Alone

di Silvi_MeiTerumi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Alone
 
Buio. Tutto quello che mi circondava era buio. Ero in piedi di fronte a un enorme casa, una voce mi chiamava, avevo paura, era un ragazzo steso a terra  che urlava il mio nome.
 
  • Nene! Alzati o farai tardi al primo giorno di scuola! – era un incubo per fortuna.
  • Arrivo mamma! – urlo per farmi sentire.
 
In verità questo è il primo giorno di scuola qui a Mullingar, in Irlanda.
Mi sono trasferita con mia mamma per il suo lavoro da scrittrice. Non è molto famosa, insomma i suoi libri a volte fanno ridere. Parlano di creature misteriose, tipo i vampiri. Io non ci credo. Insomma non esistono quei cosi succhia sangue.
Lei, Amanda Ross sostiene che in questa piccola cittadina esistano queste creature dai poteri magici.
 
  • Tesoro io vado! Ricordati di prendere tutti i libri! –
  • Si mamma. Non ho due anni! –
 
Decido di vestirmi con una semplice felpa color celeste con jeans chiari. Ovviamente non mancano le mie All Star bianche, che tanto bianche non sono visto che le ho da tempo.
Prendo lo zaino e mi chiudo la porta alle spalle.
Forza Nene! Devi trovarti degli amici! Cosi il tempo passerà più in fretta e farai felice mamma.
Non sono mai stata brava a relazionarmi con la gente, per niente. Dopo la morte di mio papà ho cominciato a chiudermi in me stessa. Nella mia vecchia scuola ero etichettata come ‘sfigata’. Ma non perché indossavo stracci o per altro.
Non sono orribile, sono alta nella norma, capelli biondo cenere e occhi azzurri. Normale. Io mi descrivo cosi.
Ma la gente a volte è crudele. Ti prendono in giro per niente.
 
         -     Ciao! –
Senza rendermene conto mi ritrovo davanti al cancello battuto in ferro della scuola. E davanti a me c’è una ragazza alquanto bizzarra.
Ha i capelli blu e gli occhi marroni. E’ alta come me.
  • Ciao. . – ricambio il saluto.
  • Tu devi essere nuova – dice con un sorrisone.
  • A quanto pare – non voglio essere scorbutica ma non riesco a capire se mi prenda in giro o no. Vuole davvero conoscermi?
  • Io sono Lesli! E tu? –
  • Sono Nene –
  • Allora piacere Nene! – mi porge la mano. Devo ricambiare? Ma si dai. Devo farmi degli amici!
  • Piacere Lesli! – scoppiamo a ridere. Mi è simpatica.
  • Vuoi vedere la scuola? Cosi passiamo in segreteria e ci facciamo dare il tuo orario. –
  • Va benissimo. Grazie – sono felice. Sarà la mia prima vera amica?
 
Ci dirigiamo all’interno della scuola ed enormi corridoi popolati di gente mi si presentano davanti agli occhi.
La gente guarda e bisbiglia. Cosa ho che non va?
 
        -      Tranquilla, fanno sempre cosi. Anche con me, sai per via dei capelli – mormora imbarazzata.
        -      Sono fighi invece. . . I tuoi cappelli –
        -      Grazie – dice sorridendomi.
 
Recuperato il foglio delle lezioni andiamo verso l’aula di arte. Mi piace disegnare. Anche se non sono molto brava riesco a esprimere ciò che provo.
 
  • Il professor Dawson è veramente bravo –
  • Speriamo –
 
Ci sediamo in seconda fila, quando un uomo sulla cinquantina poggia la suo tracolla sulla cattedra.
  • Buongiorno ragazzi! – esclama. I capelli come la barba sono bianchi e il pancione lo fanno somigliare a Babbo Natale.
  • Abbiamo una nuova alunna quest’anno! Prego presentati pure –
 
Forza e coraggio! Mi alzo lentamente mettendomi di fianco al professore.
Sto per presentarmi quando la porta si apre e un ragazzo fa il suo ingresso.
  • Signorino Horan! Che onore! Si sieda! Subito! – il tono del prof non ammette repliche. Da dolce è diventato severo.
  • Prego inizi signorina – mi incita.
 
Alzo lo sguardo e incontro gli occhi di lui. Sono bellissimi. Lui è bellissimo.
Vedo Lesli ridacchiare e mi accorgo di averlo fissato troppo a lungo.
Imbarazzo totale.
 
  • Sono Nene Evans, ho diciassette anni e mi sono trasferita qui da Los Angeles. . . – mi blocco. Non so cosa dire.
  • Los Angeles? Wow! – dice una ragazzina minuta in prima fila. Le sorrido.
  • Bene, ora si può accomodare al suo posto – conclude il professore.
 
A passo spedito mi avvento sul mio banco.
 
  • Horan è pericoloso – è Lesli a parlare.
  • Chi? – domando spaesata.
  • Niall. Il biondino. – capito. Il bellissimo ragazzo.
  • E perché è pericoloso? –
  • Si dice che porti a letto le sue vittime e poi fa perdere loro la memoria! –
  • E come fai a sapere se è vero se poi queste perdono la memoria? – domando incuriosita.
  • Voci di corridoio – alza le spalle.
  • Anche se è un figo incute timore a tutti – prosegue.
  • A me non sembra cattivo – insomma, sembra un angelo.
 
Saranno ancora i pregiudizi della gente penso.
 
 
Hello! Questa è un’ altra mia long J
Non so cosa ne uscirà, visto che sono alle prime armi, fatemi sapere se continuare o no J
Grazie <3
 
 
P.s. Non so fare i banner. Quindi se qualcuno è disposto  lo accetto <3
  

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


ALONE
 
 
La lezione è finalmente finita. Il professor Dawson spiega molto bene solo che l’argomento che stiamo trattando non mi interessa. Lo avevo già studiato a Los Angeles.
Ora di matematica. Noia! Non sono molto brava. E da quanto detto da Lesli la signorina Ellis è antipatica.
Sto uscendo da arte e qualcuno mi viene addosso.
 
  • Ehi sfigata! Spostati! – alla voce si uniscono delle risate.
 
Un ragazzo grande come un armadio mi è venuto addosso urtandomi una spalla e adesso se la ride con due cheerleader bionde ossigenate. Cosa vuole?
 
  • Lasciala stare Fred – una voce fredda e piatta mi raggiunge l’ orecchio. E’ dietro di me. La voce si rivela di Niall.
  • Non sapevo f-foss-e t-tua amica. . – lo stronzo che prima se la rideva ora se la sta facendo addosso?
  • Levati – e mentre Niall passava, le due oche avevano gli occhi a forma di cuoricino. Patetiche.
 
Lesli guardava la scena da lontano e come un fulmine mi si avvicino stringendomi un braccio.
 
  • Horan che aiuta una povera ragazza quando è lui a picchiare gli altri? Wow! –
  • L-lui picchia chi? – ora ho paura.
  • Lui picchia chi gli si trova davanti – dice come se la cosa fosse ovvia.
  • Ma è impossibile! Mi ha appena aiutata! –
  • Già, molto insolito –
 
E cosi mi persi tra i pensieri e i numeri nell’ora di matematica.
 
  • Bella addormentata! Svegliati! – la mia vicina di banco mi stavo scuotendo come un’ indemoniata.
  • Ci sono! – urlai balzando in piedi.
  • Eh menomale! – probabilmente mi stava chiamando da un bel po’.
  • Andiamo a mensa! Si mangia! –
 
La mensa era già gremita di gente.
E non potevano mancare le solite divisioni tra studenti. Chissà Lesli dove andava.
Ci avviammo verso un tavolo vicino al muro e poco più in là vidi  quel Fred. Lo odiavo di già.
 
  • Eccolo! – la voce acuta di Lesli mi spostare lo sguardo su cinque ragazzi, tra cui Niall.
  • Harry Styles, un figo di prima categoria –
 
E figo lo era. Alto, capelli ricci scuri. Occhi verdi e fossette che contornavano un sorriso smagliante.
Ma mai quanto quello di Niall. Che cosa stavo pensando?! No, sono impazzita.
 
  • Harry è la mia cotta segreta – dichiarò Lesli.
  • Che ora non è più segreta visto che lo so io – dissi facendola ridere.
  • Hai ragione – ammise divertita.
  • Chi sono? – dissi indicando gli altri tre ragazzi.
  • Ah ecco. . Loro sono Zayn, Louis e Liam –
  • Carini – cominciai a masticare la mela rossa.
 
E lo erano davvero. Zayn, quello moro avevo dei capelli molto curati e i suoi occhi erano color del cioccolata appensa fuso.
Louis aveva due occhi color ghiaccio e un abbigliamento strano, ma molto comodo.
Liam aveva un viso dolce, come un orsacchiotto e gli occhi color caramello.
Bella la combriccola.
 
  • Dobbiamo stargli lontano. Altrimenti troie e company ci fucilano – la voce triste della mia amica mi fece girare verso di lei.
  • Come? –
  • Si, sai quelli come loro hanno tutti ai piedi. Soprattutto Jessica e le sue amiche –
  • E chi sono queste? – ero curiosa.
  • Le tipiche barbie. –
 
E infatti delle ragazze con delle gonnelline abbastanza corte da far intravedere le mutande si avvicinarono al tavolo dei ragazzi.
Saltellavano e sculettavano. Se questo non era esibizionismo.
Una ragazza mora si avvicinò a Niall e gli stampo un bel bacio sulla bocca per poi sedersi su di lui e continuare il suo lavoro.
Disgusto e tristezza. Già, era quello che provavo.
 
 
Hi!
Spero vi piaccia!
Il bello della storia deve ancora venire!
I primi capitoli fanno da introduzione ;)
Grazie a chi recensisce <3
Alla prossima <3
  

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


ALONE
 
Piccole gocce d’acqua si infrangevano sul mio ombrello color lilla.
Era il secondo giorno di scuola e la notte prima l’avevo passata insonne a causa delle mie stupide paranoie.
Non solo oggi avevo educazione fisica, che era la mia materia più temuta, ma non ho chiuso occhio perché pensava al biondo.
Mi chiedevo come tanta perfezione fosse racchiusa in un’ unica persona.
Mamma aveva notato che avevo qualcosa di strano ma non si era intromessa. Chi le avrebbe detto che mi ero presa un piccolo colpo di fulmine per una specie di bullo? Ci saremmo trasferite subito.
 
  • Ehi Nene! – ma era sempre cosi iper-attiva di mattina?
  • Ciao! Hai svolto i compiti per oggi? –
  • Io?! Ma no! Non mi interessa. Ho dovuto seguire Harry! –
  • Ma sei una specie di stalker per caso? –
  • Ahahahaha. . Può darsi! – dice per poi stritolarmi in un abbraccio.
 
Il nostro momento di tenerezza se cosi lo possiamo definire viene interrotto da degli schiamazzi.
C’erano dei ragazzi messi in cerchio. Una rissa pensai. L’idea che Niall fosse li in mezzo mi balenò in testa. E si stava facendo male?
D’impulso corsi verso il luogo della disputa e lo spettacolo che mi si parò davanti non fu dei migliori.
Fred e un ragazzino con gli occhiali si stavano pestando a sangue. Ovvio che il ragazzo armadio aveva la meglio.
Tutti tifavano per lui e il povero malcapitato era ormai ridotto a pezzi.
Ma la cosa che più mi sconvolse è che nessuno faceva niente. Se ne stavano tutti li a ridere.
Niall e la sua combriccola incitavano al combattimento. Ma che diamine!
 
  • Lascialo in pace! Non vedi che è più piccolo di te?! – la mia voce risuonò nel  piccolo giardinetto. Gli occhi di tutti erano puntati su di me.
  • I-insomma finirai n-nei guai c-cosi – mi rivolsi a Fred.
  • E tu che vuoi novellina? Vuoi unirti alla festa? C’è posto anche per te – rise.
 
Qualcuno da dietro mi spinse e inevitabilmente finì in mezzo alla cerchia. Uno sguardo penetrante mi trafisse l’anima. Era come se una lama affilata mi avesse trafitto.
Il miei occhi divennero lucidi. Un pugno nello stomaco mi fece accasciare a terra dolorante.
Delle risate mi fecero distrarre dal dolore e una Lesli spaventata fece il suo ingresso.
 
  • Nene! Nene! Oddio! Sei uno stronzo! – urlò contro Fred.
  • Sta zitta capelli blu! – disse per poi prendere di nuovo la mira
 
Chiusi gli occhi. Aspettando che un altro colpo mi faccia gemere dal dolore.
Ma nulla arrivò. Una mano aveva bloccato il braccio di Fred.
Harry intanto ghignava e con un colpo secco fece roteare il polso del nostro aggressore.
Un sonoro ‘crak’ si senti. Gli aveva rotto il polso! Aiuto!
Lesli era sbiancata e il suo respiro si fece irregolare.
 
  • Fred, mio caro Fred. Come farai adesso a giocare a basket? Ahahahahah – Liam aveva appena parlato.
  • Me la pagherete stronze – disse riferendosi a noi due ancora stese a terra.
Harry gli sferrò un colpo nello stomaco.
  • Sii educato – gli fece eco Zayn.
  • Le signore si trattano con rispetto – disse Louis.
 
Li guardai sconcertata. E ora? Saremmo finite nei guai!
 
  • Vattene – ringhiò una voce.
  • Niall. . . I-io, ti p-prego. Non v-volevo – ripeteva Fred.
  • Vattene ho detto! Sparisci prima che ti uccida! – tuonò.
 
Lo voleva morto? Voglio andarmene.
 
  • Forza! Lo spettacolo è finito! Via! – urlò Zayn guardando in malo modo chi protestava.
  • State bene? – il Liam aggressivo di prima  svanì, ora sembrava dolce e preoccupato.
  • Si, credo di si – risposi.
  • Grazie! – disse Lesli. Era impaurita. L’ho notato dal modo in cui tremante si è alzata. Aveva forse paura di loro? Insomma, è vero che il suo adorato aveva rotto un polso a Fred ma, ci avevano salvato.
  • Si, grazie – dissi cercando di rimanere in piedi.
  • Andiamocene – sussurrò Lesli.
 
Voltarsi con uno sguardo addosso che ti gela il sangue non è il meglio.
 
 
Grazie a chi segue questa long!
Fatemi sapere se continuare o no ;)
Ci conto! <3 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


ALONE
 
Erano ormai dei giorni che ripensavo all’episodio di tensione che si era creato a scuola.
Per i due giorni successivi non mi ero presentata a lezione. La pancia mi faceva male e come se non bastasse comparve un grosso livido. Magnifico!
Erano ormai le tre quando un messaggio da parte di Lesli mi fece distogliere lo sguardo dalla Tv.
 
‘ Stai meglio?
  Esci oggi pomeriggio? Andiamo a prenderci un gelato :)
  E poi devo raccontarti un sacco di cose xxx ’
 
Ma si, un gelato mi avrebbe fatto bene. Decisi di mettermi comoda, cosi optai per un vestitino dai motivi floreali e un paio di sandali. Presi la borsa e mi incamminai.
 

- Il gelato qui è il migliore! – disse un’ entusiasta Lesli.

-Già! E’ veramente buono. Ma dimmi. . . Cosa mi devi dire? –

-Niall ha chiesto di te! – Niall. . Me?

-E come mai? – dovevo fingere che non mi importava.

-Mi ha domandato se stavi bene e si il livido si era sgonfiato. . . –

-Ah ok. . . – ero felicissima!

 
Mentre nascondevo un sorrisino ebete che si era formato sulla mia faccia ripensavo a Niall. . .
Il livido. . Cosa?!
 

-Come sa del livido?! – chiesi spaventata.

-Non lo so. .  Io non ne sapevo niente –

-Nessuno lo sa. . A parte me. . –

-E lui – ridacchiò Lesli.

-Avrà intuito che un livido ti sarebbe comparso, infondo la botta è stata violenta – ottimo ragionamento Lesli.

-Forse hai ragione –

 
Si erano fatte ormai le sei e mezza quando decisi che era il caso di tornare a casa, anche se mamma era via per lavoro in un paesino qui vicino, io dovevo pur mangiare.
Il cielo si stava scurendo e i piccoli negozietti stavano ormai chiudendo.
Notai una piccola pizzeria. Cosa c’è di meglio di una fetta di pizza?
 
L’interno del locale era accogliente. I piccoli tavolini rotondi avevano nel mezzo dei minuscoli vasi con all’interno una rosa rossa. Bello! Mi ispirava. La pizza sarà deliziosa, anche se non c’è molta gente.
 

-Posso aiutarla? – un ragazzo sulla ventina si sporse dal bancone.

-Si, vorrei una pizza d’asporto – ma in Irlanda sono tutti cosi belli?

-Gusto? –

-Margherita – aveva i lineamenti dolci e trasmetteva fiducia.

-Oh Harry! Smettila! Ahahahaha – quella voce.

-Ma è vero! Dovevi vedere come scappava e urlava! Ahahahaha –

 
Cominciai a provare dei lunghi brividi su tutta la schiena.
 

-Ehi Jack! Due pizze e due birre! Il solito! – Harry mi inquietava, il suo corpo torreggiava sul mio.

-Nene, giusto? – ora che voleva?

-Ehm si. . . – risposi titubante.

-Io sono Harry – allungò la sua enorme mano verso di me.

-Piacere Niall – che bella voce. Smettila Nene!

-Ciao – sorrisi.

-Sola soletta eh? – calma, mantieni la calma

-A quanto pare. . . –

-Ahahahahah, non dovresti girare da sola con il buio. Sai, non è sicuro –

-Grazie del consiglio Harry, lo terrò a mente la prossima volta – sapevo badare a me stessa.

-Vuoi unirti a noi? –

-Oh no, devo tornare a casa – mi sarebbe piaciuto parlare con Niall.

-Peccato – disse un Harry sconsolato.


Il mio cellulare vibrò. Numero sconosciuto, un nuovo messaggio.
Sarà mamma che avrà rotto ancora il suo cellulare, tipico di lei.
 
‘ Sei molto bella, non vedo l’ora di farti mia ’
 
E questo chi era? Di certo non mia mamma.
La paura si impossessò di me.
Sarà uno scherzo di pessimo gusto.
 

-Tutto bene? – la voce calda di Niall mi rassicurò.

-Si. Tutto bene – mentì spudoratamente.


I suoi occhi azzurri fissavano i miei.
Il mio respiro si fece man mano irregolare, che mi stava succedendo?
Pagai la pizza e me ne andai.
Prima di chiudermi la porta di casa alla spalle controllai più volte che nessuno mi stesse seguendo.
 
 
 
 
Grazie per chi segue e recensisce :)
Siamo già al quarto capitolo! :)
Di chi sarà il messaggio?
Scopritelo andando avanti a leggere ;)
Baci xxx 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


ALONE
 
Lasciatemi dire che le giornate di pioggia a scuola sono noiosissime. Non si può uscire nel cortile durante la pausa pranzo. E io odio non uscire a prendere un po’ aria.
La mattinata a scuola è stata devastante. Jessica e le sue compari continuano a squadrami, come se fossi un alieno.
E Niall non si è visto.
Da quando ho incrociato i suoi occhi non faccio che pensarlo.
Finita la scuola mi tocca andare a svolgere delle commissioni per mia mamma.
Le persone qui sono strane, lo si vede dai loro comportamenti. Sembrano in costante allarme, come se qualcosa li potesse aggredire da un momento all’altro.
 

-Ciao – volto lo sguardo e incrocio quello di Niall.

-C-ciao – ma perché devo balbettare?!

-Compere? – dice alludendo alle orami indefinite borse che occupano le mie mani.

-Eh già. . . – ridacchio.

-Vuoi una mano? – la fatica ormai si faceva sentire e un aiuto non mi sarebbe dispiaciuto.

-Si, molto volentieri –

 
E come se niente fosse lui riuscì a sollevare tutte le borse mettendo in risalto i muscoli fasciati in una maglietta nera.
 

-Vieni, ho la macchina qua vicino –

-O-ok – mi faceva piacere stare con lui.

-Ti trovi bene qui a Mullingar? –

-Si, abbastanza. Se non fosse stato per voi, per te. . Il ragazzo armadio mi avrebbe distrutto. . –

-Fred è un’ idiota. Se la prende con tutti –

-Già. . – camminando lungo i marciapiedi notai una bancarella piena di giornali e venni incuriosita da una notizia.

 
‘ Ragazza ritrovata morta nel bosco vicino a sud. Dissanguata, non si sa cosa possa averla uccisa. I genitori gridano giustizia.
Assassino a piede libero ’
 

-Come si fa ad uccidere una ragazza? – dissi guardando Niall.

-Non ne ho idea, ma da queste parti è abbastanza normale –

-Normale? E’ morta una ragazza! E l’assassino è ancora libero! – panico. Questa non era una cittadina tranquilla.

-Non preoccuparti, se non esci di notte non ti succede di niente –

-O-ok –

 
Il viaggio in macchina proseguì tranquillo. Non parlammo molto. Era un tipo silenzioso a quanto pare.
Però è stato gentile, mi ha portato le borse fino alla soglia di casa.
 

-Nene sei arrivata? – una Amanda tutta preoccupata comparve alla porta.

-Si mamma. Aiutami –

-Cert. . . – si bloccò guardando Niall.

-Mamma. . . Lui è Niall, Niall lei è mia mamma, Amanda –

-Piacere signora Amanda – disse educatamente Niall.

-Piacere. Forza Nene. In casa, subito! – disse duramente.

-Ciao Niall, ci si vede eh! –

-Ovvio bellissima – disse facendo l’occhiolino prima di voltarsi.


Mi aveva detto bellissima?! Oddio. . .Posso morire felice!
 

-Dove lo hai conosciuto?! – ma che le prendeva. .

-A scuola, perché? –

-Stalle lontana –

-No! Ora che mi è diventato amico no! –

-Era un ordine signorina! E ora a fare i compiti! –

 
Inutile discutere con lei. Me ne andai in camera rammaricata e dopo aver finito i compiti cercai informazioni sulle ragazze uccise. Erano in molte, tutte morte dissanguate.
Messaggio.
 
‘ Paura piccola? Forse morirai anche tu cosi.. Chissà. ’
 
Ma chi è? Cosa vuole?
Altro messaggio.
 
‘ Mi spiace che tua mamma l’abbia presa male. Che ne dici di un cappuccino domani pomeriggio?
Niall ’
 
Oddio! Niall mi ha scritto!
 
‘ Tranquillo. Fa cosi con tutti. Va benissimo! Alle quattro?  :) ’
‘ Va benissimo bellissima :) ’
 
Prima di cadere in un sogno profondo mi parve di vedere Niall che mi guardava.
 

-Io ti proteggerò –


 
 

 
 Hello people! :)
Continuate a recensire, cosi so se continuare o no ;)
Grazie <3
Kiss xxx 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


ALONE
 
Sogno o realtà?
E’ questo quello che mi domandavo nelle ore trascorse.
Era veramente Niall quello nella stanza? Ma no, come avrebbe fatto a entrare? Eppure sentivo la sua presenza, li, vicino a me.
La mattinata trascorse velocemente, tra testi di letteratura e formule varie.
Era in ansia per l’ ‘appuntamento’ con Niall. . Dovevo dimostrarmi sicura di me e non impacciata come mio solito.
 

-Allora esci con Niall? –

-Si Lesli, esco con lui – le ripetei per la centesima volta.

-Ancora non ci credo! Niall James Horan che chiede a una ragazza di uscire! –

-Cosa c’è di strano? –

-Nulla solo che. .  Wow! Chissà Jessica come reagirà! Immagino la sua faccia! Ahahahaha –

-Già. . – dissi pensierosa.

-Don’t worry baby! –

-Ahahaaha ok – dissi prima di incamminarmi verso casa.

 
Gonna o jeans? Canotta o maglietta?
Ma quanti problemi mentali mi stavo facendo?! E’ uguale.
Il fatto è che volevo essere per lo meno presentabile. Cosi mi vestì con dei comodi jeans scuri e un maglietta verde.
Soldi presi e cellulare anche. Sono pronta!
 

-Scusa il ritardo – dissi. Mi ero persa, fantastico!

-Tranquilla, sono appena arrivato – disse, per poi schioccarmi un tenero bacio sulla guancia.

 
Non osavo immaginare la mia faccia ormai rossa per la vergogna.
 

Sei bellissima –

-G-grazie – quanti complimenti.

-Vieni – disse incamminandosi verso un piccolo bar.

-Fa freddo qui. . – dissi. Sembrava di essere al polo nord. Fuori faceva caldo, qui si gelava.

-Tieni – poggiò la sua enorme felpa sulle mie piccole spalle. Sapeva di ciliegia.

-Sei molto gentile –

-Cosa ti ha portato qui a Mullingar? – chiese interessato.

-Mia mamma, fa la scrittrice –

-Figo. E cosa scrive? –

-Degli stupidi racconti.. . Parla di vampiri e mostri del genere –

-Stupidi? –

-Bhe si. Mica esistono! Non ci sono le prove –

-Qui si pensa diversamente – mi fissò. Oddio che occhi!

-Io non ci credo. . . Insomma mica siamo in Twilight! –

-Bellissimo film. Solo poco credibile –

-Che intendi? –

-Oh no, niente –

 
Nonostante il freddo, il cappuccino era ottimo. Volevo conoscere Niall fino in fondo. Devo farmi coraggio!
 

-Niall? – lo chiamai.

-Dimmi –

-Tu abiti da solo? –

-Si, perché? – sorrise malizioso.

-Cosi – esitai – e dimmi la tua famiglia? –

-Loro sono a Londra. Mia mamma è domestica e mio papà un medico –

-Wow! Sai, io non ho un papà. . – perché gli sto dicendo tutto?!

-Mi spiace! – mi abbracciò. Il suo contatto mi fece rabbrividire. Nessun ragazzo mi aveva mai abbracciato.

-N-non fa niente. Ora passa – dissi ricacciando indietro le lacrime.

-Sicura? –

-. . Si – maledette lacrime.

-Sssh, ci sono io. Sfogati, ti farà bene –

-Grazie Niall –

 
Le lacrime sono destinate a finire, come tutto. Cosi dopo essermi ripresa Niall mi riaccompagnò a casa.
 
- Sono stato molto bene con te –
-  Anche io e . . Grazie per tutto! –
 
Un urlo squarciò il silenzio creato fra noi. Mi girai preoccupata, cercando la fonte di quell’urlo.
 
-C-cosa e-era?! – dissi allarmata.
- Nulla, stai tranquilla e torna in casa – disse severo.
 
Poco più in là un Fred sanguinante si fece largo tra gli alberi del parchetto vicino a casa mia.
I suoi occhi rosso sangue mi fissavano. 
 

-FATTI SOTTO STRONZO! – urlò a Niall.

-V-vieni in casa Niall! Corri! –

-No! Tu vai in casa –

-Ma sei matto?! – dissi strattonandolo per un braccio.

-Silenzio! – era furioso e Fred si stava avvicinando.

-E TU PICCOLA STRONZETTA ME LA PAGHERAI CARA! –

-Cosa vuoi eh?! Vattene via o chiamo la polizia! –

-Ahahhahahahhaha, divertente piccola – disse ghignando.


Lo vedevo avvicinarsi. . E poi una botta. Il buio.
 
 
Ciaooooo! :)
Cosa sarà Fred? E cosa vorrà da Nene e Niall?
Cosa prova Niall nei confronti di Nene?
E i messaggi intimidatori rivolti a Nene da chi arrivano?
Solo andando avanti lo scoprirete :)
Baci xxx
 
 
  

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


ALONE 
 ALONE
 
Un piccolo raggio di sole, riuscito a oltrepassare le tende color pesca mi fece svegliare.
Ero nel mio letto, e i ricordi della scorsa sera erano sfuocati.
Ricordo Fred e Niall scontrarsi e poi il buio. Qualcosa mi aveva colpito in testa, infatti mi faceva un male!
Era tutto cosi strano. . Volevo delle spiegazioni!
Prima però decisi di cercare qualche informazione su Google, se tante cose erano rimaste sfuocate, gli occhi rossi di Fred mi erano rimasti impressi nella mente.
 
Digitai ‘ Occhi rossi e incredibile  forza ’
Quando Fred mi aveva colpito, nonostante in confronto a lui fossi solo una pulce, il dolore era insopportabile. Troppa forza.
Migliaia di risultati comparvero sullo schermo del computer.
Ma solo uno attirò la mia attenzione. VAMPIRI. Cliccai.
 
‘ Esseri sovraumani che si nutrono di sangue umano. Con i loro denti affilati sono in grado di uccidere, hanno una forza incredibile, sono veloci e quando hanno fame i loro occhi si tingono di rosso.
Non ci sono prove del tutto concrete per certificare la loro esistenza ’
 
Quel poco che lessi mi preoccupò. Esistevano o no? Insomma. . Sembrava una quasi descrizione di Fred.
Niall. Lui sapeva tutto. Era a lui che dovevo rivolgermi.
 

-Lesli? –

-Si? – una voce impastata dal sonno mi rispose.

-Dove abita Niall? –

-Nene?! Sono le dieci di Domenica mattina! E tu mi chiedi dove abita Niall?! –

-E’ importante! – e lo era eccome.

-Ok. . . –

 
Mi vestì in fretta e dopo aver appuntato su un foglio sgualcito, l’ indirizzo di casa Horan mi incamminai a passo svelto verso la meta.
La pioggia si stava facendo insistente e oramai ero zuppa dalla testa ai piedi.
 
Un enorme casa mi si parò davanti, aveva un non so cosa di famigliare.
‘ Devono essere ricchi i signori Horan per permettersi una tale villa ’.
Sul recinto in mattoni torreggiava un grosso cancello di ferro battuto e in parte un piccolo campanello.
Presi un bel respiro e suonai. I secondi passavano lenti. Che stavo facendo? Potevo fidarmi di lui? Mille domande mi frullavano nella testa. Non feci in tempo a girarmi e andarmene che una calda voce mi  richiamò.
 

-Nene? – maledetta voce.

-I-io. . Devo parlarti, ma forse non dovrei essere qui. . –

-Entra – il grande cancello si aprì e con passo incerto mi avviai lungo il vialetto che mi separava da Niall. Una volta vicino a lui, mi fece segno di entrare.

- Grazie – dissi mentre sorseggiavo il thè caldo che mi aveva preparato.

- Niente. Allora come mai sei qui? – disse incuriosito.

- Volevo sapere cosa è successo ieri. . . Insomma non mi ricordo granchè – ammisi.

- Nulla, Fred se ne è andato e tu sei svenuta – impossibile. Non sono cosi ingenua.

- Io invece mi ricordo che Fred aveva gli occhi rossi e poi qualcosa mi ha colpito in testa! – non volevo alzare la voce ma dovevo.

- Ahahahah piccola Nene, non mi credi? – disse con tono di sfida.

- I-io. . . – delle risate dal piano di sopra mi fecero dimenticare cosa volevo dire.
 
Dalle ampie scale comparvero i suoi amici e alcune ragazze, tra cui Jessica. . Cosa ci faceva lei qui?
Tutti si voltarono a guardarmi.
 

-E lei cosa ci fa qui Nialluccio?! – una voce stridula mi fece accapponare la pelle.

-Doveva parlarmi – disse Niall piatto.

-Non c’è la tua amichetta? – chiese Harry avvicinandosi.

-No – dissi scontrosa.

 
Ero venuta per Niall, non per loro. Dovevano lasciarmi finire la conversazione con lui.
 

-Uccidiamola – una voce femminile si rivolse a me.

-Non spaventarla Dasy – la ammonì Louis.

-Sembra invitante – erano delle cannibali?!

-Fuori! Tutte! – urlò Niall.

-Ma caro – disse Jessica mettendo la sua mano sul petto si Niall – lei sa tutto –

-Cosa stai dicendo?! – tutto? Cosa voleva?

-Cosa hai scoperto?! La tua amichetta ha il tempo contato. Sa troppe cose. Vero Harry? –

I pugni di Harry si strinsero e sussurrò un flebile ‘ lo so ’.
 
 

-Lesli?! Cosa le vuoi fare?! Lasciala in pace! – da dove mi era saltato fuori tutto quel coraggio?

-Altrimenti che mi fai? – un enorme sorriso le spuntò sulla faccia ben truccata.

-Non ci farà niente, guardala trema come un cucciolo. Ahahahaha – disse un’ altra.

-Niall, come ti fa ad interessare una ragazza cosi? – la sua affermazione mi fece male.

-E tu saresti meglio? Chi ti credi di essere? – sul suo viso si face strada la rabbia.

-Nene. . Vieni qui – la voce invitante di Niall mi richiamò.

-Non avere paura, con me sei al sicuro – mi sussurrò.

 
E come un’ape che è attirata dal miele, mi avvicinai a lui, incurante del fatto che potesse essere pericoloso.
 
Ecco qua il nuovo capitolo!
Attendo con ansia le vostre recensioni! :)
Riuscirà Nene a scoprire qualcosa in più?
E cosa nasconde Niall?
Baci xxx
 
 
 
  

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


ALONE
                                                                                                                     
Un odore invitante mi fece aprire gli occhi.
Mi ritrovai stesa su un enorme letto dalle lenzuola bianche e rosse.
La camera era grande e un grande armadio torreggiava sulla stanza. Era vuota. Come la mia mente.
L’ultimo ricordo che avevo erano le braccia forti di Niall che mi avvolgevano e poi il nulla.
Chissà dove ero. Ma alla mia domanda ci fu subito una risposta.
Niall fece capolino nella stanza e nelle mani aveva un vassoio.
 
-Tieni, spero tu abbia fame- disse neutro.
-Grazie- se ne stava andando – aspetta! Dobbiamo parlare-
-Non ora- e la porta si chiuse alle sue spalle.
 
Perché era cosi cattivo con me? Cosa gli avevo fatto?
Cercai la mia borsa con il cellulare ma sembrava sparita. E se avesse letto i messaggi intimidatori?
Nelle ultime ore me ne era arrivato uno con esplicitamente scritto a caratteri cubitali ‘ MORIRA PRESTO ’. Wow! Che fantasia.
Al diavolo i messaggi! Devo andarmene. Qualche ora prima Niall e company mi volevano uccidere e mia mamma avrà già chiamato la polizia.
Aprì la pesante porta e un lungo corridoio si presentò davanti.
Due bagni, tre camere da letto e uno studio. Wow! Per essere a metà corridoio. .
Dopo aver trovato le scale decisi di scenderle. Ma mi fermai a metà rampa quando udì delle voci.
 
-Harry dove è?! – voce femminile molto famigliare.
-Lesli non rompere! – Lesli?! Cosa ci fa lei qui?!
-Ascolta lei sta bene, ma lasciarla uscire adesso sarebbe pericoloso- Niall. . Cosa mi stai facendo?
-Dovresti dirle la verità!-
-Ssssh. . Zitta! – tuonò il biondo.
 
Cosa stanno facendo?
Dei passi pesanti si avvicinavano al mio nascondiglio improvvisato e un Niall sorridente mi si parò davanti.
 
-Cosa ci fai in giro?- mi disse dolcemente inginocchiandosi alla mia altezza.
-I-io volevo andarmene. . – ammisi.
-Di già? – chiese dispiaciuto.
-Cosa?! Prima volevi uccidermi insieme alle tue troiette e adesso fai il dolce! E poi cosa ci fa Lesli qui? Cosa vuoi!!! –gridai scaricando la rabbia.
-Nene ascolt-
-No Lesli! Cosa vuoi?! Anzi cosa volete tutti voi da me?! – non c’è la facevo più.
 
Corsi fino alla porta principale ma una mano possente la richiuse con un pesante tonfo.
 
-Dove credi di andare eh? – ridacchiò Niall, prendendomi in spalla.
-LASCIAMI! – mi dimenai ma senza nessun risultato. Sembrava fatto di ferro.
-Stai calma. Non volevi delle risposte?-
-E questo cosa centra? – chiesi calmandomi.
-Vieni, abbi fiducia – disse baciandomi i capelli.
 
-Allora. . – fece Lesli per rompere il silenzio.
 
Ci trovavamo nel salotto e di fronte avevo una Lesli imbarazzata e in piedi vicino a lei Harry.
Il padrone di casa se ne stava vicino a me.
Il cuore batteva a mille e tre paia di occhi mi fissavano.
 
-Quindi tu conosci già Harry. . – era una affermazione più che una domanda.
-Ti posso spiegare io. .-
-Non voglio niente, non più. Voglio solo tornarmene a casa- dissi fredda.
-Ma io. . –
-Io cosa Lesli?! Mi hai mentito! E io ti credevo un’amica! –
-Non ti ho mentito! – la guardai con un sopracciglio alzato.
-Ok, forse un pochino. . Ma l’ ho fatto per il tuo bene! –
- Come no –
-A quest’ora potresti essere morta se non fosse per me! –
-Morta? Cosa diavolo stai blaterando? –
- I vamp – venne interrotta da una gomitata di Harry.
- I cosa? Oh andiamo! Stavi dicendo di nuovo vampiri! Non ci crederai pure tu? Non esistono. Capito? –
-Ma quando cercavi informazioni su Fred allora ci credevi? – Niall che fino a quel momento era stato zitto si intromise.
-E tu come?-
-So tutto. Del tuo livido e delle tue ricerche-
-Oddio! SEI UNO STALKER! – sgranai gli occhi.
-Ahahahahhahahhahaahhah – Harry intanto se la rideva.
-No piccola, non sono uno stalker –
-E allora cosa saresti eh? – dissi sfidandolo alzandomi in piedi.
-Uno stalker non di certo. Altrimenti. . Come riuscirei a fare questo? – e in meno di un secondo sparì dalla mia vista e me lo ritrovai dietro.
-Velocità – sussurrai ripensando alle parole della pagina web.
-Esatto – disse sussurrandomi a un orecchio e lasciandomi un bacio sul collo.
 
Avete mai avuto paura? Ma non una paura qualsiasi.
La paura dell’amore.
Io si.
 
 
Grazie a chi sta seguendo la mia long! :)
Oramai Nene è in trappola, dovrà affrontare una paura più grande di lei :)
 
 
 
  

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


ALONE
 
Niall era un vampiro, strano a dirlo.
Ma qualcosa non quadrava. Insomma era tutto cosi strano.
 
-Allora vuoi o no la pizza? – mi chiese Lesli.
-Oh. . . Si – come al solito mi ero persa nei miei pensieri.
-Quindi stasera pizzaaa!- disse Harry abbracciando Lesli. E lei di risposta divenne rossa.
-Niall non dovrebbe bere solo sangue?- chiesi ingenuamente.
-Noi mangiamo tutto baby – disse Harry sorridendo.
-Allora anche tu sei. . . –mi faceva strano dirlo.
-Si, sono un vampiro anche io-
-Ehi Niall vieni a vedere la sua faccia!- urlò poi.
-Molto buffa – ma come diavolo ha fatto? Prima era di la. . Vampiro certo.
-Avete dei superpoteri? – chiesi pensando che fossero dei supereroi.
-Mmmh. . Io posso far dimenticare alla gente tutto quello che voglio- rispose Harry fiero.
-Louis prevede il futuro, Liam è il più veloce, Zayn il più forte e Niall può leggere nel pensiero e può come dire.. . Far svenire la gente? - continuò.
-Come Edward Cullen? – dissi sorpresa.
-Già- rispose Niall.
 
‘ Ma se legge nel pensiero allora ha sempre saputo tutto quello che pensavo ’ brava Nene! Ci sei arrivata.
 
-No, non ti ho sempre letto nel pensiero-
-Lo hai appena fatto!-
-Vero- disse per poi scoppiare a ridere.
-Bhe. . . Avete visto il mio cellulare? –
-Oh si. Ecco- disse Lesli estraendolo dalla sua tasca.
- Grazie-
 
Tre nuovi messaggi e sette chiamate perse.
 
-C’è qualche problema? – chiese la mia amica.
-Mia mamma sarà preoccupata-
-Chiamala allora-
-Facile a dirsi. Cosa gli dico? Ah mamma, sono in casa con dei vampiri, si quegli esseri di cui parli tanto – dissi ironicamente.
-Dille che rimani a casa mia a dormire –
-Ottima idea Lesli! –
-Ma i tuoi? – chiese Harry rivolgendosi a capelli blu.
-Loro pensano sia da un’amica –
-Ma io posso tornare anche a casa, non c’è problema- dissi.
-Fred ti verrebbe a cercare!- si intromise Niall.
-Ma che vuole? Non gli ho fatto niente!-
-Vuole il tuo sangue. Vuole vedere la morte. Vuole te. – disse Niall sospirando.
-Ma Niall non lo permetterà! – disse Harry tirando un pugno amichevole sulla spalla di Niall.
-N-Niall? Posso parlarti in. . Privato? – chiesi agitata.
-Certamente –
-Non fate niente di cui poi voi possiate pentirvene – ci urlò Harry.
-Idiota – sibilò Niall tra i denti.
 
-Ecco la mia stanza – grande e accogliente.
-Bella. . –
-Cosa vuoi sapere?- si stava avvicinando troppo.
-Perché me? –era giunto il momento di sapere la verità.
-E’ difficile da spiegare. .-
-Abbiamo tutto il tempo – dissi sorridendogli.
-Da quando sei arrivata lui ti ha preso di mira, carne fresca. E io. . Mi sono intromesso. Volevo proteggerti –
-Perché? – lui mi guardò sorpreso.
-Io non lo so. . La tua aria ingenua e la faccia pulita mi hanno attirato subito – spiegò avvicinandosi.
-Ma cosi rischi pure tu- troppo vicino.
-Non mi importa. Basti sapere che sei al sicuro- i nostri nasi si sfiorano.
-E prima che tu me lo chieda, ero io quello nella stanza, non era un sogno-
-Lo speravo-
-Lo so. . E ti sto per baciare-
-Lo so- dissi imitando la sua voce.
 
Sorridemmo prima di scambiarci quel bacio tanto desiderato.
 
 
 
Hola! :)
Finalmente il bacio tanto attesooo! :)
Grazie a chi segue la mia storia ;) 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


ALONE
 
La serata passò in fretta e del bacio tra me e Niall non si parlò.
Ero al settimo cielo, insomma wow! Era davvero bravo.
Ma c’erano alcune cose neancora chiare.
 
-Lesli? – la richiamai mentre pulivamo i piatti.
-Dimmi – rispose guardandomi.
-Come hai conosciuto Harry? –
-Sapevo me lo avresti chiesto. –
 
Pov. Lesli.
 
‘ Ero  uscita da casa per andare a fare la spesa, una noia mortale. E ora stavo rientrando a casa con la grossa busta di plastica tra le mani.
Un rumore di un vetro infranto mi fece sobbalzare. Mullingar di sera era pericolosa.
Sarà un ubriaco pensai, ma la scena che mi si parò di fronte mi fece tremare le gambe.
Harry Styles, la mia cotta da sempre era stato colpito da un ragazzo alla testa con una bottiglia.
Ma la cosa che mi sorprese è che Harry non gemeva dal dolore, ma rideva, come se gli avessero fatto il solletico.
La scena che si susseguì fu sbalorditiva.  Harry prese l’altro ragazzo per la testa e gliela staccò con un colpo netto.
Ma il sangue non usciva. Cosa stava succedendo?
I miei occhi marroni incontrarono i suoi verde e un ghigno si fece spazio sul suo volto.
Correvo a per di fiato. Ma la borsa della spesa era solo d’ intralcio cosi la lasciai cadere, ma era troppo tardi. Andai a sbattere contro qualcosa di duro e mi ritrovai per terra con un taglio sul braccio.
 -Dannazione! – imprecai.
-Non si corre per strada, è pericoloso- cantilenò la voce di Harry.
-V-vattene! – non avevo mai avuto più paura.
-Non devi temere di me sai- disse porgendomi la mano.
-Non voglio il tuo aiuto! –
-Come siamo aggressive, mi piace –
 
Si stava avvicinando troppo, e io per la paura serrai gli occhi. Chissà se mi avrebbe staccato la testa.
Ma contro ogni mia aspettativa venni sollevata dolcemente e avvolta da due forti braccia.
 -Dove mi stai portando? – chiesi contro il suo collo.
-Lo vedrai, devi medicarti-
 
Il locale dove mi aveva portato era pieno di strani individui che al passare di Harry si scostavano impauriti.
Bhe non li biasimo, con un colpo ha staccato la testa a un ragazzo.
 
-Sei un serial killer? – gli chiesi quando finalmente i miei piedi toccarono terra.
-No-
-Allora sei un vampiro?- lo presi in giro.
-Si- sgranai gli occhi.
-Molto divertente-
-Anche a me diverte- sorrise.
-La pianti di prendermi in giro?-
-Io non ti sto prendendo in giro-
-Invece si e io ti denunc – Aiha! – gridai.
-Per fortuna non ci vogliono i punti. Ma stai attenta – il taglio sul mio braccio era coperto da una fasciatura ben fatta.
-Come dicevo io ti – qualcosa di morbido si poggiò sulle mie labbra screpolate dal freddo. Le sue labbra erano calde e piene.
-Mi denuncerai, lo so – disse dopo essersi staccato e avermi lasciato imbambolata.
 
Un bussare insistente alla porta fece sbuffare Harry. I suoi quattro amici fecero il loro ingresso e dopo avermi visto si passarono la lingua sulle labbra.
 
-Eh no ragazzi, non si tocca. E’ off limits per voi- disse sorridendo.
-Vuoi tutto il divertimento per te-  replicò Liam.
-Ovvio. Accanto a un vampiro sexy ci vuole una vampira sexy- disse guardandomi.
 
La paura si impossessò di me e dopo aver tirato uno schiaffo ad Harry fuggì e ogni tanto mi guardavo indietro per vedere se mi stesse seguendo.
 
Pov. Nene
 
-E adesso siete. . . Fidanzati? – chiesi.
-Nono! Insomma, lui non mi ha più seguita dopo che bhè. . Tu sei arrivata –
-Spiegami-
-La prima volta che ti ho visto mi stavi già simpatica. Ma il giorno stesso origliai una conversazione di Harry in cui parlava che Fred aveva messo gli occhi sulla nuova ‘ arrivata ’ e chi se non te?
Mi ero preoccupata , ma sai, essendo dei vampiri mi hanno scoperta e allora decisi che dovevo aiutarti. Non potevo permettere che altre ragazze venissero uccise!
Mi sono ‘ alleata ’ con Harry e volevo fare in modo che tu ti avvicinassi a Niall. Solo lui poteva proteggerti. –
-Capito. . Non so che dire. . Ma allora è Fred che mi manda quei messaggi –
-Quali messaggi?- chiese Niall che era spuntato dal  nulla.
-Dei messaggi in cui mi minacciano di morte – gli occhi di Niall si chiusero in due fessure.
-Beneeeeeee! Ora della nanna! – disse Harry interrompendo il momento di tensione.
 
 
Ssssalveeee! :)
Cosa ne pensate?
Non credete che Harry e Lesli siano carini insieme? Fatemi sapere!
Grazie <3 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


ALONE
 
La maglia che mi faceva da pigiama era grande, non pensavo che Niall fosse così alto.
E cosi i vampiri esistono. Mi fa uno strano effetto dirlo.
 
-Io vado un attimo da Harry- spuntò una Lesli tutta entusiasta.
-Uhm va bene. . –
-Vai da Niall – ridacchiò.
-Sparisci! – dissi tirandogli un cuscino per poi ridere.
 
Certo che casa Horan è molto grande. Dopo aver girovagato per un po’ decisi che dovevo trovare Niall.
Ma qualcosa attirò la mia attenzione. Un quadro. Era in una piccola stanza.
Dopo essermi avvicinata notai tre persone. Tra cui Niall.
Le mie sottili dita sfiorarono la tela, temendo di poterla spezzare.
Il tonfo della porta mi fece sobbalzare e Niall con la braccia incrociate era appoggiato al muro e mi scrutava.
 
-I-io m-mi spiace. Non sap-pevo che fare e. . –
-Mica ti mangio, stai tranquilla – disse affiancandomi e soffermandosi sul dipinto.
-Chi sono? – ebbi il coraggio di chiedere.
-La mia famiglia, sono morti. . –
-Oh. . Mi dispiace Niall-
-E’ passato molto tempo. . . 200 anni – a queste parole sbarrai gli occhi.
-Si, ho 200 anni, piccola –
-Bhe allora li porti bene – dissi dandogli una spinta scherzosa che però, non lo sposto minimamente.
-Già – si stava di nuovo avvicinando.
-E allora. . – le mie guancie si tinsero di rosso e non sapevo che dire.
 
Il momento ‘ romantico ’ venne interrotto da Harry con in spalla Lesli che urlavano come disperati per i corridoi.
 
-Venite! –
-Ma non era mica ora della nanna? – chiesi ridendo.
-NO! Non ho sonno! – disse Lesli.
-Domani c’è scuola! – le ricordai.
-Non mi  importa! –replicò.
-Perché state urlando? – chiesero i due ragazzi.
-Perché si! – Ok, eravamo schizzate.
-Nene. . . Corri! – Lesli mi prese per mano e mi trascinò fuori.
-Ahahah che stai ahahah facendo? –
-Ci nascondiamo! –
 
La serata passò cosi, tra corse e risate. Niall diventava ogni secondo più bello.
Non mi ero mai divertita cosi tanto.
Ma l’ora di andare a letto era davvero arrivata.
 
-Ti dispiace se. . Dormo con Harry? –
-Ovvio che no Lesli, puoi fare quello che vuoi –
-Beeeneee. Notte! – e si dileguò, non sarebbe mai cambiata.
 
-Posso? –
-Si. Vieni, infondo è casa tua-
 
Il letto si inclinò leggermente sotto il suo peso.
 
-Anche Fred è un vampiro? –
-Si-
-Ma ci sono tipo dei clan di vampiri?-
-Esatto. Perché? –
-Dal racconto di Lesli con l’incontro di Harry ho pensato che il ragazzo che lui stesso aveva ucciso fosse un’ altro vampiro, visto che non scorreva sangue. . Quindi l’opzione del clan, cioè insomma. . – ma perché mi impappinavo sempre quando parlavo con lui?
-Ho capito – disse sorridendomi e accarezzandomi i capelli.
-Tu di che clan fai parte? –
-Di quello più forte e temuto. Io con Harry, Louis, Zayn e Liam facciamo un piccolo ma forte clan –
-Mmmmh capito- dissi stringendo le mie piccole mani attorno al suo collo, abbracciandolo.
 
Il suo corpo si irrigidì. Forse non era abituato a questi tipi di contatti.
 
-Sai che a scuola hai una reputazione alquanto strana? –
-Si lo so. Ma è anche vera –
-S-sei tu che uccidi le ragazze? –
-No – mi tranquillizzai – ma che vengono con me a letto si –
-Ma se dopo non si ricordano? –
-Loro si ricordano, ma preferiscono starsene zitte –
-Fai cosi paura? – ridacchiai.
-Nel mio lato oscuro si – rispose serio.
-Ma tu sei un angelo. Insomma vuoi salvarmi! –
-Perché mi sono innamorato –
 
Si è innamorato di. . . Me? Ma io non sono bella e non ho carattere. Come può?
 
-Sei bellissima invece – mi ha letto nel pensiero.
-Grazie –
 
E dopo piccoli sorrisi e carezze ci addormentammo abbracciati.
Pure io ero innamorata di Niall.
 
 
Ecco qui l’undicesimo capitolo! :)
Scusate se ci sono degli errori ma l’ho scritto di fretta :)
Cosa ne pensate?
Baci xxx 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


ALONE
 
Il risveglio fu alquanto strano, non è da tutti i giorni ritrovarsi un angelo addormentato davanti, e se poi quest’ angelo è super sexy, ancora di meno.
 
-Niall. . Ehi. . – lo richiamai scuotendolo leggermente.
-Non ho voglia di alzarmi- mugugnò con la voce impastata dal sonno.
-Non fare il bambino capriccioso. Dobbiamo andare a scuola – gli ricordai.
 
Non mi dava ascolto. Voleva la guerra? E guerra sia!
Presi il cuscino e glielo tirai sulla schiena ridendo.
 
-Su forza! – continuai. Sentì un piccolo sbuffo da parte sua.
-Non vorrai fare arrabbiare un vampiro spero – ridacchiò.
-Mmmmh. . E se volessi? – risposi sfidandolo.
-Mmmmh. . Finiresti male principessa –
-Ma se il male sei tu. .Non c’è problema – risposo mordendomi il labbro inferiore.
 
I suoi occhi incontrarono i miei e in pochi secondi mi ritrovai sotto di lui.
Non ricordavo avesse tolto la maglietta.
Le grandi mani erano appoggiate ai lati della mia testa e mi ritrovai estremamente vicino alla sua bocca.
Non potei non notare i suoi muscoli scolpiti. Era perfetto.
 
-Vediamo. . Cosa potrei farti? – domandò malizioso.
 
Non avevo paura, perché ero certa che Niall fosse la mia unica salvezza.
 
-Ho ancora bisogno di risposte, lo sai. . – gli sussurrai a fior di labbra.
-Sei testarda piccola – disse dolcemente.
-Lo so –
 
E un dopo un piccolo bacio ci ritrovammo abbracciati, di nuovo.
 
Un’ora dopo. . .
 
-E poi Harry mi ha fatto imparare a fare la ruota, capisci? Era da tanto che non riuscivo. Ero davvero un’impedita prima. Ma ora la professoressa Jeckins vedrà come sono migliorata! – Lesli continuava a parlare a macchinetta.
-Sono molto felice per te – dissi sorridendogli.
 
Un paio di occhi continuavano a fissarmi. Appartenevano a Fred e una smorfia di disgusto si fece spazio sul mio viso.
 
 
-Cosa vuole? Niall gli ha già dato una lezione! –
-Non lo so Lesli. Solo di una cosa sono certa, mi vuole morta –
-Non succederà! Ti proteggerò io! –
-Ahahahahah e come? Con il libro di biologia? – chiesi ridendo.
-Se necessario. . Si! –
 
Presi la scusa del bagno per far riposare la mia povera testolina dall’ora di matematica.
Mi sciacquai la faccia per bene prima di varcare la soglia del bagno, quando una mano dalle unghie laccate di rosso mi strattonò, facendomi sbattere contro gli armadietti.
 
-Guarda chi abbiamo qui – la sua voce odiosa.
-Jessica – risposi.
-Ti ricordi di me? –
-Come non potrei – risposi sarcasticamente.
-Allora, sai perché ti voglio parlare? –
-Più che parlare vuoi uccidermi –
-Non ancora tesoro-
-Fantastico -sbaffai.
-Comunque. . Stai lontano da Niall! Lui è solo mio! Capito? –
-Non credo che lui appartenga a nessuno! –
-Davvero? Bhe sai, io e lui abbiamo una specie di storia . . –
-Del tipo? – chiesi strafottente.
-Del tipo che io e lui siamo amici di letto, non so se comprendi –
-Si, comprendo – mi dava fastidio.
-Allora è da un po’ che io e lui non ci ritroviamo insieme, precisamente da quando ci sei tu! – mi urlò contro.
-Non è colpa mia se gli è passata la voglia di sottostare a te! –
-Ascolta carina, vattene. O tu e la tua mammina finirete male – vidi il sangue nei suoi occhi.
-Tu non ci farai proprio niente – speravo che la campanella suonasse.
-Invece io posso. Cosa credi? Che non sappia uccidere, sono un vampiro anche io. E tu una schiocca umana infatuata di un vampiro. Una cosa patetica. Come la tua amica dai capelli orrendi –
-Attenta a come parli! –
-Crede che Harry possa ricambiare i suoi sentimenti? Povera ingenua. Lui vuole il suo sangue, come Niall vuole il tuo. Anche se per il momento bevono quello animale, un po’ di quello umano non fa male – disse facendomi l’ occhiolino.
-Loro non ci faranno del male! Quindi ora, se non ti dispiace lasciami! –
-Finirai solo con il farti del male, lui è troppo pericoloso per te –
 
Piccole lacrime rigarono il mio viso mentre mi allontanavo dalla vampira bionda.
Che avesse ragione? Forse.
 
 
Salve a tutti!
Ecco il nuovo capitolo! :)
Spero vi piaccia :)
Povera Nene, vero? Jessica non la vuole tra i piedi D:
Baci xxx 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Il pomeriggio lo passai a studiare. L’incontro di Jessica mi aveva convinto a stare lontano da Niall per un po’. Infondo lei poteva uccidermi.
Un bussare insistente mi face distogliere lo sguardo dal libro che stavo leggendo.
 
-Mamma, entra. . –sbuffai. Le avevo detto che volevo stare da sola.
-Non sono la mamma –
-Lesli! Cosa ci fai qui? – ero sorpresa di trovarla li. Non ci eravamo messe d’accordo.
 
I suoi occhi scuri vagavano per la stanza e quando emise un sospiro capì che era successo qualcosa di grave.
 
-Jessica –
 
Una sola parola e il mio cuore perse un battito.
 
-E’ venuta da me e mi ha parlato – e cosi aveva parlato pure a Lesli.
-Cosa ti ha detto? – chiesi arrabbiata.
-Semplicemente che Dasy, quella stronza, è interessata ad Harry, quindi di lasciarlo in pace – un altro sospiro.
-Non darle retta. Ha detto anche a me di stare lontano da Niall –
-Ho paura Nene. Io amo Harry e temo per lui –
-Temi che cosa? –
-Che gli possa succedere qualcosa –
-Non gli succederà niente, tranquilla –
-E’ meglio che vada, sai. . I compiti – spiegò.
-Oh ok. Vuoi che ti accompagni? E’ buio e . . – non mi lasciò terminare la frase che si catapultò nelle mie braccia.
-Io lo amo e se per stare insieme a lui devo diventare un vampiro, lo farei –
-Lui non vorrebbe –
-Lui non prova nulla per me –
-Smettila. Non è vero e tu lo sai. Da come ti guarda, si capisce che ci tiene. Altrimenti ti avrebbe ucciso –
-O-ok . . – disse soffiandosi il naso.
 
Pov. Lesli
 
Certo che fa freddo, maledetta me che non ho portato una giacca pesante.
Decisi di passare per il parco, mi rilassava.
Trascorrevo li i miei giorni da piccola, prima che Mullingar divenne pericolosa.
L’altalena mi aveva sempre fatto immaginare un mondo diverso, potevi guardare il cielo e perderti in esso.
Un respiro a pochi passi da me mi fece sobbalzare, e per poco non caddi a terra.
 
-Certo che stare in equilibrio quando mi incontri non è il tuo forte –
-H-harry, mi hai fatto spaventare –
-Mi spiace – disse sedendosi sull’altalena affianco.
-Pensavo fossi J. . Fred? – il modo in cui lo dissi fece sorridere il ragazzo in parte.
-Tranquilla, sono solo io, l’inimitabile e sexy Styles –
-Sei il solito –
-Vieni a casa mia? – domandai all’improvviso rompendo il silenzio.
-Ooooh. . –
-Sei un pervertito! – dissi alzandomi.
-Ma i tuoi? –
-Sono via. . Era solo per chiederti di farmi compagnia –
-Molto volentieri! –
 
-Bella casa – disse Harry.
-Grazie – cosa dico ora?
-Vuoi qualcosa? –
-No, ho appena mangiato –
-Ma non sono neanche le sette. . –
-Per bere il sangue non c’è orario – disse con fare ovvio.
-O-ok. . Ehm io mi faccio un panino –
 
Mentre affettavo il pane mi sentivo osservata e due grandi mani si poggiarono sui miei fianchi.
-Sei molto bella – sussurrò al mio orecchio.
-G-grazie – stavo tremando.
 
Piccoli baci bollenti vennero lasciati sul mio collo.
Ansimavo dal piacere.
 
-Harry no. . –
-Cosa c’è? – disse con fare arrabbiato.
-I-io non posso. . Non sono una delle tante e basta –
-Infatti non lo sei –
-Dici a tutte così –
-Non oggi – e di nuovo le sue labbra sulle mie.
 
I nostri vestiti erano ormai sparsi sul pavimento.
Le mani esperte di Harry vagavano sul  mio corpo minuto in confronto al suo.
Gli indumenti intimi ci dividevano ancora.
Accarezzai il suo torace scolpito e cercai di contare ogni suo tatuaggio.
 
-Ti piacciono? – Annuì.
-Un giorno ti porto a farne uno – mi promise.
-Ho paura degli aghi –
-Non ti farà male –
 
Il suo naso sfiorò il mio e le nostre bocche si unirono di nuovo.
L’istinto di coprirmi quando mi slacciò il reggiseno era forte.
 
-Non coprirti, sei bellissima –
-I-io. . Sono, cioè, non ho mai fatto. . –
-Tranquilla piccola –
 
E tre gemiti strozzati e caldi baci ci unimmo e fummo un’unica cosa.
 
Pov.Nene
 
Sembrava che nessuno volesse lasciarmi studiare in pace, infatti dei piccoli sassolini colpivano la finestra, in un primo momento pensavo fosse uno stupido scherzo, ma dopo dieci minuti buoni ne avevo fin sopra i cappelli.
 
-Che cavolo stai facendo?! Razza di idiota! – urali al tipo che continuava a rompere.
 
Ma ben presto fui costretta a tapparmi la bocca. Niall era sotto la mia finestra.
 
-Non volevo urlarti contro! Mi spiace –
-Tranquilla, ero solo passato a controllare che stessi bene. Sai, con Fred in giro –
-Io sto bene. Tu? – non sapevo mai di che argomenti affrontare con lui.
-Bene. Ieri un’altra ragazza è stata uccisa, sembra che Fred si stia divertendo –
-E’ lui a ucciderle? –
-Esatto, quel giorno, quando ti riaccompagnai a casa e Fred spuntò all’improvviso credo che sia sfamato qua vicino –
-Oddio. . Ma toglimi una curiosità. . Mi hai colpito per farmi svenire? –
-Ehm – tossicchiò – in parte. . Niente domande ok? –
-Ahahahaha oook. . . Ma poi avete litigato o . . ? –
-Dipende da cosa intendi per ‘ litigato ’ , ci siamo solo scontrati, ma lui codardo com’ è se ne è andato con la coda fra le gambe –
-Uhm. . Ok . Vuoi entrare? – no Nene. Stagli alla larga.
-No grazie, devo andare con Zayn a risolvere una questione importante –
-Oh capisco. . –
-A proposito. . Perché non rispondi più ai miei messaggi? –
-Ah, ho la batteria scarica e mi sono scordata di ricaricare il cellulare – bugia. Li avevo letti eccome, ma le parole di Jessica mi rimbombavano nella mente.
-Ok. . Io vado , ci vediamo piccola – e sparì.
 
E il bello è che dovevo stargli lontano.
Cosa impossibile visto che oramai c’ero dentro fino al collo.
 
 
Ciao belle :)
Come va? Finalmente il tredicesimo capitolo :)
Fatemi sapere se devo continuare o no :)
Baci xxx
 
  

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


ALONE
 
Di Niall  nessuna traccia, meglio così pensai.
E Lesli mi aveva mandato un messaggio dicendomi che sarebbe entrata la seconda ora.
E ora mi ritrovo qui, al mio armadietto aspettando che suoni la campanella per affrontare un’ ora di storia.
L’unica cosa elettrizzante che facevano in questa scuola era il ballo che si sarebbe tenuto fra una settimana, era il ballo di Halloween.
Di sicuro non ci sarei andata. Non solo perché non ho un accompagnatore ma perché non ho un vestito adatto.
 
-Cosa ci fai tu qui? – la voce della vampira malefica mi fece voltare, pensando si rivolgesse a me.
-Sono ritornata a scuola, problemi? – una voce dal tono forte rispose.
 
Apparteneva a una ragazza bionda, alta quanto me. Indossava un buffo cappellino con  ricamati dei cuoricini.
Portava dei pantaloni rosa e la maglia a maniche lunghe era bianca.
E ai piedi aveva degli adorabili stivali, rosa anche quelli.
Mi piaceva, ma se voleva restare in vita doveva stare alla larga da Jessica.
 
-Nene – Louis e Zayn mi salutarono, ma notai che il moro aveva lo sguardo fisso su quella ragazza.
-Ti ha colpito eh? – dissi sorridendogli.
-Perrie? – si rivolse alla ragazza.
-Ah Zayn! – e questa si buttò fra le sue braccia.
-Sei ritornata, perché? –
-Pensavo ti piacesse rivedermi – disse per poi guardarmi con insistenza.
-Piacere Nene – mi presentai.
-Perrie – secca e decisa.
-Ehm allora. . E’ ora di andare in classe – Louis che aveva parlato mi prese per un braccio e mi trascinò in classe.
-Chi è? – chiesi.
-La fidanzata di Zayn. . –
-E’ molto bella –
-Già, bella quanto letale –
-E’ un vampiro? –
-Esattamente, ed è stato Zayn a trasformarla –
-Oh. . . –
 
La nostra discussione finì li e quando Lesli tornò mi raccontò della sua nottata con Harry.
 
-Solo che stamattina era sparito- strano, anche Niall.
-Avrà avuto da fare. Non preoccuparti – la rassicurai.
-Sarà. . Oddio, è stato magnifico –
-E’ la millesima volta che lo ripeti – dissi per poi scoppiare a ridere.
-Lo so ma. . Ok , la smettto. Ma dimmi, chi è quella tipa bionda nuova? –
-Si chiama Perrie e è la fidanzata di Zayn – spiegai.
-Questo nome mi è famigliare. . Ma non ricordo dove l’ho già sentito –
-C’è ne saranno un migliaio che si chiamano cosi –
-Ma il suo viso, mi ricorda qualcuno –
 
-Muovetevi! Due giri di corsa! – la voce della Jeckins mi perforò i timpani.
-Non credo di farcela – dissi a Lesli mentre avevo completato il primo giro.
-A chi lo dici – rispose con il fiatone.
 
Il mio sguardo si posò su Perrie, era sola. Sembrava che tutti la evitassero.
Quel pensiero mi ricordò che anche io nella mia vecchia scuola ero evitata, come se avessi la peste.
Perrie si guardava intorno e quando i nostri occhi si incontrarono potei vedere la tristezza.
 
-L’avete vista? Ma come si veste? – delle voci stridule fecero la loro comparsa quando Perrie passava.
-Che stronze, ma che si guardino loro – replicò Lesli riponendo i libri.
-Già. . Stasera ti va di venire a casa mia? – mi era venuta in mente un’ idea.
-Credo di si. . Ehi ma dove vai? –
 
Camminai a passo spedito verso Perrie e non potei non vedere che tutti mi guardavano e bisbigliavano.
 
-Ciao! – la salutai.
Lei mi guardò storto e si affrettò a chiudere la sua tracolla rossa.
 
-So che non ti sto simpatica, ma che ne diresti se stasera vieni a casa mia? –
-Non mi conosci neanche – mi guardò con i suoi occhi ghiaccio.
-Appunto. Voglio conoscerti –
-E perché mai? –
-Non lo so. Ma mi stai simpatica e non ascoltare quello che dicono quelle – dissi indicando il gruppetto di ragazze – mi piace come ti vesti, è originale –
-Dove abiti? – disse portandosi una ciocca bionda dietro all’orecchio.
-So che lo sai – dissi. I suoi occhi si spalancarono.
-Abbiamo tante cose di cui parlare. A stasera- disse per poi voltarsi.
Sorrisi dentro di me.
 
Alcune ore dopo. . .
 
Devono essere arrivate.
Mi precipitai alla porta e Lesli e Perrie erano li.
-Venite – le invitai ad entrare.
-Volete qualcosa? –proseguì.
-No grazie – ripose Perrie.
-Si! I biscotti di tua mamma! –
-Mi spiace Lesli, ma mamma non c’è –
-Peccato. I suoi biscotti sono buoni –
Una risata uscì dalla bocca contornata di lucidalabbra di Perrie.
-Siete così buffe ragazze –
-Allora ridi pure tu – disse Lesli osservandola.
-Ovvio. Per chi mi hai preso? – rispose serrando le labbra.
-Ooook. Venite, andiamo in camera, cosi siamo comode –
 
-Amo il rosa! E le caramelle gommose – era passata già un’ ora da quando Perrie e Lesli erano arrivate e avevamo cominciato a chiacchierare.
-Non si era capito Perrie – dissi ridendo.
-Ahahahahahha – fece una piccola pausa – perché non mi temete? –
-Dovremmo? – dissi.
-No, non ho mai ucciso nessuno –
-Noi non ti temiamo – disse sicura Lesli.
-Altrimenti dovrei temere pure il mio fidanzato – disse poi.
-Fidanzato? – Perrie sembrava curiosa.
-Harry Styles –
-Ma quindi ti ha chiesto di stare insieme? – perché non me lo aveva detto?
-No. Però dopo ieri sera . . Ecco . . – io e Perrie la guardammo con tenerezza.
-Ma proprio quell’Harry? – chiese la bionda.
-Si. . Io e lui ci siamo conosciuti tempo fa –
 
E da li cominciammo a raccontare degli avvenimenti che erano successi, raccontai a Perrie di me e Niall. Era un’ ottima ascoltatrice.
L’ora di tornare a casa per le due era arrivata e come al mio solito rimasi sola.
Erano ormai le dodici quando il cellulare cominciò a squillare. Era l’angelo biondo.
Rispondevo o no? Perrie mi aveva messa in guardia su Jessica.
A quanto pare la vampira aveva avuto un contatto avvicinato con Jessica quando si era messa con Zayn.
Aveva tralasciato i particolari e ci aveva promesso che ci avrebbe raccontato un’altra volta cosa era successo.
Da una chiamata persa ne susseguirono dieci.
Era la cosa giusta? Niall era pericoloso?
E mille altre domande frullavano nella mia testa prima che caddi in un sonno pesante.
 
 
 
E come promesso ecco il quattordicesimo capitolo! :)
So che non c’è molta azione, ma era fondamentale che introducessi Perrie.
 A proposito, ho voluto inserire Perrie in questa storia, non solo perché mi piace molto come
persona, ma anche perché sarà fondamentale nel corso della storia.
Cosa ne pensate?
Secondo voi Niall è pericoloso?
E cosa sarà successo fra Zayn e Perrie? E Jessica?
Fatemi sapere :)
Baci xxx
  

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


ALONE
 
Quella mattina l’aria era fredda e come se non bastasse, il professor. Dawson ci aveva portato a visitare il museo della città.
Ero felice perché Lesli e Perrie frequentavano il mio stesso corso d’arte , ma da un lato ero preoccupata.
Niall mi osservava a distanza da quando stamattina lo avevo liquidato con un veloce ciao.
Cercai più volte di non pensare a Jessica, in quanto Niall avrebbe potuto leggermi nel pensiero.
 
-E questo quadro rappresenta la morte – la voce del prof. risuonò fra le grandi mura.
-Ok, è molto inquietante – sussurrò Lesli a Perrie.
 
Il quadro ritraeva una sagoma incappucciata che fissava un’altra sagoma distesa a terra.
Il cielo era buio e privo di stelle e in lontananza si poteva vedere una piccola casetta.
Assomigliava molto al mio sogno o meglio incubo.
 
-E con questo si termina la gita. Avete due orette per fare un giro, mi raccomando alle undici al bar –
-Giro pff, in un museo – Lesli si lamentava di qualsiasi cosa.
-Che ne dite se andiamo direttamente al bar? – propose Perrie.
-Per me va bene – dissi.
-Cara – mi richiamò la vampira – non pensare a Jessica. Vai da Niall. E’ tutto il giorno che ti fissa e sospetta già qualcosa. Digli la verità –
-Ma se . . –
-Niente ma. Lui ti saprà proteggere, ha bisogno di spiegazioni. E essere onesti è la prima cosa fondamentale in un rapporto credimi, lo so a  mie spese –
-Hai ragione. Grazie Perrie –
 
Vidi Niall che scambiava due parole con dei ragazzi, mi avvicinai a passo lento e quando posai la mia mano sulla sua spalla, non voltandosi neanche mi rispose in malo modo.
-Adesso hai voglia di parlarmi?! –
-Si. Ascoltami ti prego – il mio tono si era ridotto a un lamento.
-Ragazzi, scusatemi – disse per poi guardarmi e prendermi per mano.
 
Quando fummo abbastanza lontani mi colse di sorpresa e mi baciò.
Un bacio disperato, la sua lingua cercava la mia e le sue grandi mani circondarono il mio viso.
 
-Posso sapere che cosa hai? – chiese dopo essersi ricomposto.
-Ecco io. . Jessica mi ha parlato – il suo sguardo divenne cupo.
-Che ti ha detto? –
-Di starti alla larga, altrimenti ci sarebbero state gravi conseguenze, E’ andato perfino da Lesli – spiegai.
-Lo sospettavo. Anche Harry non ne è a conoscenza? –
-Esatto – cominciai a mordicchiarmi il labbro.
-E c’è qualcosa d’altro che dovrei sapere? –
-Vuoi solo bere il mio sangue? – sputai schietta.
-Come ti è potuto passare solo per l’anti-camera del cervello che io ti voglia solo uccidere?! – urlò infuriato.
-E’ solo che bhè. . Ho creduto alle parole di Jessica, avevo paura – ammisi vergognandomi.
-Non pensarlo nemmeno Nene – mi rassicurò.
-Mi spiace – il suo sguardo si ammorbidì.
-Credo che le tue amiche ti stiano aspettando –
-Vieni anche tu – indeciso sul da farsi ci pensò un attimo.
-Va bene –
 
-E cosi sei ritornata – disse Niall bevendo il suo caffè.
-Già, mi era mancata Mullingar – sospirò Perrie.
-O ti era mancato Zayn? – se c’era una cosa che Niall sapeva fare era mettere in imbarazzo le persone.
-Anche – ammise arrossendo – ma c’è un altro motivo per cui sono tornata –
-Non dirmi che – le parole di Niall furono interrotte da quelle della bionda.
-Si. Voglio vendetta –
-Vendetta? – domandò Lesli.
-Esatto. Lui deve pagare per quello che mi ha fatto –
-Lui chi, Perrie? – potei vedere piccole lacrime riempirle gli occhi.
-Il piccolo gruppetto di Fred e quindi anche lui – un altro colpo al cuore.
Nel momento in cui le sue parole uscirono guardai Niall.
-C’è qualcosa che devo sapere? – domandai.
-Lunga storia Nene – provò a dire.
-Abbiamo ancora un’ ora – dissi prendendogli le mani.
 
Pov. Perrie
 
Stavo andando a casa di Zayn, il mio fidanzato.
Sapevo del suo segreto e sapevo del fatto che Jessica, la mia migliore amica, apparteneva al mondo di Zayn.
Mancava poco ormai, quando notai tre ragazzi appoggiati al muro che discutevano animatamente.
Tra di loro c’era Fred, sapevo anche di lui. Zayn mi aveva sempre detto di stargli alla larga.
Quando passai uno di loro mi afferrò per il braccio e mi spinse contro il freddo pavimento.
 
-Dove vai bella? – occhi rossi. Vampiri.
-Vuoi giocare? – disse un altro.
-Lasciatemi stare – la mia anima cominciava a vacillare. La paura si impossessò di me quando i loro denti si allungavano.
-ZAYN! ZAYN! – cominciai a urlare con il vano tentativo che lui mi sentisse.
 
Due minuti dopo ero immersa in una pozza di sangue e calde lacrime cadevano sul mio viso. Ma non erano mie. Erano del ragazzo che amavo.
 
-Perrie resisti! Non lasciarmi! – urlò.
-Zayn. . Non piangere – sorrisi per poi chiudere gli occhi.
 
Al mio risveglio trovai Jessica ai piedi del letto, che di certo non era mio.
Lei non aveva un’aria amichevole.
 
-E cosi anche tu –  disse avvicinandosi.
-Cosa anche io? –
-Zayn ti ha trasformata! – urlò per poi buttare in terra tutto quello che aveva vicino.
-C-cosa? Sono un v-vampiro? –
-Esatto. Ma sai, non c’è posto qui per una come te! – disse tagliente.
-Ma sono la tua migliore amica! E dove è Zayn? – chiesi guardandomi intorno.
-Non più! E visto che ci tieni tanto Zayn è sparito! –
-E ora vedi di andartene. I tuoi credono tu sia morta, caduta in un fiume, che morte orribile – disse ridendo.
 
Cosi, sconfitta presi le mie cose e lascia Mullingar.
Aspettando che un giorno Zayn si facesse vivo.
 
Pov.Nene
 
-Da allora sono passati 20 anni – continuò.
-Ecco dove ti avevo già vista! Sul giornale vecchio di mia nonna! –
-Può darsi. . –
-Cosa hai intenzione di fare? – chiese Niall.
-Da quando Jessica mi ha cacciato e Fred mi ha ucciso. . Bhe vendetta –
-Sai che da sola non c’è la farai – replicò il biondo.
-Lo so. E’ per questo che voglio l’aiuto di Zayn e il tuo gruppo –
-Non posso aiutarti –
-Perché Niall? – mi intromisi.
-Abbiamo fatto un patto – io e le altre sbarrammo gli occhi.
-Cosa? Avete fatto un schifoso patto con la persona che uccide la gente? – gli occhi di Perrie diventarono rosso fuoco.
-Siamo in un luogo pubblico. Cerca di contenerti – la ammonì Niall.
-Non ci riesco –
-Comunque, il patto è che noi non possiamo toccarli, e loro non possono toccarci –
-Ma se volevano uccidere Nene! – replicò Lesli.
-Perché lei non è una di noi – spiegò.
-Quindi anche io. . E Perrie –
-No Lesli. Tu no. Dal momento che ti sei concessa ad Harry sei una di noi. Ovvio, non un vampiro ma quasi –
La faccia di Lesli divenne rossa e abbassò gli occhi sul tavolo.
-Perrie. . Siccome eri con Zayn  ora sei parte del gruppo. E sei anche un vampiro. Visto che Zayn ti ha trasformato sei- tossicchiò- sua –
-Io non sono di nessuno! -
-Quindi loro possono uccidermi – dissi fra me e me.
-E con Jessica? Che vuole allora? – continuò Lesli.
-Con lei non abbiamo stretto patti –
-Evviva. Almeno una! – esultò Perrie.
-Ma Niall. . . Insomma. . Lei è stata con te. .  – dissi.
-Già, ma Fred non la ucciderebbe comunque, dal momento che sono ‘ amici ’ –
-Comunque siamo in pericolo lo stesso. Lei è cattiva – Lesli aveva ragione. Non solo dovevo temere Fred ma anche lei.
 
In quel momento un’ idea folle mi venne in mente.
 
-Niall, fammi tua – sussurrai al suo orecchio, affinché solo lui potesse sentirmi.
 
 
 
Eccomi! :)
Ok, questo capitolo fa letteralmente schifo D:
Mi scuso!
Comunque prometto di aggiornare presto!
Baci xxx 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


ALONE
 
Piccole goccioline scorrevano lente davanti ai miei occhi.
Guardavo fuori dalla finestra ormai da un’ora. Non so il perché. . Forse mi rilassava.
E in fondo speravo di vederlo comparire.
Da quando gli ho chiesto di fare l’ amore con me non si è fatto più vedere. Era passata una settimana da quel giorno.
Aveva sbarrato gli occhi e un secondo dopo mi disse che ci avremmo pensato.
Non sapevo del perché del suo gesto di sparire. Forse non mi amava? Magari Jessica aveva ragione.
So solo che in quel momento il mio cuore era andato distrutto.
Perrie e Lesli cercavano di tirarmi su il morale, ma inutilmente.
Ora capisco come si sentiva Niall quando l’ho ignorato. Che stupida sono stata!
 
-Nene. . E’ da ieri che non mangi –
Non sentendo risposta si avvicinò e mi strinse in un abbraccio.
-C’è qualcosa che devi dirmi? – domandò dolcemente.
-No, mamma. Sto bene, non ho molta fame – sorrisi falsamente.
-Sai che sono la tua mamma e quindi so anche quando menti –
-Come ti sentivi quando stavi con papà? – domandai a bruciapelo.
Era da tanto che non parlavamo di papà. Da quando era volato in cielo l’argomento era un tabù.
-Stavo bene, l’amavo, era il mio tutto – spiegò con voce tremante.
-E lo ami ancora? – volevo sapere se tutto era possibile.
-Si, forse più di prima –
-Che intendi mamma? –
-Ci accorgiamo di amare ancora di più le persone che abbiamo perso, quando non ci sono più – i suoi occhi erano ormai lucidi.
-Già, hai ragione – dissi solamente.
-Ma dimmi un po’. . Posso sapere come va con quel bel giovanotto? –
-Intendi quello che hai liquidato con lo sguardo? – inarcai un sopracciglio.
-Bhe si, ecco lui – rispose in imbarazzo.
-Male – ed era la verità.
-Oh. . Cosa ti ha fatto? Dillo alla tua mamma! Che poi ci pensa lei! – in quel momento mi venne da ridere.
-Mamma – dissi sorridendo – tranquilla, non mi ha fatto nulla – mentì.
-Bhe ovvio che alla tua mamma non puoi dire niente, vero? – centro. Mica potevo dirle : Ehi mamma, lo sai che il ragazzo che mi piace dopo avergli detto che volevo fare sesso con lui se l’è svignata? Ah, lui è un vampiro. Lo avrebbe preso a botte.
-Io. . E’ complicato –
-Capisco. . Comunque se vuoi una cosa vai e riprenditela – disse alzando un pugno in aria.
 
La vidi alzarsi, ma prima che andasse via la abbracciai.
-Grazie mamma –
-Di niente piccola, se hai bisogno sono qui –
 
Mi vestì velocemente e dopo aver detto a mia mamma che andavo da Perrie mi chiusi la porta alla spalle.
Le mie amiche avevano insistito affinché andassi al ballo di domani sera.
Già, domani era Halloween.
Da brivido. Cosi l’aveva descritto Lesli.
Questa festa era davvero famosa qui a Mullingar.
 
-E questo come mi sta? – domandò Perrie, che da più di un’ora stava provando vestiti su vestiti.
-E’ perfetto! – dissi.
Eccome se lo era. Era nero e con la fascia rosa schok. E poi abbinato alle scarpe rosa era ancora più bello.
Perrie se lo poteva permettere con il fisico che aveva.
-Ma cosa saresti? – chiese Lesli mangiucchiando una caramella.
-Mmmmh. . Non lo so, ma con il trucco mi concerò in qualcosa, tipo una rockstar – disse semplicemente.
-E tu Lesli? Da cosa ti vestirai? – domandai.
-Da strega cattiva! – disse per poi saltarmi addosso e scompigliarmi i capelli.
-E tu piccola depressa? –
-Lesli! Comunque mi vestirò da qualcosa –
-Idea! – trillò Perrie –Domani sera tutte a casa mia! Ci prepareremo lì! –
-Va bene . . – dissi insicura. Da Perrie ci si poteva aspettare di tutto.
-Nene, ho io il vestito adatto a te! – per l’appunto.
 
Non sapevo neancora cosa mi avesse spinto ad andare la sera seguente a casa di Perrie.
Ok, forse lo sapevo. I suoi occhi dolci e le lamentele di Lesli.
Mi avevano costretta ad andare con loro.
 
-Ecco fatto! –
Lesli era davvero bella, il suo vestito lungo nero e blu si intonava ai suoi capelli fatti ricci per l’occasione.
Sulla testa indossava un cappello a punta. E ai piedi portava dei tacchi blu elettrico.
-Ora tocca a te Nene! –
-Ma io cosa ci vengo a fare? Non ho nessuno che mi accompagni! – tentai di dissuaderle.
-Nemmeno io! – rispose prontamente Perrie. Sbuffai.
-Comunque, indossa questo – Perrie estrasse dal suo armadio un vestitino nero senza spalline.
Era bellissimo. Mi arrivava fino al ginocchio e le scarpe laccate di nero lucido erano mozzafiato.
-Da stasera sarai una vampira sexy! –
Occhi contornati da matita nera e labbra rosa. Ero pronta.
 
Inutile dire che dietro a tutto quel trucco mi sentivo in ansia. Non solo tutti, e dico tutti ci guardavano, ma vidi in lontananza il gruppo di Niall.
Che dovevo fare? Ignorarlo? Meglio di si. Stanotte volevo solo divertirmi.
-Che belle ragazze abbiamo qui – Harry spuntò da non so quale angolo remoto e abbracciò Lesli.
-Posso rubarvi un attimo questa streghetta? – disse sorridendo.
-Si, portala pure via – disse una Perrie sorridente.
E così la coppia si allontanò felicemente. Un vampiro e una strega, coppia bizzarra.
-Beneee. . Che facciamo? Ti va di andare a bere? –
-Perrie io non bevo – non volevo ubriacarmi.
-Ok, allora accompagnami – e fu cosi che mi trascinò al bancone del bar dove incontrai gli occhi di Niall.
 
Perfetto. Perrie l’ ha fatto apposta. Dovevo scommetterci.
 
-Nene! Perrie! – delle grandi braccia ci strinsero vicino al corpo di Louis.
-Ciao Louis – rispondemmo in coro.
-Perrie sembri una rockstar! E tu Nene. . Una vampira! –
-Bravo Louis, ci sei arrivato –
-E io da cosa sono vestito? Indovinate! –
-Da vampiro? – era vestito completamente di nero e dalle sue labbra scendevano goccioline rosse, ovviamente truccate.
-Bravissime! – disse applaudendo.
-Sei il solito Boo Bear – disse Perrie.
-Smettila con quel nome. Comunque delle ragazze mi aspettano! Liaaaam! – chiamò il suo compare e insieme se ne andarono.
 
-Perché non vai da Zayn? – chiesi sorseggiando il mio drink analcolico.
-Perché non vai da Niall? – replicò lei.
-Perché deve essere lui a venire – dissi convinta.
-Oook. . Aspettami qui – disse alzandosi e dirigendosi verso la folla.
 
I minuti passavano lenti e Perrie non tornava.
La sala dove si teneva la festa era molto ampia e piccoli pipistrelli sorretti da fili invisibili torreggiavano sulle teste degli invitati.
C’erano delle grosse zucche arancio illuminate con delle candele all’ interno a illuminare il posto e non poteva mancare il DJ, che travestito da scheletro metteva allegria al posto.
Cosi decisi di girovagare, volevo ritrovare Perrie, almeno fin quando qualcuno cinse i miei fianchi da dietro.
-Staresti bene come vampira – una voce profonda mi arrivò all’orecchio.
-Dipende chi c’è al mio fianco –
-Se ci fossi io? –
-Sarebbe fantastico – le sue labbra si posarono sul mio collo leccandolo.
-Ma non ora –
-Perché non ti sei più fatto vedere? – chiesi finalmente guardandolo negli occhi.
-Ti cacceresti solo nei guai, piccola vampira – disse sorridendo.
-Sai che non m’ importa –
-A me si – e cominciò cosi a baciarmi in mezzo alla pista, dove altri innamorati volteggiavano incuranti degli altri.
 
In lontananza vidi Harry e Lesli danzare e ridere, stavano davvero bene insieme.
La serata passò in fretta e in quel momento mi sembrò di essere in paradiso.
Anche se i piedi mi facevano male non volevo lasciare andare Niall, stare abbracciata a lui era magnifico.
Ma un urlo squarciò l’atmosfera romantica creata.
Gli occhi di tutti erano spalancati, c’era chi piangeva e chi urlava.
Un ragazzo era a terra, immerso in una pozza di sangue.
Lesli aveva ragione, la festa era da brivido.
 
Hello people! :)
Chi sarà la vittima? E chi l’avrà ucciso?
Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo :)
Ci conto ;)
Baci xxx 

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


ALONE
 
-Come è possibile che sia morto? – chiesi a Niall mentre cercavo di inseguirlo tra la folla.
-E’ morto Nene. Caput –
-Ma vuoi fermarti un attimo?! – chiesi strattonandolo.
-Dobbiamo trovare Harry e gli altri –
-Eccoli! Moviamoci – li indicò poi.
 
Eravamo rinchiusi in casa di Niall da più di un’ora.
C’erano tutti, anche Lesli e Perrie.
 
-Chi l’avrà ucciso? – sussurrò Lesli ancora scossa dall’orribile scena.
-Non lo sappiamo, ma indagheremo –la strinse a sé Harry.
-Almeno di lui non ci preoccuperemo più, è meglio che sia morto – disse fredda Perrie.
-Fred non può essere morto così, insomma l’avete visto come era conciato? – Zayn si intromise e sfidò Perrie con lo sguardo.
-Perché è circondato dal sangue? Insomma. . Voi non avete il sangue vero? – dissi guardando Niall negli occhi cercando un assenso.
-Chi l’ha ucciso si è preoccupato di cospargerlo di sangue – Louis che fino a quel momento era stato zitto cercò di capire cosa fosse successo.
-Probabilmente erano in tre o quattro – continuò – un solo vampiro, per quanto forte sia non può ridurre uno come Fred in quello stato –
-Non è che sei stata tu Perrie? – la voce di Zayn era accusatoria.
-No, io non sono stata. Sono semplicemente andata al bagno e sono stata in fila fino a quando non è stato ritrovato il suo corpo-
-Io ti credo Perrie – dissi – non puoi essere stata tu –
-Grazie Nene, almeno tu mi credi –
-E se fosse stata Jessica? –
-Lesli, amore, cosa stai dicendo? – disse Harry guardandola.
-Da quella ci si può aspettare tutto – sbuffò poi.
 
Uno squillo irruppe nella stanza.
-Sarà mia mamma – dissi prendendo il cellulare.
 ‘ IL GIOCO E’ APPENA INIZIATO ’.
E allegato al messaggio c’era la foto di Fred smembrato.
Sbiancai di colpo e il cellulare mi cadde a terra.
 
-Nene! – Niall si avvicinò a passo svelto e potei giurare di aver visto la paura nei suoi occhi.
-Non era Fred a mandare quei messaggi! – urlai per poi scoppiare in lacrime.
-Chi può fare una cosa del genere? Insomma, la sua faccia e strappata – disse Perrie disgustata guardando la foto.
-Devo andare a vomitare – disse Lesli oramai bianca come un lenzuolo.
-Io me ne vado a casa –
-No, Nene, è pericoloso – mi richiamò Niall.
-Non me frega un cazzo! Voglio andare a casa! Subito! – sbottai.
 
I suoi occhi si aprirono alle parole da me pronunciate, era arrabbiato.
Il suo petto si muoveva irregolarmente e il respiro si faceva pesante.
 
-Non farmi arrabbiare ragazzina – disse ormai vicino.
-Non sei nessuno per dirmi quello che devo fare –
-Vuoi farti uccidere per caso?! Razza di stupida! – questo era troppo.
Gonfiai le guancie e subito dopo gli tirai uno schiaffo.
Le bocche di tutti erano spalancate. E Niall era incredulo. Così come lo ero io.
I suoi occhi erano oramai rossi e dei lunghi canini spuntarono dalla sua bocca.
 
-Ok, è meglio andare – Perrie si avvicinò e mi prese per il braccio.
 
Lesli era a dir poco terrorizzata, non credo abbia mai visto un vampiro trasformato, infatti, guardò Harry e con uno scatto si allontanò da lui dirigendosi verso me e Perrie.
-E’ meglio che vada. . I miei saranno in pensiero – sussurrò.
-Le accompagno io – si offrì Perrie.
 
E così lasciai casa Horan, dove all’interno l’angelo biondo stava urlando pieno di rabbia.
 
-Tesoro alzati, o farai tardi a scuola – un’ odore di caffè mi svegliò e mamma era li in piedi che cercava di svegliarmi.
-Arrivo – mugugnai.
-Muoviti, c’è Lesli che ti aspetta giù –
 
E dopo essermi vestita velocemente scesi le scale di corsa, cosa ci faceva Lesli qui?
 
-Ehi – la salutai.
-Ciao. . Andiamo? – chiese,
-Ovvio –
-So che ti stai chiedendo perché io sia qui. . Il fatto è che volevo parlarti –
-Dimmi, ti ascolto –
-Ho paura. . Ma di Harry. Lui è come Niall. E se perdesse anche lui il controllo? Potrebbe uccidermi – mormorò.
-Tranquilla. . Harry non ti farebbe mai del male –
-Non lo so. . Non ho avuto così paura neanche quando ha staccato la testa a quel ragazzo – sospirò – sono una pappamolle –
-Non dirlo nemmeno Lesli –
 
La scuola non sembrò mai più buia. I pochi studenti che girovagavano nei corridoi se ne stavano in silenzio.
Il mio sguardo cercava una sola persona, ma sembrava sparito, non era più appoggiato allo stipite della porta di scienze come ogni mattina.
Anche se avevo paura di affrontarlo volevo scusarmi. Non avrei dovuto tirargli quello schiaffo, infondo voleva solo proteggermi.
 
-Stamattina non è venuto – una voce mi fece girare di scatto.
-Oh Liam. . –
-Tranquilla, ora starà sbollendo la rabbia –
-Mi spiace per ieri sera, non volevo colpirlo. Ero terrorizzata all’idea del messaggio –
-Non scusarti, avevi tutte le ragioni. . Niall a volte è un po’ possessivo –
-L’ho notato – proferii sorridendo.
-Ma è un bravo ragazzo –
-Lo so. . E’ solo che non so come comportarmi con lui. . – ammisi.
-Sii te stessa, a lui piaci così –
-Ragazzi! – la voce di Lesli interruppe il nostro discorso.
-Guardate qui! – disse porgendoci foglio di giornale.
-Ragazza scomparsa, Jessica Almer, diciassettenne di Mullingar – lesse Liam ad alta voce.
-Non credo sia stata lei a uccidere Fred – affermai.
 
Continua. . .
 
 
Hello! :)
Come vi sembra il capitolo?
Ebbene si, Fred è morto e Jessica è sparita.
Chi avrà mandato il messaggio?
E come finirà tra Nene e Niall?
Alla prossima :)
Baci xxx 

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


ALONE
 
-Ragazzi! – ci richiamò il professor Dawson – vi presento una nuova compagna, vieni –
Una ragazza dai capelli rossi e occhi azzurri fece il suo ingresso.
-Salve ragazzi, mi chiamo Abbie e vengo da Londra – proferì sorridente.
-Bene signorina, vada pure a sedersi affianco alla signorina Edwards-
Perrie non sembrava particolarmente felice infatti, spostò malo modo la sua tracolla dalla sedia.
-Allora ragazzi, oggi parleremo del tema dell’amore –
-Fantastico, proprio quello che ci voleva – sbuffò sarcasticamente Lesli seduta in parte a me.
-Scommetto che tutti siete stati innamorati, dico bene? –
Un sì annoiato si alzò dalla classe.
-E scommetto che tutti sapete della storia di Romeo e Giulietta –
-Io non vorrei mai un amore cosi però – la nuova arrivata pronunciò la sua.
-Non credo che nessuno lo vorrebbe – disse ridacchiando il prof.
-Io si – disse Perrie.
Lo sguardo della classe si rivolse a lei.
-Anche se entrambi finiscono male. . Bhè loro si amavano. E’ questo quello che conta – disse fiera.
-Perrie doveva essere proprio cotta di Zayn – mi sussurrò Lesli.
Ti sbagli Lesli, lei è ancora cotta di Zayn pensai.
 
La lezione proseguì tranquilla, infondo non mi dispiaceva quell’argomento.
Arrivata a casa, notai il post-it di mamma che mi chiedeva di perdonarla, che fino a domani sera non sarebbe arrivata.
Stupido lavoro pensai. Era sempre via.
Presi una mela e mi soffermai a pensare a come potevo farmi perdonare da Niall.
Un piccola lucina si accese e ero sicura che la mia idea avrebbe funzionato.
 
‘ Stasera sei libero? Ti va di cenare da me? Cosi parliamo. Baci x ’ inviai il messaggio.
La risposta non tardò ad arrivare.
‘ Va bene, ci sarò ’ doveva essere ancora arrabbiato.
 
Non pensavo che il tempo potesse scorrere così velocemente, si erano già fatte le sette e il mio piano aveva inizio.
Non ero una brava cuoca quindi cucinai un po’ di pasta all’ italiana e avevo preparato una torta al cioccolato, l’unica cosa che mi usciva bene.
Mi ero decisa a indossare un semplice vestitino color pesca, volevo che la serata andasse bene.
Ero talmente agitata che le gambe mi tremavano.
E il momento tanto atteso arrivò, un Niall in jeans e maglietta blu entrò in casa.
 
-Ciao – salutai un po’ incerta.
-Ciao – era freddo.
-Ehm spero ti piaccia la pasta – mormorai.
-Si mi piace –
E cosi ci dirigemmo in sala dove avevo accuratamente apparecchiato.
-Vado a prendere la pasta – e così lo lascia li. Dovevo fare qualcosa o mi avrebbe tenuto il muso a vita.
Quando tornai in sala lo vidi fissare una foto. Quella foto.
-E’ mio papà –
-Siete usciti molto bene – disse guardandomi.
-L’abbiamo scattata una settimana prima che morisse –
E il silenzio prese il sopravvento.
-Comunque è pronto – non volevo che i ricordi riaffiorassero in questa serata.
-E’ tutto molto invitante – disse.
-Grazie, spero ti piaccia. Non ho mai cucinato molte cose. Lo fa sempre mamma –
-Allora devo dire che per essere la tua prima volta ti è riuscita bene – disse portandosi alla bocca gli spaghetti.
-Cosa devi dirmi Nene? – mi colse di sorpresa.
-Cosa? I-io volevo stare un po’ . . Con te –
-Va bene – disse solamente.
-Lo sai che è arrivata una nuova? –
-Come si chiama? –
-Abbie, viene da Londra. . –
-Ed è bella? – what? Ma che sta blaterando?
-Dipende dai gusti – sbuffai.
-Vero –
 
 Per il resto della cena ci scambiammo poche battute e l’ora del dolce arrivo.
Speravo che con un po’ di cioccolato si addolcisse.
 
-Ecco – dissi porgendogli una fetta di torta.
-Ha un buon odore, c’è della cannella? –
-Hai scoperto l’ingrediente segreto – dissi sorridendogli.
-Niall – lo richiamai – mi dispiace per quello che è successo l’altra sera –
-Dispiace anche a me. Avrei dovuto controllarmi –
-Succede spesso? Insomma il controllo lo perdi spesso? –
-Si. Non sono paziente come gli altri –
-Oh. . –
-Hai paura? – chiese guardandomi.
-No. Non ho paura di te – era vero. Non provavo paura. Lui non mi avrebbe toccato.
-E’ per questo vero?! – sbottai alzandomi.
-Non volevi fare l’amore con me perché temevi di perdere il controllo! – era un’affermazione piuttosto che una domanda.
-Nene. .  –
-Potevi dirmelo, per la miseria Niall! – ora o mai più pensai.
Mi avventai su di lui.
Le sue labbra erano perfette e sapevano di cioccolato.
-Ti prego Niall. . – lo supplicai.
 
In un batter d’ occhio ci ritrovammo in camera e come previsto si fermò.
-Non voglio farti del male –
-Non mi farai del male –
Mi lasciò dei piccoli morsi alla base del collo e cominciò a sfilarmi il vestito.
Le mie mani inesperte vagavano sul suo torace. I suoi muscoli si contraevano al mio tocco e piccoli ansimi di piacere lasciavano le sue labbra.
I suoi pantaloni e la maglia erano ormai a terra e con mano tremante mi avvicinai ai suoi boxer.
-Non devi per forza – sussurrò sulle mie labbra.
-Zitto e baciami –
-Che tigre! –scherzò.
Il reggiseno fu sfilato con abilità e così anche le mutandine.
Piano piano si fece strada in me e il dolore si trasformò in piacere.
-Ti amo Nì – sussurrai quando giunsi all’apice.
-Ti amo anch’io, piccola Nene –
 
 
Finalmente Nene e Niall! :)
Mi scuso in anticipo per chi, forse si aspettava di più nella scena hot,
non sono molto brava a descrivere questo tipo di scene.
Comunque cosa ne pensate?
Baci xxx
  

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


ALONE
 
L’indomani mattina trovai Niall al mio fianco.
Era bello anche quando dormiva e le labbra socchiuse emettevano un leggero ronfare.
-Ehi – lo scossi leggermente.
-Mmmmmmh – era cosi buffo, sembrava ancora un bimbo.
-Abbiamo scuola – gli ricordai per poi baciarlo sulla candida guancia.
-Tra poco mi alzo – mugugnò voltandosi a pancia in su, lasciando che le lenzuola scoprissero il suo torace.
Deglutì e di malavoglia mi diressi in bagno per farmi una bella doccia calda.
L’ acqua scorreva velocemente sulla mia pelle e sorrisi quando delle labbra si poggiarono sulla mia spalla.
-Non mi aspetti? – disse prendendo lo shampoo alla fragola per poi spalmarselo sui capelli.
-Pensavo saresti rimasto a letto –
-Con te nella doccia? – sorrise malizioso.
Alzai gli occhi al cielo.
-Niall. . . Sai che Jessica è sparita? –
-Si l’ho sentito in giro –disse abbracciandomi da dietro.
-E sai che ti amo? – mi voltai facendo aderire il mio seno al suo petto.
-Mmmmh. . .L’ho sentito ieri nottte. . Ma si, lo so –
L’acqua scorreva su di noi tra baci e carezze.
 
-Finalmente i piccioncini sono arrivati – esordì Lesli a braccietto con Perrie.
-Sembra che qualcuno si sia divertito stasera – sussurrò la bionda.
-Che intendi dire? –
-Devi mettere più trucco sai, il succhiotto si vede – sghignazzò.
Diventai rossa per la vergogna, pensavo di averlo coperto.
-Era ora ragazzi! Ho scoperto delle nuove cose – spuntò Harry da chissà dove.
-Del tipo? – ero curiosa.
-Ieri ho seguito Dasy, l’amica di Jessica – vidi Lesli irrigidirsi. Infondo la vampira bruna era una sua rivale in amore.
-E se ne stava tranquilla all’incrocio tra il parco e il pub , sospetto che stava aspettando qualcuno –
-Sarà uscita per un incontro fra amiche. . – Liam disse la sua.
-Ma se la tua migliore amica sparisce, non te ne stai in giro a sghignazzare – Loius aveva ragione.
Il fastidioso rumore della campanella irruppe nel nostro discorso e prima di dirigermi negli spogliatoi salutai con un bacio il mio Niall.
-Ci vediamo tra poco – dissi facendogli l’occhiolino.
 
In palestra. . .
 
-Palla Lesli! – in quell’ attimo la ragazza finì con il sedere per terra. La schiacciata di Dasy era troppo forte.
-Come stai? – Perrie si avvicinò e l’aiutò.
-Quella mi vuole morta – sussurrò a denti stretti.
La vampira innamorata di Harry se la rideva allegramente e ogni tanto si voltava verso il suo ‘ amore ’ come lo chiamava lei.
Niall e i ragazzi intanto stavano facendo una pausa dopo aver corso.
Era stupendo in braghini e quella maglietta gli risaltava i muscoli, e poi sudato era. . .
-Sveglia bella innamorata! Ci stanno distruggendo! – Perrie mi stava richiamando, era infuriata, così come Lesli.
Una cosa che le accomunava era che entrambe detestavano perdere.
La partita di pallavolo in quel momento sembrava uno scontro per il primo posto ai nazionali da tanto che tutti erano concentrati sulla palla.
-Ora. . Facciamo il punto della situazione. Lesli tu vuoi vendetta? – Lei annuì muovendo energicamente il capo – Bene, quindi vedi di non finire a terra – Perrie, sei davvero incoraggiante davvero pensai.
-Perrie usa un po’ della tua forza come fa Dasy – sussurrai mettendomi sotto la rete.
-Ora lo faccio –
Quando la palla fu colpita dalla bionda, si sentì un tonfo. Ebbene si, Perrie aveva steso Dasy, che ora si trovava a terra.
-Punto! Punto! – urlò Lesli.
Inutile dire che si beccò degli sguardi truci da parte dell’altra squadra.
Delle risatine provenienti dal gruppo di ragazzi appostati sugli spalti mi fece sorridere.
-Che fai razza di stupida! – una ragazzina minuta attaccò Perrie.
-Non c’era bisogno di colpirla così forte! – continuò.
-Lei ha fatto lo stesso con la mia amica – indicando Lesli.
-Non vogliamo che succeda niente qui, vero? – Abbie si intromise. E fulminò con lo sguardo Perrie.
Ma che vuole?
-Continuiamo la partita. Ah e. . Nene? – chiese.
-Niente male il tuo ragazzo. Quasi quasi me lo farei –
La mia bocca si spalancò e fu un miracolo che non toccò terra.
Avevano sentito tutti, Niall compreso.
E lui cha fa? Ride! Ma chi lo capisce.
-Bene. Lesli passami la palla – ordinai infuriata.
Erano ormai venti minuti buoni che la partita continuava ed ero stanca. Non ero mai stata un asso nello sport.
Dovevo resistere fino alla fine e ci stavo riuscendo. . . Ma una pallonata mi ruppe quasi in due e dal dolore mi piegai.
Ma chi cavolo era stato? Altro che vampiro del cavolo.
-Ahahahahahahahahahaha – ero pronta a litigare con Dasy, ma il suo sguardo faceva intendere che non era lei l’artefice del mio dolore.
La rossa se la stava ridendo e intanto spogliava con lo sguardo Niall che si era avvicinato a me.
-Ma sei cogliona? – Lesli si avvicinò pericolosamente a lei.
Una smorfia di disgusto si fece spazio tra le labbra colorate di rosso di Abbie.
Quando alzai la maglietta notai un grande bollo rosso farsi largo intorno al mio ombelico.
-Un po’ di ghiaccio risolverà tutto – disse Niall aiutandomi a tirarmi in piedi.
-Non è umana, vero? –
 
Continua . . .
 
Ok, il capitolo non è il massimo. Fa schifo.
Fatemi sapere la vostra e per favore potete passare a Dark Side, l’altra mia long a cui tengo molto.
Comunque grazie a chi segue :)
Alla prossima :)
Baci xxx 

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


ALONE
 
 
Ero inchiodata a uno stupido letto a leggermi ‘ Dream ’, visto che la pancia mi faceva troppo male affinché potessi camminare come una persona normale e non come uno zombie.
Avevo detto a mamma che sbadata come ero , picchiai contro lo spigolo del banco, per fortuna ci aveva creduto e non aveva ancora visto il livido. Dovrei vincere un premio ‘ più lividi dell’anno ’.
La parole di Niall mi rimbombavano in testa.
‘ Abbie non è di sicuro un’ umana’ capitan ovvio ‘ma…L’ho già vista’.
Lui l’aveva già vista. Ma non ricordava dove.
Ma poi che voleva da me? Avevo capito che provava odio nei miei confronti i giorni scorsi. Non faceva altro che squadrarmi ogni volta che le passavo in parte.
Ero stufa di stare in casa. Volevo uscire un po’, ma da sola.
Tutti questi avvenimenti mi avevano sconvolto e i messaggi di minaccia non finivano più.
Infilai la giacca nera e indossati gli stivali uscì avvertendo mamma che sarei tornata per cena.
Non avevo una meta precisa , però quando vidi il piccolo parchetto accanto al laghetto dove piccoli pesciolini nuotavano sotto il sottile strato di ghiaccio.
Non si poteva vedere l’erba che era ormai coperta dalla soffice coltre di neve.
Mi sedetti sull’ altalena e piccoli brividi percorsero la mia schiena quando cercai ti poggiare le mani sulle gelide catene.
Vidi in lontananza una mamma con la figlioletta, si tenevano per mano e intanto la bambina indicava il negozietto di giocattoli illuminato.
Piccoli ricordi si fecero spazio nella mia mente, di quando io e papà ci recavamo al grande negozio in centro città per comprare i regali di Natale. Bei tempi quelli.
Una coppia di anziani intanto che si teneva a braccetto stava camminando lentamente sul vialetto ghiacciato.
Chissà se un giorno mi ritroverò così con Niall. . Ma al pensiero sorrisi amaramente, lui non poteva invecchiare. E la tristezza prese il sopravvento.
Un giorno sarei morta e lui si sarebbe fatto una nuova vita.
I miei occhi azzurri vagavano sulla strada non trafficata e una coppia di giovani, questa volta, attirò la mia attenzione.
Perrie e Zayn. Cosa ci facevano in giro insieme?
Non volevo andare a spiarli così semplicemente stufa di star seduta mi alzai, nonostante il dolore.
Avrei chiamato Perrie più tardi.
Non c’era molto da visitare a Mullingar così decisi di tornare a casa, ma allungai la strada e passando per un vicolo buio illuminato solo dall’insegna di un piccolo bar notai Abbie e. . . Jessica?!
Si conoscevano? E dove stavano andando?
La curiosità mi spingeva a seguirle nonostante la ragione mi diceva di andare da Niall e raccontagli ciò.
Dovevo seguirle. Solo così avrei avuto risposte.
Il lurido locale in cui erano entrate aveva piccole finestre oscurate da tende scure e i tavolini marrone rendevano l’ambiente macabro.
Mi sedetti a due tavoli di distanza dandogli le spalle, intanto ordinai un semplice bicchiere d’acqua.
Non sembrava avessero notato la mia presenza e bisbigliavano.
Riuscì solo a sentire ‘Fred’ e poi il nome di Niall. Se gli avrebbero fatto qualcosa le avrei uccise io stessa.
-Deve morire! Non può stare con il mio Niall –
La frase di Abbie mi face sobbalzare.
Suo? Ma cosa va blaterando?
Dovevo andarmene. E subito. Poggia il bicchiere e lasciai due spiccioli sul tavolo.
-Hei ragazzina, vuoi qualcosa d’altro da bere? -  oh no, stupido barista. Gli sguardi delle due ragazze si posarono su di me e dopo avermi visto ghignarono.
Corsi a perdifiato e una volta raggiunta la strada mi diressi verso villa Horan.
Ma le due erano dietro di me. Dovevo chiedere aiuto, così chiamai il primo nome che mi capitò sul cellulare.
Lesli. Dopo due squilli finalmente rispose.
-Pronto? –
-Lesli! Aiuto, chiama Niall e venite a prendermi, sono vicino al parchetto! –
-Nene cosa stai facendo? Nene! –
Misi giù e ricominciai a correre, la pancia mi faceva troppo male e il fiato mi mancò.
-Signorina? – una voce candida mi fece voltare verso destra.
La scena che mi si presentò davanti mi sconvolse, una bambina con uno squarcio nel petto si stava avvicinando.
-Sa che morirà? – la sua voce divenne acuta, i miei occhi cominciarono a lacrimare e feci quello che tutti avrebbero fatto. Chiamai aiuto.
Mi sentì afferrare alla gamba e quella orribile creatura continuava a tirarmi verso il basso.
Con le ultime forze la spinsi via e ricominciai a correre.
Percorsi pochi metri e svoltai l’angolo quando sentì una mano afferrarmi per il braccio.
La paura si impossessò di nuovo di me e comincia a urlare.
-Lasciami! – cercai con tutte le mie forze di spostare l’enorme sagoma che mi teneva.
-Nene calmati – cercava di stringermi.
-Vattene! Niall! – urlai prima di perdere i sensi per il troppo dolore all’addome.
 
Salve! :)
Scusate l’attesa ma in questi ultimi giorni sono stata impegnata D:
Ecco il seguito. Povera Nene, tutte a lei D:
In questo capitolo mi è dispiaciuto più il fatto quando Nene pensa a lei e Niall nel futuro.
Lui è immortale e quindi negli anni lei invecchierà D:
Bhè che dirvi, fatemi sapere ;)
Baci xxx

 
P.s. Scusate se è corto D: 

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Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


ALONE
 
L’odore invitante di ciliegia mi fece arricciare il naso e in pochi secondi aprì gli occhi per capire dove mi trovavo.
Il soffitto celeste della mia camera mi fece tirare un sospiro di sollievo e la presenza accanto a me mi fece voltare.
Niall era lì, mi stava fissando preoccupato.
-Non dovevi seguirle!- mi sgridò come una mamma.
-Lo facevo solo per il tuo bene! – evviva il buon risveglio.
Si alzò dal letto e si massaggiò delicatamente le tempie. Prese un respiro profondo e poco dopo si voltò verso di me.
-Potevano ucciderti e. . Oddio Nene!- urlò mettendosi le mani nei soffici capelli color grano.
-Non l’hanno fatto. . E poi mi hai protetto, sei intervenuto! – dissi mentre poggiavo i piedi sul freddo pavimento.
Solo allora notai che indossavo un maglietta. L’imbarazzo prese il sopravvento.
I suoi occhi mi fissavo ora divertiti e un piccolo sorrisetto si formò sulle sue labbra.
-Ti vergogni di me? – spiritoso, davvero.
-Oh ma smettila! – dissi dandogli le spalle e dirigermi verso l’armadio per recuperare dei pantaloni.
-Comunque dopo chiama Lesli e Perrie. Erano in pensiero-  sospirò per poi dirigersi verso la finestra.
-Vai di già?- mi lamentai andandogli incontro e prendendolo per il polso.
-Si, ho alcune faccende da sbrigare- mi rispose sul vago – ti chiamo appena posso – aggiunse per poi baciarmi.
 
Cellulare. Due messaggi.
Mamma: ‘ Fai la brava. Torno stanotte ’
Sconosciuto: ‘ Scappa finchè puoi ’
-Al diavolo! – sbottai.
Mandai un messaggio a Perrie e uno a Lesli, chiedendogli di venire da me.
Le risposte affermative arrivarono subito.
 
-Non dovevi prendere niente in quel bar – mi ripetè per la millesima volta Perrie.
-Ti avranno messo degli allucinogeni o qualcosa- continuò Lesli.
-Ok ragazze, ho sbagliato. Contente? – risposi ironicamente.
-Ora si! – ridacchiarono entrambe.
-Stasera c’è la festa di Kevin! Ci andiamo? – propose Perrie.
-No, Nene deve riposare. Vero? – tentò di dissuaderla Lesli.
-Ci sarà anche Abbie- sussurrai fra me – andiamoci! – decisi.
-Niall non ne sarà contento – sospirò l’ amica dai capelli blu.
 
-Come la troveremo? – gridò Lesli per sovrastare la musica.
Devo ammettere che questo Kevin in fatto di feste ne sa qualcosa.
La casa straripava di gente e la musica era ottima.
-Avete capito il piano? – ripetei alle due dietro di me.
-Si capo! – rispose prontamente la bionda.
Le ore passavano e della rossa nessuna traccia. Forse non era venuta. . Eppure qualcosa mi diceva che lei c’era.
-Sono già le due di notte, sono stanca e i piedi mi fanno male- si lamentò Lesli, mentre cercava di trovare una sedia libera.
-Andiamocene, Abbie non c’è- risposi rammaricata. E io che pensavo di trovarla.
-O forse no! Guardate! – Perrie indicava un punto preciso, il bagno.
-E’ appena entrata. Andiamo – e ci fiondammo verso il nascondiglio della rossa.
Con un colpo Perrie aprì la porta e si fiondò su Abbie stringendola in una morsa.
-Guarda chi c’è! – trillò allegra questa.
-Chi sei veramente? – domandò Lesli trucidandola con lo sguardo.
-Uhm. . Abbie? – rispose sarcasticamente.
-Non scherziamo! – tuonò Perrie aumentando la presa.
Ad un tratto la porta si spalancò e Dasy e un ragazzo fecero il loro ingresso.
Quest’ultimo era davvero enorme confronto a me, alto quanto Niall, occhi scuri e capelli neri.
-Guarda chi abbiamo qui- recitò Dasy che con passo lento si avvicinò a Lesli. La ragazza dai capelli blu era immobile e potevo percepire il suo respiro pesante.
Perrie in poco tempo venne scaraventata contro il muro, il ragazzo l’aveva colpita ma la bionda si alzò subito e con la stessa velocità lo colpì alla mascella.
Io me ne stavo immobile, terrorizzata, appiccicata alla parete bianca.
Fu un attimo e Dasy colpì Lesli alla faccia. Piccole gocce di sangue fuoriuscivano lente dalla sua guancia.
Successe tutto a rallentatore, il ragazzo mi si avvicinò e come se fossi una piuma mi sollevò da terra trattenendomi per il collo, il fiato cominciò a mancare quando la mano fredda aumentava sempre più la presa.
Non pensavo potesse finire così, ora non ci sarebbe stato Niall a salvarmi.
-Lasciala! – urlò Perrie avventandosi sul moro e cominciando così una lotta.
Scivolai lentamente lungo il muro inginocchiandomi e vedendo Lesli a terra con gli occhi chiusi.
Dei ragazzi fecero il loro ingresso e quando videro la scena chiamarono aiuto.
-Sta volta vi è andata bene – ghignò Abbie, che sparì come gli altri due.
Avevo visto la morte.
 
Era passata ormai un’ora da quando l’ambulanza ci aveva portato nell’ospedale della città, avevano chiamato mia mamma, così come i genitori di Lesli.
Perrie non aveva subito nessun danno, se non un livido sulla schiena, me niente di chè ripeteva lei.
Sul viso di Lesli si estendeva un grosso livido e un taglio che era stato chiuso con due punti.
Io invece mi accontentai dei segni viola sul collo. Cavolo, aveva stretto talmente forte che le impronte delle dita erano rimaste impresse sulla mia pelle.
-Nene! – la voce di Amanda si sparse per il corridoio vuoto dell’ospedale.
Non appena la vidi mi fiondai tra le sue braccia e scoppia in un pianto libero. Pensavo di non averla più rivista.
I miei occhi lucidi si spostarono su Lesli che si teneva stretta tra la sua giacca viola. Perrie in parte a lei teneva gli occhi bassi.
-Cosa ti è successo?- una voce roca ci fece volare verso un ragazzo in piedi, Harry.
-H-harry. . Cosa ci fai qui?- domandò Lesli alzandosi dalla scomoda sedia bianca.
Ma il riccio non era solo, accanto a lui c’era Zayn e . . Niall.
I suoi occhi ghiaccio mi guardavano infuriati. Mi staccai da mia mamma e con passo incerto mi avvicinai a lui.
I suoi occhi si serrarono e così anche i pugni.
-Andiamocene a casa Perrie – dichiarò Zayn avvicinandosi alla vampira buona.
-Tesoro!- due signori si avvicinarono a Lesli e il padre la colpi sulla guancia buona.
I miei occhi si sbarrarono, così come tutti gli spettatori.
-Cosa ti salta in mente?! Scappare di casa! E guardati! – urlò la donna.
-A voi non è mai interessato di me! – rispose la ragazza a tono.
-Non uscirai di casa fino alla tua fine – concluse l’uomo.
Harry nel mentre se ne stava a guardare la scena e dopo dei respiri profondi si rivolse alla ragazza.
-E’ meglio non vederci più- disse freddo – addio – concluse voltandosi per affiancarmi.
Cosa? Non è possibile. Ditemi che è un sogno.
-Nene torniamo a casa- la voce di Amanda mi fece desdare dai miei pensieri.
Quella notte non parlai con Niall, vidi solo due piccole lacrime scorrere sulle sue guancie quando venni trascinata in macchina.
 
A Niall:
‘ Se ci tieni a me vieni a salutarmi ’
La decisione drastica di trasferirci a Londra era stata un colpo per me.
Mamma aveva trovato lavoro là, so che non l’avrebbe accettato, visto che mi aveva promesso che Mullingar sarebbe stata la mia casa per sempre.
Ma dopo la scorsa notte aveva deciso che quella piccola cittadina dell’Irlanda era pericolosa.
Gli scatoloni erano già pronti e così le valige.
Il tempo passava lentamente e del biondo nessuna traccia. Allora non ci teneva a me.
Da Lesli:
‘ Mi mancherai piccola Nene. Ti voglio bene x
Dobbiamo tenerci in contatto. Promettimi farai la brava ;) ’
Da Perrie:
‘ Ehi bionda! Ci si vede eh! Non fare troppi fidanzati a Londra :P
Manchi di già. I love you <3’
 
Perché la vita è così ingiusta?
E perché l’amore è così crudele?
Non troverò mai le risposte. . .
 
 
Hello! <3
Eccomi di nuovo! :D
So che è passato un sacco di tempo, ma mi sono dovuta preparare per gli esami D:
Spero che questo capitolo vi piaccia, so che non è molto felice, ma il trasferimento di Nene è fondamentale D:
E Niall? Che bad-boy D: Non va a salutare la sua amata. .
I’m sad :(
Alla possimaaaa ;)
Baci xxx 

Ecco a voi Nene ;)

 


 Ed ecco Lesli ;)

 

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Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


ALONE
 
Erano passate due settimane da quando Londra era diventata la mia nuova casa, si fa per dire.
Mi mancava Mullingar, ma mi mancava lui.
Non si era fatto sentire, era sparito. E questo mi stava uccidendo.
Mi tenevo in contatto con Lesli e Perrie che mi aggiornavano sempre.
Diciamo che a loro non andava molto bene, Lesli era ‘‘segregata’’ in casa a detta sua e Perrie non sapeva con chi uscire, quindi se ne stava in casa a leggere libri o guardare la Tv.
Quel giorno stavamo parlando via Skype.
-Tra poco ci sono le vacanze natalizie! – esultò Perrie stringendo a sè il cuscino lilla.
-Già. . Evviva. . – disse con finto entusiasmo Lesli.
-Lesli. . . Non pensarci, ok? Harry è un’ idiota, non sa cosa si è perso – cercai di consolarla.
-Almeno venire a sapere come sto. . – mormorò toccandosi la guancia.
Io e la bionda sospirammo, sapevo come ci si poteva sentire. Niall aveva fatto lo stesso.
-Comunque. . Come vanno le cose a Londra? – mi domandò Perrie per rompere il silenzio.
-Bene, diciamo. . Ma mi mancate- confessai abbassando lo sguardo.
Piccole lacrime solcarono il mio viso, volevo tornare da loro.
Delle voci in lontananza chiamarono Lesli, dovevano essere i suoi.
-Io devo andare. . Ciao- quelle parole fatte di ghiaccio mi fecero fissare il computer, dove poco prima compariva l’immagine di Lesli.
-Non prendertela, è ancora scossa- mi consolò Perrie sorridendomi.
-Già. Ora devo andare. Mamma mi starà aspettando – conclusi per poi mandare un bacio alla vampira.
 
Non riuscivo ad ingoiare quella pasta oramai fredda.
Ero frustata e le occhiate di compassione di mamma non mi aiutavano per niente.
Era dall’inizio di cena che mi guardava sottecchi.
-Ehm, come va scuola? – provò a introdurre un  dialogo.
-Bene- la tovaglia azzurra mi ricordava gli occhi di Niall. Ma che! I suoi occhi erano più azzurri.
Mi stavo alzando per andare a letto quando la mano di mamma mi bloccò per il polso.
-Aspetta – mi richiamò – so..So che è difficile, ma devi andare avanti Nene. Lui non può essere la tua vita e non lo deve essere, è solo un ragazzo – sputò tutto di un fiato.
I miei occhi si spalancarono a quelle parole, come si permetteva?
-Si, è solo un ragazzo. Ma è il ragazzo che amo! – urlai – E tu? Non amavi papà? Non era la tua vita?! – proseguì ferendola.
Non fece tempo a replicare che mi ero già chiusa in camera.
La finestra mi invitava a usarla come via d’uscita.
Feci solo una cosa, fuggì. Londra era bella anche di notte.
 
Le lucine colorate mi rasserenavano e con passo lento mi diressi verso le bancarelle natalizie, dove erano esposti dei buffi cappelli colorati.
Alla quinta bancarella vendevano della cioccolata calda invitante e in automatico presi i pochi spiccioli e pagai.
Una cioccolata aiutava sempre e mi calmava ogni qualvolta.
Il mio sguardo vagava dai banchetti alle persone.
Ma qualcosa di sospetto mi fece concentrare dall’altra parte della strada.
Quella chioma bionda. .Niall.
Cercai di farmi spazio fra le persone e correndo attraversai la strada ghiacciata.
Nessuno, non c’era nessuno. Stupida illusa.
Le labbra cominciarono a tremare, ma non per il freddo, per la delusione.
Rimasi li in piedi per dieci buoni minuti.
Chi passava mi guardava stranito e bisbigliava.
Eppure lo avevo visto.
Amare può portare ad avere delle allucinazioni?
 
La sciarpa e il cappello non tenevano poi più così caldo.
E le piazze di Londra si stavano svuotando, era di già mezzanotte. Decisi così di tornare a casa.
Passai per il piccolo parchetto dove le piccole foglie cadute e ghiacciate scricchiolavano sotto il mio passo.
-Ehi Nene! – una voce mi chiamò, ma non era di Niall.
-Flora, giusto? – domandai incerta. L’aveva vista qualche volta in classe, se non sbaglio.
-Esatto- disse sorridendomi – in giro per Londra, eh? – domandò affiancandomi.
-Eh si. . E tu? – cercai di conversare, in fondo poteva solo che farmi bene.
Annuì con la testa e poco dopo rivolse il suo sguardo al cielo scuro.
Si creò un silenzio imbarazzante e così decisi di concluderlo.
-Conoscevi una certa Abbie? Alta, rossa e occhi ghiaccio? – infondo Londra era la sua città d’origine.
-Si, la conoscevo – rispose vaga. Capivo che c’era qualcosa in più.
-Dove abitava? – chiesi senza esitazione.
Mi guardò con aria incuriosita e con un sorrisino scosse la testa.
 
Abbie preparati, il tuo segreto non è più al sicuro.

 
Eccomi di nuovo :)
Mi spiace che lo scorso capitolo non abbia ricevuto nessuna recensione D:
Spero che qualcuno di voi segua ancora la mia storia.
Comunque ecco il nuovo capitolo :)
Abbie non è più al sicuro, infatti Nene si ‘vendicherà’ ;)
Alla prossima :)
 

 
 
 

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Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***


ALONE
 
 
Il giorno seguente mi ero preparata a dovere.
Con indosso il cappotto grigio e stivali neri mi diressi verso il piccolo parco dove mi sarei dovuta incontrare con Flora.
-Allora non sei scappata, hai coraggio da vendere, umana – la sua voce mi fece sorridere e poco dopo si sedette di fianco.
-Già, farei di tutto per scoprire la verità – dichiarai guardandola.
-Bene – sospirò- Abbie era una ragazza normale, aveva tutto, amici e una famiglia che le voleva bene. . E un ragazzo che amava, ma di lui non si può dire lo stesso. E’ stato lui a ucciderla in un momento d’ira – il suo viso si rabbuiò.
-E lui? Dov’è? – dovevo saperne di più.
-E’ morto – quelle due parole mi fecero tremare – suo fratello l’ ha ucciso –
-Come si chiamava il suo fidanzato? – domandai troppa curiosa.
-Logan. . Horan – quel cognome mi fece sentire impotente, mille domande cominciarono a crearsi nella mia mente.
-No! – urlai alzandomi di scatto – Niall non l’avrebbe mai fatto! Uccidere suo fratello? Niall?! Mai! – lui non era un assassino.
 
                                                                       ***
 
Corsi di fretta a casa e raccattai quei pochi vestiti nell’armadio e li buttai nello zaino.
Lascia un post-it a mamma in cui dicevo che sarei stata via a dormire da una mia nuova amica.
La classica scusa, solo che questa volta non avrebbe retto. Non solo dovevo prendere un aereo in totale sarei stata via parecchi giorni.
Mullingar, sto tornando.
 
 
                                                                                                    ***
 
Pov. Lesli
 
Ero stufa di questa monotonia. Potevo solo uscire per andare a scuola.
-Lesli? – che vuole ancora?!
-Cosa c’è?! – urlai scontrosa a mia mamma, non aveva detto niente per difendermi quel giorno.
-Io e tuo padre andiamo fuori stasera, vedi di fare la brava – pff, manco avessi due anni. . Ma io non ho mai amato le regole quindi. .
-Va bene mamma! –
Dovevo trovare Harry! Sarei andata nel nostro luogo d’incontro, lo avrei trovato li, ne ero certa.
 
Mullingar era già fredda di suo, figuriamoci in inverno.
E non solo i brividi erano provocati dal freddo, ma dalla paura.
Infondo mi trovavo davanti a uno squallido pub dove a decine i vampiri si riunivano.
-Ehm – tossicchiai per farmi notare dal gigante che bloccava l’ingresso.
Mi guardo male e come se nulla fosse si voltò dall’altra parte.
-Mi scusi? Io devo entrare! – sbottai dalla rabbia.
-Parola d’ordine? – domandò poi.
Sbuffai e feci per andarmene.
-Lasciala passare Cris – Louis era il mio salvatore.
 
                                                                        ***
 
Pov.Nene
 
L’aeroporto di Mullingar era vuoto e le poche persone che c’erano si stringevano nelle loro giacche per il freddo invernale.
-Certo che fa freddo – si lamentò la ragazza di fianco.
-Già, facci l’abitudine Flora – scherzai , per poi dirigerci verso la città illuminata.
 
Dovevo andare a casa di Niall e avere una vampira affianco m’infondeva fiducia, quindi perché non due?
Quando mi presentai di fronte casa Edwards una Perrie assonnata aprì la porta bianca.
I suoi occhi azzurri si spalancarono e con un balzo mi stritolò fra le sue braccia.
-Nene?! Cosa ci fai qui? – esclamò sorpresa.
Dopo averle spiegato tutto per bene e averle fatto conoscere Flora accettò di aiutarmi.
-Prima però riposa, vi ospiterò io – propose per poi accompagnarci nelle rispettive camere.
 
                                                                       ***
Pov.Lesli.
 
-E’ Harry che ti ha portato qui? – la voce acuta di Louis mi fece balzare, quella dannata musica con le luci psichedeliche mi faceva innervosire. Non vedevo e non sentivo bene.
-Si. Dov’è? – diretta e coincisa.
Con un cenno di capo mi fece voltare verso la porta affianco al bancone.
E a passo svelto bussai insistentemente fino a che una folta chioma riccia mi si presentò davanti.
-Cosa ci fai qui? – la sua voce roca mi colse in pieno, mi mancava.
-Sono venuta per parlarti, Harry – dissi ferma.
Si scostò di lato per farmi passare e una volta dentro chiuse a chiave la porta.
Lentamente si appoggiò al muro e chiuse gli occhi mentre con una mano si scostava i ricci sulla fronte.
Io me ne stavo semplicemente in piedi ad ammirare la sua bellezza.
-Ti sei forse dimenticato di me? Non è così? – domandai fredda andandogli incontro.
-No, ovvio che no – rispose pacato – ma tu sei stata un’irresponsabile! Cosa ti passa per la testa, eh? Potevi essere morta a quest’ora! – mi ringhiò contro.
-L’ho fatto per una giusta causa! Per aiutare un’amica! – mi difesi facendomi piccola.
Lo sentì borbottare per poi avvicinarsi troppo velocemente e scostarmi i capelli da una parte.
Le sue labbra si stavano concentrando sul collo e piccoli morsi venivano lasciati qua e là, senza farmi male.
-Tu non sai quanto io ti voglia, ma. . . E’ da egoisti, lo so. Ho solo paura di perderti – ammise per poi stringermi in un forte abbraccio.
 
 
Cosa ne pensate? :)
Mi scuso in anticipo se ci fossero errori di battitura, ma sono di fretta D:
Fatemi sapere se devo continuare ;)
E poi andando avanti si scoprirà il collegamento fra Abbie e Niall, e del perché Abbie voglia morta Nene D:
Alla prossima <3



 
Ecco Flora ;) Ariana Grande <3

 

E la nostra Perrie <3

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


ALONE

L’alba era ormai sorta e piccoli fiocchi di neve s’ infrangevano al suolo imbiancandolo.
Sbuffai e con passo svelto scesi le scale di legno ritrovandomi in cucina.
Perrie era seduta sul piccolo divanetto bianco mentre leggeva un libro.
-Buongiorno – la salutai dandole un bacio sulla guancia.
-Giorno  - ricambiò richiudendo il libro e alzandosi per stiracchiarsi.
Ci preparammo un caffè bollente e dei biscotti confezionati al cioccolato.
-Dove l’hai incontrata? – chiese alludendo a Flora.
-L’ho conosciuta a scuola. . E sa tante cose su Abbie e Niall – sospirai per poi massaggiarmi le tempie.
-Vai a prepararti, un certo biondo ti sta aspettando – confessò sorseggiando dalla tazza azzurra.
Aprì leggermente la bocca non capendo cosa intendeva.
-Sa già che tu sei qui. Lui sa tutto – spiegò per poi prendere un biscotto al cioccolato e rifugiandosi nella sua stanza.
 
                                                                       ***
 
Eccomi di nuovo qui, davanti all’imponente casa Horan.
Presi un profondo respiro prima di suonare il campanello d’oro.
Il cuore batteva all’impazzata.
Le labbra tremavano così come le gambe.
Le mani cominciarono a prudere dall’agitazione.
E il mio stomaco cominciava a svuotarsi lasciando in me una sensazione piacevole.
I miei occhi azzurri vagavano da tutte le parti quando comincia a percorrere i gradini in pietra che mi portarono all’entrata.
Il pesante portone di mogano cominciò ad aprirsi lentamente, fino quando potei intravedere una mano, la sua mano,scostare la porta.
Grazie alla luce d’inverno riuscì ad intravedere dei ciuffi biondi.
Avanzai piano senza guardarlo, quando richiuse la porta.
Il mio sguardo si posò su di lui.
Anche se era passato poco tempo mi mancava tutto di lui.
Lo sguardo di ghiaccio non era scomparso, e i suoi occhi sembravano più azzurri.
Era bello anche con indosso una tuta grigia e la maglietta bianca.
I miei occhi cominciarono a pizzicare e incurante dei suoi pugni serrati e la mascella tesa mi tuffai fra le sue braccia, che poco dopo mi avvolsero in una stretta calda.
Non so quanto tempo passammo abbracciati, solo vorrei che non finisse mai.
Si sentivano solo i nostri respiri e a volte i miei singhiozzi di gioia.
Provai tristezza quando mi scostò cosi da potermi guardare in viso.
Vidi qualcosa che non mi sarei aspettata mai di vedere in lui.
Lacrime.
 
                                                                       ***
 
Pov. Lesli

 
Il mio letto non era mai stato più caldo da quando Harry non dormiva con me.
Ma questa notte dormì al caldo, in un abbraccio confortante.
I morbidi ricci di Harry mi solleticavano il naso e con un piccolo starnuto lo feci sobbalzare.
I suoi occhi verdi di mattina mi confortavano e mi davano la forza di andare avanti, di affrontare il mondo.
-Buongiorno piccola – mi salutò baciandomi la fronte per poi stiracchiarsi e scoprendo il torace contornato dai tatuaggi.
Mi coprì le spalle, avvolgendo il piumino viola attorno al mio corpo.
Non volevo uscire quella mattina, volevo starmene a casa con Harry.
-Ci alziamo? – domandò prendendo la maglietta nera della sera precedente e infilarsela per poi ributtarsi su di me schiacciandomi con il suo peso.
-Mmmmmh. . . – mugugnai tirandolo sotto con me.
Una debole risatina lasciò le sue labbra che poco dopo si poggiarono sulle mie.
-Se i tuoi arrivano in casa non saranno contenti di vedermi – sospirò prima di mettersi a pancia in su.
-Non m’importa, voglio stare con te – mormorai per stringerlo a me.
 
                                                           ***
 
Intanto. . .
 
-Quindi la bionda è tornata?- domandò una voce acuta alla figura in piedi ad essa.
-Si, ma non preoccuparti amore, loro non avranno una storia bella come la nostra, loro non possono separarci di nuovo –

 
Eccomi di nuovo! :)
Grazie a chi ha recensito gli ultimi capitoli :)
E’ molto importante per me <3
Prometto di aggiornare presto! :)

 

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