Ginny Weasley e la Camera dei segreti

di gittypanda
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la mattina alla Tana ***
Capitolo 2: *** A Diagon Alley ***
Capitolo 3: *** Lo smistamento ***
Capitolo 4: *** Il primo giorno di scuola ***
Capitolo 5: *** un baule misterioso ***
Capitolo 6: *** uno scherzo di cattivo gusto ***
Capitolo 7: *** L'incidente ***
Capitolo 8: *** Al Club dei Duellanti ***
Capitolo 9: *** la partita ***
Capitolo 10: *** peli, baffi e code ***
Capitolo 11: *** Natale ***
Capitolo 12: *** San Valentino ***



Capitolo 1
*** la mattina alla Tana ***


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"Ginny! Scendi, c’è una lettera per te!".

La voce della mamma suonò stranamente remota dalla soffitta. Ginny scese velocemente, inciampando su suo fratello Percy e facendo due rame di scale rotolando assieme a lui, che stava andando in cucina, incuriosito.

"che c’è mamma?" chiese subito la bambina "chi mi scrive?".

La mamma aveva un sorriso che gli andava da un orecchio all’altro <>.

"si!!!" urlò lei "fammi vedere la lettera!".

Era una busta di pesante pergamena gialla, con su il sigillo e lo stemma di Hogwarts. Hogwarts, la stessa scuola che aveva sognato di frequentare sin da quando ci andava Bill, suo fratello più grande. Ginny era la settima e ultima figlia di Molly e Arthur Weasley, era magra e anche un po’ piccolina per avere undici anni. Aveva gli occhi castani e, come tutti gli altri membri della sua famiglia, i capelli rossi e il viso cosparso di lentiggini. Suo fratello più grande, Bill, aveva finito Hogwarts ormai da qualche anno e ora lavorava per la Gringott in Egitto. Poi c’era Charlie, che aveva finito pure lui e studiava i draghi in Romania. Percy era un perfetto della scuola, e doveva iniziare il sesto anno. Fred e George erano gemelli e dovevano iniziare il quarto anno; erano due autentiche pesti, e c’era chi sosteneva che lei seguisse la loro strada. Poi c’era Ron, che doveva iniziare il secondo anno.

A proposito, Ron era entrato in quel preciso istante, seguito dal suo amico Harry che, secondo Ginny, era il ragazzo più bello sulla faccia della terra. Era un po’ basso, con capelli neri e occhi verdi che brillavano da dietro gli occhiali rotondi. Era molto simpatico.

"che c’è mamma, perché urli?" chiese Ron.

"Ginny è stata ammessa a Hogwarts! A proposito, le lettere sono arrivate anche per voi" rispose la mamma. Nel frattempo Ginny aprì la sua lettera

SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS

Direttore: Albus Silente

Vicedirettore: Minerva McGranitt

Gentile signorina Weasley,

ci pregiamo di informarla che Lei è stata ammessa alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. A seguito troverà l’elenco del materiale necessario.

Con ossequi

Minerva McGranitt

Ginny prese il fogli con l’elenco

SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS

Direttore: Albus Silente

Vicedirettore: Minerva McGranitt

gli alunni del primo anno dovranno essere forniti di:

UNIFORME

· 3 tuniche in tinta unita (nero)

· Un mantello in tinta unita (nero) con alamari d’argento

· Un cappello a punta (nero)

· Guanti protettivi (in pelle di Drago o simili)

LIBRI DI TESTO

· Storia della Magia

· Teoria della Magia

· Infusi e pozioni magiche

· Guida pratica alla trasfigurazione per principianti

· Manuale di incantesimi, vol. 1

· Gli animali fantastici: dove trovarli

· A merenda con la morte

· In vacanza con le streghe

· Trekking con i Troll

· In viaggio con i Vampiri

· A passeggio con i Lupi Mannari

· Un anno con lo Yeti

· A spasso con gli spiriti

· Mille erbe e funghi magici

VARIE

· Bacchetta magica

· Calderone in peltro, misura standard 2

· Bilancina d’ottone

· Set completo per le pozioni

SE GLI STUDENTI LO DESIDERANO POSSONO PORTARE O UN GUFO, O UN GATTO O UN ROSPO. INOLTRE RICORDIAMO CHE AGLI STUDENTI DEL PRIMO ANNO NON è PERMESSO DI AVERE MANICI DI SCOPA PERSONALI.

"benissimo!" disse la mamma "vestitevi, si va a Diagon Alley!".

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Capitolo 2
*** A Diagon Alley ***


Wecome To PageBreeze

Un’ora dopo erano tutti pronti davanti il camino: avrebbero usato la polvere Volante per dirigersi a Diagon Alley.

"Harry, vai prima tu" disse la mamma

"che devo fare?" rispose lui.

"hai ragione!" esclamò Ron "lui non ha mai viaggiato con la polvere volante!".

"cielo! E come hai viaggiato finora?" chiese papà

"con la metropolitana" rispose Harry

"cielo! Cioè… in treno? Wow, devi spiegarmi assolutamente come funziona!" esclamò papà eccitato.

"non ora, Arthur!" lo rimproverò la mamma "Ron, vai avanti tu, così gli mostri come si fa".

Ron prese un pugnetto di polvere e la gettò nel camino. Il fuoco diventò subito verde, e Ron entrò dentro. "Diagon Alley" esclamò.

Subito fu avvolto dalle fiamme, dopodichè sparì, inghiottito dal camino. Harry era sbigottito: guardava il fuoco con un’espressione che fece ghignare Fred e George.

"hai capito come funziona, caro?" chiese la mamma "devi gettare la polvere dentro il fuoco ed esclamare chiaramente il nome del luogo in dove desideri andare. Dai!".

Harry prese la polvere la gettò nel camino, entrò ed esclamò "Diagon Ally!". Fu inghiottito dal camino.

"che cos’ha detto, tesoro?" chiese mamma rivolgendosi a papà.

"Diagon Ally" rispose lui.

"come temevo. Bhè! Non possiamo stare qui impalati, magari è sceso solo qualche camino più in là… andiamo!".

Ginny prese la polvere e si diresse a Diagon Alley. Lì trovò Ron, abbastanza seccato perché l’avevano fatto aspettare così tanto.

"che avete fatto per tutto questo tempo?! Ma lo sai quanto vi ho aspettati?!" esclamò.

"non prendertela con me!" rispose Ginny indignata "non è colpa mia. Il problema è che forse abbiamo perso Harry! È partito prima di me, ma se non è arrivato…"

"come non trovate Harry?!" disse Ron. In quel momento arrivarono Fred e George, insieme

"a quanto pare l’abbiamo perso davvero!" disse George, sconsolato.

"ma ha fatto a perdersi?" chiese Ron, più a sé stesso che agli altri.

"ha pronunciato male il luogo in cui doveva andare! Chissà dov’è finito!".

In quel momento arrivò anche Percy "mamma e papà si stanno per materializzare, a loro non piace la polvere volante. Harry non c’è, vero? Quel ragazzo ha un vero talento per i guai, non c’è che dire!" disse con tono da sotuttoio.

"appena dice un’altra parola"disse Fred sottovoce "giuro che gli cambio i connotati".

Una volta che furono arrivati mamma e papà, andarono in giro a cercare Harry.

"ma dov’è finito?" chiese la mamma.

Proprio quando cominciavano a perdere le speranze, Fred gridò "ehi! Quello è Hagrid! E con lui ci sono…"

"Harry! Doveri finito? Ciao Hermione!" completò Ron. Harry era pieno zeppo di fuliggine, e aveva una faccia un po’ cupa. Hermione Granger, l’altra migliore amica di Ron, era alta, con capelli castani, folti e ricci, denti davanti piuttosto grandi e l’aria da secchiona.

"dov’eri finito? e perché i tuoi occhiali sono rotti?" chiesero in coro Fred e George.

"era a Notturn Alley!" escamò Hagrid, indignato. Alto tre volte un uomo normale, con la barba e i capelli che gli coprivano quasi tutta la faccia, Hagrid dava subito un’impressione di terrore. Impressione che svaniva quasi subito, visto che il gigante era molto gentile e simpatico. "

non mi piace ti fai vedere lì, si può pensare male!" aggiunse poi il gigante.

"Grande! A Notturn Alley!" esclamarono i gemelli.

"noi non abbiamo mai avuto il permesso di andarci" commentò Ron pieno d’invidia.

Hagrid se ne andò ed Harry, Ron ed Hermione si allontanarono insieme a confabulare. Si incamminarono verso la Gringott, dove incontrarono i genitori di Hermione, due Babbani, il che rese papà molto contento. Poi andarono nelle camere blindate a prendere i soldi, e infine uscirono.

Una volta fuori si separarono: Percy andò a rifornirsi di penne d’oca, Fred e George, che avevano visto un loro amico, gli andarono incontro, Harry, Ron ed Hermione andarono a fare una passeggiata, e papà invitò i Granger al Paiolo Magico a bere qualcosa. Quanto a Ginny se ne andò in un negozio di abiti di seconda mano. Rimasero che si sarebbero visto tra un’ora al Ghirigoro, la libreria per comprare i libri di testo.

Arrivarono al negozio, e Ginny entrò. Aveva l’aria di non essere molto frequentato, con pareti scure e molti appendiabiti ammucchiati da tutte le parti, con molti vestiti, alcuni più curati, altri vecchi e logori. Le divise di Hogwarts erano tutte da un lato, ed erano abbastanza numerose. Ne avrebbero trovato sicuramente una che andasse bene a Ginny.

La commessa sembrava molto gentile: fece provare molte divise a Ginny, che era molto piccola, ed era quindi difficile trovarne una. Quando finalmente ne ebbero trovata una, la pagarono due falci, e uscirono. Poi si diressero verso il negozio di bacchette, visto che non ne avevano altre a casa. Sin da quando lo vide la prima volta, il proprietario le fece una grande antipatia. Non sapeva dire il perché, sta di fatto che era così. Una volte comprata la bacchetta ("mi raccomando" disse la mamma "non dire ai tuoi fratelli che l’abbiamo comprata nuova o si arrabbiano!") si diressero verso il Ghirigoro, dove, scoprirono, c’era una grande una grande folla. La ragione di tutto ciò era spiegata in un cartello che recitava:

oggi, dalle 12,30 alle 14,30

GILDEROY ALLOCK

firmerà copie della sua autobiografia

Magicamente io

Si misero in fila e subito arrivarono tutti gli altri. Sia la mamma che Hermione erano molto emozionate. Quanto a Ginny, la cosa non le interessava granchè. Gilderoy Allock era vestito color non-ti-scordar-di-me, e un fotografo molto irascibile gli girava intorno. Quando questi vide Harry poi, andò in visibilio, e lo costrinse a farsi una foto con Allock. Allora incontrarono Lucius e Draco Malfoy. Quest’ultimo si avvicinò ad Harry e disse "scommetto che ti è piaciuto, non è vero, Potter?". "il famoso Harry Potter" continuò sarcastico "anche se entri in una libreria finisci in prima pagina!"

"lascialo in pace!" disse Ginny, "non è stato lui a volere tutto questo!!. Lo disse senza guardare Harry, fissando il suo sguardo su Malfoy.

"ma guarda" disse quello, rivolto ad Harry "ti sei fatto la ragazza!".

A quel punto Ginny si sentì avvampare. Allora si avvinarono Ron ed Hermione, carichi di libri.

"ah, sei tu" disse Ron, guardando Malfoy come se fosse qualcosa di sgradevole

"scommetto che sei sorpreso di vedere Harry qui" continuò.

"non tanto sorpreso quanto di vedere te dentro un negozio, Weasley" replicò Malfoy "immagino che i tuoi genitori faranno la fame per un mese per pagare tutta questa roba".

Anche Ron diventò paonazzo. Lasciò cadere i libri dentro il calderone di Ginny e si scagliò su Malfoy, ma fu trattenuto da Harry ed Hermione.

Arrivò anche papà, che subito chiese "che state facendo? Qua dentro è pazzesco, usciamo fuori". "bene, bene, bene, Arthur Weasley" disse il signor Malfoy, che si era appena avvicinato.

"ho sentito che per ora è un momento di super lavoro al ministero" disse "spero che le paghino gli straordinari".

Prese un libro di Ginny dal calderone e con un ghigno disse "no, a quanto pare no. Santo cielo, a che serve essere un’onta al nome stesso di mago, se non la pagano nemmeno abbastanza?". Papà divenne paonazzo, ancor più di Ron e Ginny.

"abbiamo un’idea molto diversa di quel che significa screditare il nome di mago, Lucius" disse papà.

"è chiaro" replicò Malfoy, guardando i Granger "le compagnie che lei frequenta… eppure avrei detto che la sua famiglia non poteva scendere più in basso…".

Ci fu un tonfo metallico e il calderone di Ginny volò in aria; papà si era avventato su Lucius Malfoy, scaraventandolo contro uno scaffale. Decine di pesanti libri di incantesimi caddero sulle loro teste con gran fracasso.

Si udì il grido unanime di Fred e George "prendilo, papà, prendilo!".

Anche la mamma urlava "no, Arthur, no!".

La folla si ritrasse, facendo cadere altri scaffali. "signori, vi prego… vi prego!" gridava il mago commesso, e poi una voce che superava quelle di tutti intimò "basta un po’, gente!".

Era Hagrid, che avanzò lentamente verso di loro e li separò. Papà aveva un labbro spaccato, mentre Malfoy era stato colpito a un occhio dal volume Enciclopedia dei funghi velenosi. Stringeva ancora il libro di Ginny tra le mani. Lo rigettò nel calderone.

"tieni, ragazzina" disse "è tutto quello che tuo padre riesce a darti!". E uscì dal negozio.

Qualche minuto dopo, la mamma aveva rimproverato papà, Hagrid pure e i Granger erano stati rincuorati dallo spavento che si erano presi. Arrivarono al Paiolo Magico, e si accomiatarono dai Granger.

Ginny notò che Harry, prima di prendere la polvere volante si tolse gli occhiali.

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Capitolo 3
*** Lo smistamento ***


Wecome To PageBreeze

Un mese dopo era arrivato settembre, e I Weasley più Harry si diressero verso il binario 9 e ¾, a King’s Kross.

Salirono sul treno e la mamma, rimasta a terra chiese "avete visto Ron ed Harry?".

Nessuno sembrava averli visti. Il treno cominciò a muoversi. "mi raccomando, comportatevi bene, buona fortuna per lo Smistamento, Ginny!".

Era gia passato qualche minuto da quando il treno era partito e Ginny si era seduta nel suo vagone, quando entrò una bambina. Aveva capelli disordinati, lunghi fino alla vita, di un biondo sporco, sopracciglia molto pallide e occhi molto sporgenti.

"ciao" le disse "mi chiamo Luna Lovegood. Posso entrare?".

"si, siediti" rispose Ginny sorridendo

"come ti chiami?" chiese Luna

"Ginny Weasley. Sei anche tu del primo anno?"

"si. Tu dove pensi che sarai smistata? Io spero di finire a Corvonero. Tutta la mia famiglia è stata lì. Tu hai fratelli?" disse Luna, tutto d’un fiato.

"si, ne ho un bel po’! Bill e Charlie hanno gia finito, Percy è un prefetto ed è al sesto anno, Fred e George sono due gemelli scavezzacollo e sono al quarto anno. E Ron è al secondo anno" elencò Ginny.

"wow!" disse Luna "io sono figlia unica! Sai, ho sentito dire che la Casa di Serpeverde è maledetta. Tutte le Streghe e i Maghi che sono finiti là sono si sono alleati con Tu-sai-chi, o comunque sono diventati cattivi. Conosci qualcuno di Serpeverde?"chiese.

"no, ma i miei fratelli sono tutti in "guerra" con loro, soprattutto Ron e il suo amico Harry".

"mamma mia!" esclamò Luna "non li voglio conoscere proprio!" passarono il resto della giornata a chiacchierare. Sul far della sera il treno cominciò a rallentare.

"Oh!" disse Luna "siamo arrivati! Mi aiuti col baule?"

"si, e tu mi aiuti col mio?"

"d’accordo".

Scesero dal treno, e Ginny senti una voce familiare urlare "primo anno! Da questa parte!".

Era Hagrid.

"e quello chi è?" chiese Luna, per nulla intimorita dal suo aspetto, ma soltanto curiosa.

"è Hagrid, il guardiacaccia. Sembra cattivo, ma non lo è per niente, anzi! È molto simpatico"

"se lo dici tu…".

"su! Seguitemi!" urlò Hagrid, anche se i bambini lo sentivano perfettamente.. scivolando e incespicando, tutti i bambini del primo anno seguirono Hagrid giù per quello che sembrava un sentiero ripido e stretto. Da entrambi i lati il buio era così fitto che Ginny pensò che fosse fiancheggiato da molti e fitti alberi. Nessuno aveva voglia di parlare.

"tra un attimo: prima vista panoramica di Hogwarts!" annunciò il gigante. Ci fu un coro di "ohhhh!". Lo stretto sentiero si era spalancato all’improvviso sul bordo di un grande lago nero. Appollaiato in cima a un’alta montagna sullo sfondo, con le finestre illuminate che brillavano contro il cielo pieno di stelle si stagliava un grande castello con molte torri e torrette. Salirono su delle barche appoggiate alla riva, e queste partirono da sole verso il castello. Hagrid aveva una barca personale,i bambini erano quattro per battello. Una volta approdati salirono la scalinata di pietra. A Ginny parve di sentire un tonfo in lontananza. Hagrid alzò il pugno e bussò tre volte.

La porta si spalancò all’istante, e videro una strega alta, dai capelli corvini, vestita di verde. Aveva un volto molto severo. La strega li portò nella sala d’ingresso, un luogo enorme.

"benvenuti, voi del primo anno. Io sono la professoressa McGranitt. Ora entrerete nella Sala Grande, ma prima di sedervi con i vostri compagni, verrete smistati. Io vi metterò il Cappello Parlante sulla testa, e questi urlerà la vostra Casa di appartenenza. Ora entrate".

Aprì le porte della Sala, che era ancora più grande della precedente, con le candele che galleggiavano sul soffitto il quale, sicuramente grazie ad una magia, rifletteva il cielo di fuori.

La professoressa McGranitt li condusse davanti al tavolo delle autorità, dove, al centro, sedeva Silente, il preside. Li chiamò ad un a uno, e ciascuno si mise il Cappello sulla testa.

"Canon Colin"

"Grifondoro!"

"Lovegood Luna"

"Corvonero!"

"Meredith Sarah"

"Grifondoro!"

"Nott Fairy"

"Serpeverde!"

"Oshley Kate"

"Tassorosso!"…

"Weasley Ginevra".

Ginny si avvicinò a Cappello lo mise in testa e subito sentì una voce nell’orecchio che sussurrò "uffa! Ma quanti siete voi Weasley? Sarai la settima che smisto! Comunque, so cosa farne di te: Grifondoro!".

Ginny sentì il tavolo dei Grifondoro applaudire forte, mentre lei si sedeva, Percy che diceva pomposo "è mia sorella" e Fred e George che festeggiavano. Ginny si accorse che Ron ed Harry non c’erano. C’era solo Hermione, che sembrava vagamente preoccupata.

"dove sono Ron ed Harry?" chiese Ginny a Fred e George.

"boh!" dissero loro in coro.

Finirono di mangiare, e Silente, alzatosi in piedi, annunciò che da quell’anno sarebbe stato Gildeoy Allock ad insegnare Difesa contro le Arti Oscure. Poi li mandò tutti a letto.

Quella sera Ginny dormì male. Non sapeva dire perché ma stava anche peggio che prima. Si sentiva un’incapace che non sarebbe riuscita a fare niente. Sentì un gran fracasso in sala comune, ma non aveva voglia di sapere il perché.

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Capitolo 4
*** Il primo giorno di scuola ***


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acc... credo che il programma che uso per l'html funzioni male.. mi cambia i caratteri... vabbè, pazienza, l'importante è che sia tutto leggibile.

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Il mattino dopo Ginny trovò Ron ed Harry seduti su un divano.

"che fine avevate fatto?" chiese, rivolta a Ron.

"lascia perdere!" rispose lui un po’ seccato. Harry sembrava un po’ imbarazzato.

Si dovette fare accompagnare da Ron in Sala Grande, per non perdersi.

Dopo aver fatto colazione, aspettarono la professoressa McGranitt che stava distribuendo gli orari.

"tieni, signorina Weasley" disse, porgendole il foglio con gli orari.

Orario del primo anno

orario

Lunedì

Martedì

mercoledì

giovedì

venerdì

9,00

Trasfigurazione

Storia della Magia

Difesa contro le Arti Oscure

Trasfigurazione

Pozioni

10,00

Pozioni

Storia della Magia

Pozioni

Difesa contro le Arti Oscure

Trasfigurazione

11,00

Incantesimi

Trasfigurazione

Pozioni

Difesa contro le Arti Oscure

Volo

12,00

Incantesimi

Trasfigurazione

Incantesimi

Incantesimi

Erbologia

14,00

Difesa contro le Arti Oscure

 

Storia della Magia

Volo

 

23,30

 

Astronomia

   

Astronomia

Ginny stava leggendo il suo orario, quando Ron si sedette accanto a lei.

"quest’anno ci vanno pesante, eh?" chiese

"perché?" disse Ginny

"hai un sacco di ore di Pozioni"

"a te non piace?"

"non piace a nessuno! Piton favorisce i Serpeverde, questo lo sanno tutti, stai attenta!"

"cominciamo bene! Comunque ora devo andare a Trasfigurazione. Com’è la McGranitt?"

"è severa, ma giusta".

In quel momento si avvicinò Draco Malfoy, che disse "ehi Weasley! Indovina un po’? sono nella squadra di Serpeverde! Vedi, al contrario di altri, mio padre può permettersi il meglio!"

"sta zitto, Malfoy!" disse Ron "non devi fare caso a quello, Ginny" aggiunse "è il figlio di Lucius Malfoy, vero?" chiese Ginny, che si ricordava benissimo lo "scambio di opinioni" che avevano avuto lui e suo padre.

"si, si nota?"

"abbastanza. Ciao Colin!".

Colin era un ragazzino mingherlino,coi capelli color topo. Aveva una macchina fotografica in mano, e fissava Harry.

"ciao Ginny" disse, come se l’avesse notata solo in quel momento. "vieni, andiamo a Trasfigurazione. Harry! Una foto!" il flash accecò Ginny per qualche istante.

Più tardi, dopo avere fatto posare la macchina fotografica a Colin, si avviarono tutti e due al primo piano, dove c’era l’aula di Trasfigurazione. La professoressa McGranitt, l’insegnante, era anche la vicepreside, e aveva un aspetto molto severo, con i capelli corvini raccolti in una stretta crocchia.

"buongiorno, ragazzi. Benvenuti a lezione di Trasfigurazione. Innanzitutto ci tengo a dirvi che tengo moltissimo alla disciplina. Chiunque si arrischierà a fare confusione nella mia aula verrà espulso, e non potrà essere più riammesso".

Colin aveva un’aria abbattuta, come se pensasse che non era giusto. Forse alle scuole elementari era abituato a fare confusione in classe.

"bene" continuò la professoressa McGranitt "per cominciare, oggi parleremo degli oggetti trasfigurativi. Dovete sapere che ci sono vari modi di trasfigurare le cose, anche senza usare incantesimi. Infatti esistono oggetti che possiedono poteri trasfigurativi. Per esempio, le passaporte. Ora, signorina Weasley, conosci qualche altro oggetto trasfigurativi?"

Colin alzò la mano. "la polvere volante?" rispose Ginny titubante.

"molto bene. Signor Canon?"

"il mantello dell’invisibilità!" esclamò con sicurezza Colin.

"qualche altro? Signorina Merodit?"

"armadio svanitore!" esclamò una ragazza dai capelli biondi. Ginny alzò la mano.

"si, signorina Weasley?"

"la Giratempo!".

"benissimo!" esclamò la professoressa dopo qualche minuto "cinque punti a Grifondoro! Per compito voglio che mi parliate di un oggetto trasfigurativo a vostra scelta, descrivendone caratteristiche e utilizzo. Questo compito sarà svolto anche dalle altre classi, e il compito migliore sarà premiato con venti punti. Potete andare".

Uscirono dall’aula e Colin si avvicinò a Ginny.

"che abbiamo ora?"

"pozioni".

La notizia non sembrò rallegrarlo molto.

Si diressero verso i sotterranei. Erano bui e umidi, e l’aula di pozioni lo era ancora di più buia. Il professor Piton entrò e il silenzio scese immediatamente nell’aula. Era un uomo alto, con la pelle giallastra e i capelli neri e untuosi. Il naso aquilino troneggiava in mezzo alla faccia e dava l’impressione di colare olio fin sul pavimento. Chissà se si è mai lavato, si ritrovò a pensare Ginny, reprimendo a fatica una risatina. Il professor Piton si fermò davanti la cattedra, squadrò la classe per qualche secondo, poi parlò. Anche la sua voce era untuosa.

"le pozioni, come mi auguro immaginate, sono un’ arte esatta, che non va studiata con ridicoli gesti di bacchetta. Sono davvero poche le persone che sanno apprezzare quest’arte. Oggi proverete a fare la pozione dell’allegria. Le istruzioni sono sulla lavagna" agitò la mano e quelle apparvero:

1. mischiare 5 mosche tagliuzzate con 3 foglie di erba fondente

2. mescolare 2 volte in senso antiorario

3. aggiungere un mazzo di peli di unicorno e fare cuocere 10 minuti

4. tagliuzzare 3 radici di zenzero e aggiungerle

5. mescolare 3 volte in senso orario e 4 in senso antiorario. La pozione dovrebbe venire giallo chiaro.

"è chiaro che non mi aspetto che ci riusciate al primo tentativo. Al lavoro!"

Ginny si diresse verso l’armadio e prese gli ingredienti. Poi tornò al calderone e comincio a preparare. Aveva appena iniziato a mescolare quando…

BUM!!!!!!!!

"CANON!" urlò Piton

"mi scusi professore!!!"

"cinquanta punti in meno a Grifondoro!"

"ma…"

"tu, Weasley, perché non l’hai aiutato? Stessa sfacciataggine di tuo fratello! Via altri cinque punti!"

"ma perché, cosa ho fatto?" scattò Ginny, prima di riuscire a fermarsi.

"ti credi una sotutto!"

"ehi Weasley!" esclamò un serpeverde con i capelli castani "ciao sotutto!"

"cosa ho fatto?" esclamò Ginny "non mi ha ancora risposto!"

"basta così" disse Piton, ormai arrabbiato "se non vuoi che tolga altri punti a Grifondoro chiudi la bocca! Per compito, dovrete descrivere il vostro tentativo di pozione dell’allegria! Andate, ora!

"Colin" disse Ginny, furiosa "cosa abbiamo ora?"

"non lo so" rispose lui. Controllò l’orario. "incantesimi! Non fare caso a Piton" aggiunse dopo.

Si diressero nell’aula di incantesimi.

Il professor Vitius era un uomo minuscolo, così piccolo da avere bisogno di alcuni libri per riuscire a spuntare al di là della cattedra.

"buon giorno a tutti voi ragazzi" esclamò allegramente, dopo avere fatto l’appello "benvenuti a lezione di incantesimi! Oggi vi insegnerò l’incantesimo Wingardium Leviosa! Fate un bel movimento col polso in senso antiorario, e poi colpite! E mi raccomando, pronunciate bene la formula! È facile! Prendete le vostre piume!"

Tutti presero le piume

"molto bene" disse Vitius "ora provate".

Un ragazzino si avvicinò a Ginny "ehi! Ciao Ginny!"

"ciao!" rispose lei distrattamente "aspetta! Fammi provare questo incantesimo!" fece fare un giro alla bacchetta e pronunciò la formula. La piuma si mosse, e si sollevò leggermente.

"oh! Molto bene, signorina Weasley! 5 punti a grifondoro!" esclamò Vitius.

Colin fece un’ esclamazione di gioia "grande Ginny!"

Il professore continuò: "per compito dovete provare a fare levitare la piuma. Naturalmente chi c’è riuscito non ne ha bisogno! Arrivederci, ragazzi".

Mentre uscivano, Ginny era al settimo cielo. "wow! Niente compiti di incantesimi!!".

Colin era meno entusiasta, ma si riprese subito. "si, in effetti non è stata male come giornata, a parte pozioni…"

Ginny gli diede una piccola pacca sulla spalla. Arrivarono nella Sala Grande, e ci trovarono Hermione.

"ciao!"

Hermione alzò lo sguardo. "ciao Ginny! Com’è andata?"

"tutto bene, tranne pozioni. Non ho compiti di incantesimi! Sono riuscita a fare levitare la piuma!"

"brava! Come me! Non assomigli proprio a tuo fratello. Ma che è successo a pozioni?"

"ha tolto 50 punti a Colin e 5 a me"

"cosa? perché?"

"sto ancora cercando di capirlo"

"mamma mia! Vabbè, io ne ho conquistati 50 con la McGranitt. Pancetta?"

"si! Ma dove sono Harry e Ron?"

Entrarono Ron ed Harry.

"eccoci qua!" esclamò Ron.

"dove siete stati?" chiese Hermione sospettosa. E Ron rispose guardandola male.

"a litigare con Malfoy. Che idiota! Ginny, che ne pensi di Piton?"

"è insopportabile! Ci ha tolto 55 punti! Ma quello non è Errol?"

Il gufo planò dritto dritto verso Ron.

"ahi!" esclamò il ragazzo "maledetto uccellaccio! Ginny, è per te!"

"no, è per te! Ma… è una strillettera?"

"cooosa??"

"Ron, aprila!" esclamò un loro compagno dal volto paffuto. "una volta ne ho ignorata una di mia nonna! È stato orribile!" rabbrividì.

Ron l’aprì. Subito la busta esplose

"RONALD WEASLEY!!! COME HAI OSATO RUBARE LA MACCHINA? SONO VERAMENTE DISGUSTATA!!!" la Sala Grande era ammutolita "TU ED HARRY POTEVATE MORIRE!!! QUANDO È ARRIVATA LA LETTERA DI SILENTE TUO PADRE STAVA MORENDO DALLA VERGOGNA!!! E ORA IN UFFICIO VERRÀ SOTTOPOSTO A UN’INCHIESTA, E SARÀ TUTTA COLPA TUA!!! SIETE STATI DEGLI IRRESPONSABILI!!!" detto questo la lettera fece una pernacchia e si incendiò. Ron era sbiancato. Nella Sala Grande si levarono le risate, in particolare dal tavolo dei Serpeverde. In particolare Malfoy urlò: "ehi Weasley! Tua madre ha nei polmoni tanto fiato quanto è grassa!"

Ma Fred e George gli lanciarono una fattura che scansò per un pelo.

Ginny chiese "cosa hai combinato?".

Visto che Ron non rispondeva, lo fece Hermione al suo posto: "sono volati con la vostra macchina fino ad Hogwarts"

Ginny rimase di sasso. "perché lo avete fatto?"

Fu Harry a rispondere. "perché non siamo riusciti a passare alla stazione"

"ma… è la macchina dov’è ora?"

Ron, ora dello stesso colore dei capelli "ehm… nella foresta proibita…"

Ginny era senza parole: "ma non hai pensato che papà potrebbe passare i guai? Sei un irresponsabile!!!"

"oh! Insomma! Non ne posso più di prediche! Basta sono sazio! Harry? A che pensi?"

"all’imminente lezione di pozioni" mentì Harry.

"dai, fregatene! Andiamo?"

Si allontanarono tutti e tre.

"che abbiamo ora, Ginny?" chiese Colin.

"difesa contro le arti oscure con Allock" controllò Ginny.

"che noia!".

Si diressero verso il salone d’ingresso, ma Draco Malfoy si paro loro davanti.

"questo non è posto per i baby Weasley. Torna dalla cicciona e dal fallito"

"sta zitto! Sei un idiota, non ti permettere di insultare ancora i miei genitori! Pensa a tuo padre che con quei capelli lunghi sembra una donna!"

Malfoy ghignò.

"tanto piccola quanto stupida! Io insulto quanto mi pare e piace, sei tu che non devi insultare i superiori!"

"cos’è una battuta? No, perché sennò si che c’è da ridere!"

Si avvicinò Percy.

"Malfoy, un’altra parola e Serpeverde avrà qualche punto in meno! Non dimenticare che uno di quelli che disprezzi tanto è un prefetto! Posso anche metterti in punizione. Ginny, vai in classe"

Ginny e Colin lasciarono Malfoy e Percy al loro destino.

Arrivarono nell’aula al terzo piano. Si sederono al terzo banco. Il professore entrò.

"buongiorno ragazzi! Vorrei presentarvi il vostro nuovo insegnante di Difesa contro le arti oscure: IO! Gilderoy Allock, Ordine di Merlino, terza classe, Membro onorario per la difesa contro le Arti Oscure, nonché vincitore del premio per il sorriso più seducente del Settimanale delle Streghe. Ma naturalmente questo lo saprete già, sono abbastanza famoso, no? Avete letto i miei libri, naturalmente" tutto questo l’aveva detto quasi senza riprendere fiato.

"che modesto!" commentò Colin, sarcastico

"che bello!" disse Ginny

"ma stai bene?" chiese Colin, guardandola in modo strano

"mai stata meglio!" rispose Ginny con una faccia beata

Colin aprì la bocca per replicare, ma il professore continuò, quindi dovette stare zitto.

"naturalmente io ho guardato in faccia la paura vera e propria, ma penso che tutti possiate arrivare al mio livello, impegnandovi. Per esempio, nel mio libro "in viaggio coi Vampiri " …"

Ma Ginny non lo ascoltava più. Fingendo di prendere appunti, estrasse dalla borsa una vecchia agenda nera, se la mise sulle gambe, e allo sguardo interrogativo di Colin rispose :"prendo appunti".

"caro Tom, sono a lezione di Difesa contro le arti oscure"

Le parole furono assorbite dalla carta, e al loro posto ne apparvero altre

Non dovresti seguire la lezione?

"no, è noiosa. Il prof sta leggendo qualcosa dal suo libro, su come si è sbarazzato del lupo mannaro…"

Si è sbarazzato di un lupo mannaro? Alla faccia!

"oggi mia madre ha mandato una strillettera a Ron"

Perché?

"perché anziché venire a scuola con il treno come tutte le persone normali, lui ed Harry sono venuti con la macchina volante di papà, dicendo che non riuscivano a passare dalla barriera alla stazione. Sono stati visti da alcuni Babbani, hanno perso la macchina e hanno quasi distrutto un albero del parco"

Alla faccia!

"Ginny! Il prof sta dando i compiti!" le sussurrò Colin all’improvviso

"devo andare! Ciao!"

Ciao

Ginny chiuse il libricino e prese l’agenda per i compiti.

"allora ragazzi. Come compito voglio che mi portiate un tema su come ho sconfitto il lupo Mannaro Gorpild, con particolare enfasi sul come l’ho immobilizzato, tutto solo. Arrivederci!"

Uscirono dall’aula, diretti nella sala Comune.

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Capitolo 5
*** un baule misterioso ***


Wecome To PageBreeze

"dobbiamo fare i compiti!" esclamò Ginny, seccata

"che felicità!!!" esclamò Colin, sarcastico "da dove iniziamo?"

"mmm… trasfigurazione? È domani!"

"buona idea! Di cosa parlerai? Io forse della Giratempo…" disse pensieroso

Ginny ebbe un’dea geniale: "vediamo… ci sono! Il mantello dell’invisibilità! Anzi! Mi faccio aiutare da Harry!"

Entrati nella Sala Comune, videro subito il trio.

"Harry!" quando Harry si voltò, Ginny arrossì, ma cercò di fare finta di niente

"dimmi" rispose lui, gentile come al solito.

"m-mi aiuteresti c-con trasfigurazione? Devo parlare del mantello dell’invisibilità, e visto che ne hai uno…"

"certo! Dimmi pure! Che vuoi sapere?"

"com’è fatto?"

"sembra un mantello normalissimo, in tessuto leggero. Solo che quando lo metti diventa invisibile, e tu con lui"

"wow! E c’è qualche modo per… voglio dire… ha dei punti deboli?"

"si. Diventi invisibile, ma non incorporeo, e puoi andare a sbattere comunque contro Gazza!"

"e i rumori?"

"quelli si sentono, purtroppo!"

"che peccato! Comunque, grazie!"

"di niente, figurati!" disse Harry, sorridendo. Ginny si allontanò, e andò verso Colin, con la faccia tutta rossa. Arrossì ancora di più quando si rese conto dell’espressione divertita di Colin.

"comunque pensavo che fosse più difficile parlare con Harry, invece è come parlare con te!"

"davvero?" Colin se la stava ridendo della bella!

"fammi scrivere questo tema…"

Ginny e Colin si misero a scrivere

Il Mantello dell’Invisibilità

È fatto con un tessuto molto leggero. Assomiglia in tutto e per tutto a un normalissimo mantello, ma rende invisibile una persona se indossato. È abbastanza largo per coprire più persone. È molto raro, ma ha anche dei punti deboli: infatti non rende incorporeo chi lo indossa, e non nasconde i rumori. È fabbricato con la pelle del Demiguises, creature magiche erbivore che vivono nell’estremo oriente.

"come ti sembra? Non è corto?"

"no, tranquilla, va bene così! Leggi il mio?"

"ok!" ginny prese il foglio

La Giratempo

La Giratempo è uno strumento con cui si può viaggiare nel tempo. assomiglia ad una clessidra su di una collana. Il numero di volte il quale viene girata la clessidra corrisponde al numero di ore in cui si può viaggiare indietro nel tempo. Si viene a creare una sorta di paradosso temporale. Il ministero ne vieta l’utilizzo quasi del tutto.

"com’è?" chiese Colin

"va bene! È meglio del mio!"

"si, come no! Cominciamo gli altri compiti?"

"si… difesa?"

"affare fatto! Allora… che ha lasciato Allocko?" Ginny lo guardò male

"volevo dire… Allock!"

"il tema sul lupo mannaro"

Ginny cominciò a scrivere

Come fece il professor Allock a sconfiggere il Lupo Mannaro Gorpild

Il professor Allock ha sconfitto il Lupo Mannaro usando un complicato Incantesimo Omosembiante, che serve a neutralizzare gli effetti della Luna Piena sui Lupi Mannari. Dopo l’ha colpito con uno Schiantesimo, ma sono arrivati gli Auror che poi l’hanno ucciso con un pugnale d’argento.

"finito!"

"anche io! Allock è uno spostato!"

"si, hai perfettamente ragione!" disse Harry, che stava scendendo a cenare.

"Harry, posso scattarti una foto?"

"no, grazie"

Si avvicinò Ron "Malfoy ti ha più dato fastidio, Ginny?"

"no… devo dire che Percy mi ha stupito! Non mi aspettavo che mi difendesse così a spada tratta!"

Intervenne Hermione: "bhè, non vedo cosa ci sia di strano! In fin dei conti è sempre tuo fratello maggiore! Penso sia normale!"

Scesero a cena.

"ciao Sarah!"

"ciao Ginny!"

E Colin: "fatti i compiti?"

"tu che dici?" rispose lei sorridendo.

"Colin?"

"si, Ginny?"

"ma sei riuscito a fare levitare la piuma, alla fine?"

"si, non mi hai visto?"

"veramente no…!"

"Sarah, non stare da sola, mangia con noi!"

"Volentieri!"

"Colin, mi passi il tacchino?"

"tieni!"

"grazie! Fred! George!"

I gemelli si avvicinarono con due sorrisi identici si avvicinarono

"come va?" chiese Fred. O era George? No,no, era Fred!

"dormito a pozioni?"

"no. Ho litigato con Piton"

"ci credo! Io una volta mi sono lamentato perché gli era caduto dell’olio dritto sul mio banco"

Harry rise "interessante!"

Ginny arrossì.

"è un benemerito idiota!" confermò Fred

"concordo!"

E fecero un brindisi all’idiozia di Piton coi bicchieri d’acqua. Finirono di cenare, quando Colin prese Ginny per un braccio e le disse "Vieni? Devo farti vedere una cosa!"

"cosa?"

"vedrai"

Si avvicinò Sarah "posso venire con voi?"

"ok!"

"dove andiamo?"

"vedrete"

Uscirono dalla Sala, e si diressero al terzo piano. Entrarono nell’ufficio di Allock. La prima cosa che videro fu un piccolo baule. Troppo piccolo per contenere vestiti.

"lì dentro Allock tiene nascosto il suo segreto più grande! Ho sentito che ne parlava coi suoi quadri!"

La curiosità si impadronì di Ginny. "apriamolo!" esclamò.

Si avvicinarono al baule, ma un rumore di passi li fermò. Allock stava arrivando.

"che facciamo?" esclamò Sarah.

Si guardarono in giro, e videro un armadio vuoto. Ci si infilarono dentro. Allock entrò, ma subito fu chiamato da Silente.

"Gilderoy, venga un momento!" Allock si allontanò.

Uscirono tutti e tre dall’armadio, e aprirono il baule. Dentro c’erano tante schede, tipo carte di identità.

"ma di chi sono?"

"forse sono ammiratori"

"ma… qua c’è un vecchio… e qua pure…"

"ma chi sono?"

"è meglio se andiamo, Allock potrebbe tornare da un momento all’altro!"

"ma…"

"basta, andiamo!" Sarah li trascinò fuori tutti e due.

Arrivati nella torre di Grifondoro, Ginny si andò a chiudere in bagno. Lì trovò un fantasma.

"ciao! Tu chi sei?" chiese

"mi chiamo Mirtilla. Di solito sto nel bagno del secondo piano, ma stasera ero in vena di girare un po’ nel castello" rispose "ma non mi aspetto che tu mi conosca" aggiunse in tono malinconico.

"beh, ovvio, visto che è il mio primo giorno di scuola! Ora scusa ma devo scrivere questo diario"

prese il diario e lo aprì

"ciao Tom! Il mio primo giorno di scuola è finito!"

e come è andata?

"bene e male. Ho scoperto di odiare il mio prof di pozioni, è insopportabile! Però sono stata l’unica a riuscire ad usare l’incantesimo di librazione! E poi Harry mi ha aiutato con i compiti di trasfigurazione!"

Harry Potter?

"si! È stato gentilissimo! Mi ha parlato dei mantelli dell’invisibilità, e poi mi ha anche sorriso!"

ti piace proprio!

"si, un sacco! Ha una cicatrice sulla fronte, capelli neri disordinati e occhi verdissimi! Mamma, quant’è bello!"

e che ne pensi di Silente? Che combina?

"è molto simpatico, ma secondo me è anche un po’ pazzo!"

"è un diario magico?" chiese Mirtilla

"si, è molto bello, risponde a qualunque cosa scriva!"

"dove l’hai preso?"

"l’ho trovato in mezzo ai miei libri quando li ho comprati"

"ma non sarà pericoloso?"

"no, che male può fare?"

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Capitolo 6
*** uno scherzo di cattivo gusto ***


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una mattina Ginny fu svegliata dalle "note soavi" di Sarah

"sveglia! È un nuovo giorno, e splende il sol!"

"mmm… sei stonata…" mugugnò Ginny.

"molto gentile! Almeno io sono pettinata!"

"ma io mi sono appena svegliata!"

"io scendo, ti aspetto giù".

Ginny si alzò, si vestì, si lavò, e scese. La prima cosa che vide fu Colin.

Aveva di nuovo in mano la macchina fotografica, e puntava dritto contro Harry, che tentava di fare l’indifferente.

"ciao Colin" disse, cercando di non ridere. Sarah fu meno brava.

"Ginny, li hai fatti i compiti?" chiese Ron con fare indagatore.

Prima che potesse rispondere intervenne Hermione.

"da quando ti preoccupi dei compiti? Tenti di fare il bravo fratello maggiore?"

"chiedevo…"

"certo che li ho fatti i compiti, per chi mi hai preso? Per te stesso?"

ci fu qualche risata, compresa quella di Harry, e Ginny arrossì. Lui, suo fratello ed Hermione scesero.

"Ginny, sei tutta rossa!" la schernì Sarah.

"è il mio colorito naturale!"

"si, come no! Vabbè, dai, andiamo a fare colazione!

Scesero nella sala grande, e nell’ingresso incontrarono Draco Malfoy.

"immagino che sia normale andare in giro coi mezzobbabbani!" disse.

"se hai qualche problema sparisci Malfoy!" esclamò Harry che era lì vicino

"ti senti così importante per via di quella cicatrice, e Potter?"

"pensa a lavarti i capelli, Malfoy!" si ritrovò a rispondere Ginny senza rendersene conto.

Malfoy la guardò, e rise.

"senti chi parla! Chi ti ha tirato i pomodori addosso,eh? No, perché vorrei farlo eleggere ministro della magia"

"che battuta idiota! Ma non mi aspetto altro da chi non è abbastanza intelligente da capire che esistono anche i capelli rossi!"

Ron era sconvolto.

"non la facevo così rispostiera!"

Malfoy continuò:

"sta zitta, che povera come sei non ti meriti nemmeno un cervello funzionante!"

A quel punto intervenne Ron.

"chiudi quella bocca, Malfoy!"

Malfoy ghignò

"ti senti al sicuro con tuo fratello, eh? Dopo faremo i conti"

"sparisci!"

Malfoy se ne andò ridendo. Colin tirò un sospiro di sollievo. Harry gli lanciò maledizioni in cinque lingue diverse. Ron tentò di tranquillizzare Ginny, che era tutto tranne che preoccupata. Andarono a fare colazione.

A un tratto si avvicinò un ragazzino di Serpeverde, che Ginny sapeva chiamarsi Fairy Nott.

"ehi, Weasley! Paura, eh?"

"perché dovrei avere paura?"

"ho sentito che Tiger e Goyle vogliono farti secca. Non voglio perdermelo!"

"devono solo provarci!"

"brr, che paura!" Malfoy si era avvicinato di nuovo, insieme a uno del sesto anno, Flitt, il capitano della squadra di Quidditch, che si mise a ridere assieme agli altri

"guardate che non mi fate paura!"

"per ora!" esclamò Flitt.

"hai firmato la tua condanna a morte, babbanofila!" disse Nott

"sparite!" gridò Ginny, e si allontanò, verso il tavolo dei Grifondoro.

"che teste di cavolo!" esclamò Sarah.

"sono insopportabili" concordò Hermione.

Colin tentò di cambiare discorso.

"qual è la nostra prima lezione?"

"storia della magia" disse Ginny sconsolata, perché aveva sentito parlare della monotonia del prof da Fred e Gorge "due ore" aggiunse.

"noooo…" belò Sarah

"che noia" concordò Colin.

"ciao Ginny!"

Ginny si voltò, e vide Luna, che si era avvicinata, e ora le sorrideva, con la cravatta di corvonero che spiccava sulla sua camicia.

"ciao Luna!"

"come te la passi?"

"discretamente! Anche se senza i Serpeverde sarebbe meglio! Tu?"

"non male" disse lei "mi sono fidanzata"

"con chi?"

"con Roger Davies" disse, con gli occhi un sgranati "è un ragazzo del secondo anno"

"wow! Complimenti! Ora scusa" disse guardando l’orologio "devo andare a lezione. Ciao!"

Ginny, Colin e Sarah si diressero insieme verso l’aula di Storia, al quarto piano.

"sapete che il professore è un fantasma?" disse Ginny

"davvero?" disse Colin

"si, a quanto pare è morto mentre dormiva, il giorno dopo si è risvegliato fantasma, e ha continuato a fare lezione come se nulla fosse accaduto".

Arrivarono in classe, e subito il professore attaccò parlando della magia preistorica e di come facessero i maghi di allora a capire cosa erano in grado di fare. Dopo pochi minuti lei e Colin avevano cominciato un’avvincente partita al gioco dell’impiccato, gioco in cui Colin si rivelò alquanto scarso, e quel povero omino fu costretto a impiccarsi parecchie volte prima che Colin riuscisse a indovinare una parola. Intanto Sarah li guardava male, inorridita al pensiero che si stessero perdendo l’intera lezione.

Le due ore passarono velocemente, e Ruf chiese un riassunto della lezione.

"porc… e ora come facciamo?" esclamò Colin

"peggio per voi!" disse Sarah, compiaciuta.

Si diressero verso l’aula di trasfigurazione, questa volta ben decisi a stare attenti.

La McGranitt volle vedere i compiti che aveva lasciato, e li chiamò a uno a uno alla cattedra. Ginny si convinse che, visto che era stata aiutata, e da Harry, doveva andare bene per forza. Colin prese 5, Ginny 6 e ½ e Sarah…

"ho preso 10!!"

"cooosa?" esclamò Colin indignato.

"bravissima" disse Ginny.

La professoressa cominciò a spiegare come fare per trasfigurare uno spillo un ago. La teoria sembrava facile, ma la pratica si rivelò ardua, senza contare che Ginny si punse diverse volte, mentre Colin riuscì persino a bruciacchiare il banco e lui e Sarah si misero a battibeccare, finchè la McGranitt non tolse 5 punti a Grifondoro.

Finita la lezione si diressero a incantesimi, dove il professore chiese l’incantesimo di librazione prima di andare avanti.

"fa che non me lo chieda" mormorò Colin.

"signor Canon, prego! Fammi vedere!" disse allegramente il professore.

Dopo di che cominciò a parlare dell’incantesimo Lumus, per poi promettere che un giorno avrebbero cominciato con incantesimi più divertenti e interessanti. Come compito lasciò una descrizione dell’incantesimo e delle sue funzioni.

"fantastico, altri compiti!" sbottò Colin.

"è una scuola, cosa ti aspettavi?" rispose Sarah.

"ciao ragazzi!".

Una loro compagna, Sharon si era avvicinata a loro.

"ehilà" disse Ginny, felice che fosse arrivata una distrazione per quei due.

"domani c’è la partita di quidditch tra Corvonero e Tassorosso! Ci sarete?" disse Sharon.

"certo" esclamò Colin entusiasta "chissà chi vincerà!"

"personalmente faccio il tifo per Tassorosso! Ci gioca un ragazzo del quarto anno molto, molto carino, Cedric Diggory!"

"e chi è?" disse Colin.

"lo vedrai! Pare che sia una bravissimo cercatore!"

"no, Harry Potter è più bravo!"

"dici? Comunque finchè non li vediamo giocare entrambi non possiamo saperlo!"

Sharon si allontanò.

"Ginny, ti è caduto qualcosa!" disse Colin. Ginny si rese conto con orrore che era il diario.

"che cos’è, un diario?" chiese Sarah, curiosa.

"no, non è niente" rispose Ginny un po’ agitata

"T.O.Riddle… è il tuo nuovo nome?" chiese Colin, esaminando il libricino.

"non è niente! Puoi aprirlo se vuoi, è vuoto!"

"e che te ne fai" chiese Sarah.

"può servire" ginny fu quasi contenta quando arrivò Nott a interromperli.

"ciao polletti"

"ciao, grande pollo"

"era una battuta? Ahahah! Sto morendo"

"no, in teoria no, ma se ti fa morire bene!"

"goditi gli ultimi momenti di vita, Weasley, perché avrai una lezione che non dimenticherai!"

"ma davvero, sentiamo, sono curioso!" disse Harry, che si era avvicinato. Nott lo guardò storto e se ne andò.

"io devo andare in biblioteca" esordì Sarah.

"anche io" disse Hermione. Si scambiarono uno sguardo che traspariva intesa, e si incamminarono insieme.

"abbiamo trovato una seconda Hermione!" esclamò Ron, sconvolto e stupefatto.

"andiamo a pranzo?" suggerì Harry.

"si, arriviamo, intanto andate!" disse Colin trattenendo Ginny per un braccio.

Ginny lo guardò con aria interrogativa.

"devo farti vedere una cosa"

"di nuovo?" chiese Ginny, ricordando bene l’ultima volta che Colin aveva detto una cosa simile.

"questo…" e le mostrò un biglietto che diceva: recati in biblioteca alle 7. Accanto c’era un serpente disegnato.

"non so chi me l’ha mandato! L’ho solo trovato dentro la mia borsa" disse.

"c’è un serpente disegnato… probabilmente è uno scherzo dei serpeverde…" disse Ginny

"ma che c’entro io coi serpeverde?" chiese Colin spaventato

"non saprei… ci vuoi andare? Possiamo chiamare rinforzi!"

"mamma, ho paura! Però sono curioso!"

si voltarono e videro Malfoy e Flitt che ridevano, guardando nella loro direzione.

"ma questi non ne hanno da fare?" si chiese Ginny.

Quella sera a cena Ginny si ritrovò da sola senza rendersene conto. Cominciò a infastidirsi, quando arrivò Sarah.

"e Colin?" le chiese

"credo sia andato in biblioteca… ha detto che doveva finire i compiti! Accidenti se è lento questo ragazzo!" disse lei.

"cosa? Che ore sono?" chiese Ginny agitata

"le sette e cinque… perché?" rispose Sarah confusa.

"cavolo!" Ginny si alzò in fretta.

"che è successo?" chiese Sarah agitata

"che è successo?" chiese Hermione che si era avvicinata in quel momento.

"Colin! Aveva ricevuto un biglietto che gli diceva di andare in biblioteca! Probabilmente era dei serpeverde! Gli avevo detto di non andare da solo!"

Si mise a correre, seguita da Sarah, Harry, Ron e Hermione.

"scommetto che è stato Malfoy a mandarglielo!" disse Ginny.

Arrivati in biblioteca si misero a cercarlo da tutte le parti. Girarono di libreria il libreria, di scaffale in scaffale, finchè…

"aaargh!!!"

"ch’è successo?" disse Ginny

"Colin… è qui!" era Sarah.

Si precipitarono in direzione della sua voce, e trovarono Colin per terra, svenuto.

"scommetto che è stato Malfoy!" disse Ginny.

"non puoi esserne sicura" disse Sarah.

"si che lo sono! Avresti dovuto vederlo!" esclamò Ginny.

Si trovavano in infermeria. Era il pomeriggio di Halloween, e Ginny e Sarah erano andate a trovare Colin. Ma siccome non si era ancora svegliato, si erano messe a parlare per la ventesima volta di quanto era successo il giorno prima.

"ma non hai le prove…" disse Sarah

"non mi servono!" disse Ginny, meditando vendetta.

"sai cosa faranno stasera Hermione e gli altri due?" disse Sarah per cambiare discorso.

"gli altri due sarebbero Harry e Ron?"

"si, proprio loro! Comunque, dicevo… dovranno partecipare a una festa di complemorte, e non potranno andare al banchetto!"

Uscirono dirette al banchetto di Halloween, quando sentirono Flitt parlare dietro l’angolo.

"ormai è necessario!" disse

"ma se ci scoprono saremo espulsi!" Malfoy sembrava agitato

"non mi faccio mettere sotto da mezzosangue e babbanofili!" esclamò Flitt "e poi non hanno prove che siamo stati noi!"

Sarah e Ginny si scambiarono un’occhiata.

"sono stati loro! Te l’avevo detto!" esclamò Ginny confusa.

"ma cosa gli avranno fatto?" piagnucolò Sarah.

A un tratto a Ginny cominciò a girare la testa.

"mmm… vai al banchetto, poi ti raggiungo…"

"ok, ma che hai?"

"niente… tranquilla, sto arrivando…"

Ginny andò in dormitorio. Senza nessun motivo prese il diario di Tom, e lo prese

Ginny, devi fare una cosa per me

Tutto divenne buio.

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Capitolo 7
*** L'incidente ***


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"Ginny! Che ci fai qui?"

la voce di Sarah la riportò alla realtà

"eh? Ma cosa… dove siamo?"

"al secondo piano! Non sei venuta più al banchetto! Ero venuta a cercarti! Dai, vieni a mangiare!"

"non mi sento molto bene…"

"non puoi dormire a stomaco vuoto!" e la trascinò al banchetto.

Lì Ginny si riprese un po’.

"sono preoccupata per Colin… non mi piace quello che hanno detto Malfoy e l’altro!" esclamò Sarah dopo aver bevuto del succo di zucca. Incredibile come questa ragazza riuscisse a ubriacarsi con DEL SEMPLICISSIMO succo di zucca…

non riusciva a pensare molto, si sentiva ancora un po’ annebbiata.

"anch’io" fu tutto quello che riuscì a rispondere

"guarda Malfoy!" disse Sarah, indicando il tavolo dei serpeverde.

Malfoy sembrava nervoso, e non faceva altro che guardarsi intorno, come se all’improvviso qualcuno potesse venire ad arrestarlo. La mente di Ginny riprese a funzionare.

"ha il carbone bagnato!" esclamò soddisfatta.

Sarah si mise a ridere.

"è uno spasso vederlo così agitato!" disse

"forse dovremmo renderci conto che è una cosa seria…" disse Ginny

"ma fa ridere! Comunque… che ci facevi al secondo piano?"

"ecco… non so…" disse Ginny. In effetti l’ultima cosa che si ricordava era di avere aperto il diario, poi si era ritrovata al secondo piano.

"a proposito! Ho trovato questo! Non è il tuo diario?" le porse il diario di Tom Ridde

"ah! Si! Dov’era?"

"per terra".

Finirono di mangiare, e salirono. Al secondo piano incontrarono una gran folla.

"cos’è successo?" chiesero a un tassorosso del secondo anno.

"hanno ammazzato la gatta di Gazza" rispose quello.

"cosa? Ma chi…?" Sarah non fece in tempo a finire la frase che sentì Gazza urlare. Poi intravide i professori, e infine una scritta sul muro

la Camera dei Segreti è stata aperta. Nemici dell’erede, temete!

Poi sentì la voce di Malfoy

"-nemici dell’erede, temete!- la prossima volta tocca a voi, mezzosangue!"

"tutti gli studenti ritornino nei loro dormitori, immediatamente!". Ginny si accorse solo in quel momento che c’era anche Silente.

In sala comune si mise in un angolo con Sarah. Ginny aveva in testa una marea di domande.

"che voleva dire quella scritta?" chiese Sarah.

"ma soprattutto, che cos’è la Camera dei segreti?" chiese Ginny.

In dormitorio Ginny prese il diario

"caro Tom,

è successa una cosa terribile!"

cosa?

"hanno aggredito la gatta del custode, ed è stata trovata una scritta su di un muro"

che scritta?

"la camera dei segreti è stata aperta… cos’è la Camera dei Segreti?"

non so cerca in qualche libro di storia

"si, penso che lo farò… anche perché Silente sembrava preoccupato, non si capisce cosa sia successo a quella gatta"

chi ha trovato il gatto?

"Harry"

davvero?

"si, Gazza pensava che fosse stato lui, ma ha un alibi: era insieme a un sacco di fantasmi… è stato scagionato subito"

meno male! E tu?

" mi sono ritrovata al secondo piano prima del banchetto, e non so come ci sono finita!"

davvero? Bhè, non preoccuparti

"… comunque ora vado, sto morendo di sonno!"

buona notte!

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Capitolo 8
*** Al Club dei Duellanti ***


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Il giorno dopo Ginny si alzò con un gran mal di testa. Come se ciò non bastasse, si dovette premurare di svegliare Sarah, impresa tutt’altro che semplice.

"… ancora cinque minuti…" mugugnò la bambina.

"no, alzati subito, che è tardi!!" esclamò Ginny.

"si… dobbiamo andare dalla McGranitt, magari lei sa come sta Colin".

Si vestirono e scesero nella Sala Comune. Lì videro Ron, Harry e Hermione.

"ehi! Com’è andata a finire ieri?" chiese Ginny a Hermione. I tre si guardarono in faccia.

"hanno capito che non c’entriamo niente" rispose Harry.

"meno male!" disse Ginny. Si girò, e non potè fare a meno di notare un capannello di ragazzi davanti alla bacheca.

"che succede?" chiese Sarah. Hermione si avvicinò e tornò eccitata.

"wow! Stasera Allock aprirà un Club dei duellanti!!! Dobbiamo andarci."

"allora non deve essere qualcosa di grave, se lasciano tutto nelle mani di Allocko!" esclamò Ron sorridendo. Hermione lo fulminò. All’improvviso trasalì.

"dovete venire con me!" e li trascinò via.

"quei tre sono strani" disse Sarah.

Si diressero verso l’ufficio della McGranitt. Bussarono ed entrarono. La McGranitt disse loro che Colin stava bene e che sarebbe tornato molto presto. Poi le buttò gentilmente fuori.

Decisero di andare a mangiare, ma Malfoy si parò loro davanti. Tuttavia con uno scatto felino Ginny riuscì a dileguarsi e a trascinare Sarah con sé. Arrivarono in Sala Grande, e Ginny si ricordò che doveva dare un pacchetto a Percy. Non vedendolo si avvicinò a Fred (o era George?) e gli chiese dove fosse.

"nell’aula di trasfigurazione"

Ginny si precipitò al primo piano. Chissà che faceva Percy di sabato a quell’ora nell’aula di trasfigurazione…

Entrò senza bussare.

"Perc… aaah!!!!"

"Ginny!! Ehm… ciao…"

"ciao Ginny!"

"ciao Penelope… mi sono scordata cosa dovevo dirti…" e uscì di corsa. Percy la inseguì.

"aspetta! Per favore, acqua in bocca!"

"va… va bene…" e andò via.

Tornata in Sala Grande doveva avere una faccia abbastanza sconvolta, perché Sarah le chiese subito cosa le fosse successo.

"niente, niente… tranquilla!"

"sarà… comunque ho virso tuo fratello Ron e i suoi amici bisbigliare furtivi…"

"cosa sei, un Indicibile?"

"ma no! Ascolta! Secondo me stanno complottando qualcosa contro Malfoy, ho sentito che parlavano di un piano che hanno in mente"

"se è così, spero che gli faccia quanti più danni possibile!" esclamò Ginny, guardando il tavolo dei Serpeverde.

"non dire sciocchezze! E se si fanno scoprire?"

"l’anno scorso hanno fatto di peggio, e non li hanno scoperti…" disse Ginny, pensando a quanto le aveva raccontato Ron d’estate.

"accidenti! Ho dimenticato la borsa! Vai avanti, ti raggiungo!" disse Sarah, e corse via.

In Sala Comune Ginny si era distesa accanto al fuoco, quanto sentì la voce di Sarah da dientro il quadro della Signora Grassa.

"Ginny, aiutami!!"

"cosa ti è successo?" esclamò Ginny spaventata, vedendola gialla e col viso contratto dal dolore.

"Malfoy…incantesimo… mal di stomaco…"

L’accompagnò in infermeria. Lì Madama Chips le diede un intruglio dall’aspetto rivoltante e le disse di restare lì per un paio d’ore. Ginny decise di aspettarla in dormitorio.

Nel corridoio vide Ron, Harry e Hermione entrare nel bagno delle ragazze del secondo piano.

Poco dopo si ricordò che stava per iniziare il Club dei Duellanti, e decise di andarli a chiamare (anche per la curiosità di vedere cosa stessero facendo.

Entrò nel bagno.

La scena che le si presentò fu Hermione che nascondeva un grosso libro dietro la schiena, e Harry e Ron che nascondevano lei.

"che vuoi, Ginny?" chiese quest’ultimo infastidito.

"avvisarvi che sta per cominciare il club dei duellanti! Hermione sembrava ansiosa di andarci!"

"si, grazie… arriviamo" disse lei.

Ginny si diresse nella Sala Grande.

Poco dopo entrarono anche i tre, con aria indifferente e privi di libri da nascondere.

Intanto entrarono Allock e Piton.

"che ci fa qui Piton?" chiese Ron.

"non lo so, ma non vorrei trovarmi al posto di Allock in questo momento! Sembra che Piton voglia ucciderlo!" esclamò Harry.

"buon giorno ragazzi!" esclamò il prof. "il professor Silente mi ha dato il permesso di fondare questo club dei duellanti per insegnarvi l’arte del duello! Il professor Piton ha gentilmente accettato di farmi da assistente. Tranquilli, avrete ancora il vostro insegnante di pozioni, quando avrò finito con lui!"

Piton sembrava pervaso da istinto omicida.

"questi sono i movimenti iniziali!"

si allontanarono, si inchinarono, e si puntarono le bacche uno contro l’altro.

"1, 2, 3…"

"EXPELLIARMUS!" esclamò Piton. Allock fece un volo degno di un acrobatadel circo, ma cadde con molta meno grazia.

"ah… si… questo era un incantesimo di disarmo, davvero una buona idea, Severus. Chiaramente l’avevo capito, ma volevo che lo mostrassi ai ragazzi. Anzi! Propongo di divedervi a coppie e di esercitarvi nell’incantesimo".

Detto fatto. Ginny si mise in coppia con una ragazza della sua classe, Sharon. Non potè fare a meno di notare che Piton aveva messo Harry contro Malfoy.

"ma vuole scatenare il finimondo quello?" si disse.

A un certo punto non capì più niente. Vide Millicent Bulstrode cercare di strangolare Hermione, Fairy Nott scagliarsi contro di lei, finchè Allock non fermò tutto con delle scintille.

"non vi ho detto di ammazzarvi, vi ho detto di disarmarvi, ragazzi!" esclamò.

Ma l’attenzione di molti era rivolta verso Harry e Malfoy, gli unici che non si erano fermati al comando del professore, e che continuavano a duellare con incantesimi che tutto erano tranne che di disarmo.

All’improvviso Malfoy evocò un serpente, che però non si diresse verso Harry, ma si lanciò contro Justin Finch-fletchley, un Tassorosso. Il ragazzo non riusciva a muoversi. Gli altri cominciarono a urlare, ma nella confusione si diffuse un sibilo agghiacciante. Fu tutto molto più agghiacciante quando si capì che a emetterlo era stato Harry. Calò il silenzio. Harry non sembrava essersi reso conto di quello che aveva fatto, e Ron lo trascinò via.

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Capitolo 9
*** la partita ***


Wecome To PageBreeze

"non posso crederci!!" esclamò Sharon

"allora è lui l’erede di Serpeverde!" esclamò qualcuno.

"non può essere lui! Non dire sciocchezze!" esclamò qualcun altro.

"perché no?" chiese Sharon.

"no, non può essere lui!" disse Ginny.

"come fai a dirlo? Sono passati mille anni! Potrebbe esserlo eccome!" replicò Sharon.

Quella sera nel dormitorio Ginny non riusciva a dormire. Allora prese il diario di Tom e lo aprì.

"caro Tom, oggi sono successe un sacco di cose!!! Non ci capisco più niente!"

cos’è successo?

"1. Percy che bacia una sua compagna."

Brutto!

"2. Harry, Ron e Hermione tramano qualcosa: li ho visti entrare nel bagno di Mirtilla Malcontenta"

Mirtilla, eh?

"3. Sarah è stata aggredita da Malfoy"

vedi che novità!

"anzi ora sta bene! Ma la cosa più assurda è che abbiamo scoperto che Harry parla serventese! Ora lo credono tutti l’erede di Serpeverde!"

ma che dici?

"infatti è assurdo! Non può essere vero!"

interessante…

"cosa?"

niente Ginny, vai a dormire, sarai esausta.

La mattina dopo, quando Ginny si svegliò, era ancora stanca, e non riaprì immediatamente gli occhi. La luce calda e leggera le penetrava le palpebre, e Ginny decise che sarebbe voluta rimanere sempre così. Ma poi si ricordò del Serventese, della partita, di Malfoy, e soprattutto…

"Sarah sveglia! Oggi torna Colin!!!"

"non urlare, guarda che ci sento!"

si vestirono in fretta, e scesero di corsa in Sala Grande, travolgendo il povero Neville.

Arrivate, videro subito Harry, Ron e Hermione. Harry sembrava abbastanza abbattuto.

"oh, insomma, Harry, se per te è così importante vallo a cercare, no?" sbottò Hermione.

"si, hai ragione" rispose lui, e si alzò e se ne andò.

"dove va?" chiese Ginny.

"a cercare Justin" rispose Ron.

"oh… a proposito, oggi torna Colin!" esclamò contenta.

"mi fa piacere!" disse Hermione sorridendole.

Si misero a mangiare e a chiacchierare.

"che ora è la partita?"

"alle dieci"

"spero che…"

Sarah non fece in tempo a finire la frase, perché qualcuno quasi strangolò lei e Ginny. Ginny capì che era un abbraccio quando vide il "qualcuno" in questione.

"Colin!!!"

"Colin! Come stai?"

"benissimo, grazie! Che bello, sono venuto appena in tempo per la partita!"

Alle dieci meno venti scesero verso lo stadio.

Grifondoro cominciava bene. Ginny non staccò gli di dosso a Harry per tutto il tempo, e non tardò ad accorgersi che qualcosa non andava.

"quel bolide è strano…"

"perché?"

"non ha fatto altro che inseguire Harry dall’inizio della partita, mentre di solito i bolidi non si concentrano su un giocatore solo: il loro compito è disarcionarne il più possibile".

Non passò molto tempo che anche altri spettatori se ne accorsero, e di lì a poco Lee Jordan, il cronista, lanciava maledizioni ai Serpeverde, accusandoli di avere stregato il bolide per ammazzare il cercatore avversario, mentre la McGranitt tentava disperatamente di zittirlo con metodi più o meno ortodossi.

"quel cazzotto mi ha fatto male, professoressa! Ma il bolide non si è certo stregato da solo"

comunque alla fine videro Harry in picchiata, con il bolide alle calcagna. Lo colpì a un braccio, che Ginny immaginò rompersi, mentre Harry con l’altro afferrava il boccino e cadeva dalla scopa.

Un urlo animò la folla rosso oro, e Hermione scagliò un incantesimo sul bolide, che si fermò ed esplose in mille pezzi.

Allock gli si avvicinò, Harry tentò di allontanarsi, ma il professore lo trattenne, e gli fece un incantesimo al braccio. Solo che anziché aggiustargli le ossa… gliele fece sparire!

Colin scattava foto all’impazzata. Harry era sbiancato. Alla fine Ron e Hermione lo portarono in infermeria. Allora Ginny vide Flitt, il capitano dei Serpeverde, rimproverare Malfoy.

"avevi il boccino sopra l’orecchio!"

"ma…"

"potevamo vincere! La prossima volta pensa a fare il tuo compito, anziché fare lo sbruffone, o ti caccio fuori dalla squadra!"

Fred e George erano piegati in due dalle risate.

"che stupido! Andiamo a vedere come sta Harry"

Si diressero in infermeria. Lì sentirono i tre confabulare.

"bleah! Spero solo che la pozione polisucco sia migliore di questa roba…"

"con pezzetti di Serpeverde dentro? Vuoi scherzare?"

"ciao ragazzi!" Hermione si era accorta di loro.

" ciao!" Fred "abbiamo visto Flitt che rimproverava Malfoy, era fuori di sé! Diceva qualcosa sul fatto che aveva il boccino sopra di sé e non se n’era accorto! Come va il braccio?"

"è una pezza…"

"ma no, dai! Vedrai che guarirà!"

all’improvviso irruppe Madama Chips, che li buttò fuori

più tardi Colin decise che avrebbe portato dell’uva a Harry.

"poverino! Mi dispiace che resti tutta la notte in infermeria!"

"attento, se ti beccano a gironzolare di notte ti fanno nuovo!"

quella sera Ginny prese nuovamente il diario.

"ciao Tom! Oggi c’è stata la partita contro i Serpeverde!"

com’è andata?

"benissimo! Harry ha preso il boccino da sopra l’orecchio di Malfoy! Una scena bellissima!! Solo che è stato colpito da un bolide e si è rotto il braccio"

mi dispiace

"però a quanto pare quel bolide era stato stregato per inseguire solo Harry…"

Colin è tornato?

"si che è tornato! Comunque non è finita, perché quello scemo di Allock, nel tentativo di aggiustargli le ossa, gliele ha fatte sparire!"

ah ah! Ginny, Ginny…

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Capitolo 10
*** peli, baffi e code ***


Wecome To PageBreeze

Ginny si trovava davanti al ritratto della Signora Grassa, senza sapere come ci fosse arrivata.

"che fai qui, cara?" le chiese la Signora.

"ma… quando sono uscita?"

"qualche minuto fa. Ma sono le due di notte! Qual è la parola d’ordine?"

"colibrì"

"bene, fila a letto, ora!"

il mattino dopo Ginny fu svegliata bruscamente da Sarah.

"la McGranitt ci vuole vedere! Chissà che abbiamo combinato?"

Si vestirono e si precipitarono dalla professoressa. Aveva una faccia strana. Le portò in infermeria.

"c’è stato un altro attentato"

si gelò loro il sangue. Disteso sul letto, pietrificato c’era…

"no!"

"Colin!"

"dove l’hanno trovato?"

"davanti all’ingresso dell’infermeria"

Sarah e Ginny erano tornate in Sala Comune, e lì avevano incontrato Ron e Hermione. Sarah era disperata.

Ginny era sconvolta.

"e se fossi stata io?" pensava "che ci facevo ieri notte fuori dal dormitorio? Anche col gatto non ricordo niente…"

"tranquilla Ginny! Vedrai che Madama Chips saprà curarlo!" disse Hermione. Probabilmente aveva interpretato la sua espressione come spavento per Colin. Era vero, ma solo in parte.

"giuro che se scopro chi è stato lo ammazzo!" esclamò Sarah.

"tranquilla! Lo prenderanno!" disse Ron.

"ma chi è che ce l’ha con i figli di gabbani?" esclamò Sarah

"io penso di saperlo…" cominciò Ron, ma fu zittito da un’occhiataccia di Hermione.

"chi?" chiese Ginny.

"nessuno, sono solo le sue stupide fissazioni" rispose Hermione.

Più tardi Sarah prese Ginny da parte.

"che ti succede? Sei sempre fra le nuvole, non è da te!"

"niente…"

"avanti! A me lo puoi dire!"

"ecco… il fatto è che ieri sera mi sono ritrovata fuori dal dormitorio senza sapere come ci fossi finita"

"come sarebbe non lo sai? Che stavi facendo?"

"stavo scrivendo nel dormitorio, e poi mi sono ritrovata fuori"

"cosa stavi scrivendo?"

"nel mio diario"

"fammelo vedere"

"è inutile, scompare tutto"

"allora perché ci scrivi?"

"perché mi risponde"

"come ti risponde? Ma sei impazzita? Non devi fidarti di cose strane che pensano da sole! Buttalo subito!"

"ma…"

"dove l’hai trovato?"

"era in mezzo ai libri che mi hanno comprato i miei"

"promettimi che lo butterai!"

"va bene…"

si trovavano nella Sala Grande e stavano mangiando. All’improvviso, come se si fosse accesa una lampadina della testa di entrambe, sobbalzarono e si guardarono.

"dobbiamo indagare su quei tre!" esclamò Ginny.

"sono d’accordo" ribattè Sarah.

"è l’unico modo per saperne qualche cosa".

Ricapitolarono la vicenda. Ginny aveva visto Harry, Ron e Hermione entrare nel bagno delle ragazze del secondo piano. Probabilmente stavano preparando una pozione, perché Sarah li aveva sentiti dire qualcosa in proposito. Decisero di andare nel bagno di Mirtilla Malcontenta. Arrivate al secondo piano udirono dei passi. Si nascosero dietro un arazzo, e videro uscire due ragazzi. Ma non erano Ron o Harry. Erano Tiger e Goyle. I due si diressero verso i sotterranei. Allora entrarono.

Subito sentirono Mirtilla ridere a crepapelle, cosa abbastanza insolita.

"ciao Mirtilla, che succede?" chiese Sarah.

"ooooh! Vedrete! La prenderanno tutti in giro!" esclamò lei, felice come una pasqua.

Ginny si avvicinò alla porta di un cubicolo.

"andate via!" esclamò qualcuno.

"Hermione? Che succede? Stai bene?"

"si, sto bene! Andate via!"

furono letteralmente buttate via dalle gride.

"ma cosa le è successo? non è che Tiger e Goyle le hanno fatto qualcosa?" disse Sarah.

"non sembrava in pericolo" disse Ginny.

"domani lo scopriremo"

Quella sera in dormitorio Ginny decise che non avrebbe più scritto una sola parola nel diario.

La mattina dopo si alzò di buon ora, corse nel bagno di Mirtilla, lanciò il diario in un cubicolo e scappò via. Quella mattina a colazione lo disse a Sarah.

"bene!"

arrivarono Harry e Ron.

"dov’è Hermione?" chiese Sarah

"in infermeria" rispose Harry.

"che ha?" esclamò Ginny

Ron ghignò.

"le sono cresciuti peli, orecchie e coda di gatto!"

"cosa? Ma è orribile!"

"ho sentito che lo sporco mezzosangue ha avuto quello che si meritava!"

a parlare era stato Nott.

"non chiamare Colin così!"

"guarda che lo sappiamo già che sei stupido, non abbiamo bisogno di ulteriori dimostrazioni!" disse Fred avvicinandosi. Malfoy se ne andò.

Qualche giorno dopo gli studenti appresero con disappunto che nonostante gli attentati, gli esami si sarebbero svolti lo stesso.

"porca miseria". La reazione di Sarah accomunava tutta la scuola.

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Capitolo 11
*** Natale ***


iug

A pranzo incontrarono Hermione.

"come stai?" le chiese Sarah

"molto meglio, grazie!" rispose lei.

"sparita la coda?" sogghignò Ron. Hermione lo fulminò.

"Ron… smettila" disse Harry, preoccupato per la faccia di Hermione.

Se ne andarono.

"continuano a non convincermi" disse Sarah.

"li seguiamo?" suggerì Ginny.

Si alzarono e li seguirono.

I tre si erano nascosti dietro la porta dell’aula di trasfiguarazione.

"che cosa avete scoperto?" chiese la voce di Hermione.

"Malfoy non è l’erede di Serpeverde" rispose Harry.

"abbiamo fatto un buco nell’acqua" commentò sconsolato Ron.

"ma chi altri potrebbe essere?" sbottò Hermione.

"non lo so, ma ho trovato questo" disse Harry.

"un diario?" disse Hermione sorpresa "che c’è scritto sulla copertina?"

"solo T.O. Ridde" rispose Harry.

Ginny impallidì. Harry proseguì.

"Ron ha visto questo nome in un trofeo per servigi speciali resi alla scuola"

"non c’è scritto niente… Mostrati!" disse Hermione.

"nulla" fu il commento di Ron.

"proviamo con questo, è un rilevatore" disse Hermione

"ancora niente" disse Ron "dammi retta! Non c’è scritto niente lì!"

Ginny afferrò la mano di Sarah e la trascinò di corsa fino alla Sala Comune.

"hanno trovato il diario!" esclamò lì, disperata.

"cosa facciamo?" chiese Sarah.

"dobbiamo fare in modo che non scoprano come si usa! Dobbiamo toglierglielo!"

La mattina di Natale non ci fu verso di sottrarre il diario a Harry. Sembrava che se lo portasse ovunque.

"buon Natale Ginny!" esordì Ron.

"buon Natale! Di che colore è il tuo maglione?" chiese lei.

"indovina…"

"color melanzana?"

"si, esatto…"

Ginny rise.

"buon Natale! Il cielo è bianco…"

"e la vita è più pulita!" esclamarono Fred e George.

"di che colore è il tuo maglione, Ginny?" chiese Fred.

"azzurro!"

"wow! Come l’hai corrotta la mamma?" chiese Gorge ammirato.

"dicendole che a differenza di voi maschi, noi ragazze dobbiamo essere più eleganti!"

"che ci fa Percy con una ragazza?" chiese Fred stupito.

"boh. Mi sorprende che riesca a mettere due parole insieme!" commentò George.

"quella ragazza deve avere uno stomaco di ferro!" disse Ron.

Ginny, ripensando a quella volta in cui li aveva visti mentre si baciavano, preferì restare in silenzio.

"buon giorno ragazzi!" era arrivato Allock. Fred e George si allontanarono.

"buon giorno professore, buon Natale!" disse Sarah.

"buon Natale anche a voi! Per oggi ho ricevuto ancora solamente sessantanove auguri, ma la giornata è ancora lunga! Arrivederci, mie care!" Narciso si allontanò.

"solo?" fu il commento di Ginny.

In quel momento si avvicinò Malfoy.

"mi sorprende che abbiate il coraggio di farvi vedere anche a Natale, filobbani…"

"non rompere, Malfoy" Ginny non aveva voglia di discutere. Ma Malfoy ghignò.

"pensavo che almeno la dignità di nascondersi in certe occasioni quei maiali dei vostri genitori ve l’avessero insegnata!" questo era troppo. Ginny estrasse la bacchetta, e gridò "expelliarmus!" Malfoy finì scaraventato al muro. Per tutta risposta Piton le assegnò una punizione.

"domani alle cinque nel mio ufficio, Weasley!"

Ginny se ne andò in Sala Comune senza dire una parola.

"sei stata grande!" esclamò Sarah. "forse non l’hai notato, presa com’eri, ma sia i Grifondoro, sia i Tassorosso, sia i Corvonero, ti hanno applaudito! Dobbiamo festeggiare!"

"e come?"

"ci pensiamo noi!" esclamò George

"sei stata grande!" disse Fred "si vede che sei nostra sorella!"

I due gemelli si allontanarono, e le due ragazze si diressero verso Harry, Ron e Hermione, che erano seduti a un tavolino. Anche Ron si complimentò con Ginny.

"quanti punti ti ha tolto Piton?" chiese invece Hermione.

"cinquanta" rispose Ginny. E si lanciò in una tiritera contro il "pipistrello dal naso più lungo di un boa della Birmania", finchè Hermione non insorse. "insomma, Ginny, è sempre un professore!"

"sai chi sembri, Hermione?" chiese Ron

"no, chi?"

"Percy!" completò Ginny.

"non vi farebbe male assomigliargli un po’! in fondo è saggio!"

"sarà, ma resta comunque un gran rompiscatole!" esclamò Ginny.

"confermiamo!" Fred e George erano tornati

I due gemelli rovesciarono sul tavolo un ben di Dio di dolci, torte, focaccine, crostatine e bevande, e una torta più grande che raffigurava Malfoy con le orecchie da Asino, i baffi e una mano che gli dava un pugno.

"li abbiamo presi in cucina!" esclamò Fred.

"anche la torta?" commentò ridendo Hermione.

"soprattutto la torta!" le rispose George.

In sala comune ci fu festa fino a tardi. Fino a quando Percy non li spedì tutti quanti a dormire.

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Capitolo 12
*** San Valentino ***


iug

La mattina di san Valentino Ginny non era ancora riuscita a riprendersi il diario.

"cosa hai intenzione di fare per Harry" chiese Sarah.

"non so, non lo lascia un attimo quel diario"

"ma no, che hai capito? Intendevo… per san Valentino, cos’hai intenzione di fare?"

"eh?! Niente! Che dovrei fare? Al massimo…"

"al massimo?"

"potrei…"

"potresti?"

"mandargli un biglietto anonimo…"

" ma dai! È troppo triste! Scrivigli una poesia! Ho già l’inizio in mente: occhi verdi di rospo in salamoia…"

Arrivate in Sala Grande, la trovarono tutta decorata di cuoricini rosa.

"oddio!" esclamò Ginny.

"wow!" esclamò Sarah.

Ginny diede un’occhiata in giro.

Qualcuno era divertita, qualche ragazza era ammirata, chi era confuso, arrabbiato, e chi disgustato. Piton non c’era. Al tavolo dei Grifondoro molti erano disgustati. Fred e George sparavano battute a raffica, mentre Hermione sembrava emozionata.

All’improvviso dal portone entrarono dei cosi che sembravano nani, anzi erano nani, ma erano travestiti da cupidi. Uno di loro si diresse verso Harry, il quale cercò di allontanarsi, anzi, scappò letteralmente. Ma alla fine fu preso, e il nano cominciò a recitare la poesia di Ginny. Meno male che l’aveva lasciata anonima. Ma a preoccupare Ginny fu un’altra cosa. Malfoy aveva preso a Harry il diario di Tom. Ma Harry lo riprese subito. Per tutta risposta Malfoy si diresse verso Ginny.

"mi sa che il tuo biglietto non gli è piaciuto!" e se ne andò.

Ginny scappò via inseguita da Sarah. Doveva avere la faccia molto rossa.

"come faceva a sapere che l’ho scritto io?" chiese preoccupata, quando si fermò.

"probabilmente ha tirato a indovinare" le rispose con fare rassicurante Sarah. La ragazza omise però il fatto che la sua reazione aveva dato ragione al Serpeverde.

Ma a un tratto si avvicinò Nott, con uno strano ghigno malefico.

"allora è vero che ti piace Potter!" estrasse la bacchetta prima che Ginny o Sarah avessero il tempo di reagire, e con un forte disarmo Sarah svenne. Nott afferrò Ginny, sempre puntandole la bacchetta contro e la trascinò in un bagno vuoto. Lì la scaraventò a terra, il ghigno sempre visibile in faccia, e le si avvicinò.

"che succede?" era arrivata Mirtilla Malcontenta. A quanto pare erano entrati proprio nel suo bagno.

Nott scappò via.

"Mirtilla…" Ginny era paralizzata.

"che succede?" il fantasma pendeva dalle sue labbra. Ma forse non era il caso di continuare.

"niente! Ci vediamo!" stava per uscirsene, quando notò in un cubicolo un calderone vuoto.

"Mirtilla, ci sei ancora?"

"si?" disse lei contrariata.

"chi ha usato questo calderone?"

"tre ragazzi. Uno era Harry Potter!" disse lei con un sorriso.

"cosa stavano preparando?"

"una pozione che ha trasformato in due ragazzi di serpeverde Harry e l’altro, mentre la ragazza è diventata tutta pelosa!" e scoppiò a ridere.

Ginny uscì.

Entrata in Sala Comune Sarah le andò incontro.

"Ginny! Ti ho cercata dappertutto!"

"si poi ti racconto, ma prima…" e le raccontò quello che aveva detto Mirtilla.

"si, ho sentito di una pozione del genere… ma come mai Hermione ha fallito?" chiese Sarah, dopo avere ascoltato il racconto di Ginny.

"non so…"

"ma cambiando discorso… cos’è successo dopo che Nott ci ha attaccate?"

"è difficile da spiegare… mi ha trascinata nel bagno di Mirtilla, e non so cosa voleva fare, ma per fortuna è arrivata lei, e Nott è scappato."

"che schifo, poverina!"

Ginny si girò e vide Harry Ron e Hermione che uscivano dalla Sala Grande. Decise di cogliere la palla al balzo. Si alzò di corsa, e si diresse verso il dormitorio maschile, ignorando le le domande di Sarah. Entrò, mise tutto sottosopra, e alla fine trovò quello che cercava: il diario di Tom.

"oddio! Chissà cosa gli ha detto?" disse fra sé mentre scendeva.

La curiosità continuava rodere Ginny. Alla fine un pomeriggio, mentre Sarah non c’era decise di aprire nuovamente il diario.

"ciao Tom, sono Ginny"

Ginny! Ciao! Mi sei mancata!

"sei stato nelle mani di Harry, vero?"

Si, esatto!

"cosa vi siete detti?"

Gli ho solo mostrato quello che voleva vedere

"cioè?"

Cioè quello che successe cinquant’anni fa. La camera dei segreti fu aperta, e morì un mezzosangue.

"perché mi hai detto che non ne sapevi niente?"

Non ci pensare Ginny, ci sono cose più belle a cui pensare…

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