We won't fall down

di intoyourjeans_x
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** You're fuckin' perfect to me ***
Capitolo 3: *** Two pieces of a broken heart ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


I'm gonna pick up the pieces, 
and build a lego house 
when things go wrong we can knock it down 
My three words have two meanings, 
there's one thing on my mind 
It's all for you 



Sono distrutta, sono scalfita dalle parole e dai fatti e non penso che riuscirò a risollevarmi, penso che da qui non ci sia via di uscita.
I ricordi affiorano e mi uccidono di giorno in giorno e peggiorano la situazione che è già orribile.
Questi che dovrebbero essere i migliori anni della mia vita sono gli anni peggiori che io abbia mai vissuto.
Sto cercando di ricomporre i pezzi come un puzzle ma manca una tessera, una tessera che sto cercando nella mia esistenza, nelle parole, nei fatti e nel destino. Forse non troverò mai quella tessera, oppure ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a cercarla, ma qui tutti ti aiutano per la discesa.
Sto cercando di farmi trascinare dalla onde, dentro di me c’è un deserto arido, senza un oasi con delle ossa sparse qua e là che rappresentano  che  c’è stata la vita o qualcosa di simile. Non riesco più a fidarmi di nessuno, vorrei ma non ce la faccio. Mentre le ragazze della mia età si divertono in discoteca oppure ad uscire con le amiche, io rimango dentro la mia camera a studiare a leggere, ad ascoltare la musica, sola completamente sola.
Vorrei che a qualcuno importasse di come sto, vorrei che qualcuno mi portasse via da questo inferno e mi rassicuri di non tornarci più.
Sono Candace ho 18 anni e la mia vita è un incubo da cui non riesco a svegliarmi.

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Capitolo 2
*** You're fuckin' perfect to me ***


Made a wrong turn 
Once or Twice 
Dug my way out 
Blood and fire 

Bad decisions 
That's alright 
Welcome to my 
silly life 

You’re fuckin’ perfect to me’
 
Anche oggi la sveglia suona e io non me la sento di alzarmi e andare in quell’edificio delle torture.
Vorrei fingere di stare male ma tanto nessuno mi crede più. Penso che sotto sotto anche i professori sappiano il perché manco spesso a scuola, ma perché non fanno nulla? Perché non puniscono chi mi perseguita da cinque anni? Con questi pensieri che mi distruggono da anni ogni singola mattina, mi alzo e mi preparo per andare a scuola. Mentre percorro la strada per andare a scuola ho tante speranze, spero che oggi sia una giornata diversa dalla altre, lo spero ogni giorno ma non è mai così.
Fuori dalla scuola mi aspettano Luke e Josh che mi dicono « Candy-Candy ci vediamo fuori scuola, non cercare di scappare come ieri che sai che ti riusciamo a beccare sempre» Sento il sangue raggelarmi dentro alle vene, mi viene da piangere sapendo che nessuno riuscirà mai a salvarmi, da quella routine.
Entro dentro l’aula di biologia, sedendomi agli ultimi posti da sola. Incomincio a tirare fuori i libri quando qualcuno mi chiede se è libero il posto, io gli dico di sì e lui si accomoda.
Non l’ho mai visto nella scuola, deve essere uno nuovo. Dire che è bellissimo è dire  poco, ha degli occhi azzurri in cui tu ti ci perdi e un neo sotto l’occhio. Ha dei capelli biondastri e tra la cinghia dei pantaloni ha un cappello rosso legato «Scusami non mi sono presentato, piacere sono Conor e tu?
»«Candace piacere» Mi stringe la mano e lo riguardo negli occhi, ha degli occhi simili ai miei, occhi di chi ha sofferto tanto nella vita «Sei nuovo di dove sei?»«Sono di Brighton, una città sulla costa»Non riesco a staccarmi dai suoi occhi, ma la vocina mostruosa che vive dentro di me dice che non mi devo fidare, perché tanto sarà uguale agli altri, se non peggio.
In quel momento entra il professor  McGonall che incomincia i suoi lunghi discorsi sul rispetto verso il nuovo compagno di classe.
La maggior parte delle ragazze guarda il nostro banco e scoppia qualche risatina tra i maschi, sicuramente staranno ridendo del fatto che il nuovo arrivato stia al banco con una sfigata del genere «La direttrice in persona ha chiesto che al nuovo ragazzo sia illustrata la scuola e lo farà la signorina Lawrence che è esonerata per tutta la giornata dalle attività scolastiche
» IO? Esonerata da un’ intera giornata di scuola? Molto bene, si può chiamare già questo un miracolo.
Tutte le ragazze della classe mi guardano male, mi sento quasi in colpa, infondo io non me lo merito , perché ieri ho studiato poco e dovrei beccarmi un brutto voto invece di sgattaiolare fuori tutta la giornata. Usciamo dall’aula per dirigersi in palestra, incomincio a sparargli quattro cazzate su come è questa scuola, fino a quando lui mi ferma e mi dice 
«Candance non c’è bisogno che mi spari cavolate, mi è bastato un solo sguardo per capire che tu non stai bene dentro a questa scuola e che qui è sovraffollata di gente cattiva, lo so perché la mia vecchia scuola era così, ed io ero nella tua stessa situazione»Sono sconvolta, quel ragazzo è davvero intelligente e riesce a capirmi alla perfezione. Continuiamo il giro fermandoci dentro al giardino  della scuola, è l’unica parte che mi piace veramente.
 
Ci sdraiamo sull’erba appena falciata che ha un odore buonissimo. Parliamo un pò e sembra che il tempo non finisca mai, lui  ride sempre ed ha uno di quei sorrisi che ti riempiono il cuore «Candance io qui non conosco nessuno, ti va se ci sentiamo in questi giorni?»Non so cosa rispondere, nessuno mi aveva mai detto così, forse è meglio per il suo bene che gli dica di no «Non accetto un no come risposta sappilo Dallo zaino tira fuori una penna e mi scrive su un foglietto il suo numero di cellulare e di casa e me lo infila dentro la mia borsa a tracolla «Conor è ora di pranzo bisogna andare a mangiare, l’unica cosa buona qui dentro è il cibo» Ride un ‘ultima volta e mi aiuta ad alzarmi e gli cado per sbaglio addosso «Scusami io non…» «Non ti preoccupare succede, non mi hai mica ucciso, calmati Candance » Io e le mie stupide paranoie che devono emergere sempre quando sto persone magnifiche «Ci sediamo vicini?»Mi chiede ancora «Conor per il tuo bene è meglio se a pranzo non stai vicino a me, potrebbero deriderti, prenderti di mira e ti tratterebbero come Candace 2, stai lontano da me» «Chi te lo ha detto che io ho paura? Per difendermi ho incominciato a praticare boxing e i miei demoni non mi spaventano più, io ho un passato di cui mi vergogno, da cui sono scappato»I suoi occhi sembrano scurirsi e incupirsi, ha sofferto di più di me e mi sento in colpa perché mi comporto come una vittima per .quattro schiaffi e delle offese stupide.
Mentre ci dirigiamo verso un tavolo libero, qualcuno mi fa una sgambetto e tutta la roba da mangiare mi finisce addosso, mi giro e mi accorgo che tutta la mensa ride. Mi sento una fitta al cuore e intravedo Josh mi si avvicina e mi butta sui capelli il succo di frutta e mi sussurra  «Candy-Candy oggi dobbiamo torturare un’altra ragazza perciò ci vediamo domani che recuperiamo per oggi» Per l’ennesima volta ho paura, le lacrime incominciano a bagnarmi il viso.
Conor è paralizzato e ha gli occhi lucidi, sembra come se stesse rivivendo un ricordo o qualcosa di simile, sussurro il suo nome e si riprende e mi aiuta ad alzarmi. Mi accompagna in bagno e rimane fuori .
In bagno sono paralizzata non so cosa fare, la testa mi gira e vedo tutto roteare, tento di aggrapparmi al lavandino e in preda alla disperazione incomincio a piangere e a singhiozzare. Mi accascio in un angolo del bagno e tengo la testa tra le mani e faccio delle piccole urla isteriche, mi bruciano gli occhi per quanto ho pianto.
Sento qualcuno entrare, provo ad alzarmi ma mi accorgo che è Conor e rimango dove sono, mi aiuta ad alzarmi e mi abbraccia e mi sussurra all’orecchio qualcosa di incomprensibile. Mi aiuta a pulirmi e mi porta degli asciugamani presi dalla palestra «Succede anche quando sei fuori dalla scuola? Intendo prima di entrare dopo che sei uscita, ti capisco è dura» E’ troppo apprensivo mi incomincia a stare antipatico, non voglio essere compresa dia nessuno, non voglio apparire come la vittima «Cosa cazzo vuoi sapere? Non puoi capirmi se non sai cosa si prova. Pensi che se sto un giorno con te tutto questo possa finire? Invece no e se non la smetti di starmi accanto rischierai di peggiorare la situazione, ti potrebbero fare del male e non riuscirei a vivere con il senso di colpa, perché per me è già dura convivere con me stessa e…» Non finisco la frase che Conor mi abbraccia ancora più forte e io mi tranquillizzo, sento che nessuno può ferirmi «Candace non ti conosco da molto ma hai bisogno di una mano ed io ti aiuterò» si schiarisce la voce e incomincia a cantare 
 
 
Pretty pretty please 
Don't you ever ever feel 
Like you're less then 
Fuckin'perfect 
Pretty pretty please 
If you ever ever feel 
Like you're nothing 
Your're fuckin' perfect to me 
 
E io piango ancora di più tra le sue braccia, come una bambina spaventata da un incubo, un incubo che è  la cruda realtà.





 
BUONGIORNO RAGAZZE/I ! 
Questa è la mia prima ff su Conor, spero che vi piaccia! Vi chiedo scusa per eventuali errori. Cosa possiamo dire di questo capitolo? Beh, come avrete già capito mi sono ispirata  Fuckin' perfect di P!nk e ho immaginato Conor che la canta a Candance nei bagni della scuola e da qui è partita l'idea per il primo capitolo. Spero che sia di vostro piacimento, fatemi sapere cosa ne pensate c:, recensite!


 

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Capitolo 3
*** Two pieces of a broken heart ***


There's a boy, lost his way, looking for someone to play
There's a girl in the window tears rolling down her face
We're only lost children, trying to find a friend
Trying to find our way back home

 



Il resto della giornata che ci resta, lo trascorriamo in giardino. Rimango abbracciata ancora a Conor, mi sento al sicuro tra le sue braccia.
Ho smesso di piangere da un po’ ma il dolore resta costante, oramai è un mio compagno d’avventure da cinque lunghissimi anni. Sono così assorta nei miei pensieri che non mi accorgo che siamo rimasti in silenzio da quando siamo arrivati qui.  
«Se hai bisogno di qualcuno ricordati che puoi contare su di me, anche se ci conosciamo solo da oggi» Rimango ancora in silenzio , non so che rispondere  « Ehi Candance dobbiamo andare è suonata l’ultima ora proprio adesso» Mi aiuta ad alzarmi e ci incamminiamo verso l’uscita e mi sento sicura di me stessa,per la prima volta sento che posso continuare a lottare. Stiamo per varcare la porta quando vedo che fuori dalla scuola Josh e il suo amico stanno picchiando un’altra ragazza, le hanno lanciato lo zaino e le hanno strappato tutti i quaderni. Vorrei fermare tutto, correre lì e farmi picchiare io al posto suo ma Conor mi ferma e mi chiede dov’è l’usita laterale. Usciamo dal retro e corriamo fino a quando non abbiamo più il fiato  « Dove abiti?» MI chiede lui mentre mi prende lo zaino e se lo mette sulle spalle  « A te che ti frega?» «Ho intenzione di accompagnarti tutti i giorni a scuola e di venirti a prendere sotto casa » Rimango sconvolta, nessuno si comporta così con me  « Abito alla via parallela a quest’altra, ma non ho bisogno di una guardia del corpo» «Prendila con filosofia, sarò il tuo angelo custode per evitare che ti succeda qualcosa» Angelo custode,  queste parole mi rimangono impresse nella mente, qualcuno lassù aveva ascoltato finalmente. Stiamo sulla porta di casa, prima di entrare mi abbraccia e se ne va. Per la prima volta mi sento felice, sento che qualcuno mi vuole bene.

 « Conor  penso che dovresti fare un corso accelerato di chimica sei proprio un imbranato»  « Grazie per il complimento Cand» Ridiamo per l’ennesima volta uscendo dall’aula di chimica per andarci a sedere sulle scale. Oramai è passato un mese da quando conosco Conor ed è il mio migliore amico, gli voglio troppo bene ed è diventato importante come l’aria. Mentre ridiamo e scherziamo sulle scale ,qualcuno mi spinge e rotolo giù. Alzo lo sguardo e vedo Josh che ride, dovevo aspettarmelo che fosse stato lui. Prima che realizzi cosa sta succedendo, vedo Conor alzarsi di scatto e sollevarlo per la maglia, sbattendolo al muro  « Tocca ancora Candance e vedi cosa ti succede» Josh se ne va e Conor si dirige verso di me aiutandomi a mettermi in piedi  « Tutto ok ?»  « Mi fa male tutto non riesco a stare in piedi» Non finisco di pronunciare queste parole che  Conor si mette su una spalla il mio zaino e poi mi prende a mo’ di sposa  « Conor mettimi giù, ci stanno guardando tutti’ Si gira verso delle ragazze che ci guardano male e gli dice  « Siete invidiose eh?»  E rido come non avevo mai fatto. Mi accompagna fino all’aula di inglese e poi se ne va. L’ora passa velocemente e mentre mi sto dirigendo con molta fatica verso l’uscita mi ritrovo il mio amico che mi aspetta fuori dall’aula  « Ma non hai niente da fare piuttosto che stare appresso a me?»  « Fammi pensare, no Cand» Andiamo in giardino e ci sdraiamo sull’erba fissando entrambi il cielo nuvoloso . Rimaniamo molto tempo in silenzio, le nostre menti viaggiano lontano da Londra da quel posto e si soffermano sui ricordi. « Mi ricordo che quando che quando diluviava a Brighton, io e mio fratello Jack leggevamo delle fiabe ad Anna per non farle avere paura. Ti sarebbe piaciuto conoscerla, è una bambina tanto amorevole» Vedo il suo sguardo incupirsi e lo abbraccio forte sapendo che sarebbe scoppiato a piangere, qualche volta anche i più forti hanno bisogno di essere confortati.
 Quando oramai ha smesso di piangere mi sussurra« Oggi pomeriggio devo fare i compiti di chimica, ti va se li facciamo insieme? A casa mia»  « Ma io non so dove abiti» «Vengo a prenderti a  casa tua, fatti trovare pronta per le tre, adesso andiamo a casa» Lancio un rapido sguardo al cielo, tempo di pochi minuti e avrebbe incominciato a piovere  « Conor hai un ombrello?»  « No perché?» Una goccia cade sulla sua giacca di pelle, poi due, tre, quattro,cinque,sei fino a scatenare un diluvio universale. Iniziamo a correre e a ripararci sotto i balconi. Sto tremando di freddo e ho i vestiti tutti bagnati  « Casa mia è più vicina, ti va se anticipiamo i compiti di chimica?» Acconsento e ci incamminiamo verso casa Maynard  tutti e due infreddoliti con i denti che ballano.   « Avviso mio fratello che stiamo arrivando così ti cerca dei vestiti puliti e prepara un thè caldo» Mentre compone il numero di Jack, mi abbraccia per riscaldarmi, ma con scarso successo, dato che abbiamo freddo tutti e due. Rimaniamo abbracciati anche in ascensore. Per ringraziarlo del gesto penso di dargli un bacio sulla guancia. Mentre mi avvicino sempre di più alla gota , Conor sposta il viso e mi ritrovo a baciarlo in bocca, a stampo. La mia mente dice di staccarmi da lui ma i miei muscoli restano immobili e rimaniamo così per una manciata di secondi che per me sono anni. Del resto anche Conor è immobile, sento il suo cuore scoppiare dalla gabbia toracica. Le porte dell’ascensore  si aprono e ci salvano da eventuali spiegazioni. Mentre usciamo dall’ascensore siamo mano nella mano, come degli amici, o forse no.
***
 « Lui è Jack, Jack lei è Candance» 
Devo dire che la figaggine di casa Maynard è indiscutibile, forse dovrebbero donare un gene all’umanità, così nessuno ricorrerebbe alla chirurgia plastica.
 « Conor mi ha parlato molto di te, accomodati sul divano. Tu, fratellone vieni a darmi una mano» Rimango da sola e osservo l’ambiente in cui mi trovo . La casa è molto grande e moderna, si vede che è abitata da dei ragazzi, anche perché è molto disordinata, ma non importa, tutte le case sono disordinate a modo loro.
La mia mente si posa su una fotografia che sta accanto al divano. C’è raffigurata una bambina che suona il pianoforte e un ragazzo, indiscutibilmente Conor, che ha un microfono in mano
 « Quella è nostra sorella Anna, è un prodigio, un piccolo Mozart»  Sento un pizzico di orgoglio e un velo di malinconia nelle parole di Jack, deve mancare molto pure a lui. «Ti ho portato dei miei vecchi vestiti, so che forse ti staranno larghi ma sono gli unici che ho trovato, se ti vuoi fare una doccia, il bagno è alla tua sinistra» Mi alzo e vado in bagno, una doccia è quello che mi serve.
Dopo la doccia, mi infilo i vestiti, e come previsto, mi stanno enormi, ma non importa. Ritorno in salone, dove trovo Conor che ride e scherza con Jack
 « Abbiamo aspettato te per il the e dopo ci mettiamo a fare chimica promesso»  
 « Sai quante volte hai detto così e ci siamo ridotti alle due di notte a fare i compiti al telefono?’  
« Ok, forse hai ragione, meglio non promettere hahahahah» Mentre  ci accomodiamo tutti e tre sul divano,squilla il telefono  « Vado a rispondere io ho capito» Dice Jack facendo una corsetta per rispondere in fretta al telefono. Rimaniamo da soli io e Conor e la situazione si fa molto imbarazzante.  « Candance, è stata una cosa tra amici, nulla di serio, non preoccuparti»  « Ok ti voglio un mondo di bene amico mio» Ci stiamo per abbracciare quando Jack urla  « CONOR E’ PER TE » Lui si alza e dal salone io e Jack, che nel frattempo è ritornato, ascoltiamo tutto quello che dice
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<< Sabato? Si per me va bene a che ora?>>
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<< Ok, devo solo chiedere ma penso che lei accetterà>>
<< Ci vediamo davanti a casa mia>>
<< Non so se viene anche Jack ha molto da fare con la scuola>>
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 « Non promette nulla di buono» Sussurra Jack. Entra Conor abbastanza soddisfatto

 « Ehi Candace ti andrebbe di venire con me a Brighton Sabato mattina?» O Cazzo



Spazio Autrice

Buonasera bellas c:
Inanzitutto volevo chiedervi scusa per il ritardo clamoroso ma ho dovuto affrontare gli esami e una piccola vacanza post-esami ci voleva proprio.
Già dal capitolo 2 scoppiano le scintille tra Candace e Conor, come andrà a finire?
Nel prossimo capitolo si scopriranno molte cose sul passato di Conor e Jack.
Vi avviso che molto probabilmente Conor non sarà l'unico ''famoso'' nella ff.
 Lo scoprirete leggendo
Sciaoooooo
Recensiteeeeee c:
P.S. Chiedo scusa per eventuali errori 

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