Believe It

di DebChanPanda
(/viewuser.php?uid=466297)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - Si odiavano. ***
Capitolo 2: *** Calmati e spiega ***
Capitolo 3: *** Era così piacevole ***
Capitolo 4: *** Ho bisogno di proteggerla ***
Capitolo 5: *** Non gli era dispiaciuto così tanto ***
Capitolo 6: *** Levy the BOSS ***
Capitolo 7: *** Finalmente poteva iniziare la mia vendetta ***
Capitolo 8: *** Tre baci per tre ragioni ***
Capitolo 9: *** Il piano ''B'' ***



Capitolo 1
*** Prologo - Si odiavano. ***


Prologo:

Lui, un ragazzo bravo nello studio quanto nello sport,ricco,di bell'aspetto, ammirato dai ragazzi e amato dalle ragazze.
Dal carattere tenace.

Lei, ragazza estroversa e testarda, non messa molto bene economicamente, ma il carattere non gli mancava.
Era fuori dalle righe; il tipo di persona ribelle.

Andavano nella stessa scuola, nella stessa classe, ma a quanto pare tra di loro piaceva rimanere nell'ignoto, dato
che non si erano mai rivolti più di un semplice ''ciao''.

Lei odiava lui, gli sembrava un tipo con la puzza sotto il naso, non lo sopportava, ma la cosa era reciproca.

Lui cercava sempre di far capire alla ragazza come ci si dovesse comportare a scuola, senza parlargli però, solo qualche occhiata veloce ma intensa.
Lei voleva fargli intuire di non intromettersi nella sua vita, sempre con sguardo tenace, di chi non molla.

Tutti e due erano fissi sui loro ideali e credevano che niente e nessuno potesse fargli cambiare idea riguardo al loro comportamento...
Anche se a breve l'avrebbero pensata diversamente.

* * * * * *

Macciao Minna :3
Sono DebChan...Deborah insomma ahahah Questa è la mia prima FanFic e non ho mai scritto niente di niente, se non qualche tema a scuola.
Non so se essendo la prima che scrivo su questo sito mi debba presentare, ma non credo ^^''
Bando alle ciance! Voglio, o meglio, vorrei, tanti commenti costruttivi, critiche e caratteri duri, massì 8D
*un piccolo appunto sulla FF*
Anche se a prima vista potrebbe sembrare la solita FF...non lo è...fidatevi :3
Ah i personaggi sono moooolto OOC, infatti sembra quasi che si siano scambiati i ruoli ^^''
Vaaabbè ho finito, per vostra gioia :') , di parlare, al prossimo capitolo! :D 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Calmati e spiega ***


Capitolo 1:
Calmati e Spiega.

Lucy; Così si chiamava quella ragazza ribelle, dai capelli color oro e dagli occhi penetranti.

Stava entrando nella scuola di Magnolia, l'unica scuola esistente, con ben 20 minuti di ritardo dopo il suono della campanella.
Ogni volta che apriva la porta e faceva ''irruzione'' in aula, trovava una squallida scusa per giustificarsi, invano.
Aveva sempre con sè un bastone verniciato in malomodo di un rosa acceso, ma nessuno era mai riuscito a capire a cosa davvero gli servisse.
Le fantasie più strane passavano per la mente delle persone in quella scuola, quando la vedevano aggirarsi per i corridoi
con quell'arma, se così si può definire, in mano.

Natsu; Era il nome di quel ragazzo con un fisico da paura e i capelli alquanto strani.

Arrivava sempre primo alle lezioni e si offriva tutte le volte per controllare chi fosse presente o meno.
Non dimenticava mai chi arrivasse in ritardo, soprattutto se lo facevano per un anno consecutivo, e con 20 minuti abbondanti sulle spalle.
Finito l'orario scolastico dava una mano ai professori per compilare il registro di classe e dopo andava al club di kendo, dove tutte le ragazze
della sua sezione, che conoscevano a memoria gli orari di quando si allenava, andavano a fare il tifo per lui.

*Driiiin*
- In piedi, Saluto!- Disse il professore con tono autoritario, lasciando andare a casa i ragazzi.
Natsu dopo aver aiutato il suo insegnante a riordinare il registro, uscì anche lui dall'aula per incamminarsi verso il club, come suo solito fare.
Stava attentamente scrutando ogni angolo di quel vecchio corridoio che portava agli spogliatoi, lo stava fissando come se tutti quegli angoli delle pareti
non li avesse mai visti prima d'ora.
Gli piaceva pensare, riflettere sull'accaduto della giornata...Per poi dimenticare tutto quando si immergeva a pieno nel suo sport preferito; il Kendo.

-NATSUUU!!-
Mentre camminava una voce femminile e terrorizzata lo fece ritornare alla realtà.
Si girò e vide una sagoma snella corrergli in contro.
Realizzò che era Lucy.
-Cosà vorrà mai quella da me?!- Si chiese, grattandosi la testa e scostando qualche ciuffo rosa e ribelle.
- Scu..Scusami, ho fatto una grossa corsa per tutto l'edificio prima di trovarti, quindi per non farti andare via ho dovuto urlarti contro- Si scusò, priva di forze..
Natsu, notò dei lividi evidenti sul corpo della ragazza, e un pezzo della gonna era strappato, non sapeva cosa poteva essere successo..
-Non preoccuparti, ormai sei qui, mi hai trovato, dimmi cosa vuoi- Chiese con tono scocciato e senza emozioni.
Lucy,anche se un pò intimorita dalla reazione del ragazzo si fece forza e parlò con voce bassa:
- Dei ragazzi..-
Passarono attimi di silenzio...che sembravano essere lunghi quanto delle ore.
Allorchè Natsu, un po' dalla voglia di sbrigarsi e un po' incuriosito disse
-Dei ragazzi...cosa? Avanti parla! Pensi di farmi rimanere così tutta la giornata?-
-Dei ragazzi...Hanno violentato una mia amica, l'hanno picchiata e buttata a terra...Ci hanno provato anche con me, ma grazie al mio bastone me la sono riuscita
a cavare un po',hanno cercato di afferrarmi dalla gonna e a lanciarmi oggetti addosso per farmi fermare ma sono riuscita a scappare e a chiedere aiuto, così la prima
persona che mi è venuta in mente eri tu .-
Il ragazzo, sbalordito da quello che gli era appena stato detto, si fece indicare dove fosse il posto in cui tutto quello strazio era avvenuto.
Lucy con il braccio dolorante, indicò la zona est della scuola, la più nascosta agli occhi di tutti.
Natsu, in men che non si dica corse verso il punto indicato, lasciando lì la bionda, che si diresse da sola in infermeria.

Il rosato arrivò nel fatidico punto indicato dalla ragazza, e ad attenderlo ci fu uno spettacolo agghiacciante...

* * * * * *

Scusate per questo capitolo a dir poco osceno!
*si prepara a schivare pomodori*
Avevo detto che sarebbe stato anche più lungo del prologo, ma a me sembra sempre la stessa lunghezza, se non per 2 o 3 frasi in più :c
Mi scuso ancora e spero che anche dopo questo schifo, riuscirete a perdonarmi e a seguire la mia ff :)
Ringrazio inoltre chi ha recensito il prologo, o anche chi ha solamente letto :D
Alla prossima.
DebChan :3 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Era così piacevole ***


Capitolo 2:

Era cosi piacevole.

Appena Natsu arrivò al posto indicato dalla bionda, rabbrividì.
Qualche passo più avanti aveva trovato alcune macchie di sangue per terra e qualche pezzo di vestito in qua e là, che bastarono per far imbestialire il ragazzo.
Andando più avanti si accorse di una ragazza che giaceva al suolo, dai capelli blu, colore dell'oceano, tramortita, a terra, priva di forze, con qualche ferita e qualche vestito strappato..
A malapena riusciva a pronunciare frasi come: - Juvia non voleva questo, Juvia chiede di lasciarla stare-
Cercò di avvicinarsi alla ragazza per portarla via da quell'orrore, ma una figura losca si mise davanti, impedendo al ragazzo di prendere Juvia.
Alzò gli occhi , vide un tipo moro, a petto nudo, con una collana al collo, lo sguardo un po' cagnesco..Insomma, non di certo il tipo con cui vorresti fare amicizia.
-Cosa pensi di fare rosato?! Questa bambolina è tutta per me- Disse il moro con un ghigno malizioso ma malefico.
-Gray?! ...Gray ma che stai facendo?!- Rispose Natsu sbalordito dopo quello che aveva visto.
Non ci poteva credere, il suo migliore amico, cresciuti insieme sin da quando erano bambini, faceva il bullo con le ragazze?
Era risaputo di un certo Gray nella scuola, un tipo inaffidabile, losco...Ma di certo il ragazzo non pensava fosse il ''suo'' Gray.
Ormai per lui era come un fratello, anche se dopo questo, non lo avrebbe perdonato tanto facilmente.
- Ahia! Juvia sente dolore...- Disse la ragazza, con una mascella gonfia..Ed un piede ben piazzato sul sedere.
-Cosa pensi di fare a quella ragazza, Gray?!- urlò Natsu, che ancora non poteva credere a quello che stava succedendo..
-Come cosa penso di fare?! Non è più che evidente? Mi ci voglio divertire un po', te vai da quella bionda sgualdrina, e lasciami in pace.- Rispose con tutta fermezza e tranquillità il moro.
A quelle parole Natsu si innervosì, non sapeva cosa gli avesse dato così noia in quella frase...Forse il tono indifferente, forse il ''Mi ci voglio divertire un po' '' , non di certo ''Bionda sgualdrina''
a Natsu non importava di come chiamassero quella, proprio no.
Il rosato, comincioò a spazientirsi sempre di più vedendo Gray e i suoi amichetti palpeggiare quella ragazza così candida, mentre lei chiedeva pietà.
Non ce la faceva più, così sferro un pugno in pieno volto al moro.
Cadde a terra, preso in contro piede, ma dopo qualche secondo si rialzò più tenace che mai, Gray amava le sfide, come Natsu.

--

-Signorina Lucy! Qual buon vento, o forse meglio dire, quale cattivo vento la porta qui?!- Disse l'infermiera...Che conosceva bene sue madre, e di conseguenza anche la figlia.
-Volevo chiedere se mi poteva bendare il braccio, non la finisce più di sanguinare!- Rispose Lucy, stanca e abbattuta.
-Ma certo! ....Posso sapere però, cosa ha combinato?-
-Dei tipi..hanno cercato di aggredirmi...l'hanno fatto anche con una mi amica..- Disse con i lacrimoni agli occhi, lacrime che le rigavano quel bel viso candido.
-Oh santo cielo!, Vieni qui cara, siediti sul lettino, vedrai che dopo il bendaggio starai senz'altro meglio- La rassicurò l'infermiera con un rorriso stampato sulla faccia.
Lucy con fare dolorante, scostò le coperte di quel freddo letto d'ospedale, e ci si mise dentro, aspettando le cure della dottoressa..Pensava a Natsu e alla sua amica...
-Chissa come se l'è cavata- pensava... ,Juvia starà bene? e Natsu? ...Tutti quei pensieri la tormentavano..Fino a quando una grossa fitta che salì lungo il braccio, la fece ritornare alla realtà.
-Signorina Lucy, che ha?! Vedo che ha lo sguardo perso nel vuoto..Si sente bene?- Affermò un po' preoccupata l'infermiera.
-Mh...s- Lucy svenne su quel freddo lettino...Forse non aveva solo una ferita al braccio.

--

-Ehi Natsu, Bel colpo! Ma non quello che ci vuole per abbattermi, ingenuo!- Disse Gray con tono sarcastico guardandolo in cagnesco.
-Sai Gray...Non ti riconosco più..cosa ti è successo? Perchè ti comporti cosi?! Se devi sfogare la tua rabbia fallo con qualche sport invece di malmenare le ragazze indifese, codardo!- Replicò Natsu, innervosito,
stanco di tutte quelle parole che uscivano dalla bocca del moro.
-Certo che no! Almeno quando picchio le ragazze posso toccare anche qualcosa- Disse con malizia.
-Brutto pervertito...- Urlò Natsu e con un calcio fece andare Gray qualche passo più in la..
Il moro, stanco di ricevere colpi, partì al contra'attacco.
Prese una grossa rincorsà e con una pugno da sotto, colpì il rosato allo stomaco.
Natsu sputò del sangue, macchiò i ciuffi d'erba sottostanti e si accasciò sulle ginocchia.
-Ehi amico...non credevo ci volesse così poco per buttarti al suolo! Ha resistito di più quella sgualdrina che te!-
-Non chiamarmi amico! E NON OFFENDERE LUCY!!!!!- Urlò talmente tanto forte le ultime parole che rimbombarono in tutto il cortile.
Il rosato, aveva appena realizzato che gli era uscita dalla bocca una frase, che credeva non avrebbe mai detto.
Preso comunque dalla rabbia, ritornò da Gray, più infuriato che mai e diede un colpo, l'ultimo colpo.
Gray cadde all'indietro, prima barcollando, poi svenendo...Il colpo era stato talmente forte da farlo restare al suolo per un sacco di tempo.
-E ora che si fa?! Scappiamo?! Tanto i soldi ce li hanno dati per fare quel che dovevamo fare no?!- Dissero gli ''amici'' di Gray.
-Ehi voi, tornate qui, se non volete fare la fine del vostro caro amico...Di cosa stavate parlando..cosa c'entrano i soldi?- Replicò Natsu ancora più furioso.
-Ehm...b-bhe....c-ci....si ecco..ci hanno pagato ok?!-
-Pagati? Che vuol dire vi hanno pagati, per fare cosa?-
-Non si viene di certo a dirlo a te, ciuffi rosa!-
-Smettetela e ditemi per cosa vi hanno pagati!-
-Ci hanno pagati, per picchiare le ragazze, non so perchè, ma a noi basta la grana!-
-Luridi bastardiiii- Natsu mise al tappeto quei cinque tipi e si dedicò alla ragazza, ancora per terra.
Giaceva ancora lì, era da prima che non diceva più niente,Natsu era un po' preoccupato.
-Ehi, Juvia, ti chiami così vero? Stai bene? ti devo portare in infermeria?- Disse il rosato, con calma.
-...S-si grazie- Un piccolo sorriso sfoggiò la ragazza prima di perdere in sensi..

--

Lucy riaprì gli occhi, oramai era tardo pomeriggio, sarebbe stato meglio tornare a casa.
Aveva un atroce mal di testa, ma meglio andarsene che restare in quel piccolo letto che puzzava di disinfettante.
Un particolare però la bloccò, prima di riuscire a scostare le coperte e a mettere le gambe fuori si accorse che non era sola; Nel letto accanto riposava Juvia, con qualche piccola ferita, gia medicata
e ai piedi del suo giaciglio c'era Natsu, addormentato, con le braccia incorciate e la testa sopra esse.
Rimase piacevolmente sorpresa, non lo sapeva neanche lei il perchè di quella piacevole sensazione mentre lo guardava, però la faceva sentire meglio.
Gli toccò i capelli, credeva fossero rigidi, invece, erano morbidissimi, come l'ovatta.
Non poteva smettere di toccarglieli, era così piacevole.

* * * * *

Rieccomi qui :3 Ammetto che sono stata veloce a scrivere questi due capitoli, sarà perchè sono corti, cosa che odio, però non abituatevi troppo,
sicuramente non sarò così veloce anche con gli altri, MANCA L'ISPIRAZIONE x.x
Aahahah
Vabbè comunque ho cercato di mettere più parti in un capitolo, sennò se vi lascio sempre co 'sta suspanse finisce che il capitolo è di due righe ._.''
Qvindi...Ciao cari! :3
Alla prossimaahhh (?)
DebChan  

Image and video hosting by TinyPic Questo era come mi immagino la divisa di Natsu...più che divisa sembra che vada in giro a uscire per il corso ahahah
Avevo disegnato anche Lucy, ma come vedete gia Natsu fa schifo....figuratevi Lucy ._.''

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Ho bisogno di proteggerla ***


Capitolo 3:



Capitolo 3:

Lucy era ancora seduta sul letto dell'infermeria, non smetteva più di toccargli i capelli, per lei era una sensazione bellissima,quasi estasiante. Sembravano un pennello che ondeggiava
libero su un foglio di carta bianco;riuscivano a trasmetterle una grande tranquillità interiore. Però questa sensazione non durò per molto perchè Natsu cominciava a sentire la pressione di qualcosa sui suoi capelli e così,
con qualche mugolio e stiracchiata si svegliò.
La ragazza, presa di soppiatto, sobbalzò ma non fece in tempo a trarre la mano che il rosato gliela afferò.
-C-cosa stavi facendo ai miei capelli?- Domandò Natsu , un po' insonnolito e incredulo.
-N-n-niente...A-avevi un...un..mh..un piccolo pezzo di ovatta sui capelli, si un pezzo di ovatta, sarà finito lì perchè prima, magari, ne era rimasto sul letto qualche rimasuglio- Rispose Lucy, di tutta fretta,
titubante e con aria alquanto imbarazzata.
Quello che aveva appena detto non aveva senso ma le piaceva così tanto toccargli quei ciuffi rosa e ribelli.
-Bah sarà...Comunque che ore si sono fatte? Io devo andare a casa!-
Con scatto felino si alzò dal piccolo sgabello su cui era seduto e di fretta prese la cartella.
Nel frattempo, Juvia si svegliò, squadrò la stanza e infine posò lo sguardo sull'amica ancora sveglia sul letto.
-Ehi Lucy, perchè prima sei corsa via e non hai protetto Juvia?- Domandò la ragazza con aria dispiaciuta mettendo il labbro inferiore su quello superiore, a mò di labbruccio.
-No no, non è come pensi tu! Sono solo andata a cercare aiuto!- Disse la ragazza con tono un po' confuso
Natsu che era ancora nella stanza intervenne;
-Era venuta a cercare aiuto e ha trovato me- Si intromise il ragazzo.
-Juvia le credeva anche senza che dicevi nulla!- Ribattè sorridendo verso Lucy.
-Si ok, mi fa piacere che le credevi, ma io ora devo tornare a casa, ciao!- Dopo questo chiuse la porta dietro sè e con fare autoritario se ne andò.
Lucy rimase a guardare la porta che si era appena chiusa, maliconicamente.
-Andiamo anche noi Juvia...Oramai è tardi, i tuoi genitori si preoccuperanno- Affermò la bionda alzandosi dal letto e mettendosi le scarpe.
-A Juvia va bene!- rispose con tono fiacco.
Le due ragazze, dopo aver sistemato i letti messo a posto quello che dovevano mettere, si incamminarono verso la porta fino a quando un'affermazione di Lucy la bloccò.
-Juvia devo prendere il mio bastone! Lo sai che importanza ha per me no? Ecco quindi te va avanti, io ti raggiungo dopo- Disse alla svelta e con un sorriso sul volto.
-Vabbene...Juvia intanto si avvia- Le rispose anche lei con un sorriso aprendo la porta dell'infermeria.

--

-Ma te guarda che situazione! Una che mi tocca i capelli un'altra che deve essere salvata, bah oggi non ci sto capendo più niente...voglio correre subito a casa, così potrò rilassarmi con un
bel bagno caldo- Pensava Natsu fra sè mentre camminava sui borghi di Magnolia.
Dopo poco arrivò a casa.
Prese le chiavi,aprì la porta e si scaraventò sul letto, anche lui era parecchio stanco però un bagno doveva proprio farselo.
Così dicendo afferrò l'accappatoio, le ciabatte e si diresse in bagno.
Passati venti minuti, si accorse che il suo cellulare , appogiato in malomodo sulla scrivania, lampeggiava.
Doveva essergli arrivato un messaggio chissà di chi era.

---

-Oddio, ma dove sarà finito il mio bastone!? -Si domandò irrequieta Lucy.
Non riusciva a ricordare dove l'avesse visto per l'ultima volta, lo cercava farneticamente da più di mezz'ora oramai, Juvia sarà ritornata a casa sicuramente.
-Sarà meglio che torni anch'io, il mio bastone lo cercherò domani con più calma.. ora si sta facendo buio!! -Affermò a sè stessa.
Camminò piuttosto in fretta, tanto da iniziare a correre, i cancelli della scuola cominciavano a chiudersi..
Stava superando l'angolo dove a pochi passi avrebbe raggiunto il portone di casa.
Ma ad attenderla ci fu un'amara sorpesa; Un uomo alto, moro e assai muscoloso stava fermo appoggiato al muro con il bastone della ragazza in mano.Ghignava maleficamente, e cominciò ad agitarlo in modo nervoso.
-Biondina, Ti stavo aspettando!-

---

Natsu guardò il cellulare con aria stranita.
In genere a quell'ora non riceveva molti messaggi, non riusciva a capire di chi potesse essere.
Lo aprì un po' svogliato e pian piano lesse il contenuto.

[Da: Gray A: Natsu]
Oggetto: Messaggio

Natsu...Non so se ti
può interessare ma mi
pento di ciò che ho
fatto. In questo mese
mi servivano dei soldi
e non ho potuto farne a
meno. In fondo erano fa-
cili prede. Comunque non
è questo il punto;Un uomo
sta andando di persona
a picchiare Lucy perchè è
riuscita a scappare.
Natsu ti prego, se hai un
briciolo di cuore verso quella
ragazza, salvala da quell'uomo
che è capace di tutto.

Natsu non finì di leggere le ultime parole, non ci vedeva più dalla rabbia. I suoi occhi si riempirono di vendetta quasi ad avere delle fiamme in essi.
Non aveva mai provato niente verso quella ragazza, ma nonostante tutto sentiva il bisogno di proteggerla.
Però una domande gli sorse spontanea:
-Ma dove cazzo abita quella?- Si domandò il ragazzo portandosi le mani al viso.

* * * * *

Oddio scusate ragazzi ma l'ultima frase dovevo proprio metterla :'D Non volevo essere sgarbata o cose del genere, ma non ho resistito :')
Mi scuso ancora per la lunghezza del capitolo ma non riesco a fare di più, magari col tempo, qualcosa di più lungo verrà fuori...Non si sa D':
Vabbè vi lascio in pace...sennò finisce male ahahah
Grazie per chi nei seguenti capitoli ha recensito o ha solamente letto ^-^
Continuate a seguirmi :33
DebChan 

 Ho bisogno di proteggerla. 

Lucy era ancora seduta sul letto dell'infermeria, non smetteva più di toccargli i capelli, per lei era una sensazione bellissima,quasi estasiante. Sembravano un pennello che ondeggiava
libero su un foglio di carta bianco;riuscivano a trasmetterle una grande tranquillità interiore. Però questa sensazione non durò per molto perchè Natsu cominciava a sentire la pressione di qualcosa sui suoi capelli e così,
con qualche mugolio e stiracchiata si svegliò.
La ragazza, presa di soppiatto, sobbalzò ma non fece in tempo a trarre la mano che il rosato gliela afferò.
-C-cosa stavi facendo ai miei capelli?- Domandò Natsu , un po' insonnolito e incredulo.
-N-n-niente...A-avevi un...un..mh..un piccolo pezzo di ovatta sui capelli, si un pezzo di ovatta, sarà finito lì perchè prima, magari, ne era rimasto sul letto qualche rimasuglio- Rispose Lucy, di tutta fretta,
titubante e con aria alquanto imbarazzata.
Quello che aveva appena detto non aveva senso ma le piaceva così tanto toccargli quei ciuffi rosa e ribelli.
-Bah sarà...Comunque che ore si sono fatte? Io devo andare a casa!-
Con scatto felino si alzò dal piccolo sgabello su cui era seduto e di fretta prese la cartella.
Nel frattempo, Juvia si svegliò, squadrò la stanza e infine posò lo sguardo sull'amica ancora sveglia sul letto.
-Ehi Lucy, perchè prima sei corsa via e non hai protetto Juvia?- Domandò la ragazza con aria dispiaciuta mettendo il labbro inferiore su quello superiore, a mò di labbruccio.
-No no, non è come pensi tu! Sono solo andata a cercare aiuto!- Disse la ragazza con tono un po' confuso
Natsu che era ancora nella stanza intervenne;
-Era venuta a cercare aiuto e ha trovato me- Si intromise il ragazzo.
-Juvia le credeva anche senza che dicevi nulla!- Ribattè sorridendo verso Lucy.
-Si ok, mi fa piacere che le credevi, ma io ora devo tornare a casa, ciao!- Dopo questo chiuse la porta dietro sè e con fare autoritario se ne andò.
Lucy rimase a guardare la porta che si era appena chiusa, maliconicamente.
-Andiamo anche noi Juvia...Oramai è tardi, i tuoi genitori si preoccuperanno- Affermò la bionda alzandosi dal letto e mettendosi le scarpe.
-A Juvia va bene!- rispose con tono fiacco.
Le due ragazze, dopo aver sistemato i letti messo a posto quello che dovevano mettere, si incamminarono verso la porta fino a quando un'affermazione di Lucy la bloccò.
-Juvia devo prendere il mio bastone! Lo sai che importanza ha per me no? Ecco quindi te va avanti, io ti raggiungo dopo- Disse alla svelta e con un sorriso sul volto.
-Vabbene...Juvia intanto si avvia- Le rispose anche lei con un sorriso aprendo la porta dell'infermeria.

--

-Ma te guarda che situazione! Una che mi tocca i capelli un'altra che deve essere salvata, bah oggi non ci sto capendo più niente...voglio correre subito a casa, così potrò rilassarmi con un
bel bagno caldo- Pensava Natsu fra sè mentre camminava sui borghi di Magnolia.
Dopo poco arrivò a casa.
Prese le chiavi,aprì la porta e si scaraventò sul letto, anche lui era parecchio stanco però un bagno doveva proprio farselo.
Così dicendo afferrò l'accappatoio, le ciabatte e si diresse in bagno.
Passati venti minuti, si accorse che il suo cellulare , appogiato in malomodo sulla scrivania, lampeggiava.
Doveva essergli arrivato un messaggio chissà di chi era.

---

-Oddio, ma dove sarà finito il mio bastone!? -Si domandò irrequieta Lucy.
Non riusciva a ricordare dove l'avesse visto per l'ultima volta, lo cercava farneticamente da più di mezz'ora oramai, Juvia sarà ritornata a casa sicuramente.
-Sarà meglio che torni anch'io, il mio bastone lo cercherò domani con più calma.. ora si sta facendo buio!! -Affermò a sè stessa.
Camminò piuttosto in fretta, tanto da iniziare a correre, i cancelli della scuola cominciavano a chiudersi..
Stava superando l'angolo dove a pochi passi avrebbe raggiunto il portone di casa.
Ma ad attenderla ci fu un'amara sorpesa; Un uomo alto, moro e assai muscoloso stava fermo appoggiato al muro con il bastone della ragazza in mano.Ghignava maleficamente, e cominciò ad agitarlo in modo nervoso.
-Biondina, Ti stavo aspettando!-

---

Natsu guardò il cellulare con aria stranita.
In genere a quell'ora non riceveva molti messaggi, non riusciva a capire di chi potesse essere.
Lo aprì un po' svogliato e pian piano lesse il contenuto.

[Da: Gray A: Natsu]
Oggetto: Messaggio

Natsu...Non so se ti
può interessare ma mi
pento di ciò che ho
fatto. In questo mese
mi servivano dei soldi
e non ho potuto farne a
meno. In fondo erano fa-
cili prede. Comunque non
è questo il punto;Un uomo
sta andando di persona
a picchiare Lucy perchè è
riuscita a scappare.
Natsu ti prego, se hai un
briciolo di cuore verso quella
ragazza, salvala da quell'uomo
che è capace di tutto.

Natsu non finì di leggere le ultime parole, non ci vedeva più dalla rabbia. I suoi occhi si riempirono di vendetta quasi ad avere delle fiamme in essi.
Non aveva mai provato niente verso quella ragazza, ma nonostante tutto sentiva il bisogno di proteggerla.
Però una domande gli sorse spontanea:
-Ma dove cazzo abita quella?- Si domandò il ragazzo portandosi le mani al viso.

* * * * *

Oddio scusate ragazzi ma l'ultima frase dovevo proprio metterla :'D Non volevo essere sgarbata o cose del genere, ma non ho resistito :')
Mi scuso ancora per la lunghezza del capitolo ma non riesco a fare di più, magari col tempo, qualcosa di più lungo verrà fuori...Non si sa D':
Vabbè vi lascio in pace...sennò finisce male ahahah
Grazie per chi nei seguenti capitoli ha recensito o ha solamente letto ^-^
Continuate a seguirmi :33
DebChan 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Non gli era dispiaciuto così tanto ***


Capitolo 4:

Non gli era diaspiaciuto così tanto.

Natsu non finì di leggere il messaggio che era gia uscito di casa. Stava correndo per la rampa di scale freneticamente, non vedeva l'ora di arrivare
all'ultimo gradino per poi liberarsi in una corsa contro il tempo.
Stava ansimando, il sudore gli colava da ogni parte del corpo, le gambe si facevano pesanti, il vento gli sferzava la faccia e aveva anche una sete tremenda.
In più non sapeva dove abitasse Lucy! Aveva gia cercato per metà Magnolia senza alcun esito ma non si era ancora perso d'animo.
Guardava attentamente ogni vicolo e ogni strada che a prima vista gli erano sfuggite, ricontrollava più e più volte e solo quando si era accertato di aver verificato ogni minimo
dettaglio e ogni campanello presente su quei vecchi muri , se ne andava in cerca di un altro posto in cui indagare.
Chiedeva a qualsiasi passante dove fosse il campanello degli ''Heartfilia'' ma nessuno sapeva con precisione dove abitasse la ragazza.
Nel correre sentì un urlo strozzato sembrava più un aiuto che proveniva da un vicolo non molto distante da dove era lui adesso. L'unico vicolo in cui non aveva controllato.
In un attimo cambiò direzione e guidato dall'istinto arrivò alla radice di quelle urla.
Vide Lucy al muro, impotente. Un uomo le tappava la bocca e le percuoteva la pancia a suon di cazzoti.
Era Gajeel. Così si chiamava quel tipo muscoloso, pieno di pearcing e capelli folti.
Era lui l'uomo di tutti i guai che avevano subito quelle ragazze, Lui era quello che aveva pagato Gray e i suoi amici per picchiarle. Lui era la causa di tutto.
Appena l'uomo si girò vide un Natsu infuriato, ardente di rabbia e carico di vendetta.
Il ''colosso'' lasciò la ragazza con noncuranza, gli levò la mano dalla bocca e con una piccola spinta la lasciò cadere a terra priva di forze.
-Chi sei? Cosa vuoi, rosato!- Tuonò Gajeel avvicinandosi sempre di più al ragazzo che con due passi l'aveva gia raggiunto.
-Quelle domande le dovrei fare io!- Replicò Natsu che voleva subito passare alle mani; quello che aveva appena visto superava ogni limite di comprensione.
-Io sono Gajeel, piacere! Mi stavo divertendo un po'! Vuoi unirti?- Rispose con tono sarcastico sganciando una bella risata in faccia al rosato, che cieco dalla rabbia
tirò un pungo nello stomaco del moro facendogli uscire un rivolo di sangue dalla bocca.
*coff*
Tossì Gajeel sputando il sangue formatosi in bocca.
-Non basta questo per fermarmi, idiota!- Detto questo Gajeel incominciò a picchiare il ragazzo, ripetutamente senza fermarsi. Picchiava nelle parti più sensibili, sferrava cazzoti
e calci. Fino a quando vide che il ragazzo cadde a terra tramortito.

--

-Juvia è a casa!- Urlò Juvia appena varcò la porta di casa sua.
-Oh bentornata c'è un persona di sopra che ti sta asp.- Si interruppero i genitori vedendo le ferite che la ragazza riportava sul corpo.
-Cosa hai fatto Juvia!- Gridò la mamma correndo dalla figlia.
-Niente, Juvia sta bene! Vuole solo andare in camera sua!- Disse scansando la mamma e salendo le scale che portavano alla sua stanza.
Stava per aprire la porta ma vide che stranamente era semi aperta, strano, in genere la chiudeva sempre, e i genitori sapevano quanto la figlia ci tenesse sul fatto che nessuno dovesse entrare in camera sua.
Aprì ulteriormente afferando la maniglia di ottone, e vide un ragazzo di spalle seduto sul suo letto.
Sganciò un urlo talmente forte che pure gli uccelli seduti sui fili del telegrafo volarono via.
Il ragazzo spaventato si girò di colpo, ma appena vide che era Juvia si tranquillizzò.
-Juvia, sono Gray! Sono venuto a porgerti le mie scuse, quello che ho fatto l'altra volta è imperdonabile- Si scusò Gray chinando la testa senza incrociare lo sguardo della ragazza.
L'aria era tesa, il moro non sapeva come fronteggiare quella situazione dato che non era mai entrato in camera di una ragazza, soprattutto se quella ragazza l'aveva picchiata.
-J-juvia non vuole perdonare!- Disse -Queste sono le ferite che hai fatto sul suo corpo!-
Gray rimase di sasso, non voleva fare quelle cose sul serio.
-Scusa ripeto! Ti prego perdonami! Non vole.- Il ragazzo mentre si avvicinava per chiedere scusa inciampò sul caricabatterie del telefono della ragazza e in un attimo si ritrovò sopra di lei.

--

Gajeel se ne andò, si era sfogato abbastanza con Natsu e la ragazza non gli interessava più.
Passati un paio di minuti, Lucy riuscì ad alzarsi e vide Natsu sdraiato a terra.
Corse in suo soccorso e lo appoggiò sulle sue gambe.
Non sapeva cosa fare in quelle situazioni.
Cercò di dargli qualche colpetto ma niente, non si riprendeva.
Lo alzò in piedi, si avvolse un suo braccio intorno al collo e lo trascinò davanti al portone di casa sua, era l'unica soluzione che gli era venuta in mente.
Prese le chiavi , le provò tutte ma per fare presto nessuna di quelle entrava.
Finalmente riprovando la chiave entrò e un rumore di sblocco fece capire che la porta si era aperta.
Salirono le poche scale di quel basso palazzo e in un attimo erano gia davanti a casa della ragazza.
Finalmente Natsu riprese i sensi e si accorse che la ragazza lo aveva trascinato da sola.
-Ehi cosa stai facendo?- Chiese il rosato con tono stranito e scostandosi dalla ragazza.
-Scusa, cercavo solo di aiutarti,quel tipo ti ha picchiato tante di quelle volte da farti svenire!-
Detto questo la ragazza aprì la porta e entrarono in casa.
Un odore buonissimo pervase Natsu che non poteva far altro che annusare in modo visibile.
Lucy con tono interrogativo chiese cosa stava facendo e il ragazzo le rispose che l'odore che aveva in casa era buonissimo.
La ragazza sorrise, un sorriso tanto bello quanto puro.
Il rosato ne rimase affascinato.
-Luc....ehm....Biondina, i tuoi non ci sono in casa?- Chiese sedendosi sul divano accanto all'entrata della casa.
-I miei sono morti.- Rispose con tono cupo e abbattuto.
-Scusa non volevo- Disse.
Poche parole bastarono per creare tensione.
Ci furono attimi di silenzio interminabili, lunghissimi che sembravano non finire più.
Lucy cercò di interrompere il silenzio: -Vedo che non sei messo bene, vieni stenditi sul letto, ti accompagno in camera mia-
Natsu arrossì, anche lui non era mai entrato in casa di una ragazza tantomeno nella sua camera.
Aperta la porta, un prrofumo ancora più intenso di quello che sovrastava la casa lo travolse.
Si lasciò andare annusando quel buon'odore.
-Puoi stenderti lì, quello è il mio letto, fai come se fossi a casa tua, io vado a preparare qualcosa da bere, sicuramente avrai sete-
Li per lì il ragazzo non le rispose era troppo incantato da tutto quell'odore.
Ma poi ritornò al presente e rispose
-Ah si...Grazie-

--

Gray arrossì visibilmente.
Le loro facce erano a un palmo di distanza, il petto di lei era pressato sul torace di lui ed entrambi avevano le gambe avvolte in quelle dell'altro.
Anche Juvia arrossì, non aveva mai avuto un ragazzo in stanza non ne aveva avuto neanche uno così vicino.
Juvia sentì qualcosa che da sotto si irrigidiva, non capì cosa era fino a quando il suo cervello realizzò;
-Gr..Gray....Ha..Hai...Il...beh...Il coso...- Disse Juvia diventando rossa come un peperone cercando di scansarsi.
-MIO DIO!- Urlò Gray accorgendosi che si era risvegliato il suo istinto maschile.
Veloce come un lampo si alzò, prese le sue cose cadute a terra e uscì velocemente dalla casa.
Juvia rimase per un attimo distesa sul pavimento, fissa a guardare il muro, forse non gli era dispiaciuto così tanto.

* * * * *

Ciao Cari! :3
Eccomi qui :D *che palle* Direte voi  ahahah
Comunque anche questo capitolo è corto. Ormai mi arrendo, non posso farci niente x.x
Vabbè spero che corto o lungo che sia il capitolo è piaciuto.
Ora vi lascio in pace :3
Adios amigos!
DebChan c: 


Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Levy the BOSS ***


Capitolo 5:

Levy the BOSS.

Gajeel se ne tornò a casa con ancora il bastone della ragazza in mano.
Abitava nel ''ghetto'' di Magnolia,un posto tutto loro.
Ognuno possedeva la propria casa, vicina a quelle degli altri e nessuno poteva entrare nei loro quartieri, se non si possedeva
un particolare marchio di riconoscimento.
Il moro, mostrando il timbro, si fece strada verso il suo appartamento.
Ad attenderlo c'era il capo di tutta quella losca organizzazione, il fulcro di tutti i guai successi alle ragazze.
-Gaaaajeeeeeel- Disse con tono prolungato una figura bassa dai capelli azzurri.
-Cosa vuoi gamberetto?! Ho fatto quel che volevi, lasciami in pace ora-
-Ma come?! Vabbè, vorrà dire che ''ricompenserò'' qualcun'altro- Ribattè con tono malizioso, quella piccola persona di nome Levy.
-Eh no! Ora vieni qui, d'altronde le ragazze le ho picchiate IO per te, non altri- Rispose Gajeel fiondandosi dalla ragazza stesa
su un grosso divano di pelle rossa.
Già, Levy era la causa di tutti i problemi.
Lei era il ''boss''.
In quel quartiere comandava tutto e tutti, controllava sempre chi entrava e chi usciva.
Aveva un fidanzato, Gajeel, lo pagava per svolgere le missioni al posto suo e quando tornava lo ricompensava con qualcosa che al moro faceva
molto piacere.
Si divertiva sempre a provocarlo.

---

-Ecco qui Nats....u..- Si interruppe Lucy vedendo il ragazzo dormiente sul suo letto.
Si ricordò di quando gli toccò i capelli la scorsa volta e arrossì.
Voleva rifarlo, adorava sentire sotto i polpastrelli quei morbidi capelli rosa.
Immersa nei pensieri vide anche quanto era carino quando dormiva; Gli occhi chiusi con delle ciglia lunghe, un sorriso stampato in volto e
quella posa accovacciata, quasi a sembrare un bambino.
La tentazione era troppa e si avvicinò.
Posò la bibita sul tavolo, prese la sedia che era sotto la scrivania e la poggiò accanto al letto.
Ci si mise a sedere e allungò il braccio verso i capelli del rosato.
Finalmente li toccò, per una seconda volta, magari era esagerato ma per lei erano come una droga.
La sua mano andava da sola; sembrava ondeggiare tra quei capelli appuntiti.
-Lucy!- La ragazza ritirò di scatto la mano e sobbalzò dalla sedia -E' la seconda volta che ti trovo a toccarmi i capelli!-
-S..scusa , scusa da vero!- Rispose con tono sottomesso, quasi da sembrare un cane bastonato.
-Fa niente! Se vuoi ti puoi sedere qui..- Disse Natsu picchiettando la mano sul letto a indicargli di sedersi.
-No no, stai pure, io prendo la sedia!- Fece Lucy avviandosi a prendere la sedia scansata per quel forte balzo.
Ma qualcosa le impedì di muoversi, anzi, la tirò indietro.
Era Natsu, la afferrò per il braccio e la portò accanto a sè.

---

Juvia non voleva saperne di alzarsi, quel pavimento così fresco dove un attimo prima Gray le era caduto addosso le sembrava così accogliente.
Si rotolava da un fianco a un altro come una supplì e ripensava a quanto era accaduto.
Si rendeva conto che non lo poteva perdonare così però non sapeva di preciso quale era quella sensazione che la bloccava ogni qual volta che diceva ''Juvia non perdona'', proprio non se lo spiegava.
Passati un altro paio di minuti la ragazza si alzò fiaccamente e chiuse la porta, lasciata aperta in precedenza dal ragazzo.
Si diresse verso il letto; si mise in orizzontale, con piedi e mani che le uscivano di fuori.
Si affacciò dal letto e allungò una mano al di sotto di esso.
Tirò fuori un diario di colore blu e qualche conchiglia come decorazione.
Lo aprì e prese una penna poggiata sulla costina di esso.
Scriveva, scriveva e scriveva.
Scriveva quanto fosse successo in quei giorni, il dolore che ha provato ma anche quelle strane sensazioni che gli frullavano per la mente quando lo vedeva.
Passò un'ora precisa e lei era ancora li a scrivere; la rilassava.
A forza di scrivere si stava rendendo conto che i sentimenti che gli ronzavano e che la bloccavano si stessero trasformando in amore.
Non ci voleva credere ma era così.
Chiuse di scatto il diario, riinfilò la penna dentro e lo scaraventò nuovamente sotto il letto.
Cosa gli succedeva?! Aveva forse paura di essersi accorta dei suoi versi sentimenti?!
Non se lo spiegava proprio.
Si rialzò di colpo, un lieve giramento di testa causato da quel forte balzo la pervase ma si ristabilì subito.
Scese dal letto, prese le chiavi di casa, la borsa e aprendo la porta di camera sua ripercorse frettolosamente le scale.
Voleva andare a crercare Gray.

---

-Ehi Gajeel così mi fai male, sei pesante!- Disse Levy scansando il ragazzo.
-Che palle! Non ti va mai bene niente...- Rispose Gajeel con tono stufo.
-Scusa è che mi hai fatto veramente male! Vabbè, vado a chiudere le finestre, non si sa mai, qualcuno potrebbe vedere i nostri atti impuri!- Ridacchiò la ragazza guardando maliziosamente Gajeel.
Il moro si alzò -Vado a chiuderle io- e sbrigandosi per poter poi passare al sodo chiuse tutte le finestre presenti.
Ritornò sul divano dalla sua ragazza e incominciò a baciarle il collo.
Poi le accarezzò  e in fine passò le mani sotto la maglietta.
-G-Gajeel...ti amo- Disse con un filo di voce la ragazza dai capelli azzurri.
-Anche io Lev- Venne interrotto Gajeel da dei colpi alla loro porta.
Levy con non curanza e con una forza enorme scansò il ragazzo da sopra di sè e sistemandosi capelli e vestiti si diresse verso la porta.
-Chi è?!- Chiese ancora da dentro la stanza.
-Sono Gerard, aprimi è successo un bel guaio!-
-Maledizione sempre nei momenti più belli- Ribattè Gajeel dall'altra parte della stanza.
Levy guardando male il ragazzo si rigirò ad aprire la porta.
Fece entrare Gerard.
-C'è un un grosso problema, si è venuto a sapere che il capo di tutta l'organizzazione sei tu Levy!- Disse il ragazzo.
-Maledizione! Nessuno lo doveva venire a sapere! Se scopro chi è stato lo ammazzo con le mie stesse mani- Urlò in faccia a Gerard che non aveva colpe.

---

-C-c-c-cosa stai f-f-facendo Natsu?!- Balbettò Lucy cercando di scanzarsi dal rosato.
-Lo vuoi proprio sapere cosa sto facendo?! Non ti conviene...- Disse penetrandola con lo sguardo.
-No...natsu fermati- Implorò la bionda sentendo che il ragazzo le allungava le mani sulle cosce.
Sembrava non volesse smettere, le carezzava l'interno coscia, le passava le mani dietro la schiena e le soffiava in una orecchio.
Non si riconosceva più.
-Natsu b-basta- Disse Lucy guardando il ragazzo nel tentativo che la lasciasse.
Natsu la scansò e si alzò dal letto.
-Ehi stupida, cosa credi che ti avrei fatto?! Nessuno sarebbe capace di farsi venire pensieri perversi su di te..Ahahah- Rise il ragazzo guardando Lucy che era ancora seduta sul suo letto.
La ragazza con uno scatto fulmineo si alzò e raggiunse il ragazzo.
Gli sferrò uno schiaffo in pieno volto e con aria soddisfatta disse -Beh ora che ti ho sciupato il tuo caro visino anche con te non verrebbero pensieri perversi!-
Natsu incredulo di ciò che aveva appena fatto la ragazza prese la sua roba e se ne andò.
Non lo fece vedere ma era rosso in viso.
A lui Lucy piaceva e anche parecchio.
-Maledetto Natsu, non bastava solo il pensiero del mio bastone a farmi preoccupare, ora ti ci metti anche te!- Urlò Lucy chiudendosi la porta dietro le spalle dato che il ragazzo se ne era andato.

---

-Juvia troverà Gray, costi quel che costi, lo troverà e lo perdonerà!- Disse Juvia ansimando mentre correva...

* * * * * *

Incomincio col dire che ringrazio veramente tutti per aver recensito la scorsa volta o per aver solamente letto, mi fa sempre un sacco di piacere leggere e rispodere ^-^
Lalala *fa finta di niente e scappa*
No okay vi faccio aspettare così tanto e viene fuori questo schifo, ma che cosa bella eh?! ^-^ NO.
Mi scuso per tutto :c Per la lunghezza, per il modo di scrivere che è peggiorato e non so come mai e per la discarica che è venuta fuori x.x
Non aggiungo altro stavolta, mi dispiace da vero tanto :c
DebChan

P.s: Per chi mi volesse seguire su Tumblr sono DebChanPanda come sempre :3 (ringrazio di cuore chi lo farà :'3) 


Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Finalmente poteva iniziare la mia vendetta ***


Capitolo 6:

Finalmente poteva iniziare la mia vendetta.

Era inverno, le giornate cominciavano ad accorciarsi e le temperature diminuivano a vista d'occhio.
A Magnolia gia nevicava, quella neve così soffice che ricopriva i tetti delle case e l'erba dei parchi.
A Lucy piaceva quella stagione; Chiudersi in casa e dalla finestra guardare quei fiocchi che cadevano
lentamente.
Con quelle giornata non si poteva andare più di tanto a giro, quindi si metteva sotto le coperte tenendo con una tisana a portata di mano
e qualche fazzoletto sul copriletto; non si sa mai, un eventuale raffreddore con quel freddo ci poteva stare.
-Il bastone!!!- urlò a se stessa alzandosi col busto dal letto.
Non ci poteva credere! Tutti questi pensieri le avevano fatto scordare una cosa a cui era molto affezionata.
Rimuginava in continuazione sul da farsi. Andava avanti e indietro per la stanza in cerca di qualche ricordo che la potesse aiutare a ritrovare quella cosa a lei cara.
Un flash back le tronò in mente e pensò a Gajeel.
Quando l'aveva picchiata teneva il suo bastone in mano e appena se ne andò lo portò con sè.
-No basta, ora vado da quel bell'imbusto e gliela faccio vedere io! Sono forte del resto, anch'io vengo considerata una bulla quindi non ho problemi.-
Pensò stringendo le mani in due pugni ben saldi.

---

-Gerard esci per favore, voglio parlare un attimo con Gajeel- Disse Levy buttando Gerard fuori dalla porta dell'appartamento.
Levy si avviò verso il divano e di tutto peso ci si sedette.
-Gajeel vieni un attimo qua.- Impose Levy guardando il suo ragazzo.
Gajeel senza batter ciglio si mise accanto a Levy e la guardò con fare interrogativo.
-Gerard ha detto che sanno chi sono e cosa faccio, sanno che sono il capo dell'organizzazione, come pensiamo di risolvere la situazione?!- Disse Levy cercando aiuto nello
sguardo del ragazzo.
-Levy non so chi può averlo saputo però prima vorrei sapere come mai ce l'hai tanto con quelle ragazze.- Rispose Gajeel afferrando delicatamente la minuta ragazza per le spalle.
-Lo vuoi proprio sapere? E così sia.-
-Ero alle medie, un freddo giorno di autunno. Non avevo molti amici ma sapevo di poter contare su due persone: Lucy e Juvia. Loro erano un esempio per me, sapevano socializzare e
fare amicizia con tutti. Così fecero anche con me e da lì diventammo migliori amiche. I giorni diventavano più sereni da quando loro erano al mio fianco, nessuno ci poteva dividere.
Fino a quel giorno...Il giorno. Durante la settimana, dopo la pausa pranzo andavamo in bagno sempre in gruppo, per divertimento, si sa come sono fatte le ragazze, ma quella volta non fu così.
Come al solito, finito il tempo concesso per pranzare tornammo in aula e chiesi a Lucy e Juvia se mi avrebbero accompagnato al bagno come di consueto, ma quella volta dissero di no perchè
Juvia aveva dimenticato il suo borsello nella mensa e Lucy la voleva accompagnare. Le avrei potute accompagnare anche io ma non resitii e andai in bagno da sola.
Aprii la porta dei bagni femminili, entrai nella toilet e uscii per sciacquarmi le mani ma non andò così. Appena aprii il rubinetto dell'acqua due ragazze mi aggredirono da dietro senza
avere la possibilità di scappare.
Mi strattonarono,mi piacchiarono ripetutamente fino a quando, vedendo che non facevo di nulla per ribellarmi, si stufarono e se ne andarono.
Mi lasciarono abbandonata e senza forze; Non riuscivo a muovere un dito.
Ma non sapevano che avrei dichiarato vendetta di lì a poco. Sapevo chi era il mio nemico. Erano state Lucy e Juvia...Nella confusione mentre mi picchiavano vedevo sfocato ma riuscii ad intravedere dei ciuffi
di capelli biondi e un braccialetto che solo Juvia indossava. Finalmente potevo iniziare la mia vendetta.- Disse Levy sbattendo un pugno sulla superficie soffice del divano.
-L...Levy...Ma come fai ad esserne sicura?!- Ribattè balbettando il moro.
-Zitto Gajeel! So cosa faccio e la prossima volta se non vuoi tu, le picchierò io!-
-Bah,fa un po' come ti pare! ora esco!-
-Gajeel.....Il bastone della ragazza, cosa ci fai, perchè esci con quello?!- Disse Levy guardando storta il ragazzo.
-Vado a stuzzicare un po' il rosato e la sua sgualdrina.- Rispose Gajeel ridendo e uscendo da quell'appartamento dove poco prima Levy gli aveva confessato tutto.

---

-Juvia sta correndo da un bel po', a Juvia fanno male le gambe!- Disse la ragazza dai capelli blu affiancandosi a un muro.
-Però Juvia vuole trovarlo!- Pensò.
Così facendo si scostò dal posto in cui si era fermata e riprese a correre.
Guardava nei bar in cui era passata davanti credendo che magari potesse fermarsi in quei posti a bere qualcosa.
Ma ancora niente, dopo una decina di bar circa non lo trovò.
Si stava quasi arrendendo , la sera stava cominciando a calare prima del solito dato che era inverno.
Juvia prese il cappotto che aveva sotto braccio a se lo mise sulle spalle, arreggiendolo dai lati con le mani per non farlo cadere.
Girò i tacchi e se ne andò.
Stava ripercorrendo la strada che aveva fatto poco prima quando un uomo le si piazza davanti: era Gray.
La ragazza senza guardare chi fosse, si scansò da davanti all'uomo e riprese il percorso.
Ma Gray la fermò.
-Juvia cosa ci fai da queste parti?!- Disse il ragazzo con ancora la mano di Juvia nella sua.
-Oh Gray, Juvia non ti aveva vista! In realtà ero venuta a cercare te!- Rispose Juvia, questa volta guardando il ragazzo negli occhi.
-Cercare....me?! E perchè?!- Disse Gray con tono interrogativo avvicinandosi di più alla ragazza.
Juvia fece un passo indietro.
-Juvia voleva accettare le tue scuse! Quello che hai fatto è brutto...molto brutto..ma so che le tue scuse erano sincere!- Affermò Juvia incrociando le mani al petto.
-Ah beh, sono contento! Ma non c'era bisogno di venire fin qui!- Disse Gray prendendo nuovamente la mano della ragazza.
-Si invece, per Juvia c'era bisogno, ora Juvia se ne va! Si è fatto tardi!- Ribattè con tono insolente e girandosi dalla parte opposta, dando le spalle al moro.
Gray lasciò la mano della ragazza ma si mise davanti a lei in un solo scatto.
Juvia non aspettandosi quella mossa non indietreggiò e il ragazzo le rubò un piccolo bacio.
-Co-cosa fai Gray! T-ti sembra il modo? Stupido!- Juvia detto questo se ne andò, non gli sferrò uno schiaffo o chissà cosa come pensava Gray, se ne andò e basta. Quella cosa fece male al cuore di Gray.
Preferiva almeno un pugno, così le sarebbe rimasto addosso un piccolo dolore, mai quanto quello inferto alla ragazza, ma almeno lo faceva sentire meno in colpa.

---

Lucy si aggirava per le vie di Magnolia con aria di sfida.
Fino a quando non intravide con la coda dell'occhio uno dei ghetti più famosi della città per la sua criminalità.
In un lampo era gia nella direzione che poi l'avrebbe portata in quel posto allontanato da tutti.
Pochi passi e fu lì: Due persone costeggiavano l'entrata del ghetto, un cancello enorme le si innalzava davanti agli occhi.
Deglutì e si fece coraggio.
- Salve, Sono Lucy...Vorrei parlare con un ragazzo di nome Gajeel, mi è possibile?- Disse guardando i due uomini con tono ben saldo.
-NO.- Disse l'uomo postato sul lato destro del cancello mentre l'altro non faceva altro che limitarsi a guardare.
-E' important.- Venne interrotta Lucy prima di finire.
-Se non vuoi farti male è meglio che te ne vada!- Ribadì l'altro uomo.
Lucy non voleva mettersi a discutere o fare a botte, in quel periodo ne aveva passate tante.
Se ne andò voltando le spalle a quegli edifici che molto probabilmente custodivano il suo bastone.
Era gia a metà strada, ormai le mancava poco ad arrivare a casa.
Da lontano però, a pochi metri da destinazione intravide una figura venire verso di lei: correva velocemente e aveva qualcosa in mano.
Inizialmente la ragazza non capiva chi fosse e un po' intimorità cominciò a fare qualche passo indietro fino a quando, strizzando gli occhi per vedere meglio, intravide dei capelli rosa e a punta.
Era sicuramente Natsu.
Quando finalmente tutti i lineamenti della figura si scoprivano Lucy poteva affermare la sua supposizione.
-Natsu!- Disse la ragazza con tono di sfida, lo stesso che aveva usato prima con quegli uomini.
Lucy notò cosa aveva in mano il ragazzo, non poteva essere più felice di così.
-I...Il mio bastone!!- La bionda corse dal rosato puntando gli occhi solamente sul bastone.
-Lucy!- Disse il ragazzo porgendo gentilmente l'aggieggio a Lucy.
-Grazie! Ma...come hai..fatto?!- Chiese Lucy afferando il bastone che Natsu aveva in mano.
-Eheh...Trucchi del mestiere!- Disse Natsu con aria divertita.
-Ancora a prendere in giro?! Non ti è bastato tutto quello che mi hai fatto?! Dimmi dove hai preso il MIO bastone!- Tuonò Lucy minacciando il ragazzo, che si ritrocò con il bastone davanti al volto.
-L'ho preso da Gajeel, contenta? L'ho fatto per te! Non so bene a cosa ti serva e perchè ci tieni tanto...Ma l'importante è che sia riuscito a dartelo.- Rispose Natsu chinando la testa.
-Ehm...Scusa...Beh gra.- Lucy venne abbracciata da Natsu, un abbraccio breve ma caldo.
Una sensazione che non si dimenticava facilmente.

* * * * *

Ehi ehi :3
Si lo so, il capitolo è osceno e per di più corto! ahah
Ma è venuto anche troppo lungo stando a quanto volevo scrivere in precedenza.
Volevo mettere un capitolo dedicato solo alla storia di Levy e al bastone...
Ma alla fine ho fatto una capitolo ''normale'' ._.
Vaaaabbè....Tanto la storia del bastone sarà nel prossimo capitolo :D
Coomunque so che nel genere ho messo..:romantico , erotico e sentimentale ma fin'ora neanche l'ombra ahah
MA NON PREOCCUPATEVI :D
Nel prossimo capitolo metterò un bel po' di cosette....eheh...Chi ha orecchie per intendere intenda (?)
Vabbè miei cari, alla prossimah!
DebChan :3

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Tre baci per tre ragioni ***


Capitolo 7:

Tre baci per tre ragioni.

Levy dopo aver confessato, si alzò dal divano su cui era seduta e andò a prepararsi una tazza di cioccolata calda per levare la tensione.
-Dannato Gajeel- Pensò -E' ovvio che siano state Lucy e Juvia, cosa ti fa pensare il contrario?! Stupido.-
Assaggiò un piccolo sorso di quella bevanda, ma scottava troppo e con noncuranza, come suo solito fare, riappoggiò la tazza sul tavolo.
-Dannahhione, la linhua- Bofonchiò, bevendo subito dopo un sorso d'acqua fresca.
-Uffa, ci vorrebbe qualche alcolico per dimenticare,altro che cioccolata...ma non ne ho nemmeno uno!- Disse tra se e se la ragazza mentre rovistava in tutte le dispense.

---

Per un momento Lucy rimase impietrita dall'azione del ragazzo ma poi con delicatezza, a sua volta, lo cinse intorno a se.
Natsu alzò la testa e la guardò dritta negli occhi, subito dopo sciolse l'abbraccio che li aveva legati per poco tempo.
La ragazza non capì il perchè di quel gesto ma realizzò appena il rosato le domandò la cosa a cui prima o poi doveva rispondere.
-Lucy, mi devi spiegare perchè quel bastone è così importante per te! Cos'è che ti lega a quell'oggetto?-
La bionda lo guardò perplessa e senza accorgersene delle lacrime le rigarono il viso.
-Eh..ehi non volevo farti piangere...- Disse Natsu riabbassando la testa come aveva fatto in precedenza.
-No, non preoccuparti- Disse Lucy -Mi sembra logico che tu lo debba sapere dato che sei riuscito a riportarmelo.-
I due si misero su una panchina a pochi metri da dove si erano abbracciati e dopo qualche minuto di attesa la ragazza cominciò a raccontare la storia del suo prezioso oggetto.
-Sai Natsu, io non conosco la tua infanzia,non so se è stata un'infanzia gioiosa o meno, ma devi sapere che la mia non è stata delle migliori.- Disse.
-Mia madre morì a causa di una grave malattia non curabile quando ancora non riuscivo nè a parlare nè tantomeno a stare in piedi...Le domestiche si occupavano di me.
Mio padre non voleva più a starmi vicino dato che col passare del tempo, diventavo sempre più simile alla mamma.
Per questo motivo cominciò a non farmi più vedere la luce del sole, per paura che anch'io facessi la sua stessa fine. Venni segregata in casa, senza più vedere un prato fiorito o un bambino della mia età.
Crebbi senza amici e senza una figura materna perchè mio padre non si risposò.
Col passare del tempo cominciò a maltrattarmi prima a parole poi a fatti.
Non avevo più fiducia in me stessa, niente autostima e senza più amore verso il prossimo.
Cominciai seriamente ad odiare tutti in quella dimora, non ce la facevo più.
Fortunatamente i miei nonni sapevano tutto, ma non potendo aiutarmi per via della potenza economica di mio padre, mi regalarono questo bastone che finora mi ha protetto, sia da mio padre che dagli altri.
Tuttora riesce a darmi la forza che mi serve per andare avanti. Lo so non può sembrare niente di speciale ma per me è come un patrimonio da custodire gelosamente.- Disse Lucy diventando più triste e malinconica.
-Mi dispiace....Ma in fondo solo così si riesce a diventare forti no? Non sempre le cose vanno per il verso giusto ma la vita va avanti lo stesso! Ora hai degli amici che ti vogliono bene, hai me!-
Natsu rendendosi conto di ciò che gli era appena uscito dalla bocca arrossì lievemente e si alzò dalla panchina.
-Ehm..Lucy sta incominciando a piovere! A momenti verrà giù un diluvio! Meglio muoversi, ti accompagno io a casa...- Disse il ragazzo per spezzare la tensione creatasi in quel momento.
Fu la pioggia a salvarlo da quel momento di imbarazzo.
Così dicendo anche Lucy si alzò annuendo e raggiunse Natsu in pochi passi.
Non riuscirono ad arrivare a casa che cominciò a piovere violentemente, tanto da farli bagnare da testa a piedi.
-Etchiù!- Starnutì Lucy quasi in faccia al ragazzo.
-Ehi, il mio bellissimo visino si sporcherebbe!- Disse sarcasticamente Natsu guardando la bionda che si fece scappare un piccolo sorriso.
-Come mai ridi?- Chiese Natsu , ridendo a sua volta, a una Lucy che ormai tramutò il sorriso stampato in volto in una evidente risata a pieni polmoni.
-Ahahah e tu avresti un bel...un bel...ahahah...un bel faccino?- Rise Lucy tenendosi le braccia attorno alla pancia per contenersi.
Il rosato aggrottò le sopracciglia e gonfiò le guancie, fino a quando non si accorse che la ragazza era diventata un po' troppo rossa in viso.

---

-Juvia...- Sussurò Gray a se stesso, quasi a dire di raggiungerla.
-Juvia...Juvia...Juvia..- Non riusciva più a togliersi quel nome dalla testa.
Così dicendo le corse immediatamente dietro.
-JUUUVIAA!- Gridò il ragazzo che correva all'impazzata per raggiungere la ragazza.
Juvia si fermò di scatto, ma non si girò per guardarlo in faccia.
-Juvia ascoltami, mi pento di quello che ho fatto!- Disse Gray con le mani sulle ginocchia per via della fatica sprecata in quella corsa.
-Ancora?! Juvia ha gia sentito queste parole molte volte! E pensare che Juvia inizialmente voleva perdonarti! Ma dopo questo..- Disse la ragazza trovando il coraggio di girarsi e guardarlo negli occhi.
-Juvia, scusa..scusa...SCUSA!- Urlò il moro -Scusa per tutto! Ma ora se ti va colpiscimi! Era quello che volevo dall'inizio...-
Sentite quelle parole, Juvia non voleva rispondere, gli sembravano parole false dette da una persona, per lei, altrettanto falsa.
-Volevi che ti colpissi?!- Disse Juvia.
-Solo così ti saresti pulito la coscenza eh?!- Urlò mentre comninciò a piangere e ad avvicinarsi al ragazzo.
-Cosa avresti fatto dopo uno schiaffo o un ..pugno?- Disse - Saresti stato bene per tutta la vita? Non credo.-
-Juvia smettila...- Disse Gray cercando di andarle incontro.
-Smettila Gray! Smettila di prendermi in giro! Smet.- Juvia venne interrotta.
Non ci voleva credere. Un altro bacio.
-Questo era per le scuse.-
La ribaciò.
-Quest'altro era per dirti che non ti prenderei mai in giro-
La baciò nuovamente e con più passione, ma sfiorandole soltanto le labbra.
-E quest'ultimo è per dirti che ci tengo a te.-
Juvia smise di piangere, forse per lo shock o per la sorpresa, ma smise.
-Gray...Io non ti credo, ma stavolta non scappo.- Disse guardandolo con tenacia, dritto negli occhi.
-Prima di violentarmi neanche mi conoscevi! Non sai come sono, non conosci il mio carattere!! Come fai a dire di tenere a me?!- Disse la ragazza prendendo i lembi della gonna e serrandoli in due pugni ben saldi.
-Non è questo il punto Juvia...Io tengo a te per quel poco che ti conosco! Per la tua semplicità e per la voglia di ricominciare anche dopo una cosa del genere!- Rispose Gray facendosi cadere una piccola lacrima
che asciugò subito con il dorso della mano.
-Io tengo troppo a te per lasciarti a qualcun'altro...Quindi ti chiedo scusa per tutto...Spero tu mi capisca...- Disse di nuovo Gray girandosi dalla parte opposta, per tornare a casa.
-Gray fermo....- Disse Juvia sciogliendo i pungi per prendere Gray dalla maglia.

---

Levy si arrese e rinunciò a trovare qualche alcolico che faceva al caso suo.
Dopotutto, si servivano per dimenticare, ma lei non voleva dimenticare affatto cosa gli era accaduto anni fa.
Si accostò al bracciolo del divano e ci si mise a sedere.
-Uhmm...Vediamo...Quale era il numero? Ah si..345...- Disse Levy ad alta voce anche se in casa non c'era nessuno.
-''Pronto?''- Giunse una voce dall'altra parte del telefono.
-Gajeel sono io! Levy!- Disse la piccola ragazza pieni di grinta.
-''Ah dimmi..''- Rispose il moro.
-No è che..Devo mettere in atto la vendette contro le ragazze, con le mie stesse mani! Ma senza un buon piano non posso compicciare nulla! Torna subito a casa!- Urlò Levy al telefono.
-''Va bene , va bene arrivo ma stai calma!''- Borbottò Gajeel riagganciando la telefonata.
-Tsk. Pare che quella abbia le ''sue cose'' ogni giorno, altro che una volta al mese- Pensò il ragazzo, posando bruscamente il telefono in tasca e tornando fiaccamente verso casa.

---

-Lucy...Lucy?!- Disse Natsu prendendo un braccio della ragazza e avvolgendoselo al collo.
-S..sto bene! Mi gira un po' la testa! Andiamo a casa di corsa, credo di avere la febbre!- Rispose Lucy allungando il passo e rendendolo più veloce.
Natsu la seguì cercando di stargli dietro.
-Hai le chiavi di casa a portata di mano?- Chiese il rosato con aria interrogativa.
-Si si sono qui! Ma non ti fermi un po'?- Disse Lucy guardando Natsu che si era fissato a guardare il mazzo di chiavi luccicanti sotto quel tintinnio della pioggia battente.
Passarono pochi secondi.
-Uhuh?!- Fece Lucy, quasi a disincantare il ragazzo muovendogli le chiavi a un palmo dal naso.
-Ah si, beh se per te non è un disturbo mi fermo!- Rispose il ragazzo seguendo la bionda che aveva appena parto il portone.
Salirono nell'appartamento e Natsu, sapendo gia dove fosse la stanza della ragazza ci si fiondò.
- Ehi Natsu! Un po' di chalance...- Disse Lucy ironicamente seguendolo.
Ma appena arrivò in camera sua rimase un po' allibita.
-Natsu, mi gira la testa, perchè ti sei gia piazzato sul letto?- Sbuffò Lucy, irritata dal comportamento infantile del ragazzo.

---

-Uhu?- Gray si rigirò nuovamente.
Non capiva.
Si, in fondo si era dichiarato, ma non credeva che Juvia reagisse fermandolo.
-Gray, mi scoccia dirlo, ma mi sei sembrato sincero- Disse la ragazza avvicinandosi al ragazzo.
-Juvia...Non possiamo parlare di queste cose in mezzo alla strada! Vieni da me!- Rispose il moro prendendo la mano della ragazza con cui l'aveva afferrato.
-Mi sono stancata di questo tira e molla però! Andiamo a casa e spieghiamo tutto una volta per tutte. Intesi?!- Ribattè la ragazza inpuntandosi fino a che il moro non le dava una risposta.
-Ok ok, andiamo e spieghiamoci tutto a vicenda.- Disse il ragazzo facendo strada.
Juvia, anche se non lo dava a vedere, non vedeva l'ora di entrare nella stanza di un uomo.
Sopratutto se quell'uomo era Gray.
Era eccitata, così tanto da accellerare il passo per arrivare in fretta.
Juvia era una ragazza pura, ma quando si trattava della persona che ''gli piaceva'' cambiava totalmente.

---

-Scusami Lucy!- Disse il ragazzo alzandosi velocemente dal letto per non farla arrabbiare ulteriormente.
Guardando di nuovo il ragazzo mentre si alzava Lucy si sdraiò.
-Lucy la vuoi misurare la febbre?- Chiese il rosato.
-No tranquillo, tanto sicuramente ce l'ho! Ahahah, che carino che sei!- Rispose la ragazza ridendo insensatamente.
-Lucy...La febbre ti sta mand....- Si interruppe il ragazzo vedendo Lucy che davanti ai suoi occhi si levava i vestiti bagnati -...ando il cervello in tilt.-Finì, diventando paunazzo in viso.
-Ehi Natsu, ahahah, non mi trovi carina anche tu?- Chiese Lucy. Oramai i sintomi della febbre incominciavano a farsi vedere.
-Si Lucy..ma copriti! Ormai sei rimasta in biancheria intima!- Rispose Natsu , sfilando il copriletto e buttandolo addosso alla bionda, nel tentativo di coprirla.
-Natsuccio ma cosa, ahahah, ma cosa stai facendo? ahahah- Lucy sembrava ubriaca..Non si riconosceva più.
Natsu arrossì definitivamente, pure le orecchie e la fronte stavano bollendo.
Non sapeva quanto poteva resistere a lungo, dato che gli istinti maschili si stavano risvegliando.
-Ehi dai vieni qui!- Disse Lucy alzandosi col busto e afferrando Natsu per il colletto della maglia.
-Lucy, no..io non...- Lucy riuscì a portare Natsu accanto a sè.
Non resisteva, era una sofferenza per lui non fare niente in quel momento.
-Natsu, mi sembri un ciocco di legno! Ahahah, dai su non dirmi che non ti piacciono queste!- Rise Lucy cercando di slacciarsi il reggiseno.
-No Lucy basta, stai raggiungendo il limite- Rispose il rosato cercando di alzarsi.
Effettivamente Lucy non si rendeva conto di ciò che stava facendo in quel momento, ma per Natsu era come vedere una normale Lucy solamente più vogliosa.
-No, no, no! Tu resti qui! Ahahah!- Disse, ridendo nuovamente la bionda, che lo riportò giu afferandolo da dietro.
-Su Natsu, levati la maglietta!- Propose la ragazza cominciando a sfilargliela da sotto.
Batsa, anche Natsu era al limite.
Cedette.
Si levò la maglietta e si riabbassò nel letto insieme a Lucy.
La ragazza si girò verso il volto del ragazzo e lo baciò, tanto a lungo da sembrare un'eternità.
Al rosato dava fastidio questa situazione, credeva che se ne stesse approfittando, ma non sapeva che Lucy...Stava fingendo.
La ragazza amava quel ragazzo che , pur essendo a prima vista un tipo sulle sue, l'aveva aiutata in qualunque situazione.
Lucy sapeva che quello che faceva era sbgliato, ma non voleva aspettare altro tempo.
La mattina dopo si ritrovarono nudi nel letto, con un solo lenzuolo bianco a coprirli.
La bionda lo amava, e all'amor non si comanda.

* * * * *

Salve salvino cari!
Si si lo so!
Ci ho messo anni per fare un capitolo, ma non avevo nè tempo nè ispirazione.
E' stato un disastro! Non mi sono mai soffermata così tanto su un capitolo >.<
Peeeeerò...Ammetto che a differenza degli altri è venuto più lungo!
Yay c:
(Anche se fa schifo ,quello rimane! Ahahah)
In questo capitolo volevo descrivere molte più cose nella parte Nalu e Gruvia...
Ma non ho fatto nè l'una nè l'altra.
Levy e Gajeel, bèh si li ho lasciati un po' in disparte in questo capitolo...Ma d'altronde doveva essere un capitolo puntato sulle due coppie principali!
Eh.. u.u
Vabbè nel prossimo farò una bella Gruvia :3
E per levy e Gajeel lascerò più spazio! :)
Vabbè vi lascio c:
Ci si sente!
Baci, DebChan

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Il piano ''B'' ***


Capitolo 8
 

 

Il piano ''B''.

 

-Gajeel, finalmente sei arrivato!- Disse la ragazza mentre andava ad aprire la porta.
Fece entrare il ragazzo e si accomodarono sulle sedie attorno al tavolo della cucina.
-Siediti- Disse Levy indicando il posto vuoto - Abbiamo molto di cui parlare..-
Gajeel si sedette e spavaldamente poggiò sul tavolo i suoi piedi; un bel 46.
Levy non disse nulla e sedendosi anche lei, a sua volta mise i piedi sul tavolo come il suo ragazzo.
-Allora Levy, di cosa volevi parlarmi di tanto urgente da farmi tornare a casa?- Chiese Gajeel mettendo il piede sinistro sul destro.
-Come ti ho gia spiegato, devo vendicarmi di Lucy e Juvia..Ma non so ancora come fare, mi serve il tuo aiuto.- Disse Levy guardando fermamente negli occhi il moro.
-Ti darò il mio aiuto anche se non sono convinto che siano state loro due.- Rispose il moro levando i piedi dal tavolo e alzandosi.
-Gajeel, sono sicura! Non c'è tempo di pensare a questo, devi solo stare zitto e aiutarmi!- Disse la ragazza alzando il tono di voce.
-Va bene, va bene.- Annuì il ragazzo che ancora non voleva credere alla versione della ragazza.
-Ok, per prima cosa bisogna sapere dove sono! Troviamole e portiamole qui...Se non saranno loro a venire, saremo noi che andremo da loro.- Disse Levy levando i piedi e poggiando le mani per farsi leva.
-Se vuoi posso mandare qualche uomo a pattugliare la zona..- Rispose il ragazzo avviandosi alla porta.
-Va bene, non vedo l'ora di vedere dove si sono cacciate quelle dannate.- Disse sottovoce Levy.

---

Lucy era rimasta inerme nel letto, con un solo lenzuolo a coprirgli le intimità.
Fissava Natsu con uno sguardo dolce.
Alzò un braccio e delicatamente lo poggiò sul volto del ragazzo.
Scansando i capelli del rosato cominciò ad accarezzargli teneramente la gota; Dei movimenti leggeri permettevano alla ragazza di sentire sotto i polpastrelli i lineamenti del ragazzo.
-Basta! Ma che sto facendo?!- Pensò la bionda - Dovrei pensare a come uscire da questa situazione piuttosto che accarezzargli il viso!-
Lucy si levò le coperte di dosso e si alzò dal letto.
Si mise le ciabatte, e ancora nuda, rimase a fissare il ragazzo, che ancora dormiva beato sul suo letto.
-Meglio che mi metta qualcosa addosso- Così dicendo la ragazza prese i suoi vestiti arroncinati sul pavimento e se li infilò.
Tornò accanto al letto e cominciò a dare dei colpetti sulla spalla del ragazzo.
-N..Natsu svegliati!.. E' gia tarda mattina!- La ragazza ripetè testuali parole per un decina di volte fino a quando il rosato decise di aprire gli occhi.
Non vedeva bene cosa stava accadendo intorno a lui, la luce del sole lo aveva momentaneamente acciecato e faticava a distinguere gli oggetti.
Non appena mise a fuoco ogni dettaglio della stanza , si alzò sul busto con uno scatto da felino e alzò le coperte; Realizzò che era nudo.
Riabbassò il lenzuolo e diventò paunazzo in volto.
Fissò la ragazza: -Lucy...c-che è successo i-ieri sera?-
-Ehm Natsu...ecco..io..- La bionda non ce la fece a continuare e andò a chiudersi in bagno.
-Luuucy! Non ti ho accusato di nulla! Sto solo cercando di capire, non ricordo niente!- Urlò il ragazzo per farsi sentire.
-Natsu..va a casa che è meglio per tutti e due, eh?!- Disse la ragazza sbloccando la porta e uscendo solo con la testa.
-No Lucy. Non voglio andarmene finchè non mi spieghi cosa è successo!- Sbuffò Natsu mettendosi i boxer e appoggiandosi allo stipite della porta del bagno.
-Natsu, l'abbiamo fatto ok? Credo che si capiva anche senza spiegarlo...Quindi se non è di troppo disturbo vestiti e vai a casa.-
-Ok..ok...Ma se devi pentirtene così la prossima volta non deve succedere più nulla!- Disse il rosato andando verso la stanza della ragazza per rimettersi i vestiti.
-Ah perchè ci sarà un prossima volta?- Ghignò la ragazza.
-Ehm..no nessuna prossima volta..uff- Natsu si rivestì e stava per andarsene quando una piccola mano gli afferò il polso.
-Natsu, spero che ci sia un prossima volta!- La ragazza gli diede un piccolo bacio sulla guancia.

---

Bastava voltare l'angolo e Juvia avrebbe visto per la prima volta la casa di un uomo. Di Gray.
-Graaaaay.- Urlò una voce maschile alle loro spalle.
-Juuuuvia.- fece altrettanto una voce femminile ma grintosa.
I due ragazzi si girarono di colpo e si ritrovarono a pochi metri di distanza da Levy e Gajeel.
-Hei Gajeel, le guardie non li avranno trovati, ma c'è molta più soddisfazione e scovarli con le proprie mani eh?- Disse la ragazza dando un colpetto di gomito sul fianco del moro.
-Ovvio.- Rispose fermamente il ragazzo.
-Che cosa volete da noi?- Disse Gray con molta calma restando sul posto.
-Niente..Abbiamo solo qualche conto in sospeso con la ragazza dai capelli blu accanto a te!- Rispose la minuta ragazza al fianco di Gajeel.
-Da me? Juvia non ha conti in sospeso con nessuno!- Disse la ragazza in tono spavaldo alzando il mento.
-Ah no?- Ribattè Levy - Ti ricorda qualcosa l'episodio del bagno alle medie?-
-Bagno? Ma di che stai parlando Levy?!- Alzò i toni, Juvia, sentendo quel tono smorfioso da parte della ragazza.
-Ti faccio venire a mente i ricordi a suon di botte mia cara ragazza!- Levy strinse i pugni e lentamente si avvicinò a Juvia.
-Ferma lì, non so veramente di cosa stai parlando!- Disse Juvia indicando di fermarsi con i palmi delle mani.
-Se se...Fatto sta che ho fatto tutta questa strada per venirti a cercare e non mi ritiro di certo indietro!- Avanzò sempre di più Levy.
-Basta ragazze! Spiegatevi come stanno le cose senza mezzi termini!!- Cercò di fermarle Gray.
-Ehi Gray, sta da parte, non sono affari che ti riguardano!- Disse Gajeel fermando il ragazzo mettendogli un braccio davanti.
-Basta Levy non so veramente cosa tu stai pensando di me ma- Levy interruppe la ragazza.
-Shh..shh..shh. Non voglio sentire scuse, a proposito, dov'è l'altra?- Disse Levy guardando la ragazza e mettendosi l'indice davanti al naso, a volergli inficare di stare zitta.
-Non so dove sia, ma prometti che se la faccio venire qui spieghi tutto e non ci saranno più malintesi! perchè non mi sembra un comportamento maturo il tuo!- Replicò juvia che stava perdendo le staffe.
-Zitta ho detto!- urlò la ragazza minuta - Chiama l'altra e ne riparleremo.

---

-Lucy...smettila così mi provochi!- Disse il ragazzo togliendole la mano dal polso.
-Dai Natsu, eheh, so che in fondo non resisti più!- Rise maliziosamente la bionda -Mi piaci Natsu, ormai te ne sarai accorto! Quindi un solo bacio, uno solo! Per favore!- Supplicò infine.
-Va bene ma sappi che non mi sei mai piaciuta! E mai mi piacerai! E' solo per compassione!- Disse il ragazzo avvicinandosi al volto di Lucy.
*Drriinn Driiinn*
-E' il mio cellulare! Vado a rispondere!- Lucy si girò, voltò le spalle al ragazzo e andò a prende il telefono di corsa.
-Menomale- pensò il ragazzo -Ogni volta che gli sto vicino a malapena mi controllo, figuriamoci se l'avrei baciata, sarebbe successo come l'altra sera..Anche se non ricordo nulla.-
Lucy si sedette sul letto e rispose al telefono mentre Natsu era rimasto davanti alla porta d'ingresso.
-Pronto?- Dall'altra parte del telefono una voce familiare alle orecchie della ragazza rispose. Era Juvia.
-Ehi Juvia! Dimmi tutto!- Disse la ragazza poggiando il telefono tra la spalla e la testa per avere le mani libere.
-Cosa? Devo venire li? Ma perchè?- Domandò mentre metteva a posto tutta la confusione presente nella stanza.
Natsu ovviamente era ancora sulla porta a fissare invano la situazione.
-Okok, non so cosa voglia Levy ma verrò. 5 Minuti e arrivo!-
La ragazza staccò il telefono.
-Natsu c'è un piccolo problema che devo andare a risolvere...Juvia dice che Levy è tornata...Non so cosa voglia! Meglio che vada!- Disse la ragazza sorpassando Natsu e aprendo la porta.
-Vengo con te, per l'ennesima volta!- Rispose il ragazzo aiutandola ad aprirla ulteriormente.
-No Natsu, stavolta me la vedo io! Non insistere per favore!- Disse la ragazza scendendo le scale dell'appartamento e ritrovandosi sul marciapiede.
-Ok ok! Sarà fatto! Torno a casa! E' di qua..Passiamo per strade diverse quindi ciao!- Salutò Natsu con un grande sorriso.
-Ciao ciao!- Salutò la ragazza a sua volta.

---

-Sta arrivando!- Disse Juvia mettendosi il telefono in tasca e guardando nuovamente Levy.
-Perfetto! Non vedo l'ora che sia qui...- Ghignò maleficamente la ragazza girandosi a guardare Gajeel.
Levy ce l'aveva fatta, poteva finalmente mettere in atto il suo personale piano ''B''.

 

* * * * *

Ehilà ragazzuoli! c:
Finalmente ce l'ho fatta a pubblicare un altro capitolo! ._.''
Mi spiace per farvi aspettare così tanto per un misero capitolo ma non ce la faccio coi tempi! Gomen! :c
Vabbè mi scuse per la lunghezza ma volevo lasciare un po' di suspance!
Spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto!
P.s: Dedico questo capitolo a una delle mie migliori amiche Otani_Risa ... :3
(Vedi che ci penso a te?! Tsk.)
Ahahah!
Alla prossima ragazzuoli c:
DebChanPanda


( Se le dimensioni del testo sono sballate è perchè ho fatto casino con l'HTML, non mi ci trovo bene con questo nuovo! :c )
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1989460