Cina e Taiyaki di Dom_Yuki (/viewuser.php?uid=490800)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dalla padella alla brace ***
Capitolo 2: *** Una serie di incontri inaspettati ***
Capitolo 3: *** Amore e vestiti in valigia ***
Capitolo 4: *** Sentimenti confusi ***
Capitolo 5: *** Il bacio della confusione ***
Capitolo 6: *** La festa dell'amore! ***
Capitolo 7: *** Le confessioni di Yami ***
Capitolo 1 *** Dalla padella alla brace ***
To Love Ru Darkness
Cina e Taiyaki
1) Dalla padella alla brace
Un pomeriggio soleggiato di Luglio accompagnava il pranzo in giardino di Rito, sua sorella Mikan e le tre principesse della famiglia aliena Deviluke, Lala, Momo e Nana :
-Ehi Rito smettila di guardare mia sorella Lala!
-Secondo me tra quei due c’è qualcosa di tenero, che ne pensi Mikan?
-Umpf , non mi interessa più di tanto , ormai sono abituata a vedere mio fratello che va in giro a provarci con ogni sua amica….
-Non prendermi in giro Mikan!
-Ahahah, ma con lei è diversa la situazione , giusto Lala?
-Si, il senpai Rito mi ha confessato l’altro giorno che mi …
Rito appena capì cosa stava per dire Lala cambiò discorso senza pensare a quello che diceva e non le fece completare la frase che aveva iniziato a causa dell’imbarazzo:
-Ehm che ne pensate di andare a fare un viaggetto la settimana prossima??
-Non cambiare discorso Rito! Ora devi spiegarci cosa provi davvero per mia sorella!!
-Aspetta Nana, a me interessa questo argomento, anche a te non è vero Mikan?
-Uff sempre meglio che parlare di mio fratello che spezza il cuore ad ogni ragazza che incontra…continua, bestia che non sei altro
-Grazie, ehm allora….
-Su Rito sentiamo la tua geniale idea, dove vorresti portarci in vacanza? Guarda che se non rispondi possiamo tranquillamente riprendere l’argomento precedente!
-Si, aspettate solo un secondo per farmi riordinare le idee che mi ero fatto a riguardo!
In realtà Rito si sentiva con le spalle al muro, non aveva mai pensato ad un eventuale viaggio estivo tutti insieme, era solo una semplice scusa detta su due piedi; ma, sfortunatamente ora si era ficcato in una situazione ancora più problematica e non poteva tornare indietro ormai, se l’avesse fatto ci avrebbe fatto una figuraccia.
Quindi quando ormai stava per perdere ogni speranza notò un libro sull’antica Cina imperiale che poggiava sul tavolo in cucina, quindi senza pensarci due volte, gridò ad alta voce:
-LA CINA!
-La Cina? Spiegati meglio bestia
-Avete sentito bene, andremo una settimana in Cina tutti insieme!
-Oh sono emozionatissima, non ci sono mai stata! Poi sarebbe bellissimo trascorrere giorno e notte con il mio amato Rito!
-Oh no, Momo non ti ci mettere anche tu ora…
-Ok fratellone porcello, andremo in Cina è deciso…naturalmente pagherai tu per tutte noi vero?
-Già, un gentiluomo non può fare un invito così e poi far pagare alle ragazze assieme a lui!
-Rito se vuoi io ho qualcosa da part…
Lala fu interrotta da sua sorella Nana che le mise le mani sulla bocca:
-Non fare caso a ciò che dice mia sorella, bestia che non sei altro
-Ti consiglio di andare a fare i biglietti, domani chiudono le agenzie viaggi! Ne avrai tenuto conto, vero??
-Certo sorellina, infatti stavo giusto per avviarmi….
-Sbrigati pervertito che non sei altro! Non vediamo l’ora di partire, anzi mentre lui è fuori, incominciamo a preparare le valigie
-Ottima idea Nana
-Rito, io ti accompagno all’agenzia nell’isolato qui vicino ok? Dovrebbe essere ancora aperta
-Ok Momo…
Così
si avviarono verso il
cancelletto dal retro del giardino, mentre tutte le altre erano
già corse su
nelle loro camere a preparare tutto l’indispensabile da
portare in viaggio.
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Capitolo 2 *** Una serie di incontri inaspettati ***
2)
Una serie di incontri
inaspettati
Appena
usciti dal cancelletto
del giardino, Rito e Momo si avviarono verso l’agenzia viaggi
più vicina, a
quell’ora non c’era nessuno in strada e si
percepiva una tranquillità
incredibile ,al punto tale da fargli scordare il guaio in cui si era
cacciato;
ad un certo punto arrivati all’incrocio vicino il negozio
d’antiquariato
all’angolo, i due si imbattono in Yami, che stava andando a
casa da Mikan :
-Principessa
Momo, Rito Yuki
, cosa ci fate qui a quest’ora?
-Ciao
Yami! Io e Rito stavamo
andando all’agenzia di viaggi qui vicino per prenotare dei
biglietti per
l’aereo, sai Rito ci porta in vacanza in Cina tra qualche
giorno per una
settimana, vero Rito?
-Si…tu
invece cosa ci fai da
queste parti?
-Sto
andando a casa tua da
Mikan per riprendere un libro sulla Cina imperiale che devo riportare
in
biblioteca
Rito
capì in quel momento che
il libro visto sul tavolo in cucina quando era in preda al panico era
di Yami,
ma mentre lui ci pensava su Momo gli si buttò addosso, come
se stesse
scoppiando dalla felicità :
-Hai
sentito che bella
notizia Rito? Tu che ne pensi??
-Ehm…ma
a cosa ti riferisci
Momo?
-A
quello che ha appena detto
Yami! Non stavi ascoltando vero?
-No
no certo che ascoltavo…
-Allora
non ci sono problemi,
vero principessa Momo?
-Certo
che no Yami, anzi
corri subito a casa e dai la notizia alle altre!
-Ok
vado subito, per te
invece Rito c’è qualche problema?
Yami
guardò in quel momento
Rito con occhi che facevano paura e ti immobilizzavano letteralmente,
per
questo riuscì solo a dire:
-Certo
che no…
-Dai
Rito, smettila di
balbettare, ora corriamo all’agenzia, a dopo Yami!
-Arrivederci
principessa,
ciao Rito
Così
Yami continuò a
camminare verso casa Yuki, con uno sguardo perso nel vuoto ma che allo
stesso
tempo faceva impressione e se non lo si vedeva con i propri occhi a
stento
qualcuno avrebbe creduto come possa essere davvero una ragazza bella
come lei e
mentre passeggiava mangiava un Taiyaki, il suo spuntino e piatto
preferito.
Entrati
nell’agenzia Momo e
Rito si ritrovarono circondati da locandine di località
turistiche di tutto il
mondo, lì dentro in più, si sopportava il caldo
torrido dell’estate, grazie
all’aria condizionata che usciva costantemente dai
condizionatori; mentre i
loro sguardi sono attirati dai colori del mare e dal verde delle
colline in
alcune foto, si fa avanti una signorina :
-Buongiorno
ragazzi, cosa vi
serve?
-Ah
salve vorremo prenotare
sei biglietti aerei per la Cina
-Perfetto
mi servono alcuni
dati, a chi posso chiedere di voi due?
-Parli
pure con me, sono io
che ho organizzato
-Ok
giovanotto aspetti un
attimo che le stampo i biglietti e gli intesto a suo nome
-Va
bene
Mentre
la signorina era
impegnata nello stampare i biglietti e preparare la ricevuta sul loro
costo,
Rito si accorse che la prenotazione fatta da Momo corrispondeva a sei
biglietti, e si chiedeva di chi fosse il sesto
-Momo,
come mai ne hai fatti
fare sei di biglietti aerei?
-Ma
come, ti sei già
scordato? Questo è il biglietto per Yami
-Yami?!
Cosa c’entra lei con
il nostro viaggio?
-Lo
sapevo che non prestavi
attenzione….comunque Yami sta studiando la Cina imperiale e
ci si è affezionata
leggendo le vecchie culture e tradizioni, quindi le era venuto il
desiderio di
andarci ma non sapeva come e con chi, per questo le ho proposto di
andarci
insieme a noi, e dopo qualche attimo di esitazione ha accettato!
-Ma
a con se i risparmi per
pagarsi il viaggio?
-Certo
che no, le ho detto
che offrivi tu anche per lei e ti ha ringraziato, ma tu eri con la
testa fra le
nuvole…
-Come?!
Ma così finirò
completamente i risparmi….
-Tranquillo,
anche se Nana
non permetterebbe di farlo, tieni questi sono dieci mila yen, usali per
il mio
biglietto e il tuo senpai
-Grazie
tante Momo…
-Figurati,
so perché stai
facendo tutto questo, per evitare la discussione con mia sorella per
chiarire
ciò che provi per Lala e sei addirittura arrivato a questo,
sono contentissima
di fare questo viaggio, soprattutto perché è il
nostro primo viaggio insieme…
Dopo
queste parole Momo si
buttò tra le braccia di Rito e stringendolo a se lo
baciò.
Mentre
Rito non capiva cosa
fare tra l’allontanarsi da Momo e mettere fine a questo
episodio oppure
stringerla a se, arriva la signorina del negozio con i biglietti in una
busta:
-Scusate
se vi interrompo, ma
sono pronti i biglietti, gli ho intestati a lei, sono in tutto
sessantamila yen
-Ecco
a lei
-Grazie
mille e buone vacanze
ragazzi, divertitevi!
-Buone
vacanze anche a lei
Mentre
uscivano dall’agenzia,
Momo e Rito si scontrano con Yui Kotegawa e Mea Kurosaki :
Momo,
Yuki! Cosa ci fate qui?
Ma soprattutto perché tu mi finisci sempre addosso eh
svergognato che non sei
altro?!
-Non
lo faccio mica apposta
io!
-Ahah,
Rito finisce sempre
col combinare una delle sue!
-Momo
non c’è tua sorella
Nana?
-No
Mea, lei è rimasta a casa
a preprare le valigie insieme a Lala, Mikan e anche tua sorella Yami
-Valigie?
Quindi partite e
siete appena venuti a …
-Ritirare
i biglietti
-Non
interrompermi mentre
parlo Rito!!
-Ahah,
si Yui, andiamo una
settimana in Cina, l’idea è stata di Rito e ci ha
offerto lui il viaggio, con i
suoi risparmi
-Ah
e viene anche mia sorella
con voi?
-Si
Mea, all’inizio era
incerta, ma appena ha sentito che ci avrebbe pensato Rito alle spese
del
viaggio si è decisa
-Umpf
sempre a fare lo
svergognato ,ci provi proprio con tutte tu! Sei senza ritegno!!
Comunque non mi
stupiscono questi comportamenti da parte tua e infatti mi ci sono
abituata…
-Comunque
cosa ci fate qui
voi due invece?
-Anche
noi siamo venute a
prenotare dei biglietti visto che facciamo parte del comitato
studentesco e la
scuola ha organizzato un viaggio per andare in Cina!
-Anche
voi quindi verrete in
Cina?!
-Ahahah,
non te l’aspettavi
eh Rito, così ti impedirò di assalire le povere
ragazze che finiscono nelle tue
grinfie!
-Ma
Rito sarà anche una
calamita per ragazze ma è un bravo ragazzo!
-A
me piacerebbe passareuna
notte con il senpai Rito, potrebbe insegnarmi alcune cose su cosa fanno
un
ragazzo e una ragazza insiem….
-Zitta
Mea! Non ti ci mettere
anche tu ora! Comunque adesso scappiamo che siamo in ritardo con i
tempi di
organizzazione, ci vediamo lunedì all’aereoporto!
Così
veloce come il vento,
Yui più imbarazzata che mai, corse dentro
all’agenzia trascinando per mano Mea
che stava salutando Momo e Rito.
Così
i due tornarono a casa,
ormai era trascorsa qualche ora e si era fatto pomeriggio inoltrato, il
tramonto che si scorgeva dalla strada accompagnava il loro breve
tragitto e
Momo emozionata si strinse al braccio di Rito e appoggiò la testa sulla sua spalla;
Rito intanto non
faceva a meno che pensare a tutti gli avvenimenti di quel pomeriggio
che gli
avrebbero stravolto le vacanze estive.
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Capitolo 3 *** Amore e vestiti in valigia ***
3)
Amori e vestiti in valigia
Appena
tornata a casa Momo
scatta con i biglietti aerei in mano verso le scale e come un razzo
sale verso
il piano superiore per consegnarli alle altre; Rito era invece sfinito,
la
testa gli scoppiava e non sapeva da dove iniziare per riordinare tutti
i
pensieri e le azioni che aveva fatto in sole tre ore e non poteva
neanche fare
a meno di pensare alle conseguenze che esse avrebbero portato.
Così, preso
dalla stanchezza si buttò sul divano in soggiorno e stava
per cadere in un
sonno così profondo che niente e nessuno lo avrebbe potuto
svegliare o
smuovere da
lì, ma ad un certo punto:
-Bestiaaaaaaaaaaaaaaaaaa
-Aaaaaaaaaa,
cosa c’è Nana??
-Niente
di che, volevo solo ringraziarti!
Non pensavo che l’avresti fatto veramente, forse in fondo non
sei una bestia
famelica, affamata di tette e culi…
-Oh
grazie Nana, ma di che
stai parlando?
-Uff,
il solito smemorato,
parlo del nostro viaggio! Sai all’inizio pensavo fosse solo
una via di mezzo
per sfuggire alla dichiarazione ufficiale nei confronti di mia sorella
Lala….e
comunque non è finita qui, io ti farò confessare
un giorno!!
-Ok
ok Nana…
Così
Nana corse via dal
soggiorno e tornò al piano superiore per decidere che altro
portare assieme a
lei, intanto Rito era riuscito a scordarsi di tutto per qualche secondo
mentre
riposava, non stava pensando a niente, solo a riprendersi e per farlo
aveva
bisogno di più di due giorni sdraiato sul letto, visto che
lo stress accumulato
era moltissimo.
Ma
Rito se n’era accorto solo
in quel momento che aveva un pallino fisso che non gli avrebbe mai
permesso di
riposare stando in pace con se stesso, una cosa che sicuramente prima o
poi
avrebbe dovuto affrontare con coraggio per chiarire meglio la faccenda,
come
fanno tutti gli uomini, pensava Rito, questi era Lala; lei aveva aperto
una
grande breccia nel cuore di Rito ormai che non sarebbe mai riuscito a
colmare
se non appunto dichiarandole ufficialmente il suo amore e avendo una
risposta
da lei.
Lui
ci pensava sempre da
quando aveva iniziato a provare sensazioni diverse dal solito quando
salutava
Lala la mattina, andando a scuola assieme, ma soprattutto nel vederla
costantemente. Non c’era dubbio che questo fosse amore, ed
era così forte da
spingerlo a dichiararsi; così un giorno mentre erano soli in
casa, Rito la
raggiunse nella sua camera, la chiamò un attimo per parlarle
e l’atmosfera
anche era perfetta, ma l’unica cosa che riuscì a
dire fu : “ Ti amo…” , ma
preso dall’imbarazzo più totale nel vedere Lala
arrossire, aggiunse subito dopo
: “ Amo le tue invenzioni, le adoro! “ e subito
dopo se ne tornò come un
fulmine in camera sua.
Per
questo ora pensava che
questo viaggio non fosse solo un danno o un errore per lui, ma
un’opportunità,
una grande occasione per dichiararsi e vivere con lei splendidi momenti
vissuti
lì che potrebbero anche farla innamorare di lui, sempre che
non lo sia già.
Così
si alzo dal divano e si
diresse verso le scale, pensando che ciò che portava con
sé era più l’amore
nascosto che provava per la bella Lala che i vestiti e le cose
indispensabili
da utilizzare in viaggio:
-Ehi
Rito finalmente ti vedo,
sembri stanco…
-Si
sorellina in effetti il
caldo di oggi mi ha sfiancato
-Beh
allora vatti a dare una
rinfrescata in bagno e chiama le altre da su, visto che la cena
è pronta…ah giusto,
vedi che cenerà anche Yami con noi, le ho appena finito di
dare qualche lezione
di cucina!
-Y..Ya..Yami?!
-Si
Yami! Ma che ti prende?
Sei impallidito tutto d’un tratto
-S..Si
è a causa della
stanchezza
-Allora
vedi di riposarti
stanotte e non d andare a ficcare il naso nelle mutandine e nelle tette
di
Momo!
-Ancora
con questa storia, io
non sono un pervertito! Lei viene da me!
-Certo
lo so, come fai a
volere Momo se ti sei già dichiarato a Lala? Sai le ci tiene
moltissimo a te e
vorrebbe che un giorno completassi una certa frase che aveva in mezzo
un “ti
am….”
Mikan
non ebbe neanche il
tempo di finire la frase, che Rito scappò in bagno rosso
come un peperone,
appena chiuse la porta a chiave si avvicinò al lavandino e
si gettò un bel po’
d’acqua gelida in faccia per riprendersi; appena
finì di asciugarsi e di
riporre l’asciugamano sul comodino vicino alla vasca,
aprì gli occhi e trovò
davanti a sé Yami, completamente nuda:
-Rito
Yuki…cosa ci fai qui?
-Y…Yami!
Mi stavo solo
lavando non avevo visto che c’eri tu in bagno, scusami!
-Io
odio i pervertiti…
-No
Yami ti prego non
arrabbiarti, non l’ho fatto consapevolmente!
Mentre
si allontanava da Yami
che gli si avvicinava minacciosa, Rito scivolò in avanti
verso di lei a causa
dell’asciugamano bagnato che gli era caduto prima a terra,
così finì con le
labbra su quelle della bellissima ragazza dai capelli biondi e le mani
sulle
sue tette:
-….
-……scusaaaaaaaaaaaaa
Yami!
-…..io
odio i pervertiti,
esci subito di qui!!
-Corro!
Appena
Rito uscì di corsa dal
bagno correndo verso il piano superiore, Yami si lasciò
cadere sul pavimento,
era emozionata e lo si capiva dalle guance rosse e
dall’espressione persa nel
vuoto come quando si è innamorati; pensò fra se e
se : “ Quindi questo
significa essere eccitati…” , così si
rialzò, si guardò allo specchio e da quel
momento in poi non riuscì a mandare più via quel
bacio con Rito che l’aveva
resa oltre che emozionata ed eccitata, innamorata di lui. Adesso anche
lei
avrebbe portato in viaggio con sé poche cose personali,
perché le sue valigie
sarebbero state piene di questi nuovi sentimenti per Rito.
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Capitolo 4 *** Sentimenti confusi ***
4)
Sentimenti confusi
Rito
correva sulle scale verso
il piano di sopra come un fulmine, aveva uno sguardo come se avesse
visto un
fantasma, anzi peggio, era sudato e aveva le guance rosse; arrivato al
corridoio che porta alle camere da letto, scatta verso la camera di
Nana per
avvisarla che era pronta la cena, ma senza guardare :
-Rito!
-Mom…
Rito
si era schiantato contro
di lei ed erano finiti entrambi a terra, dopo essersi ripreso, si
accorge di
essere finito con la testa sulle tette di Momo:
-Rito,
non qui! Se proprio
vuoi ne riparliamo stanotte in camera tua…
-I….io
non l’ho fatto
apposta!
-Dai
Rito, so che ti piace
fare queste cose, in fondo tu sei un maschio e io sono una ragazza
-Si
mi piacciono queste cose
ma…
Rito
non riuscì a finire la
frase che Momo lo baciò, ma non era uno di quei baci che si
scambiano due
persone di consueto, ma uno di quelli appassionati, che solo una
ragazza può
dare ad un ragazzo di cui è innamorata veramente;
così si era ritrovato nella
stessa situazione di qualche ora fa….cosa avrebbe fatto
adesso? Non sarebbe di
certo arrivata la signorina dell’agenzia di viaggi ad
interrompere quella
situazione imbarazzante da morire per Rito.
Così
quando stava per
allontanarsi da Momo e scappare via, incominciò a sentirsi
strano, come se quel
bacio gli stesse trasmettendo sensazioni diverse dall’essere
eccitato, bensì
era contento, contento di sapere che una persona potesse tenere
così tanto a
lui, al punto tale da rischiare sempre il tutto per tutto, per scoprire
cosa
prova per lei e se la risposta era negativa a lei non importava, anzi
continuava ad amare Rito ogni volta sempre di più, al punto
tale da non poter
più trattenere ciò che era un sentimento
così evidente. Ma quando Rito stava
per lasciarsi andare e stringere a sé Momo :
-Bestia
schifosaaaaaaaaaaaaaaaa!
-Ahiaaaa!
Nana cosa ti è
preso, perché mi hai dato un calcio!
-E
mi chiedi pure perché??
Stavi violentando mia sorella, pervertito che non sei altro, o visto
come ti
stavi dando da fare!
-Ehm,
veramente sono stata io
a…
-No
Momo! Non prenderti colpe
che non sono tue, io pensavo che un po’ stesse cambiando, ma
invece mi ero solo
illusa, non ti permetterò mai e poi mai di fidanzarti
ufficialmente con mia
sorella Lala!
-No
Nana aspetta!
-Ehi
ma che sta succedendo
sopra? Venite giù, la cena è pronta da un
po’ e si sta raffreddando tutto
-Umpf
ora vado e ringrazia
che per questa volta terrò la bocca chiusa, ma
continuerò a tenerti d’occhio,
in modo tale da poter dimostrare agli altri che razza di bestia sei
davvero!
-Ehi,
cosa succede qui?
-Buonasera
sorellona
-Lala!
-Nana
perché Momo e Rito sono
a terra sdraiati?
-Momo
aveva perso una spilla
e io le stavo dando una mano a cercarla!!
-Ok
Rito, andiamo tutti giù
ora? Mikan ci sta chiamando tutti da quasi un’ora
-Si
andiamo a cenare che è
meglio!
-Vieni
Rito
-Si
Lala
Così
Lala prese per mano Rito
e gliela tenette mentre scendevano le scale fino a quando entrarono in
cucina;
Nana lo stava tenendo d’occhio, quel gesto lo
considerò un atto spudorato degno
di un maniaco pervertito, per questo continuò a guardarlo
per tutta la serata,
incessantemente, ma quella sera, non era l’unica, infatti
anche gli occhi di
Yami, Momo e Lala erano puntati su di lui; non facevano altro che
guardarlo
mentre Mikan parlava di ciò che avrebbero potuto fare in
viaggio e dei luoghi che
avrebbero dovuto visitare ad ogni costo:
-Dunque
dobbiamo fare per
fora una tappa all’antico palazzo imperiale, alla Grande
Muraglia Cinese, a
Hong Kong, Pechino, nei monasteri Shaolin, nella
Manciuria…ma qualcuno mi sta
ascoltando?
Nessuno
le rispose, a tavola
c’era la tensione più assoluta, tutte le altre
erano concentrate su Rito,
mentre lui non faceva altro che pensare al bacio con Momo e alle nuove
sensazioni provate in quei pochi attimi prima che Nana gli scoprisse e
a quando
Lala l’aveva preso per mano, quel piccolo gesto che per lui
significava tutto
l’aveva sconvolto e aveva allo stesso tempo nutrito in lui la
speranza di
potergli piacere.
-Ritoooooooooooo!
-Aaaa,
perché gridi Mikan?
-Veramente
è da mezz’ora che
sto cercando di aprire una conversazione ma tutte sembrano essere nel
mondo dei
sogni e ti fissano, quindi ho pensato di chiamare prima te dal mondo
dei sogni!
A cosa state pensando?
-Al
fatto che tuo fratello è
una best…
-Allora,
che ne dite di
andare ad una festa domani sera?
-Una
festa? Spiegati meglio
Momo
-Certo
Lala, ho sentito che
domani verso le sette di sera, ci sarà una festa in stile
tradizionale al
tempio vicino alle montagne, con tanto di musica e tante bancarelle per
svagarsi
-Certo!
Momo ha ragione,
prima di partire non c’è niente di meglio
dell’andare ad una festa per
divertirsi e festeggiare l’imminente partenza. A te va di
venire Yami?
-Ci
saranno molti Taiyaki
quindi penso che verrò, poi sarà divertente
passare del tempo tutti insieme, ma
anche soli con certe persone…
Disse
questa frase mentre
guardava con uno sguardo penetrante ed inquietante Rito, che appena se
ne
accorse disse:
-S…si!
È una bellissima idea
, poi è bello poterci andare tutti insieme, ho sentito che
ci saranno dei bei
fuochi d’artificio!
-Allora
è deciso? Va bene
anche a te vero Nana?
-Sì,
vedrò di contattare Mea
per farla venire assieme a noi
-Perfetto,
allora domani
mattina andremo al centro commerciale in centro a fare shopping! Ci
servono dei
bei abiti tradizionali per ciascuna di noi!
-Si,
ottima idea Momo, al tuo
vestito ci penserò io Rito, tu ci devi solo accompagnare e
cercare di non
stuprare le ragazze che ti passano accanto!
-Certo
Mikan…e comunque non
sono un pervertito!
-Se
se, come no!
-Nana
smettila di prendertela
con Rito! È normale per i ragazzi avere questi impulsi
-Adesso
prendi le sue difese
Lala? Vabbè fai un po’ come ti pare
-Ahahah,
quando tu e Rito
litigate sembrate marito e moglie!
-Zitta
Momo! Se ti prendo!
Rito
si accorse che Nana era
diventata rossa tutta d’un colpo, come se quello che aveva
detto Momo, l’avesse
fatta emozionare, ma mascherò quelle emozioni
all’istante facendo prendere il
sopravvento al suo carattere forte e orgoglioso.
Dopo
cena tutte le ragazze
dopo aver sparecchiato, lavato i piatti, buttato la spazzatura e messo
in
ordine, tornarono nelle loro stanze a finire di preparare i bagagli;
Yami si
era fermata a dormire a casa di Rito, quindi le prestò tutto
Mikan per fare la
valigia, da alcuni suoi vestiti, alla biancheria intima.
Momo
e Nana erano intente nel
fare alcune selezioni tra i vestiti da portare e quelli da lasciare,
Lala stava
sperimentando invece un prototipo di valigia senza fondo, per portare
con sé
anche molte delle sue invenzioni che secondo lei sarebbero servite;
Rito invece
era chiuso nella sua camera, sdraiato sul letto, assorto nei suoi
pensieri, si
chiedeva quale delle ragazze che lui conosce lui desidera in
particolare, si
domandava delle numerose attenzioni di Momo nei suoi confronti, degli
sguardi
di Yami e degli atteggiamenti di Nana, ma soprattutto di Lala,
così cominciò a
pensare anche alla festa a cui sarebbero andati e anche al fatto che
lì avrebbe
potuto anche chiamare in disparte Lala per dichiararle i suoi
sentimenti al
chiaro di luna, o sotto i fuochi d’artificio.
Così
mentre ritornò a pensare
al viaggio in Cina, che si avvicinava sempre di più, i suoi
occhi cominciavano
a socchiudersi, fino al punto in cui senza rendersene conto,
crollò in un sonno
profondissimo.
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Capitolo 5 *** Il bacio della confusione ***
5)
Il bacio della confusione
Rito
si trovava nella vasca
del bagno al piano terra, aveva appena finito di lavarsi e stava
approfittando
dell’assenza momentanea delle ragazze, che erano state
portate da Lala ad una
recita aperta al pubblico, realizzata dai bambini delle elementari;
nonostante
lei sia la sorella più grande, ha sempre avuto questo
carattere un po’
infantile, ma quando serve, riesce a far valere la sua
autorità per mettere
fine ai litigi tra Momo e Nana.
Rito
immerso nell’acqua calda
era mentalmente assente dal mondo reale, non stava pensando
più a niente di ciò
che era successo ieri, anche i suoi dubbi sulla ragazza a cui si
sarebbe dovuto
dichiarare, una tra le tante che provano qualcosa per lui, era tutto
sparito;
ad un certo punto mentre i suoi occhi si stavano socchiudendo, sente
uno strano
rumore, ma non ci fa caso. Quando stava per addormentarsi, Rito si
accorge di
star toccando qualcosa di morbido che gli procura una sensazione
piacevole:
-Aaah
Rito…come sei dolce
quando mi tocchi…continua, ti prego…
-Eh?!
Rito
aprì gli occhi
all’improvviso e si ritrovò tra le braccia Momo
completamente nuda e le sue
mani sulle sue tette:
-Momo!!!
Cosa ci fai tu qui?!
-Mi
stavo annoiando con le
mie sorelle, quindi appena mi sono ricordata che tu eri a casa, ho
pensato di
venire a farti compagnia
-Ma
cosa ci fai qui nella
vasca?!
-Faccio
ciò che piace fare a
te Rito, puoi toccarmi dove ti pare
-No
Momo…non buttarti così
addosso!
-Ti
stai eccitando vero Rito?
Ti piace questa sensazione?
Più
Rito la respingeva ,più
lei gli si avvicinava, stringendo il suo seno al suo petto:
-Rito,
ora è il momento per
poter sperimentare alcune cose…le ragazze non torneranno
prima delle due,
abbiamo quindi tutto il tempo che vogliamo…
-Momo
smettila, non credo di
potermi controllare se continui così…
-Rito
sono tutta tua!
Dopo
questa frase Momo baciò
Rito come non aveva mai fatto, con una passione unica, stava
dimostrando tutto
il suo amore per lui; quando Rito si stava per lasciare andare, sente
un
fortissimo rumore squillante, in un secondo la vasca da bagno, Momo e
tutta
quell’atmosfera svanirono, per lasciare posto alla sua camera
da letto…era
tutto un sogno e la sveglia lo aveva svegliato:
-Un…un
sogno?
-Forse
senpai
Rito
balzò in piedi dal letto
sul pavimento:
-Chi
ha parlato?
-Sono
io Rito…
-Momo?!
Dove sei??
Da
sotto le coperte, spuntò
prima la coda della terza principessa di Deviluke, poi la testa, le
gambe fino
a che, Rito non la vide tutta nuda:
-Cosa
ci facevi qui nuda
sotto le mie coperte???
-Io
niente senpai, piuttosto
io mi sono solo venuta a sdraiare, poi lei mi ha stretto a
sé e ha incominciato
a toccarmi e a baciarmi, la sua vera natura è incredibile!
-Ma
io non l’ho fatto
volontariamente, non sono un maniaco!
-A
me fa piacere che tu
faccia con me queste cose! Non mi dispiace, anzi meglio che tu faccia
pratica,
così poi con la tua futura fidanzata sarai esperto
-N..no,
esci subito di qui
Momo!
-Ahahah,
ok Rito, vado a
lavarmi e a sbrigarmi, sbrigati anche tu in fretta, perché
l’appuntamento con
le altre è tra mezz’ora ai grandi magazzini in
centro!
-Esci
subitooooo!!
Appena
Momo uscì e chiuse la
porta, Rito si buttò sul letto e ricominciò a
pensare a tutti gli argomenti del
giorno prima, uno però era in rilievo su tutti, ossia la
terza principessa del
regno di Deviluke , Momo; ultimamente lei si stava facendo notare
sempre di più
da lui, con questi suoi comportamenti soprattutto, per attirare la sua
attenzione e fargli accorgere di lei.
Rito
aveva capito solo una
cosa su di lei, che lo amava moltissimo e questa cosa la spingeva a
compiere
queste azioni per farsi notare da lui e magari avrebbe anche
incominciato ad
amarla. Mentre tutti questi pensieri gli si affollavano nella sua
mente, spuntò
ad un certo punto una domanda che si stava facendo da tempo:
“ Che sia Momo la
ragazza per me?” , in effetti da quando era arrivata anche
lei, Rito aveva
incominciato da subito a stringere amicizia, ma a qualcosa di
più mai ci aveva
pensato, visto che i suoi pensieri sono sempre stati rivolti non a lei
bensì a
sua sorella Lala, suo chiodo fisso; in più ultimamente aveva
notato i
comportamenti diversi nei suoi confronti da parte di Yami, Nana e Yui,
ma fino
a quando era certo, di quello che provava per la maggiore delle sorelle
Deviluke, mai si era posto questi interrogativi. Per Lala, Rito era
addirittura
arrivato ad organizzare un viaggio in Cina, solo per svincolarsi dalla
situazione imbarazzante in cui era stato messo il giorno prima e a cui
era
sfuggito dicendo la prima cosa che gli era venuta in mente, mettendosi
in un
guaio colossale, eppure lui era disposto ad andare fino in fondo e
tutto questo
solo per amore di Lala.
Così
pensava se ora i suoi
sentimenti così forti per lei non stavano mutando a causa
delle azioni di Momo
di cui piano piano, stava molto probabilmente incominciando a
innamorarsi; ma
Rito non voleva scordare tutto ciò che provava per Lala a
causa di qualche
situazione che lo avevano indotto nel dubbio, la prova era quel viaggio
a cui
sarebbero andati, quel viaggio stava incominciando a significare tutto
per lui,
era la prova dell’amore che prova per lei, un occasione per
dichiararle il suo
amore e questa volta senza poi mascherare la dichiarazione,
com’era accaduto la
prima volta.
Dopo
aver riguadagnato le sue
certezze, Rito si avviò verso il bagno, dove dopo essersi
vestito si è dato una
rinfrescata e successivamente ha raggiunto Momo in cucina:
-Rito
ti ho preparato del
caffè, ti va?
-Si,
grazie Momo
-Non
c’è di che
Dopo
aver finito di bere ed
essersi alzato, Momo gli andò accanto e mentre stavano
uscendo dalla porta di
casa lo baciò per l’ennesima volta;
durò pochi secondi ma Momo era tutta rossa
per l’imbarazzo, mentre Rito sentì per
l’ennesima volta quella sensazione che
lo faceva sentire bene, quella che ti poteva dare solo un bacio sincero
della
ragazza per cui provi sentimenti sinceri.
Mentre
uscivano dal vialetto
di casa Yuki, un dubbio tornò a tormentarlo: “
Come mai se amo Lala, sento
queste sensazioni quando Momo mi bacia?”, una domanda senza
neanche una
risposta logica o plausibile, che avrebbe potuto convincere Rito al 100% e farlo tornare
tranquillo, certo dei suoi
sentimenti e non confuso come non lo era mai stato tra il giorno
passato e
quello che doveva venire, tutto per una bacio, il bacio della
confusione.
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Capitolo 6 *** La festa dell'amore! ***
6)
La festa dell’amore!
Era
finalmente giunto il
tanto atteso momento…la festa al tempio Beika vicino alle
montagne era iniziata
alla grande tra esibizioni e fuochi d’artificio, a cui si
aggiungono i grandi
ideogrammi proiettati sulle montagne che servono ad augurare un buon
raccolto
per il nuovo anno:
-Rito
cosa sono quegli
ideogrammi? Cosa significano?
-Oh
,quelli? Vengono usati
per tradizione, in modo tale da augurare che il raccolto annuale sia
buono, in
fondo questa festa è sempre servita a celebrare
quest’usanza
-Si,
però qui la gente sembra
concentrata su tutto tranne che su quegli ideogrammi!
-Invece
no Yami! Se ti
avvicini alle montagne, è pieno di gente che si fa scattare
foto in cui vengono
ripresi anche gli ideogrammi e c’è anche chi segue
la cerimonia con attenzione
-Wow
sembra interessante, ma
ora possiamo finalmente pensare a divertirci, in fondo siamo qui per
questo,
giusto senpai Rito?
-Certo
Mea…però smettila di
abbracciarmi!!
-Ehi
non tollerò oscenità in
pubblico che sia chiaro!
-Ma
Yui, qui non siamo a
scuola dai…
-Io
odio i pervertiti
-Brava
Yami concordo
pienamente con te, ma per nostra sfortuna uno dei ragazzi
più pervertiti del
mondo
è con noi ora, quindi ci
dovremo tenere alla larga! Comunque devo ammettere che quel vestito di
dona e
ti fa un po’ carino…
-Oh
,grazie Yui, l’ho scelto
io per lui, altrimenti sarebbe venuto con l‘uniforme
scolastica! Ma stai
arrossendo?
-Cosa
dici Mikan? Io che
arrossisco appena vedo Rito così elegante? Impossibile!
-Ahahah,
che ci sia del
tenero tra voi due??
-No
Momo!
-Come
puoi pensare che una
ragazza come me, vada con uno come lui? Impensabile!
-Già
è un pervertito, una
bestia schifosa!
-Nana,
smettila!
-Invece
Nana ha ragione e
comunq…
Yui
fu interrotta mentre
parlava da Mea che disse:
-Che
la festa abbia
finalmente inizio per noi!
-Si!
Tutti
si diressero verso le
bancarelle che erano state allestite, per vedere cosa esponevano e cosa
potevano offrire tra cibo, bevande e oggetti di tutti i tipi.
Nana
e Mea erano vicino alle
montagne per vedere uno spettacolo, organizzato dalla gente del luogo,
Lala e
Momo si stavano provando alcuni cappelli ad una bancarella mentre Mikan
e Yami
mangiavano Taiyaki e parlavano solo del viaggio, più vicino
che mai; Rito e Yui
erano invece rimasti da soli senza che se ne accorgessero e lei cadde
in un
profondissimo senso d’imbarazzo e diventò tutta
rossa appena si accorse della
situazione, ma Rito non provava la stessa sensazione, era naturale come
fa
sempre con ogni sua amica. Già Yui pensava che per lui era
solo un semplice
amica, niente di più, ma piano piano i suoi pensieri stavano
lasciando spazio a
risate e bei momenti che stava trascorrendo con Rito, le aveva offerto
dello
zucchero filato e le aveva vinto un peluche al tiro al bersaglio, in
più erano
anche andati sulle montagne russe allestite vicino al tempio, assieme
ad altre
giostre; più i minuti passavano più lei si
rendeva conto che non avrebbe mai
voluto finissero quei momenti, considerati addirittura magici per lei,
l’unica
domanda che si poneva era:” Ma lui per me, prova le stesse
cose?” , a questa
domanda non sapeva che risposta darsi, ma ad un certo punto senza
accorgersene
mentre stavano camminando e parlando, erano finiti nel bosco
lì vicino, soli
lei e lui:
-Rito,
come mai mi hai
portata qui?
-Ah
Yui non arrabbiarti! Non
pensare a male proprio non ci ho fatto caso!
Yui
e Rito si stavano
guardando gli occhi trasmettendosi belle sensazioni l’uno
all’altra, dai loro
sguardi che piano piano si stavano avvicinando l’uno
all’altro, capirono che
quel momento magico, era avvenuto per scherzo del destino, ma nessuno
dei due
avrebbe mai voluto che finisse, anche Rito incantato dalla bellezza di
lui e
trasportato dai ricordi di tutte le cose fatte assieme a lei, si stava
lasciando cadere tra le sue braccia, mentre lei si accorse in quel
momento di
aver sempre amato Rito e di avergli dedicato tutte quelle attenzioni
solo per
farsi notare e poter stare un po’ insieme; così si
baciarono e lei qualche
secondo dopo disse:
-Rito,
se mi prometti che non
farai il maniaco con un’altra ragazza, io adesso mi
concederei a te…
-Yui…
Rito
poggiò le mani sulle sue
tette e mentre continuavano a baciarsi appassionatamente, sembrava che
il tempo
si fosse fermato in quel frangente, che tutti i problemi che li
tormentavano
fossero spariti, non ci credevano di essere trasportati solo da impulsi
sessuali, per loro quello era il simbolo di un sentimento non chiaro e
grande
senza dubbio, ma qualcosa di piccolo che stava sbocciando e che se
curata
avrebbe portato buoni frutti, una piccolo metafora per paragonare la
piccola,
grande sensazione che dava quel bacio, illuminati dal chiaro di luna,
sotto le
fronde di un ciliegio, in una notte che era ancora giovane.
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Capitolo 7 *** Le confessioni di Yami ***
6)
Le confessioni di Yami
Nana
e Mea stavano cercando le altre per andare a fare un giro tutti insieme
su alcune
giostre allestite in occasione della festa:
-Ma
dove saranno finiti tutti??
-Andiamo
a cercare alle bancarelle, l’ultima volta che ho visto le tue
sorelle erano da
quelle parti
-Ok
andiamo, presto!
-Calmati
Nana, c’è ancora tutta la notte!
Mentre
loro cercavano di riunirsi al gruppo, Mikan e Yami erano sedute su una
panchina
vicina ad un ruscello che scorreva lì vicino, la
tranquillità che c’era in quel
luogo si poteva addirittura respirare; erano prese dalla loro
conversazione e
non si accorgevano del tempo che passava, soprattutto Yami che quando
stava con
Mikan e mangiava dei Taiyaki si sentiva in paradiso, in più
le piaceva
ascoltare ciò che le diceva, visto che era la sua migliore
amica e si confidava
con lei in tutto e per tutto:
-Quindi
ho il timore che a causa delle azioni di Momo, Rito se ne innamori e si
scordi
di Lala, che mi ha confessato che da quando Rito le ha rivelato i suoi
sentimenti, lei non fa altro che pensare a lui e ci potrebbe rimanere
molto
male se venisse a sapere che non le piace più
-Uhm,
beh tuo fratello non è certo il tipo da andarsene con una
sola ragazza, ha un
carattere da pervertito e io odio i pervertiti…
Mentre
Yami parlava di Rito era tutta rossa e aveva incominciato a sudare, da
questa
reazione Mikan si insospettì, non ci voleva credere, le
sembrava impossibile,
ma in quello strano mondo pensandoci bene, niente era impossibile,
quindi le
fece una domanda:
-Yami,
una curiosità, ma per caso ti piace mio fratello?
-C…cosa?
Perché mi fai questa domanda?
-Non
ci credo, ti stai agitando e stai anche balbettando!
-No
a me non piace tuo fratello! Non hai capito niente!
-Dai
Yami, a me lo puoi dire, sono la tua migliore amica, sai cosa
c’è di male?
-Rito
è un pervertito e io odio i pervertiti…
-Se
lo odiassi davvero così tanto, non avresti questa reazione
quando parliamo di
lui, quindi sputa il rospo!
-Ok…ma
tu non gli dirai niente, promettimelo!
-Lo
giuro
Così
Yami le raccontò che da un po’ di tempo a questa
parte aveva incominciato a
vedere Rito con occhi diversi, visto che si stavano avvicinando di giorno in giorno, lei
si accorgeva che lui
la calcolava sempre di più; infine tutti i dubbi che poteva
avere e le domande
che si poteva porre sui suoi sentimenti nei confronti di Rito, furono
chiariti
da quell’episodio in cui lui cadde addosso a lei e la
baciò, quel momento per
lei significava tutto anche se era passato appena un giorno, aveva
fatto
chiarezza ripensandoci ed era certa dei suoi sentimenti, lei che fino a
quel
momento aveva conosciuto solo l’amicizia grazie a Mikan, che
era come una
sorella per lei, da quel momento capì cosa voleva dire
essere innamorati e le
piaceva. Rito era anche un pervertito e lei gli odia, ma nel profondo
come le
ripeteva sempre sua sorella, era un bravo ragazzo capace di farla
sentire
speciale e nessuno c’era mai riuscito in quel modo,
naturalmente oltre a Mikan,
l’unica persona a cui si era mai aperta e a cui avrebbe mai
confessato tutto
questo, perché lei l’avrebbe sicuramente capita e
appoggiata in qualità di sua
migliore amica e di sorella del ragazzo della sua vita.
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