono fatte apposta per baciare, per baciare te.
E il suo profumo, il suo profumo meraviglioso che ti entra nelle narici.
La baci violentemente, con passione, ti fai mancare il fiato solo per poterla baciare più volte.
Assapori il sapore della sua bocca, scontri più volte la tua lingua con la sua. Ci giochi, ti diverti. Le mordi le labbra.
La spingi verso di te, la prendi in braccio e non ti stacchi dalle sue labbra.
Hai bisogno delle sue labbra. Ora più che mai.

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Capitolo 10
*** Filtri d'amore. ***


<< Mi hai sentito? >> La voce di George risultava distante, troppo distante. La lezione non veniva ascoltata minimamente dal rosso, aveva ancora in mente quelle immagini. Ancora!
<< Si, ti ho sentito >> Risposi distaccato, facendo segno con la mano.
Spostai lo sguardo al primo banco, lei era lì. Con Ginny. Prendeva appunti come sempre. Non si curava di quello che c’era stato quella mattina, era come se non fosse successo nulla. Nulla.
<< Smettila di fissare la Granger, lo noterà! >> Sussurrò il gemello, e gli diede una gomitata per farlo risvegliare dal suo stato di shock. Tentativo inutile.
<< Non sto fissando nessuno io! >> Risposi.
<< Signor Weasley, vuole continuare ad aprire la bocca inutilmente o seguire la lezione? >>
<< Ho capito, esco fuori >> Presi la mi roba e uscì, una bella passeggiata fuori mi avrebbe schiarito le idee.
Credo.
 
 
<< Ma di che parlava Fred prima per essere buttato fuori? >> Chiese Ginny.
<< Niente di che >> Rispose vago George.
<< E’ un po’ strano in questi giorni non trovate? >> Si intromise Ron, mano nella mano con Lavanda.
<< Un po’ >> Disse Neville.
<< Chissà che avrà per la testa .. >> Continuò Harry.
<< Tu che ne pensi Hermione? >>
<< I-Io? N-non saprei .. >> Abbassai lo sguardo, imbarazzata. Possibile che anche lui pensasse a quel bacio?
<< Buongiorno ragazzi! >> Salutò un sorridente Lumacorno.
<< Salve prof! >> Risposi insieme agli altri.
<< Weasley, ma tuo fratello gemello? >>
<< Bè .. non saprei .. >>
<< Eccomi! Scusi il ritardo professore, ero rimasto indietro! >> Disse Fred entrando.
<< Bene ragazzi. Ora che ci siamo tutti possiamo iniziare! >>
Sorrise Lumacorno, e continuò << Oggi faremo una cosa molto importante! Vi dividerò in coppie, dovrete creare un filtro d’amore molto molto potente, e poi testarlo, entrambi. Le coppie le ho scelte io personalmente. Quando chiamerò i vostri nomi dovrete venire qui a prendere l’essenziale che vi serve, d’accordo? >>
<< Si, professore >> Rispose George con un sorrisetto.
<< Bene iniziamo .. >>
Oh per Merlino. Oh per Merlino. O per Merlino! E se capito con Fred? O peggio, se lui capita con quelle ochette tutto trucco e ragazzi?
No, no, no. Devo calmarmi. Andrà tutto bene. Tutto bene.
Prendi un respiro profondo Hermione, molto profondo.
<< Ginny Weasley e Harry Potter, George Weasley e Melanie Pears, Neville Longottom e Luna Lovegood, Ronald Weasley e Lavanda Brown, Fred Weasley e Hermione Granger, per quanto riguarda la signorina Peace >> Indicò Katherine << Lei lavorerà con me >> Sorrise l’uomo.
<< Oh per Merlino >> Sussurrai.
Avrei lavorato con lui. Da sola con lui. Con lui.
Avrei dovuto creare con lui un filtro d’amore potente. Un filtro d’amore. Un filtro d’amore.
Oh per Merlino.
<< Diamoci da fare Granger, voglio prendere un buon voto! >> Disse Fred avvicinandosi, e sorridendomi.
<< Certo, iniziamo >> Sorrisi appena.
Calma. Calma. Calma. Vuoi prendere un eccellente giusto? Quindi impegni, e basta pensare a quel bacio!
 
 
<< Oh >> Sorrise soddisfatto Lumacorno << Siete stati bravissimi, tutti! >>
<< Secondo me non hanno bisogno di nessuno filtro d’amore >> Sussurrò George all’orecchio della sorella, indicando Fred e Hermione.
<< Neanche secondo me >> Ridacchiò Ginny.
<< Facciamo una cosa ragazzi, ci ho ripensato! Riempite queste boccette, e tenetevi il filtro d’amore, e bè .. se lo usate, usatelo bene! >> Ridacchiò Lumacorno.
<< Peccato >> Sussurrò George.
<< Vedremo di usare questi filtri allora >> Rise la sorella, mentre usciva dall’aula.
 
 
<< Hermione? >>
<< Tu useresti mai il filtro d’amore che ci ha fatto prendere Lumacorno? >>
<< Non penso, è un inutile spreco questa .. questa robaccia! >>
<< Mm >>
<< Ginny? >>
<< Si? >>
<< Odio tuo fratello >> Dissi tutto d’un fiato.
<< Fred? >>
<< Esatto. Mi fa impazzire, mi ruba i libri, vende le merendine marinare e … >>
<< Si scopa Melanie e Katherine, le sgualdrine! >>
<< Gin! >>
<< Ma è la verità! Non è che per caso ti sei innamorata di mio fratello? >>
<< NO! >> Urlai.
<< D’accordo, ma calmati! >> Ridacchiò la rossa.
<< Mi sta facendo diventare pazza >> Sussurrai, e mi buttai sul letto.
<< Non vieni a cena? >>
<< Si, arrivo! >> Mi alzai, e la seguì fuori dal dormitorio.
Gli altri ci aspettavano.
<< Ci siamo tutti? >> Chiese Ron.
<< Si >> Rispose Harry, dando un bacio sulla guancia a Ginny.
<< Allora andiamo >> Disse George.
 
 
<< Hermione possiamo parlare? >>
<< Certo, dimmi tutto >> Rispose lei, e lo raggiunse in un angolo della Sala Comune.
Parlottavano, fitto fitto. Lei sorrideva, lo ascoltava.
E lui in un attimo l’aveva baciata! Testa di Troll alias Cormac la stava baciando, stava baciando la SUA Hermione?
La SUA Hermione! Era incollato alle sue labbra! Le sue labbra! Quelle che lui tanto aveva baciato, che aveva gustato, e Cormac la stava baciando!
La stava baciando! La stava baciando! La stava baciando!
<< Fred .. >> Il gemello scosse il fratello, invano.
Lui si era già fiondato sulla faccia di Cormac, riempiendola di pugni. Metodo babbano.
Il piano di Ginny aveva funzionato.
 
Flashback
<< Useremo i nostri filtri d’amore! >>
<< E per cosa? >>
<< Per cosa zuccone?? Per far ingelosire Fred! >>
<< Spiegati! >> Disse George.
<< Queste me le hanno date Luna, Neville, Harry e perfino Lavanda, le metteremo nel bicchiere di Cormac. Oltretutto lui è già cotto di Hermione, aumenteremo la dose solo per qualche oretta, e vediamo che accadrà! >> Sorrise soddisfatta la sorella.
<< Tu sei un vero genio! >> Rise il fratello, e la abbracciò.
<< Lo so! >> Rise di gusto lei.
<< E i filtri d’amore tuo e mio che ne facciamo? >>
<< Li mettiamo da parte, dopo di che dovremmo rubare anche quelli di Fred e Hermione, e anche di Katherine e Melanie, ma questo molto più avanti! >>
<< Va bene, andiamo su! >>

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Capitolo 11
*** La vera Hermione. ***


<< Perché l’hai fatto? >> Chiesi con le lacrime agli occhi.
Okay che Cormac mi aveva baciata. Okay che l’aveva fatto di fronte tutta la Sala Grande. Okay. Okay. Ma picchiarlo!
Si era solo beccato un pugno in faccia, facendogli spuntare un occhio nero. Perché? Perché?
<< Ti farà solo soffrire! >> Rispose lui, mentre si metteva la carne cruda sull’occhio.
<< So badare a me stessa! >> Risposi secca.
<< Tu non sai badare a te stessa! >> Urlò lui.
<< INVECE SI! PERCHE’ L’HAI FATTO? PERCHE’? >> Urlai.
Dovevo farmi un ennesimo pianto anche oggi? Non era bastata la mattina? Non era bastata? Dovevo ancora piangere? E per cosa poi? Per cosa?
<< Vuoi veramente sapere perché? >> Continuò a urlare lui.
<< SI! Dimmelo, così finiamo questa storia! Sono stufa di essere presa in giro da te, sono stufa che tu venda le merendine marinare ai primini, sono stufa che tu debba comportati così con me, sono stufa di te! >> Urlai scossa dai singhiozzi, non volevano fermarsi.
Le lacrime non si volevano fermare, erano uscite prepotenti anche quella sera tarda.
Erano ancora lì, dopo quella mattina.
E io ero stanca.
<< Sono stanca di questo .. >> Sussurrai, e scoppiai a piangere.
Si irrigidì, ricordo solo questo prima del suo bacio.
Era così violento, come quella mattina.
Volevo ribellarmi, volevo mandarlo via, volevo dargli tanti di quegli schiaffi da fargli infuocare le guance.
Volevo fargliela pagare ancora di più con Cormac.
Ma non ci riuscivo. Non riuscivo a staccarmi. Non riuscivo a dirgli di no. Non riuscivo a scostarlo.
Il mio corpo non collaborava, non reagiva ai miei stimoli.
Ero come legata da delle fune invisibili.
Non ero io. Non ero io. Non potevo essere io.
La vera Hermione l’avrebbe spinto via, lo avrebbe presi a schiaffi, lo avrebbe rimproverato.
Si sarebbe obliviata da sola pur di non ricordare.
L’unico problema era che la vera Hermione era morta, sparita, fuggita per sempre.
E si era buttata sulle labbra di Fred.
 
<< L’hai baciata? >> Rimase a bocca aperta il gemello.
<< Già, ma non è la prima volta lo sai .. >>
ripresi a parlare e dissi << L’ho baciata anche la mattina in cui l’ho vista parlare con Cormac, in un aula in disuso e ieri sera >>
<< Wow, interessante. Quindi ti sei innamorato della Granger, in quanto due mesi di scuola? >>
<< Ma se siamo quasi a novembre! >>
<< Dettagli. Quindi sei innamorato di lei? >> Insistette lui.
<< No >> Risposi tranquillamente.
<< Ne sei sicuro? >> Alzò il sopracciglio lui.
<< Si, non dovevi vederti con Angelina tra poco? >>
<< Mm, no. Non può, lavora, abbiamo rimandato. Smettila di cambiare argomento, e decidi che fare! >>
<< Non farò proprio nulla, io sto bene così >>
<< Allora perché hai picchiato Cormac? >>
<< La farà soffrire .. >>
<< Diceva la stessa cosa Ronnie al Ballo del Ceppo quando era innamorato perso di Hermione >>
<< Io non sono come Ronnie >>
<< Pff, siete fratelli! Stessi geni, solo che tu dalla tua parte hai il fascino, ma sono io il più bello! >> Rise di gusto lui.
<< Nah, le donne mi amano! >>
<< Certo come no! >> Rise il gemello.
<< Andiamo, gli allenamenti di Quidditch stanno per iniziare! >>
<< E’ vero, stavo per dimenticarmene! >>
Presi la scopa, mi misi in un lampo la divisa e scesi le scale di fretta e furia, ridendo con George.
<< Finalmente siete arrivati! >> Disse Harry.
<< Andiamo! >> Disse Ron.
<< Noi verremo a guardarvi! >> Sorrise dolcemente Lavanda a Ron, sorriso che il rosso ricambiò con altrettanta dolcezza.
<< Siete vomitevoli >> Disse George, emettendo una smorfia.
<< Bando alle ciance, andiamo a incominciare l’allenamento! Tra poco ci sarà la prima partita con i Serpeverde >> Disse Harry, mentre usciva dal ritratto con una parte della squadra.
 
<< Anche voi qui? >> Domandò Hermione.
<< Eh già, guardiamo l’allenamento >> Sorrise Melanie.
<< Fred è veramente magnifico >> Continuò Katherine.
<< Guarda come colpisce quel bolide! >> Si mise a battere le mani Melanie e continuò << Vai così Fred! >>
Suo malgrado lui ricambiò il sorriso, creando un velo di tristezza su Hermione.
<< George! >> Lo richiamò Ginny.
<< Che c’è? >>
<< Guarda! >> Indicò la scenetta.
<< Oh, ma perché non pensi un po’ all’allenamento?? >>
<< Perché quei due devono stare insieme! >> Rimbeccò l’altra.
<< Almeno i nostri piani funzionano .. >>
<< George, attento! >> Urlò Ginny.
<< Ma che ..? >> Un bolide oltrepassò la testa del rosso, per un pelo!
<< Stai attento! >>
<< Sei tu che mi distrai! >>
<< Non è vero! >>
<< La smettete di parlottare voi due? Pensate all’allenamento! >> Li rimproverò Harry.
<< Ma loro .. >> Fece per dire Ginny.
<< Ora pensa solo all’allenamento! >>
<< Scusa .. >>
<< Fred! >> Urlò George.
<< Che c’è? >> Urlò lui.
E il gemello cadde a terra con un enorme tonfo, un bolide l’aveva colpito in pieno e l’aveva buttato a terra con violenza.
<< Fred! >> Urlò il gemello. Lo raggiunse.
<< Fred! >> Urlò Ginny a sua volta.
Sugli spalti una folta chioma di capelli mossi li stava raggiungendo, Hermione. Seguita da Lavanda, Katherine e Melanie.
Come finire meglio la giornata con una caduta dalla scopa?

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Capitolo 12
*** Resta un po', no? ***


<< Fred uscirà solo tra una settimana, Madama Chips mi ha spinto fuori dall’infermeria a calci! Si tratta del mio gemello! >> Disse esasperato George.
<< Puoi andare a trovarlo domani, no? >> Disse Ginny, buttando giù un cucchiaio del dolce che mangiava.
<< Si ma .. non è la stessa cosa! Quel bolide gli ha rotto un braccio, come è possibile? >>
<< Qualcuno è stato poco attento .. >> Ginny guardò truce il fratello maggiore, Ron.
<< Eddai! Non l’ho fatto apposta lo sapete, pensavo che era attento! >> Rispose lui.
<< Testa di zucca >> Lo rimproverò George, e riprese a parlare << Con chi potrò fare i miei scherzi contro Gazza? >> Si mise le mani tra i capelli disperato.
<< Una settimana passa in fretta >> Sorrise appena Hermione, accarezzandogli la spalla per consolarlo.
<< La dici facile tu, sei figlia unica! >>
<< Dai, tutto passa >> Riprese a dire lei.
<< George Weasley, possiamo parlare? >>
<< Cormac ti senti bene? >> Chiese Hermione preoccupata guardandolo.
<< Certo, usciamo dalla Sala Grande però >> Si alzò e lo seguì fino ai corridoi.
<< So quello che hai fatto >>
<< Ovvero? >>
<< So che hai messo una quantità di filtro d’amore nel mio bicchiere l’altra sera, e per questo motivo mi hai fatto baciare un'altra volta con Hermione. Ho fatto la figura dello stupido per colpa tua! E mi sono beccato un pugno sul naso dal tuo gemello! >>
<< Non credevo fossi così intelligente! >>
<< Smettila con queste cazzate, e dimmi perché l’hai fatto >>
<< Per far ingelosire Fred >>
<< Che diavolo stai dicendo? >>
<< Devi farti da parte ora, Fred e Hermione sono cotti l’uno dell’altra, e devono stare insieme. Tu eri solo il motivo per farlo ingelosire ancora di più! >> Sorrise lui.
<< Sei incredibile >> Sussurrò lui.
<< Geniale >> Disse lui, compiaciuto.
 
<< H-Hermione >> Gracchiò Fred nel sonno.
Oh per Merlino! Ha detto il mio nome. Ha detto il mio nome.
<< E’ da tutta la sera che ripete quel nome, hai incantato quel ragazzo eh! >> Sorrise divertita Madama Chips.
Sorrisi appena, imbarazzata ancora una volta. Mi misi a sedere sulla sedia accanto a letto, e lo guardai.
Mi era preso un colpo quando l’avevo visto a terra. Mi ero sentita morire.
Avrei preferito mille torture con Bellatrix piuttosto che vederlo a terra così, dolorante, con gli occhi socchiusi dal dolore, e impotente di fronte al dolore al braccio.
Flashback
<< Fred .. >> Sussurrai appena.
Era caduto dalla scopa, si era rotto il braccio.
In meno di un secondo l’avevano portato da Madama Chips, li aveva rassicurati per bene.
<< Con questo particolare infuso guarirà in una settimana, al massimo cinque giorni, e ora fuori! Deve riposare! >> Disse con tono alto la donna.
<< Si riprenderà >> Sussurrai a Ginny, le accarezzai la spalla per rassicurarla.
<< Ho veramente avuto paura >> Riprese a parlare Ginny quando eravamo ormai sole nel corridoio.
<< L’importante è che sta bene >> Dissi.
<< Si .. >>
 
<< Mi consumi così .. >> La voce di Fred mi riportò alla realtà.
Abbassai lo sguardo imbarazzata.
<< Ero venuta a vedere come stavi, e per garantire a George che eri ancora qui. Si sente solo, sai? >>
<< Perché non potremo fare scherzi a Gazza per una settimana? >> Sorrise lui, divertito.
<< Si >> Risi.
<< Bè ora che mi hai visto andrai da lui, subito? >>
<< Penso di si. Devi riposare .. >> Mi alzai dalla sedia, ma la sua mano mi bloccò.
<< Resta un po, no? Sono due giorni che mi annoio da solo in questo posto >>
<< E cosa vorresti fare? >>
<< Non saprei >> Sorrise divertito.
<< Maniaco! >> Mi allontanai da lui imbarazzata.
Dopo di che scoppiai a ridere, e lui fece lo stesso.
<< Sei divertente anche senza dire niente, non sapevo sapessi farlo Granger! >> Disse lui dopo essersi ripreso dalla risata.
<< Bè, io vado Weasley >> Sorrisi, e uscì dall’infermeria.
Aveva detto il mio nome, aveva detto che ero divertente, e aveva voluto la mia compagnia. Aveva voluto ci fossi io lì, non Melanie, non Katherine, IO!
Sorrisi soddisfatta, e a gran passi andai in Sala Comune.
 
<< Freddie! >> Katherine si buttò ridendo tra le mie braccia, almeno si buttò accanto al mio braccio sano.
<< Kath, che ci fai a quest’ora? >>
<< Sono venuta a farti compagnia, per la notte >> Rispose con un tono di voce malizioso.
<< Se ci scoprono ci ammazzano, Madama Chips è di là! >>
<< Le ho dato del sonnifero, durerà tutta la notte tranquillo! Dai, non stiamo soli da tanto! >> Fece il labbruccio lei, e mi guardò.
Entrare a mezzanotte in un infermeria era da pazzi, ma doveva sprecare un occasione così?
<< Ho male la braccio >> Risposi.
Una scusa in più.
<< Ti aiuto io al massimo, dai dai! >> Mi sorrise maliziosa lei, e si fiondò sulle mie labbra.
La lasciai fare, feci quello che potevo .. infondo avevo un braccio rotto .. e poi … e poi avevo in testa la Granger.
Avevo ancora impresso nella mente il suo sorriso.
Meraviglioso. Giocoso. Semplice.
Lei era .. era perfetta! Perfetta. Continuai a ripetermi, mentre Katherine mi baciava.
Lei era .. era Hermione!

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Capitolo 13
*** Tu sai sorridere Granger? Certo, ma non a te. ***


<< Mettiamo in atto un altro piano? >>
<< Mm, meglio di no. Aspettiamo fino alla partita, e vediamo che succede, okay? >>
<< Va bene >> Sussurrò George.
<< Sono dei veri stupidi, si mangiano con gli occhi! Lui fa soffrire lei, e lei fa soffrire lui! >> Disse Ginny indicando Fred che giocava con una ciocca di capelli di Melanie, e Hermione che parlottava con Cormac dall’altra parte della tavola.
<< Teste di zucca >>
 
 
<< Verrai alla partita di Quidditch Herm? >>
<< Certo, perché non dovrei? >>
<< Non so .. sei strana in questi giorni >>
<< Sono stressata per i M.A.G.O >> Risposi.
<< Non è che sei stressata per quello che ti provoca Fred? >> Disse la rossa, mentre si spazzolava tranquillamente i capelli allo specchio.
<< Come hai detto? >>
<< Ho detto: non è che sei stressata per quel compito che la Mc Grannitt ci ha assegnato? >>
<< Si, per quello >> Risposi.
Bugiarda. Tu hai sentito benissimo quello che ti ha chiesto. Fred. Fred. Fred.
Menti, tanto non ti serve a nulla.
NULLA.
Tanto lui sta con quelle.
Con quelle.
Non con te.
<< Scendiamo? >>
<< Certo >> Misi il libro che stavo leggendo sul comodino e la seguì giù in Sala Comune.
<< Tutto bene Herm? >> Domandò Harry, preoccupato.
<< Si, si >>
<< Non hai dormito stanotte? >>
Ovvio che non ho dormito, mi sono sognata tutta la notte che quelle ochette e Fred mi rinfacciavano il loro divertimento sotto le lenzuola.
<< Non molto >> Sussurrai, appoggiando la testa sul divanetto.
<< Si vede >> Commentò lui.
Lo fulminai con lo sguardo e tornai a fissare il camino scoppiettante di fronte a me.
<< Ragazzuole! >> Salutò George, sedendosi accanto a me.
<< Ciao >> Risposi con aria stanca.
<< Tu, devi riposare un po’! Da quant’è che non dormi? >>
<< Qualche notte >>
Per la precisione tre. Tuo fratello mi tiene sveglia.
E anche i suoi incubi fanno altrettanto.
<< Bè, vedi di riprenderti al più presto! Sabato c’è la partita contro i Serpeverde, e la sera si festeggerà alla grande, quindi devi essere in forma smagliante! >>
<< Non vedo l’ora >> Risposi con un tono di voce sarcastico.
<< Fratelli miei, Harry, Hermione, Lavanda >> Salutò sorridente Fred.
<< Sabato c’è la partita, ti voglio in forma smagliante. Niente divertimento la sera prima, o finisci per dormire tutto il tempo sulla scopa >> Disse Harry duramente.
<< Tranquillo, le due ragazze >> Si girò per fare un largo sorriso a Melanie e Katherine << Sono apposto fino a sabato >>
<< Lo spero per te! Questa ginnastica ti fa male! >> Scoppiò a ridere George.
<< Almeno io faccia ginnastica, non sono come te con Angelina! >>
<< Ma a me Angelina piace, è ben diverso >> Rimbeccò lui.
<< Amore, pff. Non lo capirò mai >>
Peccato che io lo capisco Fred, lo capisco alla grande.
Capisco quanto per te io stia male. Quante farfalle mi senta nello stomaco tutte le volte che sei qui.
Quanto debole mi senta di fronte a te e la tua sfacciataggine quando ti metti a giocare con quelle ochette.
Sono debole, anche troppo.
Ma non posso esserlo sempre di fronte a te.
Non posso.
 
Perché non mi guarda? Perché parla sempre con Cormac? Perché non mi guarda? Perché fa finta che non esisto? Perché è così indifferente a quello che dico? Perché non dimostra che quei baci valgono qualcosa? Perché? Perché?
Sono stufo di stare con quelle ochette, sono stufo di dovermelo scopare. Sono stufo che lei non mi guardi neanche di sfuggita.
Non mi sorride neanche, sta sempre felice a parlare con Harry, Ron e Ginny.
Preferisce parlare con George che con me.
Preferisce lui a me.
<< Sisi, è divertente! >> Scoppia a ridere alla battuta che George ha appena fatto.
<< Oh per Merlino, George! >> Scoppia a ridere Ginny.
<< Che c’è? >> Si guarda intorno con un sorrisetto e poi scoppia a ridere.
<< Ti prego non fare quelle facce, sei orribile! >> Ride di gusto Harry.
<< Ma io non sono mai orribile! >> Rimbecca lui.
Non vedo l’ora ci sia la partita di Quidditch.
 
<< Siete pronti per oggi? >> Domanda Harry.
<< Si, ultimo allenamento e via! >> Sorride Ginny.
<< La Coppa delle Case sarà nostra quest’anno! >> Dice George ridendo.
<< Lo è sempre stata! >> Continua ridendo, il gemello.
<< Andiamo ragazzi, dobbiamo vincere una partita! >>
<< Buona fortuna! >> Sorride Lavanda, dando un bacio sulle labbra a Ron.
<< Faremo il tifo per voi! >> Dice Luna con un gran sorriso.
<< Vincete per noi, ho scommetto dieci galeoni su Grifondoro! >> Continua Neville.
<< Che la fortuna sia con voi ragazzi! >> Risposi con un sorriso.
<<  Tu sai sorridere Granger? >> Domanda Fred, incredulo.
<< Certo, ma non a te >> Risposi.

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Capitolo 14
*** Partita e festeggiamenti. ***


<< Weasley, para! >>
Un boato di disapprovazione da parte dei Serpeverde si levò dagli spalti.
<< Ma ecco Ginny Weasley che parte in attacco .. e segna! Grifondoro è in vantaggio di 30 a 10, vai così! >>
<< Sono veramente bravi, non trovi? >> Mi urla all’orecchio Lavanda.
<< Bravissimi! >> Sorrido, soddisfatta.
Ma quello bravo è Fred. E qualcuno da più di mezz’ora se lo mangia con gli occhi a quanto pare!
Ochetta insulsa.
<< Fred è bravissimo! >> Disse Melanie con un gran sorriso.
<< E’ stupendo! >> Riprese Katherine.
<< Ochette .. >> Sussurai.
<< Hai detto qualcosa Herm? >>
<< Nono, Lavanda >> Risposi con un piccolo sorriso.
<< Harry Potter afferra il boccino d’oro, Grifondoro vince! >> Urlò felice Luna Lovegood dal suo autoparlante.
Ora c’era solo un piccolo problema .. la festa.
Sospirai. Magari stavolta .. stavolta niente! Lui andrà da loro, rassegnati.
<< Andiamo, dobbiamo festeggiare! >> Urlò raggiante Lavanda, e mi tirò via per un braccio.
Maledetta me che ho deciso di venire alla partita!
 
<< Dovevi proprio reagire così? >> Mi chiese Ginny, ormai eravamo rinchiuse in camera da un ora buona. Tentava in mano di calmarmi.
Inutile.
Mi faceva solo schifo pensare che lui .. che lui aveva fatto una cosa del genere!
Davanti a tutti! Era stato .. umiliante!
 
Flashback
<< Che dici Fred, ci troviamo un posticino per stare da soli? >>
<< Non sarebbe male >> Sussurrò roco lui << Dobbiamo finire un discorsetto io e te! >>
<< Quando vuoi! >> Sorrise maliziosa Melanie.
<< Hermione? >>
<< Mm >>
<< Tutto apposto? >> Chiese Luna.
<< Mm >>
<< Herm .. >> Prese a chiamarmi Ginny.
<< Mm >>
<< Hermione! >> Iniziò a scuotermi Harry.
Non riuscivo a smettere di fissarlo. E la loro conversazione .. mi aveva lacerato letteralmente!
<< Ciao Cormac, come stai? >> Ripresi la parola, gli rivolsi degli sguardi dolci.
Ti riduci a lui con questo .. questo .. questo armadio senza cervello!
<< Bene bene, hai visto? Abbiamo vinto! Sei contenta? >>
<< Tantissimo! >> Sorrisi.
<< Senti .. ti va un po’ di Whisky? >>
<< Si, grazie! >>
Odiavo il Whisky, odiavo il bruciare alla gola che mi provocava.
Lo odiavo, ma avrei fatto qualunque cosa per attirare la sua attenzione.
<< Per quanto riguarda quell’uscita .. quando ti va? >> Domandò sicuro di sé.
<< Perché, ora non stiamo già uscendo? >> Risi da ochetta, mio malgrado, e lanciai sguardi verso il fondo della sala.
Fred ci fissava.
<< Hai ragione! >> Scoppiò a ridere lui.
 
<< Ti stai innamorando! >>
<< No, ti sbagli! Lui la farà soffrire! >> Continuai a ripetere.
<< Non c’era bisogno allora di fare tanto quella scena! >> Rimbeccò George.
 
Flashback
Quel viscido le stava stringendo la mano. Quel viscido stava per baciarla. No, no e no! Dovevo fermarlo.
<< Allora usciamo a prendere un po’ di sole nel giardino uno di questi giorni? >>
<< No, lei non va da nessuna parte. E ora fila via! >> Dissi seccamente, guardandolo truce.
<< Io esco con chi voglio! >>
<< Fila via, biondino >> Ripetei secco.
<< Tu non la comandi >> Disse lui con tono secco.
<< Vattene, lei non uscirà con te! >>
<< E che vorresti farmi? Darmi un altro pugno? >>
<< No. Ti faccio notare ciò che non puoi prendere! >> Rimbeccai, e la baciai.
Un'altra volta.
Davanti a tutti.
Lei opponeva resistenza, invano.
Il biondino era a bocca asciutta.
E la Sala Grande levava urli di qua e di là sul bacio di Fred Weasley e Hermione Granger.

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Capitolo 15
*** Proprio ora? ***


<< Dobbiamo mettere su un piano dove nessuno dei due si faccia del male >>
<< E come? >> Chiese Harry.
<< Qualunque cosa loro succeda si ammazzano a vicenda! >> Sbuffò Ginny.
<< Mm ... non saprei .. >> Sussurrò George.
<< Ciao! >> Angelina si salutò raggiante, e si mise a sedere con loro.
<< Ciao Angie! >> Le diede un bacio George.
<< Di che si parla? Perché avete quelle facce? >>
<< Fred e Hermione >> Sbuffò nuovamente Ginny.
<< Ovvero? >>
<< Devono stare insieme. Stiamo facendo di tutto perché accada, e perché ammettano di essere innamorati l’uno dell’altra ma ogni volta finiamo per farli soffrire entrambi >>
<< Mm, capisco. Posso esservi d’aiuto magari! >> Sorrise lei.
<< E come? >>
<< Oggi è la giornata che si va a Hogsmade, giusto? Fateli venire qui! >>
<< Ai tre manici? Ma ci ammazzeranno! Siamo coppiette, si sentiranno in imbarazzo >>
<< Non avete capito, fateli venire qua senza che loro sappiano che uno dei due viene, e noi ce la filiamo. Inventate una balla, e vedete che succede! >>
<< Mi è venuta un idea ancora migliore! >> Sorrise George.
<< Ovvero? >>
<< Vedrai sorellina! >>
 
Il patronus di George era chiaro: “Vieni ai tre manici di scopa, Angelina non viene, e non voglio annoiarmi! Buttiamo palle di neve a Malfoy e alla sua banda”.
Il punto era che George non c’era. Aveva aspettato ai tre manici venti minuti buoni, e di lui neanche l’ombra!
Aspetta .. ma quella non è la Granger?
<< Granger! >>
<< Tu che ci fai qui? >> Domandarono nello stesso momento.
<< Aspetto George, e tu? >>
<< Ginny ha detto che era importante e che dovevo venire qui al più presto >>
<< A me lei ha detto che usciva con Harry >>
<< Cosa? >> Domandò incredula, e borbottò cose del tipo “Lo sapevo, so che centra lei in questa storia!”.
<< Ti senti bene? >>
<< Si >> Rispose con un sussurro. Si mise a sedere con un tonfo di fronte a me.
<< Perché facciamo così? >> Dissi con un filo di voce.
<< Ovvero? >> Alzò un sopracciglio.
<< Perché litighiamo? >>
<< Non lo so >> Sussurro triste lei.
<< Sta funzionando! Sta funzionando, guarda! >> Canticchiò Ginny da dietro il tavolo nascosto.
<< Ora viene il meglio .. >> Sussurrò George.
<< Vi porto qualcosa? >> La cameriera dai lunghi capelli biondi si mise di fronte al loro tavolo, smagliante.
<< Due burrobirre, una con lo zenzero >> Risposi.
<< Dicevi? >> Riprese Hermione.
<< Niente >> Mi spostai per guardarla meglio, e mi misi a sedere accanto a lei. La guardai, quant’era bella?
<< Fred .. >> Sussurrò lei.
Il fiato corto. Il viso che si avvicinava sempre di più al suo.
<< Non farlo .. >> Sussurrò lei, ancora.
<< Perché? >>
<< Mi spezzi il cuore >> Rispose con gli occhi lucidi.
<< Non lo farei mai >> Risposi guardandola intensamente. Troppo intensamente da perdermi nei suoi occhi.
<< Volete qualcos’altro? >> La cameriera tornò, volgendo uno sguardo inteso e malizioso al rosso.
<< No, grazie >> Rispose lui secco.
<< Va bene .. >>
Prese la burrobirra e bevve un sorso, senza guardarlo.
Momento imbarazzante, troppo imbarazzante.
 
 
<< Non farlo >> Ripresi a dire.
<< Puoi impedirmelo >>
<< Lo sai che non posso >> Sussurrai, abbassando lo sguardo sul bicchiere di burrobirra mezzo pieno.
<< Non parlare >> Sussurrò lui, e si avvicinò nuovamente al suo viso.
Troppo vicino. Troppo vicino. Troppo imbarazzante. Troppo imbarazzante. Troppo tutto.
Qualche millimetro, le labbra si sfioravano, appena.
BAM.
Aprì gli occhi nella sua stanza.
L’ennesima volta che lo sognava da una settimana.
L’incontro ai manici di scopa era stato epico, l’aveva stravolta.
Letteralmente.
Continuava a sognare quel momento.
Se solo .. se ..
 
Flashback
<< Freddie! >>
<< Mel! >>
<< Come mai qui? >>
<< Un giretto, stare al castello sempre fa male >> Le sorrise lui.
<< Wow, ciao Hermione! >> Salutò lei.
<< Ciao >> Salutò, cercando di essere convinta.
Pochissimo e lui l’avrebbe baciata. Pochissimo e sarebbe successo per l’ennesima volta.
E doveva arrivare lei, ORA?
PROPRIO ORA?
MA PERCHE’?
 
<< Odio il lunedì >> Sussurrai, e mi alzai dal letto per iniziare una nuova giornata scolastica.
Con ancora in mente Fred.
<< Per Merlino >> Disse Ginny con faccia disgustata.
<< Mm? >>
<< Questa maglietta puzza! >> Disse con voce schifata.
<< Lavala >> Risposi, e scoppiai a ridere.
<< Buongiorno ragazze! >> Fischiettò Lavanda uscendo dal bagno.
<< Dai prepariamoci, è tardi >>
<< Si, giusto >>

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Capitolo 16
*** Il bagno dei prefetti è la soluzione! ***


<< Hermione? >>
<< Si? >>
<< C’è Fred, sulla soglia della biblioteca! >> Mi sussurrò Ginny.
<< Quindi? >> Continuai a scrivere sul mio foglio di pergamena.
<< Ti sta aspettando, mi ha fatto cenno di chiamarti >>
<< Mm? >> Alzai lo sguardo.
Era lì, indeciso. Da quando Fred Weasley era indeciso? Poteva scordarselo che sarei andata a parlare con lui. Sarebbe successo di nuovo, e non volevo.
Basta Fred, basta ragazzi che mi disturbano nelle ore di studio, basta Fred, mi ripetei con voce più alta nella testa.
<< Vacci a parlare, ti aspetta! >> Mi spinse la rossa con poca grazia, e prima che potessi dire qualcosa aggiunse << Porto io i tuoi libri nel dormitorio, e finirai lì i compiti, ora vai a parlarci! >> Disse con voce alta e severa.
<< Va bene, ma calmati! >> Sussurrai, e lentamente andai incontro al rosso.
<< Ciao >> Disse lui.
<< Ciao >>
<< Possiamo parlare? >>
<< Certo >> Risposi, e lo seguì fuori dal corridoi, deserto a quell’ora.
<< Mi dispiace per l’altra volta, e mi dispiace anche per aver picchiato Cormac, mi perdoni? >>
Si stava scusando per Cormac? Si stava scusando per il quasi bacio ai manici di scopa?
Perché?
<< Accetto le tue scuse >> Dissi senza pensarci su.
Lo vidi sorridere, soddisfatto.
<< Bene! Io allora vado, ci si vede in giro >>
E se ne andò di nuovo.
 
<< Dove sei stato? >>
<< In giro, perché? >>
<< Ti ho aspettato tutto il pomeriggio in camera, avevi detto che venivi! >>
<< Scusa Mel, ma ora se vuoi possiamo rimediare >>
<< No, ora è tardi. E poi non ti capisco più, hai la testa da altre parti, che cosa ti sta succedendo? >>
Assolutamente niente, mi sto innamorando dell’ex ragazza di mio fratello, cosa dovrebbe succedere?
<< Non ho niente >>
<< Ah no? Allora perché guardi sempre quella.. quella amica di tuo fratello, Hermione? >>
<< Io non guardo proprio nessuno! >> Esclamai.
<< Senti Fred, ormai l’ho capito. E non voglio neanche essere usata come scarto, d’accordo? Finiamola qui >>
<< Ma .. >>
<< Niente ma, e vai da lei. Prendila prima che qualcuno te la porti via, e non mi riferisco solo a Cormac >> Spiegò lei.
<< E quindi a chi ti riferisci? >>
Chi altro doveva mettersi in mezzo?
<< Non so se hai notato, ma tanti ragazzi dall’inizio della scuola le hanno chiesto di uscire e lei ha sempre rifiutato, ma da un momento all’altro potrebbe accettare .. >>
<< Non mi piace la Granger, e non mi interessa sapere niente di questa storia. Ci si vede! >>
<< Non vieni a cena? >>
<< No >> Urlai, e salì di fretta e furia le scale verso il dormitorio maschile.
Ma a quanto pare non ero solo in stanza.
<< Ciao Fred >> Mi sorrise il mio gemello.
<< Ciao >> Dissi buttandomi a peso morto sul letto, che scricchiolò.
<< Che è quella faccia? >>
<< Niente, come mai non sei a cena? >>
<< Stavo per scendere >>
<< Bene >>
<< Non vieni? >>
<< No, voglio dormire >> Dichiarai.
<< Va bene, a dopo >>
<< A dopo >>
Chiusi gli occhi per un paio di secondi, fin che non sentì la porta chiudersi. Ora ero solo.
Le parole di Melanie mi ronzavano nella testa.
“ Prendila prima che qualcuno te la porti via”, che avrebbe dovuto fare?
Non era innamorato della Granger, ne era sicuro, allora perché non poteva smettere di baciarla?
Perché pensava alle sue labbra ogni volta?
Perché correva tra le braccia di altre, e nel momento migliore sentiva la voce di Hermione e non quelle delle altre.
Perché?
Si addormentò con questi interrogativi, ignaro che tra qualche ora sarebbe stato ancora in compagnia della riccia.
 
<< Hermione?  Non hai fame? >>
<< Non molta .. >> Rispose lei.
<< Che cos’hai? >> Domandò la rossa.
<< Penso mi si sia chiuso lo stomaco >>
<< Anche a Fred si è chiuso lo stomaco, e non gli capita mai >> Buttò lì il gemello, George.
<< Strano >> Continuò la sorella, mentre dava qualche sorriso soddisfatto al fratello di fronte.
<< Vado a farmi un bagno, a dopo >>
<< A dopo Herm >> Le diede un bacio affettuoso sulla guancia l’amica e la lasciò andare, poi riprese a guardare << Ti ha detto qualcosa su oggi? >>
<< No, ma le ha parlato giusto? E qualcosa deve aver turbato entrami, non trovi? >> Disse George.
<< Probabile .. >>
<< George? >>
<< Si? >>
<< Hermione è andata nel bagno dei prefetti, quindi .. >> Sorrise con un ghigno lei, e continuò << Mandaci Fred, no? >>
<< Genio >> Rise di gusto malignamente, lui.
 
<< Perché non vai a farti un bel bagno nel bagno dei prefetti? A quest’ora non c’è nessuno, magari ti passerà quest’umore nero che hai da oggi >>
<< Mm, si, forse .. >> Rispose Fred con la voce impastata dal sonno.
<< Dai alzati, e svegliati per bene! >> Lo fece tirare su dal letto il gemello, prese gli asciugami, glieli porse e dopo disse << Non farti scoprire, e se Gazza ti vede fagli uno scherzetto da parte mia >> Sorrise lui.
<< Ovvio! >> Rise lui.
Presi gli asciugami e il pigiama, e dopo di che uscì dalla stanza sorridendo.
<< Ne vedremo di belle .. >> Rise George, mentre si sistemava a letto e si faceva cogliere dalle braccia di Morfeo.

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Capitolo 17
*** Sono contenta che tu me ne abbia parlato. ***


Un bagno rilassante era proprio quello di cui aveva bisogno, e aveva funzionato! L’aveva resa piena di energie, stava finendo di mettersi il pigiama invernale che si era portata dietro quando la porta si aprì e rivelò Fred Weasley, a bocca aperta.
<< Tu che ci fai qui? >> Domandai dura, guardandolo.
<< Che ci fai tu qui! Io sono venuto per farmi un semplice bagno, ma a quanto pare c’eri già tu .. >> Disse lui, mentre scendeva lo sguardo verso le sue gambe.
Si era completamente dimenticata di avere addosso solo un asciugamano che le arrivava a metà coscia e la copriva appena, arrossì violentemente.
<< Vattene Fred! >> Urlai rossa in viso, peggio di un peperone.
<< Comunque sono George >> Rispose lui.
<< Ah .. >> Boccheggiai << Tu mi hai seguito apposta allora! >> Urlai ancora, mi aveva sentito a cena e ora mi seguiva?
<< Pensavo fossi andata via >> Si giustificò lui.
<< Vattene, devo vestirmi! >> Dissi guardandolo male.
<< Va bene, dieci minuti ed esci però >> Prese gli asciugamani che aveva appoggiato, e uscì, prima di dire << Comunque è davvero molto bello il tuo pigiama con gli orsacchiotti >> Rise di gusto.
<< Vaffanculo! >> Urlai, e lanciai un asciugamano che avevo lì accanto prima che la porta si chiudesse, l’avevo mancato!
Mi asciugai di fretta e furia, sperando che da un momento all’altro non avrebbe spalancato la porta, e uscì imbronciata.
<< Grazie mille >> Rispose con un sorrisetto.
<< Mrs Purr, hai sentito qualcosa? Dove? Cerca! >> I passi di Gazza echeggiavano nel corridoio deserto.
<< Merda! >> Sussurrò George.
<< Oh per Merlino >> Sussurrai in preda al panico.
Ci mancava solo lui!
Già immaginava la reazione della Mc Grannitt quando avrebbe scoperto che lei Hermione Granger studentessa modello e oltretutto Prefetto di Grinfondoro era stata trovata fuori dal suo dormitorio in orario tardi con George Weasley, uno dei terribili gemelli per di più.
<< Vieni! >> Disse lui, la prese per mano e correndo di fretta e furia la portò di fronte alle cucine, ormai vuote.
Gli elfi dovevano aver finito da poco di lavorare, oltretutto si poteva sentire ancora l’odore delle pietanze servite quella sera, patate fritte?
<< Ma ci scoprirà! >> Sussurrai terrorizzata.
<< Non ci scoprirà se tu starai zitta! >> Le rispose lui, e la strattonò dentro le cucine.
<< Oh per Merlino, si avvicina! >> Dissi con voce stridula, terrorizzata ancora di più.
<< Zitta! >> Sussurrò lui, mentre con un mano mi tappava la bocca.
<< Cerca gattina mia! Scommetto che sono quei dannati gemelli,  sempre a combinare guai! >> Disse Gazza con voce roca.
<< Di qui! >> Sussurrò lui, spingendomi dietro un bancone.
Passarono minuti interminabili fino a quando i passi di Gazza si fecero sempre più lontani, lontani dalle cucine, e da loro nascosti dietro un bancone che li copriva a malapena per l’altezza di uno dei gemelli.
<< Meno male, ci è mancato un soffio >> Dissi alzandomi.
<< E io che volevo farmi un bel bagno, vabbè sarà per la prossima volta. Ora magari posso mangiarmi qualcosa .. >> Disse avido, e si guardò attorno cercando qualcosa di commestibile.
<< Dovremo essere a letto >> Dissi con fermezza, guardandolo.
<< Infrangere le regole non ti piace Granger? Pensavo che fossi ribelle, nonostante tutte le regole che hai infranto con Harry e Ron negli anni >>
<< Era diverso! >> Rimbeccai.
<< Certo, ora se non ti spiace vorrei mangiare qualcosa. Sto morendo di fame! >>
<< Ti ingozzato fino a neanche due ore fa! >> Lo fissai basita.
Ma quanto cibo poteva contenere in quella pancia?
<< La fame è fame! >> Rispose lui, e si voltò a prendere un biscotto su un piattino d’argento dietro di lui, poi riprese a parlare << Come mai così tesa in questi giorni Granger? Centra il mio gemello per caso? >>
<< C-cosa? N-no .. sono solo molto stanca >>
Bugiarda! Urlò la mia testa.
<< Sei sicura? >> Si avvicinò, si mise a sedere a terra con il piatto di biscotti sulle gambe.
<< Si, si .. ma a lui che succede? >>
<< Penso che tu gli stia dando troppo alla testa >> Mandò giù un boccone, e prese un altro biscotto guardandola.
<< Mm, già .. >> Sorrisi appena, e mi misi a sedere accanto a lui, stringendomi nella vestaglia che mi ero messa per non far vedere per l’ennesima volta il pigiama.
<< Penso che gli piaci >> Buttò lì lui, tranquillamente affrettandosi a prendere un altro biscotto.
<< Io non so più cosa pensare, non so cosa mi succede, la sua presenza mi fa male >> Sussurrai, e mi fissai le pantofole.
<< Farfalle nello stomaco >> Disse lui.
<< Esatto .. >> Sussurrai, nuovamente.
<< Sai dovresti imparare una cosa Granger .. >>
<< Cioè? >>
<< Dovresti imparare a distinguerci meglio, e soprattutto a non farti ingannare da noi >> Ghignò lui, divertito.
<< F-Fred? >> Azzardai.
Oh per Merlino, che vergogna!
Sentivo le guance letteralmente a fuoco.
<< Stupida >> Sorrise lui appena, buttò da parte i biscotti e si fiondò sulle mie labbra.
Rimasi spiazzata, non sapevo che fare! L’aveva fatto un'altra volta.
Non gli erano bastate le altre volte?
<< Hermione .. >> Sussurrò con voce roca, guardandomi negli occhi mentre appoggiava la sua fronte sulla mia, riprese a parlare dopo un interminabile minuto << Sto impazzendo .. >> Sussurrò ancora.
<< Anch’io .. >> Sussurrai con voce spezzata.
Volevo piangere, ma dovevo trattenermi, almeno adesso.
 
<< Mi ha baciata >> Disse tutta d’un fiato Hermione.
<< Chi? >> Domandò la rossa, curiosa. Anche se aspettava già la risposta.
<< Fred, ieri nelle cucine >>
<< Oh, e com’è stato? >> Sorrise lei.
<< Meraviglioso, anche se si è trattato di un bacio a stampo >>
<< Ti stai innamorando? >>
<< Non ne sono sicura, è tutto così confuso >> Rispose lei, mentre abbassava lo sguardo.
<< Sono contenta che tu me ne abbia parlato >> Sorrise Ginny, e la abbracciò, poi le sussurrò all’orecchio in modo che nessuno nella Sala Grande le sentisse << Vai da lui >>
Lei arrossì appena, e voltò lo sguardo verso il fratello seduto con il gemello accanto, ritornò a guardarla e rispose.
<< No, me lo devo dimenticare >>
<< Ma Herm .. >>
<< Andiamo, non voglio arrivare tardi a Pozioni >> Disse lei, prese la borsa e insieme all’amica andarono a lezione silenziosamente.
<< E’ così bella .. >> Sussurrò Fred, seguendola con lo sguardo fino a fuori dalla sala.
<< Chi è bella? >> Chiese Katherine seduta di fronte a lui.
<< Eh? Nessuno, andiamo a lezione Georgie! >> Lo richiamò, e insieme seguirono la sorella e la riccia.

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Capitolo 18
*** Natale sta arrivando! ***


Il tempo passò più presto che mai, dicembre era ormai arrivato e con sé anche la sua neve che riempiva ogni angolo di Hogwarts.
I compiti aumentavano, soprattutto per quelli che avrebbero dovuto sostenere i G.U.F.O e i M.A.G.O, i ragazzi erano tesi più che mai.
Hermione passava intere giornate in biblioteca e Ginny la seguiva, lo stesso facevano Ron e Harry.
Le coppiette che si erano create ora non avevano più tempo neanche per vedersi, Luna e Neville erano gli unici a mantenere nonostante tutto i nervi saldi.
Ginny e Harry non stavano insieme molto, esausti si scambiavano solo il bacio della buona notte e correvano a letto.
Ron non aveva neanche più tempo per farsi un giro in scopa, mentre Lavanda non aveva tempo né per truccarsi o mettersi lo smalto, e i due purtroppo per loro non avevano altro che da studiare continuamente.
George e Angelina si vedevano poco negli ultimi tempi, lei per il lavoro e lui per lo studio in cui cercava di impegnarsi per Molly, diceva “Una promessa è una promessa, e poi prenderò solo i M.A.G.O necessari”.
Gli unici che sembravano isolati dal mondo erano Fred e Hermione, e purtroppo anche Katherine che non si toglieva di torno.
Di Melanie neanche l’ombra, dicevano aveva trovato un fidanzato di tassorosso probabilmente, ma nessuno badò molto alla sua assenza.
<< Freddie! >> Lo richiamò la moretta accanto a lui.
<< Dimmi Kath >> Rispose con voce stanca.
<< Solito posto? >>
<< Certo >> Sorrise appena, e tornò alla pergamena che aveva di fronte.
Non aveva neanche più tempo per pensare e sbucava quell’ochetta, ma Merlino perché? Non poteva sparire come aveva fatto Melanie?
Non aveva più potuto parlare neanche con Hermione dopo la serata nelle cucine, si vedeva raramente e tutte le volte che entrava in Sala Comune liquidava tutti dicendo “Ho sonno, ne parliamo domani” e a testa bassa senza neanche rivolgergli uno sguardo spariva per i dormitori femminili.
<< Fratello >>
<< Mm? >> Rispose Fred.
<< Tra poco è Natale, che dici se chiedo a mamma se posso portare Angelina? >>
<< Certo, sarebbe divertente >> Finì di tracciare l’ultima parola sulla pergamena e buttò il compito con la boccetta chiusa a dovere nella borsa lì di fronte.
<< Sei un secchione, ma come ti sei ridotto? >> Scoppiò a ridere lui.
<< Anche tu non sei niente male, Angie è brava a darti ripetizioni? >> Sorrise beffardo lui.
<< Bravissima >> Rise di gusto il gemello.
<< Ragazzi >>
<< Sorellina cara >>
<< Sorella >> Continuò Fred.
<< Sono stanchissima! >> Dichiarò buttandosi sul divano accanto a George.
<< Non dirlo a noi .. >> Disse sbadigliando Fred.
<< Quest’anno a Natale vengono anche Charlie, Bill e Fleur! >> Sorrise lei entusiasta.
Natale significa: intere vacanze con la Granger in casa sua.
E significava anche avere altre opportunità.
<< Vado subito a chiedere a Hermione se vuole venire! >> Sorrise la rossa, e salì in dormitorio correndo.
<< Avrai altre opportunità, non sei contento? >> Disse George, guardandolo.
<< Cosa? >>
<< Ho detto che avrai tempo per studiare >> Gli disse lui.
<< Mm, vado a letto che sono stanco morto >>
Prese la borsa e con lentezza entrò nella camera vuota.
Si buttò sul letto, si mise il pigiama e si addormentò di sasso.
 
<< Fred >> Una voce, Hermione?
Si guardò intorno e notò il vuoto di fronte a sé.
<< Hermione? >> Chiamò lui.
La sua voce echeggiò nel vuoto.
<< Sono qui >> Sussurrò ancora una volta la voce.
Era Hermione, ne era certo.
Si girò, e la vidi di fronte a sé. Sorrideva. Era bellissima.
<< Ci hai messo tanto >> Disse lei con un piccolo sorrise che le  spuntava sulle labbra.
<< Non ti trovavo >> Rispose lui di rimando.
<< Ora mi hai trovato >> Rispose lei con un gran sorriso.
<< Per fortuna >> Sorrise lui.
Un venticello fresco lo fece rabbrividire, si guardò intorno spaesato e colse il motivo: un dissennatore a pochi metri da loro si guardava, avidi.
<< Oh per Merlino >> Sussurrò lei, parandosi dietro Fred.
<< Tranquilla >> Disse lui, cercò nelle tasche ma niente, della sua bacchetta neanche l’ombra. Dove l’aveva lasciata?
Intanto la figura nera incappucciata avanzava, sempre di più.
Istintivamente coprì Hermione con il suo corpo, e si preparò al peggio.
La figura avanzò sempre di più, ora era di fronte a loro.
Si sentì gelare il sangue, e poi uno scoppio.
<< Riddikulus! >> Urlò qualcuno, e il dissennatore di fronte a sé si trasformò in un buffo pagliaccio.
 
Si svegliò di colpo, ansimante. Aveva sognato davvero che il molliccio di Fred prendesse le sembianze di un dissennatore e che lui la potreggesse?
 
Aveva sognato veramente di salvarla da quel molliccio?
O la mente gli aveva fatto un brutto scherzo?

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Capitolo 19
*** Mollicci e pozioni soporifere. ***


<< Bene ragazzi, oggi voglio ripassare un incantesimo molto molto importante. Probabilmente avrete già sentito parlare di mollicci, non è vero? >> Annunciò il professore di Arti Oscuro, un uomo un po’ cicciottello con gli occhiali da vista sul naso e l’abbigliamento elegante.
<< Si, ne abbiamo parlato al terzo anno con il Professor Lupin! >> Disse Hermione sorridendo.
<< Bene, allora saprai dirmi magari che funzione ha questo .. ehm, chiamiamolo animale? >> Rise lui.
<< Certo! Il molliccio prende la forma di una persona e la trasforma nella sua peggiore paura! >> Sorrise soddisfatta lei.
<< Eccellente, dieci punti a Grifondoro! >>
I Grifondoro sorrisero, trionfanti.
<< Bene, ora ripasseremo l’incantesimo per mettere K.O un molliccio … Signor Weasley, vuole venire qui vicino perfavore? >>
<< Quale Weasley? >> Chiese George.
<< Fred Weasley >> Rispose lui.
Il rosso avanzò fino al professore e aspettò le istruzioni.
<< Ti ricordi, vero? >>
<< Ehm .. >> Girò il capo verso gli amici, sperando in un suggerimento che Harry gli disse “Riddikulus”.
<< Allora? >>
<< Riddikulus >> Disse Fred convinto.
<< Bene, al mio tre sai cosa devi fare .. pronto? >>
Fred fece segnò di si con la testa, e il professore aprì il baule davanti a sé, il molliccio avanzò fuori.
Una miriade di immagini si levarono di fronte alla classe, fin quando la figura si stagliò di fronte a sé.
<< M-Ma q-quella s-sono i-io .. >> Boccheggiò Hermione, avanzando più avanti.
Fred rimase immobile, guardò la figura di fronte a sé guardarlo.
La falsa Hermione scoppiò a piangere, iniziando a dire “Perché vai da Katherine? Perché non ami me? Perché mi fai soffrire?”.
Katherine rimase a bocca aperta, come il resto della classe.
Per la prima volta in vita sua Fred Weasley era in imbarazzo.
 
<< Hai visto la faccia di Hermione? >> Domandò a bocca aperta Ginny.
<< Quella di Fred era peggio! >>
 
Flashback
<< Riddikulus! >> Urlò Fred, e la falsa Hermione scomparve, al suo posto apparì un pagliaccio che saltellava per la stanza.
<< Ottimo Weasley! Ora tocca a te Granger! >> Esordì il professore.
Lei avanzò titubante sfiorando la spalla di Fred, e si mise in posizione.
Il mollicio di fronte a sé si trasformò nuovamente, lasciando apparire due figure: Fred e Katherine.
<< Sei una stupida mezzosangue! >> Disse la falsa Katherine, guardandola dall’alto in basso con disgusto.
<< Stavo così bene prima che tu arrivassi a rovinare tutti i Natali a casa mia, ma perché non sei morta in battaglia? Avresti fatto un favore a tutti! >> Urlò il falso Fred, schifato.
Hermione sentì le lacrime salirle agli occhi, prese coraggio e urlò << Riddikulus! >>
Le due figura scomparvero e di fronte a sé si presentarono i suoi genitori, sorridevano, fieri di lei.
<< Brava Granger! >> Si complimento il professore.
<< Grazie >> Sussurrò Hermione, e ancora scossa da ciò che era accaduto si rimase al suo posto, vicino a Harry e Ron, che erano ancora basiti quanto lei.
 
<< Ora è tutto chiaro, perfino la classe l’ha capito! >>
<< Loro sono gli unici a non ammetterlo! >>
<< Ho un piano, tranquillo. Ora seguimi, dobbiamo muoverci! >>
Il piano consisteva in rinchiuderli in una stanza, da soli.
Così avrebbero parlato, e chiarito una volta per tutte almeno.
Ora dovevano solo trovarli e chiuderli lì dentro!
<< Usiamo questi! >> Disse Ginny con un filo di voce, tirò fuori dalla divisa due dolcetti e li mise nei piatti di Fred e Hermione che sarebbero arrivati da un momento all’altro.
Ma si presentò qualcun altro a rovinare i piani purtroppo, Harry.
<< Hermione non viene, non ha fame >>
<< Dannazione, non importa. Improvviserò! >> Riempì un piatto con qualche pietanza lasciando il dolcetto in bella vista e andò via.
<< E io che ci devo fare? >> Domandò George.
<< Faglielo mangiare! Ho messo un po’ di pozione soporifera, è potente, e avremo tempo per mettere il piano in atto. A dopo! >>
La sorella andò via con il vassoio in mano, e sparì.
<< Io la ascolterei, non vorrei ricevere una fattura orcovolante >> Disse Harry, spaventato.
<< Mm >> Mugugnò George.
 
<< Ho un po’ sonno .. >>
<< Mangiare fa venire sonno >> Disse George, tranquillo mentre afferrava un'altra coscia di pollo.
<< Si ma .. >> Prima di poter finire la frase il gemello cadde con la testa nel piatto.
 
<< Che sonno! >> Sbadigliò Hermione.
<< Studi troppo! >> Le disse la rossa di fronte a lei.
<< Voglio solo essere preparata per i .. >>
E prima di poter finire la frase anche lei cadde tra le braccia di Morfeo, ma per sua fortuna si trova nel letto, almeno lei.
La rossa sorrise soddisfatta.

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Capitolo 20
*** Che cosa stiamo facendo? ***


Era appoggiato su qualcosa di duro e freddo, un pavimento? Probabile.
Aprì gli occhi lentamente, sbadigliò e si mise a sedere.
Si guardò intorno, era in un aula di disuso che a parere suo qualcuno aveva cercato di rendere accogliente.
Un letto matrimoniale era al centro della stanza, un bagno si poteva intravedere dalla porta accanto.
Il rumore di qualcosa che scoppiettava lo fece voltare verso il camino a qualche metro da lui.
Infine di fronte a sé vide un cucinotto e il frigorifero accanto.
<< Ma dove sono? >> La voce famigliare lo fece girare nuovamente verso il letto, dietro il quale una figura si era appena alzata, si massaggiava la testa.
<< Fred? >>
<< Hermione? >>
<< Che ci faccio qui? >> Si guardò intorno disorientata, avanzò verso il cucinotto e si fermò accanto al muro.
<< Che guardi? >>
<< Qui c’è una porta, ma qualcuno l’ha come murata. Aspetta provo .. >> Frugò nelle tasche, ma non trovò niente. Si girò verso di lui allarmata << Non ho la mia bacchetta, eppure ricordo di averla messa in tasca! >>
<< Neanche io >> Risposi frugando nei pantaloni.
<< Ragazzi, lo so. Sarete arrabbiati con noi, ma lo facciamo per il vostro bene. Dovete chiarirvi una volta per tutte! George smettila! >> Ridacchiò qualcuno.
<< Mettetevi insieme, e finiamo questa storia! >>
La voce di Ginny e George echeggiava in tutta la stanza, seguita dalle loro risate.
<< Ginny lasciami uscire! >> Urlò Hermione.
<< Aprite questa porta! George, giuro che ti stacco anche l’altro orecchio appena trovo un modo per uscire! >> Urlai in preda alla rabbia.
<< Non uscirete di qui fin che non avrete sistemato le cose, avete tutto il necessario, e comunque la stanza è incantata quindi non avete vie di scampo! >>
<< Abbiamo messo pure un letto matrimoniale così potevate .. >> Disse George, ma venne interrotto da Ginny e il suo ridacchiare che proseguì dicendo << Non preoccupatevi per le lezioni, Hermione prendo io appunti per te .. e diremo che sarete molto malati, divertitevi! >>
E subito dopo calò il silenzio nella stanza.
<< Devi dirmi qualcosa? >> Si girò Hermione, guardandomi.
<< No >> Mi sdraiai sul letto, e fissai il soffitto.
<< E non vuoi neanche trovare una soluzione? >> Disse lei, scettica.
<< Si stancheranno, tranquilla. Li conosco, so come andrà a finire >> Risposi tranquillo.
<< Ti odio >> Disse nuovamente lei.
Mi alzai, e la guardai, poi parlai.
<< Devo ricordarti come finisce ogni volta che mi dici che mi odi? >> Ghignai.
La vidi arrossire, e coricarsi accanto a me.
Perché non mi guarda?
Perché trova più interessante il soffitto a me?
<< Ti vergogni di me? >>
<< No, mi vergogno di quello che mi sta accadendo >> Rispose con un vilo di voce.
<< Anche io >> Sussurrai.
<< I-Io .. >> Balbettò lei.
<< Cosa? >>
Mi sdraiai anche io, e la guardai voltarsi verso di me.
Aveva il viso nuovamente arrossato, e gli occhi lucidi.
 
 
<< I-Io .. >> Ripresi a dire, invano.
Diglielo. Digli la verità.
Fallo.
Muoviti!
Cosa aspetti?
Ora non hai ostacoli, sei da sola con lui. Fino a tempo indeterminato.
<< Parla >> Esordì lui.
<< N-Niente >> Balbettai nuovamente.
<< Io ho un po’ fame, che ne dici di mangiare? >> Si alzò dal letto e avanzò verso il cucinotto e il frigo.
<< No, grazie. Vado a farmi una doccia fredda, magari mi schiarisce le idee >>
<< Vuoi che venga con te? >> Rise di gusto lui.
<< No, grazie >> Esordì nuovamente.
Entrò nel bagno, si chiuse a chiave e si buttò in doccia.
Stranamente qualcuno aveva pensato a lasciare per ognuno di loro dei vestiti puliti, per fortuna, pensò.
Si buttò sotto l’acqua congelata, non gli importava se era pieno dicembre, voleva riflettere, svegliarsi da quel brutto sogno.
Si, doveva essere un brutto sogno, si ripeteva.
Doveva svegliarsi, ORA!
Ma niente, nonostante la doccia fredda era ancora lì.
Uscì dal bagno e si attorciglio un enorme asciugamano sul corpo, si guardò allo specchio.
I capelli bagnati e corti le ricadevano sulle spalle, la carnagione quasi bianca, il viso .. lo trovava orribile nonostante tutto.
Si ritrovò a terra, con le spalle al muro, scossa dai singhiozzi.
<< Hermione, tutto bene? >> La voce di Fred la risvegliò dallo stato di shock.
Non rispose, e continuò a singhiozzare, si ritrovò nuovamente le guance ricoperte dalle lacrime e la voce di Fred in testa.
<< Hermione, apri! Mi fai preoccupare! >> Urlò da dietro la porta.
Scoppiò a piangere più forte, si rannicchiò su sé stessa.
Un enorme tonfo le riempì le orecchie, Fred aveva buttato a terra la porta.
<< Che cos’hai? >> Si accovacciò di fronte a lei, preoccupato.
<< T-Ti o-odio! >> Urlai.
Lo vidi irrigidirsi, appoggiò le ginocchia a terra e la attirò a sé.
Oh per Merlino sta per baciarmi! Pensò lei.
Ma invece di un bacio, lui la accolse tra le sue braccia e le sussurrò parole di conforto.
<< Andrà tutto bene, promesso. Alzai dai, stenditi un po’ sul letto >>
Ma lei non aveva intenzione di muoversi, piangeva ancora tra le sue braccia.
Così lui la prese e la portò sul letto, la fece distendere e si mise accanto a lei. Le accarezzò il viso dolcemente, le sorrise.
<< Io non ti odio >> Sussurrò lui.
<< Ti odio >> Sussurrò lei, nuovamente.
 
Il mattino dopo si risvegliarono abbracciati, i loro visi erano nuovamente a contatto, i loro occhi si aprirono nello stesso istante.
Ci mise un po’ a ricordare, continuò a fissarlo, spaventata stavolta.
Sentiva il suo fiato sul viso.
Non parlarono.
Lui aveva un braccio attorno al suo bacino, l’aveva avvicinata a sé durante la notte per rassicurarla, e lei si era lasciata andare a quei gesti, e si era addormentata.
Ma lui si stava avvicinando, ancora. Stava annullando le distanze tra loro.
Non dissero nulla.
Lei pensò solo “Oh per Merlino, lo sta facendo nuovo!”
Lentamente si avvicinò a lei, e le posò un lieve bacio sulle labbra.
Rimase immobile per qualche istante, fissò i suoi occhi verdi aprirsi e guardarla mentre la baciava, osservò le sue mosse nuovamente troppo intime per i suoi gusti.
La attirò a sé con un veloce scatto e la fece salire a cavalcioni su di lui, solo dopo si accorse di avere addosso solo l’asciugamano della sera prima.
Si staccò appena da lui, e lo fissò. Un sorriso sincero parve sul viso del rosso, lei abbassò lo sguardo imbarazzata.
<< Hermione .. guardami, ti prego >> Sussurrò roco lui, con le dita le alzò il viso verso i suoi occhi verdi.
<< Ti odio >> Disse ancora.
<< Lo so >> Rispose lui, e la attirò a sé per posarle un nuovo bacio che lei ricambiò.
Dolce. Rinnegato. Vero. Liberatorio. Emozionante.
Un bacio da “Wow”!
Ribaltò le posizioni e la fece mettere sotto di lui, cercò di non sovrastarla con il proprio corpo e continuò a baciarla.
Assaporò il suo palato, le accarezzò il viso dolcemente, mentre con un'altra mano le accarezzava la coscia scoperta.
<< Fred .. >> Si staccò appena da lui, e riprese la parola << Che stiamo facendo? >>
<< Dimmelo tu, non lo so nemmeno io! >> Rispose lui.
E si buttò nuovamente sulle sue labbra.

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Capitolo 21
*** Istinti sessuali. ***


<< Fred .. aspetta .. aspetta .. >>
Lui non ascoltava la sua voce, era intento a lasciarle dolci baci sul collo mentre con l’altra mano le accarezzava la gamba nuda. Sarebbe bastato un piccolo gesto e le cose le sarebbero fuggite di mano, doveva fermarlo.
<< FERMO! >> Urlai con tutto il fiato che avevo in gola.
Arrossì istintivamente e lo fissai, mi guardava.
<< Ti sto facendo male? >> Domandò preoccupato.
<< No .. ma non possiamo andare avanti così .. >> Abbassai appena il capo.
<< Così come scusa? >>
<< Così che prima ci urliamo contro e poi finiamo in situazioni assurde come queste! >> Dissi con tono di voce alto, mentre muovevo le braccia freneticamente.
<< A me non sembrano tanto assurde .. io penso di .. di .. >>
<< Parla >> Sussurrai, lo vidi sdraiarsi accanto a me.
Si grattò la testa e mi fisso.
<< Non saprei .. >> Sussurrò.
<< Ti prego dillo >> Sussurrai a mia volta.
Dillo. Dillo. Dillo.
Non illudermi che non provi qualcosa.
Ti prego. Ti prego Ti prego.
<< Ragazzi! Come va? >> La voce di Ginny risuonò nella stanza.
<< Apri, e facci uscire! >> Urlò Fred furente.
Si alzò dal letto e iniziò a battere pugni sul muro di fronte.
<< No, no, e no! Finchè non risolverete questa faccenda resterete lì dentro, ah si dobbiamo darvi una cosa! >> Disse la voce di George.
<< Avvicinatevi al camino >>
Scesi dal letto e insieme a Fred raggiunsi il camino spento.
Un paio di fogli sparsi uscì da esso, facendoli svolazzare dalla stanza. Ci misi pochi secondi a capire cos’erano e a lanciarmi da una parte all’altra per afferrarli.
<< Oh per Merlino! Ginny ti odio! I miei compiti! >> Urlai furiosa.
I tre scoppiarono a ridere, guardai torva Fred che subito smise di ridere e continuai a raccogliere gli ultimi fogli.
<< Dai qua Granger, e vatti a vestire prima che smetta di essere consapevole di quello che potrei farti >> Disse Fred ridacchiando, e raccogliendo i fogli a terra.
<< Imbecille! >> Rossa in viso corsi in bagno e mi cambiai.
Asciugai i capelli che ora parevano una massa peggiore del solito e pulita uscì.
<< Ci hai messo poco >> Disse lui mentre guardava il soffitto, era nuovamente seduto sul letto.
<< George e Ginny? >>
<< Non si son fatti più vivi >>
<< Mm >> Mi sdraiai accanto a lui, e fissai il soffitto.
<< Hermione? >>
<< Si? >> Domandai con gli occhi socchiusi.
<< Posso dirti una cosa? >>
<< Si, dimmi >> Risposi con un cenno della mano.
Fui nuovamente costretta ad aprire gli occhi. Il suo posso dirti una cosa era la traduzione di “Posso baciarti ancora?”.
Okay Hermione, lasciati andare, okay?
Infondo cosa può far male un bacio da lui? Te ne ha dato un bel paio dall’inizio della scuola!
 
Non opponeva resisteva stavolta, anzi ricambiava come non aveva mai fatto prima.
Non oppose neanche resistenza quando misi una mano nella sua maglietta, salendo verso il suo seno coperto.
Continuai a baciarla, a giocare con la sua lingua, mordicchiarle le labbra di tanto in tanto e con l’altra mano dentro la maglietta le sfiorai il seno con lentezza. Ansimò.
<< Fred .. >>
Sorrisi divertito, e ripresi a baciarla. La riportai su di me e con un veloce scattò mi alzai in modo da stringerla più possibile.
Non volevo lasciarla andare, non ancora.
Avevo avuto la mia possibilità, dovevo usarla!
La vidi avvicinarsi di più a me, sorrideva mentre mi baciava e lo facevo anch’io. Baciava con più foga, facendomi mancare il respiro.
<< Così mi uccidi >> Risi, staccandomi appena.
Si allontanò appena da me e scoppiò a ridere, mostrando il suo sorriso perfetto.
<< Scusa >> Disse tra le risate.
<< Sei così bella quando ridi >> Le sorrisi, e la strinsi a me.
Girò la testa dalla parte opposta, imbarazzata anche stavolta, pensai.
Le girai il mento con un lento movimento della mano, e la guardai.
<< E’ imbarazzante >> Ridacchiò appena lei, arrossendo ancora di più.
<< Molto >> Scoppiai a ridere.
Un rumore attirò l’attenzione di Hermione.
<< Hai sentito? >> Disse lei guardando il muro di fronte a noi.
<< No, che dovrei aver sentito? >>
<< Guarda! >> Scese dal letto di corsa e si stagliò di fronte al muro che ora mostrava un porta di legno.
<< Siamo liberi! >> Scesi dal letto correndo, e la raggiunsi sorridendo.
Di scattò lei aprì la porta, sorridendo.
Libertà!
Uscì nel corridoio inspirando l’aria, poi mi voltai a guardarla.
<< Guarda chi c’è lì! >> Indicò George e Ginny vicino alle scale che ridacchiavano.
<< Ora giuro che gli stacco l’ultimo orecchio che gli è rimasto! >> Con un veloce scattò li raggiunsi con Hermione dietro, rossa anche lei di rabbia.
<< Ti consiglio di scappare George, o ti uccido con le mie mani! >>
<< Oh, bè allora prova a farlo! >> Scoppiò a ridere lui, e corse di fretta e furia nella direzione opposta.
<< Vado a fare una chiaccheratina  con il mio gemello, sorella ci vediamo dopo! >>
Corsi per tutto il corridoio urlandogli, ma lui non si fermava e rideva sempre di più.
<< George, fermati o ti uccido! >> Urlai correndo con il fiatone.
<< Eh va bene! L’abbiamo fatto per il vostro bene! >> Si arrese, e alzò le mani fermandosi.
<< Non avete fatto niente! Ce la caviamo benissimo da soli con i nostri problemi! >> Dissi tutto d’un fiato.
<< Ti sei dichiarato? >> Rise divertito lui.
<< No! >>
<< Però l’hai baciata più volte! Ho visto, burlone! >> Scoppiò a ridere lui.
<< Fatti i cazzi tuoi! Non mettermi mai più contro il tuo gemello! >>
<< Ma è divertente! >> Rise George.
<< Andiamo a mangiare, ho fame! >>
Con uno strattone lo tirai verso la Sala Grande ormai pieno, il banchetto era appena iniziato.
<< Allora vuoi dirmi perché non ti sei dichiarato? >> Riprese a domandare il gemello.
<< Non ho niente da dichiarare! >> Sbottai.
<< Chi devi dichiararsi? >> Si intromise Katherine.
<< Fred >> Rispose George, ghignando.
<< E con chi? >> Sorrise lei.
False speranze, ancora non ha capito che la uso soltanto?
E’ proprio una vacca senza cervello Katherine!
<< George dice scemenze, lascialo perdere. Piuttosto io e te, dove ci vediamo? >> Ghignai guardandola.
<< Oh >> Sorrise maliziosa lei, e riprese a parlare con un sorrisetto << Torre di Astronomia? >>
<< Un po’ scomoda non trovi? >> Sghignazzò George, mandando giù un boccone di carne.
<< Allora? >> Continuò lei.
<< Finiamo di mangiare al più presto >> Le sorrisi, e mi rivolsi a mangiare al mio piatto.
Non sapendo che a pochi centimetri da me la riccia che avevo baciato fino a qualche minuto fa aveva sentito tutto ed era corsa fuori scoppiando a piangere.
<< Sei un vero deficiente! >> Urlò Ginny, dandomi uno schiaffo che mi fece voltare la testa.
<< Ma che ho fatto? >> Domandai, mentre mi massaggiavo la guancia dolorante.
<< Fratello, ti ha sentito >> Sussurrò lui, e indicò il punto in cui era sparito.
<< Chi? >>
<< Indovina >> Sussurrò, cercando di non farsi sentire da Katherine.
<< Oh no .. >> Sussurrai a mia volta.
Hermione.
Le avevo spezzato il cuore, quando le avevo detto il contrario.
Maledetto me e i miei istinti sessuali!

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Capitolo 22
*** Sei il mio migliore amico, Harry. ***


Piangi. Piangi. Piangi. Tanto non ti serve a niente!
Tanto lui ti ha sempre mentito, non è mai stato sincero, LUI TI HA MENTITO!
Ti ha mentito!
Ha preferito lei a te. Ha preferito buttarsi ancora una volta nel suo letto e spezzarti il cuore.
Ti ha spezzato ancora il cuore.
<< Hermione .. >>
<< Harry .. >> Alzi appena lo sguardo per incontrare i suoi occhi verdi, ti fissano preoccupati.
<< Che ti è successo? >> Si abbassa, e ti si avvicina.
<< N-Niente .. >> Balbetti, e riprendi a singhiozzare.
Ti sembra di rivivere il sesto anno, ma stavolta non è Ron a spezzarti il cuore con Lavanda ma Fred con la puttana di Katherine.
Ti sei rifugiata dove hai pianto quella volta, il vento invernale ti solletica ancora una volta il viso bagnato dalle lacrime ed Harry è lì con te.
<< Hermione, lo so. Non c’è bisogno che mi dici niente, l’ho capito. Ci sono io qui per te >> Sussurra, e ti accarezza dolcemente i capelli mentre con un braccio ti circonda le spalle.
<< S-Sei il mio migliore amico, Harry >> Sussurri, e ti stringi a lui scoppiando a piangere più forte.
<< Per qualunque cosa lo sai che ci sono, sono qui per te .. >> Ti abbraccia, ti lascia sfogare fino a quando ti addormenti.
<< Dov’era? >> Ginny, sei tu?
<< Al posto dove l’altra volta piangeva per Ron .. >> Sussura lui e riprende a parlare << Si è sfogata, e si è addormentata >>
<< Non se lo meritava, ho dato uno schiaffo a Fred >> Dice lei, dispiaciuta.
<< Non voglio entrare in questa storia, quindi aiutami a portarla a letto >> Dice lui.
<< Certo >> 
Harry ti sta portando in braccio nel dormitorio, ti senti leggera, senti ancora loro parlare di ciò che è successo ma non ci badi, sei stanca, vuoi solo dormire e dimenticare tutto.
In pochi secondi ti ritrovi appoggiata sul letto, Ginny ti ha messo una coperta addosso e ti ha tolto le scarpe, ti ha accarezzato i capelli e ha ripreso a parlare piano con Harry.
Ma tu sei sveglia ormai, anche se non del tutto.
<< Odio vederla così, mi dispiace così tanto per lei .. Se solo Fred lo ammettesse! >> Sbotta la rossa.
<< Sono due casi persi >> Ridacchia lui e riprende << Vedrai che a Natale succederà .. >>
<< Lo spero proprio, la mamma sarebbe contenta. La Tana sarà piena quest’anno! >>
<< Mm? >>
<< Vengono Angelina e Lavanda, poi Bill con Fleur e anche Charlie!  >>
<< Ci manca solo che venga l’ochetta Katherine! >>
<< Mai e poi mai! >>
<< Hai già altri piani per questi due? >>
<< Una vaga idea ce l’ho, ma non ora >>
<< Io vado a letto, ci vediamo domani mattina? >>
<< Si, buona notte >>
Uno schioccò di labbra fece capire che si erano scambiati il solito bacio della buona notte, e il rumore della porta affermò che Harry se ne era andato.
<< Gin .. >> Sussurrai aprendo appena gli occhi.
<< Dimmi >>
<< Grazie per quello che fai per me >>
<< Non dirlo neanche per scherzo, ti voglio bene. Sei la sorella che non ho mai avuto .. >> Sussurrò lei, e le accarezzò i capelli mossi scomposti sul letto.
<< Dormi con me? >>
<< Certo >> Si sdraiò accanto, le prese la mano e chiuse le tende attorno per far si che nessuno spiraglio di luce mattina le avrebbe svegliate.
<< Grazie per lo schiaffo >> Sussurrò prima di addormentarsi.
E giuro di aver sentito ridacchiare la rossa prima di cadere del tutto tra le braccia di Morfeo.
 
<< Ti sei ammattito! >> Lo rimproverò il gemello una volta nel dormitorio.
<< Io che ne so che lei sia lì? >> Sbottai.
<< Smettila di fare così Fred! Vai da lei e digli che la ami, basta fare così con tutte le ragazze sexy che ti si presentano davanti e ti chiedono di scopare, ama la Granger e basta! Dichiarati! >> Lo rimproverò nuovamente.
<< Non dire sciocchezze! Io non amo la .. >>
<< No? Devo ricordarti tutto quello che dicevi quando la vedevi una sua lettera arrivare a casa? >>
 
Flashback
<< Chi è Hermione Granger? >> Chiese Fred entrando in cucina.
<< La mia amica, ti ricordi la ragazza con i capelli crespi? Te l’ho pure presentata, sta al mio stesso anno! >> Rispose Ron.
<< Quella da cui non riesci a togliere gli occhi, quella con gli occhi color nocciola! >> Continuò il fratello gemello.
Parve pensarci un attimo e poi ricordo quando quella ragazza con i buffi capelli crespi e i denti un po’ troppo grandi era stata smistata in Grifondoro l’anno prima. Ricordò di averla vista più volte insieme a Ron e Harry Potter.
<< Oh si, ricordo! >>
<< Chi sarebbe che non riesce a levargli gli occhi? >> Domandò Ron, grattandosi la testa.
<< Nessuno Ronnie, torna nel tuo mondo! >> Rispose George.
<< Il water! >> Completò Fred ridendo.
 
<< Ti sbagli di grosso! >> Risposi contrariato.
Non pensare a lei. Non pensare a lei. Non pensare a lei.
Non pensare a quando l’hai vista con Krum. Non pensarci.
 
Flashback
<< Quella è Hermione, guarda Fred! >> Lo richiamò il gemello.
<< Si è data da fare, guarda che capelli meravigliosi ha! >> Sorrise Angelina.
<< E’ bellissima .. >> Sussurrasti.
<< Perché non l’hai invitata al ballo? >> Sussurrò George al tuo orecchio.
Ti girasti a guardarlo stranito, ma che diceva?
<< Lo so >> Disse lui nuovamente.
<< Cosa dovresti sapere? >>
<< Prova a immaginarlo .. >> E se ne andò a ballare con la sua dama.
Avevi invitato Angelina perché sapevi che ti correva dietro da tempo, l’avevi fatto davanti a lei, apposta.
Ma lei non aveva battuto ciglio, era entrata dicendo che aveva già un accompagnatore, nessuno gli aveva creduto.
E ora eccola lì tra le braccia di Krum, quanto ti fa male?
 
<< Non ho nessuna cotta per lei >> Dissi con tono fermo.
<< Come vuoi tu >>
<< Buona notte >> Mi misi a letto, e chiusi le tende con in mente solo il viso di Hermione Granger.

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Capitolo 23
*** Non riesco neanche a dirlo. ***


<< Hei Freddie, tu resti qui per Natale? >>
<< No, vado a casa dalla mia famiglia. Tu? >>
<< Peccato, potevamo passare del tempo insieme >> Si leccò le labbra Katherine guardandolo appena, poi disse << Bè, quando vuoi possiamo di nuovo vederci. Rimandiamo sempre! >>
<< Scusa, è che .. sono molto impegnato in queste ultime due settimane di scuola, sai, lo studio .. >> Sorrise lui appena.
<< La odia, non la sopporta più. Inventa sempre una scusa e non va da Hermione! >> Sbottò il gemello a pochi metri da lui.
<< Hermione è distrutta, sta sempre in biblioteca >> Sussurrò Harry.
<< Lei ha spezzato il cuore, è più insensibile di Ronnie! >> Si intromise la sorella sedendosi accanto al fidanzato.
<< Nessuno è peggio di Ronnie! >> Disse il fratello.
<< Ne sei sicuro? >> Domandò la rossa.
Il gemello girò il capo verso la fine del tavolo dove Ron si ingozzava quanto non mai, e si girò disgustato.
<< Si >>
<< Forse hai ragione >> Diede un occhiata la sorella, disgustata.
Ed Harry scoppiò a ridere.
<< Allora che facciamo? Non si rivolgono la parola, e lui le sta spezzando il cuore >>
<< Non saprei Georgie, tra cinque giorni saremo tutti alla Tana poi .. potremmo farci aiutare da Charlie .. >>
<< Sarebbe una buona idea >> Commentò il fratello, grattandosi il mento, poi concluse << E anche Angie ci aiuterà >> Disse deciso lui.
<< Ovviamente >>
<< Chi deve aiutarvi? >>
La voce di Hermione fece sobbalzare il tre che non si erano accorti della sua presenza.
<< Herm! Ma non eri in biblioteca? >> Chiese Ginny con un piccolo sorrisetto falso.
<< Si, ma ero stanca e avevo voglia di fare qualche chiacchera con voi .. visto che Ron e Lavanda sono parecchio occupati >> E scoccò un occhiata ai due ragazzini infondo che si scambiavano qualche bacio, poi riprese << E Luna e Neville .. bè, sono così dolci insieme che non volevo disturbarli! >> Sorrise lei, e volse uno sguardò verso i due che ridacchiavano allegri qualche metro più in là.
<< Hai fatto bene Granger, vieni qui a sederti! >> Le fece spaziò George.
<< Vi sentite bene? >>
<< Si, si, tu stai bene? >> Chiese Harry, guardandola.
<< Non preoccupatevi per me >> Disse sorridendo, appena.
<< Vogliamo tu stia bene, siamo tuoi amici >> Disse Ginny, e le accarezzò la spalla.
<< Ci sono già passata, che ne dite mangiamo? Io sto morendo di fame! >> Dichiarò con un gran sorriso.
<< Anche io! >> Sorrise George, entusiasta.
<< Verrai alla Tana, vero? >> Sussurrò Ginny, e scoccò uno sguardò a Fred e Katherine qualche metro più in là di loro che ridevano.
<< Si, ma solo per Molly >> Le sorrise sincera, e si riempì il piatto di cibo.
 
<< Lei viene a Natale >>
<< Bene, stavo pensando di invitare .. >>
<< Non ci pensare nemmeno, non osare farlo >> Lo zittì George con un occhiataccia.
<< Stavo scherzando >> Ridacchiò lui.
<< Vedi di non farla soffrire ancora >>
<< Non l’avrei mai fatto >>
<< Ah, no? >> Lo incalzò lui, fece per ribattere ma lo zittì nuovamente con la mano << Le spezzi il cuore ogni giorno, sei come Ronnie al suo sesto anno, ma almeno lui aveva dei motivi >>
<< Ovvero? >>
<< Krum, e il fatto di non aver dato ancora il suo primo bacio >>
<< Ma che centra? >>
<< Lo sai com’è Ronnie, si sente sempre messo in disparte, e non solo in famiglia .. >>
<< Mm >> Mugugnò lui, si girò dalla parte opposta del letto e fece finta di addormentarsi.
Si fecero le due, e lui era ancora sveglie come non mai.
Doveva fare qualcosa, al più presto.
Si alzò dal letto, e si andò a sedere alla scrivania, prese carta e piuma e scrisse.
 
Non so come dovrei iniziare questa lettera, e non so neanche perché la stia scrivendo in un orario simile, dovrei essere a letto come tutti, invece sono qui a pensarti.
Vederti attaccata alle labbra di Cormac più di una volta è stato una tortura, per questo mi sono comportato in certi mal modi con te.
Non so neanche cosa mi prende dall’inizio dell’anno, pensavo di essere riuscito a dimenticarmene dopo essermene andato da Hogwarts e aver rimandato i tuoi dannati G.U.F.O ma a quanto pare la mia mente dice qualcos’altro.
Non so se ti manderò mai questa lettera, forse è veramente stupido scriverla ma penso di .. di ..
 
Non riesco neanche a scriverlo. Dovrei vergognarmi di me stesso, a tutte le ragazze con cui sono andato a letto negli anni l’ho detto tranquillamente ma solo per farle stare buone e invece ora che mi succede?
Non riesco neanche ad accettarlo quello che mi accade nel petto.
Ma perché proprio io? Non era bastato che fosse successo a Ron, Ginny e George, e Bill, non era bastato?
Anche io dovevo cadere in questa trappola?
Meglio nascondere il foglio ora, pensai.
Lo piegai e lo buttai nel libro di pozioni, lì sarebbe stato al sicuro, probabilmente.
<< Che ci fai sveglio? >>
<< Niente Georgie, continua a dormire >>
<< Mm, ragazzo innamorato! >> Ridacchiò lui, e tornò a dormire.
Peccato che le parole di George erano dannatamente vere.

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Capitolo 24
*** Non c'è bisogno che mi dici niente. ***


<< Bene ragazzi, visto che in questo trimestre siete stati molti bravi e vi siete impegnati nella mia materia voglio farvi fare in quest’ultima lezione solo qualche piccola esercitazione, okay? >>
<< Va bene >> Rispose l’intera classe.
<< Dovrete prepararmi una pozione invecchiante, venite a prendere ciò che vi serve e buon lavoro! >> Sorrise Lumacorno.
<< Non vedevo l’ora .. >> Sussurrò Fred, scocciato.
<< Dai Freddie, vieni con me! >> Gli sorrise Katherine.
<< No, voglio farlo con qualcun altro! >>
<< E chi? >> Domandò incredula.
La Granger.
<< Georgie >>
<< A me non dispiace, ciao ciao Kath! >> La salutò con la mano George, e la fece allontanare.
Un sorriso comparve sul viso della Grifona lì accanto, Hermione. Che con lo sguardò ringraziò George.
<< Domani glielo dirai? >>
<< Smettila di farti certi filmini mentali >>
<< E’ realtà fratello! >> Lo rimbeccò lui.
<< Angelina viene? >>
<< Si, è in ferie >>
<< Bene >> Sorrise Fred.
<< Ma Signori Weasley cosa state facendo? >>
<< La pozione invecchiante! >>
<< No, no, state sbagliando completamente! Tu! >> Indicò George << Vai a fare la pozione con la signorina lì! >> Indicò Katherine << E tu .. con la Signorina Granger! Non le dispiace vero? >> Le sorrise lui.
Hermione purtroppo per lei fu costretta a mostrare uno dei suoi sorrisi più falsi << Certo che no >>
<< Bene, tornate a lavoro ora! >>
Fred avanzò verso la fine della classe dove Hermione si era messa, sola come sempre.
Non si azzardò a rivolgerle un saluto e in silenzio finirono la pozione, scambiandosi qualche parola di tanto in tanto dicendo “Mi passi quello?”.
<< Complimenti! Siete stati davvero bravi! Bè ora potete andare a pranzo ragazzi! >>
<< Buon pranzo >> Salutò l’intera classe.
<< Weasley, Granger! Aspettate un momento! >> Li richiamò il professore.
<< Quale Weasley? >> Domandò Ginny, fermandosi vicino la soglia della porta.
<< Fred >>
<< Oh, va bene. Andate, vi raggiungo >>
<< Bene, ora che siamo qui vorrei parlarvi a quattr’occhi! Ho notato che durante la lezione non vi parlavate più di tanto, per caso c’è qualche problema tra voi? Ho sentito delle voci a scuola .. >>
Hermione scoccò una rapida occhiata a Fred e decise di parlare.
<< No, andiamo d’accordo. E ciò che può aver sentito in questa scuola è solo una bugia, va tutto bene, non abbiamo problemi a lavorare insieme >>
<< Siete sicuri? Ho sentito dire da Pix .. >>
<< Si >> Rispose duro Fred.
<< Bè, allora potete andare .. magari vi farò fare qualche altro compito insieme, visto che siete una splendida coppia per pozioni! >> Ridacchiò e uscì dalla classe salutandoli con la mano.
<< Hermione >>
<< Non c’è bisogno che mi dici niente, dimenticati che io sia alla Tana durante le vacanze, e fai finta che io non esista >> Rispose lei con tono basso, ed uscì dalla stanza lasciandolo solo.
<< Cos’ho fatto? >> Sussurrai, e mi accasciai a terra con le mani tra i capelli.
<< Oh per Merlino, Herm è stata davvero secca con lui! >> Sussurrò Ginny, sporgendosi dalla porta socchiusa dell’aula.
<< Vado a parlarci >> Disse George, ma Harry lo bloccò.
<< No, lascialo stare. Deve riflettere, domani andrà meglio >>
<< Mm >>
 
<< Piccola Granger, quanto sei cresciuta! >> Charlie Weasley la fece girare su sé stessa sorridendole.
<< Anche tu! >> Le sorrise di rimando lei.
<< Sei proprio una donna! Mi chiedo come Ronnie abbia potuto lasciarti! >>
<< E’ stata una decisione presa in due in realtà >>
<< Decisione in due o no, sei comunque splendida! Se fossi qualche anno più giovane non mi rifiuterei a farti la corte! >> Rise lui.
E lei arrossì.
Era così bella. Si era vestita con un maglione rosso che le arrivava a metà coscia, le scarpe con il tacco abbinate e i capelli sciolti che facevano risaltare i suoi bellissimi boccoli.
<< Sempre a fissarla da lontano, eh? >> Lo incalzò la sorella.
<< Mm >> Affondò il viso nel tè che stava bevendo, e continuò a osservarla rapita.
Da quando erano arrivati alla Tana non gli aveva rivolto la parola, l’aveva evitato in modo da non farsi vedere neanche da Molly e se capitava che dovevano parlarsi si limitava a dire qualche parola come sempre.
Non ce la faceva più, la voleva tutta per sé.
<< Perché non vai a chiederle di ballare? >> Insistette Ginny.
<< Non accetterà >>
<< Ne sei sicuro? >>
<< Si >>
Lei sorrise, e sparì in cucina sogghignando.
<< Charlie, vieni un attimo qui? >>
<< Certo, dimmi piccolina! >>
<< Chiedi a Hermione di ballare >>
<< Va bene >>
<< Ginny? Cosa stai facendo? >> Domandò George con occhi sbarrati.
<< Ora vedrai >> Sorrise divertita lei.

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Capitolo 25
*** Sono senza parole. ***


<< Vuoi che tuo fratello muoio prima del tempo? >> Sussurrò George, guardando Hermione e Charlie ballare ridendo in salotto insieme agli altri.
<< Sono sicura che Fred ora gli ruberà .. >> Sorrise lei, e indicò Fred che si avvicinava al fratello e Hermione.
<< Posso rubartela un po’? >> Chiese Fred.
<< Certo, è tutta tua! Io vado dalla mamma, sono sicuro che ha preparato qualcos’altro di delizioso in cucina! >> Sorrise Charlie, e li lasciò soli.
<< Che cosa vuol dire questo? >> Domandò Hermione, e lo guardò accigliata mentre la faceva fare una giravolta.
<< Che sono innamorato >> Disse lui tutto d’un fiato, guardandola arrossire.
<< C-Cosa? >> Boccheggiò lei.
<< Vieni >> Le sussurrò all’orecchio, e la trascinò nella cameretta che divideva con George.
<< Perché ho il presentimento che non uscirò di qui? >>
<< Infatti non uscirai di qui! >> Rise lui, e si precipitò a baciare le sue morbide labbra.
<< Fred .. >> Si staccò appena lei, e lo guardò << C-Cosa vuoi fare? >>
<< Niente che tu non voglia >> Rispose lui, e la trascinò sul letto, sdraiandosi accanto a lei.
Le accarezzava la guancia, e la guardava, rapito dal suo viso dolce.
<< Sono senza parole >> Sussurrò lei.
Si avvicinò nuovamente a lei, e riprese a baciarla, dolcemente.
Lentamente.
Unici spettatori di quella scena erano dietro la porta che ridacchiavano.
<< Ve l’avevo detto io >> Sussurrò Harry, e sorrise.
<< Hai sempre ragione! >> Ridacchiò Ginny, e lo baciò dolcemente.
<< Smielati! >> Sussurrò George.
<< Ha parlato quello che si mette a fare le dichiarazioni d’amore per Angelina di fronte tutta la casa! >> Rimbeccò lei.
<< Ok, ti odio immensamente! >> Rispose lui, colto da un improvviso imbarazzo.
<< Shhh! Zitti, e guardate! >> Disse la rossa, indicando i due intenti a baciarsi con foga.
<< Filiamocela! >> Sussurrò Harry, e trascinò gli amici giù per le scale.
<< Hai sentito anche tu? >> Si alzò Hermione dal letto, e si guardò intorno.
<< Che cosa? >> Si alzò a sua volta Fred.
<< Mi pareva di aver sentito .. lasciamo perdere >>
<< Riprendiamo il discorso di prima, ti va? >> Rise lui, e la sovrastò di nuovo, riprendendo a baciare ogni parte del suo corpo.
<< Mi farai impazzire così >> Sussurrò lei con voce roca, mentre lui le lasciava baci sul collo e baciava la sua spalla che aveva scoperto da quel strato di stoffa rossa che indossava.
<< Io sono già impazzito >> Ridacchiò, e riprese a baciarla con più foga mentre con una mano le accarezzava la coscia e saliva verso la sua intimità ricoperta dalle mutandine .. pizzo?
<< Che c’è? >> Alzò il viso lei, e lo guardò fermo.
<< Non sapevo che ti piaceva portare certe cose >> Scoppiò a ridere lui, e indicò il pizzo nero.
<< Dovevo pure prevenire, no? >> Lo incalzò lei, ridendo a sua volta.
<< Scema >> Rise lui, e riprese a toccarla ovunque mentre si impossessava continuamente delle sue labbra perfette.
Un Natale migliore non se lo sarebbero mai potuti aspettare i due, pensarono mentre facevano aderire i corpi dell’uno all’altra.
<< Qui finisce male, lo sai, vero? >>
<< Non finisce male, è solo l’inizio! >>
<< Sei fantastica Herm >> E riprese a baciarla ovunque.
Le sfilò le scarpe, e il maglione rosso che copriva secondo lui la sua pelle troppo perfetta, e la sovrastò baciandola.
<< Fred .. >> Ridacchiò lei, e lo fece fermare.
<< Che c’è? >>
<< Magari se ti lasci svestire anche tu! >> Scoppiò a ridere, guardandolo ancora vestito del tutto.
<< Oh >> Rispose lui.
<< Stai zitto! >> Rise lei, e capovolse la posizione.
Prese a baciarlo con foga, mordicchiando di tanto in tanto il suo labbro inferiore mentre con le mani gli sfilava veloce la cintura dei pantaloni.
Ridacchiò di gusto sulle sue labbra quando lui emise un sospiro di piacere mentre lei gli massaggiava la parte intera dei boxer che ancora li dividevano.
<< Mi fai morire così Herm .. >> Sussurrò roco, riprendendola a baciare.
<< Lo so >> Rise lei, e gli sfilò la camicia che indossava, prendendo a baciare il suo petto nudo.
<< Ti odio >>
<< Ti odio anch’io >> Disse lei, e lentamente risalì verso le sue labbra dove lasciò un dolce bacio.
<< Hermione! Hermione! Dove sei?? >> La voce di Molly li fece riprendere dal loro stato di estasi, e rendersi conto che la donna saliva le scale.
<< Oh per Merlino! >> Si staccò con malavoglia da lui, e di fretta e furia si rimise in un lampo il vestito rosso con le scarpe abbinate mentre lui si allacciava la camicia e i pantaloni.
<< Fred! >> La porta si aprì di scatto, il tempo di nascondersi dietro l’armadio e la donna era già sulla soglia.
<< Mamma, potevo essere nudo! Che c’è? >> Si allacciò l’ultimo bottone della camicia, e la guardò.
<< Hai visto Hermione? Mi deve aiutare in cucina per mettere apposto tutto, così vado a letto >>
<< No, magari è in giardino a giocare con Grattastinchi >> Disse con semplicità il rosso.
<< Proverò lì, e vedi di scendere che dobbiamo salutare Bill e Fleur prima che partano! >>
<< Va bene >>
E la porta si chiuse, Hermione uscì dal suo nascondiglio, e scoppiò a ridere, seguita dal rosso.
<< Ci è mancato proprio poco! >> Rise lei.
<< Glielo diciamo? >>
<< Mm, a Capodanno. Okay? >>
<< D’accordo, andiamo di sotto dai! >> Le mise un braccio intorno alla spalla, e scesero le scale ridendo.
 
Una porta che cigola e il movimento veloce di una ragazzo risvegliò la riccia, era Fred.
<< Che c’è? >> Mugugnò nel sonno senza girarsi.
<< Fammi spazio dai, voglio dormire con te >> La tirò bruscamente sul braccio in modo da svegliarla del tutto.
<< Ti odio >> Disse con voce impastata lei, e gli fece spazio.
<< Non mi abbracci nemmeno? >> Chiese quando si infilò del tutto nel letto.
<< Ovvio >> Sorrise appena lei, e si fece stringere tra le sue braccia calde.
<< Innamorati >> Sussurrò Ginny nel letto accanto.
<< Invidiosa >> Ridacchiò Fred, e si addormentò con Hermione tra le braccia, sorridendo a sua volta.
 
<< Oggi ne vedremo di belle >> Rise Ginny, e afferrò una tazza di caffè bevendola.
<< Ovvero? >> Si intromise Charlie, entrando in quel momento nella cucina afferrando un cornetto.
<< Fred e Hermione >>
<< Oh, ora capisco >> Addentò il cornetto, mandò giù il boccone e riprese a parlare << Ieri la guardava come Ronnie guarda un dolce >>
<< L’hai notato, eh? >> Anche George entrò in cucina, e addentò un cornetto.
<< L’hanno notato tutti >> Disse Harry, spuntando con in mano una tazza di latte fumante.
<< Buongiorno ragazzi! Come mai già svegli? >> La paffuta Molly entrò in cucina sorridendo, mentre preparava il bacon con lentezza.
<< Aspettiamo che tu veda le .. >> La mano di George tappò la bocca della sorella in fretta, che rispose tranquillamente alla madre << Papà? >>
<< Si sta alzando >> Rispose la madre, e iniziò a preparare altro caffè.
<< Buongiorno mamma >> Un sorridente Fred le baciò la guancia, e afferrò una tazza di caffè latte lì vicino, sorseggiandola con tranquillamente.
<< Buongiorno! >> Entrò Hermione poco dopo sorridendo a sua volta, e afferrando una fetta biscottata con la marmellata posata sul piatto che aveva appena messo Molly.
<< Come mai così felici voi due? >> Entrò nella stanza Percy, solita puzza sotto il naso.
<< Mm, oggi non fa tanto freddo e quindi pensavo che potevamo andare a fare un bel giretto nella Londra babbana >> Rispose Fred con semplicità.
<< Non sarebbe una cattiva idea >> Disse Hermione, sorseggiando del latte dalla tazza.
<< No, no, e no! Voi restate a casa, dobbiamo preparare tutto al meglio per Capodanno! >> Li riprese la madre.
<< Uffa >> Sbuffò George.
<< Buongiorno miei Weasley! >> Entrò in scena anche Arthur vestito per andare a lavoro.
<< Non mangi Arthur? >> Lo raggiunse Molly sulla porta per fermare il marito.
<< Troppo lavoro da finire, ci vediamo oggi pomeriggio! >> Diede un bacio alla moglie, e si smaterializzò.
<< Io dico che vuole indagare su quello che è successo ieri nella stanza di Fred >> Ridacchiò Ginny, facendosi sentire solo da George.
<< Ne sono convinto anche io! >> Rise lui.
<< Voi due! Andate a vestirvi, abbiamo tanto lavoro da fare! >> Li rimproverò Molly.

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Capitolo 26
*** Capodanno. ***


<< Mamma, possiamo parlare? >>
<< Certo, dimmi tutto tesoro! >> Disse Molly tagliuzzando la verdura di fronte sé.
<< Io e Hermione .. >>
<< Oh, dovreste fare qualcosa caro, sai? >>
<< Ma ne abbiamo già fatto qualcosa! >> Sorrisi guardandola.
<< Oh per Morgana! Finalmente! >> Urlò felice e mi abbracciò ridendo.
<< Mi uccidi così! >> Cercai di staccarmi appena per respirare, ma la presa era veramente forte, cercai di parlare di nuovo << Mamma! >>
<< Scusa! >> Rise lei, e si staccò.
<< Fred .. le posa.. >> In quel momento entrò Hermione.
<< Grazie a Merlino che sei arrivata! Sono davvero contenta che tu gli stia facendo mettere la testa apposto! >> La abbracciò sorridendo.
<< Oh >> Arrossì lei, e le sorrise << Grazie Molly >> Riuscì a dire, imbarazzata.
<< Perché non fate una cosa? Uscite in giardino a fare una passeggiata, penso io al resto! >> Li spinse fuori dalla cucina.
<< E’ andata bene! >> Sorrisi, e la abbraccia, facendola volteggiare, e ridendo.
<< Meno male! >> Rise lei, e mi diede un bacio sulle labbra.
<< Hei, voi due! Staccatevi un attimo, il corpo umano ha bisogno di aria! >> Urlò Ginny qualche metro più in là.
<< Invidiosa! >> Gli feci la linguaccia, ridendo.
 
<< Fred? >> Girai lo sguardo verso il suo viso.
<< Si? >> Si girò a guardarmi.
<< Un giorno saremo come loro? >> Indicai Bill e Fleur che ridevano felici.
<< Se intendi sposati si .. sposami alla fine dell’anno Herm >> Si alzò dalla coperta che avevamo steso in giardino, e mi guardò.
<< Oh >> Sentì le lacrime salirmi agli occhi e appannarmi la vista, poi con la voce rotta dal pianto mi buttai tra le sue braccia che mi strinsero << Certo che lo voglio! >> Dissi tra le lacrime.
<< Non potevi rendermi più che felice! >> Sorrise lui, stringendomi più forte.
<< Grazie >> Sussurrai.
 
<< Buon anno! >> Urlò Ginny stappando una bottiglia di spumante, ridendo a crepapelle.
<< Buon anno! >> La seguì a ruota Ron, mentre abbracciava Lavanda.
<< Non ci poteva essere un Capodanno migliore! >> Sussurrò George a Angelina, mentre le dava un dolce bacio.
<< Io dico di si, guarda lì! >> Indicò Fred e Hermione che li raggiungevano mano nella mano.
<< Buon anno! >> Sorrise Hermione, e corse ad abbracciare Angelina, Ginny e Lavanda.
<< Devi farmi da testimone! >> Gli mise un braccio intorno alle spalle il gemello.
<< Glielo hai chiesto? >> Rimase a bocca aperta George.
<< Si >> Sorrise lui.
<< Complimenti! >> Lo abbracciò lui.
E’ vero, dopo tutto non poteva essere Capodanno migliore alla Tana.

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Capitolo 27
*** Vendetta. ***


Le vacanze passarono così in fretta che il primo giorno di scuola era già arrivato, ma nonostante tutto nessuno si demoralizzò, anzi le cose andarono meglio del previsto.
Fred e Hermione camminavano mano nella mano tranquillamente, mentre una gelosa Katherine li fulminava con lo sguardo.
<< Sembra un tantino fuori di sé, non trovate? >> Si voltò per guardarla, stava letteralmente spezzando in due la forchetta!
<< Mm, lasciala perdere >> Rispose Hermione mentre teneva gli occhi fissi sulla Gazzetta del Profeta.
<< Finirà per avvelenarti! >> Rise George, beccandosi una gomitata da Ginny che gli stava seduta accanto.
<< Ciao sfigati! >> Si mise a sedere Neville, accanto a Ginny.
<< Luna? >> Chiese Harry che era arrivato in quel momento, e si era seduto accanto a Hermione.
<< Non sta tanto bene, oggi vado a farle una visitina >> Ridacchiò lui, seguito a ruota dai gemelli.
<< Magari se parlate di queste cose in privati, invece che davanti a noi! >> Li riprese Ginny, arrossendo appena.
<< Ma se tu con Harry .. >> La sorella tappò la bocca in tempo a George, scoppiando a ridere guardando Harry.
<< Andiamo a lezione dai! >> Disse Hermione alzandosi.
<< Fred, possiamo parlare? >> Si parò davanti Katherine.
<< Lui deve andare a lezione >> Si mise davanti Hermione, guardandola con aria truce.
<< Voglio solo dirgli qualche parolina >>
<< Vai, ti raggiungo >> Le diedi un bacio veloce, e riluttante ascoltai la moretta di fronte a me.
<< Che significa? >> Urlò.
<< Significa che stiamo insieme >> Risposi secco.
<< Ma .. io e te .. c’era qualcosa tra di noi! >>
<< No, c’era solo sesso! Era solo sesso, tu sei stata un ripiego! >> Urlai in mezzo al corridoio dove stavamo, mentre alcuni Serpeverde si fermavano a vedere la scena divertiti.
<< Sei un vero bastardo! >> Urlò rossa di rabbia, dandomi uno schiaffo, per poi correre via piangendo e urlando << Me la pagherai! >>
<< Convinta tu! >> La rimbeccai, e con passi veloci raggiunsi la lezione.
<< Che voleva? >> Sussurrò Hermione, quando mi misi a sedere accanto a lei.
<< E’ finita, non ci darà più fastidio >> Le sorrisi, e tirai fuori il libro.
La vidi sorridere soddisfatta.
<< Prendi appunti prima che ti vadano male i G.UF.O >> Ridacchiai.
E la lasciai prendere gli appunti tranquillamente.
 
<< Giuro che gliela farò pagare, la Granger la pagherà! >> Sputò la moretta, mentre tirava fuori il suo calderone e metteva in atto la vendetta.
L’avrebbe pagata, eccome! Gli aveva soffiato il suo uomo, e l’avrebbe pagata cara.
<< Vediamo .. >> Prese il libro di pozioni avanzate e frugò alla ricerca di qualcosa per la sua vendetta << Questo potrebbe andare bene .. >> Disse con un filo di voce roca.
Un sorrisetto le spuntò in viso, ora doveva solo rubare qualche scorta da Lumacorno e il gioco sarebbe stato fatto.
Quant’era vero che si chiamava Katherine Peace, Hermione Granger l’avrebbe pagata.
<< Hei Kath, che fai? >>
<< Oh, niente! >> Rimise il libro dentro alla borsa, e si mise a sedere sulla sedia accanto sorridendo a Melanie che la guardava dall’alto in basso.
<< Come mai hai tirato fuori il calderone? Oggi non abbiamo Lumacorno >>
<< Lo stavo pulendo, l’ultima volta mi ero dimenticata di farlo >> Sorrise falsamente, e mise il calderone sotto al tavolino.
<< Oggi sono uscita con Josh >>
<< Oh, e come è andata? >>
<< Bene, stiamo ufficialmente insieme >> Sorrise radiosa.
<< Buon per te! >> La abbracciò.
<< Scendiamo? >>
<< Certo >>
 
<< Amico te la vuole fare pagare >> Sussurrò George all’orecchio del gemello.
<< Pff >>
<< No, non hai capito. Ho sentito che ne parlava con una ragazza nel bagno, vuole rifilarti qualcosa, vuole farla pagare anche a Hermione >>
<< Ci deve solo provare! >> Sbottai, e mi servì un'altra portata di patate.
<< Guarda >> Indicò Katherine infondo alla tavola che fissava con astio Hermione.
<< Smettila di fissarla! >> Urlò, facendo girare tutta la tavola verso di lui.
<< Con chi stai parlando? >> Chiese Dean Thomas.
<< Con lei >> Fece cenno con il capo verso Katherine.
<< Ti immagini le cose Weasley >> Disse tranquilla lei, e tornò a chiaccherai con le amiche.
<< Allora cosa hai sentito? >>
 
Flashback
<< Cosa stai facendo? >> Mirtilla Malcontenta si avvicinò maggiormente al calderone della mora.
<< Un filtro d’amore >>
<< Ma è proibito! >>
<< Fatti i cazzi tuoi fantasmina curiosa! Via! >> Urlò, scacciandola con la mano.
<< Kath, sei qui? >>
<< Si, vieni pure >> La incitò.
<< Ecco quello che mi hai chiesto >> Le porse un ingrediente che aveva appena rubato dalle scorte di Lumacorno.
<< Sei sicura che Fred Weasley ci cascherà? >>
<< Certo, io vinco sempre >> Sorrise malignamente lei, e tornò a mescolare il resto di quello che si trovava nel calderone.
 
<< Vedrò di stare attento .. >> Sussurrò.

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Capitolo 28
*** Non si arrende. ***


<< Ancora a studiare? >> Domandò incredulo il rosso di fronte a lei.
<< Abbiamo i G.U.F.O >> Rimbeccai irritata, e tornai a leggere la pergamena del compito di Storia della Magia che avevo finito di scrivere.
<< Ho bisogno della mia ragazza! Già non possiamo mai stare insieme durante le lezioni, anche il diritto della sera che è l’unico nostro momento libero vuoi rinunciare? >> La guardò accigliato lui, e si avvicinò a lei maggiormente per poterla guardare negli occhi.
<< Vai a dormire, devi ripassare! >> Gesticolai con le mani, e volsi lo sguardo ancora una volta alla pergamena posta sul tavolino.
<< Ti prego Herm >> Presa la pergamena e la spostò infondo al tavolo, si girò nuovamente verso di me e mi alzò il viso verso i suoi occhi << Solo un pochino di relax >> Mi implorò con la faccia da cucciolo.
<< No .. >> Smisi di guardare i suoi bellissimi occhi verdi e mi allungai a prendere la pergamena, ma fui nuovamente trattenuta dalle sue mani forti e calde.
<< Ti prego >> Implorò ancora.
<< Non fare così! >> Risi, e smisi di guardarlo per poi accontentarlo << Va bene >>
<< Grazie, grazie, grazie! >> Buttò i fogli da una parte e catturò le mie labbra.
<< Ti odio >> Risposi tra un bacio e l’altro.
<< Anche io >> Rise, e continuò a baciarmi con enorme foga.
E se qualcuno ci avessi scoperti? Infondo era mezzanotte la Sala Comune era vuota è vero … ma non si sa mai, magari qualcuno poteva aver preso il mantello di Harry e ci stava spiando! Arrossì ancora di più al pensiero, tanto da catturare l’attenzione di Fred.
<< Che c’è? >> Si fermò, e mi guardò incuriosito.
<< Niente, andiamo in camera tua? >>
<< Non dobbiamo svegliare Georgie >> Ridacchiò, e mano nella mano salì le scale con lui verso la camera che divideva con il gemello << Georgie ha un udito finissimo >>
<< Mm, tranquillo >> Ridacchia, e lentamente senza far il minimo rumore mi misi a sedere sul letto del rosso, che mi raggiunse e chiuse le tende del letto.
<< Un po’ di privacy finalmente .. >> Ridacchiò, e si avventò nuovamente a baciare e mordicchiare le mie labbra.
<< Voi due dovete trovare un altro modo per stare da soli, di sicuro non è la mia camera! >> Rise George, e si girò dall’altra parte a riprendere sonno.
<< Scusa >> Risi.
<< Dicevamo? >> Riprese ad avvicinarsi, e a  baciarmi le labbra.
<< Innamorati, pff >> Disse George un po’ scocciato.
 
<< Fred >>
<< Katherine >> La superò e continuò ad attraversare il corridoio.
<< Aspetta! >> Mi si parò davanti, e mi sorrise con innocenza << Volevo chiederti scusa .. e darti questi, sono per te e Hermione >> Tirò fuori dalla borsa una scatolina di cioccolatini.
<< Grazie >> Li presi e li ficcai distrattamente nella borsa.
<< Sono felice che tu stia insieme a lei >> Riprese a dire.
Ma io dico, può pensare che io sia così scemo? Pensa davvero che non mi sia accorto che mi rifila filtri d’amore? Bah.
<< Grazie >> Continuai a dire, riprendendo la camminata.
<< Fred >> Mi richiamò nuovamente.
<< Si? >>
<< Possiamo essere amici come con Melanie? >>
<< Certo >> Le sorrisi appena, e ripresi a camminare, imboccando la prima a destra.
<< Fratellino! Che è quella faccia? >> Mi mise una mano sulla spalla, cercando di fare il comprensivo.
<< Ecco cosa succede >> Mi guardai intorno per sicurezza, e tirai fuori il pacchetto di cioccolatini << Me li ha rifilati >> Sbuffai.
<< Non si arrende eh >> Fece una piccola smorfia lui, e mi prese il pacchetto dalla mani esaminandolo << Sai .. >> Disse con un sorrisetto malandrino << Ho trovato un bello scherzetto da farle >>
<< Ovvero? >>
<< Ciao ragazzi! >> Piombò in mezzo alla conversazione una Ginny sorridente.
<< Ciao sorella >> Salutò veloce George, fece per riprendere a parlare quando si fermò a guardare la sorella con un altro sorrisetto << Sorellina cara, mia amata sorella .. >>
<< Okay finiscila di chiamarmi così, e dimmi che favore vuoi >> Fece un movimento con le mani come per dire “Sputa il rospo”.
<< Katherine da tipo due settimane continua a dare dolci e altre robe commestibili a Fred con dentro filtri d’amore, dobbiamo ringraziarla in qualche modo, no? >> Sorrise malandrino lui.
<< Oh, ci penso io >> Prese dalla mani di George, e sorrise malignamente << Stasera avrete una bellissima sopresa >> Scoccò un bacio sulla guancia a entrambi, e con passi veloci sparì dalla visuale.
<< Contento? >> Mi mise un braccio intorno alle spalle sorridendo.
<< Siete perfidi voi due, a volte penso che nella pancia della mamma c’era anche lei quando dovevamo nascere noi >> Risi, e con tranquillità attraversai il corridoio.
<< Andiamo a mangiare qualcosa nella cucine? >> Propose George.
<< Ma si dai, e poi ci amano in quella cucina! Siamo degli eroi della Guerra Magica contro Voldemort! >> Risi, e insieme imboccammo la strada verso le cucine.
<< Hai già pensato a che cosa regalare Hermione per il vostro mesiversario? >>
<< Non del tutto, che dici, le prendo una collana? >>
<< Mm, i gioielli non fanno per lei .. un nuovo animale? >> Propose, mentre apriva la porta delle cucine e ci si fiondava dentro.
<< Nah, Grattastinchi basta e avanza! >> Presi un budino dal frigo e affondai il cucchiaino per poi portarlo alla bocca, e assaporare soddisfatto.
<< Dammene un po’, ingordo! >> Mi prese il budino dalle mani e mi portò alla bocca una cucchiaiata.
<< Odioso! >> Presi un altro budino, e ripresi a mangiarlo.
<< Oh eccovi finalmente, è tutto il giorno che vi cerco! Dove siete finiti? >> Chiese Hermione entrando nelle cucine.
<< Avevamo fame >> Disse George con semplicità.
<< Ma la cena è tra poco! >> Rimbeccò lei, mi si avvicinò con un sorrisetto << Me ne dai un po’? >> Chiese con la faccia da cucciola.
<< No >> Portai il budino fuori dalla sua portata, e continuai a mangiare.
<< Ti pregooo! >> Chiese di nuovo con un sorrisetto << Ti pago in merendine marinare! >>
<< E che me ne faccio? E poi sono io quello che le vende, tu non sai neanche come inventarle >>
<< Allora ti pago in baci, dai, dai dai! >> Si aggrappò con forza al mio braccio strattonandomi.
<< No >> Voltai lo sguardò dall’altra parte divertito.
<< Fred >> Mi richiamò. Prese il mio viso tra le mani, e lo riportò a guardare i suoi meravigliosi occhi color nocciola << Ti pregoo! >> Si avvicinò con lentezza e mi lasciò un bacio sul naso dolcemente.
<< Va bene >> Le passai il budino che mangiò in tre cucchiaiate, e tornò a guardarmi << Voglio la mia ricompensa >> Mi avvicinai nuovamente a lei, e presi a baciarlo.
<< Vi prego, non di fronte a me! >> Rise George, e si precipitò fuori dalla stanza.
<< Gli elfi sono andati via, possiamo restare quanto vuoi >> Ripresi a baciarla ridendo, e la feci appoggiare al tavolino lì a fianco, baciandola ancora e ancora.
 
<< Mi togli il fiato così >> Mi allontanai appena ridendo, e mi lasciai baciare il collo scoperto socchiudendo gli occhi a ogni suo piccolo bacio.
<< Sei invitante con questo maglione >> Ridacchiò lui, e prese a sbottonare il maglioncino della divisa mentre baciava ogni centimetro del mio collo nudo.
<< E se entra qualcuno? >> Riuscì a dire, riprendendomi da quello stato di estasi, mentre portavo una mano sulle sue spalle.
<< Non verrà nessuno >> Riprese a baciarmi con più foga.
Lasciò cadere il maglione di cotone a terra, e sbottonò con fretta la camicia per poi abbassarsi a baciare la pancia nuda.
<< Fred .. >> Gli misi una mano tra i capelli, lo vidi rialzarsi baciandomi ogni strato di pelle scoperta dalla camicia.
<< Sei bellissima >> Sussurrò avventandosi sulle mie labbra.
<< Tu lo sei di più >> Presi a baciargli il collo mentre con la mano libera gli sfilavo il maglione, lasciando anche lui in camicia.
Lo vidi fermarsi, guardare la camicia e poi guardarmi nuovamente con un sorrisetto.
<< Che direbbero se ci vedrebbero così? Soprattutto la Mc Granitt se vedrebbe la su.. >> Gli tappai la bocca con la mano e ridacchiai.
<< Baciami a basta >>
Sorrise divertito, e riprese da dove aveva lasciato.
<< Fred, vieni a vedere! >> Entrò il gemello nelle cucine.
<< Non vedi che sono un po’ occupato? >> Continuò a baciarmi senza degnarlo di uno sguardo.
<< Vieni a vedere, ti divertirai, ah Hermione, vieni anche tu! >> Rise e poi ci guardò con un sorrisetto << Bricconcelli! >>
<< Arriviamo! >> Mi abbottonai la camicia, mi rimisi il maglione, sistemai i capelli e rossa in viso lo seguì fuori dalle cucine.
 
<< Vattene, lasciami! >> Urlò la moretta, liberandosi dalla presa di Cormac.
<< Ma io ti amo! >> Urlò lui, e si avventò alle sue gambe per impedirle di andare via.
<< Lasciami! >> Urlò, lo scostò dalle gambe e velocemente prese a salire le scale del dormitorio femminile.
<< Ma come ..? >> Rimasi a bocca aperta guardando la scena, e scoppiai a ridere.
<< Bello scherzetto, eh? >> Spuntò la sorella Weasley da dietro, ridacchiando.
<< Sorella, noi ti amiamo! >> La abbracciarono i gemelli.
<< Grazie, grazie! >> Fece dei piccoli inchini teatrali e scoppiò a ridere ancora di più vedendo cadere Cormac dalle scale trasformate in scivolo che portavano al dormitorio femminile.
<< Geniale! >> Rise di gusto Fred, mentre si aggrappava al fratello per non cadere a terra dalle risate.

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Capitolo 29
*** Merlino, tu sei fantastica! ***


<< Non sapevo cosa regalarti .. >> Iniziai << Ma penso di aver trovato qualcosa che fa al caso nostro >> Mi girai a guardarla, sorrideva.
<< E dovevi fare tutto questo spettacolino per darmi il regalo per il nostro mesiversario? >> Indicò la stanza attorno.
Avevo avuto la grandiosa idea di usare la Stanza della Necessità, avevo chiesto aiuto, e preparato tutto a puntino per lei.
Candele, cena, fuoco scoppiettante, letto, e .. tanto amore.
<< Bè si, che mesiversario è se no? >> Le sorrisi, e mi avvicinai con la sedia a lei.
<< Qual è allora questo regalo? >> Domandò curiosa, gli occhi vispi e il sorriso a trentadue denti.
<< Questo >> Tirai la scatolina fuori dal pantalone nero elegante che avevo indossato per la serata, e glielo porsi << Aprilo >> La incitai con un sorriso.
Aprì la scatolina timorosa e emozionata al momento, e rimase a bocca aperta.
<< Oh >> Riuscì solo a dire.
<< Ti piace? >>
<< E’ bellissima >> Sussurrò, e alzò lo sguardo verso di me << Grazie è bellissima .. >>
<< Te la metto? >>
<< Si >> Mi porse la collanina con il cuore che le avevo preso, anche se a dire il vero non era una semplice collanina, le avevo fatto incidere il mio nome, solo per lei.
Le misi la collana e poi tornai a guardarla dolcemente.
<< Sei sicuro che ti piace? Perché se no possiamo andare a prenderne un'altra, ad Hogsmade ne possiamo trovare di migliori .. >>
<< No >> Disse con tono fermo, e mi guardò dolcemente << Va bene questa, mi piace tantissimo, penserò a te tutte le volte che saremo lontani .. in qualsiasi occasione potrebbe capitarci >>
<< Merlino, tu sei fantastica! >> Sorrisi, e mi avvicinai per baciare quelle labbra tanto desiderate.
La presi in braccio senza staccarmi dalle sue labbra e la portai a sdraiarsi con me sul letto. Ripresi a baciarla con più foga, dando di tanto in tanto qualche bacio sul collo roseo.
<< Dovrei impazzire se mi facessi qualcos’altro e invece con solo dei baci mi porti in esasti .. >> Ridacchiò lei, mettendomi una mano nei capelli.
<< Tu sei peggio per me >> Risi, e scesi a baciarle il collo, per poi scendere più giù aprendo il vestitino nero che si era messa.
<< Merlino, Fred .. >> Disse con un sospiro, mentre avevo lasciato scivolare via il suo abito e le baciavo la pancia piatta sfiorando i suoi seni con la mano.
<< Herm, quando ti metti certe cose almeno dimmelo! >> Ridacchiai, e mi portai su per poter baciare nuovamente le sue labbra perfette.
<< Rimani sempre vestito tu! >> Rise mentre mi baciava, e con una mano buttava a terra i pantaloni che mi aveva slacciato, per poi sbottonare la camicia che indossavo.
<< Non parlare .. >> La baciai con più foga, e le accarezzai le cosce scoperte.
<< Sto impazzendo così >> Sussurrò con voce roca, mentre infilavo una mano nei suoi slip e mi avventavo a massaggiarle la sua intimità.
<< Impazzisco di più io quando ti vedo sotto di me >> Ridacchiai, e infilai un dito nella sua intimità muovendolo.
<< Ti odio quando mi vuoi far impazzire! >> Disse cercando di controllare i gemiti di piacere.
Vederla in estasi era la cosa più bella del mondo, vedere che ero io provocargli quei gemiti di piacere era ancora meglio, Merlino quando è bella?
<< Mi vendico così >> Sospirò, ed emise un gemito di piacere quando aumentai il movimento del dito.
<< Fallo pure >> Le baciai il naso.
<< Subito >> Mi fermò anche se contro voglia, e ribaltò le posizioni, per poi mettersi a giocare con l’elastico dei boxer.
<< Cosa vorresti fare? >> Le sorrisi malandrino, lasciandogli condurre il gioco.
<< Voglio vederti dire il mio nome >> Ridacchiò, e prese a baciarmi, infilando una mano nei boxer e accarezzarmi il membro.
<< E vuoi farmi impazzire >> Sospirai, trattenendomi dal non venire all’istante.
Era brava! E mi faceva davvero impazzire, avrei potuto perdere il controllo da un momento all’altro.
<< E’ anche quello il mio intento >> Mi sussurrò all’orecchio e iniziò a toccare muovere la mano con lentezza su e giù.
<< Ti odio >> Risposi con un gemito di piacere << Herm .. ti prego, mi vuoi morto >> Emisi un altro gemito di piacere.
<< Ti odio anche io >> Prese a baciarmi il collo, e lasciò perdere i boxer ormai gonfi per l’eccitazione.
 
<< Li disturbiamo così! >> Lo rincorse la sorella nel corridoio.
<< Li abbiamo sempre disturbati, e poi devono tornare subito al dormitorio prima che Gazza li scopra! >> Rispose il gemello, camminando in fretta verso la Stanza della Necessità.
<< Ci uccideranno, è il loro mesiversario! >> Sbuffò la rossa.
<< Lo faccio per non mandarli in punizione >>
 
<< Fred! >> Urlò il gemello appoggiato alla porta.
<< Proprio ora devi rompere? >> Sdraitai, e coprì con le lenzuola Hermione imbarazzata più che mai.
<< Dovete tornare nelle vostre stanze, Gazza si aggira per questo corridoio! >>
<< Scusatelo, è un guasta feste! >> Lo riprese Ginny, spuntando da dietro di lui.
<< Arriviamo >> Mi alzai, e presi a vestirmi per poi aspettare che Hermione facesse lo stesso.
<< Abbiamo tempo dai >> Mi sorrise dolcemente mentre uscivamo nella stanza mano nella mano.
<< Scusateci davvero, io gli avevo detto di non farlo! >> Disse Ginny, mortificata.
<< Tranquilla sorella >> Le scompigliai i capelli e continuai a proseguire verso la Sala Comune.
<< Dannati ragazzacci dove siete? Lo so che siete qui! >>
La voce di Gazza ci fece risvegliare.
<< Correte! >> Urlai,  imboccando le scale che portavano alla Sala Comune.
Dannato Gazza, e dannato fratello gemello!
Almeno oggi non potevo avere un po’ di fortuna?
Non credo di aver chiesto tanto.

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Capitolo 30
*** Cinque mesi. ***


Cinque mesi. Erano passati cinque mesi. Sembrava essere passata un eternità, invece erano solo cinque mesi. Cinque mesi che erano non c’era più nella sua vita.
Era accaduto tutto così in fretta, troppo in fretta.
L’aveva lasciato, ma ancora non ci volevo credere, sembrava impossibile.
<< Fred? >> La luce accecante lo fece risvegliare e tornare a coprirsi come un riccio sotto le lenzuola del letto.
<< Mm >> Mugugnò, si girò dalla parte opposta della finestra.
<< Devi uscire da questo letto, non puoi fare così per sempre! >>
<< Sono grande e vaccinato, posso farlo! >> Sdraitai, e mi coprì di più con la coperta.
<< Torna a lavoro, ti prego. Mi sento solo, e non può aiutarmi sempre Angie >> Sussurrò il gemello.
<< Non ce la faccio, tutto mi ricorda lei, tutto, è .. mi manca troppo >> Scostai la coperta, e lo guardai con una nota di tristezza sul viso.
<< Lo so, ma bisogna andare avanti .. >>
<< La amo troppo >> Sussurrai, e abbassai il capo.
<< Cercala, e dille la verità >>
<< Ci ho provato, pensi che non l’abbia fatto? Se non c’eri tu a testimoniare la mia innocenza non mi avrebbe neanche ascoltato! >>
 
Flashback
<< Cosa vuoi? Non ti è bastato spezzarmi il cuore? >> Fece per chiudere la porta di casa ma lui la bloccò in tempo.
<< Ti prego ascoltami, anzi ascoltaci >> Si scostò appena per far vedere dietro di sé il gemello << Voglio dirti tutta la verità >>
<< Entrate >> Sussurrò lei, si scostò per farli entrare in casa Granger, deserta a quell’ora.
<< Bene >> Iniziò George.
<< Parlo io, tu .. >> Mi fermai, e ripresi a parlare con più coraggio << Non l’ho mai amata, ero sotto la maledizione imperius, non avrei mai fatto niente per poterti ferire così, mai, e soprattutto non con Katherine >>
<< Quindi mi avresti volentieri tradito con qualcun’altra? >> Alzò un sopracciglio.
<< Certo che no, quello che voglio dirti è che si è trattato di un malinteso, e che io non ho colpe >>
<< Non hai colpe? >> Sputò le parole con rabbia << Sei tu quello che ha ficcato il suo membro nella sua graziosa cavità, devo ricordartelo? >>
<< Era sotto la maledizione imperius! >> Lo difese il gemello, per poi continuare << Io ho sentito Katherine che lo diceva a .. >>
<< Sta zitto! Non voglio mai più provare a sentire un'altra di queste menzogne, e tu che lo appoggi pure in queste cose! Uscite! Fuori di qui! >> Urlò con le lacrime agli occhi, e ci buttò letteralmente fuori dalla casa senza degnarci di uno sguardo.
Giurai di aver sentito un singhiozzo prima di sbattere il naso contro la porta che si chiudeva.
 
<< Fred, devi vivere, okay? Devi andare avanti, fallo per noi, fallo per la mamma, lei non riesce a vederti così >> Mi abbracciò George.
<< Mi manca, quanto darei per averla qui .. >> Sussurrai.
<< Hei >> Sbucò dalla porta Ginny con un sorriso.
<< Ciao >> La salutai.
<< Come stai? >> Domandò a voce bassa, e si mise a sedere sul letto accanto a me, mentre mi guardava preoccupata.
<< Come tutti i giorni: uno schifo. E’ pronta la colazione? >> Cambiai argomento, e mi cambiai rapido per scendere in cucina.
<< Si, la mamma ha detto che ti deve dire qualcosa, ti aspetta giù >>
<< Va bene >> Salutai con la mano, e scesi in cucina.
 
<< Mi manca veramente tanto Herm, non si è più fatta sentire da quando è finita >>
<< Manca anche a me, e Fred è .. distrutto, non vuole neanche più lavorare, come faccio io? >> Chiese con un filo di tristezza George.
<< Non lo so, se solo lei capirebbe che è colpa di quella puttana! >> Sbuffò lei.
<< Tu sai che fine ha fatto? >>
<< No, l’ultima volta che l’ho vista è stato quel giorno >>
 
Flashback
<< Fred .. >> Sussurrò Hermione, spostando lo sguardo dal fidanzato alla mora che aveva sotto di sé.
<< Ho vinto io, Granger >> Ghignò Katherine, soddisfatta mentre si scostava il rosso da sopra di sé.
<< Come hai potuto? >> Chiese con voce bassa mentre le lacrime scendevano sulle guance rosee.
<< Io la amo >> Disse con tono deciso Fred.
<< Visto? Eri solo un divertimento, una putt.. >>
<< Non chiamarla così! Tu sei la puttana! >> Urlò Ginny con le guance rosse di rabbia.
<< Tu sei la puttana, e non Hermione. Fred non l’ha mai usata, MAI. Mettitelo in testa >> Proseguì il gemello.
<< Peccato che mi abbia appena scopata! >> Ridacchiò Katherine.
<< Non voglio mai più vederti! >> Urlò scoppiando a piangere la riccia, e con velocità uscì dalla stanza del gemello, per poi uscire dalla Tana e smaterializzarsi.
<< Fred, perché? Stavi così bene con Hermione! >> Lo rimproverò la sorella.
<< Io .. >> Si fermò prima di terminare la frase, e sembrò riprendersi dal suo stato di shock, si guardò intorno per poi rimanere pietrificato alla vista di Katherine accanto a lui, nuda per di più! << Cosa è successo? >>
<< Chiedilo a lei, ti deve aver fatto qualcosa, ne sono certo! >> Urlò di rabbia la sua fotocopia, e si avventò a scagliare qualcosa contro la mora sul letto che ridacchiava.
Fortunatamente Ginny l’aveva fermato in tempo << Non ne vale la pena. E tu, fuori di qui! >> Fece alzare sgarbatamente la ragazza dal letto, indicando la porta << Fuori da casa mia! >>
<< Hermione? >> Si alzò di scatto dal letto Fred, tenendosi il lenzuolo attorno.
<< Ha visto tutto, si è smaterializzata >>
<< Non è possibile .. come ho fatto .. come ho fatto a scoparmela?? >> Camminò veloce avanti e indietro per la stanza, mentre si batteva la mano sulla fronte.
<< Penso abbia usato un filtro d’amore >> Ipotizzò Ginny.
<< No, non penso .. forse ha usato .. spero di sbagliarmi >> Uscì dalla stanza il gemello, corse verso Katherine che si era vestita e stava per smaterializzarsi << TU! ASPETTA! >> Urlò, e la afferrò prima che potesse sfuggirle.
 
<< Fred, devi farmi un favore oggi. Devi andare a comprare una cosa nel mondo babbano, un compufer, tuo padre vuole imparare a usarlo >> Disse Molly, guardando il figlio fare colazione.
<< Computer semmai, va bene mamma. Ci vado oggi dopo il lavoro, okay? >>
<< Grazie tesoro mio >> Gli diedi un bacio sulla guancia, e si dileguò a lavare i piatti sporchi.
Magari oggi l’avrebbe incontrata, magari oggi le avrebbe potuto dire la verità, spiegare, convincerla e riaverla tra le sue braccia.
Magari.
O magari l’aveva completamente dimenticato, e aveva qualcun altro.
Spero solo di no, pensò mentre addentava un biscotto.
<< Io vado a lavoro >> Disse con George uscendo dalla porta.
<< Aspettami! >> Urlai, e lo raggiunsi sulla soglia.
<< Vieni? >> Domandò incredulo.
<< Certo, però stacco prima, devo andare a comprare una cosa che mamma mi ha chiesto >>
<< Va bene, andiamo a fare quello che sappiamo fare meglio! >> Sorrise lui, e si smaterializzarono nel negozio.
 
<< Salve, vorrei un computer >>
<< Ne desidera uno in particolare? >> Domandò il commesso.
<< No, il migliore che abbia per chi è alle prime armi >>
<< Allora ho quello che fa al caso suo >> Si chinò a prendere una enorme scatola che lasciò cadere con un tonfo sul tavolo << Questo computer è fantastico, ed è adatto per chi è alle prime armi >>
<< Ottimo, mi dica quanto le devo >>
<< Cinquecento sterline >>
<< Ecco a lei >> Gli diedi i soldi babbani che aveva scambiato prima di arrivare al negozio, e con il sacchetto in mano uscì.
Si guardò intorno, lei non c’era. Doveva farsene una ragione, DOVEVA.
Non l’avrebbe vista, non avrebbe più accarezza, non avrebbe mai più fatto l’amore con lei, non l’avrebbe mai più baciata, non avrebbe più potuto farlo, e lei poteva benissimo averlo già dimenticato. Poteva benissimo avere un figlio, con un altro, un marito migliore.
<< Ma tu sei Fred Weasley, uno di questi ragazzi che ha salvato il Mondo Magico? >>
<< Si piccolina sono io, anche se non pensavo di essere così famoso! >> Le sorrise lui, abbassandosi all’altezza della bambina di fronte a lui che passeggiava con la madre.
<< Mi fai un autografo? >> Sorrise lei, e gli porse un foglietto con la penna.
<< Certo, ma tu come fai a conoscermi? >> Le sorrise mentre le faceva un firma sul foglietto.
<< La mamma parla sempre di te >> Alzò il viso verso la madre, e rimase pietrificato.
<< Alicia, Alicia Spinnett? >> Rimase a bocca aperta, per poi abbracciarla.
<< Come stai? >> Le sorrise lei, e si avvicinò la figlia alle gambe.
<< Ma come? >>
<< E’ uguale a suo padre >> Sorrise guardando la figlia dolcemente, poi riprese a parlargli << Mi sono sposata dopo scuola e ho avuto lei >>
<< Oh, assomiglia molto anche a te! >> Indicò i suoi lunghi capelli biondi.
<< Grazie >> Sorrise imbarazzata lei, e presi in braccio la figlia << E’ meglio che andiamo, ci si vede, okay? >> E si incamminò per la Londra babbano ridendo e scherzando con la figlia.
Ma pensa un po’ sorrise guardandola andare via.
Riprese a camminare e si fermò di fronte i vestiti da sposa.
Lo perseguitava?
E ricadde in un altro ricordo.

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Capitolo 31
*** Ma non era Fred, era George. ***


Flashback
<< Manca solo una settimana e finiamo questo inferno >>
<< E avremo tutto il tempo del mondo, ci sposeremo >> Si avvicinò a lei, e con delicatezza si posizionò sopra di lei scivolando dentro.
<< E tu non sei mai sazio >> Ridacchiò lei guardandolo, mentre gli accarezzava le braccia.
Avevano conseguito quasi tutti i M.A.G.O l’ultimo sarebbe stato il lunedì e avevano deciso di prendersi una pausa, una gran lunga pausa nel letto di Fred, nel dormitorio maschile.
<< Ti amo >> Sussurrò lei, tirandolo verso di sé per baciarlo.
<< Io di più >> Disse con voce roca, mentre iniziava a dare piccole spinte dentro di lei.
<< Avremo tanto tempo per noi, per farlo ancora >> Disse con voce roca lei, mentre buttava la testa all’indietro dalle scariche di piacere che le annebbiavano la mente.
<< Avremo tanti bei bambini con i capelli rossi >> Ridacchiò lui, e aumentò la velocità delle spinte lentamente mentre il piacere lo faceva gemere sempre di più.
 
Il vento gelido di novembre che gli solleticava il viso lo riportò alla realtà.
<< Devo andare a casa >> Dissi con voce bassa, e ripresi a camminare per poi svoltare in un angolo buio e smaterializzarmi.
<< Fred, fratello! Dove sei stato? >>
<< Charlie! Come mai qui? >> Mi avvicinai alla soglia della porta dove mi aspettava con un sorrisetto.
<< Mi sono preso una piccola vacanza, dopo domani torno a casa >>
<< Oh, bè entriamo dai, qui si congela! >> Sorrisi, e chiusi la porta dietro le spalle << Ciao papà, ti ho comprato il computer >> Lasciai il sacchetto sul tavolo, e tornai a parlare con Charlie che stava seduto sul divano.
<< Allora come va la vita? Il negozio? >>
<< Bene bene, tu? Ti sei trovato una donna o fai la corte ancora ai draghi? >>
<< Spiritoso! >> Mi diede uno scappellotto sulla testa e continuò il discorso << No, ho avuto qualche storiella in questi mesi ma niente di importante. Io sono un uomo libero! >> Si pavoneggiò lui.
<< Sei peggio di Percy >>
<< Guarda che ti ho sentito >> Urlò dalla cucina Percy.
<< Ops >> Scoppiai a ridere.
<< Charlie! >> Urlò Ginny, e si avventò sul fratello << Quanto mi sei mancato! >> Lo strinse forte.
<< Anche tu sorellina mia! E il tuo ragazzo? >> Si guardò intorno.
<< Eccomi! >> Spuntò dalla cucina e corse a stringergli la mano amichevolmente.
<< Oh ragazzo, come va con mia sorella? La tratti bene, vero? >> Lo guardò.
<< Si, si .. è in buone mani! >>
<< Buon per voi .. allora da quanto voi fate sesso? Orecchie indiscrete mi hanno detto di avervi sentiti più di una volta! >>
<< Noi .. >> Sbiancò il Ragazzo Sopravvissuto.
<< Te l’avevo detto che bisognava insonorizzare la stanza! >> Sussurrò la fidanzata all’orecchio del ragazzo, ormai rossa di vergogna, per poi prendere parola e guardare male il gemello che entrava in salotto in quel momento << A qualcuno piace origliare un po’ troppo >> Guardò truce George.
<< Sei tu che non insonorizzi la stanza e io sento >> Si giustificò lui.
<< Certo, vogliamo parlare di te e Angelina? >> Rimbeccò lei con un sorrisetto << Sai l’altro giorno ho sentito Angelina dire .. >>
<< Stai zitto o ti uccido! >> Ridacchiò lui, coprendo con una mano la sua bocca.
<< Ragazzi a tavola! >> Urlò Molly dalla cucina.
 
Non riusciva a dormire neanche quella notte. Da cinque mesi non riusciva più a farlo, era impossibile, aveva in mente ancora la sua voce, la sua bocca, il suo corpo, tutto.
Perfino il suo profumo.
Non riusciva neanche a dormire tranquillamente quelle poche volte che lo faceva, gli veniva in mente quel maledetto giorno, quella puttana maledetta che gli aveva rovinato la vita.
Eppure continuava ad amarlo, a pensarlo, e non riusciva neanche a farsi più una vita.
Aveva chiuso con il Mondo Magico da cinque mesi, aveva rinchiuso la bacchetta nel comodino insieme alla collana che gli aveva regalato, aveva smesso di sorridere sempre tanto che i genitori si erano preoccupati.
“Tutto bene Hermione?”
“Si mamma, non preoccuparti. Sono stanca perché stanotte ho fatto il doppio turno, vado a lavoro che mi aspettano”
E scappava sempre in quel locale babbano dove lavorava da cinque mesi, da quando tutto era precipitato.
Da quando Fred aveva spesso di vivere nella sua vita.
Da quando lei aveva rinunciato a sposarlo alla fine della scuola, scelta affrettata ma comunque meravigliosa, una meravigliosa vita con lui, voleva solo questo.
Si rigirò nel letto per l’ennesima volta e si addormentò, rivivendo i ricordi.
 
<< Hermione >>
<< Si? >>
<< Pensi che si affrettato sposarsi dopo la scuola? >>
<< No, perché tu pensi di si? >> Si alzò appena dal petto per guardarlo meglio in viso.
<< No, però .. che penseranno gli altri? Insomma stiamo insieme da pochissimo e sei giorni dopo che stavamo insieme ti ho chiesto di sposarmi, non credi davvero sia affrettato? >> La guardò.
<< No. Ti amo da quando avevo quattordici anni, e sono sicura di quello che voglio, okay? Voglio Fred Weasley >> Lo guardò dolcemente.
<< Vederti quella volta con Krum è stato .. non so spiegarmi, penso di essermi innamorato lì di te >> Rispose imbarazzato guardandola.
<< Ti amo >> Mi avvicinai per baciarlo, e sorrisi.
<< E’ stato scritto nelle stelle che dovevamo innamorarci così giovani e sposarci! >> Imitò la voce della Cooman, e rispose al bacio stringendomi.
 
Si risvegliò con la luce del sole che spuntava dalla finestra, la stava accecando! Si alzò lentamente, e chiuse le tende, un altro po’ di ricordi e avrebbe voluto andare a lavoro.
La faceva sentire meglio quando li sognava, quando li riviveva, si sentiva felici, gli rallegravano la giornata, lui gli rallegrava la giornata con quei sorrisi .. quei sorrisi così lontani ormai.
<< Hermione? >>
<< Si, mamma? >> Si accostò alla porta.
<< E’ arrivato questo per te >> Aprì la porta e la madre gli porse una lettera marcata con la W.
Weasley.
Fred.
Ginny.
George.
Fred.
Fred.
Fred.
Doveva essere sua, no?
La aprì lentamente e lesse:
Cara Hermione,
Ti scrivo come ogni anno, e spero che questa lettera ti arrivi al più presto, sperando anche di non aver messo pochi francobolli.
Ti aspetto come ogni anno alla nostra cena di Natale e di Capodanno, fammi sapere entro il 20 dicembre se ci sarai, ne sarei molto felice.
Con affetto Molly Weasley.
 
Natale e Capodanno. Voleva dire di nuovo Fred, di nuovo vederlo, di nuovo soffrire.
<< Tutto apposto tesoro? >>
<< Si mamma, non preoccuparti >> Prese la lettera e la buttò dentro il cassetto dove teneva la bacchetta e la collana << Vado a fare una passeggiata, torno per cena, okay? >> Le sorrise, non aspettò risposta e si precipitò in bagno a cambiarsi, una doccia fredda le avrebbe fatto bene.
 
<< Mamma l’ha invitata >>
<< Hermione? >> Lo guardò da dietro il bancone.
<< Si >> Gli passò una fattura e aprì la cassa del negozio << Magari .. >>
<< Non penso >> Accostò la fattura alle altre che tenevano legate con un fermaglio << Cercherò di essere il meno .. oppressivo, al massimo non verrò alla Tana >>
<< Mm, non farlo >>
<< Si vedrà >> E sparì dietro al retro, aveva bisogno di pensare.
L’avrebbe rivista, e a dicembre sarebbero stati sei mesi, sei mesi che non la toccava, che non la vedeva, che non l’aveva sposata.
Mentre il gemello era stato più fortunato di lui, aveva sposato Angelina tranquillamente e lui era andato al matrimonio con il cuore a pezzi, aveva visto lui e Hermione, aveva visto quel si tanto atteso.
Era solo illusione.
 
Non aveva mai visto così giù di morale il fratello, era una tortura, lui aveva tutto, mentre il suo gemello pativa le pene dell’inferno.
Soffriva in silenzio, soffriva pensando a Hermione che ormai era sparita completamente.
Doveva fare qualcosa, doveva convincerla dell’innocenza di Fred, e doveva farlo ora.
<< Fred, io stacco prima. Ci vediamo a cena, okay? >>
<< Va bene >> Rispose con un filo di voce il rosso.
E si smaterializzò.
Attraverso il lungo tratto di giardino enorme che stava intorno alla casa, arrivò sulla soglia e bussò.
<< Desidera? >> Un uomo con i capelli bianchi e la barba aprì la porta al rosso, lo guardò dall’alto in basso.
<< Vorrei parlare con Katherine Peace >>
<< Venga >> Lo incitò a entrare.
<< Preferisco aspettarla qui >>
<< Va bene >>
 
La passeggiata non le aveva fatto per niente bene, aveva riportato a galla altri ricordi, troppi ricordi che ora diventavano dolorosi, atroci.
Il parco a quell’ora era deserto, i bambini che prima giocano felici erano andati via mano nella mano con le loro mamme, e lei in quell’occasione aveva rivisto Fred che mano nella mano camminava con lei nei corridoi, che le baciava la mano, che le diceva “Ti amo” mentre si avviavano a fare lezione.
Aveva rivisto le braccia di Fred stringerla, farla sua, farla sentire protetta.
Era solo un'altra illusione.
Illusione.
Illusione.
Illusione che da quel giorno fino ai cinque mesi che erano passati la perseguitavano.
<< Avanti, valle a dire la verità! >>
<< Non toccarmi, levami le mani di dosso!
<< Muoviti! Hai combinato il danno, ora aggiustalo! >>
Si voltò di scatto e trovò a pochi passi dalla panchina su cui era seduta due ragazzi: uno molto alto, capelli rossi, e una ragazza più bassina che veniva trascinata dal rosso.
Per un attimo perse il battito il cuore di Hermione, ma non era Fred, era George.

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Capitolo 32
*** La colpa è mia. ***


Mi alzai paonazza dalla panchina su cui ero seduta.
Cosa voleva ancora George?
<< Hermione! Aspetta, dev.. dobbiamo parlarti! >> Strattonò per un ultima volta Katherine e mi fermò afferrandomi per un braccio << Ti prego ascolta >> Volse lo sguardo verso la mora e me la spinse di fronte << Digli la verità! >>
<< Non c’è nessuna verità da dirmi >>
<< Invece si, parla! >> Urlò contro Katherine nuovamente.
<< Va bene, va bene. Ma prima sediamoci, mi fanno male le gambe per quanto mi hai trascinata qui! >> Si mise a sedere sulla panchina, e intimò George e me ad ascoltarla << E’ vero ho usato la maledizione imperius su Fred, volevo farti un torto perché a me lui è sempre piaciuto più di Melanie, e lui ti ha sempre guardata fin dall’inizio dell’anno con .. con quello sguardo! >> Agitò le mani << Ed ero gelosa, e andavo a letto con lui per divertimento e per sottrarti in un certo senso, però poi le cose sono cambiate >>
<< Ovvero? >> Domandai guardandola.
<< Melanie quando si fidanzò mi disse di lasciarlo perdere, mi diceva “Lui è innamorato di Hermione anche se non lo ammette! Lascialo, non andarci più a letto, ti usa e ti spezzerà il cuore”. Se non era per lei non avrei manco notato come ti guardava, ma io mi sentivo sola senza di lui, Melanie aveva quel ragazzo con cui sta attualmente, Josh >> Si fermò per riprendere fiato e poi parlò di nuovo << E quindi .. >>
<< No, aspetta >> La fermai << Perché tu e Melanie vi siete .. >> Arrossi imbarazzata.
<< Fatte più volte lo stesso uomo? >> Ridacchiò lei << E’ una cosa che non sappiamo controllare, ce li siamo sempre un po' scambiati i ragazzi .. infondo ci piaceva e ci piace anche ora divertirci non lo nego, però Melanie è sempre stata più buona di me, Melanie ha sempre pensato prima di reagire, non è impulsiva come me >> Abbassò appena lo sguardo, e continuò << Mi dispiace per quello che è successo, ma ti giuro che lui non centra niente. La colpa è solo mia, e penso che tu debba .. >>
<< .. Parlarne al più presto con Fred >> Concluse il gemello seduto accanto a me.
<< Come faccio a essere sicura che non menti? >>
<< Sei brava in Occlumanzia? >>
<< Si >>
<< Bene, allora fai pure >> Si mise su dritta, e aspettò.
<< Non ho la bacchetta >>
<< Usa la mia >> Mi porse la bacchetta George, la afferrai e cascai e vidi.
 
<< Cosa vuoi ancora? >>
<< Parlare, possiamo? >> Entrò senza permesso in casa la moretta.
<< Parla >> La incitò Fred.
<< Imperio! >> Tirò fuori la bacchetta e gliela buttò contro, in pochi secondi lui era già ai suoi ordini. Sorrise soddisfatta lei, e parlò con voce chiara e suadente << Tu ami me, non Hermione, non altre, ami me. E ora mi porterai in camera tua, e mi farai tua. Chiunque domanderà perché siamo finiti a letto dovrai rispondere semplicemente “Io la amo, amo Katherine”, tutto chiaro? >>
Lui annuì con un sorrisetto, e si precipitò sulla labbra di lei.
 
Vedere quelle immagini era una vera rivelazione.
Oh per Merlino, non gli ho creduto. Non ho creduto alle parole di Fred, sono una stupida!
<< Hermione, è tutto apposto >> Mi rassicurò George, e mi porse un fazzoletto per asciugarmi le lacrime che erano scese indisturbate sulle guance.
<< G-Grazie >> Balbettai tra i singhiozzi.
<< Mi dispiace .. >> Sussurrò la mora che aveva di fronte, si alzò, fece un piccolo saluto con la mano e senza farsi vedere dai babbani si smaterializzò.
<< Va tutto bene, ci sono io qui >> Mi abbracciò il gemello.
<< Come ho potuto essere così stupida? COME? Non ho creduto alla persona che diceva di amarmi, come? >> Urlai disperata stringendomi a lui.
<< Si aggiusterà tutto, a Natale tutto andrà meglio >>
<< Non so se verrò .. >> Risposi con un filo di voce.
<< Vieni, perfavore. Manchi tanto a Gin .. anche a me >> Prese un pausa di secondi e riparlò con un sorrisetto sulle labbra << Manchi perfino a George Weasley, sentiti onorata >> Ridacchiò.
<< Cercherò di farlo >> Sorrisi appena, e mi rialzai da quella posizione scomoda.
<< Oh per Merlino, devo andare a casa! >> Guardò l’orologio, e si alzò in fretta << Ci vediamo, okay? E .. ti mando Gin domani a casa, okay? Così parlate un po’ >>
Cercai di ribattere ma mi zittì con la mano.
<< Non lo dico a Fred, tranquilla >> Sorrise, e senza farsi vedere da un babbano anche lui si smaterializzò.
<< Bene >> Riuscì solo a dire quando rimasi sola.
Mi alzai e con lentezza imboccai la strada verso casa.
<< Dai vieni! >> Un ragazzo dai capelli castano chiaro ridacchiava insieme alla fidanzata, mentre con dei sorrisetti entravano nel parco buio.
<< Ma è tardi, ci scopriranno! >> Ridacchiò lei, cercando di fermarlo.
<< Non è un problema, e poi non c’è nessuno a quest’ora >>
<< Va bene, ma solo stavolta! >> Si arrese lei, e con due sorrisetti malandrini svoltarono verso la casetta che si trovava infondo al parco, deserta.
Sospirai, era come rivivere quel ricordo. Quel bellissimo ricordo.
 
Flashback
<< Buon compleanno amore >>
<< Oh >> Rimase senza fiato lui guardandola, stava impazzendo dal desiderio di averla tra le sue braccia.
<< E’ il tuo regalo di compleanno, ti piace? >> Si mise a sedere sul bordo del letto con un sorrisetto.
Aveva indossato solo per lui quel corpetto che faceva vedere a pieno le sue forme perfette, aveva accettato quel regalo che Ginny ridacchiando le aveva dato due sere prima, e aveva avuto ragione, l’aveva lasciato a bocca asciutta.
<< Come ho fatto a resistere da gennaio fino al mio compleanno con te? >> Sussurrò, continuando a spogliarla con gli occhi.
<< Scarta il regalo, no? >> Ridacchiò lei.
<< Subito >> Si avventò sulle sue labbra, e la fece stendere sul letto sotto di sé.
Prese ad accarezzarla con dolcezza senza smettere di baciare e mordicchiare le sue labbra, le slacciò lentamente il corpetto lasciandola in mutandine sotto di sé mentre lei slacciava la sua cintura tra un bacio e l’altro.
<< Mettere certe cose sono come .. come un attentato alla mia salute! >> Scoppiò a ridere sulle sue labbra, scendendo a baciare il suo collo e accarezzando le sue cosce scoperte.
<< Tanto meglio >> Rise di gusto lei, buttando i pantaloni a terra con un veloce scattò, e impossessandosi nuovamente delle sue labbra.
<< Herm .. non riesco a trattenermi con le altre volte .. >> Disse con voce roca lui, e prese a baciare i suoi seni scoperti.
<< Allora non farlo .. >> Sospirò di piacere lei, inarcandosi verso di lui.
<< Il punto di non ritorno >> Ridacchiò alzando appena il viso per vederla sospirare di piacere, e per poi chinarsi a baciare i suoi seni nuovamente mentre con la mano destra le sfilava le mutandine.
<< Scemo >> Riuscì a dire tra un sospiro e l’altro.
 
<< Hermione, la cena è pronta! >>
<< Arrivo mamma! >> Urlai, e scesi giù in cucina con ancora lui in mente.
Non l’avrebbe mai dimenticata quella, non facilmente almeno.
Aveva desiderato con tutta sé stessa quel momento e l’aveva vissuto, ora invece era così lontano .. Fred era così lontano.
<< Tesoro, sei sicura di stare bene? >> Domandò con un sopracciglio alzato la donna che avevo di fronte, mia madre.
<< Si mamma, allora .. oggi come è andata a lavoro papà? >> Voltai lo sguardo verso l’uomo alla mia sinistra, meglio cambiare argomento, meglio non ricordare.
 
<< Fred, vieni. La cena è pronta >>
<< Non ho fame, vado a farmi un giretto >> Presi la giacca, e uscì di casa con lentezza.
Mi smaterializzai di fronte a un bar, una bella bevuta non avrebbe fatto male.
Entrai, e andai a sedermi su uno sgabello di fronte al bancone.
<< Dammi del Whisky Incendiario, forte >> Lasciai sul tavolo i galeoni << Tieni il resto >>
<< Ecco a te >> Lasciò sul tavolo il boccale, e tornò a pulire i bicchieri.
Un lungo sorso e già mi sentivo meglio, il caldo mi pervadeva le viscere, mi faceva sentire .. vivo.
Vivo come quando ero con Hermione, vivo come quando facevo l’amore con lei. Vivo quando la prima volta che era successo mi guardò e mi disse “Vorrei tanto fosse la vera prima volta, vorrei averti dato quel dono, non a Ron” aveva abbassato lo sguardo imbarazzata. Lei voleva che fossi il suo primo, il suo primo!
Ma anche se non era stata la sua vera prima volta .. bè .. era stata meravigliosa. Poteva ancora sentire il suo profumo che gli entrava nelle narici, e lo faceva impazzire letteralmente.
 
Flashback
Ogni strato di stoffa non esisteva più, era completamente a terra, erano soli nella stanza.
Lei aveva messo quel corpetto per farlo impazzire ancora di più, e lui senza troppi indugi glielo aveva tolto, e ora poteva solo ammirare il suo corpo nudo, perfetto, sotto di sé.
<< Fred .. devo impazzire? >> Si era esposta in avanti per permettergli di unirla a lui.
<< No >> Ridacchiò, e si chinò a baciarla, mentre lentamente senza farle peso si insinuava in lei.
<< Merlino .. >> Sussurrò mentre entrava in lei, e sospirò.
<< E Morgana >> Rise lui, mentre si tratteneva e cercava di restare calmo dentro di lei.
<< Non farmi impazzire >> Sussurrò, e si avventò sulle sue labbra per trattenere i gemiti che sfuggivano mentre iniziava con delle piccole spinte.
<< Merlino .. >> Sussurrò lui baciandola, aumentando le spinte.
<< Impazzirò .. >> Sospirò di piacere, e si aggrappò alle sue spalle mentre allargava meglio le gambe per accoglierlo, desiderosa.
<< Herm >> Diede una spinta più forte delle altre, e parlò chiaramente con voce un po’ tremolante << Mi ami? >> Diede un'altra spinta.
<< Cosa cambia? Non te l’ho mai detto in questi mesi >> Iniziò a gemere di piacere, cercando le sue labbra che lui allontanò appena.
<< Dimmelo, ti prego >> Diede un'altra spinta maggiore, accarezzandogli la coscia.
Lo guardò imbarazzata, e tra una spinta e l’altra lo disse << Ti amo >> Sussurrò all’inizio, per poi dirlo con maggior voce << Ti amo >>
Sorrise soddisfatto lui, e spinse con forza gemendo.
<< Tu mi ami? >> Sospirò tra una spinta e l’altra.
<< Ti amo >> Diede un'altra spinta senza fermarsi << Ti amo con tutto me stesso >> La baciò opprimendo il gemito di piacere, e intrecciò le dita della mani di lei con le sue.
 
<< Ne vuoi un'altra? >> Domandò l’uomo che prima gli aveva dato il boccale.
<< No, grazie >> Scesi dallo sgabello e uscì dal bar.
Il vento freddo mi colpì in pieno viso, misi le mani in testa e con lentezza camminai lungo la strada deserta a quell’ora.
Quanto mi manca, pensò imboccando un vicolo scuro.
Quanto la amo, pensò nuovamente.
Poi a un tratto le tenebre.

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Capitolo 33
*** Era proprio la mia migliore amica. ***


Il campanello suonò, era arrivata come aveva promesso George.
Era dietro quella porta, era ancora lì ad aspettarla nonostante fossero passati quasi sei mesi dalla loro unica conversazione, era lì ancora una volta ad aiutarla.
Aprì la porta con lentezza, e la fissò.
<< Herm .. come stai? >> Tentò la rossa di fronte sé.
Sentì le lacrime agli occhi. Si buttò tra le sue braccia piangendo senza contegno.
<< Mi sei mancata tantissimo! Tu non puoi lontanamente immaginare quanto! Scusami se non mi sono fatta più sentire, scusami! >> Dissi con un singhiozzò, e mi staccai per lasciarla respirare.
<< Mi sei mancata anche tu! >> Si buttò tra le sue braccia la rossa, e la strinse singhiozzando anche lei << George mi ha detto tutto ieri. Io avrei .. avrei voluto aiutarti in qualche modo ma non sapevo come, mi dispiace tanto >> Disse con un filo di voce, e abbassò lo sguardo staccandosi.
<< Entra, abbiamo tante cose di cui parlare >> Mi spostai appena per farla entrare in casa, e chiusi la porta lentamente.
Avevamo tante cose di cui parlare.
 
<< Perché non vuoi dirglielo ora che lei gli crede? >> Chiese Angelina con tono di voce basso.
<< Perché deve essere una sorpresa, scommetto che a Natale tutto tornerà come l’anno scorso >> Sorrise il gemello, e diede un occhiata a Fred che serviva con un sorriso tirato delle ragazzine che volevano comprare i filtri d’amore dei Tiri Vispi.
<< E si sposeranno >> Concluse lei con un sorrisetto.
<< Esatto >> Sorrise anche lui.
<< George! Vieni un attimo qui? >> Lo richiamò il gemello.
<< Arrivo! >> Lasciò la fidanzata alla cassa, e lo raggiunse.
<< Queste deliziose fanciulle chiedono un filtro d’amore molto potente, che ne dici di questo? >> Prese una boccetta media che si trovava nello scaffale lì di fronte.
<< Direi che per una notte intera potrebbe durare, e se ne compri anche due possono durarti altri due giorni >> Sorrise alla bionda che si scambiava un sorrisetto con l’amica.
<< Allora prendiamo questi >> Sorrise maliziosa al gemello.
<< Va bene >> Disse con tono distaccato Fred, senza degnare di uno sguardo la bionda, e andò verso la cassa.
<< Ma che gli è successo? Ha una faccia! >> Sussurrò l’amica alla bionda.
<< E’ successo che è innamorato >> Rispose George con tranquillità.
<< Deve essere molto fortunata >> Sorrise la bionda.
<< Non immagini quanto >>
 
<< Sono stata così stupida .. non gli ho neanche creduto >> Abbassai il capo verso la tazza di tè fumante.
<< Dai tranquilla, andrà tutto bene, okay? >> Mi rassicurò Ginny.
<< Mm >> Riuscì solo a dire, e presi un sorso di tè.
<< Vieni alla Tana a Natale, ti prego >>
<< Vengo a Capodanno, okay? Natale voglio passarlo con mamma e papà >>
<< Due giorni prima, okay? >>
<< Okay >> Mi arresi, e le sorrisi appena.
<< Gli manchi davvero tanto >> Sussurrò, e finì di bere il suo tè la rossa.
<< Mi manca anche a me .. >> Risposi con un filo di voce << Come sta Charlie? >>
<< Oh, bene. Ha conosciuto una ragazza, sai? >> Ridacchiò lei << Ora non farà più la corte ai draghi! >> Scoppiò a ridere, travolgendomi << Mi ha scritto ieri tutto >>
<< Che bello >> Sorrisi, e lasciai la tazza sul tavolino di fronte al divano dove eravamo sedute.
<< Già >>
<< Vuoi vedere una cosa? >>
<< Certo >>
<< Vieni >> La portai al piano di sopra dove si trovava la mia cameretta, la aprì e mi fiondai verso il cassetto dove ormai da mesi ci stava la bacchetta e la collana che mi aveva regalato Fred.
<< L’hai tenuta? >> Domandò incredula, guardando la collana che avevo tirato fuori.
<< Si .. >> Arrossì, e la poggiai sul letto insieme alla bacchetta. E tornai a cercare dentro l’armadio.
<< Cosa cerchi? >> Cercò di guardare dietro la mia spalla.
<< Questo >> Chiuse l’armadio e mi misi a sedere sul letto, poggiandoci l’album.
<< Hai tenuto anche questo? >>
<< Già >> Sorrisi appena, e l’aprì.
E i ricordi presero il sopravvento.
 
Flashback
<< Resta ferma così! >> Un click di una macchina fotografica la fece sorridere suo malgrado, un ennesima foto per l’album pieno fino all’orlo.
<< Basta foto, ne abbiamo un sacco! >> Rise e rubò la macchina fotografica alla rossa per ripicca, scattandole una foto anche lei.
<< Grazie! >> Si mise in posizioni assurde e divertenti, mentre l’amica scattava le foto in continuazione ridendo.
 
<< Come dimenticare .. >> Ridacchiai, e la abbracciai << Grazie per non aver smesso di tentare con me >>
<< Grazie a te di avermi accolta a braccia aperte >> Mi strinse forte e sé.
Era proprio la mia migliore amica.

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Capitolo 34
*** Il cuore lo sa. ***


<< Ecco a voi tesoro miei, apriteli! >> Li incitò la madre.
<< Grazie mamma! >> La baciò sulla guancia Ginny e si mise il maglione che le aveva fatto a mano.
<< E’ bellissimo mamma, grazie mille >> Ennesimo bacio da parte di Ron, ed ennesimo maglione con la lettera R.
<< Sono stupendi mamma! >> Li ringraziarono i figli maggiori Bill, Percy e Charlie, seguiti a ruota da Fleur che per la prima volta aveva ricevuto un maglione fatto a mano da parte della donna.
<< Grazie mamma >> Gli baciarono la guancia nello stesso momento i gemelli con un gran sorriso.
<< Ora mangiamo su! >> Sorrise la donna, e iniziò a riempire i piatti della famiglia con gentilezza.
<< Natale è la festa che preferisco dell’anno >> Disse Arthur addentando un biscotto al cioccolato.
<< Anche io! >> Continuò Ginny, mentre addentava un biscotto pure lei.
<< Già >> Sorrise appena Fred, e si buttò a mangiare i biscotti al cioccolato, magari avrebbe smesso di pensare a lei.
Di pensare a quando un anno fa si erano messi insieme.
Magari.
Ma non era così.
 
<< Ha detto alla mamma che viene per Capodanno >> Disse con semplicità il gemello mentre si preparavano per andare a letto.
<< Bene >> Rispose Fred con tranquillità, e si infilò il pigiama.
<< Che farai questa volta? >>
<< Quello che so fare meglio >> Chiuse la porta della camera, e si buttò sul letto con un piccolo sorriso << La riconquisterò >>
<< Così ti voglio! >> Gli diede una pacca sulla spalla George, e si buttò anche lui sul letto.
<< Buona notte Georgie >> Si coprì con la coperta rossa del letto.
<< Notte Freddie >> Sussurrò George, e si addormentò in un balenò.
Fred no. Fred pensava a cosa avrebbe potuto fare.
Fred pensava che mancava poco e che l’avrebbe rivista, l’avrebbe presa da parte e gli avrebbe chiesto in qualunque modo di tornare insieme, gli avrebbe spiegato per l’ennesima volta, e sarebbero tornati insieme.
Sarebbe tornato a baciare le sue labbra, ad averla nel suo letto ogni mattina, e l’avrebbe sposata prima o poi.
L’avrebbe fatto.
E con questi pensieri tornò a sognare i momenti passati insieme.
 
<< Ti amo >> La baciò << Ti amo >> La baciò nuovamente e la spinse contro il muro freddo dietro di lei, accarezzò la sua guancia candida, e giocò con la sua lingua.
<< Ti amo >> Disse lei tra un bacio e l’altro, tirandolo leggermente verso il suo corpo.
<< Ti amo >> Ridisse lui, e la immobilizzò dietro al muro del corridoio deserto del piano.
Amava coglierla di sorpresa tutte le volte che tornava dalla biblioteca, amava baciarla quando tutti erano a cena e lui la aspettava solo per baciarla, amava sentirla sospirare ogni volta che la baciava.
<< Voi due! Dovreste essere a cena! >> La voce di Gazza li fece staccare all’improvviso << Oh, avrete una bella punizione! >> Ridacchiò, e camminò spedito verso di loro.
<< Scappa! >> Prese per la mano la riccia, e iniziò a correre in direzione della biblioteca vuota che Madama Prince aveva dimenticato di chiudere << Qui! >> Chiuse la porta alle loro spalle, e avanzò verso il fondo della biblioteca dove gli scaffali potevano coprirli a dovere.
<< Ci mettiamo sempre nei guai >> Rise appena lei, e si nascose dietro uno scaffale.
<< Ora riprendo se non ti dispiace, voglio riprendere da dove mi sono interrotto >> Tornò a baciarla passionale, facendola sedere sul tavolino mentre con le mani accarezza le sue cosce fasciate dalle calze nere delle divisa.
<< Ti amo >> Disse lei baciandolo, e si lasciò andare completamente a lui.
 
L’aveva sognato di nuovo. Aveva sognato di nuovo la serata in biblioteca .. e che serata! Una serata da mozzare il fiato.
Un'altra serata che passavano buttandosi tra le braccia l’uno dell’altra.
Fatta di sospiri, gemiti, unirsi, fondersi, ed essere una cosa sola in quei minuti che sembravano un eternità.
<< Tesoro, oggi vado a fare compere per i regali di Natale. Vuoi venire? >>
<< Certo! >> Mi alzai di scatto dal letto, e corsi in bagno a vestirmi.
Uscì dopo dieci minuti buoni, mi misi il cappotto e uscì a fare compere con mia madre.
<< Ti piace quello? >> Indicò un vestito rosso esposto in vetrina.
<< Molto, posso prenderlo alla mia amica >> Sorrisi, e entrai in negozio.
<< Vorrei quel vestito rosso, grazie >>
<< Glielo porto subito >> Disse la commessa con un sorriso.
<< Per Ginny Weasley? >> Mi si affiancò alla cassa mia madre.
<< Si >> Sorrisi.
<< Ecco a lei >> Mi porse il vestito, pagai ed uscì con un sorriso.
<< Hermione, io dovrei vedermi per un caffè con un amico, posso lasciarti la lista dei regali? Si tratta di lavoro allo stesso tempo .. >>
<< Certo mamma, non preoccuparti >> Presi la lista e avanzai verso la parte opposta della strada dove si estendevano i negozi.
Con lentezza comprai i regali, uscendo da un negozio all’altro con dei gran sorrisi.
Finito il tutto mi soffermai di fronte a una vetrina.
<< Bellissimo, non trovi? >> Una donna dai lunghi capelli bianchi mi sorrise, fissando anche lei la vetrina.
<< Tantissimo, sarebbe perfetto per una persona che conosco >> Sorrisi appena.
Sarebbe stato perfetto per .. per .. Fred.
<< Il tuo fidanzato? >> Sorrise divertita la vecchietta.
<< Non proprio >> Sorrisi appena, e fissai la vetrina.
<< Vi siete lasciati? >>
<< E’ complicato >> Abbassai il capo imbarazzata.
<< Capisco .. ma vorrei darti un consiglio. Se pensi che lui sia quello giusto, se pensi che metteresti in gioco la tua vita per lui, e soprattutto se lo ami davvero, prendilo >> Disse guardando la vetrina.
<< Come faccio a capire che è giusto lui? >> Domandai con le lacrime agli occhi.
<< Il cuore lo sa .. e dalle tue lacrime posso anche comprendo quello che provi per lui nonostante sia complicata la vostra situazione >>
<< Io non .. non gli ho creduto quando mi ha detto la verità >> Singhiozzai tra le lacrime che scendevano sul viso.
<< Non lasciartelo sfuggire >> Sorrise, e si allontanò camminando dalla parte opposta.
<< Aspetti! >> Urlai, e la raggiunsi, ma ora ormai era già sparita.
Il cuore come fa a saperlo?
Il cuore non parla. Il cuore è muto.
No Hermione, rispose la voce nella mia testa. Il cuore sa qual è la cosa che devi fare.
Ovvero?
Mi asciugai le lacrime con la mano, e tornai a fissare la vetrina.
Il cuore aveva ragione.
Sapevo cosa fare.
 
<< Ha tenuto la sua collana >> Sussurrò Ginny, e nascose la faccia  nella tazza senza farsi vedere dal fratello.
<< Quella collana? >> Chiese il gemello, nascondendosi dietro la tazza di caffè.
<< Si >>
<< Torneranno insieme, vedrai. E scommetto che lei metterà la  collana a Capodanno >> Disse Harry mangiando un biscotto.
<< Come fai a esserne sicuro? >>
<< Ieri sono andato a trovarla >> Rispose con semplicità.
<< Davvero, e lei? >> Chiese George, con curiosità.
 
Flashback
<< Come stai? >> Chiese con tutto il coraggio che aveva il moro.
<< Mi sei mancato >> Rispose lei, e lo abbracciò sulla soglia della porta.
<< Anche tu >> La strinse.
<< Entra. Scusa il casino .. mi sono appena svegliata >> Lo lasciò entrare in casa, si strinse nella vestaglia invernale e lo invitò a sedersi sul divano << Vuoi qualcosa? >>
<< Ehm .. >>
<< Non hai fatto colazione e ti sei precipitato qui? >> Chiese con un sorrisetto che lui non vedeva da mesi.
Fece si con la testa, e sorrise anche lui.
<< Andiamo in cucina, facciamo colazione insieme >> Gli fece segno di seguirla, e si mise a sedere su una sedia del tavolino al centro della tavola.
<< Non ti rimangerai la parola, vero? >> Chiese dopo un po’ che lei trafficava con la macchina del caffè, e gli porgeva la tazza  fumante.
<< No, verrò. E voglio anche mettere la collana >> Disse arrossendo << Voglio fargli capire che gli credo, e che lo amo ancora >>
<< Ti ama ancora >> Bevve un sorso di caffè e tornò a parlarle << Davvero >>
<< Voglio vederlo con i miei occhi per crederci >> Rispose con un filo di voce.
<< Non te ne pentirai >> Le sorrise lui.
E stranamente lei gli sorrise ancora.

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Capitolo 35
*** Come puoi pensare una cosa del genere? ***


<< Cos’è questa storia che diventi sempre più bella? >> Rise Charlie, e le baciò la guancia mentre entrava alla Tana.
<< Mi lusinghi così! >> Sorrisi imbarazzata.
<< Ma è vero! >> Rise << Comunque, ti hanno detto le ultime novità? >> Scossi la testa << Mi sono fidanzato! >> Sorrise a trentadue denti lui.
<< Oh, auguri! >> Lo abbracciò ridendo.
<< Herm? Vieni in cucina? >> La chiamò Ginny.
<< Scusa >> E andò in cucina ad aiutare l’amica << Vuoi una mano? >> Chiesi ridacchiando, mentre lei invano cercava di mettere il pollo nel forno.
<< Si, perfavore! >> Scoppiò a ridere lei, e la lasciò fare.
<< Taglia le verdure allora >> Indicò le verdure poste sul tavolo.
<< Ai suoi ordini capo! >> E prese a tagliare le verdure.
<< Fred? >>
<< Mm? >>
<< Guardami! >> Lo scosse il gemello.
<< Dimmi >> Continuai a seguire con lo sguardo la riccia che preparava la cena, era bellissima più di quanto me la ricordavo.
Aveva tagliato i capelli, corti. Le stavano da incanto. E con quei vestiti era .. Splendida.
<< Smettila di fissarla >>
<< Non ce la faccio, me la sto mangiando dal desiderio! >> Sbottai, e ripresi a fissarla.
Si era messa dei semplici jeans che le fasciavano le gambe toniche e snelle, un maglione con la scollatura a v, e aveva messo .. la collana, la sua collana, la collana con il suo nome!
<< Ha messo .. >>
<< Si >> Sorrise il gemello.
<< Sai perché? >>
<< Purtroppo no >> Nascose un altro sorrisetto, mentre si voltava verso la sorella che gli era complice.
<< Mm >> Ripresi a fissarla con più intensità.
Maledetto amore!
 
<< Fred >> Stava sulla soglia della camera, mi fissava.
<< Si? >> Mi voltai appena per guardarla, perché diventa sempre più bella?
<< Tua madre ha chiesto di venirti a chiamare, tra poco inizia il nuovo anno >>
<< Non scendo >> Mi voltai verso la finestra che dava sul buio attorno alla Tana.
<< Perché? >>
<< Merlino >> Mi voltai di scatto e la guardai << Perché? Fai finta di niente, fai finta che non sia mai successo niente tra noi, come fai? >> Sbottai.
<< Non è vero! >> Rimbeccò lei, e si avvicinò maggiormente << Fred, io ti credo. Katherine mi ha detto tutto, mi ha fatto vedere .. >> Aveva gli occhi lucidi come l’ultima volta << Ti credo! Ho messo anche la collana oggi per fartelo capire, non ho mai smesso di pensarti, MAI! >> Singhiozzò.
<< Non potevi credermi prima? >> Domandi infuriato, e mi avvicinai a lei.
<< Avrei dovuto farlo! Ma sono testarda .. e .. e .. mi dispiace! >> Scoppiò a piangere più forte << Ma se tu non mi ami più o se vuoi finirla qui .. io sparirò, te lo prometto! >> Singhiozzò più forte.
<< Come puoi pensare una cosa del genere? >> Sbottai, e la baciai con impeto.
La baciai lasciandola senza fiato mentre sentivo le sue lacrime scendere ancora sulle sue guance, a baciai con forza, facendola cadere sul letto.
<< Fred! >> Scoppiò a piangere, allontanandomi appena << Ti amo >> Disse tutto d’un fiato guardandomi.
<< Morirei solo per amarti >> Le risposi, e ripresi a baciarla con passione << Ti amo >> Le baciai il collo scoperto << Ti amo più della mia stessa vita >> Le baciai la spalla che avevo scoperto.
<< Ti amo >> Sussurrò lei, mentre la spogliavo velocemente.
<< Ti amo >> Dissi continuandola a baciare, lasciandomi spogliare a mia volta.
<< Non lasciarmi >> Sussurrò con le lacrime che scorrevano sul viso.
<< Mai >> Le tolsi gli ultimi strati che ci dividevano, e le asciugai le lacrime << Ti amo >> Mi chinai a baciarle l’intimità.
<< Fred, non così >> Mi riportò sopra di sé, sfilò i boxer con un solo colpo e ribaltò le posizioni << Ti ricordi la prima volta? >> Mi guardò con intensità.
<< Si >>
<< Fai come se fosse la prima volta >> Mi baciò il collo, e con la bocca scese a baciarmi il petto.
<< Ti amo >> Dissi un ultima volta prima che la porta della camera si aprisse.
 
<< Mi dispiace Herm, ma la mamma stava arrivando >> Disse Ginny.
<< Tranquilla, abbiamo tempo io e lui >> Sorrisi appena, e tornai ad abbracciare Fred che festeggiava l’anno nuovo.
<< Stanotte sei mia, Georgie va a dormire da Angie >> Sussurrò al mio orecchio con un sorriso.
<< Sarò sempre tua >> Lo baciai dolcemente, e tornai a fissare il cielo beandomi di quella vita perfetta ormai.

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Capitolo 36
*** Come ai vecchi tempi. ***


E si risvegliò di colpo.
Era stato un altro maledettissimo sogno!
<< Fred? >>
<< Mm >> Mugugnai, e mi girai dall’altra parte.
<< Fred, svegliati! E’ la tua occasione! >> Continuò a strattonarmi giù dal letto con forza, Ginny.
<< Ma che dici? >> Misi la testa sotto al cuscino.
<< E’ andata a fare una passeggiata in giardino, parlale! >> Tirò via le coperte, e mi impose di alzarmi.
<< Non mi ascolterà >>
<< Tu provaci >>
<< E va bene! >> Mi alzai, e corsi a lavarmi e vestirmi.
Con lentezza finito tutto scesi in giardino.
Capodanno era già passato e lei non mi aveva degnato di uno sguardo da quando era arrivata alla Tana, mi aveva in tutti i modi evitato, o fuggendo in camera di Ginny o inventando altre scuse come andare ad aiutare la mamma in cucina.
<< Grattastinchi no! Torna qui! >> Urlò a gran voce Hermione.
Cercava di rincorrerlo invano, lui correva via dagli gnomi che popolavano il giardino.
Risi appena, e mi avvicinai con lentezza.
<< Gli piace rincorrerli, lascialo libero, no? >>
<< Si, forse hai ragione >> Si girò, e mi sorrise appena.
<< Possiamo parlare? >>
<< Certo, andiamo lì all’ombra >> Indicò un albero lì vicino.
La seguì e con lentezza andai a sedermi vicino a lei sotto l’albero.
<< Come stai? >> Iniziai.
<< Bene .. tu? >> Chiese titubante.
<< Mi sei mancata >> Dissi tutto d’un fiato.
<< Anche tu >> Ammise, abbassò lo sguardò e riprese a parlare << Ti credo >>
Rimasi a bocca aperta, mi credeva? Aveva capito che la amavo e che mai l’avrei tradita? Mi credeva.
Sembrava impossibile.
<< Veramente? >>
Fece si con la testa con un piccolo sorriso.
<< Ne sono contento >> Sorrisi << Quindi .. >>
<< Possiamo essere amici >>
<< Certo, va bene >> Dissi con un tono un po’ deluso.
<< Ma perché gli ha detto così? >> Sussurrò Ginny al gemello.
<< Non lo so, ma guarda >> Indicò le mani di Hermione << Non è quello che vuole, si vede da come si tortura le mani >>
<< Dobbiamo fare qualcosa >>
<< Cosa? >>
<< Inventiamoci qualcosa .. chiudiamoli in una stanza >>
<< In questo modo si saltano addosso >> Ridacchiò George.
<< Tanto meglio, no? >> Scoppiò a ridere la sorella << Andiamo in casa, il pranzo è pronto >> Si alzò dal cespuglio dove si erano nascosti e con il fratello tornarono verso casa.
<< Herm >>
<< Dimmi >> Mi guardò appena.
<< Hai messo la collana >> Abbassò il capo verso la collana, e tornò a guardarmi con un piccolo sorriso imbarazzato.
<< Io .. ehm .. >> Borbottò.
<< Grazie >> Sorrisi, e con le mani in tasca tornai verso casa.
Aveva messo la collana.
Aveva messo la collana.
Aveva messo la collana.
<< Tutto apposto? >> Mi diede una pacca sulla spalla George.
<< Si >> E mi andai a sedere a tavola << E’ pronto mamma? >>
<< Si tesoro, solo un momento >> Mi sorrise, e tornò ai fornelli.
<< Chissà che c’è di buono da mangiare >> Si mise a sedere accanto a me Charlie.
<< Lasagne >> Sorrise la mamma, e portò il vassoio con la pietanza in tavola.
<< Buonee >> Sorrise Ginny, e prese un bel piatto della lasagna.
<< Grazie Signora Weasley >> Ringraziarono con un sorriso Harry e .. Hermione.
<< Fred? >> Mi richiamò la mamma, e mi diede il piatto.
<< Grazie >> Iniziai a mangiare con lentezza, e continuai a dare piccole occhiate alle riccia.
Era così … splendida! Nonostante si era messo uno di quei maglioni enormi che indossava sempre e dei jeans me la stavo letteralmente mangiando con gli occhi.
Desideravo troppo .. baciarla, troppo!
 
<< A pranzo mi guardava continuamente >> Arrossì appena, mentre guardavo il soffitto.
<< Ho notato, non sei contenta? >>
<< Si .. ma .. Gin, non tornerà tutto come prima >>
<< Perché no? >> Si avvicinò a letto dove ero sdraiata, e mi guardò << Infondo vi piacete ancora, no? >>
<< Non lo so .. >> Sospirai, e mi alzai dal letto << Vado a fare una doccia >>
<< A dopo >> Mi salutò mentre uscivo dalla porta.
<< Ti dico che non è così, devi metterci quello! >> La porta della camera dei gemelli era appena aperta, riuscivo a vedere i due preparare qualcosa .. e Fred continuava a sbuffare.
<< No, quello devi metterci! >> Disse con tono severo.
<< Non penso .. guarda! >> Disse il gemello, e un enorme nuvola di fumo impregnò la stanza.
<< Non è divertente, guarda i miei capelli! >> Disse Fred, e poi scoppiò a ridere seguito dal gemello.
Un'altra delle loro invenzioni probabilmente.
Sorrisi, e salì le scale verso la porta del bagno.
Mi buttai sotto la doccia, congelata.
 
<< Chi ha scambiato lo schampoo con questo? >> Urlai uscendo dal bagno con addosso solo un asciugamano.
<< Che cosa? >> Chiese Molly spuntando in quel momento.
<< Questo >> Indicai la bottiglietta con su scritto “Shampoo verde, colora un po’ la tua vita”.
<< Dai qui cara >> Si avvicinò, e scrutò la bottiglietta.
<< Funzionerà! >> Sussurrò Ginny con un gran sorriso.
<< Guarda! >> Indicò divertito.
<< Oh .. qui c’è scritto che è di proprietà di Fred Weasley >> Sussurrò la donna.
<< Cosa? >> Rimasi pietrificati e strabuzzai gli occhi.
Poi sentì la rabbia crescermi.
Non bastava guardami, non bastava aver sofferto come una cane per lui, ma anche farmi diventare i capelli verdi era tra ciò che voleva farmi passare!
Scesi le scale con furia, e aprì la stanza dei gemelli con il viso rossa dalla rabbia.
<< TU! >> Indicai il rosso vicino alla finestra << Non ti bastava tutto quello che ho passato?? Anche farmi diventare i capelli verdi era tra i tuoi obbiettivi? >>
<< Oh, ma come hai trovato quello shampoo? Lo stavo ancora sperimentando! >> Si avvicinò con un sorrisetto, e mi squadrò da capo a piedi con un ghigno << Era nel tuo intento farmi impazzire? >>
<< Non guardarmi! >> Urlai, e cercai di coprirmi le cosce scoperte dall’asciugamano.
<< Non era nei miei obbiettivi comunque, non so come sia finito in bagno >> Avanzò verso l’armadio e si cambiò maglietta con tranquillità.
Girai lo sguardo verso il muro, imbarazzata.
Lo faceva apposta?
 
<< Che dici li chiudiamo ora? >>
<< No, no .. domani. Ho un altro piano >> Ridacchiò Ginny sbirciando i due dalla porta mentre discutevano.
<< Vieni qui, ho giusto il rimedio per quei capelli >> La strattonai verso di me, e le diedi una boccetta << Bevila, e i capelli torneranno normale >>
<< Grazie >> Disse, e uscì dalla stanza imbarazzata << Voi che ci fate qui? >>
<< Niente, ero venuta a vedere se mio fratello era ancora vivo >> Rise Ginny.
<< Andiamo >> Sussurrò la riccia, e salì in camera con l’amica.
<< Come ai vecchi tempi, eh? >>
<< Eh già. Centri qualcosa tu con questo? >> Alzai la bottiglietta di shampoo per fargliela vedere.
<< No >> Disse tranquillamente lui.
<< Meglio per te se non centri niente >> Lo guardai male, e tornai a fissare la bottiglietta.
Era davvero come essere ai vecchi tempi.
Era come rivedere l’amore crescere nuovamente nel petto, peccato che stavolta nessuno ci avrebbe fatto tornare insieme.
Sospirai, e buttai la bottiglietta in un baule.
Meglio non pensarci, o sarebbe stato peggio.

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Capitolo 37
*** Perchè devi rovinare tutto? ***


<< Ragazzi >> Li richiamò Molly << Io e papà partiamo, andiamo a farci una piccola vacanza >> Sorrise guardando l’uomo << Tra cinque giorni saremo qui, okay? >> Guardò i due gemelli << E voi non combinate guai. Harry, Hermione, prendetevi cura di loro >>
<< Certo >> Risposi con un sorriso insieme a Harry.
<< Bene, godetevi le vacanze >> Uscì dalla casa e con il marito sparì smaterializzandosi.
<< Bene, stasera si festeggia! >> Esordì con un sorriso Fred.
<< Ovvio >> Continuò il gemello.
<< Vado a comprare tutto l’occorrente >> Si alzò dal divano Charlie, e si smaterializzò appena uscì di casa.
<< Noi prepariamo da mangiare >> Disse Ginny, e mi strattonò in cucina.
<< E stavolta avrai la tua occasione >> Sussurrò Harry all’orecchio di Fred.
<< Mm >> Rispose Fred, e si precipitò a scherzare con il gemello.
<< Ma Ronnino e Lavanda? >> Chiese George.
<< Stamattina sono andata a casa di Lavanda, vuole presentarlo ai genitori >>
<< Oh, bene. Io vado a dire a Angie di venire stasera >> Sorrise George, e mandò una veloce lettera alla fidanzata.
 
<< Dobbiamo chiuderli ora >> Disse Ginny con decisione.
<< Ma dove? In camera ci siamo io e Angie >> Disse George.
<< Mm .. In soffitta! Mandiamo via quello spiritello che dici? >>
<< E’ un ottima idea >> Sorrise George.
<< Ora facciamoli ubriacare >> Ridacchiò Ginny, che subito corse a dare altri bicchieri di Whisky all’amica.
<< Bevi dai >> Mi intimò Ginny, e mi porse il bicchiere.
<< Non troppo >> Buttai giù un sorso, e mi misi a sedere sul divano.
Avevo già bevuto cinque bicchieri di Whisky. Sentivo la testa girare del tutto.
<< Tutto bene? >> Si mise a sedere accanto a me Fred.
<< Si >> Socchiusi gli occhi, e mi addormentai senza accorgermene.
 
Mi risveglia a terra, un'altra volta? Che scherzo era questo?
Mi misi a sedere, e mi guardai intorno .. ero in soffitta.
<< Anche tu qui? >> La voce di Fred mi risvegliò del tutto.
Mi alzai massaggiandomi la testa, mi faceva ancora male.
<< Cosa facciamo qui? >> Chiesi con un filo di voce.
<< Non saprei >> Si guardò intorno, e avanzò verso una piccola finestra lì vicino << Non si apre >> Batte la mano contro il vetro, niente.
<< Non riesco a vedere niente >>
<< Aspetta >> Si avvicinò nuovamente alla finestra e scostò le tende facendo entrare del tutto la luce.
<< Ora va meglio >> Mi avvicinai alla finestra, e fissai il giardino << Perché ho un presentimento che centrino Ginny e George? >>
<< Centrano eccome, guarda >> Indicò i due che dal giardino ci salutavano ridendo.
<< Li odio quando si impicciano in cose che non gli riguardano >> Mi allontanai dalla finestra, e tornai a sedermi a terra sul legno freddo.
<< Mm >> Rispose lui, e si appoggiò al muro vicino alla finestra.
<< Perché non hai tentato a convincermi più volte che eri innocente? >> Lo guardai.
<< Non mi hai ascoltato la prima volta .. non mi avresti ascoltato dopo, no? >> Disse con semplicità.
<< Quindi ti sei arreso subito >> Abbassai il capo.
Si era arreso alla prima difficoltà.
Alla prima difficoltà! Ma come si fa?
Mi amava davvero oppure no?
<< No .. io .. >>
<< Lascia perdere, ho capito. Non era così importante come dimostravi >>
<< Non è vero! >> Si avvicinò << Non ho mai smesso di pensarti da quando te ne sei andata >> Mi guardò, e si abbassò alla mia altezza << E sono convinto che anche tu non hai mai smesso di pensarmi >> Sussurrò.
<< Ho un altro >> Dissi tutto d’un fiato.
Bugiarda! Riniziamo con le bugie?
<< Buon per te >> Rispose tranquillo << Lo ami quanto amavi me? >>
E calò il silenzio.
 
<< Lo ami quanto amavi me? >> Richiesi, e avanzai verso la finestra senza guardarla.
<< Penso di si >>
Sentì letteralmente cadere a terra ogni speranza.
Amava un altro.
Mi aveva sostituito.
Amava un altro.
Migliore di me, sicuro.
Non ero riuscito neanche a prendermi cura di lei.
Ero riuscito solo a farla soffrire, troppe volte.
<< Quindi non mi ami più? >> Avanzai verso di lei, e mi misi a sedere di fronte per guardarla meglio.
<< N-No >> Balbettò rossa.
<< Quindi .. se io provassi a fare qualcosa tipo questo >> Mi avvicinai maggiormente alle sue labbra << Tu mi fermeresti? >> Gli sussurrai.
<< P-Penso d-di s-si >> Riuscì a dire.
Con cautela mi avvicinai al suo collo, e posai un bacio sulla sua pelle congelata e perfetta.
<< Ne sei sicura? >> Sussurrai al suo orecchio.
<< Si >> Rispose più convinta, e restò immobile.
Presi a baciarle il collo mentre dava qualche piccolo morso di tanto in tanto, la avvicinai maggiormente a me, e la feci mettere sulle mie gambe.
<< Sicura? >> Richiesi guardandola negli occhi.
<< S-Si >> Sussurrò.
Mi avvicinai alle sue labbra con lentezza, la vidi arrossire ancora di più, e voltare il capo dall’altra parte.
<< Guardami >> Le dissi, e la girai nuovamente verso di me << Ti vergogni? >>
<< No .. è strano >> Disse con un filo di voce.
<< Non mi ami? >> Richiesi guardandola intensamente << Voglio sentirtelo dire, e ti lascerò >>
<< Perché? >> Chiese con le lacrime agli occhi, e si alzò << Perché devi fare così? >> Urlò con le guance rosse di rabbia e le lacrime che scendevano sulle guance candide.
<< Voglio mettermi l’anima in pace >> Mi alzai a mia volta, e la guardai serio.
<< Perché devi rovinare tutto? Perché ora? Amo un altro, mettitelo in testa! >> Scoppiò a piangere più forte << Amo un altro! >> Urlò con tutto il fiato che aveva in gola.
<< Non ci credo! >> Urlai, e mi avvicinai maggiormente << Non ci credo, dimostramelo! Dimostrami che non mi ami! >>
Prese la collana che gli aveva regalato e la buttò a terra << Contento? >> Urlò, e singhiozzò.
<< Non ci crederò mai >> Sussurrai.
Rimasi in silenzio per un minuto fino a quando la porta della cantina si aprì.
<< Tutto bene? Abbiamo sentito delle grida >> Avanzò Ginny nella stanza.
<< Si >> Risposi. Presi la collana, la misi in tasca e uscì dalla cantina.
<< Tutto bene Herm? >> Riuscì a sentire prima di chiudermi la porta alle spalle.
 
<< Stava per baciarmi >> Mi asciugai le lacrime con la manica della felpa.
<< Oh >> Disse Ginny, e posò la tazza di tè sul tavolo << E tu? >>
<< Non è successo. Gli ho ridato la collana >> Dissi tutto d’un fiato, e affondai la faccia nel tè caldo << Gli ho detto che ho un altro >> Sussurrai, e scoppiai nuovamente a piangere.
<< Perché? >> Mi si avvicinò.
<< Perché è meglio così .. non voglio soffrire ancora per lui >> Sussurrai, e cercai di asciugarmi le lacrime che non avevano intenzione di smettere.
<< Mm, aspetta. Torno subito >> Si alzò e sparì verso le scale.
Mi stava per baciare.
Mi stava per baciare.
E io l’ho respinto.
Gli ho detto di no.
Gli ho detto una bugia.
Perché l’ho fatto?
Perché sei una codarda, disse la voce nella mia testa.

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Capitolo 38
*** Non è stato un po' cattivo dargli quei sogni brevettati? ***


<< Ciao >>
<< Ciao >>
<< Che fai qui solo? >> Avanzai verso la coperta dove era steso.
Dal giorno dopo la festa non mi aveva più parlato, e io evitavo sempre di vederlo, saltavo perfino i pasti pur di non incontrare il suo sguardo a cena.
Ero distrutta.
Non avevo neanche più la collana che mi aveva regalato.
Ginny aveva provato a convincermi a parlarci ma io niente .. troppo imbarazzo, troppo paura, troppa sofferenza nel guardarlo negli occhi.
<< Guardo le stelle, ho bisogno di pensare >> Rispose senza degnarmi di uno sguardo.
<< Posso? >>
<< Certo >> Fece spazio per farmi sdraiare accanto a lui, lo guardai di sfuggita, niente, neanche uno sguardo.
Niente di niente!
Mancavano solo due giorni al ritorno di Molly e Arthur e lui non faceva niente, perché?
<< Ho un regalo per te >>
<< Non mi piacciono i regali >> Rispose continuando a guardare il cielo.
<< Ma io voglio dartelo lo stesso, è il regalo di Natale >> Tirai fuori dalla tasca dei jeans la scatolina << A mezzanotte però >>
<< Non lo voglio lo stesso, non dovevi farmi un regalo per forza. E poi Natale è passato >> Si strinse nel cappotto che aveva addosso, e socchiuse gli occhi.
Due minuti alla mezzanotte.
<< Fred >>
<< Mm? >>
<< Sei ancora arrabbiato? >> Lo guardai.
<< No, sono felice che tu stiacon qualcun altro. Infondo io non ho saputo prendermi cura di te >> Aprì gli occhi, si mise sui gomiti e mi guardò << Me lo dai questo regalo? >>
<< Manca un minuto >> Guardai l’orologio in attesa.
<< Che cos’è? >> Osservò la scatolina che gli porsi.
<< Ora puoi aprirlo >> Mi misi a sedere.
<< Oh >> Riuscì a dire, e nel mentre aveva tirato fuori il bracciale che gli avevo regalato.
Era il bracciale meraviglioso della vetrina, quello dove avevo incontrato la signora.
<< Ti piace? >> Lo guardai, e feci notare come i fili rossi e oro si intrecciavano creando il bracciale.
<< Si, mi ricorda Grifondoro >> Sorrise appena << Me lo metti? >>
> Gli allacciai il bracciale, e gli sorrisi.
<< Anche io ho un regalo per te >> Si rimise dritto e mi fissò, e senza che me ne potessi accorgere aveva già catturato le mie labbra.
 
Un altro ennesimo sogno in cui la baciavo, ma perché?
Perché devo farmi del male da solo?
Cosa ho fatto per meritarmi questa tortura?
Non bastava sapere che aveva un altro e stare male?
Sospirai e guardai il soffitto, la finestra era ancora chiusa e George dormiva tranquillamente nel letto.
Mi alzai senza fare rumore e scesi in cucina a mangiare qualcosa, la trovai lì con il suo tè e lo sguardo basso.
<< Buongiorno >> Afferrai una tazza che misi sul tavolo, riscaldai l’acqua e aspettai << Dormito bene? >> Addentai un biscotto.
<< Si >> Sussurrò, e affondò la faccia nel tè.
<< Penso che tornerò all’appartamento, non ha senso stare qui >> Mangiai un altro biscotto.
<< Non ha senso stare qui con la tua ex che gironzola intorno giusto? >>
 
<< Non è stato un po’ cattivo dargli quei sogni brevettati? >> Sussurrò George.
<< No, almeno hanno sognato ciò che volevano. Devono tornare insieme! >>
<< E come? >>
<< Non lo so .. >> Si morse le labbra la rossa.
<< Ho un idea >>
<< Ovvero? >>
<< Fred torna a vivere su nell’appartamento, giusto? Bè .. cercheremo di farla ingelosire >>
<< Sei geniale >> Ridacchiò la sorella.
<< Lo so, lo so! >> Fece dei piccoli inchino George, e scoppiò a ridere.
 
<< Te ne vai per davvero? >> Rimasi sulla soglia della porta a fissarlo.
<< Si, ma tanto verrò a fare qualche visitina. Ci si vede! >> Salutò con la mano il rosso, e si smaterializzò nell’appartamento sopra al negozio.
<< Hermione >> Mi chiamò George.
<< Dimmi >>
<< Posso darti un consiglio? >>
<< Certo >> Lo guardai.
<< Vai al negozio domani sera, nell’appartamento >>
<< Perché? >>
<< Ti dico solo una cosa: Mery >>
<< Chi è? >>
<< Una nuova fiamma >> Abbassò appena il capo lui << Non lasciartelo sfuggire >> Sorrise, e sparì su per le scale.
Chi era Mery? Un'altra fiamma?
Un'altra con cui andava a letto?
Aveva già trovato una sostituta?
Mi aveva già dimenticato?
<< Chi è Mery? >> Entrai nella stanza di Ginny senza accorgermi che era intenta a pomiciare con Harry << Oh, scusate! >> Balbettai imbarazzata.
<< Mery è una che ha conosciuto qualche settimana fa a un bar, oggi dovrebbero uscire insieme >> Mi spiegò Harry.
<< Te l’ha detto lui? >>
<< Si, l’ha detto anche a me ieri sera >> Disse Ginny.
<< Insomma sono passati due giorni da quando gli ho detto che ho un altro e lui va con .. con .. >>
<< Un'altra vacca >> Finì la frase Ginny.
Fantastico. Tu sei l’unica fessa che scopre tutto in ritardo.
Complimenti Hermione. Complimenti per tutto quello che fai!
Prima te lo sogni la notte, e sogni perfino da dargli quel regalo che hai ancora in valigia. Ti sogni che ti bacia, e poi puff, sparisce e va da un'altra vacca!
Perché mi sono dovuta innamorare di lui? Mi buttai sul letto coprendomi gli occhi.
<< Herm .. >> Mi richiamò Ginny.
Ma ero troppo intenta a rivivere i ricordi.
 
Flashback
<< Penso di non aver mai amato una persona come te >> Disse tutto d’un fiato Victor Krum.
<< Oh, davvero? >> Riuscì solo a dire.
<< Si, Hermanioni >> Sorrise lui, e si avvicinò a baciarmi.
Il mio primo bacio, oh per Merlino!
Peccato che qualcuno dovette interrompere quel momento.
Mi staccai imbarazzata, e fissai il corridoi da dove veniva le voci.
<< Di qui, tanto non c’è nessuno ridacchiò il ragazzo.
<< Ma Piton è qui intorno, e se ci scopre? >> Ridacchiò la ragazza.
<< Tranquilla >> Un rumore di labbra che schioccano, e altre sospiri mi fecero ben capire che lui l’aveva zittita con un bacio.
Mi avvicinai e nascosta dietro una colonna osservai.
Fred Weasley e Angelina Jonhson baciarsi vicino al muro, lui con il suo smoking e lei con il suo vestitino tutto in tiro per il Ballo del Ceppo che aveva indossato.
Sentì qualcosa dentro di me cambiare .. gelosia?
Non poteva essere vero, non ora!
Avevo appena baciato Krum!
<< Tutto apposto? >> Si avvicinò Krum.
<< S-Si >> Balbettai, e gli sorrisi.
E mi buttai tra le sue braccia, avrebbe sostituito quella gelosia che nasceva dentro di me, forse.

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Capitolo 39
*** Sono tuo. ***


Pioveva a dirotto quel giorno, le nuvole ricoprivano l’intera Diagon Alley con la sua forte pioggia che cadeva, il freddo pungente obbligava a far rintanare tutti in casa, tranne me.
Avevo camminato per tutta Diagon Alley senza un minimo di ombrello, la pioggia mi aveva completamente bagnato ma non mi importava. Pur di non pensarci, pur di passare qualche ora con la mente libera ero disposto a questo.
Faceva troppo male pensarla mentre baciava .. un altro!
Un babbano per di più, Ginny mi aveva raccontato tutto anche sapendo che avrei sofferto come un cane.
Tiri Vispi Weasley. Il negozio mi si presentò davanti alla fine della mia lunga passeggiata, entrai e chiusi la porta a chiave. Lentamente avanzai bagnando il pavimento di gocce, poco importava.
<< Fred >>
<< Che ci fai qui? >> La guardai, stava seduta vicino alla cassa ad aspettarmi. I capelli completamente fradici come i vestiti che indossava, e il viso stanco.
<< Volevo .. parlare >>
<< Andiamo di sopra allora, qui non è posto adatto >> Le feci segno di seguirmi per le scale, aprì la porta dell’appartamento e entrai.
Tutto era come l’avevo lasciato, in disordine.
<< Molto ordinato >> Ridacchiò lei guardandosi intorno.
<< Già >> Slacciai il cappotto e lo buttai sul divano << Posso? >> Indicai il cappotto che aveva ancora addosso.
<< Certo >> Lo slacciò e me lo porse.
<< Allora .. che devi dirmi? >>
<< Io .. >> Mi guardò, e abbassò lo sguardo imbarazzata.
Era nervosa quanto non mai, si torturava le mani in continuazione cercando di trovare le parole giuste.
<< Parla >> Esordì, e aspettai.
La vidi diventare rossa, alzò il viso per guardarmi e scostò velocemente lo sguardo dai miei occhi.
<< Non importa .. ho sbagliato a venire >> Avanzò verso la porta, ma la ferma costringendola a guardarmi.
<< Fred, lasciami il polso .. mi fai male >> Cercò di liberarsi dalla stretta forte che usavo per bloccarla.
<< No, parla >> Dissi secco.
<< Fred mi fai male! >> Cercò di liberarsi ancora, e infine si arrese << Io .. io penso di amarti ancora >> Sussurrò abbassando lo sguardo.
Allentai la presa, sorpreso.
Mi amava ancora! Sorrisi soddisfatto.
<< Chi è Mery? >> Domandò all’improvviso.
<< Ti interessa davvero tanto? >> La guardai, incredulo.
Ma chi diavolo era Mery?
Mm. Tanto vale stare al gioco, no?
<< No >>
<< Okay, allora è la mia nuova fiamma >>
Notai una nota di tristezza nel suo viso, colpita e affondata.
<< Bene >> Disse lei con un filo di voce.
<< Come sta il tuo ragazzo babbano? >>
<< Non esiste >> Disse guardandomi << Non sarei dovuta venire, probabilmente Mery arriverà tra poco, è meglio che vada >>
Lo bloccai nuovamente, misi le bracciai ai lati della sua testa, ora non poteva sfuggirmi.
<< Non puoi sfuggirmi >> Sussurrai, e mi avvicinai.
<< Cosa direbbe Mery di questo? >> Mi sussurrò.
<< Mery non esiste, esisti solo tu per me >> Mi avvicinai facendo sfiorare i nostri nasi << Ci sei solo tu >> Ridissi.
<< Devi crederti? >>
<< Si >> Mi avvicinai al suo orecchio e le soffiai le ultime parole << Ti amo ancora >>
Sentivo il suo fiato sul collo, era meraviglioso, e il suo profumo mischiato alla pioggia .. mi faceva letteralmente impazzire!
<< Non andartene >> Disse con un filo di voce.
<< Mai >> Mi spostai verso le sue labbra, e presi a baciarla con dolcezza.
Presi ad accarezzarle il viso mentre la baciavo, la avvicinai a me facendola alzare sulla punta dei piedi per raggiungere le mie labbra, e continuai a torturarle le labbra di baci.
Spostai lentamente la mia attenzione sul suo collo dove lasciai una via di bacia con dolcezza, e nel mentre gli accarezzavo il fianco.
<< Fred .. >> Sussurrò, staccandomi appena.
<< Mm >> Mugugnai, e continuai a baciarle il collo.
<< Fred .. >> Mi richiamò.
<< Ho capito >> Mi staccai dal suo collo e ripresi a baciarle le labbra << Ti voglio >> Dissi tra un bacio e l’altro, la presi il braccio e la portai in camera dove la adagiai sul letto.
Chiusi la porta per sicurezza e mi avventai nuovamente sulle sue labbra, presi a liberarmi della maglietta di cotone che indossava e la buttai a terra mentre lei mi toglieva con un colpo la maglietta a maniche lunghe che indossavo.
Continuai a baciarla dandole dei piccoli morsi sulla labbra perfette che aveva, presi a sbottonarle lentamente la cintura dei pantaloni che feci cadere subito dopo a terra.
Mi lasciai slacciare i pantaloni con lentezza, e iniziai a tortura nuovamente il suo collo.
<< Impazzisco >> Dissi con voce roca mentre gli ultimi strati di stoffa ci dividevano, scesi a baciarle il seno coperto che liberai con un solo colpo e continuai a torturarla.
<< Tu fai impazzire me così! >> Ridacchiò, e emise un sospiro mentre baciavo i suoi seni << Fred >>
Alzai il viso per guardarla, e tornai a baciarla con passione togliendole le mutandine che ancora ci dividevano, e con poco mi lasciai togliere anche i boxer.
Rimasi a fissarla, le sorrisi, e appoggiai la mia fronte sulla sua.
<< Sei troppo perfetta per me >> Mi avvicinai maggiormente alla sua intimità.
<< Tu sei troppo per me >> Abbassò lo sguardo lei.
<< Non è vero >> Le alzai il viso, e la baciai << Mi ami? >> Domandai all’improvviso e affondai in lei con un colpo secco.
<< Ti amo con tutta me stessa >> Sospirò sulle mie labbra, e cominciai a dare qualche piccola spinta.
<< Ti amo più di tutti >> Dissi tra una spinta e l’altra mentre la sentivo gemere sotto di me.
<< Sempre? >> Chiese con un filo di voce, e si aggrappò alle mie spalle venendomi incontro.
<< Sempre >> La baciai, e affondai in lei più volte con maggior forza << Ti amo >> Dissi gemendo in una spinta.
<< Ti amo >> Disse lei baciandomi per reprimere un altro gemito di piacere.
<< Morirei per amarti >> Le baciai il collo continuando a dare altre spinte con forza.
<< Ci sono quasi >> Disse con un filo di voce, inarcandosi verso di me.
<< Ti amo >> Dissi con convinzione, e diedi un ultima spinta più forte arrivando insieme a lei al piacere.
Mi accasciai esausto su di lei cercando di non dargli troppo peso, cercai la sua mano e intrecciai le mie dita con le sue.
<< Sono tua >> Mi soffiò all’orecchio.
<< Sono tuo >> Risposi anch’io.
 
<< Fred? >> Indossai la maglietta che era caduta a terra, e me la misi.
<< Si? >> Rindossò i boxer con tranquillità, e si stese a pancia in su nel letto.
Rimisi le mutandine e mi avvicinai a lui.
<< E’ successo veramente? >> Chiesi con un sussurro.
Mi sembrava impossibile.
Riaverlo tra le mie braccia .. farci di nuovo l’amore dopo quasi sette mesi.
Lo guardai.
<< Si >> Si avvicinò e posò un bacio sulle mie labbra << E stavolta sarà per sempre >> Sorrise, e mi strinse tra le sue braccia.
Mi lasciai andare completamente, socchiusi gli occhi.
Avevo ritrovato di nuovo la felicità.
Avevo ritrovato la felicità con Fred.
<< Hermione? >>
<< Si? >>
<< Vuoi sposarmi? >>
Rimasi a bocca aperta e lo guardai << Vuoi ancora? >>
<< Non sono mai stato così sicuro in vita mia >> Sorrise.
<< Si >> Risposi convinta.
Ora era tutto perfetto.
Quella vecchietta aveva ragione.
“Se pensi che lui sia quello giusto, se pensi che metteresti in gioco la tua vita per lui, e soprattutto se lo ami davvero, prendilo”.
<< Ho un regalo per te >> Mi alzai, e corsi a prendere la scatolina con il bracciale nella giacca del cappotto, tornai a mi misi a sedere sul letto << Aprila >>
<< E’ un bracciale, vero? >>
<< Si, ma come fai .. >>
<< Ginny e George ce li hanno somministrati a nostra insaputa, e io e te abbiamo sognato la stessa cosa .. la cosa che tutti e due volevamo >>
<< Oh >> Sussurrai << Mettilo >>
<< Subito >> Prese il bracciale, lo chiuse e poi mi sorrise.
<< Ti piace davvero? >>
<< Si, ma stavolta non è un sogno >> Ridacchiò, e mi baciò con dolcezza portandosi sopra di sé.
Mi lasciai andare completamente, infondo questo non era più un sogno.

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Capitolo 40
*** Diciotto anni dopo. ***


<< Papà! Non abbiamo comprato il libro di pozioni! >> Un ragazzo alto dai capelli rossi di diciassette anni sbuffò sonoramente << Era infondo alla lista e non l’hai visto? >>
<< Infatti, era infondo alla lista! Come faccio a vederlo? >> Rispose l’uomo dai capelli rossi che aveva di fronte << Aspetta >> Si grattò il mento e poi scattò << Vai in soffitta, molto probabilmente c’è qualche libro mio e di tua madre che abbiamo ancora conversato >>
<< Va bene >> Sbuffò nuovamente, e salì le scale lentamente.
<< Che succede? >> La donna dai capelli ricci entro in cucina preoccupata.
<< Ho dimenticato di prendere il libro di pozioni a Anthony >> Rispose con tranquillità l’uomo << Tranquilla, ora è andato a vedere se c’è ancora il libro che usavamo noi a scuola, o meglio che usavi tu secchioncella! >>Ridacchiò lui.
<< Scemo! >> Lo colpì sulla spalla ridendo, e gli diede un bacio leggero sulle labbra.
<< Stiamo facendo colazione, potete evitare? >> Chiese un altro ragazzo di sedici anni dai capelli castano che in quel momento cercava di mangiare in tranquillità il suo latte con i cereali.
<< Oh, va bene >> Si staccò la riccia dal rosso che aveva baciato, suo marito.
<< Buongiorno! Che c’è oggi per colazione? >> Una ragazza di quattordici anni con i lunghi capelli rossi mossi entrò in cucina saltellando.
<< Quello che vuoi tesoro >> Le accarezzò la testa la madre.
<< Papà! Ho trovato il libro! >> Rispuntò il ragazzo dai capelli rossi << Giorno piccola Kate! >> Diede un bacio sulla guancia alla sorella << Ma questo cos’è? >> Raccolse il foglio che era caduto dal libro e lesse << “Non so come dovrei iniziare questa lettera, e non so neanche perché la stia scrivendo in un orario simile, dovrei essere a letto come tutti, invece sono qui a pensarti”, papà? >>
<< Oh! >> Tirò il foglio via dalle mani del ragazzo << Mi ero dimenticato di averlo lasciato qui >> Nascose il foglio dietro la schiena che la donna rubò immediatamente e con un sorriso lo guardò.
<< Questa deve essere una lettera che tuo padre mi scrisse ai tempi di Hogwarts, come eri dolce amore mio! >> Ridacchiò e lo prese in giro lei.
<< Bene, mangia ora >> Esordì l’uomo dai capelli rossi, e si mise a sedere a tavola con il resto della famiglia.
<< Mamma, oggi posso andare al negozio con papà e zio George? >> Chiese Kate.
<< Dovresti ripassare >> La rimproverò la donna mentre mangiucchiava un biscotto al cioccolato.
<< E tu dovresti mangiare meno cioccolata! >> Rimbeccò lei.
<< Tuo padre la notte è insopportabile, ho bisogno di forze! >> Rispose la riccia  mentre ridacchiava.
<< Però non ti dispiace che io ti dia fastidio quando siamo soli e loro dormono .. mi sbaglio amore mio? >> Ghignò lui, guardandola.
<< Zitto Fred >> Abbassò lo sguardò verso la tazza di latte lei.
<< Ora capisco perché l’altra sera ho sentito dei rumori >> Sussurrò il ragazzo di diciassette anni al fratello minore che ridacchiava.
<< Io voglio andare da zia Ginny, voglio parlare con Albus di una cosa >> Disse il ragazzo dai capelli rossi.
<< Vedremo Anthony >>
<< Mamma, posso andare a trovare Hugo? >> Chiese il ragazzo dai capelli marroni.
<< Vedremo Chase >> Rispose di nuovo la madre.
<< Odio questi vedremo >> Ridacchiò il padre guardandola.
<< Se fosse per te a quest’ora sarebbero per strada a vendere pasticche vomitose >> Disse la donna mentre metteva a lavare la tazza.
<< E’ la convinzione che ti frega, Granger >> Ridacchiò e tirò la donna verso di sé, facendola cadere sulle sue gambe.
<< Ti odio >> Disse lei ridendo.
<< Mai quanto me >> Rise lui, e le diede un dolce bacio.
<< Vomitevoli >> Si alzò dalla tavola Chase, e corse in camera.
<< Dolci >> Ridacchiò Kate, e lasciò la cucina per andare in salotto a giocare con il cane che le avevano comprato da poco, Tony.
<< Ormai ci si fa l’abitudine >> Sussurrò Anthony, e salì in camera con lentezza.
<< Ti amo Herm >> La strinse a sé.
<< Ti amo anch’io Fred >> Appoggiò la testa sulla sua spalla.
 
<< Fred, Anthony mi .. ci ha mandato una lettera! Anche Kate e Chase, guarda! >> Mostrò le lettere che il gufo di casa aveva portato in quel momento.
<< Interessante >> Continuò a sfogliare la rivista di Quidditch che aveva tra le mani.
<< Senti qua >> Si avvicinò all’uomo e mostrò la lettera.
Cari mamma e papà,
Ho una fantastica notizia da darvi! Ho conosciuta una bellissima ragazza, usciamo insieme, e in più ho preso anche un ottimo voto in Rune Antiche! Qui le cose ad Hogwarts vanno bene, ieri ho preso il tè con Hagrid, mi ha raccontato tantissime cose, come il fatto che papà e zio George hanno trasformato un corridoio in una palude prima di scappare da Hogwarts e aprire il negozio, quando torno voglio sapere tutto eh!
Vi scriverò al più presto.
P.s La ragazza in questione con cui esco si chiama July Peace.
<< Oh >> Rimasero a bocca aperta guardandola le lettera.
<< Tutto ciò non va bene >> Disse con un filo di voce la donna.
<< Dici? >> Si grattò i capelli il rosso << Ora abbiamo un altro problema a cui pensare .. >>
<< Ma magari .. sono felici, no? >>
<< Felici? Esce con la figlia di quella che mi portavo a letto e che ha usato la malezione imperius per far troncare la nostra storia >>
<< Okay, è un altro problema >> Sbuffò, e si lasciò cadere sul divano aprendo la lettera di Chase.
Cari mamma e papà,
Mi hanno messo di nuovo in punizione, ma tranquilli non è grave .. ho solo dato una pasticca vomitosa alla Cooman e mi ha perdonato dicendo che presto morirò!
Per il resto tutto bene, ho preso Oltre ogni Previsione in Pozioni.
Vi scriverò al più presto, promesso.
P.s Sabato ho la partita, siamo contro i Serpeverde e li stracceremo tutti pa’!
<< E’ troppo in competizione con quello Scorpius .. >> Sussurrò Hermione.
<< Ha preso da qualcuno >> Tossicchiò Fred.
<< Già >>
<< Leggi la lettera di Kate >>
Cara mamma e papà,
Qui tutto okay, oggi sono andata a fare un giretto sulla scopa con Rose e settimana prossima esco con un ragazzo Eric, un figo da paura!
Gioca nella squadra di Tassorosso. Ha diciassette anni, ma è okay come ragazzo ..
Ora vado a studiare, domani ho una verifica di Arti Oscure, ci si sente.
<< Almeno lei non ha problemi >>
<< No >> Si avvicinò alla donna << E’ uguale a sua madre >> Ridacchiò e le posò un bacio sul collo.
<< Non avrai tutto il giorno >> Rise lei, cercando di scostarlo.
<< Sicura? >>
<< Sicura >>
<< Okay >>  Rise, e le sfilò la maglietta tornando a baciarla.
Infondo erano pur sempre Fred Weasley e Hermione Granger, no?
Che poteva capitare di male? Proprio niente.
Proprio niente da quando erano tornati insieme.
 
 
 
 
Spazio autorice.
Ed eccoci qua! La storia si è conclusa, contenti?
Spero di non essere stati così pessima e che vi sia piaciuta questa coppia e la loro storia come è piaciuta a me.
Ringrazio tutte le persone che hanno seguito e recensito in questi giorni, grazie mille!:)
Ci si vede alla prossima :D
P.s Viva il Fremione :3

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