Bad Companies e i loro amici

di annalisac2
(/viewuser.php?uid=27459)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Noi ***
Capitolo 2: *** 2. Mary ***
Capitolo 3: *** 3. Sara ***
Capitolo 4: *** 4. Il trio ***
Capitolo 5: *** 5. Bad Companies ***
Capitolo 6: *** 6. Giacomo ***
Capitolo 7: *** 7. La vita è un inferno ***
Capitolo 8: *** 8. L’arrivo di Rosario ***
Capitolo 9: *** 9. Nicola ***
Capitolo 10: *** 10. 24 giugno (Compleanno Mary) ***
Capitolo 11: *** 11. Al bowling ***
Capitolo 12: *** 12. L’estate… ***
Capitolo 13: *** 13. Il nuovo anno scolastico ***
Capitolo 14: *** 14. La fine... ***



Capitolo 1
*** 1. Noi ***


Ora sono qui e ascolto la mia musica che mi esclude da tutto ciò che mi circonda. È come se cadessi in un coma profondo, sognando il mondo come un grande luna park dove rifugiarti dalle paure. Sono felice mi vedo mentre corro e rido con le mie amiche, magari cantando qualche canzone: “Questa è la mia vita se hai bisogno te lo dico, sono io che guido io che vado fuori strada. Sempre io che pago non è mai successo che pagassero per me….”. “Grande Liga” – le esatte parole di Mary – “La sua voce roca è incredibile”. Sara annuisce canticchiando ancora “dato che ci sei come io vorrei”, io resto ancora perplessa da come Mary descrive le canzoni di Ligabue, ponendolo su un piano immaginabile. Adoro il tempo che passo con Sara e Mary ti senti libera come un farfalla, ma la cosa grandiosa è che passerei ore con loro, ore intere a parlare dei cantanti, gruppi, canzoni e altro. Ascoltare le buffe discussioni che Memé (Mary) e Saku (Sara) fanno sui Negramaro e i Subsonica. Saku: “Indubbiamente i Subsonica sono bravi, ma il cantante dei Negramaro ha una voce strepitosa”. Memé: “Sa ma che cazzo dici, i Subsonica fanno canzoni che quelli dei Negramaro possono solo sognare, anche se alcuni testi sono belli. In ogni caso i Subsonica sono migliori e con questo basta ho ragione io, perché io sono un genio e tu sei scema!”. Rido sotto i baffi perché le faccine che fa Saku sono eccezionali, ammirando ancora la loro scenetta divertente. Senza sapere come mi ritrovo nella discussione, perché mi chiedono: “Tu cosa ne pensi, chi sono più bravi?”. Fortunatamente ne esco illesa rispondendo: Annalisa: “In realtà ascolto entrambi e non mi sono mai posta tutte queste domande! I testi sono belli e non mi applico…”. Il dibattito sui Negramaro e i Subsonica finisce immediatamente… Come al solito sono la via di mezzo, quella che non dà ragione a nessuna delle due. Su tutto sono sempre io quella che ha dei punti in comune con entrambe, mentre loro hanno di solito qualche differenza. Ad esempio amiamo entrambe le patatine fritte; solo che Sara sulle patatine mette la maionese, Mary il ketchup ed io tutte e due… Incredibile come mi trovi bene con loro, ma soprattutto la gioia che ti trasmettono, poi le battute pessime di Sara fanno morire se solo ci penso… Adesso però vedo che mi sto svegliando dal coma profondo, il sogno svanisce. Domani c’è scuola e devo preparare la cartella e i vestiti. Lascio così il sogno con una canzone dei Subsonica “Tu affogando per respirare, imparando anche a sanguinare nel giorno che sfugge. In tempo reale sei tu sai difendermi e farmi male, sezionale la notte e il cuore per sentirmi vivo in tutti i miei sbagli. Tu è il mio orgoglio che può aspettare e anche quando c’è più dolore non trovo rimpianto, non riesco ad arrendermi a tutti i miei sbagli. Sei tutti i miei sbagli”.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2. Mary ***


Pettinatura strana, cinture strane ma soprattutto ragazza strana… La classica ragazza che senza gli altri sa vivere, non aveva bisogno di compagnia perché si trovava benissimo da sola. Non avevo intenzione di conoscerla, ma ammetto che incuriosiva molto il suo modo di fare, i suoi atteggiamenti e il fatto che non le importava degli altri, per lei l’amicizia non contava. Il primo anno di scuola, il primo giorno di scuola nessuno si conosceva, forse solo di vista, ma sembrava non importare a nessuno. Di solito mi trovo bene da sola, ma in quel contesto mi sentivo assolutamente imbarazzata. Decisi di prendere posto quando mi si avvicina una persona chiedendomi: “Scusa posso sedermi vicino a te?”. Qualcuno mi stava rivolgendo la parola, decisi di non perdere quest’occasione e risposi: “Certo”. Una bella ragazza, sembrava un angelo perché aveva dei colori pazzeschi: carnagione chiara, occhi azzurri e capelli biondi. Anche se era una ragazza in carne aveva molti ragazzi che le correvano dietro. Annalisa: “Scusa come ti chiami?” Lei: “Il mio nome è Manuela, ma chiamami Manu. E tu?” Annalisa: “Io Annalisa. Ma non chiamarmi né Anna né Lisa, lo permetto solo a chi mi conosce bene”. Manu: “Ok!”. Il dialogo continuò fino all’esaurimento. Mi trovavo bene con quella ragazza e avevo l’impressione che fosse così anche per lei. I primi giorni di scuola erano fantastici finché non ci cambiarono di classe. Mi ritrovai d’improvviso lontana dall’unica fonte amica in quella classe, ma in compenso mi avvicinai tantissimo ad altre persone tra cui Anna, Sara M., Giuly e Antonio. Legai tantissimo soprattutto con gli ultimi due, eravamo grandi amici, tanto da credere che una delle due persone, Giuly, era la mia migliore amica in assoluto ma non era così… Comunque via andando mi allontanai da Manu che cercava di legare un rapporto con questa Marialuisa. E fu allora che mi accorsi di Mary. Era in un certo senso fredda, distaccata da Manu così decisi di saperne un po’ di più. Mi avvicinai e cercai di creare un dialogo con lei, non so perché ma si apri con leggerezza e piano piano incominciai a conoscerla. Annalisa: “Ciao! Come va?” Marialuisa: “Ciao, bene. A te?” Non sembrava iniziare bene, ma risposi: Annalisa: “Bene, grazie”. Cominciammo a parlare del più e del meno, finché non le chiesi: Annalisa: “Posso domandarti una cosa?” Marialuisa: “Certo”. Mi rispose un po’ perplessa. Annalisa: “Perché ti allontani dal resto della classe?” Marialuisa: “Vedi non credo molto nell’amicizia e non penso che esista”. Rimasi perplessa, avevo trovato qualcuno che non credesse nell’amicizia, ma mi accorsi che era impossibile non credere in questo grande legame. È vero io ero la prova vivente di una persona senza amici, ma appena entrai in quella scuola c’era qualcuno che non mi giudicava e dovetti ricredermi su tutto ciò che non credevo. Intanto la discussione tra me e Marialuisa continuava, le dissi: Annalisa: “Vedi io la pensavo esattamente come te, ma adesso mi trovo circondata da amici. Per quanto possa una persona averti ferito dal più profondo del tuo cuore, ciò non vuol dire che tutti siamo uguali e che non abbiamo bisogno di una seconda possibilità”. Da lì il rapporto tra me e Marialuisa cambiò in meglio, di certo non diventai la sua migliore amica perché questo era il ruolo di Manu, ma qualcosa cambiò…

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3. Sara ***


Così ad un tratto la scuola finisce e subito immediatamente finiscono anche le vacanze estive. Un altro anno si apre dinanzi a me, chissà cosa mi aspetterà… Il secondo anno sembrava molto triste, avevamo lasciato in prima alcuni nostri amici perché erano stati rimandati e tra questi c’era anche Manuela; ma in compenso avevamo acquistato due nuove arrivate: Sara e Nunzia. Avendo un carattere molto strano non legai con nessuna delle due inizialmente, tanto che non mi presentai minimamente. Sara sembrava la classica ragazza per bene, timida ma graziosa; Nunzia era più sfacciata e molto falsa. Con il passare dei giorni e sicuramente dopo la mia operazione all’appendice legai leggermente con Sara avendo anche qualche dialogo sensato, le mie supposizioni ebbero una conferma. Sara amava tanto i delfini ed era molto timida, ma con un cuore enorme. Con Nunzia l’approccio fu fiacco con nessun seguito, anche se in realtà volevo starle vicino quando venne a mancare il cugino che era un nostro compagno di scuola, ma in quel momento di profonda tristezza volevo stare solo accanto a Giacomo perché Lino era il suo più grande amico… Sara andava bene a scuola, in tutte le materie raggiungeva dei risultati notevoli ma aveva un macchia di imperfezione: odiava l’inglese, tanto da prendere l’anno precedente il debito formativo ma riuscì a superarlo con ottimi voti. Sara legò molto con Mary e Olga, la ragazza più falsa della classe nonché cugina di Manu. Quest’ultima era molto gelosa del rapporto che avevano Sara e Mary, infatti nei primi mesi non scorrevano buone acque; ma successivamente le cose cambiarono per tutti. Manu ruppe la sua grande amicizia con Mary e si legò a Karla (un’altra mia amica), io non volli più sapere nulla di Giuly e verso il terzo anno si creò un gruppo composto da me, Sara e Mary. E da questo punto in poi nacque la nostra vera amicizia…

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 4. Il trio ***


La canzone dell’estate era “To be hurt, to feel lost, to be left out in the dark, to be kicked when you’re down to feel like you’ve pushed around. To be on the edge of breaking downand no one’s there to save you, no you don’t know what it’s like. Welocome to my life...”. Era la base della nostra canzone, su queste note dei Simple Plan si creò quel legame che ancora esiste e per nessun motivo al mondo sparirà. Cercammo in ogni modo di non perdere mai contatti con Manu e Karla ma nonostante tutti i nostri sforzi non ci riuscimmo, ma capimmo che più tempo passavamo insieme, più ci conoscevamo meglio. Ma la cosa più bella è che in qualsiasi difficoltà ci aiutavamo l’una con l’altra senza alcun problema. Anche se ammettevo che tra noi si creò un’armonia, non mi sbilanciai molto nel dimostrare i miei sentimenti. Ero già stata ferita precedentemente da amici falsi o da amici che non capivano e calpestavano l’immensa fortezza che avevamo costruito. Avevo paura di ricadere nello stesso errore, divorata dalla solitudine e dalla cattiveria. Solo col tempo capì che quello che c’era tra noi tre era vero e sincero, è vero e sincero. Conoscendo meglio Sara compresi che, oltre ad essere timida e buona, era anche scema (credetemi tutt’ora lo è!), ti faceva morire dal ridere e ti dimostrava il suo affetto con baci, abbracci o frasi del genere: “Cara Annalisa, la vita è una cosa meravigliosa… se solo tu non esistessi. Con tanto amore tua Sara”. Frasi così possono solo farti commuovere perché ti prendono il cuore (chissà se si è capita la nota di ironia). Mary, invece, come me non si esposta più di tanto d’altronde aveva preso un’altra delusione da Manu ma fortunatamente continuò a credere nell’amicizia e forse è solo grazie a Sara se ci siamo legate. Mary mi ha scritto tante dediche ma quella più bella è: “Annalisa lo so io lascio un segno ed è impossibile non sentire la mia mancanza (ovviamente scherzo). Spero solo che non succeda come l’anno scorso che per l’estate avevamo progettato di fare tante cose e poi non ci siamo sentite più. Quest’anno mi sono proprio affezionata a te, sarrà la nostra telepatia ma ho iniziato a volerti bene (prima mi eri un po’ indifferente come lo ero io per te). Non se per te è lo stesso. T.v.p. (ti voglio picchiare)”. Vere dichiarazioni d’amore!!! In effetti hanno segnato qualcosa dentro di me, grazie a loro ho cambiato parte del mio carattere che era insopportabile anche se alcuni lati negativi sono rimasti, sono delle amiche strepitose. Ci conosciamo talmente bene che pensiamo nello stesso tempo le stesse cose o finiamo la frase che l’altra aveva cominciato. È pazzesco se si va a raccontare in giro non mi credono. Poi non dimentichiamo che Mary ci ha fatto scoprire i Good Charlotte, gruppo punk – pop americano, da allora conosco tutte le loro canzoni e a me piacciono da impazzire. Sara ascolta questo gruppo strafigo, ma principalmente ascolta Ricky Martin. Diciamo che ognuno ha i suoi idoli musicali ad esempio io amo Michael Jackson che è un mito della musica pop… Su queste note dei Good Charlotte torno alla mia vita: “I know that this break me, I kwon that this might make me cry you gotta say what’s on your mind, on your minhd. I know that this will hurt me and break my heart and soul inside, I don’t wanna live this life...” Tra l’altro questa è la mia canzone preferita.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** 5. Bad Companies ***


Il 6 maggio del 2006 nacque il cosiddetto gruppo delle “Bad Companies” durante una rapida ripetizione di matematica… Quel giorno riuscimmo a fare di tutto, ma la matematica era l’ultimo obiettivo. Mary odia la matematica, in verità non sa nemmeno cosa è! Quando le spieghi qualche passaggio matematico, fa una faccia tipo cartone animato ci manca solo una nuvoletta con un punto interrogativo. È troppo divertente. Sara, invece, piace la matematica e tra noi tre è sempre la prima a capire qualcosa di nuovo. I conti sono fatti apposta per lei, sembra proprio che la materia sia nata per lei. Comunque da quel giorno ci firmiamo sempre Bad Companies, anche se c’è un componente che non ha quella cattiveria che hanno le altre due… Sì, è proprio Saku, è troppo buona e ingenua per agire da cattiva ragazza; con questo non voglio dire che io e Mary siamo due teppiste. Ma se dobbiamo aggredire qualcuno che ha fatto o detto qualcosa che a noi non va giù, lo facciamo; se dobbiamo pianificare qualche cosa malefica lo facciamo; se dobbiamo essere cattive per mostrarci più forti e non deboli, lo facciamo. Sara, le cose se le nasconde dentro non esprime il suo pensiero cattivo e cerca di non ferire mai una persona moralmente, è fatta così; se sa di dover far del male con delle parole preferisce non parlare anche se si tratta di una persona che non le piace per niente. Il suo comportamento è da apprezzare molto, però non sono certa del fatto che alcune persone se né potrebbero approfittare. Diciamo che come dicono i romani “quanno ce vò, ce vò”, e diciamo che tra le tre probabilmente quella più cattiva sono io. È il mio carattere è così e anche se è sbagliato, questo è un lato che non cambierò mai, perché mi piace anzi è l’unica cosa che forse mi piace del mio carattere e ne sono fiera. In ogni caso credevamo di essere Bad Companies per sempre ma soprattutto amiche per sempre, lo crediamo ancora…

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** 6. Giacomo ***


Se dovrei dire all’incirca quando ho cominciato a legarmi a Giacomo non ne ho idea, so solo che da quando è successo mi sento più completa. Potrebbe sembrare stupido, ma Giacomo ovvero Giaky, perché questo è il nomignolo che ho voluto assegnargli, come quelle poche persone a cui voglio bene mi rende felice e orgogliosa di essere così. Ammetto che quello che provo per Giaky non è solo una semplice amicizia, però ho sempre cercato di non fare emergere quel lato gentile, dolce e amoroso che nascondo dentro; preferisco far mostrare l’arroganza, la cattiveria e l’acidità verso lui. Giacomo è un ragazzo che fin dalla prima e sempre stato una specie di Don Giovanni, anzi forse il termine giusto è gigolò, non si è mai legato sul serio ad una ragazza: le cambiava di volta in volta, che cretino. Ha un carattere dolcissimo, un cuore enorme che apre solo con le persone che vuole bene e con quelle di cui si fida ad occhi chiusi. Ho cominciato a parlare un po’ di più con Giacomo solo dopo la morte del suo migliore amico Lino, esattamente dopo il terzo anno di anniversario dopo un SMS carino che gli avevo mandato. Il testo era semplice e banale: dicevo a Giaky che in qualsiasi momento poteva contare su di me, se voleva sfogare tutto ciò che aveva dentro. Giacomo mi rispose in una maniera che non avrei mai creduto, mi disse che considerava me, Sara e Mary le sue più grandi amiche perché riusciva a parlarci di tutto. La gioia che ho provato era immensa, avevo guadagnato la fiducia di un’altra persona e anche se avevo accanto a me Saku e Memè, faceva sempre un bell’effetto sapere che qualcuno ti considerava una sua amica, ma non un’amica qualsiasi… la sua migliore amica. Quella tra noi quattro, ma specialmente quella tra me e lui era un legame fortissimo che non avrei spezzato mai, ma come tutte le cose belle l’amicizia tra Giacomino P. e Annalisa P. spariva giorno dopo giorno e la paura di poterlo perdere era immensa, anche se sapevo che prima o poi sarebbe successo. Il sentimento che provavo per Giacomo si evolveva sempre di più in un qualcosa di grande, avevo le cosiddette “farfalle nello stomaco” quando lo vedevo, peccato che non era ricambiato. Giaky mi raccontava tutte le sue avventure, come erano le sue ragazze, finché non mi svelò chi era la sua ultima fiamma. Rivelare il nome non mi è concesso perché ho fatto una promessa a Giacomo che costei sarebbe rimasta nell’anonimato, e rispetterò questo impegno. Potevo soffrire ma in silenzio, potevo piangere ma da nascosto, potevo essere felice ma pativo un immenso dolore; questo si fa quando vuoi restare accanto ad una persona, che probabilmente ami, ma che per renderlo felice o per nasconderlo sopprimi i tuoi sentimenti e le tue emozioni. Non potrò mai dimenticare però tutte le volte che si ingelosiva quando gli parlavo di un ragazzo e quando una volta sul suo Liberty 125, dopo una grande lite, mi disse: “Anna, ti voglio bene”. Giuro che non sapevo che dire, il primo gesto spontaneo fu quello di abbracciarlo in silenzio, senza dire una parola. Giacomo ora lo dico ti voglio bene anche io… Quando mi affermò che voleva veramente bene a questa ragazza fortunata incomincia a scrivere senza fermarmi un testo, che può essere definito poesia o che altro: Il mio cuore è stato ferito Il mio cuore è stato ferito da un amore non corrisposto... Non mi sento viva senza te... La mia anima non vive più di te. Anche se il mio cuore è spezzato, soffro ancora. Ho altre lacrime da far scorrere sulle mie guace, devo patire ancora altri giorni sapendoti vicino a lei... Gioco col fuoco ma non mi brucio, perchè il dolore che sento è più forte delle fiamme. Odio è il sentimento che provo ora. Il mio cuore è stato ferito da un amore non corrisposto... Non mi sento viva senza te... La mia anima non vive più di te. Fingo quando mi credi felice, rido ma sono triste... Lei è fortunata, deve apprezzare la persona che è in te... Deve riuscire ad amarti come io devo riuscire a dimenticarti. Il mio cuore è stato ferito da un amore non corrisposto, lei è accanto a te ora e la mia anima non vive più di te.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** 7. La vita è un inferno ***


Dopo quasi un mese sono andata, insieme a Karla, a trovare il mio ex ragazzo Salvatore. Appena arrivati abbiamo conosciuto i suoi amici tra cui Paolo e Diego, quest’ultimo fratello di un mio vecchio compagno di scuola. Ci siamo divertiti, abbiamo scherzato e ammetto che è sempre un’emozione passare del tempo con lui, abbracciarsi e farsi tante coccole; lo amato tanto e forse lo amo ancora, ma preferisco non rovinare la nostra amicizia. Ci sarà affetto e non poco, ma non basta per ricominciare una storia. È triste se si pensa di aver gettato alle spalle un amore grande, fortunatamente questo non è un problema, l’amore si trova ovunque e lì che ti aspetta dietro ad un angolo. In verità ho un peso al cuore, mi preoccupa tanto la malattia della mamma di Sara, la malattia più odiosa al mondo che già ha portato via Lino e questa volta non le permetterò di fare lo stesso con la mamma della mia adorata Sara. La leucemia posso definirla solo una delle tante opere di Dio per far soffrire noi umani. Il fatto che mi fa innervosire è che per me va bene se ci vedi come burattini con i quali puoi giocare, ma per quale cazzo di motivo hai creato le malattie, non capisco se ti diverte vederci soffrire. Eppure tuo figlio è stato crociffiso perché l’avevano tradito, avrai pure sofferto un qualche modo, allora non far soffrire anche noi. Ci avviciniamo alla Pasqua una grande festività perché si celebra la resurrezione di Cristo, si dovrebbe festeggiare in famiglia, ma dimmi che diavolo di festeggiamento possono avere tre figlie e un marito preoccupati, in ansia per la malattia di un loro caro. Sara non si merita tutto questo, forse è l’ultima persona che si meriterebbe questo male; non auguro di sicuro a nessuno questa malattia, ma io non riesco a darmi una spiegazione su perché hai scelto lei. Perché hai scelto Lino, perché ci fai questo, perché…. Pensandoci forse a te non interessa niente di noi, forse non esisti neanche, forse siamo noi gli stupidi che adoriamo un Dio che non esiste, che non ci ascolta. Con tutto il rispetto per chi è credente, ma io non so se credere ancora in un essere superiore, un qualcuno che non ci ascolta. Non mi venite a dire: “Figliola è Dio che decide il suo destino” o altre cose del genere. Ho un dubbio esisti o no? Lo capirò solo quando tu me lo dimostrerai facendomi guarire la mamma di Sara… Grazie a te sono venuta alla conclusione che se la vita è un inferno è perché c’è anche il tuo zampino…

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** 8. L’arrivo di Rosario ***


Quando Giacomo si fidanzò, forse anche prima di questo, le cose tra noi e per noi intendo le Bad companies, cambiarono… Oltre a Giacomo, per un periodo cominciammo a frequentare anche Rosario, un ragazzo che Mary conosceva molto bene perché si sapevano fin da piccoli; ma che ben presto prese il posto, al per me… Prima del suo meraviglioso arrivo, passavo molto tempo al telefono con Giaky e questo mi piaceva, perché riuscivamo a parlare di tutto in effetti tra migliori si fa così… Però quando conobbi Rosy, il tempo al telefono lo passavo con lui, le giornate a scuole erano occupate da lui e Giaky piano piano scomparve, Rosario ormai aveva preso il suo posto… ma il peggio era che non mi dispiaceva. I rapporto, comunque, con le altre non cambiò: Giacomo, Sara e Mary si sentivano su MSN, io quelle rare volte lo parlavo a scuola… Qualche volta è capitato anche di studiare tutte e cinque insieme, non è stata una brutta esperienza considerando il fatto che il giorno dopo non ricordavamo niente, per dirla tutta studiammo per il compito di francese che andò uno schifo per tutti noi… Rosario è stato davvero un grande per me, è un ragazzo con un carattere difficile: arrogante, simpatico, scettico e poi si arrabbia facilmente; però se deve difendere qualcuno e deve dire la sua non si fa scrupoli, è schietto. Per questo mi trovo bene con lui è un amore, tiene quel carattere simile al mio, per quando riguarda l’ultima parte. È entrato a far parte della nostra classe dal terzo anno, era stato rimandato per un ingiustizia. Una volta Mary disse: “Mi sbaglio o Rosario ha preso il posto di Giacomo”. Le risposi: “Si, si!” con un sorriso enorme… Bene tra abbracci e bacetti, non mi sarei mai aspettata di legarmi a Rosy, in verità non lo mai considerato in classe, quindi è stata una vera sorpresa quando mi resi conto di volerlo bene e che per farlo ammettere in quinta insieme a noi avrei dato l’anima… ma i miei conti erano sbagliati… Dopo un anno di ingiustizie e di varie liti con i prof., Rosario venne rimandato di nuovo sempre a causa di un’ingiustizia. Il rancore che ho provato il 19 giugno 2007 non lo dimenticherò mai, giurai a me stessa che l’anno successivo la prof. che aveva bocciato Rosy l’avrebbe pagata e con lei, la sua amata allieva che le leccava tanto il culo, complice della bocciatura non solo di Rosario ma di altri miei compagni. Ormai ero in preda alla vendetta e non vedevo l’ora che arrivasse settembre per riprendermi la rivincita. Io che avevo lottato tanto per quei ragazzi, in particolare Rosario; io che mi ero messa persino in cattiva luce nei riguardi dei professori; io che non ho guadagnato nulla o forse non avevo fatto abbastanza per i miei compagni di classe; io…

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** 9. Nicola ***


Nicola è il mio adorato maritino, abbiamo sempre avuto un buon rapporto fin dal primo superiore e non abbiamo mai litigato. Beh ora che ci penso è un po’ difficile litigare con Nicky, ha un carattere così dolce, poi ti comprende al volo, sa quando stai male e quando stai bene, non riesci a nascondergli proprio niente. L’unico difetto sono quelle palette che ha al posto delle mani, non se ne rende conto ma fa un male esagerato, oppure si! Dico che è il mio maritino perché ci troviamo molto bene insieme e poi lui è un altro componente che è sempre stato accanto a noi. Diciamo che io, Sara e Mary ci siamo sempre trovati molto bene con lui; contando anche il fatto che è un amico stretto di Giacomo, con Rosario non so come sono i rapporti, quindi non ponetevi questa domanda. Nicola è il classico ragazzo di buona famiglia, dolce, carino: occhi verdi, capelli biondi, buon fisico e credo che in questo debba dire, grazie al nuoto. Pratica questo sport da una vita ormai, non so probabilmente è una vera passione la sua, come quella di Mary per il tennis. Io invece faccio la pacchia. Non c’è molto da dire su Nicky tranne il fatto che fuma come un turco, anche io fumavo molto ma lui non mi vede proprio, supera ogni limite; lo si vede sempre con una sigaretta. Ti farai venire una cosa, poi al nuoto la tua passione non la consideri… Ormai ci ho rinunciato… Ah dimenticavo, Nicola ha un solo neurone, anzi aveva l'ha ucciso, il suo nome? LEOPOLDO, era un mito per noi...

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** 10. 24 giugno (Compleanno Mary) ***


La paura più grande di Mary era quella che il suo diciottesimo compleanno potesse essere un vero e proprio fiasco. Anche se in realtà vi sono stati dei problemi che potevano mandare all’aria la festa… Non avevamo macchine a nostra disposizione, perché il padre di Peppe non poteva prestargliela, se Peppe non veniva significava rinunciare a persone come Sara, Manu, Karla, Giuly e Nicky. Rosario non poteva fare tremila giri con la macchina come se portasse un pulmino e Giaky aveva la smart… Mary già stava dando i numeri: “Non si farà più, non voglio fare più niente. Farò come i compleanni passati, piangerò nel giorno del mio compleanno” Ma per nostra fortuna c’è il supereroe Giacomino P. che ha pensato a tutto. Da pochi giorni aveva preso la patente e non vedeva l’ora di usufruirla, quindi decise che il compleanno di Memè si doveva fare e progettò un piano: 1. Giaky si sarebbe fatto prestare la macchina dalla zia, quindi con lui potevano andare Sara, Karla, Giuly, Nicky e Manu… 2. Giaky si è accorto che i posti mancavano, troppe persone quindi ha fatto venire Michele, il grande Michele, l’uomo dalle mille risorse… Così si divisero i ragazzi… 3. LA FESTA DI MARY è STATA UNA VERA FAVOLA GRAZIE A GIACOMO… Comunque alle 21:30 Rosario è venuto a prendere sotto casa di Mary: me, Maria (Pumi), Annamaria e la festeggiata. In macchina con Rosy stava anche la sorella Maria… Con tre quarti d’ora di ritardo arriviamo a destinazione, ovvero al bowling. Gli altri ancora non c’erano quindi le ragazze si accingono ad andare in pizzeria ad aspettare il resto del gruppo, io resto fuori cercando di fare una ricarica al cellulare e Rosario anche resta fuori con me perché doveva chiamare la zia per l’onomastico… In quei minuti ci abbracciamo, parliamo della scuola e di tante altre cose; mentre le altre continuavano a crearsi dei film su me e lui… Arrivano i ritardatari, scoccata la mezza notte facciamo gli auguri a Mary e dopo una bella mangiata e una bella giocata, dopo che io e Rosario non ci siamo pensati per tutta la serata, ma ci siamo scambiati solo qualche sguardo; andiamo a Napoli all’1:30… Ma prima Rosario, a nostra grandissima sorpresa, accompagna la sorella a casa e io su comando di Anna e Mary sono costretta a sedermi avanti accanto a lui… In tutto il tragitto, gli altri nelle altre macchine ci prendono in giro “Sembrate marito e moglie”… Che divertimento! Io ero incazzatissima con lui, per tutta la serata non sono esistita, dai sono la tua migliore amica rivolgimi la parola, no, niente, nada. Solo dopo arrivati Napoli mi abbraccia, ma a me non sta bene tanto che succede questo: Annalisa: “Non mi toccare, non mi hai pensata per tutta la sera e te ne esci mo con questo abbraccio?! Mi dispiace non mi sta bene” Gli altri non ci sentono e lui mi risponde: “Ma veramente stai facendo?” Io annuisco con un sì, ma come al solito cedo e facciamo pace, ci scambiamo bacetti e alle 2:55 del mattino partiamo da Napoli per tornare a casa. Accompagniamo prima Annamaria, mentre lei scende lui mi da la mano, mi guarda e sorride. Poi arriviamo sotto casa di Mary, io dovevo dormire da lei e quindi saluto Rosario. Mary scende prima di me, io mi trattengo, mi giro verso di lui e gli auguro buone vacanze; ma lui mi tira e mi bacia. Sconvolta sapevo che Mary ci aveva visti, ma lui non importava e così l’ho baciato io. Un bacio lungo e passionale, emozionata come se fosse il primo. Mi saluta e mi dice: “Ci sentiamo?” Annalisa: “Si, si”. In precedenza, già aveva detto che mi sarebbe venuto a trovare in villeggiatura, perché facciamo le vacanze vicinissime, ma non mi aspettavo ciò. In ogni caso non mi pento di niente, anzi dico grazie a Giaky che ha permesso la festa e grazie a Mary per il suo fantastico compleanno. Ma la cosa più brutta è che scesa dalla macchina, non mi sono voltata una volta per salutarlo… Che bastarda che sono! Ovviamente dopo ho raccontato tutto a Mary e nel giro di tre secondi l’ha saputo il mondo intero (non a causa di Mary, sia ben chiaro) Qualche giorno dopo viene il compleanno di mio marito Nicola, Giacomo mi da un consiglio dopo che quella stronza della ragazza gli ha spezzato il cuore; mi dice che dovevo chiamarlo, così quando stiamo in macchina io e Giaky, lo chiamo. Ma in quel momento cenava e mi disse che mi avrebbe chiamato lui più tardi. Ma non mi chiamò, fui io a mandargli un sms con scritto: “Comunque buonanotte eh…”. Il giorno dopo stavo su msn con Mary, una chiamata improvvisa: “Ciao Annalisa sono Rosario…”.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** 11. Al bowling ***


Al bowling ci facemmo le più belle risate… Mangiammo tante belle cose, a partire dalla frittura: zeppole fritte, arancini, panzarotti e chi ne ha più ne metta… Ci strafogammo tutto, dopo la frittura passammo alle pizze, se ci penso mi viene l’acquolina ancora… pizze di ogni tipo: margherita, bianca e con patatine… Fu mentre mangiammo che mi venne l’idea di fare entrare Maria (pumi) nelle BADcompanies, ne parlai subito con la festeggiata ovvero Memè, che ne era felice di questa idea… In effetti , Maria aveva tutti i requisiti per farne parte: cattiveria (quanto ne basta), sincerità e il buon senso dell’amicizia… Dopo mangiato decidemmo di andare a giocare a bowling… ovvero le ragazze giocavano al bowling i ragazzi a carambola … che spasso, era la prima volta che ci giocavo e non me la cavavo male… Annamaria invece era un genio, è riuscita anche a fare STRIKE; Sara è riuscita a buttare la palla nei binari, aveva sempre una certa pendenza a destra, poi ha ricavato anche una caduta… che risate… Dopo aver fatto i primi tiri al bowling, si era fatta mezzanotte e decidemmo di fare gli auguri a Mary e di tornare dentro a spegnere le candeline sulla torta… La scema era emozionata, si vedeva, ha fatto un discorso tutta eccitata e felice: “Non ho mai festeggiato un compleanno così bello, è diverso dagli altri anni e di questo devo dire grazie a Giacomo…” Era felice del compleanno, del bowling, di avere amici così veri e del regalo… Le regalammo un paio di Converse All Star nere che lei adora e che voleva da tempo, con una maglietta nera con tanti teschi sopra… Ne rimase colpita, ha avuto quello che desiderava… volevamo regalarle anche Jack Sparrow, ovvero Johnny Depp, ma al momento non era disponibile… Dopo quella torta fantastica che fece la mamma di Mary, ritornammo a giocare al bowling e i ragazzi a carambola… la partita la vinse Anna, grazie con quello STIKE, io arrivai seconda… I ragazzi continuavano a giocare, mentre noi provavamo tutti i giochi che vi erano lì dentro… che spasso. Arrivò l’1:30 e il bowling doveva chiudere, i ragazzi avevano perso i gettoni per uscire dal parcheggio (che idioti), ma ne comprammo altri… Il seguito si sa andammo a Napoli, ma purtroppo Maria (pumi) non è potuta venire, aveva qualcosa di più importante da fare: stare accanto a un suo amico in difficoltà, quella ragazza è proprio un angelo; e poi tornammo a casa… Sono sicura che la mia Memè si è divertita e ne è rimasta felicissima…

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** 12. L’estate… ***


Arrivò l’attesissima estate… Mary non vedeva l’ora di partire per Londra, io volevo partire per la Calabria per vedere la mia adorata Ciccia, Sara si preoccupava del negozio e della mamma e Maria preparava i bagagli per fare il suo giro dell’Italia. Ma prima di ciò, alcune cose cambiarono… Nel giro di qualche giorno mi facevi nemica alcune persone che amavo tanto e forse che amo ancora ma che non saprò mai. La mia amica Manu mi vedeva troppo cambiata, credeva che sfruttassi la sua migliore amica Karla (cosa da sottolineare: NON ERA COSÌ ), attiravo troppa attenzione per i suoi gusti e questo lo pensava anche Mary. Nessuno è perfetto, ma giuro che ero sempre la stessa, un po’ più depressa del solito magari, non ho mai preso in giro Karla e tanto meno non cercavo di attirare attenzione, cosa molto disgustosa per i miei gusti. Beh! Una grande considerazione… Non avevo mai desiderato di andarmene da Napoli come quell’estate, purtroppo il mio desiderio fu esaudito mancando al diciottesimo compleanno di Karla, mi piangeva il cuore ma dovevo partire non potevo rimandare. Arrivata a Scalea mi sentii in paradiso, non pensavo alle mie amiche, non piangevo per loro, non smisi di rimanere male per ogni cose che mi dicevano di negativo; pensai le critiche sono costruttive, magari non mi vedo così ma è ciò che appare agli altri. Con il mio amore, svanito dopo un mese tornata a Napoli a causa della distanza, la mia migliore amica, cambiai in qualche modo… L’estate non fu proprio me l’aspettavo…

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** 13. Il nuovo anno scolastico ***


Così tutto ad un tratto Settembre bussa alle porte e la scuola inizia a rompere le prime scatole… Eravamo, inizialmente, tutti eccitati; ci rincontravamo dopo due mesi senza vederci. Bah! È stata una bella emozione, anche se le cose erano cambiate, questo non significava che non mi piacesse trascorrere del tempo con loro… almeno questo era quello che mi raccontavo. Invece, mi scocciavo di tornare a scuola, non volevo vedere nessuno perché la gente mi dava fastidio inclusi sconosciuti, amici, parenti e chi ne ha più ne metta… Di questo cambiamento sembrava che se n’era accorta solo Sara, diceva che mi comportavo in una maniera diversa nei suoi confronti, ma in realtà ero solo cambiata. Adesso non consideravo le mie amiche come una famiglia o il mondo migliore dove potevo stare meglio. Sapevo che prima o poi le cose sarebbero cambiate, se stavo sola stavo bene, non soffrivo di solitudine; se mi invitavano ad uscire stavo bene lo stesso, non sapevo nemmeno io come stavo. Ero semplicemente felice, Sara questa felicità la chiamata apparente, sembravo felice ma non lo ero. Si sbagliava, lo ero veramente! Mi dispiacevo solo che il mio comportamento ferisse Sara, ma non facevo differenza con nessuno, ero fredda con tutti tranne con Dany e Nicky. Anche il povero innamorato Giacomo era vittima della mia freddezza, forse lui più di tutti, il fatto più bello è che non ne sapevo il perché…

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** 14. La fine... ***


Ormai tutti noi eravamo cambiati, le cose erano cambiate... Chi aveva approfondito un'amicizia, chi si era allontanata, chi si era perduta... Sapevamo benissimo che le cose non sarebbero tornate mai più come prima, di questo tutti se ne erano accorti. Io e Mary, dopo tanti sotterfuggi, avevamo riallacciato i rapporti; Sara? Sara, si era distaccata di gran lunga da Mary, la colpa indubbiamente è di entrambe ma amcora dovevano capire il perchè tutto sia finito così d'improvviso, ma soprattutto dovevano ancora trovare un rimedio... Io e la mia dolce Saku, che Saku non era più, avevamo perso quasi del tutto i contatti. Magari ci parlavamo, ma le cose non erano come prima, nessuno si confidava più con nessuno, NESSUNO CONOSCEVA PIù NESSSUNO. Maria la nuova arrivata delle "BadCompanies" era una delle vittime, perchè anche con lei i rapporti erano più che freddi... Nel momento in cui ho ropreso a parlarmi con Manu, non ho visto più Karla (non per colpa di Manu che sia chiaro), e anche se con quelle persone che ritenevo e ritengo importanti, incominciai a parlare; le cose non andavamo bene... Questa probabilmente, fu la vera fine della BadComapnies...

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=145109