A strange story

di LadyDreamer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** la fuga ***
Capitolo 3: *** _3 ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


PageBreeze

 

Ciao a tutti!

Inizio con una premessa: questa sarà una fic un pò speciale, una fic MENSILE, diciamo, nel senso che ogni 7 di ogni mese (o magari non proprio preciso, ma giù di lì) aggiungerò un capitolo....teoricamente dovrei inziare giovedì, ma visto che l'ho scritta tutta per oggi...beh...farò uno strappo alla regola.... ma perchè proprio il 7??? Beh, semplice: quasi un mese fa, cioè il 7 Gennaio, appunto, mi sono registrata in questo sito! Wohaaa che bello!!! Sono troppo felice...w EFP!

Altra premessa: IN QUESTO PRIMO CAPITOLO ANCORA NON INIZIERò A PARLARE DI DRAGONBALL, NON DIRETTAMENTE ALMENO, MA TRA UN Pò, FIDATEVI, LO FARò! La pazienza è la virtù dei forti! ;)

Ogni riferimento a persona viva o morta è puramente casuale

Ho chiamato la casa editrice "Toriyama", come il famoso autore...si può, vero? Solo che mi piaceva un casino l'idea di chiamarla così!

...Il rating è giallo perchè ci sono un pò di parolacce, qui...^_^

Seduta sulla sua scrivania, davanti al computer, stava una ragazza che a prima vista potrebbe sembrare una normalissima adolescente, ma che in realtà aveva qualcosa di speciale: la passione nello scrivere e nel diseganre. Finalmente aveva trovato un sito dove c'era gente come lei, gente che trasferiva i sogni sulla carta (o meglio, sullo schermo del computer), e ci passava ore intere durante le quali perdeva la cognizione del tempo. "Giuly! Vuoi scendere o no da lassù?". Appunto. Per Giulia il tempo passava in secondo piano: cos'era, in fondo, il lento scorrere di poche ore? Una cosa inutile. Il tempo è un'illusione. Ma sua madre no. "Allora?!? Vuoi scendere tu o devo venirti a prendere io?" "Uff...si mamma, arrivo!!!!!". A malincuore, la ragazza spense il suo computer e se ne andò in camera da letto. Prima di potersi addormentare, pensò solo una cosa: 'Mi piacerebbe moltissimo, un giorno, poter diventare una scrittrice famosa.....'

Il giorno dopo Giulia, tornando a casa da scuola, si ricordò che doveva passare in gelateria a prendere del gelato (ma và?) perchè a pranzo quel giorno ci sarebbe stata un'amica di famiglia. Uscendo dal locale, sbattè contro qualcuno: la vaschetta di gelato volò via, ma fu prontamente fermata dal ragazzo contro il quale aveva sbattuto. Era un tipetto tutto per bene, vestito con giacca, cravatta e scarpe firmate, nonostante avesse al massimo vent'anni. "Accidenti!" Urlò Giulia, perchè, nell'urto, le si era aperta la borsa e tutti i suoi schizzi e i suoi bozzetti per il fumetto al quale lavorava da un pò erano finiti nel fango. Il ragazzo la aiutò, e nel prendere in mano i fogli, si mise a osservarne i disegni. La ragazza era imbarazzatissima: detestava che qualcuno si mettesse a sbirciare tra le sue cose, specialmente tra le sue "opere", come le definiva lei, per paura di un qualche giudizio, forse. "Cosa fa, ha intenzione di ridarmi quei fogli, o magari se li vuole portare a casa?!" Strillò in direzione del ragazzo. "Oh, mi scusi, ma questi li ha fatti lei?" Rispose quello impassibile. "Li ho fatti io, se ci tiene tanto a saperlo, ma ora devo andare!" Giulia si sentiva avvampare. Chissà cosa stava pensando! Probabilmente che lei era una sciocca ragazzina infantile che scarabocchiava i fogli per divertirsi.

Mentre stava togliendo il cavalletto al motorino, Giulia sentì il ragazzo tossicchiare. "Questo è il mio biglietto da visita, sono Daniele Rossi, figlio del propietario della Toriyama Studio, importantissima casa editrice di manga. Se vuole, può chiamare e le fisseremo un appuntamento."

Mentre tornava a casa, Giulia riflettè sull'accaduto. Quel ragazzo la stava prendendo in giro o stava dicendo sul serio? Sfrecciando come un bolide, incurante dei limiti di velocità, si lasciò scappare un sorriso, genuino ed entusiasta come non ne faceva da tempo. Se quello che le era accaduto non era uno scherzo, se i suoi disegni erano davvero piaciuti al figlio del proprietario della Toriyama Studio, forse i suoi sogni potevano davvero avverarsi, forse non si era illusa inutilmente per tutto quel tempo...

Sapeva che non doveva lasciarsi andare troppo ai festeggiamenti e all'allegria, perchè le possibilità di fare carriera in quel campo erano davvero minime, e la delusione era dietro l'angolo. Nonostante ciò, sentiva l'impellente bisogno di sfogarsi con qualcuno, di condividere la sua felicità, per questo non vedeva l'ora di tornare a casa: per prima cosa l'avrebbe raccontato ai suoi genitori, e si sarebbe divertita un mondo a vedere l'espressione incredula del fratello più piccolo, poi, nel pomeriggio, avrebbe chiamato la sua migliore amica, Elisabetta, la persona che la capiva di più.

Giulia era così intenta a immaginare se stessa nei panni di una autrice di fumetti, che non si accorse dell'aria truce con cui i suoi genitori l'avevano fissata per tutto il tempo.

Il pranzo passò con lei che sorrideva come un'ebete a destra e a manca, inconsapevolmente irritando ancora di più i suoi, il fratello che ridacchiava immaginando la burrasca che si sarebbe scatenata di lì a poco, e l'amica di famiglia che non capiva un bel niente del perchè c'era un'atmosfera così tesa.

Quando la donna uscì, i genitori della ragazza scatenarono su di lei tutta la loro ira repressa: "Si può sapere cosa ti è passato in mente? Pensavi che non ti avremmo scoperto?". Giulia cascò letteralmente dalle nuvole: cosa aveva fatto adesso? Doveva avere una faccia palesemente sorpresa, perchè suo padre disse: "Cos'è quell'espressione da innocentina? Non ci caschiamo, signorina...la preside della scuola ci ha chiamato poco fa per dirci tutto!". La ragazza, sbalordita, si ricordò dell'episodio accaduto la scorsa mattina: l'ora di inglese era appena finita, e lei aveva approfittato del cambio d'ora per andare con due amiche alla macchinetta delle merendine; la fila era più lunga del previsto,e così le tre ritornarono in classe che la prof di artistica era in cattedra già da cinque minuti. "Bene, signorine!" sbraitò quella vecchiaccia odiosa: "Dato il vostro imperdonabile ritardo, vi invito a prendere posto fuori dalla porta, e a consegnarmi i vostri diari, così che io possa comunicare alle vostre gentili famiglie il vostro modo assolutamente errato di percepire la scuola!!!"

"Prof, mi sembra un provvedimento eccessivo!!" commentò Giulia prima di rendersi conto di quel che stava facendo. "Ops..." Sussurrò tappandosi la bocca con le mani. Tutti la guardarono sbalorditi: ci voleva un bel coraggio a sfidare la prof più stronza della scuola! Tutti l'avevano soprannominata il Mastino, sia perchè era una donna bassa e tarchiatella, ma soprattutto a causa del suo carattere aggressivo. "Ah, e così lei, signorina Maldini, pensa che io sia eccessiva? Mi scusi tanto ma fino a prova contraria qui la prof sono io....ora che ci penso: dovevo proprio interrogare qualcuno! Perchè lei e le sue amichette non vi sedete qui e non mi parlate di come influì l'arte nella mentalità del XVI° secolo?"

Giulia sentì una rabbia incontrollabile crescerle dentro; La prof non aveva mai detto di studiare quell'argomento, che era uno dei più difficili del programma! Non era giusto! Il fatto era che la Bercelli (così si chiamava la prof di artistica) aveva sempre avuto una forte antipatia nei suoi confronti, a causa forse dell'aria da saputella un pò strafottente che la ragazza assumeva in certi casi...ad ogni modo, non si poteva tollerare un comportamento del genere da parte di un docente, che dovrebbe essere esempio di civiltà per i suoi studenti! "NO!" Urlò Giulia. "Cosa, Maldini?" La Bercelli non credette alle sue orecchie. Come osava quella bambina presuntuosa? "Prof, mi rifiuto di partecipare all'interrogazione! Lei non ha mai detto di studiare quell'argomento!!". Il Mastino ghignò. Quell'insulso pidocchio voleva la guerra? Bene, l'avrebbe avuta...oh, se l'avrebbe avuta..... "Maldini, al posto. IMMEDIATAMENTE. Ah..... quasi dimenticavo: complimenti, ha appena abbassato la sua media dell'8 con un bel 2." Alla ragazza cadde letteralmente la mascella. Quel mostro della prof aveva appena rovinato il duro lavoro di tre anni alle superiori, solo perchè lei le aveva fatto notare che aveva avuto un comportamento eccessivo??? "M-ma prof...la supplico...." Balbettò implorante. La Bercelli sorrise, assaporando il dolce gusto della superiorità. "Niente ma! Sappia che non mi impietosisce con questi comportamenti! E ora...MARSH! Al posto!!!". A quel punto, Giulia non ce la fece più: si era addirittura UMILIATA davanti a quell'essere deprorevole, lei, famosa per il suo orgoglio intaccabile, lei, tenace lottatrice, aveva perso la sua dignità per supplicare quella...quella...quella sottospecie di cane bavoso, e quello che ne aveva ricavato cos'era? Un irritante sorrisetto di vittoria. No. Questo non poteva proprio tollerarlo.

"PROF! LEI è UNA VERA BASTARDA!!!" Strillò a pieni polmoni. Una volta che si fu resa conto di ciò che aveva detto, era troppo tardi per rimediare, così preferì continuare a sfogarsi. "LEI APPROFITTA DEL FATTO CHE è SUPERIORE A NOI PER PESTARCI, TORTURARCI E RIGIRARCI COME MEGLIO VUOLE! E LO SA COME LA CHIAMIAMO TUTTI QUI, EH, LO SA?!?". Un ciclone inarrestabile. Un'onda travolgente. Una forza della natura. "MASTINO! ECCO COME LA CHIAMANO! E NON SOLO PERCHè è 1 METRO E UN CAZZO PER 300.000 CHILI, MA ANCHE PERCHè HA DEI MODI DI FARE DA VERA STRONZA! QUI LA ODIANO TUTTI, PROF, TUTTI LA DETESTANO!!! CI RIFLETTA UN Pò SU!". Detto ciò, uscì dall'aula con un sospiro. Ah, che liberazione, che fantastica sensazione! Avrebbe quasi potuto farci l'abitudine. Sorrise...ora sì che era fottuta! Non aveva mai fatto una cosa del genere: si, spesso avrebbe voluto farla, ma fino ad ora era riuscita a trattenersi benissimo, però...quel giorno era accaduto qualcosa. Era come se fosse scattata la molla che l'aveva trattenuta fino a quel giorno, e tutta la rabbia che aveva mandato giù in quegli anni fosse saltata fuori come un leone chiuso in gabbia per troppo tempo.

La ragazza appoggiò l'orecchio alla porta della classe, curiosa di sentire la reazione che la prof e i suoi compagni avrebbero avuto dopo l'episodio. Non un rumore; probabilmente erano rimasti tutti pietrificati... qualsiasi cosa avesse rubato loro la parola, comunque, durò poco: di punto in bianco, infatti, tutti i ragazzi si misero a fischiare, applaudire e ad urlare: "Grande Giuly! Sei un mitoooooooo!!!!!". Il Mastino prontamente li riprese: "Smettetela imediatamente prima che metta una nota di classe!!" Poi si rivolse a lei: "Maldini! Dico a lei! Lo so che mi può sentire! RIENTRI IMMEDIATAMENTE IN CLASSE, questo è un ordine!". Giulia scoppiò a ridere: ormai, dopo tutto quello che aveva urlato alla prof, aveva l'adrenalina alle stelle e non avrebbe temuto neanche un saiyan infuriato con una kahehameha in mano. "Non ci penso nemmeno!" Ridacchiò, per poi correre via allegramente. Tanto era l'ultima ora, e mancavano appena 30 minuti al suono della campanella, quindi avrebbe tranquillamente atteso la fine delle lezioni per andare in gelateria.

In quei momenti, non aveva minimamente pensato alle conseguenze che le sue azioni avrebbero portato, ma ora, che le conseguenze le aveva davanti agli occhi, non poteva ignorarle. "Oh, merda." Mormorò la ragazza, sentendo sul capo gli sguardi infuocati dei genitori. Si sedette a terra, di peso, con il volto tra le mani. "E' perfettamente inutile che fai tante scene! Ormai hai rovinato tutto ciò che ti eri faticosamente costruita in tre anni...no, ma dico, cosa hai nel cervello?!? E ora fila in camera tua, e restaci, finchè io e tuo padre non avremo pensato a una punizione adeguata per te!!" Sbraitò la madre. Giulia non se lo fece ripetere due volte, e corse in camera sua, gettandosi sul letto. "Merda..." Ripetè "E adesso?"

...Che ne dite? Vi ha incuriosito? Lo continuerò tra un mese, E SOLO TRA UN MESE....d'accordo? Mi farebbero piacere le vostre recensioni..e..si, devo ammetterlo, il personaggio di Giulia è un pò autobiografico ^_^, ma non del tutto!!

LadyDreamer

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Capitolo 2
*** la fuga ***


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Ciao gente!

Ehm... veramente questo chappy doveva essere pubblicato il 7, però non ho avuto tempo perchè mi sono appena registrata a netlog....ok, ok, il mio ritardo non ha scuse. Spero che mi perdoniate ^^.

Ringrazio le recensitrici, ma prima ci tengo a dire una cosa: anche se i commenti sono pochi, non voglio fare pressione sugli eventuali altri lettori per farglieli scrivere... insomma, la recensione è una cosa del tutto libera e ciascuno la fa se e come gli va! (possibilmenete senza offese, eh!)! Anzi, ora che ci penso è anche meglio... così non devo scrivere troppe risposte! ^^ scherzo ovviamente.... XP

Hannon: Mi dispiace, ma la aggiorno mese per mese ç_ç...comunque grazie 1000 per i complimenti, mi hanno fatto davvero piacere!!! ^o^ kiss

MartaSaru: Auguri a quella santa della tua sorellona! Skeeee XP.... grazie della rece, e.... mi hai scoperto.....sì, hai indovinato, ho deciso di fare una fic “mensile” anche per darle il ritmo di un manga! Hai vinto un premio...... cioè un nuovo capitolo per la fic Babybabybaby ecc! Si, lo so che sono tremendamente in ritardo a scriverla.... scusami ç___ç ma con tutte le altre fic, i compiti, lo sport, eccetera........ Aiutooooooo che stress!!!!!! XD spero che tu mi abbia perdonato! Comunque sono contenta che ti identifichi con Giulia! Grazie ancora della rece, kizz!


Giulia si alzò dal letto e prese in mano una foto, che rappresentava una bellissima donna giapponese. La ragazza la prese in mano, si mise davanti allo specchio e si confrontò con la persona della fotografia: anche se le dava fastidio ammetterlo, era vero ciò che tutti dicevano. Lei assomigliava davvero tanto a quella donna, che altri non era che la sua madre biologica, la fidanzata di suo padre tanti anni prima. Col passare degli anni Giulia aveva dimenticato il suo passato; ormai la sua vera famiglia era quella, e nonostante le differenze somatiche che c'erano fra di loro lei lì si sentiva davvero a casa.

C'era un però: lei aveva sempre sviluppato una passione per la cultura giapponese, ne era affascinata, infatti collezionava manga e dvd di anime a quintali, tanto che sua madre spesso la rimproverava: “Metti un po' di ordine, quando si entra lì dentro non si sa da che parte guardare, con tutti quei fumetti e quei dischetti!!”

Giulia sorrideva, ma amaramente: nonostante per lei fosse come una vera mamma, quella donna non poteva capire la sua esigenza di riunirsi col suo passato. Suo padre, poi, ogni volta che si parlava della vera madre di Giulia, si arrabbiava e cambiava discorso: tollerava a malapena i kanjii che la ragazza scarabbocchiava da tutte le parti, nel vano tentativo di imparare il giapponese, e odiava a morte i suoi manga e i suoi anime.

Roba da bambini!” era il suo commento ogni volta che inciampava su un fumetto di Inuyasha o su un dvd di Dragonball; suo fratello più piccolo Luca, invece, adorava quella roba, ma questo solo perchè aveva 8 anni, e quindi non poteva capirla.

Insomma, per farla breve, Giulia si sentiva incompresa. Era certa che la sua famiglia non le avrebbe mai permesso di intraprendere la carriera di mangaka, quindi non si sarebbe disturbata a chiedere il permesso per incontrare quei tizi della Toriyama Studio: ci sarebbe andata da sola.


Era mezzanotte e mezzo: la ragazza era rimasta chiusa nella sua camera tutto il pomeriggio, senza cellulare e senza I-Pod (ma nessuno aveva osato toglierle i suoi manga), era uscita solo per cena, dove aveva mangiucchiato poca roba controvoglia, il che era strordinario per una “buona forchetta”, come la chamava allegramente la nonna, quale era lei. Non aveva neanche avuto il tempo di tenere il broncio o di lanciare occhiate assassine da tutte le parti, tanto era presa nel suo progetto di fuga che avrebbe attuato quella notte stessa.

Strano ma vero, il suo piano stava riuscendo alla perfezione. Giulia si complimentò con se stessa, mentre si riempiva lo zainetto, già pieno di vestiti, con biscotti al cioccolato, patatine e coca-cola.

SBONG! “Ahiahiahiahiahi! Mamma che maaaaaaleeee....”

La ragazza si massaggiò la testa... accidenti a quel tavolo spigoloso! Sperò solo che nessuno l'avesse sentita....

Troppo tardi. “Cosa sta succedendo?”
Il signor Maldini scese le scale, un po' intimorito dai rumori che aveva udito poco prima.

Chi và là?”
Ma porc.....” Giulia si chiuse dentro la dispensa, trattenendo il fiato e chiudendo gli occhi; poi si accorse di aver commesso un errore madornale...

Qui non c'è nessuno...... strano, avrei giurato di aver sentito un rumore.”
L'uomo ritornò sui suoi passi, e la ragazza ringraziò mentalmente tutti i santi che conosceva, poiché suo padre non si era accorto dello zaino che lei aveva lasciato sotto al tavolo.


La ragazza si rilassò solo quando fu in sella al suo motorino e con il casco in testa, al sicuro da ogni pericolo che il suo piano venisse sventato da uno dei suoi parenti.

Giulia viaggiò per molti chilometri: lei abitava in Liguria e il Toryama Studio era a Milano.... ne aveva di strada da fare!

Verso le 3 del mattino la ragazza decise di fare una sosta: parcheggiò il motorino e rimase a guardare il paesaggio.

Devo ammettere che è proprio un bel panorama...” Sospirò lei, e rimase incantata per un bel po' di tempo, finchè non si accorse di essere osservata. Una lunga ombra, abbastanza larga e con dei capelli stranissimi troneggiava su di lei. Spaventata, la ragazza valutò la possibilità di far finta di dormire per poi chiamare aiuto: impossibile, quella città era deserta, erano tutti a letto.

Doveva girarsi e affrontare il suo destino. Deglutendo, Giulia voltò lentamente la testa, con gli occhi dapprima socchiusi, ma che poi si spalancarono assieme alla bocca in un'espressione di stupore: no, non era possibile, quello non poteva essere....

Ehilà! Come va? Eheeh!” La figura si portò una mano dietro alla nuca.
La ragazza sbattè gli occhi...no, non c'era nessun dubbio: quello era Goku.


Finito anche il secondo capitolo! Come avrete capito, Giulia è proprio un bel peperino, che farebbe di tutto pur di far avverare i suoi sogni! Gliene capiteranno di tutti i colori...

Al mese prossimo! Ciao a tutti!






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Capitolo 3
*** _3 ***


Ciao! Come vedete dopo un mese sono qui, puntuale!
Volevo avvertirvi che d'ora in poi inizierà la storia di DB vera e propria!
Ora ringrazio i, cioè LA,recensitrice (ebbene si, ho avuto solo un commento ^^””)
HANNON_ Eccomi! ^o^ grazie mille per le recensioni!!!! Mi consolo a vederle... X3!!! beh dai, da questo chappy in avanti la storia si farà più interessante.. spero che tu continuerai a seguirmi! Kizz!


“Goku?!?” Giulia spalancò la bocca, incredula “Ma cosa c'era dentro a quei biscotti?”
“I biscotti non c'entrano, io sono reale! A proposito... non è che te ne è avanzato qualcuno?”
La ragazza ignorò la richiesta e fissò attentamente il saiyan, a fronte aggrottata: “Se questo non è un sogno... cosa ci fai qui?”
Il ragazzo si fece d'improvviso serio.
“Abbiamo bisogno del tuo aiuto.”
Giulia scoppiò a ridere: “Adesso sono sicura che questa è tutta un'allucinazione!!! Come puoi chiedere aiuto a me? No, ma dico... forse ti sei sbagliato! Io a combattere sono un vero disastro...”
Goku sorrise: “Non è per lottare che ci servi! Il problema è un altro... da un certo punto di vista molto più grave, dato che noi non possiamo fare nulla per risolverlo! L'unica che può fare qualcosa sei tu!”
La moretta smise di ridere, spaventata da ciò che il guerriero le aveva detto. Che genere di ostacolo poteva essere, se era impossibile da superare per un saiyan? Soprattutto, in che senso poteva farlo solo lei?
“Vieni con me, Bulma saprà spiegarti tutto meglio.” Giulia si aggrappò al braccio di Goku, titubante. Pochi attimi dopo si ritrovò in un luogo che conosceva molto bene, in fondo l'aveva visto milioni di volte sulle pagine del manga di Dragonball o alla tv: la cucina di casa Brief...
“Oh... ciao Goku!” Salutò cortesemente una donna dai capelli azzurri, entrata nella stanza “Tu devi essere Giulia, se non sbaglio...hai un'aria sconvolta! Siediti, cara!”
La ragazza senza dire una parola prese una sedia e ci si lasciò cadere sopra. Era una cosa del tutto comprensibile che lei fosse sotto shock... voi come vi sentireste, a incontrare delle persone che fino a pochi attimi prima credevate esistessero solo nella fantasia?
“Bulma, l'ho portata qui così potrai spiegarle meglio tutto l'accaduto... io non sono molto bravo in queste cose!”
La donna annuì gravemente al saiyan, il quale sorrise e se ne andò usando il teletrasporto.
“Allora.... sei pronta a sentire tutta la verità?”
Dopo che la mora ebbe annuito, la Brief si adagiò sul tavolo e continuò:
“Devi sapere che quando Toriyama realizzò Dragonball per la prima volta non era minimamente interessato ai soldi, ma solo a sviluppare le sue idee per far divertire e appassionare i lettori di tutto il mondo; riuscì nel suo intento, il problema è che ci riuscì troppo bene... infatti alcuni uomini, il cui solo scopo era quello di guadagnare sempre più denaro, vedendo quanto il nostro mondo aveva successo, decisero di sfruttare questa idea per diventare ricchi.”
Bulma sospirò, prendendo un profondo respiro.
“Costrinsero il nostro creatore a prolungare la serie, anche se lui avrebbe preferito fermarsi prima. Quando si sentirono abbastanza sicuri, presero in mano la situazione, comprando i diritti da Akira e realizzando una serie completamente inventata da loro (la GT). Come se non bastasse, questi uomini utilizzarono i diritti per produrre qualsiasi oggetto riguardante DB potesse appagare la loro sete di potere e soldi, mettendo sul mercato zaini, diari, astucci, scarpe, bambolotti, giocattoli vari e chi più ne ha più ne metta. Ciò che Toriyama non avrebbe mai sospettato è che l'universo da lui ideato potesse prendere vita... e in effetti è ciò che è accaduto....”
Giulia era come ipnotizzata: stava ad ascoltare la scienziata a bocca spalancata. Ancora non riusciva a credere a ciò che le stava accadendo... era tutto così assurdo!
“Fino a quando Dragonball era disegnato senza doppi fini, tutto qui procedeva al meglio, ma nel momento in cui il nostro mondo fu preso in mano da gente che desiderava arricchirsi...beh, puoi vedere tu stessa.”
Detto ciò Bulma scese dal tavolo sul quale era seduta e si incamminò verso una finestra non molto grande, che prima Giulia non aveva notato, e spalancò le tende. Al di là del vetro c'era uno spettacolo raccapricciante: fino ad un punto non ben definito, il paesaggio era esattamente come avrebbe dovuto essere, e cioè i palazzi, le case, i negozi della Citta dell'Ovest stavano al loro posto, ma dopo qualche metro... il vuoto. Semplicemente questo, un profondo, buio e spaventoso vuoto. Nient'altro.
Giulia strabuzzò gli occhi, mentre una strana sensazione si impadroniva di lei; non sapeva perchè, ma quella vista le dava i brividi.
“Quello” Spiegò Bulma, incupita “E' il nostro problema; la gente lo chiama il “misterioso nero”. Continua ad avanzare, inesorabile, e non c'è modo di fermarlo... chiunque ci cada dentro, è spacciato.”
La Brief sospirò ancora.
“Io e mio padre abbiamo già provato ad analizzarlo, ma non è servito a granchè... tutto ciò che abbiamo scoperto è che il misterioso nero altri non è che una specie di buco nero incredibilmente vasto e denso, che inghiotte tutto ciò gli capiti davanti. Goku, Vegeta e tutti gli altri hanno provato più volte a fare qualcosa, ma è tutto inutile... il misterioso nero continua a divorare il nostro mondo, e noi siamo costretti a restringerci sempre di più, fino a che non finiremo tutti inglobati da quell'ammasso di energia!!!!”
Bulma battè il pugno sul ripiano della cucina, combattiva come sempre.
“Siamo andati al Palazzo del Supremo a incontrare Baba per farci dire come fare, e lei ha spiegato che in una delle tante dimensioni parallele alla nostra ci sarebbe stato qualcuno capace di salvarci....”
Giulia fissò la Brief, balbettando: “C-chi, io?”
La donna si passò una mano tra i capelli: “La descrizione che ci ha fatto Baba era di qualcuno dal cuore puro, sincero e appassionato, con le idee chiare, molta fantasia e un talento nel disegno... abbiamo girato un sacco di mondi paralleli, e l'unica persona che ha tutte queste doti sei tu, Giulia. Ora la domanda è un'altra... ci vuoi aiutare?”

Forse è un po' corto come chappy, che dite? Scusate ma non mi è venuto più lungo... mi dispiace! Spero sia lo stesso di vostro gradimento! ^o^

                 LadyD

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