Cina e Taiyaki

di Dom_Yuki
(/viewuser.php?uid=490800)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dalla padella alla brace ***
Capitolo 2: *** Una serie di incontri inaspettati ***
Capitolo 3: *** Amore e vestiti in valigia ***
Capitolo 4: *** Sentimenti confusi ***
Capitolo 5: *** Il bacio della confusione ***
Capitolo 6: *** La festa dell'amore! ***
Capitolo 7: *** Le confessioni di Yami ***



Capitolo 1
*** Dalla padella alla brace ***


To Love Ru Darkness
Cina e Taiyaki
 
1) Dalla padella alla brace
 
Un pomeriggio soleggiato di Luglio accompagnava il pranzo in giardino di Rito, sua sorella Mikan e le tre principesse della famiglia aliena Deviluke, Lala, Momo e Nana :
 
-Ehi Rito smettila di guardare mia sorella Lala!
-Secondo me tra quei due c’è qualcosa di tenero, che ne pensi Mikan?
-Umpf , non mi interessa più di tanto , ormai sono abituata a vedere mio fratello che va in giro a provarci con ogni sua amica….
-Non prendermi in giro Mikan!
-Ahahah, ma con lei è diversa la situazione , giusto Lala?
-Si, il senpai Rito mi ha confessato l’altro giorno che mi …
 
Rito appena capì cosa stava per dire Lala cambiò discorso senza pensare a quello che diceva e non le fece completare la frase che aveva iniziato a causa dell’imbarazzo:
 
-Ehm che ne pensate di andare a fare un viaggetto la settimana prossima??
-Non cambiare discorso Rito! Ora devi spiegarci cosa provi davvero per mia sorella!!
-Aspetta Nana, a me interessa questo argomento, anche a te non è vero Mikan?
-Uff sempre meglio che parlare di mio fratello che spezza il cuore ad ogni ragazza che incontra…continua, bestia che non sei altro
-Grazie, ehm allora….
-Su Rito sentiamo la tua geniale idea, dove vorresti portarci in vacanza? Guarda che se non rispondi possiamo tranquillamente riprendere l’argomento precedente!
-Si, aspettate solo un secondo per farmi riordinare le idee che mi ero fatto a riguardo!
 
In realtà Rito si sentiva con le spalle al muro, non aveva mai pensato ad un eventuale viaggio estivo tutti insieme, era solo una semplice scusa detta su due piedi; ma, sfortunatamente ora si era ficcato in una situazione ancora più problematica e non poteva tornare indietro ormai, se l’avesse fatto ci avrebbe fatto una figuraccia.
Quindi quando ormai stava per perdere ogni speranza notò un libro sull’antica Cina imperiale che poggiava sul tavolo in cucina, quindi senza pensarci due volte, gridò ad alta voce:
-LA CINA!
-La Cina? Spiegati meglio bestia
-Avete sentito bene, andremo una settimana in Cina tutti insieme!
-Oh sono emozionatissima, non ci sono mai stata! Poi sarebbe bellissimo trascorrere giorno e notte con il mio amato Rito!
-Oh no, Momo non ti ci mettere anche tu ora…
-Ok fratellone porcello, andremo in Cina è deciso…naturalmente pagherai tu per tutte noi vero?
-Già, un gentiluomo non può fare un invito così e poi far pagare alle ragazze assieme a lui!
-Rito se vuoi io ho qualcosa da part…
 
Lala fu interrotta da sua sorella Nana che le mise le mani sulla bocca:
 
-Non fare caso a ciò che dice mia sorella, bestia che non sei altro
-Ti consiglio di andare a fare i biglietti, domani chiudono le agenzie viaggi! Ne avrai tenuto conto, vero??
-Certo sorellina, infatti stavo giusto per avviarmi….
-Sbrigati pervertito che non sei altro! Non vediamo l’ora di partire, anzi mentre lui è fuori, incominciamo a preparare le valigie
-Ottima idea Nana
-Rito, io ti accompagno all’agenzia nell’isolato qui vicino ok? Dovrebbe essere ancora aperta
-Ok Momo…

Così si avviarono verso il cancelletto dal retro del giardino, mentre tutte le altre erano già corse su nelle loro camere a preparare tutto l’indispensabile da portare in viaggio.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Una serie di incontri inaspettati ***


2) Una serie di incontri inaspettati

 

Appena usciti dal cancelletto del giardino, Rito e Momo si avviarono verso l’agenzia viaggi più vicina, a quell’ora non c’era nessuno in strada e si percepiva una tranquillità incredibile ,al punto tale da fargli scordare il guaio in cui si era cacciato; ad un certo punto arrivati all’incrocio vicino il negozio d’antiquariato all’angolo, i due si imbattono in Yami, che stava andando a casa da Mikan :

-Principessa Momo, Rito Yuki , cosa ci fate qui a quest’ora?

-Ciao Yami! Io e Rito stavamo andando all’agenzia di viaggi qui vicino per prenotare dei biglietti per l’aereo, sai Rito ci porta in vacanza in Cina tra qualche giorno per una settimana, vero Rito?

-Si…tu invece cosa ci fai da queste parti?

-Sto andando a casa tua da Mikan per riprendere un libro sulla Cina imperiale che devo riportare in biblioteca

 

Rito capì in quel momento che il libro visto sul tavolo in cucina quando era in preda al panico era di Yami, ma mentre lui ci pensava su Momo gli si buttò addosso, come se stesse scoppiando dalla felicità :

 

-Hai sentito che bella notizia Rito? Tu che ne pensi??

-Ehm…ma a cosa ti riferisci Momo?

-A quello che ha appena detto Yami! Non stavi ascoltando vero?

-No no certo che ascoltavo…

-Allora non ci sono problemi, vero principessa Momo?

-Certo che no Yami, anzi corri subito a casa e dai la notizia alle altre!

-Ok vado subito, per te invece Rito c’è qualche problema?

 

Yami guardò in quel momento Rito con occhi che facevano paura e ti immobilizzavano letteralmente, per questo riuscì solo a dire:

 

-Certo che no…

-Dai Rito, smettila di balbettare, ora corriamo all’agenzia, a dopo Yami!

-Arrivederci principessa, ciao Rito

 

Così Yami continuò a camminare verso casa Yuki, con uno sguardo perso nel vuoto ma che allo stesso tempo faceva impressione e se non lo si vedeva con i propri occhi a stento qualcuno avrebbe creduto come possa essere davvero una ragazza bella come lei e mentre passeggiava mangiava un Taiyaki, il suo spuntino e piatto preferito.

Entrati nell’agenzia Momo e Rito si ritrovarono circondati da locandine di località turistiche di tutto il mondo, lì dentro in più, si sopportava il caldo torrido dell’estate, grazie all’aria condizionata che usciva costantemente dai condizionatori; mentre i loro sguardi sono attirati dai colori del mare e dal verde delle colline in alcune foto, si fa avanti una signorina :

 

 

 

-Buongiorno ragazzi, cosa vi serve?

-Ah salve vorremo prenotare sei biglietti aerei per la Cina

-Perfetto mi servono alcuni dati, a chi posso chiedere di voi due?

-Parli pure con me, sono io che ho organizzato

-Ok giovanotto aspetti un attimo che le stampo i biglietti e gli intesto a suo nome

-Va bene

 

Mentre la signorina era impegnata nello stampare i biglietti e preparare la ricevuta sul loro costo, Rito si accorse che la prenotazione fatta da Momo corrispondeva a sei biglietti, e si chiedeva di chi fosse il sesto

 

-Momo, come mai ne hai fatti fare sei di biglietti aerei?

-Ma come, ti sei già scordato? Questo è il biglietto per Yami

-Yami?! Cosa c’entra lei con il nostro viaggio?

-Lo sapevo che non prestavi attenzione….comunque Yami sta studiando la Cina imperiale e ci si è affezionata leggendo le vecchie culture e tradizioni, quindi le era venuto il desiderio di andarci ma non sapeva come e con chi, per questo le ho proposto di andarci insieme a noi, e dopo qualche attimo di esitazione ha accettato!

-Ma a con se i risparmi per pagarsi il viaggio?

-Certo che no, le ho detto che offrivi tu anche per lei e ti ha ringraziato, ma tu eri con la testa fra le nuvole…

-Come?! Ma così finirò completamente i risparmi….

-Tranquillo, anche se Nana non permetterebbe di farlo, tieni questi sono dieci mila yen, usali per il mio biglietto e il tuo senpai

-Grazie tante Momo…

-Figurati, so perché stai facendo tutto questo, per evitare la discussione con mia sorella per chiarire ciò che provi per Lala e sei addirittura arrivato a questo, sono contentissima di fare questo viaggio, soprattutto perché è il nostro primo viaggio insieme…

 

Dopo queste parole Momo si buttò tra le braccia di Rito e stringendolo a se lo baciò.

Mentre Rito non capiva cosa fare tra l’allontanarsi da Momo e mettere fine a questo episodio oppure stringerla a se, arriva la signorina del negozio con i biglietti in una busta:

 

-Scusate se vi interrompo, ma sono pronti i biglietti, gli ho intestati a lei, sono in tutto sessantamila yen

-Ecco a lei

-Grazie mille e buone vacanze ragazzi, divertitevi!

-Buone vacanze anche a lei

 

Mentre uscivano dall’agenzia, Momo e Rito si scontrano con Yui Kotegawa e Mea Kurosaki :

 

Momo, Yuki! Cosa ci fate qui? Ma soprattutto perché tu mi finisci sempre addosso eh svergognato che non sei altro?!

-Non lo faccio mica apposta io!

-Ahah, Rito finisce sempre col combinare una delle sue!

-Momo non c’è tua sorella Nana?

-No Mea, lei è rimasta a casa a preprare le valigie insieme a Lala, Mikan e anche tua sorella Yami

-Valigie? Quindi partite e siete appena venuti a …

-Ritirare i biglietti

-Non interrompermi mentre parlo Rito!!

-Ahah, si Yui, andiamo una settimana in Cina, l’idea è stata di Rito e ci ha offerto lui il viaggio, con i suoi risparmi

-Ah e viene anche mia sorella con voi?

-Si Mea, all’inizio era incerta, ma appena ha sentito che ci avrebbe pensato Rito alle spese del viaggio si è decisa

-Umpf sempre a fare lo svergognato ,ci provi proprio con tutte tu! Sei senza ritegno!! Comunque non mi stupiscono questi comportamenti da parte tua e infatti mi ci sono abituata…

-Comunque cosa ci fate qui voi due invece?

-Anche noi siamo venute a prenotare dei biglietti visto che facciamo parte del comitato studentesco e la scuola ha organizzato un viaggio per andare in Cina!

-Anche voi quindi verrete in Cina?!

-Ahahah, non te l’aspettavi eh Rito, così ti impedirò di assalire le povere ragazze che finiscono nelle tue grinfie!

-Ma Rito sarà anche una calamita per ragazze ma è un bravo ragazzo!

-A me piacerebbe passareuna notte con il senpai Rito, potrebbe insegnarmi alcune cose su cosa fanno un ragazzo e una ragazza insiem….

-Zitta Mea! Non ti ci mettere anche tu ora! Comunque adesso scappiamo che siamo in ritardo con i tempi di organizzazione, ci vediamo lunedì all’aereoporto!

 

Così veloce come il vento, Yui più imbarazzata che mai, corse dentro all’agenzia trascinando per mano Mea che stava salutando Momo e Rito.

Così i due tornarono a casa, ormai era trascorsa qualche ora e si era fatto pomeriggio inoltrato, il tramonto che si scorgeva dalla strada accompagnava il loro breve tragitto e Momo emozionata si strinse al braccio di Rito e appoggiò la  testa sulla sua spalla; Rito intanto non faceva a meno che pensare a tutti gli avvenimenti di quel pomeriggio che gli avrebbero stravolto le vacanze estive.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Amore e vestiti in valigia ***


3) Amori e vestiti in valigia

 

Appena tornata a casa Momo scatta con i biglietti aerei in mano verso le scale e come un razzo sale verso il piano superiore per consegnarli alle altre; Rito era invece sfinito, la testa gli scoppiava e non sapeva da dove iniziare per riordinare tutti i pensieri e le azioni che aveva fatto in sole tre ore e non poteva neanche fare a meno di pensare alle conseguenze che esse avrebbero portato. Così, preso dalla stanchezza si buttò sul divano in soggiorno e stava per cadere in un sonno così profondo che niente e nessuno lo avrebbe potuto svegliare o smuovere  da lì, ma ad un certo punto:

 

-Bestiaaaaaaaaaaaaaaaaaa

-Aaaaaaaaaa, cosa c’è Nana??

-Niente di che, volevo solo ringraziarti! Non pensavo che l’avresti fatto veramente, forse in fondo non sei una bestia famelica, affamata di tette e culi…

-Oh grazie Nana, ma di che stai parlando?

-Uff, il solito smemorato, parlo del nostro viaggio! Sai all’inizio pensavo fosse solo una via di mezzo per sfuggire alla dichiarazione ufficiale nei confronti di mia sorella Lala….e comunque non è finita qui, io ti farò confessare un giorno!!

-Ok ok Nana…

 

Così Nana corse via dal soggiorno e tornò al piano superiore per decidere che altro portare assieme a lei, intanto Rito era riuscito a scordarsi di tutto per qualche secondo mentre riposava, non stava pensando a niente, solo a riprendersi e per farlo aveva bisogno di più di due giorni sdraiato sul letto, visto che lo stress accumulato era moltissimo.

Ma Rito se n’era accorto solo in quel momento che aveva un pallino fisso che non gli avrebbe mai permesso di riposare stando in pace con se stesso, una cosa che sicuramente prima o poi avrebbe dovuto affrontare con coraggio per chiarire meglio la faccenda, come fanno tutti gli uomini, pensava Rito, questi era Lala; lei aveva aperto una grande breccia nel cuore di Rito ormai che non sarebbe mai riuscito a colmare se non appunto dichiarandole ufficialmente il suo amore e avendo una risposta da lei.

Lui ci pensava sempre da quando aveva iniziato a provare sensazioni diverse dal solito quando salutava Lala la mattina, andando a scuola assieme, ma soprattutto nel vederla costantemente. Non c’era dubbio che questo fosse amore, ed era così forte da spingerlo a dichiararsi; così un giorno mentre erano soli in casa, Rito la raggiunse nella sua camera, la chiamò un attimo per parlarle e l’atmosfera anche era perfetta, ma l’unica cosa che riuscì a dire fu : “ Ti amo…” , ma preso dall’imbarazzo più totale nel vedere Lala arrossire, aggiunse subito dopo : “ Amo le tue invenzioni, le adoro! “ e subito dopo se ne tornò come un fulmine in camera sua.

Per questo ora pensava che questo viaggio non fosse solo un danno o un errore per lui, ma un’opportunità, una grande occasione per dichiararsi e vivere con lei splendidi momenti vissuti lì che potrebbero anche farla innamorare di lui, sempre che non lo sia già.

Così si alzo dal divano e si diresse verso le scale, pensando che ciò che portava con sé era più l’amore nascosto che provava per la bella Lala che i vestiti e le cose indispensabili da utilizzare in viaggio:

 

-Ehi Rito finalmente ti vedo, sembri stanco…

-Si sorellina in effetti il caldo di oggi mi ha sfiancato

-Beh allora vatti a dare una rinfrescata in bagno e chiama le altre da su, visto che la cena è pronta…ah giusto, vedi che cenerà anche Yami con noi, le ho appena finito di dare qualche lezione di cucina!

-Y..Ya..Yami?!

-Si Yami! Ma che ti prende? Sei impallidito tutto d’un tratto

-S..Si è a causa della stanchezza

-Allora vedi di riposarti stanotte e non d andare a ficcare il naso nelle mutandine e nelle tette di Momo!

-Ancora con questa storia, io non sono un pervertito! Lei viene da me!

-Certo lo so, come fai a volere Momo se ti sei già dichiarato a Lala? Sai le ci tiene moltissimo a te e vorrebbe che un giorno completassi una certa frase che aveva in mezzo un “ti am….”

 

Mikan non ebbe neanche il tempo di finire la frase, che Rito scappò in bagno rosso come un peperone, appena chiuse la porta a chiave si avvicinò al lavandino e si gettò un bel po’ d’acqua gelida in faccia per riprendersi; appena finì di asciugarsi e di riporre l’asciugamano sul comodino vicino alla vasca, aprì gli occhi e trovò davanti a sé Yami, completamente nuda:

 

-Rito Yuki…cosa ci fai qui?

-Y…Yami! Mi stavo solo lavando non avevo visto che c’eri tu in bagno, scusami!

-Io odio i pervertiti…

-No Yami ti prego non arrabbiarti, non l’ho fatto consapevolmente!

 

Mentre si allontanava da Yami che gli si avvicinava minacciosa, Rito scivolò in avanti verso di lei a causa dell’asciugamano bagnato che gli era caduto prima a terra, così finì con le labbra su quelle della bellissima ragazza dai capelli biondi e le mani sulle sue tette:

-….

-……scusaaaaaaaaaaaaa Yami!

-…..io odio i pervertiti, esci subito di qui!!

-Corro!

 

Appena Rito uscì di corsa dal bagno correndo verso il piano superiore, Yami si lasciò cadere sul pavimento, era emozionata e lo si capiva dalle guance rosse e dall’espressione persa nel vuoto come quando si è innamorati; pensò fra se e se : “ Quindi questo significa essere eccitati…” , così si rialzò, si guardò allo specchio e da quel momento in poi non riuscì a mandare più via quel bacio con Rito che l’aveva resa oltre che emozionata ed eccitata, innamorata di lui. Adesso anche lei avrebbe portato in viaggio con sé poche cose personali, perché le sue valigie sarebbero state piene di questi nuovi sentimenti per Rito.

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Sentimenti confusi ***


4) Sentimenti confusi

 

Rito correva sulle scale verso il piano di sopra come un fulmine, aveva uno sguardo come se avesse visto un fantasma, anzi peggio, era sudato e aveva le guance rosse; arrivato al corridoio che porta alle camere da letto, scatta verso la camera di Nana per avvisarla che era pronta la cena, ma senza guardare :

 

-Rito!

-Mom…

 

Rito si era schiantato contro di lei ed erano finiti entrambi a terra, dopo essersi ripreso, si accorge di essere finito con la testa sulle tette di Momo:

 

-Rito, non qui! Se proprio vuoi ne riparliamo stanotte in camera tua…

-I….io non l’ho fatto apposta!

-Dai Rito, so che ti piace fare queste cose, in fondo tu sei un maschio e io sono una ragazza

-Si mi piacciono queste cose ma…

 

Rito non riuscì a finire la frase che Momo lo baciò, ma non era uno di quei baci che si scambiano due persone di consueto, ma uno di quelli appassionati, che solo una ragazza può dare ad un ragazzo di cui è innamorata veramente; così si era ritrovato nella stessa situazione di qualche ora fa….cosa avrebbe fatto adesso? Non sarebbe di certo arrivata la signorina dell’agenzia di viaggi ad interrompere quella situazione imbarazzante da morire per Rito.

Così quando stava per allontanarsi da Momo e scappare via, incominciò a sentirsi strano, come se quel bacio gli stesse trasmettendo sensazioni diverse dall’essere eccitato, bensì era contento, contento di sapere che una persona potesse tenere così tanto a lui, al punto tale da rischiare sempre il tutto per tutto, per scoprire cosa prova per lei e se la risposta era negativa a lei non importava, anzi continuava ad amare Rito ogni volta sempre di più, al punto tale da non poter più trattenere ciò che era un sentimento così evidente. Ma quando Rito stava per lasciarsi andare e stringere a sé Momo :

 

-Bestia schifosaaaaaaaaaaaaaaaa!

-Ahiaaaa! Nana cosa ti è preso, perché mi hai dato un calcio!

-E mi chiedi pure perché?? Stavi violentando mia sorella, pervertito che non sei altro, o visto come ti stavi dando da fare!

-Ehm, veramente sono stata io a…

-No Momo! Non prenderti colpe che non sono tue, io pensavo che un po’ stesse cambiando, ma invece mi ero solo illusa, non ti permetterò mai e poi mai di fidanzarti ufficialmente con mia sorella Lala!

-No Nana aspetta!

-Ehi ma che sta succedendo sopra? Venite giù, la cena è pronta da un po’ e si sta raffreddando tutto

-Umpf ora vado e ringrazia che per questa volta terrò la bocca chiusa, ma continuerò a tenerti d’occhio, in modo tale da poter dimostrare agli altri che razza di bestia sei davvero!

-Ehi, cosa succede qui?

-Buonasera sorellona

-Lala!

-Nana perché Momo e Rito sono a terra sdraiati?

-Momo aveva perso una spilla e io le stavo dando una mano a cercarla!!

-Ok Rito, andiamo tutti giù ora? Mikan ci sta chiamando tutti da quasi un’ora

-Si andiamo a cenare che è meglio!

-Vieni Rito

-Si Lala

 

Così Lala prese per mano Rito e gliela tenette mentre scendevano le scale fino a quando entrarono in cucina; Nana lo stava tenendo d’occhio, quel gesto lo considerò un atto spudorato degno di un maniaco pervertito, per questo continuò a guardarlo per tutta la serata, incessantemente, ma quella sera, non era l’unica, infatti anche gli occhi di Yami, Momo e Lala erano puntati su di lui; non facevano altro che guardarlo mentre Mikan parlava di ciò che avrebbero potuto fare in viaggio e dei luoghi che avrebbero dovuto visitare ad ogni costo:

 

-Dunque dobbiamo fare per fora una tappa all’antico palazzo imperiale, alla Grande Muraglia Cinese, a Hong Kong, Pechino, nei monasteri Shaolin, nella Manciuria…ma qualcuno mi sta ascoltando?

 

Nessuno le rispose, a tavola c’era la tensione più assoluta, tutte le altre erano concentrate su Rito, mentre lui non faceva altro che pensare al bacio con Momo e alle nuove sensazioni provate in quei pochi attimi prima che Nana gli scoprisse e a quando Lala l’aveva preso per mano, quel piccolo gesto che per lui significava tutto l’aveva sconvolto e aveva allo stesso tempo nutrito in lui la speranza di potergli piacere.

 

-Ritoooooooooooo!

-Aaaa, perché gridi Mikan?

-Veramente è da mezz’ora che sto cercando di aprire una conversazione ma tutte sembrano essere nel mondo dei sogni e ti fissano, quindi ho pensato di chiamare prima te dal mondo dei sogni! A cosa state pensando?

-Al fatto che tuo fratello è una best…

-Allora, che ne dite di andare ad una festa domani sera?

-Una festa? Spiegati meglio Momo

-Certo Lala, ho sentito che domani verso le sette di sera, ci sarà una festa in stile tradizionale al tempio vicino alle montagne, con tanto di musica e tante bancarelle per svagarsi

-Certo! Momo ha ragione, prima di partire non c’è niente di meglio dell’andare ad una festa per divertirsi e festeggiare l’imminente partenza. A te va di venire Yami?

-Ci saranno molti Taiyaki quindi penso che verrò, poi sarà divertente passare del tempo tutti insieme, ma anche soli con certe persone…

 

Disse questa frase mentre guardava con uno sguardo penetrante ed inquietante Rito, che appena se ne accorse disse:

 

-S…si! È una bellissima idea , poi è bello poterci andare tutti insieme, ho sentito che ci saranno dei bei fuochi d’artificio!

-Allora è deciso? Va bene anche a te vero Nana?

-Sì, vedrò di contattare Mea per farla venire assieme a noi

-Perfetto, allora domani mattina andremo al centro commerciale in centro a fare shopping! Ci servono dei bei abiti tradizionali per ciascuna di noi!

-Si, ottima idea Momo, al tuo vestito ci penserò io Rito, tu ci devi solo accompagnare e cercare di non stuprare le ragazze che ti passano accanto!

-Certo Mikan…e comunque non sono un pervertito!

-Se se, come no!

-Nana smettila di prendertela con Rito! È normale per i ragazzi avere questi impulsi

-Adesso prendi le sue difese Lala? Vabbè fai un po’ come ti pare

-Ahahah, quando tu e Rito litigate sembrate marito e moglie!

-Zitta Momo! Se ti prendo!

 

Rito si accorse che Nana era diventata rossa tutta d’un colpo, come se quello che aveva detto Momo, l’avesse fatta emozionare, ma mascherò quelle emozioni all’istante facendo prendere il sopravvento al suo carattere forte e orgoglioso.

Dopo cena tutte le ragazze dopo aver sparecchiato, lavato i piatti, buttato la spazzatura e messo in ordine, tornarono nelle loro stanze a finire di preparare i bagagli; Yami si era fermata a dormire a casa di Rito, quindi le prestò tutto Mikan per fare la valigia, da alcuni suoi vestiti, alla biancheria intima.

Momo e Nana erano intente nel fare alcune selezioni tra i vestiti da portare e quelli da lasciare, Lala stava sperimentando invece un prototipo di valigia senza fondo, per portare con sé anche molte delle sue invenzioni che secondo lei sarebbero servite; Rito invece era chiuso nella sua camera, sdraiato sul letto, assorto nei suoi pensieri, si chiedeva quale delle ragazze che lui conosce lui desidera in particolare, si domandava delle numerose attenzioni di Momo nei suoi confronti, degli sguardi di Yami e degli atteggiamenti di Nana, ma soprattutto di Lala, così cominciò a pensare anche alla festa a cui sarebbero andati e anche al fatto che lì avrebbe potuto anche chiamare in disparte Lala per dichiararle i suoi sentimenti al chiaro di luna, o sotto i fuochi d’artificio.

Così mentre ritornò a pensare al viaggio in Cina, che si avvicinava sempre di più, i suoi occhi cominciavano a socchiudersi, fino al punto in cui senza rendersene conto, crollò in un sonno profondissimo.

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Il bacio della confusione ***


5) Il bacio della confusione

 

Rito si trovava nella vasca del bagno al piano terra, aveva appena finito di lavarsi e stava approfittando dell’assenza momentanea delle ragazze, che erano state portate da Lala ad una recita aperta al pubblico, realizzata dai bambini delle elementari; nonostante lei sia la sorella più grande, ha sempre avuto questo carattere un po’ infantile, ma quando serve, riesce a far valere la sua autorità per mettere fine ai litigi tra Momo e Nana.

Rito immerso nell’acqua calda era mentalmente assente dal mondo reale, non stava pensando più a niente di ciò che era successo ieri, anche i suoi dubbi sulla ragazza a cui si sarebbe dovuto dichiarare, una tra le tante che provano qualcosa per lui, era tutto sparito; ad un certo punto mentre i suoi occhi si stavano socchiudendo, sente uno strano rumore, ma non ci fa caso. Quando stava per addormentarsi, Rito si accorge di star toccando qualcosa di morbido che gli procura una sensazione piacevole:

 

-Aaah Rito…come sei dolce quando mi tocchi…continua, ti prego…

-Eh?!

 

Rito aprì gli occhi all’improvviso e si ritrovò tra le braccia Momo completamente nuda e le sue mani sulle sue tette:

 

-Momo!!! Cosa ci fai tu qui?!

-Mi stavo annoiando con le mie sorelle, quindi appena mi sono ricordata che tu eri a casa, ho pensato di venire a farti compagnia

-Ma cosa ci fai qui nella vasca?!

-Faccio ciò che piace fare a te Rito, puoi toccarmi dove ti pare

-No Momo…non buttarti così addosso!

-Ti stai eccitando vero Rito? Ti piace questa sensazione?

 

Più Rito la respingeva ,più lei gli si avvicinava, stringendo il suo seno al suo petto:

 

-Rito, ora è il momento per poter sperimentare alcune cose…le ragazze non torneranno prima delle due, abbiamo quindi tutto il tempo che vogliamo…

-Momo smettila, non credo di potermi controllare se continui così…

-Rito sono tutta tua!

 

Dopo questa frase Momo baciò Rito come non aveva mai fatto, con una passione unica, stava dimostrando tutto il suo amore per lui; quando Rito si stava per lasciare andare, sente un fortissimo rumore squillante, in un secondo la vasca da bagno, Momo e tutta quell’atmosfera svanirono, per lasciare posto alla sua camera da letto…era tutto un sogno e la sveglia lo aveva svegliato:

 

-Un…un sogno?

-Forse senpai

Rito balzò in piedi dal letto sul pavimento:

 

-Chi ha parlato?

-Sono io Rito…

-Momo?! Dove sei??

 

Da sotto le coperte, spuntò prima la coda della terza principessa di Deviluke, poi la testa, le gambe fino a che, Rito non la vide tutta nuda:

 

-Cosa ci facevi qui nuda sotto le mie coperte???

-Io niente senpai, piuttosto io mi sono solo venuta a sdraiare, poi lei mi ha stretto a sé e ha incominciato a toccarmi e a baciarmi, la sua vera natura è incredibile!

-Ma io non l’ho fatto volontariamente, non sono un maniaco!

-A me fa piacere che tu faccia con me queste cose! Non mi dispiace, anzi meglio che tu faccia pratica, così poi con la tua futura fidanzata sarai esperto

-N..no, esci subito di qui Momo!

-Ahahah, ok Rito, vado a lavarmi e a sbrigarmi, sbrigati anche tu in fretta, perché l’appuntamento con le altre è tra mezz’ora ai grandi magazzini in centro!

-Esci subitooooo!!

 

Appena Momo uscì e chiuse la porta, Rito si buttò sul letto e ricominciò a pensare a tutti gli argomenti del giorno prima, uno però era in rilievo su tutti, ossia la terza principessa del regno di Deviluke , Momo; ultimamente lei si stava facendo notare sempre di più da lui, con questi suoi comportamenti soprattutto, per attirare la sua attenzione e fargli accorgere di lei.

Rito aveva capito solo una cosa su di lei, che lo amava moltissimo e questa cosa la spingeva a compiere queste azioni per farsi notare da lui e magari avrebbe anche incominciato ad amarla. Mentre tutti questi pensieri gli si affollavano nella sua mente, spuntò ad un certo punto una domanda che si stava facendo da tempo: “ Che sia Momo la ragazza per me?” , in effetti da quando era arrivata anche lei, Rito aveva incominciato da subito a stringere amicizia, ma a qualcosa di più mai ci aveva pensato, visto che i suoi pensieri sono sempre stati rivolti non a lei bensì a sua sorella Lala, suo chiodo fisso; in più ultimamente aveva notato i comportamenti diversi nei suoi confronti da parte di Yami, Nana e Yui, ma fino a quando era certo, di quello che provava per la maggiore delle sorelle Deviluke, mai si era posto questi interrogativi. Per Lala, Rito era addirittura arrivato ad organizzare un viaggio in Cina, solo per svincolarsi dalla situazione imbarazzante in cui era stato messo il giorno prima e a cui era sfuggito dicendo la prima cosa che gli era venuta in mente, mettendosi in un guaio colossale, eppure lui era disposto ad andare fino in fondo e tutto questo solo per amore di Lala.

Così pensava se ora i suoi sentimenti così forti per lei non stavano mutando a causa delle azioni di Momo di cui piano piano, stava molto probabilmente incominciando a innamorarsi; ma Rito non voleva scordare tutto ciò che provava per Lala a causa di qualche situazione che lo avevano indotto nel dubbio, la prova era quel viaggio a cui sarebbero andati, quel viaggio stava incominciando a significare tutto per lui, era la prova dell’amore che prova per lei, un occasione per dichiararle il suo amore e questa volta senza poi mascherare la dichiarazione, com’era accaduto la prima volta.

Dopo aver riguadagnato le sue certezze, Rito si avviò verso il bagno, dove dopo essersi vestito si è dato una rinfrescata e successivamente ha raggiunto Momo in cucina:

 

-Rito ti ho preparato del caffè, ti va?

-Si, grazie Momo

-Non c’è di che

 

Dopo aver finito di bere ed essersi alzato, Momo gli andò accanto e mentre stavano uscendo dalla porta di casa lo baciò per l’ennesima volta; durò pochi secondi ma Momo era tutta rossa per l’imbarazzo, mentre Rito sentì per l’ennesima volta quella sensazione che lo faceva sentire bene, quella che ti poteva dare solo un bacio sincero della ragazza per cui provi sentimenti sinceri.

Mentre uscivano dal vialetto di casa Yuki, un dubbio tornò a tormentarlo: “ Come mai se amo Lala, sento queste sensazioni quando Momo mi bacia?”, una domanda senza neanche una risposta logica o plausibile, che avrebbe potuto convincere Rito al 100%  e farlo tornare tranquillo, certo dei suoi sentimenti e non confuso come non lo era mai stato tra il giorno passato e quello che doveva venire, tutto per una bacio, il bacio della confusione.

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** La festa dell'amore! ***


6) La festa dell’amore!

 

Era finalmente giunto il tanto atteso momento…la festa al tempio Beika vicino alle montagne era iniziata alla grande tra esibizioni e fuochi d’artificio, a cui si aggiungono i grandi ideogrammi proiettati sulle montagne che servono ad augurare un buon raccolto per il nuovo anno:

 

-Rito cosa sono quegli ideogrammi? Cosa significano?

-Oh ,quelli? Vengono usati per tradizione, in modo tale da augurare che il raccolto annuale sia buono, in fondo questa festa è sempre servita a celebrare quest’usanza

-Si, però qui la gente sembra concentrata su tutto tranne che su quegli ideogrammi!

-Invece no Yami! Se ti avvicini alle montagne, è pieno di gente che si fa scattare foto in cui vengono ripresi anche gli ideogrammi e c’è anche chi segue la cerimonia con attenzione

-Wow sembra interessante, ma ora possiamo finalmente pensare a divertirci, in fondo siamo qui per questo, giusto senpai Rito?

-Certo Mea…però smettila di abbracciarmi!!

-Ehi non tollerò oscenità in pubblico che sia chiaro!

-Ma Yui, qui non siamo a scuola dai…

-Io odio i pervertiti

-Brava Yami concordo pienamente con te, ma per nostra sfortuna uno dei ragazzi più pervertiti del mondo      è con noi ora, quindi ci dovremo tenere alla larga! Comunque devo ammettere che quel vestito di dona e ti fa un po’ carino…

-Oh ,grazie Yui, l’ho scelto io per lui, altrimenti sarebbe venuto con l‘uniforme scolastica! Ma stai arrossendo?

-Cosa dici Mikan? Io che arrossisco appena vedo Rito così elegante? Impossibile!

-Ahahah, che ci sia del tenero tra voi due??

-No Momo!

-Come puoi pensare che una ragazza come me, vada con uno come lui? Impensabile!

-Già è un pervertito, una bestia schifosa!

-Nana, smettila!

-Invece Nana ha ragione e comunq…

 

Yui fu interrotta mentre parlava da Mea che disse:

 

-Che la festa abbia finalmente inizio per noi!

-Si!

 

Tutti si diressero verso le bancarelle che erano state allestite, per vedere cosa esponevano e cosa potevano offrire tra cibo, bevande e oggetti di tutti i tipi.

Nana e Mea erano vicino alle montagne per vedere uno spettacolo, organizzato dalla gente del luogo, Lala e Momo si stavano provando alcuni cappelli ad una bancarella mentre Mikan e Yami mangiavano Taiyaki e parlavano solo del viaggio, più vicino che mai; Rito e Yui erano invece rimasti da soli senza che se ne accorgessero e lei cadde in un profondissimo senso d’imbarazzo e diventò tutta rossa appena si accorse della situazione, ma Rito non provava la stessa sensazione, era naturale come fa sempre con ogni sua amica. Già Yui pensava che per lui era solo un semplice amica, niente di più, ma piano piano i suoi pensieri stavano lasciando spazio a risate e bei momenti che stava trascorrendo con Rito, le aveva offerto dello zucchero filato e le aveva vinto un peluche al tiro al bersaglio, in più erano anche andati sulle montagne russe allestite vicino al tempio, assieme ad altre giostre; più i minuti passavano più lei si rendeva conto che non avrebbe mai voluto finissero quei momenti, considerati addirittura magici per lei, l’unica domanda che si poneva era:” Ma lui per me, prova le stesse cose?” , a questa domanda non sapeva che risposta darsi, ma ad un certo punto senza accorgersene mentre stavano camminando e parlando, erano finiti nel bosco lì vicino, soli lei e lui:

 

-Rito, come mai mi hai portata qui?

-Ah Yui non arrabbiarti! Non pensare a male proprio non ci ho fatto caso!

Yui e Rito si stavano guardando gli occhi trasmettendosi belle sensazioni l’uno all’altra, dai loro sguardi che piano piano si stavano avvicinando l’uno all’altro, capirono che quel momento magico, era avvenuto per scherzo del destino, ma nessuno dei due avrebbe mai voluto che finisse, anche Rito incantato dalla bellezza di lui e trasportato dai ricordi di tutte le cose fatte assieme a lei, si stava lasciando cadere tra le sue braccia, mentre lei si accorse in quel momento di aver sempre amato Rito e di avergli dedicato tutte quelle attenzioni solo per farsi notare e poter stare un po’ insieme; così si baciarono e lei qualche secondo dopo disse:

 

-Rito, se mi prometti che non farai il maniaco con un’altra ragazza, io adesso mi concederei a te…

-Yui…

 

Rito poggiò le mani sulle sue tette e mentre continuavano a baciarsi appassionatamente, sembrava che il tempo si fosse fermato in quel frangente, che tutti i problemi che li tormentavano fossero spariti, non ci credevano di essere trasportati solo da impulsi sessuali, per loro quello era il simbolo di un sentimento non chiaro e grande senza dubbio, ma qualcosa di piccolo che stava sbocciando e che se curata avrebbe portato buoni frutti, una piccolo metafora per paragonare la piccola, grande sensazione che dava quel bacio, illuminati dal chiaro di luna, sotto le fronde di un ciliegio, in una notte che era ancora giovane.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Le confessioni di Yami ***


6) Le confessioni di Yami

 

Nana e Mea stavano cercando le altre per andare a fare un giro tutti insieme su alcune giostre allestite in occasione della festa:

 

-Ma dove saranno finiti tutti??

-Andiamo a cercare alle bancarelle, l’ultima volta che ho visto le tue sorelle erano da quelle parti

-Ok andiamo, presto!

-Calmati Nana, c’è ancora tutta la notte!

 

Mentre loro cercavano di riunirsi al gruppo, Mikan e Yami erano sedute su una panchina vicina ad un ruscello che scorreva lì vicino, la tranquillità che c’era in quel luogo si poteva addirittura respirare; erano prese dalla loro conversazione e non si accorgevano del tempo che passava, soprattutto Yami che quando stava con Mikan e mangiava dei Taiyaki si sentiva in paradiso, in più le piaceva ascoltare ciò che le diceva, visto che era la sua migliore amica e si confidava con lei in tutto e per tutto:

 

-Quindi ho il timore che a causa delle azioni di Momo, Rito se ne innamori e si scordi di Lala, che mi ha confessato che da quando Rito le ha rivelato i suoi sentimenti, lei non fa altro che pensare a lui e ci potrebbe rimanere molto male se venisse a sapere che non le piace più

-Uhm, beh tuo fratello non è certo il tipo da andarsene con una sola ragazza, ha un carattere da pervertito e io odio i pervertiti…

 

Mentre Yami parlava di Rito era tutta rossa e aveva incominciato a sudare, da questa reazione Mikan si insospettì, non ci voleva credere, le sembrava impossibile, ma in quello strano mondo pensandoci bene, niente era impossibile, quindi le fece una domanda:

 

-Yami, una curiosità, ma per caso ti piace mio fratello?

-C…cosa? Perché mi fai questa domanda?

-Non ci credo, ti stai agitando e stai anche balbettando!

-No a me non piace tuo fratello! Non hai capito niente!

-Dai Yami, a me lo puoi dire, sono la tua migliore amica, sai cosa c’è di male?

-Rito è un pervertito e io odio i pervertiti…

-Se lo odiassi davvero così tanto, non avresti questa reazione quando parliamo di lui, quindi sputa il rospo!

-Ok…ma tu non gli dirai niente, promettimelo!

-Lo giuro

 

Così Yami le raccontò che da un po’ di tempo a questa parte aveva incominciato a vedere Rito con occhi diversi, visto che si stavano avvicinando  di giorno in giorno, lei si accorgeva che lui la calcolava sempre di più; infine tutti i dubbi che poteva avere e le domande che si poteva porre sui suoi sentimenti nei confronti di Rito, furono chiariti da quell’episodio in cui lui cadde addosso a lei e la baciò, quel momento per lei significava tutto anche se era passato appena un giorno, aveva fatto chiarezza ripensandoci ed era certa dei suoi sentimenti, lei che fino a quel momento aveva conosciuto solo l’amicizia grazie a Mikan, che era come una sorella per lei, da quel momento capì cosa voleva dire essere innamorati e le piaceva. Rito era anche un pervertito e lei gli odia, ma nel profondo come le ripeteva sempre sua sorella, era un bravo ragazzo capace di farla sentire speciale e nessuno c’era mai riuscito in quel modo, naturalmente oltre a Mikan, l’unica persona a cui si era mai aperta e a cui avrebbe mai confessato tutto questo, perché lei l’avrebbe sicuramente capita e appoggiata in qualità di sua migliore amica e di sorella del ragazzo della sua vita.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2011438