Supers.

di Ponds
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** It's posh. ***
Capitolo 2: *** Un cravattino in due. ***
Capitolo 3: *** Forget the sun. ***
Capitolo 4: *** Sasso, forbici, carta, Doctor, Spock. ***



Capitolo 1
*** It's posh. ***


Avvertimenti.
♛ Tipo di FanFiction:
♕ Crossover.
♕ OC.
♕ AU.
♕ Generale.
♛ Altre diciture:
♕ Angst.
♕ Whump.
♕ TWT.
♕ H/C.

♛ Lunghezza: One shot.
♛ Rating: Giallo.

Personaggi.
♕ Doctor Who: Eleventh Doctor – Amelia Pond;
♕ Sherlock (BBC): Sherlock Holmes – John Watson;
♕ Supernatural: Dean e Sam Winchester;
♕ Scrubs: Cox, J.D., Elliot, Inserviente, Carla e Turk;
♕ TBBT: Sheldon;
♕ Buffy l'Ammazzavapiri: Buffy;
♕ Dr. House Medical Division: Dr. House.

I.



Una lettera, quindici persone.
Una lettera, quindici destini.
Chi sarà mai T.?
Chi li salverà?
L'unico modo per scoprirlo è leggerlo.


«Qui è sicuro.»
Intorno il freddo abbracciava le quindici persone in quella stanza.
«Ne sei certo Dottore?»
«Si.» Intervenne Sherlock «Ci sono le inferriate alle finestre e i muri sono spessi quindici
centimetri.»
«Dove siamo?»
Intervenne ancora Sherlock «A giudicare dalle dimensioni in un bunker della Seconda guerra
mondiale.»
«La puoi smettere? É snervante!» Intervenne Amy.
«No, è snervante che tu sia quella più tranquilla.»
«Sei solo patetico, non vuol dire che solo perché ho gli zigomi abbassati sia tranquilla.» Amy calcò
queste ultime parole con una tale forza da paragonare quei pochi suoni ad un ringhio.
«Oh ma che teneri. Sentite piccioncini, sono appena stato catapultato nell'epoca in cui tutto fa
BOOM e non ho voglia di subirmi le chiacchiere di zia Beth con zio Carl per decidere chi deve
vincere la nomina di Miss Chiacchiera.» Questa era la voce inconfondibile di Cox.
«Ora basta.» Si imputò Dean «Siamo qui per un motivo serio, da quanto ho capito, dovremmo
cedere la parola a chi ci ha costretti a venire.»
«Grazie.» Riprese il Dottore «Ce l'avete tutti?»
Gli ospiti annuirono.



°°°



«Noioso.»
I raggi del sole sbattevano sulla testa del signore grassottello seduto sulla sedia in mezzo alla
stanza: il suo cane, Charlie, si era perso. Era un chihuahua bianco con un piccolo collare cobalto
costernato di diamanti, si era perso da tre giorni, l'unica sfumatura interessante era come un signore
così potesse possedere un cane del genere. Noioso. Al suono di quella parola che ormai si
ripeteva sempre più spesso, il signore si alzò e se ne andò.
«Non puoi continuare così, se stai ancora senza un caso finirà come l'ultima volta. ''Il tuo cervello è
un motore'' ricordi?»
Sherlock fece una pausa, non sapeva quale fosse la cosa più intelligente: rispondere o cercare di non
impazzire. Per tanto tempo aveva cercato di non ricadere nel 'metodo Watson', quello di cui tutti
gli esseri umani sono dotati. Ma ora si trovava in confusione. L'elefante rosa! L'elefante rosa era
la soluzione. Si ricordava che pochi giorni prima aveva incontrato un uomo sulla panchina di nome
James, o forse Arthur. Il signore l'aveva immediatamente riconosciuto per via del blog che ormai
rendeva lui, il più famoso detective di tutti i tempi. Gli aveva parlato di un elefante rosa, gli aveva
detto che questo, secondo la sua modesta opinione, era il segreto che lo rendeva il più grande
detective dell'intero Universo conosciuto. L'elefante rosa simboleggiava il modo assolutamente
oggettivo con cui Sherlock analizzava ogni minima cosa senza farsi influenzare dalle emozioni o
dagli stereotipi. Quando vediamo, sentiamo, odoriamo o gustiamo qualcosa il nostro cervello è
predisposto per accettare ogni cosa come vera, poi accetterà quella falsa più avanti. L'elefante
rosa non esiste, eppure ve lo siete immaginati nel momento in cui l'avete letto. L'elefante rosa
è lo sforzo che Holmes mette nei suoi ragionamenti, quel passo in più da vero a falso.
«Sherlock...» John lo riportò alla realtà «Prima che tu me lo chieda, sul blog non c'è neanche una
minima richiesta interessante.»
«Sul giornale?»
«Niente anche lì.»
«Le lettere?»
«Non ho controllato.»
«Beh.. allora fallo.»
Sherlock camminava per la stanza in cerca delle sue sigarette in modo convulso ma cercando
sempre di non farsi vedere da Watson che di certo lo avrebbe subito bloccato. Watson era il suo
pallino fisso per la guerra contro il fumo. Se la nicotina creava dipendenza, Sherlock ne era
dipendente.
«C'è qualcosa di interessante.»
Holmes non badò molto a quelle parole inizialmente: l'interessante di Watson equivaleva a un
gatto perso, ma lui aveva bisognodi nuovi casi, ne aveva veramente bisogno.
«Cosa dice?»
«Sherlock.. è meglio se la leggi tu.»
Holmes diventò tutt'appunto simile ad un pesce a palla, gli occhi gli spuntavano proprio come nei
cartoni: un misto di eccitazione e sorpresa. Mai aveva sentito quella frase, mai, fino ad ora c'era
stato qualcosa di così tanto serio da pronunciare quelle poche e allarmanti parole.



Ciao Holmes,
il tuo segreto più oscuro sei, haley.
T.

Nella mente di Holmes si erano create immagini, suoni, odori e infine quelle poche lettere.

Il Tuo Segreto POscuro Sei, Haley.


Era così scontato e allo stesso tempo pauroso.
Watson era spaventato, non aveva capito, ma vedeva il suo amico che piano piano sbiancava sempre
di più.
Il suo passato era qui, qualcuno sapeva.
Ma la domanda era chi? Who?
«Hai bisogno di un dottore?»
«Si.» La risposta non proveniva né da Holmes né da Watson, ma da un bizzarro uomo con un
cravattino.
«Salve! Sono il Dottore.»


♦ ♦ ♦ ♦

Note dell'Autore.
Buonasera!
Mi chiamo Ponds aka Sara. In questa Crossover vi presento dei personaggi di serie TV nuovi riuniti contro una minaccia comune che si fa chiamare T. . T. manda una lettera a ogni persona, ci sarà chi n'è terrorizzato e chi n'è incuriosito. Nei primi capitoli ci saranno le presentazioni di ogni personaggio con relativa lettera. Questo è il capitolo che riguarda Holmes e Watson. Dopo i capitoli di presentazioni ci sarà un capitolo che coinvolgerà tutti nel T.A.R.D.I.S. e poi il capitolo finale. L'idea dell'elefante rosa non è un'idea mia, ma presa da Master-Mind di Maria Konnikova e riproposta per voi. Spero vi piaccia. Ponds. ♥

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Capitolo 2
*** Un cravattino in due. ***


Avvertimenti.
♛ Tipo di FanFiction:
♕ Crossover.
♕ OC.
♕ AU.
♕ Generale.
♛ Altre diciture:
♕ Angst.
♕ Whump.
♕ TWT.
♕ H/C.

♛ Lunghezza: One shot.
♛ Rating: Giallo.

Personaggi.
♕ Doctor Who: Eleventh Doctor – Amelia Pond;
♕ Sherlock (BBC): Sherlock Holmes – John Watson;
♕ Supernatural: Dean e Sam Winchester;
♕ Scrubs: Cox, J.D., Elliot, Inserviente, Carla e Turk;
♕ TBBT: Sheldon;
♕ Buffy l'Ammazzavapiri: Buffy;
♕ Dr. House Medical Division: Dr. House.

I.



Una lettera, quindici persone.
Una lettera, quindici destini.
Chi sarà mai T.?
Chi li salverà?
L'unico modo per scoprirlo è leggerlo.



Il vento soffiava piano accompagnato dall'afa d'estate. Tutti i finestrini della macchine erano
abbassati e i condizionatori messi al massimo. Il rumore che quest'ultimi producevano era
insopportabile e interminabile, ti appesantiva il petto e facevano suonare il campanello
d'allarme nella tua testa come se da un momento all'altro dovesse scoppiare. Il gas prodotto
dalle macchine era incessante, ma non tanto quanto la coppia in centro che litigava perché lui
aveva tradito lei. Insomma, quella piccola cittadina ti dava modo di pensare a tutto fuorc
hé all'afa mattutina.
Ma i due fratelli che riposavano nell'hotel a basso prezzo sapevano che prima o poi sarebbe
arrivato qualcosa di interessante, e qualcosa di interessante arrivò.
Quella mattina Sam uscì presto per comprare il latte che Dean consumava in quantità
industriali, in giro non c'era orma di persona, tutti erano nei bar e ci doveva essere una partita
perché ogni dieci minuti sentivi dei cori di grida che si innalzavano.
Ovviamente ogni volta che qualcuno gridava il campanello d'allarme di Sam, non quello per
l'esplosione dei condizionatori ma quello per il pericolo, si faceva vivo e l'eroe sobbalzava.
Saltello qua, saltello là e il latte cadde e si rovesciò macchiandolo come bianco sangue sui
pantaloni usati e stra usati. Sam alzò le mani al cielo e si preparò per vedere il fratello in
crisi d'astinenza da latte, ancora più nervoso del solito.
A guardarlo bene quel vecchio hotel sembrava ogni giorno peggio, sembrava che ogni giorno
perdesse qualcosa in più, sembrava sgretolarsi in quel piccolo appezzamento. Ad accoglierlo al
bancone c'era un uomo sulla cinquantina, grassottello, barba incolta e baffi alla Mercury.
Indossava una canotta che un tempo doveva essere bianca e dei pantaloni sporchi di ogni
sorta di salsa per panini al mondo. Certo, un'artista avrebbe potuto valutarli come opera d'arte
moderna. E chissà magari avrebbe guadagnato abbastanza da permettersi una stella per quell'hotel.
«Ehi ragazzino.» La sua voce risuonava al di sopra del ronzio delle mosche. «È arrivata una
lettera per tuo fratello.» Mise una mano sotto il bancone e tirò fuori una busta, l'oggetto più
pulito in quella stanza. «Attento a non sporcarmi in giro.» Disse come ultima cosa. Sam si
guardò, il latte stava penetrando nelle assi di legno.
Salì gli scalini fino al terzo piano cercando di non prendersi una storta. In quell'hotel, ad ogni
piano, si poteva incontrare ogni sorta di mal cosa: puttane, drogati e ladri.
«Mi hai preso il latte?» Dean era seduto sopra una poltrona che dava alle spalle alla porta.
Sam esitò un po' a rispondere, cercò fino in fondo la risposta più conveniente da dare e infine
decise di cambiare discorso «Ti è arrivata una lettera.»
«Fammi vedere.» Dalla poltrona sporse una mano, Sam gli mise la busta nelle mani e subito il
fratello, come un predatore su una preda, si avventò e fece uscire il piccolo foglio di carta.
La lesse molto lentamente. La lesse per una e due volte. La lesse perfino per tre.
Sam si iniziava a preoccupare «Dean che c'è scritto?»
«Forse è meglio che tu ti segga.»
«Dai Dean, non scherzare.» Dean lo faceva spesso, ma ora Sam aveva intuito dallo sguardo
del fratello che qualcosa non andava, quindi si sedette di fronte al fratello.
«Tienila.»

So com' è morta vostra madre.
So com' è morta Jessica.
Trovatemi e non morirà più nessuno.
Se non mi troverete morirà anche vostro padre.
T.

«Può essere anche falso.»
«Nessuno sapeva di Jessica e mamma, Sam. Dobbiamo trovarlo. Chiunque sia, dovunque sia.»
Poi sentirono uno strano rumore.
Dean prese un'arma da sotto la poltrona, Sam da sotto il tavolino.
«Vi serve una mano?» La voce non era quella di nessuno dei due fratelli, l'uomo uscì dalla cabina
blu che aveva provocato il rumore. Aveva un sorriso enorme che poi svanì.
L'uomo col cravattino alzo entrambi le mani «Calma! Calma! Sono qui per aiutarvi.»
L'uomo col cravattino fece per mettersi una mano in tasca, ma vide che i due caricavano le armi
«Calmi! Devo mostrarvi una cosa.».
«Molto lentamente. Tirala fuori, molto lentamente.» Ordinò Dean.
Così fece il Dottore, aprì la lettera e gliela mostro.
«Abbiamo un nemico comune, si fa chiamare T. . Lui sa come ricattarvi e io ho le armi per
distruggerlo.»


♦ ♦ ♦ ♦

Note dell'Autore.
Buonasera!
Mi chiamo Ponds aka Sara. In questa Crossover vi presento dei personaggi di serie TV nuovi riuniti contro una minaccia comune che si fa chiamare T. . T. manda una lettera a ogni persona, ci sarà chi n'è terrorizzato e chi n'è incuriosito. Nei primi capitoli ci saranno le presentazioni di ogni personaggio con relativa lettera. Questo è il capitolo che riguarda i fratelli Dean e Sam Winchester. Dopo i capitoli di presentazioni ci sarà un capitolo che coinvolgerà tutti nel T.A.R.D.I.S. e poi il capitolo finale. Dovete tenere conto che io ho visto solo le prime due puntate della serie, quindi dovete pensare ai fratelli come fermi nel tempo lì, senza Castiel. Spero vi piaccia. Ponds. ♥

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Capitolo 3
*** Forget the sun. ***


Avvertimenti.
♛ Tipo di FanFiction:
♕ Crossover.
♕ OC.
♕ AU.
♕ Generale.
♛ Altre diciture:
♕ Angst.
♕ Whump.
♕ TWT.
♕ H/C.

♛ Lunghezza: One shot.
♛ Rating: Giallo.

Personaggi.
♕ Doctor Who: Eleventh Doctor – Amelia Pond;
♕ Sherlock (BBC): Sherlock Holmes – John Watson;
♕ Supernatural: Dean e Sam Winchester;
♕ Scrubs: Cox, J.D., Elliot, Inserviente, Carla e Turk;
♕ TBBT: Sheldon;
♕ Buffy l'Ammazzavapiri: Buffy;
♕ Dr. House Medical Division: Dr. House.

III.



Una lettera, quindici persone.
Una lettera, quindici destini.
Chi sarà mai T.?
Chi li salverà?
L'unico modo per scoprirlo è leggerlo.


Run rabbit run
Dig that hole, forget the sun


Era una notte buia come le altre, il cielo era ricoperto da nuvole e per fortuna non pioveva. In tutte
le case le famiglie stavano al buio per via del black out che si era verificato, erano tutte riunite nella
sala ad ascoltare il forte vento che trasportava le foglie da una parte all'altra. Il vento piano piano
aumentava trasportando le pagine dei giornali sulle vetrate dei negozi, uno a uno li ricoprivano tutti.
Il sindaco della città era seduto sulla sua bella poltrona verde con tre capi autorevoli di fronte che
indossavano tre diverse uniformi, indeciso se dare l'allarme generale per rischio uragano.
Ma in una piccola casa vi era una piccola ragazza dai capelli biondi, molto più forte di quanto
potesse sembrare che aveva dedicato la sua intera vita allo studio e al combattimento. Il suo nome
era Buffy. Lei, a differenza di tutta la popolazione di Sunnydale, se ne stava tranquilla a decidere se
era più conveniente portarsi dietro dei paletti o una balestra. Per Buffy infatti, notte era sinonimo di
vampiri e buio di caccia. Giorno dopo giorno la bella cacciatrice passava il giorno a scuola e la notte fuori.
Certo, per 'fuori' non si intendeva a spassarsela con qualcuno, ma piuttosto per lottare (e avere la meglio)
con qualcuno.
Il posto ideale per cacciare vampiri era il cimitero, ma con quel vento i vampiri si sarebbero
spaventati all'idea di finire con un ramo di un albero nel cuore, quindi, secondo il pensiero di Buffy,
avrebbero scelto una meta come i vicoli bui con dei ripari. Era del tutto logico: pioveva e chi è sotto
la pioggia cerca il più vicino riparo. Quindi eccola lì, in quel vicolo buio, che si girava solo peril
rumore di un coperchione mosso dal vento.
All'improvviso ecco un rumore strano, che si ripeteva e si ripeteva. Ma la Cacciatrice non riusciva a
capire da dove proveniva, quindi cercava di girarsi in tutte le direzioni con la massima cautela e la
pronta guardia.
Sinistra, destra. Nulla.
Ancora: sinistra, destra. Nulla.
Si guardò indietro a lungo finché non capì che quel rumore proveniva dall'alto, ma appena il
tempo di alzare il viso che della carta gli finì in faccia, la prese pronta a buttarla, ma su quella lettera c'era
scritto il suo nome a lettere eleganti. Quindi la mise sotto il cappotto decisa a tornare a casa, ormai
di vampiri non c'era più traccia.
Una volta a casa in tutta fretta l'aprì e ne sussurrò piano le parole saltando dei pezzi e sostituendoli
solo con mugugni.

Ti sei chiesta perché in giro non ci siano più vampiri?
Trovami e scoprilo.
T.

Richiuse la lettera fece una smorfia, il male era ancora a Sunnydale.
Poi ancora quel rumore, ma questa volta davanti a lei. Piano piano si stava avvicinando e si iniziava
a formare anche un'immagine che andava e veniva. Prese una balestra e la punto contro quella
cabina blu. Ne uscì un uomo che con un sorriso enorme disse:
«Yowzah! Sono il Dottore e tu sei.. armata.» Fece una pausa per poi riprendere a parlare «Ti posso
assicurare che non sono armato, ho solo un cacciavite e sono qui per aiutarti.»
«Posa quel cacciavite.» Disse subito lei che di armi strane ne aveva viste
«Ma è del tutto innocuo.» Ribatté lui.
«Come faccio a sapere che sei qui per aiutarmi e non per uccidermi?»
«Beh, so che ti chiami Buffy e che quella lettera lì giù è firmato da un certo 'T.' e io so chi è.»


♦ ♦ ♦ ♦

Note dell'Autore.
Buonasera!
Mi chiamo Ponds aka Sara. In questa Crossover vi presento dei personaggi di serie TV nuovi riuniti contro una minaccia comune che si fa chiamare T. . T. manda una lettera a ogni persona, ci sarà chi n'è terrorizzato e chi n'è incuriosito. Nei primi capitoli ci saranno le presentazioni di ogni personaggio con relativa lettera. Questo è il capitolo che riguarda Baffy, l'Ammazzavampiri. In molti nei commenti mi avete detto che non conoscete questo telefilm quindi vi spiego in poche righe chi è Buffy e com'è il telefilm. Buffy è una ragazza che da adolescente viene reclutata e addestrata per ammazzare i vampiri, infatti lei è la prescelta, quella che scaccerà il male dal Mondo. Nel telefilm sono presenti anche demoni e angeli e altre forme soprannaturali. Dopo i capitoli di presentazioni ci sarà un capitolo che coinvolgerà tutti nel T.A.R.D.I.S. e poi il capitolo finale. Mi scuso per eventuali errori di battitura. Le prime due righe a destra in corsivo sono prese da 'Brathe' canzone dei Pink Floyd. EFP mi da il consiglio di dirvi di recensire, per favore. * fa occhi dolci * Voglio crescere e imparare. Spero vi piaccia.
Ponds. ♥

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Capitolo 4
*** Sasso, forbici, carta, Doctor, Spock. ***


Avvertimenti.
♛ Tipo di FanFiction:
♕ Crossover.
♕ OC.
♕ AU.
♕ Generale.
♛ Altre diciture:
♕ Angst.
♕ Whump.
♕ TWT.
♕ H/C.

♛ Lunghezza: One shot.
♛ Rating: Giallo.

Personaggi.
♕ Doctor Who: Eleventh Doctor – Amelia Pond;
♕ Sherlock (BBC): Sherlock Holmes – John Watson;
♕ Supernatural: Dean e Sam Winchester;
♕ Scrubs: Cox, J.D., Elliot, Inserviente, Carla e Turk;
♕ TBBT: Sheldon;
♕ Buffy l'Ammazzavapiri: Buffy;
♕ Dr. House Medical Division: Dr. House.

IV.



Una lettera, quindici persone.
Una lettera, quindici destini.
Chi sarà mai T.?
Chi li salverà?
L'unico modo per scoprirlo è leggerlo.


♦ ♦ ♦ ♦

Raj, Howard, Penny, Sheldon e Leonard erano tutti nella sala a decidere sul da farsi della serata. Raj
come al solito si era ammutolito per via di Penny che si era vestita in modo provocante per Leonard
che intanto credeva di passare una bellissima serata con cena e poi bowling.
«Ditemi per quale ragione il bowling non sarebbe una buona idea.» ribatté per l'ennesima volta
Leonard.
«Per prima cosa non ci sono le donne.» iniziò a dire Howard «Per seconda cosa,» fece una pausa
«non ci sono le donne.» fece una seconda pausa «Per ultima cosa,» l'ultima pausa
«non ci sono donne.» dissero tutti in coro.
«No!» strillò Howard che intanto era andato a prendere da bere «Stavo per dire che le scarpe da
bowling non mi donano.»
Il silenzio nella stanza si fece sempre più spaventoso, tutti, anche Penny, erano intenti a pensare a
come trascorrere la serata. Il ticchettio dell'orologio si sentiva sempre di più insinuandosi piano
piano in tutte le loro teste facendo salire il nervosismo.
«Ok, ok! Il bowling va bene!» sbottò infine Howard prendendo insieme alla bibita anche un
recipiente dove mettere degli stuzzichini.
«Quello è il recipiente per la mia urina.» chiarì Sheldon che era seduto sulla sua poltrona.
Tutti quanti si guardarono perplessi finché Leonard trovò il coraggio per chiedere in che modo quel
contenitore, che a tutti fino a pochi istanti prima era sembrata una ciotola come tutte le altre, potesse
invece contenere la sua urina.
«E' una storia lunga che voi umani non potrete mai comprendere. Spock lo sa.»
«Beh, allora, andiamo?»
«Io resto qua, non mi va di guardare voi perdere. Perché voi perderete, tanto quanto è vero che il
bowling nato nel IV secolo avanti Cristo in Egitto ed è basato su regole matematiche precise, quindi
voi sareste spacciati.»
Ancora una volta lo sguardo dei ragazzi nella sala si dipingeva di dubbio e perplessità «Ma se
l'ultima volta che ti ci abbiamo portato la tua palla è finita per ben due volte nell'altra corsia.
Sappiamo tutti che non sei bravo, Sheldon. Arrenditi all'evidenza.»
«Non è che non sono bravo a bowling, è che per una serie di motivi correlati io non verrò.»
All'unisono il gruppo si alzò lasciando Sheldon nell'angolo della sua bella poltrona calda «Come
vuoi.»
La porta si chiuse.
Nello stesso istante il computer squittì: una nuova mail era arrivata. Sheldon si precipitò pensando
fosse l'Istituto della Tecnica e della Scienza per invitarlo ufficialmente al Congresso sui Nuovi
Neutroni.

Sogno segreto di Sheldon Cooper: clonarsi.
Formula per la clonazione:

Quello che seguiva era criptato ma Sheldon riuscì piano piano a decriptarlo e neanche lui riusciva a
crederci, tutto quello a cui aveva lavorato in segreto era lì, tutto quello che aveva custodito con cura.
Tutto. Sheldon prese il mouse e andò a fine pagina, la lettera continuava.

Trovami.
T.

Uscì dalla porta, non era più sicuro lì. Si portò dietro la spada laser di Leonard, non si sa mai,
pensò. Nel corridoio sentì degli strani rumori provenire dall'appartamento di Penny, ma Penny non
c'era, Penny era via, Penny era al bowling. Ma Leonard non esitò:
«Penny, Penny, Penny.» bussò.
«Penny, Penny, Penny.» bussò di nuovo.
Si preparò con la spada laser.
«Penny, Penny, Pen..» la porta si aprì.
L'uomo si appoggiò con una mano alla porta.
«Anche io ho una di quelle, me l'ha regalata.. oh, non è importante. Sheldon Cooper?»
«E tu chi sei?» disse indietreggiando Cooper.
«Io sono il Dottore e tu sei in pericolo.»


Note dell'Autore.
Buonasera!
Mi chiamo Ponds aka Sara. In questa Crossover vi presento dei personaggi di serie TV nuovi riuniti contro una minaccia comune che si fa chiamare T. . T. manda una lettera a ogni persona, ci sarà chi n'è terrorizzato e
chi n'è incuriosito. Nei primi capitoli ci saranno le presentazioni di ogni personaggio con relativa lettera. Questo è il capitolo che riguarda la serie TBBT e Sheldon Cooper. Dopo i capitoli di presentazioni ci sarà un capitolo che coinvolgerà tutti nel T.A.R.D.I.S. e poi
il capitolo finale. Spero vi piaccia. Ponds. ♥

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