Let's try again. di Hope _ (/viewuser.php?uid=176045)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Biglietti inaspettati ***
Capitolo 2: *** You again! ***
Capitolo 3: *** Summer love ***
Capitolo 4: *** Over again ***
Capitolo 5: *** Vorrei una papaya. ***
Capitolo 6: *** Second chance ***
Capitolo 7: *** Siamo come una molla ***
Capitolo 1 *** Biglietti inaspettati ***
Cammino
a passo veloce sul pavimento di marmo all’entrata
dell’edificio del Times
, la rivista per cui lavoro ma visto
che ho i tacchi, sto
pregando di non
cadere proprio qui e fare una delle mie solite figure. Sento il mio
blackberry
squillare, è Meg.
-
Ti ascolto Meg, dimmi tutto. – le rispondo schiacciando un
tastino quasi
invisibile sul mio auricolare. Poi quando sento la voce della mia
segretaria
penso a lei e al suo buffo modo di vestirsi, così colorato e
.. brioso. Ma
nonostante ciò è la miglior segretaria che si
possa trovare.
-
Dunque, il tuo appuntamento delle 10 è saltato, mr.
Smitherson firmerà il
contratto alle 5, l’articolo che hai scritto è
piaciuto e verrà pubblicato sul
numero di domani e .. oh, Hope! Devi passare qui alla reception: ci
sono
parecchi messaggi per te, tutti dalla stessa persona… li ho
annotati, appena
arrivi te li do –
Ok,
decisamente tante cose per una sola chiamata.
-
Grazie Meg, sto salendo - spengo
l’auricolare ed entro
in ascensore.
Schiaccio
il numero 6 e visto che l’ascensore è vuoto ne
approfitto per sistemarmi la
camicetta, riordinare i contratti e gli articoli nella mia
portadocumenti di
Louis Vuitton e sistemarmi ordinatamente la coda di cavallo.
Ding
Arrivata.
Riprendo
il passo veloce e sicuro che avevo nella hall e mi dirigo determinata
verso il
bancone della reception del mio piano dove Meg mi stava
aspettando. Afferra
i bigliettini con i messaggi di
stamattina e me li porge sorridente.
-
Grazie Meg. Sai di chi sono? – chiedo mentre li infilo nella
portadocumenti.
-
Se non lo sapessi non avrei stampato in faccia questo sorriso. Sono di
Harry. –
Harry?
Oddio.
-
Mmh, ti riferisci ad Harry Styles, lo stronzo con cui mi sono lasciata
5 mesi
fa? Quell’Harry?
–
-
C’è bisogno di chiederlo? – risponde
Meg, masticando la sua cicca e tornando a
limarsi le unghie.
-
Bhe allora puoi anche riprenderteli, davvero, non mi va di leggerli, e
poi non
so perché mi scrive, visto che ci eravamo detti tutto. Ecco,
te li rimetto qui
– faccio per appoggiarli al bancone, ma Meg mi ferma.
-
Non farlo! Il ragazzo era piuttosto insistente, non voglio che continui
a
tenermi occupate le linee. Forse è meglio se li leggi
–
Mio
malgrado, ha ragione. Se in questi biglietti mi chiedesse di
richiamarlo e io
non lo facessi continuerebbe a chiamare l’ufficio- Lo
conosco, è fatto così.
-
Come può pretendere che lo richiami con tutti questi impegni
… - rileggo
velocemente l’agenda degli appuntamenti che ho in mano.
-
Si hai ragione. Lavoro, lavoro, lavoro eh? È un
periodaccio… -
-
A chi lo dici! Scusa, vorrei stare qui a parlare, ma appunto
… il lavoro
chiama! Ciao Meg! -
Mi
dirigo verso il mio ufficio rivolgendo un’occhiata fugace
alla mia valigetta,
che improvvisamente a causa di qualche biglietto, sembra essersi fatta
più
pesante.
Cosa
vuole ancora Harry? Abbiamo chiuso, è finita, kaputt.
Probabilmente
avrà trovato qualche mio vestito a casa sua e vuole che
torni a riprenderlo
così non dovrebbe dare spiegazioni alle amichette
che si porta a casa.
Mi
ritrovo a fare mentalmente la lista di ciò che potrei aver
lasciato a casa sua
quando arrivo davanti al mio ufficio.
Spalanco
con non poca fatica la porta che non permette di vedere la stanza; una
volta
entrata, dopo aver lanciato giacca e valigia sul tavolino , mi
abbandono sulla
poltrona, togliendo i tacchi e appoggiando i piedi sulla scrivana
davanti a me,
non badando a fogli e strumenti di lavoro caduti a terra.
Mi
copro gli occhi stanchi con un gesto della mano, e resto in silenzio
per
qualche istante, cercando di fare la donna sicura di sé e
forte (quale sono) e
di ignorare quei post-it pulsanti che mi chiamano dal cuore della mia
portadocumenti.
Non
resisto più, cosi mi alzo in piedi, sempre scalza, sentendo
il piacevole
effetto che ha il parquet sotto i miei piedi e mi avvicino al tavolino.
Sono
cauta, come se una volta aperta, dalla valigetta potesse uscire un orso
pronto
a divorarmi.
Lentamente
la apro e ancor più lentamente ne estraggo i foglietti
gialli e appiccicosi.
Torno
alla scrivania e mi siedo tenendo stretti i biglietti e cominciando a
leggere
sottovoce.
Ciao
Hope, sono Harry.
Chiama
appena trovi il messaggio.
Giovedì,
ore 7:03
Wow.
Conciso e diretto. Come suo solito.
Sono
Harry, richiama è importante.
Ieri,
ore 18:23
Bhe
almeno nel primo messaggio aveva salutato.
Sempre
Harry.
Non
so se ce l’hai ancora con me, ma è importante
per cui richiama.
Oggi, ore 9:06
Ma
da quando sono accumulati questi messaggi? Ah, ora ricordo: Meg mi
aveva
avvertito, ma io ero troppo occupata.
So
che sei una donna impegnata ma potresti trovare 5
minuti per richiamarmi?
Oggi,
ore 9;45
Ok,
adesso fa anche l’offeso?
Ok,
visto che non richiami te lo faxerò.
Ecco
qua:
Allegato
a questo biglietto c’è una specie di fax,
così piccolo da sembrare quasi uno
scontrino:
Oggi,
ore 10:21
Bhe,
l’ho mancato per poco. Ora sono le 10:30.
Il
matrimonio di Gemma è questo weekend. Tu eri
invitata, ci saremmo dovuti andare insieme e lei ci terrebbe molto a
rivederti.
Ormai è tutto organizzato con il tuo nome, invito, posto a tavola
… e anche la stanza nel
cottage sul lago.
Ricordi?
Il matrimonio si tiene fuori città e si sta
via un weekend.
Quindi
ti prego di mettere via il tuo rancore e
tirare fuori un bel vestito, perché vorrei chiederti di
accompagnarmi comunque,
nonostante tutto quello che è successo tra di noi. Poi non
ti chiederò più
nulla. Fammi questo ultimo favore.
Adesso
devi richiamarmi però.
Ah
già. Il matrimonio di Gemma.
Cavoli
e ora che faccio?
Dovrei
andare? Forse si, per staccarmi completamente dalla famiglia Styles, e
non
avere rimorsi.
Estraggo
dalla borsa il blackberry e invio un messaggio di conferma a Harry, non
ho
voglia di chiamarlo e di sentire la sua voce.
Oh,
guarda: ho ancora il suo numero tra le chiamate rapide.
Dovrei
toglierlo.
Bha,
forse un giorno, se avrò voglia.
SLAEV!!!!
Cioè SALVE!
:D
Vi
interessa come inizio?
Vi ispira?
:D
Lo
spero proprio! Ho intenzione di farla decentemente questa storia u.u
Le
recensioni sono ben accettate e veramente veramente
gradite <3
Seguitemi!
:D
Ciaooooooooo
<3
#HOPE
|
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Capitolo 2 *** You again! ***
Continuo
a ripetere nella mia testa che una volta tornata a casa dal matrimonio
sarà
tutto finito, ma non è così. So perfettamente che
questo benedettissimo weekend
al lago riporterà a galla la mia meravigliosa, imprevedibile
e stupida storia
che ho avuto con Harry.
Ma
la DMRFEI che è in me (ovvero donna matura, responsabile,
forte e indipendente)
riuscirà a risotterrare ancora una volta i sentimenti che
provo – cioè provavo
– verso di lui.
Oddio
no, riporterà a galla tutto. Non solo perché
verrà Harry, ma perché verrà anche
… lui.
Ma
non pensiamoci ora.
-
Allora, controlliamo ancora una volta: spazzolino, vestiti di ricambio,
pigiama, regalo per gli sposi, cellulare, soldi, I-pod e I-pad (non
rinuncerò
certo a due giornate lavorative per un matrimonio) chiavi di casa e ..
oh certo
l’invito! –
Infilo
la busta color lavanda nella sacca da viaggio griffata, e leggo ancora
una
volta le scritte in corsivo delicato:
“Lei
è gentilmente invitata al matrimonio di
Gemma Style e David Walken che si terrà il 16 maggio e
durerà fino alla fine
della giornata successiva. Siete i benvenuti nella villa Styles sul
lago Hampstead
Heath, vicino
Londra.”
Sospiro.
Come
avevo potuto dimenticarmene? Gemma è forse una delle persone
più importanti
nella mia vita. Ma il litigio e la rottura con Harry, bhe... ci hanno
allontanate.
Ma
ora
eccomi qui, pronta a chiudere la valigia, scendere le scale, chiamare
una taxi
e andare al matrimonio.
Giro
a
chiave la porta, e inserisco anche l’allarme.
Prendo
l’ascensore e controllo l’ora. L’1 e 22.
Fantastico.
L’ora
di
punta. Ora il taxi impiegherà almeno un’ora solo
per uscire dalla città.
Sbuffo
e
mi ravvivo la frangia.
Appena
spalanco il portone del mio palazzo, quello che trovo non è
il tassista bensì..
Harry.
-
Harry?
– chiedo, come se non fosse ovvio.
Forse
ho
usato un tono un po’ troppo sorpreso, negativamente intendo.
- Hope. –
Come “Hope.”?
COME HOPE???
-
Scusa,
tutto qui? –
-
Ehm..
che altro dovrei dire? –
Uomini.
-
Niente,
Harry, niente. Dov’è il mio taxi? –
chiedo svogliata. Gli ho già parlato anche
troppo per i miei gusti. Intendevo parlargli massimo 10 minuti, durante
tutto
il weekend.
-
L’ho
mandato via – dice in tutta tranquillità, facendo
pure le spallucce.
Ahah
avrò
capito male.
-
Tu ..
cosa? –
-
L’ho
mandato via. Ti accompagno io –
-
E
perché l’avresti fatto scusa?! –
No,
dopo
tutto questo tempo ho smesso di farmi domande sul comportamento di
Harry.
-
Sai una
cosa? In effetti proprio non mi importa. Ora, per favore, accompagnami
al
matrimonio –
-
Ok,
andiamo dai.–
Non
mi
siedo davanti. No no. Harry sembra sorpreso, ma non ci faccio molto
caso.
Lui
non
ci ha fatto molto caso quando mi ha praticamente spezzato il cuore.
No,
non
sono una che porta rancore, se è questo che vi stavate
chiedendo.
Butto
il
borsone sul sedile dietro e mi ci siedo da parte con il broncio, che
tengo per
quasi tutto il viaggio.
Quando
siamo
in autostrada, faccio fatica a non farmi alcune domande.
-
E
dimmi, Emily come sta? – chiedo, con il tono smieloso
più falso che riesco a
fare.
-
Ti
interessa davvero? – chiede, senza staccare (giustamente,
mica voglio morire)
gli occhi dalla strada.
-
No, ma
mi hai tradito per quella lì, per cui pensavo fosse il caso
di chiedertelo –
Silenzio.
-
Non
stiamo più insieme -
Ah.
-
Non
stavamo insieme neanche allora, ad ogni modo -
Ma
che
bravo.
Quindi
mi
ha tradito con una sgualdrina che non vedrà mai
più?
-
Wow
devo essere stata proprio importante per te se mi hai tradita con la
prima che
passava –
Ops.
L’ho
detto ad alta voce?
-
Eri importante –
Non
replico.
Mi sono espressa mesi fa.
No,
bhe
in effetti ora che ci penso, non mi sono proprio “espressa”.
Diciamo
solo
che avevo in mano una padella.
-
E
comunque anche tu mi hai tradito, non dimentichiamocelo –
Touchè.
-
Non ti
ho tradito. In quel momento tecnicamente non stavamo insieme. E lui era lì –
-
Certo,
la scusa del secolo… - risponde lui, rivolgendo una veloce
occhiata fuori dal
finestrino.
-
E
comunque è acqua passata, no? – gli chiedo in tono
di sfida.
-
Si –
esita - Si, del tutto -
Il
viaggio è un po’ lunghetto, ma, mio malgrado, mi
ritrovo ad ammettere che Harry
guida piuttosto bene e decido di dormire un pò.
Quando
mi
sveglio, siamo praticamente arrivati.
Wow,
la
villa al lago degli Styles.
Mi
ero
dimenticata quanto colossale possa sembrare.
È
veramente
enorme, e quella parte della casa che galleggia sul lago? È
semplicemente
fantastica.
Infilo
gli
occhiali da sole e scendo dalla macchina, incespicando non poco nella
ghiaia.
-
Vuoi
una mano? – chiede Harry
notando le mie
difficoltà.
-
Non
certo da te – rispondo acida.
E
lui
roteando gli occhi al cielo non muove un dito.
-
Ma
magari da me si, vero? –
Mi
giro,
e vedo Louis che in lontananza corre verso di me a braccia aperte.
-
Louis!
Ciao!!! – cerco di correre verso di lui senza troppi
risultati però, e lui
arriva appena in tempo per prendermi e non farmi cadere.
-
Hey
hey, attenta! Ma una giornalista di successo come te non dovrebbe
saperci
camminare, sui tacchi? –
-
Ahaha,
divertente Louis! Dai, dimmi come stai! –
-
Io
bene! Adesso che ti vedo, anche meglio! –
-
Hope? Sei
tu? – sento un’altra voce provenire dalla casa.
-
Ma
chi..? –
-
Ah si,
probabilmente è..- ma Louis non fa in tempo a finire la
frase perché Liam mi si
è già catapultato addosso.
-
Liam? Sei
tu? Oddio quanto tempo! Stai benissimo! – gli dico,
allontanandomi da lui ma
tenendolo sempre per le braccia.
- Mmmh qualcuno qui ha fatto
palestra? – dico divertita.
-
Visto
che roba? – dice facendo una piroetta poco matura (ma
lasciatevelo dire, molto
sexy).
Poi
Liam
saluta con la stessa freddezza Harry.
Per
scaldare
un po’ l’atmosfera, anche se proprio non mi va, mi
rivolgo a Harry.
-
Hai riunito
tutta la combriccola, eh? –
-
A
quanto pare – risponde lui, secco.
Poi
qualcuno
mi appoggia le mani sugli occhi da dietro.
-
Bhe ma qui
non manca qualcuno? Forse il più bello del gruppo?-
Naaaaa!!!
– Zayn! –
-
Hey
piccola! Che fine avevi fatto? –
-
Mi
guadagno da vivere, e tu, don giovanni? –
-
Eeeeeeeh diciamo che preferisco guadagnare
qualcos’altr… –
-
ZAYN! –
-
Ok
scusa! Scusa, mi sei mancata – dice teneramente,
abbracciandomi.
-
Anche
tu! Ma … - mi fermo, perché sto per fare quella
domanda.
Bhe
dovevo chiederlo prima o poi.
-
Lui dov’è?
– chiedo, cercando di cancellare i segni di una terribile
insicurezza.
C’è
un
attimo di sguardi imbarazzati, finti attacchi di tosse e silenzio
totale.
-
Mi
cercavi? – ed ecco che vedo sbucare da dietro un auto la sua
testa bionda. Mi viene
incontro, con gli occhiali da sole, la camicia azzurra e quel suo
sorriso che
risolve sempre tutto.
O
quasi.
-
Eccolo –
sussurra Harry con rabbia, credendo di non essere sentito - Niall
– lo saluta
freddamente.
-
Harry –
lui altrettanto. Poi si rivolge a me
-
Eccoti
qua Hope – dice, tirando come un sospiro di sollievo, le mani
in tasca. Io gli
rispondo con un sorriso.
-
Ti
trovo bene - arrossisco leggermente, e mi porto dietro
l’orecchio una ciocca di
capelli.
-
Niall …
- sapevo che lo avrei rivisto, ma mi trovo completamente spiazzata
comunque –
Come procede…tutto? Cioè ..come va la vita?
–
oddio ma come parlo? Che imbarazzo… Sono
ancora tutti ammutoliti e guardano la ghiaia.
Bhe
ci
credo: sono tutti al corrente di ciò che successe mesi fa.
- Bene. Tu..? –
-
E’ … un
piacere rivederti – E gli do un abbraccia piuttosto
impacciato, che all’inizio
lui non sembra ricambiare, ma poi sento le sue mani sulla mia schiena.
Una sensazione
che non sentivo più da un po’.
-
E’ ora
di entrare – ci fa notare Liam.
- Si
–
rispondo, scostandomi da lui e riprendendomi – Si, certo -
AHSGHALLAH A
TUTTI VOI!
E alloraaa ne è valsa la pena aspettare o nooooo??? :D
cioè, ho avuto l'idea solo all'ultimo momento ma... ZAZAZAAAAAAM!
qual'è la tormentata storia di Hope e Harry? e riusciranno a
risolverla??? tutto questo e molto altro (no, non è vero)
NEL PROSSIMO CAPITOLO!
BYE BYE COCCINELLE! <3
(?) non lo so è che da un pò ce l'ho
con le coccinelle.
XOXO
#HOPE
|
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Capitolo 3 *** Summer love ***
SCUSATEEEEEMMIIIII
È
da ventordici secoli che non aggiorno questa ff!!!
Ma
il motivo è semplice, in effetti è anche divertente
XD
Io
credevo di aver pubblicato un capitolo che non vi spoilerò,
però non riuscivo a
farmi venire l’ispirazione per continuarlo! Invece non lo
avevo ancora
pubblicato quindi potevo benissimo andare avanti XD
Scusate
=.=
Spero
vi piaccia e che nessuno mi abbia abbandonata solo perchè ho
ritardato l'aggiornarmento :’)
Appena
varco la soglia di casa, vengo letteralmente attaccata da Gemma, con in
testa
il velo da sposa: probabilmente faceva le prove per il matrimonio. Il
mio primo
istinto è quello di scoppiarle a ridere in faccia.
-
HOOOOOPEEEEE! Oddio, quanto tempo? Come stai? Perché non mi
hai più richiamata?
Che ti è successo? Lavori ancora troppo? –
-
Gemma! No! No, no! Assolutam.. –
-
Hope – mi guarda seria.
-
Ok, forse un pochino –
-
Ecco, ammettere i problemi è il primo passo per risolverli!
E ora dimmi: c’è
qualcuno nella tua vitaaa? – aggiunge, tirandomi una gomitata.
Le
orecchie dei presenti si drizzano all’istante, come se la mia
vita privata
fosse un fatto pubblico.
-
Ehm, no.. no, solo libera come l’aria, guarda! E tu invece..
tu ti stai per
sposare! Davvero, ancora tanti auguri! –
-
Grazie ancora! Hey ma … nessuno di voi gentiluomini
è andato a prendere la
valigia della mia amica? Harry! – si gira verso suo fratello,
guardandolo come
un essere ignobile. Cosa che è.
-
Io veramente… - dice, grattandosi imbarazzato la testa.
Mentre
Harry apre la porta, Niall entra con non poca fatica portando la mia
borsa in
una mano e nell’altra la sua.
-
Oh, grazie amico – dice ad Harry che anche se un po stordito,
gli tiene aperta
la porta.
-
Niall: tu si che sei gentile. Visto Harry? – lo rimprovera
Gemma.
-
Gemma …. – rispondo lui come se fosse la mamma che
lo mette in imbarazzo.
Forse
Gemma è all’oscuro di tutta la storia successa tra
me, Harry e Niall.
Forse
Harry non le ha detto nulla.
Di
certo io non l’ho fatto.
Lancio uno sguardo
interrogativo ad Harry, che
pare capire, e mi risponde con un quasi impercettibile cenno della
testa: no,
non sa niente.
Meglio
cosi, torniamo al presente, il passato è passato.
-
Grazie mille, Niall – non lo guardo negli occhi, e faccio per
prendergli di
mano la valigia.
-
Oh, no lascia stare, te la porto su per le scale –
-
Ahm, ok grazie! – basta Hope, comportati da DRMEF quale sei.
-
Si, vieni te la mostro! – Gemma si offre di accompagnarci,
cosi dico a Zayn,
Liam e Louis che ci saremmo visti a
cena, e faccio un cenno ad Harry.
Non
so davvero come comportarmi con lui.
Una
volta saliti al primo piano, Gemma si ferma davanti ad una porta
colorata di un
azzurro intenso.
-
Eccoci qua! Hope, questa è la tua stanza! Ti ho lasciato
quella dove stavi
anche da piccola, ti ricordi? Sistema i bagagli, quando sei pronta
raggiungici
in salotto, anche tu Niall: vi spiegherò tutti i dettagli
per il matrimonio,
d’accordo? – è così
raggiante, mi mette di buon umore quindi di rimando le
sorrido e le annuisco – A dopo! –
Apro
la porta con la chiave che mi ha lasciato, ed entro, felice di vedere
che non è
cambiato niente in questa stanza; sembra di essere tornata piccola. Le
sottili
tende color pesca, la poltrona con i peluche, il grande letto pieno di
cuscini,
la libreria che occupa tutta una parete e la grande e luminosa finestra
che da
piccola adoravo… Bhe, l’adoro tutt’ora a
dire il vero.
-
Dove posso lasciarla, questa? – ops, mi ero quasi dimenticata
di Niall, cosi
intenta a girare per la stanza con il naso
all’insù…
-
Oh, lasciala pure li, grazie mille –
Lui
la appoggia delicatamente sul parquet poi si toglie gli occhiali da
sole, e
osserva anche lui la stanza, le mani sui fianchi.
Wow,
mi ero dimenticata … dei suoi occhi.
Cosi
azzurri, cosi profondi… mi ci perdetti, una volta in quegli
occhi..
Ed
ecco che incontra il mio sguardo per la prima volta dopo un anno.
È
buffo, ogni volta che mi guarda non mi sembra di meritarmelo, il suoi
sguardo,
mi sento inferiore, per cui lo distolgo.
È
sempre stato così.
Dopo
essersi soffermato un pò a guardarmi(ho cercato di avere il
volto più
impassibile che potevo) si gira e chiude lentamente la porta.
-
Possiamo parlare ora? –
-
Come? E di cosa scusa? –
-
Avanti, Hope. Lo sai di cosa –
Si,
in effetti lo so.
-
No, davvero, Niall.. sono stanca, disfo le valige e sonnecchio un po
prima di
cena. Un ‘altra volta ok? – gli chiedo, e intanto
lo spingo fuori dalla stanza.
-
Mi dispiace, non sono ancora pronta a riaffrontare tutto –
concludo, lanciando
un ‘occhiata in cerca di comprensione.
Esita
un attimo, poi fa cenno di si con la testa, mentre si guarda gli
occhiali da
sole che tiene in mano.
-
Grazie – sussurro, poggiandogli una mano sul petto.
MA
PERCHE’ L’HO FATTO?
Mi
prende la mano e la stringe, obbligandomi ad avvicinarmi.
Mi
è sempre piaciuto stare tra le sue braccia.. adoro la
differenza d’altezza che
c’è tra di noi.
Mi
piaceva abbracciare anche Harry.
Vorrei
piangere, ma mi contengo. In realtà non so
perché, ma appena richiudo, scivolo
a terra struciando la schiena contro la porta, e con le mani a coprirmi
il viso
piango, come non facevo da un pò.
-
Ci vediamo a cena – si sente dall’altra parte.
-
Per forza.. – sussurro.
-
Cosa? –
-
NIENTE. A dopo –
Bhe,
si comincia proprio bene direi.
La
cena è stata un disastro.
Sguardi
sfuggenti, continue frecciatine che Harry tirava a Niall…non
so dove ho trovato
il coraggio, ma gli ho tirato una piedata.
Per
fortuna Gemma sembra non essersi accorta di niente. Siamo tutti qui per
lei,
d’altronde.
Mi
ha presentato David, ed è un ragazzo fantastico, Gemma
è stata proprio
fortunata a trovarne uno cosi!
Adesso
siamo tutti seduti in veranda sulle sedie a dondolo e le poltrone, tra
chiacchiere e canzoncine stupide, quelle che si inventano quando si
è ubriachi,
a ricordare i bei tempi andati e a guardare il sole che sparisce dietro
il
lago, perdendosi tra gli alberi.
Se
non fosse successa tutta quella storia tra me e Harry… tutta
questa tensione
non ci sarebbe e sarremmo tutti qui insieme a divertirci.
Invece
non ci riesco del tutto e devo fingere.
Louis
e Zayn tengono entrambi in mano una bottiglia di tequila, mentre
cantano
abbracciati, Louis
è venuto qui con
Eleanor e sono fuori a cena ( cosi già che c’erano
festeggiavano il loro
anniversario: fanno oggi un anno! ) Gemma è seduta sul
dondolo abbracciata a
David; Niall è seduto sul tavolino al centro della terrazza,
accerchiato da
tutti, con la chitarra in mano a canticchiare: è un po
l’anima della festa.
Hrry
è appoggiato allo stipite della porta, con le braccia
incrociate, asociale
come suo solito se gli gira male, ma
ormai nessuno ci fa più caso.
Io
sono seduta su una poltrona, vicino al tavolino (vicino a Niall,
insomma).
In
un momento di silenzio, comincia a suonare una melodia davvero dolce, e
si gira
verso di me, senza staccare un attimo gli occhi dai miei.
Oooddio, no.
“You
were mine, for the summer, now I know it’s nearly over, feels
like snow in
september, but I always will remember, you were mine summer love...you
always
will be mine summer love”
-
Niall… - mi sistemo meglio sulla sedia, ridendo nervosamente.
Questa
canzone rievoca ciò che è successo tra di noi,
quella bellissima estate.
E
se fosse il mio ragazzo sarebbe una cosa dolcissima. Mi sto
sciogliendo. Peccato
che però Gemma non
sa cosa sia successo
e non voglio che lo scopra cosi.
Gli
altri si zittiscono, mentre lui continua a cantare.
Quando
finisce, ho le lacrime agli occhi. Mi alzo velocemente per andare in
bagno –
Scusatemi… -
Mi
precipito in bagno, tra gli sguardi curiosi dei presenti.
Mi
appoggio al lavandino, davanti allo specchio, e guardo il mio riflesso.
Volevo
diventare una donna sicura di me, con una grande carriera da
giornalista, e che
poteva benissimo fare a meno degli uomini.
Ma
non è questo che vedo riflesso.
Io
vedo soltanto la ragazza brutta e insicura che sono stata per tutto il
liceo,
che pensavo di essermi lasciata alle spalle. Quella che piange per
tutto, che
non si sente all’altezza di niente, che non si sente
né bella, né forte, né sicura.
-
Forza Hope – sussurro tra me e me, guardando gli occhi rossi
e gonfi di lacrime
–
… è
solo un weekend. Ce la puoi fare. sei un’ottima
attrice – ma so di mentire.
Flashback
Estate 2011
Prendo il
cellulare, devastata, tra
le lacrime e scrivo un sms - Niall, ho bisogno di un amico, ho bisogno
di
vederti…-
- Sono
già qui davanti, aprimi –
Faccio un mezzo
sorriso, e mi
sporgo dalla finestra.
Ecco che il
ciuffo biondo si
solleva, i suoi occhi incrociano i miei e sorride. Sono contenta di
averlo come
amico.
Gli apro e sale
le scale in un
attimo, quando arriva lo abbraccio e le mie lacrime gli
bagnano la maglietta.
-
Calma Hope! Sediamoci e raccontami. –
mi dice mentre
mi allontana da lui per guardarmi negli occhi
Mi accompagna
sul divano, mi
avvolge con una coperta e va a prepararmi un thè, intanto io
gli racconto ciò
che è successo.
Lui sembra
incredulo.
- Harry? No, non
è possibile. Devi
aver frainteso qualcosa. Ti consiglio di andare a parlarci. –
- Non scusarlo!
L’ho visto! Lui e …quella
là. - aggiungo con disprezzo - ... E parlarci è
l’ultima cosa che voglio fare in questo momento. Grazie
– gli dico
mentre mi passa la tazza.
- Anzi, ti sarei
grato se domani
andassi a prendere lo scatolone che ho preparato con la mia roba a casa
sua. Io
non ce la faccio a rivederlo. –
Lui esita, poi
si siede sul divano vicino a me - Vieni qui
–
Mi rannicchio vicino a lui, che mi abbraccia forte, sospirando.
- Se
è quello che vuoi, io sono
dalla tua parte. Capito? –
Annuisco. Mi
basta sentire la sua
voce per sentirmi meglio.
Giro la testa
verso di lui con
ancora gli occhi lucidi.
- Grazie
– sussurro – sei un vero amico. Ti voglio
davvero bene- gli sorrido anche se in questo momento non devo
essere una vera bellezza.
- Io di
più. E ci sarò sempre per te , per qualunque
cosa –
Pausa.
Cosa sta succedendo? I nostri visi
cosi vicini… la sua bocca è a meno di un
centimetro dalla mia… mentre parla
guardo le sue labbra muoversi finchè non sento le sue mani
scostarmi i capelli dal collo.
Non può star succedendo...
- Vuoi rovinare
la nostra
amicizia.. ?- chiede sussurrando. Per tutta risposta, gli accarezzo la
guancia.
Troppo vicini
– Non parlare… -
dico, cosi sottovoce che non so neanche se mi ha sentito.
Finalmente le
nostre labbra si uniscono, ci baciamo, un bacio
disperato, ho bisogno di qualcuno; le mie lacrime rendono il bacio
salato, ma Niall in questo momento è tutto ciò
che voglio.
Mi giro verso di
lui e approfondisco
il bacio.
Ma lui mi blocca
prendendomi per i
polsi.
- No,
Hope… non sei in te in questo
momento. Non sarebbe giusto –
-Hai detto che
si saresti sempre
stato giusto? Ho bisogno di te in questo momento. Sii mio amico Niall
… -
Credo sia
stato quello l’errore.
#HOPE
|
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Capitolo 4 *** Over again ***
Sono
ancora appoggiata davanti allo specchio quando sento bussare.
-
Hope, apri dai –
Niall.
Bussa
ancora.
Gli
apro istintivamente, anche se so che mi vedrà in lacrime.
-
Perché scappi via da me? – chiede a bruciapelo,
appena entrato, chiudendo la
porta a chiave.
-
Perché… perché tu vuoi parlare
– gli rispondo,
gesticolando.
-
Ma io sono andata avanti! – dico, cercando di essere il
più allegra possibile,
come se non ci dessi tanto peso.
-
Lo so che non sembra perché sto piangendo ma io… -
Lui
però mi interrompe.
-
Bhe, io no però. Io non sono andato avanti. E vorrei davvero
ricominciare tutto da capo con te, Hope. –
Cosa?
Lui…
è rimasto innamorato di me per
tutto questo tempo?
-
Niall… -
-
No, lasciami parlare. Da quando è successo, non hai
più risposto alle mie
telefonate, hai tagliato proprio i ponti. –
Si avvicina sempre di
più.
-
Io ti amo, Hope. Non mi importa se mi hai solo usato o se non sono
stato niente
per te, perché io ti amo – confessa, prendendomi
per mano, evitando il mio
sguardo.
Oh
Gesù, Giuseppe e Maria.
-
No, Niall tu non mi ami. Io lo so! –
Bhe
a dir la verità non so proprio niente, non so neanche cosa
provo io, ma non può
incasinarmi tutto proprio ora! Non può! Stavo.. andando
avanti.
-
E invece si, ti amo. E quando sarà il momento lo capirai.
–
Si
avventa su di me, le sue mani stringono il mio viso, e mi bacia, forte.
Le
sue labbra.. era stato cosi bello la prima volta. Non vorrei
più staccarmene.
-
Fermami. Adesso – mi dice, tra un bacio e l’altro.
Vi
dico solo che il bagno era chiuso a chiave, e io non l’ho
fermato.
Quando
rientro in camera mi chiedo se è successo davvero.
Quindi
è come se avessi fatto la mai scelta?
È
solo che non voglio dire del tutto addio a Harry credo.
Cosa
faccio? Aiutatemi.
Per
ora dormo, poi
vediamo se si risolver
qualcosa anche se non credo proprio.
Ore
3 e 16.
Sento
la mia porta aprirsi.
Apro
gli occhi nel buio, e noto un’ombra entrare e chiudere la
porta.
Sento
che si avvicina.
Non
ho paura, solo sue persone potrebbero fare una cosa del genere.
Sento
i passi sulla moquette, il
suo viso
vicino al mio, il suo respiro sulla mia pelle.
Si
alza e si corica vicino a me sul letto, abbracciandomi.
Quando
sento la sua mano vicino alla mia incrocio le sue dita con le mie.
Anche
l’altra volta è stato cosi.
Io
avevo bisogno di lui e lui c’era.
Mi
giro verso di lui, e mi addormento tra le sue grandi braccia, al sicuro.
Mi
accarezza la schiena ritmicamente. Forse ho fatto una scelta ..?
-
Niall – sussurro – ho scelto te –.
Lui
si blocca, non mi accarezza più.
Si
alza dal letto, e apre la porta.
La
luce inonda ancora parte della stanza.
La
figura in controluce si ferma e si gira verso di me, per un attimo,
tenendo la
porta.
Prima
che se ne vada, riesco solo a vedere i suoi ricci scombussolati.
Non
era Niall.
Era
Harry.
MERDA.
Ore
4 e 35
TIC.TIC.TIC.TIC.
E
basta!!! Tutte a me stanotte?? Non è bastata la figuraccia
con Harry prima?
Stavolta
qualcuno mi tira dei sassolini dalla finestra, cosi esco scalza sul
balcone.
-Hope!
Sono io! –
Dal
balcone di finaco al mio, Niall sorrideva e mi salutava.
-
Niall! – sorrido, istintivamente.
-
Cosa fai? – chiedo ridendo.
-
Non riesco a smettere di pensarti Hope. Ti prego devo baciarti ancora
–
Calma
Hope, calma.
Oh
mamma mia.
-
E come facciamo, dimmi? – chiedo divertita.
Lui
ci pensa un attimo, poi risponde.
-
Così! –
Non
facio in tempo a gridargli di non fare cavolate , che lui sta saltando
sul mio
balcone. Non che siano cosi distanti eh.
E
poi Niall è famoso per i suoi salti.
Era
nella squadra di salto in alto al liceo.
-
Eccomi! – mi prende subito il viso e mi bacia.
-
Adesso va meglio. ..- mi dice, staccandosi un attimo per poi
riavventarsi sulle
mie labbra.
-
Tu sei matto .. – gli dico attirandolo se possibile ancora
più a me.
-
Dai adesso rientriamo –faccio per aprire la porta, ma mi
accorgo con orrore che
non si apre
dall’esterno.
- Ehm Niall… -
-
Non ci credo – scoppia a ridere.
-
Vabbè allora che facciamo? – gli chiedo,
infreddolita.
-Potremmo
passare la notte qui, sul balcone- suggerisce lui.
-
Te l’ho già detto che sei matto? –
-
Ma si, dai, che ti costa? Poi se abbiamo troppo freddo rientriamo.
Almeno vediamo
l’alba da qui –
Aspetto
un attimo poi rispondo
-
Perché
no? –
Per
tutta risposta, lui sorride. - Hey, hai freddo per caso?-
-
La mia pelle d’oca non ti dice niente per
caso?- lo scimmiotto ridendo.
-
Allora ecco..- mi dice mentre si sfila il suo maglione
-Prendi-
-
No Niall, poi tu come fai?-
-
Tranquilla
un modo lo troviamo-
Ehm,
e ora che dovrei dire ?
-Si,
ehm..- cerco di evitare il suo sguardo mentre infilo la giacca. -Grazie-
-E
di che?- poi si rannicchia in un angolo del lettino che
c’è sul balcone.
-Su,
vieni- mi chiede dolcemente.
-Ehm,
ecco io-
-
Altrimenti ho freddo-
BHE
se altrimenti ha freddo. Ok mi ha convinto. Non che ci volesse molto.
-
Ok allora ..- rispondo ridendo.
Mi
corico anche io, con il suo maglione sulle spalle. La testa appoggiata
al suo
petto, le mani intorpidite dal freddo avvolte dalle sue.
-Buonanotte,
Niall- gli sussurro piano.
Mi
guarda per qualche istante, poi chiude gli occhi e mormora un
-La
sarà senz’altro-
DCFBSBFSIBFWFFIBIOF
YEHA.
Cioè,
io amo il nuovo cd.
So
che non c’entra niente, ma davvero, sono tutte una
più bella dell’altra.
Ed
è stato il nuovo cd a ispirarmi per andare avanti con le ff
:3
E
a voi? Qual è la vostra preferita?
Io
le amo dalla prima all’ultima.
Kiss
you, Heart Attack, Rock me… non saprei davvero! E
poi il fatto che si sentono molto di più Louis e Niall mi fa
impazzire.
*BUM.
PREGNANT.*
Bene
fateci stare anche una recensioncina se vi va ;)
Sciao
belleeeee
#HOPE
|
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Capitolo 5 *** Vorrei una papaya. ***
cammino a passo veloce...
Mi
sveglio bruscamente.
Ma
... piove? Mi stapiovendo addosso? ODDIO PIOVE IN CASA.
MA
CHE CA..
Aspetta.
Sono
sul balcone.
Con
Niall.
-
Niall sveglia! -
-
Cos..? Hope! Che succede? Ma... ma sta piovendo! Presto entriamo! -
Mi
prende (senza il mio permesso esplicito, s'intende) per mano e corriamo
dentro, quasi zuppi.
Magari
ci pioveva addosso da mezz'ora e non ce ne eravamo accorti.
Bello.
Comunque,
appena dentro, Niall si avvicina pericolosamente - Buongiorno
principessa -
Oddio,
ma non me lo sono sognata.
Niall,
il balcone, la notte passata fuori, le chiacchierate... Oh
porca paletta.
Non
ero unbriaca.
Però
non ero neanche in me.
Oddio,
ho illuso il ragazzo più dolce che sia su questa terra,
senza neanche rendermene conto. Mi sono lasciata prendere.
Io
ho illuso Niall Horan.
Cioè,
non proprio illuso... però non ho ancora deciso tra lui e
Harry.
Pff,
come se non sapessi che una volta presa la mia decisione
succederà qualcosa che sconvolgerà tutto, o
magari non mi vorranno più, sarà troppo tardi.
Belli
questi pensieri di prima mattina, dai.
-
Ehm, Hope? -
Ah
si giusto, l'irlandese che gocciola sul tappeto.
-
Oh, scusami, tieni- e gli porgo una salvietta che tengo nell'armadio.
-
Vieni qui... - Niall mi prende per la vita, facendomi il sollettico
e mi asciuga i capelli con la salvietta.
-
AHAHAH NO! NIALL! NO!!! AHAHA DAIIII LO SAI:: CHE:: AHAHAH NO!
SMETTILA! -
Quando
finalmente la pianta, mi asciugo le lacrime e cerco di guardarlo con
l'aria più truce che mi riesce.
Dopo
un po mi accorgo che siamo un po troppo vicini.
-
Ehm - mi scosto di scatto, improvvisamente non più a mio
agio così vicina a lui.
-
Tutto bene? -
Non
sorridere.
Ti
rpego non sorridere.
Perchè
se sorridi io...
Ha
sorriso.
-FFFFFFFFF
-
-
Hope! Mi speghi che c'è?-
-
Che c'è, che c'è... - comincio a camminare,
sgocciolando ovunque per giunta.
-
C'è che... mmm .. io vorrei che tu...fffho voglia...
voglio... una papaya! Si, io voglio una papaya! -
-
Una papaya? -
-
Una papaya! -
-
Una papaya... - ripete stranito Niall mentre si alza e mi guardo
stanito.
-
Mi piacciono le papaye - affermo incrociando le braccia.
-
Niall, andresti a cercare una papaya per me? - gli faccio gli occhi
dolci.
Ho
bisogno di riflettere, di stare per conto mio un attimo.
Lui
sembra pensarci su, poi raccoglie il suo maglione, mi passa affianco,
mi lascia un bacio sulla guancia, mentre io ho ancora un'espressione
corrucciata.
Mi
supera e mentre apre la porta lo sento sussurrare - Bha, le donne -
Appena
chiude la porta, rientro nella camera e mi butto sul letto, la faccia
immersa nelle lenzuola e comincio a urlare, soffocando ogni grido con i
cuscini.
Poi
mi alzo vado vicino al muro e comincio a tirarci delle testate. - MA
..PERCHE'? ... MA... PERCHE'? ...MA...PERCHE'? -
Quando
decido che la fronte mi fa abbastanza male, mi fermo, sedendomi a terra.
Sbuffo.
In
realtà non so cosa mi prende.
Sarà
quella settimana del mese, chessò.
Mi
vesto e scendo in cucina per fare colazione, sperando , ardentemente, di non
incontrare ne Tom ne Jerry, if you know what I mean.
Ma
ovviamente appena arrivo in cucina, neanche a farlo apposta, ecco Harry
appoggiato all'isola che si mangia una brioche e Niall che si sta
facendo un caffè.
Incredibile
la loro capacità di sembrare sexy anche mentre non fanno una
beata ceppa.
-
'Giorno - saluto, evitando lo sguardo di entrambi e nascondendomi
aprendo il frigorifero.
-
Ciao - Harry mi saluta, un pò meno freddamente del solito.
-
Passato una bella notte? -
Ah-ah
divertente Niall.
Davvero
divertente.
-
Gradevole, direi - rispondo, lanciandogli uno sguardo assassino.
Non
voglio che Harry pensi chissà cosa.
Prendo
il latte e lo verso in una tazza, che poi metto nel microonde.
Mi
sento un pò troppo osservata però, che soggezione.
Trova
un argomento di coversazione normale Hope, forza.
-
Ehm, allora, visto che acquazzone che viene giù, eh? -
-
Già - fa Harry.
-
Me ne sono accorto - risponde sorridendo Niall, senza guardarmi, mentre
sorsegia il suo caffè.
Eccheppalle.
Stavo
per tirargli qualcosa come una ciabatta, ma per fortuna (o quasi) entra
correndo Gemma, con il velo in mano, piangendo come una pazza.
-
Gemma! Gemma calmati che c'è?! -
-
C'E' ... CHE... - tira su col naso - WAAAAAHHHHHH DEVO RIMANDARE IL
MATRIMONIOOOO AAAAAHHHH - riesce a dirmi tra i singhiozzi.
-
Come rimandare.. come rimandare il matrimonio? Gemma! -
-
David non può venire a causa della pioggia! SI SONO ALLAGATE
LE STRADEEEEEE - ritorna a piangere.
-
Allagate le strade? Ma come?! Io devo essere a lavoro
lunedì! -
Gemma
mi lancia un'occhiata che mi trafigge il petto.
-
CIOE'! Quello che intendeo dire è che... Oh Gemma, mi
dispiace! Ma non è grave, tranquilla! Di quanto esattamente?
-
Non
potranno che essere un paio di giorni.
-
UNA... - singhiozzo - UNA... UNA SETTIMANAAAA -
-
COSAAAA ???- è la mia prima reazione, ma poi mi accorgo che
non è la risposta corretta.
-
Cioè. TESORO! MI DISPIACE! Ma tranquilla! David
arriverà e vivrete felici e contenti! Ok? -
-
Mmm.. ok... - risponde poco convinta e soffiandosi il naso come se
dovesse soffiare fuori l'anima.
-
Senti sai che facciamo? Oggi stiamo tutto il giorno in palestra!- si,
questa villa ha una palestra - Ti va?
A mangiare schifezze dopo aver fatto 15 addominali, come ai vecchi
tempi! Forza vai a preparare la sacca! -
-
Davvero Hope? Come ai vecchi tempi? Oh, grazie! - il suo viso si
illumina di nuovo.
-
Per cosi poco? Dai corri! - E sparisce dietro la porta della cucina.
Tiro
un sospiro non so se di sollievo o di disagio.
Un'altra
settimana bloccata qui?
Cos'è,
il Karma è cieco?Non vede che ha già causato
abbastanza guai?!
Guardo
Harry e Niall.
Niall
guarda Harry, Harry guarda Niall, Io guardo NIall, Niall guarda me, io
guardo Harry.
Ok,
basta.
Vado
anche io a preparare la sacca.
Corro
su in camera, e tiro furoi una sacca di pelle marrone dove ci ficco
dentro dei vestiti, senza neanche badarci troppo.
La
mia mente galoppa da altre parti.
Non
so bene perchè ma comincio a piangere.
Non
a singhiozzare eh! Solo che mi scivolano qualche lacrime sul viso.
Sento
bussare.
-
Avanti - grido, forse più acidamente di quanto avrei voluto.
-
Tutto bene? - è Harry.
Mi
nascondo il viso girandomi dall'altra parte e butto via il fazzoletto.
-
Ehm, si, certo, perchè non dovrebbe? -
-
Hope. Guardami. -
Sento
una mano premere sulla mia spalla e lentamente Harry mi gira
verso di lui.
Alzo
lo sguardo, non posso più nascondermi.
Harry
mi accarezza piano una giancia, asciugandomi una lacrima.
-
Cosa non va? -
Niente,
devo solo capire chi amare, tutto qui. E starò qui un'altra
settimana guarda un pò. E Niall è
così... E tu sei così... Dio.
- Niente,
davvero
-
-
Hope, riconosco i tuoi pianti. Alcuni
sono finti, magari per
commuovere qualcuno o farlo sentire in colpa. Altri, quelli
accompagnati dai singhiozzi, generalmente - aggiunge sorridendo - sono
di vera tristezza, quelli per le
cose brutte; e poi ci sono questi, quando piangi per un ragazzo. Quelli
li conosco bene - dice, prendendomi il mento.
Esita.
Non lo guardo negli occhi.
-
Una volta erano riservati a me, una volta piangevi per me. Mica
sempre perchè ti facevo soffrire eh! Ti ricordi? Di solito
erano
di felicità, le lacrime. Quando sono tornato prima dal
viaggio a
Toronto, per esempio. O quando siamo stati in vacanza insieme, ti
ricordi? Quando abbiamo camminato sulla spiaggia. Dicevi che non eri
mai stata più felice -
Ricordarmi
queste cose fa male. Troppo. Devo andarmene di qui. Via da questo
posto, via da Harry, via da Niall.
-
Harry .. - cerco di fermarlo, altrimenti finisce che comincio a
piangere per la nostalgia stavolta.
-
Hope - mi prende per le spalle, anche lui ha gli occhi lucidi - So
che sembro uno stronzo, lo so. Che faccio il duro e
l'impassibile. Ma è perchè dentro sto
morendo. Senza di te, io ....appassisco, non so
in che altro modo spiegarti
meglio cosa succede dentro di me quando ti vedo, con lui.-
Quindi
è così? E perchè me lo dice adesso?
-
Ti amo Hope -
Attendo
qualche istante, non so cosa dire. Poi opto per la verità
-
Hai un modo strano di dimostrarlo - prendo la sacca e mi allontana,
seguita con gli occhi da Harry.
Devo
decidermi.
Devo
decidere chi amare, non posso andare avanti così.
ASGHALLAH
YEHA EYAH UH! A tutti <3
Scusate
se ci sono errori, ma non l'ho ricontrollata, yeah yeah u.u
Che
ve ne pare? Non so a
me sembra più lungo dei capitoli che scrivo di solito. O.o
Ma
ero presa :3
Spero
vi piaccia e come al solito, le recensioni sono ben accolte.
Vi
lovvo troppo.
Mi
sembra ora di ringraziare per bene chi mi sta sempre (o quasi XD)
accanto commentando e facendomi piangere dalla felicità:
MissTostaPayne (<3)
ProudOfMe
Curly_Girl
IrishBadGirlYo
Gaiafuckingperfect
roby love 1D
serialkillergirl
AHAHHAHAH adesso
che scrivo i vostri nickname in effetti mi spavento X''D
Comunque
vi amo lo stesso, tranqui <3 <3 <3
Ho
messo quelle più ahsiadaw insomma, capitemi :) scusate se ne
dimentico qualcuna ;P
#HOPE
|
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Capitolo 6 *** Second chance ***
tutta
NON SO COME SCUSARMI.
E' DA UN'INFINITA' DI TEMPO
CHE NON AGGIORNO.
POTRETE MAI PERDONARMI???
VI PREGO VI PREGO VI PREGO.
Intanto vi chiedo una cosa
SONDAGGIO!
Chi si merita l'amore di Hope?
Mandatemi un messaggio NELLA
MIA CASELLA DI POSTA PERSONALE
cosi sarà una sorpresa per tutti nell'ultimo capitolo.
Scusatemi, lo so, torno e
detto subito leggi.
Ma è importante, voi siete importanti.
Vi lovvo troppoooo
Buona lettura :)
- E' da un pò che volevo parlartene -
Gemma
ha il fiatone mentre mi parla correndo sul tapis roulant da parte al
mio.
-
Di cosa? - rispondo affannata.
-
So tutto. Di te e di Harry... e di Niall -
Continuo
a correre facendo finta di niente.
-
Hope -
-
Gemma io .. -
Continuamo a correre guardano avanti.
-
Hope, avrei voluto che me ne parlassi tu. Sai da chi lo sono venuta a
sapere? Da Rita, la governante. A quanto pare l'estate scorsa tu ed
Harry non siete stati molto attenti a non farvi vedere mentre
sgattaiolavate qui di notte -
La
guardo piena di rimorso.
-
Sono la tua migliore amica - afferma, mentre spegna entrambe i
macchinari - Avresti dovuto dirmelo. Ed è anche mio
fratello, per giunta -
-
Lo, so. Lo so, scusami. Ma fu tutto cosi... improvviso. Io conosco
Harry da tutta la vita. E in una solo momento.. bum. Ho scoperto di
esserne innamorata -
-
Non devi scusarti con me. Devi solo pensare a risolvere questa
situazione -
-
Io non.. - cavoli, è difficile dirlo ad alta voce - non so
chi amare -
-
Non è una cosa che si sceglie - ecco
che arriva la perla di saggezza di Gemma, mentre ci
sediamo ad un tavolino con due bottigliette d'acqua.
-
La senti e basta -
-
Ma Gemma, io... provo qualcosa per entrambi. Mi fanno sentire amata,
ognuno in modo diverso -
-
Non puoi tenerli sulle spine per sempre - dice guardandomi negli occhi.
-
So anche questo - sbuffo - Ma per ora, cosa posso fare? -
A quanto pare non ho dovuto fare proprio niente.
Stiamo uscendo dalla palestra per tornare nelle nostre camere a lavarci
quando sentiamo delle grida provenire dalle scale.
Io e Gemma ci scambiamo un'occhiata stranita e poi ci sporgiamo dal
piano superiore per vedere cosa sta succedendo.
E' a quel punto che vediamo Niall e Harry che si urlano addosso mentre
Zayn, Louis e Liam cercano di trattenerli.
Motivo della discussione: io.
Rimango pietrificata sulle scale nel vedere qualcosa che in effetti
sapevo sarebbe successa, prima o poi, uno scontro diretto.
Harry e Niall infatti non avevamo mai litigato apertamente su questa
storia, e io servivo sono sempre servita da intermediario.
Ma immagino che era qualcosa destinato a succedere, e l'episodio di
ieri notte sarà stata la goccia che ha fatto traboccare il
vaso.
Metafora particolarmente azzeccata visto che qui , come previsto, non
smette un attimo di piovere.
- Tu non la meriti! Non l'hai mai meritata! - grida Niall mentre punta
minacciosamente il dito verso Harry.
- Non sai niente di lei! TU non la meriti! - Harry grida cosi
forte che gli si vedono le vene del collo.
Oddio no, non voglio essere la Yoko Ono della situazione.
Anche se forse è un po tardi. Già da tempo non
sono più gli amici di prima, a causa mia.
In un attimo mi rendo conto che questa situazione è sempre
stata più grande di me. Non c'entrano solo i miei
sentimenti, ma anche il rapporto di amicizia che lega(va) .
Cosa ho fatto?
Una lacrima mi riga il volto, ma la caccio via con un gesto
veloce della mano.
- Adesso basta!!! - grido, mollando la sacca a terra. - Basta -
- Hope - sussurrano entrambi mentre mi vedono scendere le scale.
- Sapete una cosa? - chiedo, reggendomi sul corrimano mentre scendo.
Sospiro - Scusatemi -
Mi guardano interrogativi; credo che si aspettassero qualcosa di
diverso.
- Per cosa Hope? - chiede Niall mentre si avvicina, ma gli
faccio cenno di restare li dov'è.
Intanto Zayn, Liam e Louis si sono eclissati insieme a Gemma.
- Perchè vi ho ridotti cosi. Non pensavo di essere cosi
importante, davvero. Ci stavano le frecciatine e le battutine, ma
questo è troppo. Non voglio che buttiate al vento
un'amicizia come la vostra per una come me. Davvero - Guardo
intensamente prima Niall e poi Harry, e mi viene da piangere.
- Dimenticatemi e io farò la stesso -
.Ancora tre giorni, e poi potrò farlo davvero.
Raccolgo le mie cose, e sparisco dietro al porta.
Appena in camera, butto la sacca sotto il letto e cerco di
non piangere.
Ho detto una cosa che so non essere giusta.
Come posso dimenticarli? E come ho potuto chiedere loro di dimenticare
me?
Sono proprio una cretina.
Accendo la tv per distrarmi, ma in realtà non so
neanche cosa sto guardando: ho lo sguardo fisso e la mente vuota.
Sono venuta qui per il matrimonio di Gemma, non per tirare fuori una
vecchia storia.
Ed è solo adesso che mi ricordo di una cosa.
Una cosa che non ho mai dimenticato, una cosa che forse potrebbe
aiutarmi a decidere, una volta per tutte.
Prendo la collana che mi ha
regalato, e me la strappo con violenza dal collo, senza curarmi di
romperla, dopodichè la getto a terra ai suoi piedi e corro
via.
Harry abbassa lo sguardo sulla collana, poi si rivolge a me - Dove stai
correndo? Torna indietro! -
- Con me hai chiuso! Sei
solo uno stronzo, a cui non interessa niente di me, o di noi! - gli
urlo incontro, mentre cammino velocemente sotto la pioggia.
- Quante altre volte
dovrò chiederti scusa? Quante, cazzo?! -
- Non lo so - mi fermo e
mi giro verso di lui,puntandogli gli occhi addosso - fino a quando le
tue scuse non saranno sincere -
- E quindi finisce cosi?
Davanti a uno squallido bar, senza lasciarmi neanche spiegare? -
- Si, Harry. Finisce
cosi. Davanti a uno squallido bar, e per tua informazione, stamattina
la biondina nel tuo letto è stata una spigazione
sufficiente.
E ora, ti prego - sussurro tra le lacrime - lasciami in pace -
Lui esita - E' questo quello che vuoi? Che ti renderebbe felice? -
Accenno un si con la
testa, senza guardarlo.
- Bene, allora -
conclude - Stammi bene Hope - dice, allontanandosi nella pioggia.
Lo guardo correre via.
Cos' ho fatto?
Ho appena buttato via la
persona più importante della mia vita.
No.
Lui ha buttato via me.
- Ma io ti amo - sussuro queste parole ormai senza
significato al vento, che se le porta via.
Quello che Harry non ha mai saputo è che io,
quella sera, ho raccolto la collana, e ora la porto ancora al
collo.
Ora so cosa fare.
Harry è seduto in cucina, con una tazza di caffè
in mano, e guarda la pioggia bagnare i vetri.
Mi avvicino senza fare rumore, e mi siedo vicino a lui.
- Dicono che per ogni uomo, ci sono 7 donne sulla Terra -
Lui non mi guarda, abbassa lo sguardo sulla tazza.
- Cosa ne dici? -
All'inizio sembra confuso, ma poi risponde.
- Stronzate. Ne esiste solo una, o almeno se comincia ad amare quella
non può più smettere-
Esito e mi mordo il labbro.
Lo prendo per le spalle e lo giro dolcemente verso di me.
- Io ero quella donna? Sinceramente Harry -
Lui mi guarda negli occhi, e in pochi istanti, quell'Harry invidioso e
strafottente è sparito lasciando posto a qull'Harry dolce e
premuroso, che adesso mi accarezza il viso. La tensione di poche ore
prima è completamente sparita.
- Credo proprio di si, Hope -
- Sono venuta a farti vedere questa - vado al punto, estrendo la
collana e appoggiandogliela davanti, sul tavolo.
- Non l'avevi buttata via? - chiede sorpreso, rigirandosela tra le dita.
- No - gli dico, mentre lo guardo sorridente - E non ho mai buttato via
neanche te, a quanto pare -
Pausa infinita. Harry non distoglie lo sguardo dalla collana, e so che
sta elaborando le mie parole.
- Cosa vuoi dire? -
- Voglio dirti che rivederti ha svegliato in me sentimenti che credevo
persi per sempre, per te.
Ma forse ... Sai, tutti meritano una seconda possibilità -
- Dici sul serio? - si gira, prendendomi piano le mani.
- Si. Ma, Harry, la mia fiducia non riuscirebbe a subire un altro
colpo. Sto ancora cercando di perdonarti. -
Mi guarda quasi con le lacrime agli occhi - Hai scelto me - il suo viso
si avvicina per baciarmi - Hope ... -
E io lo lascio fare.
Quindi si, ho scelto, ho scelto Harry.
E Niall?
ZA
ZA ZAAAAM
Direi che non sono
necessari commenti da parte mia, a parte ancora un sacco di scuse
Sono un viscido
verme!!! *si inchina su e giù, sui carboni ardenti*
Fatemi sapere
cosa ne pensate!
#HOPE
xoxo ;)
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Capitolo 7 *** Siamo come una molla ***
bho
Se ho
scelto Harry( ed è cosi, ho scelto lui) perchè
cerco di tenere la mia mente occupata lavorando invece di passare del
tempo con lui?
Qua
qualcosa non funziona.
-
Harry, Harry, Harry...- sussurro, posando il mio computer.
Neanche
mi avesse sentito, eccolo che spalanca la porta.
-
Hope, Hope, guarda fuori dalla finestra! -
Volto
senza pensare lo sguardo verso i vetri, e ... ha smesso di piovere!
Siamo liberi! Possiamo ... andarcene -
Oh
cacchiarola.
-
Oh no -
-
Cosa, Hope? -
Non
lo ascolto nemmeno - No, no mi serve più tempo! - non mi
accorgo neanche di parlare ad alta voce, batto un pugnetto sui vetri. -
Mi serve più tempo! -
-
Hope! Più tempo per cosa, esattamente? - Mi
accorgo che Harry mi ha afferrato per le spalle e mi guarda dritto
negli occhi.
Mamma
che occhi, a proposito.
-
Più tempo per .. ehm, stare con Gemma! Gemma, sai non la
vedo da, pff , saranno secoli eheheh... Ehm -
-Ah
giusto. Cose da donne eh? Bene allora la vado a chiamare se vuoi! -
-Certo
grazie, grazie Harry - gli faccio l'occhiolino, e gli do una pacca
sulla spalla.
Ma
che cazzo sto facendo? Non sono mica il suo allenatore di baseball!
Rimedio dandogli un bacio a stampo.
Confuso,
Mi fa uno di qui suoi sorrisetti, poi corre fuori dalla
stanza, probabilmente pensando che il mondo è bello
perchè è vario (e ci pupoi trovare gente pazza
come la sottoscritta).
Mi
abbandono su una poltrona, ma mi rialzo con un sussulto quando qualcosa
sotto il mio sedere emette una specie di "miao". Noo, dai. Hanno tenuto
ancora il gatto di peluche che ... ah adesso ricordo, si.
Niall me l'ha regalato il primo Natale al college,
perchè gli avevo confidato che ne ho sempre voluto uno da
piccola, già.
Mi
sveglio dalla trance quando mi accorgo che Gemma è sulla
porta e bussa.
-
Vieni Gem, entra -
-
Ah quel gatto. Non sai che spaventi mi prendo ogni tanto, quando mi
siedo li -
-
Ahah credo che mi sia appena capitato -
-
Stupido gatto! -
Ridiamo,
poi un attimo di silenzio.
-
Hai visto che ha smesso di piovere? Felice? Finalmente ti sposi! -
-
Io ringrazio il cielo che la pioggia non abba trascinato via la casa,
ma tu? Forse volevi... più tempo per decidere? -
-
Mi leggi nella mente, vecchia mia -
-
Bhe mi sentirei allo stesso modo, credo -
La
guardo con un sorriso stretto tra la commozione e la tristezza - Grazie
di esserci - mi allungo verso di lei per un abbraccio.
-
Bhe, anche io ringrazio di esserci! -dice, ricambiando stranita
l'abbraccio.
Scoppiamo
a ridere. Ogni tanto questi momenti servono davvero.
-
Hai già parlato con Niall da ieri? Quello che è
successo sulle scale è stato ..-
-
Imbarazzante? Infantile? Inutile? -
-
.. Direi di si. I.I.I.? -
-
Ah-ah. Si un momento I.I.I. - ci diamo uno spintone a vicenda per la
pessima battuta. Potremmo scrivere un libro noi di battute cosi.
-
Dai allora. Affronta l'inevitabile. Vorrei che entro le 4 di domani
(data delle mie nozze, sei venuta qui per quello ricorda) avessi fatto
pace con i due spasimanti e anche con te stessa. Ci puoi riuscire? - mi
chiede alzandosi dal letto.
-
Ci posso provare - rispondo, alzandomi a mia volta dalla poltrona.
E
con il gatto in mano, usciamo a braccetto dalla stanza.
-
Posso? - chiedo bussando alla porta di Niall.
Lui
si gira, mi fissa un attimo e mi sorride.
-
Certo -
Mi
siedo vicino a lui, sul letto e restiamo in silenzio qualche minuto.Poi
lui nota che tengo in mano un gatto di peluche.
-
Ma quello è ...? -
-
Si, si è lui. L'ho trovato in camera. -
-
Feice di sapere che non l'hai abbandonato - mi dice, prendendolo in
mano.
-
Non potrei mai -
-
Già, neanche io -
Un
attimo, stiamo ancora parlando del gatto? perchè io sento il
suo sguardo e le sue labbra sempre più vicine.
Mi
allontano velocemente alzandomi dal letto.
-
No, Niall, parliamone. Noi sia..- ma non finisco la frase,
perchè lui mi ha già baciata, teneramente ma
aggressivaente, possesivamente ma dolcemente.
Io
rispondo al bacio ma poi mi allontano.
-
Niall... non così, basta. Mi rendi tutto troppo difficile.
Siediti e parliamo -
-
Non voglio parlare ... - ecco che si riavvicina.
E
no. E basta!
-
Niall ..-
Ma
in qualche modo mi manca la forza di reagire e mi abbandono a lui, il
gatto è buttato malamente sul pavimento.
Ci
baciamo, ma trovo la forza di uscire dalla stanza, riprendermi il gatto
e correre da Harry a raccontargli quello che è appena
accadto. Non voglio che la nostra relazioni nasca ancora su delle bugie.
-
Non mi importa Hope. Sei ancora confusa, quindi posso capirlo. A patto
che non diventi un'abitudine! - è il commento di Harry alle
mie confessioni.
-
Harry. Io...-
-
Anche io ti so baciare cosi, sai? - e me lo dimostra.
Quando
sono tra le sue braccia mi sento a casa, sento di aver trovato quella
persona speciale, di cui non mi stancherò mai.
E'
lui, è lui, lo sento.
-
Scusami - gli sussurro - ci vediamo dopo. Vado a finire una cosa -
-
Niall, adesso tu ti metti qui - gli indico una sedia vicino al tavolo
della cucina - e io qui - mi siedo al lato opposto.
-
Tu capisci che non potremmo fare cosi per sempre vero Hope? -
-
Si si certo. E' solo questione di un attimo. Ma dobbiamo parlare-
-
E allora parliamo - risponde.
Dopo
un'ora, siamo ancora seduti al tavolo, ma abbiamo avvicinato le sedie.
-
Non voglio essere una di quelle che parlano con mille cliché
però... davvero tu meriti qualcuna di meglio. Non una che si
sveglia la mattina con un'idea e il giorno dopo con un'altra. Meriti
qualcuna che ti guardi come se fossi l'unico al mondo. E tu capisci che
io questo non potrò mai dartelo. Vero? -
Lui
esita qualche secondo.
-
Credo di si -
-
Bene, perchè quello che sto per dirti è davvero
molto importante - prendo un respiro profondo.
-
Noi due siamo come una molla, ci allontaniamo ma poi torniamo sempre
vicini. Giusto? E' cosi. però... dobbiamo ritrovare quella
meravigliosa stupenda e emozionante amicizia che ci legava. Tu non mi
ami, Niall. Tu tieni solamente tantissimo a me, come se fossi l'unica
cosa perchè vuoi proteggermi, io so che è cosi.
E' diffiile separare questa sensazione dall'amore, ma dobbiamo
provarci. Prometti che ci proverai insieme a me? -
Prendo
fiato e aspetto la sua risposta.
-
Hope.. hai ragione su molte cose, quasi tutte. Ma non puoi cercare
scuse per il mio amore perchè si, il mio è amore,
io ti amo. Ma forse hai ragione: la fuori c'è qualcuna che
non avrebbe occhi che per me e io merito di trovare quella persona
giusto? - è cosi insicuro, sembra un bambino, vorrei
abbracciarlo e dirgli che va tutto bene.
-
E sarà cosi. Andrà tutto bene Niall. Siamo
giovani, chissa cosa ci riserva la vita! Amici? - gli porgo il
mignolino.
Lui
sorride e mi guarda la mano. Poi alza lo sguardo e mi prende il mento,
per baciarmi, lentamente.
-
Questo me lo dovevi, non credi Hope? Ora possiamo essere amici - mi
porge il mignolino.
Lo
guardo di sbieco, sono ancora un pò provata, ho gli occhi
sgranati e probabilmente le guance in fiamme ma adesso che mi sono
liberata dal passato, posso concentrarmi sul presente.
Harry.
Ecco.
Nella mia mente dipingo il suo sorriso e dorrido a mia volta.
-
Sono felice che tra noi le cose siano ok adesso Niall. Ora scusami ma
devo andare! Il grande giorno di Gemma si avvicina, e indovina a chi
tocca preprare un addio al nubilato perfetto? A domani! -
Prima
cercavo di tenere occupata la mente non perchè avessi scelto
Harry, ma perchè sapevo di non aver ancora chiuso del tutto
con Niall.
Adesso
sono tranquilla e posso godermi i festeggiamenti. Finalemente!
Nel
correre via, il fiore di prima le cade dai capelli.Niall
silenziosamente lo raccoglie, lo annusa e lo ripone in una tasca della
giacca.
RAGAZZI,
QUESTO CAPITOLO E' STATO UN PARTO.
ED
E' UNA CACCHETTA.
MARO'.
Però
dai che ve ne pare? Non siate troppo cattive, considerando che non
scrivo da ventordicimiliardi di anni ':)
Recensioni
sempre bene accette!
Vi
lovvo!! ;D
#HOPE
xoxo
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