Alice in Eviland

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E rieccomi con una fic. E' dedicata agli OutLaws, la MIA band. E al nostro album in preparazione. Buona lettura con questo delirio...XD

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Ombre nella notte, fumose anime si sollevano dalla strada.

Nebbia sempre fitta, torbida di pensieri e spazzatura.

Solo il fruscio di un dolore, solo il silenzio di una paura, l’urlo angosciante di un essere indefinito.

Tu, persa nel gorgo della vita. Tu, incapace di risalire. Tu, mani scivolose e piedi malfermi.

Chiedi aiuto? Urlalo. Non ti possono sentire.

Chiedi salvezza? Sussurralo. Non ti possono vedere.

Sei sola. Sola. Sola. Non hai nulla.

Mentre una luce spazza via la densità del vuoto, tu rimani nell’angolo oscuro del mondo. Pezzetto di lacrima congelata nel tuo attimo. Frammento di tristezza perduto fra le pieghe del tempo. Che scorre impetuoso. Sempre più veloce, spazzandoti via. Trascinando con sé tutta te stessa, gettandoti contro gli scogli della vita.

E cadi, Alice, cadi. Cadi nella terra del Male, dove il Male regna, dove il Male fa crescere i suoi adepti.

Per salvarti, tante strade, tanto dolore.

Qui trovi chi ti può isolare.

Qui trovi chi ti può far sfiorare l’angelo lunare.

Qui trovi chi ti può far sprofondare sempre più giù.

Qui trovi chi ha perso molto.

Qui trovi chi serve il Male.

Qui hai solo una speranza.

Morire.

Evil Moon

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Come inseguire i propri sogni quando si è ad un passo da raggiungerli?

Come riuscire a non cadere quando l’emozione di sfiora la testa?

Come poter sognare qualcosa di irraggiungibile?

Solo, perso nel tuo essere, invisibile agli occhi della tua anima. In bilico fra vivere e morire, fra continuare o spegnere la tua vita. Come un fiammifero.

Soffia…soffia. Distruggi con un gesto quello che hai avuto.

Ma prima, avvicina un cerino alla fiamma, fai nascere qualcos’altro.

Sul filo della lama, sul bordo di un burrone, attento a non scivolare, a non tagliare la fune che salda ti lega ancora al mondo.

Non distruggere ciò per cui hai vissuto, non lanciarti verso dove non potrai più riemergere.

No, non lo fare.

No…

Non tentare di prendere quel demone scintillante che dall’alto ti cerca di ammaliare.

Non ascoltare il riflesso del tuo dolore!

Ricorda che io sono qui.

No, non lo fare.

No…

Ricorda che c’è ancora qualcuno che tiene a te.

Ascolta le mie grida di paura.

No, non lo fare.

No…

Sto morendo. Non avverto più il cuore battere. Mi manca un pezzo.

E’ giunta la mia ora, il suo sapore è così amaro.

Come ho fatto ad arrivare qui? Cosa mi è successo?

Camminerò su questo sentiero per raggiungere il mio destino.

So solo che presto lascerò tutto. Per non ritornare.

Posso vedere l’anima nera davanti a me.

Vedo i suoi occhi vuoti.

Vedo che mi prenderà. E mi porterà dove non posso raggiungere la mia vita. Dove non posso vederla. Dove non posso più sperare.

Sento il freddo respiro del passato.

Sento tutto quello che ho vissuto scivolarmi addosso.

Sento sussurri sempre più forti penetrarmi le orecchie.

Sento…non sento più nulla.

Non sento più nulla.

Nulla.

Anima nera, spirito vuoto.

Tu vuoi avere il mio sangue?

Non posso darti il mio cuore.

Non voglio morire!

Eppure qualcosa c’è che mi porterà avanti.

Un barlume di speranza. Una luce nel buio.

Uno scintillio di ricordi.

E allora ricomincerò. Allora rivivrò.

Ora no. Ora non è più il tempo.

Grazie a Cavolovai, come sempre…e grazie a Mirkodancer.

Questo capitolo è dedicato alla mia band. Sì, proprio la band che ha creato Eviland e che però sta morendo. Ovvero attualmente non proviamo più, tutta la magia della band è svanita. La band, che sta sparendo. Che non tornerà più.

Ma che ha lasciato qualcosa che forse evolverà. Chissà.
Volevo precisare che le parti in corsivo sono frasi tradotte dalle nostre canzoni...