Amo il mio migliore amico.

di ilove_horansvoice
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Odio darti ragione,quindi starò zitta -Lo hai appena fatto.- ***
Capitolo 2: *** "Te li immagini quei due!? Lei che muore d'orgasmo e lui che ci va giù pesante" ***
Capitolo 3: *** "Se ti presenti,non sai a cosa andrai in contro.." ***
Capitolo 4: *** "Non sei cambiato per niente,sei sempre rimasto lo stesso. Mi fai schifo,e mi fa ancora più schifo il fatto che siamo imparentati" ***
Capitolo 5: *** "Siamo chiusi" -"Sono Stefan.." ***
Capitolo 6: *** "Sì,lecca pure,tanto la faccia è mia!" ***
Capitolo 7: *** "Che diavolo ci fai,tu,qui!?" ***
Capitolo 8: *** "Hey...sono qui" ***
Capitolo 9: *** "Sono una povera illusa." ***
Capitolo 10: *** "Ci vuole tanto a chiudere -mi avvicinai alla porta,alzando il tono di voce- QUESTA CAZZO DI PORTA!?" ***
Capitolo 11: *** "Oh,già,prima Stefan ed ora Bryan,cos'è sei diventata una puttana tutto d'un colpo? Wow,Av,sei veramente stupefacente!" ***
Capitolo 12: *** "Non lasciarmi mai andare..." -"Non ho intenzione di farlo." ***
Capitolo 13: *** "Abbiamo chiuso qua,Chris,mi hai sentita?Abbiamo chiuso,out,fine." ***
Capitolo 14: *** "Io ti....odio." ***



Capitolo 1
*** Odio darti ragione,quindi starò zitta -Lo hai appena fatto.- ***


                   


                                                 Capitolo uno.
 
"Hey Avana muoviti ad uscire dal bagno,dobbiamo andare a lavorare,faremo tardi! Sono già le nove e mezza!" -gridò Chris salendo le scale.
"Arrivo,cazzooo,dammi il tempo!-gridai,infilandomi i pantaloni.-No,aspetta!" mi bloccai sul posto "SIAMO IN RITARDO DI MEZZ'ORA,PORCA MISERA! DIMMELO PRIMA IDIOTA" gridai,infilandomi in malomodo la maglietta ed allacciando le scarpe che magicamente avevo già ai piedi. "Ora esco!"
Christopher continuava a sbattare contro la porta del bagno per farmi uscire,mentre io imprecavo in turco cercando di truccarmi alla meglio,senza sbavature. 
Uscii dal bagno-,nel quale entrò Chris,-con una pettinatura da spavento,la maglia al contrario,i pantaloni slacciati e il lucidalabbra che mi arrivava fino a metà guancia. Dovevo ammettere di essere molto sexy conciata così.
Corsi in camera a prendere il cellulare per vedere l'orario sul display e mi si raddrizzarono i capelli come Crudelia Demon quando lessi le cifre 08:30. Ero in anticipo di trenta minuti e quell'idiota mi ha fatta uscire dal bagno come una pazza da rinchiudere!? Io lo picchio. 
Mi diressi velocemente verso il bagno,gridando "Christopher Wild se ti prendo,ti riempio di botte e ti seppellisco vivo! Non me ne frega un cazzo che sei il mio migliore amico e che ti voglio un bene dell'anima.Ti uccido!" -cominciai a battere forte il pugno sulla porta del bagno.
"Mi dispiace,piccola Av,ora tocca a me passare un pò di tempo in bagno!" -rise soddisfatto. Provai ad aprire la porta,ma lui l'aveva chiusa a chiave.
"Sei una lurida zanzara fastidiosa,da uccidere senza pietà." sussurrai a denti stretti. 
"Ti sento" rise lui.
"Chris,abbi pietà: devo ancora lavarmi i denti,pettinarmi a dovere e truccarmi decentemente!"
"Hai lo specchio in camera,sistemati là davanti!" 
"Sì,okay,e i denti? Uso la cacca di piccione come dentifricio!?"
"E' un'idea.." continuò a prendermi in giro.
" Sei stronzo,però,eh! Solo perchè viviamo insieme non ti puoi concedere di essere così cattivo con me!" piagnucolai.
"Dai,tieni" disse aprendo la porta,dandomi il dentifricio e lo spazzolino "Vatti a lavare in cucina" 
"Oh,ma come sei gentile!" gli feci un sorrisino falso e girai i tacchi in direzione del lavandino della cucina.  Quel ragazzo è irrecuperabilemente bastardo.
 
Oh già,scusate,che idiota! Ancora non vi ho detto chi siamo io e quell'...essere nel bagno. Io sono Avana Sparks,ho vent'anni e sono abbastanza carina: capelli sull'arancione(di natura),occhi verdi,capelli ricci ed alcune lentiggini fanno da sfondo sul mio naso e sugli zigomi. Fisicamente sono alta e magra,ma non troppo. Ci tengo alla linea,ma il cibo ha la priorità su tutto.
Quell'animale,invece,è il mio migliore amico Christopher Wild,da tutta una vita. 
Ha ventidue anni ed è alto e muscoloso,con la corporatura a V,cioè spalle larghe e vita stretta. 
I suoi occhi sono di un verde/azzurro ed i suoi capelli sono castani.
La sua pelle era ambrata,mentre la mia lo era un pò meno.
Insomma,Chris era il tipico ragazzo 'più carino' della scuola. E' veramente un ragazzo mozza fiato,ed oltre all'aspetto fisico è anche un persona dolce,gentile,garbata(a volte),socievole e divertente. Ci conosciamo dall'età di sette anni e conviviamo da tre.
In casa si comporta abbastanza bene: cucina e pulisce. 
Cucina perchè io sono una frana,e pulisce perchè glielo impongo io. Ovviamente facciamo a turni,non ce la farei a pulire una specie di villa da sola.
I momenti di gioco e svago non mancano mai,ci piace divertirci e ce la spassiamo in qualsiasi maniera. Anche avendo soltando un pezzettino di carta e dello scotch. Ricordo che una volta ci annoiavamo a morte,così,con carta e scotch,decidemmo di scrivere ed attaccare sui mobili tutti i difetti e i pregi che erano parte di noi,per poi leggerli tutti,uno ad uno. E non potete nemmeno lontanamente immaginarvi quante risate ci siamo fatti nel leggere i difetti strambi che avevamo. Chris è veramente una persona con cui si può scherzare,con cui puoi parlare di tutto,su cui puoi fare affidamento.Lui sapeva tutto di me,ed io sapevo tutto di lui.  Era il mio unico,insostituibile migliore amico.
Condividevamo anche il lavoro,ad un bar,al quale,questa mattina,stavamo terribilmente tardando ad arrivare.
Quando finii di lavarmi i denti,tornai al piano di sopra,in bagno,bussando assilantemente alla porta.  "Che c'è ora?" 
"Devo posare il dentrolino e lo spazzofricio" sbuffai. 
Sentii Chris scoppiare in una risata fragorosa,pensai che a momenti finisse l'aria nei polmoni e morisse di spasmo. "Che diavolo ridi!?" dissi,cercando di nascondere la risata contagiosa che stava per scoppiare nei miei polmoni.
"Hai detto dentrolino e spazzofricio,da dove l'hai tirata fuori!?" rise ancora più forte. 
Scoppiai a ridere pure io,non ricordandomi assolutamente di aver detto una cazzata del genere. Certe volte parlo,senza riflettere su ciò che dico,e poi nemmeno me lo ricordo. Devo farmi curare,sì sì."Okay,ora che hai riso di me,posso entrare?" chiesi,riprendendomi.
"Aspetta un attimo che mi metto i pantaloni e ti faccio entrare."
"Okay" 
Aspettai circa dieci secondi,quando un figone senza maglietta aprì la porta del bagno."Vado a vestirmi in camera"
Ero abituata a vederlo senza maglia,girava tutto il giorno con i pantaloncini della ginnastica e i calzini neri. Rimanevo sempre affascinata dal suo fisico,con quella tartaruga bel visibile e scolpita. Non potete darmi torto,eh. Vorrei vedere voi nella mia situazione.
Beh sì,modestamente ce l'ho un migliore amico figo e fantastico.
 
Riposi il dentifricio e lo spazzolino nell'apposito contenitore,per poi darmi un'occhiata allo specchio. Forse dovevo passare un velo di blush o terra,avrebbe dato un pò di colore alle mie guance. "Chris,dici che devo truccarmi un pochino?" chiesi.
"No" rispose lui,per poi affacciarsi al bagno. "Sei bellissima così,se ti truccassi,i vecchietti del bar ti guarderanno,e pure i ragazzi per strada" rise.
"Se,vabbeh,il solito gelosone!-risi-Mi metto il mascara e..boh,un pò di terra" dissi fra me e me. Quando finii di lavorare sulla mia faccia andai in camera ed abbracciai Chris,senza un motivo preciso."Tu.sei troppo.dolce dolcioso."  dissi.
"E tu.sei troppo.bella bellishima."
"Ti voglio il profumo.." dissi. 
"Mi vuoi che?"
"Ti voglio il profu...eeeeh,cioè,ti voglio bene! Sì,ti voglio bene" risi istericamente.
"Ti senti bene questa mattina? Prima il detrolino e lo spazzofricio,ora mi vuoi il profumo,tutto a posto Avana?" rise Chris,con un'espressione fintamente preoccupata.
"Sì,sono stanca" sbuffai,stropicciandomi gli occhi.
"Se vuoi stamattina vado solo io al lavoro,dico al capo che stai male.."
"Il cazzo,mi sono alzata presto e vestita come un opossum schizzofrenico,io vengo a lavorare!" risi. 
"Opossum schizzofrenico? Secondo me hai bisogno di dormire taaaaaaaaante ore. " mi prese in giro. 
"HA. HA. spiritoso" 
Mi misi il profumo alla frutta,che adoravo tanto e scesi in cucina. 
Guardai il display del cellulare: 09:05,eravamo in ritardo di cinque minuti!
"Chris siamo in ritardo di cinque minuti,muoviti a scendere!" girdai.
"Questa volta andiamo in macchina,arriveremo presto,la prossima volta svegliati subito quando ti chiamo,così eviteremo questi ritardi!"
"Ma tu mi chiami sempre alle 7.30 del mattino! E poi dici pure che devo dormire! Tu NON mi fai dormire" mi lamentai. Chris mi raggiunse ed entrammo in macchina.
"Avana ci metti trenta minuti contati ad alzarti,fare colazione ed aprire le ante dell'armadio. In dieci minuti ti fai i problemi esistenziali,per poi estrarre un misero pantaloncino ed una canotta,e la restante ora che ti rimane la passi in bagno a pensare che i tuoi capelli sono troppo rossi e la tua pelle troppo bianca,ti sembri normale!? So come sei fatta,per questo ti sveglio prima" 
"Odio darti ragione,quindi non dirò niente"
"Mi hai appena dato ragione" distolse lo sguardo dalla strada e mi guardò,con quella faccia da schiaffi. Mi limitai a sbuffare,con lui era sempre una battaglia persa.

 
Holaaaa genteeeeeeeeeeeeeeeeee
I AM BAAACK PEOPLEEE. 
Ve lo avevo detto che non avreste dovuto aspettare così tanto.
Bene,non la faccio tanto lunga,spero solo che questo inizio vi piaccia e che seguiate la storia tanto quanto avete seguito l'altra. 
So che qui non ci sono i One Directio e bla bla,ma era per staccare un pò la presa,poi appena volete una storia sui ragazzi posterò un capitolo,ma per ora accontentative di quest lol

Devo ASSOLUTAMENTE RINGRAZIARE
 
Vanity Stock Jeibii per il banner. 
E' meraviglioso,non credete? sdfghj Io lo amo *-* 
Quindi grazie mille,davverooo! <3 
E poi,volevo farle pubblicità per la sua ff. So che gliel'ho fatta un paio di volte anche nell'altra ff,ma sappiate che vi scasserò le ovaie finchè non ci dare davvero un'occhiata e non le lasciate qualche recensione. E' una storia che,per me,è molto bella e merita tanto,sooo..riempitela di recensionss pliis. ;) <3 
Cliccate qui sopra -->
   Never let you go
Non deludetemi e,soprattutto,non deludetela!
UN BACIONEEE :*
ps. so che l'idea di evidenziare in grigio la battute è schifosa,devo ancora pensarci su bene c': 
ciau.

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Capitolo 2
*** "Te li immagini quei due!? Lei che muore d'orgasmo e lui che ci va giù pesante" ***


 
                                                           Capitolo due. 
 
Arrivati al lavoro,ci scusammo col capo per il ritardo,dando la colpa alla sveglia e ai vicini che ci avevano intrattenuti,per poi darci alla 'pazza gioia' nel servire i clienti che aspettavano impazienti una brioche,un caffè,un sandwich o una bibita gassata.
 
A mezzogiorno,i nostri due colleghi-fratelli ci diedero il cambio. Non mi erano mai stati così simpatici,soprattutto quella bionda cotonata di Eva. Suo fratello,Bryan,era anche decente,ma lei era proprio brutta e insopportabile. Due fratelli ricchi sfondati,vanitosi e figli di buona donna,che ti fanno girare le scatole con un solo sbuffo d'aria.
Nemmeno Christopher li sopportava ma,come io guardavo Bryan,lui guardava Eva. 
Chris sosteneva in continuazione che Bryan mi venisse dietro,ed io avrei voluto ucciderlo ogni volta che me lo faceva presente. Io gli dicevo le stesse cose su Eva.
Ne parlammo durante il tragitto verso casa.
"Ti guarda come se volesse saltarti addosso da un momento all'altro" risi.
"Non mi dispiacerebbe" rise,ricevendo un mio sguardo fulminante "Insomma,è molto carina esteticamente,ma non la conosco abbastanza..magari sotto le coperte scoprirò qualcosina in più su di lei.." ridacchiò.
"Falla entrare in casa e non mi vedrai mai più" lo fulminai. "Comunque..riguardo a Bryan.." cominciai a fare la vaga. "Guardalo: capelli castani,occhi nocciola,pelle abbronzatissima e fisico WOW...credo proprio che ci uscirò."
"Io sono più bello" mi fece l'occhiolino. 
"La convinzione fotte,tesoro mio"
In macchina facevamo sempre di questi discorsi scemi.Lui adorava non farmi conoscere i ragazzi,segregandomi in casa; mentre lui poteva darsi alla pazza gioia con le regazza poco caste,sapete?, le cosìddette troie.
Ma c'è una cosa che lui non sa: io esco con più ragazzi di quanti lui ne possa immaginare. La mia migliore amica,Alexandra,che tutti chiamano Alex,me ne fa conoscere uno ogni giorno,tutto all'oscuro di Chris. Se lui mi vietava certe cose,le facevo di nascosto. Devo vivere la mia vita.
Arrivati a casa,lui si mise in pantaloncini e calzini neri,mentre io indossai pantaloncini grigi e corti,ed un top rosa,che scopriva la pancia.L'estate era appena iniziata ma il caldo non aveva aspettato troppo ad arrivare. Mangiammo dei panini col prosciutto,per poi stravaccarci sul divano a guardare la tv,mentre nel tardo pomeriggio andammo a prendere un gelato. "Che facciamo ora?" chiese.
"Prima finiamo il gelato,poi ci pensiamo"
Seguirono alcuni minuti di silenzio,quando poi fece una richiesta che mi fece impazzire "Andiamo allo zoo?" 
Spalancai gli occhi,ed un sorrisone apparve sul mio volto. "Mi ci porteresti davvero?"
"Ho la faccia di uno che scherza?" chiese,indicandosi il viso,osservandomi. 
Io cercai di trattenere una risata,con scarso successo. "Ehm..no,non...non hai quella faccia" dissi per poi scoppiare a ridere.  "Vaffanculo" mi spintonò scherzosamente,lui.
Infine lo abbracciai e lo ringraziai. "Sei il migliore amico migliore del mondo"
"Sì,che leccaculo,intanto il mio gelato è andato a farsi fottere" rise.
"Scusa" risi "Tieni il mio,non lo voglio più"
"Grazieee rossaa" saltellò come un bambino. 
"Sei un bambino" risi.
"Tu continua ad offendermi e ti scordi lo zoo" asserì.
Impallidii. Dovevo vedere gli animali,assolutamente. "No. Io ti amo,sei il mio migliore amico,lo sai che ti voglio tanto bene e che sei unico e meraviglioso. Non sei un bambino,sei l'uomo-ridacchiai- più maturo del mondo!"
"Okay,andiamo"
rise.

 
Come d'accordo,finito il gelato ci avviammo al piccolo zoo nel centro e,col telefono,feci le foto a tutti gli animali che vedevo. Ho una passione enorme per gli animali,di ogni genere. Il mio grande sogno è quello di aprire una sorta di centro benessere per ogni tipo di animale,come una specie di Parco Zoo,tipo quelli che si vedono nelle tv. "Guarda Av,ci sei tu lì!" girdò Chris indicando una scimmia che si toccava le mammelle. Feci una smorfia di disgusto.
Mi guardai attorno,per trovare un animale somigliate a Chris,poi lo trovai."E guarda,quello sei tu!" dissi indicando un formichiere che si dava da fare con un formichiere femmina,mentre col 'naso' lungo mangiava le formiche che li accerchiavano."Ma che simpatica che sei"  mi fece un finto sorriso,dandomi un coppino in testa. 
"Hey,hai iniziato tu" lo spintonai scherzosamente. Odio le formiche.
 
Verso le sette e mezza di sera tornammo a casa e cenammo con una pizza,per poi metterci i pigiami ed andare a fumare una sigaretta in giardino.
Quella sera ci mettemmo a dare le forme alle nuvole,era incredibilmente rilassante sdraiarsi sul prato,ad osservare il cielo stellato e dando forma a delle nuvole grige appena accennate. 
**
Il giorno seguente avevo il pomeriggio a lavoro,però mi alzai alle sette lo stesso. Odiavo svegliarmi presto,soprattutto se non dovevo lavorare e mi alzavo perchè ormai era diventata routine. Notai che il letto di Chris era vuoto,così constatai che era già in cucina.
Andai in bagno a fare pipì,per poi scendere in cucina e lo trovai ad armeggiare con la caffettiera. "Ciao Chris"  lo salutai,con la voce impastata dal sonno.
"Ciao rossa,stamattina andiamo a correre?" 
"Aspetta che comincio a ragionare,poi ti dico" mi stropicciai gli occhi,sedendomi a tavola.
Lui rise e mi porse il mio caffè,che bevvi dopo averci pucciato all'interno dei biscotti. 
"Okay,andiamo a correre"  sorrisi,andando di sopra a vestirmi. 
Indossai una canottiera rosa,con dei pantaloncini neri e scarpe da ginnastica; capelli legati in una coda di cavallo,niente trucco.
Chris,invece,indossò i soliti pantaloncini corti e larghi da ginnastica,una canotta bianca e larga anche quella e delle scarpe da ginnastica. 
Prendemmo i nostri mp3 ed uscimmo con gli auricolari alle orecchie. 
Quando correvamo,non pensavamo a niente,soltanto musica,aria fresca e libertà assoluta. In quel momento stavo ascoltando I would dei One Direction,la mia band preferita,cominciando a canticchiarla piano. E probabilmente Chris se ne accorse,perchè partì a giudicare."Ancora con quei froci?" si lamentò ridendo.
"Chi i The wanted? è tempo perso,ti pare!?" lo presi in giro,lui adora i The wanted.
"Hey,non sono tempo perso,sono bravissimi!"
"Sì,certo, sono bravissimi quanto te mentre lavi il cesso,incapace!" risi. 
"Forse è meglio se non offendo più quei...quei..."
"Quei..?" 
"Froc..-lo fulminai con lo sguardo-Bravi e talentuosi ragazzi" 
Gli sorrisi consenziente. "Quando andiamo a casa ti faccio leggere il testo di una loro canzone,sono bellissime!" dissi.
"Che palle.." sbuffò "Ma non sono nemmeno belli"
"Cioè,sono la perfezione fatta  a persona e tu te ne esci con 'non sono nemmeno belli'?Sei proprio pazzo" risi.
"No,sono Christopher-rise-E comunque..non esagerare,non sono perfetti"
"Lo so che nessuno è perfetto eccetera eccetera,ma le loro voci lo sono. Ed ora smettiamola di parlare,mi fai perdere fiato,se no a casa ci ritorno sulle tue spalle!" risi. 
Lui scosse il capo,ridendo,per poi riprendere la corsa senza fiatare. 
Verso le nove tornammo a casa,dovevo uscire con Alex e non potevo presentarmi tutta sudata. Oggi avrei conosciuto un altro suo amico.
Mi feci una doccia veloce,per poi indossare dei cagotti verdi,una canotta bianca e stretta con sopra un giacchetto di jeans. Avevo raccolto i capelli in uno chignon alto,al centro del capo. Come trucco misi solo un pò di mascara ed un lucidalabbra alla pesca. Mi diedi l'ultima specchiata: ero presentabile. 
Presi la mia borsa di pelle nera,il telefono,i fazzoletti,il portafogli e scesi in salotto. 
"Rossa,dove vai così tirata?" chiese Chris,voltandosi a guardarmi. 
"Esco con Alex,andiamo al parchetto piccolo"
"Avevi detto che mi facevi ascoltare la canzone dei cinque tipetti,ed ora vai via?" inventò al momento. Dio mio Chris,usa scuse più plausibili per evitarmi un uscita.
"Dato che non sei affetto di handicap,prendi il pc,vai su youtube ed ascoltati la traduzione di Little things,summer love ed over again,poi mi dici,eh? bravo il mio ragazzo." gli feci un sorrisetto sfottente.
Roteò gli occhi e sbuffò. "Siete solo voi due,vero?" 
"C'è anche Giulio,ma lui già lo conosci"
"Salutamelo e digli che una di queste sere andiamo a berci una birra..divertitevi" mi sorrise. 
Gli stampai un bacio sulla guancia e mi recai a casa di Alex,che già mi aspettava impaziente. Lei indossava dei pantaloncini a vita alta,con sopra dei fiorellini,con infilata dentro una maglietta color rosa perla; i capelli sciolti e un pò di rossetto rosso sulle labbra. Era perfetta. Lo era sempre.
"Ciao splendore" la salutai con un bacio sulla guancia.
"Ciao bellissima,finalmente sei arrivata! Fra poco arrivano Giulio e Stefan" disse contenta. 
"Ma chi? Stefan,quello della Francia?" 
"No,scema,quello se n'è andato,è tornato in patria-rise-Un'altro Stefan..è più figo e arrapante" 
"Uhm,interessante..vedremo -risi -Spero solo che non arrivi una parola a Chris"
"Ma lascialo perdere,non può dirti con chi frequentarti e con chi no! E' troppo ossessionato.."
"E' solo geloso,non vuole che io soffra,lo sai. Finchè non esagera va bene,in caso contrario gli ho detto che non gli parlo più- sbuffai una risata -Sai la novità? Ha detto che vuole farsi Eva,però non accetta il fatto che io voglia farmi Bryan!"
"Oh mio Dio,no,ti prego,Eva no. E' messo male il tuo amico.." 
"Gli ho detto che me ne vado di casa se lo fa con lei,e giuro che sono seria. Mi arrabbierei moltissimo." 
Alex scoppiò a ridere fragorosamente,contagiando anche me. "Che cavolo ridi?" chiesi.
"Te li immagini quei due? Lei che a momenti muore d'orgasmo e lui che ci va giù pesante" si piegò in due dal ridere. 
"Ma che cazz,Alex!" dissi appoggiandomi a lei,per il troppo ridere. 
 
Alex? Una ragazza meravigliosa: alta,magra,con i capelli biondi ed occhi color nocciola.
Siamo molto simili caratterialmente e ci contendiamo il titolo di 'più stronza'
E' anche molto dolce e vivace,sa come prendere le persone. E' mooolto testarda,se si mette in testa una cosa,quella è e nessuno riesce a dissuaderla. 
Purtroppo,è ancora single perchè lei non vuole impegnarsi,ma ha tantissimi corteggiatori. Dice che deve arrivare qualcuno che le 'scombussoli la vita' dal primo istante.
E' molto severa nello scegliere il suo fidanzato,ma non ha particolari pretese.
"Av,dobbiamo raggiungerli al Conny's,andiamo?" mi annunciò all'improvviso.
"Ti hanno mandato un messaggio?"
"Sì,Giulio..ci aspettano lì" 
"Okay,andiamo" le sorrisi,per poi avviarci verso il bar. 
 
Buenas nocheeeee 
Sì,esatto,avete comprenduto bene. 
D'ora in poi aggiornerò sempre verso quest'ora.
Beeeene,intanto grazie per le otto recensione al primo capitolo. 
ho visto che vi è piaciuto e quindi ho un motivo per continuare. c':
Allora quii abbiamo i soliti du cazzoni che fanno,appunto,i cazzoni(parliamo di Chris e Avana);
e poi ci sono i nuovi personaggi. Bryan,che sarà quello di vampire diaries; 
Eva,che sarà la seconda ragazza a partire da sinistra;
Alex,che è la bellissima Bridgit Mendler;
Giulio,che è quello con la cravatta a righe(che interpreta Jimmy Olsen in Smallville,ragazzo di Chloe);
E poi c'è questo Stefan che è l'unico rimasto,ovvero Demon in vampire diaries. :') 
Spero vi piacciano i personaggi. c;


Spoiler: incontro tra Av e Stefan; discussione tra Av e Chris; conversazione tra Stefan e Chris,dei quali si scoprirà qualcosa,ma non vi svelo niente. e poi,lo scoprirete solo leggendo c':
Banner: 
 VanityStockJeibii  (passate dalla sua ff,NEVER LET YOU GO. urca mammella)
Pagina facebook della ff: La mia vita con 'i ragazzi' -Pagina Ufficiale.
Mia OS su Louis: A day without you is like a year without a rain.
well,ho finito. non deludetemi! :)
Fatemi sapere sempre che ne pensate,mi fa piacere capire cosa sbaglio,quindi non esitate a dirmelo eh! ;)
un bacione belle! :* 


 

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Capitolo 3
*** "Se ti presenti,non sai a cosa andrai in contro.." ***


 
                                                            Capitolo tre.
"Ecco le ritardatarie!" sorrise Giulio,provocando le risate mie e di Alex.
"Ciao Giulioooo-gridai,saltandogli in braccio per abbracciarlo- Chris ti saluta e ha detto che una sera di queste dovete farvi una birra insieme" 
"Bellissimaa!-mi strinse- ricambia e digli che ci conto!" 
Alex e Giulio si salutarono con un abbraccio,quando un ragazzo alto,magro,muscoloso con i capelli castani e due occhi color nocciola si avvicinò a noi. Alex gli diede un bacio sulla guancia "Hey Stef"
Ero ipnotizzata. Era bellissimo e,cavolo,quanto era sexy.
"Alex" le sorrise "Questa è l'amica di cui mi parlavi?" mi indicò.
"Sì" sorrise lei.
"Piacere rossa,sono Stefan" mi sorrise,porgendomi una mano. "Sei anche meglio di come ti ha descritta Alex" 
"Ohw,grazie- gli sorrisi -comunque,piacere mio -gli strinsi la mano-sono ross..ehm,Avana" risi isterica. Lui si passò una mano fra i capelli. Stavo per morire.
Cercai di non fissare troppo il suo fisico,dato che aveva una maglietta bianca strettissima,da cui si intravedeva la tartaruga. Lui mi fissava in continuazione e ciò mi rendeva nervosa e metteva in imbarazzo.Insomma,Christopher ha più roba di Stefan ma non ho mai provato tutto questo calore,ora si presenta lui ed io mi sciolgo come un ghiacciolo."Uh,Stefan ha fatto colpo" rise Alex in sottofondo. Le diedi una calcio sulla gamba destra,con la delicatezza di un elefante,per poi fulminarla con lo sguardo. Fece una smorfia di dolore."Andiamo a fare un giro?" cercò di sorridere.
"Sì,vieni,devo raccontarti tantissime cose" disse Giulio,trascinandosi via Alex.
Giulio ed Alex sono migliori amici da circa quattro anni,sono inseparabili. Quasi come me e Chris,con la differnenza che Giulio non è così possessivo come Christopher. La invidiavo per questo. "Io la uccido" imprecai sottovoce. 
Giulio ed Alex erano circa tre metri e mezzo più avanti di noi. 
"Perchè?Ci ha lasciati soli,è fantastico" sorrise,mettendosi le mani in tasca.
'No,non lo è',pensai.  "Comunque...-scuotei la testa,per cambiare discorso.-Che mi dici di te?"  chiesi,per fare conoscenza.
"Non so che dirti,fai una domanda più specifica" 
"Non so..lavori? Se sì,dove? Fumi? Bevi? Che musica ascolti? Che fai nel tempo libero?"
"Allora..No,non lavoro,sì fumo,sì bevo,ascolto rap e nel tempo libero vado a donne" 
'Ecco,proprio un tipo con la responsabilità in culo',pensai.
"Non ci siamo Stefan,no no" risi,provocando un suo sorriso. "Immaginavo dicessi questo.."
"Perchè non cerchi di smettere? Insomma..non ti fa bene alla salute.."
"Tu riesci a stare un giorno senza ossigeno?" mi guardò.
"Esagerato dai.." arrossii.
"Ok,allora senza acqua.."
"Esageri ancora- risi- comunque no.."
"Esatto,è la stessa cosa per il fumo e l'alcool. Fumo e bevo,solo quando sono troppo triste,oppure a volte anche quando sono felice-mi sorrise-Ora posso accendere una sigaretta?"
"Perchè? Sei felice ora?" chiesi divertita.
"Mi ha fatto piacere il fatto che ci siamo incontrati" sorrise "Mi dai il tuo numero? Così ci sentiamo per messaggio e usciamo senza quei due beoti" rise,facendo spuntare un sorriso sulle mie labbra."Va bene" dissi,estraendo il telefono dalla borsa. Ci scambiammo i numeri di telefono,quando mi passò per la mente Christopher. "Ehm..Senti Stefan..quando mi vedi in giro,con un ragazzo moro e gli occhi verdi,non salutarmi ok?" dissi timidamente.
"Hai il ragazzo?-mi guardò deluso- Beh,ovvio,una come te non può essere single.." sospirò.
"No no,non è il mio ragazzo,sono single-ridacchiai- E' il mio migliore amico,si comporta come un fratello ed è molto geloso..ti farebbe il terzo grade se ti vedesse con me,lo fa con tutti quelli che mi salutano per strada" risi,ripensando a quella volta in cui fermò per strada Simon e gliene disse quattro solo perchè mi disse che mi avrebbe chiamata per andare ad un rave.
Sulle sue labbra comparve un enorme sorriso "Tranquilla,mi presenterò come il classico bravo ragazzo,non dovrà temere nulla quando sarai con me"
"Se ti presenti non sai a cosa andrai in contro" risi "Chi ti dice che voglia uscire ancora con te?" chiesi,con un sorrisetto divertito.
"Correrò il rischio" sorrise "Sei carina,voglio frequentarti e spero che tu mi conceda un'altra uscita" disse speranzoso.
"Grazie" sorrisi imbarazzata "Beh,vedremo"
Andammo a prendere un drink nel bar,per poi andarci a sedere nel prato del parchetto.
"Stasera" disse all'improvviso.
"Stasera cosa?" chiesi confusa.
"Ti vengo a prendere,c'è una festa fuori città,vieni con me" propose retoricamente.
"Oggi vado a lavorare,non so se starò in piedi stasera" risi. 
"Dai,su che ce la fai" mi diede una leggera spinta e mi sorrise. "Dove abiti?"
"Ci vediamo da Alex,okay?" dissi,non volevo ancora dargli il mio indirizzo di casa,magari è un assassino evaso dal carcere. Lui scosse lievemente il capo e rise. "Fatti trovare alle nove in punto" sorrise.
"Va bene-sorrisi timidamente -Ora vado,devo mangiare e fra poco inizia il mio turno di lavoro.."
"Ci vediamo stasera,allora? Ci conto" mi indicò col dito. Annuii con la testa,per poi avviarmi verso casa,quando qualcuno mi afferrò il polso. "Non mi saluti?" sorrise malizioso. "Ciao Stefan" risi,facendo per andarmene,ma lui mi trattenne ancora. 
Mi girai e le sue labbra si poggiarono sulla mia guancia. "Ciao rossa" disse per poi voltarsi ed andarsene,cosa che feci anche io,dopo aver riacquistato la giusta temperatura del corpo e i battiti regolari.
**
A pranzo parlai con Chris di Stefan. Lo rendevo sempre partecipe della mia vita.
"Hey Chris,sai che oggi Alex ha portato un suo amico?Voleva farmelo conoscere.." tentai. 
"Lo sapevo che non eravate sole,non lo siete mai"
"Non cominciare,per favore" sbuffai stizzita.
Lui sbuffò."Vabbeh,come si chiama?"
"Stefan e stasera mi ha chiesto di uscire..andiamo ad una discoteca fuori città,vengono anche Giulio ed Alex" dissi tutto d'un fiato. Ora sarebbe arrivata la sfuriata. 
Aggrottò le sopracciglia e si mise a pensare."Lui beve e fuma?"
"Sì.." dissi un pò stupita,non aveva dato di matto.Strano.
"Il suo tempo libero è andare a donne e scommetto che ti ha riempito di complimenti oggi.." 
"S-Sì,ma...mi hai spiata oggi per caso!?" mi alterai. 
"No,lui è mio cugino" rise amaramente. "Non ti conviene uscire con lui..non risponde delle sue azioni se si ubriaca e ci sei tu al suo fianco.." mi avvisò.
"Non credo,se ci sarò io non berrà" feci ovvia.
"Sarà peggio,Av,non ci provare.."
"Non farla tragica,non credo che sia così pericoloso come dici. Io stasera esco,tu fai come vuoi" la tagliai corta,salendo in camera.
Stava per dire qualcosa,imprecò sotto voce,ma io mi alzai e me ne andai a lavorare. Ogni volta,sempre la stessa storia. E tutte le volte ero costretta ad andarmene per concludere la conversazione. Era insopportabile quando faceva così,perchè non poteva farsi gli affari suoi!? Lui se ne faceva almeno tre a settimana mentre io era già un miracolo anche solo se intravedevo un ragazzo da lontano! 
 
Arrivata al bar,salutai Bryan ed Eva e cominciai a servire i clienti,per poi andare al bancone e far pagare il conto a quelli che se ne stavano andando. "Avana,ma oggi Chris non viene?" chiese Bryan,avvicinandosi a me. "Se non viene posso sostituirlo" mi sorrise. 
"No,tranquillo" gli sorrisi,sbuffando "Credo che stia arrivando.." 
"E'..successo qualcosa? Se posso intromettermi.."
"Non sopporta che esca con i ragazzi..ma non è niente,tranquillo,litighiamo tutti i giorni per questa cosa" sorrisi.
"Non vorrà farti diventare lesbica o rinchiuderti dalle suore spero..Sarebbe sprecato.." rise,riuscendo a far sorridere anche me. 
"Io ho un debole per i ragazzi.-asserì- Le ragazze..mmmm" dissi scuotendo il capo all'ultima affermazione. 
"Per fortuna" sorrise.Che cavolo significa questa frase ora? "Beh,ora vado,ciao Avana"
"Chiamami pure Av,se ti va" gli sorrisi. "Ciao Bryan"
"Bryan,ti muovi!? Lascia perdere quella lavapiatti da quattro soldi!" disse acida sua sorella.
"E tu fatti una scopata,magari diventi più dolce!" le gridai,ricevendo un suo sguardo fulminante.Bryan rise,per poi andarsene con sua sorella. E' odiosa,non la voglio vedere.
**
Stavo finendo di truccarmi per la serata in discoteca,concludendo il capolavoro con un gloss a lunga tenuta. "Chris,vado da Alex" gli gridai dalla camera.
Mi guardai ancora una volta nello specchio,per sistemarmi i capelli,quando qualcuno bussò alla porta. "Chris,vai tu,sono impegnata!" gridai. Lo sentii sbuffare ed aprire la porta e delle voci alquanto sorprese riecheggiarono nella sala. "Christopher?!" chiese la voce. 
"Stefan!" 
'Stefan!? Che diavolo ci faceva qui,Stefan!? Come aveva saputo il mio indirizzo? Alex.',pensai. Solo lei poteva saperlo.. "Che ci fai qui?"
"Io ci vivo qui" rise Chris. 
"E Avana?..tu..cioè voi.."
"Hey Ste!" gridai,scendendo dalle scale,con un sorrisone.
"E' lui il tuo migliore amico?" chiese stupito.
"Sì,è lui.."
"Ed è lui quello che mi farà il terzo grado e di cui devo preoccuparmi?" rise. "Da quando sei così geloso di una ragazza?" continuò guardando Chris,che era diventanto rosso in faccia."Sono solo geloso della mia migliore amica,che c'è di strano? Anche lei lo è"
"Infatti,non c'è niente di strano" intervenni io. "Piuttosto..come sei venuto qui?Io non ti ho dato il mio indirizzo.."
"Alex.." sorrise.  Christopher aveva un espressione impaurita,nervosa e preoccupata,sul viso.
Deglutii."Bene ehm..noi andiamo..Ciao Chris" dissi dandogli un bacio sulla guancia. 
"Ciao Av" sorrise "Stai attenta" mi sussurrò poi. 
'Coma la fa tragica,mica esco con un serial killer!',pensai.
"Stefan" lo chiamò Chris. "Trattala bene" disse minaccioso. 
"Tranquillo,cuginone,ci penso io" sorrise. "Dovresti venire anche tu,sai? Siamo all'Under Ground,subito fuori dalla città,non puoi sbagliare" gli fece l'occhiolino,per poi prendermi la mano e trascinarmi letteralmente fuori di casa.

 
          C                       u                      c                  u   !
holaaa pipool. come state tuttiii? 
io sto bene,domani vado in piscinaa olèè *non ve ne fotte un cazzo,ma ve lo dico lo stesso lol*
ehm..grazie per le quindici recensioni complessive fino ad ora. :') 
Mi sono mancate tutte quelle risate che mi facevo leggendo le vostre recensioni,ed ora finalmente posso ridere di nuovo! :'3 
anyway...vi è piasato(?) il capitolo?! :3 
spero di sì,ah e..scusate se non ho postato ieri,ma di mattina stavo da porco e la sera mi tirava troppo scrivere,ero impegnata a ballare come un panda obeso LWWY lol :') 
erano circa le 2.30 qualcosa così c': 
non vi interessa,okay,è inutile che GRIDATE COSì TANTO,CI SENTO OKAY!? OK.
*sclero e mentre lo faccio,ho un espressione alla Mrs Been.(?)* 

Spoiler: ci sarà una rissa,ma non vi dico fra chi nè il perchè,e ci sarà una discussione lieve tra Chris e Avana. c: 

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(leggete la sua ff.) 
E POOOOI.  
Pagina ufficiale della ff: Amo il mio migliore amico. -Pagina Ufficiale.

 
  •  
  • un bacione,buona lettura e cià. <3 loveiu.

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    Capitolo 4
    *** "Non sei cambiato per niente,sei sempre rimasto lo stesso. Mi fai schifo,e mi fa ancora più schifo il fatto che siamo imparentati" ***


     

                                              Capitolo quattro.
     
    "Perchè sei venuto a prendermi?" gli chiesi,durante il tragitto. 
    "Alex e Giulio si scocciavano ad aspettarti,così si sono avviati,mentre io sono venuto a prenderti" mi sorrise. Mugugnai un 'sì ' in risposta,per poi far calare il silenzio più totale fino all'arrivo in discoteca. 
    **
    La discoteca era molto grande,con un'enorme pista da ballo,un angolino dove c'erano tanti divanetti, e la sala fumatori. 
    Attorno all'ascensore,partiva una lunghissima scala a chiocciola,che portava alle stanze del sesso e ad un piccolo balconcino per prendere una boccata d'aria. 
    Noi cominciammo a ballare,quando intravedemmo Giulio ed Alex e decidemmo di unirci a loro. "Amoore,sei bellissima!" dissi ad Alex,che indossava una gonnellina nera con le balze e una canotta color oro,abbinate a dei tacchi alti neri,con le borchie. 
    "Ma tu ti sei vista!?" mi sorrise ampiamente lei,abbracciandomi. 
    Giulio e Stefan si salutarono con il solito 'saluto dei maschi' e poi andammo a bere qualche drink al bancone.
    Un drink. 
    Due drink.
    Tre drink.
    Quattro drink.
    Cinque drink.
    Sei drink. 
    Eravamo tutti ubriachi. Ormai stavamo facendo un'orgia soltanto ballando. 
    D'un tratto Giulio ed Alex scomparirono dalla mia visuale e mi ritrovai in una stanza,del piano di sopra,con Stefan che stava esplorando in lungo e in largo la mia bocca. 
    Devo dire che bacia proprio bene. 
    Sentii il mio vestitino sollevarsi,in seguito al movimento di una mano che non era la mia,ma la sua. Sei tu quello ubriaco marcio,non io,quindi vediamo di levare queste belle manine dal mio reparto privato. "Stè..che fai?" chiesi,prendendo un pò di respiro da tutti quei baci. 
    "Ti sto baciando" disse,continuando il suo lavoro con la manina verso l'alto. 
    Poggiai la mano sulla sua per bloccarla. "Non voglio Stè,smettila" dissi,ma la mia presa era debole,e lui era troppo forte e faceva tutto con più foga ora. Improvvisamente,una parte del cervello di me,ancora lucida,cominciò a ragionare da sobria.
    "Ma io ti voglio stasera,non puoi impedirmelo" e con questo mi abbassò le mutande da un lato. 'Merda',pensai. 'Pechè non ascolto mai Christopher!?'
    Cercai di dimenarmi,ma lui insisteva,mi teneva ferma,con le mani bloccate e stava pure per slaccarsi i jeans. No,mi correggo: si era già slacciato i jeans e qualcosa,che in quel momento mi sembrò orribile,penzolava fuori dalle sue mutande e dai suoi jeans. If you know what i mean.
    Quindi cominciai ad urlare,era l'unica speranza che avevo,magari qualcuno mi avrebbe sentita. "AIUTO! VI PREGO,AIUTATEMI!" continuavo a gridare,ma niente,zero risposta. 
    "Chris..!" provai un ultima volta,ma lui non venne in mio soccorso come avevo sperato. 
    Già,lui non c'era nemmeno in discoteca.
    Mi rassegnai alle grida,mi pizzicava la gola,non avevo più fiato e mi doleva tutto il corpo,dato che Stefan ormai si era impossessato di me. 
    Ero stremata,non riuscivo più nemmeno a muovermi,così lasciai che lui abusasse orribilmente di me e dopodichè non sentii più nemmeno i rumori. 
    C'era solo quel bastardo che godeva,mentre io soffrivo.
     
    Pov Christopher
    Erano spariti,dove diavolo erano!? Due minuti prima erano sulla pista da ballo a scatenarsi ed ora,per un attimo che mi sono voltato,sono già spariti. 
    Non mi piaceva per niente la cosa,li avevo seguiti per controllare lui,che non facesse qualcosa di azzardato,nonostante avessi detto ad Eva che volevo spassarmela con lei,che continuava a spingermi per andare verso le camere del sesso. 
    "Non credevo avessi aspettato così tanto questo momento" risi beffardo. 
    "Shh,entra in stanza e fammi tua" disse,per poi fiondarsi nella mia bocca,letteralmente. Stavamo per entrare nella stanza,quado sentii delle grida provenire dalla stanza affianco.
    "Chris..!" sentii urlare,la voce mi era familiare. 
    "Chi è che ti chiama?" chiese stizzita Eva. 
    "Non lo so,forse è..." sbiancai al solo pensiero che potesse essere lei,che continuava ad urlare 'aiuto' ma poi smise. Fu lì che mi preoccupai maggiormente.
    Mi fiondai alla stanza affianco,spalancandone la porta e facendola sbattere violentemente. La scena che vidi era orribile,mi salì immediatamente il nervoso e la voglia matta di prendere a calci quello stronzo di mio cugino,che stava pentetrando beatamente la mia migliore amica,che piangeva disperata. "Brutto pezzo di merda,levati!" dissi spingendo violentemente il ragazzo. 
    "Ohoh,cugino,già qua a rovinarmi la serata!? Dai,ci stiamo solo divertendo un pò" disse alzandosi da terra.  Intanto afferrai la mano ad Avana,che si era riabbassata il vestito. L'abbracciai stretta a me,per poi portarla dolcemente fuori dalla stanza. 
    Quando tornai dal bastardo,gli sferrai un pugno. "E' così che la tratti come una principessa,eh!? Fai tutto lo smielato e figo tutto tirato,e poi la molesti!?" gridai,tirandogliene un altro.  "Non sei cambiato per niente,sei sempre rimasto lo stesso. Mi fai schifo,e mi fa ancora più schifo il fatto che siamo imparentati" sputai,per poi lasciarlo solo e trascinarmi Avana fuori dal locale,con Eva che gridava qualcosa seguendoci.  "Hey,hai interrotto la nostra privacy,grazie tante eh!" gridò Eva ad Avana. 
    Avava era seduta accanto a me,mentre Eva era nei seggiolini dietro. Mi girai,con una faccia seria,arrabbiata e disgustata da ciò che aveva appena detto. "E' stata appena violentata,e l'unica cosa che sai dirle,è che ha interrotto la nostra privacy!? Se non vuoi che ti lasci per strada assieme a quelle troie laggiù -dissi indicando un paio di prostitute sul ciglio della strada- è meglio che chiudi quella boccaccia" asserì.
    Avana non parlava,non proferì parola per tutto il tragitto. Provavo un enorme rabbia in quel momento,lei non mi dava mai ascolto e mio cugino..quel fottuto bastardo di mio cugino,l'ha molestata. Avevo bisogno di uno sfogo,ma come potevo sfogare tutta quella rabbia quando c'era in macchina anche Eva? Non avrei potuto sbraitare ed urlare,si sarebbe spaventata e lo sarebbe stata ancora di più Avana e non era il caso. 
     
    Una volta accompagnata Eva a casa sua,io ed Avana ritornammo nella nostra.
    Le lasciai il tempo per cambiarsi,mettersi il pigiama e scendere per prendere un bicchiere d'acqua. Io ero sul divano,con i gomiti sulle ginocchia e la testa sostenuta dalle mani. 
    Ero agitato,troppo. Dovevo parlare,non potevamo passarci su,ancora una volta. Mi raggiunse sul divano e rimase a fissarmi per un pochino. Forse si aspettava un abbraccio,una parola di conforto,ma non riuscivo nè a guardarla,nè ad abbracciarla e nè a confortarla.. "Grazie.. -sussurrò- e..scusa"
    "Ti ha fatta ubriacare lui?Come diavolo ci è riuscito e come cavolo ci siete arrivati in quella dannata camera?" chiesi a denti stretti,trattenendo la rabbia. O almeno ci provavo. "Non lo so,stavamo ballando con Alex e Giulio ed avevamo sete,così abiamo bevuto circa sei drink a testa,credo,e poi...boh,non ricordo come ci siamo finiti là dentro.."
    "Non uscirai mai più con lui,nè con qualcun'altro che non conosco o che non sia affidabile,è chiaro!?" gridai leggermente. Quando si trattava di lei diventavo super geloso,era una cosa che non riuscivo a controllare.
    Roteò gli occhi e guardò un punto fisso nel vuoto,per poi alzarsi stizzita. "No,non è chiaro. Io esco con chi voglio,mi frequento con chi voglio e faccio il cazzo che mi pare,è chiaro a te!?" sbraitò.
    "No,tu non uscirai con nessuno,se non con me!" sbraitai io,alzandomi dal divano. 
    Ecco,ora ci stavamo pure gridando contro,perfetto. 
    Stette zitta alcuni secondi,come se stesse riflettendo e sbuffava di continuo. "Tu sei geloso -constatò convinta -avrei voluto baciarmi tu,avresti voluto fare tu tutto quello che ha fatto lui!" continuò,avvicinandosi a me,col dito puntato sul mio petto. Ora sta delirando.
    "Stai dicendo che avrei voluto violentarti!?,spero tu stia scherzando! Stai sparando un casino di cazzate,non mi sognerei mai di farti una cosa del genere!" dissi gesticolando nervosamente. Pensai che fosse ancora un pò sotto effetto dell'alcool,seriamente. Diceva cose insensate! "Che diavolo ci facevi lì,allora!?" sbuffò,incrociando le braccia al petto. 
    "Ti ho seguita,non potevo lasciarti sola con mio cugino,dato che so come è fatto!" 
    "E come è fatto,dai,sentiamo!?E' andato tutto bene fino a quando non abbiamo bevuto un pò troppo!"
    "Appunto,è quello il problema. Mio cugino si droga,si fa di roba ed ha precedenti penali,è ancora così buono come credi!?"  sbraitai. 
    Lei stette zitta,forse ora non aveva più così voglia di uscire con questo mio cugino. 
    "E tu allora!? Che ti sei portato quella troia dietro,eh!? Lo sai che lei a me non piace eppure ci esci! "
    "Era solo una scusa,per non venirci da solo!"
    "Sì,magari le hai pure promesso di scopartela.."  io abbassai la testa,in effetti era quello che avevo fatto. "Non ci credo" sbarrò gli occhi. "No,Chris,io non ti voglio più parlare,giuro. Ti faccio cambiare subito l'idea di stare con lei!"
    Sì,ero proprio curioso,dai. "Tsè" dissi,agitado una mano al vento.
    "Ah sì!?Ora ti faccio vedere io!" disse,premendo le sue labbra violentemente sulle mie. 
    Fece poi passare la lingua,ed io ricambiai quel bacio. Era da tanto che volevo assaggiare le sue labbra un pò carnose. Sì,è la mia migliore amica,ma quando ce l'hai così bella non puoi rifiutare..
    Quando si staccò,si inumidì le labbra e mi fissò. La guardai esterrefatto e poi sbuffai una piccola risata socciata. "Sei solo ubriaca,vai a dormire" le dissi. 
    La guardai andarse,per poi sentirla singhiozzare in camera. 
    Forse non avrei dovuto essere così duro e cattivo con lei..prima la 'salvo' e poi le faccio la ramanzina a casa. Sono il peggior migliore amico dell'universo. 
    Salii in camera mia,che era anche la sua,dato che dormivamo nella stessa stanza, ed aprii cautamente la porta. 
    Lei si alzò,andando verso la finestra per non farsi  vedere,ma il suo riflesso contro al vetro era chiarissimo. "Ti vedo dal vetro.." dissi,trattenendo un ridolino.
    Si mise le mani in faccia ed abbassò la testa,continuando a piangere silenziosamente. Era tanto dolce e innocente.. Andai da lei e l'abbracciai da dietro,per poi rigirarla nell'abbraccio e stringerla più forte. "Scusami se ho gridato..quel verme mi ha fatto incazzare e me la sono presa solo con te,quando l'unico con cui dovrei avercela è lui..perdonami.." sussurrai. " ti voglio bene" conclusi,e fu lì che anche lei ricambiò l'abbraccio,stringendomi con una forza che nemmeno io avevo. 
    "Ho avuto tanta paura..continuavo a gridare e nessuno mi sentiva,tu non c'eri e Alex e Giulio erano spariti..- singhiozzò - alla fine ho smesso di sperare in un aiuto e sono crollata nella debolezza più totale,non riuscivo nemmeno ad oppormi e.."
    "Shh,ci sono io qua ora. Non ti farà più del male,non ti toccherà più,stai tranquilla.." 
    "Grazie Chris..-si asciugò una lacrima- e scusa per il bacio di prima.." 
    Le asciugai  le restanti lacrime e le diedi un bacio in fronte. "Non hai nessun motivo per chiedermi scusa" le sorrisi. 
    "Ti voglio bene" mi sussurrò. 
    "Anche io,piccola" 
    Dopodichè stettimo nel suo letto a chiacchierare di tutta la serata e parlottare di cose a caso. Ogni tanto facevo lo stupido per farla ridere e lei rideva,rideva tantissimo e ciò mi tirava su di morale. Era la mia migliore amica e non avrei mai permesso che qualcuno l'avesse buttata a terra. Nessuno ci sarebbe riuscito.

                                                                                                                                                                                                                               
     
    ET                                      VOILA'                             GENTEEE! 

    ok,non mi dilungherò molto perchè già il capitolo è lungo,se poi mi ci metto pure va a finì che scrivo 'npoema c': 
    Quindi,spero che vi sia piaciuto il capitolo,grazie per le 25 recensioni complessive fino ad ora,vi amo già,come saprete ormai. <3 
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    M
    ia os:  A day without you is like a year without a rain.
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    E FINEEE. LOVE YA. UN  BACIONE :*

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    Capitolo 5
    *** "Siamo chiusi" -"Sono Stefan.." ***


     
                                                         Capitolo cinque.
     
    Erano già le otto di mattina,ed io dovevo andare a lavorare. 
    Avevo un forte mal di testa,a causa della sbornia della sera precedente,così scesi in cucina a prendere un'aspirina. "Oh,buongiorno" dissi vedendo Chris ancora in pigiama. "Non ti prepari? Fra poco andiamo a lavoro.." dissi. 
    "Sì,ma vorrei ricordarti che non ci metto un'ora e mezzo come la signorina qui presente" rise. 
    "Già,hai ragione" risi a mia volta. "Dio,che mal di testa.." pensai a voce alta.
    Chris aprì il mobile delle medicine e ne estrasse una bustina Moment Act Capsule Molli,quello della pubblicità di Molly, e me la diede. "Tieni,prendi questa" mi disse. 
    "Grazie" gli sorrisi,per poi prendere un bicchiere e riempirlo d'acqua. Sentivo una strana tensione quella mattina,non ne capivo davvero il motivo. Rovesciai il contenuto della bustina nel bicchieri,lo agitai appena per far sciogliere la pastiglia e ingoiai l'acqua tutto d'un sorso. "Chris,tutto a posto? Sei strano stamattina.."
    "Eh? Come?" chiese distratto.
    "Ti ho chiesto se c'è qualcosa che non va..sei strano.." chissà cosa lo rendeva sovrappensiero..
    "No,niente,stavo ripensando alla scena in discoteca e tutto il resto,una parte di me è ancora terribilmente incazzata." rispose. 
    Mi morsi il labbro inferiore,avrei preferito non ricordare niente di quella sera ma..è successo e non avrei dimenticato così facilmente. "Dimmi,hai..hai intenzione di rivederlo?"
    "Chi?" chiesi sovrappensiero.
    "Mio cugino,Stefan.."
    "Non so..sì,credo di sì.." avrei dovuto tirargli uno schiaffo come minimo,doveva sapere che non avrebbe più avuto niente a che fare con me. 
    "Perchè continui!? Preferirei che ti vedessi con Bryan,piùttosto che con quello.." gesticolò lentamente,incrociando il mio sguardo.
    "Chris,non ricominciare,per favore.."  sbuffai.
    Grugnì infastidito,per poi ritornare a preparare delle..frittelle,credo.
    "Okay ehm..vado a prepararmi,muoviti a fare le frittelle o faremo tardi" indicai i fornelli,per poi voltarmi per andarmene. "Ah,e Chris.. -lui si girò al mio richiamo- scusa per il bacio di ieri sera,ero ancora un pò andata -sbuffai una risata- non avevo il completo controllo di me,scusa" gli sorrisi.
    Lui mi sorrise di rimando. "Tranquilla,lo so"  
    **
    Avevamo appena indossato le divise da camerieri,e Bryan ed Eva ci avevano passato il cambio. Non c'era molta gente,così stetti a guardare i due fratelli uscire dal bar.
    Non ero mai rimasta più di due secondi a guardarli,mi davano i nervi,ma..a vederli così erano proprio carini tutti e due. Eva è sempre irritante e troia,però era una bella ragazza,non si può negare. 
    Per Bryan è lo stesso discorso,anche se lui è più gentile della sorella. 
    In quel momento Eva stava gesticolando nervosamente,sgridando il fratello,quando tirò,involontariamente,la borsa in faccia ad una bambina di circa 5 anni dietro di lei,che cadde a terra e sbattè la testa. Sentii la madre gridare ad Eva di fare più attenzione e diceva cose tipo "Questa ragazzina viziata e maleducata dovrebbe stare un pò più attenta ai voli che fa fare alla sua borsa,non ha un minimo di controllo,guardi che ha fatto a mia figlia!" 
    Eva non aveva nemmeno chiesto scusa,continuava a blaterare che non aveva visto la piccola e che doveva fare lei più attenzione. 
    Avevo preso subito pò di ghiaccio ed un panno,per darlo alla piccola,quando vidi Bryan avvicinarsi alla piccola riccioluta,aiutandola ad alzarsi. Le faceva dei sorrisetti dolci e le accarezzava piano la testa,nel punto in cui aveva battuto,poi si diressero dentro al bar. 
    Mi scappò un sorriso a quella scena,era davvero dolce,come faceva ad essere fratello di quella strega!? Insomma,Bryan è così generoso,altruista,è un bel ragazzo e sa far ridere la gente,mentre sua sorella è tutto l'opposto.Completamente diversa: è arrogante,sgarbata e priva di senso dell'umorismo,non chiede mai scusa e ti guarda sempre come se tu fossi inferiore.Forse mentre li concepivano,quella era loro prima scopata della loro vita,quindi erano entrambi acidi,o forse solo la madre era acida..Mah,i dilemmi della vita..
    Devo ammettere che Bryan ha proprio un bel sorriso,che si abbina perfettamente con i suoi occhi scuri. I suoi lineamenti sembravano più dolci,mentre parlava con quella bambina. Era così tenero. Entrambi lo erano.
    "Hey,piccolina" mi avvicinai alla bambina,una volta che Bryan la fece sedere ad un tavolo. 
    "Tieni,ecco un pò di ghiaccio- le sorrisi -Dove hai battuto la testa?" chiesi. 
    "Qui" disse indicando un punto dietro alla nuca. 
    "Mettiamo un pò di ghiaccio e poi tutto passa,stai tranquilla" le dissi. 
    "Ha ragione la dottoressa Avana,la rossa dalle tante capacità" mi guardò Bryan,facendo ridere la bambina e facendo sorridere me. 
    "Come ti chiami,piccola?" chiesi. 
    "Mi chiamo Roxana e ho cinque anni" disse,mostrandomi il numero sulle dita. 
    "Oh,ma allora sei già grandina -risi- perchè non hai spinto quella bionda cattiva?" chiesi,ridendo mentalmente immaginando la scena. 
    "Ma quella ragazza è più grande di me,io avevo paura..e poi,non sono così maleducata come lei" disse,mettendo le labra a cuoricino e scuotendo la testa. 
    "Avresti potuto farlo,però" rise Bryan. "Quella ragazza è dispettosissima,con tutti" continuò.
    "E' la tua ragazza?" chiese la bambina. 
    Io guardai stupita Bryan,che rideva divertito. "No,è mia sorella purtroppo.." rispose.
    "No,è impossibile,tu sei bravo e lei è cattiva,non potete essere fratello e sorella...lei potrebbe esserlo" mi indicò,poi,Roxana. 
    Bryan rise,come feci anche io scuotendo il capo. "Io non sono sua sorella"
    "Allora tu sei la sua ragazza.." ragionò la bambina.
    "Roxy,finiscila tesoro,non sono affari tuoi" asserì la madre. 
    "Tranquilla,signora,non è affatto un problema per noi -mi rivolsi alla madre -comunque no,non sono nemmeno la sua ragazza" sorrisi alla piccola. 
    "Siamo colleghi di lavoro" sorrise Bryan. 
    "Peccato,siete tutti e due belli insieme" sospirò Roxy.  "Beh,allora diventi il mio fidanzatino okay?" chiese la piccola,rivolgendosi a Bryan. 
    "Ma quanto sei perspicace,piccolina -rise lui -Per me va benissimo,sarò il tuo ragazzo grande grande" rise.
    "Sìì,che bello! Mamma ho un fidanzatino,così farò invidia ai miei compagni delle elementari l'anno prossimo!" si esaltò la bambina. 
    "Av,ho bisogno di te,mi vieni a dare una mano?" mi richiamò Chris. 
    "Sì,arrivo subito Chris -gli sorrisi- Bene,piccola,io torno a lavorare -le sorrisi- ci vediamo,buona giornata signora,ciao Roxy" strinsi la mano alla signora,che mi ringraziò per il ghiaccio,per poi salutare anche Bryan,che mi fece un cenno col capo,per poi andarsene.
     
    Avevamo un'intervallo di tempo di dieci minuti,ogni giorno. Una sorta di pausa,ed io e Chris ci sistemavamo sulle poltroncine,della sala delle slot-machines,a chiacchiarare.
    "Le ho viste,sai?" disse,con un sorrisetto divertito,guardandomi malizioso.
    "Già,quella bambina e quella mamma erano proprio carine,vero?" dissi,credendo che alludesse a quello,anche se il sorrisetto non c'entrava proprio niente.
    "Non intedevo quelle- rise- intendevo gli sguardi che vi scambiavate tu e Bryan"
    Roteai gli occhi e voltai la testa dall'altra parte,arrossendo appena. "Che cavolo stai blaterando!?" 
    "Sìsì,con la scusa di curare tutti e due la bambina,le battutine col nomignolo 'rossa', le risatine che vi provocava quella bimba quando insinuava che eri sua sorella barra fidanzata- rise- vi ho visti,eh" 
    "Quella bambina era molto buffa" risi,cercando di sviare il discorso. 
    "Sì,e pure molto contenta di vedervi insieme" rise. 
    "Smettila,è normale che ci sorridiamo,non è che ci odiamo proprio a morte,e poi -dissi sistemandomi meglio sulla poltrona- è stato molto dolce e carino ad aiutare quella bambina,è normale che mi scappasse un sorriso a quella scena." 
    "Oh,che bello,il nostro dolce,coraggioso,attraente e premuroso Bryan" mi fece la vocina Chris; lo spintonai."Ti ho detto di finirla - risi - gay" 
    "Hey,ieri sera stavo per farmi Eva,non sono poi così gay come dici  tu" rise. 
    "Per fortuna hai aiutato me,invece di andare con quella"  feci una smorfia di disgusto pensando ad Eva.
    "E certo,non ti avrei mai lasciata sola -asserì- e comunque..scommetto quello che vuoi,che domani Bryan ti chede di uscire" mi fece un occhiolino.
    "E come fai ad esserne così sicuro?" chiesi con un sorrisetto divertito.
    "Oggi ho visto abbastanza cose che mi fanno intuire la sua prossima mossa" rise.
    Io scuotei la testa abbassandola. "Tu accetteresti" mi disse,sbuffando una risatina stupita; non dissi niente e lui scoppiò a ridere. "Oh Dio,tu accetteresti" rise ancora più forte. 
    "Che cazzo ridi così forte,smettila!" dissi tappandogli la bocca. "Certo che ci uscirei- sussurrai -che c'è di male ad uscire fra colleghi?" 
    "Oh,no,non c'è niente di male -ridacchiò- per lui,sicuramente non sarà solo un'uscita fra colleghi di lavoro"
    "Per me lo sarebbe-scrollai le spalle-e comunque,vai a servire quel vecchio che è appena entrato" dissi indicandogli un signore sulla sessantina,panzuto e i capelli brizzolati. "Sempre a me li lasci quelli là e ti riservi tutti i giovani per te,egoista"  disse dandomi due pizzicotti leggeri sui fianchi,che mi fecero sussultare dal solletico. "Love you,babe" risi,mandandogli un bacio volante.
    **
    Uscimmo dal bar e Chris mi aspettò fuori. "Oh cavolo,le chiavi di casa! Sono sul bancone!- mi misi una mano sulla bocca- vai in macchina,ti raggiungo subito. Chiudo io,qui." 
    Chris andò in macchina ed io mi recai al bancone in cerca delle chiavi,che non riuscivo proprio a trovare,nonostante fossi sicurissima di averle apoggiate lì.
    Continuai a cercare per una decina di minuti,quando sentii il campanello d'entrata suonare. "Siamo chiusi" dissi,continuando ad aprire tutti i cassetti. 
    "Avana,sono Stefan.."
    Stefan? Che diavolo ci faceva lui qui?! Come faceva a sapere il mio posto di lavoro? "Non ho tempo,scusa.."
    "Devo parlarti.."
     
    u e e e e e e e e e e e e e'       B E L E E E N ! 
    uh che bell'effetto lol :'D
    AMMAZZATEMI! HO RITARDATO UN BEL PO PER AGGIORNARE MA HO BUONI MOTIVI,GIURO! *non credetemi mai quando dico così,ma vabbè lol*  
    è colpa di Best Song Ever,mi sto drogando di quella canzone,sul serio,sono pericogliosa quando ascolto quella canzone,mi gaso troppissimissimo! :'D 
    Poooi, perchè ho avuto delle giornate un pò nervose e stressanti e mi passava la voglia di aggiustare i capitoli ed aggiornare. Però ora here I am,quindi amatemi e godetevi il capitolo! :3 <3
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    E poooooi,non so che dirvi,scusate ancora per il ritardo e buona lettura :* 
    recensite in tantizzimi,vi raccomando :3 
    un bacio,ciauu ::*


     

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    Capitolo 6
    *** "Sì,lecca pure,tanto la faccia è mia!" ***




                                                   Capitolo sei.
    Mi alzai in piedi e me lo ritrovai esattamente ad un metro di distanza. Ci separava solo il bancone,quindi sussultai. "Di cosa devi parlarmi? Di quello che è successo ieri sera? Oh,sì,anche io devo dirti una cosa: cancella il mio numero,fai finta di non conoscermi e non chiedermi mai più di uscire." dissi tutto d'un colpo. 
    "No,Avana,aspetta,ero ubriaco e non intendevo assolutamente fare ciò che ho fatto. E' solo che io ho.."
    "..dei problemi con l'alcool? Con la droga? QUESTI PROBLEMI,intendi!? E quando pensavi di dirmelo? Ah,certo: non ne avevi proprio intenzione!"
    "Tu come lo sai?" abbassò il tono di voce. 
    "Me lo ha detto Christopher" deglutii.  Mi guardai attorno,sul bancone,in cerca di quelle dannate chiavi. Dove cazzo le avevo messe!? Mi recai nella sala fumatori,forse le avevo lasciate lì dopo che avevo finito di pulire.. Stefan mi seguì come un cagnolino. 
    "Avana,io non volevo giuro,dammi un'altra possibilità...se ti avessi detto dei miei problemi,non mi avresti considerato dall'inizio ed è una cosa che succede col 98% delle ragazze che conosco,apparte Alex. E' l'unica ragazza che cerca ancora di aiutarmi.."
    Il cuore mi si spezzò in due,mi sentivo una strega,ma quel che è fatto,è fatto. 
    "Mi dispiace,davvero,ma non ti darò un'altra possibilità. Se magari ti facessi curare in una clinica apposta, e la smettessi di fare il drogato,magari le ragazze ci starebbero più volentieri con te" dissi,sbirciando dentro al bagno,accanto alla sala fumatori,che chiusi a chiave. Lo sorpassai velocemente,per andare vicino al tavolino dove ero seduta con Chris,ma lui mi strattonò per un braccio,facendomi girare e sbattere violentemente contro il suo petto. Mi guardò gli occhi,che erano sull'orlo della disperazione e della paura,e poi passò alle mie labbra,mentre si leccava le sue. Mi baciò con passione,stringendomi delicatamente con il braccio sinistro in vita e vagando nei miei capelli con la mano destra.Il suo bacio non era avido e violento,come quello della sera prima. Era più dolce,più..'romantico'. Percepivo dispiacere,scuse e..il desiderio un'altra possibilità,che però non gli avrei dato..
    Riuscii a resistere un bel pò a quel bacio,ma lui non mollava la presa così lo ricambiai due secondi,per poi schiaffeggiarlo. Lui girò la testa di lato,a causa dell'impatto con la mia mano e si leccò le labbra. "Perchè non mi hai schiaffeggiato subito?"  chiese. Cosa dovevo rispondergli? Che baciava bene? Che avevo paura e che non riuscivo a muovermi? Che lui mi teneva salda fra le sue braccia e che non mi avrebbe fatta spostare comunque? Non mi diede nemmeno il tempo di rispondere. "Dammi un'ultima possibilità." pregò quasi.
    Abbassai la testa,guardando a destra e sinistra,quando scorsi le mie chiavi sotto ad un tavolo. 'Come ci sono arrivate fin lì le chiavi?',pensai. 'Non potevo vederle prima,così evitavo questa scena!?'  
    "N-No,Stefan..mi dispiace. Ora devo andare -dissi abbassandomi per raccogliere le chiavi,liberandomi dalla sua presa- e dovresti anche tu,dato che sto per chiudere.." dissi guardandolo negli occhi. Non so,mi veniva da piangere. 
    Lui si leccò il labbro destro,per poi morderselo dolcemente,annuendo col capo."Scusa.." sussurrai,per poi vederlo uscire dal bar. 
    Rimasi lì impalata,lasciando che qualche lacrima rigasse il mio viso,sia per il forte mal di testa che ancora avevo,sia per l'accaduto,quando sentii di nuovo suonare il campanellino. Mi asciugai velocemente le lacrime. "Mi dispiace,siamo chiusi" mi voltai. Christopher.
    "Che ci faceva lui qui? Ci hai messo troppo tempo per cercare le chiavi,poi l'ho visto uscire dal bar. Che ti ha fatto?" domandò a raffica.
    "Niente,voleva chiedermi scusa.."
    Aguzzò la vista,scrutandomi,per poi avvicinarsi a me. "Hai pianto-col dito contornò i miei occhi- Che ti ha fatto!? Sii,seria." 
    "Niente di cui preoccuparsi,non mi va di parlarne ora..andiamo a casa." dissi,avviandomi verso l'uscita,aspettando che uscisse anche lui. 
    Quando fu fuori,chiusi la porta a chiave e lo raggiunsi in macchina.
    Aspettai di raggiungere il parcheggio di casa prima di parlargli. Temevo che avesse potuto fare retromarcia e andare a casa di Stefan e picchiarlo,non volevo che ricapitasse. "Mi ha baciata"
    "LUI COSA!?" spalancò gli occhi nel guardarmi. 
    "Sono inciampata nella gamba di un tavolino e gli sono caduta addosso,così mi ha baciata" mentii,per evitare altri scontri violenti.
    "Cosa ti ha detto?" disse,senza alcuna emozione. 
    "Che..è dispiaciuto,che vuole un'altra possibilità,che ha i problemi di droga e che non voleva dirmelo perchè pensava che lo avrei rifiutato come tutte le altre ragazze,apparte Alex,che lo sta aiutando.."
    "Ora fa la parte di Giuda il Pentito,che cosa penosa..-sussurrò a denti stretti - E tu che gli hai detto?"
    "Non gli darò un'altra possibilità e gli ho consigliato di andare in clinica a farsi curare come si deve,magari le ragazze lo accetterebbero più volentieri.. -sospirai,guardando i miei piedi- E poi stavo venendo via.."
    "No,e poi stavi piangendo. Perchè piangi per lui? Perchè ci stai male?"
    "Mi ha violentata Chris. -deglutii,con voce tremante-Mi ha violentata ed è venuto a chiedermi scusa. Chi lo farebbe? Quanti sono i ragazzi che violentano e poi chiedono scusa? Non ne conosco molti. Mi ha detto che aveva dei problemi,o meglio,gliel'ho detto io, e sembrava davvero dispiaciuto per il fatto di essere escluso da tutti e per quello che mi ha fatto. -Chris sbuffò,mentre una lacrima cominciò a scendere- Non ho intenzione di dargli un'altra possibilità,ma voglio aiutarlo."
    "E' tutta una messa in scena-sbuffò senza emozioni- ti sta solo usando"
    "E' tuo cugino,Chris!- dissi a denti stretti- Dovresti essere il primo a volerlo aiutare,non io."
    "Esatto,io non voglio aiutarlo e non capisco perchè debba farlo tu,dopo tutto quello che ti ha fatto poi!" alzò le braccia in aria.
    "So mettere da parte quel fatto,per aiutarlo. Ha sbagliato con me,ma pensa con quante altre potrebbe farlo se non lo aiutiamo e lui non guarisce!" asserii. 
    Lui sbuffò ed uscì dalla macchina. Uscii anche io,lui chiuse la macchina ed entrammo in casa. "Fa come vuoi" disse con strafottenza,allargando le braccia in segno di resa.
    "Lo farò,infatti"
    **
    Dopo la mattinata di incomprensione,io e Chris,uscimmo a prenderci un gelato,come nostro solito. Il mal di testa era svanito,dopo aver preso una bustina d'Oky. Ci sedemmo su una panchina,e vedemmo Bryan,in lontananza,che usciva dalla pasticceria. 
    Christopher mi diede una lieve gomitata e rise divertito. "Ora viene qua e ti chiede di uscire,guarda" me lo indicò con gli occhi.
    "Non lo farà mai" roteai gli occhi,per poi guardare verso Bryan.
    Si avvicinava a noi,col suo bel sorrisone,mentre agitava la mano per salutarci. 
    "Hey,bro-lo salutò Chris,con il saluto da maschi- hai un pò di fame,eh?" rise,notando i due vassoi pieni di paste.
    "Hey,bro!-sorrise lui- Ciao Av" mi sorrise. 
    "Ciao Bryan" gli sorrisi. 
    "Oggi è l'anniversario di matrimonio dei miei genitori,festeggiamo in famiglia-sorrise- anche se io ed Eva non partecipiamo" 
    "E perchè no? " chiesi curiosa. 
    "Eva no,perchè va a dormire da una sua amica" cominciò. 
    'Uh,quella strega ha delle amiche!' pensai.  "Ed io,invece,non partecipo perchè volevo chiedere ad una certa ragazza rossa,che adora le bambine,di uscire con me questa sera" mi sorrise. Guardai Chris,che sorrideva divertito e fiero di sè,scrollando le spalle.
    Non mi andava proprio di uscire quella sera,volevo starmene tranquilla a casa.."Ehm..in realtà stas.."
    Ma ovviamente il coglione deve sempre intromettersi."In realtà stasera non sapeva proprio che fare,io esco con i miei amici quindi è libera" mi bloccò Chris. 'Idiota,taci.Che ne sai di quello che voglio fare stasera!? ',pensai.
    "Per te va bene?" mi chiese Bryan.
    Scossi leggermente la testa,facendolo più sembrare come se mi stessi spostando i capelli."A me.."
    "Farebbe molto piacere! -ridacchiò Chris- Passa alle otto e trenta,ci mette molto a prepararsi.-contorse un pò la faccia- abitiamo dietro al fioraio" sorrise,infine. Che cazzo faceva!? Mi stava organizzando l'appuntamento senza il mio consenso?! Prima mi vieta di uscire con i ragazzi e poi mi organizza gli appuntamenti,davanti a me,senza il mio permesso. Ditemi voi se questo è un ragazzo che può definirsi normale. Io non credo.
    "Ti va bene a quell'ora?" domandò Bryan,per conferma. 
    "Veramente n..." ma ancora una volta Chris mi bloccò. "Certo che le va bene,no?" mi chiese,con una faccia schiaffi. 
    "Certo" sorrisi a denti stretti.
    "Perfetto,ci vediamo stasera allora- mi sorrise- ciao ragazzi" ci salutò,per poi dileguarsi. 
    Appena scomparve dalla mia visuale,mi girai verso Chris e gli spiaccicai il mio gelato in faccia,letteralmente. "Che cazzo. Hai. Combinato. Pezzo. Di sterco!?" scandii bene tutte le parole. Mi faceva davvero irritare certe volte.
    Lui si tolse il cono dalla faccia,per poi raccogliere il gelato con le dita della mano. Sembrava avesse una maschera alla nocciola,era buffissimo. "Tu che cazzo hai fatto!? -disse,leccandosi il gelato dalle mani- Io ti ho organizzato un'appuntamento!" 
    "E chi cazzo te l'ha chiesto!?" dissi,per poi scoppiare a ridere. "Che minchia ridi!?" 
    "Sei troppo buffo,fammi assaggiare un pò di Kinder- dissi leccandogli la guancia destra,che sapeva porprio di Kinder- uhm,ma che buono il mio gelato- constatai- assaggiamo un pò di Bacio" risi,leccandogli l'altra guancia. 
    "Sì,lecca pure,tanto la faccia è mia" alzò le spalle lui sarcastico,per poi passare il suo gelato sulla mia guancia. "Che schifo!" gridai. 
    "Ora assaggiamo un pò di Menta-rise divertito,leccandomi la guancia sporca- buonissima!" 
    "Okay,ci stava la rivincita- risi- però,io non ti avevo chiesto di organizzarmi l'appuntamento con lui" lo spintonai. "Ti odio"
    "Ti adoro anche io" rise,leccandomi di nuovo la guancia,anche se non c'era più il gelato sopra. 
    Risi anche io "Coglione"
    **
    Alle sette di sera cominciai a farmi la doccia,da cui uscii mezz'ora dopo. Già,ci mettevo trenta minuti per una semplice doccia,ma era tutta colpa dei miei capelli troppo lunghi.
    Andai in camera e decisi di indossare una maglia con i 'frufru' azzurri sul petto,e dei pantaloncini bianchi a vita alta. So che,come scarpe,ci stavamo bene dei tacchi alti abbinati con la maglia,ma preferii abbinarci delle scarpe-zeppe non troppo alte, di entrambi i colori. 
    I capelli li lasciai sciolti,con i miei ricci ribelli e,come trucco,misi una traccia sottile di eyeliner,un pò di mascara et voilà. 
    Ero pronta per l'uscita organizzata da Christopher.
     
    S S S A A A L V E E E E          G E N T A G L I A A A A A ! ! ! ! ! 
    TUTTO BENEE!?! 
    OK,SCUSATE IL RITARDO. ma secondo me non sono poi così in ritardo,dai.. c': 
    beh,scusatemi lo stesso. è solo che fa davvero,davvero caldo e la voglia+pazienza di accendere il pc(che è lento) proprio non ce le ho,quindi mi limito ad aspettare che mi venga la voglia lol 
    ok,dopo questa frase senza senso,buona lettura and i love you. 
    Grazie per le trentotto recensioni. <3
    Ps. ora le cose sembrano andare bene...mmaa fra poco non sarà così,si sfascerà tutto quanto. :c 

    Spoiler: un buffo momento Avaris(?)  *Avana+Chris* 
    l'uscita Brav(?) *Bryan+Av* 
    e poi,un primo litigio fra Avaris. 
    and then,everything will changeeee. 

    Bene,un bacione,buona lettura e lasciatemi sempre delle recensioni,mi fate tutte ridere :'3 
    CIAU. <3

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    Capitolo 7
    *** "Che diavolo ci fai,tu,qui!?" ***


     
                                                           Capitolo sette.
     
    Scesi in salotto,per darmi un'ultima occhiata allo specchio. "Devo dire che il pantaloncino ti fa un bel culo" disse Chris alle mie spalle. 
    Sussultai appena. "Tu dici?" dissi poi,mettendomi di profilo davanti allo specchio. 
    Lui annuì. "Sì,hai ragione" sorrisi soddisfatta."Grazie"
    Avevo un bel sedere,wohoo!
    "Dove pensi che ti porterà?" mi chiese Chris. 
    "Sinceramente,non so nemmeno se verrà per davvero.."
    "Hey,sei tu quella che non voleva uscire,lui era entusiasto! -rise- Arriverà a momenti"
    Risi,per poi massaggiarmi la pancia. Avevo una fame da lupi,se Bryan non si fosse presentato nel giro di dieci minuti mi sarei messa il pigiama e mi sarei fiondata sul divano con pizza,gelato e Christopher. 
    "Se non viene entro dieci minuti ordini una pizza,sto morendo di fame" dissi buttando a peso morto sul divano. 
    "Non ci credo,sei già scocciata ancora prima che lui venga a prenderti!?" rise lui. 
    "Hey,io ho fame,tanta fame -protestai- lo sai come sono fatta quando ho fame" 
    "Già,non vorrei che ti comportassi come una scrofa pure con lui" rise.
    "Mi tratterrò dal divorare voracemente il cibo-risi- ma che si desse una mossa"
    "Uno,due,tre.." disse Chris,contando sulle dita,e in quel momento suonò il campanello di casa. "Come hai fatto?" chiesi stupita.
    "Ho sentito lo sportello della macchina che si chiudeva.." scrollò le spalle. 
    "Arrivo!-gridai-Come sto?Vado bene?" sussurrai a Chris,poi.
    "Ma che ti importa,tu non volevi uscire-rise- comunque stai benissimo" mi sorrise.
    "Fanculo e grazie " gli sorrisi.
    Andai ad aprire e...e...era bellissimo: shorts di jeans,maglietta nera a maniche corte,con un lieve scollo a V,che lasciava intravedere appena il torace muscoloso,su cui ricadeva una collanina d'argento. I suoi capelli erano tutti spettinati,gli stavano benissimo e...il suo profumo,Dio,era buonissimo. Speravo solo di non aver sbavato troppo nel guardarlo. "C-Ciao Bryan- gli sorrisi -Entra pure" 
    Lui mi posizionò una mano sul fianco e mi diede un bacio sulla guancia. "Ciao Av,sei bellissima stasera" mi sorrise. 
    Stavo per morire,pregai che ci fosse Chris a sorregermi,in caso fossi svenuta.
    "Chris!-si stupì quando lo vide-che ci fai qui?" 
    "Io vivo qui-sorrise- Ma no,non siamo fidanzati,è tutta tua" rise.
    "Sì,sono una bambola,ovvio" sbuffai,incrociando le braccia al petto.
    Bryan fece una faccia stupita. "Non me l'aspettavo-sbuffò una risata- E sì,sei una bambola stasera" mi ammiccò.
    "Dai,beviamo una birra e poi vi lascio okay? Miss stomacosenzafondo ha fame" rise Chris.
    Ecco,ecco la figura di merda. Mi sembrava strano il fatto che mi organizzasse appuntamenti e poi non facesse scherzi."Tranquilla,ti porterò in un ottimo ristorante,molto carino" mi sorrise Bryan,seguendo poi Chris in cucina. 
    "MMh,sono curiosa- sorrisi- io ti aspetto qui,allora"
    **
    Il ristorante era molto carino,ma il nome era proprio fantasioso 'Italian Food'. Cioè,vi pare!? Mah.  Ordinammo delle pizze,due birre e due dessert e nel frattempo parlammo di qualsiasi cosa ci riguardasse,partendo dalle nostre famiglie,dalle buffe regole che ci imponevano,dai componenti di essa,del carattere di ognuno; dei gusti preferiti,interessi comuni,relazioni private; figure di merda clamorose,le nostre amicizie e i progetti per il futuro. Sembrava di parlare esattamente con Chris. Non trovavo alcuna differenza. O meglio,Chris è Chris ed è unico,ma con Bryan mi sento bene,felice..mi fa rilassare e sembra un tipo a posto.. 'Devo assolutamente rivedere Stefan,devo aiutarlo' pensai ad un tratto. Scossi la testa e tornai a concentrarmi su Bryan. Non lo avevo mai notato prima,non così da vicino almeno. Aveva due occhi intensi,che incutevano timore ma erano semplicemente fatti così. Quando quegli occhi brillavano,però,erano gli occhi più belli del mondo. E il suo sorriso? Con quelle specie di fossette ai lati della bocca,quelle labbra sottili,la sua voce tremendamente sensuale e dei denti bianchissimi. Rimasi più volte a fissare il suo sorriso,era incredibilmente stupendo. In quel momento,tutto di lui mi sembrava stupendo.
     
    Stavamo camminando per strada,a braccetto,prendendo in giro tutte le persone che ci passavano affianco. Non riuscivo più nemmeno a respirare,dalle cavolate che sparava Bryan. "Guarda quella signora-mi indicò una vecchia anziana con un pò di baffetti- quella è la donna barbuta!" rise,facendomi piegare in due. 
    "Bryan,guarda quell'uomo!-risi-ha le chiappe afflosciate!" scoppiai a ridere. 
    "Se il suo amichetto è floscio quanto il suo sedere,non credo che sua moglie goda tanto.." fece serio. Ma disse queste parole con tanta serietà e convinzione che non potei fare a meno di esplodere in una risata sguaiata,grassa e rumorosa. Dovetti appoggiarmi a lui per stare in piedi,stavo finendo per terra. "Alzati-rise- ci stanno guardando tutti" disse,mentre cominciava pure ad abbassarsi piano piano.
    "Ok,ci sono-mi alzai all'improvviso,allargando le mani-Sto bene." respirai profondamente.
    Bryan mi soffiò in faccia ed io tornai a ridere. "So come si respira,non ho bisogno che mi soffi in faccia!" risi. 
    "Ti do una mano ad assumere ossigeno!" rise.
    Dopo circa venti minuti buoni,smisi di ridere e continuammo la nostra passeggiata,stavolta verso casa mia. "Hai un sorriso,una risata e degli occhi perfetti" disse di punto in bianco. 
    "Quelle risate erano grazie a te -sbuffai una risata,ripensando ai fatti precedenti-Comunque grazie,anche il tuo sorriso è magnifico.." sorrisi.
    "Grazie" mi sorrise. Seguirono alcuni secondi di silenzio. "Mi lasci il tuo numero?" chiese. 
    "Perchè?" chiesi,senza pensare.  'Te lo chiede perchè fa a gara col suo amico a chi ha più contatti in rubrica,idiota! Lo fa perchè vuole risentirti!' E che ne so,magari è così! 'Oh Dio..'
    "Voglio risentirti,uscire di nuovo con te..insomma,sei carina e divertente,vorrei..-si guardò un pò attorno- frequentarti.." mi guardò.
    Gli sorrisi ampiamente,d'istinto e gli annuii,mentre gli dicevo i numeri. Lui fece lo stesso con me,per poi ritrovarci davanti la porta di casa mia.
    "Bene,ehm...-cominciai,sistemandomi una ciocca di capelli indietro- Bryan,mi hai fatta morire dalle risate,sono stata bene,mi hai fatta rilassare e sono davvero contenta di essere uscita con te" dissi sincera.
    "Per me è lo stesso,non mi sono mai sentito così bene." mi sorrise. Ok,ora muoio. Quel fottuto sorriso..."C-Ci vediamo ehm..d-domani -accennai un sorriso imbarazzato- buonanotte" 
    Prima che potessi girarmi,mi stampò un bacio sulla guancia,poggiandomi una mano sul fianco. Una scossa di brividi pervase il mio corpo."Notte rossa"
    Mi limitai a sorridergli,incapace di pronunciare altre parole,per poi entrare in casa come se fossi mentalmente paralizzata e fissare la porta. "Quello era mio fratello?" chiese una vocina stridula,femminile,provenire dal giardino. Che ci faceva qui quella belva!? Avevo chiaramente detto a Christopher che non gli avrei più parlato se fosse uscito con quella. "Che diavolo ci fai qui?!" domandai innervosita. 
    "Mi ha invitata il tuo amico tanto bello e simpatico,quello era mio fratello?" ripetè con un sorrisetto falso.
    "Sì,era lui...raggiungilo,non sei la benvenuta qui." dissi seria. 
    "Per qualcun'altro sì.." sorrise maliziosa,guardando dietro di se,dove spuntò un Christopher tutto spettinato e senza maglietta. Spalancai gli occhi. Ci aveva pure già scopato!? Perfetto,poteva pure considerarsi fuori dalla mia vita. Non so spiegare il motivo,ma Eva non la sopporto proprio. Non sopporto ancora di più il fatto che Chris ci esca,nonostante io glielo abbia vietato! No. Quella non doveva stare in casa mia,nè col mio migliore amico. Chris era imbarazzato e si grattò la nuca. "Eva,ci vediamo..domani,è meglio che vai.." le sorrise lui. 
    "Certo,tesoro,come vuoi tu" disse lei,per poi avvicinarsi a lui e dargli un bacio a mezza bocca. Io. Ora. Scoppio. Trattanetemi! 'non fare cazzate,idiota' Stai zitta rompipalle!
    "Ciao" mi disse Eva,con sguardo altezzoso. Io chiusi gli occhi,le aprii la porta,trattenni il respiro e la guardai andare via dalla finestra. 
    Chris mi avrebbe sentita. Oh sì,che mi avrebbe sentita. Mi voltai,ma lui non c'era,così lo cercai in cucina,dove lo trovai a bere a collo dalla bottiglia d'acqua.Era di spalle,quindi prese uno spavento quando gridai. "CHE CAZZO TI HO DETTO GIORNI FA,EH!? CHE DIAMINE DI CAZZOCULO CI FACEVA QUELLA STRONZA QUA DENTRO!? IN CASA MIA E IN CAMERA MIA!?" urlai,indicando un punto della cucina dietro di me. 
    "Tu sei uscita con Bryan ed io ho invitato Eva..che male c'è?" chiese,come se fosse normale. 'Infatti è una cosa normale,Avana.'  NO,NON LO E'. 
    "C'è di male che avete appena scopato in camera mia! Forse pure sul mio letto! C'è che quella mi chiama troia al bar,c'è che quella mi sta sui coglioni,c'è che quella è una zoccola di prima categoria,c'è che io ti avevo detto che non ti avrei più parlato e tu che fai!? Fai ciò che non dovresti!" gridai. No,questa non gliela perdonavo.
    "Hey,tu sei uscita con suo fratello,ma non ti ho detto niente! Non rompere il cazzo! Adesso quell'idiota vuole pure frequentarti -disse carico di schifio e disapprovazione- E pensare che doveva essere solo un'uscita" sbuffò.
    "L'uscita me l'hai fatta tu,io non ne avevo intenzione! Questo non ti da il diritto di usarmi a tuo piacimento! Mi fai uscire con lui solo perchè così puoi farti la sorella!? Eh,Chris,rispondi!" urlai,allibita. Non ci potevo credere,non volevo crederci.
    "Che cazzo dici,Avana,non ti sto usando! Potrei farmela in qualsiasi posto,quando e come voglio,non ho bisogno di te come scusa! E poi lui ti piace,tu gli piace,-roteò gli occhi disgustato-che male c'è!? E che cazzo te ne frega se voglio la sorella!?" gesticolò.
    "C'è che tu mi vieti di vedere tutti i ragazzi. Io non mi vedo con nessuno solo per te,Chris. C'è che io ti sto dietro come un cagnolino,eseguo ogni tuo ordine e tu invece te ne sbatti. Te ne freghi. Quello che mi dici tu,per me è legge ma..quello che ti dico io cos'è? Parole dette alla cazzo di cane!?" sbuffai. 
    Chris scosse la testa,voltandosi dall'altro lato. Esatto,avevo ragione. 
    "Chi tace acconsente.." pensai amaramente,ad alta voce. 
    "Taccio solo perchè spari delle cazzate" alzò la voce.
    "Ah sì,io sparo cazzate,Chris!? IO!? -sbraitai,per poi prendere un enorme respiro per calmarmi- Senti...io..io dormo nel capannone in giardino stasera,non ho più intenzione di parlarti. Buonanotte Chris." dissi con voce tremante,per poi correre in camera mia a prendere il necessario per passare la notta in capannone. 
    La camera era un disastro. C'era puzza di sudore e atti osceni in luogo pubblico. 'Ma la tua camera è un luogo chiuso..' Ti levi dai coglioni!? 
    Dopo due minuti,Chris era dietro di me. Riuscii a percepire il suo respiro. "Ti giuro che non è come pensi.." provò. 
    Chiusi gli occhi,stringendoli più che potei per cacciare via le lacrime,per poi entrare in stanza e prendere un pigiama e un lenzuolo. "Avana,parlami.." 
    No. Non gli avrei mai più parlato. Almeno fino a quando non avrei sbollito la situazione. 
    Quando finii di prendere il necessario,cercai di uscire dalla stanza,ma lui si posizionò all'entrata e mi poggiò le mani sulle spalle "Guardami Avana.." supplicava.
    Ma io non ci riuscivo,mi faceva solo schifo. "Guardami" ordinò,prendendomi il viso fra le mani. E,come un'idiota,lo guardai. "Non abbiamo fatto sesso,solo qualche..prelim.." lo bloccai,abbassando la testa,scansandolo,per poi avviarmi in giardino. "Hey,Av,aspetta.." mi richiamava.Entrai nel capannone,mi ci chiusi a chiave dentro e mi buttai a peso morto sul letto. Sarò una stupida,ma cominciai a piangere. Non mi dava mai retta. Gli volevo un bene dell'anima,facevo tutto quello che diceva e lui...non faceva mai quello che gli dicevo io. Mi vieta di vedere i ragazzi e poi mi usa per farsi una sana scopata in mia assenza. Bell'amico. Un perfetto stronzo. Ed io la perfetta idiota.
     
    S C U S A T E M I      T A N T I S S I M O ! ! ! 
    è che..non ci sono scuse,non ho aggiornato per quattro giorni c': 
    vabbe,mi perdonate con questo chapter,vero? *labbruccio e faccia cucciolosa*
    aand,forse sto capitolo è solo di passaggio,a me non piace molto,ma a voi la decisione su sta cacca c': <3 

    grazie per le 46 recensioni avute fino ad ora. Vi adoro! sdfghjk <3
    Sapete già che dovete passare da Vanity Stock Jeiibi,lei mi ha fatto il banner e dovete leggere pure la sua ff. 

    Bene ehm...buona lettura,un continuo buone vacanze and I LOVE YOU. <3

    Spoiler: un buffo momento Avaris,un loro litigio,un incontro Afan(?) *Stefan+Avana* 
    byee. me. <3



     

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    Capitolo 8
    *** "Hey...sono qui" ***


     
     
                                                                 Capitolo otto.
     
    La mattina seguente mi alzai più svogliatamente di sempre. Ricordai velocemente che era successo ieri e mi venne il rimorso nello stomaco. Se lo meritava,però. Aveva finito di trattarmi come gli pareva. Rifeci il letto,per poi uscire dal capannone. La porta era bloccata,non riuscii ad aprirla facilmente. Spinsi con tutta la mia forza,quando riuscii ad uscire e trovai Christopher,ancora senza maglietta,che dormiva appoggiato alla porta del capannone. Questo è pazzo,ha dormito tutta la notte qui!,pensai.  'Sì,ti ha ascoltata piangere tutta la notte,si è pentito veramente' Cazzi suoi. 
    Mi scappò un sorriso..era bellissimo quando dormiva,sembrava un cucciolo. Ecco un'altra delle tante cazzate che faceva per me. Una volta litigammo pesantemente ed io andai a dormire da Alex. Lui entrò dalla finestra,e si appoggiò al suo stipite,per poi addormentarsi così. Un'altra volta,invece,ero talmente arrabbiata da far finta di non vederlo e respingevo tutti i suoi tentativi di approcio. Lo ritrovai in mezzo alla strada,con un altoparlante in mano,gridando a squarcia gola "Io amo Avana Sparks,ho fatto una cazzata ma sto cercando di rimediare,chi mi aiuta a farle cambiare idea?!"  per poi ritrovarmi una folla di gente intorno che mi pregava di perdonarlo. Lui si avvicinò a me  mi disse "Scusa questa testa di cazzo e abbraccialo,gli manchi tantissimo anche se non gli parli da due minuti" e così lo abbracciai e baciai sulla guancia. Lui era unico,era troppo speciale..sì,ma non questa volta.  
    Lo scuotei appena e notai che era bollente. "Oh mio Dio,Chris..-lo chiamai,senza risposta-Christopher! -lo chiamai più forte,scuotendolo come una pazza-CHRISTOPHER SVEGLIATI! Non fare questi scherzi!" gli presi la faccia tra le mani e la scuotei leggermente,dandogli poi dei buffetti sulla guancia. 
    Dopo un pò si riprese ed io lo strinsi forte a me. Ecco,vaffanculo,ci sono ricascata. 
    "Oh mio Dio Chris,ma sei completamente idiota!? Mi hai fatto prendere un colpo!" lo strinsi più forte,per poi aiutarlo ad alzarsi. "Tu non volevi parlarmi..ed io non sapevo che fare per far sì che mi parlassi ancora.." disse con quella dannata faccia da cucciolo. 
    Ricordai il motivo per cui ero arrabbiata con lui e tornai ad essere fredda. "Beh,con questa cazzata non risolverai niente. Ora vai a farti un bagno tiepido e non fare mai più una cazzata del genere!" dissi,indicandogli l'entrata di casa. "Sì che ho risolto,mi stai parlando -sorrise fiero- Mi ami?" chiese assonnato,con una faccia da cucciolo.
    Sbuffai."Chris,lo sai che ti amo da morire,ma ora non è il momento. Sono ancora arrabbiata con te" asserì.
    Non ci dicevamo mai 'ti voglio bene',ma solo che ci amavamo. Il 'ti voglio bene' per noi era troppo scontato,troppo poco per descrivere i sentimenti forti che ci legavano. Non era assolutamente amore che si dedica ad un fidanzato/a. Ma quell'amore fraterno di cui non puoi fare a meno. 
    Mi diede un bacio sulla guancia e si dileguò prima che potessi spintonarlo,mentre io sbuffai. "Devo tenere duro." mi ripetevo di continuo. 
    Entrai in casa anche io e feci colazione,per poi vestirmi e chiamare Stefan. Non volevo stare in casa,non avrei sopportato il fatto di non parlare con Chris.  "Stefan,sono..Avana.." cominciai,e in quel momento entrò Chris,che mi guardò male. 
    Mi alzai ed andai in giardino a parlargli o avrei tirato un comodino in faccia a Chris.
    Il giardino stava diventando il mio rifugio. Gli diedi appuntamento al Conny's e lo salutai,rientrando in casa. "Sì,ci vediamo fra poco,un bacio,ciao" attaccai. 
    "Un bacio ciao!?" fece Chris,facendomi sobbalzare.
    Misi il telefono in tasca,e mi avviai verso l'uscita di casa. Ora faceva di nuovo il geloso,ma che andasse a farsi fot..'fotografare.' Taci!
    "Ci vediamo al bar,non tardare." dissi soltanto,per poi uscire e dirigermi al Conny's. 
    Mi chiedevo solo perchè faceva così,non ne aveva il diritto. Mi stava solo manipolando e non lo capiva. Come può essere che nemmeno se ne accorgeva!? Come può essere così stupido? Come può continuare a fare questo santo cazzo di doppgio gioco!? Perchè lui poteva fare tutto ed io solo limitatamente? Chi ero,la sua marionetta? Per niente.
    Gli voglio un bene dell'anima,ma non posso assolutamente continuare a permettere che lui gestisca la mia vita sentimentale. Mi fa impazzire quando è geloso,mi fa piacere,ma lui esagera sempre. Qualcuno mi sfiora e lui s'incazza; qualcuno mi sbuffa accanto,per sbaglio,e lui s'incazza; qualcuno inciampa e mi cade addosso involontariamente e lui si incazza.  Poi,quando tutto ciò accade a lui ed io mi arrabio,litighiamo perchè io sarei una stupida ragazza gelosa. Mentre lui non è lo stupido ragazzo geloso,no,lui è il top dei top e lui può tutto. Io..basta,non ce la faccio più. "Avana? Ci sei?" qualcuno mi scuotè per le spalle ed io sussultai,riprendendomi. Stefan davanti a me aveva un'espressione preoccupata. "Tutto bene,Av?" chiese. 
    "Ciao Stefan -forzai un sorriso- Sì,tutto bene.." risposi. 
    "Certo,e io sono John Travolta..che succede?" riprovò. 
    Scuotei la testa,non era di certo a lui che avrei confidato la mia rabbia,la mia tristezza e la mia angoscia. "Ho detto che sto bene,ed ora andiamo sulle colline,voglio aiutarti." dissi fermamente,cominciando a camminare verso il parco,in cui,al centro,era posta una collinetta appartata. D'improvviso mi girai ed andai a sbattere contro il suo petto. "Scusa" sorrisi imbarazzata.  
    "Non mi hai fatto male" mi sorrise. 
    "Intendo per come ti ho risposto male...Oggi sono un pò nervosa,ma è tutto..okay" fissai un punto fisso dietro di lui. 
    "Prendiamo un gelato e facciamo due passi,così ti rilassi." disse dolce. 
    Annuii,per poi incamminarci verso la gelateria. Una volta ordinati i gelati,riprendemmo la via del parco. "Perchè vuoi aiutarmi?" chiese di punto in bianco. 
    "Perchè..non voglio che tu commetta errori di cui potresti pentirti un giorno."
    "Non ci conosciamo nemmeno bene,già pensi in grande..non sarà facile." mi avvisò.
    "Non mi importa da quanto ci conosciamo,nè quanto sarà difficile. Ti voglio aiutare e non mollerò di certo la presa." affermai. 
    "Come pensi di fare?" 
    "Dammi le sigarette? Voglio fumarne una anche io" mentii. 
    "Non sapevo fumassi.." estrasse il pacchetto e l'accendino e me li passò,mentre io sorridevo fintamente. Scrutai una piccola pattumiera poco più avanti e corsi a buttarcele dentro,infondo al recipiente. "Che cazzo fai!?" gridò,mettendosi le mani in faccia. 
    "Ti aiuto" sorrisi soddisfatta. 
    Stava per tirarmi uno schiaffo,penso,ma prese un respiro profondo e cercò di calmarsi. 
    "Ho altri pacchetti a casa" disse senza sentimenti.
    "Quando uscirai con me,tu non fumerai." dissi,pensando se avrei dovuto ingannarlo e illuderlo oppure andarci piano. Scelsi la prima. "Se vuoi avere una seconda possibilità con me,devi smettere" titubai. 
    "Non mi darai un'altra possibilità,eri piùttosto convinta ieri quando me lo ripetevi furiosa." constatò. Merda,che idiota che sono. 
    "Ok,allora vedi di starmi a sentire. -mi spazientii- Sei una cazzo di persona,con una cazzo di vita da vivere,con delle cazzo di persone che ti vogliono bene tipo io e con delle cazzo di intenzioni di aiutarti a smettere di finire nella merda. -gli puntai un dito contro- Quindi vedi di raddrizzarti anche tu da solo,perchè lo sto facendo solo per te,per un tuo futuro migliore,per evitare di farti finire in galera,per evitare alle altre ragazze ciò che hai fatto a me. Sono stata chiara!?" alzai il tono di voce. Lui non rispose,mi fissava,impietrito,non sapeva che dire. Ero felice di averlo steso a parole. Non poteva continuare così,era soltanto un coglione che si rovinava la vita,che razza di soluzione è bere e fumare,drogarsi eccetera!? Una emerita cazzata. 
    Voltò il capo un paio di volte,incapace di sostenere il mio sguardo troppo a lungo. 
    "Mi hai sentita!? Drogarti non ti risolverà i problemi!" dissi. 
    "Non sai un cazzo di me,vattene a casa e non rompere più i coglioni!" mi gridò,camminando nella direzione opposta alla mia. Lo bloccai per un braccio. "Dimmelo. Dimmi che è successo,Stefan,io sono qui. Sono qui solo per te."  cercai di addolcirmi.
    "Nessuno te l'ha chiesto" 
    "Esatto,l'ho fatto di mia volontà. Quante ragazze,fino ad ora,hanno fatto una cosa del genere? Apparte Alex." 
    Lui scosse la testa,abbassandola. "Nessuna suppongo-sospirai-Domandati perchè sono qui,dopo ciò che mi hai fatto. Domandatelo. Domanda a Chris le lacrime che ho tirato fuori per te,e la litigata con lui riguardo te. Chiediglielo,poi dimmi se vuoi il mio aiuto. - sospirai- Stef,sono qui solo per te,cazzo,ascoltami." allargai le braccia,in segno di resa. 
    Lui si guardò attorno,poi mi prese la mano e mi trascinò fino alla collina del parco,senza dire una parola. Mi mollò la mano e cominciò a camminare avanti e indietro,mettendosi le mani fra i capelli di tanto in tanto. "Tre anni fa stavo andando in gita con i miei genitori,mia sorella e mio fratello minore. -cominciò a raccontare- Stavamo andando a fare un pic-nic al mare,e dovevamo attraversare un ponte per arrivare a destinazione. -prese un respiro profondo- Non so per quale cazzo di motivo,ma il ponte crollò e noi finimmo nel lago sottostante e..cominciai a vedere i visi dei miei genitori e dei miei fratelli spegnersi piano piano. Chiusero tutti gli occhi,e cominciai pure io a farlo,incapace di trattenere ancora il respiro.." si fermò e mi diede le spalle. Lo sentii singhiozzare e lo vidi asciugarsi una lacrima. Mi avvicinai a lui,gli poggiai le mani sulle braccia e le strusciai. "Hey..sono qui" gli sussurrai. 
    "In quel momento una ragazza,Alex,si tuffò in acqua,aprì le portiere,che da dentro erano bloccate,e mi trascinò fuori. Mi risvegliai in ospedale,attaccato a dei fili,scoprendo poi che ero rimasto l'unico della mia famiglia.. Da lì,cominciai a bere,drogarmi,fumare e ridurmi la merda che sono." concluse,per poi piangere lacrime amare.
     
    B   U   O   N   A   S   E   R   A       P   E   I   P   I   S   S        :*
    Eccomii quiii belle. Stavolta ho fatto passare solo una giornata,contente? :3 
    allora,come vedete questo capitolo comprende un'altra litigata con Chris. Vi avverto,da qui in poi stranno solo litigate pesanti,di questo genere. Ma non sarà per sempre,si aggiusteranno le cose don't worry ;) :* 
    Alloooora,non so che dirvi quindi spero vi sia piaciuto il capitolo  e che mi lasciate qualche recensione per farmi capire che ne pensate. c: 
    Grazie per le 54 recensioni,siete uniche. :* *^* 
    Biens,sapete da chi dovete andare a leggere le ff,sapete dove andare per la pagina fb della ff e sapete che se non sapete quetse cose dovete andare nei capitoli precedenti a leggere gli spazi autrice. lol 
    un bacione,ciau :*

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    Capitolo 9
    *** "Sono una povera illusa." ***


     
     
                                                                  Capitolo nove. 
     
    Lo girai verso di me e lo abbracciai,lo strinsi fortissimo. Più forte che potevo. "Non sei una merda,Stefan." gli accarezzai i capelli,la schiena,lo stringevo sempre di più e,piano piano,anche lui cominciò a stringermi,costringendomi a stare in punta di piedi. "Sei..un ragazzo bellissimo,hai una coscienza,hai responsabilità,perdi il controllo solo quando bevi,ma sei molto autonomo e forte. Sei un ragazzo con dei sentimenti,e.." mi bloccò. 
    "Sono un mostro" disse fra le lacrime,nascondendo il suo viso nell'incavo del mio collo. 'Sì,lo è.' Taci idiota."Non lo sei,non ci pensare Stefan. Finchè hai i sentimenti,non sarai mei nè un mostro,nè una merda. Sono qui,ti aiuterò ad uscire da questo brutto giro e vivrai meglio la tua vita,solo..lasciati aiutare Stef. Io ti voglio davvero bene,nonostante la nostra poca conoscenza." dissi,baciandogli l'incavo del collo. 'Tu hai seri problemi.'
    Provai a staccarmi,ma lui non mi mollava. "Non lasciarmi,ti prego" supplicò,stringendomi. 
    "Non ne ho intenzione,Stef,però sei consapevole del fatto che sei più forte di me e mi stai tritolando?" dissi,facendolo ridere appena. 
    Mi lasciò andare e si asciugò le lacrime. Gli presi la mano e gliela tenni intrecciata alla mia,mentre con l'altra gli tiravo via le ultime gocce. "Sei bellissimo,Stef,perchè rovinarti?" 
    "Non ho più un motivo per essere felice,dovevo morire assieme alla mia famiglia.."
    "Se sei sopravvissuto,vuol dire che Dio vuole un futuro migliore per te. Mi dispiace tantissimo che tu abbia perso la tua famiglia,sono sicura che loro ti guardano da lassù,ti proteggono e ti voglio tanto bene. -gli sorrisi -Ma sono ancora più sicura del fatto che non vorrebbero mai vedere loro figlio ridotto così." 
    "Ho bisogno di vodka" disse,cominciando a smaniare come un pazzo. 
    Gli strinsi le mani verso il basso. "Stefan,Stefan guardami: non ci pensare. Stefan,guardami negli occhi!"
    "Ho bisogno di roba,ne ho bisogno capisci!?" gridò. 
    Gli diedi uno schiaffo e preso il suo viso fra le mani,costringendolo a guardarmi. I suoi roteavano a destra e sinistra per non guardarmi,temevo sul serio che mi avrebbe picchiata,visto come stava reagendo. "Guardami negli occhi,Stefan." dissi,senza successo.  "Stefan,ho detto guardami!" dissi con voce più dura,e finalmente mi guardò. "Non ne hai bisogno,non vergognarti del fatto che ti sei confidato con me. Ti sei tolto un peso,non fa bene tenersi tutto dentro. -lui cercò di liberarsi dalla presa,ma lo tenni stretto- Facciamo una cosa: chiudi gli occhi,li chiuderò anche io. -dissi aspettando che lui chiudesse gli occhi -Bene,ora immagina un prato fiorito; un prato profumato di fiori freschi..immagina le nuvole bianche,dagli la forma che vuoi. Immagina la tua famiglia,cerca di capire quello che ti dicono." dissi con voce intensa,cercando di farlo sognare. Cercando di farlo ragionare. "Cosa ti dicono?" chiesi,aprendo gli occhi.
    "Dicono che sei una ragazza stupenda..dicono che devo lasciarmi aiutare e che tu puoi salvarmi..dicono che non sono contenti della mia situazione,che devo andare avanti e migliorarmi.Dicono che sono forte,che devo sfogarmi con te,dicono che devo..-si bloccò,aprendo gli occhi. I suoi occhi azzurri erano meravigliosi. -Dicono che devo fare questo,per ringraziarti" disse,per poi poggiare le sue labbra sulle mie. Diciamo che..era un momento di debolezza e mi sono lasciata andare,ok? Mi pentii solo del fatto che non provai niente,quel bacio era neutro,mentre lui aspettava ancora che gli dessi una seconda possibilità. "Scusami..." disse,quando si staccò. "Questo ho voluto..farlo io,i miei genitori mi avevano detto che era sbagliato.." abbassò il capo. 
    "Non..Non fa niente -gli sorrisi- E' solo un bacio,non pentirti mai di quello che fai. Ti senti veramente male se ti penti di ciò che fai..stai peggio e non ne esci più.." ormai pensavo a Christopher. I rimorsi mi stavano mangiando completamente l'anima. Dovevo resistere.
    "Grazie Avana..Ti voglio..bene" disse,per poi abbracciarmi. 
    "Anche io te ne voglio" gli sorrisi.
    Quando ci staccammo,notammo che il tempo era volato,era ora di pranzo e fra meno di un'ora sarei dovuta andare a lavorare. Stefan mi offrì il pranzo e mi accompagnò fino a lavoro e,sotto agli occhi di tutti,mi abbracciò e baciò sulla guancia,facendolo sembrare un bacio a stampo,dato che era si spalle. 
    Entrai nel bar e salutai tutti con un "Ciao ragazzi" lanciando poi uno sguardo a Christopher. Nemmeno mi fissava,nemmeno mi sorrideva,nemmeno ricambiava il saluto. Tutto ciò feriva,feriva troppo. Trattenni una lacrima,per poi farla scomparire ripensando ai discorsi sulla forza che avevo appena fatto a Stefan. 
    "Av,ho bisogno di una mano in sgabuzzino,il capo ci vuole" disse Bryan,interrompendo i miei pensieri. 
    Mi girai di scatto,annuendogli e seguendolo nello sgabuzzino. "Che dobbiamo fare?" dissi con voce tremante. "Parlare,il capo ha detto che dobbiamo parlare" sorrise. 
    "Dimmi di che cos...aspetta,da quando il capo decide che dobbiamo parlare?" chiesi perplessa.
    "Da quando ho bisogno di sapere perchè stai così- indicò il mio viso triste-Cosa è successo con Chris?" domandò,indicando un punto fuori dal magazzino.
    Sospirai "Abbiamo..litigato,ma non è niente" finsi un sorriso. 
    "Certo,il cazzo. Perchè tieni tutto dentro?" mi guardò interrogativo.
    "Perchè sono una povera illusa.Perchè è difficile esternare i sentimenti,perchè non li voglio nemmeno esternare -sottolineai l'ultima frase- Faccio discorsi senza nemmeno crederci a ciò che dico,illudo le persone e sta andando tutto a puttane" dissi,lasciando che qualche lacrima rigasse il mio viso,pensando alla conversazione con Stefan.
    "Non è vero,non..non illudi le persone,non stai mandando tutto a puttane..raccontami che è successo.." disse,accarezzandomi una guancia. Quel tocco mi fece provare dei brividi.Scossi la testa,scansandomi,lasciando la sua mano appesa in aria."Ho il turno,devo lavorare"
    "Usciamo stasera e passiamo una serata insieme- propose. -Non accetto un no come risposta" esternò un sorrisone enorme,pieno di sicurezza,che mi fece ridacchiare.
    "Passa alle otto" sorrisi,asciugandomi la lacrima. 
    "Ci vediamo dopo,piccola Av" mi diede un bacio sulla guancia ed uscimmo dallo sgabuzzino. Davanti al bancone c'erano Eva e Chris che esploravano in lungo e in largo l'una la bocca dell'altro e viceversa. E poi vuole essere perdonato!? Come lo pretendeva!? Limonandosi Eva davanti ai miei occhi?! Scattò un enorme gelosia dentro di me e sentii di scoppiare da un momento all'altro.
    "Ciao Bryan" alzai un pò la voce,posizionando le braccia dietro al suo collo,premendo le mie labbra alle sue,dando vita ad un bacio appassionato.Sono una bastarda,un'idiota,una fottuta deficiente. Che diavolo sto facendo!? E perchè cavolo le farfalle stavano mettendo sotto sopra il mio stomaco!? Perchè non riuscivo a staccarmi e a finirla lì?! Stavo per farlo,ma poi Bryan ci mise impegno,così andammo avanti per una buona ventina di secondi. "Scusa-sussurrai,staccandomi,per poi alzare il tono di voce- Ci vediamo stasera" gli sorrisi,che venne ricambiato da un suo bacio a stampo.
    Mi voltai verso Chris,mentre mi avviavo alla cassa,sedendomi sullo sgabello. Tutto ciò era accaduto sotto lo sguardo sbalordito di Chris e quello infuriato di Eva,che sentii gridare una volta uscita dal bar. Quella situazione era insostenibile e qualcosa dentro di me,mi fece capire che tra me e Chris era guerra aperta. Pregai con tutta me stessa che questa giornata finisse presto e che potessi uscire con Bryan e rimanerci tutta la vita,evitando Christopher. Sarebbe stata una cosa..meravigliosa..

     
     RAGAAASSS,     DOVETE      SAPERE       CHEEEE   . . . . . .
    .....stanotte,ore 2.00 io parto e vado ad Avellino(Campania) dai miei nonni,quindi non aggiornerò per un beeeeeeel pò. Tutto il mese di agosto starò giù dai miei nonni e quindi non potrò aggiornare per niente,però potrò rispondere alle vostre recensioni col telefono. 
    Quindi pensavo di mettervi altri uno/due capitoletti,così vi bastano fino alla fine del mese lol 

    Vi piace come procede la storia? Se avete qualcosa di negativo da dire,ditelo così capisco dove sbagli e 'mi miglioro' se così si può dire lol
    Va biens,non spendo molte parole,anche perchè ho mal di testa e la forza di ragionare è pari a zero.
    Quindi buona lettura eeee recensite in tanti. 
    Ps. Grazie mille per le 66 recensioni. Love ya. <3

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    Capitolo 10
    *** "Ci vuole tanto a chiudere -mi avvicinai alla porta,alzando il tono di voce- QUESTA CAZZO DI PORTA!?" ***


     
     
                                         Capitolo dieci.
     
    Alex's pov. 
    "Bastaa!Non potete fare così tutte le sere però!" urlai,bloccando la lite che stava avvenendo fra i miei genitori,ritrovandomi addosso i loro sguardi perplessi."Sono stanca delle vostre discussioni continue! Dite sempre che dovreste lasciarvi e invece siete ancora punto e da capo! -sospirai,chiudendo gli occhi per un attimo-Devo dire le cose come stanno?Papà è meglio che te ne vai!" conclusi,salendo velocemente le scale,rinchiudendomi in camera mia,mentre i miei genitori richiamavano il mio nome.
    Dietro l'armadio,in camera mia,c'era un angolo pieno zeppo di foto di famiglia. Le foto in cui eravamo felici,senza nessun tipo di problema.Quello spazio era il mio angolo personale,ci passavo la maggior parte del tempo.  Ero arrabbiatissima con i miei,ogni sera litigano per delle stronzate,tipo: mio padre che ritorna a casa un minuto di ritardo,dopo il lavoro; il fatto che non aiuta in casa; che non si prende cura di me e i miei cinque fratelli. Ok,non erano motivazioni stupide,ma lo diventavano quando anche una sola forchetta fuori posto era una tragedia. Tutte le sere la stessa tiritera,ed io e i miei fratelli dovevamo assistere alle loro 'conversazioni' a tavola,senza poter dire o fare qualcosa in protesta. Questa sera,era la peggiore,ero arrivata al limite. "Alex,posso entrare?" la voce di mio padre riecheggiò nella stanza,con il suo lieve tocco sulla porta.
    "No!" urlai,ma lui entrò lo stesso,sapendo di trovarmi dietro l'armadio. "Non mi sembra di averti concesso l'entrata!" sbottai.
    "Vuoi venire con me in Sicilia?" chiese,impaurito della sua stessa domanda.
    Mi girai a guardarlo: il suo sguardo era perso oltre la finestra,osservando le azioni abituali della gente. "No" affermai,senza ricevere una risposta.
    Mio padre adorava lo ‘spazio’ nella sua teoria complicata.Fin da quando ero piccola lui sperava diventassi una scienziata. Ricordo ancora il giorno del mio 6° compleanno,quando scartai la carta blu a stelline del pacco regalo,trovandoci un telescopio all'interno. "Ti piece ancora lo spazio?" abbozzò un sorriso.
    "Quando gli altri non me lo invadono,sì!" sbuffai,orgogliosa della mia risposta.
    Il silenzio venne interrotto dalle grida dei miei cinque fratelli,tornando in casa dopo aver giocato con i bambini del vicinato. Nonostante anche loro mi facessero arrabbiare,sorrisi alle loro grida. Erano le uniche cose migliori della mia vita. Insomma,avevamo una vita complicata,ma loro la rendevano tutta un gioco perchè erano tutti piccoli,la maggior parte.Gary e Luz,i gemellini,erano i più piccoli di cinque anni; Sara e Sofy,invece,ne aveva dieci; Alberto,per tutti Al,ne aveva 20. Esatto,io ed Al eravamo i più grandi,ma spesso mi sentivo più piccola di quello che già in realtà sono. Risi mentalmente,pensando a quanto tutti,in famiglia,fossimo attaccabrighe. Eravamo riconosciuti nel quartiere proprio per questo motivo. Gary e Luz,erano le pesti di casa. Ogni volta che lo portavamo al parco,trovava tutti i modi possibili e sbagliati per utilizzare i giochi e rovinarli,cosicchè gli altri bambini non ci giocassero al posto suo.Inoltre,faceva dispetti e mordicchiava chi cercava di fermarlo. Sara e Sofy,invece,erano due bambine educate e tranquille,che adoravano la raffinatezza e l'eleganza. Sofy era la più esuberante e attiva,sempre alla ricerca della news sulla cosìdetta 'ultima moda'. Era una fissazione. Sara,invece,aveva la passione per il trucco. Mamma e papà le compravano parecchie 'bambole-manichino' per far pratica e lei ci passava tutto il pomeriggio,per poi mostrarmi le sue nuove tecniche. E poi c'era il vecchio,mitico Al. Lui era quello che badava a tutti noi. Alto,robusto e sportivo. Con occhi verdi e capelli riccioli spettinati. Il ragazzo che tutte le ragazze sognano. Alle medie anche Avana aveva una cotta per lui,figuratevi!
    Io,beh..che dire di me. La classica brava,gentile,educata ed intelligente ragazza! 
    .....
    ...
    ..
    .
    Ok,cazzata,non sono niente di tutto questo. Tranne che per l'intelligenza. A scuola me la cavavo alla grande,grazie anche all'aiuto di Avana.
    Ero disordinatissima,vivevo nella confusione più totale,ma sapevo dove trovare ogni cosa!(A volte..).Riguardo all’educazione..bhe sì,diciamo che quando Dio la distribuiva,io stavo cazzeggiando con Giulio. Mettiamola così.
    Ricordo ancora quando Avana me lo disse. "Alex,sei un maschiaccio a tutti gli effetti! Stai sempre da sola,racchiusa nel tuo piccolo mondo di favole contorte e musica..non saluti nessuno,se non me e Giulio e sei sgarbata! Sii più sociale,no?" disse esasperata,quando,per la millionesima volta,le feci provare il brivido della bad girl,rispondendo male ad una vecchietta.
    Avana era fatta così,ciò che pensava lo diceva. Forse c'era del vero in ciò che diceva.
    Odiavo la gente: ti si presentano con un sorrisone enorme stampato in faccia,ma non appena ti giri già ti criticano. Ecco perchè non raccontavo la mia vita agli altri,pensavo di essere sempre giudicata. Ero io ad ascoltare sempre gli altri,aggiugendo i loro problemi ai miei.Preferivo tenermi tutto dentro,nascondermi.Era meglio mostrarsi impassibile piuttosto che abbandonarsi al dolore davanti alla ‘gente comune’. Avevo buoni rapporti con l' 'indifferenza’. Avana può confermarlo. E' l'unica a cui racconto tutto,ma non mi ha mai vista piangere.Anzi,solo una volta.
    La gente crede che io non sia amichevole perché non partecipo alle loro conversazioni.La realtà è che non me ne frega niente di quello che dicono. Del tutto..indifferente,appunto.
    **
    Uscii di casa prima di cena,dovendomi incontrare con Giulio,che mi aspettava sotto casa. "Ehi Alex! -mi salutò entusiasta- Tutto bene?" 
    "Ciao Giulio- abbozzai un sorriso- sì,tutto bene."
    "Alex,IO sto bene,tu NON stai bene..-accentuò le parole- C'è qualcosa che non va?"
    Ridacchiai,ci riusciva sempre a scoprirmi."No,tutto a posto."
    Giulio si preoccupava molto per me,forse troppo. Ma era il mio migliore amico,come biasimarlo? Anche io mi preoccupavo molto per lui. 
    Occhi azzurri,capelli sull'arancione e viso liscissimo,un bellissimo ragazzo e siamo cresciuti,praticamente,insieme.
    Con lui ero proprio cattiva,all'asilo gli facevo sempre degli scherzi e le insegnanti non riuscivano a separarci,mai! Giocavamo sempre insieme e mai con nessun altro..mentre il loro obbiettivo era quello che noi dovessimo giocare anche con gli altri bambini. Solo che a noi non importava,eravamo sempre solo io e lui,come fratelli complici.
    "Sai una cosa?" le parole di Giulio interruppero il mio viaggio nel passato.
    Scossi la testa."No cosa?"
    "Stefan ha detto che gli piaci.." si grattò la testa.
    "Povero idiota -risi- Hai saputo cosa ha fatto ad Avana?" dissi con un tono di disgusto e fastidio nella voce. Ero consapevole di come si comportava sotto alcolici,avrei dovuto avvertirla prima..
    "Sì e...ed è per questo che gli ho detto che tu hai una cotta per me." titubò,osservando una mia possibile negativa reazione,che non attese ad arrivare.
    Spalancai gli occhi."TU GLI HAI DETTO COSA?!" quasi strillai.
    Lui non rispose. Beh,non avevo motivo di arrabbiarmi tanto,non mi importava di Stefan,quindi decisi di scoppiare a ridere subito dopo. Lo ringraziai,comunque. "Che c'è di divertente?" chiese stupito.
    "Non lo so,la scusa che hai trovato -risi- Basta che non diventi come Chris"
    Lui scosse immediatamente la testa "Assolutamente no,quello è troppo" rise. 
    Quando mi ripresi,gli dissi che era tardi e dovevo tornare a casa,così,con un abbraccio,mi guardò andare via. Sentivo i suoi occhi addosso,come se volesse che tornassi indietro a baciargli la guancia. Non lo avrei fatto,è una cosa che odio. 
    Insomma..i baci sono 'falsi e ruffiani',quelli devi darli sempre.
    Preferisco di gran lunga gli abbracci. Quelli li scegli. Non abbracci sempre tutti,scegli le persone da abbracciare,facendogli capire il bene che provi per quella persona. Gli abbracci sostituiscono molte delle parole che non vengono dette.
    **
    La sera la passai in camera con mio fratello Al,a parlare della nostra sfasciata famiglia,rovinata da mio padre. La maggior parte delle volte,come se fosse un'obbligata routine,guardavamo le stelle in cielo col mio telescopio. 
    Vi state chiedendo perchè ce l'ho tanto con mio padre? Beh lui ha..tradito mia madre. 
    Non mi hanno detto con chi,ma sentendoli discutere ho capito il motivo dei ritardi a casa di papà,delle sue continue assenze per noi,e durante i pomeriggi liberi..ho capito perchè era diffidente con mamma,e quanto era felice in sua assenza. Questo stress lo condividevo con Giulio...anche i suo genitori erano nella mia stessa situazione,con la differenza che a tradire era stata la madre. Lui,però,riusciva a prenderla meglio di me. Aveva un fratello,ma nemmeno lui ci faceva tanto caso. Ormai non li consideravano proprio ai loro genitori. Ma questo è ciò che succede quando la fortuna non ti accompagna.
     
    Il giorno seguente,dopo aver fatto spesa con Sara e Sofy,andai in camera mia per rilassarmi un pò ma,al posto del mio invitante letto,ci trovai Gary e Luz saltare sopra divertiti. "Che ci fate sul MIO LETTO!?" gridai. Ero gelosa del mio letto,odiavo quando le persone ci si sedevano sopra,figuratevi quando ci saltavano! "Non so quante volte ve l'ho ripetuto di non farlo! Uscite di qui e chiudete la porta!" sbuffai,indicando l'uscita dalla mia stanza. Gary e Luz,ridendo,corsero fuori dalla mia stanza. Sistemai il letto sbuffando,per poi girarmi verso la porta trovandola ancora aperta. Come al solito.
    "Ci vuole tanto a chiudere -mi avvicinai alla porta,alzando il tono di voce- QUESTA CAZZO DI PORTA!?" sbuffai,per poi sbatterla. 
    "Modera il linguaggio,Alex!" mi rimproverò mia madre,dalla cucina. 
    "Fatti i cazzi tuoi,tu" sospirai,nervosa.
    **
    Verso le cinque del pomeriggio suonò il campanello di casa. Mi affacciai dall'oblò della mia stanza,vedendo la faccia preoccupata ed irritata di Avana. "Hey Av! -la salutai con la mano ed un mio sorrisone- Aspetta,ti apro" dissi,scendendo di sotto. 
    La feci entrare dal giardino,stringendola in un abbraccio. La sentii tesa. "Ohi,che succede?" chiesi preoccupata. 
    "A TE,che è successo!-mi rivoltò la domanda- Avevamo un appuntamento a casa mia mezz'ora fa!" sbuffò.
    Imrpovvisamente me ne ricordai e mi misi una mano sulla bocca,spalancando gli occhi. "Merda,me ne ero dimenticata! Scusaa!"
    Lei sorrise,alzando gli occhi al cielo. Succedeva la maggior parte delle volte. "Stavolta qual'è la scusa? Guardare i fighi che giocando a calcio dall'oblò?" ridacchiò.
    "Hey!-le puntai un dito contro -Non sai che ti perdi! -risi,per poi scuotere la testa -Comunque no,oggi non ho nessuna scusa" alzai le spalle.
    "Ok,allora chiedi scusa"  mi provocò. Sapeva che odiavo scusarmi con le persone,ed ammettere i miei sbagli.  "Mi...dis..piace.." sussurrai. 
    "No,no -ridacchiò- non hai capito. Devi dire 'Scusa Avana,non lo farò più' " incalzò,alzando un sopracciglio. Lei si divertiva a farmi morire.
    Sbuffai. "Scusa..Av..non lo farò più.." mormorai.
    Avana portò una mano dietro all'orecchio,avvicinando la faccia. "Scusa? Non ho sentito." rise.
    "Oh,insomma,mi hai sentita cogliona! Ti ho chiesto scusa!" sbottai,innervosita.
    Ecco uno dei nostri soliti inutili battibecchi. Adorava farmi innervosire,e ci riusciva bene. 
    Ecco,io ero riconosciuta come attaccabrighe; lei,come quella che fa perdere facilmente la pazienza alle persone. "Okay,dai -rise,dandomi una spintarella- Andiamo a fare questo giro,dai!" sorrise. Ci incamminammo verso il parco,mentre mi raccontava cosa era successo con Chris dalla sera della discoteca. Non si parlavano più,lui se la faceva con Eva,lei glielo proibiva e lui si incazzava; lei se la faceva con Bryan e lui si incazzava,ma lei non se ne fregava; Stefan le aveva chiesto scusa ed ora lei lo aiutava; Chris ed Av non si parlavano più. Chissà quante volte questi due idioti hanno litigato così duramente,e sono ancora qua,più forti di prima. 
    Solo che..sembrava diverso ora,Avana sembrava davvero frustrata da Chris e lui non lo capivo. Decisi di parlarci in un secondo momento con lui. 
    "Ma lo sai che tu è Giulio stareste bene insieme??"  disse di punto in bianco,sorridendomi. 
    "Che cosa??Ma è il mio migliore amico!" dissi aumentando involontariamente il passo.
    "Se lo dici tu -ridacchiò lei- Io ci farei un pensierino -scherzò- insomma,passate un mucchio di tempo insieme.." mi fece notare.
    "Chi sei? Capitan Ovvio?! Lo so che passiamo molto tempo insieme,ma non andiamo oltre all'amicizia" sbottai. 
    "Non lo so,pensaci,okay?Era solo una riflessione" alzò le spalle.
    "Dovresti riflettere di meno.." le suggerii,ridendo,ricevendo una sua spinta. 
     
    Per tutta la giornata pensai a quello che aveva detto Avana.
    Io? Giulio? Io e Giulio? Naaah,non...non era umanamente possibile.
     
    E C C O O O O M I      D I      N U O V O . 
    ragaaazzeee *imita alessia marcuzzi* 
    eccovi un altro capitolo. 
    ok,ho constatato che questa scrittura è
    davvero,davvero,davvero troppo piccola.
    AHAHHAHAHAH quindi continuerò a cambiare scrittura fino a quando non mi fisso con una che me piasa pe davero. 
    buona lettura di nuovo peipis :*
    ps. andate indietro nei capitoli per avere il link della pagina su fb. c: 
    un bacione enorme! :* 

     

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    Capitolo 11
    *** "Oh,già,prima Stefan ed ora Bryan,cos'è sei diventata una puttana tutto d'un colpo? Wow,Av,sei veramente stupefacente!" ***


     
     
                                                              Capitolo undici.
     
    Alex's pov.
    Papà sarebbe partito,ma non volevo pensarci,così presi il telefono e controllai i messaggi.
    Ce n'era uno di Stefan. 'Hey Alex,c'è un mio amico che vuole conoscerti,esci con me e lui stasera? Veniamo a prenderti a casa.' 
    Decisi di accettare,almeno avrei svagato i pensieri e sarei stata con i miei amici. 
    'Ok,porto anche Giulio,passate alle 19.00 xx '
    Mandai un messaggio e Giulio,per poi andarmi a preparare: jeans stretti,adidas,canotta gialla e felpa nera. La sera fa piùttosto freddino.
    Alle sette in punto,il campanello di casa mia suonò ed io uscii,avvisando i miei che sarei rientrata tardi. Mentre stavamo per fare le presentazioni,vidi un'Avana triste ed incavolata incamminarsi verso casa mia. Indossava,anche lei,converse e jeans chiari,una canotta rosa ed una felpa blu con il cappuccio in testa,che teneva abbassata,ascoltando musica. 'Chris..',pensai. Quando alzò la testa e ci vide,finse un sorriso.Salutò tutti con un abbraccio,ma quando toccò al ragazzo sconosciuto,lei fece una faccia perplessa. "E tu sei?" chiese sorridente. 
    "Oh,scusate -si intromise Stefan- lui è Manuel" disse,battendo una mano sulla spalla del ragazzo biondo. 
    "Piacere,sono Avana" disse sorridente lei,dandogli un bacio sulla guancia. Lei è così,spontanea. Appena conosce le persone o le abbraccia e le bacia,se ispirano simpatica,oppure stringe la mano se non le piacciono. La adoro. Il biondino alzò la testa ed accennò un sorriso. "Piacere Manuel" sorrise,per poi guardarmi. 
    Lo abbracciai. "Alexandra,chiamami Alex" gli sorrisi,cosa che ricambiò.
    Aveva,come già detto,i capelli biondi,corti e mossi. Due occhioni azzurro cielo,un sorriso smagliante e la faccia da bravo ragazzo. 'Carino',decisi.
    "Ragazzi!" sentimmo una voce maschile,a me familiare,da dietro di noi. Mi spuntò un sorriso nel sentire la sua voce. "Scusate il ritardo,stavo finendo di mangiare" rise. 
    "Hey Giuu-lo abbracciai -Tranquillo -sorrisi -lui è Manuel -glielo indicai,per poi voltarmi da Manuel -Manuel,lui è Giulio il mio migliore amico" sorrisi. 
    Giulio gli diede un pugno,che battè pure a Stefan,ed abbracciò intensamente Avana.
    Stefan sospirò "Ok,andiamo" sorrise,cominciando a camminare con sicurezza e vanto. Mi scappò una risatina. 'Il solito..',pensai.
    Avana mi si avvicinò,dandomi una gomitata per attirare la mia attenzione. Quel suo sorrisetto malizioso non mi piaceva. "Carino il ragazzo,eh?" ammiccò verso il biondo,facendo un'occhiolino. 
    "Av,smettila,sembri un fenicottero con il tic all'occhio-risi,provocando un sorrisone in lei- E Smettila con queste storie. Prima mi dici che..-abbassai il tono di voce e mi avvicinai al suo orecchio- io e Giulio stiamo bene insieme -tornai in posizione normale -Ora mi ammicchi a quello. Pensa a Chris,piuttosto. Non so come peggiorerà la vostra situazione quando scoprirà che sei uscita" scherzai,pentendomene subito.
    A quanto pare devo imparare a tenere la boccaccia chiusa e farmi gli affaracci miei. Avana cambiò del tutto espressione,si irrigidì e divenne terribilmente seria ed amareggiata. Aspettai che parlasse,quando prese un enorme respiro. "Lo sa che sono uscita..abbiamo litigato ancora.." sospirò,chiudendo gli occhi.
    Non dissi nulla,mi limitai ad abbracciarla e stringerla forte,accogliendo sulla mia maglia alcune sue lacrime silenziose.
    Ci recammo in una piazzetta,dove passammo tutta la serata a ridere e scherzare su dei muretti.

    Avana's pov.
    Non mi sentivo a mio agio quella sera,nonostante fossi con la mia migliore amica ed altri amici. Stavo ancora ripensando all'ennesimo litigio che avevamo avuto io e Chris a casa,e a tutto ciò che era successo oggi. Dopo il lavoro io e Chris tornammo e casa e lui sbattè violentemente la porta. Da lì partirono le urla e le parole amare. 
     
    "Che cazzo era quello!?" sbraitò. Mi spaventai,non immaginavo stesse ribollendo così tanto,nè sapevo a che si riferisse. 
    "Di che parli?" chiesi,perplessa. 
    "Oh andiamo,non fare finta di non sapere di che sto parlando -rise falsamente,ricevendo un mio sguardo confuso -Parlo di Bryan. Che cazzo era quello!?" 
    Ah,ecco,quello. Sbuffai e roteai gli occhi. "Che cazzo vuoi,eh!? Ancora che mi controlli!? La smetti per favore!? Allora con Eva che cos'era,eh!? DIMMELO!" sbraitai,alzando le braccia in aria. 
    "Fatti i cazzi tuoi -sputò- Spiegami del bacio!" 
    "No. Se io devo farmi i cazzi miei,allora tu fatti i tuoi!-gridai,puntandogli un dito sul petto.-Sempre così! Tu puoi ed io no. Tu fai ed io no. Tu sempre sì ed io sempre no,Chris sono andata via di casa per essere indipendente,non per essere controllata da te!" sbuffai. 
    "Non sparare cazzate,anche tu sei gelosa quanto me,quindi non dire che 'io si e tu no' perchè non è vero!- si difese- E' solo che non mi piace Bryan."
    "Oh ma davvero!? Infatti non sono stata io a dire che tu avresti preferito che io uscissi con Bryan perchè era meglio di Stefan. Non ero io che dicevo che tu notavi gli sguardi e i sorrisi fra me e Bryan. Non ero io che dicevo tutte quelle cazzate"  gesticolai continuamente puntando il dito dal suo petto al mio.
    "Che cazzo ti costa dirmi come mai ti sei azzardata a baciare quello stronzo di merda e quello schifo di Stefan!?" sbraitò.
    "Chris,come cazzo devo dirtelo che non sono fatti tuoi!? L'ho baciato perchè..perchè mi andava! E Stefan non c'entra un cazzo,perchè lo metti in mezzo!?" gesticolai nervosamente.
    "Smettila di far finta di non sapere di che parlo,cazzo! All'entrata dal bar,mi sono inventato tutto!?" 
    "Non ci siamo baciati in bocca,era sulla guancia idiota! Solo che eravamo di spalle ed è sembrato a stampo! Non ho baciato nessuno!" mi giustificai. 'Av,ora spiegami che cazzo ti giustifichi a fare con uno come lui.'  ignorai la mia vocina,quando lo sentii pronunciare codeste esatte parole. "Oh,già,prima Stefan ed ora Bryan,cos'è sei diventata una puttana tutto d'un colpo? Wow,Av,sei veramente stupefacente!" sorrise sarcastico. 
    La mia bocca si spalancò appena ed i miei occhi fuoriuscirono dalle orbite. Quelle parole mi ferirono nel profondo del cuore. Pensava veramente che io fossi diventata una di quelle? Come..come poteva? No,questo era il limite. Ha esagerato troppo. Premetti le labbra l'una contro l'altra,strinsi gli occhi per non piagere ed abbasssai la testa di lato. Presi un respiro enorme e cacciai fuori l'aria. Lui sembrò improvvisamente ricordare ciò che aveva detto. "Avana i-"
    "Zitto. Christopher,zitto." dissi,mettendomi una mano in fronte..
    Lui mi afferrò la mano libera. "Non...- ritrassi subito la mano- toccarmi." 
    Mi guardai attorno,in cerca del telefono. Appena lo vidi sul divano,assieme alla mia borsa,afferrai il tutto,compreso l'MP3 sul comodino ed uscii di casa,il più veloce possibile. 
     
    Dalle quattro vagavo per la città con le cuffie alle orecchie e le lacrime agli occhi.
    Camminavo piangendo,con gli occhi della gente addosso. Già,i loro occhi mi fissavano,ma nessuno si avvicinava per chiedermi se avevo bisogno di una mano. 
    Ero pallida,lo vedevano tutti. Mi fermai pure ad un cespuglio per vomitare. 
    Quando poi,alle sette,decisi di andare da Alex,avevo bisogni di lei,ma la trovai a parlare con Stefan e questo Manuel..un tipo simpatico,faceva ridere. Ma l'unica cosa a cui riesco a pensare è che Chris mi ha persa per sempre e che fra un'ora devo vedermi con Bryan.
    Ero seduta sul muretto,con il cappuccio della felpa sopra la testa,le mani in tasca e gli occhi fissi sulle mie scarpe,a pensare a tantissime cose,quando Stefan si sedette vicino a me,circondandomi le spalle con un braccio. "Hey,piccolina" mi sorrise. 
    Gli sorrisi amaramente. "Ti va dirmi che è successo? Ti ho sentito sussurrare con Alex prima..avete litigato ancora per colpa mia? Se è così,mi leverò dalle scatole..non voglio vderti così.." disse,prendendomi il mento ed alzandolo verso i suoi occhioni blu. 
    Scuotei la testa. "A lavorare lui ha baciato una troia che a me sta sulle palle,così io ho baciato il ragazzo che lui odia,questo Bryan,e a casa si è incazzato,abbiamo litigato e mi ha detto che ero una puttana..-dissi tutto d'un colpo,ammirando i colori della sua maglia. -E questo è soltanto un piccolo riassunto."
    "Lui che cosa!?" gridò in un sussurro. 
    "Già -mi strinsi nelle spalle- Così" 
    "E tu lo hai lasciato parlare!?" sbuffò. 
    "No,cioè..sì,non lo so che ho fatto,solo che me ne sono andata e sono in strada da circa tre ore..e fra un'ora devo uscire con Bryan ma non voglio tornare a casa.." non o perchè lo stavo facendo,ma parlare con Stefan era..rilassante. 
    "Siete -sbuffò una risatina -Siete forti tu e Chris..commettete gli stessi errori e poi vi urlate contro..dalle mie parti,due migliori amici non si comporterebbero così.." mi fece osservare. 
    "Che cosa stai insinuando?" chiesi,rimangiando ciò che pensavo di Stef. 
    "Che fra voi due c'è più di una semplice gelosia.." sorrise malizioso. 
    "Quello che provo per Chris ora è soltanto un oceano di odio. Tanto,-presi un respiro- tantissimo e profondo odio." espirai. 
    Poi mi si accese una lampadina in testa e richiamai l'attenzione di Alex. "Stasera posso farmi una doccia da te e mi presti dei vestiti carini?" la pregai. 
    "Ok,ma che devi fare?" chiese perplessa. 
    "Esco con Bryan" arrosii leggermente. Lei lanciò un grido di vittoria ed acconsentì. 
    Mi girai verso Stefan e mi trovai improvvisamente fra le sue braccia. "Chris è un cazzone,appena si calma ti chiederà scusa a dovere" sussurrò. 
    "Peccato che io non sarò lì a scusarlo di nuovo.." sussurrai senza farmi sentire,ricambiando l'abbraccio.
     
    Alex's pov.
    "Sei bella,lo sai?" disse Manuel,una volta che mi prese in disparte.
    Abbassai la testa,arrossendo. "Grazie" sorrisi. 
    Non le sentivo più parlare,così alzai gli occhi e poi....
    Un bacio. Le sue labbra sulle mie. "Fai sempre così?" scherzai,quando le nostre labbra si separarono.
    "Stefan mi ha detto che non ti piace essere corteggiata,così...sono passato subito all'azione" sorrise,poggiandomi la mano sul fianco.
    "Girano in fretta le voci!" ridacchiai,alzando il tono di voce,per farmi sentire da Stefan,più in là.  Lo sentii sbuffare "E ora che ho fatto?"  cosa che fece ridere me e Manuel.
    "Ragazzi è tardi,Alex,dobbiamo andare..devo lavarmi e manca mezz'ora all'uscita con Bryan.." mi fece notare.
    "Giusto" dissi,utilizzando la sua scusa per allontanarmi da Manuel. Era imbarazzante la situazione,non avrei retto. Giulio e Manuel ci accompagnarono a casa,mentre Stefan diede un bacio in fronte ad Av,un abbraccio a me,i pungi ai ragazzi e se ne andò. Av e Stefan avevano instaurato un bel rapporto,devo dire. Mi ricorda tanto gli inizi dell'amicizia fra lei e Chris. Erano così teneri. Arrivati davanti casa,Giulio entrò nella sua,difronte alla mia,mentre Manuel rimase lì impalato,davanti alla porta.  "Bene,ehm..allora ciao." gli sorrisi,entrando in casa mia,chiudedo la porta,che però venne bloccata. 
    "Hey,mi lasci così?" fece il finto offeso,con le mani in tasca,inarcando le sopracciglia. 
    Guardai Avana e sbuffai. "Vai,comincia a prepararti,arrivo subito" le sorrisi. Lei si avviò,ed io diedi un bacio veloce a Manuel. "C'è silenzio in casa tua,non mi fai entrare?" chiese malizioso. 
    "Entrare? -ripetei confusa- No,i miei arriveranno a momenti,e in più devo aiutare Av,è stata una giornata pesant-"
    Non finii la frase che lui mi baciò. "Eddai,piccola -sussurrò a fior di labbra -solo cinque minuti" 
    Lui mi spingeva all'indietro,ma io mi raddrizzai e lo respinsi. "Ci vediamo domani" gli sorrisi,per poi entrare in camera in tempo per vedere Av in intimo,confusa sull'indumento da indossare. "Pupa,mettiti questo vestitino con la mia giacchetta di pelle" dissi,mostrandole un vestitino lungo a metà coscia,rosa perla,senza spalline,con una fascia marrone sotto al petto,ed una giacchetta corta e nera,di pelle. 
    "Uhm,dai,solo cinque minutii" gemette in risposta. Spalancai gli occhi e mi voltai a guardarla: mi dava le spalle,le sue braccia erano attorno alle sue spalle,con movimento verticale,imitando un bacio passionale. Oh mio Dio,aveva visto e sentito dalla mia finestra. Merda. Le diedi uno scappellotto in testa,arrossendo. "Finiscila!" risi. 
    "Questo Manuel corre un pò troppo eh?" scherzò.
    "So tenerlo a freno" alzai le spalle. 
    "Stai attenta,piccola"  mi prese in giro. 
    "E finiscila,dai!" risi.
    La guardai indossare i miei vestiti,era uno schianto. Le feci la piastra ai capelli,per poi osservarla mettersi una traccia d'eyeliner,mascara e lucidalabbra. Era veramente sexy,se fossi in Bryan non mi limiteri al 'siamo amici'.
    "Come sto?" disse,rigirandosi per la milionesima volta allo specchio. 
    "Sembri una capra" sorrisi ampiamente. 
    "Questo è rassicurante-sorrise.-Grazie per i vestiti e l'ospitalità. Saluta i tuoi quando tornano" disse,venendo a darmi un abbraccio e un bacio sulla gancia. 
    "Va bene Av,divertitevi -le sorrisi- e scordati dei problemi per stasera,ok?" la indicai col dito.
    "Ci proverò" sorrise. 
    L'accompagnai di sotto e la guardai allontanarsi. Quando chiusi la porta,questa si bloccò. Ero leggermente impaurita perchè ero sola ed era buio,ma la paura si tramutò in confusione quando Manuel si presentò ai miei occhi. "Manuel!?" gridai quasi. 
    "Hey piccola,ti sono mancato?" mi sorrise. 
    "Che ci fai qui?"
    "Che calorosa accoglienza,piccola,non mi fai entrare?" disse,ignorando la mia domanda,per poi entrare in casa.
    "Certo-dissi spostandomi di lato,chiudendo la porta -Ma che ci fai qui?"
    "Mi mancavi" mi sorrise,avvolgendo la mia vita con le sue braccia,stampandomi un bacio sulle labbra. 
    "Mmh,tu no" gemetti. 
    "Non ci credo per niente" disse a fior di labbra. Un bacio tira l'altro, e ci ritroviamo sul mio letto con le sue mani che vagano per il mio corpo. 
    Proprio mentre stava per togliermi la maglia,lo fermai. "Manuel,no" dissi,raggiundendo le sue mani,che continuavano con insistenza a togliermela. "Ho detto di no!" dissi scansandomi da sotto di lui,che si fermò. 
    "Hey,è tutto ok,scusami..mi sono fatto prendere dal momento" si scusò affannato. 
    I nostri respiri erano irregolari e la voglia ancora forte,ma percepii delle scuse sincere nella sua voce."Dai,guardiamoci un film" proposi,mettendo una cassetta nella tv. 
    Ci posizionammo sul letto e passammo tutta la serata a coccolarci. 
    Lasciai un biglietto sul tavolo della cucina,in cui dicevo di non venire a controllare in camera mia perchè avevo avuto una giornata stressante ed ero stanca. Non potevano biasimarmi,era stressante sentire le litigate dei genitori ogni giorno.
    Io e Manuel,passammo la serata tra film,coccole,gelato e buste di patatine,per poi addormentarci nel letto,abbracciati. 'Chissà come sta andando la serata ad Avana..', pensai prima di chiudere gli occhi.

     
    OK,BUONE VACANZE A TUTTEE BELLE. I GOTTA GO RIGHT NOW. <3
    OKS BABIES,GIURO CHE MI MANCHERETE TUTTE,HAYLEY DI PIU' lol 
    godetevi questi capitolii and happy holidays(?) to everyone. :3

    Passando al capitoluzzo: le cose fra Chris ed Av si complicano,fino a che punto arriveranno ad odiarsi? Nemmeno lo immaginate,aiuto.  Per quelle che sperano presto in un Avaris come coppia,dovrano aspettare ancora mooolto. Av si metterà con Bryan,i'm sorry babe.(<--piccolo spoiler lol) E poi,non lo so,vi sono piaciuti questi due povs di Alex? che ne pensate? fatemi sapere tutto in una recensione,sappiate che vi amo e continuerò a ringraziarvi all'infinito per le meravigliose recensioni che mi lasciate :3  un bacioooone,ciaaaau. <3


     

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    Capitolo 12
    *** "Non lasciarmi mai andare..." -"Non ho intenzione di farlo." ***


     
                          
     
     
                                                                          Capitolo dodici.
     
    Avana's pov.
    Arrivai a casa,ma entrai in camera mia dalla finestra. Non avevo nessuna intenzione di parlare a Chris. Mi tolsi le converse che avevo ed indossai delle ballerino color rosa perla,come il vestito di Alex e tornai a scendere dalla grata accanto alla finestra. 
    Giusto in tempo,la macchina di Bryan si fermò davanti a casa e lui ne scese come un principe. Il mio bellissimo principe. Immediatamente sorrisi come un ebete e corsi verso di lui. "Ciao Bryan" lo abbracciai. Quando mi staccai da lui,il suo braccio poggiato sul mio fianco mi attirò a lui,facendo avvicinare i nostri visi ed incontrare le nostre labbra in dolce bacio a stampo. Guardai i suoi occhi marroni e gli sorrisi. "Sei bellissima" mi sussurrò. 
    Mi morsi il labbro inferiore. "Grazie" sorrisi imbarazzata. 
    Entrammo nella sua auto e cominciammo a vagare senza una meta. 
    "Come mai sei uscita dalla finestra?" chiese perplesso. 
    "Ehm..dovevo cambiarmi le scarpe" dissi,come se fosse la cosa più normale del mondo. 
    "Per cambiarmi le scarpe io entro dalla porta principale e poi vado in camera -rise- Ora dimmi il vero motivo" 
    Non potevo dirgli che io e Chris avevamo litigato per lui ed Eva.. Sarebbe stato imbarazzante. "Io e...Chris abbiamo litigato,quindi sono entrata dalla finestra per evitarlo.."
    "Perchè avete litigato?" chiese. Speravo tanto non me lo chiedesse,ma ovviamente no. 
    "Perchè....ehm...." cominciai nervosa. 
    Lui mi poggiò una mano sulla spalla. "Hey,tranquilla,se non ti va di parlarne ok.- sorrise- non voglio obbligarti a dirmi il motivo" disse. 'Oh,grazie a Dio!'
    In quel momento mi rilassai,lo fissai alcuni minuti negli occhi e sorrisi. No,era assolutamente impossibile che lui fosse il fratello di Eva. Bryan è..perfetto.
    Bryan è...sì,lo è anche solo quando sorride. Qualcosa in me mi disse che non dovevo pentirmi di averlo baciato oggi pomeriggio,nè stasera. Qualcosa in me,mi disse che stavo facendo bene. Con lui era tutto diverso,un mondo parallelo. Stavo bene,le preoccupazioni svanivano. C'era solo lui,solo io. Solo noi,ed era fantastico.....
    Ma c'era sempre quell'idiota di Chris che invadeva i miei pensieri. Il mio sorriso venne sostituito da un'espressione triste e pensierosa. Perchè mentre sono felice,entra lui nei miei pensieri e rovina tutto? Chris,levati dalle palle. Mi hai delusa,offesa e trattata male,non voglio più avere niente a che fare con te. 
    "Non smettere di farlo." disse improvvisamente Bryan. 
    "Che cosa?" chiesi perplessa,tornando alla realtà. 
    "Sorridere. -poggiò la sua mano sulla mia guancia- Sei bellissima quando lo fai" mi guardò negli occhi,ed io arrossii di colpo. 
    "Grazie.." sorrisi d'istinto. 
    "Ecco,così va meglio" sorrise. 
    Dopo un paio di minuti decisi di dirglielo,non riuscivo a convivere col pensiero di Chris. 
    "Ti ho baciato oggi pomeriggio,e mi ha dato della puttana" dissi tutto d'un fiato. 
    "Che..Cosa..?" balbettò stupito. 
    "Perchè io e Chris abbiamo litigato. -feci ovvia- mi ha chiamata puttana perchè ti ho baciata" 
    "Lo sai che non sei una puttana,vero?" mi squadrò,come se lo stessi pensando. 
    "Lo so,è solo che..detto dal mio migliore amico non è esattamente la sensazione migliore del mondo.." dissi. 
    "Lo so,ma non ne aveva il diritto,è stato un bacio,non abbiamo mica scopato o altro. Non mi risulta nemmeno che tu abbia baciato altri ragazzi,prima di me oggi.."
    "In realtà sì,ma è stato alcuni giorni fa ad una festa,tralasciamo.." lo bloccai un attimo. 
    "Comunque non lo sei,alla festa eri ubriaca,succede. Ma non vuol dire che sei una puttana,sono sicuro che lui l'abbia detto per rabbia" 
    "Può darsi,ma non lo perdono e non voglio tornare a casa stasera..."
    "Non puoi fare la vagabonda per strada,Av"  mi guardò un attimo,per poi posare lo sguardo sulla strada. Dati i cartelli mi sembrava stessimo andando in un ristorante. 
    Posai il mio sguardo su di lui,con occhi supplicanti. "Rimani con me stanotte,ti prego"  
    Bryan mi guardò un pò stupito,poi mi sorrise e mi diede un bacio sulla guancia. "Certo che rimango con te,piccola" così dicendo cambiò strada,finendo su una specie di strada simile all'autostrada. Finimmo su una collinetta. Scendemmo dall'auto. 
    "Dove siamo?" chiesi. 
    "Fuori città,ti ho promesso che avremmo passato la notte inseme ed io mantengo le mie promesse." mi sorrise,per poi aprire il baule ed estrarne due coperte da picnic. 
    "Che ci fai con quelle?" chiesi perplessa. 
    "Prima mangiamo qualcosa,poi ci stendiamo in macchina a dormire" 
    "Rimaniamo sul prato a dormire..-proposi- non voglio dormire scomoda" risi. 
    "Come vuole lei,principessa." disse,per poi stendere le coperte sul prato e posizionarci sopra dell'acqua con dei panini. "Li tengo sempre in macchina quando lavoro al mattino" rise. 
    **
    Dopo aver mangiato(e fatto i nostri bisogni dietro a dei cespugli in fondo alla collina) ci stendemmo sulla coperta,abbracciati,ad ammirare il cielo stellato sopra di noi,unendo i puntini delle stelle con le dita. 
    Lui mi raccontò del rapporto con sua sorella ed io gli raccontai della mia famiglia e di Chris. Gli raccontai di ciò che desideravo,di come mi sentivo,mi aprii completamente a lui. 
    Sapeva ogni cosa di me,tutti i dettagli. Ed io li sapevo su di lui. 
    Ero felice di condividere la mia vita,una parte di me,con lui. L'altra parte di me speravo di viverla con lui,in qualche modo. Ovviamente,quando penso e sono felice,Chris si intrufola nella mia mente. 'Dai,cazzo,smettila di fantasticare su Bryan e ammetti che vuoi disperatamente fare pace con Christopher. Stai solo trovando una scusa per non farlo,ma lui ti manca tantissimo e lo sai meglio di me' disse una vocina dentro di me. 
    No,non credo,mi ha chiamata puttana,non cerco scuse. le cose stanno così e così rimarranno. Vattene,sto bene con Bryan risposi alla vocina. 'Ok me ne vado,ma non mentire a te stessa..' 
    Dopo questi pensieri sentii Bryan che richiamava la mia attenzione,ma io avevo gli occhi chiusi dal sonno. Sentii le sue labbra poggiarsi sulla mia fronte,per poi sentire due braccia che mi stringevano forte. "Non lasciarmi mai andare.." sussurrai. 
    "Non ne ho intenzione" disse,per poi cadere in un sonno profondo.
     
    Alex's pov.
    Quella mattina mi svegliai di buon umore. Mi sedetti sul letto e mi stiracchiai,quando vidi un braccio attorno alla mia vita. Sussultai nel vedere Manuel nel mio letto,poi però ricordai gli episodi della sera precedente. Lo scuotei violentemente per farlo svegliare. Doveva andarsene. "Manuel,svegliati..devi andartene prima che qualcuno ti veda nel mio letto!" sussurrai.
    "Mh? Cosa? Aspetta,cinque minuti.." si lamentò assonnato. 
    Lo spinsi,facendolo rotolare giù dal letto. Che idiota che sono,ora salirà qualcuno a causa del rumore! "Che cazzo,Alex!"
    "Hai cinque minuti esatti per uscire da questa stanza! Vieni!" dissi aiutandolo ad alzarsi,dirigendoci verso la porta della mia camera.
    La aprii e vidi appena in tempo Sofia e Sara scendere le scale,andando in cucina. Merda,la mia famiglia era tutta in casa! "Oh no!" dissi richiudendo la porta. 
    "Che c'è?" chiese lui. "Shh!" lo zittii. Dovevo pensare ad un piano,ed in fretta. 
    "Ok,ci sono! Piano B-uscitadallafinestradiAl!" dissi,trascinandolo in camera di mio fratello di soppiatto. Per fortuna non era in stanza. Lo spinsi verso la finestra e la aprii. 
    "Piano B-uscitadachecazzodicosa!?" esclamò lui. 
    "Ok,ascoltami,è semplice,lo faccio sempre quando devo uscire di nascosto. Tu ora esci dalla finestra,appoggi un piede sulla scaletta,fai un balzo e sei giù! -dissi gesticolando fuori dalla finestra,per poi indicarlo col dito. -E poi sparirai. Nessuno deve sapere che hai dormito qui,ok!? Ciao!" dissi spingendolo fuori. 
    "Hey,voglio un bacio oppure non me ne vado!" si oopose. 
    "Hai sentito almeno una parola di quello che ho detto!?" sbuffai in un sussurro. 
    "Baciami e me ne vado" insistè. Sbuffai,roteando gli occhi,quando sentii i passi di qualcuno salire le scale. Lo baciai velocemente. "Dai muoviti!" lo incitai. 
    "Hey Alex!" mio fratello Al irruppe nella stanza. Chiusi di colpo la finestra e sbirciai Manuel,che era sparito. Tirai un sospiro di sollievo. "Heeey fratellonee! -sorrisi ampiamente- che ci fai qui?!" dissi nervosa. 
    "Ehm..questa è camera mia.." mi fece notare. Mi guardai attorno. 
    "Oh,giusto,che scema!- mi misi una mano in fronte,ridendo istericamente- Beh,come è andata da quella vecchia arpia di.. -Al mi fulminò con lo sguardo. -Com'è andata dalla zia Marta?" ripetei educatamente,roteando gli occhi.
    "Bene,ma perchè hai chiuso la finestra così forte? mamma e papà hanno speso soldi per quella cosa" la indicò.
    Io guardai immediatamente la finestra,stupita. "Oh,niente,beh..stava entrando un gabbiamo così ho chiuso subito,prima che entrasse! -risposi abbracciando Al- potrai ringraziarmi dopo" sorrisi soddisfatta. Lui staccò l'abbraccio e mi guardò malissimo.
    "Qui non ci sono gabbiani" mi fece notare. 
    Mi guardai attorno,in cerca di una scusa plausibile. "Ma..ma certo che non ci sono gabbiani,che stupida! -persi tempo- Volevo dire,rondine,piccione,pavone,scarafaggio gigante! -farfugliai- Insomma,un animale con le ali,era veramente grande,ciao!" gesticolai nervosamente,per poi correre in cucina a salutare gli altri componenti della mia famiglia.
    Alberto rimase non scioccato,di più. Ha sempre pensato che io non fossi normale,beh ora ne ha avuto la certezza.
    Quando scesi in cucina,in realtà,non salutai proprio nessuno. Feci colazione,mi lavai e poi andai a fare una passeggiata.
    "Ciao Alex!" qualcuno mi chiamò. 
    Mi voltai,Giulio. "Hey Giulio" gli sorrisi,continuando a camminare ma rallentando il passo.
    "Tutto bene?" mi chiese. Non so come mai,ma nel suo tono c'era un qualcosa di indagatorio. "Devi dirmi qualcosa?" continuò. 
    "Ehm..no Giulio,sto bene ed è tutto nella norma,che ti prende?" chiesi perplessa.
    "Anche quel ragazzo che scambia la finestra della stanza di Al per la porta,rientra nella norma?" chiese,fermandosi,facendo fermare anche me.
    E' sempre un guaio quando il tuo migliore amico è anche il tuo vicino di casa.
    "Nessuno,io dormivo.." feci la vaga. 
    "Eri di fianco a lui,non mentirmi -mi puntò un dito contro- Ha dormito da te?" 
    "Come mai tutto questo mi sa tanto di interrogatorio?!" dissi stizzita,riprendendo a camminare veloce.
    "So che i tuoi ieri sera erano fuori,se sapessero che un ragazzo ha dormito con te...."
    "Ma non lo sapranno,giusto?" lo bloccai infastidita e preoccupata. 
    Lui non rispose,cosa che mi fece alzare un pò la voce.
    "Giusto!?" inclazai.
    Giulio guardò per terra e sospirò. "Sì..."
    "Perfetto." dissi.
    "Però.." continuò lui.
    "Però,niente! Mi stai stancando Giulio,non fare come Crhis perché non ti sopporto più!" detto questo aumentai i passi,seminandolo.
     
    ~      I'M      BACK     PEOPLEEEEEEEEEE    ~
    Sono tornata dalle vacanze Domenica mattina,bellezze,ed ora tornerò pure a scassarvi le ovaie con sta storia del piffero c': 
    Ormai ho perso pure io il filo logico della storia e credo che la cancellerò fra qualche giorno,penso..boh. 
    Comunque,intanto c'è questo capitoletto,che ne pensate? lasciatemi sempre le vostre belle recensioni,vi raccomando! :*
    METETE SUBITO SUL 67 CHE C'E' BEST SONG EVERR!! MUOEVTE IL CULO SUU!

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    Capitolo 13
    *** "Abbiamo chiuso qua,Chris,mi hai sentita?Abbiamo chiuso,out,fine." ***


      
     
                                                                  Capitolo tredici.
    Avana's pov.
    Al posto del calore infernale e le pentole sui fornelli,sentivo l'aria fresca e il venticello leggero che mi avvolgevano il viso quella mattina. Più le braccia di Bryan attorno al mio corpo.
    La serata di ieri fu la migliore di tutte. Non posso nemmeno spiegare a parole la dolcezza di Bryan.
    Decisi di svegliarlo,lui aveva il mattino libero,ma io dovevo andare a lavorare.
    "Hey,Bryan,devo andare a lavorare e siamo fuori città e...."
    Non finii la frase che lui si girò pigro e mi lasciò un dolce bacio sulle labbra. "Ora andiamo" mi sorrise. 
    **
    La casa era stranamente silenziosa,ci avevamo messo circa un'oretta a tornare a casa,quindi decisi di non andare proprio a lavoro.
    Era tutto troppo calmo. Andai in cucina e trovai un biglietto sul tavolo.
    <<Dirò al capo che hai preso un virus che circola in aria; in forno ci sono delle paste al cioccolato. Torno un pò tardi perchè vado a fare la spesa. PS. Scusa per ieri.. Un bacio,Chris. x >>
    Ohw,che carino,mi ha coperto con il capo..devo ringraziarlo quando torna,pensai. 'Quindi lo perdoni?' la mia vocina si presentò. No,per niente.
    Feci colazione,per poi buttarmi letteralmente sotto la doccia. Mi sentivo così rilassata alla sensazione dell'acqua che scivolava sulla mia pelle e si trascinava dietro tutti i miei problemi. Era così piacevole. Stetti un'ora sotto la doccia a pensare a ciò che era successo nel giro di pochi giorni,più trenta minuti davanti all'armadio a pensare a cosa indossare. optai per un pantalone da ginnastica lungo,grigio ed un top fucsia e nero. 
    Mentre scendo in cucina proprio nel momento in cui Chris entra in casa con un bel pò di sporte. "Oh mio Dio,hai comprato tutto il supermercato!?" dissi,nel vederlo. Me ne pentii subito.
    "Ho fame" rispose freddo. Questo ha gli sbalzi d'umore. Prima mi chiede scusa su un foglietto ed è tutto carino e coccoloso e poi? Scazzato alla grande. Non lo capisco. 
    Lo aiutai a portare le buste in cucina e,nell'aprirle,notai che c'era il minimo indispensabile per sfamare una formica e il massimo indispensabile per sfamare una mandria di orsi golosi e bambini viziati! "Tre sporte di caramelle,gelato,patatine e schifezze varie...uhm,ma che spesa sana" pensai sarcastica ad alta voce. 
    "La prossima volta,al posto di andare in culo al mondo con Bryan,tornavi a casa prima,ti alzavi tu e facevi la spesa-fece acido- A proposito,dove cazzo siete andati,che non sei tornata per la notte!?" 
    "I cazzi tuoi,Chris." risposi fredda. 
    Lui imprecò sotto voce,ma lo sentii. Feci finta di niente,o lo avrei ucciso a sassate. 
    Nel tenere due pacchi di patatine in una mano,e due di caramelle nell'altra,la sporta cadde per terra,non me ne accorsi e,nell'andare verso il mobile davanti cui c'era Chris,inciampai e gli finii addosso. 
    Mi correggo: gli finii addosso,ad un millimetro dalle sue labbra. Almeno mi aveva presa in tempo. Lui mi fissava le labbra e gli occhi di continuo ed io facevo lo stesso. Ripensai alla sera in cui ero ubriaca e lo baciai. Rabbrividii e mi alzai immediatamente. "Scusa,non avevo visto la sporta.."
    "Tranquilla" rispose raccogliendola e mettendola via. 
    Tornammo a sistemare la spesa senza rivolgerci una parola,mentre nella mia mente frullavano le scene del bacio di quella sera e quel quasi bacio di qualche minuto fa.
    Anche se ci pensavo,ero fermamente convinta che questa fosse la sfiga. Se dovevamo riavvicinarci,potevamo farlo senza baciarci di continuo. E mentre pensavo a ciò,Bryan si intrufolò nei miei pensieri e mi scappò un sorriso. Sono contenta di vedere Chris ancora solo come un amico,dopo tutti questi episodi. Bryan è la persona migliore che mi potesse capitare nella vita e avevo già una voglia pazza di rivederlo.
    A pranzo,io mangiai in salotto e Chris in cucina,poi lui venne in salotto a guardare la tv ed io uscii in giardino a chiamare Bryan. 
    Mentre schiacciavo il tasto verde,mi apparve una sua chiamata sul telefono. "Hey mister telepatia!- risi - Stavo per chiamarti io" 
    "Piccola,ti manco,eh?" disse con vanto. 
    "Non te la credere,volevo solo sapere che faceva il mio principino" ridacchiai. 
    "Il tuo principino sta pensando alla sua principessa"
    "Oh,ma che bello" sorrisi.
    "E si chiedeva se stasera poteva portarla al Bowling" disse. 
    "Certo che puoi,come potrei rifiutare" risi. 
    "Chi ti ha detto che sto parlando con te? Io stavo parlando con la mia principessa,non con te." ridacchiò. 
    "Mi scusi,io credevo di parlare con Bryan,evidentemente ho sbagliato numero..ciao.." ridacchiai,facendo finta di attaccare la telefonata. "Hey hey hey,piccola,devo dirti una cosa importantissima prima che attacchi!" disse agitato. 
    Pensando che fosse una tragedia universale,appiccicai il telefono all'orecchio,preoccupata. "Che succede?" 
    "Mi manchi" disse con voce dolce.
    Il mio stomaco fece le capriole e mi vennero i brividi."Aww,anche tu mi manchi" sorrisi. Ecco,sorrido due volte mentre parlo al telefono. Fantastico. 
    "Piccola,devo tornare al lavoro..quando finisco il turno alle quattro vengo a casa tua,ok? Stiamo tutto il giorno insieme" 
    "Va bene Prince" risi.
    "A dopo Princess" e mi mandò un bacio. 
    Attaccai la chiamata,imbarazzata e sorridendo come un'idiota. 
    [ORA VI PREGO DI METTERE whatever will be DI vanessa hudgens,PER FAVORE]
    [fatelo,sul serio. è più d'effetto]
    Entrai in salotto nel mondo dei sogni,ma li interruppi appena vidi Chris. "Ehm...-balbettai,cercando di richiamare la sua attenzione,quando si voltò verso di me. -Grazie per stamattina,con il capo.." dissi. 
    "E' la prima ed ultima volta che copro una tua cazzata del genere" rispose secco.
    Perchè non ti accorgi che appena apri bocca mi tagli il cuore? Me lo tagli ed esce tanto sangue amaro. Tanto sangue fragile,tante ferite aperte senza mai cicatrizzarle. 
    Mi ricordo ancora quando mi sorridevi per fare pace,ora nemmeno mi guardi in faccia. 
    "Alle quattro viene Bryan e stasera usciamo" lo avvisai. 'ehm..dovevi stare zitta sai..?' Miseriaccia,che stupida!
    "Te l'ho chiesto? No,allora stai zitta." disse guardandomi negli occhi severo,per poi guardare la tv. 
    'Ecco...uno,due tre e....'  "Ma io non so che cazzo ci faccio ancora qui,in questa casa,con te,porca puttana!  Pensavo ti interessasse dove vado con Bryan,visto che fai tanto il geloso e invece mi tratti come una pezza da piedi!" esplosi,allargando le braccia in aria,frustrata. 
    "Ti tratto come meriti di essere tratta: come una puttana. La porta è quella,se non vuoi stare con me puoi andartene benissimo.-la indicò- Così oggi pomeriggio avrò la casa tutta per me,dato che viene Eva" concluse tornando sulla tv.Mi avvicinai a lui pericolosamente e lo schiaffeggiai sulla guancia. Uno schiaffo forte e pesante. Più pesante di tutti quelli che gli avevo dato fino ad ora. Uno schiaffo pieno di rabbia,odio e schifo. "Solo perchè sei arrabbiato con me non ti da il diritto di chiamarmi puttana a tuo piacimento; non ti da il diritto di trattarmi come tale e non hai nemmeno il diritto di starmi addosso come un cactus nel culo controllandomi per ogni minimo cazzo di cosa che faccio,ok!? -sbraitai tenendo un dito puntanto contro di lui,ancora seduto sul divano.- Abbiamo chiuso qua,Chris,mi hai sentita? Abbiamo chiuso,out,fine. Non mi rivolgere più la parola,uno sguardo o una carezza. Cancella il mio numero di telefono e sparisci dalla mia vita.... proprio come ora io sparisco dalla tua. -dissi con voce tremolante,per poi sbuffare.- Non so come cazzo di ci siamo arrivati a questo cazzo di punto. Ma io me ne vado,faccio le valigie e me ne vado e noi non ci vedremo mai più,se non al lavoro.Viviti la vita con la tua puttana e sii felice." sputai,con voce tremolante,ed occhi pieni di lacrime. 
    Sotto il suo sguardo impassibile,che non esprimeva alcun sentimento,corsi in camera mia,tirai fuori dall'armadio la valigia che usai per il trasferimento e ci buttai dentro tutti i miei vestiti,dal primo all'ultimo,in ordine confusionario mentre le lacrime bagnavano il mio volto,la rabbia si impossessava di me e la voglia di uscire da quella casa diventava sempre più forte.
    Chiusi la valigia,imprecando mentalmente perchè non riuscivo a chiuderla. Recuperai la borsa con il telefono,Mp3 e tutta la mia roba e scesi in salotto,dove Chris mi bloccava il passaggio alla porta. Cercai di scansarlo,ma non si mosse. "Rimani almeno stanotte,non puoi vagare per strada come una.."
    "Una puttana? Beh,forse loro fanno una vita migliore per strada,chissà,ora vado a provare,poi ti dico com'è,ok?" singhiozzai ironizzando,asciugandomi alcune lacrime,per poi sorpassarlo. Mi bloccò il braccio,impedendomi di muovermi dal dolore. Roteò gli occhi e sbuffò. "Chris lasciami." ordinai,tremolante. 
    "Non ti lascio in strada,stavo per dire come una senzatetto." protestò. 
    "Non mi interessa dove e come mi lasci,non comandi più la mia vita,è chiaro? E' stato un piacere Chris,addio" mi liberai dalla sua presa ed aprii la porta,che però venne richiusa violentemente da Chris. "Ok,ora hai rotto le palle,che cazzo vuoi ancora!?" mi stizzii. 
    "Non te ne andare.." disse,e potrei giurare che i suoi occhi mi imploravano. 
    "Non fare quella faccia Chris,ormai il guaio l'hai combinato,basta. Puoi dire quello che vuoi,scusarti quanto ti pare..ma non so se tornerò a crederti o a perdonarti..hai oltrepassato i limiti e,credimi,mi dispiace almeno quanto te -sospirai- ma è finita qui." mi voltai ed uscii di casa,sempre col suo sguardo addosso. Lo sentii sbattere la porta,prendere a pugni qualcosa e cominciare a gridare come un matto. Il cuore si ruppe ancora di più a quelle grida,ma eravamo ad un punto critico...il mio non era un vero e proprio addio,io e lui ci saremo rivisti..ma un pò di lontanaza ora ci farà più che bene.
    **
    Arrivai nel giardino di Alex,dopo aver fatto una fatica immensa per scavalcare il cancello,e posizionai la mia valigia sotto un cespuglio folto e salii sulla grata che portava alla camera di Al.Chissà quante volte l'avevamo scalata quella grata. 
    Silenziosamente,mi intrufolai nella stanza di Alberto,passai per il piccolo corridoio ed entrai nella stanza di Alex,che sussultò appena mi vide. "Oh mio Dio,Av,che cazzo ci fai qui!?" gridò. Mi scaraventai su di lei e le tappai la bocca. "Shhh,sono entrata dalla finestra di Al!" bisbigliai,togliendole la mano dalla bocca,tirando su col naso. 
    "Hai pianto? Che è successo?" chiese. 
    "Posso...posso trasferirmi qui per un pò?" chiesi,ignorando la sua richiesta. 
    "Certo che puoi,casa mia è casa tua,solo che dovrai dormire in mansarda.." disse,indicando il piano superiore,nel tetto. 
    "Va bene,ho solo bisogno di un posto dove passare le notti finchè non trovo casa..-le sorrisi,asciugandomi le lacrime- allora ora scendo e vado a prendere le valige" dissi,avviandomi alla camera di Al,ma lei mi tirò per un braccio e mi strinse in un forte abbracciò forte.  "Ti giuro che gli spacco la faccia,gliela spacco sul serio -mi accarezzò la testa- non capisce un cazzo,è soltanto ottuso e cretino..- mi strinse più forte- Ci sono io qui,non ti lascerò mai e puoi rimanere tutto il tempo che ti serve." concluse,dandomi un bacio in fronte. 
    Mentre lei parlava,io lasciavo che le mie lacrime bagnassero la sua maglietta e mi lasciavo cullare dalle sue braccia. Non avevo nemmeno spiegato le cose e lei aveva già capito tutto,ora capite perchè lei è la mia migliore amica? Mi capisce con un battito di ciglia ed è sempre pronta ad aiutarmi. Almeno avevo la certezza di lei nella mia vita per sempre. 
     
    Dopo aver staccato l'abbraccio,uscii dalla finestra ed entrai dalla porta con le valige,con lo stupore dei suoi genitori. Accettarono di ospitarmi per un mese,il tempo di trovarmi una casa tutta mia. Quando finii di sistemare le mie cose in mansarda,Alex venne in camera 'mia' ed ascoltò tutte le mie parole,tutto lo sfogo che avevo dentro,tutta la frustrazione,tutti i miei sentimenti. E lei non parlava,osservava i movimenti delle mie labbra,ascoltando attentamente ogni singola parola. 
    "Christopher è uscito di testa. Non era mai arrivato a questi livelli... -constatò sbalordita,una volta che ebbi finito il racconto- La pagherà per quello che ti ha fatto,hai fatto bene a lasciare la casa,non meriti di soffrire a causa della sua ossessione" 
    "La cosa che mi ha fatto più male è che mi ha bloccata solo per chiedermi di stare per l notte,non per chiedere scusa o fare qualcosa per farsi perdonare..gli interessava solo che rimanessi per la notte,per poi levarmi dalle palle. -alzai le spalle- Non lo reggo più Alex,questa situazione mi sta uccidendo dentro perchè gli voglio bene in una maniera assurda.." 
    "Lo so che entrambi vi volete un casino di bene,ma questa pausa vi servirà a chiarire le idee,soprattutto a lui. -sospirò- purtroppo le persone cambiano da così a così" disse malinconica,mostrando prima il dorso della mano e poi il palmo.  
    "E' successo qualcosa? Hai uno sguardo..." dissi perplessa. 
    "Io e Giulio abbiamo avuto una discussione e l'ho trattato maluccio.." si limitò a dire. 
    Nemmeno lei era brava ad esprimere i suoi sentimenti,non adorava esternarli. Aveva difficoltà a farlo,come me,ecco perchè dovevamo strapparci le informazioni a forza. 
    "Per quale motivo avete discusso?" chiesi. 
    "Quando te ne sei andata è venuto Manuel a casa mia e abbiamo passato la serata insieme ma-" 
    "Avete fatto sesso!?" gridai,sbalordita. Lei mi tappò immediatamente la bocca e mi diede uno schiaffo in testa. 
    "No,idiota,abbassa la voce! Lui voleva ma io l'ho bloccato! -bisbigliò- Sta di fatto che ha dormito con me e la mattina dopo è uscito dalla finestra di Al perchè c'era tutta la mia famiglia a casa; Giulio l'ha visto,così me lo ha fatto notare in modo fastidioso quando sono uscita a fare una passeggiata..ed io l'ho..trattato male,dicendogli che non lo sopportavo quando diventava come Chris.." abbassò il capo. 
    Le posai una mano sulla spalla,massaggiandola. "Tranquilla,sono sicura che appena vi vedrete tornerà tutto come prima,la vostra amicizia è meglio di quella fra me e Chris,la vostra riesce a superare divergenze come queste" le sorrisi,rassicurandola. 
    Ci abbracciammo forte,e dopo le raccontai che avrei passato tutto il pomeriggio con Bryan e che la sera sarei uscita con lui al Bowling. "Ho un'ideona!" gridai. 
    "Che cazzo,con sti sbalzi d'umore!" disse lei,mandandomi a quel paese con la mano. 
    Risi. "Venite anche tu,Stefan,Giulio e quel ragazzo di ieri..come si chiama? Mar...Martino? Marino? Mannolo?" gesticolai con la mano,per farmi aiutare da lei. 
    "Manuel" mi corresse,ridendo. 
    "Già,Manuel -sorrise- Sarebbe grandioso" sorrisi. 
    "Ok,va bene,però lo dici tu a Giulio..." disse.
    "Non fare la bambina,sei tu la sua migliore amica,non io!" la spintonai scherzosamente. 
    "Sì ma anche voi due avete un bel rapporto,dai parlaci tu,così gli dici pure di non portare Chris,lo sai che verrebbe assieme a Giulio..sono migliore amici quei due.." mi fece notare. 
    "Cristo,ma se viene Chris significa che viene pure quella str..pezzo di mm...tr..vaffanculo!" imprecai. 
    "Hey,ignorali." mi disse semplicemente. 
    Respirai profondamente e mi ricomposi. "Hai ragione. Li ignorerò,tanto io ci vado per Bryan." ragionai. 
    "Esatto,babe!" mi fece l'occhiolino. 
    Le sorrisi,per poi inviare un messaggio a Bryan di venire a casa di Alex,scrivendogli l'indirizzo. Avvisai in modo più gentile possibile,i genitori di Alex della presenza di Bryan nel pomeriggio e che saremmo stati nel retro del giardino. Per fortuna me lo acconsentirono e passammo un pomeriggio indimenticabile fra coccole e la compagnia dei nostri amici.
    **
    Più tardi verso le 21.30/22.00 andammo al bowling. Si stava bene li dentro,grazie all'aria condizionata ed alla calma atmosfera che ci circondava. Eravamo arrivati davanti alla pista da bowling io,Bryan,Alex,Stefan,Giulio,Manuel e,beh..poi entrarono anche Christopher ed Eva mano nella mano. Eva mi guardava soddisfatta,come se fosse riuscita a togliermi dalle scatole,ma si sbagliava di grosso. Salutò tutti tranne me,mentre Chris almeno mi accennò un segno col capo. Giulio ed Alex erano ancora indugianti sul parlarsi a volte,ma spesso si rivolgevano sorrisi e scherzavano assieme,anche se giulio uccideva con gli occhi Manuel. Giocavamo tutti tranne Stefan,Alex ed Eva, e Bryan continuava a prendermi in giro perchè non beccavo mai un birillo. "Si fa così,guarda"  rise,venendo da dietro e poggiando la mano destra sulla mia e quella sinistra sul mio fianco per sistemare la mia posizione. "Devi prendere la giusta carica col piede sinistro e poi ti lanci in avanti e lanci la palla" mi spiegò,accompagnandomi in tutti i movimenti,col risultato di farmi beccare tutti i birilli. Mi girai verso di lui,esaltata come una bambina per essere appena riuscita a fare qualcosa di cui non sapevo nemmeno l'esistenza e lo abbracciai forte. Dopo l'abbraccio,continuò a tenermi stretta e lo sguardo di Chris era troppo pesante su di noi. "Ehm..Bryan,ora puoi lasciarmi" ridacchiai. 
    Lui scosse la testa e mi baciò lentamente,con quelle sue labbra morbide ed invitanti.
    Le nostre lingue si accarezzavano,ogni tanto mi mordeva il labbro inferiore,un bacio che attirava l'attenzione di tutti,ma che era troppo bello per essere interrotti. 
    Purtroppo,però,tra i gridolini di sottofondo di Stefan e Chris che si schiariva la voce ogni mezzo secondo ,ci staccammo. "Andiamo a bere qualcosa,vieni" mi sorrise,afferrandomi la mano. Gli sorrisi,mandai a fanculo Stefan,guardai male Chris ed Eva e andai al bancone delle bibite con Bryan. Presi un tè alla pesca e lui una birra. Guardavo un punto fisso nel vuoto,davanti a me ed ogni tanto mi leccavo le labbra per raccogliere le goccioline mentre ero immersa fra i miei pensieri. "Smettila di fare così" disse improvvisamente Bryan. 
    Lo guardai perplessa e mi leccai di nuovo le labbra. "Cosa sto facendo?"
    "Sei irresistibile"  mi sorrise,come se fosse la cosa più normale del mondo.
    "Mmh,voglio proprio vedere fino a quanto mi resisterai accanto senza baciarmi" lo provocai,leccandomi ancora le labbra.
    "Non posso e non voglio" rise,contagiandomi.
    Si alzò dal suo posto e si allungò verso di me,osservandomi le labbra. "Non hai un minimo di forza ,mentale"  sorrisi,mordicchiandomi il labbro inferiore,per poi unirmi a lui in un dolce bacio.
    "Stai con me" disse,incrociando la sua mano nella mia.
    Sapevo che intendeva,ma mi piaceva girarci attorno. "Ma io sono qui con te" risi. 
    "Sei proprio stupida -rise,abbassando il capo per poi rialzarlo- Intendevo,stai con me,mettiti con me,fidanzati con me,diventa la mia ragazza" disse imbarazzato.
    "Okay- ridacchiai abbassando leggermente il capo per poi tornare a guardarlo-Ho capito"
    " 'Okay' sì,oppure 'okay' mi prendi per il culo?" chiese. 
    "Okay che voglio stare con te,che mi fidanzo con te,che divento la tua morosa,ragazza,quello che vuoi" sorrisi,sorseggindo un pò di tè,per poi baciarlo appassionatamente dopo uno scambio di sorrisi e sguardi felici. 
    Con le nostre bibite tornammo dagli,ma non c'era nessuno tranne Eva. "Dove sono gli altri?" chiese Bryan. 
    "Sono andati a fumare fuori" alzò le spalle. 
    "Oh,allora vado a chiamarli -disse per poi voltarsi verso di me,sussurrando- Cercate di non scannarvi troppo- rise,poi alzò la voce- Torno fra poco,piccola" mi baciò e andò fuori dagli altri. 
    "Allora,ora fai la puttana con mio fratello eh?" chiese sfacciata. 
    Cercai di trattenere la calma,quindi rovesciai il resto del mio tè sulla sua preziosa maglietta. "Che cazzo fai puttana!?" gridò. 
    "Ops,scusami,credevo che i tuoi vestiti fossero stracci per pulirmici sopra e rovesciare le bibite" dissi mettendomi una mano davanti alla bocca,fintamente sorpresa. 
    "Ma che diavolo ti sembro!? Una pezza!? Stronza,puttana di merda,questa me la paghi!" disse,ed in quel momento arrivarono i ragazzi. Compreso Chris.  'Oh,ma guarda,l'ironia della sorte' Cristo,levati dalla mia testa!  "Che succede qui?" domandarono tutti.

    ***************************************************************************
    hey bella gente,D'Inverno Carmela è qui presente,YO! 
    *mannaggia la miseria,Miriana mi hai attaccato sto 'yo'!*
     
    Ok,sono una stupida,sono una stupida,oooooooh my god! lol 
    Baby you light up my world like nobody else! *sì,la sto ascoltando ora alalalll <3*

    SCUSATEMI SE IERI NON HO POSTATO,ma sono crollata :'D 
    Sono andata un ora in palestra e sono tornata già stanca AHHAHAHA 

    anyway,ora pubblico anche il capitolo 14(?) così vi accontento :)  *tanto ormai sta storia è diventata na palla lol* 
    Sto capitolo mi...diciamo che mi ha 'emozionata' mentre lo scrivevo perchè  mi è successa la stessa cosa di Av e Chris,levando però le parolacce e gli addii con le valige lol 
    Quindi sto chapter me piasa proprio..c:
    Voi che ne pensate? Fatemelo sapere con una recensione. 

    Grazie mille a tutti per le 90 recensioni,vi amo e lo sapete! <3

    CI SONO PERSONE CHE ANCORA NON HANNO CAPITO CHI SONO I PERSONAGGI,QUINDI LI RISPIEGO. ALLORA: GUARDATE LA FOTO,I PERSONAGGI LI NOMINO A PARTIRE DA SINISTRA. *spero seriamente che sappiate quale sia la sinistra lol* 
    QUINDI ABBIAMO:

    -Bridgit Mendler che è Alex;
    -L'altra ragazza bionda che mi sono scordata come si chiama in realtà lol  che interpreta Eva la vipera;
    -La ragazza rossa è Avana;
    -Tom Welling(affianco ad Av) è Christopher sdfghjk ;
    -Poi ci sono i fratelli Salvatore :3 Stefan è Bryan,mentre Demon è Stefan lol (avete capito?);
    -Infine,il tizio con la cravatta a righe che interpreta Giulio
    Il resto è storia :'D

    SEMPLICE NO?! AHAHAHAHAHAHAHAH notate quanto sono brava a spiegare çwç


    MI DILEGUOCIAAAAAAAAAAAAAAAAAO.

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    Capitolo 14
    *** "Io ti....odio." ***


       
     
     
                                              Capitolo quattordici.
     
    "Che hai fatto alla maglia?" chiese Chris ad Eva,sfiorandole il tessuto. Pff,idiota. "Chiedilo a quella puttana della tua amichetta! Mi ha aggredita senza motivo e mi ha dato della stronza di merda!" gridò Eva,cominciando a piangere come una disperata. 
    Spalancai gli occhi nel vedere come stava recitando bene,come Chris le credeva e come anche gli altri mi guardavano sbalorditi. "Che cazzo dici,stai mentendo! -indicai Eva- Sta recitando,è tutta una farsa!-mi rivolsi a Chris-Lei mi ha dato della puttana di merda perchè ora sto con suo fratello e lei continua a stuzzicarmi,mi sono presa una piccola rivincita! Niente in confronto a quello che ogni giorno mi dite di cattivo voi due!" dissi,indicando gli interessati,per poi guardare gli altri in sostegno. 
    "Non è vero,Chris,guardala,lei mente,tu la conosci meglio di chiunque altro,lo vedi che sta mentendo!" disse Eva. 
    "Mi hai provocata!" sbraitai,catapultandomi su di lei,ma venni bloccata da quasi tutti.
    Chris mi guardò deluso,anche se sapeva che non fingevo,comunque mi diede addosso. "Credo che tu debba andartene,stasera ti sei comportata da immatura e bambina,non me lo sarei mai aspettato da te" disse.
    "Chris ma che stai dicendo? La conosci meglio di tutti,ha fatto ciò che ha fatto per un motivo.." intervenne Bryan. 
    "Ma tu da che parte stai,che continui a difendere quella puttana!?" sbraitò Eva. 
    "Ok,bella,ora datti una calmata,hai rotto abbastanza le palle stasera. La parola 'puttana' è volata per aria già troppe volte e lo stai dicendo alla persona sbagliata,dato che proprio tu lo dici!" intervenne Alex incazzata,scagliandosi contro Eva,ma Giulio la bloccò per un braccio.
    "Lasciami." si strattonò lei,per poi ricomporsi accanto a me.
    "Chris sai meglio di me che dico la verità e,sì,mi sono comportata da bambina ma voi continuate a darmi della puttana,che dovrei fare? Stare al vostro gioco o prendervi per il culo!? Io....-ingoiai le lacrime- ti odio.." dissi,non sapendo più che far uscire dalla mia bocca. 
    Una lacrima cominciò a rigarmi il viso,così Bryan mi prese per la vita e cominciò a trascinarmi dolcemente fuori dal locale. "Vieni piccola,andiamo a casa.." mi sussurrò. 
    Fuori dal locale si sentivano le urla di Alex,di Chris e di Giulio,poi improvvisamente mi ritrovai a casa di Alex in men che non si dica. "Bryan,ti giuro che tua sorella mi ha istigata,mi ha detto che ora facevo la puttana con te,che sono una stronza puttana di merda ed io le ho buttato il tè addosso,ma ti giuro che ti amo e che con te non sto giocando,non so perchè continua ad avercela con me,ma giuro che .." lui mi bloccò. 
    "Shh,amore,io ti credo,credo a tutto quello che dici perchè conosco mia sorella. Quella scenata di pianto isterico poteva seriamente risparmiarsela,ma io ti credo. Ti..-abbassò la testa imbarazzato- ti amo e -rialzò la testa- sarò sempre qui per te,per difenderti da quella strega di mia sorella. -mi accarezzò la guancia- Ti amo,giuro che ti amo" sussurrò infine per poi baciarmi. Lo abbracciai forte,e poi rientrai in camera di Alex dalla finestra,addormentandomi irrequieta in mansarda.
    **
     
    Alex's pov.
    Ancora pochi minuti e papà sarebbe partito.Non sarei scesa giù a salutarlo.No,o avrei pianto. Guardai dalla finestra i saluti che scambiava con mamma e i miei fratelli,quando poi volse il capo in alto,verso di me. "Addio Alex" disse,prima di entrare nel taxi.
    'A presto,papà.' pensai. Te ne sei andato ma non è cambiato niente. Il sole tornerà a nascere,la luna sarà più bianca,non cadranno le montagne. Ora mi sento forte. A cosa mi serve un papà,in fondo? I papà portano le cose pensanti,i papà fanno funzionare i tosaerba e montano gli scaffali.I papà riparano le gomme di bicicletta bucate e sanno usare ogni tipo di attrezzo.I papà ti fanno soffrire e non riescono a consolarti.Ma per quanto io fossi arrabbiata con lui in quel momento non riuscivo comunque ad odiarlo.
    Ho deciso di dimenticarlo anche se lui non vuole e nemmeno io.In ogni lacrima c’è dentro un po’ di te e io lascerò che asciughi da sola.Ho provato a vivere in Sicilia,ma io non sto bene lì.Non appartengo a quella terra.Ero sola in quella tua città.Sola,ma pur sempre con te.Si lì c’è mare,ma non vi trovo la frescura e l’odore di frutta e di mattina che c’è qui.Li non sbocciano le peonie,non c’è erba verde e bagnata dalle goccioline di rugiada.Non ci sono gli scoiattoli e le lepri che corrono furtive in mezzo ai campi e giocano a fare capolino.Non ci sono le rondini che fendono l’immensità del cielo o i campi di grano turco che splendono come l’oro al tramonto.Dalle finestre non si possono vedere le montagne.No..non ce la farei a rimane lì.Sono sicura che tu capirai.Mentre pensavo,le braccia di Avana mi strinsero dolcemente in un abbraccio confortante. Salutami il mare,papà.
    **
    Quell'estate passò troppo velocemente per i miei gusti. Il caldo afoso di luglio ed agosto si trasformò piano piano in aria fresca,vento,pioggia,foglie che cadono,il freddo insopportabile. L'inverno. Ormai più di tre mesi da quando papà lasciò casa,ed oggi,ventidue ottobre,è il mio compleanno,ma non è importante.
    Il mattino è così per tutti: il treno,la coincidenza,il bus,l’appuntamento al quale non si può arrivare in ritardo..
    Guardai la finestra e vidi Gary che correva di qua e di la in giardino,trascinando i piedi goffamente.'Prima o poi si farà lo sgambetto da solo',pensai. 'Molto probabile' rise la vocina dentro di me.
    Sofy e Sara concentrate a prepararsi minuziosamente scambiandosi i pettini e i lucidalabbra. Alberto invece non c'era,probabilmente dormiva ancora..
    Onestamente,non importava neanche a me che fosse il mio compleanno.Tanto che differenza faceva. Solo Avana se ne ricordò,mi fece gli auguri e mi regalò una collana dell'amicizia. Una metà l'avevo io,l'altra ce l'aveva lei.
    Mi stesi sul letto,ascoltando la canzone Fall di Justin Bieber. <>  la mia canzone preferita. 
    Quella canzone me l'aveva consigliata Giulio l'estate scorsa,quindi ora pensavo a lui,a mio padre e....a qualcuno che bussava alla mia porta in quel momento. "Posso entrare?Sono Al."
    "Sì,vieni" dissi. 
    La sua testa fece capolino nella stanza. "C'è un pacco per te in salotto,è di papà" mi sorrise. 
    Forse rimase deluso dalla mia espressione,quando rimasi impassibile alla sua notizia. Probabilmente si aspettava che io sorridessi. Non ci riuscivo.
    Sul tavolo c'era un pacco,ricoperto di carta blu a stelline. 'Papà,non hai fantasia,ogni anno scegli questa carta!' pensai divertita. 
    "Aprilo,che aspetti? Non vuoi sapere cos'è?- incalzò mia madre. Probabilmente era più agitata lei di me. -Sei come tua padre!!” disse sfregandosi le mani impaziente. La ignorai.
    Quando lei riceveva un regalo,strappava immediatamente il nastro e lacerava la carta.
    Non poteva aspettare,doveva sapere subito cos’era.Io lo trovavo tremendo,soprattutto se mi ero presa la briga di confezionare un bel pacchetto per lei.Papà teneva sempre in mano a lungo i regali che riceveva.Li tastava,li scuoteva appena,li girava tra le mani e solo alla fine scioglieva con calma i nodi e rimuoveva i pezzi di nastro adesivo.Mamma lo prendeva sempre in giro e lo spronava impaziente,ma a me piaceva che lui fosse così,lento a scartarli.Quel giorno volli farlo anchio. "Un carillon" rivelai felice. Avana mi sorrise,lei mi capiva.Sofy,Sarah,Al,io e mamma eravamo tutti intorno al tavolo.Girai la manovella e rimisi sul tavolo il carillon indietreggiando di un passo.
    Iniziò ad uscire una musichetta dolce,quella che papà usava per..farci addormentare la notte quando facevamo i capricci.Guardai i miei fratelli.Erano tutti pensierosi.Sguardi malinconici.Restammo in silenzio per qualche istante.Nessuno parlava.Il ricordo di mio padre ci faceva comunicare con le menti.Tutti stavamo pensando a lui.Prima quella canzone riempiva i nostri cuori di serentità e gioia.Ora c'era solo nostalgia.
    "Basta basta,spegnilo!" urlò Sofia,tappandosi le orecchie e scoppiando a piangere.
    Chiusi di colpo il carillon. Era troppo.
    **
    ”Stasera vengono i nostri vicini di casa,facciamo una grigliata qui da noi! Infondo è il tuo compleanno no?” mi informò iniziando ad apparecchiare la tavola per una ventina di persone.
    ”Che?” sbuffai spegnendo la tele.
    ”Non dirmi che non sei contenta!?Viene anche Giulio!E’ il tuo migliore amico no?” disse provando a impacciarsi degli affari miei.
    ”No."
    ”Cosa è successo?” chiese curiosa,tentando di fare conversazione.
    ”Niente.Niente che possa interessarti.” borbottai salendo le scale.
     
     
    Verso le 20.00 il mio giardino era già pieno di gente.C’era già anche Giulio.Alzò lo sguardo verso la finestra di camera mia.Mi vide così mi affrettai a nascondermi dietro le tendine imbarazza.La sera al bowling,ci aveva fatti scherzare e ridere,ma poi ogni tanto ci battibeccavamo ed eravamo al punto di partenza e stavo terribilmente male senza di lui. E' il mio migliore amico,c'è sempre per me..e stare senza di lui è come stare proprio senza..mio padre.
    ”Tesoro perché non vai a prendere i bicchieri e il vino?Sono in mansarda!"
    Andai il mansarda e presi i bicchieri con la bottiglia di vino.Mentre tenevo il vassoio e cercavo di far mantere in equilibrio i bicchieri,vidi Giulio venire verso di me,afferrando alcune cose che avevo in mano per aiutarmi.”Che cosa ci fai qui?” 
    'E' il tuo compleanno stupida..' 
    ”Ti do una mano.” sorrise.
    ”Ce la faccio benissimo da sola.” sentenziai,cercando di non ricambiare il suo meraviglioso sorriso.
    "Smettila idiota" rise,afferrando la bottiglia. Io strinsi forte la bottiglia,per protesta. 
    "Lasciala" continuava a dire,tirando la bottiglia. "Lo sai che sono più forte di te,se mi impegno te la tiro via subito." sorrise soddisfatto. 
    "Non è vero." 
    "Scommettiamo?"
    Eravamo uno davanti all’altro e di colpo ci mettemmo a ridere l'uno in faccia all'altra.
    "Avete intenzione di farci morire di sete?” richiamò mia madre dalla sala.
    ”Non è una cattiva idea.” ridacchiai.
    Giulio mi fece l'occhiolino e gridò:"Arriviamo!”  per poi avviarci al piano terra. "Attento a non far cadere la bottiglia” lo avvisai divertita.
    ”E tu stai attenta a non far cadere i bicchieri” rise Giulio. Appoggiai i bicchieri sul tavolo e Giulio li riempì col vino,sotto lo sguardo felice di mia madre,che per fortuna non commentò. Fu una bella serata,dopotutto.Mi erano sempre piaciute le grigliate ‘in famiglia’.
    Verso mezzanotte,mentre tutte le mamme si aggiornavano sul Gossip del nostro paesino,presi la mano di Giulio e cominiciai a trascinarmelo dietro. "Vieni,devo farti vedere una cosa" gli sorrisi,per poi portarlo in aperta campagna,lontano da tutti. Lì dove si poteva osservare bene il cielo,le stelle e l'immensità del creato.
    C'era una piccola caverna dove mi rifugiavo quando scappavo di casa e noi eravamo sdraiati lì,con le teste che combaciavano,nessuno fiatava,nessun rumore. "Cosa volevi mostrarmi?" chiese lui.
    "Guarda il cielo." dissi,alzando la testa verso la distesa blu che ci circondava. Anche lui guardò. "Che meraviglia" commentò. 
    ”Guarda,quella è Cassiopea e quello il Grande Carro,lo vedi?” dissi indicandole una per una per una.
    Giulio sorrise. "Si le vedo”
    ”La stella più in alto è stella polare.” dissi,spostando le dita più al centro nel cielo.
    ”Come sai tutte queste cose?”
    "Mio padre..lui adora lo spazio” dissi malinconica. Mi mancava tantissimo mio padre.
    Giulio sorrise e non ne parlò più.Sapeva che per me era ancora una ferita aperta.
    ”Mi ha parlato anche della croce del Sud. Dice che è talmente bella da mozzare il fiato!" esclamai.
    Il grande carro era proprio sopra di noi,e chissà..forse anche papà lo stava guardando.
    ”Cosa è successo quella sera con Manuel?” chiese di punto in bianco Giulio.
    Lo guardai,scrutando i minimi particolari,la fronte aggrottata perchè preoccupato,la sua pelle liscia,i suoi occhioni azzurri,i suoi capelli arruffati, le piccole pieghette che aveva intorno alla bocca quando era turbato..”Niente davvero.” dissi in tutta sincerità,e lui non andò oltre.Ci raggiunsero anche Sofy,Sarah e Gary e così ci addormentammo tutti insieme quella notte.
    **
    Non a tutti piace l'inverno,ma a me sì. La gente segue freneticamente la vita quotidiana del lavoro,il tempo passa così veloce che fanno fatica a stargli dietro.Per me non era così.I minuti sembravano ore.E le ore giorni.
    La gente è strana,tutta diversa. E’ lì,semplicemente: per strada,nel parco,in chiesa.
    Fa parte dello sfondo come le auto parcheggiate ai bordi della strada e non si può cambiare.Io e giulio siamo amici fin da piccoli.Per noi è sempre stato tutto un gioco.
    Lui è sempre stato lì,accanto a me.Un giorno sei a giocare nel parco,alzi gli occhi e te lo ritrovi davanti che dondola sull’altalena.Oppure hai appena sceso la montagnola di neve in slitta,risali il pendio,e lui ti sfreccia davanti con le braccia spalancate.E forse a volte mi dava fastidio perché sembrava divertirsi più di me.Ma era un pensiero che durava un istante. Questo quando eravamo piccoli.
     
    Io e Avana stavamo tornando a casa dopo una passeggiata e ci sedemmo entrambe sui gradini della porta di casa mia,dato che quel giorno c'era un raggio di sole.
    Sollevò una mano per schermarsi gli occhi.Socchiuse le palpebre,tentando di fissare il sole.Ci rinunciò ridendo.Non l’avrebbe più rifatto. Buttai un occhio ai miei fratelli e vidi Gary che stava per andare dall'altro lato della strada.”Non puoi attraversare la strada Gary" lo avvertii. Lo osservai..Saltava di qua e di là; atterrava sul marciapiede a piedi uniti e scattava subito in piedi; correva incurante di tutto tranne che del vento sul viso e del fatto che si sente come un uccellino che impara a volare. "Non lo fermi? Potrebbe cadere se continua a correre così forte"  disse Av. Scuotei la testa sorridendo. 
    Correva molto forte,un po’ di più e avrebbe spiccato il volo.Un auto gli si affianca.Lui accellera,sfidandola,e la supera.E’ stupefatto quando l’auto lo sorpassa,ma non infelice.Saluta l’auto,si ferma e si guarda in torno in cerca di qualcuno con cui ridere e fare festa.Ma non c’è nessuno,così ride e fa festa da solo.Corre ancora.Se continua a svoltare a destra potrebbe continuare a correre per sempre. "E' bella la libertà dei bambini" sorrise Avana. 
    Aveva capito tutto,ed in quel momento capii una cosa anche io. "Devo dirti una cosa.." dissi,gettando uno sguardo verso di lei,torturandomi i jeans ad altezza della caviglia.
    "Dimmi tutto" sorrise.
    La guardai. Ogni volta che la guardavo capivo quando potevo fidarmi di lei. Tanto,lei era la mia salvezza. ”Sai quando hai detto..che stavo bene con,- mi sistemai indietro una ciocca di capelli- con..Giulio?” deglutii.
    ”Sì..” disse,accennandomi col capo di continuare.
    "Beh ecco io credo che..sì insomma è probabile che lui..-mi guardai attorno in cerca di qualcosa per distrarmi- che lui..lui possa..-abbassai di colpo il tono di voce- piacermi.." 
    La sua faccia sconvolta rendeva il tutto più imbarazzante. "E perchè sei ancora qui e non da lui a dirglielo?" disse eccitata.
    "No,tu non stai bene!" le feci notare,scuotendo una mano in dissenso.
    "Dai,che sarà mai? Siete migliori amici,vi siete sempre detti tutto..questa cosa proprio non si può nascondere" mi sorrise soddisfatta,consapevole del fatto che aveva ragione e che mi aveva convinta.
    "Tu quando dirai a Chris che ti piace?!" chiesi col suo stesso tono di sfida.
    Quasi si strozzò con la saliva e tossì sputando. "Che cosa!? A me non piace Chris." fece seria,ed io scoppiai a ridere.
    Mi stupii della sua reazione,sapevo che in fondo avesse un debole per Chris,ma non pensavo tanto da farla affogare con la sua stessa saliva!
    "Allora dici che devo..andare a dirglielo..?" chiesi titubante,tornando seria. 
    Lei annuì.  "Proprio ora?" chiesi.  Annuì di nuovo. 
    "Ora,intendi proprio in questo momento,adesso?" continuai. 
    Lei girò gli occhi,ridacchiò,si alzò in piedi e mi aiutò ad alzarmi per poi spingermi verso il cancelletto. "Sì,Alex,ora,now,in this moment,adesso come ti para,basta che vai" rise,per poi posizionarsi su un fianco e guardarmi andare terrorizzata verso casa di Giulio.
    "Buona fortuna!" mi gridò,alzando il pollice. Ero semplicemente terrorizzata,e se poi non ricambiava? Se poi mi diceva che ero una pazza idiota che si fa solo film mentali? Forse era meglio se tornavo indietro ed uccidevo Avana,ero ancora in tempo per ciò. Troppo tardi,le mie dita avevano bussato alla porta di casa di Giulio e lui,col suo magnifico sorriso,mi aveva appena aperto la porta. "Ciaao stelliera,che bello vederti" esclamò dandomi un bacione sulla guancia. "Hey rosso" sorrisi. 
    "Andiamo a fare un giro?" chiese lui. 
    "SSì..cioè,ehm no,Giulio...aspetta" dissi prendendogli le mani per bloccarlo. 
    "Che c'è?" chiese preoccupato. 
    "Devo dirti una cosa importante...e non so nemmeno se ce la farò a dirtelo,ma devo almeno provarci,no?" 
    "Ehm..sì,ok,dimmi,sono tutto orecchi" disse.
    "Okay,allora...io ho pensato molto in questi giorni a..beh,sì e sono arrivata ad una conclusione che un pò mi spaventa.." cominciai. Ecco,prima frase senza senso formata. Sono un genio.
    "A chi pensavi?"
    "A..noi due.." dissi sottovoce.
    " A noi due?" ripetè confuso. "Non vuoi più essere mia amica?" chiese terrorizzato,come un bambino ha paura di perdere la mamma. 
    Ridacchiai."Nonono,al conrario..- tornai seria- io credo che..sì,che..volevo essere più di questo.." dissi,guardandolo. Ero spaventata dalla sua reazione,che non tardò ad arrivare. 
    Era stupefatto tanto quanto me se non di più. "Tu che cosa? -spalancò un pò gli occhi- Cioè,fammi capire- unì le mani davanti alla bocca- Io ti piaccio?"
    "Sì.. Nemmeno ci pensavo fino a quest'estate,poi Avana mi ha fatto riflettere e a quel punto ho capito che..-”
    ”Che?Che hai capito?” mi bloccò nervoso.
    ”Ma sei arrabbiato?” domandai.  'Mi sa di sì..' 
    ”No..cioè si! Insomma non puoi venirmi a dire certe cose così su due piedi!" gesticolò.
    ”E come avrei dovuto dirtelo scusa? Avrei dovuto inviarti Avana,o dei messaggini d'amore come i bambini di quattro anni?”
    Lui scosse la testa. "Hai sbagliato..”
    "Tu non provi lo stesso per me?”-dissi avvicinandomi a lui.
    Lui mi fissò a lungo,e la maggior parte delle volte le mie labbra lo attiravano.
    "Io..” cominciò,stava per baciarmi ma poi si fermò portandosi una mano tra i capelli.
    "Non capisco,tu mi stai sempre addosso,mi difendi e mi cerchi sempre..Pensavo provassi qualcosa per me!” dissi quasi in un gridolino.
    "No io..-abbassò il tono di voce- pensavo fossimo amici..”
    "Forse hai ragione tu..ma Manuel non è il tipo per me..Lo vedo in giro,come si comporta con le altre e non mi piace proprio..quindi..”
    Lui mi bloccò:”Hey,io te lo avevo detto di non frequentarlo!”
    ”Ecco,vedi?Vedi come fai?Mi difendi" gli feci notare,allargando le braccia.
    ”Oh insomma Alex!Mi esce naturale ok?” sbuffò impacciato. 'Non ci credere,lui prova qualcosa,ma non vuole dirtelo..'  E perchè mai?Io mi sono confessata!  'I maschi hanno i loro complessi.'
    "Si..vabbeh,dimentica tutto..Ultima cosa: ti ricordi la canzone ”Fall” che mi hai fatto ascoltare?- lui annuì- Non so se lo hai già fatto ma..fai caso alle parole.Ascolta quello che dice..Ciao Giulio” dissi delusa,tornando verso casa mia.
    Con occhi altrettanto delusi,lui rientrò in casa. "Ciao."
    [ORA METTETE fall DI justin bieber PER FAVOOOOREE VE LO CHIEDO! c:]
    <<Solo perché una cosa non sta accadendo in questo momento,non vuol dire che non accadrà mai>> 
    Avevo sbagliato?Era meglio aspettare?Perchè faceva così lui?
    Odio rispondere alle domande.
    E questo inverno che mi sta gelando il cuore rendeva tutto piu difficile.Meglio che arrivi l’inverno che si vede e si sente,quello dove scende tanta neve.Piuttosto che un inverno che non si vede, quello del cuore.Se l’ inverno sapesse dire:”Io so amare” chi gli crederebbe?E’ quello che capita a me,quando cerco di aggiustare le cose.Ma prima o poi,sarebbe tornato a splendere il sole.
    **
    ”Perché mamma piange?” chiesi,una volta tornata in casa.
    ”Siediti..devo dirti una cosa..” disse Alberto. 
    'Ma cos'è? La giornata delle cose non dette e nascoste?' Probabile..e mi sa che pure questa sarà brutta.. ”Papà..si è ammalato” mi disse. E infatti..
    ”Come..come ammalato?” chiesi,mentre le mie difese stavano crollando a pezzi.
    ”Ha una brutta influenza,il medico ha detto che è una cosa grave.E’ molto debole adesso" concluse. Aspettò un pochino,mi abbracciò e poi tornò dalla mamma,mentre io correvo in camera mia.
    Papà..
    Papà..Continuo a chiamarti,ma non mi senti.Cerco le tue mani ovunque.Le tue dita ruvide e segnate dal tempo.Il tuo viso stanco ma sereno.Occhi che hanno visto tutto ormai.Fa fatica anche una lacrima a scendere giù.Stai invecchiando,lo so.Ecco come si va alla fine,incollati ad una finestra a spiare altre vite. E pensare che io gli ho chiesto di andarsene..
    Ti darei i miei occhi per farti vedere quello che non vedi.L'energia, l'allegria e strapparti ancora sorrisi.Dirti sì, sempre sì,solo per farti volare più in alto,dove vuoi, dove sai,senza più quel peso sul cuore.Nasconderti le nuvole e quell'inverno che ti fa male.
    E poi ritrovarti qui dinuovo a casa e vederti felice ancora.
    Come dici tu ‘Siamo stelle che ora tacciono ma daranno un senso a quel cielo’.
    Sì papà,è così. Continua a guardare il cielo,sarà sempre il nostro punto d'incontro.
     


    HERE         WE        GO   ,        EVERYBODY! 
    Questi due capitoli erano proprio belli lunghetti eh. Miseria çç 
    Spero vi piacciano c: 
    Qui c'è anche un pov di Alex, e ci sono una marea di litigi fra Av e Chris,
    che ne pensate?
    Il papà di Alex,l'ha lasciata e lei aveva un rapporto strettissimo con lui.
    Comunque,ho saltato i restanti mesi d'estate per accorciare la storia,dato che prima non li avevo raccontanti e nemmeno ora li racconto. Non ammazzatemi,spero comunque che vi piaccia :'D
     Soo....what do you think about it?  (ho scritto giusto?mah! lol )
    Spero...già l'ho detto AHAHAH buona lettura a tutti :*
    Grazie ancora per le recensioni e tutto. :*

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