Servizio in camera?

di Afterlife_91
(/viewuser.php?uid=222593)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - Bacon & Eggs ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 – Monochrome ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 - Shattered ***



Capitolo 1
*** Prologo - Bacon & Eggs ***


Non voglio anticipare nulla, sappiate solo che la mia mente stà generando pensieri folli per questa ff, non so cosa ne verrà fuori.

Intanto la solita tiritera “ I 30STM non mi appartengono ( non ancora! Stò allestendo un bunker appositamente per loro muahahaha ) e tutti i fatti narrati sono di fantasia “

Vi auguro buona lettura.




Servizio in camera?


Tamara sbadigliò nervosamente, il turno sarebbe iniziato di lì a pochi minuti e ancora non aveva preso il caffè, la mattinata stava iniziando decisamente male.


Tam la porti tu la colazione alla 308?” domandò Gloria dalla stanza accanto con aria supplichevole “Io stò preparando i tavoli in sala e contemporaneamente devo cucinare, non ho proprio tempo”


La ragazza alzò gli occhi al cielo, al peggio non c'era mai limite. Lavorava da due anni come cameriera all'Hotel Principe di Savoia di Milano e la cosa che aveva imparato ad odiare di più era la presunta inabilità di certi ospiti a scendere in sala per la colazione come tutti gli esseri umani normali. L'unico lato positivo erano i 10 euro in più al giorno per il servizio che facevano sempre un gran comodo ma a fine giornata il risultato era solo quello di avere le gambe doloranti ed i nervi a pezzi.

Ripassò mentalmente la piantina dell'albergo per ricordare dove si trovasse esattamente la stanza. La 308, terzo piano seconda porta a destra, era una delle 5 lussuose suite deluxe di cui disponeva l'albergo, raramente ne veniva prenotata più di una contemporaneamente visto il costo folle di 1500 euro/notte, invece stranamente quella settimana ne erano state occupate 3 tutte insieme ma nelle cucine nessuno sapeva esattamente da chi.

Solitamente il servizio di pulizie ed il servizio in camera per le deluxe erano erogati da uno staff a parte che quella settimana, per una serie di coincidenze, era in carenza di personale.

L'ordine per la colazione era segnato su un cartoncino in bella vista vicino ai telefoni, lo prese per controllarlo.


Uova strapazzate con bacon a parte, pancakes con sciroppo d'acero e zucchero alla cannella, succo d'arancia e un caffè espresso” Annunciò pomposa leggendo l'ordine .


Poche chiacchiere e prepara il vassoio “ Ribattè finta scocciata la cuoca passandole le uova strapazzate “ Maledetti americani obesi, una briochè con cappuccino non è abbastanza alle 8 del mattino??? No loro devono fare il pranzo nuziale!”


Dai Glo, se tutto va bene ha problemi di colesterolo così gravi da giustificare la sua incapacità di muovere le gambine per venire a mangiare giù” Ipotizzò mentre versava lo sciroppo sui pancake “ Almeno i soldi per il servizio me li metto da parte per le tasse universitarie, è già qualcosa”


Gloria deglutì a vuoto: Tamara la stupiva sempre di più per la sua dedizione e buona volontà, era fuori posto in quell'albergo, troppo seria e troppo intelligente. A 22 anni era in procinto di laurearsi in lingue, lavorava dodici ore al giorno senza mai fermarsi e non sorrideva quasi mai.


“ Buon per te tesoro” chiocciò Gloria mentre il bacon sfrigolava nella padella “ Comunque tu porta sopra questa roba e ricordati che devi essere praticamente invisibile, per questi clienti ci hanno chiesto una particolare discrezione”


“ Chi sono gli ospiti? Spie russe?” Domando Tamara inarcando scettica il sopracciglio


“ A quanto ho capito i soliti musicisti da ragazzine allupate ma il tizio della reception non mi ha voluto dire altro” Aggiunse lei mettendo le ultime cose sul vassoio del carrello.


Tamara trattenne un sorriso e si lisciò il grembiule candido sui fianchi snelli. Per il servizio in camera era preteso un aspetto impeccabile, quindi divisa linda e perfettamente stirata e capelli coperti interamente dalla cuffietta, nonostante dovesse praticamente lasciare un vassoio e andarsene.


Allora vedo di dare una sbirciata ma dubito che riconoscerei qualcuno, non guardo MTV da un bel pezzo ormai” Osservò tristemente spingendo il carrello fuori dalla cucina.



Arrivata davanti alla 308 si schiarì la voce, sistemò il colletto della camicia ed infine bussò lievemente alla porta.


Servizio in camera” Trillò in maniera professionale come ormai era abituata a fare


Sentì dei rumori di coperte spostate e parole sbiascicate che sembravano imprecazioni.


Che cosa? Non ho ordinato nulla” Rispose una voce baritonale dall'altra parte della porta


Abbiamo un ordine a suo nome per una colazione americana alle 8 e 15, se non la vuole posso rimandarla giù” Aggiunse Tamara cortesemente, trattenendosi dal rispondere in maniera sgarbata nonostante la forte tentazione.


Lascia lì” Ribattè scocciata la persona dall'altra parte.


Tamara lasciò il carrello e si allontanò.


Ma tu guarda questo Yankee maleducato, nemmeno la decenza di aprire la porta! Come se a qualcuno freghi qualcosa di vederlo in faccia appena sveglio!” pensò malignamente tra sé e sé .


Mentre si allontanava sentì aprire la porta della suitè ma non fece in tempo a girarsi che l'ospite l'aveva già richiusa con un tonfo dopo aver preso il carrello.


Che gente strana che c'è in giro!”.


Spero di avervi incuriosite/i a sufficienza :P al prossimo capitolo



Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 – Monochrome ***


Capitolo 1 – Monochrome


Se c'era una cosa che Shannon odiava di più di essere svegliato al mattino presto era vedersi piombare Jared in camera, già pronto per uscire e con un sorriso smagliante stampato sulla sua faccia da schiaffi.


Sorgi e splendi fratello, è una bellissima giornata” Esordì il cantante chiudendo la porta della suitè dietro di sé “ Abbiamo un sacco di cose da fare: interviste, soundcheck e meeting con le fans”


Shannon alzò gli occhi verso il soffitto imprecando mentalmente, come faceva ad essere iperattivo già di prima mattina


Immagino che la colazione allora sia stata una tua idea per costringermi ad alzarmi presto, non è così?” Domandò il batteristamollemente steso sul divano di pelle con un braccio che gli copriva gli occhi.


“ Si, te l'ho ordinata ieri sera quando siamo arrivati in hotel” Ammise il frontman “ Non lamentarti, in questo hotel cucinano da dio”


“ Non lo nego, tuttavia credo di aver maltrattato la cameriera del servizio in camera quando è venuta a portarla poco fa“ Aggiunse il maggiore dei Leto alzandosi e incamminandosi verso il bagno


“ Sempre il solito gentleman Shannon “ Mormorò lamentoso Jared “ Comunque ti aspetto nella hall, tra un quarto d'ora arriva una macchina a prenderci “


“ Sisi” alzò il braccio in segno di insofferenza dirigendosi verso la doccia



Quando Tamara tornò in cucina era livida in volto.


“Razza di lurido beduino!” ringhiò lanciando il grembiule su una sedia. Gloria spuntò da dietro i fornelli con aria preoccupata.


“Cos'è successo Tam? Il musicante non ha trovato la colazione di suo gradimento?”


“ Non lo so, non si è nemmeno degnato di aprirmi la porta, che incivile” Spiegò la ragazza incupendosi sempre di più.


“ Se non altro ho capito con chi abbiamo a che fare, sono riuscita a far parlare il tizio della reception” Annunciò la cuoca prendendo il cellulare dalla tasca “Ho anche rimediato un paio di foto”


Venne fuori che l'augusto ospite delle 308 era un certo Shannon Leto, chitarrista 43enne di una band chiamata Thirty Seconds to Mars, in città per un concerto al Mediolanum Forum che si sarebbe svolto da lì a 3 giorni.

Diede uno sguardo alla foto per vedere di chi si trattasse: bell'uomo, fisico tonico, lunghe ciglia folte, labbra carnose e occhi verde/nocciola dal taglio allungato.


“Non male eh?” Affermò sorniona Gloria rimettendo in tasca il telefono “Ha un'aria molto sexy, da far girare la testa”


“Ti piacerebbe di meno se fossi salita tu di sopra a portargli la colazione” Mugugnò Tamara sorprendendosi segretamente a condividere l’opinione dell'amica.


Senza soffermarsi ulteriormente sull'argomento tornarono entrambe a lavoro per servire la colazione agli ospiti in sala, tuttavia, durante la mattinata, Tamara si soffermò più volte a pensare a quel viso, quegli occhi ammalianti.


“ Smettila Tamara! Trattasi di un musicista arrogante che potrebbe essere tranquillamente tuo padre” Si ripetè mentalmente mentre sparecchiava con aria battagliera.



La giornata passò lentamente, erano tutti molto stanchi e, quando tornarono in hotel nessuno aveva voglia di fare nulla se non buttarsi a letto.


Shannon entrò in camera, tolse la t-shirt e la lanciò malamente sul divano chiudendo la porta dietro di sé. Si buttò sul letto e fece per addormentarsi ma lo stomaco cominciò a brontolare, il tempo per mangiare durante la giornata era stato utilizzato per fare interviste per cui aveva a malapena toccato cibo. Senza pensarci alzò la cornetta del telefono e compose il numero della reception.



“Tamy! C'è un altro ordine da portare di sopra!”


La ragazza si rimise cuffia e parannanza, e si avvicinò alle cucine per ricevere direttive. Quando lesse il numero della camera quasi le venne un colpo. Come una condannata a morte entrò con il vassoio in ascensore e premette il pulsante per il terzo piano. Quando fu davanti alla famigerata suitè bussò lievemente e si schiarì la voce.


“Servizio in camera”


Non ci furono risposte dall'altro lato, pochi secondi e la porta si aprì. Davanti a lei, uno Shannon Leto a torso nudo, le sorrise lievemente.


“Grazie mille” Esordì amabilmente il batterista facendola entrare nella stanza.


Tamara si affrettò a poggiare il vassoio sul tavolino e dispose ordinatamente bicchiere e posate con la voglia di dileguarsi il prima possibile. Senza che se accorgesse il batterista si era avvicinato.


“Sei tu che hai lasciato qui la colazione stamattina?” Domando curioso


Tamara si girò stupita “ Si signore” si affrettò lei scoprendo il vassoio della cena.


“ Scusa se ti ho maltrattata, sono stato davvero imperdonabile “ Si scusò gentilmente “ Purtroppo al mattino risulto davvero antipatico il più delle volte, ma se avessi saputo che eri così carina probabilmente sarei stato più cortese ed avrei sicuramente aperto la porta” Aggiunse con il suo tono di voce caldo avvicinandosi sempre di più.


Tamara a quel punto non ci vide più e si girò stizzita.


“ Accetto le scuse ma da queste parti siamo abituati a trattare le persone con gentilezza a prescindere dalla loro avvenenza e dall'orario” Lo ammonì cercando di mantenere un tono di voce sereno e professionale “Comunque spero che la cena sia di suo gradimento, buon appetito”


Uscì dalla stanza il più velocemente possibile lasciando il batterista incredulo con la bocca spalancata.


Eccoci con il primo capitolo! Che dire, spero che vi sia piaciuto. Come avete notato la nostra Tam è una ragazza con un forte carattere e non si lascia facilmente mettere i piedi in testa.

Ne approfitto per ringraziare Jiada95 che ha commentato il prologo e spero che la storia continui ad incuriosirla e che tante altre, come lei, vogliano scrivere qualche parola a riguardo. Le recensioni sono una cosa importantissima per chi scrive e possono essere molto utili per aiutarmi a decidere come proseguire :)

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2 - Shattered ***


Capitolo 2 - Shattered



Non avrebbe mai dovuto rispondere in quel modo. Tamara non riuscì a chiudere occhio tutta la notte, rimpiangendo ogni singola sillaba detta. Era davvero molto probabile che l’indomani mattina si trovasse ad essere licenziata in tronco.

“Ma che diavolo mi è saltato in mente?” continuava a ripetersi angosciata “Cosa pensavo di fare?”

Nonostante il carattere indomito, era sempre stata refrattaria ai colpi di testa di quel tipo, specialmente in ambiente lavorativo, eppure quel borioso, sessista, megalomane di un batterista era riuscito a farle tirar fuori l'orgoglio.

“Ormai quel che è fatto è fatto, se mi licenziano troverò un altro posto e buonanotte.” Sentenziò decisa, eppure la mattina dopo si presentò a lavoro con il cuore che batteva a mille e le mani sudate, pronta ad affrontare il proprio destino.



Sul set del photoshoot, Shannon non riusciva a darsi pace. Dalla sera precedente non era riuscito a pensare ad altro. Aveva sempre evitato le donne troppo orgogliose, difficili da gestire e troppo impegnative, eppure quella cameriera era riuscita a mettergli addosso una fortissima eccitazione ed un gran senso di frustrazione, nessuna era mai riuscita a tenergli testa in quel modo.


Jared, seduto accanto a lui attendendo il suo turno per farsi fotografare, sfogliava Rolling Stones con aria annoiata, tirandogli occhiate sottecchi.


“Ti vedo pensieroso Shan” Esordì il cantante riponendo la rivista “ è da stamattina che non proferisci parola, mi devo preoccupare? “


“ Non è nulla, sono solo stanco “ Rispose imbronciato.


Ma Jared Leto, che la sapeva molto più lunga di chiunque altro al mondo sul fratello, non si lasciò ingannare.


“ Non sei molto convincente con quella faccia da bulldog incazzato, devo ipotizzare che qualcuno ti abbia decisamente fatto perdere le staffe “ Insistette dando degli incoraggianti buffetti sulla spalla del fratello che peggiorarono solo la situazione.


“ Eh va bene! ma prova a fare anche solo un mini-micro-commento alla cosa e giuro che per dieci minuti dimenticherò che sei mio fratello e te la vedrai molto male”


Seguì il racconto degli avvenimenti del giorno precedente, quando arrivò al punto in cui la ragazza lo aveva elegantemente mandato a quel paese, Jared non resistette e scoppio a ridere, piegato a metà sul divano.


“Ahahahaha spero che la cena sia di suo gradimento ahahahah” Lo citò sghignazzando “ “Mai sentito nessuno che ti abbia mandato a ‘fanculo con tanta eleganza! Chi è la bambolina? Devo stringerle la mano”


“ Non lo so e comunque non sono fatti tuoi “ Ringhiò Shannon in risposta “ è fortunata che io non sia andato a lamentarmi con la direzione dell'hotel, l'avrei già fatta buttare fuori, fortunatamente per lei ho una coscienza “


Jared si tirò su a sedere.


“Non fare il noioso Shan” Commentò il fratello ancora paonazzo in volto per il gran ridere “La verità è che ti sei fatto smontare le tue belle intenzioni da una cameriera italiana e proprio non riesci a mandarla giù, finchè non riuscirai nel tuo intento sarai intrattabile come un grizzly, ti conosco. Ma non credo che stavolta ti rifarai tanto facilmente”


“ Non dire assurdità, posso avere chi voglio e quando voglio, non sarà certo una ragazzina ad abbassarmi l'autostima, ”


“Come vuoi bro, allora se non ti dispiace stasera quando torniamo in hotel ho intenzione di farmi portare in camera una deliziosa cena italiana, magari sarò più fortunato” Dichiarò Jared facendo l'occhiolino


Shannon gli lanciò uno sguardo di fuoco che avrebbe incenerito una foresta.


“Vaffanculo.” gli disse e Jared gli sorrise estasiato allontanandosi verso l’uscita.
“Il mio adorato fratellone! Anche io ti voglio bene, lo sai.”



La giornata proseguì con tranquillità, nessuna lettera di licenziamento le era stata portata dal direttore del personale per cui il batterista doveva aver tenuto la bocca chiusa.


Tamara lavorò fino ad ora di pranzo, utilizzò il pomeriggio per riposare e studiare un pò e poi tornò in hotel per il turno serale come al solito. Quando arrivò in cucina subito fu assalita da Gloria con centinaia di compiti e richieste. Fu spedita ai piani alti, in lavanderia, a ritirare un carico di tovaglie pulite per la cena.




Tomo e Shannon, dopo il photoshoot ( che aveva occupato la mattina e buona parte del pomeriggio) ebbero la stupenda idea di fare un giro per il centro milanese, nonostante la proposta fosse allettante, Jared declinò e tornò all'hotel in solitaria. Entrato in ascensore si accorse quasi subito di non essere solo. Una ragazza con la divisa bianca e nera che trasportava un notevole carico di tovaglie bianche che occupava buona parte dell'abitacolo.



Mentre Tamara scendeva in cucina con le tovaglie pulite, l'ascensore si fermò a piano terra per far salire un cliente che premette il pulsante del terzo piano. Lo fissò alcuni istanti, era sulla quarantina, magrissimo e indicibilmente bello. Per un attimo due occhi di ghiaccio ricambiarono il suo sguardo facendola arrossire vistosamente.


“Sembrano pesanti, serve una mano” Chiese gentilmente lui vedendola in difficoltà.


Per un attimo i loro sguardi rimasero incatenati, lo aveva già visto in una foto sul cellulare di Gloria, era il fratello di Shannon, il cantante dei Thirty Seconds to Mars.


“No grazie signore, è davvero gentile” Rispose lei affabile “ Non sono pesanti come sembrano”


In quel momento però la pila di tovaglie traballò in maniera sinistra rischiando di cadere sul suo interlocutore che prontamente la fermò con le braccia.

La risata cristallina dell'uomo riempi tutto l'abitacolo ed aveva un non so che di rassicurante


“ Come preferisci ma io credo che un aiutino ti farebbe comodo “ Disse prendendo di sua iniziativa buona parte delle tovaglie “ A che piano si va?”


Tamara ancora in stato catatonico premette il pulsante per il piano interrato e cercò di non arrossire più del dovuto ma per quanto ci provava non poteva impedire al suo sangue di fluire prepotentemente in zona guance.


Quando la porta si aprì sul freddo ed umido corridoio che portava alle cucine, sembrava passata un'eternità ma fortunatamente il carrello era proprio fuori dalla porta, non aveva più bisogno di aiuto. Dopo aver sistemato tutto lì sopra la ragazza si girò per ringraziare ma fu preceduta da una domanda di lui.


“Mi chiedevo… lavori qui da molto?” le chiese amabilmente l'uomo di punto in bianco.


“E a te che importa?” grugnì una vocina nella sua testa, ma prima ancora che potesse connettere il cervello, Maria si trovò a rispondergli sinceramente.


“ Sono tre anni il mese prossimo signore “ Jared annuì serio mentre Tamara arrossiva ancora più vistosamente: mannaggia, che le era preso! Simpatizzare col fratello del nemico? Doveva scappare via al più presto da lì!


“E parli inglese davvero bene” approvò lui ammirato “ Notevole per una ragazza così giovane, quanti anni hai?”


“22” Rispose secca lei “La ringrazio per l'aiuto e spero che il vostro soggiorno in Italia sia piacevole, buona permanenza” buttò lì in fretta, assolutamente a sproposito prendendo i manici del carrello.


Una mano gentile la fermò “Aspetta, non volevo farti il quarto grado scusami, non volevo metterti in imbarazzo” Si scusò lui “Visto che sei molto giovane magari ti farebbe piacere venire al nostro concerto, volevo lasciarti un paio di biglietti ed i pass per il backstage ”


Dalla tasca interna dell'impermeabile cacciò un paio di cartoncini gialli e altrettante tessere nere e gliele mise in mano.


“Grazie mille, ma io…” balbettò, presa decisamente in contropiede.


“ Di nulla, ci vediamo dopodomani allora “ La congedò facendole l'occhiolino per poi lasciarla lì confusa con i biglietti in mano.


Qualche minuto dopo Jared era di nuovo nella sua suitè. Si sdraiò sul letto, cercò un numero sulla rubrica del blackberry e quando lo trovò premette il tasto di chiamata. Mentre aspettava risposta un ghigno perfido si allargò sul suo viso perfetto.


“Pronto Jay, che vuoi?” Rispose Shannon scocciato dall'altra parte


“ Dovresti essere più gentile bro, io ti faccio i favori e tu mi tratti male?!”

“Favore? Che accidenti hai combinato stavolta?” Ringhiò il fratello.


“Nulla di che, semplicemente ho verificato il fatto che si prendono molte più mosche con il miele che con l'aceto”


Senza attendere risposta chiuse la chiamata e ripose il blackberry sul comodino. La ragazza era sicuramente quella, coincideva alla perfezione con la descrizione che gli aveva fatto Shannon: magra ma con le curve nei punti giusti, non molto alta, lunghi capelli biondo cenere, occhi scuri e lunghe ciglia foltissime.


“ Spero non gli tiri un bidone “ Pensò nel dormiveglia “ Stavolta Shannon mi deve seriamente un favore”.


Arrivato anche il capitolo numero 2!!! Spero di poter continuare a pubblicare con questa frequenza, le idee sono tante :)
Ringrazio tantissimo Vale_Rose_Mary  per il commento ^^ non avere tanta pietà di Shan ( o meglio del mio Shannon di fantasia) ogni tanto se lo merita di essere strapazzato un pò.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2005004