Pozione di fufy93 (/viewuser.php?uid=39656)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** sembra tutto normale ma... ***
Capitolo 2: *** tradimento o no? ***
Capitolo 3: *** domande ma niente risposte ***
Capitolo 4: *** alla ricerca di risposte ***
Capitolo 5: *** pozione del corpo ***
Capitolo 6: *** Trappola ***
Capitolo 7: *** la verità a galla ***
Capitolo 8: *** tornerà? ***
Capitolo 1 *** sembra tutto normale ma... ***
Ciao ragazzi! ^^ questa è la mia prima ff, spero che
commentiate in tanti ^^
p.s: i personaggi sono di Rumiko Takahashi e non miei.
Era una giornata normale a casa Tendo. Era appena mattina e
l’unica sveglia era kasumi intenta a stendere i
panni….
…intanto… in una delle camere di questa grande
casa, una sagoma di un uomo stava tagliando dei piccoli ciuffi di
capelli a ranma e appena sentì dei passi che salivano le
scale uscì velocemente dalla finestra.
SBAM!
-Dai amico mio vieni a fare una partita a shoji!-
era Soun che cercava in tutti i
modi si svegliare Genma-panda che ancora dormiva (anzi russava).
Erano passati parecchi minuti e adesso erano quasi tutti svegli tranne
ranma, -possibile che quello stupido non si alzi mai presto?!- Akane
era parecchio arrabiata e si diresse verso la camera del ragazzo con un
secchio d’acqua (chissà il perchè ^^)
SFRASH, Akane aveva buttato tutta l’acqua al povero ranma che
si svegliò di colpo diventando, naturalmente, una ragazza
-ahh, è gelata! Akane sei sempre la solita!!!-
-se,se piuttosto sbrigati che non ho intenzione di arrivare tardi a
scuola per colpa tua!-
-va bene, va bene… razza di maschiaccio…-
l’aveva quasi bisbigliato ma akane lo senti lo
stesso e dopo averlo fulminato lo lanciò fuori
dalla finestra con un pungno
-senti chi parla! Brutto scemo!!-
Dopo essere tornato sulla terra ranma e akane partirono di corsa per
andare a scuola. La giornata proseguiva tranquillamente e alla fine
della lunga giornata scolastica ranma e akane si avviarono per tornare
a casa
-akane, tu vai a casa perché io prima devo andare a fare una
cosa…-
akane lo guardò curiosa
-ah,si’ e dove dovresti andare?-
gli disse cercando di essere il più idifferente
possibile, ranma la guardò
-da quando in qua, ti interessa dove vado io?- akane colta
nel sacco cercò immediatamente una scusa
-bè, volevo solo sapere se tornavi per cena…-
-non vorrai cucinare vero? perchè se è
così stai certa che non arriverò!-
-stupido!! Non volevo cucinare ma solo avvertire Kasumi!-
-si va bè, digli che probabilmente se ho anc…
cioè volevo dire.. se non arrivo prima delle 7:30 allora non
preparare anche per me ok?-
-va bene-
Così akane continuò la strada per tornare a casa
mentre ranma con un abile salto si spostò da un tetto
all’altro.
- sono a casa!- disse akane mentre si toglieva le scarpe, il padre la
raggiunse subito
-ciao figliola… dov’è ranma?-
-ha detto che doveva fare una cosa-
-capisco… senti posso chiederti un favore?-
-ma certo! dimmi papà-
-bè vedi, kasumi è stata invitata dal dott tofu
per cena, allora avevamo deciso di ordinare qualcosa dal ristorante
‘il gatto’, potresti andare a prendere le
ordinazioni?-
-ah,ok. Avrei potuto cucinare io ma se avete già ordinato fa
niente- Soun sudando freddo -sarà per un'altra volta
ha,ha>> *per fortuna! Però quando
arriverà lì si accorgerà che non
abbiamo ancora prenotato*
così akane si rimise le scarpe e si diresse al
ristorante. Aprì la porta ma era tutto buio.
-c’è nessuno?- akane entrò guardandosi
intorno -ehi là??? Rispondete?! Possibile che non ci sia
nessuno?-
ecco finita la prima parte spero vi piaccia. lo so che sono corti i
capitoli e quindi cercherò di allungarli un pò
(sarà un impresa molto difficile) ^^
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Capitolo 2 *** tradimento o no? ***
Ciao a tutti! Questo è il secondo capitolo. Ringrazio ancora
tutte le persone che hanno recensito. Grazie ^^
Tradimento o no?:
All’improvviso sentì un rumore venire dal retro
del ristorante, si avvicinò senza fare rumore e senza farsi
vedere. Poi guardò dentro un porta che non era il ripostglio
ma la camera di Shampoo. Si avvicinò sempre di
più finchè non vide due sagome nel buio, strinse
un po’ gli occhi che si dovevano abituare al cambio di luce e
con suo studore vide che distesi nel letto c’erano Shampoo e
un altro ragazzo che le stava sopra e continuava a baciarla, akane era
sicura di aver già visto quel ragazzo
*se solo si spostasse verso la luce che entra dalla finestra..* detto
fatto. Il ragazzo si alzo dal letto e akane rimase inpallidita, le si
contorceva lo stomaco e le prime lacrime cominciavano a scendere dai
suoi occhi marroni. Era Ranma!! Lui stava sorridendo e quando Shampoo
lo abbracciò, ricominciò a baciarla
passionatamente.
Akane girò le spalle, le lacrime scendevano senza sosta,
mise le mani sul viso per cercare di trattenersi * come ha potuto farmi
questo* cominciò a singhiozzare e per non essere scoperta
cominciò a correre verso casa con una morsa al cuore, si
sentiva stupida per aver amato quel ragazzo che ora la tradiva senza
preoccupazioni * perché, perché,
perchèèè?*
Arrivata a casa corse in camera senza che i membri della famiglia la
vedessero e si distese sul letto a piangere.intanto ranma stava
camminando per strada…
-nonostante tutto ho una fame da lupi! Non sono ancora le 7:30 quindi
se arrivo a casa prepareranno da mengiare anche per me!-
Nello stesso momento al ristorante ‘il
gatto’…
-shampoo ora devo andare-
-no ti plego, rimani ancola un po’ con me-
-mi dispiace ma non posso, ci vedremo domani-
a shampoo gli si illuminarono gli occhi <> il ragazzo se ne andò
*fantastico! Nn se né accorta!*
Ranma ormai era arrivato, aprì la porta e sentì
un grande fracasso venire dal piano superiore *a quanto sembra sono
tutti di sopra* così si diresse su per le scale e vide soun,
suo padre e nabiki che stavano guardando dentro la sua camera (che era
anche quella del padre) -ehi che sta succedendo?- appena sentirono la
sua voce gli altri si girarono verso di lui, ranma era arrivato alla
porta e con suo stupore vide che dentro alla sua camera c’era
akane che tirava fuori dai cassetti tutti i suoi vestiti e in malo
modo, anzi praticamente gli lanciava, dentro uno zaino.
Quando akane lo vide lui si accorse che lei aveva le lacrime agli occhi
-NON TI VOGLIO Più VEDERE IN QUESTA CASA!- ranma ci rimase
di stucco
-ma che diamine dici akane? Ti sei bevuta il cervello?-
-già! Credi di fare il furbo?! Guarda che prima ti ho visto
che stavi baciando con shampo-
a quella notizia si immobilizzarono tutti, compreso ranma,a quanto pare
la famiglia non era ancora a conoscenza dell’ atto della
ragazza
-come hai potuto fare questo alla mia bambina!-
-figliolo! Cosa ti è saltato in mente?!-
dissero disperati soun e genma
-akane guarda che ti stai sbagliando, oggi io non l’ho
neanche vista shampoo!-
akane si avvicinò al ragazzo e gli tirò
uno schiaffo, non era forte ma ciò che faceva male a ranma
è il fatto che non gli credesse
-vuoi ancora continuare a prendermi in giro?-
le lacrime di akane non cessavano a smettere
-ti giuro! Io non vedo shampoo da due giorni! e l’ultima
volta c’eri anche tu! Stavamo andando a scuola!-
-non trovare scuse. Ora prendi la tua roba e vattene!-
ranma ci rimase malissimo ma non poteva fare niente, lui era un ospite
e se lo cacciavano di casa non poteva fare altro che alzare i tacchi e
sparire, così prese le ultime cose rimaste e le mise nello
zaino sotto gli occhi di tutti e se lo caricò sulle spalle,
prima di uscire dalla camera guardò akane, aveva gli occhi
tristi il ragazzo, sembrava quasi chiedesse pietà poi con un
filo di vose disse
-non so chi tu abbia visto akane, ma giuro su me stesso, che non ero io-
così dicendo scese le scale e usci di casa * non so chi mi
abbia fatto questo ma giuro che me la pagherà cara!*
Intanto nella casa nabiki pensava * con questo scandalo
guadagnerò un sacco di soldi!* soun invece *e adesso chi
baderà alla palestra?*, genma *ora cosa faccio? Di certo mi
cacceranno di casa! Dove vivrò?* akane, aveva ancora le
lacrime agli occhi e senza dire una parola si diresse verso la sua
camera.
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Capitolo 3 *** domande ma niente risposte ***
ecco! questo è il terzo capitolo. purtroppo non sono riuscita a capire il problema e in questi giorni sto cercando di leggere tutto il regolamento e HTML. ma non ci capisco lo stesso niente, immagino sia bruttto leggere un testo tutto attaccato quindi cercherò di sistemare il prima possibile. buona lettura ^^
domande ma niente risposte:
Il giorno seguente ranma andò al ristorante ‘il gatto’ fonte dei suoi problemi, aprì la porta con nn curanza -Shampoo! Dove sei? Ti devo parlare!!!- di corsa la ragazza gli corse incontro -Lanma! Amole mio!- fece per saltargli adosso ma non ci riusci perché ranma la prese per il polso e la portò nel retro del ristorante, si girò a guardarla -ora dimmi cosa diavolo hai fatto Shampoo!- la ragazza lo guardò strana -cosa intendi pel cosa ho fatto? Io nn ho fatto niente.- -ah no? E come mai akane mi ha cacciato di casa dicendo di aver visto noi due che ci baciavamo?- nel suo tono di voce c’era un po’ di sarcasmo ma si vedeva benissimo che cercava in tutti i modi di trattenere la rabbia -nn mi dile ke ha scopelto ke la tladivi! Ti giulo ke nn gli ho detto niente come plomesso!- ranma cominciava a perdere la pazienza -smettila! Lo sappiamo benissimo entrambi che noi due non ci vediamo da tre giorni contando anche oggi! E inoltre io non ti ho baciata!!>-shampoo lo guardava un po’ stordita -ma come, ieli sei venuto qui e mi hai detto che mi amavi, e poi mi hai baciata! Sono sicula!!!- -bè, quel ragazzo nn ero io!! Lo può confermare anke Ukio! Ieri ero andata da lei a mangiare un okonomiyaki! Nn ero con te!quindi.. non so chi tu abbia visto o se stai mentendo ma non ero io!!- ranma si era sfogato e ora attendeva una risposta me shampoo nn disse niente, era disorientata -se nn me lo vuoi dire pazienza ma sappia che troverò chi mi ha fatto questo e se scopro che mi hai mentito giuro che me la pagherai molto cara shampoo!- così dicendo uscì sbattendo la porta e se ne andò saltando da un tetto all’ altro.
Intanto akane stava andando a scuola, il suo volto esprimeva tristezza ma allo stesso tempo anche rabbia -ciao akane!- si girò di scatto e vide Ukio che portava fuori la spazzatura, cercò di fare un sorriso -ciao- -hai una faccia triste. Ti è successo qualcosa?- -no,niente- ukio la guardò e poi con un sorrisetto disse -di la verità sei gelosa perché ieri ranma è venuto a mangiare al mio locale non è vero?- akane a sentire quelle parole alzò lo sguardo - adesso cominci a mentire anche tu?- la ragazza la guardò con aria interrogativa -non serve che dici bugie. Lo so che ieri ranma è andato da shampoo- -guarda che ti sbagli. Ranma ieri era al mio ristorante, abbiamo anche parlato per un po’-
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Capitolo 4 *** alla ricerca di risposte ***
ranma 3
c'e l'ho fatta!!!!!!!!!!!! evvivaaaaaaa!!!!! guardate bene! il testo
adesso non è tutto appiccicato!!!! grazie mille a Laila
perchè grazie a te sono riuscita sistemare e anche a
dolcepuffa, aki13 e maryku che hanno ricensito. grazie mille. (inchino
profondo) ok ora potete leggere il terzo capitolo ^^
Alla ricerca di risposte:
-cosa?! Sei tu quella che si sbaglia l’ho visto fin troppo
bene che era lui!- -bè, lo sai come è fatta
shampoo… potrebbe aver combinato una delle sue- Akane la
guardò un po’ stupita –hai ragione, ma
non credo arrivi fino a questo punto…- -in che senso
“ non credi che arrivi fino a questo punto”????-
-no,no.. niente-
Così dicendo corse verso il ristorante ‘il
gatto’ *al diavolo la scuola! Devo scoprire cosa
c’è sotto!*
Nel frattempo…
-bisnonna, ti devo parlale.- -dimmi Shampoo!- shampoo si
avvicinò ad Obaba con fare interrogativo –hai pel
caso fatto qualcosa a Lanma?- un enorme punto di domanda
spuntò sulla testa della bisnonna –certo che no,
perché?- shampoo la guardò ancora un
po’ per scoprire se diceva sul serio e poi con aria
rassegnata le raccontò quello che era successo poco prima
con ranma
-quindi mi vuoi dire che ranma ieri si trovava qui con te nella tua
camera e che contemporaneamente si trovava anche al locale di ukio a
mangiare un okonomiyaki?- la cinesina fece cenno di si con la testa e
aggiunse –pensavo fossi stata tu, ma adesso non ci capisco
più nulla- improvvisamente era triste non solo
perché ranma l’aveva accusata ma anche
perché adesso non aveva idea di chi fosse stata la persona
con la quale si era baciata il giorno prima.
-ascolta shampoo..- la ragazza alzò lo sguardo –
tu hai detto che il ranma che ieri era con te ti aveva promesso che
sarebbe tornato oggi giusto?- lei annuì nuovomente
–allora non ci resta che aspettarlo e poi vedremo-
SBAM!!!!!
Sia shampoo che obaba si girarono di scatto, qualcuno aveva
appena aperto (più che altro sbattuto) la porta del
ristorante. Entrò la luce accecante del mattino assieme ad
una sagoma che a mano a mano si definiva.
Ukio era uscita dal suo ristorante con la divisa scolastica e stava
chiudendo la porta, sentì dei passi avvicinarsi e quando si
girò vide ranma con uno zaino sulle spalle –ma?...
ranma?... che ci fai con quello zaino?, oggi bisogna andare a scuola,
la campanella sarà già suonata!- ranma
alzò lo sguardo, era triste, sembrava un cane bastonato a
guardarlo, riabbassò lo sguardo –io non ci vengo
più a questa scuola, riparto per il mio viaggio di
allenamento e…- alzò nuovamente lo sguardo per
incrociare gli occhi di una delle sue migliori amiche -… non
tornerò mai più- a ukio venne una morsa allo
stomaco –come sarebbe a dire?! non te ne puoi andare via!-
ranma non gli diede ascolto, ormai nulla aveva un senso, voleva solo
stare da solo adesso…… adesso
che……. Che akane lo aveva cacciato di casa e che
non lo voleva più rivedere.
-ciao akane, cosa vuoi?- dalla porta entrò una
ragazza esausta da una corsa a perdi fiato e ora guardava obaba e
shampoo –cosa avete fatto a ranma?!- le altre due rimasero in
silenzio, erano ancora un po’ scioccate
dall’entrata furente del “maschiaccio”,
akane notando che nessuna aveva intenzione di parlare alzò
il tono della voce –RISPONDETE!!- - akane qualunque cosa sia
successa non è stata colpa nostra ma vorremmo avere delle
risposte anche noi-
così dicendo obaba convinse akane a sedersi così
shampoo avrebbe raccontato ciò che sapeva e lo stesso
avrebbe fatto akane, sperando che sarebbero arrivate ad una conclusione.
Passò circa mezz’ ora da quando si sedettero e
alla fine rassegnate abbassarono la testa e akne disse – ma
chi può essere stato? Bè una cosa è
certa. Ranma non mi aveva mentito sul fatto che era andato da ukio, ma
questo non spiega come possa essere possibile che nello stesso tempo
fosse anche qui- guardò obaba cercando una specie di
conforto, ma lei non la stava ascoltando, stava pensando, era
così concentrata che neanche se l’avessero
chiamata per nome avrebbe sentito.
Ci fu una lunga pausa di silenzio, poi obaba alzo lo sguardo
– forse so cosa è successo- sia shampoo che akane
alzarono di scatto gli occhi aspettando la bramata soluzione
–però, prima devo consultare un libro e poi vi
saprò dire- si attaccò all’inseparabile
bastone e si diresse verso la sua stanza.
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Capitolo 5 *** pozione del corpo ***
Eccoci al quinto capitolo. (sono esausta) ^^; qui ci saranno le
risposte a tutte le domande (dipende le domande che vi fate ^^) non
voglio far perdere altro tempo. Leggete e commentate numerosi.
Pozione del corpo:
Ranma adesso si trovava sopra un monte e stava guardando la
città di Nerima dall’alto per l’ultima
volta prima di girarsi e inoltrarsi nella foresta che
l’avrebbe portato lontano da lì. Erano le 11 del
mattino e il sole ormai stava raggiungendo lo zenit ( per chi non lo
sapesse significa che sta per raggiungere il punto più alto
nel cielo^^)ranma, ancora fermo immobile, aspettava, neanche lui sapeva
cosa ma rimaneva lì, come uno scemo a guardare il panorama,
poi con coraggio voltò le spalle e si incamminò
per la sua strada.
Obaba finalmente tornò con un polveroso, grande, rovinato e
vecchio libro in mano, lo pose con cautela sul tavolo dove akane e
shampoo erano sedute e che adesso fissavano con grande
curiosità quell’oggetto –qui
c’è la risposta a tutte le nostre domande- le due
ragazze alzarono lo sguardo verso obaba e successivamente seguirono la
sua mano aprire il libro, cercava una pagina precisa, 154,155,156,
continuava a sfogliare finchè arrivò a pagina
162, lì indicò un paragrafo scritto in cinese,
shampoo girò il libro verso di sé e
cominciò a leggere
– pozione del
corpo………procedura: inserite tutti gli
ingredienti che sono elencati alla fine della pagina e aggiungete dei
ciuffi di capelli della persona che volete diventare e aspettate 30
minuti, dopo averla bevuta prenderete l’aspetto di quella
persona per circa 20 minuti. AVVERTENZE: in alcuni casi
può capitare che delle caratteristiche rimangano uguali
esempio: se avete una cicatrice è possibile che anche dopo
la trasformazione rimanga la ferita anche se si dovrebbe vedere meno.
In altri casi, chi è soggetto a maledizioni di qualunque
tipo la manterrà ugualmente.-
Ora era tutto chiaro, qualcuno aveva tagliato dei ciuffi di capelli a
ranma e ne aveva preso le sembianze per 20 minuti, e, in quel lasso di
tempo era andato da shampoo mentre il vero ranma era andato da ukyo,
akane, shampoo e obaba si guardarono abbastanza soddisfatte di essere
riuscite a trovare la soluzione, ma c’era ancora una domanda,
chi era questa persona che è stata capace di fare questo?
-c’è solo una persona che avrebbe potuto fare una
cosa del genere- disse obaba guardando akane e shampoo- e questa
persona è…-
SBAM!
La porta si aprì di scatto facendo saltare le tre donne
all’interno del ristorante, guardarono all’ingresso
e videro ukyo in preda al panico –akane- cercava di
riprendere fiato per la corsa –ranma…ranma
è partito per un viaggio di allenamento e ha detto che non
tornerà mai più!- parlò
così velocemente che akane dovette aprire bene le orecchie
per capire cosa stesse dicendo, SHOK si era dimenticata di aver
cacciato ranma di casa e di avergli detto che non lo voleva
più vedere. Cosa avrebbe fatto adesso?
–dimmi ukyo, da quanto è partito ranma?- ukyo la
guardò un po’ spaesata
–che ora è adesso?- akane guardò
l’orologio appeso al muro
–sono le 12:30- ukyo ebbe quasi un sobbalzo
–bè, io l’ultima volta che
l’ho visto erano le 10:50 circa- akane non sapeva che fare,
non l’avrebbe mai raggiunto, senza contare che avrebbe dovuto
prendere qualcosa per la “rincorsa” *e adesso cosa
faccio?*
BOOM!
Improvvisamente il muro sinistro del ristorante era andato a
pezzi (più precisamente era esploso), entrò un
ragazzo che si guardò intorno con l’aria di uno
che si è appena perso. Inutile dire che era Ryoga che, non
essendosi accorto che c’era qualcuno che lo guardava,
continuava a ripetersi –ma dove sono finito? Sembra Okinawa-
(non so se si scrive così, ma credo abbiate capito lo
stesso, in caso contrario va bene qualsiasi altro posto), bè
le tre ragazze e obaba c’erano rimaste di sasso (o
più precisamente avevano questa faccia -_-). Ad akane venne
un lampo di genio –ryoga! Ti devo chiedere un favore- ryoga
si girò verso di lei
–akane! Che sorpresa vederti! Cosa ci fai ad
Okinawa?-
*-_- questo non capisce proprio un tubo, ma non ho altra scelta*
-ascolta ryoga, ora ci troviamo al ristorante di shampoo come puoi
vedere..- disse mostrandogli shampoo, obaba e la parte del locale
ancora intatta –e io ti devo chiedere un grande favore..-
-dimmi tutto!-
-…sarà un impresa difficile ma tu, devi
trovare ranma, si trova qua intorno, capito? Trovalo e portalo qui il
prima possibile, digli che aveva ragione e gli chiedo di tornare- ryoga
annuì e corse immediatamente fuori dal ristorante alla
ricerca del ragazzo.
Shampoo guardò akane perplessa
–scusa akane, ma pelché hai detto a lyoga che
lanma si trova qui nei palaggi se sai benissimo che non è
velo?- akane, con lo stesso sguardo di quando era entrato ryoga
–bè, semplicemente perché so che adesso
si sarà già perso e che si trova fuori
città, posso scommetterci-
-_- -capisco-,
ci fu un’altra piccola pausa di silenzio poi Obaba
parlò
–riprendendo il discorso di prima, come già stavo
dicendo, l’unica persona che può conoscere questi
incantesimi cinesi è una e una soltanto, ma non vorrei mai
sbagliarmi quindi ho in mente un piano- akane e shampoo guardarono,
prima la bisnonna e poi si guardarono a vicenda chiedendosi cosa aveva
in mente.
Ecco la fine del quinto capitolo (chissà quando
continuerò). Prometto che aggiornerò il prima
possibile e spero di avervi incuriositi, all’inizio
l’idea della pozione che ti fa cambiare il corpo mi era
venuta in mente da sola e poi mi sono resa conto che somiglia molto a
quella di polisucco su harry potter, (che stupida! Se mi fosse venuto
in mente prima non mi sarei scervellata per creare questa ff) cmq
assicuro a tutti i lettoriche non volevo dare l’idea della
monotonia ma ormai la storia l’avevo sritta, quindi ho
pensato *fa niente*. Spero che vi piaccia la mia ff essendo la prima
(quindi non siate troppo crudeli). Ciao ^^
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Capitolo 6 *** Trappola ***
sesto! Incredibile, non pensavo di allungarla così!
(solitamente sono molto più sbrigativa!). comunque vi auguro
un buona lettura.
Trappola:
Era sera nella città di Nerima, il sole stava tramontando e
il cielo prese un colore che andava dall’arancione al rosso
fuoco, tutto era silenzioso, nessun rumore rompeva quella
tranquillità come se, dopo una giornata disastrosa, il mondo
cominciasse già a riposare esausto.
In uno dei tanti edifici si trovavano tre giovani ragazze e
un’ anziana signora che attendevano con pazienza che la preda
abboccasse all’amo.
La porta si aprì, un ragazzo con il codino entrò
tranquillo all’interno del ristorante ormai chiuso
–Shampoo! Dove sei?- si guardò intorno, era tutto
buio intorno a lui, sembrava non ci fosse nessuno *che strano, eppure
le avevo detto che sarei tornato* -aaaaaah- la cinesina lo
attaccò con le sue solite armi, la schivò senza
problemi anche se parecchio sorpreso da quel atteggiamento, si
girò di scatto e vide akane corrergli incontro pronta a
sferrare un pugno, anche questa volta si salvò anche se per
un soffio –ma che vi prende! Sono ranma!-
-no che non sei lui!-
akane era furente, continuava ad attaccarlo ma lui continuava a
schivarla senza tanti problemi. Lo stesso faceva Shampoo, ormai allo
stremo
-sono troppo forte per voi due-
Tonf, il ragazzo cadde a terra privo di sensi, da dietro si ergeva
Obaba sopra ilo bastone. L’aveva fatto svenire con un solo
colpo ben assestato su un punto vitale
-portiamolo nel ripostiglio, sbrigatevi!-
Le due ragazze presero il corpo del falso ranma e assieme ad obaba
raggiunsero Ukyo all’interno della stanza, stava preparando
il piano di riserva nel caso avesse attaccato.
-non ti proccupare ukyo- disse Obaba lasciando passare akane e shampoo
–come avevo previsto non avrebbe attaccato-
-come facevi a sapere che sarebbe stato sulla difensiva?-
-calma Ukyo, tra poco avremo tutte le risposte che cerchiamo-
Guardò le due ragazze intente a legare con cura
‘ranma’ per poi allontanarsi.
Qualche minuto più tardi si svegliò, vedeva
sfuocato e ci misa un po’ per rendersi conto di
ciò che gli era successo, cercò di liberarsi
dalle funi che lo immobilizzavano ad una sedia attaccata ad un muro
-si può sapere che diavolo vi è preso? Shampoo
liberami-
La ragazza lo guardò senza sbattere ciglio, aveva una
sguardo di ghiaccio, esprimeva rabbia, molta rabbia. Lui distolse lo
sguardò per vedere Obaba avvicinarsi a lui
-dimmi chi sei!-
-sono Ranma Saotome-
Tonf! Obaba aveva appena colpito il ragazzo in testa col bastone
-stupida vecchia! Mi hai fatto male!-
-bè se non me lo vuoi dire di tua spontanea
volontà sappi che resteremo qui finchè
l’effetto della pozione non sarà esaurito-
Il falso ranma rimase scioccato da quella frase. Come faceva a sapere
della pozione? Come si sarebbe salvato? Non disse una parola, cercava
di pensare ad ua soluzione per fuggire di lì, ma con sua
sfortuna vide che si erano attrezzate ad una possibile fuga e quindi
avevano serrato porte e finestre, la luce nella stanza era poca anche
se sufficiente.
Obaba lo guardò, fece un mezzo sorriso e fingendosene
dimenticata disse
-oh, tò guarda! Mi stavo dimenticando che il nostro caro
amico ranma a contatto con l’acqua fredda diventa una
graziosa signorina-
Gli occhi deel ragazzo con codino si spalancarono, cominciò
a tremare. Se avessero scoperto chi era realmente cosa avrebbero fatto?
Obaba fece cenno a Ukyo di prendere il secchio di acqua fredda. Se
l’avessero bagnato e fosse rimasto normale significava che di
certo non era lui, e se invece, si trasformava in qualcosa
d’altro non ci avrebbero messo molto a scoprire
l’identità dato che avevano una lista delle
persone cadute nelle sorgenti (ok, lo ammetto. Non dovrebbero avere
questa lista ma voi datemela per buona, chiudete un occhio ^_-)
Si avvicinò e diede il secchio a Obaba che senza aspettare
lo gettò addosso al ragazzo.
Il volto di tutti i presenti si sbiancò. Non poteva essere
vero, come ha potuto fare una cosa del genere, chi se lo aspettava.
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Capitolo 7 *** la verità a galla ***
Ciao a tutti, sono fufy93 e mi trovo al settimo capitolo di questa mia
primissima ff. il capitolo precedente devo dire che ho cercato di
allungarlo il più possibile ma senza grandi risultati.
Finalmente adesso si scopre chi è il fantomatico ragazzo
che, credo, abbia incuriosito parecchi. Chissà se qualcuno
ha già capito di chi si tratta o se si è fatto
una idea. Buona lettura ^^
La verità a galla:
Rimasero immobili, erano rimaste tutte scioccate, tutte tranne Obaba
che aveva già immaginato si trattasse di lui. Uno sguardo
alla sedia, una parte era completamente invasa dal buio mentre
l’altra metà era illuminata dalla luce del sole
che penetrava all’interno della stanza.
-l’avrei dovuto immaginare fin dall’inizio che eri
tu!-
Obaba fissò la sedia, dove sopra di essa, qualcosa vi era
seduto sopra, qualcosa che non era umano, qualcosa che però,
nonostante tutto era ancora immortalato in quella sedia.
Un rumore si sentì in quella direzione poi…
-Quak-
Quel suono diceva tutto, ebbene si, quel ragazzo era proprio
Mousse-papero che ora aveva gli occhi tristi e fissava Shampoo come a
chiedere pietà. Obaba gli versò un altro secchio
d’acqua in testa, questa volta era calda però
perché volevano delle spiegazioni. Mousse ora guardava in
basso, senza dire una parola. La prima a parlare fu la bisnonna
-eh già! L’unico che poteva conoscere un
incantesimo cinese antico come questo non poteva essere stato altro che
qualcuno venuto dallo stesso villaggio mio e della mia nipotina-
-si! Sono proprio io, credimi, non sarei mai arrivato fino a questo
punto ma…-
-…ma? Cos’è che ti ha fatto cambiare
idea?-
Le ragazze erano ancora sbalordite e silenziose attendendo il racconto
di Mousse. Lui alzò gli occhi guardando Obaba
-bè, tutto è cominciato qualche giorno fa, qui al
ristorante…-
FLASHBACK ( per farvi capire meglio immaginatevi che Mousse stia
raccontando quello che succede nel flashback, come fanno spesso nei
cartoni)
Obaba stava preparando il ramen per gli ultimi clienti rimasti nel
locale, Shampoo serviva i tavoli e Mousse stava lavando i piatti. Obaba
lo guardò, era sfinito
-Mousse, per oggi può bastare vai pure a casa, qui finisco
io-
-va bene-
Solitamente sarebbe restato ma oggi non ce la faceva proprio, si
risciaquò le mani e si allontanò. Intanto Shampoo
aveva finito di servire e aspettava altri piatti da portare.
-dimmi nipotina. Oggi sei riuscita a convincere il futuro marito a
sposarti?-
-pultloppo no, sembla non mi voglia tla i piedi, comincio a pensale che
non mi sposelà mai-
-bè, anche se non ti sposasse tu sei comunque una bellisima
ragazza e hai molti ammiratori, c’è perfino
Mousse!-
-se, quella stupida talpa! Plefelilei molile piuttosto che stale con
lui e inoltle, non c’è nessuno che può
sostituile il mio Lanma. Pel me c’è lui e lui
soltanto-
-fa come preferisci-
Però lì ad ascoltare c’era mousse che
era disperato. Il suo amore non era ricambiato e per quanto si
sforzasse Shampoo non si sarebbe mai innamorata di lui *Ranma questa me
la paghi* strinse i pugni e cominciò a pensare alla sua
vendetta.
FINE FLASHBACK
-E così hai trovato questo libro e pur di stare con Shampoo
ti sei fatto passare per ranma-
Continuò Obaba perché Mousse si era fermato
sperando di essere risparmiato dalla furia delle due amazzoni.
-e devo dedurre che eri a conoscenza dei limiti e delle avvertenze. Per
questo motivo prima quando ti abbiamo attacato ti sei tenuto sulla
difensiva, perché il tuo stile di combattimento è
diverso da quello di ranma e se avresti contrattacato avremmo capito
subito che eri Mousse-
-esatto-
Si limitò solo ad annuire, non voleva aggiungere altro.
SCHIAF!
Shampoo diede uno schiaffo a Mousse, lacrime e scendevano dagli occhi
viola, lui guardandola ebbe un tuffo al cuore
-Shampoo, mi…mi dispiace tanto-
Riabbassò lo sguardo aspettando la
‘sentenza’, intanto Ukyo e Akane, che avevano
assistito alla scena erano rimaste impassibili, ma le loro menti non si
erano fermate, infatti, pensavano *e io ho fatto tutto questo per
scoprire che il disgraziato che si spacciava per ranma era Mousse?!
-_-;*, akane si risvegliò quasi, lei non poteva restare
lì, doveva vedere se ranma era tornato a casa o se la stava
cercando
-scusate ma non posso restare qui!-
Così dicendo si precipitò fuori dal ristorante in
una corsa immediata verso casa.
Allora che ne pensate? Vi aspettavate che era Mousse? Comunque la
storia non è di certo finita qui, anzi, andrà
avanti. Comunque alla fine non manca poi molto. Spero continuate a
leggere numerosi.
Ciao fufy93 ^^
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Capitolo 8 *** tornerà? ***
Un altro caloroso ciao a tutti. Ho notato che già qualcuno
aveva capito che era Mousse, al dire il vero all’inizio
volevo che fosse happosay ma poi ho avuto un po’ di
pietà per la povera Shampoo che lo aveva baciato ^_^
Bene, non voglio far perdere tempo. Buona lettura
Tornerà?
Akane continuava a correre senza sosta, correva, correva e correva
finchè non vide in lontananza la sua casa,
accellerò la corsa e in breve tempo si trovò a
spalancare la porta, corse verso la cucina e lì
trovò suo padre con il signor Genma a giocare a shoji (come
ho già detto, non so come si scrive ^^;), Nabiki che
guardava la tv e Kasumi che versava il thè nelle tazzine.
Tutti al suo arrivo si girarono a guardarla, lei ricambiò lo
sguardo
-Ranma è qui? È tornato?-
Rimasero in silenzio, si guardavano a vicenda poi Soun si decise
-no akane, non è tornato-
Akane ebbe un tuffo al cuore. Ryoga non l’aveva trovato,
bè non c’era poi tanto da sorprendersi visto il
suo senso dell’orientamento. Abbassò la testa e
fece retrofront.
Poco dopo, prese una sedia e si sedette fuori di casa aspettando ranma,
sperando con tutto il cuore che prima o poi sarebbe arrivato. Forse era
stupido mettersi là, di sera con il freddo ad aspettarlo, ma
anche se non lo vedeva da un giorno, già gli mancava tanto e
il solo pensiero che forse non sarebbe più tornato la faceva
rabbrividire.
Erano le 21:00 e lei era ancora fuori, guardò la strada ,
destra, sinistra, niente. Prese un profondo respiro e cercando di
trattenere le lacrime tornò dentro rimettendo la sedia al
suo posto.
Passarono 5 giorni e intanto Mousse si era fatto perdonare da Shampoo e
lei finalmente aveva capito, non solo che non avrebbe mai avuto
speranze con ranma ma anche che l’amore che provava Mousse
per lei era immenso. Così riuscirono ad avvicinarsi, poco,
ma era comunque un passo avanti.
Akane, invece, più il tempo passava e più si
sentiva sola. In questo lasso di tempo cercò di fare dei
sorrisi sforzati alle amiche perché non si preoccupassero
per lei, ma non era facile. Tutte le sere continuava a sedersi appena
fuori casa per vedere se ranma sarebbe arrivato. In molte occasioni
aveva deciso di partire ma la sua famiglia non voleva, senza contare
che bisognava trovare un nuovo erede della palestra.
Il signor Genma si trovava ancora in casa, Soun non aveva avuto il
corraggio di mandare via il suo migliore amico, soprattutto
perché dopo con chi avrebbe giocato a jogi?.
Arrivò il sesto giorno. Akane uscì di casa per
andare a scuola, da quando non c’era ranma non arrivava
più in ritardo. Passò una giornata tranquilla,
riusciendo a divertirsi.
Finchè non ci fu il tramonto. Il cielo era sempre lo stesso,
con quella sfumatura che andava dall’arancione al rosso, come
ogni sera si sedette fuori, vicino alla strada nella speranza che ranma
tornasse. La porta dietro di lei si aprì (o portone, come
preferite ^^) era Kasumi
-Akane, ti ho portato una tazza di thè così ti
riscaldi un po’, in questi giorni ad aspettare ranma prima
poi ti prenderai un raffraddore-
-grazie, ma non ti devi preoccupare Kasumi, sto bene-
Prese la tazza e Kasumi rientrò in casa.
Un ragazzo stva guardando la sciena nascosto *mi sta aspettando?* un
sorriso gli si stampò sulle labbra, anche solo guardarla lo
rendeva felice.
Akane, intanto, stava bevendo il thè. Soffiò un
po’ per non scottarsi e notò che sulla strada
c’era un enorme ombra che proveniva dalla sua destra, verso
il sole. Si alzò in piedi e seguì
l’ombra fino a vedere un ragazzo rivolto verso di lei fermo
immobile. Si mise un braccio davanti al viso per coprirsi dal sole che
la stava accecando, per un momentò pensò fosse
Ryoga, che disperato,non era riuscito a trovare ranma. Poi
riuscì a distinguere tra la luce che quel ragazzo aveva un
codino. Rimase quasi pietrificata, la tazza di thè le cadde
a terra frantumandosi, gli occhi da lucidi cominciarono a piangere
lacrime di gioia. Cominciò a correre verso di lui
-Ranmaaaaaaa-
Lui aprì le braccia e lei gli si lanciò addosso
stringendolo a se
-mi sei mancato tanto-
-anche tu-
Akane alzò lo sguardo e vide che ranma le stava sorridendo.
Lei rimase incantata a guardarlo, poi i loro volti si avvicinarono
fichè non si baciarono. Aveva ancora le lacrime ma era
felice, era la ragazza più felice del mondo. Staccarono le
labbra
-senti ranma, io… avevo…avevo frainteso
tutto… vedi..-
Non fece in tempo a finire che ranma le posò un dito sulla
bocca
-shssss… non mi importa. L’importante è
che sono tornato e che resterò per sempre-
Akane gli sorrise e lo prese per mano
-dai, vieni dentro così rimettiamo a posto le tue cose e
inoltre adesso ho freddo-
-va bene maschiaccio-
Finalmente ranma era tornato da lei. Non era riuscito a starle lontano,
perché più sentiva la lontananza e più
quella ragazza che lui amava tanto gli mancava.
FINE
Che finale romantico trovate? Spero di non aver deluso nessuno ^_- io
ho l’abitudine di pensare mentre scrivo quindi il finale che
mi è venuto fuori al momento è questo. Forse se
me ne verrà in mente uno migliore, modificherò
così saranno contenti tutti.
Un grosso bacio
Fufy93
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