Apro il pozzetto, prendo una sacca poi lo richiudo e vado nel salotto.
Mi stendo comodamente sul divano bordeaux davanti al caminetto acceso poco fa da Spencer.
Apro la sacca ed inizio a bere.
Lo ammetto, non è fresco ma è sempre sangue umano.
Non mi va di andare a caccia oggi. Ecco perché ho rubato delle sacche alla banca del sangue, per comodità.
Mentre mi godo la sacca sento la porta di casa chiudere. Il mio fratellone è tornato dalla caccia.
"Cosa hai ucciso oggi? Un cerbiatto o un coniglio?" volto la testa per vederlo meglio "Ti interessa così tanto?" chiede posanto la giaccia sull'appendiabiti "Certo che mi interessa. Sai, sono un'ambientalista" dico con far altezzoso. Lo sento ridere "E da quando, Signorina Colombo?" si avvicina al divano dove sono seduta. Fingo di pensare picchiattando il mento "Da circa ottocentodue anni signorino Colombo" alza le mie gambe, si siede sul divano e le appoggia sulle sue coscie "Davvero? Non sembra visto che uccide umani ogni giorno" lo correggo "Io uccido umani, è vero. Ma non riuscirei mai a far del male ad un povero cerbiatto" appoggio l'imboccatura della sacca nella bocca e continuo a bere "Non ci credo" scuoto la testa in segno di disapprovazione, poi ingoio il sangue e continuo "Non mi conosci. Mi hai mai visto uccidere un animale? No. Io non odio gli animali e non farei mai del male a loro, non ho coraggio. E' degli umani che provo un odio profondo" vedo che spalanca gli occhi per la sorpresa "Non me lo sarei mai aspettato da te. E così, il vampiro senza cuore ha un debole per gli animali" sorrido a quell'affermazione poi mi domanda "Odi anche me?" chiede sporgendo il labbro inferiore "Tu non sei un umano" dico con far ovvio. Lui ci pensa su poi annuisce come per dire "già, hai ragione. Sai, a volte me ne dimentico' "Ma ti odio comunque" riprendo. Sorride rispondendo "Anche io ti voglio bene". Alzo un po' i lati della bocca per poi abbassarli subito.
Mi alzo con la sacca vuota e mi avvio in cucina dove la butto nel cestino. "Sono le tre. Vado a lavarmi. Tra poco dobbiamo incontrarci con Harry e chiarire una volta per tutte questa questione" dico mentre mi pulisco la bocca sporca di sangue con un tovagliolo. "Cosa hai intenzione di fare?" chiede trovandosi dietro di me. Mi giro verso di lui "Credo lo soggiogherò per fargli dimenticare tutto quello che ha visto quella sera. Credo abbiamo già troppo problemi" dico riferiscomi all'agente Jenna *sotuttosuivampiri" Johnson "e poi dobbiamo sapere cosa vuole il sayan da noi"
Scuote la testa "Ancora con la storia del sayan? Si chiama Louis"
"Si, ma io continuerò a chiamarlo sayan" sbuffa "Spencer. Dobbiamo sapere cosa diavolo è quel Louis. Non mi fido"
"Non ti fidi di nessuno"
"Lo so, ed è meglio così"
"Tranne di Harry" che?! "Cosa?" sorride "So che ti piace, ma non lo dai a vedere." scuoto la testa ridendo nervosamente "Non può piacermi. Insomma, è un umano. Uno sporco, odioso, traditore umano"
Non so se mi dia più fastidio il fatto che crede che mi piaccia Harry o il fatto che adesso sta ridendo come un indemoniato "La smetti di ridere? Dai sui nervi"
"Sorellina" dice prendendomi per il braccio e fissandomi negli occhi "Te ne innamorerai. Ne sono sicuro."
Okay, ora ne ho abbastanza. Gli stritolo il braccio "Lo conosco da soli due giorni e già parli di amore? Sì, forse hai ragione, mi piace. Ma me lo porterei solo a letto. Cosa che di sicuro succederà" gli lascio il braccio e subito si copre le orecchie "Non ho sentito niente. Ora salgo a prepararmi." e subito sparisce dalla cucina. Rido pensando alla sua reazione dopo aver sentito quello che penso di Harry.
Salgo di sopra, mi faccio una doccia veloce e, con l'asciugamano che mantengo evitando di non farlo cadere, vado verso l'armadio a cinque ante argento e nero con strisciline curve di specchio.
Cosa indossa un vampiro per un incontro dove deve soggiogare un ragazzo? Il solito, ovvio.
Una camicia nera con dei pantaloni attilati dello stesso colore e scarpe col tacco sempre nere. Una dark, insomma.
Dopo essermi vestita vado di nuovo in bagno e mi passo l'eyeliner e la matita. I capelli li lascio sciolti. Sono pronta.
HARRY'S POV
"Lou ti prego rispondimi" chiedo supplicando. E' la decima volta che lo chiamo ed è la decima volta che risponde la segreteria.
Non riesco a capire l'affermazione di stamattina 'Non voglio che tu abbia a che fare con i fratelli Colombo'. C'è qualcosa che non va. Di sicuro mi sta nascondendo qualcosa e gli unici che possono dirmelo sono proprio Spencer e Amelia.
Penso, penso a cosa posso fare quando mi viene un'idea brillante. Riprendo il mio smartphone e ricompongo il numero di Louis per poi premere il tasto per chiamare. Di nuovo la segreteria "Credo sia l'unico modo" dico, poi sospiro "Se davvero ci tieni a me, oggi, alle quattro vieni a casa mia. Devo dirti una cosa molto importante ed ho bisogno del tuo aiuto" poi stacco. Spero di averlo convinto così, è la mia ultima speranza.
Guardo l'orologio. Sono le 15:45 e, fortunatamente, mia mamma è a lavoro. Mio padre è morto anni fa a causa del cancro e sono figlio unico.
Sospiro di sollievo. Almeno nessuno della mia famiglia , cioè mia mamma, potrà finire nei guai ascoltando la futura discussione tra i fratelli Colombo e Louis.
**
Puntualissimi.
Sono le quattro e Spencer e Amelia sono fuori la porta.
Apro "Ciao" dico sorridendo a Spencer che ricambia e Amelia... che sbuffa appoggiata allo stipite della porta.
Cosa faccio? Li invito o non li invito ad entrare? Sento una tosse che mi fa sussultare "Allora? Dobbiamo restare qui fuori impalati a vedere te che fai sogni erotici o ci fai entrare?" è la dolcezza in persona quella ragazza. "P-potete entrare" dico balbettando spostandomi di lato facendoli entrare per poi chiudere la porta, ma prima dare un'occhiata fuori per vedere se il mio migliore amico si sia fatto vivo, ma niente.
Mi giro e faccio accomodare i due fratelli in salotto. Entrambi si siedono sul divando a due posti grigio ed io mi siedo sulla poltrona accanto al divano dello stesso colore.
C'è un silenzio imbarazzante che, ovviamente, interrompe la biondina. "Allora? Ci dici perché pensi che noi due siamo vampiri?" chiede subito schietta.
E' una ragazza che non fa giri di parole. Potrebbe piacermi. Insomma, ha i capelli, gli occhi chiari, è magra e è abbastanza alta. Sì, ce lo farei proprio un pensierino, se non fosse per il fatto che è la crudeltà in persona. "Sono un amante di queste cose sovrannaturali, quindi sono anche molto documentato. Soprattutto conosco alla perfezione i vampiri e sì, credo nella loro esistenza" mi fermo per riprendere fiato poi continuo "Ne ho avuto la conferma quella notte che ho visto Amelia uccidere quella donna. Dopo che lei è sparita nel nulla, io mi sono avvicinato al cadavere e ho visto i segni delle zanne ed il suo corpo era pallidissimo, senza una goccia di sangue. E' da lì che ho subito pensato che i vampiri davvero esistono e che una di loro si trova proprio nella mia scuola" Spencer tossisce "Due" mi correggo "Due".
Vedo che si guardano un po' poi chiedo subito "Siete... siete vampiri?"
Annuiscono all'unisono poi mi prende il panico "Ma stai calmo. Non vogliamo farti niente" dice subito Spencer.
Il problema non è Spencer, ma la bionda accanto a lei. La guardo aspettando anche da lei conferma quando dice "Non ti faccio del male". Adesso si che mi riprendo. Ero così terrorizzato che quando mi sono calmato sono sprofondato completamente sulla poltrona sentendo poi le risate dei due fratelli.
"Adesso che so quello che siete" dico "Posso farvi delle domande?"
Annuiscono.
Ok, iniziamo.
"E' vero che per entrare nelle case degli altri loro devono invitarvi?"
Annuiscono poi Amelia aggiunge "Solo se il proprietario della casa è un umano. Se è un vampiro non c'è bisogno di essere invitati"
Annuisco poi continuo "Non potete stare al sole?"
Questa volta è Spencer a rispondere "No, non possiamo. Ma, secoli fa, le streghe crearono dei gioielli per vampiri che permettavano loro di poter stare al sole. Come questi" entrambi alungano una delle loro mani mostrandomi degli anelli. Ecco scoperto il mistero.
"Quanti anni avete?"
"Lo vuoi proprio sapere?" chiede sghignazzando Amelia. Annuisco "Ottocentoventi"
Ora sì che sono proprio shockato. Credo che il mento tocchi a terra talmente della sorpresa "Credevo circa cento...."
"Be' mi dispiace per te, ma sono ottocento" mi corregge Spencer "Quindi siete stati trasformati a diciotto anni?" Annuiscono "Siete vampiri da ottocentodue anni?" Annuiscono ancora.
Certo che questo è stato proprio un bel colpo.
Non credo di essermi ripreso ancora dallo shock perché sento una risata dolce, leggera ed è ... di Amelia?
Quella risata mi fa sorridere. Però, che bella risata che ha. Alzo subito lo sguardo incontrando il suo facendola smettere di ridere. Per un momento vedo che il muro che si è creata è sparito finalmente ma poi, sfortunatamente, ritorna col tono cupo di sempre "Hai finito con le domande?"
Ci penso un po' su. Vorrei chiedergli come possono essere uccisi ma potrebbero credere che io voglia farlo quindi evito "Sì"
Mentre mi guardo intorno non sapendo cosa dire sento che i due parlano a bassisima voce poi Spencer apre una nuova discussione "Credo che sia il momento di dimenticare tutto, vero sorellina?"
Cosa? Vogliono che dimentichi tutto?
Lo sapevo. Era troppo strano sapere tutte queste cose facilmente.
Mentre il panico si impossessa di me noto che Amelia mi fissa ancora più arrabbiata di prima. Strano, non ha ancora risposto alla domanda "Amelia, cosa c'è?" chiede Spencer un po' preoccupato.
Fisso Spencer preoccupato anch'io e non mi accorgo che Amelia si trova proprio accanto a me finché non mi sento il braccio sinistro strattonato dalla sua presa "Bene, cosa abbiamo qui?" fissa il gioiello sul mio braccio "Un bel braccialetto" avvicina la mano libera per toccarlo. Appoggia un solo dito sul gioiello e vedo che inizia a bruciare così allontana subito la mano "di verbena".
Spencer si alza di scatto "Verbena?"
Amelia non degna di uno sguardo al fratello e fissa la mano destra così lascia il braccio sinistro per strattonare quello destro "Quindi non posso né soggiogarti né ucciderti" dice prendendo l'anulare destro con un anello simile a quello che hanno lei e suo fratello mostrandolo a quest'ultimo.
Spencer fissa l'anello e mi guarda sorpreso "Sapevo di non fidarmi" dice Amelia lasciando con violenza il mio braccio.
Non credo abbia usato molta forza perché le braccia non fanno tanto male.
Credo che abbia finito ma in realtà appoggia entrambe le mani sui braccioli della poltrona e avvicina il suo viso al mio.
I nostri visi sono a pochi centimetri di distanza ma la sua idea non è di baciarmi, tutt'altro "Dimmi chi o cosa ti ha dato quei due gioielli" mi ordina.
Non so cosa dire né fare. Sento la morte vicina. Anzi, peggio. Visto che posso resuscitare grazie all'anello credo che verrò torturato ed è molto peggio della morte.
Non so chi santo ha deciso di proteggermi, ma prima che iniziasse a fare qualcosa il campanello di casa bussa.
Amelia sbuffa e mi lascia andare per aprire la porta.
Appena apro mi trovo l'ultima persona che avrei immaginato.
AMELIA'S POV
Fantastico! Questo rompicoglioni doveva venire proprio nel momento in cui Harry *sonounostronzotraditore* Styles stava per dirmi tutto.
"Chi è?" chiedo a Spencer "Adesso vedrai".
Non capisco cosa voglia dire finché non sento il suo odore "Il sayan" dico subito.
"Esatto"
Harry lo saluta poi sento la porta d'ingresso chiudersi.
Li sento ridere finché non entrano in salone. Il sayan ci fissà con odio, diprezzo... insomma, tutte quelle cose negative.
Devo ammettere però che è un bel ragazzo. Ha i capelli corti e biondo scuro, un po' bassino e gli occhi azzurri. Se non mi odiasse ci avrei anche fatto un pensierino.
I miei pensieri "erotici" vengono interrotti dalla sua voce squillante "Cosa ci fanno loro qui?" chiede squadrandoci da testa a piede.
Ok, inizia a stancarmi.
Mi avvicino e lui e senza esitazioni dico "Cosa sei?"
"Non ti avvicinare" dice guardandomi cupamente.
"Altrimenti?" sghignazzo.
Ghigna e in un attimo sento un dolore atroce alla testa. Il dolore è così forte che cado in ginocchia mantenendomi la testa.
Non capisco niente, mi sento solo la testa che tra un po' esploderà. Mi sento così male che cado completamente a terra urlando dal dolore "Scusati" mi ordina.
"S-sei uno s-stregone" dico tra un grido e l'altro. Sento che ghigna "Indovinato! Ora scusati!" mi ordina ancora.
"Smettila subito Louis. Lasciala" questa volta è Harry che parla "Lascia stare mia sorella" continua anche Spencer "Non ti impicciare altrimenti sarai il prossimo. Lei deve scusarsi per tutto il male che ha fatto. Ha ucciso persone senza pietà ed ora o si scusa oppure muore"
Ghigno anche se il dolore è forte "preferisco morire" e in quell'istante il dolore è ancora più forte.
Sento le suppliche di Harry e Spencer poi... dei vasi rompersi e da loro esce dell'acqua. Il rubinetto della cucina che si trova accanto al salone viene aperto e, tutta l'acqua, unita a questa di vasi, forma una scia che gira attorno a me fino a toccarmi un piede.
Un secondo dopo sento un forte calore: fiamme. Sta cercando di bruciarmi quello stronzo.
Vorrei tanto ucciderlo ma il dolore alla testa mi impedisce di muovermi.
Le fiamme si avvicinano sempre di più e adesso... dopo venti anni provo una nuova emozione: paura.
Le fiamme sono veloci e subito arrivano al piede che prende fuoco.
Urlo sempre di più e con le mani cerco di spengnere le fiamme. Ma non riesco a concludere nulla.
Invece le fiamme mi coprono tutta e soffro sempre di più. Urla e dolore sempre più forti fino a che non sento più bruciare.
Sono a terra, sfinita e la pelle bruciata che tra poco però ritornerà come prima.
Non capisco molto finché non sento Louis gridare "Perché mi hai fermato cazzo! Dovevo ucciderla, era quasi morta!"
"Non te lo permetterò. Lasciala in pace" dice Harry.
"Ma che diavolo ti prende?" urla di più Louis, incazzato nero ormai "Hai una cotta per quel demone biondo? Ti ucciderà, sappilo"
"Fermati adesso, guardami" quella voce è di Spencer "Scappa immediatamente perché tra poco riprenderà le forza e vorrà ucciderti. Non posso fermarla perché è più forte di me quindi scappa"
Non mi concentro più alla loro conversazione perché mi sento ancora stordita per quello che è successo finché non sento la porta di casa sbattere.
No, questa volta me la paga. Non gli permetterò di scappare.
Mi alzo in piedi e con tutta la calma possibile chiedo "Dov'è... dov'è andato?"
Vedo Harry fissare Spencer e viceversa "Non fatemelo ripetere ancora... Dov'è andato?"
"A c-casa" dice tremando Harry.
Lo fisso sempre incazzata "Dove abita?" chiedo avvicinandomi lentamente al riccio "Amelia credo che tu debba cal-" non do il tempo per finire la frase a Spencer che corro da lui e gli spezzo il collo. Cade provocando un forte tonfo.
Almeno per un po' non darà fastidio. Mi avvicino di nuovo ad Harry e questa volta il mio viso si trasforma in quella che sono realmente.
Vedo che non si decide a parlare, vedo terrore nei suoi occhi. Ormai mi sonno scocciata.
Lo blocco violentemente sul muro premendo il gomito contro il suo collo "Dimmi dove abita!" gli ordino urlando ormai spazientita.
LOUIS' POV
Ormai sono sfinito. Ho corso da casa di Harry a casa mia il più veloce possibile. Almeno casa mia è sicura, nessun vampiro è stato invitato lì.
Chiudo la porta appena entro e sento uno strano rumore. Mi giro di scatto e vedo mia madre svenuta alla fine delle scale "Oddio mio, mamma!" urlo correndo verso di lei, ma un urlo, l'urlo di una voce graziosa arriva alle mie orecchie "Sophie!" urlo disperato.
"Louis ti prego vieni, sono in cucina!" urla disperata mia sorella.
Corro in cucina e vedo quello che temevo di più.
Un braccio di Amelia attorno al collo della mia piccola sorellina. Mi avvicino ma vengo fermato dalla voce di quel mostro "Avvicinati e le romperò il collo senza pietà"
Decido di farle quello che ho fatto a casa di Harry "Fallo di nuovo e per il dolore le stritolerò la gola. Prova a bruciarmi e lei fininà insieme a me nelle fiamme." sghignazza "Non puoi fare nulla"
Sono in trappola, mi sento morire. Non so cosa fare "Sai, tua madre è stata molto gentile ad invitarmi a casa tua solo che si è resa conta troppo tardi che io sono un vampiro e per evitare di farle fare qualcosa l'ho fatta cadere dalle scale. Ma, hei, tranquillo, è solo svenuta" mi fa l'occhiolino.
La guardo con ribrezzo poi la supplico "Ti prego, lascia in pace mia sorella"
"Per quale motivo, scusa? Mi hai quasi ucciso a casa del tuo caro amichetto e non volevi nemmeno che parlassi" ghigna.
"Non ti farò più del male, ti prego, ma lasciala."
Sento singhiozzare Sophie e mi sento sempre peggio.
Finge una faccia triste per poi scoppiare a ridere "Indovina!" mi guarda negli occhi "Non ti credo!" dice. Poi il suo viso si trasforma facendo vedere il demone che è. Ho sempre più paura ma cerco di non darlo troppo a vedere.
"Lasciala ti prego. Uccidi me e non lei"
"E secondo te sono così idiota da ucciderti senza farti soffrire?" mi guarda divertita "Be' hai sbagliato persona. Perché devi soffrire il triplo di come ho sofferto io prima"
E' accaduto tutto in una frazione di un secondo ed il corpo di Sophie cade a terra privo di vita.
Ed eccomi di nuovo jdhfuiedhwf
Amo questa gif jkenhfuehd *w*
Ecco scoperto cos'è Louis. Non è un sayan çwç
Anyway...
DICIOTTO RECENSIONI AL CAPITOLO PRECEDENTE, D I C I O T T O
Non vi ringrazierò mai abbastanza hjqhuqah
Be' io vado.
Come sempre, ad ogni vostro pensiero o giudizio mi aspetto una recensione sduishcd
Ora vi lascio.
Un besooo defieju
PS: passate qui jhbdjygd http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1993760&i=1 |