Cammino
verso l'uscita della scuola, ormai se ne sono andati tutti da qualche
ora.
Ho
pulito tutte le classi della scuola da sola perché
quell'idiota di
Styles non è venuto. Apro la porta d'ingresso e in fondo al
cancello
trovo un suo amichetto appoggiato al cancello che messaggia.
Proseguo
facendo finta di niente ma lui mi vede e dice ridendo “ancora
a
scuola?”
mi
volto verso di lui e dico acidamente “io si, piuttosto
dov'è il
tuo amico? A maltrattare cuccioli indifesi?”
lui
si mette a ridere, ma questa volta è una risata vera non
come quella
di poco fa.
Poi
mi risponde “Sarà a casa di qualche
ragazza..”
“Quindi
lui è a divertirsi mentre io mi faccio il culo a
scuola.”
“a
quanto pare.”
alzo
il dito medio, poi mi volto e me ne vado.
Mentre
cammino lo sento dire con tono divertito “che c'è?
Sei gelosa?”
non
rispondo alla provocazione e continuo per la mia strada.
Fisso
l'orologio dietro la testa del professore.
Mancano
cinque minuti al suono della campanella e dopo mi aspetta un'altra
giornata da passare a scuola a pulire le classi, ma oggi Styles non
mi frega..
Quando
la campanella suona corro immediatamente fuori dalla classe senza
nemmeno salutare Sher e mi dirigo verso la classe dell'idiota.
Eccolo
lì che sta cercando di svignarsela anche oggi con i suoi
quattro
amici.
Vado
verso di lui, appena mi vede si ferma e mi guarda con sguardo
divertito poi quando sono abbastanza vicina mi dice “a cosa
devo
l'onore di questo incontro?”
acidamente
rispondo “Forse te lo sei dimenticato ma tu oggi rimarrai a
scuola
con me a pulire queste dannate aule.”
ride
come se avessi detta una sciocchezza enorme e voltandosi dice
“Mi
dispiace ma oggi ho un impegno.”
Senza
rendermene nemmeno conto faccio un passo avanti e gli afferro un
polso, lui si gira e io gli dico “No carino, adesso tu non
vai da
nessuna parte.”
Ci
fissiamo seri per qualche secondo poi Styles sbuffa e dice
“ok ok,
scusate ragazzi, ci sentiamo stasera.”
Gli
altri lo salutano e se ne vanno, lui allora mi dice “allora,
hai
intenzione di lasciarmi il polso o no?”
mi
ero dimenticata di tenere ancora il suo braccio così un po'
imbarazzata lo lascio e mi volto per non farglielo notare poi dico
“avanti muoviti” e senza voltarmi per controllare
se mi segue me
ne vado.
Abbiamo
appena iniziato a pulire quando lo sento lamentarsi.
Mi
volto e vedo che la spazzatura si è rovesciata tutta a terra
e sulle
scarpe di Styles.
Nota
che lo sto guardando e acidamente mi dice “queste scarpe
erano
nuove.”
Lo
guardo con un sopracciglio alzato e un mezzo sorriso “Non
è un mio
problema, sei stato tu a rovesciare tutto non io.”
“allora
sai che ti dico? Pulisci da sola, io me ne vado!”
“ehi
dove vai?” urlo e vado verso la porta, lui la chiude dietro
di se e
io faccio per aprirla e fermarlo ma lui è dietro la porta e
la tiene
bloccata.
“Idiota
che stai facendo? Apri questa porta!”
lo
sento ridere rumorosamente “Mi diverte farti arrabbiare,
quasi più
che renderti ridicola davanti a tutti.”
Perché
questo ragazzo riesce a farmi arrabbiare così tanto?
Spingo
con più forza la porta ma lui deve averla lasciata
perché si apre
senza alcun problema.
Cado
a terrà così velocemente che quasi non me ne
rendo conto.
Poi
mi accorgo che c'è qualcosa di strano, quello sotto di me
non è il
pavimento.. alzo la testa e trovo il viso di Styles a pochi
centimetri dal mio.
I
suoi occhi verdi mi fissano sorpresi e la sua bocca è
socchiusa,
devo avere la sua stessa espressione.
Dopo
non so quanto tempo mi rendo conto della situazione e distogliendo lo
sguardo mi alzo imbarazzata.
Mi
volto velocemente e rientro in classe “qua finisco io, tu vai
a
pulire un'altra classe”
lo
sento sbuffare e poi dice “va bene maestrina” poi
sento i suoi
passi allontanarsi nel corridoio.
Appoggio
una mano sul petto, il mio cuore sta battendo all'impazzata.
Non
capisco che cosa mi sta succedendo.
Ricomincio
a pulire cercando di non pensarci. Quando ho finito di pulire tutte
le classi del piano terra faccio per salire le scale ma in quel
momento vedo Styles che le sta scendendo e mi dice “su le
classi
sono tutte in ordine, ci ho pensato io.”
“oh
ok, allora possiamo andare.”
“già.”
e così dicendo se ne va senza nemmeno salutare, non che mi
importi
ma salutare è buona educazione.
Mentre
torno a casa ripenso a quando sono caduta su di lui.
Beh
Sher non ha tutti i torti, non posso negare che sia bello ma rimane
comunque un puttaniere, non mi farò incantare da i suoi
occhi verdi
o dai sui ricci. NON.SUCCEDERA.MAI.
Apro
la porta di casa e mi appare mio padre davanti “bentornata a
casa
Mia, oggi sono uscito prima da lavoro.”
“oh
ciao papà, perché non mi hai detto che saresti
uscito prima oggi?”
“volevo
farti una sorpresa.. come stai? Sembri stanca” dice andando
verso
la cucina
“già”
lo seguo in cucina e mi siedo su una sedia “e devo continuare
a
rimanere a scuola per tutta la settimana.”
“Non
lamentarti adesso, è stata anche colpa tua.”
“Ma
papà.. è stato lui a inzupparmi di
vernice”
si
mette a ridere “forse dovresti tenere una po' a freno la
lingua”
Lo
guardo male e lui continua a ridere.
“che
vuoi stasera per cena?”
“mm
quello che vuoi.. facciamo a sorpresa.”
“e
sorpresa sia” sorrido.
Sono
contenta che mio padre sia tornato prima, mi piace stare con lui. Non
mi ha mai fatto mancare nulla anzi oltre che da padre mi ha fatto
anche da madre. Mia madre è partita per chissà
dove lasciando una
bambina di 7 anni e un bambino di 10. Più volte ho sentito
mio padre
piangere in camera sua ma davanti a me e mio fratello si è
sempre
mostrato come una persona solare e vivace. Gli voglio molto bene.
Angolo
autrice
ehi
sono tornata.. spero che questo capitolo vi piaccia.
Ringrazio
tutti quelli che stanno leggendo la mia ff. Grazie a chi l'ha messa
nelle seguite, nelle ricordate o nelle preferite. Naturalmente
lasciate recensioni, mi fa piacere sapere quello che pensate. Grazie ancora
:)
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