Un adolescenza da criminali di Anel (/viewuser.php?uid=247108)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 3 ***
In
realtà non era vero che la Gaia stava richiamando Rose, ma
era Rose che voleva dire alla Gaia, come la madrre aveva preso la
notizia, solo che non voleva dirlo alla madre, anche se era ignara del
perchè.
Cosa c'è? - Chiese la Gaia, rispondendo al telefono.
Mia mamma è felice che io frequenti David, ma mio padre non
lo sa neanc'ora... Comunque ciao - Rispose Rose, riandando in camera
sua.
Ciao... Non pensavo che tua madre la prendeva bene... Ma meglio
così... Volevo chiederti una cosa importante... Ma non me la
ricordo... - Disse poi, l'altra.
Mmm... Come la prenderà mio padre... Cosa
indosserò... - Disse incerta Rose.
Ah... Cosa indosserai? - Domandò, repentinamente, Gaia.
Visto che non sapevo cosa mettermi, anche perchè non so in
che posto andiamo, David mi ha dato un indizio, e mi ha detto di
vestirmi con qualcosa di comodo, ma molto elegante... E quindi mi sa
che indosserò delle ballerine nere, con un abito che mi
arriva fino a sopra il ginocchio, anch'esso nero. Metterò
anche un rossetto rosso e degli orecchini argento. - Rispsoe
l'amica.
Si, ti immagino bene! Per me ti porterà in uno dei
ristoranti di suo padre... - Disse la Gaia.
Io spero di no... Metti se ci sono anche i suoi genitori.... - Disse,
quasi spaventata, Rose.
Almeno gli conosci subito e ti levi il pensiero... E poi i suoi
genitori mi sembravano abbastanza simpatici... - Disse Gaia.
E se mi fanno domande, ad esempio che liceo faccio?!? Cosa gli
rispondo? - Ribattè, Rose.
Di che è uno lontano da qui, e che per il fine settimana e
le vacanze torni a casa... E che sei anche la prima della classe...
Infatti se andassimo al liceo, tu saresti la più brava in
scienze, per cui non stai dicendo una grossa bugia.... - Rispsose Gaia.
Ok.... Alex ha smesso di fare i versi? - Domandò poi, Rose.
Si, è andato in un'altra stanza con mio padre, non ho capito
bene cosa dovevano vedere.... - Rispsoe la Gaia.
Due cervelli con lo stesso quoziente stanno andando a vedere
qualcosa... Che sarà sicuramente scema... - Disse Rose.
Esatto... Ora vado che sta tornando Alex. Ciao! - Esclamò in
fine la Gaia, per poi chiudere la chiamata.
Ciao - Disse Rose, anche se la chiamata era finita.
Rose si alzò dal suo letto, e andò verso la
camera di sua madre, e prese dall'armadio il vestito nero con la
scarpe, gli orecchini e il rossetto, e se gli provò.
Appena finì di provare i vestiti, la madre entro nella
camera, e notò la ragazza, con addosso i suoi vestiti.
Che cosa stai facendo? - Chiese Poison Ivy.
Visto che nel mio armadio non c'è niente di elegante ma
comodo... Ho trovato ieri questi vestiti nel tuo armadio... E visto che
mi sembravano perfetti, ho deciso che oggi li avrei provati - Rispose a
tratti la figlia.
Ivy stette ferma un attimo, am poi disse - A dir la verità
ti stanno bene... Va bene, puoi indossarli, ma non rovinarmeli, se no
non ti faccio più aprire il mio armadio, capito? - Disse
severamente, Ivy.
Grazie mamma! - Esclamò lei.
Shh... Non gridare che sta dormendo... - Disse quasi tirandole uno
schiaffo, la donna.
Scusa... - Disse Rose, abbassando la voce.
Ora dormo un pò anch'io che sono stanca.... Rose, mi
potresti giurare una cosa? - Chiese seriamente Ivy.
Si - Rispose lei.
So che tu hai 15, e vorresti dare o ricevere il tuo primo bacio, ma non
farlo... Qualsiasi cosa accada, non dare un bacio a nessuno! -
Esclamò a bassa voce, Ivy.
Ok... Ma perchè? - Domandò Rose.
Perchè ho paura che tu, essendo mia figlia, abbia preso da
me, delle funzioni, che solo le piante possono avere. Non ti sei mai
chiesta perchè io mi chiamo Poison Ivy? - Rispose
la madre.
Si, perchè sei come un edera, e visto che sei cattiva con
loro, hai aggiunto anche Poison, vero? - Disse la figlia.
Anche... Però io mi chiamo Poison Ivy, perchè
dentro le mie labbra si trova del veleno, e appena un uomo appoggia le
labbra sulle mie, lui muore avvelenato... In pratica come se toccasse
un edera velenosa, ma letale - Spiegò la donna.
Ah... E come facevi a baciare il papà? - Chiese Rose,
indicando il padre.
Noi non ci baciavamo molto spesso, ma quando ci baciavamo lui indossava
delle plastichine, che si attaccavano al labbro, che permettevano che
il mio veleno non gli facesse niente - Rispose Ivy.
Ok... Ma sei sicura che anch'io ho questa funzione? -
Domandò Rose.
Non finché non ci provi... - Rispose la madre.
Al prossimo colpo ci proverò... Uffa però... -
Disse tristemente la figlia.
Cosa devi fare? - Chiese Due Facce, scegliandosi.
Niente papi... Continua pure a dormire... - Rispose la figlia.
Si, dormo un pò anch'io... Tu Rose vai pure... - Disse vy,
sdraiandosi anche lei sul letto.
Rose si alzò e se ne andò, lasciando i genitori
da soli.
Di cosa stavate parlando? - Domandò Due Facce, non appena la
ragazza chiuse la porta.
Lei è fidanzata.... - Rispose la madre.
Due Facce non parlò per un pò, ma poi
realizzò tutto e disse - Com'è? -
Lui
sembra bravo, lo conosce da sempre... E vuole fare l'avvocato...
Però le ha già promesso che se fare l'avvocato
gli vieta di stare con lei, abbandona tutto... - Rispose Ivy.
Vuole fare l'avvocato... Fantastico... - Disse Due Facce, ancora scosso.
Dai... Harvey, lo sai che nostra figlia non si innamora facilmente, e
che questo ragazzo deve essere davvero bravo, per riuscire a
sopportarla... - Rispose Ivy, per poi sbdigliare e abbracciare l'uomo.
E quando lo vedremo? - Chiese lui.
E' ancora presto... Si conoscono da una vita, però stanno
insieme da pochissimo... - Rispose lei.
Cosa centra... - Ribattè l'uomo.
Shh...Dormiamo un pò... Sono tanto stanca... - Disse Ivy,
sdraiandosi completamente sul letto.
Va bene... - Disse lui, dandole un bacio sulla guancia e mettendosi
comodo, portando Ivy più vicina a lui.
Nello stesso momento...
Cosa vorresti mangiare sta sera? - Domandò Gaia a Alex.
Non
lo so... Qualsiasi cosa mi va bene... - Rispose lui, sedendosi sul
letto.
Sappi
che qualsiasi cosa cucina mia madre fa schifo... E che potresti
scambiare una bistecca per un minestrone, come è
già capitato a me... - Avvertì la Gaia.
Sono
abituato a questa cucine... Comunque guarda che sei già
fortunata a mangiare, io alcune volte non potevo neanche mangiare... -
Disse Alex, per poi stare zitto, e ripensare alla sua famiglia.
Ora
mangierai... Fai così, quando ti viene immante qualcosa di
brutto, cerca di pensare a qualcos'altro, e dopo poco tempo, il brutto
pensiero se ne andrà - Consigliò la ragazza.
Ci
proverò... Ma stavi parlando al telefono? -
Domandò Alex.
Si,
Rose mi ha richiamato - Rispose lei, con aria vincente.
Uf...
E quindi cosa indossa? Come l'hanno presa i suoi? - Domandò
lui.
Come
fai a sapere di che cosa stavamo parlando? - Chiese lei, sorpresa.
Avevo
sentitò un po' della conversazione in bagno, e adesso ti
avrà risposto, e poi, che lei usciva con David lo sapevo
già, me l'ha chiesto lui, se chiederle di uscire era una
buona mossa... - Rispose Alex.
A
ok... Comunque sua madre l'ha presa molto bene, suo padre non lo so, e
non ti dico cosa indossa... Se no magari lo dicia a David - Disse la
Gaia.
Come
farei a dirglelo? - Domandò Alex sorridente.
Con
il cellulare che hai in tasca... - Rispose fiera Gaia.
Cazzo...
Pensavo di averlo in borsa! - Esclamò perdente lui.
Cosa
volete da mangiare? - Si intromise Harley.
E'
uguale... - Disse Gaia.
Ok,
allora vi farò una bistecca! - Disse Harley sorridendo.
Ok...
- Disse triste la Gaia.
Lo
so che sei felicissima... - Disse ridendo Harley, per poi andarsene.
Lo
sai che tua madre è davvero simpatica! - Eslamò
Alex.
Per
favore... Puoi dire qualsiasi cosa, tranne che mia madre è
simpatica... Se mai è scema... - Rispose Gaia.
No...
Avete in comune un sacco di cose... I capelli, gli occhi, il fisico,
l'altezza, e anche una parte del caratttere... - Disse Alex alla
ragazza.
Non
ricordarmelo... Però è vero... Me lo dicono anche
tutti gli altri criminali... - Disse Gaia.
Voi
siete amici anche di altri criminali? - Domandò Alex.
Si...
Siamo abbastanza amici di Killer Croc, Mr.Freeze, e del Cappelaio
Matto... - Rispose la Gaia.
Non
lo sapevo... Ma io dove dormo? - Domandò poi, il ragazzo.
Nel
mio letto! - Esclamò Gaia felice.
E
tu dove dormi? - Chiese lui, terrorizzato.
Con
te! - Rispose la Gaia.
Ah...
Sappi che io non rieco a dormire in uno spazio... Così... -
Disse il ragazzo.
Perchè?
- Domandò lei.
Perchè
io sono un tipo molto caloroso, e sono abituatio a dormire nel mio
letto da solo, senza le coperte, e solo con le mutande - Rispose Alex.
Sappi
che io non ingombro molto, e se ti do fastidio dimmelo che mi sposto...
Comunque mi piacerebbe molto vederti in mutande... - Disse la Gaia,
sorridendo.
Lo
so che sono uno molto sexy... Ma comunque io preferirei
l'incontrario... - Disse lui.
Che
scemo! Qualche volta ti accontenterò... Ma ora no... - Disse
lei, danogli un bacio sul naso.
Parla
l'intelligentona... - Disse ridendo, mentre le dava un pizzicotto.
Ahi...
Perchè ogni volta che stiamo così bene, mi devi
tirare un pizzicotto! - Esclamò lei.
Perchè
se no non staremmo così bene... Se ti do un pizzicotto vuol
dire che mi piace stare così - Spiegò il ragazzo.
Quindi
più pizzicotti mi dai, più vuoi stare con me! -
Esclamò contenta, Gaia.
Certo
- Disse, dandole un altro pizzicotto.
Venite
a mangiare... - Si sentì urlare.
I
due si alzarono e andarono nella sala da pranzo, dove Harley aveva
già preparato tutto, e il Joker stava mangiando quella
sbobba.
Alex,
se non ti piace dimmelo - Disse Harley, dandogli il piatto.
E
tu signorina, vedi di mangiare qualcosa, oltre alle schifezze che mangi
sempre... - Disse, non più dolcemente, Harley.
Gaia
fissò per un pò il piatto, e poi disse - Non
possiamo andare dalla zia a magiare... -
No,
tuo padre non vuole mai andare da lei, anche se quando ci va parla
sempre con Due Facce, e alla fine si diverte... E poi tu non mangi
quasi niente da lei, dici che la frutta e la verdura non sono cibi per
te - Rispose Harley, sedendosi anche lei.
Ce
nè ancora? - Si intromise Alex, che aveva già
finito la sua porzione.
Come
fai a mangiare quella roba?!? - Chiese meravigliata Gaia.
Ma
guarda che non è male... - Disse Alex.
Tieni
il mio! - Esclamò Gaia alzandosi e andando verso il frigo,
dove sapeva di trovare due fette di pizza.
Grazie...
- Disse lui, prendendosi il cibo.
Appena
Harley si girò verso la figlia, il Joker buttò
una buona parte del suo piatto in quella di Alex, che non disse nulla.
Sai
una cosa, che se ne frega! Tanto ci sono loro due che apprezzano
già come cucino! - Esclamò Harley.
Si...
Di cui uno a buttato tutto nel piatto di Alex... - Disse lei,
risedendosi.
Uff...
Disse lei, iniziando a mangiare, anche se alla fine, anche Harley
lasciò nel piatto quasi tutto.
Alle
otto e mezza...
Harley!
Vieni! Parlano del nostro colpo! - Disse il Joker, mentre stava
mangiando delle patatine.
Arrivo
Puddin! - Disse svelta lei, arrivando in meno di un secondo.
Nel
frattempo arrivò anche Gaia, accompagnata da Alex.
"C'è stato un altro
colpo del Joker, Harley Quinn e Gaia Joke, alla festa che il nostro
sindaco aveva fatto l'altro ieri, il bottino da loro
raccimolato sono numerosissimi gioielli, appartenuti alle persone
più ricche di Gotham. I criminali sono stati talmente bravi
e veloci che nessuno se ne accorse della loro presenza, e quindi il
nostro amico Batman non ha potuto salvare la situazione "
Aveva
appena annunciato a tutti, la giornalista.
Che
bravi che siamo! - Esclamò poi ,Gaia.
A
proposito, tu avevi rubato un gioiello per mia figlia quando avevate
solo 12 anni? - Chiese Harley Quinn.
...
Si... Ero già un bravo bambino... - Rispose con un piccolo
sorrido, lui.
Hai
ragione - Disse il Joker.
E
che poi avevamo detto che diventavamo dei criminali... Vedi, sembra che
diciamo cosa sceme, ma alla fine si realizzano... - Disse la Gaia.
Che
intelligenza... - Disse lui, annuendo con la testa.
Verso le undici...
Noi
andiamo a letto! - Esclamò la Gaia.
Ok
- Rispose Harley.
In
camera...
Io
mi cambio qui, mentre tu ti cambi in bagno - Spiegò la Gaia.
Non
potremo cambiarci tutti e due in camera? - Chiese con aria infantile,
Alex.
No...
Anche se mi piacerebbe parecchio... - Disse Gaia, per poi far uscire il
sua oragazzo.
Dopo
che si furono cambiati, andarono a letto.
Ti
puoi spostare, ho caldo... - Disse Alex.
Va
bene - Rispose lei.
Ancora
un pò... - Disse lei.
Se
vado ancora più in là, cado giù! -
Esclamò lei.
Uff...
- Disse seccato Alex.
Dai
vado sul divano... - Disse lei.
Sicura?
- Domandò Alex.
Si...
Ho già dormito diverse volte sul divano... Ormai sono
abituata... - Rispose Gaia.
Ok,
allora ci vediamo domani mattina. Buona notte - Disse stancamente.
A
domani. Dormi bene - Rispose Gaia.
Ciao
a tutti quanti! Finito anche il terzo capitolo.... Comunque scusate se
ho messo, alcune volte "la Gaia", so che è scorretto in
italiano, solo che io, da brava "polentona" (come direbbe mia zia), ho
messo gli articoli... Buona lettura, per favore recensite! Ringrazio
vic1967 e ary_cocca88 <3<3<3 !!!!
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Capitolo 2 *** Capitolo 1 ***
Ecco
la mia nuova fanfiction, che è il seguito di "Criminali si
nasce". Quo Rose e Gaia, hanno 15 anni, e ormai sono delle criminali a
tutti gli efetti, detto questo scrivo il primo capitolo. Ciao
e buona lettura da Tizia scema.
Cazzo ti vuoi sbrigare! E' mai possibile che tu sei sempre appiccicata
a questo telefono! - Rimproverò la figlia, Harley Quinn.
Arrivo mami... - Disse lei, saltando in macchina, e mettendosi il
telefono nella borsa.
Ci siete? - Chiese il Joker, spazzientito.
Si, parti! - Gridò Harley.
Il Joker partì, lasciando dietro di lui, una nube nera, che
proveniva dalla macchina, che superava di già i 100 all'ora.
Dove andiamo a fare il colpo? - Domandò Gaia, prendendo il
cellulare.
A una festa, data dal sindaco, piena di gioielli e altre cose luccicose
- Disse il padre, con tono infantile.
A ok. C'è anche Rose? - Chiese lei.
No, questo colpo ci interessa più a noi, per cui non l'ho
voluta disturbare - Rispose la madre.
Peccato... - Disse Gaia, mettendo il telefono in un nascondiglio della
macchina.
In pochi secondi, arrivarono all'edificio dove si stava svolgendo la
festa.
Ma
come facciamo? - Chiese Gaia.
Semplice...
Ho rapito due donne che dovevano fare una specie di spettacolo, e
adesso voi due vi mettete questi costumi e entrate in scena
normalmente, poi io, mentre gli altri sono concentrati a vedervi, rubo
tutte le cose preziose, e appena noto che qualcuno se ne è
accorto, o che sta per finire lo spettacolo, lancio del gas esilarante,
e scappiamo - Rispose l'uomo, sorridendo malvagiamente.
Ok,
papi! Bel piano, dove sono i costumi?!? - Domandò Gaia, per
poi guardarsi in giro.
Scordatelo,
mia figlia non indosserà questa robe, ha solo 15 anni. Cosa
dobbiamo fare, uno spogliarello?!? - Esclamò Harley, vedendo
i costumi.
Dai
mami... Tanto lo show lo fai te, io sto dietro a muovermi un pochino e
basta... - Provò a convincere la madre Gaia.
Ufff...
Va bene, ma stai dietro! - Esclamò lei.
Dai
su sbrigatevi, non abbiamo molto tempo prima che incominci la canzone -
Avvertì il Joker, dando il costume a sua figlia.
Alla
fine, Harley provò a fare sto spettacolo, anche se in ogni
momento, cercava di far andare sempre più dietro la figlia,
che voleva stare alla pari della madre, che riusciva ad intrattenere
molto bene gli ospiti.
Erano
passati quasi dieci minuti, e la canzone stava per finire, quando il
Joker, lanciò il gas esilarante, e tutti incominciarono a ridere,
cosicchè loro potessero scappare.
Dai
accendi l'auto! - Esclamò Harley al Joker.
Fatto,
tenetevi! - Esclamò lui.
Guarda
che bello che è Puddin! - Esclamò Harley Quinn,
tirando fuori dalal sacca un gioiello.
Si,
tienilo pure, tanto gli ho svaligiati tutti! - Esclamò
Joker, senza distogliere gli occhi dalla strada.
Grazie
Mr.J! - Urlò Harley, saltandogli addosso, e facendo sterzare
l'auto bruscamente.
Scusate
- Disse la stessa, appena Joker riuscì a riprendere il
controllo dell'auto.
All'accaglieria...
Guarda
che belli che sono, chissà come saranno felici i miei
prossimi soci, che dureranno una settimana - Disse il Joker.
Anche
Gaia si sedette per ammirare i gioielli conquistati.
Solo
rimpiango quel gioiello meraviglioso che avevano rubato tre anni fa,
era bellissimo... Quello che volevo tanto... - Disse Harley
fantasticando.
Si,
te lo volevo prendere, solo che non so quale criminale l'abbia preso...
Ed era anche molto semplice daa rubare... - Disse il Joker.
A
dir la verità io so chi ce l'ha... - Disse Gaia, prendendo
una bottiglia di acqua.
Chi?
- Chiese Harley, immadiatamente.
Io...
Me lo aveva regalato Alex tre anni fa... - Ammise lei.
Ti
avrà preso un falso... E' impossibile che un ragazzino si
mette a rubare gioielli... - Disse Harley.
Se
è un ragazzino sveglio, abile ed intelligente è
possibile... Però mostrami il gioiello! - Disse Joker.
Gaia
andò in camera sua, e prese il gioiello.
Eccolo!
- Disse lei.
Joker,
prese uno strumento che permetteva di capire se il gioiello era vero
oppure era un falso, e analizzò il gioiello.
Si...
E' quello originale! - Disse il Joker.
Che
bello che è! Ora lo provo! - Esclamò
Harley, entusiasta.
Ok,
aspetta che te lo allaccio! - Disse la figlia.
Mi
sta bene? - Chiese poi, la Quinn.
Si,
ti sta bene! Fa pandam con il costume - Disse il Joker.
Grazie
Puddin! - Esclamò lei.
Ok,
però ora toglilo, lo devo tenere nel tempo, non voglio che
si rovini - Disse la figlia seriamente.
Scusa...
- Disse scioccamente la madre.
Senti
questo è il mio primo regalo da lui, e quindi lo devo
costudire! - Si difese la figlia.
Va
bene... Anch'io avrei volto custodirlo, ma prima o poi le rose
muoiono... - Disse Harley Quinn sospirando.
Ti
ha regalato una rosa? E la zia non si è arrabbiata? - Chiese
Gaia.
No,
io e Ivy non ci conoscevamo ancora... - Rispose lei.
E
da quando la conosciuta sono incominciati i guai... - Disse Joker.
Dai...
Perchè ogni volta che parliamo della zia, dici qualcosa di
brutto su di lei... - La difese Gaia.
Perchè
mi sta sui coglioni! Non siamo mai andati daccordo, e mai andremo
daccordo - Rispose il Joker.
Ok,
basta! Noi andiamo a toglierci queste robe e a sistemarci! - Disse
Harley prendendo la figlia.
La sera...
Gaia,
cosa stai facendo? - Chiese Harley.
Sto
chattando con Rose, perchè? - Domandò Gaia.
Le
chiedi se domani ci possiamo vedere... - disse Harley Quinn alla figlia.
Yuppi!
Ok, mamma! - Rispsose Gaia.
Ha
detto va bene, ma a casa sua o qui oppure dove? - Chiese dopo
pochissimo tempo Gaia.
Dilleche veniamo noi! - Ripose la madre.
Ok!
- Esclamò felice lei.
Ora
però chiudi, che è quasi mezzanotte! -
Esclamò il Joker.
Ok
papi! - Esclamò Gaia.
Sua
madre le aveva insegnato che appena suo padre diceva di fare una cosa ,
doveva farla immediatamente, se no sarebbero stati quai seri, per
entrambe.
Il giorno dopo...
Ciao
Rose, mi sei mancata... - Disse Gaia, abbracciandola.
Anche
tu, è da una settimana che non ci vediamo... Però
mollami! - Disse Rose.
Vieni
in camera mia...- Disse Rose, prendendo la mano di Gaia.
Ok...
- Rispose Gaia.
In camera di Rose...
Ho
un problema... - Disse Rose.
Cioè?
- Chiese Gaia, sedendosi sul letto
David
mi ha chiesto di essere la sua fidanzata, e non so cosa risponfergli! -
Disse Rose, sedendosi vicino all'amica.
Accetta...
E' sempre stato perfetto con te... Siete perfetti insieme... - Disse
Gaia, entusiasta.
Non
so... - Disse incerta l'amica.
Dai...
Lo hai già fatto stare in pena troppo - La convinse l'amica.
Quando
lo vedo, cosa gli dico? - Chiese Rose.
Digli
che gli dai una possibilità... - Le consigliò
Gaia.
Va
bene... Ma non penso che tra noi due possa funzionare.... - Disse Rose,
insicura.
Perchè?
- Chiese Gaia.
Perchè
io sono una criminale, e lui vuole essere un avvocato, per cui, se
diventerà un famoso avvocato, non penso che riusciremo a
vederci facilmente. Non voglio rovinargli la vita... - Ammise Rose.
Non
è vero, potreste vedervi solo per il weekend, di nascosto. E
poi non è detto che diventerà un famosissimo
avvocato, anche se va parecchio bene al liceo... - La
consolò Gaia.
Sarà...
E a te come vanno le cose con il tuo Cake? - Domandò Rose,
alzando gli occhi.
Benissimo...
Domani sera usciamo... Ti andrebbe di fare un appuntamento a quattro?
- Chiese sorridendo la ragazza.
Va
bene, aspetta che confermo tutto a David... - Disse Rose, afferrando il
cellulare.
Mi
dai il suo numero? - Domandò Gaia.
Va
bene... - Accettò Rose, per poi dettargli il nuomero di
David.
Ora
però gli mando il messaggio... - Disse Rose.
Ha
detto va bene... Ora chiedo a mia madre se posso uscire - Disse Rose,
dopo pochi secondi.
Mamma,
domani sera posso uscire con Gaia e alcuni nostri amici? - Chiese alla
madre, Rose.
Va
bene... Basta che torni proma dell'una di notte - Rispose Poison Ivy.
Grazie
mami... - Disse Rose.
Ciao
zia! - Esclamò Gaia, buttandosi addosso a Poison Ivy.
Ciao
Gaia - Rispsose Ivy.
Gaia,
si ritirò su, e poi Ivy chiese a Harley - Da dove l'avete
tirata fuori la storia della "Zia Ivy? -
Perchè
una volta mi aveva chiesto se avevamo dei parenti, ma visto che non ce
ne abbiamo, da quel momento dice che tu sei la zia Ivy - Rispsoe
Harley, sorridendo.
E
mia mamma è la zia di Rose - Aggiunse poi, Gaia.
Ok,
dai tornate a cazzeggiare... - Disse Ivy, scherzosamente.
Va
bene... - Dissero entrambe, per poi andare nella camera di Rose.
L'indomani...
Erano
quasi le sette di sera, quando Harley si ricordò dire a Rose
che la cena sarebbe stata al "Mads' at night", che avvisò
anche David.
Arrivarono
per pimi Gaia e Alex, perchè loro si sarebbero trovati
prima, vicino a un altro locale.
Alex,
indossava dei pantaloni neri, con delle scarpe della Nike, e una felpa
nera con su scritto "Kiss The Crazy" in verde e viola.
Gaia
indossava una minigonna nera con una canotta nera, cone una striscia
rossa che le metteva in risalto la vita.
Cake,
non ti arrabbi se vengono anche Rose e David, vero? - Chiese appena
seduti al loro tavolo.
Ah...
Ma vengono come coppia o come nostri amici? - Domandò lui.
In
teoria come coppia... - Rispose l'altra sorridendo.
Meno
male... Alla fine David ce l'ha fatta a conquistarla... Se ero io avrei
già lasciato perdere dopo una settimana.... - Disse Alex.
Si...
Ma il nostro è stato amore a prima vista.... - Disse lei,
sorridendo.
Me
ne pento per questo... - Disse lui, alzando gli occhi.
Tanto
lo so che mi ami... - Disse lei, per poi dargli la mano.
Poi
arrivò anche Rose, che indossava un vestito simile a quello
di Gaia, solo che la striscia era verde.
Rose,
abbiamo messo il vstito che ci eravamo "comprate" insieme... - Disse
Gaia, notando il suo vestito.
Si...
E'' il più bello che ho... - Disse lei.
Fidati
tu stai male con tutto.... - Disse Alex, facendo una smorfia.
Detto
da te è un complimento... - Rispose lei.
Sapete,
sono felice quando litigate, mi fa capire che tra voi due non ci
sarà mai niente... - Disse Gaia.
Cosa?!?
Tra noi due non ci potrà essere mai niente... Lei ci ha
messo quindici anni ad accettare David... E non sai quante cose a
dovuto patire per lei.... Non ci penso neanche, piuttosto mi
faccio mettere in Arkham... - Rispose lui.
Poi
arrivò anche David, che indossava dei Jeans neri con una
felpa bianca e le scarpe della Nike nere.
Ciao
ragazzi - Disse lui quando arrivò.
Ciao
- Dissero gli altri.
Com'è
andato l'esame? - Chiese Rose.
Bene,
sono uscito con il 110% - Rispsoe lui.
Che
esame dovevi fare? - Domandò poi Gaia.
Non
era proprio un esame, ma dovevamo fare un progettoa piacere,
perchè il nostro prof di scienze voleva che la nostra scuola
rappresentasse un progetto che stanno facendo sulla protezione di un
tipo di pianta a via d'estinzione, e il più bello di tutti,
diventava lo sponsr ufficiale. Solo che il nostro prof ci ha fatto fare
anche un mini esame sul questa pianta, e io sono ho preso 110% e lode.
che è un ottima voto, per concludere l'anno - Rispose lui.
Ok,
voi cosa ordinate? - Chiese poi, Alex.
Ora
vediamo... - Disse Gaia, aprendo il menù.
Dopo
mangiato tutti e quattro i ragazzi andarono a fare una passeggiata che
durò fino a mezzanotte e mezza, poi ognuno
ritornò nelle proprie case, felice della bella serata,
passata con gli amici.
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Capitolo 3 *** Capitolo 2 ***
Il
giorno dopo...
Dai Gaia, ti vuoi alzare?!? - Esclamò Harley, mostrando
l'orologio, che segnava le undici e mezza, a sua figlia che era ancora
nel letto.
No... Stai zitta... - Disse lei, stravolta.
Non sei neanche tornata tanto tardi ieri sera... Eppure sei ancora
qui... - Disse ancora, Harley Quinn.
Fa niente... Io sono pigra... - Rispose senza forze, la ragazza.
Ok... Ma entro l'una ti voglio in piedi... - Disse Harley Quinn, per
poi uscire dalla camera della figlia.
Dopo all'incirca mezzora, Gaia si alzò.
Dov'è il papà? - Chiese, appena giunta in cucina.
Sta ancora dormendo... - Rispose la donna.
Uff...
Ma perchè lui non lo disturbi mai... E invece a me in
continuazione... E poi che cos'hai fatto all'occhio? -
Domandò lei, notando l'occhio viola.
Niente... Sono solo caduta dal letto. E poi ti ho svegliato
perchè Cake ti ha chiamato già cinque o sei volte
- Rispose la madre, con un dolce sorriso finale.
Perchè non me l'hai detto prima... - Disse lei, andando a
cercare il suo cellulare.
Arrivata in camera sua, Gaia vide tutto il casino che c'era, e
pensò "Meno
male che ho una schiava che pulisce tutto". Anche se un
pò le dispiaceva, perchè fin da quando aveva
visto la sua casa, era stata abituata a pensare che qualsiasi casino
faceva in casa, la madre avrebbe sempre pulito tutto, anche se
la maggior parte delle volte, suo padre si arrabbiava sempre con lei,
per qualche stupido motivo.
Dopo questa riflessione, Gaia allontanò il suo pensiero, e
chiamò Alex.
Ciao Alex - Disse lei.
Ciao Gaia - Rispsoe lui.
Perchè mi avevi chiamato? - Chiese poi Gaia, sedendosi sul
suo letto, e spostando la scatola di cereali, che era lì da
due giorni.
Perchè... Sai mia madre... Ora non c'è
più... E quindi ti volevo chiedere se potevo stare un
pò da te... Solo finchè non trovo qualche
lavoretto - Disse lui, sforzandosi.
Ah... Mi dispiace tantissimo... Cmq va bene... - Rispose Gaia,
diventando triste.
Grazie... Allora ci vediamo dopo... - Disse Alex, per poi chiudere la
chiamata.
A oggi pomeriggio... - Disse lei.
Gaia, andò da sua madre per dargli la notizia.
Mamma,
il mio ragazzo ha avuto un problema e quindi starà qui per
un pò - Annunciò lei tranquillamente.
E che problema ha? - Chiese, curiosa Harley.
Gli è appena morta la madre. Il padre è un
drogato con diversi problemi, che non vuole lasciargli la casa, e
quindi si ritrova da solo senza un posto dove andare... - Disse
velocemente lei.
Ah... Mi dispiace per lui... Quando arriva? - Domandò poi la
donna.
Oggi pomeriggio - Rispsoe lei.
Chi deve arrivare? - Domandò il Joker, mentre indossava solo
una canotta e dei boxer colorati.
Il mio ragazzo ha avuto un paio di problemi, e per questo viene da noi
per un pò - Rispose Gaia.
Assolutamente no... - Disse il Joker.
Ma papi... - Disse lei, per poi essere bloccata da lui, che ha ripetuto
- No, vuol dire no! -
Ma Puddin, lui sta vivendo la tua stessa situazione... - Disse Harley.
Joker mollò Gaia, e si avvicinò ad Harley Quinn,
afferrandola e tendo in mano un coltello, per poi dire - Ti ho detto
mille volte non ricordarmi il mio passato... Vuoi che ti cavi l'occhio
che ho già ferito? - Domandò lui.
Sei stato tu! - Esclamò Gaia.
Si, lei è mia e posso farci quello che voglio! -
Escclamò il Joker dandole un altro pugno, per poi farne
proseguira ancora altri.
Smettila! Non fa ridere! Le fai male! Lasciala! - Esclamò
Gaia piangendo, per poi tirare un pugno al padre.
Joker si bloccò per un attimo, e poi guardò
Harley che stava sanguinando, e la mollò.
Gaia, chiuse gli occhi forti, e si preparò a ricevere un
forte botta dal padre.
Hai paura di me? - Chiese lui.
Gaia, aprì gli ochhi lentamente, e poi si rese conto che
stava letteralmente tremando.
Si - Disse lei dopo un pò.
Il Joker fece una delle cose che faceva molto raramente,
cioè abbracciare sua figlia.
Gaia all'inizio stava sulla difensiva, ma dopo pochi secondi
abbassò la guardia e ricambiò l'abbraccio del
padre.
Il Joker sapeva quanto era brutto essere terrorizzati dal proprio
padre, per cui abbracciò la figlia, nella speranza che la
sua paura finisse all'istante.
Papà, mi prometti che non farai più niente alla
mamma? - Chiese Gaia, avendo ancora il respiro pesante.
Si, te lo prometto - Disse dopo pochi secondi.
Grazie - Rispose lei, per poi mollare il padre, e andando ad aiutare la
madre, che era per terra che agonizzava dal dolore,
Va tutto bene? - Domandò poi la figlia, dopo aver fasciato e
incerottato la madre.
Si, mi passeresti il ghiaccio? - Rispsose Harley.
Si mami - Disse Gaia, per poi andare a prenderle il ghiaccio.
Grazie - Rispsoe l'altra, prendendo il ghiaccio e portandoselo sulla
guancia.
Ora chiamo Alex e gli dico che non può venire... - Disse
tristemente Gaia.
No, può venire - Disse il Joker, che si trovava in un altra
stanza.
Grazie papi! Esclamò Gaia, per poi andarlo ad abbracciare.
Prego amore! - Disse lui, quasi ignaro di aver detto una cosa
così... Strana, dal suo punto di vista.
Gaia, andò in camera sua, lasciando Joker e Harley da soli.
Scusa - Disse Harley.
Il Joker per un pò non aprlò, ma poi le
Spiegò - Sai una cosa, oggi ho capito il vero significato
della frase "Tu sei mia". Significa che tu possiedi qualcosa, e che non
devi permettergli a nessuno di toccarla, ma se sei tu il primo a farle
qualcosa, non ha senso -
Quindi vuol dire che non mi farai più niente? - Chiese lei,
illuminando gli occhi.
Esatto, se no ti spacco, e non sarai più mia... - Disse lui.
Harley si alzò e raggiunse il Joker, per poi abbracciarlo e
dirgli - Oh Puddin! Grazie! -
Joker, fece un' altra cosa rara, cioè ricambiare gli
abbracci ricevuti da Harley.
Ora vado a preparare qualcosa da mangiare! - Disse lei, separandosi dal
Joker.
Alle due del pomeriggio...
Mamma
io esco fuori, che devo far vedere ad Alex, come si fa ad entrare -
Disse Gaia.
Va bene... - Disse Harley, mentre metteva a posto la tavola.
Dopo dieci minuti...
Gaia mostrò tutto il passaggio per entrare nell'accaglieria
ad Alex.
Che cos'hai? - Chiese poi, Gaia, vedendo che Alex si era bloccato prima
di entrare.
Dici che piacerò ai tuoi? - Domandò Alex.
A mia madre piaci molto, invece con mio padre devi solo fare il
simpatico e dimostrare che io ti piaccio veramente - Rispose Gaia.
Ok, ce la posso fare! - Si rassicurò da solo.
Appena entrato vide Harley che puliva e il Joker era sul divano che
riposava.
Ciao ragazzi, andate di sopra piano, che il Joker sta dormendo - Disse
a bassa voce, Harley.
I due, andarono sopra il più piano possibile, riuscendo a
non svegliare il clown.
Arrivati in camera, Alex disse a Gaia - Gaia, ti dovrei dire una
cosa... Io la notte non uso un pigiama per dormire... -
Ah... Meglio per me... - Disse lei ridendo e portandolo sopra il letto
con lui.
Che bastarda che sei... - Disse lui, seguendola.
Grazie... - Disse lei.
Ti sei divertita ieri sera? - Domandò lui.
Si, tantissimo. Tu? - Domandò poi, la ragazza.
Si... Anche se avrei preferito che fossimo solo io e te - Rispsoe lui.
Anch'io avrei preferito così, ma l'ho fatto per far
avvicinare di più Rose e David - Rispsose lei.
Dopo pochi secondi di silenzio, Alex disse - Che bravi che siamo...
Dopo tutti questi anni ce l'abbiamo fatta a farli mettere insieme...
Dopo dicono che siamo cattivi... -
Hai ragione - Disse Gaia, dandogli un bacio.
Ok, mi piace stare qui con te... Mi piacerebbe di
più se me ne dassi un altro... - Disse lui, avvicinandosi
alla ragazza.
Va bene... Ogni tuo desiderio è ordine - Rispsoe
scherzosamente Gaia, per poi dargli un bacio.
Nello stesso momento entrò il Joker dalla porta, che vide i
due ragazzi.
Ciao
- Disse lui, stanco.
Buon
giorno - Disse Alex, mollando Gaia.
Non
fare il buono e bravo ragazzo, perchè Gaia mi ha
già raccontato tutte le cazzate che hai fatto... E mi stai
più simpatico in quei momenti... - Disse il Joker.
Va
bene... - Rispose repentinamente, Alex.
Ottimo,
ciao a tutti - Disse il Joker, per poi andarsene.
Hai
visto che non è successo niente?!?! - Esclamò
Gaia, non appena il padre ebbe chiuse la porta.
Si...
Non sono andato male... Quindi basta che faccio il cretino e
andrà tutto bene? - Domandò lui, per poi
riabbracciare Gaia.
Si...
Non sarà difficile per te - Disse Gaia.
Alex
non parlò per un pò, ma poi chiese - Ma
è difficile fare il criminale? -
No,
basta che tu abbia degli alleati e delle persone che ti procurano tutti
le armi e il resto... - Rispose Gaia.
Allora
voglio essere un criminale - Annunciò lui.
Va
bene... Potremmo fare tipo i nostri genitori... - Disse Gaia.
Certo!
Solo che noi saremo ancora più forti! O meglio "Epici" -
Disse Alex.
Si!
- Disse lei, abbracciandolo ancora più forte.
Ok,
però ora mollami! - Disse lui.
Scusa...
Ora chiamo Rose - Disse dopo un pò.
No...
Non voglio che la chiami... - Si mise a frignaare, lui.
No,
la devo chiamare, solo per salutarla! - Disse lei, prendendo il
cellulare.
Ma
voi criminali, non potevate usare cellulari... - Ribattè
Alex.
Si,
ma mio padre, ci ha fatto mettere dei codici che impediscono ai
poliziotti di vedere i nostri tabulati telefonici - Disse lei,
sorridendo e facendo partire la chiamata rivolta a Rose.
Ah...
Uffa però - Sbuffò in fine Alex.
Ciao
Rose! Come va? - Strillò Gaia, con la sua solita voce.
Bene...Domani
esco con David! - Disse a bassa voce Rose.
Davvero?!?
- Disse lei, con il sottofondo dei versi che faceva Alex, mentre
origliava la telefonata.
Si,
ma che cosa sono questi rumori? - Si accorse dei versi, Rose.
No
niente... C'è Alex a casa mia, e sta facendo lo scemo
perchè non vuole che io ti telefoni - Disse lei e
andando verso il bagno.
Ok,
ora possiamo parlare tranquillamente, anche se Alex è fuori
dalla porta che fa versi... - Aggiunse Gaia.
Alex
stava ancora facendo versi, finchè il Joker non si
avvicinò a lui, e gli chiese - Che cosa stai facendo? -
Io..
Bhè... Ecco... Io e Gaia stavamo scherzando... - Disse
terrorizzato lui.
Io
adoro gli scherzi! Su che cosa stavate scherzando? - Domandò
con il suo tono terrorizzante.
No...
Perchè lei voleva chiamare uan sua amica e non volevo che la
chiamasse, per cui mi sono messo a fare versi, ma ora lei è
entrata in bagno... E io me ne vado... - Rispsoe lui.
Quale
sua amica? - Domandò lui, facendo una smorfia.
Rose...
La figlia di Poison Ivy - Rispose lui terririzzato al 100%.
E
perchè? Ti sta antipatica? - Domandò il Joker.
A
dir la verità.... Si! Molto! - Si confessò lui,
aspettandosi di diventare antipatico al Joker.
Al
Joker gli si illuminò la faccia e poi disse - Vai avanti a
fare versi! Dai che ti aiuto anch'io -
I
due incominciarono a fare versi ancora più forte, tanto che
li sentiva pure Harley, che si trovava in una delle stanza
più distanti dal bagno.
Nello stesso momento...
E
dove andate? - Chiese Gaia, cercando di ignorare i versi.
Niente
di che... Andiamo a passeggiare di pomeriggio, poi mi ha detto che mi
porta lui a mangiare in un bel posto, però non mi ha
neancora detto dove - Rispsoe l'amica.
Che
bello! Come sono felice per voi! Ma ai tuoi genitori l'hai detto che
sei fidanzata? - Chiese in fine Gaia.
No,
ma tra poco lo dirò... Però non so a chi dirlo
prima... O se dirlo contemporaneamente ad entrambi - Rispose Rose.
Ti
consiglio di dirlo ad entrambi contempo, contemporen... Hai capito...-
Disse con una risatina finale.
Si...
Comunque penso che glielo dirò domani... Tanto non penso che
la prenderanno malissimo... - Disse Rose.
No...
Ora ti saluto, domani chiamami... Ciao! Buona fortuna! -
Esclamò Gaia, in fine.
Ok,
ciao!! - Esclamò lei, per poi chiudere la chiamata.
Gaia
aprì la porta e vide suo padre e Alex che stavano ancora
facendo i versi e gli disse - Guardate che ho finito di telefonare... -
Ah
ok, ora andiamo in camera - Disse Alex afferrandola e portandola con se.
Ehi,
guarda che c'è mio padre, non puoi fare così
davanti a lui! - Esclamò lei.
Si
che può, basta che non ti fa tanto male... E che ti tiene
lontana da Rose - Disse il Joker.
Uff...
Ma non è perchè la zia è antipatica,
anche sua figlia lo deve essere! Anche se le assomiglia tanto...- La
difese, Gaia.
Ma
si vede da lontano un chilometro che loro sono uguali... Io perchepisco
le persone antipatiche da lontano... E poi quella non è tua
zia - Rispsoe il Joker.
Gaia,
avrebbe davveero voluto dirgli tante belle cose, ma, visto che
conosceva gli sbalzi di umore del padre, ha preferito dire,
semplicemente - Va bene, a me sta simpatica... E poi, ho diritto ad
avere dei parenti... -Rispose Gaia.
Nello stesso istante...
Con
chi parlavi? - Chiese Poson Ivy.
Con
la Gaia, ma la presenza di suo padre e del suo ragazzo hanno reso
impossibile parlare - Rispose la figlia.
Capisco...
Ma con chi devi uscire domani? - Domandò poi la madre.
Ehmm...
Con un mio amico... - Rispsoe Rose, prendendo un frutto.
Ed
è tuo amico o è il tuo fidanzato? -
Domandò Ivy.
Lui
è... Il mio... Fidanzato... Ma non dovevi ascoltare la mia
conversazione! - Esclamò in fine, la ragazza.
Sua
madre stesse zitta per un pò, ma poi le disse - Almeno
è carino!? -
Certo!
Non quanto il figlio di Batman o un modello, però la sua
bella figura la fà anche lui! - Rispose la figlia.
E
che cosa vorrebbe fare da grande? - Domandò Ivy.
...
L'avvocato... Ma è troppo buono... Perchè mi ha
detto che se fare l'avvocato gli vieta di stare con me, allora lascia
tutto... Anche se è uno dei più bravi della
classe - Disse la figlia.
Ah...
Speriamo che dica la verità... Ma è lo stesso che
mi avevate accennato te e la Gaia, quando siete venute per la prima
volta ad Arkham? - Chiese Poison Ivy.
Si...
Ha sofferto per tutti questi anni... Come la prenderò il
papà? - Domandò abbastanza preoccupata, Rose.
Non
penso che la prenderà come l'ho presa io... Dopo glielo dico
io... - Disse Ivy.
Si,
ma dov'è? - Chiese la figlia.
Lui
è in camera, non so il perchè, ma era stanco...
Ma domani dove andate? - Domandò poi, la madre.
All'incirca
alle tre andiamo a fare una passeggiata, poi andiamo in un locale che
non mi ha neanch'ora detto e poi mi accompagna a casa - Rispsoe lei.
Wow!
Sembra più un escursione... Ma penso che vi divertirete... A
che ora tornate? - Domandò Poison Ivy.
Massimo
alle undici... Starò attenta, appena vedo qualche poliziotto
esco subito e tento di non mostrare la faccia - Rispsose l'altra.
Bene...
Te lo stavo per dire... Allora divertiti - Disse la madre, dandole uno
schiaffetto.
Grazie...
- Ora vado che mi sta richiamando la Gaia.
Ciao
a tutti! Ecco finito il secondo capitolo! Avrei voluto proseguirlo, ma
non ho avuto tempo, per cui vi scrivo queste poche parole e lo
pubblico. Se vi è piaciuto mi potete fare una mini
recensione, anche solo "E' abbastanza bella", solo per sapere chi la
sta leggendo... Se non siete iscritti fa niente, oppure iscrivetevi,
perchè è molto bello scrivere delle fic su
qualcosa che vi piace!
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
L'indomani,
Alex si svegliò molto presto, ma prima di alzarsi, vide una
strana ombra che dormiva sopra il tappeto che si trovava davanti a lui.
Alex,
toccò la creatura che dormiva, e poi accese la lampada di
Gaia, e scoprì che la strana creatura non era altro che la
Gaia.
Gaia...
Gaia... Ci sei... - Disse vegamente lui, mentre le toccava
ripetutamente il braccio.
Cosa
c'è? - Domandò stanca lei.
Ma
che ci fai qui? Non dovevi dormire sul divano... - Disse Alex.
A
dir la verità ho dormito già diverse volte sul
divano.... Ma solo per un ora.... Perchè il nostro divano
è scomodissimo, e visto che non riuscivo a dormire, mi sono
accucciata qui... - Rispose la ragazza.
Me
lo potevi dire prima... - Disse lui.
Ma
che ore sono? - Domandò sbadigliando, Gaia.
Sono
le sei e mezza - Rispose Alex, guardando l'orologio.
Allora
io dormo... - Disse lei, buttandosi giù.
Ma
i tuoi a che ora si svegliano? - Domandò il ragazzo.
Mia
madre all'incirca alle nove, mio padre quando cazzo vuole e io
più o meno fino alle undici, perchè poi arriva
mia madre a rompermi.... - Rispose lei.
Ah...
Allora dormo anch'io... - Rispose lui, guardando l'orologio, per poi
far salire sul letto la Gaia.
Alle dieci...
Gaia,
ti alzi... - Si sentì gridare.
Gaia,
si tirò, ma non sapeva che ad aspettarla ci sarebbe stata
una bella torta... In faccia.
Ahahah...
- Rise Alex.
Bastardo...
- Disse lei, per poi iniziare a ridere.
Ahah...
Che buona che è. Hai scelto la mia preferita... Che pensiero
carino... - Disse la Gaia, per poi continuare a ridere.
Fammela
provare... - Disse lei, passando un dito sopra la sua guancia.
Buona...
Vieni qua che ti do un bacio... - Disse il ragazzo.
Aspetta.
Dammi un bacio sulla guancia, così ci facciamo un foto e la
pubblico si instagram...- Rispose lei, per poi prendere il cellulare e
fare la foto...
Guarda
che bella che è venuta! - Esclamò la Gaia, mentre
pubblicava la foto.
Ma
che cosa state facendo? - Chiese Harley, entrando dalla porta.
Ci
siamo fatti una foto... Perchè mi ha fatto uno scherzo... -
Rispose sorridendo, Gaia.
Ah...
Capisco... - Disse la madre, per poi andarsene.
Dopo
pochi secondi arrivò anche il Joker, che appene vide i due
fece una risatina.
Ma...
Cos'è successo? - Domandò lui, sempre ridendo
Perchè
lui mi ha fatto uno scherzo e mi ha tirato una torta in faccia... -
Rispose la figlia.
Si
ma io mi stavo riferendo al perchè le coperte sono per
terra, e perchè tu sei solo in mutande - Chiarì
il Joker.
Perchè
io sono un tipo caloroso, e penso che sappia che sua figlia,
è abituata ha butttare alla "cavolo" tutto... -
Rispose prontamente Alex.
Il
Joker aspettò un po', e poi disse - Va bene ragazzi... - Per
poi andarsene.
Dai
andiamo a fare colazione... - Propose Alex.
Ok,
anche se abbiamo già mangiato una torta... - Disse ridendo,
Gaia.
Fa
niente... - Disse lui, alzandosi.
Poi,
per colpa tua mi devo fare la doccia... Anche se l'avrei già
dovuta fare... - Disse Gaia.
Anch'io
dovrei farla... - Disse lui.
Preferisci
farla prima o dopo? - Domandò Gaia, mentre si alzava.
Sinceramente
prima... - Rispose lui.
Ok
- Rispose Gaia.
Nello stesso momento...
Rose,
ti vuoi sbrigare! - Esclamò arrabbiata la madre.
Arrivo,
devo mettere solo un pò di mascara e ci sono! -
Esclamò Rose.
Da
quando può mettere il mascara? - Domandò Due
Facce a Poison Ivy, che erano già in macchina
Da
quando aveva 13 anni! - Esclamò ancora più
arrabbiata, lei.
Ok,
ma dove andiamo? - Domandò Rose, mentre saliva in maccina.
Andiamo
a un pranzo fatto dato da Bruce Wayne, dove ci sono un sacco di
gioielli... Anche il Joker ha fatto un colpo simile, perchè
ci interessano gli stessi compratori, che però faranno una
brutta fine... - Rispose Due Facce.
E
qual'è il piano? - Domandò poi, la ragazza.
Non
c'è un vero e proprio piano... Andiamo là,
spaventiamo la gente e intanto le rubiamo tutto, e ora che arriva
Batman siamo già scappati... - Rispose l'uomo.
Rose,
adesso farai quella cosa, capito? - Disse la madre.
Rose
non parlò per un po', ma poi disse - A ok, capito mami -
Cosa
deve fare? - Chiese Due Facce.
Niente,
cosa da donne... - Rispose Poison Ivy, sorridendo.
Che
bastarde che siete... - Disse Due Facce scherzando, per poi ricevere un
coppino dalla donna, che sedeva accanto a lui.
Due
Facce fece una piccola risata, e Ivy gli disse - Non ridere e pensa a
guidare... - sempre con il suo tono molto "dolce".
Siamo
arrivati... - Annunciò, frenando.
I
tre uscirono dall'auto, e andarono velocemente verso l'edificio
velocemente.
La
rapina stava proseguendo piuttosto bene, finché non
arrivò Batman, con suo figlio, che era il suo nuovo aiutante.
Due
Facce, era girato, e quindi Batman sferrò il primo colpo
rivolto a lui.
Ah
ciao bastardino, sai che mi mancavi - Disse Due Facce, rialzandosi.
Tu
sei mancato ad Arkham, ma ora ci ritornerai... - Disse il pipistrello,
con la sua voce misteriosa.
Non
credo proprio - Disse Poison Ivy, lanciando dei semi, che facevano
crwscere delle piante gigantesche, che eseguivano i suoi ordini.
Batman,
schivò velocemente le piante che tentavano di fargli del
male.
Ma
a un certo punto si bloccò, perchè vide la figlia
di Poison Ivy che stava per baciare suo figlio, e a quel punto, le
piante riuscirono ad immobilizzarlo.
Rose,
anche se a mala voglia, diede il bacio a quello che era uno dei ragazzi
che un tempo la amava.
Appena
lo baciò, non successe niente, ma dopo un po', le sue labbra
diventarono di un verde strano, come quando qualcosa marcisce, e sia
lei, sia i suoi genitori scapparono via.
Batman,
dopo pochi secondi riuscì a liberarsi, e andò da
suo figlio.
Lo
tirò su da per terra, e gli fece bere un liquido, che dopo
pochi secondi gli ridiede forza.
Ma
che è successo? - Domandò Tom.
Dopo
te lo spiego, prima usciamo di qui... - Rispose Batman, per poi uscire
dall'edificio, grazie al Bat-rampino.
I
due andarono su un altro edificio di Gotham, dove Batman
spiegò tutto al figlio.
Rose,
ha ereditato dalla madre, il "potere", di avvelenare gli uomini
baciandoli, ed è per questo che hai prso i sensi. E' da un
po' di anni che studio questo meccanismo, e alla fine ho scoperto che
per i primi quindici secondi perdi i sensi, e poi sei morto. Per
fortuna ho anche scoperto la cura, ed è questo liquido
costosissimo... - Disse Batman.
Ah...
Grazie... - Rispose lui.
Cerca
di dimenticarla - Disse Batman.
Ma
io l'ho già dimenticata, ora sto provando ad uscire con un
altra... Non mi interessa più lei... Te lo giuro! - Rispose
il figlio.
Ti ha per caso soffiato una strana polverina in faccia? -
DOmandò poi, l'uomo pipistrello.
Si,
mi sembra di si.... Perchè? - Chiese ancora.
Perchè
quella polverina riesce a far innamorare gli uomini della persona che
l'ho soffiata - Rispsoe Batman - Ora andiamo a casa - Aggiunse.
Ok
- Rispose Tom.
A casa di Rose...
Era
questa la cosa da donne che doveva fare? - Domandò
arrabbiato, Due Facce.
Si
- Rispose Ivy.
Me
lo potevate dire prima.... - Disse lui.
Avresti
rotto! - Rispose Pamela.
Si,
e avrei fatto bene! - Esclamò lui.
No, volevo vedere se anche lei aveva il veleno nel labbro! - Si difese
la donna.
E
a cosa ti serviva scoprirlo? - Domandò lui, incazzato.
Prima
o poi lo dovevamo sapere - Disse Ivy.
Perchè
lo dovevate scoprire? Perchè si voleva sbaciucchiare con
quello? - Domandò imbestialito Due Facce.
Papà,
io non avevo... - Non fece in tempo a finire la frase, Rose.
Tu
stai zitta - Disse Due Facce.
Ma
papi io... - Riprovò a parlare Rose.
Due
Facce tirò uno schiaffone alla figlia, che fece arrabbiare
tantissimo la madre.
Perchè
l'hai fatto! - Esclamò lei.
Due
Facce respirò affannosamente un paio di volte, e poi disse -
Scusa amore, non volevo farti del male! -
Alla
ragazza stava sanguinando il naso e la madre la portò nel
bagno, per incerottarla e medicarla con altre cose, adatte a
ciò, che usava alcune volte, se Harley sanguinava dalle
ferite fatte dal Joker.
Te
lo dico sempre che quando tuo padre ha questi momenti tu te ne devi
andare! - Esclamò Ivy, mentre medicava la figlia.
E
adesso come faccio, non posso andare in girò
così! - Esclamò Rose.
Tanto
dove devi andare, entro due giorni andrà via tutto! -
Esclamò Ivy.
Mamma,
io stasera devo uscire... - Rispose Rose, guardandosi allo specchio.
Ah...
Non l'ho detto a tuo padre... - Disse bloccandosi, la donna.
Ma
non gliel'hai detto quando eravate in camera, prima di addormentarvi? -
Domandò sconcertata, Rose.
Mi
sono dimenticata... Glielo dico mentre mangiamo, ora lascialo
calmare... - Disse Poison Ivy.
Ok...
Ma comunque come faccio? - Chiese lei disperata, indicando la ferita.
Non
ti preoccupare, un po' di tempo fa ho preparato questo infuso, che
entro cinque minuti, riesce a mettere a posto tutto, aspetta che ora lo
cerco... - Rispose Ivy, aprendo un cassetto.
Ma
perchè l'avevi fatto? - Chiese la figlia.
L'ho
fatto per Harley, perchè alcune volte lei veniva a stare
da me se il suo "Puddin" la lasciava... E la maggior parte di
quelle era anche piena di lividi e ferite, per cui per renderla felice
ho preparato questa cosa... - Rispose la madre, facendo vedere la
sostanza.
Ti
brucerà un po', ma è normale... -
Avvertì Ivy, spalmandole la crema.
E'
vero... Però è una cosa sopportabile - Disse la
figlia.
A tavola...
Finito
di mangiare, Rose andò in camera sua, mentre Ivy doveva dire
a Due Facce che la figlia sarebbe uscita per un pò.
Harvey,
vieni un attimo? - Disse Poison Ivy, invitando l'uomo a sedersi con lei
sul divano.
Due
Facce si sedette, e poi disse - Scusa se ho fatto quella scena... - Per
poi accarezzarle la pelle.
Dopo
nostra figlia esce con David - Disse lei, ignorando il commento
dell'uomo.
Harvey
bloccò la carezza, ma poi disse - David... e' questo il suo
nome... -
Si,
va via più o meno alle tre, e torna massimo alle undici... -
Disse la madre.
Due
Facce per un pò non parlò, ma poi disse - Ok...
Ma la prossima volta lo voglio vedere... -
Vedremo...
Ora calmati un pò... - Rispose la donna, facendolo sdraiare
sul divano.
All'incirca alle tre...
Io
vado, ci vediamo dopo... - Salutò i genitori, Rose.
Ok,
divertiti amore... - Rispsoe Ivy, dandole un bacio.
Torna
presto! - Esclamò il padre.
Si
papi - Disse lei.
Al parco...
Ciao
David - Disse lei, arrivando al parco.
Ciao
- Disse lui, raggiungendola.
Come
va? - Chiese lei.
Bene.
Tu? - Domandò poi lui.
Anch'io
- Disse lei.
Sai
che temevo che non saresti venuta! - Esclamò lui.
Dai...
Non sono così cattiva... Forse... - Disse lei sorridendo.
Lo
sapevo... So che ti sembrerò un tipo un
pò strano... Forse hai ragione a dire che sono troppo buono
e romantico con te... Ma io sono fatto così, per cui
rimarrò così! - Disse lui, tirando fuori una
piccola scatola.
David...
Non dovevi... - Disse lei, leggendo le scritta "Swarosky".
L'ho
fatto solo perchè non sapevo cosa regalarti... Fiori te li
regalo ogni volta che fai gli anni, e poi ne hai già un
sacco... Cioccolatini non posso perchè tu non li mangi...
Per vui sono andato sul sicuro regalandoti un anello come sembolo del
nostro fidanzamento... - Rispose lui, aprendo la scatolina.
Era
un anello con uno smeraldo piccolo, incastrato tra delle piccole spine
argentee.
Grazie...
Speravo che me lo davi in ginocchio... Su questo terreno perfetto... -
Scherzò lei.
No...
Quando ci sposeremo si... Ma ora no... - Rispose lui.
Calmati
romanticone... Chissà quanto ti sarà costato,
è bellisimo... Grazie... - Disse lei, abbracciandolo.
Non
ti preoccupaare... - Disse diventando rosso.
Sai
che sei rosso come un peperone... - Disse lei, smeetendo di
abbracciarlo.
Si...
Me ne sono reso conto... Dai, camminiamo un pò... - Disse
lui, dandole la mano.
Va
bene... Ma la prossima volta mi devi chiedere il permesso prima di
darmi la mano... - Disse lei.
Va
bene signora... - Disse inchinandosi lui.
Che
deficente che sei... Comunque non dire a nessuno di questo mio lato che
io odio... - Chiarì subito, Rose.
Ai
suoi ordini... Anche se mi piaci così... - Disse lui.
Si...
Ma io preferisco essere Rose, la Rose fredda, dura, che non gliene
frega niente se vivi o crepi... Ma con te e Gaia non riesco a essere
così... - Confessò la ragazza.
E
con i tuoi genitori? - Chiese lui.
Con
loro sono Rose gentile, arrabbiata, furiosa, e altre robe... Dipende
dai giorni... Poi mia mamma non vuole che io sia la Rose gentile, ma
quella che ti avevo detto prima, mentre mio padre preferisce se sono
gentile, però solo a casa... - Rispose lei, per poi
aggiungere - E con i tuoi? -
Io
e mia madre andiamo molto daccordo, invece mio padre
è il classico riccone di Gotham... E mi dice sempre che
anch'io dovrò essere come lui, se vorrò avere
successo nella vita... Ma io non vorrei mai essere come lui. Come
l'hanno presa i tuoi che uscivi con qualcuno? - Domandò
David, in fine.
Mia
madre molto bene... Mio padre non molto... Ma solo perchè
è troppo protettivo nei miei confronti... Non
perchè tu non vai bene o altro... I tuoi? - Chiese lei.
Gli
ho detto che tu sei una che ho conosciuto a football, perchè
la vicino c'è anche una piscina, per cui ci sono molte
ragazze e mi è venuta questa idea. Mia madre non vede l'ora
di vederti, mentre a mio padre non interessava molto... A proposito...
Sta sera ci saranno anche i miei... - Rispose lui.
Ah...
Ok... Lo presumevo... Anche mio madre non vede l'ora di conoscerti... -
Disse lei.
Ok...
Ora sono preoccupato... Se tuo padre non è molto felice che
tu sia fidanzata chissà come mi tratterà... -
Rispose ridendo, David.
No... Basta che non fai il cretino, ti comporti bene, mi rispetti, e mi
vuoi veramente bene... Non è complicato! - Gli
spiegò lei.
Ok,
se lo dici tu... - Rispose David.
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
Intorno
alle sei...
Rose, ormai abbiamo già datto tre giri di tutto il aprco,
andiamo al "Illusions under the stars" - Propose, David.
Mi porti nel locale dei ricconi? Che bello! Ma come facciamo, si trova
nella parte più a nord di Gotham, e noi siamo nella parte
più a sud? - Chiese sconcertata, Rose.
Ma io sono venuto con una 1125R! - Esclamò lui.
Eh? - Fece una smorfia lei.
E' una moto... Perchè mi sono appena trasferito nella parte
più a nord di Gotham, e visto che ci avrei messo una vita a
venire fino a qua, ho preso la moto... - Disse lei.
Ahh... Non sapevo che avevi il patentino! - Esclamò lei.
Aspettami qui, io vado a prendere la moto... - Disse lui, correndo
verso il parcheggio.
Va bene... Sai che sembri un pollo, mentre corri! - Gli urlò
Rose.
Ma se sono pieno di muscoli.... - Disse lui, mostrando il braccio, che
era veramente tonico e muscoloso.
Si... Contaci... - Rispose lei.
Il ragazzo indossò il casco e saltò sulla moto,
per poi andare a prendere la ragazza che l'aspettava al parco.
Mentre andava verso il parco, vide la ragazza che gli stava venendo in
contro, e lui frenò velocemente, per poi dirle - Ma
perchè sei venuta qui! Ti avevo detto di aspettarmi! -
Perchè ho pensato che con tutto quel fumo che fa la tua
moto, avresti sicuramente inquinato una delle poche zone verdi di
Gotham... E poi, perchè ti avrei dovuto aspettare! Non sono
una molto paziente... - Disse Rose.
Va bene... Mi ero dimenticato dell'inquinamento... Il casco
è la dentro... - Disse David, indicandole con la testa la
posizione del casco.
Ok... Ma vai piano... - Disse lei.
Perchè? Hai paura! - Disse David, facendole posto.
Rose gli tirò un calcio, e poi lo gli
afferò bruscamente il braccio, e gli disse - Non ho paura,
solo che non mi fido di te... -
Ok... Scusa... Stavo scherzando... Perdon... - Disse lui, provando un
dolore lancinante.
Bene... - Disse lei, lasciandolo e mettendosi il casco.
Ahia... Sei troppo violenta... Però in un certo senso mi
piace la tua violenza... - Disse David, per poi partire.
Stai zitto e pensa a guidare! - Esclamò duramente lei, come
vedeva sempre fare dalla madre.
Ok - Disse lui, per poi entrare in strada.
Dopo un quarto d'ora...
Ma siamo già arrivati... Non è troppo presto... -
Si lamentò Rose.
Si... Ma manca già il modo in cui mi stringevi... - Disse
David, facendo gli occhi dolci.
... Che stupido... - Disse lei, tirandogli un coppino.
Se vuoi ti faccio vedere il ristorante? - Domandò lui.
Si... - Disse contenta lei.
I due entrarono nel locale, e David accese la luce, che
illuminò la meravigliosa stanza.
Wow! Non ho mai visto un posto così bello! -
Esclamò Rose, meravigliata.
Sembri una bambina in un negozio... Di piante... - Si corresse da solo,
lui.
Non so se rivedrò mai un posto così bello! -
Esclamò ancora più meravigliata, Rose.
Si, è molto bello! Rose, ti va di ballare? - Le propose,
David.
A me non mi piacciono le canzoni sdolcinose da ballare... - Disse lei,
facendo una piccola smorfia.
Ma io vorrei ballare con te "Dance Again" - Disse lui.
Non penso che questo sia un locale dove si ballano queste canzoni... -
Disse lei, facendo una piccola risatina.
Se hai il figlio che prima che inizi la serata si annoia e non sa cosa
ascoltare, si... - Disse lui, facendo partire la canzone.
Va bene... Ma io non so ballare... - Lo avvisò, Rose.
Neanch'io... Ma noi cazzeggiamo... Nel senso che ci muoviamo
divertendosi e basta... - Le spiegò, il ragazzo.
Ok, ci sto... - Disse lei.
I due ballarono la canzone, ma nel finale, David tentò di
dare un bacio a Rose, che di sua risposta lo buttò a terra.
Scusa... - Disse lei, aiutandolo ad alzarsi.
No, scusami a me... Lo sapevo che tu non volevi ricevere un bacio da
me... - Disse, quasi tristemente, David.
No... Non sei tu... Solo che... - Rose, fece senno a David di
avvicinarsi, e entrambi si sedettero su delle sedie del ristorante.
Allora... Questo è un luogo sicuro per dirti un segreto? -
Domandò lei.
David
si avvicinò a lei, e le sussurò - No, ci sono
delle telecamere, ma se usciamo e andiamo un pò lontano da
qui, non ci sono.
Ok, allora usciamo... - Disse lei, dandole la mano.
David e Rose, uscirono, ma a loro sorpresa, videro anche i genitori di
David, che erano appena arrivati.
Mamma, Papà, cosa ci fate già qui? -
Domandò David, sorpreso.
Visto che siamo gli organizzatori della festa, dobbiamo essere i primi
ad arrivare... E poi nessuno mi vieta di stare nel mio locale... -
Disse severamente il padre di David, per poi salutare il personale, che
era appena arrivato.
La madre, poi disse - Ciao, tu sei Rose, vero? -
Si... Buona sera signora Sent e anche a lei... - Disse educatemente,
Rose.
Grazie... E comunque viene prima l'uomo della donna... - Disse l'uomo.
Rose non rispose, perchè aveva paura di far qualcosa contro
quel brutto maschilista.
Verso le sette, la sala era già piena di ospiti... C'erano
molti politici, avvocati, giudici, ecc..
Alle sette e mezza, la cena era iniziata, e tutti presero posto nei
rispettivi tavoli.
Rose non si sentiva per niente a suo agio, circondata da tutte quelle
persone ricche e importanti.
Il cameriere, portò il primo piatto, solo che Rose non aveva
idea di che cosa potesse essere, e quindi chiese a David - Che
cos'è? -
E'
la pasta con il caviale... Provalo... - Rispose lui.
Va bene... - Disse lei, mangiando un po' di quella pasta.
Appena provò la pasta, Rose voleva sputarla subito, ma visto
che i genitori di David la stavano osservando, decise di mandare
giù la pasta, senza fare niente di stupido.
Prima che portarono i secondi, la madre di Rose le chiese - Ma non ti
piace? Potevamo portarti qualcos'altro... -
No, è solo che io non sono una grande mangiona... Comunque
Grazie - Rispose Rose.
Mi pare ovvio che non ti piaccia il caviale, non sei abittuata alla
cucina da ricchi... - Disse il padre di David.
Papà, la vuoi smetterla di trattarla male... - La difese,
David.
Fa niente, io non me la prendo per queste cose... - Disse Rose.
Lei se la prende solo se dico che è una stracciona...
Chissà che lavori faranno i suoi genitori... Scommetto che
lei fa la pescivendola, e lui lo spazzino... - Disse l'uomo a un suo
collega, che si mise a ridere.
A Rose venne un'immensa voglia di prendere la forchetta e e ammazzare
quell'orribile essere, ma si contenne e si limitò a dire -
1, io sono una stracciona, ma vivo come una persona normale. 2, I miei
genitori non saranno dei ricconi, politici o altro, ma sicuramente mi
amano tantissimo, e sono sempre stati meravigliosi con me. 3, se lei
amasse veramente suo figlio sarebbe felice che lui uscisse con una
ragazza normale, e non con una troia milionaria. - Rispose lei.
Il padre non fece tempo a parlare, che si sentì una ragazza
dire - Ahahahah... Salve... E' lei l'organizzatore di questa
meravigliosa serata? Si.... Molto bene... E ora mi dia la collana della
signora -
Gaia, vide Rose che era seduta al tavolo, dove c'era la signora che le
doveva dare la collana e per un attimo non capì
più nulla, ma poi disse - Andate tutti sotto i tavoli,
tranne questo tavolo -
Che cosa stai facendo? - Domandò il Joker.
Un attimo papi... Intanto voi prendete i gioielli dei tizi sotto i
tavoli... - Disse lei.
Bene, ora tu signore girati, e slacccio io la collana a questa tizia...
Se qualcuno osa muoversi è morto... - Disse lei.
Quando tutti furono girati, Gaia fece senno a Rose di tirarle un pugno.
Rose si guardò un po' in giro, e dopo poco tempo
tirò un piccolo pugno all'amica, che finse di essere
dolorante e lanciare addosso a Rose la collana, che la prese al volo,
poi, quasi per magia arrivò Batman, ma la famiglia Joker se
ne era già andata, e con loro anche Batman.
Tutti si alzarono da terra, e videro Rose con in mano la collana della
signora, che era anche la stessa che il signor Sent aveva regalato a
sua moglie, come regalo di fidanzamento.
Grazie... - Interrupe il silenzio, la madre di David.
Prego... - Disse lei, porgendole la collana.
Chiedile scusa... - Disse David al padre.
Scusa di che? - Domandò lui.
Di
averle detto un sacco di cose brutte... Anzi, dovresti anche
ringraziarla - Disse David.
Il
padre aspettò un po', ma visto che lo guardavano tutti,
disse - Grzie e scusa per prima... -
Prego e di niente - Disse sorridendo, Rose.
In pochi secondi arrivò la stampa, che stava per entrare nel
ristorante.
Vieni Rose, che sta arrivando la stampa... - Disse David, prendendo la
ragazza, e uscendo dal locale dal retro.
I quatrro andarono via, ma pultroppo, alcune macchine fotografiche
riuscirono ad immortalare la faccia della ragazza.
Rose e David si separarono dai genitori di David, perchè
loro sarebbero andati ancora un po' in giro, e poi David avrebbe
accompagnato Rose a casa sua, diversamente dagli altri due che andarono
a casa, seguiti dalla stampa.
Dove mi porti? - Domandò lei, appena salita sulla moto.
Non lo so... - Disse lui, partendo in fretta.
Alla fine andarono in una delle zone poco frequentate di Gotham, dove
non c'era nessuno.
Ok, ora che siamo da soli mi devi dire quella cosa... - Disse David.
Cosa? - Chiese lei.
Perchè non mi hai baciato... - Rispose David.
Rose si avvicinò molto a lui, e gli disse -
Perchè le mie labbra sono velenose -
Lo sospettavo... - Disse, dandole la mano.
Ho detto che me lo dovevi chiedere... - Disse lei.
Posso? - Domandò, senza staccare la mano.
Certo... - Rispose Rose.
Rose... Ho su delle plastichine... - La avvertì, lui.
Rose gli diede anche l'altra mano e si avvicinò ancora di
più a lui.
Posso? - Chiese il ragazzo.
Rose gli diede un bacio sulla bocca, e lui ricambiò.
Continuarono
a baciarsi per un po', ma poi David la bloccò, e le disse -
Vieni, ti porto in un bel posto... - Per poi rimontare sulla moto,
insieme alla ragazza.
Andarono
in un vecchio edificio della città, in cui Rose
entrò a malavoglia.
Ma
che posto è? - Domandò lei, guardando il casino
che c'era ingiro.
Questo
è il vecchio laboratorio scentifico di Gotham... Dove
lavorava tua madre... Prima che lo distruggesse... - Rispose David.
Ah...
E perchè mi hai portato qui? - Chiese ancora più
stupita, Rose.
Perchè
volevo che lo vedessi, e che allo stesso tempo mi baciassi... - Disse
lui, riavvicinandosi alla ragazza.
E
perchè non l'hai detto prima... - Disse ridendo Rose, per
poi incominciare a baciarlo.
I
due si baciarono ancora per un po', finchè David, non
provò a sfilarle il vestito che lei indossava. Rose,
fermò il bacio, ma con un cenno gli diede il permesso di
sfilare la maglietta.
Sei
sicuro che non c'è nessuno? - Domandò lei, prima
di lasciar cadere il vestito.
Questo
posto è abbandonato da tanti anni... - Disse lui,
riprendendola a baciare.
Va
bene... Ma se mi spoglio anch'io ti spogli pure tu... - Disse Rose.
Va
bene.. - Rispose lui, mentre la baciava.
I
due erano completamente nudi, e si erano sdraiati su un materasso, che
non si sa come, si trovava accanto a loro.
Che
cazzo ci fa un materasso qui? - Domandò David divertito.
Non
lo so... Si vede che mia madre era stanca... - Disse lei ridendo.
Rose,
ti devo dire una cosa importante... - Disse lui, estraendo da dietro di
lui, una coperta, e coprendo sia lui sia lei.
Cosa?
- Chiese lei, bloccando il bacio.
Soffri
il solletico? - Domandò lui.
...
Che scemo che sei... Comuque no... Cretino... - Rispose lei.
Davvero?
Allora non ti arrabbi se faccio una prova? - Domandò lui,
avvicinandosi.
No!
Non voglio! - Esclamò, Rose.
Va
bene... - Finse lui, per poi farle il solletico, dove lei
scoppiò a ridere.
Ahahah....
Basta.... Smettila... - Disse lei, mentre stava morendo dalle risate.
Ok...
Mi fai pena... - Disse lui, fermandosi.
Che
stronzo che sei! - Disse lei, continuando a baciarlo.
Sono
il tuo stronzo preferito! - Esclamò David, mentre la baciava.
Quello
è vero... - Disse lei, continuando a baciarlo...
Dopo due ore...
Ma
che ore sono? - Lo interruppe, Rose.
Non
lo so... - Disse lui.
Dov'è
il tuo orologio? - Domandò, lei.
Bo...
Da qualche parte... - Non ti alzare.. - Disse David, fermando la
ragazza, che stava per andare all ricerca dell'orologio.
Eccolo...
Cazzo, è quasi mezza notte! Ho promesso ai miei che ero a
casa entro le undici! - Esclamò Rose.
Merda!
Tuo padre mi ammazzerà! Vestiti, dai! - Esclamò
David.
I
due si vestirono velocissimamente, e andarono subito verso il motorino.
Mezzora dopo...
Ciao!
- Disse lei, dandogli un bacio velocente.
Ciao...
- Disse lui, ancora più velocemente, per poi andarsene.
Rose
entrò in casa sua, dove trovò i suoi genitori,
che, come tutte le sere, erano andati a letto presto.
Appena
entrò, suo padre la fulminò con la vista, e le
chiese - Perchè hai ritardato? -
Perchè
la cena è durata di più di quello che ci
aspettavamo, e poi abbiamo fatto un altro giro, solo che nel tornare
abbiamo incontrato un sacco di traffico, per cui abbiamo ritardato... -
Rispose la ragazza.
Ti
sei divertita, amore? - Domandò la madre.
Tantissimo!
- Esclamò lei.
Nostra
figlia ha ritardato di un ora, e tu le hai chiesto "Ti sei divertita,
amore? - La imitò, Due Facce.
Io
non parlo così... E poi io ti avrei voluto vedere a te, se a
15 non ritardavi per un uscita con gli amici o con la ragazza... -
Rispose Poison Ivy.
Sentite,
io vado a letto... Poi domani mi fate tutte le domande che volete... -
Disse Rose, andando verso camera sua.
Ok...
Ma lascia i vestiti in bagno, che poi li lavo! - Le urlò la
madre.
Va
bene mami! - Esclamò lei, per poi andare a cambiarsi.
Mentre
si metteva il pigiama, si bloccò un attimo, e le vennero in
mente tutte le cose strane che aveva fatto quella sera, era
stata l'eroina della situazione, aveva mangiato quelle cose orribili,
era salita su una moto, e soprattutto aveva fatto l'amore con David..
In
quel momento era felice, anche se la sensazione che aveva provato
mentrelo faceva era in un certo senso... Piacevolmente strana... E non
vedeva l'ora di dare la notizia anche a Gaia, che le aveva fatto fare
un bellissima figura anche ai genitori di David.
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Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
Nello stesso momento...
Alex...
Ho
freddo... Mi sa che sta arrivando un temporale... - Disse Gaia, mentre
sentiva un tuono e si stringeva ad Alex.
Hai paura del temporale? - Domandò lui, facendo una
risatina, e girandosi verso di lei.
A dir la verità mi fanno paura i tuoni e basta... Mi puoi
abbracciare? - Domandò lei.
Va bene... - Disse lui, abbracciandola.
I due chiusero gli ochhi, ma dopo pochi secondì, Gaia li
riaprì e gli diede un bacio sulla bocca. I due si baciarono
per un pò, ma poi Alex fece una cosa che Gaia non si
aspettava. Dopo all'incirca dieci secondi erano entrambi nudi nel letto.
Aspetta un attimo... E se ci vedono i nostri genitori? -
Domanò Gaia.
Non ti preoccupare, sono abituato a stare sveglio la notte e a
controllare se arriva qualcuno... Ci rivestiremo massimo alle nove, e
riprenderemo a dormire, in modo tale che nessuno se ne accorga -
Spiegò Alex.
Sei sicuro che sia una bella idea? - Chiese lei.
Come sei carina quando sei preoccupata... Anche se preferisco quando
ridi... - Disse lui, per poi riprendere a baciarla e farla tacere.
Loro
si addormentarono verso le quattro e ovviamente, non si svegliarono
prima delle dieci.
Gaia
ti vuoi... - Disse Harley, per poi fermarsi e vedere la figlia e Alex
nel letto, senza i vestiti, che si trovavano in giro per la camera.
Harley si guardò in giro un paio di volte, per poi ritornare
a vedere i due... Non sapeva ne cosa fare ne cosa dire... Decise allora
di aspettare che la figlia si fosse svegliata.
Gaia si svegliò, ma per sua sfortuna la prima persona che
vide era proprio sua madre, che la stava fissando ormai da dieci minuti.
Giaia non sapeva proprio che cosa dire, e quindi disse uno strano -
Buon giorno, mamma -
Harley rispose - Buon giorno?!? Ma ti rendi conto di che coaa sarebbe
successo se fosse entrato tuo padre?!? Saresta morti entrambi! Ora tu
alzi il culo e ti vesti e lui fa lo stesso... Tu ti vesti qui, mentre
lui va in bagno! - Esclamò l'arlecchina, più
arrabbiata che mai.
Va bene... Ora lo sveglio - Rispose Gaia.
Gaia mosse un pò Alex, che la afferrò e la
portò a sè, dandole un bacio.
Alex... C'è mia madre... - Disse lei, staccandosi da lui.
Alex, si coprì il più possibile con le coperte, e
disse subito - Buon giorno signora Joker -
Ora andatevi a vestire, prima che il Joker vi veda - Disse Harley, che
era stranamente seria.
Dopo che i due si furono vestiti, Harley disse alla Gaia di venire un
attimo con lei, e la portò in una specie di scantinato dove
tenevano carte e torte, che servivano per fare nuove rapine o altrri
piani malvagi.
Harley la guardò per un pò, ma poi fece un enorme
sorriso e la abbracciò - Com'è stato? - Chiese
poi.
Gaia rimase stordita per un pò, ma poi sorrise anche lei e
le disse - E' stato meraviglioso... Un po' strano... Ma piacevole... -
Senti, lo so che hai solo 15 anni... E appunto per questo, nelle altre
volte che farai sesso, dovrai prima prendere una specie di pastiglia,
che si trova nel secondo casseto in basso a destra, nel bagno... Se la
prendi prima di farlo è impossibile che tu rimanga
incinta... Sai anche io la prendevo nelle rare volte in cui lo facevo
con il mio Puddin, ma per nostra fortuna una volta mi sono dimenticata
di prendere la pastiglia, e così abbiamo avuto te - Le
disse, la madre.
Ok... Ma da quanto tempo sono lì quelle pastiglie?
- Domandò la figlia.
Ah... Hai ragione... Sono lì da quasi... 14 anni...
Consiederando che l'ultima volta che l'abbiamo fatto era quando tu
avevi un anno... Chissà com'eri carina a quella
età... - Disse Harley, con la sua solita aria sognante.
A proposito... Mi sono sempre domandata quando sono stata messa in
adozione... - Disse Gaia, aspettando la risposta dalla madre.
In pratica... Pochi minuti dopo che eri nata... Il Joker non aveva
neanche fatto a tempo a prenderti in braccio... Sai, non l'ha detto a
nessuno, ma era molto dispiaciuto di ciò - Le
rispose, Harley Quinn.
Tutti sarebbero dispiaciuti per questo... Che bastardi che sono stati i
tizi dell'ospedale... - Disse lei, er poi sedersi su una scatola,
accanto alla madre, che si era già seduta precedentemente.
A dir la verità è stata tutta colpa di una sola
persona... Cioè Catwoman... Ha fatto tutto ciò
solo perchè il commissario Gordon e il ssindaco le
permettessero di tenere sua figlia... E anche perchè ci
odia.... Anche quando la zia ha partorito, Catwoman ha chiamato la
polizia... E' lei la vera bastarda! - Disse Harley.
Anche se non l'avrebbe fatto sarebbe stata ugualmente una bastarda...
Ma ora che lo so è veramente una stronza! Ritornando nel
discorso di prima... Mi sa che è meglio se vado a rubare
delle altra pastiglie in farmacia... - Disse la figlia.
Vengo anch'io.... Ma non dire niente a tuo padre... Glielo
dirò poi io... - Disse Harley.
Va bene... Ma dillo in un momento in cui è calmo... In cui
io e Alex non ci siamo... - Disse Gaia, per poi alzarsi e ritornare in
salotto, preceduta dalla madre.
A casa di Poison Ivy...
Rose...
Vieni un
attimo! - Gridò la madre alla figlia.
Arrivo! - Esclamò lei, alzandosi dal letto, e andando verso
il bagno.
Apeena Rose, varcò la soglia, Ivy chiuse la porta e le
domandò - Perchè ho trovato una cravatta nelle
tue mutande? -
Rose, alzò le sopracciglia, e rispose - Non lo so... -
Non dirmi una bugia... Ora dimmi la verità... Anche se mi
immagino già quale sia... - Disse arrabbiata, la donna.
Va bene... Io e David l'abbiamo fatto... - Ammisa, Rose.
Pamela le diede uno schiaffo, e poi le chiese - Dove? -
Ne vecchio laboratorio scientifico di Gotham... Dove lavoravi tu... -
Rispose lei.
Ah... In quel posto... E com'è adesso? - Chiese Ivy, quasi
tristemente.
Penso che sia come quando l'hai distrutto... - Rispose Rose.
Ci furono alcuni secondi di silenzio fra le due, ma poi Poison Ivy le
disse - Scusa se ti ho tirato uno schiaffo... Ormai sei una donna, non
avevo ragione per farlo... Ma ti ha fatto male? -
No... Poi eravamo su un materasso... - Rispose Rose, per poi sentire la
risatina di sua madre.
Perchè ridi? - Domandò Rose.
Perchè ho passato molte notti su quel materasso... Pultroppo
ero con un completo figlio di puttana - Rispose la madre, trasformando
quel sorriso in una smorfia orribile.
E chi era? - Domandò Rose, prendendo uno sghabello e
sedendendosi.
Anche Poison Ivy si sedette, e iniziò a raccontare alla
figlia la sua storia - Molto prima che io conoscessi tuo padre ero
innamorata di un scienziato di nome Jason Woodrue, che fingeva di
amarmi, e intanto provava i suoi esperimenti di ibridrazione tra
animali e piante su di me... E io come una scema lo lasciavo fare... -
Wow... Non ti avrei mai immaginato così... - Rispose la
figlia, seriamente.
Neanch'io... Diventare Poison Ivy mi cambiò sia
geneticamente e sia interiormente... Ed è per questo che non
ho avuto rimorsi quando il mio veleno, che lui stesso mi
ignettò, lo uccise orribilmente - Rispose Ivy.
E quando hai perso la verginità? - Domandò Rose
alla madre.
Prima che io diventassi quello che sono ero molto diversa... Al college
ero la prima della classe in quasi tutte le materie, ed è
per questo che mi rifugiavo nel mondo delle piante, che non mi potevano
giudicare male, visto che passavo quasi tutto il mio tempo libero con
loro... E per il resto della mia vita sono sempre stata vista come la
solita scatta e pazza scienziata... Poi il Dott.Woodrue mi prese con se
e persi la verginità a 24 anni - Rispose Ivy.
Ah... Un bel po' tardi... Non hai quelle pastiglie che on ti fanno
rimanere incinta, anche se lo fai? - Domandò a bassa voce,
Rose.
Ce le ho... Ma non penso che ti fanno molto, visto che anche a me non
hai fatto niente la prima volta che l'ho fatto con tuo padre... -
Rispose alla figlia.
Ah è vero... E quindi come facio? - Domandò Rose.
Cerca di non farlo esageratamente e meno spesso possibile... Lo so che
è un po' brutta questa situzione, ma un bambino da
mantenere è l'ultima cosa che ci serve... - Disse Poison Ivy.
Stai scherzando?!? Io non voglio avere figli! Sarebbe un casino per
tutti! Se no me la crei te una pastiglia o un miscuglio che mi permette
di non avere figli? - Domandò la figlia.
Va bene... Ci proverò... Ma non ti prometto niente... -
Disse la madre, per poi alzarsi.
Grazie mami! Già che ci sei, la puoi lavare te la cravatta
di David? - Domandò lei.
Va bene...Però promettimi che lo vedrò presto -
Disse Poison Ivy, sorridendo.
Va bene... Se vuoi te lo faccio vedere domani sera... - Propose la
figlia.
Ok! - Rispose esclamando, Ivy.
Ma glielo puoi dire te al papà che l'ho fatto con lui...E
cerca di dirlo mentre è Harvey Dent e non Due Facce... -
Disse Rose.
Guarda che io lo conosco da molto prima di te... - Disse lei ridendo e
aprendo la porta.
Allora vado a chiederglielo - Disse Rose, indicando la sua stanza e
affrrando il cellulare che teneva in tasca.
Ok, poi dimmi... - Rispose la madre.
"Ti
va di vederci domani?" - Inviò Rose a David.
"Ok. Dove?" - Chiese lui.
"A casa mia... I miei genitori ti voglio conoscere" - Gli rispose lei.
"Ok... Ma l'hai detto ai tuoi genitori che l'abbiamo fatto?" -
Domandò, lui.
"A mia madre... Che lo dirà a mio padre... Ci vediamo al
parco alle sei" - Gli inviò, Rose.
"Va bene... Non so se dormirò sta notte... Tuo padre non mi
ammazza, vero?" - Rispose lui.
"No... Forse.... Probabile... Si... Non ti ammazza, non ti preoccupare"
- Scrisse Rose.
"Mi fido... Ciao amore <3<3... Ti chiamo oggi pomeriggio"
- Rispose David.
"Non chiamarmi amore! Ciao" - Chiuse la chat, Rose.
Dopo
pochi minuti ricevette un messaggio da Gaia, che diceva -"Ho fatto una
cosa che tu non immageneresti mai!" -
"Anch'io... Ma visto che la mia notizia sarà mille volte
più sensazionale della tua, dimmi prima te!" - Le rispose,
Rose.
"La mia notizia è che ho fatto l'amore con Alex, la scorsa
notte... E che mia mamma ci ha visto mentre noi eravamo nel letto
nudi... E domani vado con lei a comprare quelle pastiglie che ti
permettono di non rmanere incinta. Ora dimmi la tua notizia sensazione,
che sarebbe migliore della mia!" - Le inviò, poi
la Gaia.
"Io l'altra notte ho fatto l'amore con David... E mia madre sta mattina
ha trovato la sua cravatta nelle mia motande... E mi deve creare lei
delle pastiglie per non rimanere incinta. Posso venire con te domani?"
- Rispose Rose.
"Va bene... Ti veniamo a prendere domani mattina verso le undici...
Come l'hanno presa i tuoi genitori?" - Le domandò, Gaia.
"Mia madre bene, ma mio padre lo devo ancora sapere" - Rispose Rose.
"Idem. Che forte però, abbiamo perso la verginità
insieme!" - Scrisse, Gaia.
"Si! Domani lui viene a casa mia!" - Le inviò.
"Pregherò per lui... Invece Alex si è trasferito
qui... Sua madre non c'è più e visto che non ha
parenti sta qui da me..." - Scrisse Gaia.
"Ah... Mi dispiace per lui..." - Rispose, Rose.
"Wow! E' la prima volta che dici che ti dispiace per lui "-
Scrisse, Gaia.
"Va bene che lo odio... Ma non così tanto... Ha avuto una
brutta vita famigliare! Nei suoi confronti noi siamo fortunati a essere
figli di alcuni criminali..." - Le rispose, Rose.
"Questo è vero... Ora ti saluto che devo andare a mangiare,
o megli a ingoiare i cibi che mi da mia madre... Per me se tu li mangi
muori avvelenata..." - Le scrisse.
"Probabile... Ciao devo andare anch'io..." - Rispose scherzosamente,
Rose.
"Ahah... Ciao... Ci sentiamo dopo..." - Chiuse le loro chat, Gaia.
Ciao a tutti! Scusate se
non ho aggiornato per un po', ma ero andata in vacanza...Ma ora sono
ritornata (Tizia Scema: Revenge). Come al solito ringrazio chi legge e
chi recensisce! Detto ciò non vi rompo più e vi
saluto! <3
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
La
sera tardi...
Harvey... Harvey... Harvey - Tentò di svegliarlo, Poison Ivy.
Dato che Due Facce aveva il sonno molto pesante, Ivy sapeva che c'era
un unico modo per svegliarlo. La donna incomiciò a tirargli
calci dappertutto, finchè non ne tirò uno proprio
nel suo punto debole, ciòè quello di tutti gil
uomini del pianeta.
Cazzo! Perchè l'hai fatto? - Gridò l'uomo.
Scusa... Ma non ti svegliavi... - Si scusò, la donna.
Cosa c'è? - Domandò, dopo un pò,
Harvey Dent.
Poison Ivy lo guardò per un pò negli ochhi, ma
alla fine disse - Non ti devi arrabbiare... E' una cosa che prima o poi
capita a tutte le donne... - Continuava a ripetere le stessi frasi.
Ma che cosa? Mi fai innervosire di più se non parli! Parla!
- Continuava a urlare, l'altro.
Rose ha fatto l'amore! - Disse lei velocemente.
Due Facce stette immobile per un po', ma poi si riprese dal suo piccolo
schock e chiese - Quando? -
Quella sera che era uscita con David... - Rispose piano, Poison Ivy.
Lo sapevo che c'era sotto qualcosa oltre al suo ritardo! -
Esclamò lui.
Quando l'hai scoperto? - Chiese poi, lui.
Sta mattina... - Disse lei.b
E perchè non me lo hai detto prima? - Domandò,
Due Facce
Volevo aspettare il momento giusto... E un altra cosa, lui domani viene
a mangiare da noi... - Disse Pamela.
A ok... Ora lasciami dormire! - Esclamò seccato lui,
girandosi.
Aspetta... Ti prego non fare figure domani... Fallo per Rose... - Disse
Ivy afferrandolo.
Certo! Ma che figure quoi che faccia io! Se mai sei tu che non devi far
figure! - Esclamò l'uomo.
Io non ho mai fatto far figure a mia figlia... Lo sai che il suo
ragazzo non sarà uno scemo a casa... Conosci nostra figlia!
- Disse lei, per poi risdraiardi.
Due Facce aspettò un po', ma poi le disse - Lo so che lei
non è una tipa che stupida che si innamora del primo che
vede... E ho anche intuito che è un bravo ragazzo... Solo
che non voglio che frequenti gente così normale... - Disse
lui.
Io invece vorrei che nostra figlia trovasse qualcuno che la amasse
anche se è nostra figlia... E per me questo ragazzo ne
è in grado... - Disse lei avvicinandosi.
Si... Ma il mondo è pieno di persone pronte a tutto pur di
avere fama e soldi per aver fatto trovare alla polizia dei ciminali...
- Disse lui, prendendola sotto braccio.
Lo so... Però quel ragazzo... Mi ricorda te... Non so bene
come spiegartelo, ma lui è sempre stato presente per lei,
anche se lo trattava male...Anche se lo fa per ridere... - Ammise Ivy.
Ora ho capito... Tu pensi che lui è bravo come me e quindi
non la farà soffrire... - Disse lui, sorridendo, e dandole
un bacio sulla nuca.
Si... - Disse lei, sdraiandosi con due facce, per poi abbracciarsi e
addormentarsi.
A casa del Joker...
Puddin... - Disse Harley, interrompendo il sonno dell'uomo.
Che cazzo c'è! - Esclamò lui, senza girarsi.
Ti devo dire una cosa importante - Disse lei.
Spara... - Disse il Joker senza neanche girarsi.
Harley aspettò un attimo, ma poi disse - Va bene... Visto
che lo vuoi sapere così te lo dico e basta... Gaia ha fatto
sesso con Alex, la scorsa notte -
Il Joker non rispose per un paio di sencondi, ma poi si mise a gridare
- Cosa! Mia figlia ha fatto sesso! Ma ha solo 15 anni! Lei non
è pazza, è solo una troia! Non può
farlo! - Il Joker si bloccò per un attimo, ma poi riprese i
suoi urli isterici, ma sta volta, contro la povera Harley - E tu come
al solito l'avrai abbraccioata e detto "Com'è stato? Ti sei
divertita? Emozionante?"... -
Il Joker, come suo solito, incominciò a picchiare Harley.
Puddin... Ahi... Ti prego non svegliare Gaia... Fallo per
lei... Picchiami pure... Ahia... - Continuava a ripetere Harley Quinn,
ricordandosi della promessa che il Joker aveva fatto alla figlia.
Non me ne frega niente! Magari adesso sta facendo sesso con lui... -
Rispose, lui.
Ahia! - Esclamò il più piano possibile, ricevendo
un clacio in pancia.
Gaia, intanto si era svegliata, ed era corsa nella camera dei genitori.
Papà! - Esclamò lei, entrando in camera.
Lasciala stare! E' colpa mia! - La difese, Gaia.
Hai ragione... E' colpa tua! - Esclamò il Joker,
avvicinandosi a Gaia.
Il Joker le stava per tirare un pugno, quando Alex, afferrò
Gaia da dietro e la afferrò nelle sue braccia. Gaia
abbracciò Alex, e si mise a piangere.
Il Joker, si calmò e si sedette sul letto, senza degnare di
un sguardo, nessuna delle persone presenti nella stanza.
Ci furuno alcuni secondi di silenzio, ma poi Alex e Gaia, aiutarono
Harley a rialzarsi e ad andare verso il bagno.
Dopo mezz'ora...
Il Joker era ancora seduto sul letto, quando Harley ritornò
piena di lividi e ferite.
Alex e Gaia andarono in camera, lasciando Harley e il Joker da soli.
Il Joker sentiva una sensazione che aveva già provato nella
sua vita, ma che non accadeva molto spesso.
i due si risdaiarono nel letto e spensero tutte le luci
Dopo dieci minuti...
Harley - Disse il Joker.
Cosa c'è? - Domandò lei.
Stavi dormendo? - Chiese il Joker.
No... - Rispose lei.
Neanch'io... Non so perchè prima mi sono arrabbiato,
è una cosa normale che nostra figlia abbia fatto sesso... -
Disse calmo, il Joker.
Si, ma te sei fatto così... Sono i rischi che incontri
quando sei Harley Quinn - Rispose lei.
Ah... Tu sei pazza! - Disse il Joker, facendo una risatina iniziale.
Anche tu! Ora dormiamo mio pazzo e maraviglioso criminale! - Rispose,
Harley.
Buona notte zucca! - Disse lui, per poi chiudere tutte le conversazioni
di quella notte.
L'indomani mattina...
Mamma dobbiamo andare a prendere anche Rose -Disse Gaia, mentre faceva
colazione.
Ah ok - Disse lei.
Dove andate? - Chiesero in coro, il Joker e Alex.
Andiamo a prendere dei vestiti - Rispose Harley.
Ah ok... E noi cosa facciamo? - Domandò Alex.
Voi potreste vedere tutti gli episodi della mia serie preferita, che
obbligavo a vedere anche Ivy... Ora vi metto su tutti gli episodi
registrati.
No... Io non voglio vedere "Bytifal.... Butfal... Insomma... Qiuella
roba... - Rispose seccato, il Joker.
Si chiama "Beatiful"... E magari ti piace... Non l'hai mai visto... -
Disse Harley, facendo partire la serie alla televisione.
Mettila pure su... Tanto noi non la guarderemo... - Disse il Joker.
Mezz'ora dopo...
Ciao Rose - Disse Gaia.
Ciao - Rispose lei, salutando entrambe.
Ivy no viene? - Domandò Harley.
Non lo so... Se vuoi la faccio venire... Almeno non ti annoi... - Disse
Rose.
Non è perchè mi annoio con voi... Solo che devo
dire delle cose a tua madre... E' da un bel po' che non la vedo... -
Disse Harley Quinn.
Siete peggio di noi due... E' da meno di una settimana che
non vi vedete... - Disse Harley, mentre Rose andava a chiamare la madre.
Dopo cinque minuti....
Eccoci - Disse Poison Ivy, salendo in macchina.
Ma dove andiamo? - Domandò poi, lei.
In farmacia... - Rispose Harley, mentre guidava.
E perchè? - Domandò Ivy.
Dobbiamo prendere delle pastiglie anticoncezionali... Visto che ce l'ho
fatta a dirlo - Disse Gaia, facendo la linguaccia a Rose.
Poison Ivy non parlò per un pò, ma poi chiese a
Gaia - Quando è successo? -
Due notti fa... Come Rose... - Disse lei sorridendo.
No... Davvero? Non è che vi eravate messe d'accordo prima...
- Disse sorridendo, Harley.
No... Si vede che siamo due brave cugine... O sorelle... - Disse Gaia.
Preferisco cugine... Le sorelle tendono di più a litigare...
E poi noi non siamo poi così uguali... - Disse Rose.
Noi di differenze abbiamo... I capelli, gli ochhi, La bocca,
L'altezza, poi tu sei più bella di me... - Disse
Gaia.
Ma non è vero... Siamo entrambe molto belle! -
Esclamò Rose.
Si si... Poi io ho la metà del tuo seno... - Disse Gaia, a
bassa voce.
E allora? Dai su scendiamo dall'auto e basta - Disse Rose, per poi
scendere dall'auto.
Dopo mezz'ora, all'accaglieria...
Siamo tornate! - Esclamò Harley, entrando, e vedendo una
scena che non avrebbe mai potuto immaginare.
Le luci del salotto erano tutte spente e c'erano Alex e il Joker che
stavano vedendo "Beatiful", seduti sul divano, pietrificati, con in
mano un sacchetto di popcorn a testa, e con accanto cinque scatole di
fazzoletti.
Anche Gaia andò in salotto a vedere che cosa stava
succedendo, e scattò una foto ai due uomini che stavano
vedendo "Beatiful".
Dopo pochi secondi Harley e Gaia scoppiarono a ridere, ma furono subito
bloccate dal Joker che gridò - State zitte! Qui si vede
"Beatiful" e quindi state zitte.
Va bene - Disse Gaia, mentre pubblicava la sua foto su instagram.
Nello stesso momento...
Ciao papi - Disse Rose, mentre tornava in casa.
Vieni a guardare il "Gotham Now on Television" - Disse Due
Facce.
Ok... Ma quella...? - Domandò Rose.
Si, sei tu! Che ti avevo detto! - Esclamò il padre.
Si, lo so papi... E' che... - Fu interrotta, Rose.
Te l'ho detto che non devi frequentare delle persone così
importanti! - Esclamò Due Facce, per poi ascoltare un
ragazzo a cui stavano facendo una mini intervista.
C'era una grande folla di giornalisti e paparazzi che facevano un molte
domande a David, che non faceva altro che rispondere - Non sono tenuto
a rispondere a questa domanda... Vada via... -
David Sent, è vero che questa coraggiosa ragazza
è la sua fidanzata? - Domandò una giornalista.
No! Lei è mia cugina, ed è arrivata in
città per le vacanze estive! Ora lasciatemi in pace -
Continuava a rispondere alla stessa domanda David, finché
non raggiunse finalmente il suo motorino.
Almeno questo ti ha difesa! - Esclamò Poison Ivy, che stava
origliando da un po' la conversazione.
E' lui il mio ragazzo... - Rispose Rose.
Allora altro che è carino... E' meraviglioso! -
Esclamò Ivy, alzando il volume.
Grazie! Io si che ho bei gusti... Comunque siamo fuori pericolo... -
Disse Rose, a suo padre.
Va bene, per sta volta ti perdono... Ma non fare più
l'eroina... Hai anche rovinato un colpo del Joker... - Disse lui,
tirandole, un leggero coppino.
Ma io non volevo... E' stata Gaia che si è sacrificata... -
Si difese, Gaia.
Dopo pochi secondi tirò fuori il suo cellulare e
mostrò ai suoi genitori la foto del Joker e di Alex mentre
guardavano "Beatiful". I suoi genitori stavano a dir poco morendo dalle
risate, e Rose scrisse nei commenti - "Ho sempre desiderato
vedere il Joker così :) (da parte di mia madre)... Certo che
anche Alex è un vero uomo! :) (da parte mia)... Ahah" -
Dopo pochi secondi arrivò anche il commento di David
- "Ahah... Che bella scena! Sia la vostra, sia quella di
Rose!" -
Alle
sei...
Ciao David! - Disse lei, vedendolo arrivare.
Ciao... Dici che tua mamma si arrabbia se mi vede con una moto? -
Domandò lui, mentre scendeva.
Probabile... Ma tanto casa mia è vicina, possiamo andarci a
piedi... - Rispose Rose, per poi aggiungere - Grazie per aver detto una
balla... Anche se era il minimo che potevi fare... Dopo che ho salvato
la collana di tua madre... - Disse lei, facendo un sorriso finale.
Prego... Ci credi se ti dico che non volevo venire... - Ammisa, David.
Lo pensavo... Mi dispiace, ma i miei ci tengono tanto, per cui li ho
accontentati... Ma non ti preoccupare, mia mamma ti salverà
da mio padre! - Disse lei, rassicurandolo.
Spero... Disse lui, iniziando a camminare, insieme a lei.
A casa di Rose...
Buona sera - Disse David, entrando in casa di Rose.
Ciao - Dissero entrambi.
Cosa vorresti mangiare sta sera? - Domandò Poison Ivy, al
ragazzo.
Non lo so... Per me è uguale... - Rispose, David.
Mamma, facevi prima a chiedergli se gli piace la verdura... - Disse
Rose.
Allora mi va bene - Disse lui.
Ah ok... Se no non mangiavi... - Disse Ivy, sorridendo.
Ci furono alcuni secondi di silenzio, ma poi Rose prese la mano di
David e lo portò sul divano e disse - Noi guardiamo un po'
di tv -
Che cosa guardiamo? - Domandò lui.
Glee... C'è la replica dell'episodio di ieri sera, ma visto
che tu non l'hai vista... La dobbiamo vedere... - Dissse lei,
sorridendo.
Ah ok... Grazie... - Disse lui, sorridendo e alzando gli occhi.
Non c'è bisogno che mi ringrazi... Io so quanto ti piace
questo programma... - Disse lei, sorridendo e accendendo la tv.
Da morire... - Disse lui.
Dopo
un ora...
Ti
posso fare una foto? - Domandò, poi David.
Si... Però aspetta che mi devo sistemare un pochino... Tu
asettami in camera... - Disse lei.
Ok... - Disse lui, alzandosi.
Come
ti sembra? - Domandò Ivy, mentre "cucinava" insieme a Due
Facce.
Normale... Mi sta abbastanza simpatico... Anche se non mi pice che
vuole fare una foto a Rose - Rispose l'uomo.
Perchè? - Chiese lei.
Perchè non mi fido... - Rispose dopo un po', Due Facce.
Invece per me è un buon candidato a vita... - Disse lei.
In che senso? - Domandò l'uomo.
Nel senso che lui è... Bravo, si fa fare di tutto... E se
mia figlia è come me, allora è pazza di questo
qui... - Rispose Ivy.
Allora avrà un ergastolo a vita... - Disse Due
Facce.
Si... Mi dispiace per lui... Anche se è felice... - Disse
Ivy.
Il difetto di Rose è di aver ereditato il tuo carattere... -
Disse lui.
Si... Infatti ha un sacco di uomini che lle corrono dietro... E lei non
usa neanche i miei trucchetti... - Disse Ivy, tirandogli un coppini.
Ahia... - Disse lui, per poi darle un bacio sulla guancia.
In
camera...
Ma
perchè mi devi fare una foto? - Domandò, Rose.
Per mostrare a un mio amico che ti ho conquistata veramente - Rispose
lui.
Un tuo amico chi? - Domandò lei, incuriosita.
Alex, i miei compagni di liceo, un po' tutti... - Rispose lui, con un
piccolo sorriso.
Va bene... Però io non sono un oggetto che bisogna
vincere... - Si difese lei.
Appunto... Io gli ho parlato un po' di volte di te... Ma loro mi
continuavano a dire che non ti avrei mai conquistata... A parte Alex...
- Rispose lui.
Va bene... Che foto dobbiamo fare? - Chiese la ragazza.
Tu che mi baci... Va bene? - Disse lei, mentre con la sua testa pregava
che dicesse di si.
Uff... Va bene... Te lo concedo... Ma non capiterà
più... Hai le plastichine, vero? - Chiese lei.
Si... - Disse lui, per poi fare una foto con lei, mentre la baciava.
Dopo che pubblicarono la foto su entrambi i profili, notarono
che la foto di Alex e del Joker aveva ricevuto quasi duemila "Mi piace".
Come ha fatto a ricevere tutti questi "Mi pice"? - Domandò
David.
Io e Gaia siamo conosciue da tutti i seguaci dei nostri
genitori, ad esempi mia mamma è l'idolo di tutti gli hippy e
anche di alcuni scienziati, mentre mio padre da quelli che hanno avuto
dei brutti problemi nella loro vita... Mentre i genitori di Gaia sono
seguiti da tutti i malati mentali - Rispose Rose.
Ah... Ora hi capito... Secondo te riceverà tanti mi piace la
nostra foto? -Chiese poi lui.
Tantissimi... Sta sera, prima che tu vada controlliamo - Rispose lei,
sorridendo.
Venite a mangiare! - Si sentì Due Facce gridare.
Allora
David, che cosa studi? - Domandò Ivy.
Vado al liceo che c'è qui a Gotham... Faccio il liceo
classico - Risopose lui.
E come ti è andato l'anno? - Domandò Due Facce.
Bene - Rispose lui.
Mamma sai che l'ultimo esame di scienza che ha fatto ha preso 110 e
lode... Ed era su una pianta che forse abbiamo anche noi... - Disse
Rose.
Ah si... E che pianta era? - Domandò Ivy.
L'orchidea Orchys morio... - Rispose David.
Ah... Capito... Si ce l'abbiamo... - Rispose Ivy.
Che cosa fai di solito la sera? - Domandò Due Facce.
Se ho un esame ripasso, nei wekkend o esco con i miei amici, o chatto,
o sto a casa a vedere la televisione - Rispose lui.
E i tuoi genitori cosa fanno? - Domanò Ivy.
I miei sono entrambi avvocati - Rispose David.
E come si chiamano? - Domandò Harvey.
Mio padre Mark Sent, mentre mia madre Katy McGregh - Rispose David.
Conoscevo tua madre... Ma tuo padre no... - Rispose lui.
Mia mamma è nata a Gotham, mentre mio padre era arrivato qui
per lavoro... Dopo che si sono conosciuti sono passati due mesi, ma poi
mia madre è rimasta incinta e ha dovuto lasciare il lavoro -
Spigò David.
Si conoscevo la loro storia. Quindi ci vai d'accordo con loro? -
Domandò Due Facce.
Abbastanza... Io e mia madre andiamo molto d'accordo, mentre io e mi
padre non molto... Noi ci vogliamo bene, solo che abbiamo degli ideali
diversi... - Rispose David.
Già... Sai che ero tentata di mettrlo a terra la scorsa
volta... - Disse Rose.
Lo so te lo leggevo negli occhi, e anche da come hai stretto i pugni -
Rispose David sorridendo.
Si, ma mi sono dovuta trattenere... - Rispose Rose, sorridendo.
Finito
di mangiare...
Finito
di mangiare, si misero a vedere un film... David, riuscì a
rillassarsi e a godersi il film, nelle quale ricevette anche un bacio
da Rose, perchè le faceva ridere la sua faccia mentre
guardava quel film.
Alla fine David andò a casa verso mezzanotte, e ebbe solo un
bel ricordo di questa serata, accompagnata da 2200 "Mi piace".
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