Let's try again.

di Hope _
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Biglietti inaspettati ***
Capitolo 2: *** You again! ***
Capitolo 3: *** Summer love ***
Capitolo 4: *** Over again ***
Capitolo 5: *** Vorrei una papaya. ***
Capitolo 6: *** Second chance ***
Capitolo 7: *** Siamo come una molla ***



Capitolo 1
*** Biglietti inaspettati ***


Cammino a passo veloce sul pavimento di marmo all’entrata dell’edificio del  Times , la rivista per cui lavoro ma visto che ho i tacchi,  sto pregando di non cadere proprio qui e fare una delle mie solite figure. Sento il mio blackberry squillare, è Meg.
- Ti ascolto Meg, dimmi tutto. – le rispondo schiacciando un tastino quasi invisibile sul mio auricolare. Poi quando sento la voce della mia segretaria penso a lei e al suo buffo modo di vestirsi, così colorato e .. brioso. Ma nonostante ciò è la miglior segretaria che si possa trovare.
- Dunque, il tuo appuntamento delle 10 è saltato, mr. Smitherson firmerà il contratto alle 5, l’articolo che hai scritto è piaciuto e verrà pubblicato sul numero di domani e .. oh, Hope! Devi passare qui alla reception: ci sono parecchi messaggi per te, tutti dalla stessa persona… li ho annotati, appena arrivi te li do –
Ok, decisamente tante cose per una sola chiamata.
- Grazie Meg, sto salendo -  spengo l’auricolare ed  entro in ascensore.
Schiaccio il numero 6 e visto che l’ascensore è vuoto ne approfitto per sistemarmi la camicetta, riordinare i contratti e gli articoli nella mia portadocumenti di Louis Vuitton e sistemarmi ordinatamente la coda di cavallo.
Ding
Arrivata.
Riprendo il passo veloce e sicuro che avevo nella hall e mi dirigo determinata verso il bancone della reception del mio piano dove Meg mi  stava aspettando.  Afferra i bigliettini con i messaggi di stamattina e me li porge sorridente.
- Grazie Meg. Sai di chi sono? – chiedo mentre li infilo nella portadocumenti.
- Se non lo sapessi non avrei stampato in faccia questo sorriso. Sono di Harry. –
Harry?
Oddio.
- Mmh, ti riferisci ad Harry Styles, lo stronzo con cui mi sono lasciata 5 mesi fa? Quell’Harry? –
- C’è bisogno di chiederlo? – risponde Meg, masticando la sua cicca e tornando a limarsi le unghie.
- Bhe allora puoi anche riprenderteli, davvero, non mi va di leggerli, e poi non so perché mi scrive, visto che ci eravamo detti tutto. Ecco, te li rimetto qui – faccio per appoggiarli al bancone, ma Meg mi ferma.
- Non farlo! Il ragazzo era piuttosto insistente, non voglio che continui a tenermi occupate le linee. Forse è meglio se li leggi –
Mio malgrado, ha ragione. Se in questi biglietti mi chiedesse di richiamarlo e io non lo facessi continuerebbe a chiamare l’ufficio- Lo conosco, è fatto così.
- Come può pretendere che lo richiami con tutti questi impegni … - rileggo velocemente l’agenda degli appuntamenti che ho in mano.
- Si hai ragione. Lavoro, lavoro, lavoro eh? È un periodaccio… -
- A chi lo dici! Scusa, vorrei stare qui a parlare, ma appunto … il lavoro chiama! Ciao Meg! -
Mi dirigo verso il mio ufficio rivolgendo un’occhiata fugace alla mia valigetta, che improvvisamente a causa di qualche biglietto, sembra essersi fatta più pesante.
Cosa vuole ancora Harry? Abbiamo chiuso, è finita, kaputt.
Probabilmente avrà trovato qualche mio vestito a casa sua e vuole che torni a riprenderlo così non dovrebbe dare spiegazioni alle amichette che si porta a casa.
Mi ritrovo a fare mentalmente la lista di ciò che potrei aver lasciato a casa sua quando arrivo davanti al mio ufficio.
Spalanco con non poca fatica la porta che non permette di vedere la stanza; una volta entrata, dopo aver lanciato giacca e valigia sul tavolino , mi abbandono sulla poltrona, togliendo i tacchi e appoggiando i piedi sulla scrivana davanti a me, non badando a fogli e strumenti di lavoro caduti a terra.
Mi copro gli occhi stanchi con un gesto della mano, e resto in silenzio per qualche istante, cercando di fare la donna sicura di sé e forte (quale sono) e di ignorare quei post-it pulsanti che mi chiamano dal cuore della mia portadocumenti.
Non resisto più, cosi mi alzo in piedi, sempre scalza, sentendo il piacevole effetto che ha il parquet sotto i miei piedi e mi avvicino al tavolino.
Sono cauta, come se una volta aperta, dalla valigetta potesse uscire un orso pronto a divorarmi.
Lentamente la apro e ancor più lentamente ne estraggo i foglietti gialli e appiccicosi.
Torno alla scrivania e mi siedo tenendo stretti i biglietti e cominciando a leggere sottovoce.
 
Ciao Hope, sono Harry.
Chiama appena trovi il messaggio.
Giovedì, ore 7:03
 
Wow. Conciso e diretto. Come suo solito.
 
Sono Harry, richiama è importante.
Ieri, ore 18:23
 
Bhe almeno nel primo messaggio aveva salutato.
 
Sempre Harry.
Non so se ce l’hai ancora con me, ma è importante per cui richiama.
            Oggi, ore 9:06
 
Ma da quando sono accumulati questi messaggi? Ah, ora ricordo: Meg mi aveva avvertito, ma io ero troppo occupata.
 
So che sei una donna impegnata ma potresti trovare 5 minuti per richiamarmi?
Oggi, ore 9;45
Ok, adesso fa anche l’offeso?
 
Ok, visto che non richiami te lo faxerò.
Ecco qua:
 
Allegato a questo biglietto c’è una specie di fax, così piccolo da sembrare quasi uno scontrino:
 
Oggi, ore 10:21
 
Bhe, l’ho mancato per poco. Ora sono le 10:30.
 
 
Il matrimonio di Gemma è questo weekend. Tu eri invitata, ci saremmo dovuti andare insieme e lei ci terrebbe molto a rivederti. Ormai è tutto organizzato con il tuo nome, invito,  posto a tavola … e anche la stanza nel cottage sul lago.
Ricordi? Il matrimonio si tiene fuori città e si sta via un weekend.
Quindi ti prego di mettere via il tuo rancore e tirare fuori un bel vestito, perché vorrei chiederti di accompagnarmi comunque, nonostante tutto quello che è successo tra di noi. Poi non ti chiederò più nulla. Fammi questo ultimo favore.
Adesso devi richiamarmi però.
 
Ah già. Il matrimonio di Gemma.
Cavoli e ora che faccio?
Dovrei andare? Forse si, per staccarmi completamente dalla famiglia Styles, e non avere rimorsi.
Estraggo dalla borsa il blackberry e invio un messaggio di conferma a Harry, non ho voglia di chiamarlo e di sentire la sua voce.
Oh, guarda: ho ancora il suo numero tra le chiamate rapide.
Dovrei toglierlo.
Bha, forse un giorno, se avrò voglia.
 
 



SLAEV!!!! Cioè SALVE!
:D
Vi interessa come inizio?
Vi ispira?
:D

Lo spero proprio! Ho intenzione di farla decentemente questa storia u.u
Le recensioni sono ben accettate e veramente veramente gradite <3
Seguitemi!
:D
Ciaooooooooo <3


 
#HOPE

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Capitolo 2
*** You again! ***


Continuo a ripetere nella mia testa che una volta tornata a casa dal matrimonio sarà tutto finito, ma non è così. So perfettamente che questo benedettissimo weekend al lago riporterà a galla la mia meravigliosa, imprevedibile e stupida storia che ho avuto con Harry.
Ma la DMRFEI che è in me (ovvero donna matura, responsabile, forte e indipendente) riuscirà a risotterrare ancora una volta i sentimenti che provo – cioè provavo – verso di lui.
Oddio no, riporterà a galla tutto. Non solo perché verrà Harry, ma perché verrà anche … lui.
Ma non pensiamoci ora.
- Allora, controlliamo ancora una volta: spazzolino, vestiti di ricambio, pigiama, regalo per gli sposi, cellulare, soldi, I-pod e I-pad (non rinuncerò certo a due giornate lavorative per un matrimonio) chiavi di casa e .. oh certo l’invito! –
Infilo la busta color lavanda nella sacca da viaggio griffata, e leggo ancora una volta le scritte in corsivo delicato:
 
“Lei è gentilmente invitata al matrimonio di Gemma Style e David Walken che si terrà il 16 maggio e durerà fino alla fine della giornata successiva. Siete i benvenuti nella villa Styles sul lago Hampstead Heath, vicino Londra.”
 
Sospiro.
Come avevo potuto dimenticarmene? Gemma è forse una delle persone più importanti nella mia vita. Ma il litigio e la rottura con Harry, bhe... ci hanno allontanate.
Ma ora eccomi qui, pronta a chiudere la valigia, scendere le scale, chiamare una taxi e andare al matrimonio.
Giro a chiave la porta, e inserisco anche l’allarme.
Prendo l’ascensore e controllo l’ora. L’1 e 22.
Fantastico.
L’ora di punta. Ora il taxi impiegherà almeno un’ora solo per uscire dalla città.
Sbuffo e mi ravvivo la frangia.
Appena spalanco il portone del mio palazzo, quello che trovo non è il tassista bensì.. Harry.
- Harry? – chiedo, come se non fosse ovvio.
Forse ho usato un tono un po’ troppo sorpreso, negativamente intendo.
- Hope. –
Come “Hope.”?
COME HOPE???
- Scusa, tutto qui? –
- Ehm.. che altro dovrei dire? –
Uomini.
- Niente, Harry, niente. Dov’è il mio taxi? – chiedo svogliata. Gli ho già parlato anche troppo per i miei gusti. Intendevo parlargli massimo 10 minuti, durante tutto il weekend.
- L’ho mandato via – dice in tutta tranquillità, facendo pure le spallucce.
Ahah avrò capito male.
- Tu .. cosa? –
- L’ho mandato via. Ti accompagno io –
- E perché l’avresti fatto scusa?! –
No, dopo tutto questo tempo ho smesso di farmi domande sul comportamento di Harry.
- Sai una cosa? In effetti proprio non mi importa. Ora, per favore, accompagnami al matrimonio –
- Ok, andiamo dai.–
 
 
Non mi siedo davanti. No no. Harry sembra sorpreso, ma non ci faccio molto caso.
Lui non ci ha fatto molto caso quando mi ha praticamente spezzato il cuore.
No, non sono una che porta rancore, se è questo che vi stavate chiedendo.
Butto il borsone sul sedile dietro e mi ci siedo da parte con il broncio, che tengo per quasi tutto il viaggio.
Quando siamo in autostrada, faccio fatica a non farmi alcune domande.
- E dimmi, Emily come sta? – chiedo, con il tono smieloso più falso che riesco a fare.
- Ti interessa davvero? – chiede, senza staccare (giustamente, mica voglio morire) gli occhi dalla strada.
- No, ma mi hai tradito per quella lì, per cui pensavo fosse il caso di chiedertelo –
Silenzio.
- Non stiamo più insieme -
Ah.
- Non stavamo insieme neanche allora, ad ogni modo -
Ma che bravo.
Quindi mi ha tradito con una sgualdrina che non vedrà mai più?
- Wow devo essere stata proprio importante per te se mi hai tradita con la prima che passava –
Ops. L’ho detto ad alta voce?
- Eri importante –
Non replico. Mi sono espressa mesi fa.
No, bhe in effetti ora che ci penso, non mi sono proprio “espressa”.
Diciamo solo che avevo in mano una padella.
- E comunque anche tu mi hai tradito, non dimentichiamocelo –
Touchè.
- Non ti ho tradito. In quel momento tecnicamente non stavamo insieme. E lui era lì –
- Certo, la scusa del secolo… - risponde lui, rivolgendo una veloce occhiata fuori dal finestrino.
- E comunque è acqua passata, no? – gli chiedo in tono di sfida.
- Si – esita - Si, del tutto -
 
Il viaggio è un po’ lunghetto, ma, mio malgrado, mi ritrovo ad ammettere che Harry guida piuttosto bene e decido di dormire un pò.
Quando mi sveglio, siamo praticamente arrivati.
Wow, la villa al lago degli Styles.
Mi ero dimenticata quanto colossale possa sembrare.
È veramente enorme, e quella parte della casa che galleggia sul lago? È semplicemente fantastica.
Infilo gli occhiali da sole e scendo dalla macchina, incespicando non poco nella ghiaia.
- Vuoi una mano? – chiede  Harry notando le mie difficoltà.
- Non certo da te – rispondo acida.
E lui roteando gli occhi al cielo non muove un dito.
- Ma magari da me si, vero? –
Mi giro, e vedo Louis che in lontananza corre verso di me a braccia aperte.
- Louis! Ciao!!! – cerco di correre verso di lui senza troppi risultati però, e lui arriva appena in tempo per prendermi e non farmi cadere.
- Hey hey, attenta! Ma una giornalista di successo come te non dovrebbe saperci camminare, sui tacchi? –
- Ahaha, divertente Louis! Dai, dimmi come stai! –
- Io bene! Adesso che ti vedo, anche meglio! –
- Hope? Sei tu? – sento un’altra voce provenire dalla casa.
- Ma chi..? –
- Ah si, probabilmente è..- ma Louis non fa in tempo a finire la frase perché Liam mi si è già catapultato addosso.
- Liam? Sei tu? Oddio quanto tempo! Stai benissimo! – gli dico, allontanandomi da lui ma tenendolo sempre per le braccia.
-  Mmmh qualcuno qui ha fatto palestra? – dico divertita.
- Visto che roba? – dice facendo una piroetta poco matura (ma lasciatevelo dire, molto sexy).
Poi Liam saluta con la stessa freddezza Harry.
Per scaldare un po’ l’atmosfera, anche se proprio non mi va, mi rivolgo a Harry.
- Hai riunito tutta la combriccola, eh? –
- A quanto pare – risponde lui, secco.
Poi qualcuno mi appoggia le mani sugli occhi da dietro.
- Bhe ma qui non manca qualcuno? Forse il più bello del gruppo?-
Naaaaa!!! – Zayn! –
- Hey piccola! Che fine avevi fatto? –
- Mi guadagno da vivere, e tu, don giovanni? –
- Eeeeeeeh diciamo che preferisco guadagnare qualcos’altr… –
- ZAYN! –
- Ok scusa! Scusa, mi sei mancata – dice teneramente, abbracciandomi.
- Anche tu! Ma … - mi fermo, perché sto per fare quella domanda.
Bhe dovevo chiederlo prima o poi.
- Lui dov’è? – chiedo, cercando di cancellare i segni di una terribile insicurezza.
C’è un attimo di sguardi imbarazzati, finti attacchi di tosse e silenzio totale.
- Mi cercavi? – ed ecco che vedo sbucare da dietro un auto la sua testa bionda. Mi viene incontro, con gli occhiali da sole, la camicia azzurra e quel suo sorriso che risolve sempre tutto.
O quasi.
- Eccolo – sussurra Harry con rabbia, credendo di non essere sentito - Niall – lo saluta freddamente.
- Harry – lui altrettanto. Poi si rivolge a me
- Eccoti qua Hope – dice, tirando come un sospiro di sollievo, le mani in tasca. Io gli rispondo con un sorriso.
- Ti trovo bene - arrossisco leggermente, e mi porto dietro l’orecchio una ciocca di capelli.
- Niall … - sapevo che lo avrei rivisto, ma mi trovo completamente spiazzata comunque  – Come procede…tutto? Cioè ..come va la vita? – oddio ma come parlo? Che imbarazzo…  Sono ancora tutti ammutoliti e guardano la ghiaia.
Bhe ci credo: sono tutti al corrente di ciò che successe mesi fa.
 - Bene. Tu..? –
- E’ … un piacere rivederti – E gli do un abbraccia piuttosto impacciato, che all’inizio lui non sembra ricambiare, ma poi sento le sue mani sulla mia schiena. Una sensazione che non sentivo più da un po’.
- E’ ora di entrare – ci fa notare Liam.
- Si – rispondo, scostandomi da lui e riprendendomi – Si, certo -




AHSGHALLAH A TUTTI VOI!


E alloraaa ne è valsa la pena aspettare o nooooo??? :D

cioè, ho avuto l'idea solo all'ultimo momento ma... ZAZAZAAAAAAM! qual'è la tormentata storia di Hope e Harry? e riusciranno a risolverla??? tutto questo e molto altro (no, non è vero)
NEL PROSSIMO CAPITOLO!
BYE BYE COCCINELLE! <3 (?) non lo so è che da un pò ce l'ho con le coccinelle.
XOXO

#HOPE



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Capitolo 3
*** Summer love ***


SCUSATEEEEEMMIIIII
È da ventordici secoli che non aggiorno questa ff!!!
Ma il motivo è semplice, in effetti è anche divertente XD
Io credevo di aver pubblicato un capitolo che non vi spoilerò, però non riuscivo a farmi venire l’ispirazione per continuarlo! Invece non lo avevo ancora pubblicato quindi potevo benissimo andare avanti XD
Scusate =.=
Spero vi piaccia e che nessuno mi abbia abbandonata solo perchè ho ritardato l'aggiornarmento :’)
 

Appena varco la soglia di casa, vengo letteralmente attaccata da Gemma, con in testa il velo da sposa: probabilmente faceva le prove per il matrimonio. Il mio primo istinto è quello di scoppiarle a ridere in faccia.
- HOOOOOPEEEEE! Oddio, quanto tempo? Come stai? Perché non mi hai più richiamata? Che ti è successo? Lavori ancora troppo? –
- Gemma! No! No, no! Assolutam.. –
- Hope – mi guarda seria.
- Ok, forse un pochino –
- Ecco, ammettere i problemi è il primo passo per risolverli! E ora dimmi: c’è qualcuno nella tua vitaaa? – aggiunge, tirandomi una gomitata.
Le orecchie dei presenti si drizzano all’istante, come se la mia vita privata fosse un fatto pubblico.
- Ehm, no.. no, solo libera come l’aria, guarda! E tu invece.. tu ti stai per sposare! Davvero, ancora tanti auguri! –
- Grazie ancora! Hey ma … nessuno di voi gentiluomini è andato a prendere la valigia della mia amica? Harry! – si gira verso suo fratello, guardandolo come un essere ignobile. Cosa che è.
- Io veramente… - dice, grattandosi imbarazzato la testa.
Mentre Harry apre la porta, Niall entra con non poca fatica portando la mia borsa in una mano e nell’altra la sua.
- Oh, grazie amico – dice ad Harry che anche se un po stordito, gli tiene aperta la porta.
- Niall: tu si che sei gentile. Visto Harry? – lo rimprovera Gemma.
- Gemma …. – rispondo lui come se fosse la mamma che lo mette in imbarazzo.
Forse Gemma è all’oscuro di tutta la storia successa tra me, Harry e Niall.
Forse Harry non le ha detto nulla.
Di certo io non l’ho fatto.
 Lancio uno sguardo interrogativo ad Harry, che pare capire, e mi risponde con un quasi impercettibile cenno della testa: no, non sa niente.
Meglio cosi, torniamo al presente, il passato è passato.
- Grazie mille, Niall – non lo guardo negli occhi, e faccio per prendergli di mano la valigia.
- Oh, no lascia stare, te la porto su per le scale –
- Ahm, ok grazie! – basta Hope, comportati da DRMEF quale sei.
- Si, vieni te la mostro! – Gemma si offre di accompagnarci, cosi dico a  Zayn, Liam e Louis che ci saremmo visti a cena, e faccio un cenno ad Harry.
Non so davvero come comportarmi con lui.
Una volta saliti al primo piano, Gemma si ferma davanti ad una porta colorata di un azzurro intenso.
- Eccoci qua! Hope, questa è la tua stanza! Ti ho lasciato quella dove stavi anche da piccola, ti ricordi? Sistema i bagagli, quando sei pronta raggiungici in salotto, anche tu Niall: vi spiegherò tutti i dettagli per il matrimonio, d’accordo? – è così raggiante, mi mette di buon umore quindi di rimando le sorrido e le annuisco – A dopo! –
Apro la porta con la chiave che mi ha lasciato, ed entro, felice di vedere che non è cambiato niente in questa stanza; sembra di essere tornata piccola. Le sottili tende color pesca, la poltrona con i peluche, il grande letto pieno di cuscini, la libreria che occupa tutta una parete e la grande e luminosa finestra che da piccola adoravo… Bhe, l’adoro tutt’ora a dire il vero.
- Dove posso lasciarla, questa? – ops, mi ero quasi dimenticata di Niall, cosi intenta a girare per la stanza con il naso all’insù…
- Oh, lasciala pure li, grazie mille –
Lui la appoggia delicatamente sul parquet poi si toglie gli occhiali da sole, e osserva anche lui la stanza, le mani sui fianchi.
Wow, mi ero dimenticata … dei suoi occhi.
Cosi azzurri, cosi profondi… mi ci perdetti, una volta in quegli occhi..
Ed ecco che incontra il mio sguardo per la prima volta dopo un anno.
È buffo, ogni volta che mi guarda non mi sembra di meritarmelo, il suoi sguardo, mi sento inferiore, per cui lo distolgo.
È sempre stato così.
Dopo essersi soffermato un pò a guardarmi(ho cercato di avere il volto più impassibile che potevo) si gira e chiude lentamente la porta.
- Possiamo parlare ora? –
- Come? E di cosa scusa? –
- Avanti, Hope. Lo sai di cosa –
Si, in effetti lo so.
- No, davvero, Niall.. sono stanca, disfo le valige e sonnecchio un po prima di cena. Un ‘altra volta ok? – gli chiedo, e intanto lo spingo fuori dalla stanza.
- Mi dispiace, non sono ancora pronta a riaffrontare tutto – concludo, lanciando un ‘occhiata in cerca di comprensione.
Esita un attimo, poi fa cenno di si con la testa, mentre si guarda gli occhiali da sole che tiene in mano.
- Grazie – sussurro, poggiandogli una mano sul petto.
MA PERCHE’ L’HO FATTO?
Mi prende la mano e la stringe, obbligandomi ad avvicinarmi.
Mi è sempre piaciuto stare tra le sue braccia.. adoro la differenza d’altezza che c’è tra di noi.
Mi piaceva abbracciare anche Harry.
Vorrei piangere, ma mi contengo. In realtà non so perché, ma appena richiudo, scivolo a terra struciando la schiena contro la porta, e con le mani a coprirmi il viso piango, come non facevo da un pò.
- Ci vediamo a cena – si sente dall’altra parte.
- Per forza.. – sussurro.
- Cosa? –
- NIENTE. A dopo –
Bhe, si comincia proprio bene direi.
 
 
 
La cena è stata un disastro.
Sguardi sfuggenti, continue frecciatine che Harry tirava a Niall…non so dove ho trovato il coraggio, ma gli ho tirato una piedata.
Per fortuna Gemma sembra non essersi accorta di niente. Siamo tutti qui per lei, d’altronde.
Mi ha presentato David, ed è un ragazzo fantastico, Gemma è stata proprio fortunata a trovarne uno cosi!
Adesso siamo tutti seduti in veranda sulle sedie a dondolo e le poltrone, tra chiacchiere e canzoncine stupide, quelle che si inventano quando si è ubriachi, a ricordare i bei tempi andati e a guardare il sole che sparisce dietro il lago, perdendosi tra gli alberi.
Se non fosse successa tutta quella storia tra me e Harry… tutta questa tensione non ci sarebbe e sarremmo tutti qui insieme a divertirci.
Invece non ci riesco del tutto e devo fingere.
Louis e Zayn tengono entrambi in mano una bottiglia di tequila, mentre cantano abbracciati,  Louis è venuto qui con Eleanor e sono fuori a cena ( cosi già che c’erano festeggiavano il loro anniversario: fanno oggi un anno! ) Gemma è seduta sul dondolo abbracciata a David; Niall è seduto sul tavolino al centro della terrazza, accerchiato da tutti, con la chitarra in mano a canticchiare: è un po l’anima della festa.
Hrry è appoggiato allo stipite della porta, con le braccia incrociate,  asociale come suo solito se gli gira male, ma ormai nessuno ci fa più caso.
Io sono seduta su una poltrona, vicino al tavolino (vicino a Niall, insomma).
In un momento di silenzio, comincia a suonare una melodia davvero dolce, e si gira verso di me, senza staccare un attimo gli occhi dai miei.
Oooddio, no.
“You were mine, for the summer, now I know it’s nearly over, feels like snow in september, but I always will remember, you were mine summer love...you always will be mine summer love”
- Niall… - mi sistemo meglio sulla sedia, ridendo nervosamente.
Questa canzone rievoca ciò che è successo tra di noi, quella bellissima estate.
E se fosse il mio ragazzo sarebbe una cosa dolcissima. Mi sto sciogliendo. Peccato che però Gemma  non sa cosa sia successo e non voglio che lo scopra cosi.
Gli altri si zittiscono, mentre lui continua a cantare.
Quando finisce, ho le lacrime agli occhi. Mi alzo velocemente per andare in bagno  – Scusatemi… -
Mi precipito in bagno, tra gli sguardi curiosi dei presenti.
Mi appoggio al lavandino, davanti allo specchio, e guardo il mio riflesso.
Volevo diventare una donna sicura di me, con una grande carriera da giornalista, e che poteva benissimo fare a meno degli uomini.
Ma non è questo che vedo riflesso.
Io vedo soltanto la ragazza brutta e insicura che sono stata per tutto il liceo, che pensavo di essermi lasciata alle spalle. Quella che piange per tutto, che non si sente all’altezza di niente, che non si sente né bella, né forte, né sicura.
- Forza Hope – sussurro tra me e me, guardando gli occhi rossi e gonfi di lacrime  – …  è solo un weekend. Ce la puoi fare. sei un’ottima attrice – ma so di mentire.


Flashback

 
Estate 2011
Prendo il cellulare, devastata, tra le lacrime e scrivo un sms - Niall, ho bisogno di un amico, ho bisogno di vederti…-
- Sono già qui davanti, aprimi –
Faccio un mezzo sorriso, e mi sporgo dalla finestra.
Ecco che il ciuffo biondo si solleva, i suoi occhi incrociano i miei e sorride. Sono contenta di averlo come amico.
Gli apro e sale le scale in un attimo, quando arriva  lo abbraccio e le mie lacrime gli bagnano la maglietta.
 - Calma Hope! Sediamoci e raccontami. –   mi dice mentre mi allontana da lui per guardarmi negli occhi
Mi accompagna sul divano, mi avvolge con una coperta e va a prepararmi un thè, intanto io gli racconto ciò che è successo.
Lui sembra incredulo.
- Harry? No, non è possibile. Devi aver frainteso qualcosa. Ti consiglio di andare a parlarci. –
- Non scusarlo! L’ho visto! Lui e …quella là. - aggiungo con disprezzo - ... E parlarci è l’ultima cosa che voglio fare in questo momento. Grazie – gli dico mentre mi passa la tazza.
- Anzi, ti sarei grato se domani andassi a prendere lo scatolone che ho preparato con la mia roba a casa sua. Io non ce la faccio a rivederlo. –
Lui esita, poi si siede sul divano vicino a me - Vieni qui – 
Mi rannicchio vicino a lui, che mi abbraccia forte, sospirando.

- Se è quello che vuoi, io sono dalla tua parte. Capito? –
Annuisco. Mi basta sentire la sua voce per sentirmi meglio.
Giro la testa verso di lui con ancora gli occhi lucidi.
- Grazie – sussurro – sei un vero amico. Ti voglio davvero bene- gli sorrido anche se in questo momento non devo essere una vera bellezza.
- Io di più. E ci sarò sempre per te , per qualunque cosa –
Pausa.
Cosa sta succedendo? I nostri visi cosi vicini… la sua bocca è a meno di un centimetro dalla mia… mentre parla guardo le sue labbra muoversi finchè non sento le sue mani scostarmi i capelli dal collo.
Non può star succedendo...

- Vuoi rovinare la nostra amicizia.. ?- chiede sussurrando. Per tutta risposta, gli accarezzo la guancia.
Troppo vicini – Non parlare… - dico, cosi sottovoce che non so neanche se mi ha sentito.
Finalmente le nostre labbra si uniscono, ci baciamo, un bacio disperato, ho bisogno di qualcuno; le mie lacrime rendono il bacio salato, ma Niall in questo momento è tutto ciò che voglio.
Mi giro verso di lui e approfondisco il bacio.
Ma lui mi blocca prendendomi per i polsi.
- No, Hope… non sei in te in questo momento. Non sarebbe giusto –
-Hai detto che si saresti sempre stato giusto? Ho bisogno di te in questo momento. Sii mio amico Niall … -
Credo sia stato quello l’errore.

#HOPE

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Capitolo 4
*** Over again ***



Sono ancora appoggiata davanti allo specchio quando sento bussare.
- Hope, apri dai –
Niall.
Bussa ancora.
Gli apro istintivamente, anche se so che mi vedrà in lacrime.
- Perché scappi via da me? – chiede a bruciapelo, appena entrato, chiudendo la porta a chiave.
- Perché… perché tu vuoi parlare – gli rispondo, gesticolando.
- Ma io sono andata avanti! – dico, cercando di essere il più allegra possibile, come se non ci dessi tanto peso.
- Lo so che non sembra perché sto piangendo ma io… -
Lui però mi interrompe.
- Bhe, io no però. Io non sono andato avanti. E vorrei davvero ricominciare tutto da capo con te, Hope. –
Cosa?  Lui… è rimasto innamorato di me per tutto questo tempo?
- Niall… -
- No, lasciami parlare. Da quando è successo, non hai più risposto alle mie telefonate, hai tagliato proprio i ponti. –
 Si avvicina sempre di più.
- Io ti amo, Hope. Non mi importa se mi hai solo usato o se non sono stato niente per te, perché io ti amo – confessa, prendendomi per mano, evitando il mio sguardo.
Oh Gesù, Giuseppe e Maria.
- No, Niall tu non mi ami. Io lo so! –
Bhe a dir la verità non so proprio niente, non so neanche cosa provo io, ma non può incasinarmi tutto proprio ora! Non può! Stavo.. andando avanti.
- E invece si, ti amo. E quando sarà il momento lo capirai. –
Si avventa su di me, le sue mani stringono il mio viso, e mi bacia, forte.
Le sue labbra.. era stato cosi bello la prima volta. Non vorrei più staccarmene.
- Fermami. Adesso – mi dice, tra un bacio e l’altro.
Vi dico solo che il bagno era chiuso a chiave, e io non l’ho fermato.
 
Quando rientro in camera mi chiedo se è successo davvero.
Quindi è come se avessi fatto la mai scelta?
È solo che non voglio dire del tutto addio a Harry credo.
Cosa faccio? Aiutatemi.
Per  ora dormo, poi vediamo se si risolver qualcosa anche se non credo proprio.
 
Ore 3 e 16.
 
Sento la mia porta aprirsi.
Apro gli occhi nel buio, e noto un’ombra entrare e chiudere la porta.
Sento che si avvicina.
Non ho paura, solo sue persone potrebbero fare una cosa del genere.
Sento i passi sulla moquette,  il suo viso vicino al mio, il suo respiro sulla mia pelle.
Si alza e si corica vicino a me sul letto, abbracciandomi.
Quando sento la sua mano vicino alla mia incrocio le sue dita con le mie.
Anche l’altra volta è stato cosi.
Io avevo bisogno di lui e lui c’era.
Mi giro verso di lui, e mi addormento tra le sue grandi braccia, al sicuro.
Mi accarezza la schiena ritmicamente. Forse ho fatto una scelta ..?
- Niall – sussurro – ho scelto te –.
Lui si blocca, non mi accarezza più.
Si alza dal letto, e apre la porta.
La luce inonda ancora parte della stanza.
La figura in controluce si ferma e si gira verso di me, per un attimo, tenendo la porta.
Prima che se ne vada, riesco solo a vedere i suoi ricci scombussolati.
Non era Niall.
Era Harry.
 
 
 
 
MERDA.
Ore 4 e 35
 
TIC.TIC.TIC.TIC.
E basta!!! Tutte a me stanotte?? Non è bastata la figuraccia con Harry prima?
Stavolta qualcuno mi tira dei sassolini dalla finestra, cosi esco scalza sul balcone.
-Hope! Sono io! –
Dal balcone di finaco al mio, Niall sorrideva e mi salutava.
- Niall! – sorrido, istintivamente.
- Cosa fai? – chiedo ridendo.
- Non riesco a smettere di pensarti Hope. Ti prego devo baciarti ancora –
Calma Hope, calma.
Oh mamma mia.
- E come facciamo, dimmi? – chiedo divertita.
Lui ci pensa un attimo, poi risponde.
- Così! –
Non facio in tempo a gridargli di non fare cavolate , che lui sta saltando sul mio balcone. Non che siano cosi distanti eh.
E poi Niall è famoso per i suoi salti.
Era nella squadra di salto in alto al liceo.
- Eccomi! – mi prende subito il viso e mi bacia.
- Adesso va meglio. ..- mi dice, staccandosi un attimo per poi riavventarsi sulle mie labbra.
- Tu sei matto .. – gli dico attirandolo se possibile ancora più a me.
- Dai adesso rientriamo –faccio per aprire la porta, ma mi accorgo con orrore che non si  apre dall’esterno.
 - Ehm Niall… -
- Non ci credo – scoppia a ridere.
- Vabbè allora che facciamo? – gli chiedo, infreddolita.
-Potremmo passare la notte qui, sul balcone- suggerisce lui.
- Te l’ho già detto che sei matto? –
- Ma si, dai, che ti costa? Poi se abbiamo troppo freddo rientriamo. Almeno vediamo l’alba da qui –
Aspetto un attimo poi rispondo
- Perché no? –
Per tutta risposta, lui sorride. - Hey, hai freddo per caso?-
- La mia pelle d’oca non ti dice niente per caso?- lo scimmiotto ridendo.
- Allora ecco..- mi dice mentre si sfila il suo maglione
-Prendi-
- No Niall, poi tu come fai?-
- Tranquilla un modo lo troviamo-
Ehm, e ora che dovrei dire ?
-Si, ehm..- cerco di evitare il suo sguardo mentre infilo la giacca. -Grazie-
-E di che?- poi si rannicchia in un angolo del lettino che c’è sul balcone.
-Su, vieni- mi chiede dolcemente.
-Ehm, ecco io-
- Altrimenti ho freddo-
BHE se altrimenti ha freddo. Ok mi ha convinto. Non che ci volesse molto.
- Ok allora ..- rispondo ridendo.
Mi corico anche io, con il suo maglione sulle spalle. La testa appoggiata al suo petto, le mani intorpidite dal freddo avvolte dalle sue.
-Buonanotte, Niall- gli sussurro piano.
Mi guarda per qualche istante, poi chiude gli occhi e mormora un
-La sarà senz’altro-

 
DCFBSBFSIBFWFFIBIOF YEHA.
Cioè, io amo il nuovo cd.
So che non c’entra niente, ma davvero, sono tutte una più bella dell’altra.
Ed è stato il nuovo cd a ispirarmi per andare avanti con le ff :3
E a voi? Qual è la vostra preferita?
Io le amo dalla prima all’ultima.
Kiss you, Heart Attack, Rock me… non saprei davvero! E poi il fatto che si sentono molto di più Louis e Niall mi fa impazzire.
*BUM. PREGNANT.*
Bene fateci stare anche una recensioncina se vi va ;)
Sciao belleeeee
#HOPE

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Capitolo 5
*** Vorrei una papaya. ***


cammino a passo veloce... Mi sveglio bruscamente.
Ma ... piove? Mi stapiovendo addosso? ODDIO PIOVE IN CASA.
MA CHE CA..
Aspetta.
Sono sul balcone.
Con Niall.
- Niall sveglia! -
- Cos..? Hope! Che succede? Ma... ma sta piovendo! Presto entriamo! -
Mi prende (senza il mio permesso esplicito, s'intende) per mano e corriamo dentro, quasi zuppi.
Magari ci pioveva addosso da mezz'ora e non ce ne eravamo accorti.
Bello.
Comunque, appena dentro, Niall si avvicina pericolosamente  - Buongiorno principessa -
Oddio, ma non me lo sono sognata.
Niall, il balcone, la notte passata fuori, le chiacchierate... Oh porca paletta.
Non ero unbriaca.
Però non ero neanche in me.
Oddio, ho illuso il ragazzo più dolce che sia su questa terra, senza neanche rendermene conto. Mi sono lasciata prendere.
Io ho illuso Niall Horan.
Cioè, non proprio illuso... però non ho ancora deciso tra lui e Harry.
Pff, come se non sapessi che una volta presa la mia decisione succederà qualcosa che sconvolgerà tutto, o magari non mi vorranno più, sarà troppo tardi.
Belli questi pensieri di prima mattina, dai.
- Ehm, Hope? -
Ah si giusto, l'irlandese che gocciola sul tappeto.
- Oh, scusami, tieni- e gli porgo una salvietta che tengo nell'armadio.
- Vieni qui... - Niall mi prende per la vita, facendomi il sollettico e  mi asciuga i capelli con la salvietta.
- AHAHAH NO! NIALL! NO!!! AHAHA DAIIII LO SAI:: CHE:: AHAHAH NO! SMETTILA! -
Quando finalmente la pianta, mi asciugo le lacrime e cerco di guardarlo con l'aria più truce che mi riesce.
Dopo un po mi accorgo che siamo un po troppo vicini.
- Ehm - mi scosto di scatto, improvvisamente non più a mio agio così vicina a lui.
- Tutto bene? -
Non sorridere.
Ti rpego non sorridere.
Perchè se sorridi io...
Ha sorriso.
-FFFFFFFFF -
- Hope! Mi speghi che c'è?-
- Che c'è, che c'è... - comincio a camminare, sgocciolando ovunque per giunta.
- C'è che... mmm .. io vorrei che tu...fffho voglia... voglio... una papaya! Si, io voglio una papaya! -
- Una papaya? -
- Una papaya! -
- Una papaya... - ripete stranito Niall mentre si alza e mi guardo stanito.
- Mi piacciono le papaye - affermo incrociando le braccia.
- Niall, andresti a cercare una papaya per me? - gli faccio gli occhi dolci.
Ho bisogno di riflettere, di stare per conto mio un attimo.
Lui sembra pensarci su, poi raccoglie il suo maglione, mi passa affianco, mi lascia un bacio sulla guancia, mentre io ho ancora un'espressione corrucciata.
Mi supera e mentre apre la porta lo sento sussurrare - Bha, le donne -

Appena chiude la porta, rientro nella camera e mi butto sul letto, la faccia immersa nelle lenzuola e comincio a urlare, soffocando ogni grido con i cuscini.
Poi mi alzo vado vicino al muro e comincio a tirarci delle testate. - MA ..PERCHE'? ... MA... PERCHE'? ...MA...PERCHE'? -
Quando decido che la fronte mi fa abbastanza male, mi fermo, sedendomi a terra.
Sbuffo.
In realtà non so cosa mi prende.
Sarà quella settimana del mese, chessò.
Mi vesto e scendo in cucina per fare colazione, sperando , ardentemente, di non incontrare ne Tom ne Jerry, if you know what I mean.
Ma ovviamente appena arrivo in cucina, neanche a farlo apposta, ecco Harry appoggiato all'isola che si mangia una brioche e Niall che si sta facendo un caffè.
Incredibile la loro capacità di sembrare sexy anche mentre non fanno una beata ceppa.
- 'Giorno - saluto, evitando lo sguardo di entrambi e nascondendomi aprendo il frigorifero.
- Ciao - Harry mi saluta, un pò meno freddamente del solito.
- Passato una bella notte? -
Ah-ah divertente Niall.
Davvero divertente.
- Gradevole, direi - rispondo, lanciandogli uno sguardo assassino.
Non voglio che Harry pensi chissà cosa.
Prendo il latte e lo verso in una tazza, che poi metto nel microonde.
Mi sento un pò troppo osservata però, che soggezione.
Trova un argomento di coversazione normale Hope, forza.
- Ehm, allora, visto che acquazzone che viene giù, eh? -
- Già - fa Harry.
- Me ne sono accorto - risponde sorridendo Niall, senza guardarmi, mentre sorsegia il suo caffè.
Eccheppalle.
Stavo per tirargli qualcosa come una ciabatta, ma per fortuna (o quasi) entra correndo Gemma, con il velo in mano, piangendo come una pazza.
- Gemma! Gemma calmati che c'è?! -
- C'E' ... CHE... - tira su col naso - WAAAAAHHHHHH DEVO RIMANDARE IL MATRIMONIOOOO AAAAAHHHH - riesce a dirmi tra i singhiozzi.
- Come rimandare.. come rimandare il matrimonio? Gemma! -
- David non può venire a causa della pioggia! SI SONO ALLAGATE LE STRADEEEEEE - ritorna a piangere.
- Allagate le strade? Ma come?! Io devo essere a lavoro lunedì! -
Gemma mi lancia un'occhiata che mi trafigge il petto.
- CIOE'! Quello che intendeo dire è che... Oh Gemma, mi dispiace! Ma non è grave, tranquilla! Di quanto esattamente? -
Non potranno che essere un paio di giorni.
- UNA... - singhiozzo - UNA... UNA SETTIMANAAAA -
- COSAAAA ???- è la mia prima reazione, ma poi mi accorgo che non è la risposta corretta.
- Cioè. TESORO! MI DISPIACE! Ma tranquilla! David arriverà e vivrete felici e contenti! Ok? -
- Mmm.. ok... - risponde poco convinta e soffiandosi il naso come se dovesse soffiare fuori l'anima.
- Senti sai che facciamo? Oggi stiamo tutto il giorno in palestra!- si, questa villa ha una palestra - Ti va? A mangiare schifezze dopo aver fatto 15 addominali, come ai vecchi tempi! Forza vai a preparare la sacca! -
- Davvero Hope? Come ai vecchi tempi? Oh, grazie! - il suo viso si illumina di nuovo.
- Per cosi poco? Dai corri! - E sparisce dietro la porta della cucina.
Tiro un sospiro non so se di sollievo o di disagio.
Un'altra settimana bloccata qui?
Cos'è, il Karma è cieco?Non vede che ha già causato abbastanza guai?!
Guardo Harry e Niall.
Niall guarda Harry, Harry guarda Niall, Io guardo NIall, Niall guarda me, io guardo Harry. 
Ok, basta.
Vado anche io a preparare la sacca.


Corro su in camera, e tiro furoi una sacca di pelle marrone dove ci ficco dentro dei vestiti, senza neanche badarci troppo.
La mia mente galoppa da altre parti.
Non so bene perchè ma comincio a piangere.
Non a singhiozzare eh! Solo che mi scivolano qualche lacrime sul viso.
Sento bussare.
- Avanti - grido, forse più acidamente di quanto avrei voluto.
- Tutto bene? - è Harry.
Mi nascondo il viso girandomi dall'altra parte e butto via il fazzoletto.
- Ehm, si, certo, perchè non dovrebbe? -
- Hope. Guardami. -
Sento una mano premere sulla mia spalla e  lentamente Harry mi gira verso di lui.
Alzo lo sguardo, non posso più nascondermi.
Harry mi accarezza piano una giancia, asciugandomi una lacrima.
- Cosa  non va?  -
Niente, devo solo capire chi amare, tutto qui. E starò qui un'altra settimana guarda un pò. E Niall è così... E tu sei così... Dio.
- Niente, davvero -
- Hope, riconosco i tuoi pianti. Alcuni sono finti, magari per commuovere qualcuno o farlo sentire in colpa. Altri, quelli accompagnati dai singhiozzi, generalmente - aggiunge sorridendo - sono di vera tristezza, quelli per le cose brutte; e poi ci sono questi, quando piangi per un ragazzo. Quelli li conosco bene - dice, prendendomi il mento.
Esita. Non lo guardo negli occhi.
- Una volta erano riservati a me, una volta piangevi per me. Mica sempre perchè ti facevo soffrire eh! Ti ricordi? Di solito erano di felicità, le lacrime. Quando sono tornato prima dal viaggio a Toronto, per esempio. O quando siamo stati in vacanza insieme, ti ricordi? Quando abbiamo camminato sulla spiaggia. Dicevi che non eri mai stata più felice -
Ricordarmi queste cose fa male. Troppo. Devo andarmene di qui. Via da questo posto, via da Harry, via da Niall.
- Harry .. - cerco di fermarlo, altrimenti finisce che comincio a piangere per la nostalgia stavolta.
- Hope - mi prende per le spalle, anche lui ha gli occhi lucidi - So che sembro uno stronzo, lo so. Che faccio il duro e l'impassibile. Ma è perchè dentro sto morendo. Senza di te, io ....appassisco, non so in che altro modo spiegarti meglio cosa succede dentro di me quando ti vedo, con lui.-
Quindi è così? E perchè me lo dice adesso?
- Ti amo Hope -
Attendo qualche istante, non so cosa dire. Poi opto per la verità
- Hai un modo strano di dimostrarlo - prendo la sacca e mi allontana, seguita con gli occhi da Harry.
Devo decidermi.
Devo decidere chi amare, non posso andare avanti così.


ASGHALLAH YEHA EYAH UH! A tutti <3
Scusate se ci sono errori, ma non l'ho ricontrollata, yeah yeah u.u
Che ve ne pare? Non so a me sembra più lungo dei capitoli che scrivo di solito. O.o
Ma ero presa :3
Spero vi piaccia e come al solito, le recensioni sono ben accolte.
Vi lovvo troppo.
Mi sembra ora di ringraziare per bene chi mi sta sempre (o quasi XD) accanto commentando e facendomi piangere dalla felicità:

MissTostaPayne (<3)
ProudOfMe
Curly_Girl
IrishBadGirlYo
Gaiafuckingperfect
roby love 1D
serialkillergirl

AHAHHAHAH
adesso che scrivo i vostri nickname in effetti mi spavento X''D
Comunque vi amo lo stesso, tranqui <3 <3 <3
Ho messo quelle più ahsiadaw insomma, capitemi :) scusate se ne dimentico qualcuna ;P

#HOPE

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Capitolo 6
*** Second chance ***


tutta
NON SO COME SCUSARMI.
E' DA UN'INFINITA' DI TEMPO CHE NON AGGIORNO.
POTRETE MAI PERDONARMI???
VI PREGO VI PREGO VI PREGO.
Intanto vi chiedo una cosa
SONDAGGIO!
Chi si merita l'amore di Hope?
Mandatemi un messaggio NELLA MIA CASELLA DI POSTA PERSONALE
cosi sarà una sorpresa per tutti nell'ultimo capitolo.

Scusatemi, lo so, torno e detto subito leggi.
Ma è importante, voi siete importanti.

Vi lovvo troppoooo
Buona lettura :)



 - E' da un pò che volevo parlartene -

Gemma ha il fiatone mentre mi parla correndo sul tapis roulant da parte al mio.
- Di cosa? - rispondo affannata.
- So tutto. Di te e di Harry... e di Niall -
Continuo a correre facendo finta di niente.
- Hope -
- Gemma io .. -
Continuamo a correre guardano avanti.
- Hope, avrei voluto che me ne parlassi tu. Sai da chi lo sono venuta a sapere? Da Rita, la governante. A quanto pare l'estate scorsa tu ed Harry non siete stati molto attenti a non farvi vedere mentre sgattaiolavate qui di notte -
La guardo piena di rimorso.
- Sono la tua migliore amica - afferma, mentre spegna entrambe i macchinari - Avresti dovuto dirmelo. Ed è anche mio fratello, per giunta -
- Lo, so. Lo so, scusami. Ma fu tutto cosi... improvviso. Io conosco Harry da tutta la vita. E in una solo momento.. bum. Ho scoperto di esserne innamorata -
- Non devi scusarti con me. Devi solo pensare a risolvere questa situazione -
- Io non.. - cavoli, è difficile dirlo ad alta voce - non so chi amare -
- Non è una cosa che si sceglie - ecco che arriva la perla di saggezza di Gemma,  mentre ci sediamo ad un tavolino con due bottigliette d'acqua.
- La senti e basta - 
- Ma Gemma, io... provo qualcosa per entrambi. Mi fanno sentire amata, ognuno in modo diverso -
- Non puoi tenerli sulle spine per sempre - dice guardandomi negli occhi.
- So anche questo - sbuffo - Ma per ora, cosa posso fare? -

A quanto pare non ho dovuto fare proprio niente. 
Stiamo uscendo dalla palestra per tornare nelle nostre camere a lavarci quando sentiamo delle grida provenire dalle scale.
Io e Gemma ci scambiamo un'occhiata stranita e poi ci sporgiamo dal piano superiore per vedere cosa sta succedendo.
E' a quel punto che vediamo Niall e Harry che si urlano addosso mentre Zayn, Louis e Liam cercano di trattenerli.
Motivo della discussione: io.
Rimango pietrificata sulle scale nel vedere qualcosa che in effetti sapevo sarebbe successa, prima o poi, uno scontro diretto.
Harry e Niall infatti non avevamo mai litigato apertamente su questa storia, e io servivo sono sempre servita da intermediario. 
Ma immagino che era qualcosa destinato a succedere, e l'episodio di ieri notte sarà stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Metafora particolarmente azzeccata visto che qui , come previsto, non smette un attimo di piovere.
- Tu non la meriti! Non l'hai mai meritata! - grida Niall mentre punta minacciosamente il dito verso Harry.
- Non sai niente di lei! TU non la meriti! - Harry grida cosi  forte che gli si vedono le vene del collo.
Oddio no, non voglio essere la Yoko Ono della situazione. 
Anche se forse è un po tardi. Già da tempo non sono più gli amici di prima, a causa mia. 
In un attimo mi rendo conto che questa situazione è sempre stata più grande di me. Non c'entrano solo i miei sentimenti, ma anche il rapporto di amicizia che lega(va) .
Cosa ho fatto?
Una lacrima mi riga  il volto, ma la caccio via con un gesto veloce della mano.
- Adesso basta!!! - grido, mollando la sacca a terra. - Basta -
- Hope - sussurrano entrambi mentre mi vedono scendere le scale.
- Sapete una cosa? - chiedo, reggendomi sul corrimano mentre scendo.
Sospiro - Scusatemi -
Mi guardano interrogativi; credo che si aspettassero qualcosa di diverso.
- Per cosa Hope? - chiede Niall  mentre si avvicina, ma gli faccio cenno di restare li dov'è.
 Intanto Zayn, Liam e Louis si sono eclissati insieme a Gemma.
- Perchè vi ho ridotti cosi. Non pensavo di essere cosi importante, davvero. Ci stavano le frecciatine e le battutine, ma questo è troppo. Non voglio che buttiate al vento un'amicizia come la vostra per una come me. Davvero - Guardo intensamente prima Niall e poi Harry, e mi viene da piangere.
- Dimenticatemi e io farò la stesso -
.Ancora tre giorni, e poi potrò farlo davvero.

Raccolgo le mie cose, e sparisco dietro al porta.

Appena in camera, butto la sacca sotto il letto e  cerco di non piangere.
Ho detto una cosa che so non essere giusta.
Come posso dimenticarli? E come ho potuto chiedere loro di dimenticare me?
Sono proprio una cretina.
Accendo la tv per distrarmi, ma in realtà non  so neanche cosa sto guardando: ho lo sguardo fisso e la mente vuota.
Sono venuta qui per il matrimonio di Gemma, non per tirare fuori una vecchia storia.
Ed è solo adesso che mi ricordo di una cosa.
Una cosa che non ho mai dimenticato, una cosa che forse potrebbe aiutarmi a decidere, una volta per tutte.

L'ESTATE SCORSA
Prendo la collana che mi ha regalato, e me la strappo con violenza dal collo, senza curarmi di romperla, dopodichè la getto a terra ai suoi piedi e corro via.
Harry abbassa lo sguardo sulla collana, poi si rivolge a me - Dove stai correndo? Torna indietro! -

- Con me hai chiuso! Sei solo uno stronzo, a cui non interessa niente di me, o di noi! - gli urlo incontro, mentre cammino velocemente sotto la pioggia.
- Quante altre volte dovrò chiederti scusa? Quante, cazzo?! -
- Non lo so - mi fermo e mi giro verso di lui,puntandogli gli occhi addosso - fino a quando le tue scuse non saranno sincere -
- E quindi finisce cosi? Davanti a uno squallido bar, senza lasciarmi neanche spiegare? -
- Si, Harry. Finisce cosi. Davanti a uno squallido bar, e per tua informazione, stamattina la biondina nel tuo letto è stata una spigazione sufficiente.
E ora, ti prego - sussurro  tra le lacrime - lasciami in pace -
Lui esita - E' questo quello che vuoi? Che ti renderebbe felice? -

Accenno un si con la testa, senza guardarlo.
- Bene, allora - conclude - Stammi bene Hope - dice, allontanandosi nella pioggia.
Lo guardo correre via.
Cos' ho fatto?
Ho appena buttato via la persona più importante della mia vita.
No.
Lui ha buttato via me.
- Ma io ti amo -  sussuro queste parole ormai senza significato al vento, che se le porta via.

Quello che Harry non ha mai saputo è che io, quella sera, ho raccolto la collana, e ora la porto ancora al collo.
Ora so cosa fare.


Harry è seduto in cucina, con una tazza di caffè in mano, e guarda la pioggia bagnare i vetri.
Mi avvicino senza fare rumore, e mi siedo vicino a lui.
- Dicono che per ogni uomo, ci sono 7 donne sulla Terra -
Lui non mi guarda, abbassa lo sguardo sulla tazza.
- Cosa ne dici? -
All'inizio sembra confuso, ma poi risponde.
- Stronzate. Ne esiste solo una, o almeno se comincia ad amare quella non può più smettere-
Esito e mi mordo il labbro.
Lo prendo per le spalle e lo giro dolcemente verso di me.
- Io ero quella donna? Sinceramente Harry -
Lui mi guarda negli occhi, e in pochi istanti, quell'Harry invidioso e strafottente è sparito lasciando posto a qull'Harry dolce e premuroso, che adesso mi accarezza il viso. La tensione di poche ore prima è completamente sparita.
- Credo proprio di si, Hope -
- Sono venuta a farti vedere questa - vado al punto, estrendo la collana e appoggiandogliela davanti, sul tavolo.
- Non l'avevi buttata via? - chiede sorpreso, rigirandosela tra le dita.
- No - gli dico, mentre lo guardo sorridente - E non ho mai buttato via neanche te, a quanto pare -
Pausa infinita. Harry non distoglie lo sguardo dalla collana, e so che sta elaborando le mie parole.
- Cosa vuoi dire? -
- Voglio dirti che rivederti ha svegliato in me sentimenti che credevo persi per sempre, per te. Ma forse ... Sai, tutti meritano una seconda possibilità -
- Dici sul serio? - si gira, prendendomi piano le mani.
- Si. Ma, Harry, la mia fiducia non riuscirebbe a subire un altro colpo. Sto ancora cercando di perdonarti. -
Mi guarda quasi con le lacrime agli occhi - Hai scelto me - il suo viso si avvicina per baciarmi - Hope ... -
E io lo lascio fare.
Quindi si, ho scelto, ho scelto Harry.

E Niall?




ZA ZA ZAAAAM
Direi che non sono necessari commenti da parte mia, a parte ancora un sacco di scuse
Sono un viscido verme!!! *si inchina su e giù, sui carboni ardenti*
Fatemi sapere cosa ne pensate!

#HOPE

xoxo ;)

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Capitolo 7
*** Siamo come una molla ***


bho Se ho scelto Harry( ed è cosi, ho scelto lui) perchè cerco di tenere la mia mente occupata lavorando invece di passare del tempo con lui?
Qua qualcosa non funziona.
- Harry, Harry, Harry...- sussurro, posando il mio computer.
Neanche mi avesse sentito, eccolo che spalanca la porta.
- Hope, Hope, guarda fuori dalla finestra! -
Volto senza pensare lo sguardo verso i vetri, e ... ha smesso di piovere! Siamo liberi! Possiamo ... andarcene -
Oh cacchiarola.
- Oh no -
- Cosa, Hope? -
Non lo ascolto nemmeno - No, no mi serve più tempo! - non mi accorgo neanche di parlare ad alta voce, batto un pugnetto sui vetri. - Mi serve più tempo! -
- Hope! Più tempo per cosa, esattamente? -  Mi accorgo che Harry mi ha afferrato per le spalle e mi guarda dritto negli occhi.
Mamma che occhi, a proposito. 
- Più tempo per .. ehm, stare con Gemma! Gemma, sai non la vedo da, pff , saranno secoli eheheh... Ehm -
-Ah giusto. Cose da donne eh? Bene allora la vado a chiamare se vuoi! -
-Certo grazie, grazie Harry - gli faccio l'occhiolino, e gli do una pacca sulla spalla.
Ma che cazzo sto facendo? Non sono mica il suo allenatore di baseball! Rimedio dandogli un bacio a stampo.
Confuso, Mi fa uno di qui suoi sorrisetti, poi corre fuori dalla stanza, probabilmente pensando che il mondo è bello perchè è vario (e ci pupoi trovare gente pazza come la sottoscritta).
Mi abbandono su una poltrona, ma mi rialzo con un sussulto quando qualcosa sotto il mio sedere emette una specie di "miao". Noo, dai. Hanno tenuto ancora il gatto di peluche che ... ah adesso ricordo, si. Niall  me l'ha regalato il primo Natale al college, perchè gli avevo confidato che ne ho sempre voluto uno da piccola, già.
Mi sveglio dalla trance quando mi accorgo che Gemma è sulla porta e bussa.
- Vieni Gem, entra -
- Ah quel gatto. Non sai che spaventi mi prendo ogni tanto, quando mi siedo li  -
- Ahah credo che mi sia appena capitato -
- Stupido gatto! -
Ridiamo, poi un attimo di silenzio.
- Hai visto che ha smesso di piovere? Felice? Finalmente ti sposi! -
- Io ringrazio il cielo che la pioggia non abba trascinato via la casa, ma tu? Forse volevi... più tempo per decidere? -
- Mi leggi nella mente, vecchia mia -
- Bhe mi sentirei allo stesso modo, credo -
La guardo con un sorriso stretto tra la commozione e la tristezza - Grazie di esserci - mi allungo verso di lei per un abbraccio.
- Bhe, anche io ringrazio di esserci! -dice, ricambiando stranita l'abbraccio.
Scoppiamo a ridere. Ogni tanto questi momenti servono davvero.
- Hai già parlato con Niall da ieri? Quello che è successo sulle scale è stato ..-
- Imbarazzante? Infantile? Inutile? -
- .. Direi di si. I.I.I.? -
- Ah-ah. Si un momento I.I.I. - ci diamo uno spintone a vicenda per la pessima battuta. Potremmo scrivere un libro noi di battute cosi.
- Dai allora. Affronta l'inevitabile. Vorrei che entro le 4 di domani (data delle mie nozze, sei venuta qui per quello ricorda) avessi fatto pace con i due spasimanti e anche con te stessa. Ci puoi riuscire? - mi chiede alzandosi dal letto.
- Ci posso provare - rispondo, alzandomi a mia volta dalla poltrona.
E con il gatto in mano, usciamo a braccetto dalla stanza.


- Posso? - chiedo bussando alla porta di Niall.
Lui si gira, mi fissa un attimo e mi sorride.
- Certo -
Mi siedo vicino a lui, sul letto e restiamo in silenzio qualche minuto.Poi lui nota che tengo in mano un gatto di peluche.
- Ma quello è ...? -
- Si, si è lui. L'ho trovato in camera. -
- Feice di sapere che non l'hai abbandonato - mi dice, prendendolo in mano.
- Non potrei mai -
- Già, neanche io -
Un attimo, stiamo ancora parlando del gatto? perchè io sento il suo sguardo e le sue labbra sempre più vicine.
Mi allontano velocemente alzandomi dal letto.
- No, Niall, parliamone. Noi sia..- ma non finisco la frase, perchè lui mi ha già baciata, teneramente ma aggressivaente, possesivamente ma dolcemente.
Io rispondo al bacio ma poi mi allontano.
- Niall... non così, basta. Mi rendi tutto troppo difficile. Siediti e parliamo -
- Non voglio parlare ... - ecco che si riavvicina.
E no. E basta!
- Niall ..-
Ma in qualche modo mi manca la forza di reagire e mi abbandono a lui, il gatto è buttato malamente sul pavimento.
Ci baciamo, ma trovo la forza di uscire dalla stanza, riprendermi il gatto e correre da Harry a raccontargli quello che è appena accadto. Non voglio che la nostra relazioni nasca ancora su delle bugie.

- Non mi importa Hope. Sei ancora confusa, quindi posso capirlo. A patto che non diventi un'abitudine! - è il commento di Harry alle mie confessioni.
- Harry. Io...-
- Anche io ti so baciare cosi, sai? - e me lo dimostra.
Quando sono tra le sue braccia mi sento a casa, sento di aver trovato quella persona speciale, di cui non mi  stancherò mai.
E' lui, è lui, lo sento.
- Scusami - gli sussurro - ci vediamo dopo. Vado a finire una cosa -

- Niall, adesso tu ti metti qui - gli indico una sedia vicino al tavolo della cucina - e io qui - mi siedo al lato opposto.
- Tu capisci che non potremmo fare cosi per sempre vero Hope? -
- Si si certo. E' solo questione di un attimo. Ma dobbiamo parlare-
- E allora parliamo - risponde.

Dopo un'ora, siamo ancora seduti al tavolo, ma abbiamo avvicinato le sedie.
- Non voglio essere una di quelle che parlano con mille cliché però... davvero tu meriti qualcuna di meglio. Non una che si sveglia la mattina con un'idea e il giorno dopo con un'altra. Meriti qualcuna che ti guardi come se fossi l'unico al mondo. E tu capisci che io questo non potrò mai dartelo. Vero? -
Lui esita qualche secondo.
- Credo di si -
- Bene, perchè quello che sto per dirti è davvero molto importante - prendo un respiro profondo.
- Noi due siamo come una molla, ci allontaniamo ma poi torniamo sempre vicini. Giusto? E' cosi. però... dobbiamo ritrovare quella meravigliosa stupenda e emozionante amicizia che ci legava. Tu non mi ami, Niall. Tu tieni solamente tantissimo a me, come se fossi l'unica cosa perchè vuoi proteggermi, io so che è cosi. E' diffiile separare questa sensazione dall'amore, ma dobbiamo provarci. Prometti che ci proverai insieme a me? -
Prendo fiato e aspetto la sua risposta.
- Hope.. hai ragione su molte cose, quasi tutte. Ma non puoi cercare scuse per il mio amore perchè si, il mio è amore, io ti amo. Ma forse hai ragione: la fuori c'è qualcuna che non avrebbe occhi che per me e io merito di trovare quella persona giusto? - è cosi insicuro, sembra un bambino, vorrei abbracciarlo e dirgli che va tutto bene.
- E sarà cosi. Andrà tutto bene Niall. Siamo giovani, chissa cosa ci riserva la vita! Amici? - gli porgo il mignolino.
Lui sorride e mi guarda la mano. Poi alza lo sguardo e mi prende il mento, per baciarmi, lentamente.
- Questo me lo dovevi, non credi Hope? Ora possiamo essere amici - mi porge il mignolino.
Lo guardo di sbieco, sono ancora un pò provata, ho gli occhi sgranati e probabilmente le guance in fiamme ma adesso che mi sono liberata dal passato, posso concentrarmi sul presente.
Harry.
Ecco. Nella mia mente dipingo il suo sorriso e dorrido a mia volta.
- Sono felice che tra noi le cose siano ok adesso Niall. Ora scusami ma devo andare! Il grande giorno di Gemma si avvicina, e indovina a chi tocca preprare un addio al nubilato perfetto? A domani! -
Prima cercavo di tenere occupata la mente non perchè avessi scelto Harry, ma perchè sapevo di non aver ancora chiuso del tutto con Niall.
Adesso sono tranquilla e posso godermi i festeggiamenti. Finalemente!


Nel correre via, il fiore di prima le cade dai capelli.Niall silenziosamente lo raccoglie, lo annusa e lo ripone in una tasca della giacca.



RAGAZZI, QUESTO CAPITOLO E' STATO UN PARTO.
ED E' UNA CACCHETTA.
MARO'.
Però dai che ve ne pare? Non siate troppo cattive, considerando che non scrivo da ventordicimiliardi di anni  ':)
Recensioni sempre bene accette!
Vi lovvo!! ;D

#HOPE

xoxo

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