Super Generation

di Angel_15
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dance With Me ***
Capitolo 2: *** You're For Ever Mine ***
Capitolo 3: *** Because I Love You ***



Capitolo 1
*** Dance With Me ***


Dance With Me

 
 

Un rumore improvviso fece sussultare la ragazza nella sala prove della SM. Segno che qualcuno in un altra stanza aveva sbattuto la porta.

Forse non era proprio l'ora adatta per mettersi a provare, ma a Hyoyeon non importava. Ballare era il suo sfogo, e sfogarsi era proprio ciò di cui aveva bisogno in quel momento.

Aveva messo su un CD pieno di loro canzoni e da circa un'ora stava ballando senza sosta.

Stava giusto muovendo gli ultimi passi di "I Got A Boy" quando sentì, dietro di se, la porta aprirsi.

Si girò di scattò e vide proprio l'ultima persona che avrebbe voluto vedere in quel momento.

< Ecco dov'eri >

Non lo degno di uno sguardo e si diresse allo stereo per scegliere la canzone successiva.

< Hyo, tutto bene? >

< Mai stata meglio > Rispose acida.

< Perché sei andata via così presto dalla festa? >

< Non mi sentivo bene > Mentì.

< E allora perché te ne stai qui a ballare? > Chiese poggiandosi al muro con le braccia incrociate.

< Non sono affari tuoi > Gli rispose girandosi di scattò.

< Ehi ma si può sapere che ti prende? >

< Niente, e poi a te che importa? >

< Come, che mi importa? Lo sai che a te ci tengo >

< Dal tuo comportamento di stasera non sembrava >

< Perché? Che ho fatto? >

< Oh, assolutamente niente. Ora però puoi uscire? Mi stavo allenando, tu torna pure dalla tua SeolRi. Vedo che stasera avete fatto parecchio amicizia... > Si avvicinò al ragazzo e tentò con scarsi risultati di spingerlo fuori dalla porta.

< Aspetta, aspetta, aspetta... Il problema è SeolRi? >

< No, assolutamente. Io non ne ho di problemi, tornatene da lei a ballare tutti i lenti che volete >

Il ragazzo scoppiò in una fragorosa risata e si girò puntando un dito contro Hyoyeon.

< Tu sei gelosa! >

< Assolutamente no > Tentò nuovamente di mentire ma l'improvviso cambiamento di colore sulla sua pelle non l'aiutò.

< Si invece. Ahahah, sei gelosa perché ho ballato con SeolRi alla festa ahahah >

< Insomma, ti ho detto che non sono gelosa. E poi la smetti di ridere! Mi dai sui nervi... >

< Ahaha Ok, ok la smetto. Comunque sappi che me l'ha chiesto lei >

< Si si, l'ho visto. " Hyukki Oppa, dai balliamo questa canzone. Ti prego, ti prego ! " > Disse cercando di imitare l'atteggiamento della ragazzina che quella sera si era appiccicata al suo ragazzo per tutto il tempo.

< Appunto, allora perché ce l'hai con me? >

< Tu non ti sei fatto scrupoli ad accettare, eh? >

< Dai, era solo un amica di Donghae. Ha detto che era una mia grande fan e l'ho voluta accontentare >

< Proprio durante il lento dovevi accontentarla? > Chiese incrociando le braccia e guardandolo furiosa.

< Hai ragione tesoro, scusami > Disse cercando di abbracciarla.

< "Tesoro scusami" Un cavolo! > Esclamò allontanandosi < Mi hai lasciata lì come una cretina. Mentre tutti ballavano a coppie io ero l'unica da sola >

< Hai ragione, sono stato uno stronzo. Mi dispiace >

< E' un po' tardi per le scuse caro mio, torna pure dalla tua cara fan > 

Si posizionò al centro della sala per riprendere ciò che stava facendo. Afferrò il telecomandino dello stereo e stava per premere "Play" quando due mani calde si posarono sulle sue spalle.

< Guarda che per me quel ballo non ha significato niente > Le soffiò nell'orecchio.

Dio, quanto lo odiava quando cercava di scioglierla. 

< Non ci pensare neanche >

< A cosa? > Chiese facendo una finta faccia confusa. Sapeva esattamente a cosa Hyoyeon si riferiva.

< Non pensare di venire da me e dire due parole carine per farti perdonare >

< Non avevo intenzione di fare niente del genere > Disse con una finta voce offesa.

< Si, si. certo >

< Non ti fidi di me? >

Si girò per lanciargli un occhiataccia e Eunhyuk ne approfittò per afferrarla per le spalle e stringerla a se.

< Mi dispiace davvero tanto tanto amore >

Lo stava facendo di nuovo. Stava cercando di usare il suo carisma su Hyoyeon. Lo faceva ogni volta che doveva farsi perdonare qualcosa, e ci riusciva sempre. Ma stavolta lei non voleva dargliela vinta così facilmente.

Eunhyuk tentò di avvicinare le sue labbra a quelle della compagna.

No! Doveva resistere. Spostò lo sguardo da quelle labbra carnose che riuscivano sempre a tentarla e si liberò dalla sua presa. 

< Ti ho detto che non devi provarci >

< Ma che devo fare per farmi perdonare? >

< Te l'ho detto. Vatti a ballare un altro lento con SeolRi >

Cercò nuovamente di premere "Play" ma, non appena puntò la mano allo stereo, Eunhyuk gliela afferrò e la abbassò.

Hyoyeon guardò interrogativa il ragazzo che si avviò allo stereo. Fece scorrere le dita tra una serie di CD posti lì accanto e infine ne scelse uno. 

Lo fece partire e una melodia, che entrambi conoscevano, invase la stanza.

Era "Last Gift", la canzone preferita di Hyoyeon.

Hyukjae alzò lo sguardo verso la compagna e le rivolse uno dei suoi migliori sorrisi. Hyoyeon si sciolse interiormente ma cercò di non darlo a vedere.

Si avvicinò lentamente alla ragazza e quando le fu davanti, si inginocchiò porgendole una mano.

< Kim Hyoyeon... Mi concedi questo ballo? >

"Maledetto bastardo" Pensò lei. Come cavolo poteva resistergli in una condizione del genere?

Doveva essere arrabbiata con lui. Aveva già in progetto di restare col muso per almeno una settimana per farlo sentire in colpa.

Eunhyuk stava giocando sporco. Conosceva le sue debolezze e aveva colpito in pieno.

Hyoyeon alzò tremolante la mano, ancora indecisa se cadere in tentazione o resistere.

Non ebbe più alcun dubbio quando il ragazzo si alzò e con una mano afferrò la sua, e con l'altra le cinse i fianchi. Era ufficiale, ormai non poteva più resistergli.

Poggiò anche lei la mano sulla sua spalla e si lasciarono cullare dalla musica.

Hyoyeon adorava quella canzone. E ballarla con lui era una delle cose più belle che potesse esistere.

I loro occhi si incrociarono e all'improvviso lei non sentì più niente. La musica, le voci degli SHINee, la rabbia, la stanchezza dovuta ad un ora di estenuante allenamento. Nulla.

Sentivo solo il respiro di Eunhyuk sul suo collo che la accarezzava, sentiva il battito del suo cuore accellerare.

L'effetto che gli procurava la presenza di quel ragazzo era uno dei più grandi misteri della sua vita.

Volteggiarono leggiadri per il resto della canzone. 

Eunhyuk voleva farle capire che quel lento con SeolRi era stato davvero insignificante per lui.

Non le importava ballare con altre ragazze, solo ballare con Hyoyeon lo riempiva di gioia e lo emozionava.

E lei riuscì a capirlo, senza bisogno di parole. riuscì a capirlo dal suo sguardo, da come lui la stringeva a se. Come se non volesse farla scappare. Come se volesse farle capire che lei era sua e lui era suo. Che ormai, dopo solo tre mesi di fidanzamento, già si appartenevano.

Sul finale della canzone Eunhyuk fece volteggiare Hyoyeon, per poi portare nuovamente i loro visi a una vicinanza tale che il cuore della ragazza sentì di non potercela più fare.

Accompagnate dalle ultime note di "Last Gift" si lasciarono finalmente andare ad un bacio pieno di amore e dolcezza.

10 anni di conoscenza, 3 mesi di fidanzamento. Non erano bastati a Hyoyeon per abituarsi al sapore inebriante della sua bocca, al soave profumo della sua pelle, alla morbidezza dei suoi capelli in cui affondò la mano accarezzandoli.

Alle emozioni che solo lui sapeva provocarle. Lui e nessun altro.

E pensare che voleva essere arrabbiata con lui.

Sentì la lingua di Eunhyuk insinuarsi nella sua bocca e, con un enorme sforzo di volontà, si staccò.

Ok forse era sulla buona strada per perdonarlo. Ma doveva ancora avere la sua vendetta.

Eunhyuk la guardò deluso per quell'improvvisa interruzzione.

< Scusa amore > si discolpò < Adesso ho da fare... Ho promesso un lento a Minho... Continuiamo dopo ok? > Si alzò sulle punte dei piedi per stampargli un bacio in fronte  e uscì dalla stanza. 

Doveva pur prendersela una piccola vendetta.

" Quella ragazza mi farà andare fuori di testa " Pensò Hyukjae sorridendo, vedendo allontanare la ragazza che amava.

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Capitolo 2
*** You're For Ever Mine ***


You're For Ever Mine 


Per quanto tempo i sentimenti possono restare rinchiusi nel cuore? Per sempre? Un giorno, una settimana, un mese, un anno... Per quanto?
Se questi sentimenti pulsano talmente forte da non riuscire a frenarli, se non riescono più a starsene rinchiusi e incatenati dentro al cuore... Cosa fare?
Taeyeon non conosceva la risposta, nonostante questi interrogativi la tormentassero da un tempo che non sapeva neanche quantificare. Sapeva solo che erano iniziati nell'esatto momento in cui si era accorta di provare qualcosa per Jungsoo. Qualcosa che andava oltre l'amicizia.
In principio non sapeva neanche che nome avesse quel "Qualcosa". Ma era certa che, se fosse stata solo amicizia, non avrebbe pensato a lui quasi sempre: Quando era felice, triste, arrabbiata, calma...
Non sarebbe arrossita ogni volta che lui le faceva un complimento.
Non avrebbe sentito il cuore scoppiargli nel petto, quando lui la guardava.
Non avrebbe sentito sulla pelle la scia bollente lasciata dalle dita del ragazzo, quando, anche per puro caso, lui la sfiorava.
No, queste reazioni non potevano essere scatenate da un sentimento come l'amicizia. Era qualcosa di più forte.
Un sentimento che ti spinge a volere solo il bene di una persona. A volerla vedere sempre sorridere, perché è il suo sorriso che ti spinge ad andare avanti.
Ed è proprio questo che, con il tempo, ha convinto Taeyeon che questi sentimenti indescrivibili, dovevano restarsene chiusi, sepolti e incatenati nel suo cuore.
Superati i dubbi iniziali su cosa realmente provava per Jungsoo, iniziò a capire che il suo amore sarebbe rimasto a senso unico. Non avrebbe mai potuto rivelarlo al ragazzo e non avrebbe mai potuto sapere se lui ricambiava.
Perché Taeyeon e Jungsoo non erano due ragazzi normali. Non avevano il diritto di condividere insieme dei sentimenti. Come due adolescenti alle prese con lo sviluppo del loro amore, che crescerà piano piano insieme a loro. Non sanno se durerà o se crollerà... Ma possono provarci e vedere cosa succede.
Ma loro non erano due adolescenti. Non erano neanche due comuni ragazzi di trenta e ventiquattro anni. Erano Taeyeon e Leeteuk, i leader dei due gruppi più famosi della corea del sud. 
Se anche la ragazza avesse trovato il coraggio di dichiararsi, se anche Jungsoo avesse ricambiato... Il loro amore non sarebbe mai potuto esistere.
Certo, Taeyeon aveva un fascio di speranza. La sua amica Hyoyeon e il suo amico Hyukjae, ad esempio. Che riuscivano, seppur con qualche difficoltà, a condividere il loro amore all'oscuro degli scoop.
La differenza però, era che Hyoyeon e Hyukjae si amavano. E Taeyeon non aveva la certezza che Jungsoo la amasse. E come avrebbe mai potuto averla?
C'era una sola soluzione, una soluzione che alla leader metteva i brividi anche solo a pensarla. Dichiararsi.
Ma questa non poteva che scatenare altre possibili, disastrose conseguenze. Se anche il ragazzo avesse ricambiato i suoi sentimenti, avrebbero potuto intrattenere lo stesso tipo di relazione scelta da Hyoyeon e Hyukjae. Ma se Jungsoo non avesse ricambiato? Cosa ne sarebbe stato del loro rapporto?
Infondo, la vicinanza provocata dal loro legame di amicizia, a Taeyeon non dispiaceva affatto. Se avesse dichiarato i suoi sentimenti ad un ragazzo che non ricambiava, avrebbe bruciato anche quella vicinanza che li legava. E non si sentiva pronta a rinunciarci.
Per cui, col tempo, aveva optato per un altra opzione. Dimenticare.
Cercare di dimenticare, e fare finta che quei sentimenti potentissimi, non le squarciassero l'anima ogni giorno.
Parzialmente ci era riuscita: Aveva imparato a gestire le reazioni scatenate dal contatto con il ragazzo, ma non aveva mai nascosto a se stessa quanto queste le facessero piacere.
Così andava avanti... Sorrideva ai programmi televisivi, si scatenava sul palco, era allegra con le sue amiche. E ogni volta che lui la guardava o le dedicava delle attenzioni in più, Taeyeon fingeva che non le importasse. Ma dentro, le emozioni le si accavallavano una sopra l'altra fino a rendere impossibile alla ragazza capire quale realmente provava in quei momenti.
Ma i sentimenti repressi passavano in secondo piano, data la gioia immensa che provava vedendolo. Cosi, come tante altre mattine, andò alla sede dell'SM Entertaiment, per iniziare una nuova serie di impegni, con la speranza di poterlo incrociare prima della fine della giornata.
Le sue colleghe non erano ancora arrivate. Quelle solite ritardatarie. Così decise di recuperare un po' di relax. Si accasciò sul divanetto nell'atrio, sospirando e chiudendo gli occhi. Sentiva che di lì a poco si sarebbe addormentata, il set fotografico del giorno prima l'aveva distrutta. Doveva distrarre la mente, pensare a qualcosa che non fosse il suo dolce e comodo lettino.
Sentì i passi di qualcuno che entrava nella sede, qualche membro dello staff, di sicuro. Non valeva la pena scomodarsi ad aprire gli occhi. 
Anche se, in verità, per un attimo aveva sperato che fosse lui.
Tristemente consapevole che lui la mattina non veniva quasi mai. Generalmente il suo gruppo si riuniva nel pomeriggio per le prove. Esclusi eventi speciali che, non le risultava,ce ne fossero di imminenti.
Per la prima volta in vita sua, ringraziò gli impegni che la avrebbero tenuta occupata tutto il giorno nell'edificio dell'SM. Almeno aveva buone possibilità di incontrarlo nel pomeriggio.
Ogni volta contava i secondi che mancavano al suo arrivo, e passava il tempo fantasticando con la mente su come si fosse vestito quel giorno, con che acconciatura si sarebbe presentato, che profumo avrebbe avuto...
Quel pensiero le mandò un improvvisa ondata di calore sulle guance. Era troppo stanca per controllare le reazioni, in quel momento. Fortunatamente in quell'atrio (pensava) era sola.
Quando si ricordò che aveva ancora gli occhi chiusi, e che quindi non poteva verificare il suo stato di solitudine, fu troppo tardi.
< Yah! Tae, sei tutta rossa >
Spalancò le palpebre, ma non le servì per accertarsene. Avrebbe riconosciuto quella voce angelica tra mille.
Guardò il ragazzo che ridacchiava, in piedi di fronte a lei. Le si mozzò il fiato. Le bastò uno sguardo per ammirare tutta la sua figura.
Indossava un paio di scarpe da ginnastica bianche sopra un jeans lungo e scuro, una maglietta abbinata alle scarpe e un giacchetto di pelle, beige. I capelli erano perfettamente pettinati, come al solito. 
Il cuore iniziò a batterle più forte, ma riuscì a guadagnare abbastanza lucidità da controllare e abbassare il rossore sulle guance.
< Che c'è, ti senti male? Hai la febbre > Chiese Leeteuk continuando a ridacchiare, divertito dall'espressione sorpresa della ragazza.
< N-no sto bene > Rispose, riprendendo man mano un comportamento naturale.
< Ah, menomale. Stavo per prendere un estintore. Perché stavi andando a fuoco come un peperone? >
Ed erano proprio questo tipo di piccole e innocue attenzioni che scatenavano le emozioni di Taeyeon.
Consapevole che per Jungsoo non erano altro che delle innocenti e amichevoli prese in giro, che riservava a tutti i suoi amici. E lei non era altro che una sua amica.
< Bhe... Eh... Avevo caldo tutto qui >
Buttò la prima risposta che le venne in mente. Mantenendo uno sguardo indifferente che, seppur nascondesse alla perfezione le sue reali sensazioni, non corrispondeva al suo solito carattere.
La troppa stanchezza le permetteva comunque di controllare le reazioni, ma non di mantenere il suo solito carattere allegro.
< Tutto bene? > Chiese il ragazzo cambiando espressione. Non poté non notare anche lui, il diverso carattere della ragazza.
< Certo! > Abbozzò un sorriso, prima che Jungsoo potesse insospettirsi troppo < Piuttosto, tu che ci fai qui a quest'ora? Di solito provate nel pomeriggio... >
L'espressione del leader cambiò di nuovo. Sorrise anche lui e scosse la testa.
< La solita smemorata... Abbiamo un concerto domani, ricordi? Te l'ho detto, anche ieri >
Cavolo, è vero, pensò Taeyeon. Continuando ad attribuire la colpa di quella dimenticanza, alla troppa stanchezza.
< Aish... Prima arrossisci di colpo, poi cambi carattere, ti dimentichi le cose... Tu lavori troppo. Se continui così ci rimetterai le penne >
< Come se davvero ti dispiacesse per la mia salute > Ribatté pronta, con un teatrale tono offeso.
Il loro rapporto di amicizia, che ,su per giù, Taeyeon sapeva essere alla pari di qualsiasi altro rapporto che Leeteuk aveva con i suoi amici, era continuamente fatto di battibecchi come questi. Prese in giro amichevoli che, nonostante tutto, alla ragazza non facevano per niente dispiacere.
< Stai scherzando?! > Esclamò sorpreso il leader. Con un espressione che Taeyeon non seppe decifrare < Certo che mi dispiacerebbe per te, sei tra i miei migliori amici >
Amici. Niente di più, niente di meno.
< E chi ha bisogno di amici scontrosi come te? Piuttosto resto sola a vita... >
Tra tutte le finte affermazioni che aveva detto in vita sua, per nascondere la sua facciata, questa le batteva tutte.
< Anzi, forse dovrei proprio cercarmi un altro migliore amico >
< Non scherzare > Ribatté Leeteuk inginocchiandosi di fronte a lei. La distanza che li separava cominciò a diminuire. Ma Taeyeon riuscì ancora a controllarsi. Anche se non comprese le parole del ragazzo.
< Potrai trovarti tutti gli amici che vorrai... Ma tu sarai per sempre mia > 
Le emozioni suscitate da quella semplice frase presero a scatenarsi ad un ritmo talmente forte, che Taeyeon non riuscì neanche più a capire se il cuore battesse all'impazzata o se si fosse bloccato.
Per sempre mia. Per sempre. Mia.
La stava ancora prendendo in giro o stava parlando sul serio?
< Se tu sparissi dalla mia vita, non so come farei >
Il sorriso sincero che Jungsoo sfoderò dopo quell'ultima frase, fece sparire i dubbi della leader.
Il cuore riprese a batterle regolarmente, ma la sua espressione rimase immutabile.
< Yah! Jung-Jungsoo... > Balbettò, non riuscendo a controllare la voce.
Il ragazzo allargò ancora di più il suo sorriso.
< Ahh... Sei proprio stanca... Ora balbetti pure. Meglio che ti lascio riposare >
Le parole Ti lascio riscossero Taeyeon, che riprese il controllo di se stessa e delle sue emozioni.
< S... Si infatti, stavo riposando così bene prima che tu mi interrompessi. Sei proprio un rompi scatole. Mi disturbi sempre > Mentì riprendendo un tono scherzoso. Disturbare, non era proprio l'aggettivo adatto per descrivere la presenza di Jungsoo.
Il ragazzo storse la bocca.
< Senti chi parla piccola pest >
< Leeteuk-Hyung! Ti sbrighi! Iniziamo le prove! > Lo interruppe l'amico, Kangin. Spuntando da una porta tra le pareti del corridoio vicino ai due.
< Arrivo... Ci vediamo piccola peste >
< A dopo rompi scatole >
Taeyeon restò imbambolata a guardarlo finché non sparì, chiudendosi alle spalle la porta della stanza da cui era spuntato Kangin.
Il rumore che la porta emise chiudendosi, diede il via al battito frenetico del cuore della ragazza. Che lasciò spazio alle emozioni represse, non appena fu sicura di essere nuovamente sola nell'atrio dell'SM. Sentì sulle guance il calore che le colorò la pelle.
Nella sua testa rimanevano impresse le parole di Jungsoo. Sarai per sempre mia.
Le servì qualche secondo per formulare il significato di quelle semplici quattro parole.
Non aveva dubbi. Aveva capito cosa Jungsoo voleva dirle.
Si conoscevano da un nel pò di anni. Taeyeon era quasi arrivata a considerarlo uno di famiglia prima che i suoi sentimenti venissero a galla. Si conoscevano troppo bene l'un l'altra. L'affetto che li legava era tanto... Tantissimo.
Certo, per Taeyeon era più che semplice affetto, mentre per Jungsoo, forse, era solo un importante amicizia.
Solo un amicizia... Ma comunque importante.
Un legame durato (e che continuava a durare) così tanti anni, non avrebbe potuto spezzarsi da un giorno all'altro, e tanto facilmente.
Se, per uno strano caso del destino, le vite dei due leader, non fossero più state in contatto, ne avrebbero sofferto molto... Entrambi.
Taeyeon, da parte sua, ne era già consapevole.
Ma sapere che anche per Jungsoo era la stessa cosa, la riempì di una gioia immensa, che non seppe contenere.
La porta principale si spalancò all'improvviso. Le sue scalmanate otto amiche entrarono, discutendo amichevolmente fra loro.
< Insomma, sto solo dicendo che se non ci avessi messo così tanto a prepararti, non saremmo in ritardo > Disse Jessica, rivolta all'amica dai lunghi capelli neri.
< Uff, quante storie. Dovevo finire di truccarmi! > Protestò Yuri.
< Ma perché devi truccarti, anche per venire qui?! Scusaci Unnie, Yuri ci ha fatto fare tardi. Doveva passare a prenderci lei > Si giustificò Stephanie.
Taeyeon si risvegliò in tempo. 
< Tranquille, proprio perché sapevo che ci avrebbe messo un eternità a prepararsi, sono venuta a piedi >
Rivolse uno sguardo di rimprovero alla più piccola che di risposta le fece la linguaccia.
< Dai andiamo, il manager ci starà già aspettando nel suo ufficio >
Si diressero tutte e nove nell'ufficio, percorrendo la strada che conoscevano a memoria.
Taeyeon riprese in un attimo il suo solito atteggiamento da leader premurosa e amica solare e divertente.
Ma dentro di se, non smise neanche per un secondo di pensare alla conversazione che le aveva migliorato l'umore.
Chissà se le parole di Jungsoo, in realtà nascondevano altro. Magari gli stessi sentimenti che Taeyeon stessa nascondeva, e che provava per lui.
Chissà se anche il ragazzo, provava per lei qualcosa che andava oltre dell'amicizia
Chissà se Taeyeon sarebbe mai riuscita a rivelare i suoi, di sentimenti.
Chissà quando quegli interrogativi avrebbero trovato risposta.
Chissà...
Per il momento le bastava la certezza che, nella vita del ragazzo che amava, non se ne sarebbe andata via tanto facilmente.



 

Yah!!! Speravate che tornassi eh???.......*In realtà speravano che NON tornassi*
Allora, questa OS, non mi piace granché. Ma giuro di averci lavorato sopra come una disperata e non sono riuscita a partorire qualcosa di più... Leggibile! Per favore, PERDONATEMI! *Si inginocchia*
Comunque volevo annunciarvi un annuncio molto annuncioso (?)
Avevo detto che se mi fosse venuta in mente una trama per una Long-Fic sulle SNSD ci avrei scritto una storia. Il caso vuole (?) che l'altro giorno, ascoltando "Baby I'm Sorry" dei B1A4, mi sia venuta in mente una trama carina, che potrebbe diventare qualcosa di decente. Ripensando e ripensando al paring che potrei usare, alla fine ho concluso che l'unica coppia che ci vedrei adatta sarebbe L'HaeSica (Donghae+Jessica). Quindi vorrei chiedervi... Voi che ne pensate?
Siccome, ho visto che i paring Super Generation non sono molto apprezzati. Quindi sono ancora indecisa se iniziare a scriverla, oppure no. Voi che ne dite? Vi farebbe piacere una Long-Fic HaeSica?
Fatemi sapere... Se l'idea vi piace, se vi fa schifo, se non vedete l'ora, se volte ammazzarmi... Totale sincerità!

Alla prossima, Sone ;-)

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Capitolo 3
*** Because I Love You ***


Because I Love You
 
 
 

In quella camera da letto, l’unico rumore che si avvertita, erano i singhiozzi della ragazza seduta sulle lenzuola bianco seta.
Le lacrime le rigavano il viso, scendendo copiose, da più di trenta minuti.
Le immagini della causa della sua tristezza, le scorrevano in testa come un film.
Si asciugò un ultima volta le lacrime con la mano, e scosse la testa.
< Devo smetterla di piangere > Continuava a ripetersi, convincendo poco anche se stessa.
Quando l’improvviso suonò del campanello la fece sussultare, decise di alzarsi. Raccolse la matassa di fazzoletti che regnava sul suo letto e li buttò nel cestino.
Avviandosi alla porta, continuò ad asciugarsi i residui di lacrime, sperando che, chiunque fosse, non si accorgesse delle sue condizioni.
Odiava fare pena alle persone.
Afferrò la maniglia, ed aprì la porta cercando di sorridere.
Ma il sorriso svanì, non appena vide chi aveva davanti.
La tentazione di richiudergli la porta in faccia era tanta… Invece rimase lì, ferma, immobile sulla soglia.
Il ragazzo la guardava con aria apprensiva, si notavano ancora i suoi occhi rossi.
Mentre lei, abbassava lo sguardo, in cerca delle parole da usare, o nella speranza che lui iniziasse a parlare.
Fortunatamente, ciò accadde:
< Hey, tutto bene? > Le disse afferrandole il mento con la mano.
La ragazza lo guardo, come se gli fosse sfuggito un particolare. Un IMPORTANTISSIMO particolare.
Riabbassò di nuovo lo sguardo:
< Se per te quello che successo è “Bene” > Rispose liberandosi dalla sua presa, per poi entrare nel suo appartamento.
Il ragazzo esitò un attimo sulla soglia della porta, poi la seguì.
Quando la raggiunse tentò di abbracciarla da dietro.
< Jessica, non devi essere triste per quello che è successo > La rassicurò cingendola con le braccia e poggiando la testa sulla sua.
< Ah, non dovrei essere triste Donghae? > Le chiese, con un improvviso tono irritato, tant’è che il ragazzo assunse un’espressione interrogativa.
< Non dovrei prendermela perché delle perfette sconosciute hanno iniziato ad offendermi, dal nulla, e senza motivo? >
Si liberò nuovamente dalla sua presa e stavolta si voltò, fulminandolo con lo sguardo.
Incrociò le braccia in attesa di una sua risposta.
Donghae la guardò inizialmente stranito, poi le donò un sorriso che sperò la rassicurasse.
Lui non lo sapeva, ma quei sorrisi erano tutt’altro che rassicuranti per Jessica.
Ognuno di essi riusciva sempre a mandarla in paranoia e, ogni volta, subito una domanda le balenava in testa.
Esiste un sorriso più bello?
Ma quel giorno non poteva lasciarsi distrarre dalla bellezza del ragazzo.
Ciò che era successo non era una cosa da niente, e lei è una tipa che se non risolve i problemi immediatamente, poi non riesce a dormirci la notte.
< Appunto Jessica… Sconosciute. Non dovresti neanche pensarci a quello che ti hanno detto. Perché devi dare peso a delle parole, buttate a caso, da persone che per te non contano niente? >
La ragazza ascoltò attentamente, ma poi emise un sonoro sospiro.
Si girò e si diresse verso la finestra dalle tende aperte.
Scosse lentamente la testa, osservando con poca attenzione la strada trafficata.
< A me non importa proprio niente delle offese che mi hanno detto >
Donghae era sempre più confuso.
Sapeva solo che, mentre la osservava, percepiva un carattere che non le aveva mai visto addosso.
Si avvicinò ancora a lei.
< Per l’appunto… Allora dov’è il problema? > Le chiese, poggiandosi al bancone della finestra, così da poterla ben vedere in faccia, nonostante lei guardasse altrove.
Jessica chiuse per un istante gli occhi.
Se ne pentì subito, dato che quelle immagini le tornarono in testa.
.
Avevano semplicemente deciso di andare al cinema quel pomeriggio…
Certo, Donghae ormai era un idol, ma da un mesetto scarso.
Non si aspettavano certo che, mentre loro erano dentro a guardarsi il film, la notizia che Lee Donghae, il membro dei Super Junior, si trovava in quel preciso cinema… Si diffondesse a macchia d’olio sul web.
Non si aspettavano certo che, alla loro uscita, una ventina di ragazzine, munite di macchina fotografica, lo avrebbero aspettato nella speranza di incontrarlo.
Certo, neanche le fan si sarebbero aspettate di vederlo mano nella mano con una ragazza. La sua ragazza.
Così come Jessica, non si sarebbe mai aspettata offese come “Oca” “Sgualdrina” Racchia”, o minacce come “Allontanati da oppa o ti veniamo a cercare sotto casa”.
Probabilmente se Donghae non avesse chiamato le guardie a disposizione della Sm. Entertainment, le fan le avrebbero messo le mani addosso.
Anche se lui non lo avrebbe mai permesso.
Dopo un po’ le ragazzine se ne erano andate, e ugualmente la povera Jessica.
Era scappata, correndo verso il suo appartamento e, una volta dentro, era scoppiata a piangere per mezz’ora di fila.
E non erano certo state le offese a causare le sue lacrime.
Perché nel momento esatto in cui aveva visto le espressioni rabbiose con cui le fan di Donghae l’avevano guardata, un pensiero le aveva subito attraversato la mente.
La loro relazione avrebbe continuato a resistere a tutto ciò?
.
Scacciò via quelle dolorose immagini dalla testa e riaprì di scatto gli occhi.
Continuò a guardare la strada, abbassando sempre di più lo sguardo.
< Proprio non vuoi capire allora… >
Per un attimo si chiese se fosse giusto mettere Donghae al corrente delle sue preoccupazioni.
Ma non ci pensò più di tanto… Il suo carattere le impose di farlo.
< Il problema non sono le offese delle fan >
Fece una pausa, cercando i giusti termin da usare.
< Il problema è che tu diventerai sempre più famoso e… Le tue fan diventeranno sempre più numerose >
L’espressione di Jessica si faceva sempre più preoccupata.
< Cosa mi garantisce che la nostra relazione potrà sopravvivere a… Tutto questo? > Disse, guardandolo stavolta dritto negli occhi.
Il ragazzo rifletté, assumendo uno sguardo pensieroso per poi rivolgerle una domanda che Jessica non si sarebbe mai aspettata:
< Fammi capire… Vuoi che ci lasciamo? >
Un brivido percorse la schiena della ragazza, al sol sentir pronunciare quella parola.
Brivido che le travolse completamente tutto il corpo, quando vide l’espressione malinconica e sinceramente triste di Donghae.
Lasciarsi?
No!
Aveva totalmente frainteso!
Lei desiderava solo trovare una soluzione, proprio perché non si verificasse una cosa del genere.
Scosse energicamente la testa, accompagnando con un gesto delle mani, tutta la sua disapprovazione di fronte a quell’orribile affermazione.
< No, non è assolutamente questo quello che intendo... Sto solo dicendo che, andando avanti, sarà sempre più… Difficile gestire queste difficoltà e io ho… Paura >
“Ho paura che sia TU a lasciarmi”
Pensò, riabbassando lo sguardo.
< Insomma Donghae… Chi ci assicura che questa relazione resisterà? >
Il ragazzo sospirò, guardando lui, stavolta, la strada attraverso la finestra.
< Sai cosa c’è? L’ho pensato anch’io. Ma ho cercato di non darci troppo peso, non perché non mi importa di noi, ma perché so che affronteremo tutto insieme e che tu mi sosterrai sempre… Perché mi fido di te. Quindi perché tu non ti fidi di me? >
< Non ho mai detto di non fidarmi di te >
< Allora perché sei preoccupata? >
Donghae stava iniziando ad alzare la voce.
Non che volesse urlarle contro, ma il solo pensiero di un ipotetica loro rottura lo aveva totalmente scosso.
< Perché? Guarda in faccia la realtà! > Disse Jessica, iniziando anche lei ad alterarsi.
< Tu sei un idol. E diventerai famosissimo e con milioni di fan mondiali >
Avevano ripreso a guardarsi negli occhi.
< E nonostante mi fidi ciecamente di te, neanche tu sei in grado di prevedere cosa succederà >
< Io so solo, che fino a che ti avrò vicino sarò felice… Non dovrebbe essere lo stesso anche per te? >
Poteva sembrare che stessero litigando, dato l’alto tono di voce da parte di entrambi.
In realtà, forse, quello era l’unico modo che avevano per chiarire ogni dubbio.
< Certo, ed è così… Ma chi mi assicura che staremo realmente sempre vicini? >
< Io te lo assicuro… Dovresti fidarti e basta >
< Perché? >
< Santo cielo… Perché Ti Amo Jessica! > Esplose Donghae agitando le braccia.
Si prese il viso tra le mani e con due passi si allontanò da quella finestra.
Se lo era tenuto dentro per troppo tempo, in quel breve periodo di fidanzamento.
La ragazza era rimasta a fissarlo, con la bocca leggermente aperta.
Quelle parole le si erano immediatamente impresse nel cuore, una volta uscite dalla bocca di Donghae.
E all’improvviso, fu come se ogni preoccupazione iniziasse pian piano a dissolversi, e si ritrovò a pensare…
Com’è possibile che due semplici parole riescano a scuoterti in questo modo?
Dopo brevi istanti di esitazione, emise un passo nella sua direzione e, sempre con fare esitante, poggiò delicatamente una mano sulla sua spalla.
Donghae sussultò, lasciando ricadere la mani sui fianchi.
< A… > Jessica prese un bel respiro, per farsi coraggio < Anch’io… Ti amo >
Il ragazzo si girò, guardandola con occhi leggermente luccicanti.
< Ed è proprio per questo > Continuò Jessica < Che ho paura… Non voglio perdere il tuo amore >
Fu più forte di lei.
Nonostante odiasse con tutta se stessa farsi vedere piangere, lasciò che due lacrime le scivolassero sulle guance.
Donghae non riuscì a sopportare la vista del suo viso rattristirsi, così la strinse forse a se.
Incredibile come, tra le sue braccia, risultasse tutto così facile.
Come se tutti i dubbi di questo mondo, fossero bazzecole tutto d’un tratto.
Jessica singhiozzò, stingendo forte la presa sulla maglietta del ragazzo.
< È che, tu sei così… Perfetto in tutto. Rimane un mistero per me, comprendere il motivo per cui tu abbia scelto proprio me. E sinceramente, ti capirei se tu decidessi di mettere la tua carriera prima di noi due, se è quello che ti rende felice.
Ma dentro di me, prego ogni giorno che tu non lo faccia perché… Non so se resisterei senza di te > Disse tutto d’un fiato, cercando di non lasciarsi sopraffare dai singhiozzi.
Donghae rimase zittò, riflettendo su ogni singola parola.
Finché non la allontanò un poco da se, afferrandole le mani e guardandola profondamente negli occhi.
Le parole non gli venivano così prese una rapida decisione.
Si ricordò di un gesto che, talvolta, vale molto di più delle parole.
Avvicinandosi lentamente alla ragazza chiuse gli occhi, finché le loro labbra non si unirono lentamente, in un contatto dolce ma esplosivo.
Si, perché ogni bacio, per Jessica rappresentava una tempesta di emozioni che la travolgevano passando prima dalla mente, poi dal cuore.
In una serie quasi infinità di passaggi.
Proprio questa tempesta la distrasse dalle preoccupazioni e dai dubbi.
Dopotutto… Perché rattristarsi, sapendo di avere la costante possibilità di poter assaggiare quelle splendide labbra?
A malincuore, Donghae si staccò, portando la loro presa delle mani stretta al petto.
< Lo senti questo Jessica? Lo senti il battito del mio cuore? >
Jessica concentrò tutte le sue cellule tattili su quella bellissima sensazione. Annuì lentamente.
< Sei tu, che lo fai battere così forte. Sei tu che mi fai sorridere ogni giorno, sei tu la persona fissa nei miei pensieri.
E sei tu la ragione per cui io continuerò a lottare, perché la nostra relazione non crolli mai >
E a Jessica bastarono quelle parole, unite al quel battito e ad uno sguardo sincero, per scacciarle definitivamente via ogni singolo pensiero negativo.
Perché quel “Ti Amo” insieme a quel Bacio, erano sicuramente una costante molto più certa di ogni preoccupazione.
< Adesso ti fidi? > Le chiese con un sorriso.
< Certo > Rispose con tutta sincerità.
Infondo non poteva far altro, se non fidarsi delle speranze, del suo amato Donghae.
< E comunque > Continuò il ragazzo < Tu ricordatelo sempre… Qualunque cosa dovesse succedere, tu sei e sarai sempre, la persona che ha cambiato la mia vita, facendomi scoprire quello strano e misterioso sentimento chiamato amore.
Ricordatelo sempre >
Le baciò la fronte, e a Jessica bastò per capire che, in ogni caso, si sarebbero sempre appartenuti.
< Ok, lo ricorderò… Te lo prometto >
Disse stringendogli le mani, come se fossero un tesoro che non avrebbe mai voluto perdere per niente al mondo.
E così era.

 
 
 
 
 
Ok, lo so, sono una stronza. Le OS HyoHyuk e TaeTeuk le ho fatte tutte rose e fiori, mentre qui ho fatto addirittura piangere Jessica (E mi odierò a vita per questo D:).
Non pensate che odi questa coppia (La AMO )… Volevo solo trattare una tematica che è realmente accaduta, dato che loro sono realmente stati insieme e, personalmente, pensò che le antis di Jessica abbiano un po’ influito sulla loro rottura.
Ah, per chi non l’avesse intuito, l’ambientazione della storia è nel periodo – Debutto dei Super Junior – quando, ovviamente, le Girls’ Generation non erano ancora famose.
Che altro dire? Spero che anche questa OS vi sia piaciuta e perdonate il ritardo… Ultimamente è un po’ un periodaccio .-.
Ah ultima cosa! Ho creato un mia pagina su Facebook, per chi volesse seguirmi...

https://www.facebook.com/pages/Angel_15-Efp/322514007889423?ref=hl

Alla prossima, Baci ♡

 

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