With you I'm feeling alive

di Hearts_ET
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Start... ***
Capitolo 2: *** Incontri ***
Capitolo 3: *** Conoscenze... ***
Capitolo 4: *** Primo appuntamento... ***
Capitolo 5: *** Incontri casuali... ***
Capitolo 6: *** Sorprese... ***
Capitolo 7: *** Giornata relax... ***
Capitolo 8: *** Ferite... ***
Capitolo 9: *** ...Riconciliazione... ***
Capitolo 10: *** Insieme a te! ***



Capitolo 1
*** Start... ***


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Start…

Oh, how I rock my body
Can you handle how I move?
Are you feeling naughty?
I’m gonna hypnotize you
Are you ready for me?
And then you’ll never say no, no, no.
The sky is the limit
I can fly, are you with me?
Keep your eyes on your prize
And your mind off the time.

(“Inndia” di Inna)

 

Pov Blake!

Finalmente era arrivato il fatidico giorno, io, Blake Lively ero a pochi metri di distanza dal mio idolo:……INNA!

In quella avventura non ero sola, ma con me c’era quel cretino di un 34enne di Ian Somerhalder.

Ok, ora crederete che io, la biondona del secolo, avevo una cotta per lui. No! Per nulla! Era il fratello che ho sempre desiderato. Un amico che mai avevo avuto. Conosceva tutto di me, ormai erano anni che condividevo tutto con lui.

Ammetto di averlo snervato e stressato per farmi accompagnare in Messico per questo concerto.

Infatti tutto è cominciato così:

 

Flashback:

Ianuccioooooo, caro caruccioooooooo!” come al solito quando volevo qualcosa, inventavo strani nomignoli al mio caro amicone.

“oh biondina! Cosa vuoi ora?? Lo so che quando fai così, è perché vuoi qualcosa!” come al solito Ian aveva stroncata i miei sogni in un batter d’occhio.

okok, sono prevedibile, ma qui non puoi dirmi di no! Si parla di una questione di vita o di morte!”  sapevo che Ian si sarebbe spaventato, e che subito mi avrebbe detto di SI, accontentandomi.

“Blake cosa è successo??” mi chiese Ian subito.

“Dimmi si o no??”

sisi e ancora si!” avevo messo Ian alle strette.

“ok! Allora prepara la valigia che stasera si va in…. Mexicooooooo” sentii sbuffare Ian dall’altro lato del telefono.

“E anche questa volta, mi hai fregato!” disse Ian alterato. “come al solito, ottieni sempre ciò che vuoi”

 

Fine Flashback

 

-Blakely finiscila di fare l’idiota- Ian mi guardava perplesso da circa dieci minuti.

 

-okok la smetto!- dissi alzando le mani al cielo. –ma ora, mi terrai il muso a vita??-

 

-Certo, guarda dove mi hai portato!-

 

Mi guardai intorno, miliardi di ragazzine urlanti chiamavano il nome di Inna. –forse hai ragione…Ma guarda cosa ho qui!- gli mostrai due pass Vip per poter passare e metterci proprio ai piedi del palco.

 

-pensi che questo possa rallegrarmi?- alzò un sopracciglio.

 

-speravo!- in tono di difesa.

 

In quel momento spostai il mio sguardo su di Inna, che era salita sul palco cominciando la sua compilation. Infatti, non diedi tempo ad Ian di parlare, perché lo tirai per un braccio e lo feci passare dalle transenne che dividevano i VIP dalla gente comune.

 

-non ti stai divertendo?- domandai ad Ian dopo qualche canzone.

 

-in questo momento, vedo solo un gran paio di tette e un bel culo!- sorrise maliziosamente.

 

-fai schifo!- lo guardai malamente.

 

-beh, mi ci hai portato tu qui, io guardo ciò che tu vuoi che io guardi!- sfoderò il suo solito mezzo sorrisetto.

 

Ma nel momento in cui decisi di rispondergli, qualcuno chiamò il bel moretto.

 

-Amico, anche tu qui??- disse un ragazzo alto con due occhi verdissimi, che comparve alle spalle di Ian.

 

Chi diavolo era quel figo?!

 

-Paul… non dirmi che anche tu sei stato trascinato in questo scempio- il ragazzo sorrise mostrando una serie di denti perfettamente bianchi, mi sentii morire!

 

-purtroppo…SI!- si girò guardando una ragazzina, che urlava l’intero nome originale della neo cantante Rumena. Cioè: Elena Alexandra Apostoleanu!!!

 

Ian si portò le mani alla testa, come per imprecare qualcuno.

 

-ti presento Blake Lively!- il ragazzo dagli occhi color smeraldo mi porse la mano.

 

-piacere, Paul Wesley!- disse sorridendomi.

 

Il mio sguardo si posò sulle sue mani calde, tanto da farmi perdere il controllo. Cominciai a sudare e forse il mio viso era diventato di un rosso fuoco. Tanto che lo stesso Ian se ne accorse.

 

-mmmmm…brava questa cantante vero?- chiese Ian per stemperare quel momento di totale imbarazzo tra i due suoi amici.

 

-SI!- dicemmo in coro io e Paul.

 

-bene…- lo sguardo di Ian poteva sembrare uno di un falco in agguato.

 

-Ian, esistono altre cose oltre alle tette e al culo! Senti che voce- lo ammonii con lo sguardo.

 

-bla bla bla…sei sempre la solita guasta feste!- Ian guardò Paul come per essere appoggiato su quell’affermazione che avevo appena usato.

 

-beh, in fondo fa della bella musica- Paul mi guardò dritto negli occhi. Cosa che mi fece rabbrividire.

 

Da quel momento fino alla fine del concerto, non dicemmo più nulla, ci furono solo attimi di sguardi intensi tra me e Paul, ma dopotutto era inutile farsi film mentali, visto che lui era con la sua ragazza.

 

 

Angolo autrici:

Salveeeeeeeee!

Ora ci prenderete per matte, ma non lo siamo! Anzi, forse si, lo siamo xD xD.

Cominciamo col dire che questo è un account doppio, infatti siamo Sweet Fairy e AcquilaBianca91…Ricordate? Beh speriamo tanto di si xD xD.

Abbiamo creato questo account per le nostre storie a 4 mani, almeno entrambe siamo a conoscenza di quello che facciamo e che fate voi!

Speriamo tanto che questa storia/crossover sia di vostro gradimento.

Beh in effetti è un po’ contorta però noi ci siamo divertite tantissimo a scriverla. E continueremo a divertirci.

Per vostra informazione, la cantante Inna esiste per davvero, date un occhiata alle sue magnifiche canzoni e non ve ne pentirete.

Grazie per la pazienza!

Vi adoriamo!

Bacini!

 

 

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Capitolo 2
*** Incontri ***


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CAPITOLO DUE.       INCONTRI

 

Pov Inna.

 

Avevo cantato per due ore consecutivamente… la folla mi dava quella carica che mi permetteva di capire per quale motivo mi alzavo la mattina. Erano la mia droga e il mio vivere! Era grazie a loro se in quel momento ero su quel palco.

 

Stavo quasi alla fine della terzultima canzone, quando i miei occhi si posarono su una figura alquanto familiare.

 

CAVOLO! Sotto al palco c’era il mio più grande idolo: Ian Somerhalder.

 

In quel momento cominciai a mescolare tutte le parole della mia canzone, tanto che la mia manager, decise di far finire prima il concerto!!

 

-ma cosa ti prende?- mi chiese Marie, la mia manger.

 

Scendevo quelle scale, come se avessi appena visto un fantasma.

 

-nulla Marie, sono solo stanca!- gli dissi senza fare troppi giri di parole.

 

-te l’avevo detto, dovevi prendere le vitamine-

 

-smettila di fare la mamma, me ne basta una!- sorrisi –ho visto Blake Lively e Ian Somerhalder…vedi di farli entrare in camerino!- le dissi chiudendomi la porta alle spalle.

 

La sentii sbuffare da fuori, ma sapevo che l’avrebbe fatto, anche a costo della sua vita.

 

Infatti dopo circa mezz’ora, una biondina dagli occhi azzurri entrò sorridente dalla porta bianca.

 

-Ciao Inna- corse ad abbracciarmi come se fossimo amiche chissà da quanto.

 

-Ciao Blake…- le dissi sorridendo a mia volta, guardando però alle sue spalle. Sperando che quel ragazzo moro dagli occhi color ghiaccio appoggiato al muro ricambiasse il mio sguardo.

 

-Ian, non fare il maleducato, vieni a salutare Elena! Posso chiamarti Elena, vero?- chiese Blake con un filo di imbarazzo.

 

-certo, dopotutto sei tu quella famosa, non io!- le sorrisi.

 

-non sembrerebbe, vista la quantità di ragazzine urlanti sotto al palco- lo vidi farsi avanti e sorridendo mi porse la mano. –Piacere, sono Ian!-

 

In tv era bellissimo, ma da vicino era uno schianto!

 

-Piacere…Elena!- rimasi a guardarlo per minuti interminabili. –volete qualcosa da bere?- li misi a loro agio, anche perché non sapevo come comportarmi.

 

Passammo più o meno un’ora a chiacchierare del più e del meno…le elezioni parlamentari, il mio tour e del loro lavoro.

 

-allora, buona continuazione di tour Elena!- mi sorrise Blake, entusiasta di quello che ci eravamo raccontate.

 

-mi raccomando fatti sentire..- l’abbracciai dopo averle dato il mio numero personale di cellulare, sperando che Ian percepisca che il numero poteva prenderlo anche lui.

 

-con molto piacere..- rispose Blake.

 

Posai i miei occhi su quelli di Ian, e con mia grande sorpresa vidi che mi stava fissando. Sentii il cuore andare in corto circuito, era quella la mia fine?! Sarei morta dopo uno sguardo di Ian?!

 

-è stato un piacere conoscerti, ora capisco perché Blake mi rompeva!- rise della sua stessa battuta, coinvolgendomi.

 

-sono felice di aver conosciuto il “Big Bad Vampire” Damon Salvatore!- lo presi in giro.

 

-non chiamarmi Damon…pupa…-

 

-non chiamarmi pupa… Damon!- sembravamo due stupidi bambini anzi due stupidi adolescenti che cercavano di flirtare con scarsi risultati.

 

Cominciò a guardarmi con il tipico sguardo alla “Damon”, sincera?! Gli sarei letteralmente saltata al collo. No per mangiarlo ma bensì per  baciarlo.

Sapevo di andare contro una strada senza uscita, visto che molto probabilmente  lui stava ancora con quella Nina, di cui tutti parlavano. Ma andai contro le mie aspettative.

 

-ci prendiamo un caffè?- rimasi senza parole…Ian mi stava chiedendo di uscire?... sperai di si.

 

-mi piacerebbe…- risposi solamente.

 

-quando sei libera?-  si era definitivo, stavo flirtando con lui.

 

-sempre…- dissi ridendo con un filo di imbarazzo che mi colorava le guance.

 

Blake ci fissava dal fondo della stanza ridendo silenziosamente. –il numero ce l’ho io Ian- disse riportandoci alla realtà.

 

-ti chiamo io…- disse stampandomi un bacio sulla guancia.

 

-Damon mi avrebbe salutata in un altro modo…- lasciai la frase in sospeso, guardandolo negli occhi.

 

Si avvicinò furtivamente e posandomi un braccio dietro la schiena mi fece scontrare con il suo corpo muscoloso poi, con lentezza, posò le sue calde labbra sul mio collo e diede un lieve morso. 

 

-soddisfatta?!- mi chiese ridendo.

Non risposi, troppo intenta a ripercorrere la scena nella mia mente, che ormai andava a fuoco.

 

-mhmh- mugugnai debolmente. Prima che lui si staccasse da me.

 

-ci sentiamo… vampiretta!- prese il suo giubbotto di pelle nero e lo indossò davanti ai miei occhi… anche in quello era dannatamente perfetto.

 

Salutai i due ancora con il rossore in viso, era impossibile non perdere il controllo con uno come Ian. Li vidi uscire ridendo e quando fui certa che si erano allontanati, cominciai ad urlare come una bambina.

 

-ma che diavolo stai facendo?- esordì Marie, entrando nel camerino.

 

Comincia a saltellare intorno a Marie…-Festeggio il mio primo appuntamento con Smoldy!- vidi Marie imprecare come una dannata, facendomi ridere ancora di più.

 

La mia giornata era andata a meraviglia!

 

 

 

Angolo autrici:

Ragazzeeeeeee salve!

Che ne dite di questo secondo capitolo? Speriamo tanto che vi piaccia.

Come detto: i primi capitoli saranno dei POV assoluti ognuno dedicato a uno dei 4 protagonisti.

Inna è proprio la cantante che vi avevamo detto…speriamo che vi piaccia anche questo capitolo, anche se ci son ostate solo 2 recensioni, ma fa niente…ringraziamo con tutto il nostro cuore le due anime pie che ci hanno sostenute in questa avventura…

Grazie ancora….

Baciniiii

 

 

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Capitolo 3
*** Conoscenze... ***


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CAPITOLO TRE.    Conoscenze…

 

Pov Paul!

 

La mattina seguente del concerto, avevo deciso di lasciare Leah, nonché mia sorella, in hotel a dormire come un ghiro, visto che la notte seguente l’aveva passata ad aspettare la sua cantante preferita fuori dalla roulotte dove la cantante aveva il camerino.

 

Il tutto finì con un: Inna è dovuta scappare via, per problemi familiari.

 

Così mia sorella alle 3 del mattino si decise a ritornare in hotel.

 

Ero intento a bere la mia tazza di caffè nel solito bar VIP del Messico: Cafè Mexico!

 

Non era molto grande, per questo dalla mia postazione, vicino ad una grande vetrata, riuscivo a vedere chi entrava e usciva dal bar.

 

I miei occhi vennero ammaliati da una lunga chioma di capelli biondi e un paio di occhi color del mare. L’avevo già vista quella ragazza, ovvio era lei, la ragazza che era con Ian la sera del concerto, l’attrice di come si chiamava? Ah si, Gossip Girl…era lei: Blake!

 

La guardavo parlare con il barista, di sicuro stava ordinando qualcosa, così mi avvicinai e con un sorriso a 32000 denti, la chiamai con il mio solito coraggio da LEONE.

 

-Blake…hey ciao!- gli chiesi guardandola con un ghigno soddisfatto.

 

-oh, ehmmm ciao…- fece finta di non ricordare il mio nome, così glielo dissi nuovamente.

 

-Paul, sono Paul…l’amico di Ian, ricordi?-  mi guardava con occhi imbarazzati.

 

-si, scusami, solo che non volevo fare brutta figura, visto che io a ricordare i nomi, sono un po’…una frana- mi disse scusandosi.

 

-tranquilla, è tt ok! L’importante è che  alemno ricordi che mi hai visto ieri, al concerto…-

 

-sisi, questo lo ricordo, eri con la tua…- cominciai a ridere.

 

-ragazza?...se volevi dire questo, ti blocco all’istante, non sono un maniaco che esce con le ragazzine…- lei mi guardò perplessa.

 

-scusa, non volevo dire questo- abbassò la testa.

 

-tranquilla, era solo per precisare, comunque quella era Leah, mia sorella minore, purtroppo, mia sorella maggiore mi ha imposto di accompagnarla, per paura che potesse fare qualche cagata con qualche ragazzo, le solite sorelle!- gli dissi sorridendo.

 

-ah, si beh ti capisco, ho tante amiche che hanno questi problemi…-

 

Il suo sorriso era magico, riusciva a farmi battere il cuore il più veloce possibile, che nemmeno io sapevo come controllarlo.  Era impossibile, nemmeno con Torrey mi capitava tutto questo.

 

-ehm…tutto bene? Ti senti bene?- a destarmi dai miei pensieri fu la voce soave di Blake.

 

-si, scusami, stavo pensando… ti andrebbe di fare un giro? Non ho mai visto il Messico e, mi piacerebbe vederlo con te! Se vuoi!-

 

Stupita, Blake mi rispose. –o..o..ok, accetto, anche perché il tuo collega, mi ha abbandonata  qui per vedersi con Inna! E dire che non voleva accompagnarmi.- mi sorrise nuovamente, facendomi perdere un battito.

 

-beh Ian è sempre il solito…non c’è posto che non esca con nessuna…- cominciai a ridere nel pensare tutte le cagate che avevo combinato con lui.

 

-perché ridi?- mi chiese dolcemente Blake.

 

-Nulla..- la sorrisi. – Penso a tutto quello che ho combinato con Ian, in questi ultimi anni!- dissi sorridendogli nuovamente…

 

-Interessante!- mi disse lei guardandomi.

 

-eh si, molto interessante- feci un ghigno malizioso…

Con quella frase, cominciò la nostra -visita- per il Messico. Gironzolammo per tutti i negozi di abbigliamento, e scoprii una cosa molto interessante, io e Blake non andavamo d’accordo sullo shopping: lei lo amava io lo odiavo.

 

Gli opposti si attraggono, sarà vero?

 

Scherzavamo come matti, non ridevo e mi divertivo così da….mmmmh due anni? Si più o meno erano due anni, da quando avevo divorziato con Torrey, da quando l’avevo vista nel letto con quel maniaco del suo migliore amico, potevo anche capire che non era un amore di quelli sviscerati, ma almeno poteva avere la decenza di dirmelo e poi fottersi quello!

 

-Paul? Terra chiama Paul occhi verdi!- Blake mi guardava con un sorriso stampato sul viso.

 

-si? Sono qui, sulla terra.- la guardai uscire dal camerino di un negozio.

 

-come mi sta?- mi chiese Blake girando su se stessa, con in dosso un mini abitino rosa pallido.

 

-benissimo…- dissi quasi con la bava alla bocca.

 

-ehm… - Blake arrossì!

 

-ok, scusami sul serio, ma sei bellissima, sul serio, ti sta d’incanto questo…mini vestitino-

 

-g..grazie, Paul.- mi guardava con la coda dell’occhio, lo potei capire dai suoi movimenti imbarazzati.

 

Le sorrisi semplicemente mentre lei ritornava in camerino per rivestirsi, quando uscì, mi guardò prima di sorridermi e insieme andammo alla cassa, dove non le feci pagare un bel nulla, le avrei regalato tutto quello che aveva comprato, dopotutto ero un gentiluomo e quella ragazza bionda, meritava quei vestiti e quelle scarpe che aveva preso.

 

-Paul non so come ringraziarti- mi disse prima di avvicinarsi a me e poggiare le sue labbra sulla mia guancia.

 

-nulla…anzi forse si!- mi guardò con paura… -tranquilla non faccio proposte indecenti- la rassicurai.

 

-e cosa allora?- mi disse lei imbarazzata dalla mia risposta.

 

-ti va se,se… ci rivediamo?- dissi incamminandomi senza guardare la sua espressione.

 

-rivederci?- mi chiese lei stupita.

 

-Si, normalmente come amici tranquilla…- nuovamente la rassicurai.

 

-si, certo, ma tu lavori ad Atlanta con Ian, giusto?-

 

-Si, perché?- la guardai negli occhi, fermandoci su una panchina.

 

-beh, io lavoro a New York..- abbassò la testa.

 

-bene, io ho famiglia a New York, potrei andare a trovare la famiglia e dopo…vedermi con te, sempre se vuoi eh!- le dissi senza troppi problemi, dopotutto ero stato affrettato, però volevo conoscere quella ragazza dagli occhio celesti e i capelli biondi.

 

-mmmm…ok! Ci sto!- mi sorrise e mentre lo faceva, estrasse dalla borsetta un blocco note e cominciò a scrivere qualcosa sopra.

 

La guardavo estasiato, anche nello scrivere era bella, ma Paul, cosa ti sta prendendo? Tu sei un bastardo, non devi fare così, devi fare l’uomo che fa soffrire le donne. Seh! Soffrire le donne… non ne ero capace, avevo solo sofferto io in un rapporto, ed ero sempre lo stronzo della situazione, Ian me lo ripeteva sempre. Ma cosa potevo farci?

 

-tieni Paul, questo è il mio numero…- mi guardava e io guardavo lei, non riuscivo a parlare, quegli occhi mi aveva rubato tutto anzi l’ANIMA.

 

-Si, aspetta che ti squillo!- presi il mio Iphone 5 dalla tasca e copiavi il numero, cliccai sul pulsante chiama e gli feci uno squillo.

 

-Arrivato…- prese il suo cellulare, e lo copiò nella rubrica.

 

-mi credi se ti dico una cosa?- la feci saltare dalla paura.

 

-Dio Paul, mi farai andare in hotel con un infarto in arrivo- cominciai a ridere come un pazzo.

 

-scusami, ma davvero, sarò stupido, ma sono stato bene questa mattinata con te…- la sorrisi.

 

-Beh, grazie…- mi rispose lei semplicemente. Dio quanto era bella quando sorrideva.

 

-Allora, ti chiamo io?- le chiesi.

 

-Aspetto te!- mi sorrise un ultima volta, e dopo essersi alzata dalla panchina dove eravamo seduti, si avviò verso l’hotel che avevamo di fronte.

 

Come potevo perdere la testa per una ragazza che conoscevo da 6 ore in tutto? Ok Paul, sei rovinato, sul serio, il tuo cervello è malato!

 

Mi avviai verso l’hotel dove alloggiavo con Leah, e pensando e ripensando arrivai ad una conclusione, anche se la conoscevo da poco, con lei mi sento libero, ma cosa dico, con lei mi sento VIVO.

 

Salve Ragazzeeee!

Come state? Vi piace questo Paul? A noi particolarmente tanto! xD xD.

Che dire questo è un capitolo di transizione proprio come i primi due…infatti sono concentrati sui pensieri dei nostri 4 personaggi.

Dal 4° capitolo in poi i capitoli si divideranno a due POV…speriamo che vi piaccia questo capitolo! Grazie di vero cuore a tutte!

Bacini alla prossima

 

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Capitolo 4
*** Primo appuntamento... ***


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Capitolo 4.    Primo appuntamento.

 

Pov Ian

La sera stessa chiamai Elena..la mattina dopo avrebbe fatto colazione insieme a me!

 

Ero emozionato alla sola idea di stare accanto ad una ragazza bella e simpatica come Elena!

 

Blake mi aveva rotto le cosi dette PALLE per mesi cercando di farmi andare ad un concerto di Inna e ora che realmente l’avevo portata, io ,  Ian Somerhalder , ero rimasto ammaliato da quella splendida ragazza!

 

-Elenaaaaa..- la chiamai seduto ad un tavolino di un bar nel centro di Città del Messico

 

-Ian..- rispose lei avvicinandosi a me prima di stamparmi due teneri baci sulla guancia

 

-Siediti..- dissi spostandole la sedia per farla accomodare

 

-Che gentile che sei!- sfoderò il migliore dei suoi sorrisi

 

Ok..ero decisamene uscito di testa per lei..

 

No aspetta..un 34enne serio e maturo come me non poteva certo perdere la testa..

 

Non ero un 15enne alla prima cotta..anche se lei era la tipica ragazza pon-pon che fa impazzire tutta la squadra di football..

 

* FERMO FERMO IAN..ma ti decidi a parlare con lei oppure preferisci stare assorto nei tuoi pensieri *

 

Ecco il solito diavoletto che interrompeva i miei pensieri dicendomi ciò che era più giusto fare

 

-Allora..cosa prendi Elena?- chiesi gentilmente

 

-Thè freddo al limone e una brioches al cioccolato- vidi i suoi occhi illuminarsi pensando alla brioches

 

-Perfetto..- ordinai velocemente la stessa cosa per entrambi e subito ci servirono

 

-Dai su..rompiamo questo silenzio imbarazzante- esordi lei che non accorgendosi si era sporcata il lato della bocca con del cioccolato

 

-Ehm..si..però prima..fammi fare una cosa!-

 

Mi leccai il pollice e dolcemente glielo passai proprio dove il cioccolato aveva sfiorato la sua pelle olivastra

 

-Grazie..- disse con voce tremolante

 

-Nulla- le sorrisi cercando di mostrarle più sicurezza di quella che in realtà avevo in corpo

 

-Ok..te lo chiedo! Perche l’hai fatto?- chiese incerta

 

-Fatto cosa?- la guardai perplessa

 

-Invitarmi qui..a fare colazione con te!-

 

Mi spiazzò..ora cosa facevo? Cosa le dicevo? Perché mi hai affascinato? Perché mi sei piaciuta da subito?

 

-Perché è piacevole uscire con una vampiretta..- dissi insicuro..

 

Abbassò lo sguardo..quasi delusa

 

-Elena..- dissi prendendole la mano che aveva ferma sul bicchiere di thè..subito alzò lo sguardo per fissarmi

 

-Scusami..- dissi dispiaciuto

 

-Scusarti di cosa? Sei stato sincero..-

-No..non lo sono stato per nulla!- la guardai negli occhi

 

-Mi stai dicendo che mi hai portato fuori a colazione per fare un scoop giornalistico?- ipotizzò nervosa

 

-NO..- mi affrettai a dirle -volevo veramente uscire con te..-

 

-Con me?Cosa ti ha colpito scusa?-

 

-So ogni cosa di te..da cosa preferisci mangiare al ristorante a quante ore dormi la notte..purtroppo Blake è snervante quando si fissa- la vidi sorridere -Sono dannatamente curioso di conoscerti..di capire cosa c’è dietro questa cantante che fa impazzire tutti-

 

Le sorrisi dolcemente..non rispondeva..ok..avevo fatto una cazzata e quel maledetto diavoletto della mia coscienza non mi aveva avvisato!

 

-E poi?- chiese sincera

 

-Sincero?-

 

-Sincerità prima di tutto..- disse bevendo un sorso di thè

 

-Sei la ragazza più figa che io abbia mai visto!- dissi sorridendo alla Damon

 

-Neanche tu sei male!-

 

Ok..la piccola Elena Alexandra mi aveva spiazzato..sempre più mi rendevo conto di quanto fossi attratto da lei!

 

Accavallava le gambe in quel modo che mi faceva perdere i sensi..

 

Stavo uscendo di testa e lei ne era la causa..

 

Ora capivo perche Blake la trovasse la donna più bella del mondo..

 

-La smetti di fissarmi le gambe- mi risvegliò dallo stato di trance in cui ero caduto

 

-Scusami..- dissi rosso in viso

 

-Hai ragione..sono io che le mostro troppo!-

 

-Ti dico un segreto..- mi avvicinai pericolosamente al suo volto -Te lo puoi permettere..-

 

Da quella distanza vidi chiaramente il suo volto diventare dello stesso colore della porpora..

 

-Grazie..- si avvicinò maggiormente a me..guardandomi le labbra

 

-Vuoi baciarmi Elena?- le chiesi con sicurezza

 

-Non pensarci neanche Ian..-

 

Sorrise e si fece indietro

 

-Ok..mi stai spiazzando!Nessuno resiste a Ian..- le disse tornando al mio posto

 

-Nessuno è come me!- sorrise alla Damon

 

-Ei..quello è il mio sorriso!Giuro che ti chiedo i diritti d’autore!- scoppiò a ridere

 

-Grazie..per la sincerità!- mi strinse la mano con decisione

 

-Anche volendo..con te non riesco a dire bugie!-

 

-Penso..- lasciò la frase in sospeso

 

-Pensi?- la invitai a continuare

 

-Penso che dovremmo vederci altre volte..-

 

-Non ti starai addolcendo per caso..PUPA!- la presi ingiro come il giorno prima

 

-No..solo che..è divertente stare con te DAMON..-

 

-Eh no..niente Damon!- dissi facendo il musino

 

-Niente PUPA!- rispose schifata

 

Passammo il resto della mattina a scherzare come due 20enni seduti a quel bar..prima di alzarci e girare qualche negozietto in cerca di qualsiasi strano oggetto..

 

Improvvisamente il suo cellulare cominciò a squillare e la sentii litigare con una certa Marie

 

-Devo andare..- disse con lo sguardo basso

 

-Ti chiamo..- le presi il viso alzandoglielo per guardarla negli occhi -Dopo..- aggiunsi insicuro

Sorrise e fece cenno di si con il capo

 

-Non parli più Elena?- le chiesi avvicinandomi a lei

 

-Ehm..no..- ecco..stava mostrando il suo lato di donna imbarazzata

 

-Perché?- le chiesi fissandole prima le labbra..poi gli occhi

 

-Perché ora farei altro..- disse alzandosi in punta di piedi mettendomi le braccia intorno al collo

 

-E cosa?- le chiesi a due millimetri dalle sue labbra..

 

Non mi rispose..semplicemente si spinse verso di me schiacciando le sue labbra contro le mie..

 

Fu un bacio casto..nessuno strusciamento..nessun segno di passione, solo estrema dolcezza..

 

-Grazie..- disse solamente prima di staccarsi da me e correre via..

 

La fissai saltellare allegra per la strada..ridendo come una pazza..

 

Presi di fretta il telefono e composi un sms..

 

-Grazie a te..-

 

Le scrissi solamente aggiungendo una faccina con gli occhi a cuore..

 

Mi piaceva veramente Elena..

 

 

Salveeeeeeeeeeeee! Come state? A noi per fortuna tutto bene! xD anche se sappiamo che non ve ne può fregare di meno.

Cosa ne pensate di questo capitolo? Ian è un vero stronzo! Ma con il vero senso della parola… beh , come biasimarlo.

La nostra Elena però gli tiene testa…anche molto con un tipo come Ian di fronte!

Speriamo che vi piaccia il capitolo e che rispetto agli altri riceveremo altre recensioni.

Grazie a tutti. In particolare le poche anime pie che recensiscono sempre.

Baciniiiii

 

 

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Capitolo 5
*** Incontri casuali... ***


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CAPITOLO 5.Incontri casuali

 

 

POV BLAKE

 

 

Erano passati circa 6 giorni..16 ore..e 45 minuti in cui quel maledetto IPhone aveva suonato solo per futili motivi..Prima il produttore di Gossip Girl..poi Leyghton che mi rompeva con le sue solite paranoie amorose..tutti..tutti tranne la persona che veramente aspettavo..PAUL!

 

Ero andata ad Atlanta per vedere Ian quel giorno..avevamo bisogno di parlare come eravamo soliti fare ma proprio mentre ero alla guida della mia Mini 4x4 bianca il telefono cominciò a squillare con vigore..speranzosa lo presi tra le mani e con un po’ di stupore notai il nome di Inna lampeggiare sullo schermo..

 

-Ma guarda chi si senteeeee- le urlai rispondendo al telefono

 

-Sei sempre cosi dannatamente allegra Blake?- mi rispose ridendo

 

-Oh siiiii..ti ci devi abituare cara Elena!-

 

-Sei sempre anche cosi oca nella voce?- mi chiese simpaticamente

 

-Certo..sono l’oca per eccellenza! Bionda..occhi azzurri..voce squillante!

 

Insomma..SONO L’OCA GIULIVA!- le risposi ridendo prendendomi in giro per quella voce che irritava tutti

-Ahahahahah..tu sei completamente fuori di testa!- sembrava veramente divertita -Ascolta Blake..- si fermò lasciando in sospeso la frase

 

-Dimmi Elena..- la incoraggiai a continuare tornando per la prima volta seria

 

-Ti andrebbe di parlare un po’..- mi chiese titubante

 

-Certo..ma è successo qualcosa?- mi stavo veramente preoccupando? Blake non si preoccupa di nulla e nessuno!

 

-Mmmm..non proprio ma vorrei fare due chiacchiere come due amiche!- la sentii sorridere

 

-Ma certo Elena..ascolta però io ora sto andando ad Atlanta..-

 

-Atlanta? Dove c’è il set di Ian?-  mi chiese con voce tremolante

 

-Si..-

 

-Quindi tu stai andando da lui?-

 

-Teoricamente si..è una settimana che non ci vediamo e volevamo parlare un po’ .. ma puoi benissimo aggiungerti a noi!- le proposi senza troppi problemi

 

-NONONONONONONONONONONONO!- disse con fretta

 

-mmm..qui non me la racconti giusta Elena! Che è successo?-

 

-Nulla di preoccupante..te ne vorrei parlare a voce!- sembrava veramente preoccupata

 

-Certo..come facciamo?- le chiesi cercando di tranquillizzarla

 

-Facciamo cosi..Domani dovrei essere ad Atlanta per parlare con Kat Graham..sentiamoci e cerchiamo di incontrarci..anzi facciamo che ci vediamo direttamente li per pranzo!Promesso?!-

 

La sentii fare il segno del giurin giuretto e ridere di se stessa

 

-Mi sento tanto una bambina quando faccio giurin giuretto!- rise nuovamente

 

-Non pensavo che fossi veramente cosi bella anche umanamente sai Elena?- risposi con sincerità

 

-Perché? Sembro una che si da tante arie?-

 

 

-Ohhh no..quella sono io!Non rubarmi il ruolo!- questa volta rise per la mia battuta

 

-Oh su blake lively..la saluto! La mia colazione in camera è arrivata e devo buttarmi a capofitto sulle brioches al cioccolato!-

 

-noooo…troppo buona! Ti sto invidiando a morte..-

 

Avevo passato altri 10 minuti al telefono con lei..stavo scoprendo sempre più una ragazza favolosa e quel suo piccolo segreto mi incuriosiva parecchio..chissà chi riguardava..

 

Quella specie di “amico” di Ian non mi raccontava nulla e tanto meno la bella Elena..

 

Mi sembrava di essere tra due fuochi ma nessuno di essi mi sfiorava..

 

Riattaccai la musica allo stereo..tanto per cambiare Adam Levine cantava le mie canzoni preferite inondandomi la mente di pensieri strani, tutti riguardanti Paul

 

Chissà perché non mi chiama..chissà cosa sta facendo..e se gli avessero rubato il cellulare?

 

Pensieri..Pensieri..Pensieri e ancora pensieri!

 

Avevo il cervello in fumo e tutto per cosa? Per il mio stupido orgoglio di donna che non mi faceva fare il primo passo..

 

Ero arrivata al punto di cancellare il suo numero ma ogni volta che compariva la parola

*elimina* la paura mi invadeva il corpo facendomi tremare la mano e farmi schiacciare il tasto *annulla*

 

Perché non facevo il primo passo? Perché?

 

Era ovvio il perché..le sue parole erano state

 

-ALLORA TI CHIAMO IO?-

 

La mia risposta fu

 

-Aspetto te..-

 

Ricordavo quelle parole che mi erano entrate dentro come dei lampi a ciel sereno..

 

E ora? Ora nulla..ora lui non mi aveva chiamata e io come una cretina mi stavo scervellando in cerca di una soluzione!

 

Arrivai a casa di Ian dopo qualche ora di viaggio..sistemai le mie cose notando un semplice Post-it da parte di Ian che mi informava che quel giorno non sarebbe tornato a casa in quanto aveva parecchio lavoro sul set..così, presa dalla solitudine feci ciò che più amavo..presi un pacchetto di patatine..mi sdraiai sul divano e cominciai a guardare tutta la collezione di film di Ian! Quella sera mi addormentai cosi..con “Vento di Passioni” in tv!

 

La mattina dopo mi risvegliai di corsa..intorno alle 11..dovevo ancora lavarmi e avevo un appuntamento con Elena per il pranzo!

 

Di corsa mi feci la doccia e dopo aver indossato una semplice gonna di jeans e una canotta bianca, presi la Louis Vuitton e mi diressi al set..

 

Cercai invana Elena per minuti interminabili ma di lei..nessuna traccia!

 

Stavo camminando tra i diversi set quando notai una figura di spalle che probabilmente avrei riconosciuto tra mille..era lui..l’uomo dei miei desideri!!

 

 

 

 

POV PAUL

 

 

Ero di spalle, intento a ripetere le mie solite battute. Stefan di lì, Stefan di qui. Avrei volentieri chiuso quel copione molto velocemente se solo c’era qualcuno che me lo avesse permesso, ma chi volevo in quel momento, non c’era e forse non avrei rivisto mai più.

 

Decisi così, di arrendermi e posare quel maledetto copione sulla sedia con su scritto: Paul Wesley.

 

Nel girarmi per poter andare vicino ai grandi distributori, notai una figura alquanto familiare, anzi molto familiare…

 

DIO! Era lei: Blake.

 

Molto probabilmente il mio sorriso fu uno dei più grandi di questo mondo, forse poteva essere paragonato al sorriso dello stregatto in Alice nel paese delle meraviglie.

 

Era meravigliosa fasciata in quella sua gonna di jeans e una canotta bianca che a parer mio, poteva sembrare perfetta su di lei.

 

* Ma Paul, non fare lo stupido, incazzati.*

 

Il solito diavoletto che mi si ripresentava nei momenti meno inopportuni, veniva lì a rompere, ma forse, aveva ragione, dopotutto avevo aspettato quel suo squillo o un minimo messaggino di Blake dal giorno che ci eravamo visti in Messico.

 

-chi non muore si rivede- feci tra l’incazzato e l’ironico.

 

Blake non parlava, forse è vero il detto : -chi tace acconsente-.

 

-cosa c’è? Hai perso la lingua, biondina?-

 

-non chiamarmi biondina, e poi non sono mai morta, sono sempre stata viva e vegeta- fece lei, con un ghigno nervoso.

 

-dici? Ho aspettato una settimana quel cazzo di squillo, che mai è arrivato!- feci incazzato, avvicinandomi sempre di più a lei.

 

-beh, ci sarà un perché non te l’ho fatto, no?- mi fece lei altrettanto incazzata.

 

-vorrei saperlo, visto che mi avevi detto che l’avresti fatto.- gli dissi abbassando la testa tristemente.

 

-ho avuto da fare, non perché non volessi sentirti, ma semplicemente non ho avuto tempo, e poi…- mi guardò con aria triste –avevo paura che tu non volessi più sentirmi-

 

Sgranai gli occhi a quell’affermazione.

 

-come scusa? Sono stato giorni interi con il cellulare tra le mani, solo per un tuo squillo…ma di te non c’era traccia-

 

-potevi chiedere il mio numero ad Ian!- mi disse lei acida.

 

-Ian? Beh sai la sua risposta quale è stata?-

 

-quale?- mi chiese lei, guardandomi negli occhi.

 

-se non ti squilla, significa che non gli interessi-

 

Blake mi guardò tristemente, per poi abbassare la testa e torturarsi le mani continuamente.

 

-non è così! Mi piacerebbe conoscerti, forse Ian non voleva che io stessi male, come ho sempre fatto…- mi disse senza guardarmi.

 

Mi avvicinai a lei, molto teneramente gli presi le mani tra le mie e dolcemente gli feci alzare il viso per guardarmi.

 

-ti perdono, e perdono quello stronzo, tu però… vuoi uscire con me?- gli chiesi senza troppi giri di parole.

 

-si- quasi mi sussurrò lei.

 

Le sorrisi, fu un sorriso lieve ma pieno di speranze e fiducia.

 

-ti va sabato sera? Vengo a New York e ceniamo insieme.-

 

Blake mi guardava con occhi spalancati, forse non credeva che un attore come Paul Welsey avrebbe fatto tutto questo per lei, anzi, forse speravo che lo pensava, ma dopotutto non potevo sapere quello che Blake aveva nella testa.

 

-Si…sabato sera.- mi sussurrò lei dolcemente, guardandomi negli occhi.

 

Non avrei mai smesso di guardarla, era perfetta in tutto quello che faceva, anche quando era in imbarazzo era bellissima, ma cosa dico, era stupenda meravigliosa, era semplicemente Blake Lively.

 

-Perché mi guardi, così?- mi guardava stranita.

 

-così come?- feci un ghigno malizioso.

 

-nulla- mi sorrise debolmente.

 

-ok, beh allora…?!?!- non finii di parlare perché tutto fu interrotto dall’incessante suoneria del cellulare di Blake.

 

La vedevo parlare al telefono, e dopo aver riattaccato mi sorrise e cominciò a parlare.

 

-Paul io adesso, devo andare- prese il cellulare e dopo aver digitato qualcosa, mi guardò. –ti stò squillando- infatti sul mio cellulare apparse il suo numero.

 

-bene, ora allora sarò la tua tortura.- dissi, facendola ridere come una matta.

 

-Paul ci sentiamo telefonicamente, io ora devo andare, ci vediamo.-

 

Mi avvicinai a lei per salutarla, ma al posto di un semplice bacio sulla guancia, gli schioccai un bacio a mezza labbra, che fece arrossire Blake all’istante.

 

-o…o…o…k, ci vediamo sabato- mi disse prima di scappare dalla mia visuale.

 

Quella ragazza era capace di far un effetto unico su un attore come me, finalmente però avevo qualche speranza, speranza che mai avrei buttato prima del sabato che avrei passato con lei.

 

 

 

 

Ragazzeeeeee Salve!

Come va? Beh di recensioni ce ne sono pochissime L noi tristi! Non vi piace? Beh spero tanto che non sia così e che qualcuno si faccia vivo.

Come promesso ecco il quinto capitolo, con due POV.

Vi piacciono?

Aspettiamo voi!

Bacini

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Sorprese... ***


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Capitolo 6.   Sorprese…

 

 

POV INNA

 

 

Erano passati esattamente 7 giorni dal bacio che avevo dato ad Ian nella città del Messico.

 

Ora mi ritrovavo già da due giorni a Los Angeles, e avevo una voglia matta di sentire quel ragazzo dagli occhi di ghiaccio e i capelli color corvino. Ma qualcosa mi fece cambiare idea.

 

Marie mi aveva appena portato uno dei giornali di gossip più importanti di tutta l’America, e proprio su di esso c’era una gigantesca foto con sopra ritratti Ian e Nina che si baciavano.

 

-No…- dissi tra me e me ad alta voce, ma per mia sfortuna la mia amata manager aveva sentito, come al solito.

 

-cosa no?- mi chiese, alzando le sopracciglia.

 

-nulla!- feci un sorrisetto amaro, si, quella foto mi aveva rovinata una giornata che poteva decisamente essere una delle migliori della mia vita.

 

-su dai Ele, dimmi tutto…hai cambiato viso da quando ti ho dato quel giornale e sopra c’è il tuo…- lasciò la frase in sospeso, per poi continuarla, guardandomi teneramente. –il tuo IDOLO!-

 

-cosa c’entra il mio IDOLO??- scossi la testa.

 

-mhmh, proprio lui….come si chiama? Ah si, Ian Somerhalder- solo sentire quel nome, mi fece rabbrividire.

 

-non c’entra un emerito cavolo Ian, e tanto meno mi frega della sua relazione con Nina Dobrev- dissi acida.

 

-Ele?- mi chiese lei.

 

-Si? Marie?-

 

-Non ti ho chiesto se ti fregasse della relazione di questo Ian e questa Nina- mi fece notare che avevo detto tutto io, senza che lei mi avesse fatto nessuna domanda.

 

Sospirai rumorosamente. –ok, lo ammetto, sono triste per questo, ora ti chiederai il perché….- la guardai e vidi che Marie aveva incrociato le braccia al petto, aspettando il mio continuo…-beh, la settimana scorsa l’ho baciato, avevo bisogno di baciarlo, è il mio idolo e l’avevo di fronte, così l’ho fatto… e ora- abbassai il capo –ora non riesco a liberarmi di lui…mi è entrato nella testa, ma ora, ora basta, cancello il suo numero e vado avanti per la mia strada.-

 

Marie mi guardava scuotendo la testa.

 

-sei la solita Ele, la solita ragazzina di sempre…voglio solo darti un consiglio…non fare come le solite volte, che lasci perdere i ragazzi, va fino in fondo, e vedrai che non sempre è tutto perduto-

 

Detto questo Marie mi lasciò sola nella mia camera di albergo di quella bellissima città chiamata Los Angeles.

 

Guardai il mio cellulare per vedere l’ora, ma tutto servì per entrare nella rubrica e cancellare il numero di Ian.

 

Le parole di Marie non mi erano servite a nulla, purtroppo Ian era fidanzato e non volevo essere la causa di un litigio tra lui e la morosa.

 

Gironzolando nella rubrica, mi accorsi del numero di Blake. Oddio le avevo promesso di chiamarla ma invece non l’avevo più fatto, così digitai sul mio Samsung Galaxy S3 il pulsante chiama, e aspettai che Blake rispondesse alla mia chiamata.

 

*Tu…Tu… Tu…… Blake rispose*

 

Dopo una mezz’oretta passata tra una risata e l’altra con Blake, dovetti posare, perché in camera era arrivata la mia colazione mattutina.

 

Fu una chiamata se vogliamo chiamarla “veloce”.

 

 Blake forse aveva capito qualcosa dalle mie parole amare, ma preferii dirle di vederci il giorno dopo verso pranzo e parlarne da vicino, a 4 occhi, visto che odiavo parlare da vicino. Anche perché per mia fortuna sarei dovuta andare ad Atlanta da Kat Graham, e fortunatamente anche lei era lì, così non dovevo  fare due viaggi per vedere lei e Kat.

 

Ma quello che ora importava era: vedere Blake e conoscerla al meglio, perché era una ragazza che mi ispirava fiducia.

 

 

 

Purtroppo la mia giornata fu come le altre, prove, prove e ancora prove. Ero stanca, avevo bisogno di riposare e rilassarmi, così dopo una lunga cena con Marie e i miei chitarristi, mi diressi in camera per dormire, visto che la sveglia sarebbe suonata alle 6 del mattino.

 

Infatti alle 6 in punto, la sveglia suonò.

 

-ti odiooooo- urlai, spegnendo la sveglia.

 

Ok, la mia giornata era cominciata da Dio. Svelta, mi preparai, indossando dei mini pantaloncini di jeans e una canotta rossa con un cardigan blu, e misi sotto dei tacchi vertiginosi, dello stesso colore del cardigan. E con la mia amata Audi A1, mi  avviai verso Atlanta.

 

 

Casino fu, per trovare il set, dove Kat lavorava, e dove molto probabilmente avrei rivisto occhi di ghiaccio, nonché Ian.

 

A mia fortuna, trovai subito parcheggio fuori quel grande set, che mi divideva dal cast di The Vampire Diaries. Così entrai nell’enorme spiazzato dove erano posti le tante roulotte e le tante casine, dove gli attori si truccavano e si vestivano, mentre più in fondo c’era un enorme palazzo, dove di sicuro c’erano i camerini di tutti gli attori.

 

Cominciai a cercare Kat, ma la mia mente era sempre su un unico pensiero: Ian!

 

Quando finalmente la trovai, cominciammo a parlare.

 

-Hey Kat, come va?- la abbracciai come facevo sempre.

 

-Mia adorata Inna, va tutto ok, te piuttosto? Non ti fai sentire mai!- mi disse lei facendo il musino.

 

-Dai non fare così, sono stata indaffarata con il lavoro…- le dissi sorridendola.

 

-ok, ti perdono, comunque  ti ho fatta venire qui, per dirti delle cose…-

 

-dimmi tutto Kattina mia..- l’abbracciai e cominciammo a camminare per tutto lo spiazzato

 

-visto che  la settimana prossima  ci sarà la festa di inizio della quarta stagione, ti va se…- mi guardava con paura. –se sarai nostra ospite per un mini concerto con me?- continuò lei.

 

-Io?- ci pensai su.

 

-si tu!- mi fece lei con un ghigno.

 

-ok, ci sto. Dopotutto è per la mia Kattina…-

 

-e non solo, visto che conosci anche il bel moretto di Ian- sentire quel nome mi fece entrare nel pallone, cosa gli avrei detto? E come lo sapeva?

 

-mhmh- dissi semplicemente.

 

-bene, allora ci sentiamo telefonicamente per tutti i dettagli ok piccola mia?- mi disse lei sorridendomi.

 

-certo Katty-

 

-ok, Innina mia, io vado che devo provare delle parti con Steven, ci sentiamo- mi baciò entrambe le guance e con sensualità si allontanò da me, lasciandomi sola nel bel mezzo dello spiazzato.

 

Cominciai a pensare a come avesse saputo Kat della mia conoscenza di Ian. Cavolo, Ian, sempre lui nei miei pensieri, come facevo a dimenticarlo? Mi sembrava troppo esagerato, ma io quell’uomo l’avrei sposato subito, anche ora.

 

Mentre ero persa nei miei stupidi pensieri qualcuno mi riportò alla realtà. E quel qualcuno si rivelò essere proprio lui, lui che occupava la mia mente…il mio adorato idolo: Ian Somerhalder!

 

 

POV IAN

 

 

Aspettavo una sua chiamata da giorni ma di Elena nessuna traccia..

Era assurdo come ero arrivato a toccare il cielo con un dito per poi cadere nel baratro più profondo!

Ci eravamo baciati ma da lì nulla..nessun messaggio..nessuna chiamata..NULLA DI NULLA!

 

Mi aspettavo di sentirla visto che il bacio era arrivato da lei..dalle sue splendide labbra carnose!

Il giorno seguente il bacio ero ritornato ad Atlanta per riprendere le riprese della stagione 4..

 

Il solito lavoro di routine..sveglia la mattina alle

8..doccia..colazione..set..set..set..set..set..ritorno a casa..cena..letto!

 

Mi sentivo cosi dannatamente vecchio..

 

Avevo bisogno di una ragazza come Elena che sapeva divertirsi con il nulla..anche con un semplice pupazzo!Semplice..allegra e piena di divertimento..

 

Mi mancava..dovevo essere sincero..mi mancava anche troppo!

Ero uscito con lei una sola volta ma era stato l’appuntamento più bello della mia stessa vita!

 

Avevamo deciso con Blake di vederci quel fine settimana per parlare un po’ ma purtroppo al mio ritorno dal set, forse troppo tardi, l’avevo trovata addormentata sul divano così, da bravo fratellone l’avevo portata in camera sua e l’avevo coperta con un lenzuolo!

 

La mattina seguente dovetti correre al set senza neanche salutarla, purtroppo avevano deciso di girare qualche scena e guarda caso era proprio una con Damon!

 

Parcheggiai l’auto senza curarmi del fatto che ero decisamente messo male quando entrai nello spiazzale a cui si accedeva alle roulotte e da lontano vidi la splendida ragazza da cui aspettavo ancora una chiamata

 

Addosso aveva uno splendido paio di shorts di jeans..una canotta rossa e un maglioncino blu..ai piedi le solite scarpe vertiginose che quasi la rendevano più alta di me

 

-Buongiorno splendore..- le dissi comparendo alle sue spalle

 

-Ian..- sobbalzò spaventata

 

-Scusami..non volevo spaventarti!- le sorrisi ma in cambio ottenni solo una smorfia da parte di lei

 

-Sei sparita..- le dissi cercando di rompere il ghiaccio

 

-Veramente ho preferito prendere altre strade-

 

Ok..era diversa..era fredda anzi no..ERA GELIDA!

 

-Altre strade? Ho fatto qualcosa di sbagliato?- le chiesi perplesso

 

-No..ma la sincerità prima di tutto dove l’hai messa?- mi chiese con un filo di stronzaggine in corpo

 

-Sono stato sincero con te..- le dissi grattandomi la nuca

 

-Sono stato sincero con te..- ripetè lei imitando malamente la mia voce

 

-Mi stai prendendo in giro?-

 

Ok..mi stavo innervosendo..cos’avevo fatto di male per avere quella reazione?

Nulla..

E’ vero forse non l’avevo chiamata e questo l’aveva ferita ma d’altronde le avevo inviato un sms a cui lei non aveva mai risposto!

 

-Ti ho fatto qualcosa?- le chiesi abbassando lo sguardo

 

-Sei un bugiardo..anche tu!- disse con rabbia -voi uomini non fate altro che dire bugie per cosa?-

 

Non la stavo capendo più..non le avevo mentito proprio su nulla!

 

-Bugiardo? Perché mai?-

 

-Sei fidanzato..e io come una cretina che pensavo di piacerti!-

 

-FIDANZATO?- sgranai gli occhi confuso -Io non sono fidanzato!-

 

-Eh no..le foto con Nina cosa sono? Inventiva?-

 

-Con Nina è finita da mesi ormai..non eravamo fatti per stare insieme!-

 

-Sisi..tutti dite così! Mi volevi portare a letto? Beh..hai trovato la ragazza sbagliata Ian!-

 

-Veramente quella che si è fatta avanti tra i due sei stata tu quindi non darmi colpe che non ho!-

 

-Colpe? Perché se tu mi avessi baciato sarebbe stato un dispiacere?- mi inveii contro

 

-Nessuno sta dicendo questo Elena! Perché la prendi così?-

 

-Perché sono stanca di voi uomini che non fate altro che prendermi in giro!-

 

-Non ti ho mai presa in giro-

 

Stavolta la presi e la strinsi a me

 

Sentivo il suo calore passarmi per il corpo..era come se con un abbraccio mi stessi unendo a lei!

 

Le sue mani mi accarezzavano dolcemente la schiena mentre le mie la sfioravano lentamente imprimendo nella mia testa ogni suo singolo particolare..la forma dei suoi fianchi..il suo seno schiacciato contro il mio petto..la forma delle sue labbra che mi baciavano il collo per farmi impazzire!

 

-Non ho mai voluto mentirti!- le sussurrai all’orecchio

 

-Avresti dovuto dirmi tutto dal principio..invece mi hai baciata..mi hai illusa e senza neanche darmi una spiegazione sei finito nel letto della tua donna dopo aver condiviso con me un bacio-

 

-Non ho una donna ma soprattutto non sono finito nel letto di nessuno! Credimi..-

 

-Come me le spieghi tutte quelle foto?-

 

-Saranno foto del set..foto di convention..foto vecchie!-

 

Provai a dirle di getto..io e Nina ormai non eravamo più nulla insieme ma come spesso accade basta un semplice abbraccio che tutti i giornali cominciano a pubblicare foto ed articoli su un nostro riavvicinamento!

 

Con lei ero stato bene non potevo negarlo ma purtroppo il suo pensiero era troppo basato sulla carriera e come spesso accade l’amore viene messo in secondo piano..

 

Lei aveva fatto questo..mi aveva messo in secondo piano lasciandomi solo!

 

-Come posso credere ad una stronzata come questa ian?-

 

-Calmati..andiamo da lei e ne parliamo!-

 

Le proposi prendendole il viso per guardarla negli occhi..i suoi occhi scuri mi trasmettevano dolore, sofferenza ma soprattutto delusione!

Erano tutto ciò che avevo sempre cercato di evitare

 

-Ti prego..-

 

Le chiesi guardandola fissa negli occhi..

 

-Mi dispiace Ian..mi dispiace!-

 

Mi schioccò un semplice bacio sulla guancia poi..come pochi giorni prima, la vidi andarsene!

 

Ma stavolta non saltava..non scherzava..non rideva!

 

No stavolta no..stavolta camminava lenta..con il capo chino sul telefono, intenta a digitare chissà quale numero..

 

Un numero che di certo non sarebbe mai stato il mio!!!

 

 

Salveeeeee ragazzeeeeeee!

Come vi è sembrato questo capitolo?? Sorprese vero?

 Non poteva andare tutto rose e fiori con questi due, dopotutto Ian è un gran bell’uomo…e Inna sa che un bell’uomo così non è solo, però il nostro bell’Ian anche se bello cerca il vero amore…

Come al solito ringraziamo chi segue, legge e recensisce la nostra splendida storiella, Ah se non commentiamo altre storie è perché questo è solo un contatto a due…noi abbiamo due contatti EFP differenti…

Grazie mille!

Bacini

 

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Capitolo 7
*** Giornata relax... ***


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CAPITOLO 7.    Giornata relax…

 

 

POV BLAKE

 

 

 

-pronto?- risposi sorridente al cellulare.

-biondinaaaa?? Dove sei? Ti sto cercando per tutto il set di TVD-

-non mi vedi? Ti sto guardando da cinque minuti…girati!-

Vidi Elena girarsi, e correndo verso di me spense la chiamata.

-Splendoreeeee…come stai?- la abbracciai con forza.

-Io splendore? Tu sei un diva di Hollywood!- mi sorrise lievemente, pronunciando il neo che aveva accanto le labbra. –Io sto abbastanza bene, tu, biondina mia cara?-

-Uscirò con Paul…quindi la mia giornata è decisamente la migliore dell’anno!- sorrisi al pensiero di uscire davvero con Paul.

-Uhuh, Paul ha fatto effetto…vedo che il buon vampiro ha conquistato la nostra bella Serena!-

-Una differenza! Serena è una stronza di prima categoria, io non proprio.- la vidi sorridere ma nei suoi occhi si nascondeva un filo di tristezza…che il mio amico Ian l’avesse ferita?!

-Può sembrare strano, perché ci conosciamo da poco, ma sono felice che tu abbia trovato una persona come Paul…-

-Lo conosci?- sorrisi imbarazzata…volevo saperne di più!

-l’ho conosciuto poco tempo fa, visto che sua la sorella è una mia grande fan…- mi prese sotto al braccio, e cominciammo a camminare.

Percorrendo tutto lo spiazzale delle roulotte e quando arrivammo finalmente alla sua auto, la abbracciai forte.

-ci prendiamo un caffè?- le proposi allegramente.

-anche due, visto che ne ho veramente bisogno…- rise alla sua stessa affermazione… si, Ian l’aveva ferita!

La portai da George’s, un piccolo pub in fondo alla strada principale, dove insieme ad Ian passavamo la maggior parte delle serate.

-Carino qui!- Elena, si guardava intorno imbarazzata.

-Mi ha portato Ian la prima volta…e ormai è diventato un luogo di culto per me-

-Ian…- la vidi abbassare lo sguardo sulla tazza di caffè che reggeva tra le mani.

-E’ successo qualcosa?- le chiesi guardandola.

-Guarda qui…- estrasse dalla borsa diverse foto, che ritraevano Ian e Nina…

La guardai nuovamente negli occhi e scoppiai a ridere fragorosamente.

-Davvero tu credi che siano di adesso?- spalancò gli occhi.

-Si, visto che il giornale parla proprio della loro relazione…e poi è stato pubblicato oggi!- accarezzava la foto di Ian come se fosse morto.

Ritornai a ridere…-no, credimi, quei due si sono lasciati mesi fa…fidati di me-

-Come posso credere ad una cosa del genere? Che senso avrebbe, pubblicarle oggi?-

Ok, su questo non aveva torto, era piuttosto strano vedere Ian e Nina ancora insieme, visto come si erano lasciati i due.

-I paparazzi non hanno scrupoli! Pur di vendere giornali, tirerebbero fuori storie come la finta relazione tra Brad Pitt e George Clooney!- rise alla mia battuta. –Andiamo Elena non puoi basarti su queste cose.

-Si ma… ci siamo baciati una settimana fa… e lui al suo ritorno ad Atlanta, non mi ha neanche cercata…- abbassò nuovamente la testa, guardando il liquido che le rimaneva nella tazza.

Provavo un senso di protezione nei confronti di quella ragazza…poteva sembrare coraggiosa su quel palco, ma in realtà era una ragazza dolcissima e tremendamente insicura di se stessa…

Dovevo aiutarla, in qualsiasi modo a me possibile.

-Elena…- le presi il viso e con entrambe le mani lo alzai per guardarla negli occhi. –ora ti aiuto io!-

-Non sono qui per essere aiutata, avevo bisogno di passare un po’ di tempo con un amica…e tu rispecchi la mia amica perfetta!- sorrise debolmente a quell’affermazione.

-Le amiche si aiutano…- rimasi la frase in sospeso.

-Ti ringrazio ma non mi fiderò mai di uno come Ian…troppo seguito dai paparazzi e dalle ragazzine con gli ormoni che scoppiano…-

-Non ti fissare su queste cose, piccola. Se un ragazzo ti piace, devi abbandonare tutto ciò che vi gira intorno, e pensare solo a quello che vuoi condividere con lui! Ian ti piace, si nota a Km di distanza, quindi, lasciati andare… provaci… vivi senza farti troppi problemi!-

Non sembravo neanche io, davo forza a lei, quanto, quella che doveva ascoltare quelle parole ero proprio io.

-Il problema è… Ian è cercato da tutte, diciamoci la verità…- la interruppi subito.

-Peccato che Ian vuole essere cercato da te!-

-Dici?...-

-Dico…lo conosco da anni, e credimi, se non avesse provato qualcosa non ti avrebbe mai baciato dopo un giorno! Chiamala attrazione fisica o quello che vuoi ma a lui interessi.- Elena guardandomi alzò le sopracciglia.

-ehm…ho baciato io lui!- mi disse prima di abbassare nuovamente il capo verso la solita tazza ormai vuota.

Feci una faccia schifata  –Dannato Ian, mi rompe le palle per ore parlandomi di te, di quanto sei bella e di quanto si sia divertito a parlare con te..e poi?  E poi non ti bacia?...io l’ammazzo!- feci lo spelling della parola.

-Forse non dovrei nemmeno parlarti di questo, visto che è tuo amico!- mi guardò dritta negli occhi, con i suoi occhi da cerbiatto triste.

-Sarà anche un amico, ma quando uno è scemo è scemo sul serio…- mi sorrise.

-Beh, forse è destino… dopotutto non è morto nessuno…- si fece coraggio da sola.

-Mi dispiace Elena, posso aiutarti in qualche modo?-

-Mi stai già aiutando! Nessuno ascolta le parole di una sconosciuta!-

-Sconosciuta? Io non vedo sconosciute…- sorrisi alla mia stessa affermazione.

-Hai ragione- vidi un sorriso divertito sulle sue labbra…-sai cosa ci vorrebbe ora?-

-Shopping terapia?- cominciò a ridere.

-Decisamente SI…ho visto alcuni negozietti molto interessanti- la vidi sorridere, mentre entrambe ci preparavamo ad uscire dal pub di George.

 

 

 

POV INNA

 

 

 

Eravamo uscite da George’s già da 20 minuti, parlare con Blake mi aveva letteralmente “risollevata”.

Avevo bisogno di un’amica, e lei come avevo detto prima, era quella che rispecchiava il mio ideale di amica. Poteva sembrare la solitaNeyorkese tutta tette e niente cervello, ma in realtà dietro Blake Lively si nascondeva una tenera ragazza.

La guardavo imbambolata, mentre camminando si muoveva ancheggiando non solo il suo fisico ma anche i suoi meravigliosi boccoli biondi.

Era stupendamente bella. E vicino a lei, mi sentivo un esserino inutile.

-Sai chi sembriamo?- mi disse, riportandomi alla realtà.

-Chi??-

-Le veline!- mi disse scoppiando a ridere. –la mora…e la bionda!-

Cominciai a ridere, vedendo la faccia seria che fece Blake a quell’affermazione dal canto mio STUPIDA, ma non potei fare a meno di scoppiare a ridere come una demente.

-ammetto, che hai ragione… però tutto mi sento, tranne che velina- risi vedendola inarcare un sopracciglio.

-Ci manca solo un calciatore da sposare!-

-beh, abbiamo di meglio, attori internazionali come Paul!- evitai di dire il nome di Ian, visto che quando si parlava di lui, mi rattristavo.

-ehhhhh Paul- mi disse con occhi quasi paragonabili a dei cuoricini.

-eh si! Paul Wasilewsky…il polacchino americano-

-polacchino? Sembra che stai parlando di un nuovo tipo di giubbotto!-

-beh, in realtà in Italia le polacchine sono delle scarpe- cominciammo a ridere come pazze.

-ok, ammetto che mi sto divertendo da matta- mi confessò Blake. –nessuno mi ha mai trattata come una ragazza…per tutti sono Serena di Gossip Girl- ammiccò un sorriso lieve.

-Capita sempre così…-

-Ti va di entrare da Tiffany?- propose Blake con un sorriso a 32000 denti.

-certo che mi va!- feci il suo stesso sorriso. –amo la Tiffany- aggiunsi poco dopo.

Entrammo nel negozio più grande e lussuoso di tutta la catena americana di Tiffany. Ogni centimetro di quel negozio valeva milioni anzi… miliardi.

Blake fece tirare fuori ogni singolo gioiello, dagli anelli ai bracciali, per non parlare delle migliaia di collane che si provò.

-Elena, ti piace quel bracciale?- indicò il classico bracciale fatto a catena, con un ciondolo che poteva sembrare da lontano un cuore.

-Mh…carino!- le dissi poco convinta.

-Ok, ti fa schifo- rispose ridendo.

Non mi andava di dire che faceva schifo, ma glielo feci capire con un semplice movimento degli occhi e delle mani.

-Scegli qualcosa…- disse imbarazzata avendo tra le mani già quattro bustine diverse.

-oh  no…io non scelgo nulla…ho miliardi di collane bracciali e anelli…- gli feci notare che al collo e sulle dita avevo un qualcosa di Tiffany. –Piuttosto tu…scegli il quinto oggetto da portare a casa…-

-ohh un altro? No basta così…- la guardai e ammiccando un sorriso, cominciai a gironzolare per il negozio, mentre lei era intenta a pagare i suoi gioielli.

Il mio sguardo fu catturato, da una collana, con un ciondolo semplicissimo e nel bel mezzo del ciondolo c’era incastonato un diamantino dello stesso colore degli occhi di Blake.

Pensai che al suo collo, le poteva stare da Dio, così mi feci coraggio e andando da una commessa lì vicino, mi feci prendere lo scatolino con la collana.

Tutta felice, andai alla cassa pagando la collana, per poi raggiungere dopo poco Blake, che mi aspettava all’uscita del negozio.

-ecco…il quinto pacchettino!- gli porsi la bustina con dentro la collana.

-sei pazza?- mi chiese sgranando gli occhi dopo aver aperto il regalo.

-No, non sono pazza, ma ho visto te in questa collana.- le dissi sorridendole.

-Sei fantastica- mi guardò con gli occhi lucidi.

-Non voglio che piangi…odio gli occhi lucidi e le lacrime- le dissi facendole un lieve solletico sotto al collo.

-Dovrai abituarti bella morettina, sono una ragazza piuttosto sensibile- la sentii tirare su con il naso.

-ok, ma non ora…- feci di tutto per farla sorridere, riuscendoci alla meraviglia.

-Hey aspetta, dove credi di andare?- mi bloccò per il polso –non puoi andare via da Tiffany senza nulla- mi porse un pacchettino color turchese, lo scartai in fretta guardando quel semplice paio di orecchini a forma di nota musicale.

-Ok, credo che diventerò anche io una ragazza sensibile…- dissi cambiandomi gli orecchini e mettendo quelli che Blake mi aveva regalato.

-certo, non sono come il diamante che c’è nella mia collana…ma spero che quando li guarderai ricorderai di questa favolosa giornata…- mi abbracciò con forza, sorridendomi.

-Non la dimenticherò mai…-

 

La giornata era cominciata alquanto male, ma l’uscita con Blake, aveva fatto rinascere quella ragazza che per l’ennesima volta era stata delusa da un uomo.

Stavo sinceramente pensando di cambiare sponda, ok, scherzo,  ma a volte avrei preferito essere un uomo, e fare il così detto -bastardo-.

Ci lasciammo nuovamente fuori dal set, dove per l’ennesima volta mi guardavo intorno, cercando gli occhi blu di Ian, che tardavano ad uscire.

Infatti me ne andai con il rimorso di non averlo cercato.

Stavo guidando verso Los Angeles, dovevo ritornare per la solita routine che mi aspettava il giorno dopo, quando il mio cellulare si illuminò, mostrandomi la casellina del messaggio.

Il numero era sconosciuto, ma il messaggio era piuttosto chiaro.

Era Ian? Era davvero lui oppure avevo litigato con qualcuno e non ne ero a conoscenza?

Così decisi di chiamare quel numero, per capire chi fosse dietro l’altro telefono…

 

-Pronto?-…

 

 

 

 

Salveeee Ragazzeeeee!

Allora? Piaciuto questo capitolo? E’ semplicissimo, però era per dare vita un po’ alla vita di queste due che stanno per diventare amiche.

Ovviamente se non ci si vede mai, non potranno mai diventare amiche!

Chiamiamolo capitolo di transizione, visto che comunque ci stiamo addentrando nel profondo della storia.

Speriamo vivamente che vi piaccia…e ringraziamo tutti che seguono e recensiscono la nostra storiella.

Baciniiiii

 

 

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Capitolo 8
*** Ferite... ***


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CAPITOLO 8.    Ferite

 

 

POV IAN

 

Mi ero lasciato con Elena nel peggiore dei modi, pensava che io stessi ancora con Nina  ma nonostante avessi provato a spiegarle, lei aveva ignorato ogni mio tentativo, girandosi di spalle per andarsene chi sa dove.

Ero tornato al lavoro, ma la mia concentrazione era pari a: zero!

Stanco di quella situazione presi il cellulare e le inviai un sms, sperando che questa volta Elena avrebbe risposto.

“Riuscirai mai a perdonarmi? Per una cosa che non ho fatto?”

Poteva sembrare un messaggio freddo, uno di quelli in cui la persona dall’altra parte si sente attaccata come previsto, non mi rispose… ma ben presto il cellulare cominciò a suonare.

Non ci potevo credere…il suo nome lampeggiava sullo schermo del mio Galaxy Samsung S3, lo presi tra le mani tremolante e risposi portandomelo all’orecchio.

-Pronto?- dissi insicuro

-Pronto?-

-Elena?-

-Si, chi sei?- mi disse non riconoscendo la mia voce.

-Ian…- risposi solamente, dall’altra parte sentii un silenzio imbarazzante.

-Perché quel messaggio?- mi chiese a voce bassissima, come se non volesse farsi sentire da qualcuno.

-mi sembra ovvio, mi stai condannando per una cosa che non ho fatto…- le risposi cercando di mantenere il mio tono di voce il più tranquillo possibile.

-mi sembra anche ovvio, che io non voglia più saperne di te…- mi disse ferendomi.

-Perché mai?- mi sentivo strano, gli occhi mi pizzicavano, stavo per caso piangendo? No, Ian Somerhalder non piange come una femminuccia.

La sentii respirare rumorosamente.

-Vai in edicola, e compra il giornale di Gossip, vedi chi c’è sulla copertina…- mi disse con tono schifato.

-Sai che non è vero! Solo che hai paura di lasciarti andare con me!-

Si, doveva essere proprio così, forse aveva paura di una persona famosa, di un attore che, ammettiamolo,  era seguito da molte ragazzine.

-Le fotografie tutto dicono, tranne che quello che mi stai cercando di dire…e poi io mi lascio andare con le persone di cui mi fido…- mi disse acidamente.

-come fai a fidarti di me se non mi dai neanche un’occasione?...-

-hai tenuto una settimana di occasione, ma non l’hai sfruttata…potevi cercarmi o chiamarmi, invece Ian Joseph Somerhalder era impegnato a fare altro…-

-Avresti potuto chiamare anche tu…se non mi sbaglio ti avevo inviato un sms ma tu non hai avuto la minima decenza di rispondermi…questo cosa significa Elena Alexandra Apostoleanu?-

-di certo, non sono io l’uomo della situazione, e se non ti ho risposto è perché mi hai mandato un sms quando io ero a dieci metri di distanza da te! Dopo il bacio che IO ti ho dato!- mi disse con tono serio, molto serio.

-A quel bacio ti ho portato io, non prenderti tutti i meriti!-

-Mi hai portato tu, ma io ho smosso le acque…e di certo ora non sto qui a parlare di un inutile bacio!-

-Per te sarà stato inutile…ma credimi…per me è stato splendido!- gli dissi ferito al 100%.

-A me non sembra…- rispose semplicemente.

-Sembra di parlare con una bambina…- non mi diede il tempo di parlare, che si scatenò l’ira di Elena.

-sarò anche bimba, ma tu sei uno stronzo!- mi rivoltò contro.

-se tu mi permettessi di finire la frase, ti spiegherei ciò che volevo dire…-

-nessuno mi da della bambina, tanto meno uno stupido attore come te…- mi inveì contro.

-La prossima volta ascolta prima di scatenarti…-

-mi scateno, come e quando voglio…-

-se è così che la metti…buona giornata Elena-

-Buona giornata a te Ian, e cancella il mio numero…- mi disse staccando la chiamata.

Perché non voleva capire? Perché non l’avevo chiamata? Perché ero stato così imbecille da attaccarla al posto di chiederle scusa? Ero un totale cretino, per la prima volta mi piaceva una ragazza e come uno stupido l’avevo allontanata da me.

Dovevo trovare una soluzione!

Decisi così di mandarle un ennesimo messaggio.

“Mi odierai per quello che ho fatto, e sono sicuro che ora mi odierai ancora di più! Voglio solo chiederti scusa per non averti chiamato, ma credimi non ricevere risposta al messaggio, mi aveva fatto capire che forse non provavi le stesse sensazioni che quel bacio aveva dato a me…pensaci bene e se mai deciderai di tornare, sappi che le mie braccia sono sempre pronte ad abbracciarti…Un bacio Ian”

Cliccai sulla scritta INVIA e aspettai come uno stupido la sua risposta, che forse mai sarebbe arrivata.

Ma con grande stupore, il tanto atteso sms arrivò.

“Non ti odio Ian, non potrei farlo, anche perché non mi hai giurato amore eterno, forse sarò una bambina che aspetta ancora il suo principe azzurro, ma credimi tu lo rispecchiavi a fondo, ma adesso non sono sicura di nulla, ho bisogno che mi dimostri davvero il tuo interesse…sappi che io non ti cercherò! Baci Elena!”

Avevo un briciolo di speranza, ora era tutto nelle mie mani!

Mentre sognavo rileggendo più volte quel messaggio, qualcuno comparve alle mie spalle, tirandomi una manata sulla spalla…

-Paullllll…-

 

 

POV PAUL

 

O stavo sognando o era pura fantasia.

Blake aveva accettato il mio appuntamento per il sabato sera. Dovevo assolutamente dirlo a quel gran coglione del mio amico.

Così cominciai a cercarlo sul set, ma di Ian non c’era traccia, così mi portai con le mie belle gambe nel suo grande camerino.

Aveva la porta aperta, segno che Ian era dentro, così in punta di piedi mi recai all’interno della stanza e un Ian concentrato a guardare il cellulare mi apparve di fronte.

Silenziosamente mi avvicinai a lui e gli tirai una manata sulla spalla, che fece si che Ian ritornò alla realtà.

-Paulllll…_ disse un Ian stizzito.

-Coglioneeeeeee…_ gli urlai nelle orecchie, per farlo innervosire ancora di più.

-Smettila…stronzo!- mi disse guardandomi con la code dell’occhio.

-Come siamo gentili quest’oggi eh?- gli dissi buttandomi sull’enorme divano che ave a nel suo camerino.

-Con te, sono sempre gentile, soprattutto oggi Amico!- disse ironicamente.

-Ho tante novità per te, Ianuccio!- lo chiamai come Blake era solita chiamarlo.

-Anche tu con questo Ianuccio?- mi guardò con aria perplessa al massimo.

-Ehm…si! Qualcuno ha fatto effetto su di me…- gli dissi lasciando la frase in sospeso.

-Blake?- Ian alzò le sopracciglia.

-Si, proprio lei…- lo guardai divertito.

-Cioè?- mi chiese sedendosi accanto a me.

-Sabato sera, io e la tua amica biondina, usciamo!- gli dissi sorridendo.

-Usala e sei morto…- mi disse con tono minaccioso.

-Non è che sei innamorato di Blake, Ianuccio?-

-Se fossi stato innamorato di lei, probabilmente ora non soffrirei per un’altra donna…- mi confessò sincero.

-Cioè? Cosa ti succede Ian?- ritornai serio, vedendo il mio amico in difficoltà.

-Mi piace Elena, ma ho fatto una grandissima cagata…- Elena? Chi era?

-Scusa se te lo chiedo, ma chi è?- lo guardai aggrottando le sopracciglia.

-Inna…- rispose solamente.

-ahhhh la morettona…- lo sorrisi.

-Si proprio lei, la morettona…- disse tristemente.

-Ian? Se vuoi un aiuto, io sono qui, conosco Inna da tanto ormai…- gli confessai.

-Cioè?- mi guardò perplesso.

-sono uscito con lei e dei nostri amici, all’inizio della sua carriera, visto che Leah mia sorella impazzisce per lei..- gli sorrisi. –conosco quasi tutte le sue abitudini, e conosco anche dove abita…-

-Quando avevi intensione di dirmi queste cose?- vidi un bagliore di speranza fare capo lineo nei suoi occhi.

-non eri tu, quello che non voleva andare al concerto?- gli ammiccai un sorriso malizioso.

-beh, ho cambiato idea, e poi a volte l’apparenza inganna, bisogna conoscere le persone non solo fisicamente ma anche caratterialmente…- sorrisi nuovamente malizioso.

-ha un gran paio di tette e un bel culo…- gli sottolineai la frase che lui aveva usato al concerto.

-Quello è un dato di fatto..- rise di se stesso.

-Sei il solito stronzo…- sorrisi.

-Non dirmi che non hai pensato lo stesso di Blake…- mi sorrise.

-Io sono un ragazzo serio…- scoppiò a ridere.

-vaffanculo Paul…- cominciai a torturargli la testa, come mi era solito fare quando volevo farlo innervosire al massimo.

-Paulllll…non toccarmi i capelli, lo odio.-

-e se fosse Elena? Ad accarezzarteli e torturare i tuoi lunghi capelli color corvino?- sorrisi maliziosamente.

-In quel caso la lascerei fare…e poi potrei usare la tua stessa logica per darti un calcio nelle palle e dire che, quel calcio poteva arrivare da Blake…- disse ironico. –ah, per la cronaca, non provare a portartela a letto la prima sera, perché quel calcio ti arriva per davvero…- cominciai a ridere alla sua affermazione.

-Seguirò il tuo consiglio, capellone, anche se ho la netta sensazione che Blake non mi resisterà così tanto…-

-Sei un illuso mascellone, conosco Blake da molto tempo e ti assicuro che dovrai penare a lungo…-

-non credere che con Elena sia molto più semplice..-

-Al momento il mio unico interesse è riconquistarla!-

-Riconquistarla? Sei ancora alla fase della conquista? Ian…mi deludi ogni giorno di più…- scoppiai a ridere.

-Coglione, ti ripeto che ho fatto un errore…-

-Spero che tutto si risolva, anche perché non ha un carattere facile la bella morettona…-

Dicendo ciò, mi alzai dal divano e con la mia solita camminata da figo, mi portai fuori dal camerino di Ian.

-Amico, io vado, che Julie…- gli feci vedere il cellulare che squillava con il nome di Julie Plec sullo sfondo. –che Julie, tra poco mi ammazza.-

Dicendo ciò, chiusi la porta alle mie spalle, lasciando Ian alle prese con Elena.

 

 

 

Salve ragazzeeee!

Come state?

Scusate il tremendo ritardo, ma abbiamo accantonato la storia per un paio di settimane per alcuni problemini!

Comunquee…speriamo che sia di vostro gradimento e ringraziamo TUTTI per il sostegno…

In particolar modo chi recensisce costantemente!

Alla prossima…

Bacini

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Capitolo 9
*** ...Riconciliazione... ***


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CAPITOLO 9… Riconciliazione…

 

 

 

 

POV INNA

 

 

 

 

Dalla mia partenza da Atlanta, di Ian nuovamente non c’era traccia. Era la seconda volta che gli davo fiducia, ora doveva sparire dalla mia vita.

Quattro lunghissimi giorni ad aspettare una sua chiamata o un semplice sms.

Finalmente la settimana era quasi finita, infatti erano le 4 del pomeriggio di un ennesimo venerdì, e come al solito ero alle prese con le interminabili prove con il mio gruppo.

Per mia fortuna, dopo una settimana di pioggia, a Los Angeles, città dove vivevo, era soleggiata.

Decidemmo così che quel giorno avremmo finito prima, infatti alle 5, ero già sotto casa.

Non feci caso, che un auto simile alla mia Audi era parcheggiata proprio accanto al fioraio che c’era tra il mio palazzo e quello del mio chitarrista.

Come sempre, salutai Daniel.

-Ciao Dan! Ci vediamo domani…- gli diedi un semplice bacio sulla guancia.

-Si piccola!- mi schiaffeggiò il sedere.

-Così mi fai male, cretino- mi sorrise.

-Amo quando mi chiami cretino, lo sai?-

-E io adoro dirtelo, visto che lo sei!- mi schiaffeggiò con entrambe le mani tutto il mio sedere.

Così decisi di saltargli in braccio e mordergli le orecchie.

-Nooooooo, le orecchie nooooo- mi disse protestando ciò che stavo facendo.

-Siiiiiii….meriti tutti i morsi di questo mondo sulle tue orecchie- dissi diabolicamente.

-morsicami di nuovo le orecchie e ti bacio…- lo guardai perplessa, smettendo ciò che stavo facendo.

-Perché dovresti baciarmi, Daniel?- lo guardai serenamente.

-Perché…- rimase la frase in sospeso. –nulla, Elena- mi sorrise.

Per non prenderla alle lunghe, decisi di scendere dalla sua presa e ritornare al mio portone.

-Ciao Dan!- lo risalutai.

-Ciao… Elena!- mi sorrise, fino a quando non entrò nel suo portone di casa.

Prima di entrare del tutto, decisi di guardare per l’ennesima volta il cellulare e come al solito di Ian nessuna traccia, così presi le chiavi dalla borsa e aprii il portone.

-Mi scusi signorina- un ragazzo mi picchiettò la spalla.

Feci un salto, spaventandomi, e nel farlo portai la mano vicino al cuore.

-Si?- in quel momento pensai di tutto, poteva essere un barbone, un drogato o tanto meno un ladro. Mi girai con estrema lentezza, avevo seriamente paura.

Quando mi girai completamente, feci scorrere i miei occhi dalla punta delle sue scarpe fino all’ultimo capello.

Era impossibile.

-I…i…ian- mi portai una mano alla bocca, non potevo crederci.

-Elena- mi guardò negli occhi prima di presentarmi davanti agli occhi un mazzo enorme di rose rosse.

Rimasi qualche minuto a fissare prima i suoi occhi e poi quel mazzo di fiori.

-Sono…per me?- forse quella era la domanda più stupida del secolo.

-Si- rispose con il viso color porpora.

-Sei sparito nuovamente...- cercai di fare la dura.

-In realtà era tutta una tattica quindi…sorpresa- senza pensare a nulla, presi il mazzo di rose e lo poggiai sulla soglia del portone e guardando Ian, mi fiondai tra le sue braccia.

-Sei…sei…un cretino!- dissi con occhi lucidissimi.

-Questo cretino vorrebbe fare una cosa…- mi staccai dal suo petto per guardarlo.

-Cosa?- gli chiesi con occhi da cucciolo.

Lui non rispose, semplicemente prese il mio viso con entrambe le mani e dolcemente premette le sue labbra sulle mie. Fu un bacio casto…molto casto, ma in quel momento volevo di più da lui, così schiusi le mie labbra e aspettai che Ian facesse la seconda mossa.

Non passò molto tempo che subito Ian approfondì il bacio, le nostre lingue sembravano conoscersi da sempre si incastravano perfettamente come due pezzi di un puzzle. Quel bacio poteva essere quasi paragonato a due ballerini di fama mondiale.

Decisamente il mio bacio migliore.

Le mie mani percorrevano i capelli di Ian attorcigliandoli intorno alle mie dita, non mi sarei mai staccata da lui, in quel momento.

-Mi perdoni?…- mi chiese riprendendo fiato.

-Non basta così poco per perdonarti…- sorrisi maliziosa.

-Posso ripetere…se vuoi-

-Mi dispiace, ma la porta è chiusa…- strinsi le labbra come non mai.

-Sicura?- si avvicinò furtivamente, prendendomi per i fianchi.

Mi guardò qualche secondo negli occhi poi riprese a baciarmi, questa volta con più passione. Accarezzandomi la schiena con le sue grandi mani calde.

-Mi fai salire?- mi sussurrò sulle labbra.

-Vieni…- aprii il portone, presi le rose appoggiate a terra e gli feci strada.

 

Cosa avrei dovuto fare?... Mah…il destino deciderà per me.

 

 

 

POV IAN

 

 

 

Speravo tanto di averla sorpresa, vista la sua reazione ero quasi sicuro di esserci riuscito.

La guardavo salire le scale, probabilmente aveva un appartamento a piani bassi, visto che non avevamo usato l’ascensore, infatti come previsto, Elena aprì la porta di un appartamento al secondo piano.

L’ingresso fu un enorme salone, con grandi divani bianchi e un tappeto ai loro piedi di color rosso fuoco. Di fronte vi era una grande TV con tanto di videogiochi e su alcune mensole vi erano centinaia di libri, di tutti i tipi. Un salone con colori caldi, infatti era di un colore simile all’arancione, ma molto più chiaro.

Elena depositò le chiavi dell’auto e del portone di casa in un porta cenere su di un mobiletto accanto alla porta.

-Accomodati Ian…fa come se stessi a casa tua.- mi destò dai miei mille pensieri. –Vuoi qualcosa da bere?- mi chiese.

-mmmmmh…una birra?- le sorrisi.

-Ubriacone…- sorpassò un grande arco e dopo cinque minuti Elena era davanti ai miei occhi con una birra tra le mani.

-E io sono un ubriacone? Tu cosa sei?- le chiesi facendola ridere.

-Sono per Paul…mi ha obbligata a comprare birra da quando l’ho conosciuto, visto che ogni volta che è qui, beve solo quella.- mi disse ammiccando un sorriso.

-Beh allora d’ora in poi dovrai comprare la mia marca preferita di birra…-

-Perché mai?- mi chiese Elena.

-Beh, verrò più spesso di Paul…quindi penso di meritarmela…-

-E se non ti volessi?- mi disse poggiando un cardigan color militare sul divano, e restando solo con i suoi shorts neri e una camicia legata con un grande nodo sotto al seno.

Mi avvicinai a lei cercando di non far notare le mie gambe tremolanti.

-Hai una bella casa- affermai guardando fuori da una grande vetrata.

-Non l’hai vista tutta…- mi ricordò lei. –non puoi sapere se è bella o no…-

-Se tu non me la mostri…- lasciai la frase in sospeso, infatti poco dopo, Elena mi prese per mano e mi portò con se in tutte le stanze.

-Allora?...cosa ne pensi della mia piccola e umile dimora?- mi chiese lei sedendosi sul divano.

Accavallando le gambe come per provocarmi.

Ci stava…riuscendo!

Decisi così di sedermi anche io, visto che qualcuno oltre a me si era risvegliato.

-Non ti ho mica detto che devi sederti…- mi disse ridendo.

-Sono troppo stanco, ho guidato parecchio per arrivare fino a qui…- inventai una scusa, sperando che Elena mi credesse.

-Dal tuo viso, sembra proprio che questa è una grande palla…-

-Si…grandissima palla-

Stavo veramente facendo battute ironiche su quella mia parte del corpo? Dovevo raffreddare i miei ormoni. Ma lei non era del mio stesso avviso. Infatti dopo qualche minuto si avvicino a me sfiorandomi la gamba.

-Sai che le bugie non mi piacciono…- mi guardò tra le gambe, allontanandosi poi, ridendo.

Istintivamente presi un cuscino lì vicino e mi coprii le parti basse.

-Non fare così, sembri un cane maschio in calore…che prende tutto e tutti pur di strusciarsi sopra…- si sedette nuovamente ridendo.

Mi stava per caso prendendo in giro?

*SI*

Il diavoletto era nuovamente qui.

-L’hai voluto tu…- portai il cuscino mostrando il mio “piccolo” segreto.

-Io?- mi guardò e non curandosi della mia situazione, si strappo la camicetta, mostrando sotto di essa un reggiseno di pizzo nero.

-Fa caldo oggi…vero Ian?-

Dalla mia bocca non uscì nulla se non un immaginario filo di bava. Era la prima volta che mi trovavo a sbavare dietro una ragazza…forse ero veramente un cane in calore.

-Vado…un…secondo…in bagno!- mi alzai a fatica e tenendomi le mani sulla parte bassa, raggiunsi il bagno.

Non notai che quel bagno, aveva due porte.

Mentre mi asciugavo la faccia, che avevo appena lavato, la porta del bagno si aprì.

Una Elena in tutto il suo splendore, era nuda davanti ai miei occhi.

Penso che in quel momento il mio cuore non perse solo un battito, ma ne perse molti altri.

Elena fece una strana faccia, per poi coprirsi con un telo enorme.

-E…l…e…n…a- dissi a fatica.

-I…a…n- disse anche lei a fatica. –credevo stessi nell’altro bagno…- mi disse arrossendo.

-ehm…no…non proprio-

-Ok, sono indecente…- si guardò.

-No, sei indecentemente bella- sospirai rumorosamente.

-Scusa…- disse, prima di scappare nella sua stanza.

Rimasi altri dieci minuti in bagno, cercando di calmare la tensione che si era creata nuovamente nei miei pantaloni…

Cosa dovevo fare ora?...ero seriamente in difficoltà!

Sentii dei rumori provenire dalla cucina, così mi recai lì.

Una Elena tremolante, era indaffarata a preparare del caffè.

-Ne…vuoi…?- mi chiese notandomi alle sue spalle.

-Si, grazie- andai a sedermi sugli sgabelli che si trovavano accanto alla penisola della grande cucina interamente rivestita di alluminio grigio e mobili di color prugna.

-E adesso che facciamo?- gli chiesi guardandola.

-In che senso?- mi chiese tremando ancora.

-Ti ho appena vista nuda e tu hai intravisto qualcosa di me…- le lasciai intendere il rigonfiamento.

-Quando riparti?- cambiò argomento.

-lunedì mattina…ho prenotato un hotel a pochi km di distanza da qui- le dissi abbassando la testa.

-Hotel?...puoi restare qui…ho la stanza degli ospiti ancora vergine…-mi sorrise.

-Non voglio dare fastidio…- le sorrisi altrettanto.

-Non dai fastidio, e quello che prima è successo non capiterà più…tranquillo.-

-Peccato- mi lasciai scappare involontariamente.

Elena sgranò gli occhi. –allora, potrebbe ricapitare in questi giorni…- ammiccò maliziosamente.

-Lo spero…-

Ero decisamente in paradiso, forse veramente quella ragazza mi aveva perdonato, ora era tutto nelle mani del destino.

 

 

 

 

Salve a tutti!

Ok, siamo indecenti…non pubblichiamo da parecchio è ormai…tutti avranno dimenticato la nostra storia! Spero vivamente di no…perché io e l’altra scrittrice siamo molto legate a questa storia…dopotutto, noi scriviamo i nostri sogni soprattutto…e ci farebbe veramente piacere ricevere qualche recensione per farci sapere se piace o meno questa storia!

Finalmente un capitolo di calma…ma quanto durerà? Tanto o poco?

Scusateci veramente…ma i problemi ci hanno assalite!

Ringraziamo tutti! <3

Bacini

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Capitolo 10
*** Insieme a te! ***


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CAPITOLO 10.    Insieme a lui!

 

 

 

POV BLAKE

 

 

Ero arrivato il fatidico giorno, era: sabato.

Come non mi capitava da tempo, non sapevo cosa mettere per l’uscita con Paul.

Infatti, nel mio camerino Leighton continuava a dirmi cosa avessi quel giorno ma non le dissi che sarei uscita con Paul Wesley, perché portava solamente sfiga quella ragazza.

-Scattami una foto…- le passai l’iphone e mi misi in posa.

-Fatto- disse ripassandomi il telefono.

Con fretta composi un mms e lo inviai a Elena, aspettando la sua risposta.

-*_*-

-Cosa significa? Da stupro o da giostre da bambini?-

-ehm…decisamente da stupro…Blakely -

-Stronzone, cosa freghi il telefono ad Elena…-

-In verità è qui sul letto accanto a me… Blakely cara -

 

No aspetta, avevo letto bene? Ian ed Elena nello stesso letto? Senza pensarci andai nella rubrica e cercai il nome di Elena, schiacciando velocemente il tasto “chiama”.

-Blakelyyy…- rideva come un matto, mentre sul sottofondo c’era uno strano rumore.

-Primo che cazzo ci fai con il telefono di Elena, secondo perché sei nel letto con lei? Non sai mai aspettare neanche una notte…-

-e.e.e sbagli Blakely, primo sono a casa di Elena e stiamo guardando un film, secondo non sono venuto qui per fare il maniaco ma bensì il più dolce ragazzo di questo mondo…- sentii Elena ridere.

-Non ci crede neanche Elena…-

-beh, mai fidarsi delle apparenze…-

-Insomma, l’amico è il tuo quindi cerca di darmi un buon consiglio su come posso vestirmi…cosa gli piace?-

-chiedilo ad Elena, visto che lo conosce anche lei…- sentii il cellulare passare tra le mani di Elena.

-Biondina…stai veramente bene vestita come nella foto, però ti direi di mettere uno stivaletto alto…-

-colore?-

-decisamente blu! Il marrone va abbinato al blu, no al nero!- mi disse come una professoressa.

-maestrina…se faccio schifo…la colpa è la tua…- le dissi ridendo.

-mi assumo le mie responsabilità, scolaretta!-

-Quando ci vediamo io e te?-

-quando un coglione di nome Ian, toglie le tende da casa mia…- cominciò a ridere, molto probabilmente Ian le aveva cominciato il solletico, visto che cercava aiuto.

-Iannnnnnnn- urlai severa al telefono.

-Dio mio…è tremendo questo ragazzo, non smette di prendermi a morsi…mi sa che lo porterò in canile…- rise come una matta.

-Si è immedesimato troppo nel suo ruolo da vampiro…- risi insieme a lei. -ti andrebbe di passare il prossimo fine settimana da me a New York?- le proposi, sperando in una sua risposta positiva.

-Siiiiiiiii…New York…New York… New York- cominciò a canticchiare la canzone di Frank Sinatra.

-Perfetto, ci sentiamo in settimana per decidere come fare…corro che sono in super ritardo…grazie per l’aiuto…-

-Sai che su di me puoi sempre contare, ah…buon divertimento con Paulito!-

-Dio che brutto soprannome…-

-Lo eccita…-

-No io non ci esco, uno che si eccita se lo chiami Paulito non è a posto con la testa…-

-scema, scherzo comunque…qui ci si eccita per tante cose…- rise di gusto.

-Non dargliela neanche morta…-

-Ah no…dovrà disperare…- la sentii respirare rumorosamente. Prima di sentire il rumore di un bacio.

-Dovrà disperare, dici? Ho i miei seri…dubbi!-

-Vedremo, è tutto da scoprire…-

Ci salutammo nuovamente, e come l’avevo chiamata, così avevo staccato.

Mi stavo infilando la gonna di jeans quando il telefono vibrò, avvisandomi che mi era arrivato un sms.

Timorosa che fosse Paul che annullava l’appuntamento, presi il telefono e tirai un sospiro di sollievo quando lessi che il mittente era Elena.

 

-Ammetto che il tuo amico è eccitante…ma deve soffrire minimo per un altro paio di giorni…anche se…gli ormoni mi stanno per scoppiare…XDXD-

-Piccola resisti fin che puoi! Ma ricorda…POTERE ALLE DONNE…-

 

Con quel messaggio finii di parlare con Elena.

Sopra alla gonna, decisi così di mettere un top marrone, scollato sulle spalle e che fasciava il seno facendolo mostrare maggiormente. Sopra di esso misi un cardigan blu notte e come Elena aveva detto misi un paio di stivaletti dello stesso colore del cardigan.

Avevo appuntamento con Paul per le 8.30 sotto casa mia, e già ero in ritardo di 10 minuti, così da buona donna che ero, vidi se Paul era arrivato o no.

Con mio grande stupore, la Range Rover bianca di Paul era parcheggiata proprio davanti al mio portone.

Mentre uno splendido Paul era poggiato sullo sportello, aspettando proprio me, lo sentii farmi uno squillo sul telefono, ma siccome ero ancora in alto mare con il trucco, gli inviai un sms.

 

-Sono quasi pronta, ho fatto tardi al lavoro…arrivo Wesley…Bacini -

 

 

POV PAUL

 

Erano passati già 20 minuti che aspettavo sotto al portone di casa di Blake. Ero emozionato come un ragazzino al primo appuntamento con la ragazza di cui era innamorato o si era preso una cotta. Mi sembrava così impossibile aspettare quella ragazza dagli occhi celesti come il mare e dai capelli color dell’oro.

Guardavo incessantemente le foto che aveva postato su Twitter pochi giorni prima, dove la ritraevano con i suoi colleghi. Era bellissima in tutto quello che faceva.

*ti stai innamorando…ti stai innamorando*

Mi ripeteva una vocina soave alla mia destra, sembrava quasi un angioletto.

*sii stronzo Paul…sii stronzo Paul*

Mi ripete invece una vocina alla mia sinistra, che sembrava quasi un diavoletto.

Infatti i due stavano cominciando a discutere per quello che avrei dovuto fare, ma qualcosa destò i miei pensieri, riportandomi alla realtà e facendo scomparire le due bestioline che mi ripetevano incessantemente sciocchezze alle mie orecchie.

Il portone dell’enorme grattacielo in cui abitava Blake, si aprì!

 MERAVIGLIOSA, pensai!

-‘sera…- mi sorrise Blake. –Paul!-

-‘sera, Blake!- mi avvicinai a lei, lasciandole due piccoli baci sulla guancia.

Lei mi guardò stupita, dopotutto non potevo baciarla, visto che l’unica cosa che c’era stata tra noi fu un bacio a mezze labbra.

-Scusa il mio ritardo…- Scrollò le spalle.

-Tranquilla..- le cinsi i fianchi con una  mano, portandola verso l’auto.

-Come è andata la giornata?-

-Bene Blake, meglio delle altre…- lasciai intendere che lei aveva fatto si che quella giornata fosse stata migliore delle altre. –A te?-

-Decisamente bene, anche se…ho perso tempo nel decidere cosa mettere…- abbassò la testa. –lo so, ti ho detto che era per un ritardo sul lavoro, ma in realtà ho cercato aiuto alla mia collega…che non mi ha saputo indirizzare su nulla…- ammise con un punto di amarezza.

-Blake, non è successo nulla, sono solo 20 minuti e passa di ritardo, sono ancora vivo…- le sorrisi per fargli capire che non mi interessava del ritardo, ma che mi importava stare lì con lei.

-Grazie…- mi sorrise dolcemente. –dove andiamo?- mi chiese curiosa, mentre guardava la strada davanti a noi.

-Vedrai…- le dissi.

-Odio quando non mi dicono ciò che dobbiamo fare…- mi mise il broncio.

-Odialo, poi dopo vedremo se odierai ancora…- la lasciai con il fiato sospeso.

Sbuffò, così torturandosi le mani, segno che era nervosa, mi fece alcune domande, che risposi subito, ma la domanda che mi spiazzò fu: -E così…conosci bene Elena Alex Apostoleanu!-

La guardai, dove voleva parare?

-bene no, però ci siamo conosciuti poco tempo fa ad un concerto…- la guardai, mentre continuavo a guidare.

-Ti piace?- mi chiese guardando fuori dal finestrino.

-No…certo che no!-

-mh…ci hai provato con lei?- mi richiese.

-No, non mi piace…- la guardai.

-A chi non piace Inna??- questa volta il suo sguardo si incrociò con il mio.

-E’ una bella ragazza, ma non è il mio tipo…ma perché tutte queste domande? E soprattutto perché su Elena?- gli chiesi, volevo sapere il perché stesse facendo quelle stupide domande, Elena poteva essere quasi una sorella per me, da quando ci eravamo conosciuti era nata una bella amicizia, e mai nessuno l’aveva scambiata per qualcos’altro.

-Perché…- si rigirò. –voglio testare se Elena può essermi amica o no…e se a te piaceva di certo non sarei più uscita con lei…- sorrise alla sua stessa affermazione.

-Posso assicurarti che…non provo nulla e tanto meno lei-

Da quella domanda, in auto scese un silenzio imbarazzante, che fu sciolto dall’arrivo al ristorante dove avevo prenotato la cena per me e Blake. Era un piccolo ristorantino su di una collina, dove si riusciva a vedere l’intera città illuminata dalle fosche luci che racchiudevano le abitazioni.

-E’ bellissimo…qui!- le si illuminarono gli occhi.

-E’ il mio luogo preferito…amo perdermi nelle luci della città e, poi, il tramonto e l’alba si vedono benissimo qui.-

-non credevo che tu potessi essere così…- sembrò pensarci su. –romantico- ammise.

-Beh, non lo sembro ma in realtà lo sono.- Entrammo nella piccola struttura, il nostro tavolo era, infatti, l’ultimo di una enorme vetrata che portava su quella collinetta. Era tutto perfetto, le luci, il tavolo, il cibo, lei e tutto ciò che diceva o spiegava sembrava magia per me.

-ahahahah… cavolo Paul, sei divertentissimo.- mi disse ridendo e nello stesso momento bere del vino dal calice che i camerieri ci avevano portato.

-Eh beh, almeno qualcosa di positivo c’è in me…- dissi scoppiando a ridere. –tutti mi chiamano mascellone, capellone, testone…almeno per una volta qualcuno mi dice che sono divertente…ah anche perché a tutto quell’elenco c’è sempre -coglione-- anche questa volta Blake rise.

-Hai fatto la rima…- mi disse ridendo..

-E sono più fesso di prima?- la guardai inarcando le sopracciglia.

Blake non smetteva di ridere, cominciò quasi a rotolarsi nel bel mezzo del ristorante.

-Dio mio Paul…sto morendo dal ridere…- feci finta di preoccuparmi.

-Oh no mia giulietta, non lasciarmi…- gli presi le mani.

-Oh Romeo Romeo perché sei tu Romeo?- la guardai e inarcando le sopracciglia risposi.

-Er meglio del Colosseo…- scoppiò nuovamente a ridere.

Ad ogni mia battuta Blake si divertiva come una  matta, ero felice per la prima volta, quella sera era stata la più bella della mia esistenza.

*Esagerato*

Ritornò il solito diavoletto rompi coglioni.

*E’ innamorato*

L’angioletto comparve di nuovo.

*Smettetela*

Ecco, la mia mente cacciò quei due dal mio amato cervello ritornando poi nuovamente alla realtà.

Fu una serata soft, molto soft, speravo che Blake si fosse divertita, e speravo tanto in un suo accenno, visto che in auto non faceva che guardarmi.

Solo quando arrivammo nuovamente sotto al portone del grattacielo dove viveva Blake, il silenzio imbarazzante svanì.

-Sono stata benissimo Paul, non so come ringraziarti, era da tanto che non mi divertivo così…- il suo viso diventò di mille tonalità di rosso.

-Anche per me Blake, spero di…rivederti di nuovo-

-Lo spero anche io…-

La guardai. –Beh, Buonanotte allora…- gli accarezzai il viso.

-Si! Buonanotte Paul- si avvicinò a me, con lentezza, guardandomi negli occhi.

Istintivamente mi avvicinai anche io a lei.

*Non baciarla*

*Baciala*

*Non farlo…ti pentirai*

*Fallo se no ti pentirai per non aver provato*

*No*

*Si*

Avrei ucciso questi due, così decisi di fare ciò che l’angioletto mi aveva detto: La baciai!

*poof*

Il diavoletto scomparve, sperai che fosse scomparso per sempre, e solo quando non sentii più quelle vocine, mi rilassai sulle sue labbra.

Erano calde, carnose e piene di passione.

Mi circondò il collo con le sue braccia e si alzò sulle punte per arrivare alla mia altezza, così decisi di abbassarmi di più verso lei e alzarla anche con le mie braccia.

Durò minuti quel bacio, mentre le nostre lingue si torturavano a vicenda, incontrandosi più volte e simulando un ballo acrobatico.

Poco dopo Blake si staccò da me, e colma di desiderio, mi guardò. –I…o vado!-

La guardai un ultima volta. –Buonanotte…Blake- le riuscii a dire, con voce roca.

Blake prima di entrare nel portone, mi guardò più volte, poi chiuse la porta alle sue spalle.

 

Ero dannatamente felice. E credo che, anche lei lo era, visto che, mi mandò un sms.

 

- Sono stata benissimo…grazie…hai delle labbra stupende *_*… -3 -

-Lo stesso per me…piccola Blake. Già mi manca il tuo sorriso e le tue…labbra. ‘notte! -

 

 

Ora potevo ritornare a casa con il sorriso sulle labbra per la prima volta.

 

 

 

 

Salveeee geneteee!

Siamo delle ritardatarie nate! >_< lo sappiamo! E speriamo vivamente che con questo capitolo ci perdoniate!

Quindi, dopo tutto questo tempo, cosa ve ne pare di questa uscita?? Divertente Paul vero? Noi così lo immaginiamo, quindi…eccovi un Paul fuori dalle righe!

Per quanto riguarda Blake…beh…è stupenda, e insieme ad Elena fa scintille…quindi per forza dovete perdonarci del nostro ritardo! Ahahahahhaah

Come sempre ringraziamo tutti, chi legge, recensisce, segue e mette nei preferiti…la settimana prossima un altro capitolo poi un po’ di pausa visto che sia io che l’altra scrittrice partiremo!

Vi aspettiamo anche negli altri due contatti che abbiamo a parte…dove recensiamo e scriviamo anche…

Sweet fairy : http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=169352

Acquilabianca91: http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=55551

Baciniiiii

 

 

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