Capitolo
2 - Shattered
Non avrebbe mai dovuto rispondere in
quel modo. Tamara non riuscì a chiudere occhio tutta la notte,
rimpiangendo ogni singola sillaba detta. Era davvero molto probabile
che l’indomani mattina si trovasse ad essere licenziata in tronco.
“Ma che diavolo mi è saltato in
mente?” continuava a ripetersi angosciata “Cosa pensavo di fare?”
Nonostante il carattere indomito, era
sempre stata refrattaria ai colpi di testa di quel tipo, specialmente
in ambiente lavorativo, eppure quel borioso, sessista, megalomane di
un batterista era riuscito a farle tirar fuori l'orgoglio.
“Ormai quel che è fatto è fatto, se
mi licenziano troverò un altro posto e buonanotte.” Sentenziò
decisa, eppure la mattina dopo si presentò a lavoro con il cuore che
batteva a mille e le mani sudate, pronta ad affrontare il proprio
destino.
Sul set del photoshoot, Shannon non
riusciva a darsi pace. Dalla sera precedente non era riuscito a
pensare ad altro. Aveva sempre evitato le donne troppo orgogliose,
difficili da gestire e troppo impegnative, eppure quella cameriera
era riuscita a mettergli addosso una fortissima eccitazione ed un
gran senso di frustrazione, nessuna era mai riuscita a tenergli testa
in quel modo.
Jared, seduto accanto a lui attendendo
il suo turno per farsi fotografare, sfogliava Rolling Stones con aria
annoiata, tirandogli occhiate sottecchi.
“Ti vedo pensieroso Shan” Esordì
il cantante riponendo la rivista “ è da stamattina che non
proferisci parola, mi devo preoccupare? “
“ Non è nulla, sono solo stanco “
Rispose imbronciato.
Ma Jared Leto, che la sapeva molto più
lunga di chiunque altro al mondo sul fratello, non si lasciò
ingannare.
“ Non sei molto convincente con
quella faccia da bulldog incazzato, devo ipotizzare che qualcuno ti
abbia decisamente fatto perdere le staffe “ Insistette dando degli
incoraggianti buffetti sulla spalla del fratello che peggiorarono
solo la situazione.
“ Eh va bene! ma prova a fare anche
solo un mini-micro-commento alla cosa e giuro che per dieci minuti
dimenticherò che sei mio fratello e te la vedrai molto male”
Seguì il racconto degli avvenimenti
del giorno precedente, quando arrivò al punto in cui la ragazza lo
aveva elegantemente mandato a quel paese, Jared non resistette e
scoppio a ridere, piegato a metà sul divano.
“Ahahahaha spero che la cena sia di
suo gradimento ahahahah” Lo citò sghignazzando “ “Mai sentito
nessuno che ti abbia mandato a ‘fanculo con tanta eleganza! Chi è
la bambolina? Devo stringerle la mano”
“ Non lo so e comunque non sono fatti
tuoi “ Ringhiò Shannon in risposta “ è fortunata che io non sia
andato a lamentarmi con la direzione dell'hotel, l'avrei già fatta
buttare fuori, fortunatamente per lei ho una coscienza “
Jared si tirò su a sedere.
“Non fare il noioso Shan” Commentò
il fratello ancora paonazzo in volto per il gran ridere “La verità
è che ti sei fatto smontare le tue belle intenzioni da una cameriera
italiana e proprio non riesci a mandarla giù, finchè non riuscirai
nel tuo intento sarai intrattabile come un grizzly, ti conosco. Ma
non credo che stavolta ti rifarai tanto facilmente”
“ Non dire assurdità, posso avere
chi voglio e quando voglio, non sarà certo una ragazzina ad
abbassarmi l'autostima, ”
“Come vuoi bro, allora se non ti
dispiace stasera quando torniamo in hotel ho intenzione di farmi
portare in camera una deliziosa cena italiana, magari sarò più
fortunato” Dichiarò Jared facendo l'occhiolino
Shannon gli lanciò uno sguardo di
fuoco che avrebbe incenerito una foresta.
“Vaffanculo.” gli disse e Jared gli
sorrise estasiato allontanandosi verso l’uscita. “Il mio
adorato fratellone! Anche io ti voglio bene, lo sai.”
La giornata proseguì con tranquillità,
nessuna lettera di licenziamento le era stata portata dal direttore
del personale per cui il batterista doveva aver tenuto la bocca
chiusa.
Tamara lavorò fino ad ora di pranzo,
utilizzò il pomeriggio per riposare e studiare un pò e poi tornò
in hotel per il turno serale come al solito. Quando arrivò in cucina
subito fu assalita da Gloria con centinaia di compiti e richieste. Fu
spedita ai piani alti, in lavanderia, a ritirare un carico di
tovaglie pulite per la cena.
Tomo e Shannon, dopo il photoshoot (
che aveva occupato la mattina e buona parte del pomeriggio) ebbero la
stupenda idea di fare un giro per il centro milanese, nonostante la
proposta fosse allettante, Jared declinò e tornò all'hotel in
solitaria. Entrato in ascensore si accorse quasi subito di non essere
solo. Una ragazza con la divisa bianca e nera che trasportava un
notevole carico di tovaglie bianche che occupava buona parte
dell'abitacolo.
Mentre Tamara scendeva in cucina con le
tovaglie pulite, l'ascensore si fermò a piano terra per far salire
un cliente che premette il pulsante del terzo piano. Lo fissò alcuni
istanti, era sulla quarantina, magrissimo e indicibilmente bello. Per
un attimo due occhi di ghiaccio ricambiarono il suo sguardo facendola
arrossire vistosamente.
“Sembrano pesanti, serve una mano”
Chiese gentilmente lui vedendola in difficoltà.
Per un attimo i loro sguardi rimasero
incatenati, lo aveva già visto in una foto sul cellulare di Gloria,
era il fratello di Shannon, il cantante dei Thirty Seconds to Mars.
“No grazie signore, è davvero
gentile” Rispose lei affabile “ Non sono pesanti come sembrano”
In quel momento però la pila di
tovaglie traballò in maniera sinistra rischiando di cadere sul suo
interlocutore che prontamente la fermò con le braccia.
La risata cristallina dell'uomo riempi
tutto l'abitacolo ed aveva un non so che di rassicurante
“ Come preferisci ma io credo che un
aiutino ti farebbe comodo “ Disse prendendo di sua iniziativa buona
parte delle tovaglie “ A che piano si va?”
Tamara ancora in stato catatonico
premette il pulsante per il piano interrato e cercò di non arrossire
più del dovuto ma per quanto ci provava non poteva impedire al suo
sangue di fluire prepotentemente in zona guance.
Quando la porta si aprì sul freddo ed
umido corridoio che portava alle cucine, sembrava passata un'eternità
ma fortunatamente il carrello era proprio fuori dalla porta, non
aveva più bisogno di aiuto. Dopo aver sistemato tutto lì sopra la
ragazza si girò per ringraziare ma fu preceduta da una domanda di
lui.
“Mi chiedevo… lavori qui da molto?”
le chiese amabilmente l'uomo di punto in bianco.
“E a te che importa?” grugnì una
vocina nella sua testa, ma prima ancora che potesse connettere il
cervello, Maria si trovò a rispondergli sinceramente.
“ Sono tre anni il mese prossimo
signore “ Jared annuì serio mentre Tamara arrossiva ancora più
vistosamente: mannaggia, che le era preso! Simpatizzare col fratello
del nemico? Doveva scappare via al più presto da lì!
“E parli inglese davvero bene”
approvò lui ammirato “ Notevole per una ragazza così giovane,
quanti anni hai?”
“22” Rispose secca lei “La
ringrazio per l'aiuto e spero che il vostro soggiorno in Italia sia
piacevole, buona permanenza” buttò lì in fretta, assolutamente a
sproposito prendendo i manici del carrello.
Una mano gentile la fermò “Aspetta,
non volevo farti il quarto grado scusami, non volevo metterti in
imbarazzo” Si scusò lui “Visto che sei molto giovane magari ti
farebbe piacere venire al nostro concerto, volevo lasciarti un paio
di biglietti ed i pass per il backstage ”
Dalla tasca interna dell'impermeabile
cacciò un paio di cartoncini gialli e altrettante tessere nere e
gliele mise in mano.
“Grazie mille, ma io…” balbettò,
presa decisamente in contropiede.
“ Di nulla, ci vediamo dopodomani
allora “ La congedò facendole l'occhiolino per poi lasciarla lì
confusa con i biglietti in mano.
Qualche minuto dopo Jared era di nuovo
nella sua suitè. Si sdraiò sul letto, cercò un numero sulla
rubrica del blackberry e quando lo trovò premette il tasto di
chiamata. Mentre aspettava risposta un ghigno perfido si allargò sul
suo viso perfetto.
“Pronto Jay, che vuoi?” Rispose
Shannon scocciato dall'altra parte
“ Dovresti essere più gentile bro,
io ti faccio i favori e tu mi tratti male?!”
“Favore? Che accidenti hai combinato
stavolta?” Ringhiò il fratello.
“Nulla di che, semplicemente ho
verificato il fatto che si prendono molte più mosche con il miele
che con l'aceto”
Senza attendere risposta chiuse la
chiamata e ripose il blackberry sul comodino. La ragazza era
sicuramente quella, coincideva alla perfezione con la descrizione che
gli aveva fatto Shannon: magra ma con le curve nei punti giusti, non
molto alta, lunghi capelli biondo cenere, occhi scuri e lunghe ciglia
foltissime.
“ Spero non gli tiri un bidone “
Pensò nel dormiveglia “ Stavolta Shannon mi deve seriamente un
favore”.
Arrivato anche il capitolo numero 2!!! Spero di poter continuare a pubblicare con questa frequenza, le idee sono tante :) Ringrazio tantissimo Vale_Rose_Mary per il commento ^^ non avere tanta pietà di Shan ( o meglio del mio Shannon di fantasia) ogni tanto se lo merita di essere strapazzato un pò.
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