Narra una vecchia leggenda di Suna… Una leggenda tramandata di generazione in generazione… Di una bambina, e di un branco di leonesse abitanti del deserto… Una donna, il cui marito era morto sbranato da una malvagia leonessa di nome Zria. La donna partorì due anni dopo dalla morte dell’ uomo una bambina, ma Zria, che poi era un demone forse anche più potente di Kyuubi, morì e la sua anima si sigillò nel corpo della neonata, che da quel giorno aveva sul viso due segnetti tipo Naruto quando si trasforma, in entrambe le guance. La donna, allora, abbandona la neonata nel deserto, dove viene trovata da un branco di leonesse, che la prendono sotto la loro protezione. Questa bambina cresce cresce, che diventa una ragazza molto bella, i tratti di una leonessa, i capelli castani fino alle spalle e un’ atteggiamento da felino, la pelle candida, ma a vederla sembrava gracilina. Le leonesse però sapevano che la ragazza era la reincarnazione della perfida Zria, ma glielo tennero nascosto. Un giorno, l’ unico leone del branco, che era come un padre per Zria, morì per mano di un’ altra leonessa, molto temuta dal villaggio della Sabbia, dato che nottetempo faceva stragi di abitanti. Zria, furiosa, la uccise con le sue sole forze, senza usare nessuna tecnica, nessuna arma, a parte i suoi denti da leone, le sue unghie affilate e i suoi muscoli. Allora lei prese la pelle della leonessa e se la mise addosso. Infatti da allora poteva trasformarsi in una leonessa notevolmente più grande delle altre. Ma questa ragazza spesso cercava di andare al villaggio della Sabbia, e la gente la respingeva e la trattavano malissimo, e così lei iniziò ad odiarli. L’ unico che l’ascoltava, che non fuggiva via quando la vedeva, era Gaara. Ed era così anche per Gaara, che non aveva mai avuto qualcuno che lo capisse veramente e non si spaventasse di lui. E così la loro amicizia era sempre più forte… Ma Zria seppe di un’ organizzazione, l’ Akatsuki, che catturava Jinchuuriki per la conquista del mondo. Allora a Zria venne un’ idea: avrebbe fondato un’ organizzazione… La rivale dell’ Akatsuki nella cattura dei demoni e per la conquista del mondo! La ragazza-leone chiese a Gaara se voleva unirsi alla sua organizzazione, ma lui, per ovvie ragioni, rifiutò. Così Zria, con la morte nel cuore, gli diede un’ addio, perché era partita alla ricerca di altri membri…

-Zria, che fai?-

-Niente, mamma. Stavo solo pensando… Perché gli umani mi hanno abbandonata?-

-Piccola mia… Gli umani sono cattivi. Ci uccidono perché mangiamo il bestiame, ma che altro dovremmo mangiare? Distruggono il nostro habitat per espandere i loro territori, fanno guerre per uccidersi a vicenda… Tu non hai niente a che fare con loro, tu sei come noi, non preoccuparti!-

-Va bene mamma. Ti voglio bene-

La mamma leonessa, che si chiamava Jua(“sole” in lingua swahili), leccò affettuosamente il viso della sua “bimba” e andò dalle altre leonesse, seguita da Zria. Erano tornate dalla caccia con una grossa mucca capace di sfamare l’ intero branco, dieci leonesse. Zria mangiò la sua porzione di carne e avvertì le cacciatrici che sarebbe andata in cerca di persone come lei  che l’ avessero aiutata… Che entrassero nella sua organizzazione, la Kurosuna, sabbia nera…   

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Ecco una RoundRobin fresca fresca XD Unitevi anche voi! Magari altri personaggi ancora allo scuro di avere un demone in corpo… Forza, vi aspetto numerosi!

Era notte. Zria aveva salutato Jua e le altre leonesse ed era partita verso l’ ignoto. Non sentiva la minima paura per ciò che avrebbe potuto incontrare lungo il suo cammino: le avevano sempre raccontato che i suoi cari, anche se non c’ erano più, vegliavano su di lei e sul suo branco. Pensò istintivamente a Mlezi(“guardiano” in swahili), suo padre adottivo, il leone ucciso dalla leonessa di cui ora Zria portava la pelle. Alzò lo sguardo al cielo e si lasciò cadere sulla sabbia ancora calda del deserto.  Il cielo stellato era bellissimo, la luna di fronte a lei brillava d’ argento.

-Padre, perché non sei più con noi? Perché? Io non so come si guidi un branco… Padre, chi sono io?-

Sospirò, gli occhi lucidi a guardare il cielo stellato. Pensava alla ninna nanna che Jua le cantava per tranquillizzarla…

“Quando sarai una gran leonessa tu sarai la nostra condottiera!”

-Ma io non sono ancora una gran leonessa…-

Zria si alzò e continuò il cammino. Caspita se c’ era freddo nel deserto la notte! Così, le mani nella posizione della tigre, disse:

-MAGEUZI, SIMBA!*-

La pelle che portava sulla schiena  si fondeva con la sua pelle. Le mani sostituite dalle zampe forti e nel giro di un minuto non c’ era più una ragazza ma una grossa leonessa.

-Ora sì che sto bene! Un’ attimo… Quella laggiù non è Konoha? Allora sono sulla buona strada! Preparati villaggio della Foglia, sto arrivando!-

Zria corse veloce verso i cancelli della città e appena prima di entrare si ritrasformò. Il villaggio era illuminato dalle luci dei negozi e dei ristoranti. Lei osservava affascinata tutto e tutti. Non aveva mai avuto contatti con umani, a parte che con Gaara o quando andava a caccia per uccidere del bestiame con le altre leonesse… Un ristorante attirò particolarmente la sua attenzione: Ichiraku Ramen. Lei si avvicinò e si sedette a uno degli sgabelli davanti al bancone. Un ragazzo era intento a mangiare voracemente del ramen… Era Naruto, che scolatosi la pietanza, si affrettò a ordinarne ancora. Il cuoco disse poi:

-Ok Naruto! E per lei, signorina?-

-I… Io?-

Naruto si voltò e guardò dritto negli occhi Zria. In quel momento tutta la forza da leone l’ abbandonò e si sentì debole come un’ agnellino e distolse lo sguardo… Quel ragazzo aveva qualcosa di strano… Ma subito la leonessa dentro Zria riprese terreno e, alzati gli occhi, fissò dritto Naruto.

-Nulla…-

-Ma oggi c’ è la degustazione! Tutto gratis!-

-Bè, se proprio insiste…-

La ragazza si fermò, ordinò del ramen e iniziò a parlare con Naruto. Poi fece per andarsene, ma Naruto le urlò:

-SAI CHE SEI SIMPATICA?!-

-ANCHE TUUUU!!!-

Rispose Zria, con un sorriso ebete stampato in faccia. Poco dopo si accorse che la stavano fissando tutti e andò in una via illuminata a malapena da qualche vecchio lampione… Seduta su una vecchia scatola che prima conteneva frutta.

-Starò qui finchè non verrà qualcuno… Di norma gli umani non verrebbero qui… Ma se sono particolarmente dotati dovrebbero avvertire la mia presenza… Avvertire un pericolo…-

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FINITOOOO XD Mi son piaciuti davvero i capitoli scorsi XD Coraggio lettoriii! Unitevi anche voi, dobbiamo raggiungere il numero di membri dell' Aka così potremo iniziare veramente la ficcy!

-Chi sei tu?-

Mi dice la ragazza, a debita distanza da me. Ha paura, lo sento… Vieni, non ti farò del male…

-Io? Io sono solo una povera avventuriera indebolita dalla fame…-

Oddio, non dovevo dire che sono affamata nera! Ora andrà via!

-Guarda che non ho paura di te-

-Eh?-

Ma come ha fatto? Come ha capito che… Con questa pelle addosso non incuto certo un’ aspetto rassicurante… Avrà capito che sto cercando di non spaventarla… Avverto una strana forza…

-Non ho paura di te. Non andrò via. Resto qui…-

-Va bene…-

-Come ti chiami?-

-Zria. Tu?-

-…-

-Non ricordi. Certo…-

-Che ci fai tu qui?-

-Sai, noi leoni siamo animali che vivono in società…-

-Eh?-

-Tutti insieme siamo una potenza…-

-Mi stai spaventando…!-

-Al servizio del mio genio, senza pari!-

No… Che succede? Perché soffro così tanto?!

*Cambio di scenario. Un luogo completamente buio, una luce filtra dall’ alto illuminando Zria*

-Dove… Dove mi trovo? Perché è tutto buio? C’è nessuno?-

Si sentono forti sbuffi di calda aria. All’ improvviso, nell’ oscurità, due giganteschi occhi gialli e luminosi si aprirono. Un ghigno, un ringhio, e una bestia gigante… Morde nella sua direzione. Zria si para mettendo le braccia incrociate davanti al volto. Le zanne della creatura si fermano a pochi centimetri dal suo corpo, si ritirano lentamente.

-Chi… Ch… Chi sei tu!?-

-Mhmhmhm! Chi sono io! Io sono te!-

Era una leonessa. Il demone leone delle dodici code.

-Tu… ME?!-

-Ah, sì, è vero! Non te ne hanno mai parlato!-

-Di cosa?-

Ma in quell’ istante, Zria si ritrovò nella realtà. A sguardo fisso nel vuoto, non si era accorta che un’ altra ragazza la osservava, in modo parecchio strano…

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Chappy d’ intermezzo!!!! XD