365 giorni, 365 pagine di diari hetaliani

di Hotsuma92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una dura realtà ***
Capitolo 2: *** La Prima di Mozart ***
Capitolo 3: *** Notte brava!? ***



Capitolo 1
*** Una dura realtà ***


365 giorni - fic Hans era stato rilasciato dalla prigione giusto due giorni prima e finalmente era a casa, ormai italiana, e non più austriaca. Era rimasto in prigione per ben cento giorni e, nel frattempo, molte cose del suo territorio erano cambiate.
Ora osservava fuori dalla finestra in camera sua quel territorio che, a causa del Trattato di SaintGermain, non era più austriaco ma, ormai, italiano.
Già... L'Austria, Roderich, i suoi fratelli: quanti bei ricordi che aveva del tempo passato con loro.
Ora sentiva un bisogno impellente di scrivere, di mettere nero su bianco tutto ciò che era successo e che non aveva potuto scrivere in quei precedenti cento giorni. Dalla scrivania prese un foglio e una penna stilografica, iniziando finalmente a scrivere.



Bozen, 01 gennaio 1920



Caro diario,
Finalmente ho il tempo il modo di scrivere: è dal lontano 20 settembre 1919 che vorrei farlo, ma non ne ho mai avuto la possibilità. Quel giorno fu davvero una giornata da dimenticare, in tutti i sensi! Fu il peggior giorno della mia vita e credo rimarrà tale per sempre, surclassando anche il ricordo dei giorni di quando l'abbiamo persa.
Ma cosa decretò esattamente il Trattato di Saint-Germain di così catastrofico per me? Il fatto che ora io, rappresentante dell'Alto Adige e tutto il territorio Alto Atesino, sia stato annesso al Regno d'Italia...
Ammetto che qualcuno ne era pure felice, ma io decisamente no. Stavo benissimo sotto l'Austria e invece ora mi ritrovo a fare parte di un nuovo regno, contro la mia completa volontà. Da quel giorno rimpiansi sempre, e ancora lo faccio, di averla fatta quella guerra, di trovarmi in queste condizioni... Chissà se sarei ancora qui a scriverti, se quel giorno fossi riuscito a buttarmi giù dal treno.
Molto probabilmente sarei morto, oppure me la sarei cavata con qualcosa di rotto e molte contusioni, ma non lo saprò mai dato che non ci riuscii: Feliciano e Romano riuscirono a fermarmi e, una volta arrivati a destinazione, mi arrestarono e mi portarono in prigione. Lì mi tennero appunto cento giorni, poiché non volevo collaborare e alla fine, dato che insistevo nel mio silenzio, mi rilasciarono anche se con misure di precauzione. Ogni giorno dovevo e devo recarmi alla stazione di polizia di Bolzano, anche se non ne capisco il motivo: dopo aver fatto accertare la mia presenza, potrei anche andarmene per quello che ne sanno loro.

Il mio cuore austriaco è diviso e così pieno di rammarico. So perfettamente che la colpa non è di
nessuno in particolare, insomma capita di perdere le guerre, non si può pretendere di vincere sempre, eppure mi sento ferito nel profondo, come se Roderich in un certo senso mi avesse lasciato andare.

È sera ormai e temo una cosa: di avere incubi, di sognare di essere ancora in Austria e al risveglio rendermi conto che non è vero e che la dura realtà è diversa. Nella mia mente si affaccia ancora il ricordo della partenza su quel maledetto treno, che mi ha portato via da quella grande famiglia. Riuscirò mai ad accettare questo mio destino? Questa nuova "famiglia" di cui sento perfettamente di non far parte? Voglio lasciare tutto e tornare dai miei fratelli austriaci che sono mille volte meglio di questi italiani.

Romano non mi vuole, ne sono più che certo e nemmeno io vorrei restare... Fosse per me farei subito le valige e me ne andrei. Quel trattato mi ha rovinato la vita, ma spero che le cose cambieranno.

Il dolore ormai alberga in me e per quanto difficile possa essere, a malincuore, lo supererò senza mai
scordarmi delle mie origini e di chi ero prima. Il mio cuore non sarà mai italiano, bensì sempre austriaco, perché è così che dovrei restare io.

Hans Innerhofer



Mentre scriveva quelle parole, gli occhi gli si inumidirono, fino a che, con le ultime frasi, non iniziò seriamente a piangere. Perché tutto quello era dovuto succedere proprio a lui? Faceva così tremendamente male...
Finito di scrivere, ripose il foglio in un archivio pieno di scartoffie, date che era l’ ultimo posto dove qualcuno andrebbe a cercare le pagine di un diario. Lo mise in una teca, in modo da salvaguardarlo dalla polvere e lo ripose nel posto più buio dell'archivio, che sembrava quasi tetro.
Tornato alla porta, si guardò indietro per un attimo e sorrise, varcandola per tornare in camera. Ora si sentiva meglio, ma lo preoccupava la notte che si stava inesorabilmente avvicinando.

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N.d.a.: esperimento un po' pazzo, ma che ho deciso di provare a fare :)
questo primo diario è del mio Oc, Hans Innerhofer...
Spero che leggerete in molti e recensirete :)

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Capitolo 2
*** La Prima di Mozart ***


La prima di Mozart Era un giorno molto piovoso quel 2 gennaio a Vienna. Roderich era rientrato da poco a casa: era mezzanotte passata ormai, ma lui non voleva andare a dormire, quella serata era stata a dir poco favolosa e non voleva scordarla.
Appena varcò la soglia di casa un brivido di freddo lo pervase, anche se doveva aspettarselo dato che era stato fuori tutta la sera.
Si sedette in cucina, vicino al focolare che emanava ancora un lieve calore e accese la candela posta al centro del tavolo in legno. Finalmente riusciva a vedere con nitidezza la stanza e così si alzò nuovamente, andando a prendere un foglio ed il pennino per scrivere. 
Era da molto che non lo faceva, ma ora ne sentiva l'impulso.

Vienna, 2 gennaio 1790

Caro diario,
oggi era il debutto del grande Wolfgang Amadeus Mozart, con la prima di "Così fan tutte", qui a Vienna, al Burgtheater e come potevo mancare? 
Nonostante io preferisca la musica vera e propria alle opere liriche, devo proprio ammettere che questa mi ha preso molto. Detta tra noi, Mozart è uno dei miei musicisti preferiti, quindi non potevo assolutamente mancare.
Nonostante fosse la prima assoluta di questa sua opera, il teatro era quasi del tutto pieno ed è stata apprezzata molto dal pubblico. 

Con quest'opera cambierò sicuramente la mia idea a riguardo, perché seriamente era la perfezione. Prima di allora non avevo mai sentito niente di simile.
Secondo me è stato un grandissimo successo che si ripeterà sicuramente per uno come lui.
Non sto esagerando, forse sono anche di parte, ma sul serio lo ammiro moltissimo e sarebbe la stessa cosa anche se non fosse di Salisburgo, poco ma sicuro...

Questa serata, nonostante la pioggia che cadeva incessantemente, è stata stupenda, memorabile, per non parlare poi di tutte le emozioni che mi ha dato.

Roderich Edelstein 


Dopo aver apposto la propria firma, rilesse per un attimo ciò che aveva scritto e sorrise. Non se la sarebbe scordata mai e quando avrebbe riletto quella pagina, probabilmente la nostalgia si sarebbe impossessata di lui.
La pioggia ancora picchiettava sulla finestra, ma a lui poco importava. Ripiegò per bene e con cura il foglio e andò in camera, spegnendo prima la candela e mise il foglio in un cassetto segreto, che teneva sempre chiuso a chiave.

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N.d.A.: ed eccomi qui con il secondo diario :)
Questo, come vedrete, è dedcato a Roderich. Il prossimo, invece sarà FrUk, dal punto di vista di Iggy, ma vedrete ^^
Ringrazio: _Nadine e SunliteGirl per aver recensito il primo capitolo; Pink Panther Lady, SunliteGirl e Yuki_987 per aver messo la raccolta tra le seguite.
Spero recensirete in molti :)

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Capitolo 3
*** Notte brava!? ***


3 gennaio - Hetalia's diarys

Arthur si era svegliato da poco, ma il suo risveglio era stato tutt'altro che felice e tranquillo: prima di tutto si era ritrovato con un mal di testa senza precedenti e, come se non bastasse, c'era qualcuno abbracciato a lui!

Si alzò senza svegliare l'altro e andò in cucina, dove prese qualcosa per farsi passare la sbronza e il conseguente mal di testa, notando poi un quaderno che non aveva mai usato prima, riposto in un angolo del davanzale.

Anche se era ancora ubriaco, scrivere qualcosa non gli avrebbe fatto niente, anche se in circostanze più lucide, non l'avrebbe mai fatto.

 

 

                                                                Londra, 3 gennaio 2013

 

Caro diario, 

aspetta, ma chi mi dice che sei caro!? Che poi nemmeno so perché sono qui a scrivere questa pagina, ma ormai ho iniziato.

Passando a cose più importanti: come al solito piove, ma ormai ci sono abituato, succede quasi sempre qui.

Ho un mal di testa di quelli che non hanno precedenti e ieri... Chissà cos'è successo esattamente; so solo che prima mi sono svegliato con una s... Qualcuno abbracciato a me, uno sconosciuto, oppure qualcuno che, a causa della sbronza di ieri sera, non ho riconosciuto.

Se l'opzione corretta fosse la seconda, spero vivamente non fosse quello Stupid Frog, ovvero Francis. 

Aspetta! Ora che ci penso, ieri sera era venuto a trovarmi! Non può essere rimasto qui tutta la notte, proprio no... Ti prego fa che non fosse lui; potrei sopportare qualsiasi persona, ma lui proprio no...

No, cosa vedono i miei poveri occhi ora? Francis, quel dannato Stupid Frog, mezzo nudo, precisiamo a petto nudo, tutto assonnato. My God! Cos'ho fatto per meritarmi questo?

 

Arthur Kirkland

 

Chiuse in fretta e furia il quaderno, nascondendolo poi, mentre Francis gli si avvicinava.

Non era possibile, stava sicuramente dormendo ancora e quello era un incubo, ma il bacio che ricevette poco dopo smentiva il tutto. 

Era stato un bacio super veloce, ma non risparmiò al francese un bel pugno nello stomaco, con tanto di insulti.

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N.d.a.: ringrazio SunliteFirl per aver commentato il 2° diario e AmorePsiche97 e Kathryn019 per aver aggiunto la raccolta alle preferite.

Avvertimento per le sostenitrici della FrUk: Mi dispiace deludervi, ma non scriverò mai scene "belle" su questi due... Io odio la FrUk xd

Spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento e al prossimo diario.

Il prossimo diario sarà dal punto di vista di Antonio, con un po' di Angst.

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