La luce e il buio

di Azzurra2195
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo anno ad Hogwarts ***
Capitolo 2: *** La notizia, il ballo. ***
Capitolo 3: *** Un ragazzo dietro le sbarre. ***
Capitolo 4: *** Preparazioni. ***



Capitolo 1
*** Un nuovo anno ad Hogwarts ***


Io non posso stare fermo con le mani nelle mani,
tante cose devo fare prima che,
venga domani.
-Riccardo Cocciante, Margherita


CAPITOLO 1
[pov’s Hermione]
 
Mi era decisamente mancata la sala Comune, piena dei suoi colori rosso fuoco, mi erano mancati i divanetti intorno al caminetto, decisamente più comodi di quelli che erano situati addossati alle pareti, che tuttavia avevano tante volte ospitato le chiacchierate tra me, Harry e Ron. Mi erano mancate le grandi scrivanie e le pesanti sedie che in questo momento stavo guardando, mentre i ricordi dei sei anni trascorsi in questa scuola mi invadevano la mente.
Era sicuramente meraviglioso ritrovarsi qui seduti a chicchierare come se tutti gli avvenimenti degli anni passati non fossero altro che frutto della mia fantasia, era fantastico vedere Harry, Ron, Ginny, Cho, Dean, Jade,  Simus, Neville e tutti gli altri parlare allegramente, felici che la scuola fosse ritornata quella di un tempo, senza però la guida di un preside che aveva cambiato la storia della Magia. Già, Silente era rimasto un colpo al cuore, ci mancava come non mai, era stato il faro che questa scuola utilizzava nei tempi più bui, e non vederlo più nei corridoi a sorridere a tutti, era qualcosa che ci rendeva facilmente malinconici. Lo stesso castello sembrava piangere quella perdita.
La nuova Hogwarts però, sotto la guida della neo-preside McGrannitt, era ritornata splendente, non si vedevano più muri crollati e porte rotte: conseguenze che la guerra aveva portato. In una sola estate era stato ricostruito tutto, dal campo da Quiddich alla torre di astronomia. Hogwarts poteva di nuovo essere la casa di tantissimi altri giovani maghi, e, ancora, anche la mia per questo ultimo anno. Perché si, noi ultimi che eravamo impegnati a combattere…Voldemort… ormai solo un incubo del passato, eravamo stati invitati a ripetere l’ultimo anno per poter affrontare gli esami. Inutile dire quanto fosse stata grande la mia gioia.
Eppure era strano ritrovarsi qui, dove studenti che mai avevo visto o con cui non avevo mai parlato mi guardavano ammiranti, consapevoli dell’importanza che avevo avuto durante la guerra, mi ritrovavo a stringere mani e a fare sorrisi a tutti, anche se non era proprio un dispiacere. Io, Harry e Ron eravmo chiamati “Golden Trio” da tutti, ormai.
Non tutti se la passavano altrettanto bene. Draco Lucius Malfoy era ignorato da tutti: Corvonero, Tassorosso e Grifondoro. Solo i suoi amici Serpeverde sembravano ammirarlo. Io invece non sapevo proprio che pensare. Tutti coloro che giudicavano noi e lui non avevano vissuto gli avvenimenti, non avevano guardato tutte le scene che solo gli erano state raccontate in prima persona. Io sapevo, sapevo che dentro, il cuore di Draco Malfoy non era cattivo. Era arrogante, stupido e facilmente condizionabile, ma cattivo è l’ultimo aggettivo che mai avrei utilizzato per lui. Ma sembravo l’unica Grifondoro a pensarla così.
Guardai per un secondo i miei amici, tutti sorridenti, poi il mio sguardo si posò su Ron. Il mio migliore amico, che avevo tuttavia baciato nella camera dei segreti. Da sempre sapevo di provare qualcosa per lui, e lui lo stesso per me, l’unica cosa che mi aveva sorpreso era il fatto che non si trattasse di amore. Io e Ron ce ne eravamo accorti per l’imbarazzo che sempre alleggiava tra di noi. Alla fine, con un sospiro di sollievo ci eravamo lasciati, e adesso eravamo più uniti che mai, ma solo come amici. Come migliori amici.
 
-Ti farai avanti per la carica di Caposcuola, vero Harry?- la voce di Dean mi riscosse.
 
Harry arrossì un po’. Che l’idea l’avesse già sfiorato?   <> cominciò Harry <> concluse infine.
 
-Allora tu? Hermione?- Dean si rivolse a me.
 
“Colta alla sprovvista, bene, Hermione”– pensai.
 
Sorrisi -Sì, in realtà pensavo proprio di farlo. Insomma, i miei voti sono eccellenti, e in parecchi mi voteranno. Oddio, almeno spero-
 
-I tuoi voti sono TROPPO eccellenti Hermione, secondo me corrompi i professori- se ne uscì Ron, facendo dell’ironia, ovviamente.
 
Feci una risata finta, per prenderlo in giro, seguita dal resto dei miei compagni. Comunque avevo detto la verità, essendo già prefetto avevo quindici voti di base, che già mi davano un po’ di vantaggio sui candidati che non lo erano. Sarebbe stato meraviglioso essere Caposcuola, perché questo significava poter star di nuovo a Hogwarts il prossimo anno, come aiuto ai ragazzi undicenni che sarebbero arrivati come nuovi maghi. La prima cosa che avrei fatto in quel caso? Non prendetemi come una che fa favoritismi, ma avrei aiutato soprattutto i giovani e le giovani mezzosangue Grinfondoro. Insomma, io c’ero passata. Sapevo come ci si sentiva, e non avrei mai permesso a nessun Malfoy in miniatura di prenderli in giro il prossimo anno.
 
Sentii Ginny sbuffare, e mi girai a guardarla. Era seduta vicino a Harry, e si tenevano per mano. -Domani già iniziano le lezioni, e indovinate chi c’è in prima ora? Lumacorno-
 
Sorrisi, sapevo che Ginny odiava pozioni.
 
-Lumacorno mi adora- sorrise Harry -E in più ho ritrovato il libro del principe mezzosangue nela stanza delle necessità- disse beffardo, tuttavia beccandosi uno scalpellotto da parte di Ginny.
 
Come al solito, anche quest’anno l’avrebbe scampata.
 
-Ah, ragazzi, quasi mi dimentico, sapete che la McGrannit mi ha detto che per questo fine settimana organizzerà un ballo di inizio anno? Ha detto che farà così tutti gli anni da oggi in poi- comunicai ai ragazzi.
 
Ron sbuffò, immaginai che stesse pensando al bellissimo ed elegantissimo vestito che aveva indossato il nostro quarto anno al ballo del Ceppo.
 
-Ma c’è qualcosa sotto- aggiunsi, notando i volti strafelici di Cho, Jade e Ginny, e quelli decisamente più annoiati ed angosciati dei ragazzi -La McGrannitt mi ha rivelato che domani metterà l’annuncio nella bacheca di ogni casa, e non ha voluto rivelarmi i dettagli-
 
-E’ davvero qualcosa di pericoloso se la McGrannitt non te l’ha detto- disse Neville -Insomma, a te dice tutto-
 
Scesi dal divano alzando le spalle, io non non sapevo nulla dei dettagli, si era rifiutata di dirmeli.
“Saresti contraria”-aveva detto.
 
-Dove vai?- mi chiese Harry, vedendo che mi stavo allontanando.
 
-A dormire, domani c’è lezione- risposi. Io ero Hermione Granger, mica potevo far tardi la mattina successiva.
 
 
Nota: Jade è una mia aggiunta, mi serviva perché nel resto della storia si ritroverà molto importante.
Ho aggiunto anche quella cosa che il Caposcuola avrebbe potuto passare un altro anno ad Hogwarts, ma presto capirete il perché.
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Capitolo 2
*** La notizia, il ballo. ***


Don't let me go,
cause i'm tired to feeling alone.
Non lasciarmi andare
perché sono stanco di essere solo.
-Harry Styles, Don't let me go.

CAPITOLO 2
[pov’s Hermione]
 
Detto fatto, ovviamente. Mi alzai più che in tempo, dieci minuti prima del suono della sveglia del dormitorio. Mi affrettai a prepararmi con la divisa da prefetto, sistemai i capelli e presi la borsa, per scendere in Sala Grande per la colazione.
Le pietanze come sempre erano già tutte sui tavoli delle quattro case, anche se questi erano quasi completamente vuoti. Ma oramai c’ero abituata, ero sempre stata tra le prime ad arrivare a tavola.
Mi versai una burrobirra e presi una fetta di torta a cioccolato. Colazione dietetica, insomma.
In meno di dieci minuti però la sala era già piena, pensavo davvero di essermi svegliata più presto. Harry, Ron e Jade mi raggiunsero in fretta, con dei sorrisi a ottoceto denti. Chiesi dove fosse Ginny e Harry mi rispose che ieri erano stati sul balcone e lei si era presa la febbre, e sarebbe dovuta rimanere una settimana in dormitorio.
 
-E per il ballo?- chiesi.
 
-Probabilmente non verrà, inviterò un’amica se i l ballo ci sarà davvero, così non fraintenderà, ne lei ne Ginny>> concluse.
 
Ron per poco non si strozzò con il budino -Se fai soffrire mia sorella ti spacco la faccia in due- sbottò, però ridendo.
 
La scena era alquanto esilarate. Soprattutto vedere Harry scoppiare a ridere in faccia al povero Ron, dicendo -Ro-Ron, se non mi ha ucciso Volemort vuoi farlo tu?-
 
Era una battuta ironica, e ci ridemmo sopra, tuttavia Quel nome mi spaventava ancora un po’, e lo prununciavo solo di rado, ma non mi faceva più paura come prima.
Mi alzai con il sorriso sul volto. Niente avrebbe mai potuto rovinato quella prima meravigliosa giornata di lezioni. Ma non sapevo quanto mi sbagliavo.
 
 
[sempre pov’s Hermione]
Finita la lezione di pozioni. Il professor Lumacorno era un mito, ed era l’unico professore per il quale non ero la studentessa perfetta, già, lui amava Harry.  Ma non mi dava nemmeno fastidio, ero comunque brava in pozioni, e lui questo non poteva smentirlo.
Mi stavo avviando in Sala Grande per il pranzo, lì avrei rivisto tutti. Ma incontrai Jade in corridoio e così ci avviammo insieme verso quel luogo che oggi, anche se non lo sapevo, avrebbe cambiato tutto il mio futuro. Eravamo di fronte al portone di battenti, e lì notammo almeno un centinaio di studenti accalcati sulla porta, a leggere qualcosa su una bacheca affissa. Che fosse l’annuncio che la McGrannitt dovesse darci? Io e Jade ci spingemmo a tentoni attraverso la piccola folla e riuscimmo a leggere il cartello.
 

Cari studenti, nella serata di dopodomani
vi sarà un ballo studentesco,
-Grifondoro e Serpeverde
-Tassorosso e corvonero.
La preside,
McGrannitt

 
Cosa significava tutto questo? Che i Grifondoro avrebbero dovuto per forza andare con i Serpeverde? Non era possibile. La McGrannitt non avrebbe mai potuto farmi questo. Sapeva quanto odio provassi per quell’infame casa dai colori patetici.
Presi Jade per mano e la trascinai al tavolo dei Grifondoro per mangiare, vicino agli altri. Perché? Ero sicura che a tavola ci avrebbe fornito delle spiegazioni, o magari c’erano degli errori di stampa.
 
“Preferisco Corvonero che un imbecille Serpeverde”-pensai.
 
Al tavolo non dovetti attendere troppo. La preside salì sullo scranno per parlare e improvvisamente tutta la Sala Grande fù silenziosa.
 
-So che probabilmente troverete quell’annuncio fuori luogo, ma sono stata costretta a prendere misure dastriche. Ragazzi, siete qui da appena tre giorni e già ho fermato due risse tra Grifondoro e Serpeverde, Ho già dovuto mettere in punizione 7 ragazzi e ragazze per insulti pesanti alla casa avversaria. Che poi avversaria è un parolone. E’ questo che vi è stato insegnato?>> si fermò, pensando a Silente, probabilmente.
 
Vidi il volto di Harry rabbuiarsi.
 
-Così ho istituito questo ballo, come avrete capito i Serpeverde saranno categoricamente costretti ad invitare le Grifondoro e viceversa, lo stesso per Tassorosso e Corvonero. Che in questo modo facciate amicizia? Ne dubito, ma lo spero. Detto questo, ultima comunicazione. A dare il buon esempio saranno professori e prefetti. A quanto mi hanno riferito i prefetti di Corvonero e Grifondoro sono ragazze…-
 
Lanciai un’occhiata a Luna, al tavolo opposto al mio.
 
-…e quelli di Serpeverde e Tssorosso ragazzi. Quindi è perfetto. Buon appetito ora, ragazzi>>
 
I tavoli si riempirono di mille pietanze, come sempre. Guardai al tavolo dei Serpeverde. Chi era il prefetto? Con chi sarei dovuta andare? Mi riscossi quando vidi la targhetta con la lettera “P” perfettamente visibile sulla divisa regale di Draco Lucius Malfoy, che ricambiava il mio sguardo, altrettanto turbato e preoccupato.
 
“Cazzo”-riuscii solo a pensare.

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Note:
Spero vi piaccia, recensite in tanti!
Grazie a chi comunque segue la FF in silenzio, senza recensire.
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Capitolo 3
*** Un ragazzo dietro le sbarre. ***


Trova motivi per sorridere
anche stupidi
tanto che t'importa?



CAPITOLO 3
[sempre pov’s Hermione]
 
Avevo detto che non odiavo Draco, che non pensavo fosse cattivo. E infatti non mi rimangio la parola. Ma la sua aria arrogante, il suo comportamento austero, rendevano tutto più complicato, non avevo comunque voglia di andare con lui. In tutta la scuola, era il ragazzo che desideravo meno.
 
-‘Io non andrò con Harry, ma almeno non mi è toccato un lurido Mangiamorte come accompagnatore’- mi aveva detto seria Ginny.
 
Io avevo annuito, ma le parole che aveva utilizzato non mi erano piaciute. Possibile che la gente in Draco vedesse solo la parte arrogante ecompletamente condizionata? Dunque era vero, la gente vede solo quello che riesce a guardare.
Così da sola mi ero avviata in dormitorio. Tutti avevano deciso di rimanere in sala comune fino a tardi, perché la McGrannitt ci aveva dato tre giorni di riposo per la festa. Il giorno successivo serviva per le preparazioni della sala e di noi partecipanti, quello dopo ancora per la festa e l’ultimo, come le testuali parole della preside avevano spiegato, era per permettere a noi Bambocciona Banda di Babbuini di riprenderci per poi ricominciare normalmente il programma di lezioni, parecchio intenso.
 
“Usa quell’espressione per ogni ballo?”-pensai riferendomi a “Bambocciona Banda di Babbuini”, ripensando all’ultimo ballo a cui avevo partecipato: Il ballo del ceppo.
 
Stavo per addormentarmi nel mio letto quando il cellulare, posizionato sul mio comò, vibrò. Chi poteva essere a quell’ora? Di solito nessuno mi scriveva. Mi faceva anche strano pensare a quanto si fossero diffusi i cellulari nel mondo magico grazie alla loro efficacia e velocità.
 

-Metti un vestito verde. Draco

 
Per poco non mi cadde il telefono di mano. Come aveva fatto a trovare il mio numero? Ce l’avevano in pochi.
 

-Lo metterò azzurro. Non indosserò i colori della tua casa.

 
La mia risposta mi soddisfaceva, ero stata abbastanza eloquente e schietta, poi quel che lui avrebbe pensato di me non mi interessava davvero.
 

-Almeno non è quell’orribile color rosso.

 
Cosa aveva contro i colori della mia casa? Erano belli, regali. Bah.. l’idiozia di certa gente è sconvolgente.
 

-Se devi insultare puoi anche non scrivermi più.

 
Lo immaginai sorridere come un ebete davanti alle mie prese di posizione. E la sua risposta me lo confermò.
 

-Non ti scaldare Mezzosangue, non ti vorrai mica rovinare la reputazione da perfettina spero,
mi serve qualcuno che mi faccia copiare i compiti.

 
Come una stupida comincia a ridere da sola sul letto, provocando qualche occhiataccia dalle compagne di dormitorio, così mi ricomposi prima di rispondere.
 

-Sei un inetto, Draco. Pensi davvero che ti farei copiare? Sogna!

 
La serata andò avanti così fino a tarda mezzanotte, senza che io nemmeno me ne accorgessi. Era la prima volta che capitava.Tra un insulto e l’altro avevo perso la cognizione del tempo, che fino ad allora era sempre rimasta perfettamente razionale.  Smisi di rispondergli quando mi scrisse un messaggio che mi turbò.
 

-Io, Draco Malfoy, il ragazzo cattivo da mandare dietro le sbarre, che va ad un ballo con la Granger.
Il mondo è impazzito.

 
“Già, il mondo deve essere impazzito”- pensai, prima di calare in un sonno senza sogni.
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[pov’s Draco] [contemporaneamente]
 
Di dormire proprio non ne avevo voglia. Hermione aveva smesso di rispondermi, e qualcosa mi diceva che non lo avrebbe più fatto, così presi il mio iPhone e lo spensi, per poi abbandonarlo sul comodino accanto al mio letto. Trascinai le coperte sul mio corpo e mi rifugiai al caldo.
 
-‘Ancora non dormi, Draco? Di solito la sera cadi a letto come un sasso’-mi chiese Blaise, al letto accanto al mio.
 
Sghignazzai –‘Non mi piace essere paragonato a un essere invivente, comuque stavo chattando’- risposi al mio migliore amico.
 
L’amicizia traserpiè qualcosa di maledettamente complicato. Tra di noi non ci fidiamo cecamente come tra i grifoni, tuttavia ci vogliamo bene, e Blaise e Nott erano quelli che riuscivo a chimare migliori amici meglio di chiunque altro. Tyger e Goyle sono solo due inetti.
 
-‘E chi avrebbe tale onore adesso?’- chiese, ironico.
 
-‘Fottiti Blaise’-
 
Lui alzò un sopracciglio <> sbuffò e si sedette sul letto in modo più comodo.
 
Non mi scusai, un Malfoy non si scusa con nessuno.
 
Mi misi anche io sdraiato e chiusi gli occhi, nel vano tentativo di prendere sonno, tuttavia, per qualche motivo a me oscuro, i miei sogni furono inquieti, e ci volle molto prima che riuscissi ad addormentarmi del tutto.
 
Ricordo solo, come un monotono lamento, una vocina insopportabile che ripeteva :”RAGAZZO DIETRO LE SBARRE”
 
Note:
Spero che questo capitolo vi soddisfi, è uno dei miei preferiti, non è molto lungo perché volevo concentrarmi solo sulla conversazione di Herm e Draco! RECENSITE!
Ringrazio tutti coloro che mi hanno recensito, che hanno messo la storia tra le ‘preferite’ le ‘da ricordare’. GRAZIE A TUTTI!
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Capitolo 4
*** Preparazioni. ***


Ascolta il tuo cuore
segui
segui il ritmo del destino.

CAPITOLO 1
[pov’s Hermione]

Mi svegliai alle 9 in punto, così feci la cosa più ovvia, saltai sul letto  di Jade, per svergliarla. Lei imprecò un po’ quando la buttai giù dal letto, ma non fece storie, non più di tanto, nemmeno quando le lanciai due borsone, e poi la portai, ancora vestita in pigiama, nel bagno dei prefetti. Le poche persone che però erano già in giro per il castello ci guardavano male, altre ridevano a causa delle mie ciabattine a forma di gatto.  Una volta entrate nel bagno chiusi la porta a chiave.Lei ancora mi guardava come se fossi drogata.
 
-MA COSA VUOI FARE?- mi urlò.
 
Scoppiai a ridere. -Ci tocca andare al ballo con i Serpeverde, almeno farli crepare davanti al nostro splendore mi sembra il minimo- spiegai, fiera.
 
Jade sgranò gli occhi -E siamo qui perché…-
 
Indicai le borse accatastate in un angolo del bagno, accanto ai lavandini -In una ci sono vestiti, scarpe e trucchi, nell’altra il nostro pranzo. Ho pensato a tutto!- Esordii.
 
-Ma tu sei pazza…-
 
“Non sai nemmeno quanto è vero” – pensai.
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[pov’s Draco]
 
Due grandi mani mi spaventarono quando mi buttarono giù dal letto. La mia mano corse subito alla bacchetta e stavo per schiantare il povero malcapitato che mi aveva svegliato, che stavolta non era la sveglia, quando proprio questi mi tappò la bocca, magari proprio per salvarsi la pelle.
 
-Idiota, sono io-
 
Guardai il volto del mio migliore amico, Blaise. Aveva sul viso un sorriso che non mi piaceva, qualcosa, probabilmente un’idea folle che sarei stato costretto a seguire. Sapevo come era fatto Blaise, lo conoscevo ormai da tanto.
 
-Blaise, veloce. Sai che non mi piace essere svegliato. Che c’è?- chiesi, irritato.
 
Lui non rispose e questo mi fece provare ancora più fastidio. Io odio la gente che mi ignora. Tuttavia mi prese per il braccio e mi trasciò in uno dei bagni dei sotterranei, e poi chiuse a chiave con un breve incantesimo. Poi ancora, il tutto sempre ignorandomi, si spogliò e si buttò nella vasca da bagno, enorme, sembrava quasi una piscina. Con le bolle, però.
 
-Blaise, ora mi incazzo.-
 
Emerse poco più dall’acqua e finalmente mi rispose –Draco, calmati. Ho solo pensato di farle morire quelle piccole teste di grifone. Sai come, la bellezza è naturale, manca tutto il resto.-
 
Scoppiai a ridere, un riso frenetico, stupido. Poi mi bloccai –No, davvero.Sei pazzo?-
 
-Nah, prendo la vita con filosofia- e si immerse nuovamente nell’acqua profumata.
 
Alzai le spalle, mi spogliai. Buttai tutti i vestiti in un angolo e con un tuffo da maestro finii nell’acqua.
 
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[pov’s Hermione]
 
Avevamo impiegato tutta la giornata per vestirci e prepararci, ma posso davvero dire che il risultato era davvero stupefacente.
Jade indossava un vestito lungo, non le se vedevano nemmeno le scarpe. E diciamo che era una fortuna, perché si era categoricamente rifiutata di indossare delle scarpe con il tacco. Il vestito era di colore nero, ma aveva delle sfumature sul rosa chiaro, era senza spalline e la gonna morbida le evidenziave le curve dei fianchi. Era davvero bellissima.
 
-Herm, sei troppo bella, farai fare una figuraccia a tutte noi- disse.
 
Mi guardai allo specchio. Il mio vestito era azzurro, come pattuito con Malfoy, ma in basso sfumava nel blu e infine nel nero. Era senza spalline e la cinturina sotto il seno era di borchie. Il vestito mi arrivava sopra al ginocchio, ma non era volgare, non lo avrei permesso. Indossavo dei tacchi blu, ma non troppo alti, perché altrimenti non sarei stata capace di camminarci. Io però non mi vedevo così bella. I capelli me li aveva fatti Jade, e io li avevo fatti a lei. I miei erano lisci e fiivano boccolosi, i suoi erano completamente lisci, visto che si era stufata del suo groviglio di ricci naturali, che tuttavia io trovavo bellissimi. Il trucco era per entrambe leggero, ma evidenziava i nostri lineamenti.
 
-Draco rimarrà a bocca aperta. A proposito, è ora di scendere- aggiunse.
 
 
Note: questo capitolo non mi piace, soprattutto perché é corto ma d’altronde è un capitolo di passaggio! I prossimi due saranno lunghissimi e importanti, perché si baserann sulla festa, RECENSITE.
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