Epike avventure

di LiLy La LoLLiNa 93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sentimenti ***
Capitolo 2: *** Amorevoli verità, Odiosi guai ***
Capitolo 3: *** I propri nemici non muoiono mai... ***
Capitolo 4: *** Ritorni inaspettati... ***
Capitolo 5: *** Mi fido di te ***
Capitolo 6: *** Qnd papà torna... ***
Capitolo 7: *** Primi indizi... ***
Capitolo 8: *** Tra indagini e Play station... ***
Capitolo 9: *** E Tic e Tac... ***
Capitolo 10: *** Rilegata a letto... ***
Capitolo 11: *** Chiarimenti... ***
Capitolo 12: *** Piccole coincidenze, grandi significati... ***
Capitolo 13: *** Imbarazzo... ***
Capitolo 14: *** Ospedali... ***
Capitolo 15: *** 0 negativo ***
Capitolo 16: *** Direzione Miami ***
Capitolo 17: *** Buongiorno Miami! ***
Capitolo 18: *** La suite imperiale ***
Capitolo 19: *** LoLa MooN ***
Capitolo 20: *** 700.000.000.000 $... ***
Capitolo 21: *** Questioni in famiglia ***
Capitolo 22: *** La verità ***
Capitolo 23: *** Ki non muorte si rivede ***
Capitolo 24: *** Ultime parole ***
Capitolo 25: *** Tutto finito... ***
Capitolo 26: *** Happy end... ***
Capitolo 27: *** Ringraziamenti ***



Capitolo 1
*** Sentimenti ***


Il sole splendeva cm sempre nella cara vecchia Neptune, nonostante quella stessa mattina la pioggia aveva battuto forte sulla città. Veronica era nella stanza di Mac e le ragazze erano impegnate a discutere. La questione non era di vita o di morte, ma non era una di quelle discussioni che Veronica avrebbe immaginato di tenere nei prossimi anni e non sicuramente adesso.
- Non posso diglielo -
- Veronica non fare la stupida, tu devi dirlo a Logan –
- Non posso, sai bene che l’ho trattato come una merda quando l’ho lasciato e non posso adesso tornare da lui come se niente fosse, anche nei confronti di Parker: loro due stanno insieme –
- In queste condizioni non mi sembra molto rilevante. Sappiamo bene che non hai lasciato Logan perché non lo amassi più, ma per ben altri motivi, e che se non fosse stato per Parker oramai saresti nuovamente tra le sue braccia e noi due non affronteremmo questo argomento –
- Hai ragione, se non fosse che Logan e Parker adesso stessero insieme, non discuteremmo di questo adesso, ma il fatto è che Logan e Parker stanno insieme, e io non mi posso intromettere x delle mie assurde motivazioni –
- Ne parli come se fosse una cosa da niente –
- No…più che altro non so come parlarne…- Veronica prese la borsa e uscì dalla stanza, e nel percorso dal campus alla sua macchina ritornò con la mente a qualche giorno prima.

Flash Back

Veronica si era lasciata con Logan da quasi 3 settimane, e Parker le aveva appena chiesto se x lei non ci fosse stato problema se Parker avrebbe frequentato il suo ex. Veronica ovviamente, da brava attrice, aveva detto che non c’era problema, che tanto oramai lei e Logan erano solo amici, ma infondo al cuore ci soffriva tanto. Si era precipitata alla mensa dopo quella notizia, x affogarsi in qualcosa di buono da mangiare x scacciare via quel pensiero che le trafiggeva il cuore, e nell’abbuffarsi di un’amara torta al cioccolato, si immerse a legger i suoi impegni sull’agenda.
- Domani ho un esame di criminologia, mentre mercoledì uno di psicologia…cavoli, ma mercoledì è già il 4 aprile…ora che ci penso io sabato avrei dovuto avere…- scorse indietro tra le pagine dell’agenda e giunse a sabato 31 marzo. C’era un asterisco rosso sopra, il che significava che avrebbe dovuto già avere l’inizio del ciclo – che strano…mi sa che ho sbagliato giorno da segnare sull’agenda…non ho ritardi da anni…-
Si alzò all’improvviso e decise di andare a casa. Doveva riposare.
Salì tranquillamente in macchina, ma quel asterisco rosso segnato sulla pagina del 31 marzo le dava fastidio. Ricontò nuovamente i giorni dall’ultimo ciclo, e dopo la centesima volta si accorse che tutti i calcoli davano come data 31 marzo. Questo fatto la preoccupava al quanto, anche perchè erano giorni che la nausea insisteva ogni mattina, ma lei l’aveva liquidata come causa del suo continuo stress. Passò dalla farmacia prima di arrivare a casa. Quando entrò nel proprio appartamento, dopo esserci accertata dell’assenza del padre, si chiuse in bagno. Dopo pochi minuti era ferma immobile sul proprio letto con in mano quel assurdo test.
- Verde positivo, rosso negativo…facile…forza Veronica Mars, fatti coraggio e guarda il risultato – Veronica chiuse gli occhi e poso sulle sue gambe il suo test e gli riaprì.
- Oh mio Dio…-

Fine flash back

Veronica entrò in casa, sbattendo la porta, buttando la borsa x terra e lanciandosi sul letto. In casa non c’era nessuno, e questo le faceva comodo, così non si sarebbe dovuto giustificare con suo padre di quel strano comportamento… Della sua gravidanza non ne era al corrente nessuno se non Mac.
Ah Veronica, Veronica…ma come è potuto succedere?? Sei sempre stata così attenta…Incredibile diventerò madre! È assurdo da pensare, ma è la verità e Logan e il padre, ma non lo sa nemmeno. Oh mio Dio…Perché la vita dev’esser così complicata??
Veronica si strinse al proprio cuscino e iniziò a piangere come una bambina che non riceveva il proprio regalo di Natale…

Intanto nella suite del Neptune Grand, anche Logan e Parker erano intenti a discutere come prima lo erano Mac e Veronica.
- Logan sai benissimo qual è il problema…-
- No Parker, sinceramente non lo so –
- Oh mio Dio, Logan!! Si tratta di Veronica!! –
- Io non ti capisco. Hai detto tu stessa che lei ha detto che non c’è problema se noi usciamo insieme –
- Logan, siamo sinceri. Conosci Veronica anche meglio di me: è brava a mentire, ma i suoi occhi se guardati bene si tradiscono sempre e anche i tuoi –
- E con questo cosa vorresti dire? –
- Che lei è ancora innamorata di te e tu lo sei ancora di lei –
- Parker…-
- No Logan, niente Parker. Tu mi piaci e non lo nego, ma non riesco a stare con un ragazzo che continua ad amare la propria ex, tenendo conto oltretutto che è pure una mia cara amica –
- Conclusione di questo? –
- Ci dobbiamo lasciare, e nonostante mi faccia male a dirlo, ma muoviti a riprenderti la tua cara Veronica – A quelle parole Logan restò scioccato: era proprio tosta quella Parker, era riuscita a dirgli che gli piaceva, che lo voleva mollare, e che doveva sbrigarsi a riconquistare Veronica tutto in una sola conversazione.
- Mi dispiace Parker –
- Non ti preoccupare…sono cose che capitano –
Parker si avvicinò a lui, gli diede un ultimo bacio e uscì dall’appartamento lasciando Logan di stucco.
Ora che era solo e che le parole di Parker su Veronica le risuonavano in testa sapeva che era veramente giunto il momento di parlare con Veronica, dirle che lui l’amava ancora e che avrebbe fatto di tutto per riconquistarla. Tutto.
Veronica intanto camminava su e giù x la casa. Suo padre aveva appena chiamato, dicendole che non sarebbe tornato a casa prima della sera seguente. Teneva ancora il cellulare il mano e sullo schermo appariva la rubrica con il nome di Logan messo in evidenza.
Lo chiamo o non lo chiamo? Lo chiamo o non lo chiamo?? Ma che scema che sono, anche se la chiamassi cosa gli direi? “Ciao Logan come va? Ascolta voglio dirti che sono incinta” ?? Ma sono proprio una scema… Parker mi ucciderà per questo…si me lo sento. Basta non posso farglielo, è una mi amica!! Ma come giustificherò la mia pancia tra qualche mese? Oh mamma…
Veronica continuava a darsi tormento, ma d’un tratto qualcuno suonò il campanello e aprendo la porta si trovò davanti una persona alquanto inaspettata: Parker.
- Ciao Veronica -
- We ciao Parker, entra su - disse Veronica con il suo solito sorriso amichevole. Si accomodarono tutte e due sul divano, ma Veronica come se nulla fosse iniziò a chiederle, “Come va? Tutto bene? Vuoi qualcosa da bere?”, ma sapeva benissimo che se Parker era venuta a casa sua nonostante si fossero viste poche ore prima significava qualcosa…
- Veronica ti devo parlare…si tratta di Logan – a quelle parole Veronica si bloccò.
Cos’altro adesso? Che mi vorrà dire di pugnalante questa volta? “Sai Logan mi ha detto che mi ama…” oppure “Logan mi ha chiesto di sposarlo” o cosa peggiore di tutte “Sono incinta di Logan”??
- Certo, dimmi pure. È successo qualcosa di alquanto preoccupate?? Ti ha fatto o detto qualcosa?? Vuole uccidermi e tu sei venuta ad avvertirmi?? – disse sarcastica lei, e Parker abbozzò un sorriso.
- No, tranquilla non ti vuole uccidere nessuno, ma la cosa comunque ti riguarda…-
Oh mamma e adesso cos’ho combinato??
Veronica lasciò perdere le bevande che stava preparando in cucina e si sedette affianco a Parker.
- Io e Logan ci siamo lasciati. Anzi più che altro io l’ho lasciato…-
- Ma Parker perché? Mi sembrava che ti piacesse e che lui ricambiasse! – disse preoccupata e sotto sotto amareggiata
- Si hai ragione lui mi piace e anche molto, ma x quanto riguarda Logan…si forse gli piaccio, ma tutti sanno benissimo che lui ama solo una persona, e lo so bene anch’io – Parker guardò tristemente Veronica, la quale non aveva la minima idea di cosa dire…
- Parker io…io non so cosa dire…mi dispiace, sai benissimo che non volevo mettermi in mezzo alla vostra relazione –
- Si lo so…ma nonostante tu sia una brava attrice quando si tratta di mentire x il bene di qualcuno, hai dei occhi molto espressivi…- Veronica fissò la ragazza frastornata… Occhi espressivi?? Cosa vuole dire? Non mi sembra di aver parlato molto con Parker di Logan per tradire le mie emozioni…
- Cosa intendi dire? -
- Che quando venni da te, per chiederti se avessi avuto problemi se io e Logan ci saremmo frequentati, tu esordissi con un favoloso e rassicurante sorriso,che mi convinse inizialmente sul fatto che per te non esisteva nessun problema. Ma poi ho guardato i tuoi occhi e ho visto che la loro espressione non coincideva con le tue parole e il tuo sorriso ma diceva bensì il contrario –
Veronica guardava sbalordita Parker.
Oh mio Dio…mi sono tradita così tanto con i miei soli occhi? Oh mio Dio…
- Parker io…si, hai ragione, ma cosa potevo dire?? “ No ti prego, non uscire con Logan perché sono ancora innamorata di lui?” Ci saresti rimasta malissimo e …e…e avevo paura di perderti -
- Veronica ti ringrazio di avermi voluto proteggere e rendere felice, ma è ora che anche tu lo sia. Sono giorni che ti vedo mangiare poco, avere tutto il muso lungo, ecc…so che tutto questo è a causa di Logan, me lo sento. E poi anche lui sicuramente sarà felicissimo riaverti tutta x se – disse la ragazza con un falso sorriso sul volto e una lacrima che gli colava giù per il viso. Veronica a quel punto si sentì morire.
Cavoli Parker…quanto ti deve far soffrire il fatto di lasciare Logan. Mi dispiace…
- Mi dispiace Parker…scusami è tutta colpa mia -
- Hej, ma cosa dici sciocchina. Non si decide chi amare e chi no. È il cuore che comanda. Quindi adesso fammi un favore – disse Parker ancora in lacrime
- Certo qualsiasi cosa – disse seria Veronica.
Parker si alzò in piedi , si asciugò gli occhi e la guardò leggermente sorridente, mentre si avvicinava e apriva la porta.
- Corri da lui, e non cerca di non perderlo più – e chiuse la porta.
Veronica rimase un attimo immobile sul divano.
Grazie Parker…
Si alzò si scattò, prese le chiavi della macchina e capotto e uscì immediatamente di casa.

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Capitolo 2
*** Amorevoli verità, Odiosi guai ***


Veronica era oramai da cinque minuti davanti a quella maledetta porta della suite di Logan e aveva una paura tremenda si suonare. Su Veronica, è soltanto la dichiarazione più importante che potresti mai fare a un uomo “ Logan ti amo e sono incinta”, facile no??? Seeeeeee….magari. Madò, basta oramai sono arrivata fino a qui, non posso più tirarmi indietro. Bussò finalmente a quella maledetta porta, ma lo spettacolo che l’accolse non fu certo uno dei migliori della sua vita: Dick in mutande e canottiera, con i capelli arruffati e una faccia che sembrava più scema del solito le aprì la porta. - Uhuh…Veronica Mars…a cosa devo questa visita di cortesia?? - - Te ne prego Dick, metti qualcosa addosso… lo spettacolo è raccapricciante – - Sempre molto delicata Ronnie – - No, semplicemente sincera…Logan è in casa? – - Certo, è da un’ora chiuso in camera sua, ma non credo che ci sia Parker con lui – disse lui maliziosamente - Allora mi fai entrare o no? – insistette Veronica Logan era intento a completare il panorama fuori dalla finestra. Pensava intensamente a lei: Veronica. La sua Veronica o almeno, quella che era la sua Veronica. Aveva paura di non poterla più abbracciare, di non poterla più baciare, di non poter semplicemente sentir vicino quel suo maledetto buonissimo profumo. Doveva parlare, dille che l’amava ancora, ma anche se avrebbe avuto finalmente l’occasione di parlare, cosa le avrebbe detto per colpirla e farle capire che veramente l’amava?? D’un tratto però i suoi pensieri vennero interrotti, e proprio dalla ragazza che gli stava tormentando i pensieri. - Cavoli sei così preso dai tuoi pensieri che non ti sei nemmeno accorto che ero entrata. Dovresti stare più attento Logan Echols, a quest’ora se fossi stata un killer saresti già morto – disse sarcasticamente lei - Bhè, c’e da dire però, che se tu fossi stata un killer, non mi sarei lamentato di morire tra le tue braccia – Ah Logan, quanto sei dolce nella tuo sarcasmo quando vuoi…e quanto sei maledettamente sexy quando lo fai… - Logan ti devo parlare – disse seriamente lei - Anch’io ti devo parlare, e d’una cosa totalmente seria – - Su serietà mi sa che come al solito ti batto io – disse sarcastica Veronica, ma allo stesso tempo preoccupata - Non mi sottovalutare Mars. Sono serissimo anch’io in questo momento . Ti prego siediti che è meglio – - Si, ma ti devi sedere anche tu. Te l’ho detto ti devo dire una cosa importante – I due si sedettero in modo che potessero guardarsi negli occhi. - Inizio io direi – disse seria Veronica - Se permetti preferirei iniziare io – ribatté subito Logan - Logan non scherzare, quello che sto per dirti io potrebbe scioccarti – - Se permetti anche quello che sto per dirti io potrebbe scioccarti- Veronica guardò seriamente Logan. I suoi occhi erano preoccupati, ma allo stesso tempo speranzosi. - E va bene… inizia tu – disse rassegnata Veronica - No va bhè, se proprio vuoi inizia tu – - Logan!! – disse impaziente Veronica Madonna che bambino che è… mi fa venire i nervi quando si comporta in questo modo, ma io so che l’ho fa giusto apposta x farmi scazzare. Logan la guardò fissa negli occhi per qualche istante, le prese le mani e… - Veronica Mars: sposami! - Veronica rimase impietrita No scusate, cos’ha appena detto Logan?? “Sposami”?? Stavo sognando o è tutta reale?? - Stai interpretando una nuova versione del film “Il silenzio degli innocenti” o magari saresti tanto clemente da rispondermi? – Logan non le toglieva lo sguardo da dosso – Ti prego qualsiasi cosa, anche “Ho voglia di un gelato” - disse lui con il suo sarcasmo per non far notare la paura che incombeva dentro di lui in caso di un “NO” di Veronica Oh mio Dio…Cosa dico?? Che rispondo? Si, no, non lo so…io non lo so…io… - Io sono incinta – Logan a quella frase sgranò letteralmente gli occhi - È una frase detta x rispondermi qualsiasi cosa o sei seria? – disse perplesso Logan - Sono seria… te l’avevo detto che ti dovevo parlare di una cosa importante – I due ragazzi rimasero in silenzio, ma neanche a farlo apposta, giusto quando Veronica stava per aprire bocca, Dick entrò di soprassalto in camera, con una faccia piuttosto preoccupata. - Ragazzi mi dispiace disturbarvi, ma…c’è una cosa che dovreste vedere in TV – I due ragazzi guardarono spaesati Dick, ma senza dir parola lo seguirono in sala. Lì ,alla TV, davano in Onda il telegiornale che trasmetteva immagini assurde. Dick non dovette sprecare parola, ci pensò la giornalista alla TV. -…come ben vedete le immagini si commentano da sole, un incendio ha portato via quella che fino a poche ore fa era lo studio Mars. Fortunatamente padre e figlia non si trovavano nel locale quando è successo l’accaduto, nonostante fosse un orario nel quale i Mars passavano molto tempo nel ufficio, e dalle ultime informazioni arrivateci in redazione, l’incendio sarebbe di origine dolosa…- Veronica guardava sconcerta la TV. Non aveva parole. Veronica svegliati. Stai vivendo solo un brutto incubo, quello che stai vivendo adesso non è reale. Non può esser reale! Oh mio Dio, mi sento male… Veronica svenne. Logan, che era dietro di lei, riuscì a non farla cadere x un pelo. La prese bene in braccio e la portò in camera sua. La posò delicatamente sul letto, le diede un bacio sulla fronte, si sdraiò accanto e si addormentò abbracciato alla sua Veronica. Erano le 20.30 .Passarono due ore all’incirca quando Veronica si risvegliò. Il fatto che fosse talmente stanca l’aveva portata a non riprendere totalmente i sensi dopo esser svenuta. Ci vollero alcuni minuti per ricordarsi di ciò che era successo: Logan le aveva chiesto di sposarlo e lei aveva reagito rispondendogli che era incinta. Pochi secondi dopo era entrato Dick dicendo che dovevamo vedere una cosa e gli aveva portato in sala, dove al telegiornale annunciavano che pochi minuti prima qualcuno aveva incendiato lo studio Mars. Ma che sta succedendo? Chi è che c’è la con me e mio padre? Va bhè questa era una domanda scema, tanta gente non ci sopporta, ma tanto da volerci ammazzare?? Se non fosse stato per il consiglio di Parker di correre da Logan a parlagli, io adesso probabilmente sarei arrostita nell’incendio, o comunque non mi troverei qui tra le braccia di Logan. No, aspetta cosa ci faccio io tra le braccia di Logan?Non mi ricordo di esserci arrivata da sola qui… Oh mamma questo significa che sono svenuta!! Che figura, davanti a Dick e Logan. Si dev’esser andata così, e poi Logan, da gran cavaliere, mi ha portato qui in modo che mi potessi riprendere. Cavoli, quanto sono comoda tra le sue braccia…quanto mi sono mancate. -Ti deciderai a parlare prima o poi o farai finta di dormire ancora x molto? – anche Logan oramai era sveglio. Veronica si girò verso di lui, ma senza mai scappare dal quel suo dolce abbraccio. - E tu come facevi a sapere che ero sveglia?? – chiese dolcemente e curiosamente Veronica - Sai una volta, al liceo mi è capitato di esser attento ad una lezione di anatomia umana, e mi ricordo che la professoressa Mc Dond, aveva detto che il cuore ha un battito più lento durante il sonno, e quando una persona si sveglia il battito aumenta notevolmente. Io se non l’avessi notato ero abbracciato stretto stretto a te e quindi ho sentito che il tuo battito d’un tratto è aumentato notevolmente tutto d’un colpo – - Cavoli Logan, sei stato attento a una lezione…complimenti – disse sorridente Veronica - Come ti senti? – - Un po’ a pezzi. Se penso che se non mi fossi decisa a venire qui a parlare con te, sicuramente adesso sarei in ospedale, mi fa un po’ senso – - Quindi , possiamo dire anche che io in qualche modo vi ho salvato la vita?? – disse malizioso Logan. Ma Veronica a quelle parole si giro sulla schiena e guardò tristemente il soffitto. Non era un caso che Logan avesse detto “Vi ho salvato la vita”, e lei questo lo sapeva. - Credo che ne dovremmo parlare – disse seria Veronica, sedendosi più comodamente sul letto. - Del fatto che mi hai reso l’uomo più felice della terra dicendomi che aspetti un figlio da me? Parliamone – Veronica lo guardò stupita. Logan era felice che aspettasse un bambino!! - Veramente sei felice? Veramente non ti preoccupa il fatto che avrai un figlio a vent’anni?? Questo significa niente più sbronze ogni week end, meno gite in Messico con Dick, meno party, e molti altri meno sulle cose che ti piace fare!- - E con questo? Hai detto molti meno, ma non significa che non potrò più fare niente…E poi che m’importa di tutti quei meno se avrò affianco a me la donna che amo più della mia stessa vita e con lei il frutto del nostro amore? Che mi può importare del resto? – Veronica lo guardò con le lacrime agli occhi. Oh Logan…quanto ti amo, quanto sono stata stupida a lasciarti andare…per me tu rinunceresti a tutto - Logan mi dispiace di averti fatto soffrire, di averti tratto come una merda… mi dispiace…- Logan la strinse forte a se e le sussurrò nell’orecchio - Oramai il passato non conta. Adesso vivremo insieme il presente. Tu, io e il nostro bambino. E ricorda che qualunque cosa succeda che io ti amo, e lo farò fino alla fine dei mi…- Logan non fece in tempo a finire la frase che Veronica lo stava baciando appassionatamente, come non faceva da tempo, come gli mancava da tempo… - Anch’io ti amo, e per quanto riguarda la tua avventata proposta di matrimonio…- Anche Veronica fu interrotta da un lungo bacio di Logan che riprese a parlare. - Shs! Vorrei tanto sapere la risposta, ma in nome del nostro “Epico” amore, devo farti una proposta di matrimonio che sia altrettanto epica, non credi? – disse sorridente lui, per poi finirla di baciarla di nuovo. Logan iniziò a parlare alla pancia di Veronica, e lei rideva come una pazza perché lui le faceva anche il solletico x stuzzicarla. Era tempo che sia l’una che l’altro non si sentivano così in pace e rilassati, ma d’un tratto lo squillare del cellulare di Veronica gli riportò alla realtà. Loro ridevano, scherzavano e progettavano vagamente il futuro, ma se Veronica era su quel letto era perchè poche ore prima era svenuta alla notizia che qualcuno aveva intenzione di attentare alla sua vita e quello di suo padre. - Pronto ??- disse Veronica ancora ridente - Oh mi Dio Veronica dove sei? A casa non rispondi e questa non è la prima volta che ti chiamo al cellulare!! Hai sentito dell’incendio al nostro studio? Tu stai bene?? – Oh mamma, me ne ero proprio scordata, ero così presa dalle mie novità e dalla mia felicità, che mi sono scordata di quello che era successo… - Si papà io sto bene…Sono da Logan. Avevo bisogno di parlare con lui e quindi non sono andata alla Mars Investigation- - Oh mio Dio sia ringraziato il cielo. Ascolta io, però, ho avuto delle complicazioni con il mio caso e non riesco a tornare a casa prima di un paio giorni – - Papà non ti preoccupare non vedo il problema – - Il problema è che in questo momento non è saggio che tu rimanga a casa, in mia assenza. Preferirei se rimanessi da qualcuno… Lo so che forse per te non sarà il massimo come idea, e non piace nemmeno a me, ma non è che potresti rimanere qualche giorno da Logan? Sai è nettamente più sicuro che da Mac o Wallace. È un luogo più sorvegliato… – - Certo non c’è problema. Papi …- - Dimmi tesoro – - Chi è stato?- Veronica era veramente preoccupata, voleva spaccare la testa a chi voleva fargli fuori, ma aveva anche tanta paura di scoprire chi fosse il colpevole - Non ne ho la minima idea Veronica. Ma vedrai che ne uscire illesi, chiaro? – - Si…ci sentiamo papà – - Ovviamente. Mi spiace doverti lasciare da Logan, ma come ho detto, credo che ora come ora la sua suite sia il luogo più tranquillo e controllato – - Si, si…tranquillo. Bacio – Veronica attaccò il telefono. Non sapeva perché, ma aveva paura, tanta paura e buttandosi tra le braccia di Logan scoppiò a piangere. ---> Nota dell'autore... spero ke sta volta nn ci siano probleimi cn i verbi :P Thx x tutte le vostre recensioni!! un bacio

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Capitolo 3
*** I propri nemici non muoiono mai... ***


Logan teneva Veronica stretta tra le sue braccia, mentre lei continuava a piangere interrottamente. - Veronica non piangere. Ci sono io qui accanto a te, e non permetterò a nessuno di fare male a te, a tuo padre e al nostro bambino- Veronica a quelle parole si stacco leggermente da Logan e ancora con le lacrime agli occhi lo baciò con tenerezza. - Oh Logan, ma che madre sarò se il bambino non è ancora nato, ed è gia in pericolo - - Veronica, smettila! Dov’è finita la ragazza forte e speranzosa di cui mi sono innamorato? Quello che hai appena detto, era un enorme cazzata. Chiaro? Tu sarai un’ottima madre – Veronica annuì e si abbracciò forte a lui. “E come se mi dimenticassi del male nel mondo quando sono abbracciata a lui. Qui, adesso, tra le sue braccia, mi sento al sicuro.” - Logan, mio padre chiedeva se potevo rimanere qui per qualche giorno, almeno fino a quando non tornerà lui – - Che domande sono? Certo che puoi. Anzi pensavo che fosse una cosa logica, non ti lascio la fuori da sola, quando c’è qualcuno che vorrebbe te e tuo padre morti – - Grazie – - Veronica, posso chiederti una cosa? – -Certo, dimmi – - Se non fossi incinta, saresti tornata da me? – chiese tristemente Logan, ma Veronica, rispose immediatamente con naturalezza - Prima o poi… sicuramente. Probabilmente sarei tornata anche prima di quello che ti potevi immaginare – - Allora perché non l’hai fatto? – - Perché una mia cara amica è venuta da me chiedendomi se avessi avuto problemi se lei sarebbe uscita con te, e mentre lo diceva le brillavano gli occhi dalla felicità a parlare di te. Non ho avute le forze di dirle di no- - Già, ma di quel che so i tuoi occhi ti hanno tradito una volta tanto – - A quanto pare…Sai che c’è?? – - No cosa? – -Ho voglia di fare pappa!! – disse con la sua vocina da bambina Veronica - Ah si?? – disse maliziosamente, e tutto d’un tratto la prese in braccio e come un papà fa con la propria bambina, la portò girando su stesso in cucina. Non si accorsero nemmeno della presenza di Dick che gli guardava straniti. - Hej ragazzi, vi prego se dovete fare sesso avete tutta una camera…- - Pensavo ti piacesse guardare i porno Dick – disse ridente Veronica - Si, ma non quelli nei quali il mio migliore amico è il protagonista cara Ronnie – - Mangi con noi Dick? – - No, grazie Logan…io devo andare, ho una sventola che m’aspetta in un locale qua vicino, ci si vede – - Ciao – dissero in coro Veronica e Logan. -Allora cosa vuole la mia principessa e il suo bambino da mangiare? – - Ho voglia di cioccolato – - Cioccolato?? – - Si, cioccolato. Che cos’hai a disposizione di questo gusto ? – - Ma…direi una bella cioccolata calda da bere, un po’ di cioccolatini importati dalla Svizzera, e poi ti posso fare delle crep alla Nutella – - Buonooooooo!!! Opto x le crep e la cioccolata calda!- disse entusiasta - Ma scusa chi le cucina le crep ??- disse maliziosamente Veronica - Scusa ti sei dimenticata che parli con un uomo che sa anche cucinare?? – disse Logan tirando fuori tutto l’occorrente x sfamare la sua ragazza - È vero, scusa…mi potrai perdonare x questa mia presunzione?? - - Certo, ma solo perché sei incinta…scusa, ma a parte, te e me, chi sa del nostro bambino?? – - Mac e basta. Non ho avuto il coraggio nemmeno di dirlo a mio padre – - Puoi sempre dirglielo dopo che ci siamo sposati – - Se mio padre non ti ammazza prima di darti il permesso di sposarmi – - Tuo padre mi ucciderà quando saprà del bambino vero? – - Molto probabile… Quindi credo che quando glie lo dirò, sarebbe meglio che tu non sia nei paraggi – - Scordatelo – - Scusa? Cos’è vuoi morire?? – - No, ma voglio esserci quando dirai a tuo padre che aspetti mio figlio – - Se provo insisti, glie lo diremo insieme – - Grazie. Ascolta posso farti una domandina?? – - Spara…oramai è tutto il tempo che mi fai domande e che io rispondo – - Ci ha provato con te Piz, nel tempo che non siamo stati insieme ?- - Piz?? – - Veronica veramente non hai notato che lui ti sbava dietro dal primo giorno che hai messo piede alla Hearst?? Wowowo, mi deludi… una tale scrutatrice come te – - L’ho sempre solo visto come un amico, e pensavo che per lui fosse lo stesso – - Va bhè, ora che hai scoperto questa illuminante notizia, rispondi alla mia domanda?? – - Uhuh. Mi piaci quando sei geloso…ahahah – - Hej, quella era la mi battuta! E rispondimi seriamente – - Logan, tranquillo Piz non ci ha provato con me…io ci ho provato con lui – Logan sgranò gli occhi - Cosa?? – - Scherzo scemo!! – - Non scherzare mentre cucino, potrei bruciare la tua cena – - Ah bhè…la mia cena non si tocca!! – Logan e Veronica ridevano spensierati, quando d’un tratto qualcuno busso alla porta. - Sono Jeff, del servizio in camera - urlò qualcuno da dietro la porta - Scusa mi sembrava che cucinassi tu – disse stranita Veronica - Infatti…magari avrà ordinato qualcosa Dick prima di uscire. Vai tu? – Veronica annuì e si avviò verso la porta. Quando aprì la porta, si trovò davanti a lei Jeff con in mano una lettera. “Non sapevo che qui al Neptune Grand facessero anche da postini…” - Oh Veronica, è un po’ che non ti si vede qui al Neptune Grand - - Eh già… comunque cos’hai x Logan o x Dick? – - Bhe sinceramente x loro niente, non so perché ma questa è una lettera x te – - X me?? E chi cavolo sa che io sono qui? Scusa chi ha portato la lettera? – - Di quel che ho capito una bambinetta. Non saprei dirti – - Una bambinetta?!? Va bhè, grazie Jeff – - Ciao – Veronica chiuse la porta, e stranita si rigirava la lettera tra le mani. Senza ascoltare Logan si sedette in cucina e continuò a fissare la lettera. - Veronica…Torna tra noi…- disse Logan sarcastico - Ehm….si scusa Logan – - Scusa per chi è quella lettera? X me o x Dick? – - Suonerà strano, ma la lettera è x me…- disse sbalordita Veronica - Cavoli hai messo i cartelloni che venivi a parlarmi? – disse sarcasticamente Logan - Scemo. Va bhò sarà caso di leggerla no?- Veronica cautamente iniziò ad aprire la busta. Estrasse la lettera e iniziò a leggerla nella mente. Logan la fissa attentamente. Lo sguardo di Veronica si era perso nel vuoto e la ragazza lasciò cadere la lettera sul ripiano bar della cucina. Logan automaticamente prese la lettera in mano, e lesse ad alta voce. - “I propri nemici non muoiono mai. Sta volta l’hai scampata, ma te la farò pagare Veronica” - Logan posò la lettera sul tavolo. Non aveva parole ma si avvicinò semplicemente a Veronica e l’abbracciò forte a se. “Cosa significa? Chi è che me la vuole far pagare a tal punto di volermi morta? Perché e di me che si tratta, qui mio padre non centra. “I propri nemici non muoiono mai”…cosa vuol dire? Che qualcuno sia tornato dall’oltretomba x uccidermi? Ma è assurdo…” - Veronica troverò chi ti vuole fare del male, fosse l’ultima cosa che faccio – disse serio Logan - Scordatelo! Se ti metti di mezzo anche tu, potesti metterti nei casini! – - Non me ne importa Veronica! Qualcuno vuole farti dei male, e a rischiare adesso c’è anche il nostro bambino, non permetterò che vi tocchino- - Indagheremo insieme- - In anzi tutto bisogna capire il messaggio della lettera- - Decisamente, ma sinceramente non lo capisco. “ I propri nemici non muoiono mai” che cazzo significa? Che qualcuno è risorto dalla tomba e mi vuole uccidere? E chi ?- - Forse non è che è risorto, forse non è mai morto…- - Ma è assurdo! Facciamo il resoconto di tutti quelli che sono morti ed erano miei nemici: Cassidy si è suicidato sotto i nostri occhi, tuo padre non l’ha visto nessuno mentre moriva, ma tu sei stato al funerale, Woody Godman ce l’aveva più che altro con mio padre, non con me – - Ti stai scordando di Kendall…- - Ti prego, siamo ragionevoli. Kendall è morta sotto gli occhi di mio padre praticamente, e poi non ci odiavamo a tal punto da volerci morte – - Il tuo ex professore di criminologia? – - Andiamo, quando mio padre lo credeva un assassino io ho investigato x suo conto x scagionarlo. Non credo che dopo avergli voluto salvare il culo lui adesso mi vorrebbe morta. E Poi mio padre l’ha trovato con una pallottola nella testa. Vuoi che non sia morto veramente? – - Allora come vuoi iniziare a investigare se non abbiamo niente in mano? – - La bambina…- disse sovra pensiero Veronica - Di che bambina parli? – chiese stranito Logan - Quando Jeff mi ha dato la lettera, io gli ho chiesto chi l’avesse portata, e lui mi ha risposto che gli era giunto all’orecchio fosse stata una bambina – - Non credo che una bambina ti voglia morta – disse sarcasticamente Logan poggiando davanti a Veronica il piatto di crep – - Oh grazie…- disse Veronica lanciandosi sulla sua cena – ovvio che una bambina non mi voglia morta, o almeno lo spero, ma se riesco a rintracciare quella bambina, riuscirò a sapere da lei chi le abbia dato quella lettera. Magari è solo un brutto scherzo – - Non credo in questi scherzi…comunque anche se riusciresti a strappare da qualche impiegato dell’hotel la descrizione della bambina, non credi che sarebbe un po’ difficile rintracciarla? I bambini piccoli si assomigliano tutti! – - Useremo le telecamere di sorveglianza scemo – - Ora mi ricordo perché sei tu la detectiv – disse sorridente Logan, che dandole un bacio sulla fronte si allontanò verso i fornelli x preparare la cena anche x se. Veronica intanto riprese in mano la lettera: la fissava, la rileggeva e si preoccupava sempre di più. ----> spero ke ovviamente vi piaccia anke qst capitolo!! grz ancora delle recensioni!! bacio e al prox capitolo!!

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Capitolo 4
*** Ritorni inaspettati... ***


La mattina seguente Logan accompagno Veronica con la propria macchina al college. Diceva che non era il caso di rischiare dopo il bigliettino intimidatorio dell’altra sera. Veronica era seduta a un tavolo della mensa e mentre aspettava che Logan arrivasse con il caffé, ripassava psicologia…o almeno i provava. “Ma quanta cacchio di gente c’è oggi al campus? C’è un frastuono assurdo e ripassare è impossibile. Ma dove cavolo è finito Logan con il caffé??” - Eccomi mio marschmellow - - Finalmente… Perchè ci hai messo così tanto? – - Si vede che oggi hai la testa altrove. Oggi è la giornata delle visite, cioè quella giornata dove la gente dell’ultimo anno di liceo viene a far visita alla Hearst, quindi c’è un botto di gente ovunque, anche alla caffetteria. Mi sembrava che l’avessi fatta anche tu l’anno scorso o sbaglio? – - Si in effetti hai ragione…avevo pure incontrato Troy e scoperto un caso di violenze sessuali…ti ricordi di lui no? – - Certo, indagasti anche su di me una volta a causa sua. La volta che venisti a prenderci in Messico – - Ricordo, ricordo. Cacchio con tutto sto frastuono non riesco proprio a concentrarmi – Logan stava x risponderle, ma Wallace lo precedette. - Potevi sempre studiare a casa – disse serio lui - Vorresti dire da Logan - ribatté scherzosamente Mac. - Ciao ragazzi…Hej, come fai a sapere che ero da Logan? – chiese curiosa Veronica. - Semplice: a casa non rispondevi, hai addosso una maglietta con ti vedevo addosso da tempo, sei seduta con Logan al tavolo di prima mattina…tutte particolarità che mi fanno supporre che abbiate la notte insieme – - Cavoli Mac non ti sapevo così scrutatrice.. – disse sarcastico Logan - Diciamo che imparato dalla migliore – disse maliziosamente guardando verso Veronica - Abbiamo saputo dell’incendio – disse d’un tratto serio Wallace. - Vorrei vedere, era in TV…è anche per questo che ho dormito da Logan mia cara Mac – - E io che speravo fosse solo x amore – disse sarcasticamente lui – Scusate, ma io devo andare… Ho una lezione dall’altra parte del campus tra un quarto d’ora – - Ci vediamo a pranzo?? – - Ovviamente – disse Logan baciandola delicatamente sulle labbra – a dopo ragazzi – Tutti lo salutarono, e appena Logan si allontanò Mac e Wallace scrutarono x bene Veronica. - Allora? – disse Wallace - Allora cosa? – chiese Veronica - Veronica, ieri litigavamo sull’argomento Logan, e oggi invece vi vedo baciarvi – - Siamo tornati insieme…è in modo piuttosto particolare – - Cioè?? – dissero in coro Mac e Wallace - Sono andata da lui, perché Parker ha detto che l’aveva lasciato e che sarebbe stato meglio se mi fossi sbrigata a riconquistarlo – - Scusa la particolarità qual è?? – chiese stranito Wallace - Che dopo esser corsa a casa sua x cercare di parlargli con estrema calma, lui mi esordisce con una proposta di matrimonio, io dal nervoso che non sapevo cosa rispondergli gli ho detto che sono incinta e prima che uno dei due potesse ribattere Dick è entrato in stanza dicendo che dovevamo vedere una cosa alla Tv…hahah – - Ahahahah…Cosa?? Ti ha chiesto di sposarlo? – chiese stupita Mac - Cosa?? Sei incinta ?? – disse ancora più colpito Wallace - Eh già, scusa se non te l’ho detto subito Wallace – - Perché Mac lo sapeva già? – - Ovviamente – disse fieramente Mac - Scusate, ma ora anch’io devo scappare, ci vediamo a pranzo e vi racconto tutto– - Ma cosa gli hai risposto? X il matrimonio intendo – urlo Mac mentre vedeva Veronica andar via - Dopo!! – urlo Veronica oramai lontano. Aveva lasciato con la bocca aperta Mac con la storia del matrimoni, e ancor di più Wallace con la storia del bambino. “Eheheheh…mi sa che gli ho stupiti. Povero Wallace forse avrei dovuto dirglielo anche a lui prima del mio bambino…” Logan stava camminando tranquillamente x le vie del campus quando una sagoma bionda, gli coprì velocemente gli occhi e lo baciò con passione, e ovviamente lui ricambiò, chi poteva esser se non la sua Veronica? - Cavoli, mi credi se ti dico che mi sei mancata? – disse dolcemente Logan senza mai poter vedere la sua baciatrice - Lo spero bene – disse una vocina dolce,che però non era quella della sua ragazza. Logan si scostò velocemente e rimase a bocca aperta. Quella dolce ragazza che l’aveva baciato non era Veronica, ma una ragazzina che non vedeva da tempo, e che non avrebbe più pensato di rivedere: Hanna Griffit!! - Scusa, ma ora devo scappare! Ci vediamo a mensa, sai oggi pranzo qui!! A dopo – Logan non ebbe nemmeno il tempo di ribattere, che la ragazzina era già lontano, ma qualcun altro molto vicino: Parker. - Non ci credo Logan! Mi fai veramente schifo – - Scusa?? – disse sbalordito Logan. In meno di due minuti due bionde gli si erano scatenate contro. - Ho visto Veronica due secondi fa, sprizzava gioia da tutti pori, perché probabilmente si è rimessa finalmente con te, e tu dopo nemmeno ventiquattro ore te la fai con un’altra? Veronica sta volta, per quanto ti ami non te la perdona. E io che ti credevo un bravo ragazzo – - Ma che stai blaterando? Quella ragazza mi è saltata addosso! – - Ma se l’hai baciata x più di dieci secondi! – - Credevo fosse Veronica! – - Certo, come no…dillo a Veronica quando lo saprà – - Hai intenzione di dirlo a Veronica? – disse preoccupato - No, spero semplicemente che vi scopra! – disse furiosa Parker che ingranò la quarta e corse via lasciando nuovamente Logan sbalordito. Non stava capendo una mazza: prima una bionda lo bacia, poi un’altra gli urla dietro. Veronica era a lezioni di criminologia. Guardava il suo nuovo professore, e non poteva far altro che pensare a quel maledetto biglietto. “Cacchio già era pesante occuparsi di chi mi odia da vivo, figuriamoci da chi mi odia da morto!! Che nervi. Non posso parlare nemmeno con il sceriffo, dato che ora come ora è mio padre il capo qui in città, e si dà il caso che lui sta lavorando x qualche caso chissà dove… Cacchio sta nausea mi sta dando sui nervi…” Veronica non ce la fece più, e dovette scappare subito in bagno… Mentre tornava verso l’aula era come al solito presa dai suoi pensieri. “Cavoli, tutto sto stress non fa sicuramente bene al bambino. Devo stare attenta, Logan ha ragione, devo stare tranquilla e indagare sul caso con cautelaaaa…ahu…” Veronica senza nemmeno accorgersene era finita per terra. Non si accorse nemmeno x un secondo di chi l’aveva fatta sotto. - Mio caro Marschmellow, dovresti guardare dove cammini - disse una conosciuta voce maschile - Certo, perché io davanti a me ho Logan Echolls, l’uomo senza colpe – disse sarcastica Veronica – Ma adesso non che aiuteresti la tua stupenda ragazza ad alzarti? – Logan senza fiatare aiutò Veronica ad alzarsi e la guardò stranito. - Si può sapere che hai da guardare? - - A quest’ora hai criminologia, corso che tu non vuoi perdere mai, e invece ora ti vedo girare x i corridoi – - Nausee mattutine ti dicono niente? – Logan guardò preoccupato Veronica e l’abbracciò forte a se. Sapeva che quello che era successo il giorno precedente, non giovava il bambino, ma sapeva che sicuramente si sarebbe preoccupata e infuriata anche di più se avrebbe saputo del bacio di Hanna. - Sei preoccupato, lo sento…Cos’hai Logan?- bisbigliò Veronica al suo orecchio. - Cosa? – disse ancor più preoccupato lui - Ne parliamo dopo, ora torno a lezione – baciò di sfuggita il ragazzo e corse verso l’aula lasciandolo di nuovo solo. Intanto a Neptune, qualcuno di molto noto si aggirava intorno al Neptune Grand, e soprattutto alla macchina di Veronica. Poco più tardi, alla mensa scolastica, Veronica aspettava Logan. Non l’aveva più visto dallo scontro nel corridoio di quella mattina. La sua attesa però fu alleviata dall’arrivo di Piz al tavolo. - Ciao Stosch - - Ti prego Veronica, non chiamarmi così – disse imbarazzato lui- Come va? – - Se vedessi il mio ragazzo, finalmente arrivare con il mio pranzo sarei sicuramente meno affamata – - Il tuo ragazzo? – rispose tristemente sbalordito Piz - Si, io e Logan siamo tornati insieme. Pensavo che Wallace ti avesse già spifferato tutto…- - Non lo vedo da sta mattina, non ha avuto ancora il tempo – rispose un po’ amareggiato il ragazzo - Ciao…- Parker si era giunta al tavolo - Ciao Parker! – dissero in coro. Parker si sedette di fianco a Veronica, la quale subito iniziò a parlarle con il cuore in mano. - Parker ascolta, ti devo ringraziare, e mi dispiace…Sai sta mattina ero un po’ di fretta e…- Non finì la frase che Parker la interruppe - Veronica, siamo amiche, era la cosa migliore – - Si, ma tu non sai che se non fosse stato per te, ora Logan non saprebbe che sta x diventare papà…- Piz e Parker rimasero di stucco come quella stessa mattina Wallace e Mac. - Oh mio Dio sei incinta?? – dissero sbalorditi Piz e Parker - Scusa ma da quanto lo sai? – disse preoccupato Piz - Da poche settimane…- - E non hai detto niente a nessuno? Veronica, in queste condizioni ti avrei lasciato subito Logan…- - Parker, ma cosa dici?? Non avrei mai potuto fartelo!! – - Oh mio Dio, Veronica mi vuoi dire che hai taciuto la tua gravidanza solo per me? – - X quanto riguarda Logan, si…x quanto riguarda gli altri, bhè, gli altri x paura…- Parker, prese la mano di Veronica e la strinse a se, aveva gli occhi tristi, ma Veronica non sapeva la reale motivazione. Non sapeva che Parker aveva visto Logan baciare un’altra ragazza quella stessa mattina. - Sei una vera amica Veronica – le due ragazze si abbracciarono, senza nemmeno rendersi conto che Piz aveva preso il proprio pranzo ed era sparito nella folla. Lui si era innamorato di Veronica fin dal primo momento che l’aveva vista. Aveva sperato che un giorno avrebbe mollato quel viziato di Logan Echolls, e quando finalmente sembrava che tutto gli desse via libera x agire, ecco che Veronica tornava con Logan ed aspettava pure un figlio da lui!! Intanto mentre Piz si disperdeva tra la gente Parker e Veronica si accorsero della sua assenza… - Ma dov’è finito?? – chiese preoccupata Veronica - Bhoo…sappiamo dov’è la sua stanza….- Le ragazze risero insieme quando finalmente Logan le raggiunse. - Vostre signorie – Logan si avvicinò a Veronica e baciandola dolcemente le porse il pranzo, e si accorse del sguardo assassino che persisteva in Parker.. Sapeva che era a causa del bacio di Hanna. - Scusate il ritardo…- - Come mai ci hai messo così tanto?? – chiese distaccata Parker… - Ho avuto da fare – - Cavoli Logan, non hai ancora detto alle tue amanti che la tua ragazza è incinta, e che quindi ha bisogno di tante attenzioni?? – disse sarcasticamente Veronica, ma Parker fulminò subito con lo sguardo Logan e si alzò in piedi. - Scusate ragazzi, ma devo scappare…ho dimenticato dei libri in camera e devo prenderli prima di lezione…ci si vede- prese e se ne andò - Cavoli, doveva veramente tenerci a te…mi sento un po’ in colpa… è stata una grande a lasciarci una seconda possibilità, ed è ancora più una grande perché nonostante tutto è ancora mia amica…cavoli…le sarò sempre grata - disse preoccupata Veronica - Vedrai che andrà avanti…è una donna forte… – disse Logan, ma sapeva benissimo la motivazione del suo comportamento, e non era la loro separazione…. Basta aveva deciso doveva dirle immediatamente di Hanna. Stava giusto x parlare quando ci pensò il cellulare di Veronica a interrompere il momento giusto. - Si pronto? – rispose seria Veronica – Veramente??… Fantastico Sax…X le 16 e mezza…Hai sentito mio padre??…Fa niente, grazie a dopo – Veronica riattaccò il telefono - Come mai avevi Sax al telefono?? – - Mi conosci Logan, non mi piace molto l’idea di non far niente mentre qualcuno vuole uccidermi, quindi sta mattina mentre mi prendevi il caffé ho chiamato la centrale e ho chiesto di prendere i video della sorveglianza dell’Hotel – - Che ragazza favolosa che ho. Ascolta ti devo dire una cosa…- Logan non fece tempo a finir la frase che già Veronica l’aveva interrotto con un baciò - Ne parliamo dopo, tra un’ora ho finito…ci troviamo all’uscita e andiamo all’Hotel – Come al solito Logan non fece tempo a ribattere, che la sua bionda preferita era già sparita.

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Capitolo 5
*** Mi fido di te ***


Logan aspettava Veronica all’uscita, e la ragazza non si fece attender molto, come invece aveva fatto quel pomeriggio il ragazzo. Lo baciò e si attaccò al suo braccio. - Allora, adesso andiamo un attimo al Neptune Grand a rilassarci, poi io x le 4 e mezza devo fare un salto alla centrale e dopo mi attacco al computer a guardare i video della sorveglianza x riconoscere la bambina…- - Cavoli, hai già pianificato anche il nostro matrimonio x caso? – disse sarcastico Logan - X farlo, dovrei avere un anello al dito che mi dica che sono fidanzata – disse complice e maliziosa lei - Sta tranquilla non dovrai aspettare ancora molto – disse baciandola dolcemente - Ma dove cavolo è finita la macchina? Sta mane mica l’avevi parcheggiata qui? – - Avevo una commissione da sbrigare, e quindi ho parcheggiato più avanti- - Ahm…capisco… - – Ti devo dire una cosa – disse serio Logan Veronica lo squadrò dall’alto al basso. Logan era diventato serio, e questo preoccupava Veronica: raramente vedeva Logan così. - Mi stai preoccupando…è successo qualcosa di grave? - - No, no, tranquilla…cioè non è grave quanto potrebbe appa…- Logan non fece in tempo a finire la frase che nuovamente quella minuta ragazzina bionda che aveva incontrato quella mattina, gli si fiondò addosso… Non notò nemmeno Veronica che gli che guardava la scena sbigottita. - Tesoro, uffa ti avevo detto che ci saremmo visti oggi a pranzo – disse delusa Hanna, ma prima che Logan riuscisse a ribattere intervenne Veronica nella conversazione. - Hanna Griffit?? – Disse sbalordita Veronica. La ragazzina si staccò da Logan e guardò con un sorriso smagliante Veronica - Si, e tu sei Veronica Mars giusto? Andavamo insieme al liceo, ricordo – - Si, poi tu sei stata spedita nel Vermont se non sbaglio…che ci fai qui? – disse con una vocina gentile, ma che sotto sotto era quella della ragazzina incazzata. - Bhe, mi sembra anche ovvio – disse presuntuosamente, ma sempre con quel suo sorrisetto spiaccicato in faccia – Sono venuta qui x vedere la Hearst. Sai così io e Logan potremmo star finalmente insieme senza problema l’anno porssimo– Veronica a quelle parole, si ricordò che ad assistere a quella conversazione c’era anche Logan. No aspettate, sto sognando vero? Allora Hanna Griffit spunta fuori dal nulla dopo più di un anno, si fionda sul mio ragazzo e dice anche che non vede l’ora dell’anno prossimo x vivere così la sua bella storia d’amore con Logan? Ma dove siamo??E Logan sapeva del suo ritorno? Prova ancora qualcosa x lei? Finalmente Logan decise di intervenire. - Ascolta Hanna credo che…- non riuscì a dire altro che la ragazzo di getto lo baciò velocemente. - Sia hai ragione andiamo…Non dobbiamo sprecare il poco tempo che io sono qui. Abiti ancora alla Neptune Grand?? – In quel momento Veronica non ci vide più… - No hai sbagliato a capire signorina – Hanna si girò verso di lei sbigottita - Scusa? – - Sai ho fatto fino ad ora la carina, ma adesso basta. Logan non è più disponibile x te da più di un anno, e ora che tu verrai qui l’anno prossimo lo sarà ancora di meno – Hanna guardò Veronica intensamente e poi si rivolse verso Logan. - Logan di cosa parla – - Già Logan di cosa parlo – disse furibonda Veronica - Hanna, mi dispiace, ma…ma io sto con Veronica, tra pochi giorni sarà la mia ufficiale fidanzata, con tanto di anello …- disse seriamente dispiaciuto…Hanna lo fissava come una ragazzina guarda il papà che non ha mantenuto la propria promessa di mandarla al parco giochi. - Stai scherzando Logan? Prima mi baci e i dici che ti sono mancata e poi te ne esci che adesso c’è Veronica? – Di che bacio state parlando scusate? – disse furiosa Veronica guardando verso Logan - Hej, una bionda alla volta. Ne parliamo tra poco – disse Logan cercando di calmare Veronica - Pensavo che mi amassi Logan – disse rattristata Hanna - Hanna mi dispiace, veramente ma…ma credo di aver amato nella mia vita solo due persone, e x la precisione Veronica più di Lily…- Hanna a quelle parole scoppiò a piangere e scappò via. Logan guardò spaesato Veronica, come x chiederle “So che sei incazzata, con me, ma posso almeno andare a chiarire con lei e poi ti spiego tutto?”…Veronica capì lo sguardo e pose la mano davanti a lui. - Dammi le chiavi della macchina, tu torni a casa a piedi. Non discutere, che sono già abbastanza scazzata – Logan senza esitare lasciò le chiavi in mano a Veronica, e dopo un sussurrato “Scusa” corse dietro ad Hanna. Veronica salì in macchina e guidava furibonda verso l’Hotel. Non ci posso credere… Ma chi si crede di essere quella ragazzina…che nervi. E poi scusate, cos’è sta storia del bacio?? Ah no, Logan quando torna me la paga…. Cacchio sono già le 3 e un quarto… mi sa che prima che Logan torni a casa, io sarò andata e tornata dalla centrale…arg… Veronica era distratta, non si accorse nemmeno che qualcuno la seguiva in macchina fino al Neptune Grand. Arrivata finalmente all’hotel Veronica salutò Jeff, e salì nella suite. Era furibonda con Logan, x la storia di Hanna. Si vedeva che Logan sapeva della suo arrivo e quella storia del bacio la faceva veramente ribollire… C’era anche da dire, che lei stessa aveva visto però Logan preoccupato all’ora di pranzo, e più di una volta aveva detto che le doveva parlare…Che sbagliasse a esser così arrabbiata?? E poi come faceva a dubitare del suo amore? L’aveva chiesto pure di sposarlo…più o meno. D’un tratto il cellulare squillo. -Si pronto? – - Veronica sono io Mac – - Ciao Mac, dimmi – - Sei x caso a casa o alla suite? – - In suite direi… stai passando? – - Si tra poco sono lì, dobbiamo parlare – Mac chiuse la telefonata velocemente, era in macchina e non le piaceva parlare al cellulare mentre guidava. Due minuti dopo anche Sax chiamò Veronica, e con molta desolazione la informò che non riusciva a passarle le video registrazioni dell’hotel. - Cavoli, questa non ci voleva…senza video cassette, niente inda…- non fece in tempo a finire la frase che qualcuno bussò alla porta. Erano passati solo pochi minuti dalla chiamata di Mac, era stata veramente veloce ad arrivare. Veronica si alzò dal divano e andò ad aprire la porta. Ora che ci penso potrebbe esser Logan, chissà che non abbia preso un taxi… Aprì la porta, ma ne Mac ne Logan furono ad assalirla…. Un uomo coperto in volto atterrò la ragazza. La buttò a terra e nonostante lei cercasse di arretrare sui gomiti l’uomo le si avvicinava sempre più. Estrasse un coltellino dalla tasca del giubbotto e iniziò a parlare. - Strano mi avevano detto: Attento, Veronica Mars è molto furba, ma metterti a terra è stato talmente facile - L’uomo aveva una voce giovane, ma allo stesso tempo perfida. Teneva in mano quel coltellino e se lo rigirava tra le mani. Fu allora che Veronica capì che quel ragazzo non era cattivo come si voleva dimostrare, l’avrebbe già uccisa se no, probabilmente sarà la prima volta che si trovava nella condizione di dover uccidere. Veronica si guardò intorno. L’uomo l’aveva quasi scavalcata. Fu allora che le venne un colpo di genio: gli fece uno sgambetto e lo mise a terra. Si rialzò velocemente in piedi, ma altrettanto fece l’uomo, che nonostante la caduta non aveva gettato l’arma. - Non si sbagliavano poi così tanto allora quelli – Disse lui con indifferenza. - Chi ti manda? – disse seria Veronica, non lo dimostrava, ma aveva paura - Pensi che significhi qualcosa ora che stai per morire? – le si stava x gettare di nuovo contro, ma prima che giungesse a Veronica cadde a terra senza sensi. Dietro di lui Logan con in mano un rotto vaso di fiori guardava con il suo sorrisetto da sbruffone la sagoma dell’uomo. - Ah questi principianti, non sanno che con te non si può perdere tempo in chiacchiere x ucciderti? Se perdono tempo a parlare e a fare gli sbruffoni grazie alla tua astuzia tutti avranno sempre il tempo di arrivare x salvarti - Veronica stava guardando Logan in lacrime. Era appoggiata al divano ma si alzò subito da terra scavalcando il corpo x buttarsi tra le sue braccia. Logan l’abbracciò forte forte a se e le sussurrò nell’orecchio. - Questa è il momento del salvataggio che preferisco – Veronica gli tirò una leggera ginocchiata, ma continuò a stargli stretta quando d’un tratto la voce di Mac gli interrosse. - Sapete, non vorrei interrompervi in questo dolce momento, ma mi spiegate cosa ci fa la porta della suite aperta e un uomo steso sul pavimento?? – Logan e Veronica si staccarono e Veronica abbozzò un sorrisetto. Era passato più o meno un quarto d’ora da quando Veronica era stata assalita. Il tipo che aveva aggredito Veronica, era legato a una delle sedie della cucina; non era ancora cosciente, ma almeno gli avevano tolto la calzamaglia dalla faccia: ero solo un ragazzino che sicuramente frequentava il liceo. I tre ragazzi erano seduti sul divano. - Scusate, ma cosa avete intenzione di fare quando si sveglierà sto tipo? – chiese curiosa Mac - Gli farò un quarto grado senza pietà – disse incavolta, ma molta naturale Veronica - Non sarebbe meglio farglielo alla centrale? – chiese preoccupato Logan - Infatti è gli che glie lo faremo…Leo sta arrivando a prenderlo- - Leo?? Scusa pensavo che dopo quello che era successo con i video l’anno scorso…- - Mio padre lo ha riassunto poco tempo fa…- Logan si alzò e andò in cucina e Veronica e Mac presero a parlare. - Ascolta, tu mentre venivi qui avevi detto che avevi bisogno di parlarmi. È successo qualcosa tra te e Max?- - No, no, era più che altro di te che dovevo parlare – - Di me? Cos’è successo?- chiese preoccupata Veronica - Si tratta di Logan – disse a bassa voce Mac, in modo che Logan non potesse sentire – Sai ho parlato oggi con Parker e…cavoli è difficile dirlo, ma lei ha detto che ha visto… ha visto che…- - Che Logan baciava un’altra – diceva tranquillamente Veronica - Cosa? Sai già tutto? – - No, so solo questo. Ma ora capisci perché Logan è tornato a piedi dall’Hearst?? – - State sparlando di me vero? – disse Logan avvicinandosi alla ragazze. Prima che una delle due potesse rispondere, si sentì bussare alla porta e una voce famigliare si fece sentire. - Veronica apri, sono Leo – Veronica corse alla porta e aprì al ragazzo. Accompagnato da altri due agenti. I tre poliziotti portarono via il ancor privo di sensi aggressore. Avvisarono Veronica, che sarebbe potuta venire il giorno dopo x interrogarlo personalmente. Stavano x andare via, quando Veronica fermò Leo. - Ascolta Leo, ti devo chiedere una cosa – - Certo dimmi – - Ascolta, preferirei che fin che mio padre non torna, non gli diceste nulla dell’aggressione. Sai è già preoccupato x quello che è successo ieri, non vorrei adesso preoccuparlo anche con questo – - Tranquilla Veronica, prometto che non dirò niente – - Si è fatto almeno sentire? – - Si, ha chiamato sta mattina. Ha detto anche di tenerti d’occhio e avvisarti che si sarebbe fatto vivo sta sera – - Ok…Grazie- - Figurati…sai dove trovarmi. A domani – Veronica non fece in tempo a chiudere la porta che Mac uscì velocemente anche lei. - Scusa, e tu dove vai? – - Credo che tu e Logan dovreste parlarvi…Ciao! – Mac scappò nell’ascensore e lasciò Veronica e Logan soli nella suite. Dick fortunatamente non era ancora tornato a casa. Veronica si avviò verso Logan e si sedete accanto lui sul divano. - Cos’è sta maledetta storia del bacio?Pure Mac è venuta a riferirmi, che ha saputo da una sconvolta Parker che tua hai baciato Hanna - - Veronica non è quello che sembra. Sai benissimo che io amo solo te – - Allora smettila di dire che mi ami, e dimmi cos’è successo – - Non è successo niente di particolare. Mentre camminavo x il campus, questa mattina, ho visto d’un tratto un sagoma di una minuta bionda che mi è saltata addosso coprendomi gli occhi. Io non l’avevo vista in faccia e dato che mia ha baciato subito, ho immediatamente pensato che fossi tu – - E la storia del “ Hai detto sta mattina che ti sono mancata “, come me lo spieghi? – - Che subito dopo il bacio, ho detto ironicamente “Cavoli, mi credi se ti dico che mi sei mancata?” . Ci eravamo visti poco prima, la mia era una battuta – - E dopo che è successo? – disse seriamente Veronica - Dopo lei ha detto “Lo spero bene! Scusa ma ora devo scappare! Ci vediamo a mensa, sai oggi pranzo qui!! A dopo” ed è scappata via senza che io potessi replicare. E dopo due secondi però avevo già Parker davanti a me che mi sbraitava che ero un bastardo – Veronica fisso intensamente Logan negli occhi. Si è sincero…e poi come potrei mai dubitare di lui, mi ha chiesto pure di sposarlo… si lui mi ama, non mi tradirebbe mai… - Ti credo, ma hai chiarito adesso con Hanna? – chiese speranzosa Veronica, ma lo sguardo di Logan bastava a far capire, che non tutto era andato perfettamente… - E qui iniziano i problemi… Le sono corso dietro, volevo parlare, ma sono riuscito soltanto a peggiorare le cosa. Le sue parole sono state “Non mi importa quanto lei ti ami, ma io ti riconquisterò” e poi è scappata via…- - Questo significa, che spesso e volentieri mi ritroverò una ragazzina saltarti addosso??- - Questo non lo so, ma solo che x me conti solo tu e che voglio esser certo che qualsiasi cosa succeda tu ti fida di me – Logan fissava Veronica seriamente - Mi fido – Veronica guardò Logan negli occhi, e lo baciò con passione.

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Capitolo 6
*** Qnd papà torna... ***


Veronica e Logan erano abbracciati l’uno all’altra a guardare la TV sul divano. Erano semplicemente loro due…nonostante Dick era oramai rientrato da un pezzo, nella Suite regnava la tranquillità più assoluta. - Sai, direi che se non fosse perché tra oggi e ieri hanno già tentato di uccidermi x ben due volte e che una delle tue ex crede ancora che tu sia tutto suo, direi che potremmo sembra una normalissima coppia - - Hai proprio ragione, potremmo sembrare una normalissima, ma la nostra storia non sarebbe così epica- disse con il suo solito sorrisetto smorfioso. - Cavoli si può sapere quando cavolo mi farai la tua proposta? – - Scusa, ma da quando hai così tanta premura di diventare la mia fidanzata ufficiale?? – - Da quando me l’hai chiesto, e hai ritirato la proposta. Io così non posso gioire con nessuno della mia novità, perché non ho l’anello da mostrare per dimostrarlo – Disse Veronica con la sua vocina da bambina…Logan la guardò inizialmente perplesso, ma subito sorrise - Amo quando sei gelosa - - Scusa?? Gelosa, io? – - Si sei proprio gelosa di Hanna – disse Logan baciando la ragazza dolcemente. “Non ci credo, mi conosce proprio bene Logan…Cavoli non credevo che notasse la mia gelosia…speravo di camuffarla bene con la storia del fidanzamento…Cavoli, adesso che è tornata Hanna, ho così tanta paura di perderlo che è per questo che non vedo l’ora di avere quel maledetto anello sul dito, per farle vedere a quella smorfiosetta che sono io la più importante…Mi sto comportando proprio come una bambina uffa…” - Mi sto comportando cm un bambinetta lo so e che…ho paura di perderti- Logan la strinse forte a se e la prese in braccio. La portò in camera e la chiuse dietro a se. Essa non si aprì fino alla mattina seguente. La mattina seguente, sabato, fu il cellulare di Veronica, a riportarla tra il mondo dei vivi, e rendersi conto che oramai era mattina. Si guardò intorno stordita: Logan non era più a letto, e qualcosa nella stanza suonava. Si buttò sulla sua borsa e prese velocemente il cellulare svegliandosi quasi totalmente. - Pronto tesoro? Sono papà! - - Ciao papi… cm va? Ieri sera non hai chiamato…- - Si scusa ho avuto da fare…comunque cm stai? – “Mhmhm….che dire? Benissimo papà, soltanto che anche ieri hanno cercato di farmi fuori, e che è tornata la vecchia fiamma di Logan e io sono gelosa. Perchè gelosa?Ah, si…scusa , vero, non ti ho ancora avvisato che io e Logan siamo tornati insieme, che vogliamo sposarci e che aspetto un figlio da lui…” - Veronica?? Ci sei? – insistette Kheit - Si scusa…ero sovra pensiero…comunque tutto bene – - Logan, invece? Hai avuto tanti problemi stando con lui? Ti ha fatto dormire sul divano? – - No, mi ha concesso la sua stanza…comunque tutto bene anche con lui tranquillo…quando torni? – - Tra un’oretta dovrei esser lì. Dopo passo in centrale…- - Perfetto, allora passerò a salutarti…a dopo- - A dopo piccola – I due finirono la telefonata, e Veronica decise di alzarsi…Uscì dalla camera e davanti a lei si ritrovò Logan con un vassoio in mano con tanto di colazione. - No scusa, adesso torni a letto. Cavoli mi sono fatto in quattro x preparare una buona e sana colazione, x l’amore della mia vita – - Cavoli, come sei romantico -Disse Veronica baciandolo sulle labbra – Allora solo x te torno a letto x mangiare la colazione…contento?? – Logan sorrise contento e i ragazzi tornarono in camera. Veronica mangiava contenta la sua salutare colazione, x non nuocere al bambino e d’un tratto guardò seria Logan. - È arrivato il momento - - Scusa, ma è impossibile…sei incinta da appena un mese! – - Ma quanto sei rimbambito Logan?? È arrivato il momento di dire a mio padre, che aspetto un figlio, che siamo tornati insieme e…- - …e che voglio sposarti. No cavoli…volevo che almeno avessi l’anello – - Logan, non possiamo più aspettare… Dai vado a cambiarmi, poi vai tu e andiamo a casa mia – - Va bene vai – Veronica si alzò e corse in bagno, senza accorgersene che Logan si fiondò sul proprio cellulare. - Cambio di programma,…bisogna agire subito…mi raccomando non deve andare niente storto, ieri è stato un disastro…- chiuse la telefonata preoccupato e uscì dalla stanza. Veronica era in nella stanza di Logan a fissarsi nello specchio, anzi più che altro a fissare la sua pancia… “Cavoli, tra qualche mese avrò un tale pancione… mi dovrò comprare dei vestiti pre-maman, perché mi sa che non entrerò più nelle mie mogliettine striminzite…” - Logan, Veronica? Siete nudi o posso entrare?? - “Ma quanto è scemo Dick??” - Dick, non fare lo scemo. Entra pure, sono vestita, e Logan non c’è - Dick entrò cautamente nelle stanza e appena vide Veronica fece un sorriso da 34 denti. - Era proprio te che cercavo…ho bisogno di un favore - - Un favore?? Su sentiamo, che vuoi Dick? – - Vorrei che ritrovassi mio padre – Veronica a quel punto sgranò gli occhi e lo fissò perplessa - Cosa?? - - Te ne prego Veronica…ti pagherei ovviamente – - Anche tutti i costi delle mie spese? – - Anche. Mio padre sarebbe l’unica persona che mi è rimasta…non so nemmeno se sa della morte di Cassidy- Dick aveva le lacrime agli occhi. Veronica non l’aveva mai visto così. L’aveva sempre visto come il tipico 09 rincretinito, ma anche lui invece aveva dei sentimenti. - Ok ci sto, ma ho bisogno che tu mi dia ogni minima informazione che possa riguardare tuo padre, ogni minimo particolare- - Non è che ci possiamo incontrare oggi pomeriggio con calma, così ti darò tutte le informazioni possibili? – - Va bene, facciamo questo pomeriggio per le quattro e mezza qui alla suite, va bene? – - Ok…Grazie Veronica – Detto questo Dick uscì dalla stanza dando cambio a Logan. Era vestito come al suo solito, ma con un non so che di particolare, maturo… - Allora che ne dici?? Sono abbastanza bello da poter abbagliare tuo padre e non farmi uccidere quando gli dirò che ti voglio sposare e che ti ho messo incinta?? - Veronica lo guardò e scoppiò a ridere, corse verso di lui e lo baciò con passione. - Se fossi in lui non ti ammazzerei - Logan prese x mano Veronica e uscirono dalla stanza. Veronica era nonostante tutto nervosa, e non riusciva a parlare. Logan lo capiva anche da quella sua forte stretta. Scesero giù fino alla hall dell’hotel dove Jeff e Logan si scambiarono un paio di sguardi, che Veronica però non notò. Uscirono sempre mano nella mano, e Veronica sovra pensiero non guarda in faccia a nessuno, finché il rumore di alcuni aerei non le fece fissare il cielo. Tre aerei militari volarono in cielo e iniziarono a fare strane acrobazie che lasciavano dietro se una striscia di nube bianca. Ci vollero alcuni minuti per capire cosa quei aerei stessero scrivendo, ma dopo pochi attimi tutto fu chiaro agli occhi di Veronica, e anche agli occhi di altre 1000 persone che sicuramente passeggiando per la strada si godevano lo spettacolo. Quei tre aerei militari in quel momento erano assolutamente privati, perché nel cielo stavano disegnando una scritta, un scritta specifica e speciale : “Veronica Mars, vuoi sposarmi?”. Veronica ancora impietrita sulla scalinata del Neptune Grand, non fece caso inizialmente che Logan si era allontanato da lei. Solo pochi secondi dopo lo cercò con lo sguardo e lo vide in ginocchio ai piedi della scalinata, con in mano una scatoletta di velluto. Veronica con le lacrime agli occhi corse verso di lui, che riuscendo ad alzarsi in tempo la prese in braccio al suo arrivo. Veronica lo baciò con passione. - Bhe allora cosa mi rispondi? - - Secondo te?- disse maliziosa Veronica – Si, si, si! – continuò con euforia Dopo quella romantica scena, tutta la gente che era lì intorno iniziò ad applaudire i due innamorati. Tante voci si mischiavano; chi diceva “ Mamma mia che bella coppia” chi bisbigliava “ Se anche il mio amo mi chiedesse di sposarlo in tal modo” o chi borbottava “Ma quanto casino per una proposta di matrimonio”. In quel momento Veronica si dimenticò di suo padre e di quello che aveva tanta paura di dirgli. Logan le prese la mano e le infilò l’anello al dito: un solitario da 25 carati brillava sulla mano di Veronica. Era stupendo. Si presero per mano e Veronica emozionata si diresse camminando a un metro da terra verso l’Hummer di Logan. Entrarono in essa sorridenti e si diressero verso casa Mars. Oramai erano in macchina fermi da 5 minuti come minimo. Veronica dal nervoso che era tornato su di lei, si sfilava e rimetteva l’anello…Non aveva mai avuto tanta paura di suo padre. Lui ha sempre cercato di proteggerla, lasciandole nonostante tutto molta privaci…Non si intrometteva quasi mai nella sua vita sentimentale, a meno che non dovesse proprio. Aveva conosciuto tutti i suoi ragazzi: Duncan, Troy, Leo, Logan, poi nuovamente Duncan e Logan. A parte Troy gli conosceva tutti molto bene. Duncan e Logan gli conosceva da quando erano bambini, mentre Leo aveva lavorato x molto tempo con lui. Ma di tutti era sempre stato diffidente x un motivo o per l’altro…Duncan soffriva di attacchi di epilessia, chissà che non avrebbe potuto aggredire Veronica, Troy era stato uno spacciatore (solo dopo si scoprì che lo era ancora), Leo aveva più anni della figlia, andava già all’università e poi c’era lui Logan. Quel tanto viziato ragazzo, che più di tutti aveva fatto soffrire la sua bambina, che più di tutti l’aveva messa nei guai, che più di tutti sicuramente l’amava… Veronica fissava la porta di casa sua. Poche erano le volte nelle quali aveva avuto paura di entrare e di affrontare suo padre. Ma poi cosa c’era d’aver paura? “Ma sono una vera sciocca. Di cosa devo aver paura? Di dire a mio padre che aspetto la cosa più bella x una donna: un figlio? Lui diventerà nonno, dovrebbe esserne contento. E poi io ne sono contenta. Sto anche x sposare l’uomo della mia vita.” - Credo che fissando la porta di casa tua dalla macchina, tuo padre non avvertirà la nostra presenza e non intuirà nemmeno quello che dobbiamo dirgli - disse sarcastico Logan - Ah…credo proprio che hai ragione. Cosa gli diciamo x prima? Che mi hai chiesto di sposarti o che sono incinta? – - Che ti ho chiesto di sposarti…e gli raccontiamo anche che te lo chiesto, prima che tu mi dicessi che sei in gravidanza…sai non vorrei che tuo padre pensasse che ti voglio sposare solo x il bambino – Veronica sorrise. Logan x rassicurarla le prese la mano e gliela baciò. I due si guardarono e finalmente uscirono dalla macchina. - Comunque vada, non voglio che x ora tu rimanga qui. Cioè preferirei che tu stessi all’Hotel. Guarda se vorrà tuo padre anche in un’altra suite che ovviamente ti pagherò io - - Tu sei matto – - No, sono realista. Comunque vada l’hotel è più sicuro – - Ma se ieri a momenti ci rimetto! – - Conosco dei buoni Body-gard…sai quelli che aveva mio padre…- - Ascolta, ne parliamo di questo se esci vivo da qui – disse sarcastica Veronica Si presero mano nella mano e si avviarono lentamente verso la casa.

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Capitolo 7
*** Primi indizi... ***


Fermi davanti alla porta Veronica non riusciva a muoversi. Logan la fissò x qualche istante e poi decise di bussare. Veronica non avrebbe avuto il coraggio di aprire casa con le proprie chiavi…Passarono pochi secondi che un sorridente Kheit Mars aprì la porta. - Che bello vederti tutta intera Veronica – disse il padre abbracciandola. Salutò velocemente anche Logan e gli fece ovviamente entrare in casa. - Tesoro hai perso le chiavi di casa che hai bussato x farti entrare? – - Emh, no…non avevo semplicemente voglia di tirarle fuori… sai hai una figlia sfaticata – disse ridente lei x scacciare la tensione- - Ma guarda te…io non so chi ti sposa – disse ridente Kheit senza notare gli sguardi di panico della figlia – Comunque Logan ti devo ringrazie di aver tenuto sott’occhio Veronica, anche di averla ospitata a casa tua e di averla accompagnata qui a casa sana e salva…- - Niente di ché…- disse imbarazzato - Papà ti devo parlare – disse seriamente di colpo Veronica. Kheit la guardò tranquillamente, dato che non immaginava niente di tutto quello che Veronica doveva dirgli, mentre Logan x la prima volta la guardò con panico. I due ragazzi si sedettero. - Sai, quando c’è stato l’incendio lì alla Mars Investigation, c’era un motivo x il quale io non c’ero – - Lo so, me l’hai detto. Dovevi parlare con Logan – - Già, io e Logan dovevamo parlare e in quel discorso sono uscite molte questioni e…- Kheit la interruppe - Immagino che siete tornati insieme vero?? – disse con un sorrisetto il padre – si me lo aspettavo. Ma ti avviso Echolls: fai soffrire ancora mia figlia e sta volta non la passi lisca- continuò serio, ma anche divertito l’uomo. - Si papà, ma non è finita qui la cosa – A quelle parole egli si drizzò - Cioè? – Logan e Veronica si fissarono negli occhi e Logan prese parola - Ho chiesto a vostra figlia di sposarmi – Kheit sgranò gli occhi - E io papà aspetto un bambino – sparò dal nervoso Veronica Kheit guardò silenziosamente i ragazzi…poi d’un tratto si girò verso Veronica. - Sai il matrimonio, è una sorpresa, ma ero proprio curioso di sapere quando tu ti saresti decisa a dirmi del bambino - Adesso era Veronica a guardare il padre sbalordita… “No scusate, cos’ha detto?? “Ero curioso di sapere quando tu ti saresti decisa a dirmi del bambino”??” - Ma come…- - Tesoro mio, se permetti sono nato prima di te…Vomiti quasi tutte le mattine, sei spesso nevrotica, nervosa… tua madre si comportava allo stesso modo quando ti aspettava – - E quindi…tu cosa…cosa ne pensi? – disse perplessa e spaventata Veronica - Che dire - iniziò il padre con calma – quando me ne sono accorto, ero piuttosto preoccupato, anche perché tu e Logan vi eravate lasciati, e dato che non avevi avuto altri ragazzi di questi tempi era logico chi fosse il padre…Ma confidavo che tu avresti preso una scelta giusta sul datarsi, e mano a mano mi sono abituato l’idea. Cavoli diventerò nonno! – concluse entusiasto Kheit, ma riprese subito seriamente - Ma ti avviso, fai male a Veronica e al bambino e tu sei un uomo morto Logan Echolls – - Allora ho il permesso di sposare vostra figlia? – chiese titubante Logan - Si avete la mia approvazione x sposarvi…Ma Veronica, trascura gli studi e sono guai! – Veronica guardò intensamente il padre, e dopo pochi secondi si buttò tra le sue braccia commossa - Ti voglio tanto bene papà - - Ah, lo spero proprio – disse ridente, ma anch’esso con le lacrime agli occhi. I due si scostarono e Kheit si avvicinò ad abbracciare Loga. Il ragazzo era decisamente sorpreso da quel gesto, ma ovviamente contraccambiò fortemente. - Le prometto che non le farò soffrire Veronica – sussurrò Logan. Da quando erano arrivati i due ragazzi in casa Mars, era già passata mezz’ora, e nessuno aveva ancora toccato l’argomento dell’incendio dell’ufficio. Logan inoltre era dovuto ritornare un attimo alla suite x aiutare Dick con una qualche faccenda. D’un tratto Veronica decise di parlare. - Papà ci sono delle novità x quel che riguardano l’incendio - - Hai già dei sospetti su chi ci voleva morti?- disse sarcastico Kheit - No, più che altro su chi mi voleva morta. Papà tu qui non centri – Veronica raccontò tutto quello che era successo nei due giorni nei quali il padre era stato assente. - Quindi mi stai dicendo, che chi ha mandato quella bambina a portarti la lettera è la stessa che ha ingaggiato quel ragazzino? - - E chi altro se no papi? Pensi che due persone diverse, mi vogliano uccidere nello stesso tempo? – - E se quella lettera era solo uno scherzo? – - Siamo seri, chi fa scherzi di questo genere? – - Allora sarà maglio che adesso andiamo alla centrale. Interrogheremo quel uomo e vedremo cosa riusciremo a scoprire. Inoltre analizzeremo i video della sorveglianza x riconoscere la bambina – - Direi che è perfetto. Però dovremo andare con la tua macchina, la mia sono giorni che non la uso e l’ho lasciata al Neptune Grand- Kheit guardò senza parole Veronica, ma non commentò e lasciò passare. Una decina di minuti più tardi i due Mars erano alla centrale, e Veronica non vedeva l’ora di interrogare quel teppista. fu Sax ad accoglierli. - Kheit, Veronica finalmente! - - Allora, vi è mancato il vostro sceriffo?? – disse scherzosamente Kheit – allora dov’è il criminale che ha tentato di far fuori mia figlia? – disse sarcastico. Tutti lo fissarono sbalorditi. - Pensate che non l’avrei saputo ancora per molto? Andiamo ragazzi – - Bhè, allora direi che tu e Veronica vogliate iniziare l’interrogatorio – disse avvicinandosi a loro Leo. - Lo metto secco io quello adesso- disse competitiva Veronica e si fece avanti x andare nella stanza degli interrogatori. Erano oramai passati già venti minuti, ma l’interrogatorio non stava andando al meglio… le poche cose che Veronica e il padre avevano scoperto erano che il ragazzo si chiamava Hugo Garreras, era portoricano, frequentava la Neptune High e faceva parte dei PCHers. - Per l’ennesima volta, dimmi chi cavolo ti ha mandato!! – disse furibonda Veronica - Tesoro calmati – disse preoccupato Kheit - Si bambolina, datti una calmata – disse da sbruffone Hugo. A quella frase anche Kheit perse la calma e prese x la maglietta il ragazzo. - Non ti azzardare…dimmi chi ti ha mandato – A quel punto il ragazzo cedette, aveva capito che stava rischiando grosso. - Io non lo so…- - Come non lo sai? Ci prendi in giro – disse stupita Veronica - Non sto scherzando…io …io non so chi mi abbia ingaggiato… mi ha affidato l’incarico una bambina – Veronica oramai era certa che il bigliettino dell’altro giorno non era uno scherzo. Anche quel bigliettino l’aveva portato una bambina…di trattava sicuramente della stessa ragazza… - Sapresti riconoscerla se la vedresti in un video? - - Probabilmente…- - Scusa, ma si può sapere come un ragazzaccio come te, che fa parte dei PCHers, decide di volermi uccidere, perché te l’ha detto una bambina? – - Hej, pensi che l’abbia fatto dopo la prima volta che quella è venuta da me? La prima volta che ho visto e ho parlato con quella bambina è stato assurdo – - Cos’è successo? – disse determinata Veronica - Ero appena uscito da scuola e questa bambinetta mi si avvicina dicendomi che mi doveva parlare…io inizialmente non ho obbiettato e mi sono allontanato con lei. Appena fummo un attimo soli la bambina mi ha guardato torvo e mi ha detto “Devi uccidere Veronica Mars”…a quella frase l’ho guardata e sono scoppiato a ridere. Lei però ha insistito ha detto “se non la uccidi sta pur certo che qualcosa brucerà” . Io ovviamente non lo più neanche ascoltata e ridendo me ne sono andato…il giorno dopo però ho ritro…- -…Hai ritrovato la tua moto bruciata. Avevo letto sul giornale di questo fatto, era sottotitolato come “I vandali colpiscono ancora” – disse sorpresa Veronica - Esattamente, ma quelli non erano vandali…poche ore dopo l’accaduto la bambinetta è tornata… mi ha chiesto “ È bruciata bene la tua moto?? Allora vuoi uccidere Veronica Mars o no?? La prossima volta potrebbe bruciare anche qualcos’altro o qualcun altro”… A quelle parole ora mai mi ero spaventato, e quindi ho chiesto informazioni su quando e dove. Mi hanno detto di seguirti, ed aspettare il momento in cui saresti stata sola…- - Scusa, ma la tua moto è stata bruciata già una settimana fa…perché hai aspettato così tanto tempo? – - Perché avevo paura…non ho mai sparato in vita mia…avevo sinceramente quasi rinunciato…- - Allora perché poi sei tornato alla carica? – chiese serio Kheit - Quando ho sentito l’altro giorno dell’incendio al studio Mars, ho capito che questi non scherzano, e mi sono tornate in mente le parole della bambina “potrebbe bruciare qualcun altro” ho capito che se non agivo in fretta potevano toccare la mia famiglia – Veronica guardò negli occhi Hugo…in lui non vedeva più lo sbruffone di pochi minuti prima, ma soltanto un ragazzino spaventato. A guardarlo bene gli ricordava vagamente Weville. - Papà fai portare a Sax il filmato della sorveglianza dell’hotel…vediamo se Hugo riconosce la ragazzina – Kheit non fece parola e uscì fuori dalla sala dell’interrogatorio. Veronica era immersa in mille pensieri. “Come può una bambina annunciare la morte a qualcuno come se niente fosse? Come può qualcuno mandar una bambina a ricattare la gente??Questa bambina è l’unico indizio che ho sul caso…nessun altro riferimento, se non quel bigliettino, che oltre a sottolineare il fatto che qualcuno mi vuole morta, non serve a niente, ma allo stesso tempo è come la chiave del caso…” - Veronica, devi stare attenta…- disse improvvisamente Hugo – Quelli non scherzano… quelli ti vogliono veramente morta – era serio, addirittura preoccupato. - Io non ti capisco….continui a ripetere “quelli”…non hai detto x caso tutta la verità? – - No, io ho detto tutto quello che so…ma è la bambina il punto chiave…- “Ma dai!! Bravo Hugo…e pensare che io non l’avevo intuito…" - Cosa intendi dire? L’hai già vista? - - No, è quello il punto….io non l’ho mai vista!!! – - Hugo sì più chiaro…- - Ascolta, io ho una sorellina che va alla elementari, avrà più o meno l’età della bambina misteriosa…Io vado spesso a prenderla a scuola, e quindi sai, vedo sempre le stesse facce, ma non ho mai visto quella bambina!!! Se fosse stata portoricana, avrei pensato che magari non aveva semplicemente i soldi x permettersi la scuola dove mandiamo la piccola Lucy, ma quella bambina era una ricca bianca! – - Come fai a sapere che era ricca? – disse incuriosita Veronica - Era tutta griffata, tutte le due volte che l’ho vista…tipo “Piccole 09 crescono”…e poi ha una buona istruzione. Usava un linguaggio così ricco di parole particolari, che non si insegnano nelle normali scuole. Solo i migliori insegnanti privati della città avrebbe potuto far imparare certe cose a una bambina di 9 o 10 anni e sai bene che essi però vengono pagati molto caramente- Veronica guardava perplessa il ragazzo. Stava x aprire bocca quando il padre entrò con la piccola tv. - Hugo, guarda attentamente il filmato e dimmi se è la stessa bambina – disse serio Kheit. Il video partì. Era già impostato sul momento in cui arrivava la bambina…si vedeva quasi sempre di spalle, ma a volte i tratti del viso erano ben visibili. - Allora è lei? – chiese sperante Kheit - Si, è lei…sicuro come l’oro…- Kheit spense il video…oramai era sicuro, era tutto collegato. - Quanti anni hai Hugo? - - 17…ne compio 18 tra un mese…- - Allora sei proprio fortunato…passerai qualche mese in riformatorio, ma riprenderai l’anno scolastico regolarmente l’anno prossimo. Diciamo che faremo passare la cosa x aggressione a tentato furto, ma tu tieniti lontano dai guai. Chiaro? – - Certamente sceriffo…la ringrazio – il ragazzo aveva speranza negli occhi. I due Mars sorrisero e uscirono tranquillamente dalla stanza. ------> NdA: scusate se non sono ancora rriuscita a posare inHTML ma non ho ancora capi qual'è il programma esatto ke devo scaricare :P cmq spero ovviamente ke vi piaccia anke sto capito...baci

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Capitolo 8
*** Tra indagini e Play station... ***


Verso le 15.00 Veronica e Kheit erano nell’ascensore del Neptune Grand: stavano andando alla suite di Logan. - Tesoro è solo x qualche giorno, anzi più che altro almeno fino a quando le cose non saranno più chiare…- - Papà, guarda che x me non ti devi preoccupare – - E che non mi piace che tu sia costretta a una convivenza forzata con Logan – - Papà ti sei scordato il piccolo particolare, che sono ufficialmente la sua fidanzata e che aspetto un figlio da lui. Prima o poi vivremo insieme x forza…- - Si è vero….scusa mi devo abituare alla cosa. Sai è difficile x un padre accettare che la propria figlia sta crescendo e stia diventando una donna – - Papà, sono cresciuta tanto tempo fa…sono diventata un donna più o meno 7 anni fa quando ho iniziato ad avere il ciclo – - Hej, quando tempo fa ti ho detto che noi due non dobbiamo avere segreti e che possiamo parlare di tutto, bhe questo argomento era sottointeso nel “Tutto, ma non proprio tutto” – - Diciamo che per tua fortuna ho capito di cosa parli…Ecco siamo arrivati – Veronica e Kheit uscirono dall’ascensore e si diressero verso la suite. Kheit era già pronto a bussare, ma Veronica lo fermo facendogli vedere la chiave della Suite. - Si può sapere da quando hai la chiave della Suite?? Anzi, meglio che non lo sappia – disse perplesso Kheit. Veronica lo guardò ridente… I due entrarono nell’appartamento e trovarono la tipica scena degna di quella suite: Dick e Logan davanti alla Play Station… - Certe cosa a quanto pare non cambiano mai…giusto ragazzi? – I due giovani si girarono verso i due Mars. I poretti erano imbarazzatissimi e subito, si alzarono a fare gli onori di casa… - Logan, Dick avrei da chiedervi come favore di ospitare ancora x qualche tempo Veronica. Questo comunque vada è il luogo più sicuro in cui lei potrebbe stare…spero che x voi non sia troppo un peso e riusciate a sopportarla – disse divertito Kheit - Siamo ben lieti di ospitare Ronnie- Azzardò Dick. Logan lo squadrò subito - Non c’è problema signor Mars. Mi prenderò cura di lei giorno e notte – disse sorridente Logan - Fin ché di notte dormirà non ci sarà bisogno di sorvegliarla, tranquillo Logan – disse malizioso Kheit. Logan era nuovamente imbarazzato…era meglio che non ribattesse sta volta. - Io vi lascio – baciò sulla fronte Veronica – ci sentiamo sta sera – - Certo papi…Ti voglio bene – Kheit sorrise e salutando i ragazzi uscì dalla suite. Solo a quel punto Logan si avvicinò a Veronica e la baciò teneramente. - Come sta la mia fidanzata e il nostro bambino? – disse curioso Logan - Un po’ a pezzi, ma con qualche novità sul caso…- I due ragazzi andarono in cucina, senza notare la dissolvenza dalla stanza della presenza di Dick. - Su racconta che avete scoperto? – Veronica prese fiato e raccontò tutto quello che erano riusciti a scoprire con il padre durante l’interrogatorio di Hugo. Logan la guardava preoccupato, ma il volto di Veronica, nonostante avesse lineamenti rigidi, era piuttosto tranquillo. - Devo saperne assolutamente di più di questa bambina – Veronica lasciò la cucina e si sedette sul divano con il portatile in mano – Allora cerchiamo un po’ nel database gli insegnanti privati, chi è che da lezioni a delle ricche ragazzine di più o meno dieci anni - - È anche possibile scoprire questo grazie ai tuoi motori di ricerca? – disse sbalordito Logan sedendosi accanto a lei sul divano - Certo! Cavoli, dopo tutto questo tempo non hai capito ancora che io posso aver accesso praticamente a tutte le informazioni che voglio? Il problema è un altro però…ora che ci penso, una tale bambina che va a minacciare in giro la gente, non credo voglia esser resa nota, quindi: se le lezioni sono svolte i modo regolare, rintracceremo la bambina velocemente ma…- -…se questo è tutto svolto illegalmente non abbiamo nessuna chans… scusa ma ora che ci penso…e se quella bambina non venisse istruita in nessun modo? L’ipotesi è molto probabile, non credi? – disse serio Logan - No, quando ho parlato con Hugo lui mi ha detto che la bambina usava un linguaggio troppo particolare x non esser stata istruita…solo certi insegnanti privati insegnano certe cose – ribatté fermamente Veronica - Se lo dici tu…Hai fame? – - Decisamente…non ho mangiato molto a pranzo, solo un misero snack delle macchinette – - Allora sarà meglio che ora lasci perdere il caso, e ci facciamo portare qualcosa di buono da mangiare, sai non sarebbe il caso di denutrite il nostro bambino – disse Logan sorridente - Una volta tanto, hai ragione…- - Scusa? Una volta tanto? – disse fingendosi offeso Logan - Si, una volta tanto – ribatté scherzosa Veronica - Hej, guarda che se continui così non ti do da mangiare mia cara – - Come se non sapessi cucinare o prendere la macchina x andare a mangiare fuori, o ancora meglio da mio padre – disse in tono di sfida Veronica - Vi prego ragazzi vi siete appena fidanzati e già litigate cm dei sposini – disse d’un tratto Dick che era ricomparso in salotto - Geloso Dick? – - Figurarsi, sai se non fosse x Logan, sicuramente un giorno ti avrei portata a letto – - Dovevi approfittarne l’unica volta in cui io ho abbassato la guardia e sarebbe stato possibile. Sai parlo della festa di Shelly – disse amaramente Veronica. Non le piaceva ricordare quella sera, ma a volte citarla le veniva spontaneo… Pochi sapevano la verità su quanto era successo lì quella notte, ma Dick non era tra queste, Veronica non aveva voluto infierire sul ragazzo con altre verità nascoste su Cassidy. Logan la guardava sbigottito. Lui la verità su quella notte la sapeva, e non riusciva a capire come Veronica riuscisse a fare del tagliante sarcasmo anche su quel assurdo fatto. - Comunque Ronnie, visto che sei qua e che oltre a bisticciare teneramente con Logan non stai facendo niente, non è che per caso potresti dare un’occhiata a quello che ho trovato su mio padre? – - Si certo – rispose tranquillamente Veronica - “Quello che ho trovato su mio padre” ? si può sapere questo che significa? – disse perplesso Logan - Significa che ho assunto la tua intelligentissima ragazza x ritrovare mio padre – disse sorridente Dick - Scusa Veronica, quanti casa hai intenzione di seguire alla volta? – - Quelli che mi capitano a tiro…sai investigare su me stessa non mi frutta tanti soldi, ma investigare x gli altri invece sì! – disse con un sorriso smagliante la ragazza – Allora che hai trovato di interessante Dick? – - Non molto, ma spero che possa servire comunque: ho l’ultima sua lettera che mi ha spedito, il codice della sua carta di credito a suo nome e il codice di quella illegale – Veronica prese in mano i due foglietti con il codice e la lettera. - Quanto tempo fa hai ricevuto questa lettera? – - Quasi due mesi fa – - Hai mai controllato i movimenti delle carte? – Ma cosa vai a chiedere Veronica?? Stai parlando con Dick…figuriamoci se avrebbe fato una cosa tanto intelligente… - Sì, ovvio – disse fiero di se Dick Cosa ha detto?? L’ha fatto?? Che infondo sia intelligente? - Sai una volta usavo io la carta illegale, quindi controllo ogni tanto quanti soldi sono rimasti - Era troppo bello x esser vero: vedere Dick controllare i movimenti bancari solo per pura voglia di ritrovare suo padre? Solo un sogno… - E hai scoperto qualcosa?? - - Sì, che ogni mese da quando mio padre è scomparso, scompaiono magicamente più di 5 mila dollari – disse sicuro di se il ragazzo. Veronica prese i numeri e i nomi delle carte e le controllò. Il primo era regolare: a nome di Richard Casablanca, era un conto bloccato da mesi, che però comunque aveva in fermo ancora più di 100 miliardi di dollari. La seconda carta invece era particolare: il signor Casablanca era stato veramente un genio. Essa infatti, era legale in fin dei conti! Era intestata a una certa Luise Mindalson, una vecchia signora che aveva fatto per anni da governante alla famiglia Casablanca. La carta era in effetti in continuo movimento. Ogni 15 del mese venivano prelevati giusto appunto più o meno 5 mila dollari da un conto di poco meno di 500 milioni di dollari!! - Tu Dick ti ricordi di una certa Luise Mindalson? - - Certo, era una vecchia governante di casa mia. Per mio padre era come una madre. Questa carta l’abbiam fatta poco prima della sua morte – Guarda te la cara Luise. Voleva tanto bene al caro Richard che gli ha pure permesso di usare impropriamente il suo nome. Sapeva scuramente di cosa combinava il suo caro Casablanca senior. Veronica controllo la lettera. Non aveva il mittente, ma era ben visibile il timbro postale: Tijuana!! - Allora da quel che dice il timbro della lettera tuo padre ha spedito l’ha spedita molto probabilmente in Messico a Tijuana- - Wowo allora trovarlo non è stato così difficile! – - Si, ma da quello che rivela la carta di credito tuo padre è stato un mese a Toronto, uno a New York, uno a Città del Messico, un addirittura a Madrid… un sacco di città in tutta l’America e in Europa!! Quindi è molto probabile che da qui a due mesi abbia cambiato già residenza – - Quindi cosa possiamo fare? – disse deluso Dick - Allora il prelievo del denaro è regolare ogni quindici del mese. Oggi è il 10 maggio, quindi credo che tu possa aspettare ancora 5 giorni x sapere dove in questo momento è tuo padre – - Fantastico! – - Si, ma non è finita. Potremmo avere ancora delle altre informazioni – - Cioè? – chiese perplesso il ragazzo - Ogni quattordici del mese vengono intestati a questo conto magicamente altri 2 mila dollari, e a differenza del prelievo, il deposito dei soldi è sempre dalla solita banca: alla PBN – - Alla Principal Bank of Neptune?? – dissero in coro Dick e Logan. Veronica sinceramente si era pure scordata della presenza del suo ragazzo alla conversazione. - Esattamente. Quindi significa che il tuo caro paparino ha ancora qualche affare qui a Neptune – disse fiera delle sue scoperte Veronica - Logan, lo devo ammettere: hai scelto la ragazza giusta – disse ridente Dick - Ah, io non ne avevo dubbi – ribatté Logan fieramente - Ragazzi, basta con i complimenti o arrossisco – disse con la nocetta da chearleder Veronica. – Comunque, x oggi non possiamo fare nient’altro…o almeno x ora ho troppa fame x investigare – - il tuo mezzo pranzo mezza o cena o mezza merenda o come tu la voglia considerare sta x arrivare – - X fortuna…ho lo stomaco che brontola – Disse Veronica rilassandosi sul divano - Bhe ragazzi io vi devo lasciare, oggi ho un bel appuntamento al buoi in un pub qua in zona- - Un appuntamento al buoi? Io non mi fiderei – disse perplessa Veronica - Tu non ti fidi mai di nessuno Veronica – ribatté scherzoso Logan. Veronica fece l’offesa e tiro un amichevole pugno sulla spalla di Logan. Dick alzò gli occhi al cielo e se ne andò silenziosamente. - Allora intanto che aspettiamo il tuo spuntino, cosa vuole fare il mio marschemellow?? – - Dai, insegnami a giocare alle play!! – disse Veronica entusiasta. Logan la guardò piuttosto perplesso - Stai scherzando? – - No, no, serissima! Dai voglio imparare anch’io! Sembra che voi ragazzi vi divertiate così tanto a giocarci – Logan continuò a guardarla perplesso, ma dopo pochi secondi dovette cedere al dolce sguardo di Veronica. - Con quel sguardo riesci a ottenere sempre tutto quel che vuoi,… questa cosa non va bene – disse scherzosamente Logan baciando teneramente Veronica. I due x comodità si sedettero sul tappeto e avviarono finalmente la play station. Gli inizi x Veronica erano davvero tragici. Giocando a “Taxi driver” invece che accelerare frenava, a “Mortal combat” invece che saltare si abbassava, e quando doveva invece abbassarsi tirava pugni. Le cose andarono meglio, molto meglio, quando Logan fece giocare Veronica con “I puffi” , ma alla fine, grazie anche forse all’ abbondante spuntino giunto dopo “Harry Potter” Veronica riuscì a vincere una partita su 10 a “Magic Degetterin”… - Ho vinto! Yuuuuuuuuuuuy! Ce l’ho fatta – disse entusiasta Veronica - Solo perché invece che schiacciare X per tirarmi il pugno, hai schiacciato L1 con il quale mi hai strappato la testa in un mio momento di debolezza…- disse sarcastico Logan - Hej, non rovinare il mio piccolo momento di gloria…Se permetti sono una principiante - - Ma se sono riuscito a batterti pure con “I puffi”!! – - Solo 4 volte su 8 – disse offesa Veronica. Logan guardò Veronica e non le voleva togliere gli occhi di dosso. - Che c’è adesso? – disse sempre offesa Veronica - Te l’ho mai detto che sei stupenda quando fai l’offesa? – disse teneramente Logan iniziandola a baciare sul collo. Veronica adesso sorrideva. Madonna quanto mi fanno impazzire i suoi baci… - Stai cercando di addolcirmi Echolls? - I due iniziarono a baciarsi con passione, ma Logan non fece in tempo a prendere in braccio Veronica x portarla in camera, che qualcuno bussò alla porta. Non ci credo, è possibile che una ragazza non possa stare tranquilla con il suo fidanzato nemmeno x un paio d’ore?? - Tempismo perfetto…- disse scocciato Logan – Secondo me è tuo padre, che con il suo radar ha intuito le mie losche intenzioni – continuò sarcastico - Chissà…forse…quindi dato che io tengo alla tua incolumità, vado ad aprire io la porta e tu dissolviti in qualche luogo dove non potremmo commettere atti osceni – disse ridendo Veronica. - Ma qui potremmo farli dovunque mia cara – ribatté ridente lui - Sei proprio uno sporcaccione Echolls. Vai in cucina e non fiatare – - Chiamarmi x cognome mi rende più sexy x caso?? – - Logan – - Agli ordini – fece una pausa e disse più lentamente – Mars – Veronica lasciò perdere la provocazione del ragazzo e si diresse verso la porta. Non si era accorta che il misterioso personaggio insisteva a bussare. La ragazza aprì alla porta e si trovò davanti una persona sicuramente inattesa. ------> Avviso, nn riuscirò a posare + capitoli fino a lunedì sera data la mia partenza x Roma...cmq spero vi sia piaciuto anke sto capitolo e grz 1000 x le recensioni!! baci

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Capitolo 9
*** E Tic e Tac... ***


Veronica cambiò subito il suo smagliante sorriso nella sua solita faccia seria. - Veronica…che ci fai qui? – disse la ragazzina che attendeva alla porta - Potrei chiederti la stessa cosa Hanna – rispose scocciata Veronica, ma con quella sua vocina cinguettante - La domanda l’ho fatta prima io – - Ok…se vuoi proprio saperlo ora come ora io qui ci vivo – disse fieramente Veronica - Ancora x poco mia cara… Logan è in casa? – disse Hanna riuscendo a entrare nella suite. Logan non fece in tempo ad accorgersi della presenza della ragazzina, che già lei si era buttata su di lui, baciandolo a stampo. “Veronica mantieni la calma…ricorda, ti sei scelta tu un uomo così ricercato…arg… Logan ti prego scansati da quel bacio” Neanche a farlo a posta Logan subito si scostò da Hanna, come se avesse sentito i pensieri di Veronica - Hanna, te ne prego. Cosa ci fai qui? – - Oh Logan, Logan, certe volte fai domande veramente stupide. Sono venuta x te! – disse Hanna come se fosse la cosa più naturale del mondo - Ti devo ricordare che in stanza c’è anche la sottoscritta? – disse aspra Veronica - Ah…si…vero…ascolta non è che potresti andartene?? - A quelle parole Veronica non ci vide più… - Eh no! Adesso basta! Ma chi ti credi di essere? Torni qui a Neptune come se niente fosse dopo un botto di tempo e pensi che tutto è come l’avevi lasciato? Bhe scordatelo carina, la vita è andata avanti senza di te – - Veronica, calmati…non puoi incolparla di tutto… non poteva immaginare che…- - Che cosa Logan? Che ti eri rifatto una vita?? Andiamo adesso non ti metter dalla sua parte, mi stai deludendo…Comunque hai ragione Hanna, vi lascio soli, tanto a quanto pare io qui esagero – - Veronica…- bisbigliò Logan. Veronica non lo sentì nemmeno, prese la sua borsa e uscì dalla stanza. Logan avrebbe voluto correrle dietro, fermarla e ricordarle che x lui esisteva solo lei, ma ora la cosa migliore da fare era chiarire con Hanna, inseguito con Veronica. - Finalmente se n’è andata…dovrebbe un po’ calmarsi – disse Hanna sorridente, mettendo le proprie braccia attorno al collo di Logan. Egli però subito la scostò. - Smettila Hanna – - Smettere di fare cosa? – - Di comportarti in questo modo. Oramai tra noi è finita….è finita il giorno che tuo padre di ha spedito nel Vermont – disse serio il ragazzo - I veri amori non muoiono mai – disse fermamente Hanna - Già, hai ragione. Io e Veronica ne siamo la prova – disse abbassando la voce Logan. Nel frattempo Veronica aveva appena raggiunto la Hall dell’albergo: era furibonda. “Ho provato a trattenere la rabbia, ma cavoli, a un certo punto non ci ho visto più…E poi Logan. “Non incolparla di tutto”… Ma dove? E come se adesso ricomparisse Duncan e mi dicesse quanto è bello rivedere la mia ragazza…vorrei vedere lui come reagirebbe, nonostante Duncan fosse il suo migliore amico…” Veronica camminava immersa nei suoi pensieri, non guardava in faccia nessuno e si diresse verso la sua macchina. Erano giorni che non l’usava più. Salì su di essa e tirò un pugno al volante facendo suonare il clacson… “Merda, non sapevo facesse così male…in TV sembra in dolore. Veronica calmati…Adesso accendi la macchina e ti vai a fare un giro. Magari potrei passare da Mac e Parker oppure fare un salto da Wallace e Piz…potrei anche andare alla centrale e fare un saluto a papà. Ah no, il sabato pomeriggio non lavora…” Veronica cercò le chiavi nella propria borsa e quando finalmente le trovò le infilò l’apposito luogo. Non le aveva ancora girate, ma qualcosa aveva iniziato a ticchettare…Tic…Tic…Tic…Tic… Veronica non sapeva cosa fosse, ma non era troppo tranquilla. Girò lentamente la chiave e il ticchettio si fece più forte e veloce…Tic Tic Tic TicTicTicTicTic… Nella suite intanto Hanna guardava stupita Logan… - Ma tu non lo capisci che io ti amo veramente?? - - Hanna mi dispiace, ma tu devi cap…- Booooooom Logan non fece in tempo di finire la frase che un grande botto fece addirittura tremare l’argenteria. - Ma che cos’è? Non sapevo che ci fossero terremoti a Neptune! – disse sbalordita Hanna, ma Logan corse subito sul balcone x vedere ciò che succedeva. - Logan che succede? – disse preoccupata Hanna - Merda, Veronica! – disse in preda al panico Logan – Hanna chiama subito un’ambulanza: veloce! – Ore 22.00. Logan sedeva su una panchina in sala d’aspetto tenendosi la testa tra le mani. Accanto a lui Parker e Mac sedevano in lacrime, mentre Hanna non capiva ancora la gravità della situazione. Kheit Mars camminava avanti e indietro x la sala, mentre Piz e Wallace erano andati a prendere qualcosa di caldo da bere x le tre ragazze. Oramai i dottori non davano più notizie di Veronica da più di mezz’ora e nessuna sapeva le sue condizioni… ---> Flash Back_ Ore 18.30. - Merda, Veronica! Hanna chiama subito un’ambulanza: subito!- urlò in preda al panico Logan - Logan, non capisco che succede? Che centra Veronica? – - Hanna, chiama sta cacchio di ambulanza, dopo ne parliamo!! – Hanna eseguì preoccupata gli ordini di Logan, mentre il ragazzo corse subito via dalla stanza. Hanna, inseguito, lo seguì a ruota. I due si ritrovarono in strada, dove tutti gli abitanti di Neptune che si trovavano in zona, si erano precipitati ad assistere l’accaduto. Chi urlava, chi non riusciva a respirare a vedere la scena. Una ragazzina bionda era distesa a terra, poco distante da una macchine in fiamme. Logan non ci pensò un attimo a fondarsi sul corpo di Veronica. La ragazza non era cosciente, e aveva tremende lesioni e bruciature sul corpo. Hanna non ebbe il coraggio di avvicinarsi, ma capì che in quel momento non poteva far nulla. Logan tratteneva a stento le lacrime. Un’ambulanza arrivò pochi attimi dopo e caricò la ragazza svenuta e ferita velocemente. Logan e Hanna la seguirono immediatamente all’ospedale. Lì il ragazzo ancora sotto shock ebbe solo le forze di chiamare Wallace e dirgli dell’accaduto e pregarlo di avvisare gli altri amici e il signor Mars. _Fine flash back <--- Erano oramai passate più o meno 4 ore dall’accaduto. Poco si sapeva su quello che era successo quel pomeriggio, ma una cosa era chiara: su quel auto c’era una bomba. Piz e Walllace erano appena tornati nella sala d’aspetto con tutti gli altri, ma mentre Piz offriva da bere ad Hanna iniziò a fare domande. - Scusa l’indiscrezione , ma tu chi sei? – chiese serio Piz alla ragazzina - Hanna Griffit… sono…sono un’amica di Logan – rispose lei titubante. Wallace e Mac si guardarono intensivamente. Loro due sapevano benissimo chi era quella ragazzina che si definiva “Un’amica di Logan”, ma non avevano voglia di infierire. Nonostante però i due non avessero spiaccicato parola, Piz scontrò i loro sguardi e capì che c’era qualcosa sotto… - Ah si…un’amica??- disse sospettoso lui. Poi si girò verso Logan – allora su, spiegaci bene Logan. Se non sbaglio, da quel che mi ha raccontato Wallace tu dovevi proteggere Veronica dopo la storia dell’incendio all’ufficio dei Mars, eppure non mi sembra che tu sia stato ferito dalla bomba…su Logan dicci dov’eri e cosa facevi con la tua “amichetta”. Eravate insieme quando siete arrivati in ospedale – disse con voce accusatoria Piz. Logan inizialmente non reagì bruscamente, ma rispose anche con molta calma, nonostante la voce spezzata. - Che cosa vorresti insinuare Piz? – - Che se Veronica è ora in Terapia intensiva è grazie a te! Perché invece che proteggerla e stare con lei, te la stavi spassando con la tua amichetta all’Hotel! Con me questo non sarebbe successo! Io mi sarei veramente preso cura di lei e non l’avrei fatta soffrire e star male, come invece fai sempre tu! –Urlò Piz. A quella frase Logan non ci vide più, e sotto le facce sbalordite di tutti gli altri presenti, a causa della accusatoria e diretta frase di Piz, il ragazzo si alzò e spinse contro il muro chi lo accusava. - Non ti permettere. Io non mi stavo divertendo, mentre la macchina di Veronica saltava in aria, ma stavo a discutere con Hanna su quanto io ami Veronica e sul perché non la voglio lasciare per lei. Credi che non mi senta abbastanza in colpa x quel che è successo? Credi che non stia soffrendo nel sapere che Veronica si trova su un letto d’ospedale a causa di una mia frase detta per caso, solo per calmare la sua ira? Credi che non mi sia ripetuto già un centinaio di volte in testa che tutto questo è causa mia? Che magari ci dovrei esser io su quel letto e non lei? – Logan aveva nuovamente le lacrime agli occhi, come quando aveva trovato Veronica su quel asfalto…Con sorpresa di tutti Kheit si avvicinò a Logan, e mettendogli una mano sulla spalla, in modo da calmare la sua ira su Piz, lo trasse a se abbracciandolo, come un padre abbraccia un figlio. - Logan calmati, non è colpa tua – disse sussurrando Kheit - Ti avevo promesso che l’avrei protetta, che non le sarebbe successo niente di male ne a lei ne ha il bambino…- In quel momento tutti i presenti, tranne ovviamente l’inconsapevole Hanna, venne in mente quel piccolo particolare che ultimamente aveva cambiato la vita di Veronica: lei aspettava un bambino!! L’incidente era stato piuttosto grave…l’aveva perso? Si era salvato? - Scusate di che bambino state parlando? – disse ingenuamente Hanna - Veronica è incinta ragazzina – disse scocciata Parker – e tu invece, fregandotene altamente di lei, hai cercato di rubarle il suo ragazzo non che padre di suo figlio, e grazie a questo atteggiamento lei ora è su un letto s’ospedale e no sappiamo nemmeno se il suo bambino si è salvato oppure no! – gridò Parker. Hanna in quel momento si sentì tremendamente in colpa. Vedendo le lacrime di Logan e sapendo che Veronica era incinta, oramai aveva capito che lei non aveva più possibilità con il ragazzo che è stato il suo primo e vero amore; ma prima che potesse dire parola un dottore si avvicinò ai presenti. - Voi siete qui per la Signorina Mars? – chiese il dottore - Si, io sono Kheit Mars, piacere – disse l’uomo stringendo la mano del dottore - Ah, piacer signor Mars. Allora si diceva bene che la paziente è la figlia dello sceriffo – disse sorridente - A quanto pare. Per favore ci dica, come sta Veronica ?- - Diciamo che se l’è cavata per poco. Credo che non fosse nella macchina durante l’esplosione, ma bensì aveva fatto in tempo ad uscire, anche perché credo che se no non saremmo qui a discutere di lei – A quella frase tutti i presenti rabbrividirono: ci era mancato poco, perché Veronica non fosse più nel mondo dei vivi. - Comunque le condizioni adesso sono stabili, e la ragazza è fuori pericolo. Ha forti bruciature sul 45% del corpo, e ferite, alcune anche piuttosto profonde, sul 60 % del corpo. Nonostante tutto però la ragazza è forte quindi riusciremo a dimetterla in una settimana circa – disse fieramente il dottore. Tutti tirarono immediatamente un sospiro di sollievo, ma Logan ancora preoccupato volle chiedere del bambino. Il fatto che il dottore non l’avesse citato descrivendo le condizioni della ragazza lo preoccupavano al quanto. Sapeva che sarebbe diventato padre da ancora pochi giorni, ma l’idea lo rendeva una persona felice, non sopportava l’idea di averlo perso. - Dottore, ascolti. Veronica quando questo è successo era in stato interessante da circa 2 mesi. La prego, ci può dire se ha perso o no il bambino? – - Oh che sbadato, è vero! Mi ero proprio scordato del bambino…potete stare tranquilli, qui nessuno ha perso il bambino, anzi il bambino ha fatto in modo che non perdessimo la madre – disse tranquillamente il dottore. Tutti lo guardarono un po’ stupiti. - Scusi che significa che “il bambino ha fatto in modo che non perdessimo la madre” ?? – chiese perplesso Wallace - Allora dovete sapere, che quando una madre aspetta un figlio, ha un sistema immunitario molto più forte del normale, dato che deve proteggere se stessa e la propria creatura. Con tutte le ferite che Veronica si era procurata, il rischio di gravi infezioni era piuttosto alto, ma con il sistema immunitario rafforzato, non ci sono stati gravi problemi. Adesso capite? – - Certamente Dottore – rispose sorridente Mac. - Perfetto. Bhe allora io vi lascio…Ah quasi dimenticavo! La paziente non è ancora cosciente, ma potete oramai vederla. È nella stanza numero 159 , in fondo a questo corridoio a sinistra – Dopo queste parole il dottore si congedò e lasciò un sorriso e un peso in meno, quelle sette persone che in quelle ore erano stati tanto in pensiero per la sorte di Veronica. ---> come sempre spero vi sia piaciuto anche questo capitolo... vi aggiornerò tra domani e mercoledì..un bacione

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Capitolo 10
*** Rilegata a letto... ***


--->-Ah Veronica, Veronica. Sei al secondo mese di maternità, dovresti stare più attenta a quel che mangi o se no la pancia non ti verrà solo per la gravidanza…- disse Lily scherzosamente. - E dai…non esser così stronza. Guarda che non ingrasserò mica così tanto come credi – disse maliziosa Veronica. Le due amiche erano sdraiate sul tappeto della camera di Veronica. Si ingozzavano di gelato al cioccolato, con le gambe appoggiate al letto. - Veronica ti ingozzi di gelato 3 volte al giorno, e appena puoi ti mangi una decina di snack alla volta! Sarai un’obesa tra qualche mese- - Obesa io?? Hej!! Ti ripeto che non è vero!!- ribatté ridente l’amica - Cavoli ti saresti mai immaginati così la nostra vita?- - Così come Lily?- chiese perplessa Veronica - Dai, quando andavamo al liceo, sicuramente non pianificavamo così il nostro futuro…tu sei diventata la fidanzata ufficiale del mio ex ragazzo, aspetti pure un figlio da lui e sei diventata una assurda ficcanaso sempre nei casini e spesso in pericolo. Mentre io, invece, sono morta prima di finire il liceo per mano del mio amante, che non era altro che una star del cinema e padre del mio ragazzo…ahahah – la ragazza iniziò a ridere a crepa pelle e Veronica la guardò stranita. - Lily, che stai dicendo? – - Veronica, ora basta sognare, c’è lui dietro tutto questo perché “I propri nemici non muoiono mai”…svegliati e torna da chi ha bisogno di te - Lily sorrise e dopo di ché tutto divento buoi intorno a Veronica.<--- Erano oramai le 11.30. Veronica non si era ancora svegliata. Kheit Mars era andato alla centrale poche ore prima. Piz, Wallace, Parker e Mac erano ritornati al college la notte prima intorno a mezzanotte, mentre Hanna s’era dissolta in silenzio dall’ospedale la sera poco dopo la visita del dottore. L’unico che era rimasto lì in ospedale, ha vegliare su Veronica, era lui: Logan. Veronica aprì piano piano gli occhi e ancora un po’ stordita si guardò intorno…Aveva la flebo attaccata e i due monitor che controllavano la regolarità del battito e del suo piccolo bambino. E poi vide lui, il suo Logan che sedeva contorto sulla sedia accanto al letto mentre le stringeva la mano. “Quanto è dolce Logan quando dorme…Sembra un vero angelo quando vuole…” Logan sentì il ricambiare della stretta di mano di Veronica, e lentamente riaprì gli occhi. - Se risvegliato allora il mio marschmellow – disse sorridendo e sedendosi più comodamente – Come stai? - - Bhe diciamo che mi sento un po’ rotta e che sicuramente sono stata meglio in vita mia, ma sto bene – - Ci hai fatto preoccupare tutti da morire. Quando ti ho visto lì, stesa su quel asfalto io…io…mi sono sentito morire. Avevo temuto veramente di averti perso e di averti perso dopo che tu ti eri infuriata con me. Dovevo fermarti invece che lasciarti andare. O almeno dirti che ti amavo…invece sono stato lì fermo a guardarti mentre uscirti, senza dire parola…Veronica mi dispiace è tutta colpa mia….- Veronica lo zittì con la mano. “Oh Logan, quanto mi dispiace. Ti ho fatto veramente preoccupare, e ti sei sentito pure in colpa, su una cosa che tardi o prima sarebbe comunque accaduta…” La ragazza afferrò Logan per il suo maglione e con le poche forze che aveva in corpo lo trasse a se per baciarlo. I due si baciarono al lungo quando d’un tratto la porta della stanza si aprì e entrò sorridente il dottore. - Bhe vedo che la signorina si è risvegliata- - A quanto pare dottore – disse imbarazzata Veronica - Allora, come si sente la nostra paziente?? – - Un po’ rotta, ma sono viva, e a quanto vedo dai monitor lo è anche il mio bambino – disse sorridente Veronica. Il fatto che non avesse perso il bambino nonostante la brutta esplosione la rallegrava. - Il dottore ieri sera ci ha spiegato che è stato proprio il bambino a salvarti la vita- disse sorridente Logan – Ma non mi chiedere come che non l’ho ancora capito – continuò sarcastico - È vero dottore? – chiese perplessa Veronica - Assolutamente. Il suo ragazzo a proprio ragione. Comunque, so che si è appena svegliata, ma dovremmo farle qualche controllo di rutine – - Certo. Non c’è problema, il mio fidanzato può rimanere però nella stanza con me? – “Ma quanto bello non è dire “il mio fidanzato” ?? È tremendamente e favolosamente ufficiale” - Si, si. Non c’è problema – rispose il dottore sempre sorridente. Misurarono la febbre, controllarono la respirazione e i battici cardiaci, prelevarono un po’ di sangue e se ne andarono contenti. Veronica tutto il tempo non aveva smesso di pensare a quanto le fosse mancato poco per esser morta, quando d’un tratto, appena poco dopo l’uscita dei dottori si ricordò del sogno che aveva avuto quella mattina. - Sai, poco prima di svegliarmi, ho sognato Lily – disse seria Veronica - Bhe, capita. Era la tua migliore amica…cosa facevate? – - Ci divertivamo…come sapevamo fare noi. Eravamo stese sul tappeto di camere mia, con le gambe sul letto, ci ingozzavamo di gelato e lei mi prendeva in giro – - E su cosa ti prendeva in giro? – disse ridente Logan - Sul fatto, che se continuavo a mangiare così tanto, non sarei diventata grassa solo perché ero incinta. Diceva che sarei diventata un’obesa – disse ridente, ma con voce un po’ malinconica Veronica. Era sempre così quando ricordava o sognava Lily - Bhe, forse aveva ragione – ribatté Logan - Si ma non finiva così il sogno…- Veronica si fece più seria - Ah no? E come? – disse curioso Logan - Bhe lei d’un tratto diceva che sicuramente non ci saremmo mai immaginati così la nostra vita, e ribadeva il fatto alla fine che lei era morta. Io nel sogno non capivo ma lei continuava, e prima che mi svegliassi disse “Veronica, ora basta sognare, c’è lui dietro tutto questo perché “I propri nemici non muoiono mai”…svegliati e torna da chi ha bisogno di te” …Cosa vuol dire? – - Che sei stravolta! E che quello era solo un sogno –disse fermamente Logan – dai ti vado a prendere qualcosa di caldo da bere, ti va? – - Si grazie – rispose sorridente Veronica – Ti amo – - Ti amo tanto anch’io. Ricordatelo sempre, anche quando litighiamo – e detto questo Logan uscì dalla stanza, lasciando sola la ragazza. Veronica non voleva discutere con Logan su quanto fossero vero o no i propri sogni, ma sapeva che c’era sempre qualcosa nel suo inconscio di reale, e che quel “c’è lui dietro a tutto questo” significava infondo qualcosa… Il giorno seguente, dopo tante coccole da parte di Logan, dei propri amici e del padre, era giunto il momento di guardare in faccia alla realtà e di chiarire ciò che era avvenuto quel pomeriggio di due giorni prima. Leo e Sax, senza però la presenza dello sceriffo si fecero vivi nel pomeriggio di quel caldo Lunedì. - Salve Mars – disse un sorridente Leo, entrando nella stanza dove la bionda ragazza riposava. Sax lo seguiva a ruota con in braccio un grande cesto di tulipani. - Questi sono per te, da parte di tutta la centrale di polizia – disse Sax posando il grande cesto sul tavolino della stanza. - Cavoli grazie ragazzi. Non dovevate, veramente! – disse sorridente Veronica - Hej, dovere….come è anche nostro dovere ora farti qualche domandina…- - Si si, la so la procedura – Leo e Sax presero due sedie che erano lì vicine e si sedettero accanto al letto di Veronica. - Allora ci spieghi cos’è successo? – disse serio Leo - Non c’è molto da dire. Sono salita in macchina, e quando ho messo le chiavi dentro all’accensione ho sentito l’inizio di un ticchettio lento e ben scandito. Inizialmente non mi sono preoccupata molto, ma quando ho girato la chiave il ticchettio è diventato più forte è veloce, allora ho capito che qualcosa non andava. Sono subito uscita dalla macchina prendendo la borsa, il più veloce possibile e pochi istanti dopo la macchina ha fatto Puff…- - Abbiam fatto controllare la macchina, è dal controllo è risultato che la bomba che è stata installata sull’auto era programmata per scoppiare pochi secondi dopo la prolungata pressione della chiave nell’accensione… Questo significa che la macchina è stata manomessa senza che tu te ne accorgessi. Quando hai usato l’ultima volta la macchina? – chiese scrupoloso Sax dopo il lungo discorso - Giovedì pomeriggio – - Perché dopo non l’hai più usata? – continuò Leo - Quel pomeriggio, se non vi ricordate c’è stato anche l’incendio nell’ufficio della Mars Investigation. Da allora dovunque mi ha sempre accompagnato Logan con la sua macchina, perché diceva che così ero più sotto controllo – - Ha visto qualcuno di strano aggirarsi vicino la tua macchina? – - No…non ho più guardato la mia macchina fino a quel sabato pomeriggio…però aspetta… la macchina era parcheggiata vicino all’hotel…magari le telecamere di sorveglianza hanno registrato qualcosa…- - Veronica sei geniale…- disse contento Leo - E si lo so…e per questo che farò il mio favoloso internato all’FBI quest’estate – - Scusa, ma non sei incinta?? – disse perplesso Sax -Emh…si…ma scusa voi come fate a saperlo? – - Bhe, uno hai il doppio monitoraggio nella stanza se non ti ricordi – disse ridente Leo – e poi credi che tuo padre quando sei uscita dalla centrale non abbia tirato fuori lo champagne e non abbia brindato con noi il fatto che sarebbe diventato nonno?? – “Hai capito il mio paparino….va a festeggiare a mia insaputa…” -Comunque riusciresti a darci altre informazioni? – chiese Sax - Più di quelle che vi ho detto adesso è ho raccolto con mio padre sabato? No mi dispiace…sai Papà e Logan, mi hanno vietato di indagare sui casi fino a ché sarò qua in ospedale- - E hanno completamente ragione – ribatté Leo. - Vedi che qualcuno ci da ragione a me e tuo padre? – disse Logan entrando di sorpresa nella stanza - Ciao Logan, siamo venuti a interrogare Veronica, sai la rutine…- disse sorridente Leo - Avete scoperto qualcosa di interessante? – chiese curioso Logan - Bhe, non ancora, ma forse avremo già qualche novità entro domani mattina- disse Sax - Ora sarà meglio che andiamo…ci si vede ragazzi – disse Leo - Salutatemi il capo – ribatté Veronica. I due ragazzi uscirono, dalla stanza e Logan e Veronica Rimasero soli. - Si può sapere cosa custodisci tanto gelosamente dietro la schiena Echolls? – disse maliziosa Veronica. Logan la guardò sorridente e tirò da dietro la schiena un bel mazzo di rose rosse. - Volevo farti una sorpresa, ma ho visto che la centrale mi ha battuto in quanto a fiori – disse tristemente - Bhe, devi sapere che per una donna i fiori non sono mai troppi! E poi i ragazzi mi hanno regalato dei tulipani, tu delle rose rosse…c’è una bella differenza – - Le rose rosse sono i fiori dell’amore…- - …e quelle gialle della gelosia, con tutte le tue ammiratrici mi sa che un giorno te le regalerò – disse sarcastica Veronica. - Bhe, ti assicuro che se Piz continuerà così, te le regalerò ben presto anch’io…- disse bisbigliando Logan, ma Veronica sentì comunque le sue parole “Piz? Hej no…cosa centra adesso Piz?” - Cosa vorresti dire Logan? - - Niente, niente…sta tranquilla- disse imbarazzato Logan - Logan…- - Diciamo che se non fosse stato per tuo padre, adesso anche Piz si ritroverebbe con qualcosa di rotto…- - Cooooosaaaaaa??? – disse sbalordita Veronica - Diciamo che lui mi ha accusato di averti mandata a morire, mentre io “me la spassavo con Hanna” e che lui non l’avrebbe mai permesso…lui ti avrebbe protetta…lui non ti avrebbe mai fatto soffrire…lui sa come amarti…lui…- Logan non fece in tempo a finire la frase che Veronica lo trasse a se per baciarlo. - Lui, lui, lui…cavoli Logan e poi ti lamentavi della mia gelosia di Hanna – scherzò lei – Io non voglio lui… io voglio solo te. Chiaro? – - Credo proprio di sì…- disse Logan sorridendo e iniziò di nuovo a baciarla, quando d’’un tratto nuovamente si staccò. “Hej!, perché si è staccato? Uffa adoro i suoi baci…mi sento così bene quando le sue labbra sfiorano le mie” - Scusa, ma dove scappi? – chiese perplessa Veronica - Tesoro mi spiace, ma devo proprio scappare. Passò sta sera, tranquilla – e dopo questa frase Logan uscì. Veronica si guardò intorno…non aveva voglia di TV, e si sentiva abbastanza bene da lavorare. In quel momento le venne in mente che il suo portatile era nella borsa, e non nella suite come credeva…Si alzò lentamente dal letto e preso il computer si rimise nuovamente comoda a letto. “Che fortuna che tutti sono convinti che abbia il portatile nell’appartamento di Logan… allora, adesso mettiamoci un po’ al lavoro…Ho due casi su cui lavorare per bene… Vediamo un po’ sabato pomeriggio dovevo mettermi sulle tracce di quella ragazzina. Vediamo sul motore chi da lezioni private qui a Neptune…mhmh…ci sono solo 5 insegnanti privati che in questo momento esercitano il loro mestiere, e solo due si questi insegnano a delle ragazzine delle elementari…chissà forse una volta tanto avrò un po’ di fortuna… Allora vediamo un po’ chi sono i miei due uomini… Gregor Donandi e Harry Luis, tutti e due abitano nei pressi della Hearst…bene bene. Cavoli, però finché sono qui in ospedale, non ho modo di lavorare sul mio caso…uffà… Direi quindi concentriamoci sul caso di Dick.” Veronica prese in mano il telefono e subito chiamò Wallace.----> Grz ovviamente sempre a tutti per le vostre recensioni! Avviso ke nn so qnd riuscirò a posare x qualke gg la FF a causa degli impegni scolastici, ma farò il possibile!! un kiss

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Capitolo 11
*** Chiarimenti... ***


- Hej Mars! Che bello sentirti - - Posso dire la stessa cosa Fennel…- - A cosa devo questa tua chiamata? – - Ho bisogno di un favore…è per un caso – - Scusa, ma sbaglio o tuo padre e Logan ti avevano vietato di seguire i tuoi casi finché sarai in ospedale? – disse ridente il ragazzo - Si, però io non riesco a stare qui e a non far niente…dai Wallace mi puoi aiutare?? – disse con una vocina tenera, tenera Veronica - E va bene, ma caso mai tu mi hai costretto…allora che ti serve?? – - Allora devi semplicemente passare da casa mia e prendere un paio di cosette molto utili…- - Di cosa si tratta? Sta volta dirmelo è lecito…- - Si tratta di alcune micro spie con microfono e telecamera integrata… dovrai prenderle e posizionarle una all’entrata della PBN, una al suo bancomat, e una allo sportello dei versamenti…tutto chiaro? – - Si certo. Scusa ma che caso è che ti fa lavorare anche in ospedale?? – - Un caso tanto intrigante che non riesce a placare la mia curiosità anche in ospedale – disse scherzosa Veronica, quando d’un tratto qualcuno bussò alla porta. - Avanti – disse subito la ragazza e nella stanza entrò Piz – Wallace ti devo lasciare. È giusto arrivato il tuo compagno di stanza a farmi visita. Mi raccomando stai attento – - Certo Mars. Scusa ma che dico a tuo padre quando andrò da te? – - Dilli che ti servono dei tuoi appunti che avevo preso in prestito – - Va bene. Ti faccio sapere – - Bravo Fennell…ci sentiamo- Veronica finalmente chiuse la telefonata e poté rivolgere tranquillamente la parola a Piz - Guarda un po’ chi si vede! Ciao Piz Accomodati, non stare lì cm un fesso alla porta – disse sorridente Veronica - Non sapevo se disturbavo o no… sai avevo paura che non stessi ancora fin troppo bene – disse preoccupato - Bhe sono ancora un po’ a pezzi, ma a parte qualche ustione e qualche livido mi tengo bene – - Lo vedo… sei già al computer. Studio, diletto o qualche interessante caso? – - Direi l’ultima…ma anzi, me lo puoi rimetter in borsa? Sai papà e Logan mi avrebbero diciamo vietato di lavorare qui in ospedale, ma…- - …ma vietare a Veronica Mars d’investigare è come vietare a un bambino di uscire al parco con gli amici in una bella giornata di sole. Giusto?- - Esattamente. Almeno tu mi capisci – - Chiunque vuole starti vicino deve imparare a farlo…- disse dolcemente Piz. A Veronica vennero in mente in quel momento le parole di Logan. “Cavoli, che Piz in questo momento stia alludendo al fatto che è lui che mi merita e non Logan? No, no…cosa vado a pensare…Si ci vogliamo bene io e Piz, ma non si può esser innamorato seriamente di me…” - Veronica, ascolta…io ti devo parlare…- disse seriamente il ragazzo… “Ojojoj… ti prego, ditemi che mi deve parlare del suo nuovo programma alla radio della Hearst, e che mi vuole per un’intervista esclusiva…” - Certo dimmi pure – disse la ragazza con un sorriso un po’ tirato… - Ascolta so che magari questo non è il momento più adeguato, date le tue condizioni, ma credo che tu debba sapere la verità sul l’uomo che tanto dice d’amarti…- disse serio Piz. Veronica lo guardava sbalordita - Piz, che stai dicendo? – - Sto dicendo Veronica, che mentre tu andavi incontro alla morte, lui se la stava spassando con una biondina, che ha avuto pure il coraggio di portare in ospedale il giorno del tuo ricovero…so che questo può scioccarti, ma è ora che tu apra gli occhi e che capisca che ragazzino viziato non ti merita! So che sei incinta, ma ti assicuro che il bambino starebbe addirittura meglio tra le braccia di un uomo onesto e che ti ama veramente, nonostante non sia il padre naturale, piuttosto che con un bugiardo e viziato ragazzo come Logan Echolls!! – A quel ultima frase Veronica fermò il discorso di Piz, con il gesto della mano, ma nonostante i primi secondi di silenzio Piz continuò imperterrito… - Veronica, so che fa male, ma è ora che tu ti trovi un ragazzo gi…- Piz non fece in tempo a finire la frase che Veronica iniziò finalmente a ribattere alle accuse dell’amico - Ora basta. Logan non è assolutamente il ragazzo viziato, bugiardo e inadeguato che definisci tu… Quando sono salita sulla mia macchina, io sapevo benissimo dove e con chi era Logan… Era nella suite con Hanna, a discutere il fatto che il giorno in cui il padre di Hanna l’aveva spedita nel Vermont, la relazione tra i due era finita, e che oramai non c’era o più niente da recuperare dato che Logan oramai amava solo me…Inoltre, nonostante tu sia un mio grande amico, non ti posso permettere di venire qua e insinuare che Logan non sarà un buon padre per il mio bambino. Io mi fido di lui, e diversamente di quello che credi, Logan non ha verità nascoste a me…- - Veronica, io…io…volevo solo proteggerti. Io volevo solo farti capire che… che.. che anch’io mi sono innamorato di te – A quelle parole Veronica rimase allibita…non sapeva cosa dire… “No, no, no…perché mi fai questo Piz?? Io comunque vada, come amico, ti voglio bene…” -Piz io… io…mi dispiace ma…- Veronica non fece in tempo a finire la frase che Piz la bloccò con il gesto della mano, facendole capire che nessuno poteva fare niente per il suo cuore infranto…Si alzò e si diresse verso la porta della stanza, intento a uscire… - Forse ho fatto uno sbaglio, ma speravo che il mio gesto potesse farti cambiare sui i tuoi sentimenti – Detto questo Piz uscì lasciando senza parole Veronica. Quella sera Logan si ripresentò all’ospedale, dove trovò una dormiente Veronica. Si avvicinò a lei e baciandola dolcemente la svegliò. - Hai intenzione di dormire ancora per molto, o hai intenzione di dedicare qualche minuto al tuo fidanzato??- Veronica, prima di parlare sbadigliò fortemente e ribaciò nuovamente Logan. - Ma…direi che posso anche dedicare qualche minuto solo a te…- - Mi sento onorato… allora scoperto qualcosa?? – disse sorridente Logan - Di che stai parlando? - Chiese stordita Veronica - Tesoro, ti conosco fin troppo bene. Il tuo portatile è sempre in borsa… e so benissimo che non riesci stare ferma a letto senza far niente…- Veronica sorrise dolcemente, ma d’un tratto il suo viso si rattristì… “Chiunque vuole starti vicino deve imparare a farlo”… “Logan mi capisce…Non come invece aveva insinuato Piz…lui non lo conosce” - Veronica cos’hai?? – chiese preoccupato Logan - No niente…e che oggi è venuto Piz all’ospedale e abbiamo, diciamo, discusso…di te, di lui…di chi io dovrei fidarmi e amare…- - Avete litigato? – - Credo di sì… cioè lui sembrava dispiaciuto quando gli ho detto che io sapevo tutto, e che mi fidavo di te, ma quando se ne andato…non lo so…ho paura di avere perso un amico…cioè…lui non aveva assolutamente il diritto di insultarti o incolparti, e per questo io sono arrabbiata con lui, ma comunque gli voglio bene – Logan si avvicinò a Veronica e l’abbracciò dolcemente, senza stringerla troppo, per non farle male. Dopo poco i due però si staccarono e Logan fissò dolcemente Veronica. - Allora, mi dici cos’hai scoperto o no?? - disse ridente il ragazzo - Mica tanto…ho solo i nomi dei due unici professori di zona che insegnano a delle ragazzine di su per giù dieci anni…ho riguardato anche più volte il video della sorveglianza dell’hotel, ma non ho notato nulla di particolare…- - Nemmeno un piccolo particolare?- chiese curioso Logan - A parte il fatto che la ragazzina era bionda, piccola, e aveva un piccolo neo sulla mano? No niente… - - Bhe, mica tutte le bambine hanno un neo sulla mano…è già qualcosa…- - Si, ma io Logan non ho mai visto quella bambina. Ho visto e rivisto quel video tremila volte, ma niente, a parte…- Veronica si bloccò - A parte cosa? – disse preoccupato Logan - A parte il suo sguardo…- disse tristemente - In che senso Veronica? Hai visto solo per un momento il viso di quella bambina nel video – - Logan, mentre la bambina si girava ha lanciato uno sguardo alla telecamera, come per farsi notare, per esser protagonista. Ho visto un tale sguardo da protagonista e raggelante sola in un’altra occasione in vita mia…- - …nei video di sesso tra Lily e mio padre. Stai dicendo che hai rivisto lo sguardo di mio padre, giusto? – Veronica rimase in silenzio, ma quel silenzio era come una conferma per Logan. Voleva rassicurarla, dirle che era solo un caso, ma qualcosa lo bloccava. Il silenzio si prolungò per qualche secondo, ma appena trovato qualcosa di interessante da dire, Veronica iniziò a parlare. - Ascolta, rassicura anche Dick che sto provvedendo anche al suo caso – - Hai fatto ricerche anche sul suo caso? – disse perplesso il ragazzo - Ricerche è una parolona, anche non c’è più nulla da scoprire, almeno fino a mercoledì, però mi sono attrezzata. Ho mandato Wallace a installare delle micro telecamere alla banca. Adesso dobbiamo solo aspettare – disse tranquillamente la ragazza - Sai, in questo momento io dovrei esser molto arrabbiato con te. Non dovresti lavorare – - Logan…ne abbiamo parlato prima. Comunque ascoltami bene: non so chi sia questo pazzo psicopatico che mi vuole morta, ma ti prego, tu cerca di stare attento – disse preoccupata Veronica - Tranquilla – rispose il ragazzo dandole baciò, che però subito finì, seguito da un grande momento di imbarazzo: Hanna Griffit era entrata in stanza. I due la guardarono un po’ stupiti della sua presenza. - So che sicuramente non sono la ben gradita qui, ma Veronica, ti vorrei parlare…- disse timidamente la ragazzina. Veronica non capiva il motivo della sua visita, ma fece subito cenno a Logan di uscire. Logan non obbiettò e guardando preoccupato le due ragazze uscì dalla stanza. - Guarda che non devi restare lì in piedi. Puoi tranquillamente sederti… non ti preoccupare non ho ancora mai ucciso nessuno – disse sarcastica Veronica, tanto per scacciare un po’ la tensione. Hanna si sedette affianco al suo letto e finalmente prese il coraggio di parlare. - Ascolta, so che se tu adesso sei qui in ospedale è in parte colpa mia, e che…- - Hanna ascolta…- provò a interromperla Veronica, ma la ragazzina continuò - Ti prego fammi finire…a me dispiace di quello che è successo. Ho sbagliato, dovevo capirlo che oramai Logan si era scordato di me da molto tempo, ma infondo io sono ancora una ragazzina che crede nell’amore delle favole, e pensavo che Logan fosse il mio principe azzurro che avrebbe aspettato il mio ritorno…quando ho saputo che oramai lui aveva te, non ci ho più visto, ho subito pensato che fossi solo un passatempo. Ma quando ho visto le lacrime di Logan mentre aspettavamo che un dottore venisse a parlarci, e mentre litigava con Piz di quanto lui soffrisse nel averti lasciata andare quel pomeriggio, mi sono sentita morire, e ho capito che sono stata una sciocca a volermi intromettere in una tale relazione. Veronica mi dispiace – Hanna aveva quasi le lacrime agli occhi. Veronica la guardò in silenzio. - Hanna non è colpa tua… quella macchina sarebbe prima o poi scoppiata comunque, e dentro comunque vada ci sarei stata io. Si, hai ragione, forse tu non avresti dovuto intrometterti, ma tu infondo sei semplicemente una ragazza che seguiva il suo cuore – -Potrai mai perdonarmi per quello che ti ho fatto? – disse sconsolata Hanna “Perdonare…quante volte ho sentito questa frase? Logan me l’avrà ripetuta così tante volte che oramai ho perso il conto. Io l’ho sempre perdonato, ma sempre ogni volta prendendomi più tempo…ma perché lui era quello che mi aveva già più volte delusa, lei in fondo ha peccato solo nell’essersi innamorata della persona sbagliata e di aver reagito in modo non del tutto adatto, ma d'altronde è solo una ragazzina. Che faccio? Posso cambiare domanda o avere più tempo per risponderle?” Veronica prese un grande respiro e riprese parola. - Mi prometti che non toccherai più Logan? Che l’unica cosa che caso mai vi potrà unire sarà solo amicizia? - Hanna guardò stupita Veronica, e con un gran sorriso annuì con la testa. Veronica finalmente ricambiò un sorriso e le prese la mano stringendolo amichevolmente. In quel momento Logan, entrò in camera. - È un rischio se entro dentro o…- Logan non fece tempo a finire la frase che veronica lo interrupe - Smettila di fare il cretino! Puoi entrare – disse la ragazza sorridendo. Logan entrò in stanza e automaticamente Hanna si alzò dalla sedia e si diresse verso la sedia. - Io ora è meglio che vada. Ci si vede in giro…Tanto da Giunio ritorno ufficialmente a Neptune…ciao- Hanna se ne andò silenziosamente sotto gli accenni di saluto da parte di Logan e Veronica. Appena nella stanza rimasero soli due ragazzi Logan prese parola. - Vi siete chiarite? – chiese curioso Logan - Si, diciamo di sì….abbiamo abbandonato l’ascia di guerra. Lei non ti farà più il filo e io nelle andrò di nuovo contro. Ma tu questo lo avrai già capito – - In effetti l’avevo intuito entrando qui in stanza e vedendovi chiacchierare da amiche – - Tu sapevi che sarebbe venuta, vero? – - Sì…è venuta da me questa mattina in lacrime, chiedendomi scusa per quello che era successo e per la sua testardaggine e ostilità nel volermi di nuovo tutto suo…- - Questo significa che almeno per ora non ho più rivali in amore, giusto? – disse maliziosa Veronica - Cavoli, credo proprio di sì…- disse fingendosi dispiaciuto lui - Cavoli, diventeremo una noiosa coppietta così…- - Credo, che finché qualcuno ti vorrà morta, non ci sarà molta possibilità di noia per noi due – ribatté Logan finendo per affondare nelle delicate labbra di lei…----> Scusa x avermi fatto aspettare così tanto, ma sono molto presa dalla scuola e non ho più i capitoli già postati sul computer...cmq cerkerò di sbrigarmi x il prossimo capitolo. Grz dei commenti!! un bacio

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Capitolo 12
*** Piccole coincidenze, grandi significati... ***


Venerdì pomeriggio, nella suite di Logan, Veronica Mars dormicchiava sul divano del salotto con addosso appoggiato il suo portatile oramai andato in stand by… Logan era appena ritornato nell’appartamento, quando si accorse che la sua dolce bionda stava dormendo. Si avvicinò a lei e le tichettò il naso per svegliarla. Veronica subito riaprì gli occhi. - Hej, ma ti pare il modo di svegliare il tuo marshmellow preferito? – disse fingendosi offesa la ragazza - Tesoro mio, ti sei addormentata con il portatile acceso sulla pancia…non fa bene alla salute del bambino – disse preoccupato Logan - Mi fanno un po’ ancora male le gambe, e quindi non avevo le forze di alzarmi e posare il pc…- - Cos’è ti manca la vita d’ospedale? Dove bastava che tu suonassi il campanello perché qualcuno ti aiutasse? – disse ridente Logan - Chissà, forse…qui cavoli, è un po’ desolante…Tu passi le tue giornate alla Hearst, stranamente Dick pure, e io invece sono reclusa, ancora fino a lunedì, qui da sola…- disse sbuffando Veronica - Sai che se potessi salterei le lezioni per stare con te, ma sono sotto esami…- - Si lo so…i miei fortunatamente iniziano settimana prossima…anzi stando qui a casa in effetti posso passare più tempo anche a studiare, ma sai…è noioso – - Cavoli, Veronica Mars che si annoiai e non trova nulla per divertirsi…è strano – - Smettila…l’unica cosa divertente che posso fare qui da sola è seguire i miei casi…nonostante sia difficile senza poter agire in prima persona – -Hai scoperto qualcosa?? – - Mhmhmh… per ora non molto…i video delle microspie, Wallace me gli riesce a portare solo questa sera… invece no! Che dico…ho scoperto dove alloggia il signor Casablanc! – - Wowowo…e sentiamo, dov’è finito il paparino di Dick? – - In questo momento è a Miami sotto nome di Riccardo Grossolotto…- - Scusa come fai esser sicura che si tratta del padre di Dick? – - Il prelievo dei soldi è stato effettuato a Miami: ho fatto un po’ di chiamate, in un po’ di Hotel, e ho trovato il nostro uomo – - In che Hotel è?? – gli sorprese d’un tratto Dick uscendo dalla sua stanza…si vede che mentre Veronica dormiva, lui era rincasato… - Al Miami Roxy Hotel. Ha prenotato la suite fino al 14 del prossimo mese – - Sei sicura che si tratti di lui? – chiese serio Dick “Cavoli…non ho mai visto, credo, così tanto serio Dick…” - Si, sicurissima – rispose lei. Dick subito sorrise e guardò felice Logan - Wowowo, si va a Miami!! – - Scordatelo – ribatté immediatamente Veronica - Scusa perché no? - Chiese rattristato il ragazzo - Finché non scopriamo cosa combina tuo padre di preciso, è meglio non rischiare. E poi è meglio che tutti noi finiamo prima gli esami – I due ragazzi guardarono intensamente Veronica e annuirono. Veronica e Logan erano in camera. Logan sdraiato sul letto intento (più o meno) a studiare, mentre Veronica frugava tra i cassetti. - Si può sapere che diavolo stai cercando?? – chiese Logan stranito - Una mia maglietta… l’avevo lasciata qui da te ancora prima di lasciarci…- - Magari l’avrà presa Heater… sai la sorellina dell’ex moglie di Dick a cui avevo fatto da baby sitter … te la ricordi? – - Vero! Che sciocca…vi avevo pure incontrato in ascensore e avevo anche notato che aveva la mia maglietta…me ne ero scordata. Cavoli, quindi adesso ce l’ha lei?- - No, no, tranquilla. L’ho messa in qualche cassetto in qualche parte della suite. Ora però non mi ricordo dove – - Vado a cercarla – - Non eri tu quella a cui oggi pomeriggio facevano male le gambe?? Ma si può sapere perché la cerchi così dannatamente? – chiese perplesso Logan - Perché così ho la mente occupata, e non penso al fatto che Wallace non arriva con quei video…- - Cavoli, la tua curiosità nei tuoi casi ti ucciderà un giorno – - Dipende…se mi trovano prima quelli che mi hanno fatta finire in ospedale sabato scorso, credo che mi uccideranno prima loro – - Che ottimismo…- disse Logan alzandosi velocemente dal letto e avvicinandosi verso Veronica. La cinse hai fianchi e la iniziò a fissare dritto negli occhi. - Non pensare alla maglietta, io ho un’altra idea su come tenerti la mente occupata – le sussurrò il ragazzo e dopo di che iniziò a baciarla passionalmente. Logan iniziò a indietreggiare, tirando a se Veronica. Finirono sul letto. Veronica era sopra il ragazzo, il quale l’abbracciava dolcemente, per non farle male alle ferite, ancora, a volte, dolorose. Tutto sembrava perfetto, erano soli, loro due, dopo tanto tempo, in una camera dall’albergo, ma il destino gli riportò alla realtà. Dick entrò nella stanza. - Emh ragazzi…- disse imbarazzato “Non ci credo, ma questo entra sempre nei momenti più imbarazzanti??” - Nessuno ti ha mai insegnato a bussare?? – disse irritata Veronica alzandosi da Logan - Scusa…c’è Wallace in salotto…lui non voleva disturbare- A quella frase Veronica si catapultò subito fuori dalla stanza. Wallace era finalmente arrivato e quindi con lui anche i video!! La ragazza si sistemò leggermente la maglietta prima di avvicinarsi e salutare Wallace. - Buona sera Fennel - - Buona sera Mars. Cavoli sei appena tornata dall’ospedale, sei ancora mezza ammaccata e già ti dai al sesso sfrenato?? – disse ridente il ragazzo - E smettila…piuttosto hai portato le microspie??- disse seria Veronica - Certo – disse il ragazzo tirandole fuori dalla tasca del giubbotto. Veronica subito prese il suo portatile, che era appoggiato sul tavolino, e attaccò la prima telecamera ad il PC. Nel frattempo Logan e Dick gli avevano raggiunti in salotto. - Allora, ho controllato il movimento della carta di credito, e il versamento è stato effettuato alla 17.52 di ieri pomeriggio, ciò significa che dobbiamo guardare chi a quel ora era allo sportello dei versamenti – - Scusa, allora mi spieghi a cosa ti servivano le telecamere anche al bancomat e alla porta d’ingresso?? – chiese curioso Wallace - Semplice, per riuscire a vedere bene in volto il nostro uomo - Disse tranquillamente la ragazza. Aprì la cartella della web, quella dello sportello, e si visualizzarono 4 piccole icone: video, video senza audio, audio e foto. - Direi vediamo direttamente il video con le voci – disse la ragazza cliccando l’icona scelta. Immediatamente si aprì una finestrella e partì il video. La ripresa era ad altezza del volto della donna. Una donna bionda, all’incirca sui 30 anni, bella, con un volto insolitamente famigliare. “ -Salve signorina, siamo già al 14 del mese? - La mia presenza qua direi che risponde alla sua domanda. - E già…solito versamento, sul solito conto?? - Certo, come sempre - Perfetto - Ecco l’assegno - Grazie mille, ci penso a tutto io. Arrivederci signorina Anthony - Arrivederci” Veronica stoppò il video e guardò Dick. - Hai mai visto questa donna? - - Emh…no…- disse dispiaciuto il ragazzo - Però a me ricorda qualcuno…- sussurrò Logan - Concordo con te – disse Veronica. Non ci pensò due volte e subito andò sul suo motore di ricerca e inserì il cognome di Anthony…Ci vollero pochi minuti per risalire subito all’identità della ragazza, ma allo scoprire la verità tutti rimasero straniti… - July Anthony, moglie del milionario Texano Rodrigo Anthony, da poco ufficialmente divorziata, ha una figlia di 10 anni, la quale non frequenta però la scuola pubblica dato il recente trasferimento a fine anno, inoltre la nostra July ora ha sede nuovamente nella sua casa di famiglia a Neptune …in Spring Club 158??* – disse ad alta voce Veronica “Hai capito tu il caro Casablanca con chi ha a che fare??” - Aspetta ma quella non è mica…- iniziò a parlare Wallace -…l’indirizzo della stupenda allargata famiglia Fitz Patrick…Bingo…- - Bingo cosa Veronica??- chiese stranito Dick - Sveglia, tuo padre è in collaborazione con i cari Fitz Patrick. Probabilmente lavora per loro – - Mio padre?? E come? – - Questo è ancora da scoprire. Vediamo le altre riprese – - Sicura che suo padre lavora per loro o viceversa??? Cioè questa tizia qui è sorella di Liam, ma non significa che lavori con lui. Magari è semplicemente un’amica di Richard – disse Logan - Vedremo…intanto vediamo il video di sorveglianza dell’entrata e dell’uscita…- Veronica mise in play i video e tutti iniziarono a guardare lo schermo interessanti alla ricerca di non si sa quali indizi. - Bhe da questi video potrei solo dire che la signorina si mantiene ancora bene…cioè, pelliccia, occhiali da sole di Dior, roba di classe – disse impressionato Wallace - Si vede che non ha ancora perso il vizio di comportarsi da ricca signora…sapete mi ricorda tanto Kendal – disse Dick - In effetti… tra una e l’altra…Kendal però non aveva figli- ribatté Logan - Sapete, però è strano, prima ho letto che July e Rodrigo, si sono incontrati più o meno 7 anni fa…questo significa, che questa Summer, è figlia di July, ma non è di Rodrigo…- - Sono cose che capitano. Non è nulla di strano – - Invece sì. Liam non avrebbe mai permesso alla propria sorella di crescere un figlio illegittimo se non fosse di qualcuno che fosse stato, diciamo, “degno”…- I tre ragazzi la guardano perplessi, no capivano dove la ragazza volesse arrivare, se non forse Logan, che d’un tratto si ricordò della vicenda di Felix, ed il perché Tumper fu incaricato dai Fitz Patrick di ucciderlo.** - Chissà magari è figlia di tuo padre, e forse è per questo che loro sono hanno ancora in contatto i Fitz Patrick non hanno obbiettato – - Non credo…mio padre non aveva un’amante…dieci anni fa, per mio padre e mia madre erano stati tra gli anni più felici che hanno vissuto. Pensate, andavano spesso in vacanza insieme e facevano sesso ogni giorno - Tutti guardarono perplessi Dick, e nessuno aveva neanche il coraggio di chiedergli come Dick potesse sapere queste cose. Veronica inserì la terza ed ultima telecamera, quella dal bancomat. La ripresa era dall’alto e dopo pochi secondi qualcosa sulle mani della donna, che picchettavano sulla tastierina del Bancomat incuriosì la nostra ragazza. Senza parlare zoommò fortemente sulle mani di July e in pochi secondi un brivido le percorse la schiena e si irrigidì immediatamente. “Oh mio Dio…non può esser…non…non ci credo…” La donna aveva un neo…un neo sulla mano sinistra, proprio come quella bambinetta di circa dieci anni, dai capelli biondi, che non frequentava scuole pubbliche ne private, sempre ben vestita da signorina 09 e che nessuno aveva mai visto in giro. ----> * la via che cito, non so se sia quella reale dove abitano i Fitz Patrick, ma ho vagato un po' cn la fantasia____** I Fitz Patrick volevano Felix morto xk aveva una relazione seria Molly Fitz Patrick, la nipote di Liam, e dato che il povero Felix voleva sposare e scappar via con Molly, ma era un portoricano, lo hanno fatto fuori____ Scusate se vi ho fatto aspettare con la pubbliacazione del capitolo, ma non ho tempo x scrivere come ho detto anche le altre volte...cercò di sbrigarmi, ma anche il prossimo uscirà solo tra qualche giorno...un bacio! E grz 1000 ancora x le recensioni

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Capitolo 13
*** Imbarazzo... ***


- È assurdo…ma perché? Perchè? – chiese stupito e arrabbiato Logan. Diete addirittura un calcio a una sedia che era lì vicino. Veronica non aveva ancora parlato, e Dick e Wallace non capivano dov’era il problema. - Veronica si può sapere che sta succedendo? – chiese stranito Wallace - Credo di aver scoperto chi sia quella famosa bambina che mi vuole tanto morta: è Summer Anthony!! – disse con voce ancora tremante Veronica - Come fai a dirlo?- chiese nuovamente il ragazzo - Tutto coincide. Il fatto che non frequenti scuole pubbliche, che abbia più o meno 10 anni, ricca, e poi…- Veronica si bloccò - E poi? – chiese curioso Dick - Il neo sulla mano – Rispose serio Logan – La ragazza aveva un neo sulla mano sinistra, proprio come July Anthony…inoltre ora capisco dove aveva già visto quel volto…- - No, no…è assurdo…perché la nipote di Liam Fitz Patrick ti vorrebbe vedere morta? – chiese sconcertato Wallace - Forse non è lei che mi vuole morta, ma sta eseguendo gli ordini dello zio… sai, io non gli sto molto simpatica…- - Si, ma se proprio proprio, più che a te, dovrebbero mirare a tuo padre. Non credi Ronnie? – disse Dick. Veronica lo fissò intensamente. “Cavoli, stranamente Dick ha ragione… e poi quel famoso assurdo bigliettino, era stato piuttosto chiaro. Loro volevano me. Ma perché? Qui c’è qualcosa che non torna… I Fitz Patrick centrano sicuramente con il caso di Dick, ma non con il mio…o almeno, non Liam Fitzpatrick” - Qui Liam non centra. Dick ha ragione – disse seria la ragazza - E allora perchè quella ragazzina di soli 10 anni ti vorrebbe morta? – disse sconcertato Wallace - Questo non lo…devo scoprire chi è suo padre – disse fermamente la ragazza - Cinque minuti fa non insinuavi mica che era mio padre?? – chiese Dick - Esattamente: insinuavo…niente di certo…supposizioni…e poi tu eri così sicuro del fatto che tuo padre non tradisse tua madre – - Modestamente, capivo sempre quando mio padre aveva l’amante… - disse fieramente il ragazzo “Oh mio Dio…ma dove esce questo?? Comunque ha ragione, non credo che quella bambina possa esser minimamente sua sorella…” - Scusate ragazzi, ma ho la testa che mi sta scoppiando… Dick credo per oggi tu abbia avuto abbastanza informazioni su tuo padre da poter continuare domani – disse Veronica - Si certo…anzi ora scappo ho un appuntamento con una tipa mozzafiato!! – disse Dick sorridendo, presa al volo una giacca, e sparì immediatamente. “Ma come si fa a esser così indifferenti? Gli ho appena detto che suo padre è sicuramente in mezzo a loschi affari, e che potrebbe vagamente centrare con quelli che mi hanno provato a uccidere 3 volte nell’arco di una settimana e lui che fa?? Va a cuccare… oh mio Dio!” Veronica si alzò dal divano e si diresse verso la camera, ma prima di entrarci si girò verso Logan e Wallace. - Ascolta Wallace, ho bisogno che tu domani mattina venga qua…diciamo massimo per le 9.30…mi servi per un lavoretto che magari mi aiuterà a schiarirmi un po’ le idee - - Veronica sei appena uscita dall’ospedale, non ti andare a ficcare nei gu…- Logan non fece ovviamente in tempo a finir la frase, che già Veronica l’aveva bloccato - Logan, non me ne frega se sono uscita appena dall’ospedale….voglio scoprire chi è che mi vuole morta! Non posso perder tempo…più il tempo passa, più io son nervosa, e più questo non giova al nostro bambino. Chiaro?? – Logan silenziosamente annuì. Veronica saluto con un gesto della mano Wallace e sparirì in camera. ---> Veronica e Lily camminavano per le vie di Neptune esplorando mano a mano i vari negozietti per bambini. Mangiavano il gelato. Veronica cioccolato e stracciatella, mentre Lily amarena e frutti di bosco. - Bhe allora, hai deciso almeno il nome da dare al tuo bambino?? – chiese curiosamente Lily - Cavoli, ora che ci pendo no!! Io e Logan non ne abbiamo mai il tempo…e poi non ho ancora avuto un momento per andare a far la prima ecografia…sai per capire il sesso – rispose Veronica - Secondo me…saranno due gemellini…però uno sarà un maschietto e l’altra una femminuccia. Avranno il tuo color azzurro negli occhi, ma saranno vispi come quelli di Logan, e la ragazza avrà dei bei capelli dorati a differenza di quel del fratello che saranno un po’ più scuri come quelli del padre – disse Lily come se fantasticasse - Ma figurati! Due gemelli?? Impossibile…- - Nulla è impossibile!! Comunque, i nomi non gli avete ancora scelti, ma dimmi almeno che nomi ti piacerebbero- - Se è un ragazzo… no saprei…sai, mi è sempre piaciuto il nome “Logan” ma ti immagini?? Due Logan per casa…lol…magari Kevin…o Matt sarebbe anche bellino!- disse entusiasta la ragazza - Si, ma se è un ragazza? – chiese curiosa Lily - Bhè, mi è sempre piaciuto Allison, oppure Lucy, ma dopo la tua morte mi sono ripromessa di chiamarla Lily – le due ragazze si fermarono…Veronica non sapeva quella che stava dicendo, o perché lo stesse dicendo…Lily morta?? Ma se stava parlando con lei! Lily sorrise, e tutto iniziò a farsi più sfuocato agli occhi di Veronica. - Proteggi il tuo bambino da lui…quello sguardo non è ancora morto… - <--- Veronica si risvegliò di soprassalto. Era vestita e distesa sul letto, proprio come quando si era buttata su di esso mezz’ora prima. Era già la seconda volta che la ragazza sognava Lily, e ogni volta, prima di svegliarsi l’amica le ribadeva di stare attenta da qualcuno. Qualcuno che voleva vendicarsi…ma chi poteva essere?? Veronica si guardò intorno. Erano le 21.30. Logan non era nemmeno in stanza con lei. Si alzò dal letto e dopo aver dato una svelta occhiata allo specchio e al suo pancino uscì dalla camera. Logan era in sul divano, intento a guardare qualche stupido quiz alla TV. Non si accorse nemmeno che Veronica era uscita dalla camera. La ragazza si diresse verso di lui e abbracciandolo dal dietro, lo colse di sorpresa baciandolo sulla guancia. Veronica, si staccò da lui e prese posto tra le sue braccia seduta sul divano. - Ti sei riposata un attimo? – chiese dolcemente lui - Si…non mi ero nemmeno accorta di essermi addormentata – - Capita, eri stravolta…Comunque, cosa vuoi combinare domani con Wallace? – - Voglio controllare la cartella medica di Summer. Voglio scoprire chi è il padre – - Quindi vuoi andare in ospedale? – - Esattamente. Anzi, ho bisogno di Wallace, ma ho bisogno anche di te – - Di me?? È per cosa? – - Sai comunque vada io andrò lì da paziente – - In che senso scusa? – chiese sospettoso Logan - Vorrei che ci fossi anche tu alla prima ecografia del nostro bambino- disse sorridente lei. Logan si voltò di scatto e la guardò seriamente, per un attimo dritto negli occhi. Poi sorrise e la baciò. Non si aspettava di dovere in un futuro così vicino al suo presente di dover veder di già colui che sarà suo figlio. Suo e della sua amata Veronica. Logan s’immerse nei suoi pensieri gioiosi, però fu riportato alla realtà da Veronica, che scomparso il sorriso si fece un attimino più seria. - Ho sognato di nuovo Lily – - Bhe è una cosa che ultimamente ti capita spesso – - Si in effetti hai ragione. Sai camminavamo per i negozi per bambini e stavo scegliendo i vari possibili nomi – disse malinconicamente lei - Scelto qualcuno? – - Solo quello, caso il bambino che aspettiamo fosse una ragazza: Lily – Veronica si rattristi. Avrebbe voluto continuare il discorso e dire a Logan di quello che nuovamente gli aveva ribadito l’amica, ma dopo l’ultima volta non le sembrava il caso. Logan notò quel velo di tristezza in Veronica, ben celato da quel malinconico sorriso, e cercò quindi di distoglierla dai suoi tristi pensieri cambiando argomento. - Ti posso dire una cosa? – chiese lui - Certamente – rispose la ragazza - Sai, quando dormi sembri un vero angelo…sei stupenda- - Adulatore…cosa sono tutte ste dolci frasi? – chiese maliziosa Veronica - Scusa, un ragazzo, non può esser dolce e premuroso con la propria fidanzata? – - Mhmhm…Non se il ragazzo in questione si chiama Logan Echolls – - Ribadisco: tu sembri un angelo, ma sei proprio una stronza! – disse fingendosi offeso e scostandosi da Veronica - Hej! Ma dai, te la sei presa?? – chiese teneramente Veronica, cercando di riavvicinarsi a lui - Sai, ho anch’io dei sentimenti – disse lui continuando a fingere di esser offeso a braccia conserte. Veronica sciolse le sue braccia incrociate e si mise seduta su di lui. Il ragazzo portò le braccia in alto, come per far finta di non volerla toccare. Veronica si avvicinò al suo volto e gli sussurrò all’orecchio maliziosamente - Bhé, allora sarà il caso che mi faccia perdonare…- Veronica iniziò a baciarlo e Logan ovviamente rispose al bacio nonostante tenesse le braccia ancora ben in alto. Dopo poco però cedette totalmente, e lasciò che le sue braccia potessero cingere in miglior modo Veronica. Erano finalmente soli, loro due, dopo tanto tempo, in una suite e questa volta nessuno gli avrebbe potuti interrompere. Il mattino seguente Veronica, dormiva profondamente. Dormiva nel letto di quella stanza d’albergo, avvolta dalle calde coperte e dalla protettive braccia di Logan. Sognava, ma un forte bussare d’un tratto la svegliò dai suoi dolci sogni. Aprì gli occhi spaesata. Logan la cingeva ancora forte tra le sue braccia, ma nonostante avrebbe voluto rimanere così in eterno,quel forte bussare le dava troppo fastidio per non aprire la porta. Si alzò scostando dolcemente il ragazzo, si mise la prima cosa che le venne a tiro (la maglietta di Logan della sera precedente, che a lei faceva da vestito) e uscì dalla stanza. Il bussare continuava a esser insistente. - Arrivo!! Madonna, un attimo! – gridò lei. Non pensò ovviamente di guardare che ore erano. Mezza rimbambita finalmente giunse alla porta. Quando l’aprì però si rese conto che era mattina e che dato che davanti a se aveva Wallace, Mac, e Piz piuttosto perplessi dalla sua tenuta, dovevano esser le 9.30 del mattino. “No, ti prego, dimmi che non sta succedendo veramente…Dimmi che sono ancora nel mondo dei sogni…perché ieri sera non ho puntato la sveglia?” - Cavoli, allora è vero che si può far sesso anche quando si è incinta!! – esclamò ridente Mac. Anche Wallace se la stava ridendo alla grande. Un po’ meno ovviamente Piz, che non aveva più visto Veronica dopo la loro ultima chiacchierata in ospedale. - Ehm…Oh mio Dio…che figura…- Veronica fece cenno di entrare ai ragazzi – Scusate…ieri non ho avuto il tempo di puntare la sveglia…- disse tremendamente imbarazzata - Tranquilla Mars…l’abbiamo notato!! – rispose sempre ridente Wallace. I tre ragazzi non fecero nemmeno in tempo a sedersi che Logan, senza ovviamente sapere della loro presenza, uscì in soli boxer dalla camera urlando in modo da farsi sentire da Veronica, dovunque lei potesse essere. - Cavoli Veronica, aspettare un bambino ti fa bene… ci hai dato talmente dentro ieri sera che dopo mi sono addor…- Logan si bloccò alla vista dei tre amici e diventò rosso come un peperone. “Ecco, perfetto…ci mancava solo Logan in boxer che annuncia al mondo di quanto sia una bomba a letto…ma perché ho così tanta sfiga??” - Tranquillo Logan, io ti ho visto pure nudo, non mi scandalizzo a vederti in boxer!! Ovvio non so gli altri due – disse Wallace indicando Piz e Mac e scoppiando maggiormente a ridere - Io credo che sia in imbarazzo per la frase appena detta- disse, anche lei ridendo, Mac – Sentito Veronica, essendo incinta ci dai maggiormente dentro!! – Logan e Veronica, nonostante il gran imbarazzo per la situazione, non potettero che scoppiare a ridere anche loro, senza accorgersi però del disagio, celato da un banale sorriso, di Piz. Ma chi non lo poteva biasimare?? Aveva appena trovato la ragazza che tanto amava stanca morta, dopo una nottata di sesso con il suo ragazzo…----> ovviamente spero vi sia piaciuto anke qst capitolo... nn so ancora qnd riuscirò a pubblicare il prossimo, ma forse riuscirò a sbrigarmi prima...un grosso kissi

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Capitolo 14
*** Ospedali... ***


- Scusate, ma voi che ci fate qui? – chiese stranita Veronica uscendo dalla camera insieme a Logan, finalmente vestita in modo più presentabile. - Scusa, mi hai detto tu di venire – rispose immediatamente Wallace - Infatti non mi riferivo a te, ma a Mac e Piz…non che non mi faccia piacere vedervi, ma non capisco – disse perplessa la ragazza - Ti conosco Veronica, quando dici che ti serve un favore, significa che ti devo fare da scusa, che ti devo coprire le spalle …giusto? – chiese il ragazzo - Si, in effetti…- - Ecco, e noi due siamo la scusa per qualsiasi situazione si presenti – disse sorridente Mac. Veronica sorrise ai ragazzi e riprese parola. - Vi ringrazio…non vi dico che enorme favore mi state facendo!! – - Era ovvio. Piuttosto dicci cosa vuoi combinare?? – chiese immediatamente Wallace. Veronica subito raccontò il suo ingegnoso piano su come, mentre Logan parlava con il medico, e Wallace e gli altri avrebbero tenuto occupata l’infermiera che sarebbe stata di controllo alle cartelle cliniche dei pazienti, lei si sarebbe intrufolata tranquillamente tra gli archivi. 11.30 del mattino. I 5 ragazzi sono davanti all’ospedale e ripassavano a grandi linee il piano. - Mi raccomando Wallace, solo quando io inizio a parlare con l’infermiera tu ti avvicini. Chiaro? – - Agli ordini signore! – disse ridente Wallace, accompagnato dalle risate di Logan, Mac e Piz. Veronica gli guardò torvi, ma non rispose. Prese per mano Logan e si allontanò. Appena varcarono le porte dell’ospedale Logan prese parola. - Sei nervosa – disse sorprendendo la ragazza - Come fai a saperlo? Ho un sorriso pazzesco sul volto per non farlo notare…- disse stranita - Perché se non allenti la presa, mi ritroverò con una mano dalle ossa rotte – disse ridente lui “Wowowo, allora sotto sotto sono una ragazza forzuta…LoL” - Ops…scusa…è la situazione. Un po’ tutto l’insieme – - Hai paura di non riuscire a trovare ciò che cerchi? – - Non è solo quello. Logan, vedremo per la prima volta il nostro bambino…è…è…è strano. E poi mi sembra strano il fatto che ci sia anche Piz. Sai da quando abbiam parlato lunedì non ci siamo più visti. Non so se per lui non conta niente, se è acqua passata, se per caso non vuole più essermi amico o se non vuole mollare la presa…- disse triste lei. Il ragazzo si fermò e le prese il volto tra le sue mani “Cavoli, sto facendo la figura della patetica…mi devo calmare” - Sta tranquilla. Andrà tutto bene. Sia la situazione con Piz, sia le cartelle, sia con il nostro bambino- Detto questo la baciò sulla fronte e si avviò verso il punto informazioni insieme a Veronica. Poco dopo Veronica era stesa su un classico lettino d’ospedale, vestita da un bianco camice, e aspettava con ansia il varcare del dottore attraverso la porta della stanza. - Eccomi – disse la dottoressa Shane entrando in stanza. - Salve Dott. Shane – risposero in coro i due ragazzi - Allora siete pronta signorina Mars? – chiese cortese la signora - Certamente – disse la ragazza sbottonando la parte del camicie intorno alla pancia. - Voi siete il padre giusto? – chiese insospettiva la dottoressa rivolgendosi a Logan - Assolutamente sì – rispose sorridente il ragazzo - No, scusi la domanda, e che spesso, donne giovani come la signorina, si presentano sempre da sole, o caso mai in compagnia del fratello o dell’amico più caro. Raramente con il proprio ragazzo. Io inoltre devo anche annotare con chi ciascun paziente si presenta alla visita. Lei frequenta il liceo o l’università?? – - Eheheh, lo ritengo un complimento esser considerata così giovane. Frequento il primo anno di università – disse arrossendo Veronica - Mi scusi se faccio tutte queste domande, ma sa quando seguo delle pazienti, devo sapere anche che approccio avere con loro. Non è la stessa cosa esser incinta a 16 anni o all’università – - Effettivamente no. A 16 anni sarebbe molto più complicato – “Anche se ora come ora forse sarebbe più sicuro per me esser un’innocua 16enne” - Allora, può sembrare una sensazione un po’ strana, e il gel potrebbe esser anche un pochetto freddo, ma non dovrebbe provare dolore – disse la dottoressa posando l’ecografo sulla pancia di Veronica. D’impulso la ragazza strinse la mano a Logan, il quale le accarezzò dolcemente la testa. A poco a poco delle immagini iniziarono a comparire sullo schermo. - A che mese è?? – chiese la dottoressa - Ho da poco fatto due mesi – - Bhe, e di quel che ho saputo, non se le passata nemmeno tanto bene negli ultimi giorno – disse seria la donna - Si, è vero…ma di quel che mi hanno detto qualche giorno fa non ci dovrebbero esser problemi di salute con il bambino – - Si, problemi non ce ne sono, ma mi raccomando cerchi di stressarsi il meno possibile – - E quello che proviamo a dirle tutti. Non è vero Veronica? – disse ridente Logan. Veronica sorrise ovviamente e annuì. - Aspettate un attimo…- disse d’un tratto la dottoressa. Veronica sbiancò di colpo e strinse più forte la mano a Logan. “Aspettare? Aspettare cosa?? Che succede?? Che sia successo qualcosa al mio bambino?” Logan notò immediatamente la preoccupazione negli occhi della ragazza, e chiese subito informazioni alla dottoressa di cosa la preoccupasse. - Dott. Shane, è tutto apposto? - - Guardate attentamente lo schermo insieme a me – disse la donna indicando un punto bianco in movimento – Vedete questo? È il cuore del vostro bambino – poi si spostò dall’altra parte dello schermo e ne indicò un altro – Ma anche questo punto bianco è in movimento – Disse oramai sorridente lei. Logan e Veronica non riuscivano inizialmente a capire. - Questo cosa significa? – chiese preoccupato Logan. Veronica aveva paura di parlare. La dottoressa sorrise nuovamente e guardò i due ragazzi. - Signorina Mars, Signor Echolls, sarete genitori di due bei gemelli!! – disse la donna. Veronica sgranò gli occhi, mentre Logan si illuminò di un sorriso stupendo, dopo aver baciato di gioia la fronte di Veronica. “No scusa, cos’ha detto?? Due gemelli…oh mio Dio…” - Oltre a questo, posso dirvi che ora come ora, i due piccoli sono in perfetta salute, e che non sono dello stesso sesso, ma ben sì avrete un bel maschietto e una dolce femminuccia – continuò la donna, togliendo il gel dalla pancia di Veronica. - Potremmo restare un secondo da soli?? – chiese gentilmente Logan - Certo, l’aspetto fuori. Prima ha detto che aveva bisogno di parlarmi. Giusto? – - Si, si…a tra poco – rispose il ragazzo. La dottoressa uscì e Logan si sedette sul letto di Veronica. - Avremo due gemelli…- sussurrò ancora incredula Veronica – Ce la faremo? – Logan leggeva la preoccupazione nei occhi di Veronica. Non potette fare altro che abbracciarla e guardarla profondamente negli occhi. - Hej, mica sei da sola. Io mi occuperò di uno e tu dell’altro. Sarà divertente, e poi abbiam sempre quo padre e i nostri amici che ci potrebbero aiutare. Ci stai? – disse sempre sorridendo il ragazzo. Solo allora Veronica ricambiò il sorriso e baciò il ragazzo. - Sono sani… non è fantastico?? – disse finalmente la ragazza più rilassata - Direi che con tutto quel che hai passato è semplicemente un miracolo! Dai vado a occupare il nostro dottore, tu trova quel che devi – concluse Logan e dopo averla baciata dolcemente e aver accarezzato sorridente la pancia uscì dalla stanza. Veronica sgattaiolò velocemente dalla stanza, dicendo astutamente alla dottoressa, che era occupata a parlare con Logan, che aveva bisogno del bagno e che si sarebbe cambiata inseguito. Camminò trai corridoi e si avvicinò finalmente all’infermiera dell’archivio. - Buon giorno signorina. Mi scusi se la disturbo ma mi so…- Veronica come accordato non fece in tempo a concludere la frase che un ragazzino di colore e riccioluto si avvicinò seriamente spaventato alle due ragazze. - La prego, lei è un’infermiera…il mio amico mi è svenuto due secondi fa tra le braccia e la sua ragazza è in preda ad un attacco di panico…questo è un ospedale, ma lei è la prima infermiera che vedo. La prego mi aiuti! – Disse Wallace fingendosi in preda al panico. “Cavoli, se non fosse perché gli ho chiesto io sto favore, crederei che veramente è successo qualcosa!!” - Scusi signorina, devo scappare, ha sentito non c’è nessun altro dottore…mi dispiace – - Si figuri, chiederò a qualcun altro- disse sorridente Veronica. L’infermiera si volatilizzò in pochi secondi e la ragazza si introdusse subito nella porticina dietro la reception. La stanza era buia, ma ovviamente Veronica aveva un piccola torcia a portata di mano. Si diresse velocemente verso il corridoio indicato con le lettere A/B e iniziò a cercare il cassetto An. “Cavoli, addirittura 5 cassetti dedicati a chi ha un cognome che inizia con le lettere An… allora…Anthony…” La ragazza aprì l’ultimo cassetto dedicato ad An e cercò la cartella di Summer. “Bingo…Summer Anthony…aspetta qui c’è anche la cartella di July…ma si prendiamo anche la sua, magari si è presentata con il padre di July ad una dell’ecografie” Veronica prese le due cartelle e si diresse verso l’uscita. Quando aprì la porta però si ritrovò davanti la figura di un dottore, abbastanza irritato di averla trovata nell’archivio. - Mi scusi, potrei sapere cosa ci fa lei qua?? Non sa che questo è una stanza privata?? È la stanza degli archivi!! Non dovrebbe esser gli dentro!! - - Glie lo assicuro che l’ho notato anch’io…stavo cercando il bagno, ma non ho trovato nessuna infermiera a cui chiedere informazioni allora sono entrata in questa stanzina, pensando che magari era il bagno – disse tranquillamente Veronica, fingendosi anch’essa un po’ irritata – dovreste metter più bagni in questo ospedale!! – disse concludendo e letteralmente scappò via dalla tenebrosa sagoma del dottore. Mentre scendeva le scale vide l’infermiera che prima aveva incontrato alla reception che stava facendo aria a Mac, la quale vedendo da lontano Veronica iniziò a fingere di sentirsi meglio. “Cavoli, speriamo che non abbiam trattenuto Piz per qualche controllo. Cavoli tra lui che si è finto svenuto e Mac che se finta in preda ad un attacco di panico, non so quale sia stata l’idea più geniale per attirare l’attenzione senza rischi…LoL…già Piz…forse sarebbe il caso che gli parlassi. Si gli devo proprio parlare…ma prima voglio uscire da qui: odio gli ospedali!!” Veronica si diresse sempre frettolosamente verso la stanza doveva aveva lasciato i vestiti e appena fu in vista della dottoressa Shane e Logan, rallentò la camminata e si diresse tranquilla verso di loro.

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Capitolo 15
*** 0 negativo ***


Erano oramai le 14.30. Piz, Wallace, Mac, Logan e Veronica erano tutti nella suite. Veronica era al cellulare, stavano parlando con il padre.

- Siamo appena tornati…Si abbiamo le cartelle…si papà, abbiamo anche le foto e anzi ho una sorpresa per te quando… ti spiego quando passi…si, a tra poco. Bacio – Veronica chiuse la telefonata e si avviò in cucina a prendere un po’ di cioccolata per Piz. Il ragazzo fingendosi svenuto era stato immediatamente visitato e portato a fare degli esami del sangue immediati. Peccato che lui abbia dei problemi nel vedere sangue e alla visita del prelievo non si sia sentito male veramente. Era strabaccato sul divano accanto a Mac e Logan, mentre da dietro Wallace cercava di fargli aria.

- Tieni, mangia….questo ti farà sentire un po’ meglio – disse la ragazza passandogli il cioccolato, e dopo di ché si sedette accanto a Logan e Mac, che contemplavano entusiasti dell’ecografie…

- Guarda, queste saranno sicuramente le loro testoline – disse eccitato Logan

- E queste saranno sicuramente le manine….guarda come sono piccole!! – continuò divertita Mac

- Hej, fate vedere anche un po’ a me…sarò io d'altronde lo zio Wallace per loro due. Vero Veronica? – chiese dubbioso il ragazzo

- Certo…Zio Wallace, zia Mac, zio Piz…ma ricordiamoci, che qui la madre sono io…su lasciatemi contemplare anche un po’ a me le mie creature… - disse sorridente la ragazza

- Hai già detto a tuo padre che sono due gemelli?? – chiese Logan

- No, voglio dirglielo di persona…ne sarà entusiasmato!! –

- Avete già in mente qualche nome?? – chiese d’un tratto Piz, aggiungendosi anche lui alla conversazione.

- Direi che qualche idea ci è gia venuta in mente – rispose Logan

- Emh…veramente?? Come mai io non ne so niente?? – chiese stranita Veronica

- Scusa non avevi detto che volevi chiamare la bambina Lily?? – rispose dolcemente Logan

- Si, ma non ti avevo nemmeno chiesto se tu saresti stato d’accordo…avevo detto solo ch...-

- …che ti eri ripromessa che se avessi avuto una bambina l’avresti chiamata Lily, e così sarà…non credete che sia un bel nome ragazzi?? – disse Logan convinto di ciascuna delle sue parole.

Ovviamente tutti nella stanza annuirono, e Veronica non potette fare altro che baciare dolcemente Logan come segno di ringraziamento, di aver capito quanto per lei significasse quel nome.

- Non vorrei rovinare questa fantastica scenetta famigliare, di come chiamare i bambini, ma io starei leggermente uno schifo a causa di alcuni fascicoli, che non avete ancora guardato di striscio  – disse un po’ ridente un po’ irritato Piz. Tutti i presenti scoppiarono a ridere, ma Veronica prese finalmente quelle tenere foto dalle mani di Logan e Mac, e le poggiò sul tavolo dove le scambiò con i famosi fascicoli. Si sedette tra Mac e Logan, e Wallace e Piz si sedettero accanto a loro per vedere meglio.

La ragazza aprì il fascicolo di Summer Anthony e iniziò a leggere.

- È nata il 20 giugno 1997 qui a Neptune. Nata in salute, gruppo sanguineo 0 negativo, padre…Cacchio, il padre è ignoto…-

- Quindi tutto sto lavoro è stato fatto per niente?? – chiese delusa Mac

- Non direi…- disse Wallace

- Come fai a dirlo?? – chiese immediatamente Piz

- Nella cartella della madre il gruppo sanguineo trascritto è A positivo…questo significa che la ragazza ha lo stesso gruppo del padre: 0 negativo e ques…-

- …questo non ci fa perdere del tutto le speranze. Il gruppo 0 è già difficile da trovare tra le persone, poi se è negativo è quasi impossibile – concluse Veronica

- Scusa cosa hai intenzione di fare?? – chiese stranito Wallace

Veronica non ascoltò nemmeno le ultime parole dell’amico e prese il suo telefonino. Compose velocemente un numero e tra il silenzio dei presenti prese parola al telefono.

- Buona giorno, sono Nora Filips, della PBBC – disse Veronica seriamente come una qualsiasi segretaria.

- Oh, buon giorno! Mi dica, che succede? – disse gentilmente la signorina dall’altra parte

- L’istituto avrebbe immediatamente bisogno della lista di tutti coloro che nella contea di Neptune appartengono al gruppo sanguineo 0 negativo. Si tratta di una ricerca dell’istituto, e comunque è un normale controllo in caso di bisogno – continuò tranquillamente la ragazza

- Certo non c’è problema…a che indirizzo devo inviare i dati? –

- Sweetchoco@e-mail.com non si spaventi per l’indirizzo…è più comodo che quello aziendale…- disse fingendosi imbarazzata Veronica. I ragazzi la guardarono male.

- Perfetto tra qualche minuto arriveranno tutti i dati. Arrivederci –

- Grazie mille…arrivederci – Veronica chiuse la conversazione

- No, ma io dico Sweetchoco@e-mail.com le persone non sospettano mai che sia una presa per il culo??- chiese ridente Logan

- Qualche tempo fa ne aveva una peggiore…era qualcosa a che fare con la vaniglia…- continuò ridente Wallace

- Vero!!! Non era mica Lovevanilla@e-mail.com?? –replicò Mac

- Che strazio che siete…guardate che più i nomi sono da ragazzina, meno sono sospettabili di qualche spionaggio…- disse fingendosi offesa Veronica

- Vaniglia, cioccolato…non è che qui in suite avete ancora un po’ di cioccolato? Mi ha fatto sentire meglio- chiese timidamente Piz

- Mi dispiace Piz, ma qui qualcuno non ne riesce a farne a meno è la finita già tutta…- disse sarcastico Logan

- Che spirito…bhe invece ti sbagli, visto proprio che ne mangio così tanto ho le mie riserve segrete- Disse Veronica alzandosi in piedi e dirigendosi verso la camera di Logan. Ne uscì poco dopo con tre o 4 barrette di cioccolato che lanciò a Piz.

- Tieni il cioccolato anche in camera?? – chiese stupita Mac

- Dove cavolo gli tieni?? – domandò ancor più sbalordito Logan

- Segreto…se no tu e Dick me la portate via!! –

Tutti e 5 scoppiarono a ridere quando qualcuno bussò alla porta. Veronica corse per aprire e davanti a se si ritrovò il padre.

- Ciao papà – disse la ragazza abbracciandolo

- Allora un po’ ti manca vivere con me, se merito questa accoglienza – disse ridente Kheit.

I due Mars si avviarono nel salotto della suite. Kheit salutò velocemente tutti i presenti, e dopo aver guardato torvo il povero Piz (che ancora sembrava un drogato) si sedette anch’esso sul divano.

- Scusate, mi potete spiegare come mai Piz ha l’aspetto di un drogato?? – chiese ironico Kheit.

- Lunga storia…ti spieghiamo dopo papi…adesso occupiamoci del caso – disse seria Veronica. Prese il portatile e subito aprì i file ricevuti dalla banca del sangue di Neptune… c’erano solo 27 nomi appartenenti al gruppo 0 negativo. L’uomo che cercavano dove esser bianco, piuttosto ricco, e assolutamente occhi marroni, dato che era anche il colore della piccola Summer, che non aveva ereditato l’azzurro della madre.  A ogni nome Veronica ricercava la “biografia” e la foto su internet. Leggendo nome per nome d’un tratto Logan si accorse si un particolare strano.

- Cavoli, in sta lista si sono dimenticati di togliere i morti…- disse con sarcasmo

- Di che stai parlando??- chiese Veronica. Logan scorse con il mouse sul foglio e quando si fermò indicò un nome sulla lista.

- Aron Echolls…- lesse lentamente Mac

“È strano, ma quando sento il suo nome mi vengo ancora i brividi, nonostante oramai sia morto e faccia parte di brutti ricordi”

- E già….sulla lista tuo padre risulta ancora…ma che strano è stata aggiornata a gennaio di quest’anno, strano che risulti ancora – disse perplesso Kheit.

- Per chi non lo conosceva di persona e non era suo grande fans, credo e come se lui esistesse ancora… In TV non fanno altro che mandare in onda i suoi film – disse tranquillamente Piz

- In effetti…si vede che la persona che ha trascritto questi documenti, era poco attenta- Disse sorridendo Veronica.

Passarono ancora una decina di minuti, prima che Kheit, sbuffando, gettò sul tavolino le cartelle di Summer e di sua madre.

- Ragazzi, posso tranquillamente affermare che sia fermi su un punto morto…- affermò Kheit

- E su queste parole noi vi dobbiam lasciare…- disse Mac alzandosi dal divano seguita dagli altri

- Ragazzi grazie mille di avermi aiutato. Non immaginate nemmeno che favore mi avete fatto –

- Hej Mars, guarda che era d’obbligo, siamo o non siamo i tuoi migliori amici?? – disse sorridente Wallace. I tre ragazzi salutarono e uscirono dalla porta dalla suite quando a Veronica venne in mente una cosa piuttosto importante per lei.

“Cavoli, devo assolutamente chiarire con Piz. Immediatamente!!”

Senza dire parola corse nel corridoio che portava all’ascensore e fermò con un urlo immotivato i tre.

- Piz aspetta! – urlò lei. Egli si fermò e fece cenno a Mac e Wallace che gli avrebbe raggiunti.

- Credo che dobbiamo chiarirci…almeno a grandi linee – disse imbarazzata Veronica

- Hai completamente ragione. Posso iniziare io?? – chiese Piz. Veronica annuì con la testa

- Sono stato un vero e proprio cretino ad accusare Logan in ospedale e a venire da te e riferirti quelle cazzate…non avrei nemmeno dovuto dirti quello che provavo, perché ora magari tu potresti provare imbarazzo nel parlare con me, e questo mi dispiacerebbe moltissimo anche perché io a te tengo tantissimo anche come semplice amica e…- Piz non riuscì a finire la frase che Veronica l’abbracciò amichevolmente.

- Che gioia sentirti dire che possiamo esser ancora amici!!- disse felice la ragazza. Piz ricambiò l’amichevole abbracciò, si staccò da lei e si diresse verso l’ascensore.

- Secondo te, con quella Hanna…l’amica di Logan…ho qualche chans??- disse divertito lui

- Lo scopriremo solo quest’estate quando tornerà a vivere qui!!- rispose sorridente lei – Ah Piz! –

- Dimmi-

- Grazie per oggi…so che non è stato troppo piacevole per te- continuò imbarazzata Veronica. Piz la guardò dolcemente e sorrise.

- La prossima volta, a svenire sarà Wallace. Ci si vede Mars- e con queste parole il ragazzo svanì nell’ascensore.

“Che bello…tra me è Piz è tutto apposto, ci siamo chiariti. Ora posso dedicarmi a papà e alla notizia dei gemelli”

Veronica tornò nella suite dove trovò una scena piuttosto strana: Logan intento a giocare alla Play Station con suo padre!!

- No, scusate…mi vorreste spiegare che state facendo??- chiese perplessa Veronica

- Tesoro, Logan mi sta facendo vedere un gioco formidabile! Come hai detto che si chiama?? – disse divertito come un bambino Kheit.

- “Mortal Combat 4°”… avevamo giocato insieme a sto gioco anche noi due Veronica. Ricordi? –

- Emh…sì…- disse confusa Veronica – Papà noi non vuoi più sapere che cosa volevo dirti?? –

- Ah sì…vero…aspetta…Siiiiiiiii, sono riuscito a staccarti la testa – disse con enfasi Kheit

- Cavoli Kheit, sei proprio bravo- disse con aria divertita Logan

“Ok, posso capire ancora vagamente Logan, ma non è possibile che anche a mio padre piaccia giocare alla Play… qua stanno diventando tutti matti…”

Logan spense il video gioco e Kheit si sistemò più comodamente sul divano e guardò più seriamente Veronica.

- Allora che cosa mi volevi dire tesoro? – disse serenamente il padre. Veronica sorrise e prese dal tavolo della cucina una piccola cartella. Si sedette vicino al padre e tirò fuori l’ecografie.

- Papà ti vorrei presentare i tuoi nipoti – disse felice lei. Kheit prese immediatamente le foto tra le mani e il suo sguardo iniziò a luccicare.

- I mie nipotini…No, aspetta, cos’hai detto??? Nipotini??- Kheit finalmente si era accorto delle parole pronunciate dalla figlia – Questo significa che tu aspetti…-

- …due bei gemellini – concluse Logan – Un bel maschietto e una dolce ragazzina –

Kheit rimase per qualche istante incredulo, ma dopo di che non potette far altro che abbracciare la sua bambina e accarezzarle la pancia.

- Ma ciao belli di nonno! Allora vi tenete compagnia là in due…-

- Allora, la notizia ti è piaciuta??- chiese curiosa Veronica

- Certamente – rispose Kheit sorridendo sia a Veronica che a Logan.

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Capitolo 16
*** Direzione Miami ***


Lunedì. Ora di pranzo. Mensa della Hearst. Tanta gente in fila per un piatto di pasta, tanta gente seduta ai tavoli intenta a mangiare. Tra essa anche una bionda ragazzina.

- Wo Veronica! Sei tornata! – disse Parker sedendosi al tavolo dell’amica

- E già…oggi dovevo dare due esami. Dovevo venire per forza – disse sorridente lei

- Lasciamo stare gli esami… ho studiato tutto il week end. Domani ho l’ultimo –

- Io sono in ballo fino a mercoledì. Domani economia e psicologia –

- A me manca solamente scienze sociali. Piuttosto tu come stai?? Ho saputo che sono gemelli- disse sorridente Parker e lanciando uno sguardo alla pancia di Veronica

- E già, e stranamente, nonostante tutti i miei “incidenti”, sono in salute –

- Mac mi ha detto che sulle indagini siete un po’ a un punto morto – continuò la ragazza

- Già…figurarsi, il mio caso è collegato a quello di Dick, e dato che mercoledì finisco ufficialmente il primo anno Logan e Dick mi hanno convinto di partire per Miami per qualche giorno per indagare…- disse Veronica

- Bhè, vivila come una sottospecie di vacanza. In fondo vai sempre a Miami! -  replicò Parker in modo da convincere Veronica

- Forse hai ragione –

- Scusa, ma ora che ci penso cosa farai con il tuo stage all’FBI?? – chiese curiosa l’amica

- Bhè, direi che per quest’anno non sa da fare…Sai ho parlato con il coordinatore degli stage è ha detto che dato che sono incinta non gli sembra proprio il caso che venga quest’anno, ma che però sarà ben lieto di ricevermi l’anno prossimo –

- Wowowo, quindi hai già il posto assicurato?? –

- Decisamente si!! – disse entusiasta Veronica.

- Di che parlate belle signore, da esser tanto euforiche?? – disse d’un tratto Logan arrivando da dietro. Prese posto accanto a Veronica e le passò il vassoio del pranzo

- Parlavamo dello stage all’FBI e del fatto che nonostante non possa andarci quest’estate, ho già un posto riservato l’anno prossimo – disse Veronica prima di salutare con un tenero bacio il ragazzo

- Fatto il test di Economia Aziendale?? – chiese Veronica a Logan

- Ovvio, e con esso sono finalmente in vacanza –

- Cavoli è già passato un anno…ve ne rendete conto?? – disse Parker spensierata

“Già…un anno. Un anno veramente assurdo… quasi violentata, quasi morta, incinta,… assurdo…siamo a metà maggio… l’anno scorso mi preparavo solamente al diploma, ora mi preparo a esser madre…com’è strano il mondo”

- Terra chiama Mars….c’è qualcuno??- disse d’un tratto il ragazzo battendole il pugno scherzosamente sulla testa.

- Ehm??... amh sì…scusate, ero sovra pensiero – disse spaesata Veronica

- Si era notato. Scusate ma ora devo scappare, ho un appuntamento – disse Parker alzandosi

- Uhuhu, hai già fatto conquiste?? – disse maliziosa Veronica

- Se Piz è una conquista…mi deve passare degli appunti per l’esame…ciao- e se ne andò

- Allora com’è stato il ritorno per gli ultimi tre giorni di college per quest’anno?? – chiese Logan appena Parker si allontanò

- Stancante…ma almeno ho una vita sociale! – disse ridente la ragazza

- Ti va di una bella cenetta sta sera?? Solo noi due?  In un bel ristorante chic?? –

- Mhmh…la proposta è invitante… è per caso fatta per farti perdonare dei giorni che passeremo con Dick a Miami e per quello che potreste combinare?? –

- Come sei sospettosa…e poi come potrei combinare guai con te che mi sorvegli??- replicò malizioso il ragazzo e la baciò dolcemente.

 

Erano oramai le 15.00 di mercoledì pomeriggio. Veronica si trovava nella casa del padre e frugava tranquillamente nell’armadio in camera sua. Kheit l’osservava dal ciglio della porta.

- Mi raccomando, stai attenta, cerca di non restare mai da sola. Nessuno dovrebbe sapere del vostro viaggio a Miami, ma comunque non abbassare mai la guardia. Chiamami quando sei sull’aereo, quando arrivate a Miami, quando sarai in Hotel e…-

-… ogni sera per darti la buona notte e dirti che sono viva??- finì con sarcasmo Veronica.

- Veronica, sii seria. Guarda che io mi preoccupo, e poi non è che mi va molto che vai in vacanza sola con quei due…- disse seriamente Kheit

- Uno: la mia non è una vacanza, ma è un viaggio di lavoro. Due: ti devo ricordare che tra quei due c’è anche il mio fidanzato ufficiale, non che padre dei miei bambini??- replicò immediatamente Veronica

- Ok, 1 a 0 per te. E che mi devo ancora abituare che Logan sia il tuo fidanzato…-

- Ma se a causa del pazzo psicopatico che mi vuole uccidere, vivo con lui?? –

- Ma è una cosa temporanea…-

- Che quando compreremo casa, sarà definitiva – disse scocciata Veronica. Ma appena pronunciate quelle parole si bloccò. Veronica aveva parlato senza pensare, solo dopo si era resa conto della sottile importanza delle sue parole. Comprare casa non era cosa da niente, come non lo era la convivenza. Ma lei e Logan non avevano mai parlato di questo piccolo particolare. Kheit notò il bloccò della figlia e decise quindi di cambiare argomento.

- Portati anche quello – disse Kheit indicando il costume da bagno che Veronica aveva gettato sul letto. Veronica lo guardò perplesso

- Devo ripetere il concetto: non è una vacanza??-

- Tesoro mio, quando dovrete trovare il padre di Dick, o addirittura pedinarlo, girare per le spiagge e le piscine di Miami in jeans e maglietta sarebbe un poco riconoscibile –

- Si in effetti hai ragione – Veronica sorrise e prese i propri costumi e gli buttò in valigia.

Qualcuno nel frattempo bussò alla porta e Kheit ancora sorridente andò ad aprire.

- Salve Kheit, Veronica e da lei?? – chiese un riccioluto ragazzino davanti a lui

- Certo Wallace, entra pure, è in camera – disse Kheit facendolo segno di entrare.

Il ragazzo andò in camera della ragazza, la quale immersa dai suoi mille pensieri, non si accorse nemmeno della presenza dell’amico.

- Mars non fai prima a svuotare direttamente il tuo armadio senza selezionare cosa metter in valigia o no?? Tanto alla fine il risultato non cambierebbe – disse ridendo il ragazzo

- Ma quanto sei spiritoso Fennel – replicò Veronica

- Vuoi una mano?? – chiese avvicinandosi all’armadio

- Si grazie, prendi i vestiti che ci sono dentro l’armadio e mettili sul letto –

- Scusa, i vesti??  Si può sapere a che i servono?? – chiese confuso il ragazzo eseguendo gli ordini

- Caro Wallace, dimorerò al Miami Royal Hotel… quel hotel è 10 volte più lussuoso e sofisticato del Neptune Grand. Non posso presentarmi al ristorante di esso in felpa e pantaloncini…-

- Verrei con voi a Miami solo per vederti ogni giorno con un diverso elegante vestito. Potrei non riconoscerti – disse ridendo Wallace

- Hai per caso bevuto latte e sarcasmo sta mattina a colazione?? –disse Veronica squadrandolo

- Scusa…Hej, ma ora che ci penso. Tu e i ragazzi non sareste dovuti partire solo quando avreste capito cosa combina il signor Casablanca con i Fitz Patrick?? – chiese curiosamente

- Diciamo di sì, ma dato che comunque le indagini qui a Neptune sono bloccate, e che Dick ha insistito tanto per partire e trovare il padre, e Logan mi ha convinto che questo viaggetto dovrebbe rilassarmi un pochino, nonostante sia un viaggio di lavoro, abbiamo deciso di partire subito dopo la fine del college –

- Ah Miami…Mi raccomando voglio tante foto e quando torni tutto il resoconto del viaggio, ovviamente omettendo le parti spinte tra te e Logan –

- Che scemo! Piuttosto tu quando parti?? – chiese sorridente Veronica – riuscirò a vederti prima che tu te ne parta per le sperdute foreste del Congo?? –

- Ah, spero proprio di sì. Io parto il 3 di giugno, vuoi non tornare entro 2 settimane?? – disse ridendo il ragazzo

- Cavoli, hai ragione…siamo solo al 17 maggio… certo che tornerò ora della tua partenza. Le cose dovrebbero sbrigarsi massimo in una settimana. Almeno spero – disse con una faccina talmente buffa che Wallace non potette fare a meno di ridere.

“ Avrò qualcosa trai denti che faccio tanto ridere??”

- Mars, dovresti vedere la tua faccia…troppo buffa!!! – Veronica a quelle parole non esitò a tirare un cuscino addosso Wallace. Subito però si fece un attimino più seria.

- Stai attento lì in Africa… non sopporterei il fatto di perdere il mio migliore amico –

- E tu sta attenta in generale…non vorrei perdere la mia migliore amica – ribatté immediatamente Wallace. I due ragazzi si sorrisero e continuarono a preparare la valigia.

 

Era oramai sera…i ragazzi erano in volo da appena un’ora, questo significava ancora altre due ore di viaggio. Erano partiti alle 18.30, ma dato il fuso orario, anche se il viaggio durava solo tre ore sarebbero arrivati solamente per le 24.30 a Miami…

Sullo schermo dell’I-pod di Veronica il titolo “Stand by me” la versione dei Nofx. Immersa nella musica e nei suoi mille pensieri, Logan dovette scrollarla per riportarla alla realtà.

- Veronica, ci sei?? -

- Emh…- disse lei togliendosi le cuffie dall’orecchio. Logan le prese l’I-pod e glie lo spense.

- Hej!! – cinguetto lei

- Anche un sordo avrebbe sentito la musica che ascolti – disse ridente lui – si può sapere a che stai lavorando sul tuo computer??- continuò curioso

- Ora come ora stavo giocando a prato fiorito, prima invece stavo riguardando i video della sorveglianza dell’hotel –

- Ancora?? Gli avrai visti centinaia di volte…-

- Quella bambina mi assomiglia a qualcuno…ma non riesco a capire a chi…e poi stavo riguardando anche i video della sorveglianza esterna dell’hotel –

- Ah si?? E come mai?? –

- La mia macchina era parcheggiata vicino all’Hotel…pensavo che le telecamere di sorveglianza avessero magari ripreso qualcosa, ma invece nada…nemmeno un piccolo minuscolo dettaglio –

- Su, lascia per ora perdere il caso, e almeno in aereo rilassati un attimo. Non può farti altro che bene, sia a te, sia ai piccoli – disse premuroso Logan sequestrando anche il portatile a Veronica

- Ok, va bene…Scusa ma Dick dov’è finito?? – chiese perplessa e curiosa Veronica

- Ha visto due belle ragazze dirigersi verso il bar dell’aereo e ovviamente le ha seguite – rispose sorridente. Veronica alzò gli occhi al cielo

- Quel ragazzo non si smentisce proprio mai…- Veronica si poggiò più comodamente al sedile, quando pochi istanti dopo si rialzò subito e si mise a fissare Logan

- Non dovremmo condividere la camera con lui, vero?? –

- No, tranquilla…in fondo queste deve essere per noi due, e soprattutto per te, una piccola vacanza. Avremo una stanza tutta per noi – disse sorridendo

- Uhuhuh…la cosa m’intriga…che camera avete preso?? –

- Che domande?? Piani alti…molto alti…-

- Stai scherzando?? – chiese perplessa Veronica

- Riesci ancora a stupirti??  Io vivo in una suite…-

- Che camere avete preso??- chiese preoccupata

- Bhè, Dick la camera “Mille follie”, e non ti sto prendendo in giro, veramente la camera si chiama così, mentre la nostra è la suite “Dolci notti” – concluse sorridendo. Veronica lo squadrò da capo a piedi…era rimasta senza parole.

“Non ci credo…ha preso una suite solo per noi due…ma questo è pazzo…”

- Ma ti è partito il cervello?? Ma sai quanto cazzo costa quella camera?? -

- Hej, i soldi non mancano…e poi metà la paga Dick, dato che siamo a Miami per lui. Dai rilassati, sarà divertente, rilassante e…-

- …e comunque ricordati che siamo qui per trovare il padre di Dick – disse oramai rassegnata Veronica. Logan le sorrise e annuì tanto per farla tranquillizzare sul fatto che avrebbero anche lavorato, e dopo di che la baciò dolcemente.

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Capitolo 17
*** Buongiorno Miami! ***


Lo scroscio dell’acqua svegliò quel giovedì mattina la giovane bionda. Erano le 10.40. Veronica aperti gli occhi si sedette sul letto nel quale si era addormentata e si guardò in torno. Doveva fare mente locale. La sera prima erano arrivati all’hotel solo per l’una, e quindi arrivata in camera si tolse velocemente i vestiti e messo il pigiama si era buttata subito a letto senza guardare la stanza. Ora aveva il tempo di farlo. Come anche al Neptune Grand la camera era a parte del resto della stanza dall’albergo, ma era molto più bella e raffinata. Dormiva in un letto gigantesco, come quello delle principesse nelle favole. La stanza era bianca, decorata da disegni in oro e quadri raffiguranti paesaggi. Luci a forma di candele, e una magnifica TV al plasma davanti al letto. Due porte una più piccola, che sicuramente dava al bagno l’altra più grande che sicuramente dava a ciò che doveva esser il salotto. Non fece tempo ad alzarsi che la porta più piccola si aprì e Logan, ancor bagnato, e coperto da solo un asciugamano in vita fece capolino nella stanza.

“Se potessi svegliarmi così ogni mattina, sarebbe un sogno…che bello non è Logan??”

- Buongiorno mio marschmellow…dormito bene?? - chiese dolcemente il ragazzo

- In modo regale direi. Logan questa camera è spettacolare! –

- E non è tutto!! Dovresti vedere il bagno e il salotto. Altro che Neptune Grand!! –disse lui sedendosi sul letto della ragazza e dandole un dolce bacio.

- Allora mi faccio una bella doccia e iniziamo a lavorare. Hai già sentito Dick?? – disse la ragazza alzandosi frettolosamente dal letto e dirigendosi verso la propria valigia.

- Sì, gli ho già parlato, tranquilla. Piuttosto adesso si ti fai la doccia, e mettiti un bel costume, un vestitino carino stile beach e cerchi momentaneamente di non pensare al lavoro –

- Logan…- disse severa la ragazza, ma Logan ribatté immediatamente

- Ascolta, prima di cercare o pedinare qualsiasi persona ti devi guardare intorno. Non siamo a Neptune, non conosci Miami –

- Il padre di Dick è nell’hotel affianco…-

- Vedi, sei appena arrivata e sai già dove si trova il nostro uomo – disse con sarcasmo Logan – quindi almeno per oggi rilassati, non l’hai ancora fatto dalla fine degli esami –

Veronica guardò rassegnata il ragazzo e prese ciò che gli serviva sotto la doccia. Entrando in bagno ovviamente rimase senza fiato…Tutto i  mattonelle di marmo, vasca idromassaggio per almeno tre persone, doccia a parte,…tutto bianco con rifiniture in oro: stupendo!!

“Ok, devo ammetterlo, se solo la camera e il bagno sono così, Logan ha speso i suoi soldi veramente bene per questa suite!”

 

Finita la doccia, Veronica si mise il suo bel costume, coperto da quel bianco delicato vestito da spiaggia decorato da fiorellini estivi, che la rendevano più bella del solito. Capelli sciolti, leggero trucco…Era pronta. Uscì finalmente dal bagno e quando varcò la porta del salotto rimase sbalordita.

Il loro soggiorno sembra un salotto settecentesco. Con quel tipico divanetto antico, tavolino in cristallo, caminetto sovrastato dalla mega Tv, tende delicatissime che coprivano le porte finestre che davano al balcone. Più in là un stupendo e raffinato piano bar, con due deliziosi sgabellini e dietro ad esso una piccola cucina.

“Vi prego posso trasferirmi qua??”

- Sei stupenda – disse Logan abbracciando da dietro Veronica e cogliendola ovviamente di sorpresa.

- Grazie…di tutto…questa stanza è stupenda – disse Veronica voltandosi verso di lui

- Ovvio, con quel che la pago, se non ti fosse piaciuta mi sarei lamentato alla direzione –

- Cavoli, che uomo di valori – disse ironicamente lei – Dai andiamo all’esplorazione di questa sconosciuta città chiamata Miami. Dove ci dovevamo trovare con Dick?? –

- Alle 11.00 alla Hall dell’hotel e dato che ora sono le 11 direi di sbrigarci – disse Logan frettolosamente. Le diede un baciò e condusse la ragazza fuori dalla camera.

 

Ore 11.30. Logan, Veronica e Dick erano seduti a prendere la colazione al Beach Caffé.

- Ragazzi, vi ho accontentati e siamo partiti per Miami il prima possibile, ma adesso dobbiamo trovare un piano d’azione per come muoverci e raggiungere il nostro scopo -

- Ronnie calmati…fammi finire almeno il caffé prima di parlare di grandi piani. Ok?? – chiese Dick tranquillamente. Veronica non disse nulla, solo per il fatto che infondo Dick le stavo pagando in parte quella magnifica suite.

“Mantieni la calma Veronica…lui ti sta pagando in parte quella stupenda suite”

- Innanzitutto, prima di bloccare tuo padre, dobbiamo sapere bene i suoi orari, non possiamo presentarci davanti alla sua porta come se niente fosse. Inoltre dobbiamo scoprire cosa combina qui a Miami, i suoi incontri, ecc… Così quando finalmente lo bloccheremo dovremmo fargli capire che noi sappiamo bene cosa combina, e che abbiam abbastanza prove x sbatterlo dentro, così dovrà per forza dirci tutto quello che vogliamo -

- Come hai pensato tutto questo?? – chiese stupito Dick

- Con la mia mente di Dick…ma tu non puoi capire, dato che non ce l’hai…- disse irritata e sarcastica Veronica

- Ragazzi non litigate- gli interruppe immediatamente Logan - Ok e quindi ora cosa dovremmo fare?? Pedinarlo?? – disse continuando

- Esattamente – rispose sorridente Veronica

- Ma non credi che riconoscerà facilmente me e Logan, mio padre?? –

- Infatti qui la Detectiv sono io – disse prendendo un paio di grossi occhiali, stile diva, dalla borsetta- Ragazzi tranquilli. Voi andate in spiaggia che io vi raggiungo – disse alzandosi dalla sedia

- Aspetta un attimo, cos’hai intenzione di fare?? – chiese immediatamente preoccupato Logan bloccando Veronica per il braccio

- Vado a metter un po’ di telecamere in giro. Se no come pensi che potremmo sapere se il nostro uomo è da solo in stanza e o chi frequenta?? – disse Veronica come se fosse la cosa più logica del mondo. Dick oramai non stava nemmeno più ad ascoltare la conversazione, invece Logan era piuttosto preoccupato. Non gli andava a genio che Veronica andasse in giro da sola.

- Ho promesso a tuo padre che ti avrei tenuta sempre d’occhio e che non ti avrei lasciata girovagare da sola – disse con tono serio

- Ho il cellulare. Starò attenta. Dai se entro 45 minuti non vi raggiungo alla spiaggia vieni a cercarmi – continuò Veronica. Gli diede un veloce bacio sulle labbra e si avviò al Roxy Hotel.

 

Pochi minuti più tardi, Veronica era già al Roxy Hotel. Dopo esser entrata nella hall, come una grande dama, si diresse velocemente, ma sempre con molta grazia alla reception.

“Certo che certa gente, come cavolo fa ad atteggiarsi così ogni giorno?? Madonna in questo momento mi sento tanto Kendal…”

Ovviamente per fare la dama di gran classe non tirò nemmeno su gli occhiali da sole e iniziò a parlare con receptionist.

- Salve – disse sorridente Veronica rivolgendosi alla ragazza dietro al bancone

- Buon giorno signorina, a cosa posso esserle utile?? –

-Bhè vede, un mio caro amico pochi giorni fa, ha preso una camera qui in Hotel, si chiama Riccardo Grossolotto. Ha presente? È nella suite imperiale…-

- Si, certo. Ha preso una camera da noi per tutto il mese – disse tranquillamente la ragazza

- Ecco vede. Lui mi ha invitato per passare insieme il giorno del suo compleanno, che sarà tra qualche giorno, solo che dato che io non ho la minima idea di cosa prendergli, mi è venuta la stupenda idea di organizzargli una festa sorpresa! Non le pare un’idea geniale?? – disse entusiasta Veronica con la sua vocina da ochetta che tanto si divertiva a fare

- Emh…si, certo. Ma scusi la domanda io che centro?? – chiese perplessa la ragazza

- Ecco, qui mi servirebbe un favore… Sa se è una festa a sorpresa, il mio caro Riccardo non deve saperne niente, ma io ho bisogno di vedere la sua stanza…sa, per capire quanti addobbi prendere ecc…le mi capisce?? –

- Si, ma non so se questo è poss…- La receptionist provò a parlare ma ovviamente Veronica la interruppe subito

- Si, guardi, lo so, ma non è che si può chiudere un occhio?? È importante sono 45 anni per il mio Riccardo. Pensi, è il fratello maggiore di una mia carissima amica, che ha la mia stessa età, e quando eravamo piccole lui ci faceva da baby sitter, e noi per sdebitarci al compleanno gli organizzavamo delle piccole festicciole. Vorrei ricreare un po’ quella stessa atmosfera, forse ci raggiungerà giusto appunto la sua sorellina. La prego… guardi mi mandi pure su con qualcuno…- Veronica oramai aveva anche tolto gli occhiali per rendere il suo sguardo da supplica più credibile. A quel punto la ragazza dietro al bancone non potette far altro che accontentare Veronica.

- Ascolti, in questo momento il signor Grossolotto è in camera, quindi non credo che potrebbe esplorare la camere senza dire niente al vostro amico della festa. Faccia così passi domani mattina per le 9.30. A quell’ora la camera sarà sicuramente vuota, il vostro amico esce sempre per almeno due orette – disse la ragazza a bassa voce, come nei film di spionaggio. Veronica sorrise fortemente e dopo aver ringraziato la cortesia della receptionist uscì dall’hotel. Ora che aveva messo le mani avanti riguardo il caso, si era un po’ rilassata.

“Ma si , dai…ora posso tranquillamente andare in spiaggia a rilassarmi un pochino, credo che per una volta me lo devo proprio” 

 

Veronica immersa nelle mille bolle della vasca idromassaggio del bagno della sua suite, ripensava al pomeriggio appena passato. Il suo provare ad rilassarsi sotto il sole, Logan che appena lei abbassava la guardia, la prendeva in braccio e con l’aiuto di Dick la buttava in acqua. I mille baci rubati sotto le onde, e le gare tra Logan e Dick sulle tavole da surf. Ah, che divertimento!!!

 Veronica stava dando un ultimo ritocco al trucco. Logan e Dick l’aspettavano giù al ristorante per la cena. Diede un’ultima spazzolata ai capelli e uscì dalla stanza.

Arrivata giù alla Hall, si diresse verso il ristorante e arrivò all’ingresso della elegantissima e affollata sala. Si guardò intorno, ma non riusciva a trovare i due ragazzi.

 

Poco più in là, in un tavolo vicino alla vetrata Dick e Logan chiacchieravano allegramente.

- Logan la seconda volta hai vinto solo perché ho preso la onda troppo sul fondo – disse Dick

- Dick, queste sono tutte scuse…ho vinto io e basta. Rassegnati…Ma si può sapere dov’è finita Veronica??- chiese infine Logan guardandosi intorno.

- Logan – disse Dick con voce strozzata, che fece notare Veronica all'amico. Logan rimase senza fiato. Un abito lillà, a una sola spallina, lungo fino le ginocchia e stretto sotto il seno copriva il corpo della ragazza. Aveva i capelli stirati e la frangia sciolta. Sembrava una piccola principessa e questo i due amici l’avevano immediatamente notato.

Logan immediatamente si alzò dal tavolo e la raggiunse ancora senza fiato. Veronica vendendo il ragazzo avvicinarsi finalmente si tranquillizzò.

- Non riuscivo a trovarvi – disse imbarazzata lei

- Bhè, solitamente infatti è il principe che trova la sua bella principessa – disse lui prendendole per mano e dandole un dolce bacio.

“Mazza quanto è dolce sto ragazzo…come potrei non amarlo??”

- Vedo che sei in vena di complimenti…-

- A quanto pare…te l’ho già detto che sei stupenda?? – disse lui mentre si dirigevano al tavolo

- Non nell’ultima ora – rispose Veronica abbozzando un arrossato sorriso.

NDA_ Allora diciamo ke i nomi dell'Hotel ovviamente sn stati inventati. Il Roxy hotel deriva dalla scatola di cioccolatini ke mi è caduta in testa in cucina mentre faceva una pausa dallo scrivere, mentre il Royal Hotel dalla cartolina di Londra che era caduta insieme ai cioccolatini :P... Cmq oltre qst piccola parentesi

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Capitolo 18
*** La suite imperiale ***


- Allora ora che abbiam ordinato la cena, cara Ronnie ci potresti dire cosa hai combinato lì al Roxy Hotel?? Hai già messo le telecamere?? Prima non ci hai voluto dire niente – chiese curioso Dick

- Non avevo voglia di parlare sotto quel bel sole di lavoro…comunque le telecamere le metterò domani, oggi quando ero andata all’hotel tuo padre era in camera…comunque sono riuscita ad avere in grazia la ragazza della reception e ho anche scoperto che tuo padre, tutti i giorni, più o meno per le 9.00 e all’incirca per qualche oretta esce tutte le mattine – disse fieramente la ragazza

- Cavoli, come sei scaltra…hai già scoperto tutte queste cose?? – disse Logan baciando la mano di Veronica. Veronica arrossì, mentre Dick gli guardava leggermente stranito

- Vi prego, ne abbiamo già parlato, quando state con me, cercate di fare meno i fidanzatini –

- Ma noi siamo fidanzati – disse ridente Logan

- Hej amico…te ne prego…avete un’intera camera per farvi le coccole senza la mia presenza –

- Si, ma se le facessimo quando tu non ci sei, perderemmo tutto il divertimento…tu sei così carino quando ti schifi per le nostre coccole – disse Veronica con quella sua dolce vocina per far disgustare ancora di più Dick. Il ragazzo alzò gli occhi al cielo

- Perché ti sei fidanzato con questo essere, Logan? Quando vuole sa esser una vera e propria strega – chiese tutto sommato ridente Dick

- Grazie Dick del complimento – disse con un falso sorriso Veronica

“Ma io non lo so… mi faccio in 4 per il suo caso e mi da pure della strega!”

- Appunto Dick, mi sa che mi ha stregato – disse infine Logan

 

Nella Suite di Veronica e Logan regnava la pace e la tranquillità.

Logan era a letto intento a controllare la propria Mail sul portatile di Veronica, mentre lei era sul balcone del soggiorno a contemplare il panorama della città. Logan alla fine decise di raggiungerla.

- Hej, non hai freddo?? – disse il ragazzo abbracciando la ragazza

- Non più di tanto…stavo pensando – disse lei fissando il paesaggio

- Non fare la misteriosa e dimmi a cosa stavi pensando – disse ridente lui

- Sai prima di partire stavo discutendo con mio padre su questo viaggio. Su quanto a lui non andasse proprio a genio, e non mi ricordo per quale motivo abbiamo iniziato a parlare a grandi linee di noi due…- disse la ragazza continuando a fissare il vuoto

- Tuo padre per caso non è ancora convinto sul fatto che ti voglia sposare?? Sul fatto che possa esser un buon padre?? – chiese preoccupato Logan voltandosi verso Veronica

- No, no…non è quello il fatto e che…Logan tu mi hai chiesto di sposarti, e io ho detto di sì, e a causa del psicopatico che mi vuole fare fuori, viviamo insieme, ma dopo?? Cosa succederà dopo?? Avremo una casa tutta nostra o hai intenzione di vivere per sempre nella suite con Dick?? E il matrimonio? Lo so che sono stata la prima a dire che ci sposeremo dopo tutto questo casino, ma una data, un mese possibile in cui vorremmo sposarci…- disse Veronica voltandosi finalmente anch’essa verso Logan. Egli la guardò teneramente

“Si può sapere cavolo ha questo da sorridere? Io sono qui, davanti a lui pretendendo risposte alle mie bombardanti domande e lui sorridere??”

- Mi chiedevo quando finalmente avresti toccato l’argomento – disse sempre sorridendo il ragazzo – Vieni dentro ti faccio vedere una cosa – prese la mano di Veronica e la condusse in stanza.

Veronica si sedette sul letto e Logan accanto a lei con in mano il portatile. Aprì la sua posta e indicò a Veronica una mail, che la ragazza iniziò a leggere ad alta voce

- “Egregio Sig Echolls, volevamo avvisarla che i lavori di costruzione della sua villa in Palm Street 421 sono a buon punto. Credo di poter affermare che per gli inizi di luglio, massimo per la metà del mese, i lavori dovrebbero esser ultimati e lei potrà tranquillamente trasferirsi con la sua famiglia. Intanto però, dato il suo imminente viaggio a Miami, le mando le foto della casa, per fargli vedere come stanno andando avanti i lavori. Buone vacanze Stuard Craven” – Veronica non le venne nemmeno in mente di guardare le foto della casa, ma si buttò subito al collo di Logan e iniziò ad affogarlo di baci.

- Mio Dio…non ci credo. Hai fatto costruire una casa per noi due?!? – disse ancora incredula

- Bhe più che altro per noi 4…comunque si. Ho fatto costruire una casa solo per noi. Pensa dalla parte della strada c’è la spiaggia, quindi quando i nostri due campioni cresceranno potranno andare quando vogliono al mare. E poi è a Neptune, vicino a casa di tuo padre, vicino al college… allora che te ne pare? – chiese curioso Logan

- Che tu sei l’uomo migliore del mondo, e che ti amo da impazzire – disse sorridente lei, poco prima di stampargli un dolce baciò sulle labbra

- …e per quanto riguarda il matrimonio…- disse Logan staccandosi dalle labbra della bionda

- Tesoro mi stupisci. Hai pensato pure a quello?? – disse Veronica ancor più stupefatta

- No, quello no, ma volevo rassicurarti sul fatto che ci sposeremo quando tu solo lo vorrai. L’anno prossimo, a Natale, a ottobre, tra qualche settimana, anche domani se tu vuoi. Tu avvertimi solo qualche ora prima, sai per poter raggiungerti in chiesa – disse infine ridendo il ragazzo. Veronica aveva le lacrime agli occhi.

“Cavoli, Logan è veramente disposto a tutto pur di rendermi felice. Non è più un ragazzino, oramai è cresciuto, è più maturo…oramai è diventato un uomo. Un uomo fantastico. L’uomo che amo”

- Cavoli, io speravo che questa proposta ti piacesse, non che ti facesse addirittura scoppiare in lacrime – disse sarcastico. Veronica diede un pugno sulla spalla di Logan, ma venne fermata poco dopo dal picchiarlo, dalle morbide labbra di lui che affondavano dolcemente sulle sue.

 

La mattina seguente Logan, prima di aprire ancora gli occhi aveva capito che Veronica non era più a letto. Il suo profumo, che lo faceva impazzire ogni volta, era lontano, non era forte come quando lei è tra le sue braccia. Aprì gli occhi e notò che come aveva immaginato il letto era vuoto. Il ragazzo si alzò velocemente, ma vide che ne in bagno ne in salotto trovava Veronica. Un attimo di panico perverse nella mente di Logan, quando notò un marschmellow posato sul tavolino di cristallo, sopra un bigliettino. Il ragazzo immediatamente si fiondò su esso e iniziò a leggerlo.

-“Sperando che tu legga questo bigliettino prima di aver chiamato la polizia,

per avvisare la mia scomparsa, ti avviso che ci incontriamo per la colazione alle 10 qui in Hotel. Sono andata Al Roxy Hotel come aveva detto ieri sera,

e come sicuramente te nei sei scordato appena non mi hai visto in camera.

Starò attenta, non ti preoccupare…

Ti amo tuo marschmellow =* ”-

 

Veronica era giusto arrivata alla reception dell’hotel quando notò che la tanto cara ragazza che il giorno prima l’aveva ascoltata non era dietro al bancone. Si guardò un attimo attorno quando qualcuno la raggiunse dal dietro.

- Salve signorina – disse una vocina famigliare dietro di lei. Veronica si girò e si rilassò immediatamente. Era proprio la ragazzina di ieri.

- Oh salve! Temevo già di non poterla incontrare…- disse sorridente Veronica

- Non si preoccupi, sapevo bene che sarebbe tornata, quindi nonostante questa sia la mia ora di pausa ho voluta aspettarla –

- Che gentile…cavoli grazie mille…aspetti, io non mi sono nemmeno presentata. Piacere Veronique Marsett – disse Veronica porgendo la mano

“Meglio usare un nome falso. Cavolo il mio nome variato un falso francese è tremendamente chic… lol”

- Piacere io sono Nicol. Venga l’accompagno nella camera del vostro amico- disse sorridendo la ragazza. Veronica ovviamente ricambiò il sorriso e senza aprir bocca la seguì. Le due presero l’ascensore e salirono fino all’ultimo piano, quello privato, il trentesimo, la suite imperiale.

Ne Veronica ne Nicol aprirono bocca per tutto il tragitto, poi quando finalmente l’ascensore si aprì direttamente nella stanza del padre di Dick, Veronica non potè far altro che commentare.

- Ho mio Dio…questa stanza è semplicemente favolosa!! -

“Cazzo, io amo la stanza che Logan ha preso per noi due al Royal Hotel, ma cacchio questa la batte!! La batte di brutto!!!”

Era come la suite di Richard Geer in Pretty Woman… stupenda…

- Diciamo che il vostro amico ha molti soldi da spendere- affermò Nicol

- Bhè, quelli gli ha sempre avuti, ma adesso si sta dando proprio alla pazza gioia…va bhò fammi esplorare un po’ la stanza, così posso farmi un’idea su che decorazioni comprare –

- Dici che il tuo amico si accorgerà se mi siedo un attimo a contemplare comodamente sul suo divano la sua Tv al plasma?? –

- Direi proprio di no. Tu mettiti pure tranquilla io esploro la stanza – disse sorridente Veronica. Nicol subito si buttò sul divano e accese la Tv.

“Qualcuno mi vuole bene la in alto… magari riesco a beccare anche qualche documento…intanto iniziamo a metter le microspie… direi ovunque a parte il bagno…lì non servirà”

La ragazza passò per la camera, la sala da pranzo, il salotto, e…Veronica passando vicino alla zona bar si fermò. Un postit, uno di quei quadrati, gialli, classici, postit era appoggiato sul piano bar.

Si avvicinò al foglietto e lo lesse da lontano, mentre faceva ancora finta di capire quanti festoni si potrebbero mettere sopra al bar.

 

“Sabato, Lola Moon, ore 20.30, saletta privata White Moon”

 

“Bingo!! Questo si dice avere culo!! Fantastico…spie messe e un bel invito per farsi i cavoli del signor Casablanca trovato…direi che posso anche andare”

 

- Nicol, credo che possiamo tranquillamente andare – disse Veronica raggiungendo la ragazza. Nicol spense la TV e con un bel sorriso si diresse insieme a Veronica alla porta dell’ascensore.

- Grazie di avermi permesso di venire su – disse Veronica una volta in ascensore

- Figurati, quando avete ancora bisogno venite pure – rispose tranquillamente Nicol

- Grazie, ma ti prego dammi del tu. Mi sento vecchia se no – disse ridente Veronica. Nicol non disse nulla, rispose solamente con un sorriso.

 

Erano oramai le 10 e Veronica era al tavolo del ristorante del Roxy Hotel che aspettava i due ragazzi. Messi a parte i suoi atteggiamenti da diva stile Kendall, era tranquillamente seduta a bersi un caffè. D’un tratto, finalmente, un alto ragazzo, arrivando dal dietro la sorprese baciandole la guancia.

- Buon giorno tesoro – disse sorridente Logan prendendo posto

- Ronnie – ribadì Dick

- Ragazzi…ho buone notizie – disse allegramente Veronica poggiando il caffè sul piattino – Oltre ad avere messo le microspie per tutta la stanza del nostro uomo, sono riuscita pure a trovare un bel postit con data, luogo ed ora di un incontro –

- Del tipo?? – chiese curioso Logan

- Sabato sera all’ore 20.30 al Lola Moon, nella saletta privata White Moon –

- Scusa, ma noi non abbiamo la minima idea di dove sia questo club – disse perplesso Dick

- Direi che dato siamo a Miami, e che abbiamo ancora più di 24 ore, andremo in giro per la città alla ricerca del locale. Non è tanto difficile Dick – rispose Veronica guardandolo male.

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Capitolo 19
*** LoLa MooN ***


Sdraiata sotto il sole rovente,  Veronica prendeva tranquillamente il sole. Pensava. Pensava alle parole di Logan, che tanto l’avevano rassicurata.

“Mi ha fatto bene sfogarmi con lui ieri sera. Adesso sono molto più tranquilla sul mio futuro…sul mio e quello dei miei due piccoli”

Veronica si accarezzò dolcemente la pancia e non potette far altro che sorridere tra se e se. Sorriso che sparì velocemente quando sentì nuovamente afferrasi per mani e piedi.

- No, no, nooo….vi prego ragazzi, siate clementi!! – iniziò a urlare Veronica

- Dai, questa mattina è la prima volta…non sei ancora entrata in acqua!!- disse ridente Logan mentre la trasportava con Dick verso l’acqua. I due ragazzi l’avevano ugualmente torturata il giorno prima, e questa mattina non avevano intenzione di cambiare il gioco.

- Ronnie, mi sa che i chili dei bambini iniziano a farsi sentire – disse scherzando Dick

- Aiuto…Bhè, allora potreste mettermi giù!! – urlò nuovamente la ragazza

- Si, quando saremo in acqua!!! – ribatté immediatamente Logan. La portarono fino al punto dove l’acqua arrivava alla vita dei due ragazzi, lì finalmente la buttarono in mare. 

- Aaaaaahhhh!! – ebbe tempo di urlare Veronica prima di finire sotto un’onda. Dick scappò subito da Veronica, invece Logan rimase lì a guardarla.

- Siete proprio due stronzi!! – disse Veronica appena ritornata in superficie

- Credo che se però non fossi così, non mi sposeresti –  Disse lui ridendo nel vederla alzarsi e ricadare in acqua, buttata giù dalle forti onde del mare.

“Ok, Logan, vuoi il gioco duro?? Adesso ti faccio vedere…”

Veronica s’immerse sott’acqua e sparì alla vista del ragazzo. Logan ovviamente s’iniziò a preoccupare.

- Veronica?? Mio Dio, Veronica?? – iniziò a girarsi su se stesso in ricerca della ragazza, quando due secondi dopo si ritrovò sott’acqua. Veronica l’aveva buttato giù da sotto le onde cogliendolo totalmente di sorpresa. Quindi tutte e due alla fine, si erano ritrovati sotto le onde del mare .

- Ok, ok, colpito e affondato – disse lui inginocchio tra le onde.

- Vedi quindi cosa succede a svegliar il can che dorme?? – disse lei avvicinandosi e alzandosi sopra di lui. La sua pancia era all’altezza del volto di Logan, ed egli non potette far altro che baciarla dolcemente. Veronica rise.

- Sai sei stupenda quando sorridi – disse Logan alzandosi e sovrastandola quindi nuovamente. La baciò amabilmente sulle labbra e distaccandosi la guardò fissa negli occhi.

- Non potrei vivere senza il tuo sorriso. Ti amo Veronica Mars – disse amorevolmente il ragazzo. Veronica non rispose, ma semplicemente si rituffò nuovamente tra le sue labbra.

 

Camminando per le vie della città, i ragazzi si fermavano a ogni insegna al neon che ricordava la scritta “Lola Moon”.

Erano le 17.00 e i tre, dopo la divertente mattinata in spiaggia si diedero al lavoro. Dovevano trovare il “Lola Moon”, installare qualche microspia nella saletta privata White Moon, e tornare tranquillamente all’Hotel. Veronica si era fermata in un ristorante per chiedere informazioni, tutta scoraggiata, ma quando finalmente uscì da lì, il sorriso aveva ritrovato il suo volto.

- Ragazzi, ci siamo quasi!! Il “Lola Moon” e alla fine di questa via -

- Perfetto, quindi oramai ci siamo. Non ne potevo più di camminare a vuoto – disse felice Dick

- Ragazzi, ascoltatemi bene. Quando arriviamo lì fate parlare solo me, voi caso mai confermate solo quello che dico. Chiaro?? –

- Tipo quando cercavamo mia madre e dovetti fingere di esser il tuo fidanzato?? – chiese Logan  sorridente ripensando a quel piccolo ricordo

- Si proprio così – disse ricambiando il sorriso Veronica

 

Quando entrarono finalmente in quello che era il “Lola Moon” Dick rimase senza parole. Per lui doveva esser un paradiso: ragazze mezze nude che provavano i loro balletti, altre che si esercitavano per la camminata da cerniera sexy. Anche a Logan cascò un po’ l’occhio ma ovviamente Veronica infastidita gli sussurrò all’orecchio

- Squadrale ancora una volta, e per te sta sera sono guai – disse con un sorriso sarcastico. D’un tratto un grosso omone gli salutò dal dietro

- Salve ragazzi, cosa potrei fare per voi??- chiese perplesso l’uomo

- Salve – disse sorridente Veronica facendosi spazio tra i due ragazzi – Le spiego subito la situazione – prese sotto braccio Logan e continuò a sorridere – Vede io e il mio fidanzato ci sposiamo tra qualche settimana, e dato che lui ha scelto per me il club dove io dovrò festeggiare il mio addio al nubilato, io per ripicca adesso vado in giro per i club di Miami e scelgo il suo –disse sorridente Veronica. Il proprietario del locale la guardava perplesso, ma aveva capito le intenzioni della giovane e bella ragazza.

- Quindi lei vorrebbe vedere il mio locale per capire se è adeguato per l’addio al celibato del vostro fidanzato?? – domandò l’uomo

- Esattamente. È Possibile una tale cosa o non sa da fare?? – chiese speranzosa Veronica. L’omone non rispose, ma gli fece semplicemente cenno di seguirlo. Logan, Veronica e Dick rincorsero l’uomo che attraversa velocemente il club.

- Allora queste sono 4 delle nostre stanze private. Sono la sala Red Moon, Black Moon, White Moon e Gold Moon. Se le guardi tranquillamente, quando avete deciso cosa fare e caso mai quale delle salette affittare, mi fate sapere, sono al bar –L’uomo lasciò i tre ragazzi soli, e appena fu abbastanza lontano da non potergli sentire, Veronica iniziò a parlare.

- Ok, non dobbiamo dare nell’occhio. Tu Dick controlla la Black Moon, tu Logan controlla la Gold Moon, io invece vado nella White a mettere le microspie. Appena vi faccio cenno di andare, niente storie, questo è un avvertimento soprattutto per te Dick, e si va via, chiaro?? – I ragazzi non potettero far altro che annuire e sparire nelle due salette. Veronica subito si intrufolo in quella che doveva essere la White Moon, e chiuse la porta dietro di se. Era un posto carino, accogliente, tutto in bianco. Una microspia sotto il tavolino e una per ogni angolo della stanza. Una cosa molto veloce e facile da fare.

Uscì serenamente dalla saletta e fece subito ceno ai due ragazzi di seguirla. Arrivarono subito verso l’uscita, ma Veronica prima di raggiungere la porta fece cenno al proprietario di raggiungerla.

- Ditemi, avete deciso qualcosa?? – chiese curiosamente l’uomo

- Ascolti, io passo ancora domenica in giornata e le dico. Va bene?? –

- Certo, l’aspettiamo – disse abbozzando un sorriso l’omone. Veronica salutò e spinse i ragazzi fuori. Una volta usciti, Dick iniziò a parlare.

- Vi prego una di queste sere veniamo qui a divertirci?? –chiese speranzoso il ragazzo. Bastò solo uno sguardo di Veronica per far sparire dalla mente di Dick quella proposta. Logan ovviamente scoppiò a ridere.

- Sai Veronica, hai la dote di possedere uno sguardo veramente raggelamene quando vuoi…-

- Se non fosse perché dovevo far finta di approvare il locale, diciamo che quando hai squadrato quelle ballerine al locale,  il mio sguardo avrebbe raggelato anche te –

- E dai Ronnie, cosa pensi, che quando tu e Logan vi sposerete io non gli organizzi un addio al celibato con i fiocchi e ballerine?? – chiese stranito Dick

- Ne riparleremo quando sarà il momento – disse Veronica mettendosi gli occhiali da sole e velocizzando il passo.

 

Erano le 23.30. Veronica era in bagno, davanti allo specchio e si guardava la pancia…

“Cavoli, la pancia inizia a farsi vedere. Però sarà strano quando crescerà del tutto. Io sono uno scriciolo magro, magro, con un pancione sembrerò un po’ ridicola” Veronica rise al suo pensiero, quando la voce di Logan la riportò alla realtà.

- Veronica, sei qui dentro?? – chiese il ragazzo bussando alla porta

- Si, si adesso esco – rispose immediatamente lei. Veronica subito si ricoprì la pancia con la maglietta e uscì dal bagno baciando Logan.

- Sei tornato presto dalla stanza di Dick…come mai?? – chiese curiosa lei mentre si infilava nel letto. Logan sorrise e si sedette accanto a lei.

- Forse perché mi mancavi troppo tu – rispose malizioso

- E io dovrei credere a questa grande cacchiata?? Dai seriamente, come mai così presto?? –

- Diciamo che Dick, non so come, si è già fatto delle attraenti conoscenze qui a Miami, e non ha tardato a invitarle nella sua suite. Abbiamo giocato alla Play fino a quando non sono arrivate le sue amiche, e poi io dato che sono un uomo assolutamente impegnato con la mia stupenda fidanzata, sono tornato in camera da te – disse baciandola maliziosamente

- Quindi mi stai dicendo che ho tolto al mio fidanzato un gran bel divertimento?? – chiese accortamente la ragazza

- E se ti dicessi di sì, tu cosa faresti?? –

- Mhmhmh…potrei farti divertire io…- Veronica trasse a se Logan e gli tolse velocemente la maglietta. L’aveva tirato e buttato sul letto in modo che lei potesse solcarlo. Un momento divertente e malizioso per i due ragazzi, che però venne interrotto dallo squillare del telefono di Veronica

- No, ti prego, non rispondere…- chiese supplichevole Logan. Veronica si alzò e prese in mano il cellulare.

- È mio padre, non posso non rispondere. Pronto papà – disse la ragazza risedendosi sul letto

- Ciao tesoro, scusa l’ora…disturbo?? – chiese curiosamente il padre.

- No figurati, ero a letto a navigare su internet – rispose lei. Le veniva da ridere, anche perché Logan non faceva altro che stuzzicarla.

- Sei riuscita a trovare qualcosa nella suite di Richard Casablanca?? – chiese curioso il padre

- Certo, oltre ad aver messo in ogni stanza un qualche microspia sono riuscita pure a trovare un’appunto s’un incontro al “Lola Moon” domani sera…Abbiamo già trovato anche il locale e piazzato microspie nella saletta privata dove si dovrebbe tenere il misterioso appuntamento –

- Ah, bambina mia…mi raccomando stai attenta. Spero che noi hai mai usato il tuo vero nome??-

- Tranquillo papà…diciamo che mi sono divertita a fingermi una gentildonna d’origini francesi…Stai parlando infatti con Veronique Marsett… stupendo non credi?? –

- Sì, molto carino tesoro, ma forse era meglio se cambiavi totalmente il proprio nome…-

- Oramai è troppo tardi. Comunque, ora come ora nessuno ha dubitato di me –

- E fai in modo che non accada mai… comunque dai, racconta: come vi sta andando la vacanza?? –

- Direi stupendamente… non stante debba anche lavorare, stare in spiaggia è veramente rilassante…più o meno…- disse Veronica rivolgendosi verso Logan. Egli sorrise, e continuò nel suo intento di distrarla.

- Fammi indovinare, i ragazzi non ti danno tregua e continuano a farti scherzi…ma si dai che almeno vi divertite…l’importante che tu sia rilassata, così più sei tranquilla tu, più…-

-…più crescono meglio i piccoli. Lo so…dai papi ora ti lascio che mi sta venendo sonno. Bacio e notte – disse Veronica teneramente come una bambina

- Notte piccola mia…passami Logan –disse infine serio il padre. Veronica si stranì un attimo, ma senza obbiettare pose il cellulare al ragazzo.

- Ti vuole parlare…. –

- Pronto Kheit….si…a parte quando va al Roxy Hotel…me lo vieta…certo…non ci penso nemmeno lontanamente…la faremo divertire…cresce ogni ora…notte – Logan chiuse la chiamata e subito Veronica chiese curiosa cosa aveva parlato con il padre

- Mi ha ribadito di starti dietro, di prendermi cura di te e dei piccoli e di farti comunque rilassare. Inoltre mi ha chiesto come cresce la tua pancia –

- E tu cos’hai risposto?? – chiese curiosa la ragazza

- Che diventa ogni ora più bella…- disse lui baciandola dolcemente - Non abbiamo mica interrotto qualcosa con la chiamata di tuo padre?? – chiese maliziosamente il ragazzo

- Cavoli…hai proprio ragione…- ribatté Veronica affondando nuovamente tra le labbra del ragazzo.

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Capitolo 20
*** 700.000.000.000 $... ***


Erano le nove di mattina, ma la città di Miami era oramai sveglia o forse non si era mai addormentata. Veronica era già appostata poco lontano dall’ingresso del Roxy Hotel. Era pronto a scattare e inseguire il caro Richard Casablanca per tutta la mattina, su quello che era il suo bel motorino affittato poco prima dal suo hotel. Aspettava ansiosamente un sms di Logan, nel quale l’avvisava che il loro uomo stava uscendo dalla suite, quando qualcuno la spaventò dal dietro.

- Bhu!! – le disse pian piano nell’orecchio un giovane ragazzo dietro di lei

- Ah!! Cazzo Logan…che ci fai qui?? Dovresti esser su a controll…- Veronica non fece in tempo a finire la frase che Logan la baciò

- Calmati. Dick è di sopra davanti al computer a controllare tutto. Io starò qui con te, e invece del motorino, tesoro mio, ho affittato una bella macchina, così darai meno nell’occhio e io potrò venire con te – disse sorridendo Logan

- No scusa, sai benissimo che me la posso cavare da sola – ribatté Veronica un po’ imbronciata

- Si, ma se tuo padre venisse a sapere che hai girato per Miami da sola sulle tracce di Casablanca, mi ucciderebbe all’istante…e poi così sarò più tranquillo anch’io – Disse il ragazzo guardandola preoccupato. Veronica lo squadrò per qualche secondo con aria di sfida, ma alla fine si arrese.

- Va bene, andremo insieme…ma comando e guido io – disse con toni seri

- Agli ordini capo! – rispose tutto contento Logan.

- Andiamo a sta macchina, va…- disse Veronica prendendo per un braccio il ragazzo.

Una volta nell’auto, non dovettero aspettare al lungo la chiamata di Dick.

- Ok, Logan passami la macchina fotografica – disse Veronica porgendo la mano verso di lui. Il ragazzo obbedì agli ordini e subito le passò la macchinetta. Veronica si appollaiò al finestrino e non appena la sagoma di Richard Casablanca fece capolino fuori dall’hotel iniziò a scattare una sessione di foto. Appena il loro uomo entrò in macchina, Veronica non esitò ad accendere il motore e iniziare il pedinaggio.

 

20 minuti dopo i due ragazzi si ritrovarono in un quartiere malfamato alla periferia di Miami, davanti ad un negozio di alimentari.

- Questo posto non ti ricorda tanto la malfamata zona di Neptune dei nostri cari Fitz Patrick?? – chiese sarcasticamente Logan. Veronica abbozzò un sorriso e rispose

- Si in effetti c’è un’aria di casa da queste parti… Allora, diciamo che dato che il nostro uomo ti conosce direi molto bene, io entro da sola in questo nostro negozietto e vedo cosa  combina il nostro caro uomo…- Veronica fece per uscire dalla macchina, ma Logan la fermò

- L’ultima volta che sei entrata da sola in “un’innocente negozietto” dove c’era la gestione dei Fitz Patrick, hai quasi rischiato di ritrovarti un tatuaggio in faccia…- disse turbato Logan

- Si, ma un cavaliere dalla scintillante armatura mi ha salvato…tranquillo se non ritorno tra pochi minuti corri dentro…- Ribatté la ragazza. Lo baciò velocemente, uscì dall’auto e si diresse verso il negozio.

Veronica entrò  nel piccolo Market silenziosamente. Dato che l’entrata era coperta da alcuni scaffali, nessuno alla cassa si accorse della presenza della ragazza, quindi Veronica poté ascoltare tranquillamente la conversazione che si teneva tra il signor Casablanca e il cassiere.

- Allora, mi servono due firmette qui - disse Richard

- Quale sarà la mia percentuale?? – chiese il cassiere

- Allora lei dal mio gruppo avrà il 20 % -

“Mio gruppo? 20 %?? Ma di cosa stanno parlando cavoli…non potrebbero esser un po’ più chiari?? Non è tanto difficile”

- Parli in numeri adesso…voglio una cifra sicura prima di firmare – disse serio l’uomo

- Come faccio parlargli in numero se non so quanto vende al mese?? – disse nervoso Richard

- Estasi, Cocaina ed Eroina…sono al mese 10.000 $ al mese…lei mi offre anche Mariuna pura, Ketamina, Anfetamina, e 5 tipi diversi di pastiglie…. Quanto potrei guadagnare?? –disse l’uomo abbassando il tono della voce

“Hai capito te il signor Casablanca?? È un vero e proprio fornitore di droga…adesso capisco cosa centra lui con i cari Fitz Patrick….loro sono il suo “Gruppo””

- Avete già parlato con i miei capi?? – chiese il cassiere

- Per telefono…ci incontriamo giusto questa sera per firmare il contratto…-

- Perfetto. Allora posso firmare tranquillamente –

- Mi raccomando, qualsiasi cosa succeda, non deve mai dare il mio nome…la polizia con il mio nome giungerebbe velocemente a tutto il mio gruppo e così si perderebbero più di 700.000.000.000 $ tra Europa e America. Chiaro?? – chiese serio Richard

Nessuno rispose, ma Veronica capì che molto probabilmente il cassiere aveva annuito. Con quelle ultime parole Veronica uscì dal negozio sempre nel modo più silenzioso possibile, e appena varcò la porto del negozio corse immediatamente verso la macchina. Salì e senza spiaccicare parola accese l’auto e partì a tutto gas.

- Allora, cos’hai scoperto?? Perché siamo scappati così?? Veronica ti hanno scoperto?? Tu stai bene?? – chiese ansioso Logan

- Sta tranquillo…non si sono nemmeno accorti della mia presenza. Ho scoperto più di quanto potessi aspettarmi…credo proprio che forse lunedì saremo già a casa – disse Veronica sorridendo

- Bhé, su racconta…non tenermi sulle spine!! –

- Diciamo che il nostro uomo è un gigante della fornizione… Tra Europa e America sono in ballo più di 700.000.000.000 $ per spaccio di droga. Controlla tutto lo spaccio delle maggiori città e dietro di lui i Fitz Patrick-

- Stai scherzando??  700 miliar…sono un sacco di soldi!! Credo che nessun 09 di Neptune possa possedere lontanamente così tanti soldi…- disse stupito Logan  

- Dai, credo che adesso possiamo meritarci un po’ di risposo – concluse la ragazza.

 

La mattina seguente Logan si svegliò piuttosto presto la mattina, e senza svegliare Veronica, iniziò a prepararle una speciale colazione.

Verso le 9.30 infatti, Veronica iniziò ad aprire gli occhi svegliata dal dolce profumo del caffé che persisteva nella camera…Si alzò velocemente e notando che Logan non era più nel letto accanto a lei, fece per andare in salotto, quando la porta della stanza si aprì. Da dietro ad essa sbucò Logan, che con un vassoio pieno di delizie in mano, sorrise alla propria ragazza.

- Hej, torna a dormire! Ho preparato una favolosa colazione da mangiare comodi nel letto e tu ti alzi? Così mi rovini la sorpresa – disse ridente Logan. Veronica sorrise e senza dire parola tornò sotto le coperte e si sdraiò come per far finta di dormire. Il ragazzo ovviamente capendo il suo gioco si sedette al bordo del suo letto e iniziò a far finta di svegliarla.

- Tesoro…sveglia…ti ho preparato una speciale colazione – disse teneramente Logan. Veronica fece finta di svegliarsi e finse una faccia sorpresa.

- Oh Logan! Grazie…questa sorpresa proprio non me l’aspettavo – disse la ragazza baciandolo – cavoli, crep alla Nutella, caffé, brioche, e pure una rosa e bigliettino…uhuhu vediamo un po’ cosa c’è scritto…“Alla bionda investigatrice più bella e brava dell’universo una buona colazione per lei e suoi piccini” – Finita di leggere la frase Veronica arrossì e baciò nuovamente il ragazzo

- Allora, piaciuta la sorpresa?? – chiese Logan

- E come potrei dire di no?? E poi hai fatto bene a prepararmi un’abbondante colazione, ieri sera ho spiato l’appuntamento di Richard Casablanca al Lola Moon, fino alle fine, e ho anche controllato chi ha incontrato...quindi dato che ho dormito poco adesso ho proprio bisogno di energie!– disse sbadigliando la ragazza

- E chi sarebbe questo uomo del mistero?? –

- Edward Collon, un magnate della finanza qui a Miami, che però ha già avuto dei precedenti per spaccio di droga…quindi tutti i conti tornano –

- Fantastico!! Hai intenzione quindi di fare una bella visita al nostro uomo già in giornata?? –

- Assolutamente, anzi cre…- Veronica non fece in tempo a finire la frase che la voce di Dick irruppe nella stanza.

- Haloa amicos!!!! Ancora a letto Veronica?? Bel pigiamino – disse ridente Dick. Veronica arrossì di colpo e tirò un cuscino in faccia al raazzo .

- Si può sapere come cacchio sei entrato in stanza?? Almeno potevi bussare!!!  - urlò la ragazza

- Come la fai tragica Ronnie…come se non avessi mai visto una ragazza in pigiama…-

- Bhe, in effetti amico…non pensavo che ti fossi sprecato al pigiamo…o sempre creduto che fossi andato oltre – disse sarcastico Logan. Veronica tirò un cuscino anche a lui. Era piuttosto imbarazzata dalla situazione.

- Si può sapere perché sei qui?? – chiese la ragazza

- Pensavo foste già pronti per andare da mio padre. Avete detto voi che probabilmente l’avremmo bloccato questa mattina – disse  incredibilmente serio Dick

- Si, si tranquillo…ora ti prego esci da qua e aspettaci tra mezz’ora nella Hall. Va bene Dick?? – chiese Veronica. Il ragazzo annuì, e dopo aver salutato Logan con una pacca sulla spalla, uscì dalla stanza. Logan scoppiò a ridere e Veronica senza esitare gli tirò nuovamente un cuscino in faccia.

 

“Che bello, se adesso riuscirò a parlare con il padre di Dick forse riuscirò a sapere qualcosa di più sul mio caso…sarebbe la cosa migliore, così magari finalmente mi potrei dedicare tranquillamente alla mia gravidanza e pensare finalmente a realizzare il mio matrimonio”

Veronica si stava rifacendo come al suo solito il trucco nel suo regale bagno, quando come al solito, Logan, bussando alla porta, la riportò alla realtà.

- Veronica, è possibile che passi ogni mattina 15 minuti chiusa in bagno?? -

- Sto dando un ritocco al trucco, adesso arrivo – urlò la ragazza

- A certo…voi donne senza trucco siete veramente orribili – disse scherzando Logan. Veronica giusto allora uscì dal bagno e fingendosi imbronciata gli diede un pugno sulla spalla. Logan, però subito la prese per il braccio e tirandola a se la baciò dolcemente.

- Ma tu sei l’eccezione che conferma la regola…con o senza trucco sei sempre bellissima –

- Così va molto meglio…dai ora andiamo non voglio far aspettare Dick allungo – Veronica scappò dalla sua presa e prendendo la borsetta si avviò verso l’uscita della suite.

 

Arrivati al Roxy Hotel Dick, Logan e Veronica camminarono decisi attraverso la Hall.

Quando si avvicinarono alla reception, ovviamente a prender voce fu Veronica e Dick e Logan rimasero in silenzio come prestabilito.

- Salve, sono Veronique Marsett, sto cercando la signorina Nicole. È per caso già al lavoro?? -

L’uomo dietro al bancone la guardò un po’ stranito, ma dopo aver fatto una veloce chiamata le indicò una signorina seduta ai tavolini della Hall. Veronica fece cenno ai ragazzi di seguirla e si avviò verso la ragazza.

- Nicole, tesoro!! – disse la bionda spalancando le braccia verso la mora.

- Veronique! Che piacere rivederti!! Uhuh, ma vedo che sei in buona compagnia…- disse Nicole lanciandole un occhiolino – fammi indovinare sei qui per la suite vero?? –

- Esattamente – disse la bionda sorridendo.

I quattro si avviarono nell’ascensore e una volta che le porte si chiusero Nicole si rivolse ai tre amici, guardandoli con curiosità.

- Su, ditemi la verità…chi siete?? Cosa volete da Riccardo Grossolotto o come si chiama…-

Logan si sbatté la mano sulla fronte, Dick non capì quello che la ragazza intendeva, mentre Veronica prese fiato e iniziò a parlare.

- Veronica Mars, Logan Echolls non che mio fidanzato, e Dick Casablanca, figlio di Riccardo Grossolotto che in verità è l’ex magnate della California Richard Casablanca. Siamo qui perché io sono un Detectiv e Dick mi ha ingaggiato per cercare suo padre, che inoltre a qualcosa a che fare con quelli che mi vogliono morta a Neptune…- concluse Veronica sorridendo. Nicole rise e riprese parola indicando Logan

- Quanto ho visto il tuo ragazzo ho riconosciuto subito che era il figlio di Aron Echolls…quindi poi mi sono ricordata a chi tu assomigliassi…Veronica Mars…ti hanno nominata qualche settimana fa al giornale…venite da Neptune…"la città senza classe media" viene soprannominata così, giusto?? –

A quell’ultima frase Veronica scoppiò a ridere, e le porte dell’ascensore si aprirono alla suite.

- Bhe, x esser della Florida, vedo che sei ben informata sulla cara vecchia California – commentò Logan.

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Capitolo 21
*** Questioni in famiglia ***


- Bhé, direi che ora io vi posso anche lasciare qui da soli. Posso chiedervi sola una cosa?? – disse Nicole facendo entrare i ragazzi nella suite.

- Certo che ti serve Nicole?? – chiese curiosa Veronica

- Mi vergogno un po’ a dirlo, ma…sai al liceo ognuno aveva i propri idoli e bhè, io e le mie amiche avevamo tutte una cotta per il figlio di Aron Echolls…non è che potrei avere una foto con te?? – chiese la ragazza girandosi verso Logan…I tre amici scoppiarono a ridere

- Guarda, qui non devi chiedere a me…devo avere il permesso dalla mia cara fidanzata – disse ancora ridente il ragazzo. Veronica gli tirò un pugno sulla spalla e poi si girò verso Nicole

- Certo che puoi…ma veramente al liceo andavate dietro a questo tipo qua?? –

- Certo…io e le mie amiche avevamo i poster in camera!! –

- Esistevano i poster di Logan?? – chiesero stupiti in coro Veronica e Dick

- Logan tu lo sapevi?? – chiese curiosa Veronica

- Emh…sinceramente non avevo la minima idea che io fossi così famoso – disse perplesso Logan

- Bhè, forse in California e soprattutto a Neptune non eri così famoso, perché eri uno tra i tanti figli di attori famosi e uomini importanti, ma nel Connecticut, in Florida, e in altri stati i figli delle star erano sempre in qualche modo famosi…- disse con occhi scintillanti Nicole

- Già, su questo ti devo dare ragione…ora che ci penso io e Lily avevamo i poster di alcuni figli di attori e cantanti famosi. E poi ora che ci penso Logan, è normale che piacessi tanto alle ragazzine…eri il tipico Bad Boy da copertina – disse infine Veronica

- Esattamente!! Tutte le tue bravate avevano sempre spazio nei vari giornali – continuò la ragazza

- Capito amico? Tu senza saperlo eri famoso ed acclamato in ogni liceo d’America – disse Dick.

Tutti iniziarono a ridere, e pochi minuti dopo, quando finalmente Nicole ebbe la sua foto con Logan (ma poi anche alcune con Veronica e Dick) la ragazza volle chiedere ancora qualche curiosità.

- Ma voi due da quant’ è che vi conoscete?? -

- Io e Logan?? Ma…ci siamo conosciuti a 12  anni?? – disse Veronica rivolgendosi a Logan

- Si…12 anni…impossibile dimenticarlo: eri tremendamente sexy con quei pantaloncini da calciatrice!! – disse Logan baciando Veronica sulla fronte. Nicole e Dick non potettero far altro che scoppiare a ridere.

- Pervertito – disse a bassa voce Veronica fingendosi offesa.

 

Poco dopo Nicole dovette abbandonare la suite, ed alla fine era passata oramai un’ora da quando i tre ragazzi erano arrivati nella lussuosa stanza del signor Casablanca. Dick stravaccato su una poltrona a guardare la TV e Veronica seduta abbracciata tra le braccia di Logan. Un’ora, ma nessuno ancora aveva varcato le porte dell’ascensore… Poi, finalmente, quando alle 11.15 l’ascensore si aprì sul piano della suite i tre ragazzi scattarono in piedi, si diressero verso l’ingresso e diedero un inaspettato benvenuto a casa al signor Casablanca.

- Giorno paparino, è un po’ che non ci si vede – disse con sarcasmo Dick. Richard a sentire la voce del figlio si spaventò e subito guardo stupito i tre ragazzi.

- Dick, figliolo…Logan, e …Veronica Mars?? No aspettate, cosa ci fate qui?? Come avete fatto a trovarmi?? Dovete andarvene subito – disse con voce da panico l’uomo

- Non prima d’aver avuto qualche risposta caro signor Casablanca…e le assicuro, lei farà meglio ad ascoltarci ed aiutarci, perché noi saremmo benissimo in grado in una sola chiamata, di sfumare i suoi 700.000.000.000 $ che sono in ballo tra America ed Europa e ovviamente non credo che i cari vecchi Fitz Patrcik sarebbero contenti di ciò – disse seria, ma allo stesso tempo sarcastica la ragazza

- Degna figlia di tuo padre Veronica. Vero? – disse con amarezza, ma anche con un poco d’ammirazione Richard.

- Faccio del mio meglio signore. Allora, ci offre magari qualcosa da bere?? – chiese sfrontata Veronica.  Logan non poté far altro che abbozzare un piccolo sorriso, mentre Dick non ebbe ancora il coraggio di parlare. L’uomo guardò serio i tre ragazzi e poi gli fece cenno di seguirli in salotto. Offrì a tutti e tre una tazza di caffé, e una volta che prese anch’egli posto sul divano prese parola.

- Perché siete qui?? 

- Papà e me lo chiedi pure?? Sono quasi due anni che non ho notizie di te!! Sei sparito, senza più dare tue notizie, se non qualche cartolina ogni tanto…non sei venuto nemmeno al funerale di Cassidy!! – disse con rabbia Dick

“Cavoli, non credo di aver mai visto in tali condizioni Dick…Credo che abbia tenuto sempre tutto il suo dolore per la morte del fratello e per la perdita del padre dentro se…”

- Dick, sai che non potevo, sono un ricercato!! -

- Si, ma non stai facendo molto per tornare a casa o almeno x liberarti di tutte le accuse che ti sono piombate addosso negli ultimi anni – disse sempre con disprezzo il ragazzo

- Cosa sapete dei miei affari? –

- Sappiamo che lavora per conto dei Fitz Patrick, che è il massimo fornitore di droga tra Europa e America, e che per questo motivo ogni mese cambia località di soggiorno…grazie a lei i Fitz Patrick hanno sotto controllo le più grandi città e sempre grazie a lei sono in giro all’incirca 700.000.000.000 $...- disse tutto d’un fiato Veronica, poi continuò - Quello che però non sappiamo e perché sta facendo tutto questo??  Perché lavora per i Fitz Patrick?? –

Il signor Casablanca squadrò attentamente i tre ragazzi, e poi prese fiato come per prender coraggio.

- Strano che vi sia sfuggito questo particolare…rispetto a tutto quello che avete scoperto, pensavo che ci foste arrivati che io Richard Casablanca sono il carissimo cugino di Liam Fitz Patrick…- disse Richard. I tre amici lo guardarono stupiti.

- Quindi quando Dick ci provava in prima liceo con Molly Fitz Patrick, in realtà ci provava con sua cugina – disse ridendo Logan, forse anche un po’ per stramattizzare la situazione. Veronica però gli tirò immediatamente una gomitata.

- Quindi aiutate i Fitz Patrick solo per un motivo di sangue?? – chiese Veronica

- Si e no…diciamo che noi siamo sempre stati più o meno in affari, anche quando io non ero ancora un ricercato… loro allora mi facevano dei favori, quando avevano bisogno di soldi, ora io faccio la stessa cosa.  Lavorando per loro ho cibo, suite, e viaggi nelle più belle città gratis, e riesco a scampare alla polizia finché non cadranno tutte le accuse di frode ecc su di me…-

- Papà non c’è modo per vederci più spesso, per sentirci più spesso? Da quando ho perso Cassidy della famiglia non mi è rimasto più nessuno. Io non sono stato un buon figlio e tu non sei stato un buona padre, ma adesso vorrei che qualcosa cambiasse – disse Dick, che oramai era in lacrime. Veronica era impressionata da quella scena…Non aveva mai visto Dick piangere. Nessuno forse l’aveva mai visto piangere, se non Logan i primi giorni di college…

- Mi dispiace figliolo…vedrai che cercherò di fare il possibile – disse ormai anch’esso commosso abbracciando il figlio. Veronica guardava intenerita la scena, quando d’un tratto gli venne in mente le sue ragioni, per le quali aveva bisogno di parlare con Richard… aspetto ancora qualche secondo e poi riprese parola

- Scusate se disturbo questo momento di riunione, ma c’è un altro motivo per il quale io in verità sono qui…cioè oltre al fatto di ritrovarvi per piacere di Dick, avrei un paio di cose da chiedervi riguardo a chi ogni mese vi versa i soldi sul vostro conto: vostra cugina July –

- Cosa vuoi sapere su di lei Veronica? – chiese preoccupato Richard. Si capiva subito che lui sapeva qualcosa…Veronica strinse la mano a Logan e dopo aver preso fiato, riprese a parlare

- Più che di lei vorremmo sapere di sua figlia Summer –

- Cosa volete da lei?? –

- Papà smettila. Tu sai benissimo che qualcuno ha cercato di far fuori Veronica e che i mie a quanto pare “zii” siano dentro a questa storia- disse serio Dick

“Cavoli, è un mio miraggio, una mia incomprensione o Dick sta alzando la voce contro suo padre, per me?? La vita è proprio strana….”

- Cosa volete sapere?- chiese serio Richard

- Adesso ho capito da chi ho preso la mia demenza. Papà hai fatto un abbonamento a “domande coglione”?? – disse con aguzzo sarcasmo Dick. Veronica e Logan a stento trattenevano le risate:  non avevano mai visto Dick così.

- Ecco noi vorremo sapere tutto ciò che lei sa sull’argomento. È importante – disse con un velo di supplica Veronica. Richard la guardò tristemente.

- Ragazzi, mi spiace,io potrei dirvi tutto quello che volete…ma…ma non me la sento, affari e segreti troppo grandi ci sono dietro a questa storia –

- Papà stai scherzando?? Stanno cercando di uccidere Veronica senza nemmeno un motivo e tu non ci vuoi dire niente?? – continuò imperterrito Dick

- Niente viene fatto senza un motivo… e la morte di Veronica un motivo per qualcuno ce l’ha…e anche bello grosso –

- La prego sia più chiaro…ci dica la verità…- chiese sta volta supplichevole Logan

“Casablanca non demorde…nulla lo scioglierebbe tanto da dirci quel che sa…o almeno non la mia vita…aspetta ho ancora un’ultima carta da giocare”

- Se non lo vuole fare per me, lo faccia almeno per i miei figli – disse d’un tratto Veronica. Richard dallo sguardo perso nel vuoto si voltò immediatamente verso Veronica. Era stupito.

- Questo vuol dire che…-

- Che se muoio io, muoiono anche due piccoli bambini innocenti che non hanno avuto occasione ancora di vedere il mondo…adesso mi capisce perché mi serve il suo aiuto e perché non ho tempo di cavarmela da sola?? – disse sicura di se Veronica. Oramai aveva capito di aver colpito Richard.

- Veronica ricordati dopo questa storia di non pestare più i piedi a chi è più potente di te, perché nonostante un’apparente tua vittoria alla fine il passato torna a galla e si vendica – disse tutto d’un fiato l’uomo nessuno dei tre amici capiva.

- Che cosa mi sta cercando di dire?? –

- Che i propri nemici non muoiono mai, e tardi o prima tornano con la propria vendetta-

- La prego sia più chiaro – disse nervoso Logan

- Ditemi, cosa avete scoperto sul caso?? – chiese l’uomo

- Poco e niente…solo che la bambina che ha portato nella suite di Logan alcune minacce e che ha commissionato a un ragazzino di uccidermi è figlia di July Anthony, anzi oramai nuovamente July Fitz Patrick, e che suo padre non è l’ex marito di vostra cugina…suo padre è qualcuno di abbastanza potente da poterla mantenere e non creare disgusto alla pronuncia del suo nome da parte di vostro cugino Liam…Avevamo sinceramente più di una volta sospettato di lei, ma l’abbiam scartata dopo che abbiam scoperto che lei non è Zero negativo come gruppo sanguineo…-

- Sicuramente avete pensato di controllare la lista di tutti i Zero negativo di Neptune vero?? –

- Certo –

- Che possibile uomo potente avete trovato su quella lista?? –

- Nessuno –

- Sicura?? – chiese insistente Richard. Veronica aveva ancora la mente nel completo vuoto…non riusciva a capire dove l’uomo voleva andare a parare. Pensava e pensava, quando Logan interruppe i suoi pensieri con due sole parole che la congelarono.

- Mio padre –

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Capitolo 22
*** La verità ***


Flash Back

 

- Mio padre -

- Ce ne è voluto perché c’arrivaste…- disse con un sarcastico sorriso Richard

- No, questo non è possibile…Aron è morto…morto mentre Logan mi salvava la vita dalla pistola puntata contro da Cassidy…è morto…lui deve esser morto…- iniziò a dire con voce tremante Veronica…Aveva il terrore dipinto nei suoi occhi.

- Morto…come no…tutte balle…Aron Echolls è vivo e vegeto e sta cercando la sua vendetta contro chi ha portato la sua immagine alla deriva, contro chi gli ha fatto perdere 12 mesi della sua vita dietro le sbarre, contro chi adesso l’ha costretto a nascondersi…-

- Summer?? – chiese con voce seria Logan

- Diciamo pure che è la tua sorellastra… è il frutto di una relazione clandestina tra mia cugina e tuo padre 10 anni fa… Quando Aron ha scoperto che July era incinta, sapendo che era sorella di Liam, ha deciso di mantenerla e farsi bello agli occhi della famiglia Fitz Patrick… Liam come poteva non esser contento di avere una nipote mantenuta da una star del cinema??-

- Aron è morto!! – disse Veronica alzandosi dal divano. La ragazza era in panico non capiva più niente…Logan le si avvicinò e l’abbracciò per tranquillizzarla…

- Come fai a dirlo con tanta sicurezza? L’hai visto nella bara?? Hai visto il suo cadavere?? – chiese imperterrito Richard

- Lamb l’ha  ritrovato morto in una delle suite del Neptune Grand, la stessa sera che vostro figlio Cassidy si è suicidato…e poi Logan è stato pure al funerale e…-Veronica non fece finire la frase che Logan l’interruppe con una frase inaspettata

- …e ho visto la bara, ma non il suo corpo…- Veronica a quella frase si allontanò dal ragazzo

- Stai scherzando Logan…- chiese con voce tremante

- No, è vero Veronica, al funerale c’ero anch’io – disse Dick – la bara era chiusa…-

- Ma ti avranno fatto riconoscere il corpo?? Lo fanno sempre…- continuò la ragazza

- Volevo, ma Lamb disse che non ce ne era bisogno…mio padre era una star del cinema, non serviva riconoscerlo…-

- Si, ma quando uscivamo dall’hotel stavano portando via un cadavere coperto da un telo bianco…cos’è c’era un manichino sotto quel telo?? In verità era tutta una beffa?? –

- No Veronica…quella sera qualcuno morì veramente…Aron sapeva che i Kane si sarebbero vendicati sicuramente in qualche modo della sua libertà, quindi decise di contattare una sua vecchia conoscenza, Tom Lintmoor controfigura di Aron in parecchi film…Gli ha chiesto di venire all’Hotel quella sera e di passare la serata nella sua suite…il poveretto non sapeva a cosa andava incontro e puff…è morto in silenzio senza poter nemmeno difendersi e rendersi conto che stava per morire…chiunque abbia sparato quella sera a Tom non si è accorto dell’errore, perché ha sparato da dietro, senza guardare in faccia chi stava ammazzando – disse Richard – Veronica, questa storia è stata ben taciuta e pianificata da tante persone…Lamb, medici, i famigliari di Lintmoor…tutti Ben pagati per far tacere il tutto- Veronica no riusciva a credere a ciò che aveva appena sentito…ciò che per lei il vile passato da dimenticare, ora era tornato più vivo che mai…

 

Fine Flash Back

 

Era Lunedì mattina e i tre amici erano già sul volo di ritorno per Neptune…

Veronica guardava fuori dal finestrino, e immersa nei suoi turbolenti pensieri ascoltava come sempre il suo fidato I-pod. Logan notò gli occhi immersi nel vuoto di Veronica e notando il titolo della canzone che la schermata dell’I-pod rifletteva decise di distrarla un attimo dalle sue cupe meditazioni.

- Vedo che stai ascoltando la nostra canzone…-  disse lui teneramente togliendole una cuffia dall’orecchio. Veronica abbozzò un sorriso.

- La nostra canzone?? E da quando?? – chiese curiosa la ragazza

- Come?? Me lo ricordo io che ero ubriaco e non te lo ricordi tu?? – disse il ragazzo ridente

- Logan, non ho la minima idea di cosa tu stia parlando…-

- “I Hears the Bells” è la canzone con la quale mi ero dichiarato a te la sera del ballo dell’ultimo anno…quando giunsi alla conclusione che per tutto l’anno io ho finto d’odiarti, quando invece no facevo altro che amarti…la sera in cui ho capito che la nostra è una storia Epica…difficile, ma Epica…- Logan volle continuare la frase, ma Veronica non gli dette il tempo

-…perché nessuno scrive canzoni su delle tranquille storie d’amore…Hai ragione, mi ero scordata che questa è la NOSTRA canzone – disse finalmente con un sincero sorriso sul volto – Hej, aspetta un attimo…come fai a ricordartelo?? Quando la mattina dopo il ballo io sono venuta a te a dirti che non ti volevo perdere e che avevi ragione su quello che avevi detto la sera prima, tu mi dicesti che di quella sera avevi dei ricordi molto annebbiati…tanto che ti sei ritrovato nuovamente a letto con Kendall…- disse perplessa la ragazza

- Dopo che mi sbronzo riacquisto la memoria a poco a poco…di mattina non mi ricordavo niente, ma con il passare dei giorni mi sono ricordato di ogni singola parola che t’ho detto quella sera – disse il ragazzo baciandola. Veronica sorrise nuovamente.

- Come stai?? – chiese d’un tratto il ragazzo. Dal volto della ragazza scomparve nuovamente il sorriso e si girò nuovamente verso il finestrino.

- Uno schifo…Ho sempre saputo che Neptune era una città corrotta e piena di segreti, ma non pensavo arrivasse a tanto… - disse con rabbia Veronica.

Veronica si girò nuovamente verso Logan,  e notò che anche nel suo sguardo c’era una vena di paura e tanta rabbia. Veronica non ci aveva ma pensato prima, ma anche per Logan doveva esser stata dura scoprire che suo padre era ancora vivo…

- Logan mi spiace…- disse Veronica a fil di voce, ma Logan la interruppe

- E di cosa?? Mica è colpa tua se l’uomo che mia ha picchiato fino al giorno in cui con è finito in prigione, che ha ucciso la mia ragazza e che ci ha fatto pure sesso insieme, che ha fatto suicidare mia madre, che ha mandato in ospedale tuo padre, che ha cercato d’uccidere anche te prima di esser arrestato e che ora ci vuole riprovare, è vivo e vegeto ed è protetto da un quarto dei cittadini di Neptune…- Logan aveva tanta rabbia nella sua voce…e di questo si sentiva uno schifo, perché invece di aiutare a star meglio Veronica, la stava caricando anche dei suoi problemi.

“Sono proprio una sciocca… qui non sono l’unica a starci di merda per sta storia…anche Logan sta soffrendo e io facendo la ragazzina depressa non l’aiuto…sono propria una scema”

Logan notò la preoccupazione negli occhi di Veronica nei suoi confronti, quindi sorrise e la baciò dolcemente

- Veronica devi stare tranquilla…io sto bene…sono semplicemente preoccupato per te, ma vedrai che ne usciremo da questa situazione…ne usciremo insieme. D’accordo?? -

Veronica sorrise e ricambiò il bacio. Prese una delle cuffie che aveva alle orecchie e la mise nell’orecchio. Prese in mano l’I-pod e schiaccio Play. Partì nuovamente la canzone che stava ascoltando prima “I Hears The Bells”.

- Se è la nostra canzone, non vale che l’ascolti solo io –

 

Erano le tre del pomeriggio. Logan e Veronica erano nella suite insieme a Kheit e gli avevano appena finito di raccontare tutto quello che avevano scoperto. Kheit era rimasto impassibile…non aveva fatto nessuna forma di scenata o di nessuna forma di maledizione contro Aron, Lamb, e tutti quelli che erano coinvolti in sto casino, ma Veronica sapeva bene che quella era il suo modo di fare, e che molto probabilmente Kheit dentro era sconvolto…

- Quindi adesso cos’avresti intenzione di fare Veronica?? – chiese preoccupato il padre. Veronica lo guardò perplessa…non aveva la minima idea di cosa fare

- Papà, ma che ne so…comunque qualcosa dovrò pur fare…non posso aspettare mica che m’ammazzino o che per puro caso volendo ammazzare me faccino fuori qualcuno di voi…- rispose la ragazza.

- Ascoltami Veronica, qualsiasi cosa decida di fare, non azzardarti a fare di testa tua…avvertitimi immediatamente…Ora scusate, ma devo proprio scappare. Ci sentiamo stasera ragazzi – Kheit si avvicinò a Veronica e la baciò sulla fronte, salutò Logan e si diresse verso la porta della suite, quando d’un tratto si girò.

- Vi siete goduti almeno un poco sta vacanza?? –

- Certo – risposero in coro i due ragazzi. Kheit sorrise e uscì, lasciando Logan e Veronica nuovamente soli. Tutti e due si buttarono sul divano.

- Dov’è Dick?? È da quando siam tornati che non lo vedo più – chiese perplessa Veronica

- Ha detto che andava a cavalcare qualche bella onda come solo in California esistono-

- Adesso si spiega tutto…- disse ridente la ragazza

- Ascolta, credo che dovrebbe intervenire oramai solo la polizia in sta faccenda…lascia che sia tuo padre a occuparsi adesso del caso – disse serio il Logan. Veronica lo squadrò immediatamente.

- Tu stai scherzando?? Se intervenisse la polizia, interverrebbero immediatamente anche i media e sarebbe facile per Aron scappare sapendo già che la polizia lo vuole prendere…non credi??-.

- Bhe, scusa tu cosa avresti intenzione di fare?? – chiese preoccupato Logan – andare magari da sola direttamente nella tana del lupo?? –

- Perché no? Tanto sono io la diretta interessata a tutta sta storia..tuo padre vuole me, nessun altro –

- Cacchio passare le vacanze con Dick t’ha rincoglionito così tanto?? Ma sai cosa stai dicendo?? – Logan aveva alzato notevolmente la voce

- Scusa tanto se non ci sono altri modi per concludere sta brutta avventura – ribatté Veronica iniziando a gridare anche lei

- A bhè certo, perché se tu non fai tutto da sola non sei contenta…meglio andare da soli a morire che insieme alla polizia con qualche speranza in più di sopravvivere…- disse Logan alzandosi in piedi e iniziando a girare per il salotto

- Ti ho già detto perché non voglio la polizia…causerebbe solo più problemi –

- Veronica non è più Lamb lo sceriffo… per la miseria è tuo padre!! Se non ti fidi lui come fai a fidarti degli altri?? –

- Non ho mai detto che non mi fido di lui Logan!... non mettermi in bocca parola che non ho detto. Ho detto solo che la polizia in questo caso non ci sarebbe utile…-

- Non ti permetterò di andare lì da sola…- disse Logan abbassando finalmente il tono della sua voce

- Logan!! Se qualcuno verrà con me rischia d’esser fatto fuori non lo capisci?? Meglio morta io che tutti voi a causa mia –

- Madonna Veronica ma ti senti?? Senti le stronzate che stai sparando?? – Logan aveva nuovamente ripreso a gridare

- Logan per la miseria…non c’è altro modo con tuo padre. Dovremo per forza incontrarci faccia a faccia e chiudere la partita…uno dei due finirà male e se per puro caso quella sarò io, Liam o tuo padre non vorranno testimoni…quindi o mi porto dietro qualcuno bravo a correre o non mi porto nessuno. Non sopporterei mai di sopravvivere avendo magari l’immagine di te, che per coprirmi da un colpo di pistola, ti accasci a terra morto…non potrei sopportarlo…- gridò la ragazza alzandosi anch’essa dal divano

- E come potrei sopportare io saperti chissà dove con una pistola puntata alla tempia?? Come potrei sopportare io la tua morte?? Veronica io ho paura!!–  ammise infine Logan

- Pensi che io non ne abbia?? -ribatté a bassa voce Veronica. Logan non ebbe più le forze di risponderla, e la lasciò andar via dalla stanza.La ragazza diresse infatti in camera e si chiuse dentro, sbattendo la porta…

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Capitolo 23
*** Ki non muorte si rivede ***


Veronica era seduta in macchina, poco distante da quello che era il quartier generale dei Fitz Patrick…Sola e immersa nei suoi pensieri con solo la compagnia di Anthony Kids  e la sua “Dosed”… buffo pensare che anche quella canzone, come tante altre, a Veronica ricordava Logan…forse perché la prima volta che l’aveva sentita alla radio era con lui, l’estate prima del college…

 

Flash back

 

Veronica era a prua e contemplava il panorama: era il tramonto. Si sentiva un poco come Rose in Titanic, e non aspettava altro che il suo “Jack” venisse da lei…

- Sai questa scena fa tanto Titanic…tu a prua che osservi il tramonto, io che arrivo da dietro…- disse scherzoso Logan avvicinandosi a Veronica.

- Sai, è proprio quello che ho pensato anch’io…- disse lei baciandolo

- Quindi se adesso io ti dicessi di chiudere gli occhi, di aprire le braccia, salire sulla barriera e fidarti di me, tu lo faresti??- chiese ridente il ragazzo

- Facciamo così, se adesso accendi la radio, e danno “My heart will go on”  farò tutto come Rose nel film – disse ridendo Veronica. Logan la guardò malizioso e si fiondò sulla radio che era appoggiata poco distante: l’accese e…

 

“In you a star is born
You cut a perfect form
Someone forever warm
Lay on lay on lay on lay on
Lay on lay on lay on lay on”
 
- Mi dispiace Logan…niente da fare…questa non è mica la colonna sonora di Titanic…anzi che canzone è?? Nuova??- disse con finto dispiacere la ragazza
-L’ultima dei Red Hot: “Dosed”…dai non possiamo rifare la scenetta di Titanic con questa canzone di sottofondo?? Dai non è male…- 
- No,…però possiamo farne una tutta nostra di scena storica, anche perché tu a Leonardo Di Caprio non ci assomigli molto…- disse divertita Veronica
- Bhè senti chi parla, la fotocopia di Kate Winslet…vi assomigliate soprattutto per l’altezza… tutte e due così alte – disse sarcastico Logan
 
Fine Flash Back
 
…oppure erano i semplici sensi di colpa, che ad ogni cosa che Veronica vedeva e sentiva, le ricordavano Logan…
 
Flash Back
 
Veronica era in camera, distesa sul letto e piangeva…piangeva, perché non aveva più le forze di fare altro, e forse stimolata anche dagli ormoni della gravidanza non riusciva a smettere.
Logan entrò silenziosamente in camera e si sedette sul letto accanto a lei…
- Veronica mi dispice…- disse a fil di voce il ragazzo. Veronicano non disse parola, ma soltanto lo abbracciò. Si distesero tutte e due sul letto, l’uno accanto all’altro e così si addormentarono.
Qualche ora più tardi Veronica riaprì gli occhi e guardando l’orologio al polso notò che oramai erano le 21.30…Si sedette più comodamente e notò che Logan era ancora immerso nel mondo dei sogni. 
“ Cavoli dorme così dolcemente…sembra un bambino. Se mi lascassi accompagnare da lui dai Fitz Patrick, il primo a rimetterci sicuramente sarebbe lui…Cavoli, non mi lascerà mai andare da sola. C’è solo un modo per fare a modo mio…”
Veronica si abbassò verso Logan e gli diede un leggero bacio sulle labbra. Si alzò dal letto, e prese la sua borsa che era ancora lì sul pavimento. Si avviò verso la porta della camera
- Mi dispiace. Ti amo…- sussurrò Veronica e poi uscì silenziosamente dalla suite.
 
Fine Flash Back
 
Veronica spense finalmente la radio, uscì dalla macchina e si diresse verso il locale.
“Se mai uscirò viva da sta storia, credo che Logan e papà mi uccideranno con le loro mani per aver voluto fare tutto di testa mia…”
Teneva la borsa stretta al suo fianco e mano a mano, si avviava verso il retro bottega del negozio. L’ultima volta che era passata da lì, come Logan le aveva ribadito più volte negli ultimi giorni, aveva rischiato di ritrovarsi un tatuaggio in faccia…Allora aveva avuto una paura tremenda, ma adesso non riusciva a descrivere quello che provava . Non era vera e propria paura, forse perché infondo si aspettava che potesse accadare di tutto.
Poco prima che riuscisse a giungere all’entrata del locale dei Fitz Patrick vide uscire dalla porta una ragazzina in lacrime seguita da Liam. Veronica si nascose dietro un cassettone.
- Non è possibile…volete rovinarmi la vita…tua e mio padre! Prima Felix, adesso non vi va bene nemmeno Arthur…- gridò la ragazza. Veronica in quella frase subito riconobbe Molly
- Smettila di frignare… Lo facciamo solo per il tuo bene. Comunque accontentati di esser stata avvisata questa volta. Decidi tu: o lasci il tuo caro Arthur o avrai un altro Felix sulla coscienza…- rispose bruscamente Liam, che dopo quella frase rientro nel bar tutto scazzato sbattendo la porta. Veronica vedendo Molly in quelle condizioni, capì che le sarebbe stata piuttosto utile…
- Molly…Molly…- bisbigliò Veronica in modo da ottenere l’attenzione della ragazza
- Veronica Mars?? – chiese a bassa voce e piuttosto incredula Molly – Che ci fai qui?? Non è sicuro per te…rischi grosso – disse infine la ragazza. Veronica fece cenno a Molly d’avvicinarsi. 
- Ti prego Molly ho bisogno del tuo aiuto…so tutto…Di July, Richard Casablanca, Summer e di Aron…so che è vivo e so che siete voi a nasconderlo… - disse frettolosamente Veronica.
- Come posso aiutarti?? – disse preoccupata la ragazza. Era diventata molto più cordiale con Veronica da quando le aveva chiarito chi fosse stato a uccidere il suo ragazzo.
- Ho bisogno d’incontrare Aron. Da sola…in modo che tuo zio o chiunque altro della tua famiglia non possa interferire tra noi due…-
- Fatti trovare tra 30 min al vecchio capannone dei motociclisti…-
Veronica annuì alla frase della ragazza, ma poco prima che Molly riuscisse a dirigersi verso il locale Veronica la fermò ancora un’istante.
- Molly, se andrà tutto bene, cercami e troverò un modo per farti scappare insieme al tuo ragazzo – disse sorridendo dolcemente. A Molly s’illuminarono gli occhi
- Grazie…- disse a fil di voce, ed entrò nel locale.
Passarono solo pochi scecondi, che però Veronica si ritrovò una mano sulla bocca.
La ragazza non riuscì nemmeno a muovere un solo muscolo, tanto era nervosa, ma bastarono solo 6 parole pronunciate dal ragazzo che era dietro di lei per rilassarla immediatamente.
- A quest’ora saresti già morta…- disse il ragazzo. Veronica si girò lentamente verso di lui, ma già pronta a ribattere
- E tu non dovresti esser qui…ti avevo lasciato che eri più che addormentato…come hai fatto a trovarmi?? – chiese curiosa e un pochetto infastidita la ragazza.
- E me lo chiedi pure?? A te ti si è proprio fuso il cervello…avevamo appena litigato sul fatto che volevi venirtene qui tutta sola…mi addormento con te tra le mie braccia e mi svegliò che non sei nemmeno più in suite – disse leggermente incavolato Logan
- Cavoli, hai fatto 2 + 2…allora la Mc Larens l’ultimo anno si sbagliava su di te… non sei niente male in matematica…- disse ridente la ragazza. Logan la squadrò immediatamente
- No, ma dico. Ti sembra il momento di scherzare?? –
- A quanto pare, sembra che ci siamo invertiti i ruoli…-  disse Veronica prendendo il ragazzo per mano. Lo trascinò fino alla macchina.
- Dato che siamo a due macchine, torniamo separti…- disse lei cercando d’aprire la propria macchina. Logan si avvicinò a lei e laguardò seriamente.
- Lascia qui la macchina di tuo padre, torniamo all’hotel con la mia, e domani vengo a prendere questa. Ok?? – 
- Lasciare qui la macchina di papà?? Non se ne parla…me l’ha affidata – disse la ragazza cercando di sviare sospetti…Logan oramai aveva capito che Veronica non voleva affatto tornare in Hotel…
- Veronica ho sentito cos’ha ti ha detto Molly… tra mezz’ora al vecchio capannone dei motociclisti-
- Logan devo andarci…così finiremo questa storia!! – 
- Vengo con te… o così o niente- Veronica guardò Logan con aria di sfida…avrebbe voluto gridargli dietro, dirgli che se lo poteva scordare, ma sapeva che non sarebe valso a nulla…l’avrebbe seguita anche senza che ella potesse dire o fare qualcosa
- Guida tu…andiamo con la tua… - disse rassegnata la ragazza. 
Una volta saliti in macchina e acceso il motore i due ripresero a parlare…
- Sei consapevole che tuo padre ci ucciderà per questo, vero?? – disse serio, ma anche un po’ divertito Logan. Veronica accese lo stereo e ribattè
- Se non lo farà prima il tuo…- disse con sarcasmo.
Logan la guardò serio, ma vedendo il suo volto più rilassato del previsto, non potè che sorridere.
- Stai bene?? – chiese lui a fil di voce
- Sì, perché so che questo incubo, comunque vada, tra poco finirà…- disse lei guardando il mare fuori dal finestrino.
Erano passati appena pochi minuti da quando erano partiti, e avevano quindi ancora tempo x arrivare al capanno
- Logan fermati. Accosta qui - disse la ragazza misteriosamente
Logan non esitò a fermasi, e appena si furono accostati Veronica corse via dalla macchina verso la spiaggia. Il ragazzo non potè far altro che rincorrerla.
Iniziarono a giocare, senza mai dire nulla sul perché lo stessero facendo… Semplicemente si rincorrevano per la spiaggia come due cretini. D’un tratto però, Logan raggiunse Veronica e insieme cascarono x terra. I due iniziarono a baciarsi dolcemente…
- Perché?? – chiese d’un tratto Logan
- Perché ti amo rimbambito – disse ridendo la ragazza. 
- Veronica, seriamente…- disse lui con toni più seri
- Perché qualunque cosa succeda, e non dico questa sera, non dico domani, ma che ne so tra quarant’anni, quando uno di noi due creperà finalmente di sana e pura vecchiaia, dovremmo venire qui, perchè questo sarà il nostro luogo dove potremmo pensare solo a noi e del fatto che nonostante le brutte cose che ci succedono, noi ci siamo saputi divertire, come pochi minuti fa rincorrendoci come due galline per la spiaggia…- disse teneramente
- Si in effetti, saremmo stati degli ottimi attori x “Galline in fuga”, peccato che fosse un cartone …- disse con toni scherzosi Logan, poi la baciò di nuovo – X venire qua dovranno essere solo cose brutte?  -
Veronica non rispose, sorrise, baciò Logan e si rialzò, nuovamente diretta verso la macchina. Poi d’un tratto si voltò verso Logan, che stava tornano più lentamente verso la macchina, e gridò.
- Quando vorremo…-
 
Poco più tardi i due ragazzi erano in macchina davanti al capannone.
- Allora io devo entrare assolutamente da sola…Tuo padre non deve sapere che tu sei con me. Nasconditi da qualche parte, in modo che lui non ti veda, e non uscire a meno che non sia strettamente necessario… e per necessario non intendo farti sparare al posto mio, ma solo distrarlo in qualche modo, ribadisco non facendoti sparare, …- disse seria la ragazza
- Si mamma…farò il bravo bambino – disse sarcastico Logan, poi si fece più serio – Mi raccomando, non fare troppe cazzate e sta attenta – Veronica gli sorrise e dopo un veloce bacio uscì dalla macchina. Logan la seguì cautamente e in pochi minuti tutti e due erano dentro al capanno. Veronica stava attraversando l’enorme stanzone…buio, freddo, metteva i brividi…Logan aveva tutto il tempo gli occhi fissi su di lei, cercava di capire da dove potesse arrivare suo padre, quando d’un tratto, però, si sentì una pistola puntata alla tempia.
- Chi non muore, si rivede, ne figliolo?? –
Scusate x la lunga attesa ma ero quasi certa di aver pubblicato già qst capitolo...hoj bhò...domani poserò il proximo...thx ancora dei commenti un kiss

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Capitolo 24
*** Ultime parole ***


Logan non ebbe coraggio di fiatare…sentire la sua voce dopo tutto quel tempo gli dava i brividi…

- Cos’è non saluti nemmeno il caro tuo papà… come mai non salti di gioia e non mi abbracci dicendo “Che bello mio pdre è ancora vivo?? – disse con voce roca Aron

- Sai, anche se volessi, non mi sarebbe tanto comondo con una pistola puntata alla testa…- rispose con sarcasmo il ragazzo

- Come sei freddo…dovresti per ora esser contento che è puntata su di te, che non sulla tua bella ragazza…sai da qui le potrei sparare tranquillamente…la visuale è ottima –

- Lascia stare Veronica – ribatté immediatamente freddo Logan

- Tranquillo…non ci sarebbe gusto a ucciderla da qui. Non avrebbe nemmeno il piacere di vedere in faccia il suo assino…- disse con una risata malefica Aron.

- Non ci provare, brutto bastar…- Logan cerco di girarsi verso il padre per tiragli un cazzotto, ma Aron lo bloccò immediatamente

- Hej, Logan…calmino…ti devo ricordare che hai una pistola puntata contro…-

 

Veronica continuava a girarsi su se stessa al centro di quel grande capanno. Ora come ora aveva paura, perché non aveva la minima idea da dove potesse spuntare Aron… l’unica cosa che forse un poco la rassicurava, era il fatto che Logan da qualche parte nel capannone era lì a guardarla…

Tutto sembrava apparentemente tranquillo quando d’un tratto Veronica sentì uno sparo…si girò subito nella direzione da cui era provenuto il rumore, e lì nel lato est del capanno Aron Echolls, con la pistola ora nuovamente puntata alla tempia di Logan la guardava divertito… Veronica non mosse un muscolo, doveva stare attenta, non poteva permettere che in questa storia ci rimettesse anche Logan…

- Veronica Mars…quanto tempo…è un piacere rivederti. Come va la vita?? – chiese malignamente l’uomo mentre si avvicinava sempre più verso la ragazza.

- Diciamo che andrebbe meglio se non stessi puntando una pistola alla testa di tuo figlio… - rispose seria

- Uhuhu…come sei fredda Veronica. Se fossi una brava fidanzata adesso saresti qui in ginocchio davanti a me, in lacrime a pregare che io lasci Logan…- Disse ridente Aron. Veronica continuava a esser impassibile, mentre Logan non aveva avuto ancora l’occasione di potersi aggiungere alla conversazione tra suo padre e la ragazza.

- Si vede che forse non lo sono…Comunque vada lascialo andare. Lui non centra, se te la devi prendere con qualcuno allora prenditela con la persona giusta, ma lascia stare lui – disse fredda lei

- Veronica, non sparare cazzate!! – urlò Logan prima che Aron gli tapasse nuovamente la bocca

- Figliolo ti sei scelto una persona proprio altruista…fortuna che niente ancora mi lega a lei…solo quel anello al dito…- disse con disprezzo l’uomo

- E qui ti sbagli…teoricamente oramai siamo a tutti effetti parenti… sai aspetto due gemelli da tuo figlio…- disse con sorriso di sfida Veronica. Aron a quelle parole rimase incredulo…Dallo stupore abbassò temporaneamente la pistola che puntava su Logan,  e il ragazzo non si lasciò perdere l’occasione d’agire. Diede un calcio agli stinchi del padre, il quale dal dolore mollò la presa del figlio, che subito corse verso Veronica. Fecero per scappare, però Aron sparò nuovamente un colpo in aria. I due ragazzi immediatamente si fermarono, ciò nonostante, Logan nel frattempo ebbe il tempo di prendere la pistola che Veronica aveva nascosto nella propria borsa, e la puntò verso il padre.

- Adesso almeno siamo pari…- disse Logan nascondendo Veronica dietro di se.

- Bhe e questo cosa ti da?? Spari tu sparo io, e uno dei due ci resta secco in qualche modo…-

- Bhè, allora fammi il favore di sparati da solo…- disse con odio Logan

- Cavoli, odi così tanto tuo padre, da chiedergli di uccidersi da solo?? –

- Come dire…mi hai picchiato per anni, La mamma si è suicidata per i tuoi continui tradimenti, hai ucciso la mia prima ragazza e stai cercando d’uccidere adesso anche Veronica…prova a fare due  + due e forse capirai perché non ti amo –

- Comunque vada io rimango sempre tuo padre…spostati figliolo, non sei tu che voglio vedere morto…- disse Aron

- Scordatelo…se vuoi Veronica dovrai prima passare sul mio cadavere –

- No, Logan…non provocarlo…non dire stronzate – supplicò sotto voce Veronica

- Tra me e te a quanto pare oggi facciamo a gara tra chi la dice più grossa – disse a toni scherzosi e a bassa voce il ragazzo, si vedeva lontano un miglio che era nervoso, ma voleva sdrammatizzare, forse per tranquillizzare la ragazza.

Aron a sorpresa gettò la pistola a terra e iniziò a incamminarsi verso i due ragazzi. Logan nonostante tutto rimase impassibile, e continuò a tentere la pistola puntata sul padre. Aron si fermò a distanza di massimo un metro dal ragazzo e iniziò a fissarlo.

- Tu non avresti il coraggio di uccidere tuo padre…-

- Hai ragione…forse non avrei coraggio, perché io a differenza tua non sono un assassino. Ma potrei sempre colpirti in modo da farti svenire e farti riprendere i sensi solo in gattabuia…- 

- Come sei ottimista…pensi che senza che io me ne possa accorgere, tu saresti capace di colpirmi?? Ti sopravvaluti Logan –

Il ragazzo guardò torvo il padre, ma prima che egli se ne potesse accorgere, Aron tirando un calcio alle caviglie di Logan, era riuscito a far cadare il ragazzo e sottragli la pistola tirandone fuori un’altra di sorpresa.

- Figlio avresti dovuto guardare di più i miei film, così ti saresti ricordato che il cattivo ha sempre due pistole a portata di mano…-

- Brutto figlio di puttana…- disse bisbigliando Veronica, ma l’uomo s’accorse delle sue parole…

- Non mi pare il momento adeguato di insultarmi…sai ho una pistola puntata contro di te e una contro il tuo ragazzo…-

- Allora sparami…è quello che vuoi, perché non l’hai ancora fatto?? – disse fredda la ragazza. Nonostante il suo distacco però, Veronica dentro stava morendo..morendo di paura.

- Che gusto ci sarebbe a spararti senza farti soffrire nemmeno un pochino…sai speravo venissi con tuo padre, almeno uccidendo prima lui, avrei potuto vedere il dolore nei tuoi occhi…allora si che ci sarebbe stato gusto…con Logan invece…cavoli, non mi va di sprecare il mio sangue…- disse con rammarico L’uomo…

- Risparmiati papà…Cosa hai fatto tutte le volte che mi hai preso a cinghiate??  Pensi che non perdessi sangue??– disse con disprezzo Logan

- Ognuno cresce i figli a modo proprio…quello era il mio modo di farti crescere –disse freddo Aron

- Certo, tuo figlio non mangia il pranzo via a picchiarlo, tuo figlio fa una bravata giù con le cinghiate… questo non si chiama “modo di far crescere i figli”, questo si chiama violenza sui minori. Solo per questo valeva la pane di vederti dietro le sbarre – disse con odio Veronica. I suoi occhi si iniziarono a riempire a mano a mano di lacrime…

Quando Lily era ancora viva, Logan e Veronica non erano altro che semplici amici, ma c’era qualcosa che Veronica conosceva di Logan all’insaputa dell’amica…

 

Flash back

 

Era un calda sera d’estate, e come al solito Veronica si trovava a casa dei Kane. Lei e Lily erano in salotto a guardare un vecchio film di James Bond e non facevano altro che ridere.

- Madonna, ma da dove l’hai tirato fuori sto film?? C’è ancora Shan Connery come protagonista!!-

- Lo trovato tra le vecchie cassette di Celeste…Ha dei video anche piuttosto interessanti sul collegge – disse maliziosa Lily. Veronica non ebbe tempo di ribattere che suonò il cellulare. – Cavoi, allora perché non guardiamo quelli?? Saranno sicuramente più interessanti - Veronica si alzò e appena vise il nome visualizzato sul suo display sparì dal salotto.

- Pronto Logan – disse a fil di voce la ragazza

- Veronica…ti prego…ho bisogno di te – disse stremato il ragazzo

- Dove sei??-

- Nella dependance…ti prego aiutami – Veronica chiuse immediatamente la chiamata e dirigendosi verso la porta di casa Kane urlò a Lily – Torno subito, mi sono ricordata una cosa!! –

Prese la macchina, e guidò velocemente verso casa di Logan . Arrivata dietro la sua villa scavalcò il muro del giardino e si avviò furtiva nella dependance. Quando entrò nella stanza trovo Logan sdraiato sul letto. Veronica prese il disinfettante che oramai aveva uso di tenere in borsa e prendendo le sue mani lo fece sedere, e senza che lui ribattesse gli tolse la maglietta. Si sedette in modo da potergli curare le ferite sulla schiena.

- Logan non puoi continuare così…è tuo padre vero?? E lui che ti causa queste ferite…-

- No, non è lui…- disse sofferente Logan

- Devi smetterla di mentirmi. In questo mese è già la seconda volta che mi chiami con la voce spezzata e mi preghi di venire qui. Il mese scorso stessa cosa…-

- Non l’hai detto a nessuno vero? Nemmeno a Lily?? – chiese preoccupato Logan

- No tranquillo…attento adesso potrò farti male…- disse Veronica posando il fazzoletto, bagnato di disinfettante sulla schiena del ragazzo – Perché io Logan??

- Non lo so…La prima volta che ti ho chiamato eri il primo nome affidabile della lista…Ahi!! Fai male…- disse urlando lui

- Non fare il bambino…Comunque Il primo nome affidabile?? Il mio nome in rubrica è verso la fine…hai sicuramente altri amici affidabili oltre a me…-

- Nella lista delle chiamate in uscita no…- disse gemendo il ragazzo

 

Fine flash back

 

Veronica era lì davanti a l’uomo che forse più di tutti aveva odiato al mondo. Colui che le ha portato via la sua migliore amica, colui che ha fatto soffrire per anni il ragazzo che amava, colui che più di una volta a atentato di ucciderla. Logan oramai aveva distolto lo sguardo da suo padre, e l’aveva posato su di lei. La sua dolce Veronica che ora stava piangendo a causa di suo padre. A causa di quello che gli aveva fatto nel corso degli anni. Lui inizialmente non aveva mai parlato apertamente con Veronica di questo argomento, ma egli sapeva che lei aveva sempre saputo tutto…

- Sei un semplice lurido bastardo, e non ho paura di dirtelo in faccia…-

- Hai coraggio da vendere ragazzina, ma non mi sembra che questo adesso ti possa aiutare…di pure le ultime parole…-

- Va all’inferno bastardo assassino…- disse con rabbia la ragazza

- Ti sei spercata Veronica Mars…anzi mi sento veramente onorato che le tue ultime parole le abbia dedicate proprio a me…Di pure addio a questo bel mondo – Disse infine Aron.

Questione di pochi secondi. Aron caricò la pisotla, Logan si alzò di scatto verso Veronica, poi due colpi di sparo e…

So ke dovev posarlo ieri, ma ho avuto degli imprevisti con il computer :P...cmq cercherò di sbrigarmi con il nuovo capitolo...spero vi piaccia anke qst!! kiss

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Capitolo 25
*** Tutto finito... ***


La scena che si presentava agli occhi di tutti era assurda… Aron accasciato al suolo,svenuto, dato il colpo ricevuto alla schiena da Kheit, che era entrato di nascosto pochi istanti prima delle ultime parole dell’uomo. Aveva ancora la pistola puntata, mentre guardava Veronica in ginocchio sul corpo di Logan, che per proteggere la ragazza dallo sapro mal partito di Aron, era stato ferito all’addome.

- Sei un coglione, sei un emerito cretino…lo sapevo, non dovevi venire con me, ma no, tu hai voluto fare di testa tua…sei un vero e proprio deficiente!! – urlava in lacrime Veronica cercando nel frattempo di fermare l’emmorragia.

- Guarda che così non mi aiuti a stare meglio – disse Logan con sarcasmo, nonostante il suo fil di voce – e poi meglio ferito io, che tu…se ti avessero colpito la pancia, sta volta i bambini non ce l’avrebbero fatta…- disse con fatica il ragazzo.

Kheit, mentre guardava la scena, immediatamente prese il cellulare e chiamò velocemente un’ambulanza, dopo di chè si avvicinò al corpo di Aron… Controllò il battito e poi scosse la testa. Non aveva mirato a dove spare, voleva solo fermarlo prima che potesse far del male alla sua bambina…

- Ragazzi, questa volta è finita veramente…- disse a bassa voce l’uomo. Veronica alzò lo sguardo verso di lui e lasciando un attimo Logan, si buttò tra le sue braccia…

- Ti voglio bene papà…te ne voglio veramente tanto…- disse piangendo la ragazza. Kheit la teneva stretta a se, quando notando, che Logan aveva iniziato a sputare sangue, si fiondò su di lui. Veronica guardava impietrita la scena.

- Logan cerca di sederti,  respira, respira…stanno arrivando i soccorsi, resisti - continuava preoccupato Kheit.

 

Sogno / Flash back

 

Neptune Grand, grande ballo privato di rimpiazzo per i studenti dell’ultimo anno. Tanta gente, tanta musica, ma nonostante c’era qualcuno che volle appartarsi un secondo da sola…

- Di nuovo sola? – chiese Logan avvicinandosi a Veronica

- Ovviamente – rispose lei

- Io... ehm, io ti capisco.-
- Tu?- chiese stupita la ragazza-  Anfitrione del miglior ballo privato di rimpiazzo di sempre? Sono certa che puoi trovare una svampita per te – continuò un po’ scocciata - Questa canzone mi piace moltissimo.
- Sai, mi sorprendi, Veronica. Ed essendo una fine osservatrice dell'animo umano, pensavo che leggessi le persone meglio di così. Insomma, una svampita? Non sono più così. – disse tutto d’un fiato il ragazzo. Veronica lo guardò perplessa

- Quindi, come sei ora? –

- Sai... tormentato. Da quando mi hanno spezzato il cuore.- commentò tristemente Logan

- Hannah ti aveva davvero ammaliato, eh? – disse con un falso sorrisetto Veronica
- Avanti, sai bene che non sto parlando di Hannah. Pensavo che la nostra storia fosse epica, sai?

Tu ed io – ribattè immediatamente il ragazzo

- Epica in che senso? – chiese perplessa, ma allo stesso tempo curiosa la ragazza

- Solcare anni e continenti, vite bruciate, carneficine... epica. Ma tra poco comincia l'estate, e non ci rivedremo mai più. E poi tu lascerai la città, e poi... poi sarà finita – spiegò tristemente Logan

- Logan...- cercò di ribattere Veronica, ma il ragazzo la bloccò
- Mi dispiace... per l'estate scorsa. Sai, se potessi rifarlo – iniziò a dire Logan, ma sta volta fu Veronica a fermarlo.

-Avanti. Vite bruciate, carneficine?! Pensi davvero che una relazione debba essere così difficile? – chiese perplessa la ragazza

- Nessuno scrive canzoni su quelle serene.- replicò immediatamente Logan

 

Fine Flash back

 

Veronica riaprì gli occhi e notò d’esser nella propria camera. Non ricordava molto di come fosse arrivata lì, e non capiva cosa ci facesse, ma appena realizzò quello che era successo la sera prima, corse in cucina. Quando arrivò lì, trovo suo padre dietro ai fornelli.

- Papà, come ci sono arrivata qui?? Cos’è successo a Logan?? Dov’è adesso?? – chiese con voce da panico la ragazza. Il padre sorrise e la raggiunse abbracciandola.

- Tesoro, sta tranquilla. Ieri sera, dopo quello che è successo nel capannone, quando l’ambulanza ha portato via Logan, sei svenuta, e i medici hanno consigliato che ti portassi a casa. Per quanto riguarda Logan, sta serena. Sta bene, è in ospedale, perché comunque vada gli hanno pur sempre sparato…comunque mi hanno chiamato anche sta mattina dall’ospedale e hanno pure detto che si è già risvegliato, e che quando vuoi passare da lui – disse tranquillamente Kheit. Veronica si rasserenò immediatamente, e ricambiò il forte abbraccio del padre.

- Aron?? – Chiese preoccupata Veronica

- Si vede che ieri sera avevi proprio la testa al trove…Quando ho sparato, avevo la mira a caso…mi interessava solo distrarlo da te…- Kheit fece una pausa – Ho preso direttamente il cuore…è morto sul colpo… Veronica, questo incubo oramai è finito veramente –

Veronica fece un sospiro di solievo, si scostò dal padre e si avvicinò ai fornelli.

- La colazione è già pronta vero?? Non posso perdere tempo, devo assolutamente vedere Logan – disse sorridente la ragazza.

 

Logan era perso a guardare i telegiornali…non ce ne era uno che non raccontasse di quello che era successo la sera prima. Gli veniva da ridere da come giornale per giornale, cambiasse qualcosa nella storia. Chi diceva che Veronica aveva ucciso Aron, chi diceva che l’attore si era ucciso da solo, chi adirittura diceva che l’uomo si era nascosto tutto il tempo al Neptnu Grand nella stanza di Logan. Poi, d’un tratto, la porta della stanza si aprì, ma la speranza di Logan, di vedere entrare nella camera la sua dolce metà, si spense subito: era semplicemente il dottore.

- Signor Echolls, entrando le ho tolto il sorriso…le sto talmente antipatico?? – chiese scherzando

- Si figuri dottore, pensavo semplicemente fosse qualcun altro…- disse rasserenandosi il ragazzo

- Sta parlando sicuramente della sua fidanzata vero?? Stia tranquillo, vedrà che tra poco si farà viva. Aveva bisogno di riposarsi, ha vissuto forti emozioni ieri sera – disse il dottore per tranquillizzare Logan. Il ragazzo sorrise.

- Allora dottore, spero che mi porti buone notizie –

- Certo. Allora, diciamo che ha avuto una forte emmoraggia interna ieri sera, ma arrivato in ospedale glie l’abbiamo subito bloccata. Oramai lei è fuori pericolo, diciamo che tra qualche giorno la possiamo mandare a casa, con la promessa che lei però, almeno per un mesetto e finchè non gli verranno tolti i punti, non faccia nessun tipo di sforzo fisico –

- Starò ai suoi ordini dottore – disse scherzosamente Logan, guardando il dottore, quando, da dietro la porta, un testolina bionda sbucò nella stanza, e il ragazzo distolse subito lo sguardo dal medico. L’uomo notò subito la presenza della ragazza e facendo un cenno di saluto a Logan uscì dalla camera lasciando da soli i due ragazzi. Veronica non ebbe il coraggio di parlare, corse semplicemente verso il letto del ragazzo e iniziò a baciarlo con foga.

- Cavoli, devo farmi sparare più spesso se questo è il risultato – disse malizioso Logan

- Sei un imbecille…- disse un po’ arrabbiata la ragazza – saresti potuto morire. Io come avrei potuto vivere senza di te? Come avrei potuto crescere i nostri figli senza di te?? –

- Ma smettila…non sn morto, sapevo che non sarei morto, avevo visto tuo padre dietro Aron, sapevo che lui avrebbe sparato, e poi ne sarebbe valsa la pena salvarti la vita. Il mondo non può perdere la tua bellezza – disse dolcemente Logan accarezzandole il viso. Veronica arrossì

- Adulatore…dici così solo perché non ti gridi dietro – ribatté la ragazza

- Funziona? – chiese divertito Logan

- Mhmh…ma, sai, ho proprio paura di sì…- disse maliziosa lei. Iniziò a baciare nuovamente il ragazzo, quando d’un tratto si distaccò nuovamente da lui – piuttosto dimmi come stai…la ferita??-

- Tranquilla…è tutto a posto. La ferita mica era tanto grande…hanno subito tolto la pallottola, hanno bloccato l’emmorragia e mi hanno ricucito il tutto. Almeno per un mesetto però niente sforzi fisici…- disse demoralizzato il ragazzo

- Significa niente surf per quest’estate?? –

- A quanto pare, almeno per questo mese…- disse scoraggiato il ragazzo

- Dai, pensa che almeno per tutto il mese sarai servito e riverito da me no??- disse ridendo la ragazza. Anche Logan sorrise, poi però si fece un poco più serio.

- Tu come stai? So che ieri sera non sei stata proprio al massimo…-

- L’ultima cosa che mi ricordo di ieri sera è l’immagine di tu che vomiti sangue….poi per il resto zero assoluto, mi sono svegliata di soprassalto questa mattina, non sapendo se tu eri vivo o morto…- disse tristemente la ragazza

- Mi dispiace di averti farto preoccupare…dai vieni qui – disse Logan abbracciando Veronica. Lei si strinse forte a lui.

- Ti ho sognato sta notte…- disse lei staccandosi

- Ah sì?? E cosa facevamo nel sogno? –

- Ho ricordato la notte del ballo privato di rimpiazzo…sai quello in cui affermasti che il nostro era un amore epico…-

- Allora era un bel sogno…- disse Logan tirando nuovamente verso di se la ragazza per baciarla. Veronica non si trasse inizialmente indietro, poi si staccò nuovamente.

- Mentre venivo verso l’ospedale inoltre sono giunta a delle conclsioni – affermò la ragazza. Logan la guardò perplesso

- E quali sarebbero queste conclusioni?? – chiese lui

- Voglio che prima che nascano i bambini organizziamo una grande festa di fidanzamento, ma vorrei che ci sposassimo solo dopo la loro nascita – disse tutto d’un fiato lei

- Ammettilo che lo fai solo perché non riusciresti a trovare un vestito che si adegui alla evidente pancia che avrai tra qualche settimana – disse malizioso Logan

- Non ti tiro un pugno solo perché sei su un letto d’ospedale… e comunque anche se fosse?? – disse fingendosi offesa, poi continuò – Comunque a parte gli scherzi, ho avuto anche un’idea fantastica su come e quando sposarci…diciamo che è totalmente pazza, ma direi che rispecchierebbe il nostro amore epico!! –

- Uhuhuhu… ti prego racconata!! Adesso sono troppo curioso – disse felice come un bambino Logan

- Mi dispice, ma finchè non sono sicura che questa modalità di matrimonio sia fattibile, non ti racconto niente!! – disse lei baciandolo

- Perfida – replicò Logan

- E per questo che mi ami no?? –

Avviso: qst è il penultimo episodio, il proximo sarà diciamo un epilogo dei fatti a seguire...

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Capitolo 26
*** Happy end... ***


Qualche mese dopo…30 Novembre 23.30

 

- Aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhh!! – urlava Veronica a squarciagola.

Era distesa su una barella e un medico rincorso da Logan, portava Veronica in sala parto.

- Vi prego fate finire sta tortura!! – urlava disperata la ragazza

- Cavoli, sarà divertente raccontare ai nostri bambini come gioivi alla loro nascita – disse da dietro Logan per alleviare la tensione.

- Gioirò quando saranno fuori da me…aaaahhhh…mio Dio, fare a botte è più piacevole…-

- Stia tranquilla, siamo quasi arrivati alla sala parto…eccoci!! – disse il dottore facendosi aprire le porte della stanza. Logan volle seguirlo, ma un’infermiera lo bloccò prima che potesse entrare.

- Mi scusi ma lei qui non può entrare – disse la donna

- Mi scusi?? Stanno per nascere i miei bambini e io non posso entrare?? – chiese irritato Logan

- A meno che lei non abbia stipulato il permesso, mi spiace ma non può entrare…-

- Ci vuole il permesso anche per vedere nascere i propri bambini?? – chiese stupito il ragazzo

- Certamente…ma stia tranquillo, i piccoli nasceranno anche senza di lei, e appena si potrà la chiameremo e potrà vedere i suoi figli e la madre. Va bene?? –

Logan non disse parola e annuì. Ci era rimasto male, ma ora aveva almeno il tempo di chiamare Kheit, Wallace, Mac,  e tutti gli altri….

 

Era passata un’ora… Logan andava avanti indietro per il corridoio della sala d’attesa e Kheit gli faceva compagnia, Wallace e Piz erano andati a prendere un caffè per Parker e Dick, mentre Mac s’era addormentata sulla spalla del biondino. Perker e Piz stavano insieme oramai da agosto, cioè da quando si erano ritrovati per caso insieme in vacanza, mentre Mac aveva ceduto alla corte di Dick a fine settembre, dopo una travaliata estate.

- Ragazzi abbiam portato il caffè per tutti – disse Wallace avvicinandosi al gruppo

- Quello di Mac lo bevo io…tanto lei dorme e a me un caffè col cavolo che basta – disse nervoso Logan – ma perché ci mette così tanto?? –

- Veronica oltre al fatto che non sta mangiando un gelato, ma sta partorendo, fa il doppio della fatica perché di bambini da far nascere ce ne sono due!! Te lo ricordi questo Logan?? – disse assonnata Parker. Logan non ebbe nemmeno il tempo di ribattere che finalmente un’infermiera sorridente si avvicinò verso di loro.

- Siete voi i parenti della signorina Mars – chiese dolcemente la ragazza. Tutti i presenti annuirono frettolosamente – Bhè, allora congratulazioni… i due piccoli sono nati, sono in perfetta forma e anche la madre, nonostante sia un po’ stanca. Se volete potete vederla, ma una alla volta…la stanza è la 134 in terzultima porta a destra del corridoio giallo – concluse l’infermiera. Tutti i presenti si scambiarono un fugace sguardo, era chiaro che Logan doveva andare per primo. Seguì le indicazione della donna e si avviò nella stanza di Veronica. Lì, entrando silenziosamente, non potette far altro che sorridere nel vedere la scena che gli si presentava.

Veronica, la sua Veronica, era lì, sdraiata sul quel letto d’ospedale con in braccio due teneri piccoli.

La ragazza poco dopo alzò lo sguardo e vide Logan sulla porta che sorrideva. Ella non potette far altro che ricambiare quel tenero sorriso.

- Hanno solo pianto quando il dottore gli ha schiaffeggiati per vedere se reagiscono e poi, dall’ora non hanno più versato lacrima. Non è incredibile?? – chiese teneramente lei

- Hanno preso il carattere forte della madre allora – disse Logan sedendosi accanto il letto

- Forse…comunque signor Echolls, vi presento ufficialmente Kevin e Lily Lynn –

- Bhè, allora piacere Kevin, piacere Lily…- disse Logan battendo un colpetto sul naso dei due bambini. I piccoli sorrisero.

- Hanno i tuoi stupendi occhi azzurri…-

- Il naso però l’anno preso da te…sono stupendi…-

- Ovvio, sono i nostri bambini, per forze sono stupendi…-  Disse Logan baciando Veronica dolcemente –

-Sai, non pensavo che partorire fosse così difficile…tutti quei consigli sulla calma, non sono serviti a nulla, ho dato non volendo un calcio anche a uno dei dottori…-

- Povera la mia fidanzata…- disse Logan ridendo- Lo si vede che sei sfinatita. Dai, ti lascio riposare – continuò lui e fece per alzarsi

- No aspetta – lo bloccò lei – ti prego, rimani qui, questa notte la voglio passare con i miei bambini, ma anche con l’uomo che gli ha resi possibili – disse sorridendo Veronica. Il ragazzo ricambiò il sorriso e sedendosi accanto a lei iniziò a raccontarle di come aveva passato l’ultima ora in sala d’attesa con tutti i suoi cari…

 

* * * * * *

 

Sera di capodanno 23.30, sulla spiaggia di Neptnue

 

Veronica era dentro a una di quelle casette dei bagnini…davanti a lei uno specchio e nel riflesso lei, vestita in un stupendo abito bianco, senza spalline, stretto fino a sotto il sedere tanto da sembrare cucito adosso, e poi sempre via via più largo, tanto da formare uno stupendo strascico. Una coroncina di diamanti in testa e un bianco buchè di rose in mano decorato al centro da una rosa rossa….

“Chi l’avrebbe mai detto: Ecco a voi Veronica Mars, in abito bianco, pronto a sposarsi con il ragazzo del liceo…se qualcuno me l’avrebbe detto tipo all’inizio dell’ultimo anno di liceo gli avrei riso in faccia…soprattutto se come “ragazzo del liceo” intendiamo Logan Echolls…”

- Veronica ci sei?? – disse Mac entranto nella casetta. Veronica si girò verso l’amica e con un grande sorriso si diresse verso di lei.

- Stranamente credo proprio di sì…- disse sorridendo la ragazza

- Tuo padre ti aspetta qui fuori…muoviti che oramai sei perfettamente in ritardo di 5 minuti come da tradizione!! – disse ridendo Mac. Veronica non disse parole, ma voltandosi nuovamente verso lo specchio si guardò un ultima volta nello specchio.

“Addio regina di ghiaccio…”

Prese il suo strascico e uscì dalla casetta. Lì Kheit la guardò stupito.

- Sei stupenda tesoro…-

- Era il mio intendo…dai andiamo –

I due s’incamminarono verso tutti gli invitati.

Tutti gli ospiti erano lì seduti sulle sedie in attesa della sposa, e Logan in piedi sull’altare in riva al mare erano talmente nervoso che Dick non face altro che ridere per la sua serietà…

- Rilassati amico…le spose sono sempre in ritardo. È la tradizione!! – commentò Dick per calmare lo sposo. Logan fece un leggero sorriso verso l’amico, quando finalmente partì la musica cerimoniale… Tutti gli invitati si alzarono in piedi e guardarono in fondo alla passerella, e videro entrare Mac a passo lento con un sorriso smagliante. La ragazza arrivò finalmente all’altare e poi infine, anche lei fece capolino infondo alla passerella. Veronica. Pure lei iniziò ad avviarsi lentamente verso l’altare. Stretta saldamente a Kheit, aveva un sorriso che rasserenava tutti. I suoi lunghi capelli biondi, sciolti sulle spalle poi, brillavano sotto la luce delle mille candale. Finalmente arrivata fino a Logan, il padre le baciò delicatamente la fronte

- Si sempre te stessa Veronica…ti voglio bene- sussurrò Kheit e commosso si avviò al suo posto.

Logan guardava amagliato Veronica.

- Sono senza parole…sei …sei bellissima – disse balbettando il ragazzo

- Mi avresti sposata se non lo fossi?? – rispose maliziosamente lei. Logan le prese la mano e finamente il parroco iniziò la messa.

 

Mancano 5 minuti alla mezzanotte e finalmente è arrivato il momento per Logan e Veronica di pronunciare i voti nuziali.

- Vuoi tu, Logan Echolls, prendere come tua sposa la qui presenteVeronica Mars, con la promessa di onorarla e rispettarla, in salute e in malatia, in ricchezza e povertà, nel bene e nel male finchè morte non vi separi?? – chiese solenne il parroco.

- Si, lo voglio – rispose sorridente Logan. Prese l’anello da Dick e lo infilò sul delicato dito di Veronica.

- E tu Veronica Mars, vuoi prendere come tuo sposo il qui presente Logan Echolls, con la promessa di onorarlo e rispettarlo, in salute e in malatia, in ricchezza e in povertà, nel bene e nel male, Finchè morte non vi separi?? – continuò solenne l’uomo

- Si, lo voglio – rispose immediatamente la ragazza, facendo ridere un po’ tutti i presenti. Ella arrossì di colpo, e prese imbarazzata l’anello dalla mano di Mac e lo mise sul dito di Logan.

- Bene, ed ora che mancano pochi secondi alla fine di questo anno, io…- iniziò a dire il parroco

- Sette…- iniziarono a gridare gli invitati

-…vi…-

- …sei…-

-….dichairo…-

-…cinque…-

-…marito…-

-….quattro…-

-….e…-

-…tre…-

-….moglie…-

- ….due…uno!!!- gridarono tutti gli ospiti. Il parrrrocco non riuscì più a dire parola, che Logan immediatamente allo scoccare della mezzanotte trasse Veronica a se e la baciò con passione.

Tutti i presenti iniziarono ad applaudire.

- Stavo giusto per dire che potete baciare la sposa, ma a quanto pare mi avete preceduto – commentò il parrocco. Tutti iniziarono a ridere.

- Che dire…buon anno a tutti!! – urlò Logan, e poi riprese a baciare Veronica

 

L’enorme palco che si presentava sulla spiaggia era stupendo…in un angolo la banda, a tutti i lati i tavoli, e al centro un’immenso spazio per poter ballare. Nessuno aveva ancora calcato la pista, quando finalmente Logan si alzò in piedi dal proprio tavolo e iniziò a parlare agli ospiti dal centro del palco.

- Salve a tutti, amici e parenti…innanzi tutto buon anno a tutti e grazie di esser venuti a questo matrimonio.  So che sembro un pirla qui in mezzo alla pista, ma credo che sia il momento di aprire le danze, non credete? – tutti iniziarono ad annuire – Dato che sono io a dover aprire i balli con la mia sposa, vi preannuncio che la prima canzone oltre a esser azzeccata come tema, è speciale non solo per le parole, ma anche per quello che rappresenta…sapete sulle note di questa canzone, io sono riuscito a dire finalmente a Veronica che l’amavo, e che non avrei mai voluta perderla…Era durante il ballo di rimpiazzo dell’ultima anno. Ricordi Veronica?? Ti dissi che il nostro amore era epico e che nonostante tutto quello che avevamo passato dovevamo esser contenti del nostro amore, perché nessuno scrivere canzoni sulle storie d’amore serene…- il ragazzo si avvicinò alla ragazza – quindi, questa sera, in nome del nostro epico amore, mi concedi il ballo che aspetto da quella sera??- disse Logan porgendole la mano. Veronica arrosì, si alzò e la musica finalmente partì… Tutti iniziarono ad applaudire e i due sposini iniziarono a ballare sulle note di quella che era la loro canzone, “I Hear The Bells” …

- Te lo detto che sei veramente uno scemo?? – disse ridendo la Veronica

- Un miglione di volte, ma se me lo dici tu, lo prendo come un complimento – rispose Logan

- Ti amo Logan Echolls –

- Ti amo anch’io….signora Veronica Echolls –

- No, no…così suona in modo orrbile!! –

- Veronica Mars Echolls va meglio?? –

- Decisamente – ripose sorridendo Veronica.

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Capitolo 27
*** Ringraziamenti ***


Veramente vorrei ringraziare tuthanno letto la mia FF.... spero vi sia piaciuta! Io cmq vada mi sn divertita a scriverla!! Veramente un grosso bacioe un grosso grazie a tutte!! :*

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