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Nuovi sentimenti e…
Sono
ancora tra le sue braccia, avvolta
dal suo calore e dal suo dolce profumo.
Si
toglie dall'abbraccio.
Ricomincio
a sentire il freddo del venticello estivo.
Fujo
mi sta guardando seriamente e con occhi dispiaciuti, quasi compassionevoli.
Odio
quello sguardo…me ne hanno rivolti troppi.
Inizia
a parlare, con voce calma e rassicurante.
-
Scusa…non era mia intenzione farti piangere! Credimi!- i suoi occhi vermiglio
si rispecchiano nei miei.
Subito
capisco che quello sguardo dispiaciuto e compassionevole, non è rivolto a me.
Abbasso
di nuovo lo sguardo. Il mio viso diventa ancora rosso.
"È
la prima volta che mi sento così…così…"
-
Io odio vedere piangere una ragazza…-
La
sua voce, mi riporta alla realtà.
Il
mio viso è ancora in fiamme, quando trovo il coraggio di alzare il capo e
dirgli in faccia, con voce flebile
e dolce - Doumo Arigatou*[U1]…-.
In
quel momento, la campanella di fine pausa suona.
Inizialmente
non riesco a capire cosa sia, poi realizzo.
Riprendo
il mio solito colorito roseo e, sorridendo, mi alzo in piedi.
Iniziamo
ad incamminarci verso la porta della terrazza…
Sto
continuando a chiacchierare con Kashikoi, quando, avanzando lo sguardo davanti a
me, vedo un ombra sulla porta, che se ne va.
Inizialmente
non riesco a riconoscere la sua figura, ma il sole, alleato mio, in quel
momento, riesce ad illuminargli i capelli prima che scompaia.
Sono
di un colore verde scuro, a me molto famigliare, dato che, proprio di quelli,
all'inizio, mi ero innamorata, non che del suo carattere burbero e dei suoi
occhi, così soli, che solo ora capivo, essere falsi.
"Masaru??
Cosa ci faceva qui?"
Un
brivido freddo e pungente, mi percorre la schiena mentre, con la mano sulla
maniglia, apro la porta, spingendola.
Io
e Fujo iniziamo a dirigerci verso la nostra classe…
La
storia si ripete ancora un'altra volta.
Yada
ci sta guardando fisso da quando siamo rientrati…
Non
ci stacca gli occhi di dosso. Ancora un brivido mi percorre la schiena, questa
volta, ancora più pungente…
"Ho
una strana sensazione… a cosa starà pensando?". Scuoto ancora la testa.
Cerco
di non farci caso ma i suoi occhi verdi continuano a guardarci, anzi, guardarmi
e io non riesco a concentrarmi sulla lezione…
"Che
rabbia…"
Suona
l'ultima campanella della giornata. è ora di andare a casa. Il professore,
prima che, ognuno di noi, potesse solo pensare di tornare a casa, ci detta i
compiti.
"Finalmente
si ritorna a casa…".
Il
professore ha finito di dettare e io, mettendo velocemente i libri nella mia
cartella, mi fiondo fuori dalla porta, ad alta velocità, sperando di non
incrociare il suo sguardo di ghiaccio che, dall'inizio non aveva fatto che
scrutarmi.
"Non
ce la facevo più! Yada mi ha davvero fatto rabbrividire oggi…cosa vuole da
me???".
Una
voce, un po’ desiderosa di ossigeno, mi distrae dai miei pensieri. Mi girò
verso il proprietario.
È
la voce di Fujo, corrente e sorridente. Inizia a chiamarmi, muovendo la mano,
salutandomi.
Mi
fermo, aspettando il suo arrivo. Non appena arriva accanto a me, inizia ad
ansimare.
"Devo
essere andata via davvero veloce…"
-
C'è qualcosa che devi dirmi?- lo guardo, mentre si eleva in tutta la sua
statura, molto simile a quella di Yada, forse un po’ più alto.
Mi
guarda e, con voce tranquilla e, sempre sorridendomi, mi dice:- Senti…ti
ringrazio per avermi fatto compagnia oggi a pranzo e per sdebitarmi, non che
scusarmi per averti fatto piangere, visto che andiamo anche nella stessa
direzione, ti vorrei accompagnare a casa…- io lo guardo. Non ho parole per la
sua cortesia.
"Per
quello che hai fatto prima…ti sei già scusato tanto…".
Prima
che potessi dire qualcosa, Fujo continua a parlare.
-
…naturalmente, se non ti dispiace… -.
Il
mio cuore inizia a battere velocemente, senza alcun motivo apparente, come
quando mi ha abbracciata…
"Perché
mi batte ancora forte il cuore?".
Annuisco,
istintivamente e, non appena ritornai alla realtà, stavo camminando al fianco
di Fujo.
Rimaniamo
in silenzio.
Nessuno
dei due parla. Rimaniamo in silenzio, a contemplare la presenza dell'altro, con
allegria.
Il
respiro di Fujo…riesco a sentirlo respirare, riesco a sentire il muoversi
dell'aria dentro di lui.
Il
suo petto si muove regolarmente, mentre il mio, non sembra affatto.
Mi
sto emozionando.
"È
magnifico poter riuscire ad udire il suo respiro…" istintivamente
arrossisco.
Distolgo
lo sguardo dalla strada. Abbasso lo guardo.
"Ma
a cosa sto pensando?!?".
Il
mio viso è sempre più in fiamme a causa del pensiero che, nella mia mente, si
è insinuato.
Non
appena riesco a rialzare lo sguardo, mi accorgo che, per fortuna, siamo arrivati
davanti a casa mia.
È
una villa color arancio, molto grande, dal tetto in tegole di ceramica.
Inizio
a salire le numerose scale.
Non
appena arrivo al secondo gradino, mi giro verso di lui, che mi guarda.
-
Ciao!! Ci vediamo domani a scuola!-.
Lui
mi risponde con un sorriso, prima di andarsene salutando con la mano,
andandosene nella luce del tramonto.
Sembrava
una visione irreale. Era troppo bella per essere vera…
Mi
giro verso le scale rimanenti, che
portano verso la porta. Salgo soltanto altri due scalini prima che qualcosa
interrompesse la mia salita.
Un
altro brivido pungente.
Mi
giro, con espressione scioccata e vedo lui,
Yada, che sta camminando verso di me con le mani in tasca. Il passo
deciso.
"Ma
questa non è la solita strada che percorre sempre…" rimango a guardarlo
passare.
Il
suo sguardo incrocia il mio.
Ha
uno sguardo freddo e pieno di gelosia (GELOSO!!! >:P nda) e rabbia.
Quello
sguardo mi fa paura e, cerco di distogliere il mio.
Prima
di passarmi davanti, facendo l'indifferente come al solito, da quando lo
lasciato, si gira verso di me, guardandomi con i suoi occhi di smeraldo, falso,
e mi dice, con la sua solita aria di superiorità :- Fate una bella coppietta,
tu e Fujo!- quando nomina il suo nome, la sua voce assume un tono
scocciato e irritato.
-
Ma non durerà…stanne certa!-. Mi rivolge uno sguardo malefico,
successivamente, si gira e se ne va.
"Quello
sguardo mi mette paura!! Cosa vuole da me? e cosa centra Fujo?? Io e lui non
stiamo insieme…" abbasso lo sguardo.
"Siamo
solo compagni di banco…" un po’ di tristezza mi pervade nel cuore.
"Perché?".
Entro
in casa e, grazie alle parole dette da Yada prima che entrassi, lo stomaco mi si
chiude.
-
Signorina Hazuki…vuole mangiare qualcosa?- La voce di Baya, mi invade le
orecchie.
-
No, grazie…non ho fame!-.
Me
ne vado in camera mia.
Mi
distendo sul mio letto, dalle coperte color arancio.
Ripenso
a quello che è successo prima…alle parole di Masaru e a quello che ho pensato
e ho provato.
"Perché
ho provato tanta tristezza??"
chiudo
gli occhi, lentamente e stancamente.
"
Sarà solo il principio?"
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