Me, You and Jamie

di LiamPayneSmile
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter one ***
Capitolo 2: *** Chapter two ***
Capitolo 3: *** Chapter three ***
Capitolo 4: *** Chapter four ***
Capitolo 5: *** Chapter five ***
Capitolo 6: *** Chapter six ***
Capitolo 7: *** Chapter seven ***
Capitolo 8: *** Chapter eight ***
Capitolo 9: *** Chapter Nine ***
Capitolo 10: *** Chapter Ten ***



Capitolo 1
*** Chapter one ***


Sono seduta sul muretto della scuola aspettando il suono di quella maledetta campanella, porto la sigaretta alla bocca e aspiro, sento il fumo invadermi i polmoni , è tutto così rilassante, quando fumo mi sento bene, mi fa dimenticare quanto la mia vita faccia schifo. Espello il fumo poi faccio cadere la cenere in eccesso sulla sigaretta, appena alzo la testa vedo che ci sono dei ragazzi nuovi nella scuola; uno di loro mi colpì molto, aveva i capelli castani e gli occhi color ghiaccio, corpo scolpito e un sorriso che faceva invidia agli angeli. Vidi il mio migliore amico venirmi in contro proprio quando suona la campanella, senza aspettarlo entro a scuola e mi dirigo verso il mio armadietto. Diamine, qual è il codice pure? 3457 no, ah si, 1204. Lo apro e prendo il libro di geografia, adesso che ci penso oggi abbiamo ginnastica, uffa. Mi dirigo verso la mia classe e mi accorgo di essere in ritardo. Subito la professoressa mi riprende “Evans, sei in ritardo”mi squadrò dalla testa ai piedi. “Lo so prof, non c'è bisogno che me lo ricordi”risposi acida. “acida come sempre Evans” rispose facendomi un sorrisetto“Non sono l'unica” “Vatti a sedere di fianco a McCan prima che la butti fuori dalla classe” “Lo faccia” sussurrai, ma evidentemente mi sentì “Come ha detto?”chiese guardandomi “Niente prof, niente” dissi sedendomi affianco a Noah.

Hey bellissima” Disse sorridendo “Non chiamarmi in quel modo” risposi. “Dai Cathryn, fammi un sorriso” “No”

Scusate, non mi sono ancora presentata, sono Cathryn Evans, ho 18 anni e questo è tutto quello che saprete su di me, non sono una persona che si descrive come una “depressa” vivo semplicemente la mia vita.

Sono le 16 e qualche minuto, sto girando Londra senza meta, come sempre sto fumando la mia “adorata” sigaretta. Sento il mio telefono squillare,guardo il display e vedo che è il mio insegnante di equitazione. “hey” rispondo. Inizia a parlare della mia adorata cavalla, Jemie, dice che non si sta sentendo bene e che devo andare subito in maneggio. Di corsa mi precipito in maneggio, quella cavalla rappresenta tutto per me, la prima volta che la trovai era solo una puledra smarrita e mal nutrita, è diventata la mia compagna di avventure. Entrai nel suo box e la vidi sdraiata a terra e respirava affannosamente. “Piccola” dissi con gli occhi rossi. Appena mi vide qualcosa nei suoi occhi brillò, questa cavalla mi capisce in tutto e io capisco lei, qualcosa in lei non va. È malata e si vede, iniziai a prendermi cura di lei. Dopo un po' vidi che era migliorata. “Starai bene piccola, lo so. Non vedo l'ora di fare un'altra cavalcata insieme a te, sei la mia piccolina” dissi piangendo. Mi accasciai affianco a lei e iniziai ad accarezzarle il muso.

….

La mattina dopo mi svegliai e la vidi in piedi. Iniziò a nitrire, segno che aveva fame, sorrisi e le portai del fieno. Dopo averle messo la sella e le briglie partì al galoppo fuori dal maneggio e mi diressi verso una distesa d'erba, ci piaceva stare li e passarci il tempo, la gente dice che i cavalli non possono capire le persone, ma non è così, Jamie la mia piccolina mi capisce eccome, siamo “cresciute” assieme.

Dopo poco vidi un ragazzo che ci raggiunse in sella ad un cavallo.
“Hey ciao” “Hey” sorrisi, è la prima volta che sorridevo ad uno sconosciuto, dopo averlo guardato un po' mi resi conto che era il ragazzo che vidi stamattina fuori da scuola.

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Capitolo 2
*** Chapter two ***


Ti ho vista fuori da scuola, stavi fumando” si sedette affianco a me sul prato lasciando andare il suo cavallo a mangiare dell'erba “Brutto vizio, ma almeno mi fa stare bene” “La cavalla è la tua?” Annuii. “Posso sapere come si chiama?” Sorrise “Oh si certo, si chiama Jamie” Sorrisi anche io. Mi girai verso di lui e lo guardai meglio, sembrava un Dio greco, era davvero bellissimo.“E tu come ti chiami?” mi chiese distraendomi dai miei pensieri “Oh, Cathryn. Tu?” “Louis”

"Sei nuovo, di qui. vero?" "Si, proprio così" "Jamie" Urlai per farmi sentire da lei "Forza vieni, dobbiamo andare a casa" Dissi alzandomi "Hey Caty, ci vediamo domani a scuola?”Annuii poi salì in sella a Jamie “Forza piccola, andiamo”

Partimmo a tutta velocità, appena arrivammo in maneggio gli diedi una strigliata e la misi nel box. “tornerò domani piccola, promesso”

.

Come il solito sono seduta sul solito muretto con la solita sigaretta in bocca. Faccio il solito tiro e come il solito espello il fumo. Sono persa nei miei pensieri, quel Louis; ha qualcosa di strano, non so, non mi sembra come gli altri ragazzi. Quegli occhi color ghiaccio e il suo modo di parlare, così dannatamente sexy. 'Ti stai innamorando di lui Cathryn' 'Oh ma sta zitta coscienza del piffero'. Oh, ma come sono messa? Mi metto a parlare con la mia mente? 'Stupida' Disse sempre quella stupida vocina nella mia testa. Spensi la sigaretta e quando alzai gli occhi vidi quel ragazzo così dannatamene sexy davanti a me. Mi soffermai a guardare quegli occhi così pieni di misteriosità. Oh mannaggia, forse la mia coscienza ha ragione. 'Oh cara, ma io ho sempre ragione' 'Zitta stupida'.

Hey Cathryn” Sorrise. “Ciao Louis”.

Oh no, quel sorriso. Basta Cath basta, non pensarci. 'Innamorataaa'

Gli feci un sorrisetto poi entrai a scuola di corsa. Entrai in classe.

Signorina, è in ritardo, ancora””Scusi prof, ma io ho una vita” dissi andandomi a sedere nell'ultimo banco.

Come sempre passarono le solite 5 ore di straziante scuola, uscita mi diressi verso casa dove mi aspettava quell'arpia di mia madre e le mie due “adorabili” odiose sorelle. Entrata in casa andai direttamente in camera, appoggiai la cartella e iniziai a studiare.
 

.

 

4:30 pm

 

Ho appena finito di studiare quella adorabile schifosa materia “Chimica”. 'Cazzo!devo andare da Jamie' mi vestii velocemente e mi diressi di corsa in maneggio, andai verso il suo box e la insellai velocemente, le salii in groppa e dando gamba partimmo al galoppo verso il nostro “Rifugio”. Il vento mi scompigliava i capelli e il profumo dei fiori e l'aria di campagna mi invadeva le narici, la criniera nera di Jamie ondeggiava per via del vento. Arrivata al nostro “rifugio” vidi Louis, ma io dico. Mi sta perseguitando?

Mi avvicinai a lui e iniziamo a parlare del più o del meno. È un ragazzo come tutti, anche se non mi convince del tutto.

 

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Capitolo 3
*** Chapter three ***


3 capitolo

 

"Quindi vieni al maneggio dal un bel pò!"disse sorridendomi come solo sapeva far lui. I miei occhi color smeraldo si scontrarono con i suoi azzurro ghiaccio, ebbi un brivido che mi pervase tutto il corpo. Sentivo il suo sguardo su di me e questa cosa mi metteva un po' a disagio "Ci vengo da quando sono piccola, è sempre stato il mio rifugio" Gli sorrisi timidamente. Perchè quando questo ragazzo mi guarda mi mette in soggezione? "Anche il mio da quando i miei hanno chiuso.." disse abbassando lo sguardo per poi ritornare al mio. "Oh" Dissi imbarazzata. Allora non sono l'unica che ha una vita di merda. "Ti mancano?" Mi girai e lo guardai negli occhi."Si ma non gli do molta importanza" disse sempre sorridente. Quel sorriso, rimasi imbambolata a guardarlo 'Ti sei innamorata cath, e non dire di no' brutta coscienza che non sta mai zitta 'Oh smettila' Bene, ora rincomincio a parlare con quella stupida vocina. “Hey, tutto bene?”Disse distraendomi dai miei pensieri, lo guardai dolcemente. 'Oh, gli occhi dolci Cath, sei innamorata' Non le diedi ascolto e continuai a guardare Louis. “Tutto bene, tu però... niente” Mi girai a guardare il paesaggio. 'Cath, o dolce Cath. Ti piace' Scossi la testa passandomi una mano tra i capelli e sospirai. "Io? Cosa Cath?" disse spostandomi i capelli e avvicinandosi a me. “Non mi sembri felice” Mi girai verso di lui cercando di capire di che umore era. 'Non puoi averlo detto Cath, lui ormai non sente più i suoi genitori e tu gli dici così' 'Se non la smetti ti sopprimo' devo smetterla di parlare con la mia coscienza.

"Cosa non ho? Credimi sto bene" disse sorridendomi con un sorriso enigmatico, come se nascondesse qualcosa, qualcosa di brutto, qualcosa che non potrò mai sapere. “Sei sicuro? Io ehm... scusa”Sospirai 'Non ne combini mai una giusta Cath' non diedi ascolto a quella permalosa della mia coscienza e abbassai lo sguardo sulle mie mani, che in quel momento diventarono molto interessanti.

"Hey sono sicuro credimi..." disse incerto. Lo guardai, un ombra di paura gli attraversò gli occhi che diventarono più cupi, lo scrutai meglio e vidi che aveva la mascella contratta, forse aveva ricordato un episodio brutto della sua vita. Inspirò bruscamente poi ritornò a guardarmi dolcemente. “Scusami” Iniziai a giocare con dei ciuffetti d'erba verde. "Jamie ha bisogno di te" disse cupo. Mi Voltai di scatto verso di lei e alzandomi di scatto le andai in contro. “Tutto ok piccola?” Le dissi sorridendo. Iniziò a nitrire, un chiaro “Si, sto bene. Ti stavo controllando” Sembra impossibile capire i cavalli, invece io ce la faccio, non so come. Quando Jamie se ne andò mi sedetti affianco a Louis sul prato. "Cath non va tutto bene.." Lo guardai stupita, lo sapevo, lo sapevo che non andava tutto bene. “Cosa vorresti dire?”Lo guardai dolcemente poi mi avvicinai a lui. "Ricordo tutti i momenti passati con i miei e non sto bene.." Disse con voce roca. Aprii la bocca per dire qualcosa ma stetti zitta 'Se è così è solo colpa tua' 'Taci' Lo guardai e vidi sempre nei suoi occhi la paura. Forse da piccolo lo picchiavano? Forse i suoi genitori non lo accettavano? Alzai la mano e passai due dita sulla sua mascella contratta poi gli accarezza il viso cercando di tranquillizzarlo. “Se ti vuoi sfogare, io sono qui”gli sorrisi dolcemente.

"E' difficile da spiegare ma sopratutto non è facile da comprendere Cath.." disse guardandomi intensamente , quasi talmente tanto che vidi perfettamente i suoi occhi sfoggiare la loro bellezza. Mi persi totalmente in quelle due pozze cristalline, come può essere che un ragazzo così bello e attraente sia così misterioso e cupo? Mi passai una mano tra i capelli nervosamente, mi sdraiai completamente sul prato iniziando a guardare le nuvole cercando di immaginare quale strano animale potessero rappresentare. In quel momento mi ritornarono in mente dei ricordi non molto belli, ero al mare con i miei veri genitori quando ad un tratto mia “madre” mi tirò uno schiaffo abbastanza forte; era ubriaca, io avevo più o meno 13 o 14 anni iniziò a picchiarmi dicendo che ero una puttana e che meritavo il rogo, lei non mi aveva mai detto cose del genere infatti era sempre stata dolce e premurosa, ma da quando aveva iniziato a litigare con mio padre era diventata violenta e se la prendeva sempre con me. Scossi la testa cercando di mandare via quel ricordo poi mi girai verso Louis e lo abbracciai facendolo sussultare dalla sorpresa.

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Capitolo 4
*** Chapter four ***


"Che succede?" mi dissi quasi incerto ma comunque preoccupato. “Uhm.. niente”risposi staccandomi da lui imbarazzata. "Uhm...quel niente non mi convince tanto sai?" disse prendendomi tra le mani il viso e guardandomi negli occhi quasi come se fosse curioso di quello che stavo per dirgli. “D-Davvero, non c'è n-niente” Perchè sto balbettando? Oddio, mi sto rendendo ridicola da sola.

"Da come parli e balbetti non mi sembra" disse insicuro. Iniziai a fissare le sue labbra 'Smettila Cath ti stai rendendo ridicola' sentii le mie guancia andare a fuoco e dopo poco mi misi una mano in faccia cercando di nascondere la vergogna. "Ahahah ma cosa fai?" disse divertito "Io.. ehm.. cazzo" iniziai a ridere

"Aahahah oddio ahahahh" disse mentre si rotolava lungo per il prato dalle risate "Louis?" dissi guardandolo divertita "Cath"disse fermandosi ancora divertito. "Stai ridendo di me?" Mi sdraiai affianco a lui."No è che tu ahah prima ti sei nascosta il viso e hai esclamato “Cazzo”! Ahahah" Gli presi il viso tra le mani e lo baciai sul naso poi scoppiai a ridere. Quanto vorrei quelle labbra sulle mie.

Lui non rise e rimase lì a fissarmi e in quel momento si avvicinò a me lentamente. Sentivo il suo respiro sulle mie labbra per poi fondersi in un unico e dolce bacio. All'inizio rimasi immobile ma dopo un po' mi lasciai andare. "Allora, ehm.. io.. porca troia" dissi mettendomi le mani in faccia. "Ahahah grande la tua finezza " Iniziò a ridere. Inarcai un sopracciglio, sta ridendo di me, sbruffone. "Cosa vorresti dire con questo? Mi.. mi hai baciato e-e" iniziai a balbettare "Uffa" Incrociai le braccia sotto il seno facendo il broncio."Scusami...volevo immortalare..il momento" disse passandosi la lingua tra le labbra. "Ma che momento?" lo guardai stranita "Si è fatto tardi Cath..spero di rivederti molto presto" disse guardandomi negli occhi , accarezzandomi dolcemente la guancia per poi alzarsi e incamminandosi verso il suo abile cavallo. Ok, questo ragazzo mi confonde, ma tanto. Prima ride poi mi bacia poi se ne va. Salii in sella a Jamie e la riportai in maneggio dopo averla accudita ritornai a casa. Stavo camminando nel vialetto di casa quando notai tutte le mie cose fuori dalla porta di casa, cosa sta succedendo?Non ci posso credere, mi hanno sbattuta fuori di casa, e ora dove cavolo vado?"Tu non fai parte della nostra famiglia, vattene" Disse una voce familiare dietro di me. Era lei, mia 'madre' quella che mi picchiava da piccola. "Perchè?" chiesi senza alcuna emozione. "Tu non sei mia figlia e ora vattene" Disse entrando in casa e sbattendo la porta. Ora come faccio? Non ho una casa, non ho un lavoro. Presi il telefono e chiamai l'unica persona che poteva aiutarmi, il mio migliore amico, Noah.

 

...

 

Sono a casa di Noah che ha detto che mi avrebbe ospitato lui almeno per 1 o 2 mesi.

"Noah, grazie davvero. Non so come avrei fatto se non ci fossi stato tu" Lo abbracciai affondando la faccia nell'incavo del suo collo. Per me lui era come un fratello anche se a volte mi faceva davvero arrabbiare. "Tutto per te , lo sai" disse ricambiando l'abbraccio. “Mi presti le tue magliette, vero?” Gli feci la faccia da cucciolo, mi sono sempre piaciute le sue magliette, sono belle. "Tutto quello che vuoi, basta che non mi lasci mezzo nudo eh!" disse sorridendo. “Tanto so già che girerai per casa in boxer, quindi.” Iniziai a ridere. "Questa non è una scusa per poter fregarmi tutto eh!" rise di gusto. Gli feci la linguaccia e iniziai a fargli il solletico, è da un sacco di tempo che non gli facevo il solletico “ora come la metti, eh?” Risi. “no!" iniziò a contorcersi dalle risate facendo ridere anche me, la sua risata è così contagiosa, è l'unico oltre a Louis che riesce a mettermi di buon umore, mi alzai in punta di piedi e gli lasciai un bacio sulla guancia“Cosa si fa stasera? Film, pop corn e coca-cola, vero?” Risi. "A dir la verità..." mi guardò negli occhi e vidi che mi stava nascondendo qualcosa. Piegai la testa di lato incuriosita“Dimmi” Gli feci cenno con la mano di andare avanti a parlare "Stasera non ci sono.." disse cupo mentre abbassava la testa “Che vuol dire che non ci sei?” Lo guardai attentamente. "Stasera ho un' appuntamento..." disse alzando la testa imbarazzato “Ti stai imbarazzando?”Gli sorrisi poi con la mano gli accarezzai la guancia“Dai, sarà per un'altra volta allora” Gli sorrisi amaramente, voglio un mondo di bene a Noah e nessuno si deve permettere di farlo soffrire o fargli del male. "Scusami davvero" disse avanzando "Hey, fa niente" Lo abbracciai "potresti lasciarmi le chiavi di casa? Vorrei uscire a prendere una boccata d'aria dopo" Sorrisi "Si lo farò" disse ricambiando il sorriso, prima di uscire mi lasciò un bacio sulla guancia. Salii in camera di Noah, li c'erano le mie valige, le aprii e tirai fuori dei jeans sbiaditi, una maglietta azzurra poi sopra mi misi una maglietta con il pelo dato che fuori inizia a fare un gran freddo e c'è un temporale in giro. Presi il beauty dei trucchi e andai in bagno, mi misi un po' di mascara e l'eye-liner, un po' di fard poi ritornai in camera, presi le mie adorate vans azzurre e me le misi al volo. Scesi le scale e dopo aver preso il telefono e le chiavi di casa uscii.

 

 

Scesi le scale e dopo aver preso il telefono e le chiavi di casa uscii.

stavo camminando tranquillamente quando mi fermai a guardare una coppietta che si scambiavano coccole e baci, guardai bene il ragazzo e mi accorsi che era

Louis. Ma come è possibile? Non mi ha mai detto che era fidanzato. E poi lui... lui oggi mi ha baciata! Forse sono solo una piccola distrazione. Sentivo le lacrime rigarmi il viso e mi sedetti su una panchina non molto distante da li.

'Ti stai innamorando di lui Cath, e non dire di no' disse quella vocina stupida nella mia testa 'Ancora con questa storia? Smettila' Io.La.Uccido 'Si vede benissimo'

"Hai bisogno di aiuto?" Chiese quella voce che non volevo più sentire. Alzai la testa e lo guardai negli occhi. "No grazie, sto bene" Lo guardai di sbieco, perchè non se ne va dalla sua adorata ragazza? "Non credo.." disse sedendosi accanto a me "Vai dalla tua ragazza" dissi guardandolo delusa "Posso dirti una cosa?" disse alzandomi il mento con due dita.

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Capitolo 5
*** Chapter five ***


Annuii "Dimmi" Lo guardai in quegli occhi azzurri oceano che si ritrovava "Quella non è la mia ragazza" disse sussurrandomi all'orecchio "Chi è allora?" lo guardai corrucciata "La mia migliore amica mi ha chiesto di farle un favore" disse asciugando le mie lacrime con la sua mano "Louis" Lo abbracciai mettendo la faccia nell'incavo del suo collo "Si Cath?" disse contento e sorridente. Gli sorrisi e non so con quale coraggio poggiai le mie labbra sulle sue. "Allora?" disse ridendo leggermente mentre mi baciava "Allora cosa?" Sentii le mie guance andare a fuoco e mi staccai da lui imbarazzata e iniziai a giocare con le mie dita "Come mai questo bacio?" disse posando una mano sulle mie dita fermando il mio gioco "Ehm...io..non..non lo so" Abbassai la testa e diventai più rossa di prima."Io si " disse ribaciandomi con più passione. Mi ritornarono in mente le parole di mia madre "Tu non fai parte della nostra famiglia, vattene" "Tu non sei mia figlia" Iniziai a piangere a dirotto sentendo il mio cuore andare in pezzi. "L-Louis" Lo strinsi a me "Hey piccola che c'è?" disse preoccupato mentre mi accarezzava i capelli "M-Mia madre m-mi ha buttato fuori d-di casa" Dissi singhiozzando "Mi dispiace. Verrai con me a casa mia " disse guardandomi "Non posso, ora vivo insieme al mio migliore amico" Abbassai lo sguardo "Capisco.."disse deluso "Lou, mi dispiace.. io..." Gli accarezzai il viso dolcemente " Stasera il mio migliore amico non c'è e non torna neanche a dormire..." Presi una sua mano e la feci combaciare con la mia. La sua mano era molto più grande della mia "Vieni con me allora" disse sorridendomi "Ma non ho neanche il pigiama" risi "Userai le mie felpe e roba varia" disse dolcemente "Ci sto" Risi poi mi alzai in piedi e lo presi per mano "Andiamo a casa? Sto congelando" Portai le braccia al petto cercando di scaldarmi un po'. 'Maledetto inverno' dissi tra me e me. "Si certo" disse alzandosi e mettendomi la sua giacca sulle mie spalle. Gli sorrisi dolcemente poi ci avviammo verso casa sua.

...


 

Eravamo arrivati a casa di Louis già da un bel po' e fuori diluviava, ad un tratto un tuono fece eco in tutta la casa, sussultai dalla paura, ho sempre avuto paura dei temporali sin da piccola. Ad un tratto sentii due braccia attorno al mio corpo

"Posso dormire con te questa notte? Ho paura dei temporali" Gli feci gli occhi dolci mostrando il labbruccio proprio come fanno i bambini "Certo piccola" disse guardandomi "grazie" Mi alzai in punta di piedi e gli lasciai un bacio sul naso "E di che?" disse sorridendo"Voglio le coccole" Dissi facendo la voce da bambina"Vieni qui" disse accarezzandomi i capelli per poi baciandomi la fronte"Sei troppo alto" La sua altezza sovrastava la mia, quei 10 cm in meno mi facevano sentire bassa. "Tu sei troppo bassa”Disse ridendo "Le basse domineranno il mondo" Gli dissi ridendo e gli feci la linguaccia scoppiò a ridere portandosi una mano allo stomaco "Non per questo non vinceranno gli alti" disse scompigliandomi i capelli "Però è bello baciare i ragazzi più alti" Quelle labbra sottili e rosee , sono diventate una droga per me. Mi alzai in punta di piedi e lo baciai a stampo poi risi "Hai capito la ragazza qui" disse divertito "Che c'è?" Risi "Oh niente" disse sorridente in ogni aspetto "Dimmelo" Piagnucolai alzandomi in punta di piedi per essere alla sua altezza

"Okay se proprio insisti..." disse avvicinandosi alle mie labbra. Allacciai le mie braccia dietro al suo collo e lo feci piegare fino alla mia altezza.

"Vuoi baciarmi per caso?" Dissi ad un soffio dalle sue labbra "Ti piacerebbe" mi staccai e mi andai a sedere sul divano lasciandolo di stucco. Mi girai e vidi che aveva una espressione divertita appena mi guardò gli feci la linguaccia. Si morse il labbro come se mi volesse provocare."Con me non funziona bello" Scoppiai a ridere "Davvero?" disse passandosi la lingua tra le labbra. La verità? A me fa effetto eccome, ma non voglio dargliela vinta "Si, con me non funziona" Mi misi le mani sulla pancia che mi faceva male dalle troppe risate “Ti amo" disse con voce roca. Smisi di ridere. Ho sentito bene? Mi ha appena detto 'Ti amo' ? Nono, forse avrò sentito male "Che hai detto?" Dissi guardandolo negli occhi "Che ho fame!" Rise nervosamente "Ok" Gli sorrisi. "Mi prendi in braccio? Non mi va di camminare" gli sorrisi mostrando una sola fossetta che, quando sorridevo si formava sulla mia guancia destra "Okay " disse prendendomi in braccio e guardandomi dolcemente negli occhi. Strofinai il mio naso contro il suo poi risi "Che carino" Lo baciai in guancia e con un dito accarezzai le sue labbra morbide "Vorresti, ma non agisci.." mi disse solamente. Gli presi la faccia tra le mani e appoggiai le mie labbra sulle sue. Nel mentre egli mi baciava sorrideva semplicemente. Gli accarezzai la mascella sentendo la barba appena accennata pungermi lievemente la mano. "Ho agito?" Dissi ridendo tra i baci "Si e molto bene" Mi staccai e lo baciai in guancia "Perchè ti devo baciare sempre io?" feci il broncio mentre gli accarezzavo la guancia"Perchè se lo faccio io le cose precipitano.." Disse con voce atona "Cioè?" Lo guardai piegando la testa di lato "Baciami" Dissi avvicinando il viso al suo "E' un dovere? " disse divertito "Hai rovinato il momento" Dissi dandoli uno schiaffo sul petto. Poggiò le labbra sulle mie e continuò a camminare fino alla cucina poi mi fece sedere sul tavolo, misi le mani tra i suoi capelli e li tirai leggermente. "Ora si che si ragiona" dissi scompigliandoli i capelli. “Mangiamo?” disse baciandomi in fronte , lo guardai orientarsi in cucina, prese fuori del sugo in bottiglia e riempì un tegame con l'acqua “Posso darti una mano?” Scesi dal tavolo e andai affianco a lui dai fornelli “Tranquilla, faccio da solo” disse baciandomi in fronte “susu vatti a sedere” disse dandomi una pacca sul fondo schiena facendomi emettere un urletto per la sorpresa, rise poi continuò a fare quello che stava facendo.

 

.

 

Almeno posso aiutarti a lavare i piatti? Per favore” Presi un piatto sporco dal lavello e dopo averlo pulito poi asciugato lo misi nello scomparto dove c'erano gli altri piatti e bicchieri. “Finito” Posai l'ultimo bicchiere nell'apposito scomparto poi mi girai verso Louis e sorrisi. “Che brava che sei” Disse ridendo poi si chinò su di me lasciandomi un bacio a stampo. Guardai l'orario e vidi che erano le 21.10 “Ci guardiamo un film?”

 

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Il film è appena finito e sono accoccolata sul petto di Louis mentre lui mi accarezza i capelli, restai in quella posizione per qualche minuto godendomi le sue carezze quando ad un tratto sbadigliai e chiusi gli occhi per un attimo. “Hai sonno?” Disse alzandosi e prendendomi in braccio “Mmm” appoggiai la testa sulla sua spalla e chiusi gli occhi “ok ho capito” fece una risata e salì le scale, appena arrivammo in camera mi poggiò sul suo letto “Mi presti una tua maglietta?” Chiesi sorridendogli, andò verso il suo armadio e prese una maglietta nera “Grazie” Mi alzai in punta di piedi e gli lasciai un bacio sulla guancia, andai in bagno e mi iniziai a svestire, piegai tutto e dopo essermi messa la sua maglietta tornai in camera e appoggiai la mia roba sulla scrivania affianco al letto. Un'altro tuono fece eco nella stanza e scivolai di fretta sotto le coperte affianco a Louis. “Hey piccola, è tutto ok” disse abbracciandomi, appoggiai la testa sul suo petto e sentii il suo cuore battere forte, misi una mano sul suo petto, proprio sul cuore e sorrisi. “Amore” sorrise “Posso chiamarti amore?” disse poggiando le sue labbra sottili sulle mie “Sei mia, e di nessun altro”mi accarezzò la guancia con due dita, portai la sua mano sulle mie labbra e ci lasciai un bacio “Si, puoi chiamarmi amore” Sorrisi e poggiai le mie labbra sulle sue.

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Capitolo 6
*** Chapter six ***


La luce del sole penetra dalle grandi finestre della camera, Louis è affianco a me che dorme beato, ha la bocca socchiusa e i capelli tutti arruffati. Mi misi seduta e iniziai a pensare a tutte le cose che erano accadute fino ad ora '1- mia madre mi ha cacciato di casa, 2-Sono andata a vivere con Noah e 3- Sono nel letto con Louis, il ragazzo di cui ho perso la testa dopo pochi giorni' Iniziai ad accarezzargli i capelli, sono così morbidi e sottili; e le labbra, che dire delle labbra? Soffici come un batuffolo di cotone, sottili e rosee; e poi quegli occhi, oh quegli occhi... Quell'azzurro cielo mischiato al grigio, quando ti guarda sembra che ti legga nella mente, non sai mai che emozioni prova, quegli occhi non lasciano trapelare nulla. Che dire del sorriso? Bhe quando sorride ti toglie il fiato, quando lui sorride mi sento sollevata perchè capisco che è veramente felice. E la risata? La sua risata è la più bella che abbia mai sentito in vita mia, quando lui ride mi sento viva, mi sento rinata. Quando sto con lui mi sento così, solo con lui . Penso di essermi innamorata. Bhe, come fai a non innamorarti di un ragazzo del genere? Mi sembra impossibile. 'Cosa ti avevo detto? Ti sei innamorata di lui nel giro di pochi giorni' quella odiosa vocina mi distrasse dai miei pensieri 'E' impossibile.. io...' sospirai e mi girai verso Louis. “Penso di essermi innamorata di te” dissi a bassa voce. Accarezzai le sue labbra con un dito mentre con l'altra mano giocavo con i suoi capelli castani e disordinati per colpa del cuscino su cui dormiva. Dopo poco vidi i suoi occhi aprirsi e quelle due iridi cristalline erano puntate verso di me “Amore”Prese la mia mano e lasciò un bacio sul dorso. Gli sorrisi timidamente “Buongiorno” Poggiai le labbra sulle sue fondendole in un dolce e casto bacio. “Mmm... che ore sono?”Si strofinò gli occhi con le mani. Stavo per prendere il telefono quando iniziò a squillare incessantemente, guardai il display. “Noah, scu-” non riuscii a finire di parlare che mi urlò contro “Dove cavolo sei finita?” Sbuffò “Mi hai fatto prendere un colpo, pensavo che tu fossi a casa, ma quando sono entrato non c'eri. Mi vuoi dire dove diamine sei?” Ecco che esce la parte protettiva di Noah, a volte non lo sopporto, ma gli voglio un sacco di bene. “Sono da Louis, scusa se non ti ho chiamato” Cercai di fare la voce più dispiaciuta. Vidi Louis guardarmi divertito poi venne dietro di me e mi mise le mani sui fianchi attirandomi contro il suo petto. “Chi è questo Louis, eh?” disse ridendo. Brutto porco, avrà pensato sicuramente malissimo “Ti racconto quando sono a casa” feci una piccola risata poi chiusi la chiamata. Quando mi girai vidi che Louis aveva appena finito di sistemare il letto, mi avvicinai e mi buttai sull'enorme piumone azzurrino che ricopriva il materasso. “Io avevo appena messo a posto”Rise poi venne affianco a me, gli presi una mano e iniziai a giocare con le sue dita. “andiamo a fare colazione?” Gli sorrisi.

 

 

Avevo obbligato Louis a stare seduto a guardarmi mentre preparavo la colazione. Aprii il frigo e tirai fuori delle uova, la farina, il latte, del lievito poi delle gocce di cioccolato, presi una forchetta iniziando a mescolare la pastella per i pancake. Dopo averla messa sull'apposita piastra iniziarono a cuocere, impiattai e mi andai a sedere affianco a Louis che tutto il tempo mi aveva guardato cucinare per lui. “E' buonissimo” si avvicinò alle mie labbra, potevo sentire il suo respiro sulla mia pelle, la sua mano cercò la mia e dopo averla stretta nella sua se la portò al cuore, nel frattempo le sue labbra erano già sulle mie, un brivido mi attraversò il corpo facendomi tremare, eravamo seduti l'uno difronte all'altro e nessuno ci poteva dividere, la mia mano nella sua, la mia bocca contro la sua, il cuore apparteneva a lui e solo a lui. “I pancake erano buoni, ma tu di più” disse lasciandomi un ultimo bacio a stampo, feci una piccola risata poi mi alzai in piedi “Mi potresti riaccompagnare a casa?”

 

.

 

Uscii dall'auto di Louis dopo avergli dato il mio numero, mi girai verso di lui e gli sorrisi. Quando ripartì entrai in casa, non ebbi neanche il tempo di appoggiare la mia borsa che subito mi trovai difronte Noah, gli feci un sorriso innocente “Ciao Noah”Gli lasciai un bacio in guancia “Allora, chi è Louis?” Mi guardò divertito. Sempre il solito idiota. Gli spiegai tutta la situazione e dopo avergli detto che forse ero innamorata di lui cambiò espressione “Oh piccolina, se vuoi puoi andare ad abitare con lui” Mi baciò in fronte, la cosa che ho sempre amato del mio migliore amico è che mi ha sempre sostenuto in tutto e mi ha sempre aiutato. “Grazie Noah, grazie” Lo abbracciai poggiando la testa sul suo petto “Dai, fai di nuovo le valige, stasera ti accompagno da lui perchè per adesso ho programmato qualcosa” disse sorridendomi “andiamo a fare shopping su”

...

 

Stavo cercando di convincere Noah a non comprarmi quel stupido vestito “Noah non ce né bisogno” Sbuffai, quando ci si mette sa essere veramente testardo “Dai Caty, è bellissimo” Mi fece la faccia da cucciolo “Ok va bene” Lo baciai sul naso facendolo ridere poi ci dirigemmo verso la cassa, pagato il vestito ritornammo in macchina. “Ora ti porto da Louis, ma promettimi di non dimenticarti di me” disse sussurrando, potevo sentire la tristezza nella sua voce e mi faceva stare male “Ma piccolo, non potrei mai dimenticarti” Lo abbracciai e dopo un po' di minuti scesi dalla macchina dirigendomi verso l'entrata dell'enorme casa dove abitava Louis.

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Sono tornataaa :D
Scusate se non ho pubblicato i capitoli ma non avevo tempo :c
Che ne pensate della storia tra Louis e Cath?

 

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Capitolo 7
*** Chapter seven ***


Stavo cercando di convincere Noah a non comprarmi quello stupido vestito “Noah non ce né bisogno” Sbuffai, quando ci si mette sa essere veramente testardo “Dai Caty, è bellissimo” Mi fece la faccia da cucciolo “Ok va bene” Lo baciai sul naso facendolo ridere poi ci dirigemmo verso la cassa, pagato il vestito ritornammo in macchina. “Ora ti porto da Louis, ma promettimi di non dimenticarti di me” disse sussurrando, potevo sentire la tristezza nella sua voce e mi faceva stare male “Ma piccolo, non potrei mai dimenticarti” Lo abbracciai “Aspetto qui finchè non entri” Mi sorrise e scesi dalla macchina dirigendomi verso l'entrata dell'enorme casa dove abitava Louis. Suonai un paio di volte e quando la porta si aprì vidi che non era Louis ma una ragazza con i capelli castani e ondulati “Cerchi qualcuno?” Posò il suo sguardo sulle valigie. Abbassai lo sguardo e iniziai le lacrime solcare il mio viso“I-Io no, scusa avrò sbagliato casa” Presi le mie cose e rientrai in macchina di Noah. Chi diavolo era quella ragazza? Portai le gambe al petto e iniziai a piangere facendo qualche singhiozzo ogni tanto. Mi vennero in mente le scena della sera prima, lui abbracciato a una ragazza, la baciava e non erano dei baci casti, non era la 'sua migliore amica', mi ha sempre mentito. Lui era fidanzato, si era inventato la storia dell'amica solo per non farmi soffrire. 'amore' quella stupida parola mi rimbombava nella mente, la sua voce, le sue carezze, i suoi baci, la sua risata, il suo sorriso, i suoi occhi, non riuscivo a togliermelo dalla mente. Ormai ero fregata, mi ero innamorata di lui 'Lo odio' dissi tra me e me 'No, tu non lo odi. Tu lo ami ' No basta, io voglio dimenticarlo, non voglio più vederlo, mi farebbe soffrire ancora di più. Io non lo amo, io lo odio; io lo odio con tutto il mio cuore. 'Smettila di dire così Caty, lo sai anche te, tu lo ami' Ancora quelle tre parole 'Tu lo ami' L'amore fa schifo, non mi sarei mai dovuta innamorare di lui, l'amore fa male. Chiusi gli occhi ormai rossi e stanchi di piangere e mi addormentai.

 

tu mi ami Cath” un ragazzo si avvicinò a me, non riuscivo a vederlo per colpa del buio. “Sono Louis, Cath” Ad un tratto la stanza si fece rossa e un uomo mi venne vicino “Ciao Cath, io sono quello che porterà via chiunque inizierai ad amare, sono la Solitudine, o la Tristezza” Iniziai a piangere, tutto questo è un incubo, lo so. Un urlo fece eco nella stanza e vidi Louis steso a terra, l'uomo aveva in mano il suo cuore che pian pianino perdeva battiti “No!” Urlai “Che hai fatto!” Mi accasciai a terra piangendo ancora di più “Te l'ho detto, io porterò via da te tutti quelli che ti amano o che tu ami”

 

Piccola! Piccola svegliati!” Una voce mi fece aprire gli occhi ancora pieni di lacrime. Era stato tutto un sogno, un bruttissimo sogno. Noah era affianco a me sul letto che mi stringeva forte “Shh piccola, va tutto bene. Ci sono io qui” Appoggiai la testa sul suo petto e ricominciai a piangere bagnando la sua maglietta “S-scusa”Mi calmai, ma ad un certo punto il mio telefono iniziò a squillare incessantemente, lo presi e risposi senza guardare chi era “Cath, perchè te ne sei andata?” Quella voce, la sua voce. “Sei uno stronzo” Gli urlai contro “Ma che ho fatto?” Ci fu un momento di pausa “Ho capito, hai pensato che la ragazza che era in casa mia era la mia ragazza, vero?”sospirai cercando di calmarmi “Si” sussurrai e abbassai la testa “Lei non è niente per me Cath” Sospirò anche lui, mi sentivo un idiota, una perfetta idiota. Dovrei credergli? “Devi credermi piccola, tu sei tutto il mio mondo” disse con voce roca. “Passamelo” Disse Noah guardandomi serio, prese il mio telefono e scese in cucina.

 

 

Sono passati ormai venti minuti da quando Noah ha preso il mio telefono, stavo per aprire la porta quando vidi Noah difronte a me. “Che gli hai detto?” Lo abbracciai “Tra poco ti viene a prendere piccola” Disse baciandomi in guancia

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                                                                                            Spazio autrice:
                                       Scusate per il ritardo ma mi avevano tolto la chiavetta di Internet e non
                                                                      potevo pubblicare il capitolo.
                                              E' corto lo so, ma il prossimo sarà più lungo, promesso c:
                                                 Per farmi perdonare pubblicherò anche l'ottavo capitolo perchè
                                                                        per un po' non avrò internet.

                                                                                     Giulia.

 

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Capitolo 8
*** Chapter eight ***


                                                                            One month later

 

Louis esci da quel bagno! Devo farla anche io la doccia!” Come sempre Louis stava sotto la doccia per 45 minuti, è peggio delle donne. Peccato che io avevo super bisogno del bagno e lui mi faceva sempre aspettare, stavo per urlare ancora quando la porta si aprii di scatto e mi ritrovai un Louis a petto nudo con un asciugamano stretto in vita, potevo vedere le goccioline d'acqua scendere giù per il suo petto scolpito “Ti avevo detto di venire a fare la doccia con me” Rise e si chinò su di me poggiando le labbra sulle mie poi mi abbracciò bagnandomi i vestiti “Se ti vai a mettere un paio di boxer dopo ti asciugo i capelli” risi e entrai dentro il bagno senza chiudere a chiave. Presi a lavarmi i capelli poi tutto il resto, chiusi l'acqua e quando stavo per uscire vidi Louis ad occhi chiusi che teneva un asciugamano in mano “Non ti vedo” Rise. Mi diressi verso di lui e mi feci avvolgere “Grazie” Mi alzai in punta di piedi e gli lasciai un bacio sulle labbra. “Ti ho portato l'intimo e una maglietta” Cioè lui ha frugato in mezzo le mie mutande e miei reggiseni, d'istinto sentii le guance andare a fuoco e lo sentii ridere. “Ti aspetto in camera amore” Sorrise e mi lasciò sola in bagno, scossai la testa mentre sorridevo e mi vestii. Andai in camera e vidi Louis seduto sul letto a gambe incrociate con il phon in mano “Prima ti asciugo i capelli io poi tu asciughi i miei”mi sorrise poi mi fece sedere in mezzo alle sue gambe e iniziò ad asciugarmi i capelli delicatamente, quando ebbe finito iniziai ad asciugare i suoi.

 

...

 

Avevamo appena finito di pranzare quando ad un certo punto sentimmo suonare il campanello. “Vado io” Disse Louis. Si alzò e andò verso la porta, quando lo raggiunsi era pietrificato, guardai chi c'era alla porta e vidi una donna con un bambino in braccio sui 3 anni e una ragazzina al suo fianco. “Louis figliolo” sgranai gli occhi, sua madre... da quello che mi aveva raccontato sua madre non lo aveva mai picchiato, era il padre che non lo accettava e per questo lo picchiava da piccolo. Vidi Louis in difficoltà e intrecciai una mano con la sua cercando di fargli coraggio “Mamma” D'istinto la donna iniziò a piangere, diede il bambino alla ragazza affianco a lei e abbracciò Louis. “Mi sei mancato così tanto piccolo” Mi veniva da piangere solo guardando quella scena così dolce, la madre che rivede suo figlio da tanto tempo. Fece entrare la famigliola e ci sedemmo tutti sul divano“Mamma lei è Cathryn, la mia ragazza” Mi presentò sorridendo a 373457 denti “Ehm.. piacere” Sorrisi timidamente alla donna che mi si presentava davanti “Amore lei è Paige, mia sorella di 16 anni” Le sorrisi dolcemente “Volete qualcosa da bere?” Questa situazione è abbastanza imbarazzante “No grazie tesoro, tra poco avrei un volo per la Francia e sono venuta per chiedere un favore a Louis” disse guardando Louis negli occhi “Dimmi mamma” Sbuffò, l'idea di avere sua madre in casa non gli piaceva, potevo capirlo benissimo dal suo sguardo gelido e la mascella contratta “Mi potresti tenere Nate per un po' di tempo? Devo andare in Francia per lavoro e non me lo posso tenere” Lo supplicò “Va bene” Disse secco “Ora se non vi dispiace avremmo delle cose da fare” sorrise amaramente e abbracciò sia la madre che la sorella “Grazie Louis, davvero.. spero non vi faccia impazzire” Rise e venne ad abbracciare anche me.

 

...

 

La madre e la sorella di Louis sono andate via già da un po, siamo tutti sul divano a guardare la tv. “Ma Lou” disse Nate attirando l'attenzione di Louis “Questa ragazza è la tua principessa?” disse sorridendo. Louis sorrise e baciò il bambino in fronte “Si, lei è la mia piccola principessa” Risi e presi in braccio Nate che subito si accoccolò sul mio petto e iniziò a giocare con una ciocca dei miei capelli. Iniziai a fargli delle carezze sulla testa cullandolo un po'. Questo bambino è un'amore , tutto uguale a suo fratello, occhi azzurri e capelli castano chiaro e un sorriso troppo bello “Dada, possiamo guardare Pinocchio?”Mi guardò mostrando quel dolcissimo sorriso che di solito tutti i bambini hanno “Ma certo piccolino” sorrisi e lo baciai in fronte e iniziai a fargli il solletico. “basta basta!” Iniziò a contorcersi dalle risate cercando di fermarmi con le sue manine piccole “Ok dai, iniziamo a guardare Pinocchio” Disse Louis ridendo e fece partire il cartone, dopo una decina di minuti Nate si addormentò “Ti assomiglia tanto” Dissi girandomi verso la che amo più della mia stessa vita. Lo amo davvero? 'Ma si che lo ami' Ancora lei, ma io dico.. non si potrebbe prendere una vacanza? Dopo un mese che stiamo insieme di solito ci si dice 'Ti amo' no? “Bhe, a quanto pare gli piaci” Disse sorridendomi “ Lo vado a portare in camera” Gli lasciai un bacio sulle labbra poi portai Nate in camera nostra, lo coprì con il piumone visto che si stava avvicinando Natale e faceva abbastanza freddo, mi stesi un'attimo affianco a lui e gli lasicia un bacio in fronte poi scesi da Louis “Amore?” Lo chiamai vedendo che non era più sul divano. Ad un tratto sentii delle braccia avvolgermi da dietro “Si piccola?” disse girandomi e facendomi appoggiare la testa sul suo petto “Io.. ehm.. t-ti amo” Lo strinsi più forte a me e sentii il suo cuore battere sempre più forte. Ce l'ho fatta, gliel'ho detto... non ci posso credere “ Anche io ti amo amore” Mi prese la faccia tra le mani e dopo poco sentii le sue labbra sulle mie, misi le mani tra i suoi capelli e li tirai leggermente. Chiese accesso alla mia bocca con la lingua, schiusi le labbra e le nostre lingue iniziarono a rincorrersi l'una con l'altra, dopo un po' ci staccammo. “Bel bacio Tomlinson”Risi e andai a vedere fuori dalla finestra, qualche fiocco bianco veniva giù leggero dal cielo “Nevica” Sorrisi quando sentii Louis stringermi a se lasciandomi dei baci sulla testa “Tra poco è il tuo compleanno” appoggiai la testa sul suo petto e incrociai una mano con la sua “Te lo ricordi allora” Sorrise e mi baciò a stampo. Ad un tratto iniziai ad avere freddo e iniziai a tremare “hey piccola, hai freddo?” Disse prendendomi in braccio “Mi gira un po' la testa” Mi accoccolai contro il suo petto e chiusi gli occhi. “Ti porto in camera sotto le coperte” Iniziò a salire le scale poi, quando entrò in camera mi fece stendere sotto le coperte affianco a Nate “Stai qui, per favore” dissi sussurrando, avevo bisogno di lui al mio fianco, era come l'ossigeno, senza di esso non di può vivere. Sorrise e si sedette sul letto affianco a me, io intanto iniziavo ad avere sempre più freddo infatti i denti iniziarono a battere “Hey” disse poggiando le labbra sulla mia fronte “Scotti da morire amore” si alzò e andò verso il bagno, dopo pochi minuti ne uscì con un termometro in mano e delle pillole per la febbre. Il problema è che io ho sempre avuto paura delle pillole, mi sembravano uno strumento di tortura, usato per farti soffocare. “Io non prenderò quella cosa” Dissi cercando di uscire dalla camera ma Louis mi prese in tempo facendomi di nuovo stendere sul letto “Tu ora prendi questa pillola, non voglio usare la forza per fartela ingoiare” Mi guardò serio, non ammetteva repliche “Ma...” In quel momento si svegliò Nate “Dada, che succede?” Disse con voce impastata dal sonno “La dada ha la febbre” disse Louis sorridendogli. Subito Nate mi abbracciò “Posso stare qui con te?” Mi sorrise dolcemente “Ok, basta che non mi stai sempre vicino” Gli accarezzai il viso e gli sorrisi “Bene, ora prendi questa pillola” disse Louis avvicinando la pillola alla mia bocca, deglutii rumorosamente e aprii di poco la bocca per far passare la pillola, mi diede un bicchier d'acqua e bevvi buttando giù la pillola “Vedi? Non era difficile” disse Louis baciandomi in fronte. Risi e lo abbracciai “Grazie” dissi dolcemente. “Tommo, tra due giorni sarà il tuo compleanno, quindi la vigilia di Natale” disse Nate saltellando sul letto battendo le mani .

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                                                                                             Spazio autrice:
         
                             Ecco il capitolo 8, per un po' non ci sarò e non potrò pubblicare il capitolo.
                                                                         Mi perdonate, vero? c':
                                                                    Recensite sususu *occhi dolci*
                                                                        Mi mancherete tanto <3

                                                                                Giulia.

                                        

 

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Capitolo 9
*** Chapter Nine ***


                                                                                         The day after


 

Sono davanti alla finestra, e fuori sta nevicando da 2 ore, è bello vedere quei fiocchi bianchi cadere dal cielo. Domani è il compleanno di Louis e non gli hoancora preparato il regalo, ad un tratto sentii chiamare il mio nome e qualcuno tirarmi la maglietta “Dada, andiamo a fare un giro?”Nate mi sorrise e fece la faccia da cucciolo “Ma certo” Lo presi in braccio e lo baciai in fronte. Louis era in cucina a mettere a posto la lavastoviglie, entrai e feci sedere Nate sul tavolo“Louis, andiamo al centro commerciale?” Andai dietro di lui e lo abbracciai poggiando la testa sulla sua spalla, si girò e mi prese in braccio facendomi girare, iniziai a ridere e quando si fermò posai le labbra sulle sue “Fino a ieri avevi la febbre, quindi vestiti con roba pesante perchè non voglio che ti ritorni, ok?” Mi sorrise dolcemente, annuii e presi in braccio Nate “Andiamo a vestirci” risi e salii le scale, entrata in camera tirai fuori dei vestiti pesanti sia per me che per Nate, dopo averlo vestito per bene mi vestii anche io. “Siete pronti?” Louis entrò in camera e prese in braccio il piccolo. “Prendo il telefono e possiamo uscire” Quando fui pronta entrammo in macchina e partimmo verso il centro commerciale. Arrivati ci dirigemmo subito in un negozio maschile “Vado a prendere il tuo regalo di Natale, state qui” Entrai senza permettergli di rispondere, girai fino a quando non presi dei boxer neri, due magliette e una camicia nera, andai alla cassa e mi feci fare un unico pacchetto regalo. Quando uscii diedi la borsa a Louis poi lo baciai a stampo “Dada, entriamo in un negozio di giochi? Per favore..” Fece gli occhi dolci sia a me che a Louis, lo presi per mano e entammo nel negozio, subito si fiondò sui pupazzi della Disney, prese in mano Woody e lo strinse al petto poi lo lasciò li dov'era, guardai Louis e mi avvicinai al suo orecchio “Amore glielo compro, ok?” Sussurrai senza farmi sentire da Nate, lui mi sorrise e annuii “Piccolo, vai con Louis a vedere altri giochi, io arrivo” Mi piegai alla sua altezza e gli lasciai un bacio in fronte “Ok” Prese per mano Louis e saltellando lo trascinò dai video-giochi. Mi avvicinai ai pupazzi e presi Woody ma quello formato gigante, magari gli piace, chissà.. poi andai a prendere una palla da calcio del Manchester e andai a pagare tutto. Quello che non sapevano è che avevo comprato tre biglietti per andare a vedere il Manchester tre giorni dopo, mi erano arrivati per posta proprio stamattina. Feci fare un pacco regalo anche per quelli e quando vidi Nate venirmi in contro appoggiai i regali per terra e lo abbracciai “Cos'hai comprato?” Chiese baciandomi sul naso “è una sorpresa” Risi e presi per mano Louis.

 

...

 

Siamo appena tornati a casa e subito ci siamo messi a fare l'albero di natale tutti assieme. “Lou... mi manca la mamma” Disse Nate a testa bassa “Hey piccolo, ci siamo noi con te” Lo prese in braccio iniziando a cullarlo “M-Mi manca” disse piangendo, mi avvinai a loro e presi in praccio Nate, mi sedetti sul divano iniziando ad accarezzargli la testa “Shh non è niente piccolo” Gli lasciai un bacio in fronte e dopo poco smise di piangere “Ti voglio tanto bene dada” Mi sorrise e iniziai ha fargli il solletico. “Smettila” iniziò a ridere più forte di prima quando iniziò ha fargli il solletico anche Louis. Mi fermai e continuai a guardare Louis, aveva un sorriso che non aveva mai avuto, era così strano, feci una faccia da ebete e o baciai in guancia “Respiro!” disse Nate ridendo poi abbracciò sia me che Louis.

 

...

 

Abbiamo giocato con la neve, scherzato e fatto il solletico a Nate per tutta la giornata poi abbiamo mangiato tranquillamente e posso constatare che Louis potrebbe essere un padre perfetto, è premuroso, a volte severo, dolce e divertente, ma non penso che voglia un figlio adesso, siamo troppo giovani. Però lui è.. lui. Domani sarà il suo ventesimo compleanno, il mio dolce Louis domani compie gli anni, tutti e due ci siamo ritirati dalla scuola, tanto non ce ne facevamo niente. Ad interrompere i miei pensieri fu la porta della camera aprirsi.

il piccolo si è addormentato e l'ho portato nella sua cameratta” disse Louis sdraiandosi affianco sul letto affianco a me. Avevamo arredato l'unica camera della casa apposta per Nate visto che non poteva sempre dormire con me e Louis. Gli sorrisi e dopo essermi messa il pigiama andai sotto le coperte insieme a lui e lo abbracciai poggiando la testa sul suo petto. “Sei morbido” risi e gli lasciai un bacio sul petto “Stai dicendo che sono grasso?” Rise poi inarcò un sopracciglio “No, non ho detto che sei grasso, ho detto che sei morbido” feci poggiare le mie labbra sulle sue, dopo poco mi staccai e strofinai il naso contro il suo “Ti amo” disse baciandomi in fronte, gli sussurrai un 'anche io' all'orecchio prima di sbadigliare “Dormi piccola” disse dandomi un bacio a stampo, chiusi gli occhi poi gli riaprii subito “no, voglio aspettare la mezzanotte per farti gli auguri” dissi mettendomi seduta affianco e mettendomi a posto i capelli “Dormi piccola, me li farai domani” mi fece stendere di nuovo sul letto e mi coprii con le coperte “Notte” dissi chiudendo gli occhi.

 

                                                                                                 *

Mamma, mamma! Non te ne andare, per favore.. io ho bisogno di te!”Ero seduta per terra con la schiena appoggiata al muro freddo di una casa abbandonata “resterei, ma non posso” disse lei, si inginocchiò difronte a me e mi sorrise come solo lei sapeva fare, mi baciò la fronte poi si alzò in piedi e si diresse verso la grande porta bianca che dominava la stanza, intanto io mi facevo sempre più piccola contro il muro guardando mia madre andare via. “Ho bisogno sia di te che di papà!” urlai, ma era troppo tardi, lei se n'era andata per sempre. L'avevo persa, la mia unica madre. Iniziai a piangere quando ad un certo punto sentii un forte colpo alla testa poi il buio.

                                                                                                 *

 

Piccola piccola, svegliati” Mi sentii scossare poi due forti braccia mi strinsero a se “Amore svegliati” dopo poco sentii due labbra morbide sulle mie e mi aprii gli occhi “Dio piccola, stavo cercando di svegliarti da 10 minuti”mi baciò in fronte poi iniziò ad accarezzarmi i capelli dolcemente “Auguri amore” dissi dolcemente poi lo baciai a stampo.



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                                                                                          Ecco il capitolo Giiiiiiirls c:
                                                       Scusate se è un po' corto ma l'ho scritto di corsa proprio apposta per voi.
                                                                             Che ne dite del Louis dolce e coccoloso?
                                                       Secondo voi durerà la loro relazione o ci sarà qualche incoveniente?
                                                                                  E Nate? Quanto è dolce? Awwww *Q*
                                                                                 Non sono normale, yeee ahahah no ok
                                                      Non credo che pubblicherò un'altro capitolo perchè fra qualche giorno
                                                               partirò per la montagna e non avrò il pc per aggiornare :c

                                                                                                  Giulia.


 

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Capitolo 10
*** Chapter Ten ***


Sentimmo la porta aprirsi poi ad un tratto Nate iniziò a saltare sul letto “Auguri Tommo!” si buttò su Louis baciandolo in guancia, si mise a ridere poi iniziò a fare il solletico a Nate “Cosa volete per colazione?” risi e mi andai a cambiare mettendomi un maglioncino in lana rosso con delle renne bianche e sotto fuseaux neri e ai piedi della calze di lana 'Ti vesti da nonna' quella maledetta della mia coscienza rise spudoratamente 'Ma è Natale, e ho freddo' feci il broncio mentalmente e quando ritornai alla vita reale mi resi conto di essere tra le braccia di Louis, mi accoccolai sul suo petto “Sembri mia nonna così” disse ridendo 'coscienza&Louis 1 Cath 0' ehi, come siamo cattivi oggi “Almeno sono una nonna sexy” mi alzai in punta di piedi e lo baciai a stampo, presi Nate per mano e scesi in cucina, aprii il frigo e presi tutti gli ingredienti per fare i pancake, quando stavo per metterli sulla piastra mi sentii abbracciare da dietro “ecco la mia nonnina adorata” disse baciandomi in testa e iniziò a preparare la cioccolata per tutti, dopo aver finito di mangiare ci sedemmo tutti sul divano iniziando a guardare un film che di solito ci sono sempre a Natale. “Dada, posso avere anche io un bacio sulle labbra?” disse Nate facendo la faccia da cucciolo, risi e lo presi in braccio facendolo sedere sulle mie gambe “Hei piccolo, lei è mia” disse Louis ridendo “Voglio un bacio” Il piccolo fece il broncio incrociando le braccia al petto, risi e gli lasciai un dolce bacio sulle labbra “Grazie!” disse baciandomi sul naso. Ma quanto può essere dolce? Mi girai verso Louis e scoppiai a ridere per la faccia che aveva, labbra schiuse e occhi spalancati “Amore” Risi facendo scoppiare a ridere anche Nate, Louis fece il broncio e baciai anche lui. Ad un tratto suonarono alla porta e Louis andò ad aprire “Chi è?” chiesi quando lo vidi spuntare dinuovo in salotto, stava per rispondermi quando vidi un ragazzo abbastanza alto, capelli biondi e occhi azzurri “Amore lui è Niall, mio cugino. Viene dall'Irlanda”Nate corse ad abbracciarlo e io mi avvicinai a lui imbarazzata per come ero vestita “Piacere, io sono Cathryn” Gli sorrisi e lui mi abbracciò d'istinto “Louis mi ha parlato molto di te” Mi fece l'occhiolino e andò affianco a Louis sul divano “Come te la passi cugino?” Gli lasciai parlare un po' e andai a giocare insieme a Nate. Io ero la principessa in pericolo e lui era il mio principe azzurro, mi sembrava di essere tornata tutto d'un tratto piccola quando giocavo con mio padre allo stesso gioco.

 

                                                                                             *Flash back*

 

il tuo principe è qui per salvarti” io e papà stavamo giocando al principe e alla principessa, io ero stata rapita dai dei troll brutti e cattivi, in testa papà aveva un corona che avevamo comprato in Spagna “Salvami” dissi e dopo poco mio padre mi prese in braccio e iniziò a farmi il solletico, ridevo, ridevo come non avevo mai fatto. Lui, il mio dolce papà “non mi abbandonerai vero?” gli dissi baciandolo in guancia “Io sarò sempre il tuo principe, anche quando avrai un ragazzo che ti amerà”

 

                                                                                        *Fine flash back*

 

Salvami Nate, salvami” Gli sorrisi, pensai a mio padre. Non lo vedevo da tanto tempo, sarà ancora il mio dolce principe? Risi quando mi sentii Nate saltarmi a dosso. “Ti ho salvato!” Ad un tratto entrarono in camera Niall e Louis “Ho salvato la dada dai troll” disse correndo da Niall “Ma che bravo ragazzo” Disse lui prendendolo in braccio.

 

                                                                                                       ...

 

tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a Louis tanti auguri a teeeee” Louis spense le candeline e dopo aver mangiato la torta presi il regalo “Grazie amore” disse baciandomi a stampo gli sorrisi poi con un cenno del capo gli indicai il regalo, quando lo aprii mi sorrise “Come fai a sapere la mia taglia dei boxer?” chiese ridendo “Basta guardare nei cassetti amore” Gli feci l'occhiolino e iniziai a lavare i piatti. “Siete davvero una bella coppia” Disse Niall venendo affianco a me iniziando a pulire i piatti. “Oh, grazie”gli sorrisi timidamente e, quando ebbi finito tornai in salotto dove c'erano Louis e Nate e mi sedetti sulle gambe del castano “Ti amo” mi disse sussurrando, gli sorrisi e gli lasciai un bacio sulle labbra “io mi dileguo, vi lascio da soli” Disse Niall ridendo. Niall mi sta abbastanza simpatico, mi sembra un ragazzo normale e divertente, gli sorrisi “Cath trattamelo bene” Detto questo uscii di casa lasciandoci soli. Ora che siamo soli con Nate che si fa? Fisso il fuoco che scoppietta nel camino, poi mi girai verso la finestra, stava nevicando. “Giochiamo con la neve?” Disse Nate sorridendo "Ti va piccola?" disse Louis abbracciandomi da dietro e lasciandomi un bacio leggero nel collo. Mi vuole vedere congelata per caso? Mah, chi lo capirà mai questo ragazzo. "Come desidera vostra maestà" Lo baciai a stampo e mi andai a vestire pesantemente, quando ebbi finito scesi e presi in braccio Nate. "Si la neve!" disse iniziando a lanciare la neve contro Louis che ben presto si nascose dietro di me."Help piccola mia" disse battendo i denti dal freddo "Se vuoi riscaldarti, prendimi!" Iniziai a correre per tutto il giardino, iniziai a ridere quando vidi Louis cadere nella neve "oddio" risi. Quasi quasi mi butto su di lui, che mente malvagia che ho. "Arrivoooo" Presi la rincorsa e mi buttai su di lui, Nate iniziò a ridere per poi buttarsi su di noi anche lui "pazzi" Rise "Stai comodo amore?" Risi e poggiai la fronte contro la sua "Con te sopra comodissimo" rise per poi guardarmi dolcemente "Dadaaa! Ho freddo" Ci alzammo e tornammo in casa posizionandoci davanti al camino, io seduta in mezzo alle gambe di Louis e Nate in braccio a me "Si sta benissimo qui davanti" Alzai il viso per incontrare lo sguardo di Lou che in un secondo mi baciò semplicemente. "Dada posso dirti una cosa?" disse Nate guardandoci "Dimmi piccolo" Lo baciai in testa stringendolo a me "Perchè i grandi si baciano sempre?" Chiese guardandomi dolcemente negli occhi "Bhe, sinceramente non lo so neanche io... ma penso che sia per dimostrare l'appartenenza l'uno dell'altro, a volte ci si bacia per dimostrare il proprio affetto verso un migliore amico o per dimostrare il proprio amore verso la persona che si ama" Gli sorrisi "E la vuoi sapere una cosa? Io amo il tuo dolce e bellissimo fratellino, e sai perchè? Perchè quando lo guardo negli occhi mi viene quello strano fastidio nello stomaco, appena mi sfiora mi vengono i brividi, lo amo perchè è se stesso, perchè mi fa ridere e mi coccola, perchè quando sorride, fa sorridere anche me" Gli accarezzai il viso dolcemente "Louis ti fa tutto questo? Come fai Louis?" disse Nate strattonandolo Louis rise e scompigliò i capelli sia a me che a Nate "Non lo so come faccio piccolo, lei mi fa provare le stesse emozioni, brividi, farfalle nello stomaco, tutto quello che ha detto lei, vedi.. quando un ragazzo e una ragazza stanno assieme devono capire se provano le stesse emozioni, e se non le provano si vede che non si amano veramente" Gli sorrise dolcemente "Prima o poi quando sarai grande succederà anche a te" gli sorrise dolcemente "Non vedo l'ora!" disse sorridendte "Hey peste, tu sei mio" Risi e lo baciai in fronte "No tu sei di Louis io sono di Nataliiii" disse sorridendo "E chi sarebbe Natali?" disse Louis "Una bambina.." disse in modo dolce come sapevano fare solo i bambini della sua età "Hey, mi stai tradendo per caso?" Lo guardai alzando un sopracciglio "Tu e Lou siete miei" sorrisi "Siamo suoi capito Nate?" disse Louis divertito "Problemi?" Inarcai il sopracciglio e mi presi il labbro inferiore tra i denti e lo tirai.



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                                                                                Ed ecco il capitolo ragazzeeeee c:
                                                Sono riuscita ad aggiornare prima di partire per la montagna,
                                                                           mi mancherete molto <3
                                                                          Vi è piaciuto il capitolo?
                                                                  Susu lasciate una piccola recensione
                                                                                  Vi voglio bene.


                                                                                                Giulia.

 

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