Am I a monster?

di _demibluevato_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** chapter one ***
Capitolo 2: *** chapter two ***
Capitolo 3: *** chapter three ***
Capitolo 4: *** chapter four ***
Capitolo 5: *** chapter five ***
Capitolo 6: *** chapter six ***
Capitolo 7: *** chapter seven ***
Capitolo 8: *** chapter eight ***



Capitolo 1
*** chapter one ***


00:54
Sono stesa sull'asfalto della strada in attesa di una nuova preda.
Dopo circa dieci minuti sento in lontananza una macchina, così mi preparo per la mia sceneggiata.
Quando la macchina si ferma, una donna scende dall'auto e, come ogni singola volta, si avvicina preoccupata dicendo.
"Signorina, sta bene?"
Non dico nulla. Guardo solo il cielo con sguardo inespressivo.
"Va bene, non si preoccupi. Ora vado a prendere il cellulare dall'auto e chiamo l'ambulanza."
Dice poi avviandosi verso il veicolo.
In un lampo mi trovo vicino a lei guardandola come se fosse la cosa più commestibile del mondo, e infatti lo è.
La donna sussulta e mi guarda con spavento.
"Non urlare" le ordino.
il suo sguardo diventa senza emozioni, ovviamente soggiogata, ed annuisce.
I miei canini si allungano, le vene dei miei occhi diventano sporgenti e gli occhi cambiano colore diventando rossi.
Affondo le mie zanne nel collo della povera donna e inizio a bere.
Non smetto finché il suo corpo non è dissanguato.
Lascio cadere il cadavere per terra e mi avvio verso casa.

**

"Si può sapere dove sei andata?" 
Mi chiede Spencer appena entro in salotto.
"Avevo fame"
rispondo soltanto.
Spencer si alza dal divano e si avvicina.
"Quando la smetterai di uccidere persone innocenti?"
sì, è arrabbiato.
"Non ho sentimenti"
dico freddamente.
"Perché hai deciso di spegnere il tuo lato da umano? Sono venti anni che sei così"
"Ti ricordo che non siamo più umani. Non voglio sprecare tempo facendo la finta umana come fai tu"
mi avvicino a lui lentamente.
ormai siamo faccia a faccia.
"Voglio divertirmi, e non mi importa se tutte le persone che ho ucciso avevano una vita felice. Non mi importa più di niente e di nessuno"
Ho un'espressione di ghiaccio. Ormai questa è la faccia che ho da circa vent'anni.
"Che fine ha fatto la mia sorellina? Dov'è finita la vera Amelia?"
il suo tono di voce fa capire che è deluso di me, ma ormai non mi importa più.
"Sono sempre io. Solo che
la Amelia umana è morta venti anni fa."
mi allontano da lui e mi avvio verso le scale quando vengo fermata dalla voce di Spencer.
"Dopo ottocento anni di umanità, tu cadi per una cosa successa venti anni fa? Perché?"
Abbasso lo sguardo e mi giro verso di lui.
"Perché quella cosa è stata così terribile che ha ucciso la tua sorella umana"
e salgo di sopra.
Nessuno sa quello che mi è successo vent'anni fa, nemmeno Spencer.
Sa solo che quella cosa è stata così terribile da uccidere la vecchia me, facendo in modo da spegnere il tasto di umanità.
Decido di non pensarci più e mi faccio una doccia.
Dopo aver indossato il pigiama vado sul letto e cerco di addormentarmi.
Non proprio addormentarmi, perché i vampiri non dormono, ma ho bisogno di rilassarmi così chiudo gli occhi e mi allontano da tutto e da tutti.

**

E' mattino, così decido di alzarmi poi mi lavo mi vesto e vado al piano di sotto dove trovo mio fratello pronto per un altro anno scolastico.
Quante volte ha ripetuto il quarto anno? Centinaia di volte credo.
"Buongiorno sorellina"
si avvicina e mi bacia la guancia, come se la sera scorsa non fosse successo niente.
Lo guardo interrogativa.
"Sei così felice di iniziare un altro palloso anno scolastico?"
"Sì! Anche perché è da poco che siamo tornati a Holmes Chapel
e mi è mancato questo posto. Poi mi piace fare amicizia con gli altri"
Per poco non scoppio a ridere
"Fare amicizia? Ma se ogni volta che andavamo a scuola tutti ci chiamavano "i più misteriosi dell'istituto""
Spencer ridacchia poi mi domanda, come ogni santo anno.
"Perché non vieni anche tu a scuola? Sarei molto felice"
Faccio finta di pensarci su poi rispondo con un semplice
"meglio di no"
Spencer sbuffa poi mi appoggia entrambe le mani sulle mie spalle.
"Andiamo Amelia! Questo il nostro luogo Natale! Almeno per questi due anni potresti fare un'eccezione."
Ci penso un po' su.
In effetti è da tanto che non vado a scuola.
Magari ci saranno prede con un ottimo sangue.
"Okay, mi hai convinto! Dopo vado ad iscrivermi, va bene?"
Spencer mostra un sorriso a 32 denti poi si avvia verso la porta.
"Io devo andare. Ci vediamo oggi"
poi esce di casa.
Decido di uscire anche io. Non voglio stare da sola ad annoiarmi. Dopo vado ad iscrivermi.
-Ma prima devo fare una visita alla banca del sangue di Holmes Chapel- penso e dalle mie labbra esce un ghigno.

 

 

Spencer’s pov

Appena mi trovo fuori scuola mi guardo intorno.
Non è cambiato niente dagli ultimi otto anni.
Solo che ora ci sono nuove matricole, nuovi neodiplomati, credo anche nuovi professori o almeno spero.
Tra cinque minuti suonerà la campanella quindi decido di appoggiarmi all’albero vicino al parcheggio scolastico.
Da qui riesco a vedere tutto.
Ragazze popolari, ragazzi popolari, secchioni, secchione, bulli, vittime…
Vittime…
Da lontano vedo un gruppo di ragazzi che circondano qualcosa.
Mi sbaglio, qualcuno.
Anche se si trovano abbastanza lontani riesco a sentire quello che dicono.
“Allora Styles, quando riavremo i nostri soldi?” dice il più robusto.
“Quando li avrò. Adesso non s-sono qui” risponde balbettando il ragazzo che si trova al centro.
Vedo che uno di loro sta alzando un pugno per darglielo in pieno viso quando in un lampo mi trovo accanto a loro.
“Posso sapere cosa gli state facendo?”
chiedo facendo sussultare tutti, compreso il riccio che si trova in mezzo.
“E tu chi sei? Cosa vuoi?” mi chiede uno.
“Lasciatelo in pace!” dico a denti stretti.
“E perché mai? Ma poi, chi sei? Non ti ho mai visto.”
“Il tuo peggior incubo se non lo lasciate andare”
C’è una risata di gruppo, così decido di fare una cosa che in futuro mi pentirò sicuramente.
Punto il mio sguardo su quello del più grosso e dico:
“Lascia stare subito il ragazzo e corri all’interno della scuola”
Lo sguardo di quel tipo diventa inespressivo.
Quest’ultimo annuisce “Devo lasciarlo in pace…”
“Esattamente” continuo “Ora porta con te la tua banda di idioti ed andatevene”
Annuisce di nuovo e sotto lo sguardo confuso di tutti li trascina all’interno della scuola.
Mi giro verso il ragazzo, ma è scomparso.
Guardo infondo e vedo che sta scappando.
Lo fisso interrogativo, ma mentre cerco di raggiungere il ragazzo, la campanella suona così lo lascio perdere ed entro nella scuola.
Prima ora: Chimica!
Inizia un nuovo quarto anno. Che ironia.

 

 

Amelia’s pov

 

“Dammi subito quaranta sacche di sangue” dico all’infermiera fissandola negli occhi.
lei annuisce inespressiva poi chiede “B positivo?”
“Va bene qualsiasi. Ora fa in fretta prima che ci scoprano”
annuisce di nuovo e si avvia verso la stanza dove si trova parte della banca del sangue.
Dopo circa cinque minuti esce con uno scatolone enorme dove sicuramente ci sono le quaranta sacche di sangue.
“Ci sono tutte?”
“Tutte”
Sorrido poi la fisso di nuovo negli occhi “Dimentica tutto quello che è successo, capito?”
annuisce “Dimentico tutto”
“Brava ragazza” le do due colpetti sulla spalla e me ne vado da quel posto.
Amo soggiogare gli umani. Sono così… così facili da poter prendere in giro.
Mentre cammino sento che qualcuno lontano circa un kilometro da me sta correndo nel bosco. Sembra… spaventato.
Fantastico! Ho anche una gran fame.
Cambio strada e corro verso il bosco dove si trova quel qualcuno che sta scappando.
In meno di un minuto arrivo, ma mi nascondo dietro un albero e lo vedo…
E’ un ragazzo. Un ragazzo alto più di me con capelli castani e ricci.
Una preda davvero carina.
Appoggio lo scatolo delle sacche per terra e mi avvicino cautamente al ragazzo che in questo momento mi volta le spalle.
Mentre cammino verso di lui noto che sta singhiozzando.
Mi fermo. Di sicuro sarà una di quelle persone che non vede l’ora di morire e io non sono un tipo da dare soddisfazione.
Cerco di fare la finta umana.
Fingo una tosse che lo fa sussultare e girare si scatto.
Sta tremando. Wow sta messo davvero male.
Ha gli occhi gonfi, ciò significa che stava piangendo.
Cerco di aprire il discorso.
“Ciao. Va tutto bene?”
Ma che domanda stupida! E’ ovvio che non sta bene.
Finge un sorriso “Sì sto bene”
“Non sembra” dico schietta.
Si guarda intorno prima di voltarsi di nuovo da me.
“Mi presento. Io sono Amelia. Tu sei…” gli porgo la mano.
Lui mi guarda confuso come per dire –Ottimo momento per presentarsi- ma non mi importa. Cerco solo di essere educata come mi ripete ogni giorno Spencer.
Stringe la mia mano “Io sono Harry”
Annuisco poi cala subito il silenzio.
Fantastico. Ora che dico?
Lo vedo torturarsi le mani poi subito riprende “D-devo andare. Ho la scuola. Ci vediamo”
Annuisco poi lui se ne va sussurrando un “ciao” che sento perfettamente.
E’ strano quel ragazzo. Ma… va a scuola dove va Spencer sicuramente.
Devo iscrivermi subito. Ma prima… Vado a posare le sacche a casa.
Prendo le scatole e corro avviandomi verso casa.


 

**

Amelia Colombo: Candice Accola
 


 

Spencer Colombo:  Douglas Booth 
               
Harry Styles: Harry Styles (lol)

Per ogni vostro giudizio mi aspetto 
una recensione.
:D

 

 

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Capitolo 2
*** chapter two ***


Metto l’ultima sacca nel pozzetto poi lo chiudo.
Prendo il cellulare e mando un messaggio a Spencer dicendo che adesso sarei andata a scuola per l’iscrizione.
Dopo aver posato in tasca il cellulare penso… Strano che una tipa come me lo faccia ma è così.
Penso a quel ragazzo. Stava piangendo, chissà perché.
Sarei andata fino in fondo per scoprire più su di lui, è la mia parola.
Chiudo la porta di casa e cammino verso la scuola.
Finalmente ho deciso di fare qualcosa di diverso invece di uccidere le persone.
Ma questo non vuol dire che io abbia riacceso il tasto di umanità.



Spencer’s pov
“Signorino Styles, come mai in ritardo?”
Il ragazzo ha la testa basta e in un sussurro dice “Mi scusi "
“Per adesso lascio andare, anche perché è il primo giorno di scuola. Non voglio che si ripeta”
Styles annuisce poi si siede accanto a me.
C'era un altro posto ma si trovava accanto al ragazzo che lo stava per picchiare stamattina.
Devo ammettere che mi fa pena… chissà cosa passa ogni giorno con i bulli.
Mentre il professore riprende la spiegazione, sento il cellulare vibrare.


Da:Amelia “Sto venendo a scuola per iscrivermi”
Un sorriso mi esce spontaneo.
Questa volta farò di tutto per farle riaccendere il suo tasto di umanità.
Riposo il cellulare in tasca, ma appena riprendo a fissare il professore, un odore mi fa girare la testa: sangue.
No, non può essere. Da dove proviene questo odore?
Giro la testa a destra e a sinistra cercando di trovare il punto dove si trova il sangue.
Quanto, girandomi a destra noto che Styles mi volta le spalle e ha il viso rivolto verso il muro.
Senza esitazioni, con abbastanza forza lo prendo per una spalla facendolo girare di scatto verso di me e vedo quello che ho evitato di vedere da ottocento anni: il suo polso era pieno di sangue.
Fisso il polso con gli occhi sgranati e cerco di dire una frase decente
“Che stavi facendo?”
dico con tono di voce basso ma abbastanza per fargli sentire.                              
Lui mi guarda con la bocca spalancata senza proferire parola.
Continuo a fissare il sangue e senza accorgermene il mio viso si trasforma il quel che sono realmente.
“I tuoi occhi….” Dice più spaventato che mai.
Mi giro di scatto dall’altro lato mettendo le mani davanti al mio viso aspettando che ritorni normale poi mi rigiro inventando la scusa più idiota che mi passa per la testa "Scusa ma mi è andato qualcosa nell'occhio"
Lui ci pensa un po' su poi annuisce.
Devo trattenermi, non fissare la ferita.
"Non voglio domandarti adesso del perché ti stavi facendo del male" dico gesticolando nervosamente. Il sangue mi sta facendo impazzire "ma adesso pulisciti e appena suona la campanella ti accompagno in bagno per pulire il sangue rimanente, ok?"
Abbassa lo sguardo poi annuisce.
Mi rigiro verso il professore che è ancora girato verso la lavagna a spiegare.
Fantastico! Ho perso tutta la lezione.
Non dovrei preoccuparmi visto che ho studiato questo capitolo tante ma tante volte.
Dopo altri cinque minuti la campanella di fine lezione suona così poso la mia roba in cartella e mi alzo, seguito da Styles.                                                                    
"Comunque io conosco solo il tuo cognome. Io sono Spencer" mi presento.
"Harry" fa un piccolo sorriso poi insieme usciamo dalla classe e andiamo verso il bagno.
Entriamo nel bagno poi andiamo verso il lavandino.
Ok Spencer respira profondamente...
1...
2...
3...
Non pensare al sangue, non pensare al s-
"Mi aiuti a ripulire la mano?" chiede subito Harry.
C-cosa? "Certo!" cerco di fare un sorriso ma credo che sia più una smorfia.
Apro l'acqua poi, con le mani che tremano, gli prendo la sua mano e la metto sotto il getto forte.
Harry ridacchia.
Io lo guardo interrogativo poi dice "Non ti piace molto il sangue, vero?"
Non stuzzicarmi, potrei dissanguarti da un momento all'altro "Un po'" fingo una risata.
Non credo di farcela ancora per molto così lascio la sua mano "Vado in bagno. Non credo di sentirmi bene. Ormai non esce più sangue e puoi medicarti"
Mi guarda confuso poi annuisce.
Entra in una delle porte poi mi tiro i capelli con forza cercando di calmarmi.
E' solo il primo giorno di scuola e già sto impazzendo.
Sarà un anno molto complicato.
Chissà come se la caverà Amelia.
Amelia! Chissà se già è a scuola...
 
 
Amelia's pov
"Signorina Colombo mi servono i suoi documenti"
Senti cosa, è già tanto se sono entrata in questo posto terribile.
Mi avvicino e la fisso negli occhi.
"Tu invece hai già tutto l'occorente"
Lei annuisce "Ha ragione signorina Colombo, ho già tutti. Domani viene a prendere gli orari e così potrà iniziare a frequentare le lezioni"
Faccio un ghigno poi la saluto ed esco dalla segreteria.
"Facciamoci un bel giro in questo schifo" dico tra me e me.
Cammino nei corridoi deserti della scuola guardando un po' ovunque.
Così questo sarà il posto che frequenterò per nove mesi.
Mentre giro l'angolo la campanella di fine lezione suona e dopo nemmeno un secondo tutti escono esausti dalle classe.
E' solo il primo giorno di scuola e sono già in queste condizioni.
Poi lo sento. Un odore di sangue che proviene dalla classe di chimica. 
Guardo meglio poi vedo quello che cercavo da stamattina.
Harry che esce dalla classe. 
Sul mio viso compare un ghigno che scompare subito.
C'è Harry seguito da... mio fratello?
Non so se essere felice o no.
Nel dubbio li seguo e noto che l'odore di sangue proviene da loro due, cioè Harry.
Non riesco ancora a capire perché si sente molto l'odore di sangue quando noto che si copre il polso destro.
Che diavolo ha combinato? Forse per sbaglio Spencer?
No, non credo, altrimenti Harry sarebbe spaventato.
E se l'avesse soggiogato?
Non so proprio cosa pensare così li seguo fino al bagni dei maschi.
Dannazione. 
Decido di aspettarli fuori al bagno e ascolto la loro conversarione.
"Mi aiuti a ripulire la mano?" chiede Harry.
Oh Oh adesso cosa dirà Spencer?
"Certo" dice in tono ricco di preoccupazione.
Povero, non riesce a controllarsi davanti al sangue umano, ecco perché beve quello animale.
Sento il getto d'acqua poi subito Harry.
"Non ti piace molto il sangue, vero?"
Non gli piace? Se non fosse per la sua umanità in questo momento era già a terra dissanguato.
"Un po'" Mi viene da ridere.
Sento Spencer respirare in modo pesante. Non ce la fa.
"Vado in bagno. Non credo di sentirmi bene. Ormai non esce più sangue e puoi medicarti" 
Non ci credo! E' riuscito a fermarsi. Mi ha completamente stupito. Ero quasi pronta per entrare in bagnoe difendere Harry.
Aspetta... io non difendo proprio nessuno. Quel ragazzo di cui ho parlato mezzo secondo inizia già a farmi impazzire.
Sento il riccio avvicinarci alla porta così decido di corglielo di sorpresa.
Appena apre la porta ed esce fingo di sbattere contro la sua spalla.
"Oh scusa" dico fingendomi dispiaciuta.
Lo vedo... è spaventato da me.
"C-che ci fai qui?" chiede balbettando.
Inizio ad avere dei dubbi su quel ragazzo.
"Sono venuta ad iscrivermi. Domani inizio i corsi" 
Annuisce poi si allontana da me dicendo "Devo andare"
Ma che gli prende? 
Cerco di avvicinarmi a lui per fermarlo quando vengo presa per il gomito e spinta verso gli armadietti.
"Che ci fai qui?" ringhia Spencer.
Ma che hanno tutti oggi.
Gli uno dei miei sguardi di ghiaccio. "Volevi che mi iscrivessi no? Bene, l'ho fatto"
Allenta la mia presa sul braccio.
"Sapevo che ti saresti solo iscritta. Non credevo che ti volessi fare il giro per tutta la scuola"
"Volevo vedere il che posto dovevo frequentare per nove mesi"
"Non credo. Che ci facevi con Harry. Perché era spaventato?" chiede di nuovo ringhiando.
Alzo le mani in segno di resa "Calma. Volevo solo parlare visto che prima l'ho visto correre piangendo verso il bosco."
"Non gli hai fatto niente, vero?"
"Ci avevo pensato poi ho deciso di volerlo stuzzicare prima" dico facendo un ghigno.
"Non ci pensare nemmeno. Tu lo lasci in pace. Capito?" Dice infuriato lasciando il mio braccio con violenza e allontanandosi.
Non ascolto mai quello che mi ordina Spencer.
Ormai quel ragazzo sarà la mia prossima preda e Spencer non mi impedirà di compiere il mio piano.

 

Ad ogni vostro giudizio mi aspetto una
vostra recensione
*ditaincrociate*
Grazie a chi ha messo questa storia tra
le ricordata e le seguite :D
Al prossimo capitolo.
PS: scusate se il capitolo è corto ma il computer 
stava per abbandonarmi D:

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Capitolo 3
*** chapter three ***


Nessun punto di vista
"Li hai trovati?" domanda il capo
"Sì" annuisce sicuro di se il suo allievo.
"Sai cosa devi fare, vero?"
All'inizio esita un po' poi annuisce.
"Non sei sicuro di farlo?" chiese avvicinandosi.
"No, si, forse..."
"C'è qualcosa che non va? Ti hanno scoperto?" chiede preoccupato il capo.
"No, non mi hanno scoperto. E' solo che una di loro mi spaventa. Ho paura che possa uccidermi"
"Non preoccuparti per questo." dice allontanandosi dal ragazzo e avvicinandosi al suo borsone prendendo qualcosa. Dopodiché si avvicina di nuovo al ragazzo e gli porge una pianta strana.
Il ragazzo la vede per la prima volta poi chiede "Cos'è?"
"Una pianta. Mettine poca in tutti i cibi e bevande. Il tuo sangue deve essere ricco di questa pianta, così nessuno di loro potrà dissanguarti."
"E se mi uccidessero e basta, senza dissanguarmi?"
Il capo gli porge un anello. "Questo anello ti farà resuscitare solo se verrai ucciso da un essere soprannaturale"
Il ragazzo lo prende, l'osserva poi lo indossa.
"Ora va e cerca di compiere il tuo lavoro."
Il ragazzo sta per girarsi quando chiede subito "Non mi hai ancora detto il nome della pianta"
Il capo lo fissa negli occhi. Esita un po' ma poi lo dice.
"Verbena."
 
 
**
 
 
Amelia's pov
 
 
"Cerca di calmarti. Non l'ho mica ucciso. Volevo solo conoscerlo" dico cercando di calmare Spencer.
"Non ci credo nemmeno se lo vedessi. So che vuoi ucciderlo"
Rido "Mi conosci così bene"
Si avvicina a me più infuriato che mai "Lascialo in pace" dice scandendo bene le parole.
Inizio ad avere dei dubbi "Ma non saresti mica..."
Mi fissa confuso "Cosa sarei?"
"Omosessuale?" scoppio in una fragorosa risata.
Rido così tanto che mi piego in due.
"Che?" chiede spalancando gli occhi.
"Tu" risata "sei" altra risata "omosessuale" ormai sono stesa a terra.
Mi sento presa per una spalla poi vengo sollevata.
Dopo circa un minuto mi calmo, non proprio ma cerco di non ridere.
"Non sono omosessuale" dice poi tappandomi la bocca perché sto per iniziare a ridere di nuovo.
Quando vede che mi sono calmata mi toglie la mano.
"Allora per quale motivo lo difendi? So che hai sempre difeso le mie vecchie vittime ma con questo Harry... sei troppo difensivo"
Lui fa un grosso sospiro "Stamattina stava per essere picchiato fuori scuola, e in classe si stava tagliando sul polso"
Rifletto un po' per poi dire un grande "aaaah"
Lui inarca il sopracciglio. 
"Ecco perché stamattina in corridoio sentivo l'odore di sangue proveniente da lui. Ecco perché copriva il polso."
"Adesso hai capito?"
"E cosa dovrei farci io se è così sfigato da essere vittima di bullismo?" chiedo buttandomi sul divano con noncuranza.
Lo sento sbuffare. "Perché sei così... così..."
"Stupenda? Simpatica? Perfetta?"
"Senza cuore?"
"Errato" lo correggo "Il cuore ce l'ho ma è fermo." sorrido fintamente.
"Anche il mio cuore è fermo da 801 anni eppure so comportami come un umano"
"Ma allora non hai capito?" mi alzo stufa di lui "Io non voglio essere come te! Mettitelo in testa" dico per poi uscire di casa.
Non so dove andare quando poi penso al piccolo locale di Holmes Chapel.
Forse se bevo qualche alcolico mi passerà, almeno per un po', la sete di sangue.
La mia prossima vittima ha ancora qualche minuto di vita.
 
 
**
 
"Dammi un bicchiere di rum" dico alla barista.
Lei dice ridendo "Non sei ancora piccola per queste bevande?"
Piccola? Ma se ho 800 più di te.
"Ah davvero?" mi avvicino a lei.
Sto per soggiogarla quando sento la porta del locale aprirsi.
Istintivamente mi giro e vedo una della polizia sedersi accanto a me e chiedere "Il solito" poi si passa una mano tra i capelli come se fosse stressata.
Ok, sii un'attrice da Oscar Amelia.
"Qualche problema?" sfoggio uno dei miei migliori sorrisi.
Mi fissa per qualche secondo "Non sono problemi per giovani della tua età"
Oh ancora?
Adesso la soggiogo.
La fisso negli occhi.
"Dimmi che succede"
Poi mi aspetto una risposta.
Aspetto...
Aspetto ancora...
L'unica cosa che ricevo è uno sguardo confuso da parte sua "Cosa dovrei dire scusa?"
Ma che...
Oh, ha il bracciale con la verbena, fantastico.
Spero solo che non si sia accorta che sono un vampiro.
"Uh, mi scusi. E' solo che mi interessano molto le notizie della polizia. Guardo sempre i telegiornali. Mi documento soprattutto sulle notizie riguardo le gang." sorrido ancora.
Gang? Ma cosa diavolo mi è uscito dalla bocca?
La vedo fissarmi insicura poi sorride "Mi fa piacere che ti piacciano queste cose. Non tutti i ragazzi oggi si documentano su queste cose"
Forse perché ormai ho passato la mia età adolescenziale 8 secoli fa.
"E' fortunata. Ne ha appena trovata una" mi indico.
"Sono molto felice" 
Cerco di tornare all'argomento in sospeso "Quindi non posso sapere cosa succede?" fingo uno sguardo speranzoso.
Cosa ci vuole per dirmelo?
Esita un po' ma poi si decide di parlare "Va bene, te lo dico. Ma non qui"
Sorrido a 32 denti.
"Non ci siamo ancora presentate. Io sono l'agente Jenna Johnson" mi porge la mano.
"Amelia Colombo" La stringo.
"Colombo! Origini italiane?"
Annuisco "Mio padre era italiano"
"Era?"
Mi fingo un po' triste "E' morto... Anche mia mamma. Vivo insieme a mio fratello"
Annuisce e vedo nei suoi occhi un po' di compassione.
Oddio che schifo.
"Non soffermiamoci su queste cose" dico provando di continuare la conversazione che abbiamo sospeso per due volte.
"Ok si scusa." Si alza.
La guardo con il sopracciglio alzato.
"Andiamo in una camera dove non possono sentirci"
Annuisco "Vada prima lei. Adesso la raggiungo" 
Annuisce e vedo che entra nella sala fumatori.
Bel posto.
Mi giro verso il bancone e vedo il suo bicchiere di rum intatto.
Lo bevo e poso il bicchiere, poi mi avvio verso la sala fumatori.
Chiudo la porta poi mi giro verso la donna in uniforme da polizia.
"Allora? Cosa è successo?"
Esita un po' prima di parlare.
"E' una cosa grave?"
"In realtà sono due cose gravi"
La guardo confusa.
"Vuoi sapere cosa è successo?"
Annuisco.
Prende un sospiro poi, finalmente, decide di parlare.
"Stamattina abbiamo trovato un cadavere dissanguato per le strade di Holmes Chapel e, sempre stamattina, sono state rubate molte sacche di sangue dalla banca del sangue"
Ops... Non si è resa conto che la persona che ha causato tutto questo è proprio difronte a lei?
Fingo una faccia shockata poi le domando "Lei chi pensa che sia?"
Mi fissa con uno strano sguardo.
"Non crederai a quello che sto per dire."
La fisso confusa. "Mi dica"
Abbassa lo sguardo, prende un grosso sospiro poi dice l'ultima parola che avrei pensato.
"Vampiri."

Ecco il terzo capitolo kjdsgvkuy
Grazie mille per i dieci che hanno recensito i primi due capitoli.
Grazie a chi ha metto la storia tra le seguite e ricordate.
dgkuyd Grazie. Amo leggere e rileggere le vostre recensioni. 
Mi rendete strafelice .khblidubs
Come sempre, ad ogni vostro giudizio o pensiero mi aspetto una recensione.
Baci xx


 
Domande.
1) Chi sono, secondo voi, i due che hanno parlato all'inizio?
2) Perché Amelia ha spento la sua umanità?
3)Cosa succederà tra l'agente Johnson e Amelia?

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Capitolo 4
*** chapter four ***


"Vampiri?" Come fanno a sapere della nostra esistenza?
"Esattamente quello che ho detto. Vampiri"
"Perché proprio vampiri?"
L'agente Johnson sospira.
Non saremmo dovuti tornare a Holmes Chapel. In questi otto anni qualcosa sarà accaduto.
"Sapevo che non ci avresti creduto ma abbiamo delle prove"
Prove?
La fisso confusa poi riprende "Il corpo ucciso stanotte poteva essere vittima di un animale ma invece è completamente dissanguato, con segni di zanne sul collo. Un animale non avrebbe lasciato così il cadavere e di sicuro non l'avrebbe solo dissanguato"
Intelligente.
E io che credevo che gli umani fossero stupidi.
"E il resto degli abitanti? Cioè, sa dell'esistenza dei vampiri?"
Scuote la testa.
Oh meno male. Ci mancasa solo che tutta Holmes Chapel sapesse della nostra esistenza.
Ma una domanda circola per la mia testa "E per la banca del sangue? Perché pensa siano stati i vampiri?"
Ride "Quale essere umano ruba tutte quelle sacche di sangue? Per farci cosa?"
Ottima risposta.
"Poi c'è un'infermiera che si comporta in modo strano da giorni"
Che??
"Sembra... soggiogata"
Sanno anche che possiamo soggiogare?
Ma come diavolo fanno a sapere tutte queste cose?
Fingo di non capire "Soggiogare?"
"Esatto. I vampiri hanno il potere di soggiogare le persone. E quell'infermiera sembra proprio soggiogata solo che il vampiro è stato abbastanza furbo da farle dimenticare tutto."
La prossima volta dovrò stare più attenta.
 
 
 
 
**
 
 
Chiudo la porta di casa e appena mi giro trovo mio fratello a pochi centimetri da me.
"Dove sei stata?"
Alzo le mani in segno di resa "Calma Spencer. Sono solo andata nel piccolo locale di Holmes Chapel"
"A fare che?"
Mi avvio verso il divano e poggio la mia giacca "Cosa si può fare secondo te in un locale? A bere no? E' esattamente quello che ho fatto visto che non volevi che uccidessi il tuo piccolo e innocente Harry"
Lo sento sbuffare.
Faccio una piccola risata.
"Non capisci? Io e Harry siamo solo amici. Sai che non sono gay"
"E chi ha detto che lo sei? Stai facendo tutto tu"
"Lasciamo stare."
Mi butto sul divano  e poso le mie mani dietro la testa,poi fisso il soffitto
Spencer resta in piedi davanti a me.
"Non sai cosa dire eh?" ridacchio.
"Non è che non so cosa dire, è solo che detesto parlare con te. E poi voglio sapere cos'altro hai fatto. Solo per bere ci hai impiegato un'ora e mezza"
"Oh sì, hai ragione"
Rimaniamo in silenzio qualche minuto poi Spencer riprende a parlare.
"Mbé? Non hai niente da dire? Cos'hai fatto?"
"Perché ti interessa tanto?" chiedo scocciata.
"Mi interessa perché sei capace di combinare guai, e sinceramente, se in futuro ti arresteranno io non sarò dalla tua parte"
Che bel fratello.
"Sappi che ti odio" dico sorridendo falsamente.
"Dimmi cos'è successo"
"Ho incontrato un'agente di polizia e... ho combinato un gaio"
Spencer spalanca gli occhi "L'hai uccisa? Soggiogata? Cos'hai combinato?"
Rido scuotendo la testa "Mi rimangio quello che ti ho detto l'altra volta. Non mi conosci per niente"
Mi fissa ancora.
Sbuffo.
"Non potevo né ucciderla né soggiogarla."
"Perché"
"Era ricca di verbena"
Questa volta è ancora più sorpreso di prima. "Che vuol dire che era ricca di verbena?"
"Vuoi dire quello che ho detto. Sa dell'esistenza dei vampiri"
"L'hai capito dalla verbena?"
"Anche"
"Cosa vuol dire "Anche"?" ok, adesso è preoccupato.
"Per i guai che ho combinato"
"Spiegati meglio"
Sbuffo "Ricordi che ieri ho dissanguato una donna?"
Annuisce.
"Bene. Non so perché, forse mi sarò dimenticata, ma non ho sepolto il corpo dopo averla uccisa"
Mi guarda infuriato "Cosa?"
Ridacchio "E non è finita. Visto che spesso non ho voglia di uscire solo per mangiare, ho rubato quaranta sacche di sangue alla banca del sangue"
Dopo nemmeno un secondo vengo spinta con forza verso il muro. Spenser ha il gomito schiacciato sul mio collo.
"Perché diavolo lo hai fatto?" ringhia.
Rido "Dimentichi che sono più forte di te" 
lo prendo per il braccio e lo butto per terra.
Prendo una spada appesa al muro e gliela conficco nello stomaco.
"Faccio quello che voglio. Ero consapevole di quello che stavo facendo. Tu non puoi comandarmi."
Rido "Guardati. Solo per fare il finto essere umano bevi sangue animale e adesso ti ritrovi per terra perdendo sangue. Sei troppo debole. Io sono più forte"
Spencer urla di dolore. Poi con una mano prende la spada e pian piano la estrae dal suo corpo.
"Non mi pento di quello che ho fatto. Poi, l'agente non si è nemmeno accorta che la persona che ha causato tutto questo si trovasse di fonte a lei."
Dopo averla estratta, poggia la spada sporca di sangue per terra.
Mi abbasso per vederlo meglio in faccia "Non fare mai più quello che hai fatto prima. La prossima volta prenderò un paletto di legno e te lo conficcherò nel cuore."
Mi alzo e vado in camera.
 
 
 
**
 
 
Mi trovo fuori scuola.
Inizia il mio "primo" giorno di scuola per il quarto anno.
Mi guardo intorno.
Devo ammettere che un po' mi è mancata la scuola.
Fino a vent'anni fa continuavo a frequentarla poi... è successo quello che è successo.
Sto per entrare quando vengo richiamata da quell'odioso di mio fratello.
"Entriamo insieme"
Sbuffo però accetto "Andiamo a prendere il mio orario"
Annuisce poi entriamo a scuola dirigendoci poi verso la segreteria.
 
 
**
 
 
"Ecco a lei il suo orario. Buon anno scolastico"
Annuisco in risposta poi, seguita da Spencer, ci avviamo verso il mio armadietto. Inizio ad innervosirmi.
Chiudo violentemente l'armadietto e mi volto spazientita verso Spencer "Mi lasci respirare?"
Scuote la testa "Non voglio che tu combini un altro guaio. Già ne hai fatti abbastanza"
Dalle mie labbra esce un ghigno "Guarda che io posso uccidere qualcuno anche in tua presenza"
Spencer sta per ribattere quando in suo sguardo si posa oltre le mie spalle.
"Ciao Harry"
"Hei ciao Spencer"
Harry?
Mi volto e me lo ritrovo a pochi centimetri da me.
Wow quanto è alto.
Appena mi vede il suo sguardo diventa terrorizzato.
Oh ma che ho fatto questa volta?
Mi volto verso Spencer.
"Spencer, potresti lasciare me e Harry da soli?"
Esita un po' poi dico una cosa che mi è rara dire "Fidati di me" lo fisso negli occhi.
Annuisce poi si allontana.
Mi rigiro subito verso Harry e gli prendo delicatamente il braccio.
Devo capire perché ha paura di me.
"Potresti dirmi per quale motivo hai paura di me?"
"Perché stavi con Spencer?"
Inizio ad innervosirmi "Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda"
"Tu rispondi prima alla mia e ti prometto che risponderò alla tua"
lo fisso dubbiosa
"Fidati di me"
non so per quale assurdo motivo ma annuisco.
"Spencer è mio fratello... gemello"
Harry spalanca gli occhi "Non vi assomogliate per niente"
rido "E' ovvio. I gemelli di sesso diverso non si assomigliano quasi mai"
"Ma io parlavo caratterialmente. Non sei come tuo fratello"
Ancora paragoni? 
Non resisto e mi volto per andare via ma Harry mi afferra per un braccio "Perché te ne vai?"
Con tutta la poca forza d volontà rimasta nel mio corpo mi giro e per poco non ringhio "Perché è da quando sono nata che tutti mi paragonano a mio fratello. Io non voglio essere come lui, chiaro?"
Credo di avere uno dei miei sguardi da far spaventare, perché vedo di nuovo il terrore nei suoi occhi. "Scusa, m-mi dispiace. Non dovevo aggredirti"
Che ho fatto? Mi sono appena scusata?!
Abbasso subito lo sguardo con gli occhi ancora spalancati per la sorpresa.
Perché l'ho fatto?
"Oh no, non preoccuparti. Ti capisco"
Dalle mie labbra esce una piccola risata ironica "Anche tu hai un fratello o una sorella che tutti dicono sia migliore di te?"
"Non proprio fratello ma ci siamo quasi"
Sorrido poi alzo di nuovo lo sguardo verso di lui.
Sono tornata finalmente la ragazza con il cuore di ghiaccio "Non mi hai ancora detto perché ti spavento"
"Prima ero spaventato da te, ma ora non lo sono più"
Cosa? No, devi essere spaventato. TU.DEVI.ODIARMI!
"Allora perché ti spaventavo?"
Si gratta la nuca guardando altrove.
"Vuoi davvero saperlo?"
Annuisco.
Si avvicina al mio orecchio.
"Perché ti ho visto uccidere una donna"


Ecco il quarto capitolo dbuyhgefuy
Cerco di aggiornare il rpima possibile quindi amatemi *w*
Secondo voi come reagirà Amelia dopo questa "confessione"?
usihfliugvs
Grazie mille a chi ha recensito i capitoli precedenti.
A chi ha messo la storia tra le seguite e ricordate.
Grazie, mi commuovo asdfghjàpdhu
Ora vi lascio, un kizz **
PS: ho cambiato il tipo di testo, spero che vada bene jkhfdughs
Ok ora mi dileguo jhsbfjhsf

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Capitolo 5
*** chapter five ***



(questo dovrebbe essere un banner hahahah çwç)

"Quando?" domando subito cupamente.
Non chiedetemi il perché ma amo vedere il terrore negli occhi di tutti.
Si tortura le mani "Parliamone in privato"
"Ma tra poco suonerà la campanella"
"Non m'importa. Poi scusa, per come sei, nemmeno a te dovrebbe importare, vero?"
Già è vero, cosa m'importa?
Annuisco approvando la sua proposta.
Mi prende per il braccio che subito libero con violenza.
Adesso non mi importa se ha paura di me o no. Mi importava solo perché ne avesse, e adesso che lo so mi rende felice spaventarlo.
Cammina davanti a me con passo lento.
Dopo aver girato un paio di volte per il corridoio della scuola, ormai vuoti perché la campanella di inizio lezione è suonata circa un minuto fa, mi fa cenno con la mano di rallentare. Apre la porta di quello che sembra uno sgabuzzino e mi fa entrare per prima.
Tutti gli umani potrebbero pensare subito al "sesso".
In realtà anche io lo penso, però subito dopo lo ucciderei.
Scuoto la testa al pensiero e sento alle mie spalle Harry che chiude la porta.
Ora siamo al "sicuro".
In realtà lui non lo è, ma va bene lo stesso.
Rifaccio la domanda "Quando mi hai visto uccidere la donna?"
"Allora non lo neghi"
"Rispondi e basta!" tuono.
Lo vedo indietreggiarsi, e questo mi fa spuntare un ghigno.
Che bello vedere la gente terrorizzata da te.
Fa un sospiro poi parla "La notte del primo giorno di scuola. Chedo fosse mezzanotte o l'una, ma comunque era notte"
Sì, ero io.
"Cosa mi hai visto fare?"
"Quindi sei stata tu!"
"Dipende da cosa hai visto"
Lo vedo ancora più terrorizzato "Parla, non voglio già dare brutta impressione ai professori"
Annuisce poi riprende "Prima eri stesa a terra, poi viene un auto che si ferma a pochi metri da te e da lì esce una donna. Ti fa qualche domanda che io non capisco poi si avvicina all'auto e..."
"E..." lo incito a continuare.
"In un lampo ti ritrovi vicino alla donna, lei si gira di soprassalto tu le dici qualcosa e... mordi il suo collo"
"Sì"
Mi guarda confuso "Sì cosa?"
"Sì, sono stata io"
Adesso vedo che trema, i suoi occhi sono pieni di terrore ed indietreggia fino a quando la sua schiena non tocca il muro.
"Non preoccuparti, non voglio ucciderti"
"E c-chi mi d-dice che non s-stai m-mentendo?" chiede tremando ad ogni singola parola che gli usciva dalla bocca.
"Perché l'ho promesso a Spencer"
Sbuffo vedendo che non si è ancora calmato "Prima gli ho dato la parola che non ti avrei fatto niente quindi puoi calmarti"
Sento che pian piano si rilassa "Ascolta, devo sapere cosa pensi, e credo che sia meglio parlarne in presenza di Spencer"
Annuisce "Oggi" termino.
"Dove?" domanda.
"Dove vuoi tu."
"Va bene a casa mia?"
Ci penso un po' poi annuisco "Per me va bene. Oggi alle quattro a casa tua" mi giro per aprire la porta quando vengo fermata dalla voce di Harry.
"S-sei un v-vampiro?"
Mi giro verso di lui, lo guardo negli occhi poi abbasso lo sguardo "Ci vediamo oggi" mi rigiro, apro la porta ed esco.
 
 
 
 
 
Harry's pov
 
Finalmente termina l'ultima ora. Sono al secondo giorno di scuola e già sono distrutto.
Sono anche un po' ansioso per oggi, anzi terrorizzato, ma cerco di lasciar perdere almeno per queste poche ore.
Esco dalla classe quando da lontano vedo Louis.
Lo chiamo e a passo svelto mi avvicino verso lui.
Lui si gira verso di me e lo vedo... freddo?
"Ciao" dice freddamente.
Ma che gli prende?
"Hei Lou, stai bene?" chiedo preoccupato.
"Si" si gira per andarsene quando lo prendo per un polso "Mi dici che ti prende?"
Si rigira verso di me facendo una finta risata "Che mi prende? Non voglio che tu abbia a che fare con i fratelli Colombo"
"E per quale motivo, scusa?"
Mi guarda tristemente "Devo andare" libera il polso per poi uscire da scuola.
Lo vedo allontanare quando vengo richiamato da una voce familiare alle mie spalle.
Mi giro e vedo Spencer e Amelia.
Spencer mi guarda con sguardo triste e Amelia... be', lei mi guarda sempre cupamente. Anche se devo ammettere che qualche ora fa, mentre eravamo nello sgabuzzino, ho visto nei suoi occhi un'emozione, non so quale perché è brava a nascondere le emozioni quindi mi è stato difficile capire.
"Harry mi dispiace per il tuo amico..." inizia Spencer.
Come fa a sapere della "lite" tra me e Louis di prima? Forse ci avrà visto...
"Sai il perché era così?"
Vedo che esita un po' prima di rispondere "Ne parliamo oggi, va bene?"
Annuisco un po' preoccupato.
Se sono quello che penso io, allora sarebbero dei mostri.
Strano, perché non avrei mai pensato che Spencer potesse essere una specie di... demone?
Mentre Amelia... Amelia anche senza sapere che è un mostro, l'ho pensato dal primo momento.
Non ho mai visto una ragazza così... senza cuore! 
Eppure, qualcosa mi dice che è così per un motivo.
E' strano pensarlo ma... voglio sapere il perché del suo comportamento.
In un modo o nell'altro lo saprò.
"Io vado a casa. Ci vediamo oggi" e con un cenno di saluto mi giro e mi avvio verso casa.
 
 
 
Spencer's pov
 
Ma dove diavolo è andata a finire Amelia?
E' da dieci minuti che è suonata la campanella di inizio lezioni e non si è fatta vedere.
Frequentiamo le stesse lezioni quindi se avesse deciso di saltare la prima, per la seconda almeno la dovrei vedere.
Mi torturo le mani e non ascolto nemmeno una parola di quello che dice il professore.
E se stesse facendo del male ad Harry?
No, troppo scontato. Poi mi ha dato la sua parola che non gli farà del male.
Anche se è una spietata senza cuore, mantiene sempre la parola ed io mi fido di lei.
Finalmente dopo altri dieci minuti sento bussare alla porta di classe ed entra Amelia.
Caccio un sospiro di sollievo.
Non sembra sporca di sangue quindi non credo abbia ucciso qualcuno.
"Signorina..."
"Colombo" dice Amelia.
"Esatto" controlla il registro "Per caso è la sorella di Spencer Colombo?"
Annuisce "Sì, siamo gemelli"
"Oh perfetto"
Vedo che Amelia sfoggia uno dei suoi sorrisi finti da fare credere a tutti che sia vero, tranne che a me.
"Anche se è il suo primo giorno di scuola, la rimprovero per il suo gran ritardo"
"Mi scusi, è solo che non mi sono sentita bene e sono corsa in bagno"
"Va bene. Per questa volta passa"
"La ringrazio" dice per poi incontrare il mio sguardo che subito distoglie per cercare un banco libero.
Dietro di me.
Fantastico! Ora mi romperà tutto il tempo perché sono sicuro che la lezione non le interessi.
Mentre impreco sotto voce e sento la risata di mia sorella, sento qualcuno picchiettarmi il braccio. Mi giro a destra e noto che è il mio compagno di banco.
"C'è qualcosa che non va?"
Annuisco "Esatto! E' quella rompi coglioni di mia sorella"
Sento un "vaffanculo" che nessun altro può sentire e mi sfugge una piccola risata.
Vedo che il mio compagno di banco, dal nome sconosciuto, mi guarda interrogativo "Lascia stare. E' una cosa che hanno in comune i gemelli" mento.
Vedo che sorride e mi porge la mano "Comunque non ci siamo presentati. Io sono Louis"
"Spencer" sorrido e gli stringo la mano.
Mentre la stringo sento una strana forza proveniente dalla sua mano.
Vedo i suoi occhi che si spalancano e mi guardano con terrore, sorpresa e... odio?
Lascia subito la mia mano e si concentra sui suoi libri.
Non mi piace per niente questa cosa.
 
 
**
 
"Mi stai dicendo che Harry sa?"
Annuisce.
"Come hai fatto a non sentirlo?"
Alza le spalle "Non lo so. Forse è perché ero troppo concentrata sull'auto che stava arrivando e non ho sentito che c'era lui"
Mi strofino la faccia nervosamente "Ora cosa facciamo?"
"Abbiamo un appuntamento a casa sua oggi alle quattro"
La guardo confuso "Sai che..."
Mi interrompe "Lo so che non siamo stati invitati ad entrare a casa sua, ma lo saremo"
Ora ho qualche dubbio "Non è che te ne approfitterai e lo ucciderai, vero?"
Sbuffa "Ormai a causa tua mi è passata la voglia di ucciderlo"
Sorrido soddisfatto.
Poi lei decide di cambiare discorso "Che avevi durante la prima ora con quel.."
"Louis?"
"Esatto"
"Non lo so, ma appena mi ha stretto la mano ho sentito una strana forza proveniente da lui."
"Cosa vuoi dire?" mi domanda confusa.
"Non te lo so dire. So solo che appena mi ha stretto la mano mi ha guardato in uno strano modo. Poi subito me l'ha lasciata e non mi ha più parlato"
"Secondo te cosa può essere? Un altro vampiro? O forse un licantropo?"
"Che?" domando alzando le sopracciglia.
"O magari un sayan. Dio ci pensi, un grosso scimmione che vuole ucciderci" ride piegandosi in due.
"Ma ti senti quando parli?"
Non smette di ridere "Dai su, pensaci. Un grosso scimmione che vuole uccidere tutti i vampiri che vivono sulla Terra"
Scuoto la testa. Poi però scappa da ridere anche a me, non per la "battuta" ma perché ride, ride sinceramente e questo fa capire che pian piano la sua umanità sta tornando.
"Dai su torniamo a casa"
Annuisce poi ci avviamo verso l'uscita della scuola quando vediamo Harry e...
"Il sayan!" dice subito Amelia
Cerco di trattenere le risate e ascoltiamo la conversazione tra Harry e Louis.
"Ciao" dice freddamente il sayan.
"Hei Lou, stai bene?" chiede preoccupato Harry.
"Si" si gira per andarsene quando Harry lo prende per un polso "Mi dici che ti prende?"
Si gira facendo una finta risata "Che mi prende? Non voglio che tu abbia a che fare con i fratelli Colombo"
Ma cos'ha contro di noi?
"E per quale motivo, scusa?"
Lo guarda tristemente "Devo andare" libera il polso per poi uscire da scuola.
Vedo Harry che abbassa lo sguardo. Lo chiamo e quest'ultimo si gira verso di noi.
"Harry mi dispiace per il tuo amico..." gli dico mortificato.
Ci fissa confuso poi domanda. "Sai il perché era così?"
Esito un po' abbassando lo sguardo poi dico "Ne parliamo oggi, va bene?"
Annuisce "Io vado a casa. Ci vediamo oggi" e con un cenno di saluto si gira ed esce da scuola.
Io e Amelia rimaniamo un po' in silenzio poi lei lo rompe "Mi sa che non piacciamo molto al sayan"
Sorrido poi insieme andiamo verso casa.

Hellooo guys uhdeiuhvd.
Come va?
E così entra il scena anche il sayan Louis hahahah LOL
secondo voi perché è così?
Chissà cosa succederà nei prossimi capitoli lol
Comunque.
AAAAAAAAAAAH GRAZIE PER LE DODICI RECENSIONI PER IL CAPITOLO PRECEDENTE.
GRAZIE A CHI HA MESSO LA STORIA TRA LE SEGUITE, PREFERITE E RICORDATE.
GRAZIE DI TUTTO, GRAZIE. :')
*si pulisce la lacrimuccia*
Vi ricordo che per ogni vostro pensiero, giudizio mi aspetto una recensione.
Un Kizz hsjgduyjhaebf

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Capitolo 6
*** chapter six ***





 
Apro il pozzetto, prendo una sacca poi lo richiudo e vado nel salotto.
Mi stendo comodamente sul divano bordeaux davanti al caminetto acceso poco fa da Spencer.
Apro la sacca ed inizio a bere.
Lo ammetto, non è fresco ma è sempre sangue umano.
Non mi va di andare a caccia oggi. Ecco perché ho rubato delle sacche alla banca del sangue, per comodità.
Mentre mi godo la sacca sento la porta di casa chiudere. Il mio fratellone è tornato dalla caccia.
"Cosa hai ucciso oggi? Un cerbiatto o un coniglio?" volto la testa per vederlo meglio "Ti interessa così tanto?" chiede posanto la giaccia sull'appendiabiti "Certo che mi interessa. Sai, sono un'ambientalista" dico con far altezzoso. Lo sento ridere "E da quando, Signorina Colombo?" si avvicina al divano dove sono seduta. Fingo di pensare picchiattando il mento "Da circa ottocentodue anni signorino Colombo" alza le mie gambe, si siede sul divano e le appoggia sulle sue coscie "Davvero? Non sembra visto che uccide umani ogni giorno" lo correggo "Io uccido umani, è vero. Ma non riuscirei mai a far del male ad un povero cerbiatto" appoggio l'imboccatura della sacca nella bocca e continuo a bere "Non ci credo" scuoto la testa in segno di disapprovazione, poi ingoio il sangue e continuo "Non mi conosci. Mi hai mai visto uccidere un animale? No. Io non odio gli animali e non farei mai del male a loro, non ho coraggio. E' degli umani che provo un odio profondo" vedo che spalanca gli occhi per la sorpresa "Non me lo sarei mai aspettato da te. E così, il vampiro senza cuore ha un debole per gli animali" sorrido a quell'affermazione poi mi domanda "Odi anche me?" chiede sporgendo il labbro inferiore "Tu non sei un umano" dico con far ovvio. Lui ci pensa su poi annuisce come per dire "già, hai ragione. Sai, a volte me ne dimentico' "Ma ti odio comunque" riprendo. Sorride rispondendo "Anche io ti voglio bene". Alzo un po' i lati della bocca per poi abbassarli subito.
Mi alzo con la sacca vuota e mi avvio in cucina dove la butto nel cestino. "Sono le tre. Vado a lavarmi. Tra poco dobbiamo incontrarci con Harry e chiarire una volta per tutte questa questione" dico mentre mi pulisco la bocca sporca di sangue con un tovagliolo. "Cosa hai intenzione di fare?" chiede trovandosi dietro di me. Mi giro verso di lui "Credo lo soggiogherò per fargli dimenticare tutto quello che ha visto quella sera. Credo abbiamo già troppo problemi" dico riferiscomi all'agente Jenna *sotuttosuivampiri" Johnson "e poi dobbiamo sapere cosa vuole il sayan da noi"
Scuote la testa "Ancora con la storia del sayan? Si chiama Louis"
"Si, ma io continuerò a chiamarlo sayan" sbuffa "Spencer. Dobbiamo sapere cosa diavolo è quel Louis. Non mi fido"
"Non ti fidi di nessuno"
"Lo so, ed è meglio così"
"Tranne di Harry" che?! "Cosa?" sorride "So che ti piace, ma non lo dai a vedere." scuoto la testa ridendo nervosamente "Non può piacermi. Insomma, è un umano. Uno sporco, odioso, traditore umano"
Non so se mi dia più fastidio il fatto che crede che mi piaccia Harry o il fatto che adesso sta ridendo come un indemoniato "La smetti di ridere? Dai sui nervi"
"Sorellina" dice prendendomi per il braccio e fissandomi negli occhi "Te ne innamorerai. Ne sono sicuro."
Okay, ora ne ho abbastanza. Gli stritolo il braccio "Lo conosco da soli due giorni e già parli di amore? Sì, forse hai ragione, mi piace. Ma me lo porterei solo a letto. Cosa che di sicuro succederà" gli lascio il braccio e subito si copre le orecchie "Non ho sentito niente. Ora salgo a prepararmi." e subito sparisce dalla cucina. Rido pensando alla sua reazione dopo aver sentito quello che penso di Harry.
Salgo di sopra, mi faccio una doccia veloce e, con l'asciugamano che mantengo evitando di non farlo cadere, vado verso l'armadio a cinque ante argento e nero con strisciline curve di specchio.
Cosa indossa un vampiro per un incontro dove deve soggiogare un ragazzo? Il solito, ovvio.
Una camicia nera con dei pantaloni attilati dello stesso colore e scarpe col tacco sempre nere. Una dark, insomma.
Dopo essermi vestita vado di nuovo in bagno e mi passo l'eyeliner e la matita. I capelli li lascio sciolti. Sono pronta.
 
 
 
 
HARRY'S POV
"Lou ti prego rispondimi" chiedo supplicando. E' la decima volta che lo chiamo ed è la decima volta che risponde la segreteria.
Non riesco a capire l'affermazione di stamattina 'Non voglio che tu abbia a che fare con i fratelli Colombo'. C'è qualcosa che non va. Di sicuro mi sta nascondendo qualcosa e gli unici che possono dirmelo sono proprio Spencer e Amelia.
Penso, penso a cosa posso fare quando mi viene un'idea brillante. Riprendo il mio smartphone e ricompongo il numero di Louis per poi premere il tasto per chiamare. Di nuovo la segreteria "Credo sia l'unico modo" dico, poi sospiro "Se davvero ci tieni a me, oggi, alle quattro vieni a casa mia. Devo dirti una cosa molto importante ed ho bisogno del tuo aiuto" poi stacco. Spero di averlo convinto così, è la mia ultima speranza.
Guardo l'orologio. Sono le 15:45 e, fortunatamente, mia mamma è a lavoro. Mio padre è morto anni fa a causa del cancro e sono figlio unico.
Sospiro di sollievo. Almeno nessuno  della mia famiglia , cioè mia mamma, potrà finire nei guai ascoltando la futura discussione tra i fratelli Colombo e Louis.
 
 
**
 
 
Puntualissimi.
Sono le quattro e Spencer e Amelia sono fuori la porta.
Apro "Ciao" dico sorridendo a Spencer che ricambia e Amelia... che sbuffa appoggiata allo stipite della porta.
Cosa faccio? Li invito o non li invito ad entrare? Sento una tosse che mi fa sussultare "Allora? Dobbiamo restare qui fuori impalati a vedere te che fai sogni erotici o ci fai entrare?" è la dolcezza in persona quella ragazza. "P-potete entrare" dico balbettando spostandomi di lato facendoli entrare per poi chiudere la porta, ma prima dare un'occhiata fuori per vedere se il mio migliore amico si sia fatto vivo, ma niente.
Mi giro e faccio accomodare i due fratelli in salotto. Entrambi si siedono sul divando a due posti grigio ed io mi siedo sulla poltrona accanto al divano dello stesso colore. 
C'è un silenzio imbarazzante che, ovviamente, interrompe la biondina. "Allora? Ci dici perché pensi che noi due siamo vampiri?" chiede subito schietta. 
E' una ragazza che non fa giri di parole. Potrebbe piacermi. Insomma, ha i capelli, gli occhi chiari, è magra e è abbastanza alta. Sì, ce lo farei proprio un pensierino, se non fosse per il fatto che è la crudeltà in persona. "Sono un amante di queste cose sovrannaturali, quindi sono anche molto documentato. Soprattutto conosco alla perfezione i vampiri e sì, credo nella loro esistenza" mi fermo per riprendere fiato poi continuo "Ne ho avuto la conferma quella notte che ho visto Amelia uccidere quella donna. Dopo che lei è sparita nel nulla, io mi sono avvicinato al cadavere e ho visto i segni delle zanne ed il suo corpo era pallidissimo, senza una goccia di sangue. E' da lì che ho subito pensato che i vampiri davvero esistono e che una di loro si trova proprio nella mia scuola" Spencer tossisce "Due" mi correggo "Due".
Vedo che si guardano un po' poi chiedo subito "Siete... siete vampiri?"
Annuiscono all'unisono poi mi prende il panico "Ma stai calmo. Non vogliamo farti niente" dice subito Spencer.
Il problema non è Spencer, ma la bionda accanto a lei. La guardo aspettando anche da lei conferma quando dice "Non ti faccio del male". Adesso si che mi riprendo. Ero così terrorizzato che quando mi sono calmato sono sprofondato completamente sulla poltrona sentendo poi le risate dei due fratelli.
"Adesso che so quello che siete" dico "Posso farvi delle domande?"
Annuiscono.
Ok, iniziamo.
"E' vero che per entrare nelle case degli altri loro devono invitarvi?"
Annuiscono poi Amelia aggiunge "Solo se il proprietario della casa è un umano. Se è un vampiro non c'è bisogno di essere invitati"
Annuisco poi continuo "Non potete stare al sole?"
Questa volta è Spencer a rispondere "No, non possiamo. Ma, secoli fa, le streghe crearono dei gioielli per vampiri che permettavano loro di poter stare al sole. Come questi" entrambi alungano una delle loro mani mostrandomi degli anelli. Ecco scoperto il mistero.
"Quanti anni avete?"
"Lo vuoi proprio sapere?" chiede sghignazzando Amelia. Annuisco "Ottocentoventi"
Ora sì che sono proprio shockato. Credo che il mento tocchi a terra talmente della sorpresa "Credevo circa cento...."
"Be' mi dispiace per te, ma sono ottocento" mi corregge Spencer "Quindi siete stati trasformati a diciotto anni?" Annuiscono "Siete vampiri da ottocentodue anni?" Annuiscono ancora.
Certo che questo è stato proprio un bel colpo. 
Non credo di essermi ripreso ancora dallo shock perché sento una risata dolce, leggera ed è ... di Amelia?
Quella risata mi fa sorridere. Però, che bella risata che ha. Alzo subito lo sguardo incontrando il suo facendola smettere di ridere. Per un momento vedo che il muro che si è creata è sparito finalmente ma poi, sfortunatamente, ritorna col tono cupo di sempre "Hai finito con le domande?"
Ci penso un po' su. Vorrei chiedergli come possono essere uccisi ma potrebbero credere che io voglia farlo quindi evito "Sì"
Mentre mi guardo intorno non sapendo cosa dire sento che i due parlano a bassisima voce poi Spencer apre una nuova discussione "Credo che sia il momento di dimenticare tutto, vero sorellina?"
Cosa? Vogliono che dimentichi tutto?
Lo sapevo. Era troppo strano sapere tutte queste cose facilmente.
Mentre il panico si impossessa di me noto che Amelia mi fissa ancora più arrabbiata di prima. Strano, non ha ancora risposto alla domanda "Amelia, cosa c'è?" chiede Spencer un po' preoccupato.
Fisso Spencer preoccupato anch'io e non mi accorgo che Amelia si trova proprio accanto a me finché non mi sento il braccio sinistro strattonato dalla sua presa "Bene, cosa abbiamo qui?" fissa il gioiello sul mio braccio "Un bel braccialetto" avvicina la mano libera per toccarlo. Appoggia un solo dito sul gioiello e vedo che inizia a bruciare così allontana subito la mano "di verbena".
Spencer si alza di scatto "Verbena?"
Amelia non degna di uno sguardo al fratello e fissa la mano destra così lascia il braccio sinistro per strattonare quello destro "Quindi non posso né soggiogarti né ucciderti" dice prendendo l'anulare destro con un anello simile a quello che hanno lei e suo fratello mostrandolo a quest'ultimo.
Spencer fissa l'anello e mi guarda sorpreso "Sapevo di non fidarmi" dice Amelia lasciando con violenza il mio braccio.
Non credo abbia usato molta forza perché le braccia non fanno tanto male.
Credo che abbia finito ma in realtà appoggia entrambe le mani sui braccioli della poltrona e avvicina il suo viso al mio. 
I nostri visi sono a pochi centimetri di distanza ma la sua idea non è di baciarmi, tutt'altro "Dimmi chi o cosa ti ha dato quei due gioielli" mi ordina.
Non so cosa dire né fare. Sento la morte vicina. Anzi, peggio. Visto che posso resuscitare grazie all'anello credo che verrò torturato ed è molto peggio della morte.
Non so chi santo ha deciso di proteggermi, ma prima che iniziasse a fare qualcosa il campanello di casa bussa.
Amelia sbuffa e mi lascia andare per aprire la porta.
Appena apro mi trovo l'ultima persona che avrei immaginato.
 
 
 
AMELIA'S POV
Fantastico! Questo rompicoglioni doveva venire proprio nel momento in cui Harry *sonounostronzotraditore* Styles stava per dirmi tutto.
"Chi è?" chiedo a Spencer "Adesso vedrai".
Non capisco cosa voglia dire finché non sento il suo odore "Il sayan" dico subito.
"Esatto"
Harry lo saluta poi sento la porta d'ingresso chiudersi.
Li sento ridere finché non entrano in salone. Il sayan ci fissà con odio, diprezzo... insomma, tutte quelle cose negative.
Devo ammettere però che è un bel ragazzo. Ha i capelli corti e biondo scuro, un po' bassino e gli occhi azzurri. Se non mi odiasse ci avrei anche fatto un pensierino.
I miei pensieri "erotici" vengono interrotti dalla sua voce squillante "Cosa ci fanno loro qui?" chiede squadrandoci da testa a piede.
Ok, inizia a stancarmi.
Mi avvicino e lui e senza esitazioni dico "Cosa sei?"
"Non ti avvicinare" dice guardandomi cupamente.
"Altrimenti?" sghignazzo.
Ghigna e in un attimo sento un dolore atroce alla testa. Il dolore è così forte che cado in ginocchia mantenendomi la testa.
Non capisco niente, mi sento solo la testa che tra un po' esploderà. Mi sento così male che cado completamente a terra urlando dal dolore "Scusati" mi ordina.
"S-sei uno s-stregone" dico tra un grido e l'altro. Sento che ghigna "Indovinato! Ora scusati!" mi ordina ancora.
"Smettila subito Louis. Lasciala" questa volta è Harry che parla "Lascia stare mia sorella" continua anche Spencer "Non ti impicciare altrimenti sarai il prossimo. Lei deve scusarsi per tutto il male che ha fatto. Ha ucciso persone senza pietà ed ora o si scusa oppure muore"
Ghigno anche se il dolore è forte "preferisco morire" e in quell'istante il dolore è ancora più forte.
Sento le suppliche di Harry e Spencer poi... dei vasi rompersi e da loro esce dell'acqua. Il rubinetto della cucina che si trova accanto al salone viene aperto e, tutta l'acqua, unita a questa di vasi, forma una scia che gira attorno a me fino a toccarmi un piede.
Un secondo dopo sento un forte calore: fiamme. Sta cercando di bruciarmi quello stronzo.
Vorrei tanto ucciderlo ma il dolore alla testa mi impedisce di muovermi.
Le fiamme si avvicinano sempre di più e adesso... dopo venti anni provo una nuova emozione: paura.
Le fiamme sono veloci e subito arrivano al piede che prende fuoco. 
Urlo sempre di più e con le mani cerco di spengnere le fiamme. Ma non riesco a concludere nulla.
Invece le fiamme mi coprono tutta e soffro sempre di più. Urla e dolore sempre più forti fino a che non sento più bruciare.
Sono a terra, sfinita e la pelle bruciata che tra poco però ritornerà come prima.
Non capisco molto finché non sento Louis gridare "Perché mi hai fermato cazzo! Dovevo ucciderla, era quasi morta!"
"Non te lo permetterò. Lasciala in pace" dice Harry.
"Ma che diavolo ti prende?" urla di più Louis, incazzato nero ormai "Hai una cotta per quel demone biondo? Ti ucciderà, sappilo"
"Fermati adesso, guardami" quella voce è di Spencer "Scappa immediatamente perché tra poco riprenderà le forza e vorrà ucciderti. Non posso fermarla perché è più forte di me quindi scappa"
Non mi concentro più alla loro conversazione perché mi sento ancora stordita per quello che è successo finché non sento la porta di casa sbattere.
No, questa volta me la paga. Non gli permetterò di scappare.
Mi alzo in piedi e con tutta la calma possibile chiedo "Dov'è... dov'è andato?"
Vedo Harry fissare Spencer e viceversa "Non fatemelo ripetere ancora... Dov'è andato?"
"A c-casa" dice tremando Harry.
Lo fisso sempre incazzata "Dove abita?" chiedo avvicinandomi lentamente al riccio "Amelia credo che tu debba cal-" non do il tempo per finire la frase a Spencer che corro da lui e gli spezzo il collo. Cade provocando un forte tonfo.
Almeno per un po' non darà fastidio. Mi avvicino di nuovo ad Harry e questa volta il mio viso si trasforma in quella che sono realmente.
Vedo che non si decide a parlare, vedo terrore nei suoi occhi. Ormai mi sonno scocciata.
Lo blocco violentemente sul muro premendo il gomito contro il suo collo "Dimmi dove abita!" gli ordino urlando ormai spazientita.
 
 
 
 
LOUIS' POV
 
Ormai sono sfinito. Ho corso da casa di Harry a casa mia il più veloce possibile. Almeno casa mia è sicura, nessun vampiro è stato invitato lì.
Chiudo la porta appena entro e sento uno strano rumore. Mi giro di scatto e vedo mia madre svenuta alla fine delle scale "Oddio mio, mamma!" urlo correndo verso di lei, ma un urlo, l'urlo di una voce graziosa arriva alle mie orecchie "Sophie!" urlo disperato.
"Louis ti prego vieni, sono in cucina!" urla disperata mia sorella.
Corro in cucina e vedo quello che temevo di più.
Un braccio di Amelia attorno al collo della mia piccola sorellina. Mi avvicino ma vengo fermato dalla voce di quel mostro "Avvicinati e le romperò il collo senza pietà"
Decido di farle quello che ho fatto a casa di Harry "Fallo di nuovo e per il dolore le stritolerò la gola. Prova a bruciarmi e lei fininà insieme a me nelle fiamme." sghignazza "Non puoi fare nulla"
Sono in trappola, mi sento morire. Non so cosa fare "Sai, tua madre è stata molto gentile ad invitarmi a casa tua solo che si è resa conta troppo tardi che io sono un vampiro e per evitare di farle fare qualcosa l'ho fatta cadere dalle scale. Ma, hei, tranquillo, è solo svenuta" mi fa l'occhiolino.
La guardo con ribrezzo poi la supplico "Ti prego, lascia in pace mia sorella"
"Per quale motivo, scusa? Mi hai quasi ucciso a casa del tuo caro amichetto e non volevi nemmeno che parlassi" ghigna.
"Non ti farò più del male, ti prego, ma lasciala."
Sento singhiozzare Sophie e mi sento sempre peggio.
Finge una faccia triste per poi scoppiare a ridere "Indovina!" mi guarda negli occhi "Non ti credo!" dice. Poi il suo viso si trasforma facendo vedere il demone che è. Ho sempre più paura ma cerco di non darlo troppo a vedere.
"Lasciala ti prego. Uccidi me e non lei"
"E secondo te sono così idiota da ucciderti senza farti soffrire?" mi guarda divertita "Be' hai sbagliato persona. Perché devi soffrire il triplo di come ho sofferto io prima"
E' accaduto tutto in una frazione di un secondo ed il corpo di Sophie cade a terra privo di vita.

Ed eccomi di nuovo jdhfuiedhwf
Amo questa gif jkenhfuehd *w*
Ecco scoperto cos'è Louis. Non è un sayan çwç
Anyway...
DICIOTTO RECENSIONI AL CAPITOLO PRECEDENTE, D I C I O T T O
Non vi ringrazierò mai abbastanza hjqhuqah
Be' io vado.
Come sempre, ad ogni vostro pensiero o giudizio mi aspetto una recensione sduishcd
Ora vi lascio.
Un besooo defieju
PS: passate qui jhbdjygd http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1993760&i=1

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Capitolo 7
*** chapter seven ***






HARRY'S POV


Sono ancora seduto per terra con la schiena appoggiata al muro boccheggiando. Amelia mi ha davvero fatto male. E' un miracolo che adesso sia ancora vivo.
Passano altri cinque minuti e finalmente sento Spencer riprendere conoscenza. Mi avvicino gattonando a lui "Come stai?" gli chiedo e lui annuisce "Sto bene" poi guarda intorno e il suo sguardo si incupisce "Dov'è Amelia?"
"C-credo a casa di Louis" dico tremando "Ma non può. Non è stata invitata ad entrare."
"Allora siamo fortunati, perché vedendo la sua espressione credo volesse uccidere Louis." Spencer scuote la testa "Lei non è questo tipo" sospiro  rilassandomi ma scuote la testa continuando "Lei prima fa soffrire, poi uccide" a quelle parole mi sento soffocare. Cosa avrebbe fatto al mio migliore amico? Lo avrebbe fatto soffrire torturandolo? Oppure uccidendo le persone più care a lui? 
Scuoto la testa al pensiero, poi cambio argomento "Louis è uno stregone?" chiedo a Spencer "A quanto pare sì. E sembra anche molto potente. Mancava poco e Amelia sarebbe diventata cenere"
"Sai, a me piacciono molto le sorprese, ma quelle piacevoli, tipo un biglietto per vedere il Chelsea o una festa di compleanno a sorpresa, ma non scoprire che tre miei amici sono dei mostri sovrannaturali" rido nervosamente "Andiamo, chi ha un amico stregone e due amici vampiri?"
Sento anche Spencer ridacchiare "Già, mostri... Quello che ho sempre evitato di non dare a vedere" la voce gli si spezza in gola.
So che non ha mai voluto essere un vampiro, si vede da come si comporta, altamente diverso dalla sorella che sembra divertirsi vedendo il terrore negli occhi delle persone, ma qualcosa non mi torna in testa "Se tu non hai mai voluto essere un vampiro, perché adesso lo sei?"
Fa una piccola risata che però subito scompare "Diventare vampiro non è semplice. Non bisogna dare solo un morso per trasformarti. Per diventare un vampiro, devi morire con il sangue di uno di essi nel tuo corpo" vede che non capisco poi continua "In poche parole, se un vampiro ti fa bere il suo sangue e muori quando è ancora in circolo nel tuo corpo entri in transizione"
"Transizione? Ma il sangue circola per sempre nel corpo di un umano?" scuote la testa "No, solo un giorno. E la transizione è quando non sei del tutto un vampiro. Per diventare un vero e proprio vampiro devi bere sangue umano"
"E se non si beve?"
"Semplice, muori."
Spalanco gli occhi dopo aver ascoltato l'ultima frase, poi subito chiedo "Quindi tu avevi ancora una scelta" annuisce "E perché poi hai deciso di bere il sangue umano?" abbassa lo sguardo poi risponde "Quando sei un vampiro le tue emozioni vengono amplificate, tipo se sei una persona carica d'odio quando sei un vampiro quell'emozione viene amplificata e di conseguenza diventi un vero e proprio mostro"
Annuisco poi penso subito ad Amelia. Era carica d'odio quando era ancora umana? "No, Amelia non era così quando era umana" risponde come se avesse letto nel mio pensiero "La prossima volta ti parlerò meglio di Amelia." annuisco poi riprende il discorso di prima "E comunque, essendo alle prime armi, non riuscivo a mantenere il controllo. E be', puoi immaginare cosa è successo" annuisco poi il suo volto si gira di scatto verso la porta principale "Sarà meglio che vada. Louis sta venendo qui e non voglio morire adesso" si alza e, senza nemmeno salutare sparisce.
 
 
 
LOUIS' POV
 
Corro verso il corpo privo di vita di mia sorella. Non capisco niente. Piango così forte che la testa mi scoppia e la vista è completamente annebbiata.
Scuoto il corpo di Sophie pregandola di aprire gli occhi e dire 'Fratellone, sto bene'
Giro la testa da tutte le parti e di Amelia nemmeno l'ombra. E' andata via.
Non ce la faccio più, deve tornare in vita "T-ti farò r-resuscitare" dico tra un singhiozzo e l'altro.
Mentre mi concentro pronto a pregare a tutti gli spiriti di far tornare mia sorella in vita sento una presa che mi fa girare. E' mia mamma "Che stai facendo?"
 continuo a singhizzare "E'-è morta. L'ha uccisa" fissa il corpo dietro di me e in un attimo i suoi occhi diventano lucidi per poi scoppiare in un pianto "Ti prego, non pensare di resuscitarla" la guardo con gli occhi spalancati "Non devo? E' morta a causa mia e de..." mi interrompe "Non devi farlo, andrai contro tutti gli spiriti" la fisso confuso "E' magia nera"
Magia nera? Mio padre non me ne ha mai parlato. Forse perché sa che io sono un tipo curioso e avrei fatto uno dei miei soliti guai.
Abbasso lo sguardo poi mi giro verso quella che era mia sorella. La abbraccio e tra un singhiozzo e un altro le dico "Non ti dimenticherò mai. Sorvegliami da lassù e aiutami in qualsiasi occasione, dandomi i giusti consigli" la abbraccio ancora più forte e il mio pianto sembra non fermarsi.
Mia madre mi prende per una spalla "Tesoro, la porto di sopra." annuisco. Mi alzo e lei la prende in braccio e si avvia per le scale.
Mentre vedo mia madre in quelle condizioni, distrutta che porta in braccio l'unica figlia che aveva la rabbia ribolle dentro di me.
Chi è stato ad uccidere tutte quelle persone innocenti? Chi è stato ad uccidere mia sorella? Chi è stato a distruggere interiormente mia madre? Chi ha tolto una parte di me?
Una sola persona è stata: Amelia.
Mi avvio a passo deciso verso la porta di ingresso quando una voce tremante dietro le mie spalle mi ferma "Dove vai?"
Cerco di rispondere con tutta la calma possibile "A terminare tutto questo dolore" poi esco.
 
 
 
HARRY'S POV
 
Sono cinque minuti da quando Spencer se n'è andato dicendo che Louis stava arrivando e nel frattempo sto aggiustando la casa.
Adesso cosa invento per quando mia madre vedrà la scomparsa di dieci vasi?
Di certo questo è l'ultimo dei problemi. Butto l'ultimo frammento di vaso nel cestino poi lo chiudo. Subito dopo averlo chiuso sento la porta di casa chiudersi con un tonfo forte. Spencer l'avrà lasciata aperta.
Esco dalla cucina ed entro nel salone trovandomi un Louis con un sguardo cupo, gli occhi gonfi e rossi.
"Cosa è succ-" mi interrompe "Dobbiamo parlare"
"Di cosa?" chiedo confuso.
Lui mi fissa sempre con quello sguardo indecifrabile: cupo, pieno di odio  e di tristezza. E' un misto di emozoni.
"Lo conosco"
"Chi?"
"Jasper"


I'm baaaaack lol
Scusate se il capitolo è corto DDDD: ma è l'introduzione di quello che sta 
per succedere... Niente di buono muahahahaha
No ok... Chi è Jasper e perché Louis ed Harry lo conoscono?
BOOOOOOH lol
non si scoprirà subito chi è sto sconosciuto lol
ma nel frattempo Amelia ne passerà di tutti i colori... poi arriverà il peggio
MUAHAHAHAAHAH
No ok lol
ODDDDDDDDDDIO VENTI RECENSIONI AL CAPITOLO PRECEDENTE
V E N T I
Vi amo, lo sapete? jkdsniuxj
BEST SONG EVEEEER
Io l'ho ascoltata, voi? jahsuijb è stupenda *o*
Harvey
Leeroy
Marcel
Jonny
e Zayn dovrebbe essere Giorgia, Giorgie, Georgia 
BOOH
Oggi uscirà il quinto trailer e i miei dubbi non ci saranno
HAHAHAHAH OK STO ESAGERANDO.
Cercherò di aggiornare il prima possibile
UN BESOOOO SDHCB

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Capitolo 8
*** chapter eight ***


 


Cammino senza meta per tutto il bosco, cercando di essere il più calma possibile. 
Cosa sono io? Sono un mostro?
Credo proprio di sì. Uccido le persone, per lo più innocenti e... mi piace. Mi piace vedere loro che soffrono.
Sì, lo sono definitivamente. 
Ma c'è una persona, una persona che non riesco a far soffrire... quel cespuglio di Styles.
Non devo, non posso pensare a lui in quel modo. Non posso sembrare sensibile in sua presenza.
Deve odiarmi, deve odiarmi come tutti gli altri. Deve stare il più lontano possibile da me.
Continuo a camminare fino a fermarmi vicino un albero, mi ci siedo poggiando la schiena su di esso e continuo a guardare il cielo. Continuo per qualche ora, fino ad addormentarmi.


Apro gli occhi e vedo che è già mattino. Chissà quanto ho dormito!
Prendo il cellulare dalla tasca dei jeans per vedere l'orario, ma è scarico, spento completamente.
Mi alzo da quella posizione scomoda ma rilassante. Mi pulisco togliendo più terreno possibile e mi avvio verso casa. Oggi non ho voglia di andare a scuola.
Appena entrata in casa vado al piano di sopra verso la mia camera per lavarmi e cambriare vestiti. Ormai quelli che ho addosso sono pieni di buchi a causa del fuoco che rischiava di uccidermi a casa di Harry. Dopo essermi spogliata vado in bagno e apro il rubinetto della vasca. Mentre aspetto che la vasca si riempia, mi siedo sul bordo di essa e penso a tutto quello che è successo ieri.
Louis è uno stregone e sa di noi. Harry è umano, ma lo stesso, ne sono sicura, sapeva già di noi. Inizio ad avere dei sospetti anche se non ci capisco molto di tutta questa faccenda. 
So di aver ucciso molte persone in passato, ma tutti erano umani, nessun essere sovranaturale. 
Smetto di pensare, chiudo il rubinetto, entro nella vasca e mi rilasso, chiudendo per una decina di minuti gli occhi.



Scendo giù ormai vestita, e vado a prendere qualche sacca di sangue quando sento che è arrivato un messaggio sul cellulare. Mi avvicino ad esso, lo stacco dalla spina, ormai carico, e trovo un messaggio da Spencer.

Da: Spencer
Cosa hai combinato?


Lascio perdere e non rispondo, vado verso il pozzetto, lo apro e prendo una sacca di sangue. Non è sangue fresco, ma devo arrangiarmi, anche perché sembra che questo paesino sappia un po' troppe cose sui vampiri.
Dopo aver bevuto, butto la sacca vuota nel cestino. Prendo il cellulare, e dopo averlo messo in tasca esco e vado in quel locale dove trovai l'agente Johnson e scoprire cos'altro sa riguardo i vampiri, e soprattutto, chi altro sa.
Appena entrata nel locale, cerco con lo sguardo se lei ci sia, e infatti la trovo che già sta fissando me. 
Con un sorriso finto mi avvicino a lei salutandola cordialmente.
"Niente scuola, oggi?" chiede subito.
"No, oggi non avevo voglia. Non avrei dovuto dirlo, lei è un'agente, ouch" fingo di essere preoccupata.
Allora vedo lei fingere di essere arrabbiata "Allora devo portarti a scuola, e farti mettere in punizione"
A questa affermazione una finta risata mi esce dalla bocca.
Poi, seriamente, cambio discorso "Sa il perché sono quì. Vorrei sapere di più sui" abbasso il tono di voce, avvicinandomi di più a lei con il viso "vampiri"
"Oh, giusto" vedo uno strano sguardo "sei molto curiosa di sapere di più, vero"
Annuisco, poi vedo che si avvia verso l'uscita incitandomi di seguirla, così lo faccio. Appena uscite inizia a parlarmi "Sono secoli che questo piccolo paese, almeno le persone più importanti, studiano i vampiri, e se ne trovano uno, lo catturano per analizzarlo, torturarlo, e poi ucciderlo"
Non so perché, ma mi preoccupa leggermente questa storia "ne avete mai avvistato uno?" chiedo curiosa.
"Mh, per ora no. Ma credo che, dopo gli episodi accaduti negli ultimi giorno, crediamo che ce ne siano almeno in due, o forse di più. Si dice che i vampiri non stiano mai da soli. Forse è arrivato il momento di vederne uno"
La mia mente, però, si è fermata più dietro "Crediamo?"
Annuisce, e giriamo verso una via più desolata, ma non ci faccio molto caso.
"Siamo in dieci"
Annuisco. Dieci di loro che cercano il vampiro che ha ucciso qualche notte fa e ha rubato le sacche alla banca del sangue. Dieci di loro che cercano me.
Non so se preoccuparmi o no, devo assicurarmi se loro sanno tutto.
Quindi azzardo, domandando "Cosa sapete sui vampiri?"
Non risponde. E' troppo applicata a guardare la strada.
Un momento. La strada. Mi guardo intorno, e mi rendo conto di non conoscere questo posto. E' tutto isolato e non c'è nessuno.
Non capisco le sue intenzioni "Dove stiamo andando?"
"Nel luogo dove studiamo i vampiri" risponde fredda.
Deglutisco rumorosamente. Mi sono cacciata in un bel guaio.




HARRY'S POV


E' suonata anche la campanella della seconda ora, e non c'è traccia di Amelia.
Stamattina ho visto Louis e Spencer, ma non Amelia. Il suo primo giorno di scuola e non c'è. Non credo le sia successo qualcosa. E' un mostro, uccide tutto ciò che si trova davanti senza neanche qualche rimorso. 
Dopo aver camminato per tutto il corridoio, arrivo al mio armadietto e lo apro, prendendo i libri che mi serviranno per l'ora successiva. Quando vedo Spencer da lontano, e immediatamente mi arriva un messaggio.
Lo apro e leggo "Sai quello che devi fare".
Deglutisco e poso il cellulare in tasca.
"Harry"
"Spencer" sento nella sua voce un filo di preoccupazione "E' successo qualcosa?"
"Amelia"
Come? "Cosa le è successo?"
Spencer infila una mano nei capelli, ancora più preoccupato "E' questo il punto. Non lo so, non la vedo da ieri, a casa tua. Credevo che tu sapessi dove fosse"
Faccio di no con la testa, e devo ammettere di essere anche io un po' preoccupato. 
"Non l'hai neanche sentita?"
"No. Stamattina le ho mandato un messaggio ma non mi ha risposto" sospira "Tu credi che Lou-"
Lo fermo subito "Non le ha fatto nulla, posso assicurartelo" 
Mi guarda un po' stranito, ma la preoccupazione per Amelia ha la meglio.
"Harry"
"Sì?"
"Dobbiamo cercarla!"


AMELIA'S POV    


Continuiamo a camminare in silenzio, un silenzio imbarazzante. Mi guardo intorno per riuscira a capire dove siamo.
"Dove siamo?" chiedo appena fermate davanti ad un magazzino abbandonato.
"Ai confini di Holmes Chapel" risponde avviandosi alla porta d'entrata. La seguo fin dentro ma mi fermo sul colpo osservando ciò che si trova all'interno di quel posto. E' esattamente l'opposto di come sembri all'esterno.
Ci sono lettini da ospedale, ne ho contati cinque, e accanto ad ogni lettino ci sono tavolinti con sopra vari oggetti, bisturi, siringe... vedo anche della verbena. 
Infondo trovo delle celle, e mentre cerco di chiedere se fosse il posto dove si studiano i vampiri, l'agente Johnson risponde subito "Quì è dove studiamo i vampiri." continuo ad osservare "In realtà non siamo mai riusciti a prenderne uno, ma appena succederà" si girà e mi guarda fissa negli occhi " è quì che lo studieremo"
Qualcosa mi dice che quella lì sospetti di me. Credo sia il caso di sbarazzarmene, quando vedo quell'oggetto che ho sempre odiato. Ha l'anello. Non ci voleva.
Continuo a guardarmi intorno, poi oso chiedere "Prima non mi ha risposto ad una domanda. Cosa sapete sui vampiri?"
"Oh, giusto" sento un ghigno, poi inizia a camminarmi intorno "Sappiamo che amano il sangue, cosa molto ovvia. Sappiamo che la verbena li indebolisce" è dietro di me e sento che si avvicina. Cerco di prendere il cellulare dalla tasca e scrivere un messaggio senza farmi notare.

Magazzino abbandonato


"Sappiamo che possono essere uccisi con  un paletto nel cuore"


Ai confini


"Sappiamo che possono camminare solo di notte"


di


"ma..."
Invio il messaggio, non ancora terminato, e lo rimetto in fretta in tasca.


"Ho scoperto che c'è chi può camminare anche di giorno"
La faccia si mostra per ciò che realmente sono. Gli occhi rossi, le vene sotto di essi che si innalzano e i canini che si allungano. Mi giro di scatto e appena corro verso di lei un proiettile di legno mi viene sparato nel petto.
Due proiettili di legno.
Tre, quattro, ormai ho perso il conto. Urlo e cado in ginocchia a terra. Mi tocco il petto con una mano, la alzo ed è ricoperta di sangue.
Mi spara altri proiettili di legno e cado definitivamente a terra urlando. Non capisco più niente, quando un ago mi perfora la schiena e in pochi secondi i miei occhi si chiudono, perdendo i sensi.


SPENCER'S POV


Dopo aver spezionato tutta la casa, arrivo nel salotto dove trovo Harry che si guarda attorno, anche lui preoccupato.
"Trovata?"
Faccio di no con la testa, quando sento il cellulare vibrare e noto un messaggio, di Amelia.


Da: Amelia
Magazzino abbandonato ai confini di Holm


Il messaggio non è terminato. Sono ancora più preoccupato, le sarà capitato qualcosa.
Guardo Harry, spaventato.
Mi domanda subito "Cos'è successo?"
"Dobbiamo andare al magazzino abbandonato ai confini di Holmes Chapel"




 
Heiiiiiii
oddio, mi dispiace tantissimo per questo ritardo,
ma non avevo proprio fantasia hahahahah.
Non so come farmi perdonare, spero solo che questo capitolo possa piacervi.
Mi dispiace ancora :(
Buona letturaaa!!

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