Larger Than Life

di StayWeird
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ecco la mia vita. ***
Capitolo 2: *** Sotto il vischio. ***
Capitolo 3: *** Thoughts. ***



Capitolo 1
*** Ecco la mia vita. ***


Larger than life, chapter  one.
Era notte fonda, e come sempre avevo solo le mie cuffiette e il mio quaderno a farmi compagnia. Intorno a me era buio, come poteva esserlo una notte di Dicembre. Ero delusa, da tutto ciò che mi circondava. Avevo scoperto che i miei idoli sarebbero venuti nel mio paese, come avevo potuto credere che li avrei davvero incontrati? Come facevo ad illudermi così? Non avete capito niente di ciò che ho scritto, eh? Ecco tutto: Ho chiesto ai miei di poter andare al loro concerto, con la mia migliore amica Elle. Ma loro, no. Cosa volevano di più da me? Ero la migliore studentessa della mia classe, aiutavo in casa. Così, ero li. Ah.. non mi sono presentata. Mi chiamo May, mi chiamo così perché i miei genitori si conobbero nel mese di Maggio, ho 14 anni, capelli lunghi castani e occhi neri. Amo la musica, suono il piano e la chitarra da quattro anni e canto da.. beh, sempre. Sin da quando ero piccola, i miei mi dicevano che ho sempre amato cantare. Ed era vero. Stavo scrivendo una nuova canzone, che comprendesse tutto ciò che provavo in quel momento. Si chiamava “Larger Than Life”, ascoltando la musica dei miei idoli. Chi sono? I One Direction. Non so spiegarmi come mai loro, loro. Come tutte le directioner, anche io avevo un “preferito”: Niall James Horan. Erano gli occhi, o forse il sorriso o il modo in cui cantava. Non so, ma provavo qualcosa di forte per lui. Non sapevo a ciò che stava per accadere, non ne avevo idea, fino a che..

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Capitolo 2
*** Sotto il vischio. ***


Larger than life, chapter two. Strappai via le cuffie, buttai il quaderno e scoppiai in un pianto soffocato. Tutto quello che avevo nascosto, doveva uscire fuori. Sono stata vittima di bullismo da circa sei mesi, non sono un autolesionista però. Due ragazze, Jessie e Maky, erano loro le “bulle” della scuola. Mi addormentai e la mattina mi svegliò quel rompiscatole del mio fratellino piccolo Brian: “MAAAAY, MAAAY!” “Che vuoi?” “La colazione e pronta.” “Ti voglio bene anche io, bro.” “Non capisco mai le tue battute.” “Non devi capirle, infatti!” Non mangiai nulla, avevo un vuoto dentro. I miei idoli erano nel mio paese e non potevo vederli. L’unica persona che poteva capirmi era la mia migliore amica Elle, era bellissima, davvero. Aveva lunghi capelli biondi ed occhi azzurro cielo. La chiamai: “Buongiorno, per così dire.” Le dissi addormentata. “Non che lo sia. Detesto tutti.” Diceva così quando era incazzata. Ci accordammo per vederci, andammo da Milkshake, una specie di bar. Prendemmo un caffè e discutemmo di quanto la nostra vita sia orrenda: “Amore, adesso devo andare.” Mi disse alzandosi. “Va bene, ciao dolcezza, ci sentiamo in serata.” Le dissi. Subito dopo realizzai che non avevo un passaggio per tornare a casa e dato che era la vigilia di Natale non credo c’erano autobus. Passarono un gruppo di ragazzi su dei motorini, non si vedeva la faccia perché coperta dai caschi. Stavano facendo i scemi, impennando e urlando. Dissi ad uno di loro: “Hey tu! Se hai così tanta benzina da sprecare, perché non mi porti a casa?” “Salta su.” Mi disse avvicinandosi. Ridacchiai e girai i tacchi, ma lui mi seguì col motorino. “Okay, che vuo.. aspetta..” lo guardai meglio e vidi due occhi azzurri che non potevo non conoscere. Slacciai il cinturino del casco e glielo sfilai lentamente e vidi lui, il mio idolo, una delle persone che riusciva a farmi ridere e piangere contemporaneamente. “Directioner?” mi disse lui. “So che può sembrarti sfacciato, ma mi faresti un autografo? E scusa per averti trattato così..” “Scuse accettate, dato che sai chi sono mi risparmio le presentazioni.. quindi perché non passiamo alla parte dove mi dici chi sei?” era diventato rosso come la maglietta che indossava. “Giusto.. mi chiamo May, May Harrison.” “Davvero un bel nome…” “Umh..vuoi entrare?” eravamo arrivati ormai e quindi.. perché no. “Okay.” Mi disse sorridendo, amavo quando sorrideva. Gli si accendeva una luce negli occhi che consideravo.. magica. Era tutto il mio mondo, quando sorrideva poteva illuminare un intera città. Entrammo in casa e andammo in camera, avevo ancora gli strumenti per terra dato che li avevo suonati prima di uscire. “Suoni?” chiese prendendo in mano la chitarra. “Bhe.. ci provo.” Risposi ridendo, non ero certo bravissima. Cominciò a suonare “Be Alright” di Justin Bieber. “Mi dispiace, e che quando vedo una chitarra non riesco a non cominciare a suonare, e come se un adrenalina mi salisse nelle vene.” Una volta finita la canzone. “Ti capisco, quando canto o suono e come se fossi completamente un'altra persona, una ragazza sicura di sé, e non la ragazza timida che tutti conoscono.” “Visto che sei una directioner, che ne pensi di conoscere gli altri? Ti passo a prendere domani alle sette, saremo a Napoli per un mese, sai..” “Ne sarei felice, Niall.” “Si e fatto tardi, devo andare.” Mi disse. “Ti accompagno!” gli dissi fermandolo. Arrivammo fuori casa e lo salutai, andandomene ma sentì qualcosa che mi tirò indietro. “Sai che pianta e questa?” e alzò gli occhi indicando la pianta sopra di noi. “No.. perché?” gli chiesi ridacchiando. “Si tratta di vischio, una ragazza e un ragazzo quando sono sotto il vischio devono baciarsi..” mise le mani sui miei fianchi e mi trascinò a sé. Poi mi baciò accarezzandomi i capelli, lentamente e dolcemente.

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Capitolo 3
*** Thoughts. ***


LARGER THAN LIFE, CHAPTER THREEE. Non avevo parole per quello che era successo. Anzi forse una si: inaspettato. E bellissimo. E.. non so neanche come descrivere quel momento dato che fu cosi speciale. Si allontanò da me e aveva le guance rosee, per il freddo forse o per il suo colorito irlandese, sembrava uno di quei pupazzetti che stringeresti a te fino a stare male. -Scusami, ora crederai che io sia uno sciocco..- sussurrò spostandosi. -No, non ti credo uno sciocco, non ti preoccupare. Allora ci vediamo domani, okay?- dissi. Sicuramente stavo avvampando. -Va bene, a domani!- disse salendo sulla moto, fece cenno con la mano e sparì nei vicoli delle strade di Napoli. Appena entrai decisi di chiamare Elle, e anche un'altra mia amica directioner di nome Clary. Mi beccai un bell’urlo nel timpano, da entrambe. Parlammo per un po’ di ciò che era successo e loro andavano sempre più fuori di testa. Decisi che mi sarei vista con entrambe al parco e l’ora concordata arrivò in fretta, presi la borsa e corsi fuori casa, oppure avrei rischiato di perdere l’autobus. Appena scese mi trovai proprio di fronte al parco e le ragazze mi aspettavano lì. Clary era molto più bella di quello che ricordavo, non la vedevo da due mesi, ma ricordavo i suoi capelli nero corvino. -Oddio, non riesco ancora a crederci, tu hai baciato Niall James Horan!- mi dissero Elle e Clary in coro. -Ragazze, per favore abbassate la voce! Non devono sentirvi!- dissi rimproverandole. Diciamo che questo fu l’argomento per una buona mezzora, ma sentì qualcuno da dietro che mi chiamava: -May! Sono io!- sentì chiamare il mio nome. Mi girai ed era Niall. -Hey Niall! Che ci fai qui?- gli dissi molto imbarazzata. Notai che Elle fece un colpo di tosse che mi diceva “Presentaci, subito!” e così feci. Mi chiamò in disparte e mi disse che aveva dimenticato di darmi una cosa e mi porse un bigliettino con scritto il suo numero. Ovviamente, gli lasciai anche il mio .Mi chiese, inoltre di anticipare l’appuntamento alle nove del mattino, perché di sera erano occupati con il concerto. Chiesi alle ragazze e anche loro acconsentirono. Mi salutò con un bacio sulla guancia e se ne andò. Si erano fatte le dieci di sera e le mie amiche si fermarono a dormire da me dato che i miei erano fuori per lavoro e mio fratello era a dormire dal suo amico Paul. Stavo per addormentarmi quando mi arrivò un messaggio che diceva: “Hey May, sono Nialler. Volevo solo darti la buonanotte.. buonanotte bellissima <3 xx” e… beh, dopo quello mi addormentai col sorriso sul volto. -May! Cavolo, sveglia sono le otto!- mi svegliò Clary. Ero come.. stordita ma quando mi ricordai dell’appuntamento rinsanii finalmente. Mi vestii velocemente con una maglia di pizzo nera a maniche lungh e una gonna rossa con delle calze nere. Mi truccai pochissimo, giusto un po’ di mascara e matita e lasciai i capelli normali. Arrivò Niall a prenderci e quando gli chiesi dove andavamo, rispose che era una sorpresa e ci portò…..

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