20 anni di amicizia.

di ThiefOfVoid
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno. ***
Capitolo 2: *** Capitolo due. ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre. ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno. ***


Era nostalgico,troppo nostalgico.
Si erano conosciuti nel più assurdo dei modi. House pagò la sua cauzione senza nemmeno conoscerlo,pagò quella cauzione perché era incuriosito. 
Quel Wilson ancora molto giovane che da poco aveva finito il tirocinio era ad una festa,si innervosisce e che fa? Prende la prima cosa che gli capita sotto mano e la scaraventa contro uno specchio antico. Oltre 7 anni di sfortuna si tira dientro un arresto per vandalismo. Era un arresto da niente,non così grave...più o meno,eppure quel giovane oncologo era pieno di sensi di colpa. La mattina dopo rimase sbigottito quando gli fu detto che poteva andarsene,che era libero perché gli avevano pagato la cauzione. Era incredulo,insomma...chi cavolo avrebbe potuto pagargli la cauzione se nessuno che conoscesse sapeva dell'accaduto? Quando uscì dalla stazione di polizia vide un uomo alto e slanciato dai capelli scuri e dagli occhi chiari dall'altra parte della strada. Per i suoi gusti era troppo poco curato,non aveva la cravatta ma una camcia slacciata di un paio di bottoni,niente giacca in tinta con i pantaloni ma jeans e giacca scura e come se non bastasse era in scarpe da tennis,non aveva una cartella in pelle per scartoffie e altri ogetti essenziali ma uno zaino tenuto solo sulla spalla destra con dentro l'essenziale,aveva anche i capelli spettinati e come minimo non si faceva la barba da 3 giorni. Erano l'esatto contrario. Eppure si incuriosivano a vicenda. L'oncolo decise,alla fine,di attraversare la strada perché intuiva che quel tizio sconosciuto volesse parlargli. House colse la perplessità di Wilson,già lo capiva,e ancora non lo conosceva.

"Tranquillo,non ero alla festa ieri sera...e non sono nemmeno il proprietario dello specchio"

"Come fai a sapere della festa...e se non c'eri come fai a sapere che...?"

"Prima di pagarti la cauzione ho chiesto perché ti avevano ingabbiato. Comunque...hai i segni di una leggera sbornia e la musica si sentiva quasi fino in centro. Quando sono passato di qua ti stavano amanettando,ma visto che non hai l'aria di uno che si fa arrestare mi ero incuriosito"

"Sono stato un idiota,ma che mi è saltato in mente!?"

"Rilassati,eri solo nervoso,e poi se ti tormenti per uno specchio cosa faresti per un omicidio?"

"Ma tu hai l'abitudine di pagare le cauzioni agli sconosciuti che ti sembrano delle brave persone?"

"Dico,sei matto!? Se farai un salto in New Jersey vieni a cercarmi se vuoi,sto per trasferirmi a Princeton"

"oltre che lavorare al Plainsboro uno che cavolo va a fare in quella città!?"

"Mica c'è solo il Plainsboro amico! C'è pure il General...e poi chi ti dice che io sia un medico?"


Wilson era stupito,com'era possibile che quello sconosciuto lo capisse alla perfezione? Non disse ad House che anche lui stava per trasferirsi a Princeton. Sarebbe diventanto il caporeparto di oncologia al Princeton Plainsboro Teaching Hospital. Ma non sapeva che anche House sarebbe andato a lavorare in quell'ospedale nel reparto di diagnostica,sempre in ruolo di caporeparto. E non sapeva nemmeno che avrebbero avuto gli uffici vicini e nemmeno immaginava che sarebbero diventati grandi amici.

Sono passati circa 20 anni da quel giorno. House è nostalgico,troppo nostalgico per i suoi gusti,e sta così da quando ha saputo che il suo migliore amico,forse il suo unico amico sarebbe morto di cancro. "Un oncologo con un cancro,Cristo santo,che destino bastardo" pensava lui. Era amareggiato,ma stava cercando di godersi il viaggio in moto con Wilson...l'ultimo viaggio con Wilson. Cercava di sembrare spensierato per non far preoccupare l'amico. "Ha già troppi problemi" disse a se stesso. Aveva paura,non era pronto per vedere la grande mietitrice assalire il suo migliore amico sotto i suoi occhi,e quando Wilson stava male aveva sempre paura che quel maledetto momento fosse arrivsto inesorabile e dannatamente in anticipo. Erano le 6 del mattino,Wilson dormiva tranquillo,mentre House non aveva chiuso occhio,mancava un'ora e mezza al suono della sveglia. La loro prossima tappa era Springfield. Sarebbero pariti dopo colazione,e al massimo si sarebbero rifatti a pranzo. House ripensava al giorno prima,quando arrivati a Chicago trovaro come al solito il modo di divertirsi,alla maniera di House:un classico pokerino con pesante scomessa,stavolta fatta con il proprietario del locale in cui giocavano. Avrebbe voluto che il tempo si fermasse,che in realtà la lastra che consegnarono a James non fosse la sua e che fosse tutto frutto di un equivoco. Continuava a chiedersi che diavolo avrebbe fatto dopo questi 5 mesi. Continuava a chiederselo,tutti i giorno tutto il giorno,anche di notte,per questo non dormiva. La gamba lo faceva impazzire,avrebbe preso anche 5 o 6 Vicodin in una volta ma non poteva,Wilson l'avrebbe strozzato e per un po' non voleva farlo arrabbiare. Sono ormai le 7.30,House avrà dormito al massimo 2 ore quella notte.

"House,svegliati!"

"Lo sai che esistono modi più dolci per far svegliare la gente?"

"Sì che lo so,ma con te non funzionano"

"Per forza! Praticamente non ho dormito!"

"Te lo ripeto,secondo me il dolore alla gamba è segnale di una rigenerazione spontanea"

"Anche se hai il cancro non mi intenerisci...Wilson,sei un idiota"

"Ok,non ti impietosisco ma hai paura"


Gregory non può ribattere. James sa che il suo amico ha paura e che farebbe di tutot pur di salvarlo. Lo sa,ma vorebbe sentirselo dire prima che muoia. House sa come la pensa Wilson e vorebbe sodisfare questo suo ultimo desiderio,ma il suo orgoglio e la sua paura non lo aiutano proprio per niente.

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Non saranno molti capitoli anche perché ci vorrà tempo per sviluppare questa storia. Visto che voglio commemorare la loro ventennale amicizia voglio che la storia sia il meglio possibile,per questo sarò il più precisa possibile nella scrittura dei capitoli. Sono cresciuta con la loro amicizia,per questo voglio ricordarla al meglio.
Peace and Love to everyone.


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Capitolo 2
*** Capitolo due. ***


Wilson ricorda quel tragico momento come se fosse ieri,anche se sono passati circa dieci anni ormai.
Era passato un po' di tempo dal giorno in cui House fu privato della normale mobilità della gamba destra. A quei tempi Gregory conviveva con Stacy,il loro rapporto era in crisi,litigavano sempre più spesso. In pratica lui era geloso del fatto che Stacy potesse camminare come se niente fosse,stava arrivando quasi ad odiarla per questo. La donna aspettò che Greg si riprendesse abbastanza per non fare sciocheze e poi se ne andò. James ricorda perfettamente come House fosse distrutto,era frustrato,odiava se stesso perché aveva rovinato tutto per l'ennesiam volta,si ripeteva che era solo capace di fare del male alle persone a cui teneva. Wilson fece di tutto per far stare meglio House,cercava di fargli capire che era un brutto momento,ma che avrebbe potuto affrontarlo,e per consolarlo diceva sempre che forse Stacy non era quella giusta,altrimenti non se ne sarebbe mai andata. Dopo qualche settimana il senso di colpa si affievolì e si riprese quasi del tutto,mentre il dolore alla gamba diventava sempre più fastidioso e la sua sfiducia nel genere umano diventava ancora più difficile da curare. Ma in raltà continuò a crogiolarsi fino a che Stacy non torno a Princeton per chiedere aiuto a Greg,più o meno fra il 2004 e il 2005,e il resto lo conosciamo.


Wilson sa che il dolore in aumento della gamba di House non è affatto una rigenerazione spontanea,lo sa ormai da sempre che la sua speranza non ha alcun fondamento. La paura di Greg aumenta pari pari al dolore fisico,è chiaro che è tutta una questione psicologica,è anche fin troppo chiaro che la paura e l'infelicità lo divorano ogni giorno di più. James vorrebbe dire all'amico che va tutto bene,che non c'è nessuno cancro,che quello che stanno vivendo è un viaggio qualunque,un viaggio fra amici organizzato solo per svagarsi un po'...ma sa benissimo che sarebbe mentire,e sa anche che il tempo,quando ci si diverte passa ancora più in fretta,e sa che non è giusto illudere Gregory,perché quando arriverà il maledetto momento in cui Wilson lascerà il pianeta House starà già male,e se lo illudesse sarebbe come ucciderlo. Nessuno dei due vuole credere che tutto questo sia vero,per questo si comportano come niente fosse,per godersi il viaggio senza troppi momenti tristi,vogliono fare in modo che l'unico momento triste sia quello in cui dovranno dirsi addio,e sicuramente lo faranno alla loro maniera,scherzandoci su come hanno sempre fatto. 
Quello che in proporzione ha meno paura è proprio il condannato,il caro e simpatico ongologo di Princeton. Insomma,sta per morire,dovrebbe essere per lo meno preoccupato e un po' spaventato per la morte lenta,dolorosa e faticosa che dovrà affrontare. Invece ha paura per l'amico di una vita ormai,proprio quello che fa più scemenze di lui,l'unico suo vero amico. Cosa farà dopo che lui sarà morto? Si costituirà e cercherà di andare avanti anche senza di lui? Troverà il modo meno doloroso possibile per farla finita? Si rifarà una vita totalmente diversa da quella di prima cambiando nome e residenza per andare a fare chissà cosa? O tornerà alla vita di prima,quella da medico,da diagniosta con grandi doti? Combinerà qualche guaio che lo terrà in carcere per chissà quanto tempo? Francamente non lo sa,ma la cosa che lo spaventa di più è che possa decidere di farsi fuori,o che possa stare emotivamente male come mai prima senza il suo appoggio...o peggio,compiere errori di cui si potrebbe pentire. Vorrebbe solamente essere con Greg quando sarà il suo monento per lasciare il pianeta,preferirebbe essere lui quello a soffrire di solitudine per la morte del suo migliore amico,perché la solitudine e l'infelicità hanno effetti devastanti su House,lo portano ad autodistruggersi. 
Ma almeno di una cosa è felice:sa che Gregory House sarà presente anche durante il suo ultimo momento di vita,che non lo abbandonerà nel momento del bisogno,che affronterà la paura di vedere il suo unico amico morire,sa che soffrirà in quel momento. E proprio ora che pensa a questa cosa si rende conto della fortuna che ha avuto agli inizi degli anni novanta:ha conosciuto un amico insostituibile,e proprio ora che ci sta pensando su si rende conto quanto sia triste morire adesso:non è più un ragazzino,ma è piuttosto giovane,se non fosse per il cancro avrebbe ancora molto tempo da passare con il suo migliore amico,e poi si era ripromesso di stare vicino ad House se mai gli fosse ceduto il fegato dopo anni e anni di somministrazione di vicodin,avrebbe voluto salvargli la vita donando parte del suo fegato,ma se non si decide in riguardo alla chemio in un lasso di tempo piuttosto limitato sarà troppo tardi. Già,perché negli ultimi giorni ci sta ripensando su:ha capito che forse vale la pena tentare,certo,non sarà facile,forse non sopravviverà comunque,ma avrà un po' più di tempo da spendere al meglio. O magari chi lo sà,potrebbe anche farcela. Ma fino a che non avrà preso una decisione non dirà niente ad House,proprio perché non vuole dargli delle false speranze che potrebbero solo far sentire peggio quando spariranno. 

House sa che l'oncologo ha capito la sua situazione psicologica,ma vorrebbe fargli sapere anche a parole quanto sia importante per lui la loro amicizia,ma l'orgoglio e la paura lo stanno ostacolando troppo,e la cosa lo fa incazzare. Sa benissimo che per James sarebbero parole importanti,perché Gregory House non parla mai a vanvera quando si tratta di cose del genere. La gamba lo sta facendo diventare matto,diventa sempre più intrattabile,ma stringe i denti,perché non vuole che Wilson debba preoccuparsi anche di lui,della sua gamba e del vicodin,si continua a ripetere che ha già troppi problemi di cui occuparsi,ha già la sua salute da tenere sotto controllo. 

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In origine questo capitolo sarebbe venuto più corto,troppo corto per i miei gusti. Così ho cercato l'ispirazione,e per fortuna l'ho trovata. Questo capitolo mi piace parecchio. In realtà non avevo previsto che Wilson pensasse cosa fare in riguardo alla chemio,ma non riuscivo ad immaginare un finale tragico per Gregory House,ditemi anche che sono debole...ma credo di essere troppo affezionat al personaggio per immaginare per lui un destino nefasto,o peggio una morte,che sia orribile o meno. 

Peace and Love to everyone.

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Capitolo 3
*** Capitolo tre. ***


Questa sarà una notte difficile per James. sa già che non chiuderà occhio perché la possibilità di ricominciare la chemio lo tormenta. Ci sono due strade fra qui sceglere:quella dell'egoismo e quella dell'altruismo. La seconda è quella che sente più forte e che poi è diretta tutta all'amico di sempre. 
House è abbastanza adulto per cavarsela da solo,pensa. Aspetta un momento...è più che adulto solo anagraficamente,in realtà è come se fosse un adolescente irresponsabile e incasinato. Il cancro deve averti dato alla testa,dice a se stesso. Il tuo migliore amico ha bisogno che qualcuno di gli faccia da angelo custode,e quello sei tu. In tutti questi anni s'è fidato solo di te,devi ricordato che è stato incasinato dalla sua famiglia. E' tanto orgoglioso da non ammetterlo,ma ha bisogno di un appoggio costante,qualcuno con cui dividere gioie,dolori,esperienze...e quel qualcuno sei tu. Quel qualcuno sei  tu,ripete a bassa voce. Non deve farsi sentire,House finalmente ha trovato la pace sufficiente per addormentarsi,e poi se Greg dovesse sentirlo comincerebeb a fare domande a raffica,e sarebbe un problema. 

Per venti lunghi anni hai sudato sette camice per stargli dietro,adesso stacca la spina per sempre,prenditi il riposo che meriti,lascia che la malattia faccia il suo corso,devi semplicemente lasciarti andare...Ma come? Non ricordi quel che ti ha detto? Se tu muori,io sono da solo. SOLO. Ti rendi conto? Tu vorresti sentirti così? Vorresti essere distrutto pian piano dalla consapevolezza di non avere nessuno nel grande mondo? Certo che no! La solitudine su di te ha effetti appena tascurabili,ma su House invece scarica conseguenze disastrose,e poi hai sempre detto ai tuoi pazienti di non mollare mai,di sperare...e tu non vuoi essere un ipocrita,ricordatelo.
Che t'importa,lascialo da solo...davvero non ti ricordi? E' colpa sua se Amber è morta,è imperdonabile. Perché merita la tua pietà? 
Fermo,non ascoltarlo! House non poteva sapere che l'autobus sarebbe stato coinvolto in un incidente quella sera. I sensi di colpa l'hanno fatto impazzire,ora ricordi?
Chi se ne importa se il suo subconscio non ha retto,liberati di lui,porta solo guai...ORA BASTA!

Due parole dette con tono deciso lo riportano alla realtà...tutto questo è stato un incubo,la sua parte buona e quella cattiva litigavano senza sosta,nemmeno nel poco sonno che riesce a conquistare ha pace. Ora deve solo pensare dove fare la terapia,perché s'è finalmente convinto. L'ideale sarebbe tornare al Plainsboro,dove tutti lo conoscono e il personale è ottimo. Ma House verrebbe arrestato,perché sa che non lo mollerà nemmeno un minuto durante la cura. Ma in che altro ospedale potrebbe recarsi? Anche se l'ora è proibitiva James decide di chiamare Foreman. Eric rimane sorpreso vedendo il numero di Wilson sul display. L'oncologo spiega tutto al direttore sanitario del Princeton Plainsboro. Devi coprire House,dice.

"Sarà difficile ma...ci sto. Sai già cosa farà dopo la tua ipotetica guarigione?"

"Sinceramente no,spero solo che vada tutto bene. Non so che reazione potrebbe avere nel scoprire che la cura è stata inutile,che nulla è cambiato,tranne il tempo a mia disposizione"


Wilson conclude la telefonata e proprio quando si accinge ad appoggiare il cellulare sul comodino si rende conto che House è sveglio,ma non sa da quanto. Lo sguardo di Greg è estremamente perplesso. Di cosa stava parlando James,e con chi stava parlando? Wilson si rende conto che nell'amico c'è un fuocherello di speranza,così dice la verità.

Riprendo la chemio,si sente dire il diagnosta. Non crede alle sue orecchie:per un momento gli manca il respiro,finalmente il dolore alla gamba perde un po' d'intensità e d'insistenza. E' al settimo cielo,non può fare a meno di sorridere. Sa anche che Foreman lo coprirà,e questo dettaglio gli toglie un bel po' di problemi su cui avrebbe dovuto riflettere e fare attenzione. Senza pensarci due volte fanno i bagagli in malo modo,così,come viene,pagano l'hotel e tornano verso casa. Non importa a nessuno dei due se è notte fonda:devono bruciare il maggior numero di chilometri nelle 20 ore circa che li separano da Princeton. Mentre all'andata le 20 ore sono state "distribuite" in varie tappe e soste,qui faranno una tirata unica,meno si fermeranno meglio è,solo se ci sarà veramente bisogno si staccheranno dalle selle delle loro moto,ma non accadrà così facilmente. Prendono le strade più veloci e brevi,e anche se è un po' più faticoso,non si fanno problemi nel rimanere alla guida per così tanto tempo. Sono così volenterosi che la fatica la sentono appena. 
Arrivano con un anticipo piuttosto largo. Grazie al cielo la madre di House non ha avuto il coraggio di vendere l'appartamento,e mai lo avrà,perché l'unico figlio casinista che ha le manca troppo. I due abiteranno qui durante il periodo di terapia. Appena entrano House fa sapere che sono arrivati e che rivuole il suo team. Se Wilson non dovesse farcela lascerà per sempre Princeton,e quindi il suo compito di primario di diagnostica al Plainsboro. Ma ci tiene troppo al suo reparto,così nei momenti in cui Wilson non sarà sotto terapia lavorerà come se niente fosse,e caso dopo caso cercherà di capire chi è degno di prendere il suo posto nel caso in cui se ne dovesse andare per sempre. James tornerà a lavorare regolarmente come farà anche Greg,ma l'unica differenza è che House lavorerà sotto falso nome,sempre per il discorso della copertura di Foreman. Questo vuol dire anche che i turni d'ambulatorio per lui saranno un ricordo,e la cosa gli piace parecchio. Se il suo migliore amico dovesse farcela si costituirà,sempre che Foreman non si decida a ritirare la denuncia,cosa che è molto probabile che si avveri se House si comporterà in modo dignitoso,meno casini fa e meglio è per la sua libertà. Svanirebbe anche ogni problema tecnico,se James non sopravivesse al cancro potrebbe presentarsi al suo funerale senza problemi. Cosa che farebbe,anche se starebbe male. 

I due si dirigono in ospedale molto presto,alle sette del mattino sono già li. Salendo House vede che il suo ufficio è ancora li come l'aveva lasciato,solo una cosa è cambiata:il suo nome è stato coperto dopo la sua presunta morte. Anche il team è già sul posto di lavoro,e Chase è ancora fra i suoi dipendenti. Park,Adams,Taub e l'australiano indeciso sono increduli. Quando sono stati invitati da Foreman a recarsi in studio non ne capivano il motivo:durante questa settimana hanno continuato a lavorare per l'ospedale,facendo tante cose:più turni d'ambulatorio,turni al pronto soccorso,turni di laboratorio,turni d'aiuto nei vari reparti funzionanti...all'inizio credevano che fosse arrivato un nuovo capo reparto. E tutti si facevano varie domande. Sarà meno tiranno di House? Sarà più gentile e disponibile del nostro vecchio capo? Ma sopratutto si chiedevano:sarà bravo come lui? Sicuramente no,nessuno è come House,il suo talento è impareggiabile. E tutto sommato,anche se House è un tiranno,anche se combina spesso dei gran casini,anche se è insopportabile e cinico...infondo gli vogliono bene,e provano soddisfazione a lavorare con lui. Quello un po' più ostile è Chase,ma lui è un caso a parte.
House pensa che non potrebbe andare meglio:ha ancora il suo ufficio in ogni sua singola parte,il suo team è al completo,Wilson ha buone possibilità di farcela perché tutto sommato il tumore non è così grande,ha ancora il suo lavoro e i suoi cari enigmi clinici da risolvere. Per una volta è ottimista:il suo istinto gli dice che stavolta,forse per la prima volta nella sua vita,andà tutto bene.
Il primo ciclo di chemio comincia alle dieci,hanno tre ore per riambientarsi.

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Questo capitolo mi da molte soddisfazioni:mi piace ogni sua sfaccettatura,anzi tutta la storia mi entusiasma. Sento che mi sta venendo dignitosamente,e mi prende molto. Ho finito di scrivere il capitolo ieri e già l'ho pubblicato,e questo significa molto,perché di solito me la prendo comoda xD Nel prossimo capitolo ho intenzione di scrivere della loro giornata:come sarà tornare a lavorare sapendo che comincierà la terapia,il modo in cui procede il primo ciclo di chemio,la possibilità di fare anche la radioterapia,i momenti sucessivi al primo ciclo...Spero che la storia vi possa piacere tanto quanto piace a me.

Peace and love to everyone =)

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