Quanto è complicato

di azzurrina93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** "La prima lezione" ***
Capitolo 3: *** "Non sei così male...solo un'OMICIDA!" ***
Capitolo 4: *** "Piccolo Francesco cresce!" ***
Capitolo 5: *** " Qui si fanno progressi... " ***
Capitolo 6: *** " Ge-lo-sia" ***
Capitolo 7: *** "un gelato troppo amaro" ***
Capitolo 8: *** " Tra alcool e gelosia" ***
Capitolo 9: *** " La tregua" ***
Capitolo 10: *** " Una sera come tante" ***
Capitolo 11: *** " Per una confezione di latte" ***
Capitolo 12: *** " Quando Maria ci si mette... è la fine!" ***
Capitolo 13: *** "La rivelazione" ***
Capitolo 14: *** "In spiaggia" ***
Capitolo 15: *** " Un cuore spezzato " ***
Capitolo 16: *** " Introspezione " ***
Capitolo 17: *** "Cosa si fa per amore" ***
Capitolo 18: *** "Sarà perchè ti amo" ***
Capitolo 19: *** "Che estate!" ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 
Un giorno primaverile come tanti, Elisa si trovava a casa della sua cara amica Maria, una ragazza di media statura con gli occhi verdi e i capelli biondi caratterizzati da riflessi color dorato. Ormai era più di un anno che si conoscevano e l’amicizia non faceva che rafforzarsi giorno dopo giorno.
Elisa era una ragazza semplice , aveva lunghi capelli neri, occhi castani e anche lei purtroppo non aveva ereditato l’altezza dalla sua famiglia. Aveva attraversato dei momenti difficili in famiglia e questo l’aveva portata a sfogarsi con il cibo, per anni si era rifugiata in un mondo tutto suo, incapace di aprirsi agli altri; poi un giorno si era svegliata e aveva deciso di cambiare la propria vita…
Da quel giorno aveva perso ben 25 chili, si sentiva una persona nuova o forse semplicemente sé stessa… finalmente poteva essere libera di essere Elisa e nessun’altra.
Quel giorno sarebbe andata per la prima volta a casa della sua amica e lei si sentiva così insicura… perché Maria non era semplicemente la sua amica, ma anche la sorella del ragazzo di cui si era presa una cotta.
Una di quelle cotte idiote nata da uno sguardo tra i corridoi del liceo, quelle nelle quali non fai altro che cercarlo con gli occhi e non ti dai pace finché non lo vedi, ovviamente senza ragazze intorno, quel dolore alla pancia provocato solo ascoltando la sua voce… insomma una cotta adolescenziale per un ragazzo di cui conosci i dati anagrafici e nient’altro…
Inoltre questo era successo prima di conoscere l’amica e quando venne a sapere che LUI era suo fratello, per poco non le venne un attacco al cuore.
L’amica la accolse nella sua villa e dopo averla presentata ai suoi, la portò in camera sua e chiacchierarono del più e del meno…
Ma quella volta era diverso perché la mora aveva deciso di raccontarle dei suoi sentimenti per il fratello, era una decisione catastrofica e ne era consapevole, ma non poteva continuare a nasconderle quel segreto.
Maria stava parlando a raffica “ Quindi stavo pensando di andare a fare shopping e comprare quei vestiti che abbiamo visto” ma le la interruppe “ Mary io ho una cotta per tuo fratello!” esclamò la mora chiudendo gli occhi.
L’amica la guardò per qualche secondo cercando di dare un senso a quella frase così anormale.
“  Elisa sei andata fuori di testa?!? Chiese con gli occhi fuori dalle orbite.
“ Probabilmente si… non avevo il coraggio di dirtelo, sapevo avresti reagito così! E’ successo ancora prima di conoscerci, dopo quando siamo diventate amiche ho scoperto che eravate fratelli…” disse la mora.
“ Ancora prima? Fammi capire… è più di un anno che tu stai perdendo tempo dietro a quel deficiente di mio fratello?!?” chiese ancora sconvolta.
La mora annuì “ Ma non è tutto… la cosa peggiore è che lui lo sa..” disse evitando il suo sguardo.
La bionda fissò l’amica poi scoppiò a ridere “ Lo sa? Sa che ti piace?” Elisa annuì e lei continuò “ Oddio… questa si che è una tragedia! E spiegami… come fa a saperlo?”.
Elisa fece un sospirò e le rispose “ Ho conosciuto una ragazza che era in classe sua prima di essere bocciato… e si è accorta dei miei sentimenti e gli ha parlato di me e lui ha capito tutto. Un giorno è capitata una lezione di ginnastica insieme e, questa ragazza mi ha preso per il braccio e mi ha trascinata da lui per presentarmelo e io ho fatto una figuraccia, mi sono presentata a monosillabi… è stato imbarazzante! Da quel momento ogni tanto lo salutavo e parlavamo ma ero sempre io a cercarlo… poi un giorno tuo fratello ha detto alla mia amica di dirmi che gli dispiaceva ma era già occupato! Ma io so che era una bugia… si era solo stufato di me…” concluse l’amica sospirando.
Maria trattenutasi fino a quel momento scoppiò a ridere “ Oh mio dio! Scusami scusami ma questa storia ha dell’esilarante … mi ti immagino proprio mentre paralizzata gli dai la mano” e continuò a ridere rotolandosi sul letto.
Elisa sorrise “ Ehiiiii…. Non mi sei di aiuto!”
Maria si sedette e la guardò “ Okay… allora mettiamo in chiaro una cosa! Mio fratello è uno stronzo e non capisce un tubo! E pensare che ora è di là… lo vorrei riempire di botte!”
“Ma sei matta? Non devi neanche pensarci, so benissimo che non ne vale la pena! Non voglio che pensi che lo perseguiti o che sono disperata… quindi devi aiutarmi!” disse sorridendole.
“ Ora si che ti riconosco! Aiutarti? Non vorrai vendicarti, vero?” chiese l’amica elettrizzata.
La mora sorrise “Non chiamamola vendetta… diciamo che gli farò capire cosa si è perso! E tu dovrai aiutarmi… dovrai dirmi tutte le cose più imbarazzanti su di lui… non si sa mai, potrebbero essemi utili!”.
“ Perfetto… se la merita proprio una bella lezione! Per quello dovrò fare un elenco perché ho   diciott’anni di situazioni imbarazzanti da raccontare!”.
Le due si guardarono e risero.
Dopo circa due ore Antonella, la madre di Maria, entrò nella camera dicendo “ Ragazze scusate il disturbo ma volevo accertarmi che Elisa rimanesse a cena!”
“ Non so se posso, non vorrei disturbare!” rispose lei nel panico.
“Macché , abbiamo già ordinato la pizza e ora chiedo a Francesco, se vi accompagna a noleggiare un bel film!”
“ No!” urlò quasi la mora.
Maria e la madre la guardarono, e lei si sentì sprofondare e tentennò “Cioè… volevo dire che non c’è bisogno di disturbarlo.. andiamo da sole!”
“Che carina che sei… non ti preoccupare, per lui sarà un piacere… ora vado a dirglielo!” disse uscendo dalla camera.
Elisa si buttò a peso morto sul letto, mugolando qualcosa.
“ Ehi, non preoccuparti … andrà tutto bene!” disse Maria cercando di incoraggiarla.
“ No Mary… sarà dannatamente imbarazzante, trovarmi nella stessa macchina e averlo davanti! Non posso , non posso ASSOLUTAMENTE! Vai tu.. ti aspetto qui..!”
Maria stava cercando di ribattere ma sentirono delle voci in corridoio…
“ Ma che palle! Possibile che le devo fare da tassista?!?”
“ Non ti permettere e fila ad accendere la macchina…” poi abbassando la voce “ abbiamo un’ospite …”ma fu interrotta dalle ragazze che erano uscite dalla stanza…
La mora parlò con un coraggio che non pensava di avere “ Antonella… non ti preoccupare, andiamo a piedi! Meglio sole che male accompagnate…” disse guardando con astio il ragazzo.
“ Ma no.. Francesco..” disse la madre in modo autoritario.
“ Mamma.. torniamo tra una ventina di minuti! Lascialo stare… “ disse la figlia scendendo le scale con Elisa.
“ Ma si può sapere cosa ti prende?” esclamò, dando uno scappellotto alla nuca del figlio… dopo chiedi scusa! Cose da non credere…” disse scuotendo la testa in direzione della cucina.
Francesco si rifugiò in camera sua, imprecando e ripensando a come lo aveva guardato quella ragazza, a cui pensava di piacere, della quale non ricordava neanche il nome.
“ Che ci fa qui?!? Non sarà mica l’amica di cui parla tanto Mary?!?” pensò confuso.
Le ragazze in videoteca erano indecise sul da farsi…
“ Non so proprio cosa scegliere!” esclamò la mora di fronte agli scaffali pieni di DVD.
L’amica che era su un altro pianeta “ E’ proprio un coglione, non lo sopporto davvero! Dobbiamo distruggerlo…”
“ Forse questo… no troppo melodrammatico! E questo… troppo banale…” disse la mora indecisa.
“ Anche se non gli piaci, non aveva nessun diritto di comportarsi così! E poi qualunque persona al mondo quando sa di piacere ad un’altra, si sente appagato,importante! Ma certo dobbiamo fargli credere che a te non interessa più e aspettare,che ne dici?” le chiese entusiasta.
Lei alzò gli occhi al cielo e rispose “ Io penso che devi aiutarmi a scegliere questo cavolo di film, e poi possiamo pensare al piano!”
“ Oh scusa,hai ragione…” la bionda diede un’occhiata agli scaffali,poi esclamò “ Ma certo,questo!”
“Di che parla?” chiese curiosa la mora.
“ Oh vedrai,vedrai… fidati di me!” disse Maria andando a pagare alle casse.
Quando tornarono a casa la madre le incitò a lavarsi le mani, perché la pizza sarebbe arrivata a momenti. Le ragazze obbedirono poi Elisa si ricordò di dover ancora avvertire casa, così salì le scale e prese il telefono in camera dell’amica. Una volta uscita,incrociò Francesco che stava scendendo le scale e guardando i suoi capelli castano scuro, il suo viso così definito, i suoi occhi scuri e intensi, le sue labbra piene al punto giusto e quelle spalle larghe che conducevano ad una vita più piccola, avvertì il solito subbuglio ormonale. Amava la sua voce, anche se l’aveva udita così poche volte, e il modo in cui si vestiva… Era perfetto esteriormente anche se a suo parere, non era lo stesso interiormente.
Dopo averlo ammirato, volse lo sguardo e lo superò, ma lui parlò “ Scusa…. Per prima! Non volevo essere maleducato… com’è che ti chiami?”
Elisa non si voltò neanche e prima di raggiungere l’amica gli rispose “ Non devi scusarti… già avevo capito fossi maleducato… e non ti serve sapere il mio nome, visto che non ci conosciamo!”
Francesco rimase spiazzato da quelle parole, e dopo qualche secondo istante anche lui raggiunse la cucina, dove erano già tutti seduti a tavola davanti alla pizza fumante.
“ Elisa cosa prenderai all’università?” chiese Antonella.
“Beh  sono molto indecisa, ma volevo provare ad entrare ad architettura oppure fare archeologia… non so ancora ma questi indirizzi mi attirano molto!”
“ Wow, davvero bello! Non preoccuparti vedrai che prima dei test avrai preso la giusta decisione! Anch’io vorrei vedere i miei figli andare all’università… Non rinchiusi ancora dentro al liceo!” disse lanciando un’occhiata al figlio.
I loro sguardi si incrociarono per qualche secondo, lei divertita e lui irritato.
“ Mamma… non ricominciare!”
“ Mamma se uno è stupido, che ci puoi fare?” esclamò Maria.
“Idiota!” le ringhiò Francesco.
“ Non è stupido… non ha voglia di studiare!” disse guardando Antonella.
“Ehi.. sembra stiate parlando di qualcuno assente.. sono qui!” disse acido.
“Hai proprio ragione e mi è venuta un’idea! Visto che frequentate lo stesso liceo, potresti aiutarlo tu con lo studio! Che ne dici?”.
Entrambi i ragazzi furono presi dal panico e pensarono “Questa è una terribile idea!”
“ Non penso di esserne in grado.. “ rispose la ragazza, cercando di declinare l’offerta in modo gentile.
“ Si.. e poi io non ho bisogno di nessun aiuto!non sono mica un poppante!” esclamò il moro.
“ Sciocchezze … sicuramente ti sarà di grande aiuto, e tu ne hai bisogno visto le tue pagelle!” esclamò Antonella “ Bene, è deciso … domani inizierete e ovviamente non lo farai gratis!”.
“ Non vedo l’ora di vederti studiare!” disse rivolgendosi al figlio che si lasciò andare sulla sedia,sottolineando la sua sconfitta.
Dopo aver visto il film tutti insieme, le ragazze parlarono della novità…
“ Ovviamente sarà un disastro!” esclamò Elisa esasperata.
“No aspetta,potrebbe essere tutto a nostro vantaggio! Lui non ha voluto conoscerti e ora che passerete del tempo insieme lui si renderà conto di aver sbagliato! Però tu non dovrai cadere nella sua trappola! Dovrai resistere, il che è talmente facile… visto che il soggetto è mio fratello!” disse facendo una smorfia disgustata.
“ Sarà imbarazzante e non riuscirò neanche a parlarci!” disse con le mani nei capelli.
“ A me sembra che tu stasera gli abbia dato un bel quattro di picche!”
Elisa sorrise divertita.
Si era fatto tardi per entrambe e il giorno seguente sarebbe stato giorno di scuola, così scesero al piano di sotto e la ragazza salutò tutti e ringraziò dell’ospitalità.
Eccomi con una nuovissima storia… spero che la leggerete… io mi sono divertita molto a scriverla! E spero vi immedesimerete in questo travolgente racconto…
Un bacio grandissimo, azzurrina93! Aspetto le vostre recensioni… :)

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Capitolo 2
*** "La prima lezione" ***


 
 
Il giorno dopo lei si sarebbe presentata a casa dell’amica intorno alle cinque, e per tutto il tempo non si diede pace al pensiero di rimanere da sola col ragazzo che l’aveva rifiutata,umiliandola.
Suonò al campanello e l’amica corse ad aprirle…
“ Sei arrivata! la peste è in camera sua…tra un po’ vengo a controllare la situazione… in bocca al lupo!” disse spingendola verso le scale.
Mentre saliva i gradini aveva il cuore in gola,era agitata e non aveva la minima idea di come approcciare questa “prima lezione”.
Davanti la porta prese un bel respirò ed entrò, dopo aver ricevuto il permesso.
Si guardò intorno ed oltre a qualche poster sulle pareti, era una stanza semplicissima con un armadio,un letto e una scrivania; lui era seduto davanti la scrivania con il computer acceso, probabilmente connesso a qualche Social Network… così ancora un po’ intimidita,si avvicinò e posò la borsa sulla scrivania.
“ Ciao!” esclamò lei.
“ Ciao…. Elisa! Lieto di fare la tua conoscenza …” disse riferendosi chiaramente alla frecciatina che lei gli aveva lanciato la sera prima.
“ Oh… è un piacere!” disse con un sorriso ironico sul viso poi chiese “Comunque posso?” indicando una sedia vicino al letto.
“ Ma certo…” disse lui con un sorrisetto.
La ragazza pensò “ Ora glielo tolgo io quel sorrisetto dal viso… che fastidioso!” poi si rivolse a lui “ Allora… smettila di fare il cretino e impegnati. O vuoi sprecare i prossimi tre anni della tua vita al liceo?”
“ Woow …non pensavo fossi così simpatica! Beh ora ti dico le mie di condizioni… non studierò certo per due ore di seguito al giorno, al massimo mezz’ora e soprattutto non dovrai dire a nessuno che mi aiuti a studiare!” disse il ragazzo con leggerezza.
Lei rise di cuore “ Mezz’ora? Non penso che i tuoi siano d’accordo con te sulla tempistica di studio… e la tua reputazione non sarà toccata,se è questo che ti preoccupa! Mettila così…” disse prendendo il suo diario “ prima migliori,prima ti liberi di me!”
Lui la guardò “ Io non ho mai detto…” ma lei lo bloccò “ Basta chiacchiere e iniziamo!”
Con un’oretta fecero i compiti per il giorno dopo e poi cominciarono a riassumere Storia per due giorni dopo, ma dopo un quarto d’ora Francesco cominciò a distrarsi …
“Ehi ehi concentrati! Dai hai ancora un capitolo da studiare,siamo solo a metà!” disse lei.
“E dai facciamo un pausa! Non ce la faccio più, è da più di un’ora che studiamo!”
“ Mi spieghi cosa hai fatto tutti questi anni? Possibile che non riesci a sopportare due ore di studio?”
Lui si alzò indispettito “ Oh mi scusi… Miss Secchiona!”
“ Secchiona,io? Proprio no… due ore di studio è il minimo indispensabile ,per poter prendere la sufficienza in quella giungla di matti! E anche tu dovresti saperlo… dai siediti! Continuiamo un altro po’…” disse in modo pacato.
Ma Maria entrò nella stanza con uno spuntino.
“Ed ecco la tua salvatrice amica mia, che ti viene a salvare dal fratello stupido e noioso!” disse allegra.
“ Lascia qui il vassoio ed esci, rompiscatole!” disse spingendola via.
“ Tutto okay?” disse verso l’amica che gli sorrise, poi il fratello la chiuse fuori.
Elisa rise “ Sembra che la odi!”
“ E’ così…” disse il ragazzo sedendosi di nuovo.
“ No… è tutto il contrario! Sarebbe divertente vedere la tua faccia,mentre si bacia con un ragazzo!” disse sorridendo.
“ Perché ha il ragazzo?” chiese fingendo indifferenza,mentre addentava la sua merenda.
“ Non sarò certo io a svelarti l’enigma!” disse divertita.
“ Mmm non ce l’ha… è impossibile!” disse con leggerezza.
“Non essere così tranquillo, hai una sorella bellissima, divertente,solare! Penso che presto troverà qualcuno… anzi sai che ti dico? Questo Sabato andremo alla ricerca di due bravi giovanotti!” disse con lo sguardo basso e pensando troppo tardi che poteva anche risparmiarsela.
Francesco non sapeva che dire, si sentiva strano e non riusciva a capire il perché, così disse senza pensare “ Beh trovane uno per te, ma non far avvicinare nessuno a Maria!”
Elisa spalancò gli occhi ferita ma non doveva darlo a vedere, così strinse i pugni e disse a denti stretti “ Dovrai lasciarla andare prima o poi! Dai riprendiamo…comincia a ripetere da questo paragrafo e sottolinea le parole chiavi.”
Dopo un quarto d’ora in cui Elisa si era imposta di fissare il libro e respingere quei sentimenti spiacevoli, si rese conto di non poter resistere oltre; così in modo teatrale diede un’occhiata all’orologio ed esclamò “ Per oggi basta così...” prese la borsa e si alzò “ Prima di andare a dormire, rileggi le pagine fatte oggi e domani riprendiamo da qui…” ed uscì dalla stanza senza neanche guardarlo in faccia. Subito si diresse in camera dell’amica e le si buttò tra le braccia piangendo.
“ Ehi, ehi che è successo?” chiese Maria allarmata.
“ Pensavo di farcela, pensavo che il mio odio per lui fosse più forte e invece questo stupido cuore non fa che battere, e lo stomaco non ne parliamo! E lui..lui… è uno stronzo a cui non importa niente di me…. Come posso sopportare tutto questo?!?”
“ Cerca di calmarti e risolviamo tutto! Se vuoi possiamo inventarci qualcosa con mamma e lasciamo stare! Un’anno in più o in meno di bocciatura non gli cambierà certo la vita…” disse la bionda.
“No Mary… non posso tirarmi indietro! Non posso arrendermi… devo vincere questi sentimenti, ma tu promettimi di starmi vicina! Non potrò mai riuscirci da sola!” disse la mora asciugandosi gli occhi.
Maria sorrise “ Farò più di questo! L’unico modo per aiutarti è farti perdere la testa per un altro ragazzo! Da Sabato inizia la ricerca!”
Marta rise “ Okay… grazie! Ora io vado… ci vediamo domani!”
Giunse il week-end e le ragazze uscirono insieme ad altri amici, si divertirono un mondo e sedute ad un tavolo di un pub , cominciarono a guardarsi intorno e a ridere.
“ Ehi ma sono tutti brutti… troppo basso… troppo stupido … troppo ubriaco … troppo biondo …” e mentre elencava i difetti di ogni ragazzo,rideva.
“ Oddio non troverò mai un ragazzo più bello di tuo fratello, è impossibile!” disse appoggiando la testa sul tavolo.
Il sabato c’era sempre la serata intrattenimento e tra gli applausi del pubblico, un ragazzo che probabilmente lavorava lì, salì sul palco con una chitarra e si sedette su uno sgabello.
Maria sorrise ed entusiasta disse “ Mai perdere le speranze, amica mia!”
Elisa alzò lo sguardo incuriosita dal tono della bionda e rimase soddisfatta di ciò che offriva il panorama. Un ragazzo alto con i capelli corti e castani, aveva gli occhi azzurri e un sorriso da togliere il fiato, e beh anche il fisico non era niente male.
La mora sorrise “ Dopo che si sarà esibito, darò il mio verdetto!”
Il ragazzo cominciò a suonare la chitarra a ritmo di musica e cantò una canzone movimentata di Alex Britti intitolata “ Mi piaci” e tutti si divertirono un mondo.
“ Allora?” le chiese l’amica.
“ PROMOSSO! Mi ha fatto venire i brividi!” disse abbracciandola.
“ Okay ora dobbiamo farlo cadere nelle tue braccia!”.
“ Aspetta Mary, prima voglio osservarlo meglio. Poi quando mi sentirò pronta, farò la mia mossa!”
Quella sera tornò a casa con una speranza e con un possibile candidato a cui offrire il suo cuore.


 
Ehiiii… ecco il secondo capitolo di questa umile fanfiction! ;)
Voglio davvero sapere cosa ne pensate… è antipatico o sbaglio questo Francesco? Mesà che se la tira un po’ troppo!! Eheheheh ^_^
Grazie a chi legge e grazie a voi che mi date la forza per continuare…
-          Frozensea a me piaciiiiii <3 la vendetta sarà molto amara AHAHAHA (risata malefica!) ;)
-          MioneWeasley la storia è nuova, ma tu rimani sempre la stessa adorabile ragazza che mi segue in tutto quello che faccio!! Love you so much… <3 grazie per i complimenti.
-          Emyname sono così contenta… sei stata carinissima a pensare di lasciare la prima recensione! E sono felice di aver suscitato in te un po’ di curiosità, affinché leggessi tutto il capitolo,e spero non smetterai di recensire!! ^_^
Azzurrina vi manda un bacio e vi aspetta al prossimo capitolo :3 <3

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Capitolo 3
*** "Non sei così male...solo un'OMICIDA!" ***


 
La settimana dopo Elisa continuò ad aiutare Francesco nello studio e tutto andò per il meglio. Non toccarono più argomenti delicati e sembrava che il ragazzo cominciasse a impegnarsi.
Era ormai sabato e le ragazze come da programma sarebbero tornate al pub per vedere il ragazzo misterioso.
Dovevano vedersi a casa di Maria e poi andare insieme a degli amici, che sarebbero passate a prenderle. Elisa era seduta sul letto mentre guardava l’amica ritoccarsi il trucco.
“ Oggi lo stenderai,sicuro! Sei stupenda…” disse la bionda.
Quel giorno la mora aveva fatto più attenzione al vestiario infatti portava dei jeans attillati, delle zeppe colorate non troppo alte e una bella maglietta rossa che lasciava scoperte le spalle.
“ Lo sai che sta facendo molti progressi tuo fratello!” disse Elisa entusiasta.
“ Non pensare a queste stupidaggini” in quel momento il fratello aprì la porta senza bussare “ Devi pensare all’obiettivo … all’obiettivo! Non ti distrarre!”
“ Quale obiettivo? Ciao Elisa!” chiese Francesco incurante di aver ascoltato una conversazione privata.
“ Ehiii… che ci fai qui?!?” disse la sorella sorpresa “ E non sono certo affari tuoi!”.
“ Ciao… “ rispose la mora divertita.
“ Perché sei così sorridente?” chiese lui curioso.
Rispose la sorella ancora davanti lo specchio “ Perché oggi non deve farti da babysitter!”
“ Tu stà zitta!” disse voltandosi verso di lei “ Ehi dove diavolo vai con quei pantaloncini?!? Mettiti qualcosa di più decente… e il trucco? Non esagerare!”
“ Non rompere! Io faccio quello che mi pare… non mi sembra che le tue amichette si coprano di più!” rispose la sorella contrariata.
“ Cosa? Quali amichette? Non centra niente, tu sei mia sorella!” disse gesticolando arrabbiato.
Elisa vedendo la scenetta tra fratelli scoppiò a ridere, i due la guardarono urlando contemporaneamente “ Che c’è?!?”
“ Siete troppo divertenti! E tu smettila di fare il gelosone!” disse alzandosi e abbracciando l’amica “Te la controllo io, la sorellina!” disse sorridendogli.
Francesco ricambiò e pensò che quel sorriso cominciava a piacergli sempre di più.
“ E dove andreste? Se posso chiederlo?” chiese lui.
“ Un po’ in giro e poi ad un pub dove ci sono un sacco di ragazzi carini!” esclamò Maria.
Elisa guardando male l’amica e sapendo che sarebbe scoppiato di nuovo disse “ I ragazzi carini sono solo per me… lei mi aiuterà ad accalappiare quello giusto! Quindi non hai di che preoccuparti… a meno che tu non voglia controllare anche me!” disse ironicamente.
Francesco rimase sorpreso e avvertì di nuovo la sensazione della settimana prima, poi disse “ No… beh attente!” e uscì dalla camera.
“ Ah devo chiedergli una cosa!” la mora si lanciò fuori dalla stanza, trovandolo ancora in corridoio lo chiamò e lui si voltò a guardarla “ Che c’è?”
Lei si avvicinò “  Mi sono ricordata ora, com’è andato il compito di filosofia?”.
“ Oh… quello, beh è andato meglio di quanto pensassi!” disse facendo un sorrisetto.
“ Davvero? Sono contenta… lo vedi? Bisogna solo impegnarsi un po’ di più e i risultati arrivano!”
“ Si… poi ero molto più tranquillo e finito il compito, ero soddisfatto di me!” disse lui.
“ Perfetto… dobbiamo continuare così! Ci vediamo lunedì,allora… ciao!” lo salutò lei sorridendo.
Lui la guardò allontanarsi e pensò che da quando aveva saputo di lei, era davvero migliorata! Quei chili in più avevano nascosto una vera bellezza.
Quella sera fecero un passetto avanti con le ricerche: si chiamava Marco, aveva vent’anni ,era figlio unico e suonava la chitarra da quattro anni e soprattutto era single.
Lunedì mentre facevano matematica, Francesco le chiese “ Com’è andata sabato?”mentre continuava a risolvere l’equazione.
Lei lo guardò per qualche secondo poi disse ironicamente“ Ti stai per caso interessando alla mia vita privata?”
“ A quella di mia sorella…” rispose lui evasivo.
“ Oh… si,certo! Tua sorella non ha flirtato con nessuno, mentre io… oh, non ti interessa!” disse lei sorridendo.
Lui scosse la testa poi disse “ Sicura che nessuno gli si è avvicinato?”
“ No… però ora che ci penso,ha fatto la lap-dance addosso ad un palo!”  lei lo guardò alzando un sopracciglio.
Lui scosse la testa divertito “ Che c’è?”
“ Sei troppo iper – protettivo … non puoi pretendere di controllare la sua vita sentimentale e soprattutto pensare che io ti dica certe cose! Non sono mica la tua spia …”
“ Ma ha solo diciassette anni !E poi non ti ho mica chiesto i particolari!” rispose lui.
Lei scosse la testa lentamente “ Mi sembra di sentire mio padre, tu ne hai solo due più di lei! E’ quasi maggiorenne, te ne rendi conto?”
“ Beh…ma ancora non lo è ufficialmente, giusto?” disse lui come se avesse tutti i pro dalla sua parte.
Lei rise “ E comunque si dà il caso che lei sia mia amica, e in quanto tale devo mantenere i suoi segreti, soprattutto a un fratello come te!” disse sorridendo.
Lui sorrise “ Non esagerare … e poi penso sia normale, dopotutto sono suo fratello maggiore!”.
“ Fidati se ti dico che tutto questo non è affatto normale! Ora finisci di fare quell’equazione!” disse poggiando la testa sulla mano aperta e guardandolo divertita mentre cercava di concentrarsi.
Dopo qualche minuto…
“ Comunque se ti può consolare, la terrò d’occhio per te! Se vedrò qualcosa di inappropriato, interverrò … ma solo questo!”
Lui la guardò sorridendo e la ringraziò.
Lei lo guardò e perse un battito “ Non pensavo che tu potessi ringraziare qualcuno.”
 “ Cosa?” esclamò lui confuso “ Pensi sia un mostro?”.
“ No quello non l’ho mai pensato… più o meno…” disse trattenendo un sorriso.
Lui aggrottò le sopracciglia, posò la penna e si voltò verso di lei “ Che vuol dire “più o meno”?!? ”
“ Beh, penso solo che ti fai coinvolgere dal gruppo e agli occhi degli altri sembri un tipo superficiale, egocentrico e che se la tira… circondato sempre da belle ragazze! In altre parole cerchi l’approvazione degli altri! Nel gruppo ti senti un leone … da solo assomigli più a un coniglio impaurito!” concluse soddisfatta del suo discorso.
“ Wow… ora sei diventata anche la mia psicoanalista!” disse lui tra il sorpreso e l’infastidito.
Lei rise “ Quando vuole…”
“ Ed ora pensi le stesse cose?” chiese guardandola negli occhi.
Lei si perse per qualche istante in quegli occhi color bruno così confortanti poi rispose “ No, la mia analisi è un po’ migliorata … però finché cercherai l’approvazione degli altri, non riuscirai a mostrare il tuo vero IO! Per esempio sono sicura che se mi incontrassi a scuola, non ti comporteresti nello stesso modo, come quando ci troviamo nella tua stanza da soli!”.
“ Non è vero… non sono così dipendente dagli altri…”
“ Francesco hai cominciato a fumare, o sbaglio? Solo perché lo fanno quel gruppo di esaltati dei tuoi amici… e in quindici minuti di intervallo te ne fumi minimo tre!”.
Lui tentennò “ Non…. Okay forse è partito da loro iniziativa, ma mi piace… è per questo che lo faccio! E poi come fai a sapere quante sigarette fumo?” chiese sulla difensiva.
Lei arrossì ma rispose prontamente “E’ che non sopporto i ragazzi che fumano, e a scuola… mi è capitato…di intravederti mentre fumavi! Comunque Francesco, non può piacerti una cosa che ti sottrae minuti preziosi della tua vita, ti fa puzzare, ti ingiallisce i denti….. e più ne ha ,più ne metta! E’ davvero SCHIFOSO fumare!” concluse lei.
Francesco la guardò con un sorrisetto da maestrino e le chiese “ Elisa, ma hai mai fumato?”.
“ Certo che no! Mica sono pazza come te!” esclamò lei infervorata.
“ Non posso accettare l’opinione di una ragazza che non lo ha mai vissuto sulla propria pelle!” aprì il cassetto della scrivania ed estrasse un pacchetto di sigarette e un accendino.
“ No, no, no e ancora no! Non se ne parla! Per quale motivo dovrei inquinare i miei polmoni con quella schifezza?!?” chiese contrariata.
Lui sbuffò poi disse “Okay allora se dai cinque tiri a questa sigaretta, domani io ne fumerò una sola!”.
“ Per una settimana… e se non mantieni la promessa, paghi pegno!” disse lei.
“ Che?!? Una settimana ?!? “ ci pensò su e poi disse “Okay accetto per vedere questi cinque tiri!” tirò fuori la sigaretta, ma lei lo bloccò…
“ Non qui… potrebbe entrare qualcuno!”.
Lui annuì, si mise la refurtiva in tasca e la prese per mano; lei associò quel loro primo contatto ad una piacevole scossa che le attraversò tutto il corpo. Lui la condusse nel bagno di quel piano e chiuse la porta a chiave, poi resosi conto della sua mano nella sua, lasciò la presa e si sedette sul gabinetto chiuso. Allungò la mano aperta verso di lei col palmo rivolto in su, con un sorrisetto divertito sul viso.
Lei alzò gli occhi al cielo e l’afferrò maledicendolo “ Sei uno stronzo OMICIDA!”così facendo ridere lui.
Elisa aprì la piccola finestrella che dava sul giardino e guardò la sigaretta e poi l’accendino; l’accese, prese un bel sospirò, poi avvicinò la sigaretta alla bocca e inspirò.
Intanto Francesco la guardava aspettando quello che successe di lì a pochi secondi.
Quando il fumo le entrò in gola, fu presa da un attacco di tosse fortissimo e si tenne il petto con una mano, piegandosi in due.
Lui rideva e lei stava morendo soffocata mentre imprecava nei suoi confronti, così decise di aiutarla; la prese per le spalle e la mise in posizione eretta poi disse “ Avvicinati alla finestra, e rimani dritta… altrimenti i polmoni non riescono a lavorare bene!” ma anche se la tosse si era affievolita, non si decideva a cessare così prese un bicchiere  lo riempì d’acqua e glielo porse. Finalmente dopo l’acqua si riprese anche se era paonazza in viso.
“ Sei un disastro!” disse il ragazzo divertito.
Lei lo colpì al petto “ Stà zitto… dillo che premeditavi di farmi fuori sin dall’inizio!”.
“ Oh te ne mancano ancora quattro… ne hai di tempo per morire! E poi la sigaretta non si tiene così!” disse sfilandogliela dalle dita e sistemandogliela tra l’indice e il medio.
“ Oh mi scusi, Mister Drogato!” disse lei ironicamente.
Lui rise “ Così sembri quasi una fumatrice!”
“ Scordatelo! Ancora quattro tiri e poi questa cosa maledetta, te la spiaccico sulla fronte!”.
Dopo circa dieci minuti riuscì nella sua impresa e tornarono in camera di lui…
“ Puzzi di fumo, lo sai?” disse sorridendo.
“ Idiota! Ringraziami per aver inquinato i miei polmoni e aver sottratto i tuoi di MORTE SICURA!” rispose ironicamente.
“ Sei davvero simpatica!” disse ridendo.
“ Grazie, ma non attacca! Ricomincia a studiare…” disse sorridendo.

 
ECCOMI COL TERZO CAPITOLO… A ME HA DIVERITITO MOLTO SCRIVERLO, SPERO CHE ABBIA LO STESSO EFFETTO SU VOI LETTRICI.
SPERO CON TUTTO IL CUORE DI LEGGERE NUOVE RECENSIONI… GRAZIE DI TUTTO! :)
E grazie per le magnifiche recensioni di:
-Frozensea ti adoroooo ^_^ sei una fan così affettuosa e presente…
-MioneWeasley grazie mille per tutto davvero! Ora è tutto più tangibile,o almeno spero! <3
- Carmy piccola milanista sono davvero senza parole dall’affetto che mi hai dimostrato in questa recensione! Sei davvero dolce… <3
-Prettystar eccoti il nuovo capitolo… spero con tutto il cuore di leggere la tua nuove recensione!!! Grazie… <3
Grazie per regalarmi sempre emozioni indescrivibili                            azzurrina93

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Capitolo 4
*** "Piccolo Francesco cresce!" ***


  
Quella settimana si incontrarono due volte a scuola e in entrambe le occasioni il “ PICCOLO FRANCESCO CRESCE” fu messo a dura prova.
La prima volta fu mercoledì mattina a ricreazione.
 Lui era molto nervoso perché più tardi avrebbe avuto un’interrogazione … come al solito si trovava in mezzo ai suoi amici strafottenti quando all’improvviso la vide avvicinarsi a lui.
“ Ehi… l’ho trovato ieri nella mia borsa e ho pensato potesse servirti,prima dell’interrogazione!” disse lei porgendogli il foglio.
Lui tentennò sentendosi osservato dai suoi amici  “ Ah… okay!” disse girandosi da un’altra parte.
Lei rimase lì incredula poi sorrise e commentò “ Che coglione!”pensiero che arrivò alle orecchie del moro. Poi si voltò allontanandosi … intanto gli amici del ragazzo cominciarono a ridere…
“ Ehi amico, ti fai anche le secchione ora?” uno gli chiese ad alta voce, volontariamente.
E lui lanciandole un’occhiata fugace rispose “ No, è solo un’amica di mia sorella!”
“ E te la fai, ammettilo!” disse un altro facendo un ghigno idiota.
“ Vi dico di no! Però…potrei anche provarci, volendo!” disse con tono strafottente.
Elisa ascoltò tutta la conversazione, così si voltò facendo il loro gioco visto che la stavano fissando divertiti, e scuotendo la testa scoppiò a ridere divertita.
Tutti ci rimasero di sasso… aspettandosi un pianto tragico o una ritirata, ma lei li aveva fregati.
Nei tre pomeriggi seguenti lo studio si svolse nel completo silenzio; le uniche parole che si scambiarono furono riguardo lo studio e una premessa che lei gli disse,non appena entrò in camera il giorno dell’accaduto.
“ Non voglio sentirti blaterare scuse inutili! Sei un coglione sottomesso, a cui importa del giudizio degli altri! Quando crescerai ne riparleremo! E te lo sogni di portarti a letto una ragazza seria come me… ora a lavoro!” questo bastò e avanzò per non fargli proferire più parola sull’accaduto.
Il secondo incontro fu ancora peggiore,se possibile…
Avvenne di sabato mattina, alla penultima ora Elisa uscì con la scusa di andare in bagno e si diresse in cortile; e sui gradini della scalinata principale della scuola lo vide di spalle …
“ Sbaglio o quella è la seconda?”
Lui riconobbe immediatamente la sua voce e imprecò…
Lei prima di andarsene disse “ Non pensavo fossi così debole …”
La situazione restò invariata per due settimane, fino a quando due ragazzi, amici di Francesco, non cominciarono ad importunarla, nel corridoio della scuola.
“ Ehi aiuta anche noi! Dai che ti costa?” disse un ragazzo alto.
“ Io non aiuto proprio nessuno! Figurarsi voi…” esclamò lei.
“ Che caratterino! Il nostro amico in che modo ti ripaga?” chiese uno.
“Noi potremmo avere un’idea… sei così carina!” disse uno poggiando una mano sulla sua spalla.
“ Lasciami… subito!” disse lei decisa.
“ E dai è uno scambio equo dopotutto,no?” disse l’altro avvicinandosi.
Ma improvvisamente un braccio si mise tra lei e la ragazza.
“ Francesco?” esclamò lei sorpresa.
“ Ragazzi che state combinando?” chiese lui serio.
“ Oh stavamo giusto chiedendo alla tua secchioncella di aiutarci!” disse uno ridendo.
“ Non è la mia secchioncella… e non può, mi dispiace!” rispose infastidito il moro.
“ Perché no? Non vuoi dividerla con gli amici?”
“ Dividerla?!? Lei non è un oggetto … è MIA amica, quindi non datele più fastidio, o ve la vedrete con me!” disse con astio.
La ragazza non riusciva a credere alla sue orecchie …
“ Oh non ti scaldare Fra… era solo uno scherzo innocuo! Ci si vede in giro…” dissero prima di allontanarsi.
Francesco si voltò a guardare la ragazza che lo guardava ancora con gli occhi spalancati, e le chiese “ Stai bene?”… e lei in risposta lo abbracciò, lasciandolo senza parole, poi gli sussurrò in un orecchio…
“ Mister Drogato hai pagato il tuo pegno! GRAZIE…. Amico mio! Ma non credere di avermi salvato la vita, perché stavo sul punto di prenderli a pugni!” disse sorridendo.
Lui rise e la strinse forte.
Intanto a una decina di metri, Lucia una ragazza magra alta e bionda li guardava piena di rabbia e gelosia.
Quel sabato sera decisero di fare un gioco al pub con pegno o verità e gli alcolici andarono giù come l’acqua. Elisa e Maria erano state molto attive nel gioco, e la prima ormai era persa, farfugliava cose senza senso e barcollava mentre la seconda aveva bevuto di meno e si sentiva solo un po’ euforica e rideva.
Intorno a mezzanotte nel locale entrarono una decina di ragazzi chiassosi, tra i quali Francesco.
Dopo aver preso qualche shottino al bancone, si guardò intorno e le vide, una che rideva a crepapelle e l’altra con la testa appoggiata sulla spalla di un ragazzo, con un bicchiere pieno di alcool.
“ Ragazzi, torno subito!” disse ai suoi amici prima di avvicinarsi alla sorella “ Ehi Mary, è tutto a posto?” le chiese.
Lei si voltò e rise “ Fratellone! Che ci fai qui? Non mi avrai seguita,vero?”
“ Ma sei brilla!?” esclamò arrabbiato.
“ Io no…. Cioè p-o-co, po-c-o..” disse lei ridendo, poi indicò l’amica dicendo “Invece Ely… è proprio andata!”
Lui la guardò per qualche secondo poi disse “ Andiamo … vi porto a casa!”
“ Ma no… dai è così divertente qui!” rispose la sorella mettendo il broncio.
“ Stasera ti sei divertita abbastanza… comincia ad andare in macchina, ora ti raggiungo!” fece il giro del tavolo e prese Elisa per le spalle, spostandole la testa dal tizio vicino a lei “ Ehi, ehi Elisa… ce la fai a camminare?” le chiese.
“ Oh… France-schino… ci sei anche tu! Fatti dare un bacino…!” disse lei mettendogli le braccia intorno al collo.
“ Direi di no… e va bene allora!” si piegò e la prese tra le braccia; uscì dal pub e quando arrivò alla macchina,trovò la sorella addormentata di dietro, così aprì lo sportello e la adagiò con cautela al posto passeggero. Poi guidò fino a casa lanciando occhiate divertite a quelle due pazze;
Dopo aver parcheggiato nel garage afferrò prima sua sorella e facendo meno rumore possibile, la mise nel suo letto, le tolse le scarpe e la coprì. Poi tornò di sotto e con altrettanta delicatezza prese Elisa tra le braccia, che era in uno stato di dormiveglia. Durante il tragitto infatti aprì gli occhi e inconsciamente  si strinse forte al ragazzo e poggiò la testa nell’incavo tra la spalla e il collo, poggiando le labbra sul collo di lui, che ebbe un fremito.
Nella camera di Maria c’era un letto in più per le evenienze, così come la sorella, la adagiò sul letto, le tolse le scarpe ma lei ancora lo stringeva forte, nonostante fosse distesa sul letto.
Lui cercò di allontanarsi un po’ ma si ritrovò col viso a pochi centimetri da quello della ragazza, e per un istante fu catturato da quel viso e poi lo sguardo si posò sulle sue labbra.
E la baciò, poi si districò dall’abbraccio e tornò confuso in camera sua.
Riflettendo  sul suo comportamento e sulle strane sensazioni che aveva provato quando lei diceva di volersi trovare un ragazzo, si rese conto che era sbagliato pensare che lei avrebbe avuto per sempre una cotta per lui. Ora si sentiva stordito e non era più certo dei sentimenti di lei… poi un’altra domanda balenò nella sua mente “Non mi sarò mica innamorato di lei?”…
La mattina seguente le due ragazze si svegliarono molto tardi e con un gran mal di testa.
“ Oddio, che è successo? Mi fa male tutto!” esclamò la bionda con le mani nei capelli.
“ Non ne ho idea… l’ultima cosa che mi ricordo siamo noi due al pub… ubriache!”
La bionda rise “No… c’è qualcos’altro… aspetta, come ci siamo tornate a casa?!?”.
In quel momento qualcuno bussò ed aprì la porta, Francesco si appoggiò allo stipite della porta divertito ed esclamò “ Finalmente… non vorrei dirlo ma avete un aspetto orribile!” .
La sorella lo guardò poi incredula disse “ Ma certo… ci hai portate tu a casa, vero?”.
“ Ero venuto con degli amici e vi ho trovate sbronze perse, così ho avuto la brillante idea di portarvi via prima che finiste a casa di qualche malintenzionato …” rispose lui.
“ Oddio…” esclamò la mora, lasciandosi andare sul letto.
“ Dovreste ringraziarmi … vi ho dovute trasportare fino in camera… eravate davvero pesanti!” disse lui.
“ Uh quanto sei stato gentile!” disse ironica la sorella poi chiese “ Mamma e papa lo sanno?”.
Francesco scosse la testa “ Sanno solo che avete fatto tardi!”.
La mora allungò il braccio verso il cellulare e dopo aver visto il display, allarmata scattò in piedi talmente velocemente che fu costretta a reggersi al muro per non cadere.
“ A casa mi uccidono… è tardissimo, e ho dieci chiamate di mio padre senza risposta, maledizione! Devo sistemarmi… devo sistemarmi!” ripetè prima di schizzare in bagno con la borsa.
Francesco la guardò divertito e la sorella se ne accorse.
“ Cos’è quello sguardo?” chiese mezza assonnata.
“ Quale sguardo?!?” chiese sorpreso.
“ Quello che hai appena fatto… sembrava stessi guardando una ragazza di cui ti sei preso una cotta!” disse la bionda.
“ Cerca di riprenderti invece di dire stupidaggini, UBRIACONA!” disse ridendo.
La sorella gli lanciò un cuscino e gli chiuse la porta in faccia. Dopo una mezz’oretta in qualche modo era riuscita a darsi una ripulita e a riottenere un certo contegno, così soddisfatta uscì dal bagno e chiamò a casa.
“ Si scusami pa… siamo rimaste sveglie fino a tardi, ma il cellulare lo avevo lasciato di sotto! Ora arrivo… si, si… ciao!” disse attaccando e sospirando.
“ Tieni!” disse una voce alle sue spalle che lei riconobbe immediatamente, si voltò e lo vide mentre gli passava un bicchiere con dell’acqua dentro.
“ Cosa ci hai messo? Non vorrai mica drogarmi?” disse, afferrando il bicchiere.
“ Solo acqua e aspirina, per oggi sei salva! Scommetto che è stata la prima volta, quindi so benissimo che la testa continua a martellare fino a scoppiare!” disse lui sorridendo.
“ Oh che atto beniamino! Che ne sai che è la mia prima volta?” chiese leggermente irritata, mentre beveva.
Lui rise “ Beh l’ho dedotto dal comportamento di ieri… non lo reggi per niente l’alcool!”.
“ Perché cosa ho fatto? Cosa ho detto?” chiese allarmata.
“ Niente… eri solo un po’ affettuosa, ecco! Ti ho trovata con la testa ciondoloni sulla spalla di uno sconosciuto e…” ma lei lo interruppe
“ Non entrare nei particolari, per favore! Ebbene si, per ringraziarti due ore di studio in più   GRATIS … geniale, no?” chiese lei sorridendo.
“  Che offerta generosa… ma grazie ne faccio altrimenti! Non c’è bisogno, se hai intenzione di sdebitarti così!”.
Lei rise e poi disse “ Okay, okay… allora pensa a qualcos’altro…ora io vado,sono distrutta!”.
“ Come torni a casa? Se vuoi ti accompagno io… vado a prendere le chiavi, e andiamo!” disse correndo in camera.
Giunti davanti casa della ragazza…
“ Eccoci qua… grazie di tutto, per il passaggio, per l’aspirina e per avermi salvato la vita!” disse lei sorridendo.
“ Non preoccuparti, quando vuoi! E’ divertente vederti ubriaca… “ rispose lui divertito.
Lei rise “ Okay… 1 a 0 per Mister Drogato, contento? Ora vado, ciao!” disse lei avvicinandosi e lasciandogli un bacio sulla guancia.
“ Ciao…” rispose lui sorridendo.
 
Ed eccomi di nuovo qui a ringraziarvi… come vi pare? ^^
Grazie mille per tutto, per chi legge e per chi recensisce (12 recensioniiii OMG *__*)
Vi amo davvero :
-          Crazy99 nuova recensione… tanto amore!!! Spero ti sia piaciuto… :) ti aspetto!
-          Frozensea io ti adoro davvero… è sempre bellissimo leggere le tue recensioni1 mi riempono d’orgoglio!! Non smettere mai… TI PREGO! <3
-          Prettystar  grazie per il tuo sforzo,davvero!Seconda recensione!!! ^_^ cara mia tu vedi molto lontano… ;)
-          Mioneweasley ahahah non ti preoccupare ognuno avrà lo spazio che merita all’interno della storia! Anche tu devi fare qualcosina, no? Stai seguendo i miei consigli? Grazie di tutto <3
-          Emyname non devi scusarti di nulla! Anche se in ritardo… ci sei! Questo è l’importante! Grazie mille!
Un bacio enorme a tutte voi… vi aspetto al prossimo capitolo!!! Love u <3

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Capitolo 5
*** " Qui si fanno progressi... " ***


Ormai era passato quasi un mese e mezzo e Elisa ancora non aveva conosciuto Marco, il ragazzo del pub; ma aveva notato che negli ultimi tempi, lui lanciava sguardi furtivi verso il suo gruppo di amici. Non sapeva se guardasse lei ma voleva sfidare il destino, così con Maria si avvicinarono al piccolo palco e con una scusa riuscirono a parlarci.
“ Ehi.. ciao!” disse la bionda facendolo voltare nella loro direzione.
Lui si avvicinò e si sedette sugli scalini, salutandole.
“ E’ da un po’ che veniamo qui e abbiamo notato che sei davvero bravo! Da quant’è che suoni?” chiese Maria.
Lui rispose ma ogni tanto guardava Elisa che non spiccicava una parola presa dal panico “ Da quasi cinque anni… grazie! Volete che suoni qualcosa per voi?” chiese gentilmente.
“ Beh no, veramente volevamo chiederti un altro favore. Saresti disposto a darci lezioni private di chitarra a me e la mia amica?” chiese senza peli sulla lingua.
Lui rimase sorpreso “ Io non lo so… è la prima volta che me lo chiedono… non sono sicuro di esserne capace!”.
Elisa impacciata disse “ Dai Mary… non insistere! Se non vuole…”.
Marco fissò la ragazza e sorridendo  “ No ripensandoci… va bene! Martedì pomeriggio, è okay?” chiese senza staccare gli occhi dalla mora.
“ E’ perfetto… senti mi stanno chiamando al tavolo… voi decidete per il posto e l’orario,okay?” disse Maria allontanandosi in fretta e lasciando Elisa nel panico totale.
“ Io sono Marco, piacere!” disse allungando la mano e sorridendo.
“ Elisa, piacere!” esclamò stringendogli la mano, mentre pensava fosse bellissimo.
Rimasero a parlare per un po’, mentre Mary entusiasta li guardava da lontano mentre ridevano. A fine serata si scambiarono i numeri di telefono e rimasero d’accordo di vedersi martedì al pub alle cinque.
Il martedì pomeriggio verso le cinque Maria entrò in camera del fratello che stava ascoltando la musica con le cuffie, sdraiato sul letto.
 Si avvicinò e gliele sfilò e lui contrariato,esclamò “ Che diavolo fai?!? Non lo vedi che sono impegnato?”.
La sorella alzò gli occhi al cielo “ Idiota… ho un messaggio per te da parte di Ely! Dice che ieri si è dimenticata di dirtelo, ma oggi sarebbe stata occupata! E dice di studiare e che vi vedete domani! Passo e chiudo.” Disse camminando verso la porta.
“ Aspetta, che deve fare di tanto importante da rimandare?” chiese confuso.
Maria sorrise “ Qualcosa di molto più importante e divertente! Sai la sua vita non ruota intorno a te!” esclamò prima di uscire dalla stanza.
Durante quella prima lezione Marco parlò di teoria generale, e con loro grande disapprovazione la pratica sarebbe arrivata dopo qualche lezione.
Gli appuntamenti furono fissati due volte a settimana, quindi Elisa fu costretta a cancellare la lezione del martedì con Francesco, il quale cominciava a irritarsi e ad essere sempre più smanioso di sapere cosa facesse il martedì pomeriggio.
E finalmente un giorno mentre andava in cucina a bere, vide la sorella con la ragazza parlare in salotto, così senza farsi vedere, origliò la loro conversazione…
“ Finalmente domani iniziamo la pratica!” disse entusiasta la bionda.
“ Si non vedo l’ora… di riuscire a suonare!” rispose la mora.
“ E poi domani il belloccio verrà qui a farci lezione…”
Elisa rise “ Finiscila di chiamarlo così… e non azzardarti a lasciarci soli! E’ imbarazzante!”.
“ Macché… lui non vede l’ora che io me ne vada! Ora ti sta anche tartassando con quei messaggi… è stracotto, amica mia!” disse sorridendo.
“ E dai, non dire stupidaggini!” disse l’amica arrossendo.
Francesco stava risalendo le scale e non appena entrò in camera,sbatté la porta. Sentiva un peso allo stomaco e aveva voglia di prendere a pugni qualcosa,o forse qualcuno. Era arrabbiato, allora si buttò sul letto e volse la testa verso il muro.
Dopo una decina di minuti qualcuno bussò alla porta ed entrò chiedendo “ Posso?” era lei e lui non si mosse di un centimetro.
“ Volevo controllare le cose che hai da fare domani,visto che non ci sarò!” disse prendendo il diario dalla cartella “ Oh, è tranquilla… hai solo un compito a fine settimana!”.
La ragazza non ricevendo neanche un segno di approvazione, pensò fosse addormentato allora gli si avvicinò e gli sbirciò il viso “ Ehi… ma sei sveglio! E allora perché non rispondi?” chiese sedendosi sul letto, poi allungò la mano e gliela posò sulla fronte “ Sicuro di stare bene? Un po’ scotti!” esclamò lei.
Francesco stava per scoppiare, le afferrò il polso della mano con forza poi con uno scattò si mise a sedere, e le si avvicinò…
“ Che ti prende?”chiese lei spaventata.
Le si avvicinò ancora di più e la guardò negli occhi, e lei si perse di nuovo nei suoi occhi,dopo tanto tempo.
“ Avrei un’idea per come farti sdebitare …” sussurrò lui guardandole le labbra per poi tornare agli occhi.
Lei intanto era entrata nel pallone e non riusciva a capire quello che stava per succedere, ma sentiva la mano forte di lui, che stringendole il polso le stava facendo male, quindi fece una piccola smorfia, toccando con la mano libera quella del ragazzo.
A quel contatto fu come se Francesco si fosse risvegliato da uno stato di trance, così le lasciò il polso e si alzò “ Scusami,io esco!”disse lui lasciandola lì da sola sul letto,mentre guardava il rossore intorno alla circonferenza del polso e si chiedeva la ragione di quel comportamento.
Francesco uscì e si diresse a casa di amici. Dopo aver bevuto e giocato alla Play Station, si buttò su un divano disorientato. Lucia, che si trovava anche lei lì, lo vide e approfittò dell’occasione.
Si sedette e si protese verso di lui poggiando una mano sul suo petto “ Ehi come mai sei triste? Se vuoi posso consolarti io!” disse guardandolo maliziosamente.
Il ragazzo la guardò, indossava un vestito cortissimo, con una scollatura che lasciva poco all’immaginazione, era sexy e gli stava praticamente addosso… così le si avvicinò e cominciò a baciarla.
 
Il pomeriggio del giorno dopo le ragazze si erano sedute in salotto, aspettando l’arrivo del loro maestro.
Dopo circa cinque minuti arrivò e Maria ebbe l’idea di far lezione fuori in giardino,perché era una bellissima giornata soleggiata.
Così Marco mostrò alle ragazze la prima nota  e loro lo imitarono…
Più tardi Maria li lasciò soli per preparare la merenda e in cucina incrociò il fratello.
“ Come va la lezione?” chiese lui.
“ Oh… benissimo… guarda tu stesso!” esclamò lei scostando la tendina della finestra della cucina.
Il fratello si avvicinò e vide i due seduti vicini vicini mentre sorridevano…
“Non riesco proprio a farla questa nota!” disse lei sbuffando.
“ Aspetta ti aiuto…” si mise dietro di lei e abbracciandola le guidò le mani, una sulle corde e una sulla tastiera” poi esclamò sorridendo “Vedi che ci riesci, non è difficile!”.
Lei rise “ Certo… se lo fai tu è facilissimo!” .
Lui sorrise e avvicinò il viso al suo orecchio sussurrandole “ Voglio uscire con te, ti va?”.
Elisa rimase paralizzata dalla proposta e spalancò gli occhi…
Intanto in cucina…
“ Oddio cosa le avrà detto? Certo che approfitta di ogni occasione per provarci… dai che si baciano, dai che si baciano!” strillava entusiasta Maria vicino al fratello che stava stringendo i pugni dalla rabbia.
E poi fece quello che fece.
La ragazza non aveva ancora risposto quando sentì una voce pronunciare il suo nome,si voltò e vide il moro con il viso contratto in una smorfia che non riusciva a classificare come rabbia o tristezza.
“ Che c’è?” gli chiese.
Francesco lanciò un’occhiata al ragazzo che ancora la abbracciava,poi disse “ Mi serve una mano, puoi venire solo cinque minuti?”.
“ Certo… Marco torno subito!” disse alzandosi ed entrando in casa con il ragazzo.
Maria corse all’entrata e vide il fratello e l’amica salire le scale insieme e si chiese cosa fosse successo e soprattutto,perché quell’idiota del fratello l’aveva chiamata proprio in quel momento.
“ Che materia stavi facendo?” chiese Elisa entrando nella camera di lui.
“ Ehm… matematica! Non riesco a fare questo esercizio!” disse aprendo il libro su una pagina a caso.
“ Mmm, non sembra affatto semplice. Ci provo!”.
“ Okay, grazie!” disse sedendosi e fissandola mentre si concentrava. Poi chiese “ E’ lui il giovanotto che stavi cercando?”.
Elisa lo guardò poi rispose “ Probabilmente si! Sicuramente è in questo punto che ti sei confuso!” affermò tornando al suo lavoro.
“ E di me non ti importa più?” chiese serio.
Stavolta lei non riuscì a voltarsi e coprì l’imbarazzo con una risata “ Francesco hai l’intera scuola alle calcagne … che te ne fai di me?!? Ecco mi è venuto… era quel punto! Ora io vado, ho una lezione da seguire! Ciao… “ disse prima di lasciare la stanza.
Quel sabato Marco ed Elisa ebbero il loro primo appuntamento e il loro primo bacio, e la ragazza diventava sempre più euforica di questa relazione.
Dopo due settimane il telefono ormai le vibrava ogni minuto e lei rispondeva sorridente ai messaggi.
Vibrazione- sorriso / vibrazione – sorriso/ vibrazione- sorriso…
“ E che cazzo! Elisa sei qui per aiutarmi, o per flirtare con il tuo ragazzo?!?” esclamò irritato Francesco.
“ Ooooh.. ti dà fastidio! Scusa… ora glielo dico!”
“ Ma io dico, non ti dà sui nervi? Sempre lì col fiato sul collo… io non lo sopporterei!” disse con un tono schifato.
Lei rise “ Tu hai bisogno di una dose di buonumore! E’ da un periodo che non ti ci si può avvicinare!”.
Lui sbuffò “ E tu invece? Con quell’aura di felicità, mi dai sui nervi!”.
Lei gli diede di gomito “ Sei geloso della mia felicita,eh? Dovresti essere contento! E’ quasi finita la scuola e quest’anno avrai tutta l’estate per divertirti senza avere debiti! E soprattutto non dovrai più sopportarmi…” concluse lei sorridendo.
Lui sorrise “ Ormai mi sono abituato alla tua presenza… potrei perfino sbagliare apposta gli ultimi compiti in classe, per poter passare del tempo con te!” esclamò, accorgendosi troppo tardi di essere stato troppo smielato.
Elisa non credeva alle sue orecchie e lo guardò sorridendo “ Ho fatto breccia nel gelido cuore di Mr Drogato… sono davvero orgogliosa! Comunque passeremo l’estate insieme a divertirci… non preoccuparti!” poi spinta da un slancio emotivo, lo abbracciò “ Ti voglio bene, Fra!”.
Lui spalancò gli occhi sorpreso poi la strinse forte e inspirò il suo profumo esclamando “Anch’io!”.
 

Eccomi quiii… qui la situazione si sta facendo intrigante, voi che dite? ;)
Grazie alle persone che leggono… spero vi stiate divertendo.
Un grazie particolare alle mie 5 ragazze speciali :
  • Frozensea non smettereeee… voglio sempre leggere le tue recensioniiii!!! ^_^ sei fantasticaa!!
  • Crazy99 grazie mille… sono davvero contenta! <3
  • Emyname grazie mille… oltre a recensire mi fai notare anche delle parti da migliorare! *__*
  • Prettystar bellissimaa… grazie!!! Anch’io penso che Elisa sia potente! E Francesco non può che accettare l’evidenza! Eh già… le donne sono le più fortiiiiii ehehhe ^_^
  • MioneWeasley e brava lo stai accettando,eh! Il mio obiettivo sarà farti innamorare di questo personaggio u.u ahahahah grazie mille dei complimenti!!! :) love u girl! <3
La definizione di felicità con voi è davvero limitativa e insignificante!!!
Grazie mille per credere in me… vi adoroooo!! Azzurrina93 <3  

 

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Capitolo 6
*** " Ge-lo-sia" ***


Qualche giorno dopo Maria, Elisa e Francesco furono invitati ad un compleanno di un amico in comune che compiva diciott’anni.  Sarebbero andate con la macchina di lui, quindi Elisa alle otto in punto si presentò a casa dei due fratelli.
L’amica, che si era messa un vestito semplice,ma di un bel verde smeraldo,le aprì la porta.
“ Sei bellissima Mary!” disse la mora abbracciandola.
“ Macché tu mi batti alla grande!” rispose la bionda.
“ Dov’è l’autista?” chiese Elisa guardandosi intorno.
“ Si starà tirando a lucido…” disse alzando gli occhi al cielo” Francescooooo dobbiamo andare!” disse la sorella a gran voce.
Dopo qualche minuto un ragazzo da mozzare il fiato scese le scale, indossava una camicia bianca con sopra una giacca nera elegante e dei jeans classici… così semplice ma così perfetto.
Arrivò a fine scala, la guardò e rimase senza parole. Indossava un vestito bianco monospalla, che le arrivava  sopra il ginocchio, con un nastro blu in vita e tra i capelli sciolti portava un fiore blu che risaltava molto, a contrasto con i capelli neri della ragazza.
Entrambi si guardarono per un tempo indefinito e si sorrisero.
Poi lui di avvicinò e la salutò,baciandole la guancia e le sussurrò “ Sei bellissima!” .
Lei imbarazzata da quelle parole sorrise e rispose “ Grazie… anche tu sei… fantastico!”.
Arrivarono alla festa, mangiarono qualcosa al buffet e poi le ragazze si buttarono nella mischia, ballando come due pazze, mentre Francesco le guardava seduto su una delle tante sedie.
“ Quanto è divertente… adoro il latino-americano!” disse la mora ridendo.
“ Si, ma io sono stanca! Questi tacchi mi stanno uccidendo… ho bisogno di una sedia!” affermò la bionda.
“ Ma abbiamo appena iniziato… okay allora tuo fratello ti darà il cambio!” disse lei guardandosi intorno.
“ Non verrà mai… penso di non averlo mai visto ballare in vita mia! Buona fortuna,amica mia!” disse prima di lasciare la pista.
Lo individuò davanti al tavolo delle bibite e lo raggiunse.
“ Ehi!” lo chiamò allegramente.
“ Ehi… già stanca?” chiese divertito.
“ No… scherzi? Sono venuta a reclutare gente… vieni!” disse prendendogli la mano e trascinandolo in pista.
“ Sei forse impazzita?!? Non vorrai fare ballare me?” disse fermandosi sul posto con forza.
Lei sbuffò “ E dai… non mi va di ballare da sola! Non puoi dirmi di no! Abbiamo sgobbato tutto questo tempo sui libri, ora è tempo di divertirsi!” disse cercando di trascinarlo.
Lui la guardò e acconsentì “ Okay… però non sono capace,ti avverto!”.
“ Segui me , è facilissimo!” disse lei entusiasta della sua vittoria.
All’inizio era talmente imbranato che Elisa non riusciva a smettere di ridere, e lui stava per rinunciare.
“ Ehi… se ridi di nuovo, me ne vado! Sembro un deficiente!” disse irritato.
Lei sorrise e gli prese la mano “ Scusami, non voglio prenderti in giro, sei solo un po’ buffo! Guarda  me… e cerca di imitarmi! Non importa se sbagli, pensa solo a divertirti,okay?” disse sorridendo.
Lui si addolcì vedendo il suo sorriso e non le lasciò la mano neanche per un momento. Col passare del tempo si rese conto che vicino a lei si sentiva completo. Si divertirono un mondo, fino a quando qualcuno abbracciò da dietro il ragazzo.
“ Lo sapevo che eri tu… troppo bello per passare inosservato!” disse ridendo una ragazza bionda.
Lui si sciolse dall’abbraccio e si voltò “ Lucia?! Che ci fai qui?”.
“ Sono stata invitata e anche tu a quanto pare!”poi strusciandosi su di lui disse “ Dai, andiamo a divertirci da qualche parte,eh?”.
Francesco cercò di spostarla e guardò Elisa che era nel imbarazzo totale, e lui era molto a disagio così si rivolse a Lucia “ Non posso… io veramente stavo ballando con…”
Ma la bionda lo interruppe,squadrò Elisa e le chiese con un tono civettuolo “ Non ti dispiace se io e questo bel pezzo di figo andiamo un po’ a limonare, vero?”.
Elisa e Francesco sgranarono gli occhi, davanti a tanta sfrontataggine.
Elisa imbarazzata e irritata rispose “ Ehm… no,no… tutto tuo…!” poi lanciando un ultimo sguardo a Francesco si allontanò, dirigendosi dall’amica.
Non appena la raggiunse disse “ Chi è quella zoccola che si struscia addosso a mio fratello?”
Elisa rise e dopo aver bevuto un bel bicchiere d’acqua rispose “ Non ne ho idea, ma non sarei riuscita a definirla meglio!”
Le due ragazze mangiarono qualche tramezzino e poi si guardarono un po’ intorno mentre chiacchieravano; E non poterono evitare di guardare Francesco che stava dando spettacolo, buttato su un divano mentre la sanguisuga gli mangiava la faccia.
Elisa avvertì una strana sensazione, alla fine dello stomaco, che aveva già provato in passato e soprattutto che aveva già associato al ragazzo moro.
E mentre chiedeva all’amica di accompagnarla fuori, cercava in qualche modo di smentire la parolina che il suo cervello aveva già formulato.
“ Gelosia…naa… impossibile! “ si ripeteva.
“ Carina la festa,eh?” disse la bionda interrompendo i suoi pensieri.
“ Oh… si si! Molto bella…” disse sorridendo.
Maria la osservò e poi disse “ Stai pensando a lui,vero?”
Elisa rimase sconvolta dalle parole dell’amica, si chiese se fosse così evidente “ Ma che dici? Non dire stupidaggini.., pensare a lui? Sei impazzita,per caso?!?” disse con una risata isterica.
“ Non mentire con me… siete bellissimi insieme! Sapessi come ti guarda…” esclamò Maria.
Elisa aggrottò le sopracciglia “ Perché come mi guarda?”
“ Come un lupo,guarda una lepre! E poi quando suona la chitarra è così sexy!” esclamò divertita l’amica.
Elisa scoppiò a ridere “ Marco… stai parlando di Marco!”.
Stavolta fu la bionda a guardare confusa l’amica “ Certo… chi altri sennò?”.
“ Nessuno… ho un ragazzo davvero stupendo! Hai ragione!” disse sviando il discorso.
“ Si… sono davvero contenta, finalmente ti sei dimenticata di mio fratello!”.
Lei si morse le labbra poi esclamò “Torniamo dentro a ballare,dai!”.
A tarda notte i ragazzi lasciarono la festa e mentre accompagnavano Elisa a casa, parlarono della serata appena conclusa.
“ Mi sono divertita un casino! Elisa tu sei troppo brava a ballare…” disse la bionda.
“ Non è vero…so solo i passi! Sarebbe stato ancora più divertente se ci fossero stati un bel po’ di alcolici” le rispose lei.
Francesco guardò attraverso lo specchietto retrovisore e si accorse che era strana, così pensò di fare una battuta per tirarla un po’ su “ Beh menomale, altrimenti mi toccava portarvi di nuovo in braccio fino a casa!” disse ridendo.
Lei irritata rispose “Oh non te ne saresti accorto,indaffarato com’eri! Chi era la tipa che voleva limonare con te? la tua nuova ragazza o la tua nuova scopa-amica?”
Maria scoppiò a ridere mentre il fratello era confuso e infastidito nello stesso tempo dalla risposta della mora, così le rispose in modo saccente “ Sai ancora non ho deciso… al momento ci divertiamo e basta.”
Lei fece una smorfia “ Oh… bene,contento tu!”
Arrivata a destinazione salutò l’amica e scese dalla macchina senza degnare di uno sguardo il ragazzo; Il quale incredulo disse alla sorella di aspettarlo lì e che sarebbe tornato subito.
Aveva quasi raggiunto il portone quando una mano le afferrò il braccio, stava per urlare ma Francesco la anticipò con tono irritato “ Per i miei gusti sei un po’ troppo lunatica!”
“ Oh… allora non sei un violentatore, pensandoci sarebbe stato meglio!” disse acida cercando invano di liberarsi dalla sua presa.
“ Lo vedi? Sei uscita dalla macchina dopo aver lanciato quella frecciatina… che cos’hai?”
“ Io niente che non vada!” disse alzando la voce.
Improvvisamente  sentirono sopra le loro teste il rumore di due persiane che si aprivano dalle quali si affacciò un signore strillando “ Ao ve pare ora de litigà sotto casa mia?!?”
Francesco gli rispose “ Ci scusi… abbassiamo la voce!”
Il signore sbuffò e rientrò in casa.
A quel punto Francesco quasi stufo di quel comportamento la tirò per il polso e la voltò verso di lui,innervosito “ Eli una che non ha niente non si comporta così! Che cosa ho fatto di sbagliato oggi?”
Lei non sapeva che dire così esclamò poco convinta “Mi hai lasciata lì da sola e… te ne sei andato a pomiciare con quella stronza!”
Francesco la guardò per qualche secondo negli occhi poi scoppiò a ridere “ Cioè tu sei arrabbiata con me per questo?!?”
Lei furibonda gli diede uno spintone “ Vattene via, idiota!”e poi si mise a cercare le chiavi del cancelletto nella borsa.
“ E dai… non posso credere che è per questo!” esclamò lui ancora divertita.
Lei in tutta risposta infilò furiosa le chiavi nella serratura, ma lui fu più veloce e strinse le mani intorno all’inferriata  impedendole di andare oltre.
La ragazza avvertiva il calore del petto del ragazzo sulla sua schiena e questo la mandava nel panico.  Portandosi una mano nei capelli sussurrò “ Allontanati da qui, o ti do un calcio alle palle!”
Lui trattenne una risata e rispose calmo “ Allora rischierò… voglio davvero capire cosa ti frulla in quella testa!”
Rimasero in silenzio per un po’, poi lui esclamò…
“ Allora analizzando l’andamento della serata, hai cambiato umore da quando Lucia è venuta a prendermi e …” ma si bloccò notando il cambiamento di postura nel momento in cui aveva pronunciato il nome della bionda, così incredulo chiese “Lucia? Lucia è il problema?”
Lei furiosa “ Non me ne frega niente di quella sciacquetta!”
Lui fece scivolare la mano per tutto il braccio nudo di lei,provocandole un brivido, e si fermò sulla mano che era chiusa in un pugno e le chiese “ E allora perché sei così tesa?”
Immerse il viso nei suoi capelli e le sussurrò vicino all’orecchio “ Sei ge-lo-sa?”
Lei si irrigidì e spalancò gli occhi “ Francesco lasciami andare… per favore! Sono stanca… ho bisogno di dormire.”
Lui non era d’accordo ma avvertì nella sua voce stanchezza e tristezza,così la lasciò andare.
“ Okay… Per oggi ti lascio andare… buonanotte eli!” disse dolcemente.
Lei superò gli scalini uno a uno, affaticata da tutte le emozioni provate quella sera.
Qualche giorno dopo Elisa stava rientrando in classe quando venne fermata da Lucia che l’aveva vista in lontananza.
“ Ehilà… chi si vede! Grazie per l’altra sera, ci siamo divertiti davvero molto io e Francesco!”
Elisa fece una smorfia e incrociò le braccia chiedendole cosa volesse.
“ Molto semplice… sta alla larga da lui, è mio… intesi?” disse la bionda sicura squadrandola dall’alto al basso.
La mora sorrise poi disse “ Beh, mi sarà alquanto difficile… noi siamo amici!”
“ Tu, amica sua? Ho visto come lo guardi,che credi?! Lascialo stare, tanto non sarà mai interessato a te!” disse acida.
“ Oh guarda non ci sono problemi per me… io sono già occupata! Prenditelo pure… anche se non penso che ci riuscirai!” esclamò la mora.
“ E perché non dovrei riuscirci?” chiese infastidita la bionda con un sopracciglio alzato in segno di superiorità.
“Ti sta solo usando… tu sei il divertimento del momento! Arrenditi all’evidenza … ciao Barbie!” disse deridendola e rientrando in classe.
Lucia imprecò a gran voce odiando con tutta sé stessa la mora.


 
 
Ehiiii… appena concluso il sesto capitolo!!! LEGGETE E FATEMI SAPEREEE!!! ^_^
GRAZIE a voiii :
  • Frozensea  In questo capitolo, non l’ho nominato neanche una volta, contenta? XD ahahha
  • Emyname  Sono stata abbastanza veloce? ;) vi state innamorando tutte di Francesco! Ahaha <3
  • Crazy99 Ehiiiii… <3
  • MioneWeasley Ebbene si, sei l’unica a preferire Marco! Eheheh eh vabbè, so gusti! Ma tu sei l’unica che sa in fondo quanto è figo…XD ( capisci a me v.v )
  • Tenrudragon  grazie mille per i complimentiii <3
  • PrettyStar Ho fatto presto daiii… recensione perfetta come sempre! ^_^ <3
Non vedo l’ora di leggere i vostri pareriii… Qui si stanno formando due team ahah… siete per il team Franz o team Marco? Ahahha XD
Beh, io non conto… già lo avrete capito v.v
Un bacioooo… azzurrina93!!!

 

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Capitolo 7
*** "un gelato troppo amaro" ***


 
 
Ormai mancava una settimana alla fine della scuola e quest’anno Francesco sarebbe stato promosso senza debiti.
Quel pomeriggio a casa sua…
“Che bello, è quasi finita! Sono stanchissimo…” esclamò Francesco stiracchiandosi.
Elisa sorrise “ Si infatti, ti mancano solo due interrogazioni e poi tutto divertimento!”
“ E questo grazie a te… direi che giovedì pomeriggio ti devo un bel gelato! Basta stare rinchiusi qui dentro, che ne dici?”
“ Accetto volentieri… ce lo siamo proprio meritato!” disse lei sorridendo.
A Elisa le squillò il telefono e rispose…
“ Ehi… si sto facendo lezione! Si… con Francesco…” disse lei alzando gli occhi al cielo “ Dai non rompere, scemo! Sabato al karaoke? Dai, sono curiosa! Dimmelo… ok aspetterò, ci sentiamo dopo,un bacio!” disse riagganciando.
“ Che dice l’accollo umano?” chiese irritato.
Lei lo colpì sul braccio e disse “ Ha organizzato una sorpresa per me e poi ha chiesto di te!”
“ Di me? Non ricordo di averci mai parlato…” disse ironico.
“ Lo so… penso sia geloso che ci vediamo quasi tutti i giorni!” ammise lei divertita.
Lui la guardò e disse “ Geloso di me e te… Beh, non ha tutti i torti!” esclamò lui serio.
“ Che vuoi dire?” chiese confusa.
“ Beh anch’io sarei geloso se la mia ragazza, passasse del tempo da sola con un ragazzo… e impazzerei sapendo che lei aveva una cotta per lui!” disse lui guardandola.
Elisa si rese conto che da quando si conoscevano, quella era la prima volta che affrontavano quella scomoda verità e si sorprese di come i sentimenti di rancore fossero ancora così vivi dentro di sé, come se per tutto quel tempo fossero rimasti assopiti in un angolino del suo cuore.
“ Si è vero, ma una cotta passeggera senza significato… senza inizio, né fine!” disse lei con astio.
Lui rise “ Forse hai ragione, ma i sentimenti anche se passeggeri non cambiano dall’oggi al domani!”
Elisa infastidita si voltò a guardarlo con le sopracciglia aggrottate “ Si invece, se il sentimento non è corrisposto e nella vita arriva un ragazzo che ti ama davvero!”
Lui con un sorrisetto divertito ma anche strafottente, perché infastidito da quelle parole disse        “ Sicura che ti ama? Può darsi che sei una semplice storia passeggera … com’è che si chiamano? Ah si … una storiella estiva!”
Un secondo dopo il ragazzo si teneva con la mano la guancia dolorante e la ragazza era davanti a lui in piedi, con la faccia adirata e la mano ancora sospesa in aria.
Francesco la guardò sorpreso da quel gesto e lei parlò “ Non ti permettere di parlarmi d’amore! Tu vuoi giudicare gli altri quando  non hai avuto nessun rispetto per me! Non hai neanche voluto conoscermi … ti facevo tanto schifo, vero? Sei tu quello che fa schifo, quelli come te basano tutto sull’aspetto esteriore, quelli come te preferiscono divertirsi con zoccole come quella Lucia!” disse con astio puntandogli il dito sul petto e facendolo indietreggiare.
Francesco tentennò “ Ehi calmati… io non ho…” ma lei lo interruppe dicendo “ TU NON SAI MINIMAMENTE COSA IO ABBIA PASSATO! MI BASTAVA VEDERE IL TUO SORRISO A SCUOLA PER ESSERE FELICE TUTTO IL GIORNO… INVECE TU NON FACEVI CHE FUGGIRE E SPEZZARMI IL CUORE… TU NON SAI COSA SIA L’AMORE!” disse alzando la voce con gli occhi lucidi.
Lui con uno sguardo addolorato cercò di avvicinarsi a lei “ Eli, io… non so come…”
Lei si asciugò le lacrime con il braccio poi prima di uscire dalla stanza sbattendo la porta disse  “ Non ti avvicinare …”
Francesco rimasto solo nella sua stanza fissò la porta sconvolto dagli ultimi accadimenti, poi si avvicinò al muro più vicino e dando un pugno contro la parete urlò  “Coglione, coglione, DANNAZIONE!”



Passarono alcuni giorni ed Elisa non si fece più vedere a casa dell’amica e il ragazzo non sapeva cosa fare, perché non aveva neanche il suo numero.
Così l’ultimo giorno di scuola fece qualcosa che la nostra protagonista non avrebbe mai immaginato.
“ Mi scusi prof, potrebbe uscire Elisa?”
Elisa alzò lo sguardo, come tutti del resto nella classe, e rimase senza parole ma riuscì comunque ad anticipare le parole della professoressa “ Non posso uscire, c’è lezione!”
Tutti la guardarono stralunati e la donna rise “ Elisa vai pure, oggi è l’ultimo giorno di scuola,anzi tieni prendimi anche un caffè!” disse cercando il portafoglio dentro la borsa.
La ragazza sbuffò e uscì dalla classe scocciata e senza rivolgere la parola al ragazzo, si diresse spedita verso i distributori.
Lui la seguì con passo veloce “ Ehi, che fine hai fatto?”
La ragazza alzò gli occhi al cielo e rispose a denti stretti “ Nessuna fine… solo un nuovo inizio!”
“ Quindi pensi di non venire più a casa nostra?” chiese amareggiato.
“ No, verrò … ma per Mary! La scuola è finita, sei stato promosso, complimenti. Ora non hai più bisogno di me!”
Lui sbuffò “ Ely sai che non è così! Che ne è stato del divertirsi insieme quest’estate?” chiese fiducioso.
Lei in fila per il caffè fece un sorriso sarcastico e disse “ Oh  forse se n’è andato tutto a fottere, quando hai detto molto gentilmente che per un ragazzo posso essere solo una storiella insignificante!”
“ Non ho detto questo… “ disse invano il ragazzo.
“ Ooooh l’hai detto forte e chiaro, caro il mio Francesco! Solo perché non ti piaccio, non vuol dire che non possa piacere a nessun ragazzo nell’universo!”
“ Ma non è vero che non mi piaci! Tu mi piaci tanto… sei, sei forte!”esclamò lui poco convinto.
Elisa scosse la testa e afferrò il caffè dicendo con tono sarcastico “ Forte … wow! Ma non è proprio il complimento che una ragazza si aspetterebbe! Ora scusami, ma devo tornare in classe!”
Lui spalancò gli occhi, prese un bel respiro e parlò “Mi dà fastidio … non è vero niente di quello che ti ho detto! Tu vali molto, e solo uno stupido,come il sottoscritto, non perderebbe la testa per te! Io credo che il fatto che tu non pensi più a me ma ad un altro, mi infastidisca!”
La ragazza si fermò confusa e lo guardò negli occhi non riuscendo a capire il vero senso di quelle parole “ Ti dà fastidio che non ti vengo più dietro? Dannazione … hai l’intera scuola che ti sbava dietro! Penso che io abbia già dato abbastanza, voglio andare avanti … non voglio soffrire più!”
Lui era rimasto sbigottito di fronte alla conclusione della ragazza e troppo tardi cercò di dire  “ Elisa, Elisa non è così! Non è come credi … sono io che …”
Ma la ragazza era già entrata in classe.



Dopo qualche settimana, un pomeriggio d’estate Maria entrò in camera del fratello e lo vide disteso sul letto,mezzo addormentato sovrastato da un disordine immane.
“ Ehi fratellone!” disse sedendosi sul letto.
“ Che vuoi rompiscatole?” chiese lui acido.
“ Lo sai che se entra mamma qui dentro, ti uccide vero?”
“ Non mi importa!” rispose lui apatico.
Maria aggrottò le sopracciglia “ Ma cos’hai? È estate e invece di uscire e divertiti … te ne stai buttato sul letto?”
Lui annuì e lei sbuffò.
“ Che noioso! Dai, dai un po’ di vitalità … se mi offri un gelato ti aiuto a sistemare la camera!” disse la sorella.
“ Non mi va di uscire!”
“ Oddio … alzati subito! Su su ne avremo per un po’!” disse Maria tirandolo per la mano.
Dopo che ebbero finito, presero la macchina e andarono in centro. Mentre erano in fila, nella gelateria entrarono un ragazzo castano e una ragazza mora che sorridente gli stringeva la mano e diceva “ Qui hanno il gelato migliore del mondo!”
Udendo quella voce i due fratelli si voltarono a guardare e Maria esclamò “ Elisa! Marco!”
I due alzarono lo sguardo e videro Maria sorridente che veniva loro incontro e poco più avanti Francesco con le braccia conserte e un’espressione strana sul viso.
“ Mary!” disse la mora abbracciandola “ Che ci fai qui?”
“ Lo stesso che ci fai tu … per il gelato migliore del mondo!” disse sorridendo.
“ Maria! Tocca a te!” la chiamò scocciato il fratello
“ Eccomi … andiamo a prendere un tavolo fuori, così parliamo un po’!”
Mentre mangiavano il gelato…
“ Ehi non è che gli dai lezioni private mentre io non ci sono?” chiese divertita Maria a Marco.
“ Ma no, non ti lasceremmo mai indietro! Anche se devo ammettere che ogni tanto mi assilla, perché vuole sentirmi suonare!” disse sorridendo.
“ Eh immagino … lei da sempre impazzisce per i ragazzi che suonano!” rispose la bionda.
“ Maria!” la richiamò la mora arrossendo.
Marco sorrise e si avvicinò al viso della sua ragazza dicendo “ Allora è questa la verità! Ti sei innamorata della mia chitarra!” e la baciò.
Elisa rise mentre Francesco fece una faccia disgustata.
“ Ah visto che ci siamo … sabato voglio presentarti ad un mio amico, gli ho parlato di te!” disse il ragazzo castano a Maria.
Lei entusiasta chiese “ Davvero? Com’è? Quanti anni ha?”
“ Non se ne parla!” disse Francesco deciso.
Tutti lo guardarono sorpresi da quel tono.
“ Che vuol dire?” chiese la sorella contrariata.
“ Non puoi uscire con un ragazzo più grande di te!” rispose lui.
Marco rise guadagnandosi uno sguardo d’odio dal moro, così il primo disse “ Scusa se mi intrometto ma non ti sembra di esagerare? Lei ha diciassette anni, mentre lui diciannove …”
Francesco irritato “ Appunto, è troppo grande per lei! Quindi non puoi presentarglielo!”
“Francesco!” lo richiamò la sorella.
“ E poi non si è mai parlato di uscire, devono solo parlare!” aggiunse Marco.
“ Scusa ma perché ficchi il naso, dove non dovresti? Lei è mia sorella, capito?!?” esclamò il moro guardandolo negli occhi.
Anche Marco sembrava irritato dal comportamento del ragazzo e stava per controbattere ma Elisa lo bloccò dicendo “ E’ malato di iper-protettività , tutto qua! Se Maria sta attenta, può fare le sue esperienze!”
Francesco la guardò “ Oh eccone un’altra che si finge sorella maggiore!” disse acido.
Lei a tono rispose “ Oh eccone uno che pensa di avere per sorella una bambola di pezza!”
Il moro infervorato “ Che vuol dire?”
“ Non puoi controllare la sua vita … sabato incontrerà questo ragazzo e se saranno fiori sbocceranno, altrimenti avrà un nuovo amico! Quindi mettiti l’anima in pace … perché lei lo farà, a prescindere dai tuoi stupidi ordini!” rispose lei innervosita.
Francesco rise “ Non ti permettere di dirmi come comportarmi con mia sorella! Sono io che decido, non tu! Ci penso io a lei, tu sei occupata con altro a quanto pare!”
A quel punto Elisa si alzò in piedi, fissando negli occhi il moro con aria di sfida esclamò “ Maria ti veniamo a prendere alle sette sotto casa … andiamo Marco!”
Quest’ultimo salutò la bionda con un bacio sulla guancia, poi prese la mano alla sua ragazza e si allontanarono.
Maria era davvero furiosa e con cattiveria si rivolse al fratello “ Cos’hai che non va?!? Sei forse matto? E mi spieghi perché ce l’hai tanto con Marco?!?”
Francesco sbuffò irritato e alzandosi disse “ Andiamo!”
 


Eccomiii… scusate l’attesa ma questo periodo è stato un po’ frenetico! XD
Grazie mille a tutti … ma specialmente a voi …
  • PrettyStar  sei fantastica! <3 però non può filare tutto liscio nella storia! XD
  • Frozensea  ahahahha miticaaa!!! (per le mutande di merlino, quanto può essere potteriano *__*)
  • Crazy99  grazieeeee <3
  • MioneWeasley ahahahah w il team marco è stato fantastico… sii consapevole di essere l’unica a farne parte v.v :p <3 love u!
  • Bellamysguitar grazie mille per aver recensito e per l’amore che mi hai trasmesso! Spero di poterti ringraziare ancora nel prossimo capitolo… XD ;)
Un bacino grandissimooo… spero commentiate in tanti!!! <3 vi STRadoro!!!
Azzurrina93  ^_^
Ps: EMYNAME E TENRUDRAGON… :’(  perchèè non ci siete??? <3

 

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Capitolo 8
*** " Tra alcool e gelosia" ***


 
Quel sabato Maria riuscì ad uscire ma mentre parlava seduta al bancone con il suo nuovo amico, vide suo fratello entrare nel pub insieme a Lucia.
“ Perché siamo venuti qui? Potevamo appartarci da qualche parte, no? Ci saremmo divertiti molto di più…” disse con voce suadente Lucia.
“ Lì è libero.” esclamò lui sedendosi e tralasciando tutte quelle inutili chiacchiere.
Sul palco salì Marco, acclamato dagli applausi del pubblico, e sorridente cominciò a parlare “ Ehi ragazzi! Oggi è una serata speciale perché avrò una persona in più sul palco,che mi accompagnerà con la chitarra durante tutta la prima esibizione … quindi un applauso a ELISA!” concluse entusiasta il ragazzo spalancando la braccia.
La mora fece la sua entrata imbarazzata come non mai. Indossava una maglietta molto bella che lasciava scoperta gran parte della schiena, degli short e degli stivali lunghi che le coprivano quasi tutta la gamba, fino al ginocchio. Prima di sedersi sullo sgabello, che le era stato predestinato sorrise fiduciosa al suo ragazzo.
“ Ma quella non è la ragazza che viene a scuola con noi?!? E che ti sta sempre intorno?” chiese scocciata la bionda al moro.
Il ragazzo annuì senza distogliere lo sguardo, anche se non era del tutto d’accordo con la bionda, soprattutto sulla seconda esclamazione.
La canzone iniziò ed Elisa non faceva che sorridere entusiasta e muoversi a ritmo della musica, mentre il suo ragazzo le girava intorno e le sorrideva dolcemente.
Francesco pensò fosse bellissima, era così solare con quella chitarra nelle mani, su quel palco brillava. Se non fosse stato per quel moscerino che le ronzava intorno fastidiosamente e che rovinò tutta la performance quando alla fine, la prese tra le braccia e la baciò davanti a tutti, nonostante le lamentele della mora che era diventata rossa come un peperone.
Così scese dal palco e raggiunse il tavolo dove erano seduti i suoi amici, che dopo averla presa in giro per “ l’audace epilogo” dell’esibizione, la lasciarono sedere vicino a Maria che l’abbracciò felice.
 Poi la bionda indicando un tavolo non molto lontano dal loro disse “ Hai visto? Ci sono anche il ficcanaso e la zoccoletta!”
Elisa confusa si voltò e vide i due mentre avvinghiati si baciavano e le si raggelò il sangue.
 Dopo qualche secondo Francesco alzò gli occhi su di lei e i loro sguardi, infastiditi per ovvi motivi, si incrociarono. Ma la ragazza subito volse lo sguardo verso il palcoscenico dove c’era il suo ragazzo intento a cantare.

La serata continuò così, tra sguardi e frecciatine che si moltiplicarono quando Marco si sedette al tavolo ed Elisa cominciò a baciarlo come mai prima.
“ Che ti prende, piccola?” chiese divertito Marco a pochi centimetri dal suo viso.
“ Ho voglia di baciarti…” disse lei sorridendo al castano mentre si chiedeva perché si stesse comportando in quel mondo.
“ Beh allora la pensiamo allo stesso modo!”  disse Marco stringendola a sé.
Intanto a pochi tavoli la situazione non era granché diversa… la bionda rideva divertita con una gamba intorno alla vita del ragazzo, che lasciava poco spazio all’immaginazione visto che indossava una minigonna, mentre il moro lanciava occhiate rabbiose altrove senza accorgersi di essere sotto gli occhi di tutta la sala.
“ Oggi ti va di divertirti, eh…” esclamò lei baciandogli il collo.
“ Ehm… si… vieni più vicina!” disse il ragazzo cercando di capire se il gesto infastidisse la mora all’altro tavolo.
“ Oddio che nervi quella sanguisuga! Io di certo non mi struscio addosso a Marco!” pensò Elisa disgustata.
Intanto Maria occupata a conversare con quel bel ragazzo, lanciava ogni tanto delle occhiate alle due coppie, sbalordita dall’intraprendenza del fratello e della sua migliore amica.
“ Mi piacerebbe rimanere… ma il lavoro chiama! Riprendiamo dopo…” disse facendole un occhiolino prima di allontanarsi dal tavolo, lasciando la ragazza sola mentre odiava con tutta sé stessa il ghigno divertito che padroneggiava sul viso del moro.
“ Mary io vado a prendermi qualche shottino al bancone, tu vieni?” chiese all’amica.
“ Non, no vai… non mi vanno!” rispose sbrigativa.
“ O-kay!” disse la mora sorridendo consapevole che l’amica al momento fosse piuttosto impegnata.
Si avvicinò al bancone  e ordinò il primo shottino, poi il secondo, poi qualcuno interruppe la sua riflessione su quale sarebbe stato il prossimo, sedendosi accanto a lei.
Lei scocciata chiese “ Che diavolo ci fai qui? La sanguisuga potrebbe ingelosirsi …”
Lui rise “ E’ in bagno non ti preoccupare… e poi ti ho vista sola soletta!”
“ Infatti… e volevo rimanerci! Quindi se non ti dispiace…” disse acida.
“ Ti ricordavo più divertente da ubriaca! Forse il tuo ragazzo non è molto soddisfacente!” disse senza guardarla con un tono divertito.
Lei scosse la testa leggermente senza parole poi esclamò “ Infatti quello che si divertiva eri tu… con la sanguisuga che ti si strusciava contro!”
Lui si voltò “ Mi stavi guardando allora?”
Lei sarcastica rispose “ Sai è difficile non guardarti con l’animale da circo che ti porti dietro! Forse non te ne sarai accorto, visto quanto eri indaffarato, ma tutti i ragazzi del pub hanno assistito compiaciuti al panorama della biancheria intima della tua ragazza.”
 Lui rise, adorava il suo sarcasmo anche se il 90% delle volte lo usava contro di lui e rispose “ Beh si non è certo una ragazza scuola e chiesa,ovviamente! Sono contento per gli altri ragazzi… e poi lei è solo un’amica!”
Elisa aggrottò le sopracciglia e lo guardò “ Non avevo alcun dubbio che fosse tutt’altro tipo di ragazza! Quindi è la tua amica di letto, come pensavo sin dall’inizio… WOW! Perché non vai a chiedere alla direzione? Forse la fanno lavorare come spogliarellista negli orari notturni!” concluse disgustata.
Lui irritato le rispose “ Esistono anche ragazze che vogliono solo divertirsi, senza avere complicazioni… lei è una di quelle! È una brava ragazza, è solo un po’ focosa, capisci? Noi ci divertiamo e basta!”
“ Ti prego, risparmiami con la tua malata perversione… non voglio sapere i dettagli dei tuoi momenti focosi!” esclamò disgustata prima di ordinare un nuovo drink.
Lui guardò il barman mentre versava l’alcool nel bicchiere e disse “ Dovresti finirla di ordinare alcolici!”
Lei dopo averlo mandato giù disse “ Perché dovrei? Mi sto divertendo e basta! Non è la tua filosofia?”
“ Si,ma non se ti devi ridurre come l’ultima volta!” rispose lui serio.
“ Oh non ti preoccupare per quello… al massimo posso finire…” lo guardò negli occhi e continuò “ a casa di Marco… così avremo il nostro momento focoso!” concluse lei.
Lui ascoltando quelle parole si innervosì e le tolse il bicchiere di mano esclamando “ Sei forse impazzita? E’ tutta colpa dell’alcool… tu non sei di certo quel tipo di ragazza!”
Elisa lo guardò con un sorriso malizioso e disse “ …Potrei stupirti…”
In quel momento arrivò Lucia che si rivolse infastidita a Francesco “ Che ci fai qui con lei?!?”
“ Oh mi stava spiegando la vostra strana relazione… divertimento e basta giusto? Forse dovrei seguire il tuo esempio, Lucia!” guardò il moro “ A partire da stanotte…” poi si rivolse alla bionda “ Mi raccomando dacci dentro, eh! Strapazzalo per bene!” e mostrando un sorriso largo e ironico si allontanò.
“ Quanto la odio quella lì … però non ha tutti i torti!” disse mettendo le braccia al collo del ragazzo “ Andiamo da me … così ci divertiamo ancora di più?” chiese lei.
Lui la spostò bruscamente arrabbiato della risposta della mora e disse “ Non mi va … io me ne torno a casa!” e uscì dal pub.
 


Eccomi qui… devo scusarmi per avervi fatto aspettare tanto.
Ma ho i miei motivi… è stato un periodo molto brutto in famiglia,e io mi sono dovuta operare al ginocchio perché facendo sport mi sono rotta il crociato anteriore! >.<
Mi aspettano sei lunghi mesi di rehab e di disperazione, quindi capitemi, please!!!
Un bacio grande grande… fatemi sapere se vi è piaciuto!!!
Un grazie particolare a TENRUDRAGON, FROZENSEA,BELLAMYSGUITAR,EMYNAME, PRETTYSTAR!!!!  <3 <3 <3
MioneWeasley :’(
Azzurrina93 ;)

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Capitolo 9
*** " La tregua" ***


 
La mattina dopo a colazione…
“ Com’è andata ieri?” chiese Francesco alla sorella.
“ Oh benissimo… Luca è davvero simpatico!” disse convinta di stuzzicarlo.
Lui annuì con assenteismo poi chiese “Elisa come stava? E’ tornata a casa sua?”
Maria aggrottò le sopracciglia a causa del suo strano comportamento e rispose ingenuamente  “Beh era un po’ brilla ad essere sinc… aspetta perché dove dovrebbe essere andata,scusa?”
“ No, niente…” disse alzandosi e lasciando la cucina.
A Maria qualcosa non quadrava.
 Aveva notato qualcosa la sera prima e collegando alcuni episodi,un’ipotesi le stava balenando nella testa, così decise di togliersi il dubbio.
Entrò nella camera del fratello senza bussare e disse categoricamente “ Dobbiamo parlare!” poi si chiuse la porta alle spalle.
“ Non mi va e poi di cosa?” chiese il fratello infastidito dalla sua insistenza.
Maria incrociò le braccia e pronunciò quel nome scandendo ogni sillaba “ E-li-sa!”
Francesco la guardò tutt’un altro interessato e chiese “ Che è successo?”
Lei lo studiò per qualche momento poi esclamò “Oh, dovresti dirmelo tu!”
Lui la guardò confuso e innervosito,cercando di capire cosa le frullasse per la testa “Mary mi stai prendendo per il culo?! Parla!”
Lei senza esitazioni chiese “ Ti piace,vero?”
Il fratello sgranò gli occhi e si immobilizzò, prima di rendersi conto che la sua reazione confermava l’ipotesi della sorella.
“ Ma che ti sei messa in testa? Esci dalla mia camera!”
Maria riprese a parlare con disinvoltura,passeggiando avanti e indietro mentre analizzava tutti gli indizi “ Tutto il tempo che ci stai insieme,lo sguardo che le hai rivolto quella mattina che ci hai riportate a casa, il momento in cui l’hai portata via da Marco in giardino, tutte le frecciatine al pub mentre ti baciavi con la bionda… TORNA TUTTO!” si portò le mani nei capelli sconvolta e si chiese ad alta voce “ Come diamine ho fatto a non capirlo prima?”
“ Non dovevi capire niente perché non c’è niente da capire!” ribatté Francesco incrociando le braccia.
Maria si sedette accanto a lui sospirando ed esclamò “ Beh devo dire che te lo sei proprio meritato, fratellone! L’hai snobbata per benino quando era lei a venire dietro a te, ora è il tuo turno di sofferenza e tribolazione!”
Il fratello sbuffò e si stese sul letto.
Lei sorrise continuando il suo monologo “ Certo che sei proprio uno scemo… te la sei fatta rubare da sotto il naso come niente! Hai aspettato che arrivasse il principe azzurro e che lei si innamorasse di un altro.”
Il ragazzo scattò a sedere sul letto “ Lei non è innamorata di quello!”
Maria rise,avvertendo gelosia e rabbia nella voce del fratello “ Beh se è ancora cotta di te, è una scema con quel bell’imbusto che ha trovato!”
Il fratello la fulminò con lo sguardo “ Quello?! Ma non farmi ridere… tutti muscoli e niente cervello! Ma lei ti ha detto qualcosa su di me?”
“ Mmm, vediamo…” sussurrò Maria meditativa con la mano poggiata sul mento “ Ah, si… le uniche cose che mi vengono in mente sono diversi insulti… e poi piccole cose di minor importanza!” disse sorridendo.
“ Idiota… comunque non dirle niente, mi raccomando!” esclamò preoccupato.
“  Mica sono scema… sta tanto bene con Marco, ora! Una cosa del genere la metterebbe in crisi! E poi anche se sono tua sorella, per me non la meriti! Non dopo il comportamento che hai avuto nei suoi confronti, quindi lasciala stare con il suo ragazzo e cercatene un’altra! Hai una vasta scelta… anche se ancora non capisco cosa il genere femminile ci trovi in te.” Concluse divertita.
Ma Francesco rimase serio ed esclamò con tono consapevole e malinconico “ Nessuna è come lei”
La sorella sorrise “ Eh già… che strano vederti innamorato … mi vorrebbe voglia di metterti sul mio comodino come un orsetto di peluche e…” vedendo che il fratello non reagiva,decise di lasciarlo solo, così uscì dalla stanza.
Lì sdraiato sul letto non riusciva a pensare a nient’altro che a lei. Sentiva una stretta allo stomaco ogni qualvolta la sua memoria riportava a galla le immagini della notte scorsa. Lei abbracciata a lui. Lei che lo bacia. Lei che gli sorride. Lei che parla di passare al notte con lui.  Tutto quello che desidero è prendere il posto di quel ragazzo,anche se so che non è possibile.
Lui sapeva che dopo quello che aveva fatto era l’ultima persona al mondo a poter pretendere qualcosa da quella magnifica ragazza, ma voleva ad ogni costo recuperare almeno la loro amicizia.

Dopo tanta insistenza, riuscì ad ottenere il numero della ragazza dalla sorella, così uscì in giardino e la chiamò.
“ Pronto?”
Francesco impacciato come mai nella vita prese un bel respiro e tentennò “ Ciao, sono io… ehm… Francesco…”
“ Francesco?” chiese stupita la ragazza poi,dopo qualche secondo di riflessione, aggiunse “ Come fai ad avere il mio numero?”
“ Maria… non sapevo come contattarti visto che qui a casa non ti vedo più! Per favore lasciami parlare, poi dopo se vuoi cancello il numero dal telefono…” esclamò frettoloso il ragazzo,col terrore che lei potesse riattaccare.
Elisa addolcì il tono della voce e acconsentì alla sua richiesta.
“ Bene… principalmente volevo chiederti scusa per tutto, per tutte le volte che ho sbagliato! E soprattutto per come ti ho trattata in passato, sono stato un idiota e ora me ne rendo conto! Perché dopo averti conosciuta, ho capito quanto tu fossi incredibile! E per quanto riguarda Marco… non è che mi vada tanto a genio, da come avrai capito, ma se lui riesce a renderti felice… allora in quel caso lo accetterò! Eli … in tutto questo tempo, ho riflettuto e ho capito che mi manchi terribilmente! Quindi … ti va se torniamo amici?” chiese il moro con l’ansia che gli attanagliava lo stomaco.
Intanto Elisa dall’ altra parte del telefono era rimasta basita dalle parole del ragazzo, ed era davvero felice, tanto da non riuscire a nascondere il grande sorriso che le illuminava il viso.
“ Se fossi nato nell’antica Roma , saresti stato un eccellente oratore! Ci sai proprio fare con le parole, drogato!”
Lui rise e lei continuò sorridendo “ Quindi accetto le tue scuse… in questo momento è indetto ufficialmente un periodo di tregua che durerà in base al tuo comportamento! E per quanto riguarda i patners ,ti ringrazio per la tua comprensione. Ma non posso proprio condividere con te, Lucia non è proprio la ragazza per te, bellissima certo… ma tu meriti qualcosa di più… credimi!”
Lui sorrise “ Devo ammettere che hai ragione! Devo cercarmi una ragazza seria, eh?”
“ Direi proprio di si!” affermò lei.
“ E pensare che ce l’avevo tutti i giorni sotto il naso e non me ne sono mai reso conto!” affermò lui con una sfumatura di rimpianto,che non sfuggì alla ragazza ma alla quale diede poca importanza.
“ Okay allora amici come prima… spero di vederti presto…” disse il ragazzo speranzoso.
“ Puoi contarci amico mio!” esclamò raggiante Elisa.
“ Eli il numero posso tenerlo, vero?”
Lei rise,passandosi una mano nei capelli “ Scemo, certo che puoi tenerlo… però non ne abusare, eh!”
Anche lui rise “ Bene..allora a presto…”
“ Si…” dopo un momento di esitazione parlò “ Francesco?”
“ Si, sono qui…”
“ Mi sei mancato anche tu” ammise lei imbarazzata.
Lui sorrise felice e avvertì un sussulto alla bocca dello stomaco poi chiuse la chiamata e il buon umore non lo abbandonò per tutto il giorno.



I ragazzi ricominciarono a vedersi di tanto in tanto, solitamente a casa di lui ma a volte uscirono anche in gruppo. Non erano migliori amici,ma sembrava che Francesco e Marco andassero d’accordo. Anche se entrambi erano gelosi l’uno dell’altro. E la ragazza era costretta a ripetere più volte al suo fidanzato che Francesco era solo un amico.
Un giorno decisero di andare tutti insieme in piscina, si era unito alla comitiva anche Luca, ormai amico intimo di Maria.
“ Andiamo a fare il bagno, dai!” disse Elisa incitando gli altri.
“ Non mi va… guarda quanto sono bianca, mi devo assolutamente abbronzare!” esclamò la bionda sdraiata sul lettino.
La mora roteò gli occhi scocciata “ Okay… qualcuno vuole venire con me a fare il bagno?”
Gli altri finalmente acconsentirono.
Mentre guardava Marco e Luca che giocavano con l’acqua come due ragazzini, Elisa ragionò sugli avvenimenti dell’ultimo anno e si rese conto di quanto la sua vita fosse cambiata da un momento all’altro.
Era un bel giorno estivo, era in piscina con i suoi amici, aveva un fidanzato e il ragazzo che aveva inseguito per più di due anni e che le aveva spezzato il cuore ora era il SUO migliore amico.
 Non era un legame ufficiale, non avevano stretto un legame di amicizia eterna. Ma lei lo considerava tale. Da quando si erano riappacificati,era tornata a frequentare la casa dei fratelli. E spesso si trovava a messaggiare col ragazzo, o a intrufolarsi in camera sua e sfogarsi con lui.
Si,era decisamente il suo migliore amico.
Arrivò proprio il ragazzo moro a distoglierla dai suoi pensieri.
“ Ehi… a che pensi? Hai un espressione così seria…” chiese aggrappandosi al bordo della piscina, e mostrando inconsapevolmente le sue linee perfette a tutte le ragazze della piscina.
Lei abbassò gli occhi su il bicipite destro del ragazzo, ammaliata  “ Niente di che… riflettevo! Da quand’è che hai messo su queste braccia?” disse sfiorandogli il braccio.
Lui rise compiaciuto “ Non puoi averli notati solo ora! Sono il mio punto caratteristico per adescare le prede migliori!”
Lei alzò un sopracciglio “ Belli senza dubbio, ma sai che faccio caso ad altre cose in un ragazzo! Almeno all’inizio …” disse sorridendo maliziosamente.
Lui la guardò “ Già … lo so bene! Penso tu sia l’unica che è caduta ai miei piedi, senza fare caso ai miei due amici!” disse divertito.
Lei lo colpì “Cretino … non tornare su quella storia!”
Lui si voltò e si guardò intorno incuriosito.
Lei sorrise seguendo il suo sguardo,che si posava sulle diverse ragazze in bikini presenti in piscina.
“ Sai non è carino adocchiare così palesemente altre ragazze …”
Lui la guardò,alzando le sopracciglia “ Perché? Sei gelosa? Se vuoi guardo solo te, però dovrò sfidare in combattimento il tuo lui… “ disse con un’espressione seria.
Lei lo guardò negli occhi,poi imbarazzata gli schizzò l’acqua addosso e cambiò discorso “ Ora do  un’occhiata  qui intorno, e vedo se c’è qualcuna che potrebbe essere quella giusta! Tu guarda altrove …”
La ragazza diede una veloce ispezione alle candidate presenti. Ma il suo sguardo incrociò quello di una ragazza mora,con i capelli che le sfioravano le spalle, con un viso dai lineamenti molto belli. La ragazza in questione lanciava degli sguardi furtivi nella sua direzione, ma non proprio verso di lei. Si posava a qualche centimetro da lei.
Girò leggermente lo sguardo e sobbalzò incrociando gli occhi castani del suo migliore amico su di lei.
“ Ma che cavolo stai facendo?” gli chiese confusa.
“ Sto guardando altrove … come hai detto tu!” rispose lui ingenuamente.
Elisa rise, poi con circospezione sussurrò “ Candidata trovata! Non fa che lanciarti occhiate, è ovviamente cascata nel tranello dei tuoi due amici bicipiti” disse destando risate nel moro “ E’ molto bella, e dà l’impressione di essere una brava ragazza!Ora con calma guarda dalla sua parte, qui sulla mia destra e se incroci il suo sguardo sorridile.”
Il ragazzo prima di obbedire disse “ Ehi, chi pensi di essere? So ancora come si corteggia una ragazza …” ma seguì i suoi consigli e la ragazza sorride imbarazzata.
“ Bella gnocca!” sussurrò il ragazzo, ricevendo una gomitata dall’amica.
“ E ora cupido?” disse Francesco guardandola.
“ Beh, allontanati da me altrimenti penserà chissà cosa e colpisci.”
“ Okay, ci provo!” prima di nuotare verso la ragazza le sorrise.
Elisa sorrise a sua volta ma c’era qualcosa che non andava. Non stava semplicemente nuotando verso quella ragazza, Francesco si stava allontanando da lei. Per un attimo si diede della stupida.
Una nuova figura femminile al suo fianco avrebbe potuto rovinare il loro equilibrio.
Per un attimo,desiderò che l’amico non si avvicinasse a quella ragazza. Ma d’altronde non poteva fare niente,era stata lei stessa a consigliargli di crearsi una relazione seria.
Due braccia la strinsero forte,rinchiudendola in uno degli angoli della piscina.
“ Di che parlavate?” chiese curioso Marco.
“ Oh… Francesco ha adocchiato una nuova preda,gli stavo dando dei consigli. Se tutto va bene, avrà la prima relazione seria della sua vita!” dissi sorridendo.
“ Perché ti interessa tanto che si fidanzi?” chiese lui confuso.
Lei scosse la testa,contraddicendolo “Non è che … lo voglio! Forse voglio solo fargli capire cos’è l’amore,visto che non ne ha la più pallida idea!”
Lui la strinse forte “ Sono geloso di tutti questi riguardi nei suoi confronti.”
Lei rise e lo baciò “ Lo sai … quanto tengo a lui,come amico! E poi gli sto cercando la ragazza, non ti pare stupido,essere geloso?”
Marco sorrise “ Hai ragione. E poi ora che si fidanzerà, sicuramente avrà meno tempo per gli amici”.
Quella frase ferì molto la mora perché confermò le sue paure. Volse lo sguardo verso Francesco e la ragazza che parlavano e comprese che da quel momento qualcosa sarebbe cambiato.
 Francesco mentre parlava con la ragazza,che a quanto pare si chiamava Chiara, sentiva che poteva essere quella giusta: si voltò verso Elisa per vedere se approvava ma la vide tra la braccia di Marco, e risalì a galla la medesima sensazione opprimente che provava ogni volta che li vedeva vicini.
Distolse lo sguardo e pensò,che doveva andare avanti a qualunque costo o sarebbe impazzito.
Doveva dimenticarla,come lei aveva dimenticato lui.
E tutti sarebbero stati felici.
 
 


Eccomi qua…
Ora ho capito perché d’estate ci sono miliardi di ff in più. Nelle altre stagioni non c’è tempo di fare nulla. V.v
Comunque questo capitolo è un po’ più soft, senza urla e frecciatine. Sono riuscita a farlo abbastanza lungo per farmi perdonare,vero? :) 
Come voi lettrici avete sottolineato, Francesco ed Elisa litigano 20 ore su 24. Quindi ho deciso di regalargli una tregua :D
Spero vi piaccia … e spero di leggere nuove recensioni!
Lo so che questo periodo è un inferno,ma se volete svagarvi un attimo ed emozionarvi con l’universo di Harry Potter, ho scritto una nuova long shot su Fred e George… mi piacerebbe molto conoscere i vostri pareri!!!
Un bacino enorme, Azzurrina93! <3
Grazie ragazze, siete davvero importanti,credetemi! Non mi abbandonate,eh! :3
Emyname, PrettyStar,Frozensea,bellamysguitar!!! <3 i love u <3

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Capitolo 10
*** " Una sera come tante" ***


 
I ragazzi continuarono ad uscire insieme e a frequentarsi. Nel gruppo di amici si aggiunse anche Chiara,la ragazza conosciuta in piscina.
Secondo quello che Elisa sentiva da Francesco, i due erano usciti una sola volta ma lei aveva insistito per avere il suo numero e ne stava decisamente abusando.
Ma a lui non dispiaceva,tutte quelle attenzioni nei suoi confronti gli piacevano eccome.
Intanto Marco ed Elisa continuavano a stare insieme,rafforzando il loro rapporto.
Dopo qualche tempo Chiara raggiunse il suo scopo, conquistando il moro.
 
Una sera afosa di quell’estate le due amiche organizzarono una divertente serata tra di loro.
Non si annoiavano mai quando erano insieme.
Videro un bel film con una ciotola straripante di popcorn sulle gambe, si scattarono delle foto e poi scesero in cucina a mangiare del gelato.
Elisa affondò il cucchiaio nella vaschetta prima di lanciare per l’ennesima volta uno sguardo all’orologio, appeso al muro della cucina.
“ E’ già mezzanotte passata… dov’è finito tuo fratello?”
“ Oh, prima o poi tornerà. Sicuramente si starà divertendo con Chiara.”
Elisa annuì poi guardò l’amica e le chiese “ Come ti sembra,lei?”
“ Chiara è la prima vera ragazza di Francesco,quindi mi piace parecchio. Lui ha sempre pensato solo a divertirsi,invece ora sembra diverso. E poi lei è simpatica e carina,no?” rispose la bionda.
La mora annuì poco convinta “ Lei è cotta a puntino… ma lui?”
Maria sorrise “ Non lo so, però gli piace e si vede. E’ gentile e la riempie di attenzioni,sono carini insieme.”
“ Già, sono perfetti.” Esclamò la mora infastidita,divorando con avidità il gelato.
Maria la osservò per qualche secondo mentre si consolava col cibo,poi le chiese “Eli non ti darà fastidio,vero?”
La mora presa alla sprovvista ingoiò di colpo tutto il gelato che aveva in bocca. Ma la metà le andò per traverso e fu presa da una forte tosse.
“ Eli respira, respira!” disse l’amica preoccupata.
Ma la mora non si riprendeva,anzi peggiorava e gesticolava verso di lei.
L’amica rimase immobile in attesa che l’amica morisse per soffocamento, ma qualcun’altro capì cosa volesse la mora e gli porse un bicchiere d’acqua.
“ E  tu quando sei arrivato?” chiese Maria al fratello, mentre l’amica trangugiava l’acqua.
Francesco ben vestito e col sorriso stampato sul volto le rispose “Un minuto fa,giusto in tempo per salvare la nostra Elisa” disse poi guardandola,mentre con la mano destra sulla gola riprendeva fiato. “ Tutto okay?”
La mora alzò l’indice della mano sinistra verso l’alto per confermare.
“ Stavi aspettando che collassasse a terra, per darle un po’ d’acqua?” chiese Francesco divertito alla sorella.
“ Idiota, non fare tanto lo spiritoso! Sei troppo allegro per i miei gusti” ammise la sorella incrociando le braccia al petto.
Il ragazzo rise poi esclamò “E’ stata solo una bella serata… Chiara è fantastica,non ci si annoia mai con lei.”
Elisa si alzò facendo digrignare la sedia sul pavimento e poggiò il bicchiere sul lavello della cucina.
Il ragazzo la osservò per qualche secondo mentre era di spalle nel suo pigiama estivo a bretelline, poi disse “A quanto vedo rimani a dormire” ma la ragazza non rispose e lui confuso esclamò “Allora io vado a farmi una doccia. Ciao belle…”
Maria rise “ Era da tanto che non lo vedevo così …”
“ Felice” aggiunse l’amica, quasi con malinconia.
“ Già… andiamo su, così ci divertiamo un po’!” esclamò la bionda.
Dopo aver chiacchierato,mangiucchiato,giocato con la wii le ragazze stanche decisero di andare a dormire.
Maria si addormentò immediatamente,felice della serata passata insieme mentre l’amica continuò a rigirarsi nel letto insonne.
Esausta, si alzò da letto e uscì di soppiatto dalla camera per ritrovarsi nel corridoio buio e silenzioso.  Tuttavia volse lo sguardo a destra e vide un sottile spiraglio di luce provenire dalla porta socchiusa di Francesco.
Sbirciò incuriosita all’interno e il ragazzo seduto davanti la scrivania con della cuffie alle orecchie , guardava rapito lo schermo del computer.
La mora in punta di piedi si avvicinò e una volta alle sue spalle,gli coprì gli occhi con le mani.
Il ragazzo sussultò impaurito,si tolse le cuffie,sfiorò le mani della ragazza e sorrise.
“ Eli che ci fai ancora sveglia?”
La mora sbuffò divertita, lasciando la presa “ Non mi dai nessuna soddisfazione. Mi hai sentita entrare?”
Lui si voltò a guardarla “ No… ti ho semplicemente riconosciuta. E poi chi poteva intrufolarsi a quest’ora nella mia camera? Non certo mia sorella.”
La mora roteò gli occhi, poi si tuffò sul letto del ragazzo abbracciando il cuscino.
“ Allora?” chiese guardandola divertito mentre se ne stava a suo agio, stesa sul suo letto.
“Mary si è addormentata mentre io non riesco a prendere sonno. Tu invece?”
“ A me semplicemente non va. Comunque sono contento che sei ancora viva.”
Elisa sorrise e lo ringraziò poi lo osservò mentre se ne stava su internet e gli chiese “ Come va con Chiara?”
“ Bene, grazie. Ha molte qualità … sto scoprendo ogni volta dei suoi lati molto belli. Quel giorno in piscina ci abbiamo visto giusto” ammise sorridente.
La mora si accucciò su un lato, con gli occhi fissi sul pavimento poi sussurrò “ Eh già… siete davvero belli insieme. Poi lei è davvero cotta,sapessi come ti guarda.”
Francesco sorrise,si voltò per cercare il suo viso ma da quella angolazione non era possibile. “ Tu invece ?”
“ Marco è fantastico. Ancora non riesco a capire cosa ci faccia con una come me. Quindi finché l’incantesimo non svanirà,mi godrò la situazione” Rispose lei.
Francesco scosse la testa incredulo, e prese la saggia decisione di lasciare la sua occupazione e sedersi accanto all’amica sul letto.
“ Una come te,dici? Quindi intelligente,simpatica,generosa,spiritosa,amica e bella… cosa ci dovrebbe fare?” esclamò ironico, guardandola.
Lei sorpresa da quelle approvazioni nei suoi confronti, fu costretta a ricambiare il suo sguardo “Davvero lo pensi?”
“ Certo, e dovresti anche tu.” Disse regalandolo un sorriso ampio e spontaneo.
Lei gli sorrise riconoscente,ma poco dopo abbassò lo sguardo e parlò “ Questo periodo, ti ho sentito un po’ distante… cioè da quando tu e Chiara vi siete messi insieme.”
 Il ragazzo poggiò i gomiti sulle ginocchia e congiunse le mani, fissando un punto imprecisato della finestra “ Ma no… sarà solo una tua impressione. Usciamo molto più di prima.”
Lei fece un sorrisetto amaro e disse “ Dopo un po’ sparisci sempre chissà dove con lei, e poi tornate a fine serata. Inoltre non parliamo più come una volta … mi manca.” ammise imbarazzata.
Lui la guardò con uno sguardo triste, stava per darle delle spiegazioni quando il suo telefono squillò e dovette rispondere.
“ Ehi, come mai ancora sveglia?” chiese il moro stupito.
Elisa rimase lì, sperando che la telefonata della buonanotte tra i due piccioncini fosse breve. Aveva bisogno di risposte. Tuttavia tutti sanno che chiamate di quel tipo possono durare eternamente tra risatine e silenzi imbarazzanti.
Lei era un’ascoltatrice fuori posto, non le piaceva origliare conversazioni private, soprattutto se si trattava di Francesco e la sua lei.  Allora si avvicinò al ragazzo e gli sussurrò “ Buonanotte, io vado.”
Prima che uscisse dalla porta,Francesco le afferrò la mano e disse a Chiara “Ehi, ho davvero sonno. Ci sentiamo domani,okay? Buonanotte ,piccola.”
Una volta che ebbe attaccato si rivolse alla mora “ Scusami per la chiamata. Non voglio che tu vada via, rimani. Guardiamo un film e parliamo così recuperiamo il tempo perso. Ti va?” chiese speranzoso guardandola negli occhi.
Il solito sfarfallio allo stomaco la colpì. I suoi occhi, la sua voce e quella sensazione attanagliante erano sempre andati di pari passo. Non riuscì che a dire, si.
I due ragazzi si sedettero sul letto di lui,uno accanto all’altra,con la schiena poggiata sulla spalliera in legno del letto.
Francesco cercò un bel film da vedere streaming online. La visione del film iniziò ma la vista era l’unico senso occupato a far quello.
Non riuscivano a concentrarsi.
Lui pensava a quanto desiderasse prenderle la mano,stringerla a sé e baciarla.
Lei a stento si capacitava della situazione. Erano così vicini che le loro braccia erano a stretto contatto,sentiva il suo respiro a pochi centimetri,il cuore le batteva senza controllo, sperava solo che lui non se ne accorgesse.
D’un tratto inquadrarono un corpo mutilato senza testa, né braccia e la ragazza spaventata e disgustata si rifugiò istintivamente sul petto dell’amico,coprendosi il viso.
Quando si rese conto si essersi praticamente incollata a lui,si imbarazzò ma le braccia muscolose del ragazzo la rinchiudevano in una ferrea ma delicata stretta. E lei non riusciva né aveva intenzione di spostarsi.
Francesco si rese conto che era la prima volta che la stringeva così a sé.
Avvertiva il respiro accelerato sul suo petto. I suoi capelli gli sfioravano il mento. Aveva un profumo buonissimo ed era così calda a contatto col suo corpo.
Rimasero così,appagati da quella vicinanza. Il ragazzo cominciò a carezzarle lentamente il braccio nudo dal polso fino alla spalla, provocandole dei fremiti costanti e piacevoli.
Quasi a fine pellicola, Elisa avvertì la mano di lui scendere e poggiarsi sulla sua gamba, mettendo fine a quella gradevole tortura. Così lentamente alzò lo sguardo e lo vide con gli occhi chiusi abbandonato alla spalliera,con la testa inclinata leggermente di lato.
Lo studiò da vicino assorta,imprimendo ogni minimo particolare nella sua memoria.
Chiunque l’avesse vista in quel momento,avrebbe detto che aveva gli occhi a cuoricini.
Pensava solo che adorava quel viso. Poi lo fece.
 




Woooooooooooooooooow, è arrivato il nuovo anno! Auguriiiii
Spero che tutti i vostri desideri si realizzino.
Uno dei miei obiettivi è scrivere,scrivere,scrivere fino a farmi dolere le falangi delle dita. Quindi sostenetemi,pleasee!!! :D *__*
E poi il sogno nel cassetto è scrivere un bel libro, ci riuscirò secondo voi? ^…^
Per inaugurare questo 2014 ho scritto il nuovo capitolo di Quanto è complicato.
Spero che vi piaccia e vi diverta come ha fatto con me.
Ancora un augurio grandissimo a tutti voi ,che come me amate la lettura!
Un abbraccio speciale va a Emyname,PrettyStar,bellamysguitar e Frozensea. ( Rosso perché è periodo natalizio :p <3)
Un bacio grandissimooo, vostra Azzurrina93! 

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Capitolo 11
*** " Per una confezione di latte" ***


 
La mattina dopo quando si svegliò si sentiva piuttosto scombussolato e col collo dolorante,probabilmente per la stramba posizione che aveva mantenuto per tutta la nottata. Stancamente si passò la mano sul viso,strofinandosi leggermente le palpebre.
Quando aprì gli occhi vide il computer aperto sul letto,e un piccolo plaid che gli copriva il busto e al ricordo della sera precedente sorrise come un bambino,davanti ad un lecca lecca.
Si lasciò cadere di nuovo sul cuscino. Non ricordava il momento preciso in cui se n’era andata,probabilmente si era addormentato. Però ricordava perfettamente le sensazioni provate, e anche il suo sogno.
Lei nel suo pigiama lilla,stretta a lui con le mani sul suo petto che lo guardava con occhi sognanti. Poi si avvicinava cauta e delicatamente lo baciava sulle labbra.
Quel sogno aveva risvegliato tutti i bollenti spiriti della sera precedente.
 


Intanto la mora era in bagno a vestirsi. Ma la sua mente era completamente su un altro universo.
Lui e lei, e quel bacio. Così dolce,così agognato.
Un bacio che non aveva mai regalato al suo fidanzato. Non in quel modo.
Era terribilmente confusa e quelle mani che continuavano a torturare le sue labbra la facevano imbestialire.
Non volevano saperne di obbedire e starsene al loro posto, ferme lungo i fianchi.
 


Lei e Mary scesero in cucina per la colazione. Dopo qualche minuto scese anche Francesco.
Non appena entrò in cucina cercò Elisa con lo sguardo e le sorrise apertamente,ricevendo in cambio lo stesso trattamento. Anche se inspiegabilmente la ragazza imbarazzata,abbassò lo sguardo sul latte che stava bevendo.
“ Buongiorno” disse lui sedendosi al suo solito posto.
“ Buongiorno” rispose la madre,indaffarata davanti al lavandino, poi si rivolse alla mora “ Elisa hai dormito bene?”
La mora lanciò uno sguardo furtivo al ragazzo che aveva di fronte,prima di rispondere frettolosamente “ Si, grazie. Molto bene.”
Maria rise “Mamma ieri l’ho abbandonata a sé stessa. Mi sono addormentata all’improvviso.”
“ Non preoccuparti, anch’io ero stanca. Dopo un po’ mi sono addormentata.” Esclamò fissando il biscotto che aveva in mano, per evitare lo sguardo divertito del ragazzo.
“ Ci credo, avete fatto le ore piccole. Ah, Francesco hai da fare stamattina?”
“ No, mamma. Perché?” chiese il figlio,inzuppando un biscotto nel latte.
“ Dovresti comprarmi delle cose al supermercato e visto che esci,accompagni anche Elisa a casa.”
I due ragazzi risposero all’unisono,con reazioni opposte.
“ Non c’è bisogno!” disse lei.
“ Okay” disse lui.
E si sorrisero.



Dopo aver preparato lo zaino e aver preso tutto dalla cameretta, Elisa salutò Maria. Poi insieme al moro salì in macchina.
“ Era proprio bella quella storiella dell’essere stanca.” Disse divertito mentre usciva dal garage di casa.
“ Ero stanca veramente, solo che non riuscivo a dormire.” Disse lei, tirando fuori la lingua.
“ Vuoi che ti porti subito a casa oppure mi accompagni al supermercato?” chiese lui,prima di immettersi nella strada principale.
“ Come vuoi… se ti serve una mano,vengo. Chissà cosa potresti comprare, senza il sano aiuto di una donna.” Disse sorridente.
Il moro scosse la testa divertito.
 Mentre lui leggeva la lista della spesa ad alta voce,la ragazza si destreggiava con facilità tra i vari reparti e corridoi,riponendo vari articoli nel carrello.
“ Certo che sei proprio efficiente. Abbiamo quasi finito, io ci avrei messo un’eternità.” Disse guardando il carrello,con una mano dietro la nuca.
Elisa rise “ Immagino. Sono molto più utile di quanto pensi.”
“ Un'altra qualità da aggiungere alla tua lista interminabile.” Disse con ammirazione.
La mora svoltò al reparto latticini e vide una vecchia signora in punta di piedi,che cercava invano di afferrare una confezione di latte. Senza pensarci un attimo si precipitò ad aiutarla,ma il ripiano era davvero in alto e le mancavano due centimetri per farcela.
“ Non ti preoccupare, signorina. Prendo questo più in basso, grazie.” Disse l’anziana riconoscente.
Ma la ragazza non si arrese “ No, quello è più buono e costa anche di meno. Ora troviamo una soluzione.” Si guardò intorno alla ricerca del moro, ma probabilmente era rimasto indietro o si era fermato a cercare qualche prodotto.
Prima di chiedere aiuto provò di nuovo in punta di piedi, allungando al massimo il braccio. Quando stava per arrendersi avvertì un calore alle sue spalle e una leggera pressione sul suo braccio, poi vide una mano grande afferrare la confezione. Si voltò e vide il moro con un sorriso smagliante sul viso.
“ Nana, potevi anche chiedere aiuto.”
La ragazza sbuffò infastidita dal nomignolo che le aveva appena affibbiato quel meraviglioso ragazzo. Poi afferrò il bricco di latte dalle sue mani e gentilmente lo porse alla signora.
“ Eccolo qui… visto alla fine ce l’abbiamo fatta! Anche se è servito l’aiuto di un uomo.” Disse incrociando le braccia scocciata.
La vecchia signora rise,poi guardò i due ragazzi con una nuova consapevolezza “Grazie ragazzi. Siete stati gentilissimi. Vi auguro tutto il bene possibile” poi sfiorando la guancia a Francesco esclamò ammiccando “ E tanti figli maschi, datti da fare ragazzo, mi raccomando!”
I ragazzi rimasero immobili,paralizzati dalle parole della donna. Poi imbarazzati si guardarono e scoppiarono a ridere per un tempo interminabile.
Elisa si mise i palmi delle mani sul viso scandalizzata dall’audacia della donna. Il ragazzo che aveva il mal di pancia per le risate, la guardò divertito.
Poi come per confermare la tesi della signora la abbracciò e le sussurrò all’orecchio “ Amore, sbrighiamoci a tornare a casa. Dobbiamo metterci a lavoro per accontentare la richiesta della signora.”
L’immaginazione di Elisa sorvolò cieli proibiti e divenne rossa come un peperone. Sia per la situazione, sia per la parolina magica che aveva sussurrato il moro, e anche per il bacio che gli aveva rubato la sera prima.
Non sapeva come districarsi da quella situazione alquanto imbarazzante,così scelse l’unica soluzione possibile.
L’ironia.
Lei sussurrò in risposta al ragazzo “ Questa volta ti andrà male,caro mio. La prossima volta pensaci due volte prima di chiamarmi nana.”
Poi si allontanò in direzione delle casse,sperando che il suo incarnato tornasse velocemente al suo stadio naturale.
 


Finalmente uscirono dal supermercato e si misero di nuovo in moto. Anche se il breve viaggio fu prevalentemente caratterizzato dalle risatine soffocate del moro, che guidava.
“La finisci?” esclamò lei isterica.
Il ragazzo parcheggiò sotto casa della ragazza poi le rispose “ Ho imparato una nuova cosa. Mai chiamare propria moglie nana, quando ci si vuole divertire a letto.”
La ragazza lo osservò palesemente stupita da quell’uscita “ Oh, quello è poco ma sicuro.”
“ Bene,allora dovrò ricordarlo per il prossimo futuro. Come vuoi che ti chiami, prima del momento x?” chiese con un’espressione seria.
La mora alzò un sopracciglio,cercando di trovare quel piccolo dettaglio sul suo viso,che confermasse l’ilarità della domanda.
“ Francesco ti do un consiglio. Non parlare, potresti dire stupidaggini come nana o momento x.” Disse lei ridendo. “ Ma dai,hai detto davvero momento x? Non ci credo…”
Lui la guardò infastidito “ La finisci? Come dovevo dire? Sesso? Cosacce?”
La ragazza si riprese e lo guardò negli occhi,stavolta seriamente.
“ Semplicemente, Amore.” Gli sorrise dolcemente,inconsapevole dell’effetto che poteva avere su di lui. Poi gli lasciò un bacio sulla guancia e uscì dalla macchina.
Il moro abbassò la testa sul volante e disse fra sé “ Io non posso andare avanti così. Elisa mi farai impazzire,sappilo.”
 



CIAAAAAAAOOOOOO!!! :D
Lo so non è lunghissimo,ma è un piccolo episodio che mi è venuto mentre scrivevo. E mi sono divertita troppo a immaginarmi tutto, continuavo a ridere come una pazza davanti al pc.
Spero che diverta anche voi. ;)
Ora sapete cosa è successo, che ne pensate? <3
Grazie a tutti, davvero.
E poi ci sono loro che mi danno la Forza,con la lettera maiuscola. Inutile dirvi GRAZIE!!!
Frozensea,Emyname,bellamysguitar e le due nuove arrivate *--* Chiaronskji e Silvia_stories <3

Un abbraccio caloroso dalla vostra Azzurrina93! :D
Ps: il prossimo capitolo vi farà girare la testa ahahha ;)
LUISAA, NON MI AVRAI ABBANDONATO,VERO? :'( <3

 

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Capitolo 12
*** " Quando Maria ci si mette... è la fine!" ***


 
Una settimana più tardi,Maria organizzò un pomeriggio diverso da passare tutti insieme a casa sua. C’erano Francesco,Chiara,Elisa,Marco e Luca. Prima di andare via decisero di giocare al gioco della bottiglia.
“Allora le regole sono chiare: Non ci si tira indietro e i baci devono durare almeno tre minuti, quindi capirete che non si tratterà di un semplice sfiorarsi.” Esclamò maliziosamente Maria.
Il gioco era molto rischioso, soprattutto per le due coppiette in gioco. Nessuno vuole che la propria metà baci qualcun’altro. I baci sono dei meccanismi micidiali,in grado di scatenare l’imprevedibile. Ma forse qualcuno nel gruppo sperava che il partner fosse differente da quello attuale.
La bionda diede inizio al gioco e la bottiglia puntò Luca.
Sotto lo sguardo indignato del fratello,Maria diede un bel bacio al ragazzo che sembrava soddisfatto.
Luca dovette baciare Chiara. E Francesco si pentì mentalmente di aver accettato di giocare. Si stava innervosendo parecchio.
“ Prima la sorella e ora la ragazza. Luca attento! Francesco potrebbe ucciderti.” esclamò Marco ridendo.
Francesco si trattenne dal prenderlo a pugni. Aveva già i suoi buoni motivi, non c’èra bisogno che si impegnasse affinché il suo desiderio si avverasse.
Fu il turno di Chiara e sfortunatamente per il moro, la sorte decise che il bacio doveva essere proprio col suo acerrimo nemico.
Francesco lo guardò “ Ora posso benissimo uccidere anche te, quindi occhio.”
Elisa gli fece la linguaccia dalle spalle del ragazzo per farlo sorridere,e riuscì nell’intento.
Marco rise della frecciatina ricevuta e baciò la ragazza del moro.
Poi con la disapprovazione di tutti Marco dovette baciare la propria ragazza.
E il povero Francesco dovette assistere a pochi centimetri, senza poter fare nulla.
“ Posso baciarla solo io. C’è poco da fare.” Ammise Marco dopo averla baciata,pavoneggiandosi.
Il moro, dopo quell’uscita sperò con tutto il cuore che la bottiglia scegliesse lui.
E così fu. La sorte lo scelse.
E i due ragazzi si guardarono sorpresi, senza parole.
Entrambi avevano sognato segretamente quel bacio. E ora il sogno si stava avverando, anche se c’erano i rispettivi fidanzati a fissarli.
Finalmente Francesco si prese la sua soddisfazione, e con un sorrisetto irriverente parlò a Marco “Ne sei proprio sicuro,amico?”
Marco sbuffò innervosito.
Elisa era agitata come mai prima. Lo aveva baciato solo una settimana prima. Ma lui dormiva. Un particolare, non di certo irrilevante.
Rimase immobile,in attesa che il suo migliore amico si comportasse da uomo e facesse la prima mossa.
Lui si alzò e si inginocchiò davanti a lei. La guardò negli occhi per tranquillizzarla.
Adagiò una mano sulla sua guancia e lentamente si avvicinò al suo viso,col cuore a mille, fino a sfiorarle le labbra dolcemente.
La ragazza d’altro canto, portò automaticamente la sua mano su quella del ragazzo, stringendogliela.
Poi lo catturò col suo sguardo e approfondì il bacio.
Marco e Chiara li guardavano, gelosi come non mai. Quello non si poteva di certo chiamare un bacio disinteressato.
Se non fosse stato per l’acute tosse di Maria, i due avrebbero continuato per l’eternità.
Prima di tornare ai loro posti, si guardarono per qualche secondo negli occhi, alla ricerca di qualcosa che poteva restare solo tra loro.
Poco dopo, i ragazzi tornarono a casa.

Tutti tranne Elisa che approfittava di ogni occasione per passare il tempo con la sua migliore amica.
Dopotutto era estate, e il divertimento era d’obbligo.
La bionda scese in soggiorno e prese dalla vetrina della credenza una bottiglia di fragolino. I genitori amanti dei liquori,ne avevano una scorta da far invidia a tutto il vicinato.
E quella sera c’èra qualcosa nell’aria, che preannunciava una sana pazzia adolescenziale.
Quando rientrò in camera, c’era l’amica ad aspettarla che si prese un colpo quando comprese cosa stringeva tra le mani.
“ Sei impazzita,per caso?”
“ Si, stanotte ho bisogno di fare una pazzia. E tu amica mia sarai mia complice e vittima.” Disse lei decisa.
“ Vuoi fare la fine dell’altra volta?” chiese la mora.
“ Beh, se anche succedesse siamo al sicuro dentro casa, e se entrano i ladri di là c’è mio fratello, quindi amica mia non hai scampo.” Esclamò esaustivamente Maria mentre si sedeva accanto l’amica.
Elisa rise di cuore.
Mentre la bionda versava il liquore rosso vivo nei bicchieri,lei le disse “ Sei senza speranze.”
“ Al mio tre, giù. Finiscila di dire stupidaggini e datti da fare.” Disse l’amica punzecchiandola.
Elisa le lanciò un’occhiata malefica, ma alla fine accettò le condizioni dell’amica e si scolò il bicchiere d’un solo sorso. Immediatamente avvertì l’alcool che le scendeva lungo la gola fino allo stomaco,accompagnato dal solito bruciore.
“ Wow, non pensavo fosse così forte.” Esclamò entusiasta Maria.
“ Porca miseria, che botta.” Disse l’altra scandalizzata.
“ Comincio già a sentirmi su di giri.”
E così tra una chiacchiera e l’altra, le due si scolarono mezza bottiglia di fragolino. E le loro condizioni non erano minimamente paragonabili a quella della sbornia scorsa,quando Francesco venne loro in soccorso. Erano stese a terra, prive di senno e scosse da continue risate.
“ Certo che prima mio fratello ti ha quasi mangiato la faccia,eh?” esclamò la bionda tra una risata e l’altra.
“ No,sono io che l’ho mangiata a lui.” Disse Elisa ridendo.
Maria sghignazzò “ Non puoi immaginare che faccia avevano Marco e Chiara.”
“ Beh… anche loro hanno baciato altre persone,quindi … comunque io devo andare assolutamente in bagno,adesso.” Disse la mora alzandosi in piedi e barcollando verso la porta.
L’amica rise senza motivo,e gattonando verso il suo letto, si stese e perse i sensi poco dopo.

Elisa uscì dalla camera e i suoi bisogni cambiarono,dopo aver guardato quella porta chiusa. Senza essere propriamente consapevole dei suoi gesti, si addentrò nella camera del ragazzo,che già dormiva.
Si avvicinò in punta di piedi al letto e dopo aver sollevato un lembo del lenzuolo, si sdraiò accanto al ragazzo eccitata.
Lo abbracciò rabbrividendo a contatto col suo calore, e divertita e completamente abbandonata all’alcool, gli mise una mano sotto la canotta,accarezzandogli il petto sensualmente.
Il ragazzo non si era messo a dormire da molto,quindi non era ancora completamente assopito.
Quindi avvertì una fonte di calore intorno al corpo e lentamente aprì gli occhi, si toccò il petto insonnolito , incontrando la mano di Elisa.
Spaventato spalancò gli occhi, si voltò velocemente e la vide lì col la testa sul suo cuscino che rideva a crepapelle.
“ E-li-sa? Che ci fai nel mio letto?!” chiese Francesco scandalizzato.



Eccomi qui… lo so sono cattiva,ma fa parte del mio piano diabolico! Ahahahaha :D
Sono davvero contenta di come sta andando la storia, mi piace sempre di più.
Spero che sia lo stesso per voi <3
Beh… che dire? Aspetto i vostri pareri, che per me sono assolutamente fondamentali. ^-^
UN GRAZIE ABNORME A VOI : Frozensea,Silvia_stories,abracadabra (benvenuta ^_^),Chiaronskji,bellamysguitar,PrettyStar… So much love!!! *^*
Un abbraccio… a tra pocooo <3
Vostra Azzurrina93!

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Capitolo 13
*** "La rivelazione" ***


La ragazza improvvisamente cambiò espressione sul viso,assumendone una seria. Si mise a sedere e lentamente si avvicinò al viso del ragazzo senza distogliere lo sguardo “ Volevo solo divertirmi un po’… tu no?”
Francesco inghiottì il vuoto prima di rispondere “ Ehm, si… ma cos’hai? Sei strana.”
Lei gli sfiorò con i polpastrelli le labbra e gli fece segno di stare zitto, poi lo spinse delicatamente sul cuscino e sporgendosi sul suo petto,lo baciò.
Il moro sorpreso aggrottò la fronte per quel comportamento,non riusciva a dare un senso a quel gesto.
Ma Elisa era su di lui e lo baciava con lascivia, distruggendo qualunque decisione razionale da parte del ragazzo.
Così la strinse a sé e approfondì il bacio voglioso. Sentiva lo stomaco in subbuglio e il calore del suo corpo, lo agitava irrimediabilmente.
“ Sei proprio bravo, Mister drogato” disse lei divertita, mentre gli baciava il collo.
Francesco quasi ansimò “ Sei tu quella brava,mi sorprendi sempre in qualche modo. Non so cosa diavolo ti è preso,però mi piace.”
Lei in risposta riprese ad accarezzargli il petto e lo riprese a baciare sulle labbra compiaciuta.
Con una leggera spinta di bacino il ragazzo capovolse le posizioni,senza abbandonarle le labbra.
Dopo qualche secondo però si staccò, perché un’idea gli balenò nella testa.
Fissò le labbra della ragazza “ Sai di fragola… non mi dire è che tu e Maria…”
La ragazza lo interruppe con una risata “ Io ti avrei invitato al nostro party a base di fragolino,ma tua sorella non ne ha voluto sapere.”
Lui sbuffò,rendendosi finalmente conto della realtà. Lei non era lì perché voleva baciarlo,ma perché era completamente ubriaca. Così le disse “ L’alcool ti fa strani effetti. Dai ti porto di là,altrimenti domani mattina quanto ti sveglierai,vorrai uccidermi.”
Lei rise spensierata,ma appena si allontanò di poco da lei,fulminea si aggrappò alle sue scapole,impedendogli di andare oltre.
“ Che c’è?” le chiese lui,guardandola negli occhi paziente.
“ Se provi ad andartene o a portarmi di là e non mi baci immediatamente … allora sarò davvero costretta ad ucciderti.” Esclamò lei seria,prima di sorridere apertamente.
Il ragazzo rise e cercò di farla ragionare “ Elisa ti ricordo che siamo fidanzati,e siamo andati già oltre ciò che ci era permesso …” ma perse la facoltà di parola,quando fece l’unica cosa che non doveva fare. Perdersi nei suoi occhi.
La mattina dopo quando Elisa aprì gli occhi si portò automaticamente una mano alla fronte,per il fortissimo mal di testa. Solo l’inizio dei postumi della sera prima. Quando riuscì finalmente ad aprire gli occhi, si guardò intorno disorientata. Guardò il soffitto, il comodino accanto al letto, la scrivania dove lei e Francesco avevano passato tante ore sui libri e poi il braccio di lui che le cingeva i fianchi.
Sospirò,come se fosse sollevata e si abbandonò di nuovo sul cuscino,chiudendo gli occhi.
Ma lo stupore e il terrore arrivarono poco dopo,quando le sue sinapsi diedero un senso a ciò che i suoi occhi avevano appena osservato.
Lentamente come per smentire la sua ipotesi,si voltò a sinistra e tutto si sbriciolò.
Francesco era lì accanto a lei,che l’abbracciava. Lui era nel letto insieme a lei. Anzi sarebbe più corretto dire che lei era nel SUO letto. Si portò le mani al viso,cercando di dare un senso a quella situazione, cercando invano di ricordare come diamine era finita nella camera del suo migliore amico. Ma niente,era inutile. L’unico che poteva darle delle rispose e alleggerire quel peso che sentiva alla bocca dello stomaco,era solo Francesco. Voleva sapere e doveva sapere. Il suo unico pensiero in quel momento era rivolto a qualcun altro che aveva fiducia in lei. Non l’avrebbe mai perdonata. Senza altre esitazioni,scrollò il moro,interrompendone bruscamente il dolce sonno.
Francesco pigramente aprì gli occhi, per analizzare la situazione ma appena vide Elisa si tranquillizzò e sussurrò “ Ah,sei tu… lasciami dormire,sono stanco.”
Elisa innervosita dal suo atteggiamento negligente, gli sfilò il cuscino da sotto la testa e lo colpì innumerevoli volte,finché il ragazzo non imprecò ad alta voce, completamente sveglio “ Si può sapere che diamine vuoi?”
Lei incrociò le braccia indispettita “ Voglio sapere che cosa ci faccio qui. Ecco cosa,cretino.”
Francesco che aveva immaginato una tale reazione, sussurrò indignato a sé stesso “ E io lo sapevo che andava a finire così.”
“ Che hai detto?” chiese la ragazza infervorata.
“ Niente…” lui sbadigliò e poi le rispose con risolutezza “ Allora,ieri notte ti sei infilata nel mio letto e hai cercato di sedurmi. Ecco cosa,cara la mia Elisa.”
Elisa rimase senza parole,dopo aver ascoltato quell’affermazione e dopo aver deglutito sussurrò “In che senso.. per favore spiegati meglio.”
“ Mi hai baciato e accarezzato … niente di più,niente di meno.”
La ragazza arrossì vistosamente “ Oh, stai scherzando,vero? Dimmi che stai scherzando,ti prego,ti prego. O mio dio…” ripeté quasi isterica da tale rivelazione, con le mani nei capelli.
Francesco la guardò e cercò di tranquillizzarla “ Eli ,non ti preoccupare. Eri solo un po’ ubriaca.”
Lei si voltò e lo fulminò con uno sguardo selvaggio “ Perché cazzo non mi hai fermata? Ti sei divertito,eh?”
Il ragazzo infastidito dalle sue parole,le rispose a tono “ Certo,ora la colpa è mia. Lo sapevo che te la saresti presa con me. Non sono stato io ad ubriacarmi. Non sono stato io ad infilarmi nel tuo letto! E poi ci ho provato,ma tu hai insistito e non ce l’ho fatta.” Vedendo lo stato d’animo dell’amica cercò di farla ridere, con una verità che poteva mascherare come ilarità “ Eri così dannatamente sexy e provocante da spazzare via qualunque tipo di ribellione da parte mia”
Elisa trattene un sorriso e lo colpì “ Idiota.”
Lui rise e disse “ No davvero ti strusciavi come una gattina in calore”
“ Oddio… finiscila ti prego! Mi stai facendo vergognare come pochi. E poi sai benissimo che ero sotto effetto dell’alcool… altrimenti non mi sarei mai azzardata”
Il ragazzo sentì una stretta al cuore e si innervosì, tanto da perdere il controllo.
Infatti le afferrò le spalle e la baciò di nuovo con trasporto sulle labbra,senza chiedere il permesso.
Elisa che era ancora sotto effetto post bronza, non riuscì a dare un senso a quel gesto,né tantomeno a reagire. Ma non appena si allontanò lo guardò stralunata e disse “Hai benuto anche tu,per caso?”
Lui fece un sorrisetto amaro e rispose “ No,sono lucidissimo … purtroppo”
Le faceva male la testa più di prima e si sentiva un ebete perché faceva fatica a mettere due parole di fila “ Non capisco”
Lui la guardò intensamente negli occhi e disse “ Sei davvero sicura che ieri sera sei venuta qui per quel motivo? E magari non per un altro?”
Lei ancora più disorientata gli chiese altre spiegazioni “ Francesco,che vuoi dire?”
Lui sospirò e con gli occhi fissi sul pavimento disse “ Non provi davvero più niente per me?”
La ragazza era davvero scombussolata e prima di elaborare un pensiero coerente,si prese qualche secondo di riflessione. Prima di tutto sull’ improvviso comportamento del ragazzo e poi su quella anomala ed euforica sensazione che l’aveva attraversata,appena lui aveva concluso la frase.
“ Cosa dovrei provare secondo te? Cosa vuoi sentirti dire?”
Francesco non le rispose e lei scosse la testa incredula “ Io… a volte non riesco a capirti. E’ già da un po’ che chiedi ,implicitamente conferma o meno,dei miei sentimenti nei tuoi confronti. Ma non ne capisco il motivo. Perché tornare su una faccenda non molto… anzi per niente felice dove tu mi hai scaricata senza problemi? Ora che siamo amici, siamo fidanzati e ci siamo buttato tutte alle spalle?”
Francesco si coprì il viso,appoggiando i gomiti sulle ginocchia. Poi si decise ad affrontarla, e tutto d’un fiato le rispose “ Perché non riesco a pensare più a niente, che non sia collegato a te. Cerco di non pensare a te con tutte le forze,poi tu mi piombi nel letto di notte e mi cominci a baciare… e le mie difese si sono annientate completamente!”
La mora impiegò qualche secondo per capacitarsi delle parole del ragazzo e poi con gli occhi spalancati disse “Cosa? Sei impazzito?!”
Lui scosse la testa disperato e sussurrò “ Penso di essermi innamorato di te e non so più cosa fare. Siamo amici, io ho la ragazza, tu hai il ragazzo e non ho la minima idea di quello che provi!”
Elisa sempre più sconcertata si portò le mani sul viso,poi gli rispose infastidita “Beh forse in questo momento è meglio che non ti esprima i miei sentimenti!” si interruppe per qualche secondo,cercando di trattenere il fiume di rabbia che la stava invadendo. Ma il fiume straripò senza poter essere fermato.
“ Però se proprio ci tieni a saperlo… penso tu sia un vero e proprio coglione! Io non ci posso credere,davvero! Sono stata mesi a corteggiarti e non mi ti sei inculata di pezza. Poi non so ancora come diventiamo amici, ci fidanziamo e ORA mi vieni a dire che sei innamorato di me?” concluse furibonda,alzandosi in piedi.
Anche lui si alzò “ Elisa,cosa ci posso fare?”
Lei lo guardò e quasi isterica continuò a sfogare la sua rabbia su di lui “ Cosa puoi farci? Vediamo… ora sta a te soffrire, come tu hai fatto con me!”
Lui spalancò le braccia infastidito e indignato“ Cos’è una ripicca,per caso?”
“ No,solo la realtà. Siamo entrambi fidanzati… ed è troppo tardi.”
Lui le prese la mano e con decisione le parlò “ Non è mai troppo tardi, se uno lo vuole. Lo so,sono un coglione… ma tu mi piaci da impazzire!”
Si guardarono negli occhi ed entrambi sentirono lo sfarfallio e il cuore a mille,ma lei prontamente parlò “ Francesco… io sto con Marco e mi piace molto, e tu stai con Chiara. Scusami ma questa conversazione non ha un perché… io non so proprio cosa fare…” si liberò dalla sua presa e prima di uscire aggiunse “ Ho una tale confusione in testa, non so neanche che dire… scusami”
Uscì e corse in camera dell’amica. Si lasciò andare a terra con la schiena poggiata alla porta, e si prese la testa tra le mani,nel panico più totale. Non sapeva da dove cominciare,ma doveva assolutamente districarsi da quelle emozioni contrastanti,che si stagliavano dentro di lei.
 



Allora eccomi qui… torno con un capitolo abbastanza impegnativo e pieno di emozioni contrastanti, che spero riescano a giungere fino a voi.
Direi che siamo arrivati ad un bell'apice del corso della storia,ma vi dico solo che ce ne saranno altri… :)
Spero di riuscire a esaudire le vostre aspettative e che vi divertiate a leggere,perché altrimenti tutto questo non ha senso. <3

Prima dei soliti ringraziamenti vorrei avvisarvi che sto lavorando su un possibile seguito di “Un’estate particolare” ma la fatina dell’ispirazione deve darmi una bella strigliata. Se a qualcuno interessa,fatemi sapere. ;)

 Ora il momento più importante… VOI!
GRAZIE A ---> bellamysguitar,abracadabra,Elenazzzh,PrettyStar,noemi_ST (benvenuta ^-^) ,Silvia_stories, Chiaronskji e Frozensea.
Otto recesioni,la meraviglia! Io davvero non so cosa farei senza il vostro supporto. :D
Un abbraccio enorme, dalla vostra Azzurrina93! <3

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Capitolo 14
*** "In spiaggia" ***


 
Incredula e sconvolta dagli ultimi avvenimenti,Elisa si mise le mani nei capelli e cercò di rimettere le idee al loro posto. Non riusciva a spiegarsi come poteva essere accaduto,come Francesco poteva essersi innamorato di lei; Della ragazza che per tanto tempo aveva rifiutato,alla quale non aveva mai degnato uno sguardo. Si diede un pizzico sul braccio per assicurarsi di non trovarsi in qualche sogno confusionario,ma il dolore che avvertì le diede la conferma che non stesse sognando.
Era la realtà. Quindi l’unico modo nel quale poteva agire era razionalizzare la vicenda.
Perché quello che era successo in quella camera era totalmente e incondizionatamente irrazionale.
Prese in considerazione milioni di fattori,e una domanda le frullava nella testa sin dall’inizio delle sue elucubrazioni,ma non aveva il coraggio di affrontarla. E questo di certo non era un buon presagio.
In quel momento il suo pensiero era quasi completamente rivolto al suo ragazzo. A marco che si fidava ciecamente di lei, che l’amava profondamente e che lei aveva ripagato,baciando un altro.
E non uno qualsiasi,uno per il quale aveva perso la testa e che ora era il suo migliore amico.
Quando realizzò quel pensiero ebbe paura,perché si rese conto che quel rapporto con Francesco sarebbe potuto cambiato radicalmente. Chissà se sarebbe riuscita a guardarlo di nuovo negli occhi, come una volta. E soprattutto se sarebbe riuscita a nasconderlo a Marco,perché sapeva perfettamente che nel caso fosse venuto alla luce, per il loro amore non ci sarebbe stato un lieto fine.
Con uno spirito nuovo scese i gradini e si unì al resto della famiglia per la colazione. Si limitò a mangiare e sorridere alla mamma dei suoi due amici,ringraziandola per l’ospitalità come sempre.
“Elisa,ti fermi anche per pranzo? La lasagna è già in preparazione…” disse la madre entusiasta.
“No,grazie … sono convinta che Maria e Francesco mangeranno anche per me.” Rispose cordialmente.
“Oh quella è una certezza… ho già l’acquolina in bocca” disse Maria sorridendo.
Il fratello di fronte a lei la derise “ Maria se continui così diventi una porchetta.”
La sorella istintivamente prese una mela rossa che aveva di fronte e gliela lanciò,prendendolo sulla spalla. Ovviamente la madre si arrabbiò,sgridando la figlia e il moro rise divertito che la situazione fosse stata capovolta a suo favore. Ma le sue risate finirono presto quando intercettò lo sguardo contrariato della mora su di lui.
“ Okay allora la prossima volta,Elisa devi rimanere a pranzo. E oggi ti fai almeno accompagnare a casa. Però io devo fare un po’ di giri, quindi ci penserà Francesco non è vero?” concluse la madre lanciando un’occhiata al figlio.
“ Ma certo,Mamma.” Rispose lui immediatamente,conoscendo alla perfezione quello sguardo intransigente,che implicava solo risposte affermative.
 


In macchina i ragazzi erano silenziosi e agitati. Entrambi sentivano il bisogno di parlare ma non sapevano da dove iniziare. Francesco picchiettava con le dita sul volante mentre lei guardava fisso fuori dal finestrino.
Quando arrivarono sotto casa di lei, l’imbarazzo era tangibile. Dopo un flebile grazie,Elisa si affrettò ad uscire dalla macchina ma lui la fermò in tempo.
“ Che fai ora non mi parli più? E poi cos’era quell’occhiata a colazione?” chiese lui.
“ Se è per questo neanche tu mi parli,e in questo momento non saprei proprio di cosa parlare. Per quanto riguarda prima, te lo sei proprio meritato. Hai dato della porchetta a tua sorella.” Rispose contrariata.
Il ragazzo nonostante la situazione rise di cuore,ripensando alla reazione della sorella.
“ Smettila! Non è divertente…” disse lei trattenendo a forza un sorriso.
“ Si che lo è, ti si legge in faccia che non vedi l’ora di ridere.” Disse lui sorridendo e guardandola negli occhi.
Lei si coprì il viso con le mani per non mostrargli il suo sorriso esagerato.
“ Così,non vale. Togli quelle mani.” Esclamò prendendogli i polsi.
Quando riuscì a svelarle il viso, Elisa aveva gli occhi lucidi per quanto si era sforzata di non ridere e lui la guardò divertito.
Lei alzò lo sguardo su di lui “ Che c’è?”
Lui scosse leggermente la testa “ Niente, è che ho imparato a conoscerti così bene. E quando siamo insieme sento qualcosa che ci lega,e non parlo di amicizia. E’ qualcosa di ancora più speciale… non so come spiegartelo, ci sono le scintille.”
Elisa sospirò “Francesco io sono davvero contenta di quello che abbiamo creato,sei davvero importante per me, e penso di avertelo dimostrato. Ma l’amore è tutto tempismo, e io ti ho aspettato per tanto tempo,credimi. Ora però è troppo tardi,mi dispiace.” Concluse il discorso con un sorriso malinconico e uscì dalla macchina,lasciando il moro senza parole e col cuore a pezzi.
 

Passarono alcune settimane e i ragazzi si tennero a distanza. Uno per cancellare l’amarezza del rifiuto e l’altra per cancellare il senso di colpa verso la sua metà e non dare segnali sbagliati al moro.
Ma l’occasione per incontrarsi venne quando nessuno dei ragazzi, volle perdersi una festa in spiaggia. Anche Maria accompagnata da Luca,con il quale era nato un intenso rapporto.
Sulla spiaggia c’era parecchia gente,ma ce n’era molta di più in fila davanti al bar per assaporare un bel drink sotto la luna estiva. I ragazzi si erano ritagliati un quadratino di spazio dove stendere qualche asciugamano. La spiaggia era illuminata ma non troppo per permettere una migliore visibilità di quel cielo meraviglioso,contornato da piccole infinite luci.


Luca e Maria chiacchieravano allegramente mentre Elisa e Marco se ne stavano accoccolati uno tra le braccia dell’altro,mentre guardavano le stelle.
 A breve sarebbero arrivati anche Francesco e Chiara a concludere la combriccola.
“ Ehi,vado a prendere qualche drink,hai visto che fila?” disse lasciando un bacio sulla testa della mora e alzandosi.
“Amico,ti accompagno! Elisa controllami la bionda.” Disse ammiccando un sorriso.
Le ragazze risero.
“ Sbrigati,non so per quanto posso trattenerla.” Rispose lei.
“ Non è bellissimo?” esclamò la bionda,guardandolo mentre si allontanava.
Elisa sorrise “ Si,siete perfetti. Ma non hai paura della reazione di tuo fratello?”
“ Oh,lui già lo sa. Non puoi capire che faccia aveva,era da incorniciare. Ha strabuzzato gli occhi e prima che capisse gliel’ho dovuto ripetere tre volte ” Raccontò divertita.
Elisa sorrise “ Immagino.”
“  A proposito,come mai tu e mio fratello non vi siete più visti? Marco è geloso?” chiese spontaneamente,senza sapere cosa avrebbe scatenato quella domanda.
L’amica assunse un’aria colpevole che non sfuggì alla bionda così parlò “ In effetti c’è una cosa che devo dirti da un po’,ma non ne ho avuto il coraggio. Ma è giusto che tu sappia.” Elisa si accorse dell’espressione preoccupata sul volto dell’amica così prese un sospiro e raccontò “ Ti ricordi quella pazza sera dopo il gioco della bottiglia? Ecco dopo che ci siamo ubriacate,mi sono infilata nel letto di tuo fratello e l’ho baciato.”
Maria spalancò la bocca,pronta a riempirla di domande ma lei la bloccò “ Aspetta,fammi finire. La mattina dopo quando mi sono svegliata e lui mi ha raccontato tutto,perché io non ricordavo assolutamente niente. Mi sono sentita uno schifo ma lui ha completato il tutto, baciandomi e dichiarandosi.”
“ Non ci posso credere,non ne sapevo nulla. Però che era cotto di te,l’avevo capito da un pezzo.”
“ Cosa?!”
Quell’esclamazione non proveniva da Elisa,bensì dalle spalle delle ragazze. Infatti in piedi con la delusione e la rabbia sul volto, c’era Chiara appena arrivata alla festa.
Quando Elisa la vide,si alzò immediatamente in piedi per fronteggiare la tempesta che stava per arrivare.
“ Chiara… ehm,dov’è mio fratello?” chiese allegramente Maria,sperando  invano che non avesse sentito.
Chiara non le rispose e si rivolse alla mora “E’ vero quello che ho sentito? Tu e Francesco vi siete baciati e lui si è dichiarato a te?”
“ Posso spiegarti,io…” provò inutilmente lei a spiegare.
“ Da quanto va avanti? Da quanto vi state prendendo gioco di me?” chiese lei furiosa.
“ Non c’è un quanto,un quando,un perché. Solo quello,solo un errore dopo una sbronza” disse la mora agitata e appesantita dal senso di colpa.
“ Cosa sono queste urla?” chiese Marco con due aperitivi in mano,seguito dal fidato Luca.
Elisa rimase senza parole e sbiancò di colpo,mentre l’altra ragazza prese parola felice di diffondere la sua rabbia e rovinare la mora una volta per tutte.
“ Bene,eccolo l’altro cornificato. Allora per farla breve,il mio ragazzo è innamorato della tua ragazza,e i due si sono baciati.”
Marco divertito esclamò “ Che scherzo è questo?”
Chiara sempre più furiosa rispose “ Marco svegliati, è tutto vero! Tutto dannatamente vero!”
Il ragazzo perse il suo sorriso e rivolse uno sguardo verso Elisa,che aveva una mano nei capelli e le si leggeva palesemente in faccia che c’era qualcosa che non andava.
“ E’ vero? Non ci posso credere.” Disse gettando con rabbia i drink a terra “ Cosa… quando è successo?” chiese scandalizzato alla sua ragazza.
La ragazza stava per rispondere,quando entrò in gioco il ragazzo dal tempismo perfetto.
“ Ehi ti ho trovata…” esclamò Francesco ma si bloccò all’improvviso distratto dalla sorella che allarmata gesticolava come un’ossessa nella sua direzione. Allora il ragazzo studiò velocemente la situazione che lo circondava. E si rese conto che c’era troppo silenzio per una festa in spiaggia e che molti occhi erano puntati sul gruppo dei ragazzi. Riuscì a leggere la rabbia sul volto della propria ragazza e il panico negli occhi di Elisa prima di essere travolto.
Un violento pugno sul viso lo stese a terra,poi Marco impossessato dalla rabbia continuò a picchiarlo,seduto a cavalcioni su di lui. Il ragazzo preso alla sprovvista non riuscì a difendersi e rimase indifferente sotto i colpi del ragazzo,che non conoscevano fine.
Sentiva il sangue nella bocca,gli girava la testa e anche la vista si stava offuscando ma delle urla soffocate dalle lacrime e dalla paura giunsero ai due ragazzi.
“ NO,NO,FERMO! TI PREGO FERMATI!LASCIALOOOO!” urlò disperata Elisa inginocchiandosi sulla sabbia e afferrando un braccio di Marco.
Il ragazzo in questione si fermò prendendo un respiro,alzò lo sguardo sulla ragazza che l’aveva implorato.
Elisa guardandolo negli occhi sussurrò “ Ti prego,basta…”
Il ragazzo ascoltò le sue suppliche,si alzò e lasciando il moro mezzo tramortito a terra,si allontanò.
Maria e Chiara si erano inginocchiate accanto a Francesco e cercavano di fargli riprendere i sensi.
Chiara astiosa,urlò contro la mora che inginocchiata accanto a loro,sembrava abbandonata da ogni forza vitale.
“E’ tutta colpa tua,guarda com’è ridotto. Solo tua…PUTTANA!” alzò la mano e le diede uno schiaffo sulla guancia.
“ Ehi…” strillò arrabbiata Maria “ O dai una mano,oppure qui non sei di nessun aiuto.”
Chiara rimase in silenzio stizzita.
Elisa con la guancia dolorante e senza forze, si alzò a fatica da terra e rincorse Marco,e fortunatamente lo raggiunse davanti la macchina.
“ Marco,ascoltami.”
“ Ho già ascoltato abbastanza,non ti pare?” disse furioso.
“ No,hai solo ascoltato quello che ti ha detto quella.”
Lui prese un respiro profondo,incrociò le braccia e si appoggiò alla macchina esclamando “Bene,allora dimmi… Non è successo?”
Lei rispose tentennando “ E’ successo… ci siamo baciati ma lui mi ha chiesto di mettermi con lui e io l’ho rifiutato. Ho scelto te.”
“ E’ questo dovrebbe farmi sentire meglio?” chiese aspro.
“ Non lo so, però è la verità.”
“ Io davvero non so cosa pensare e in questo momento non ci riesco neanche. Non me l’aspettavo proprio da te. Pensavo fossi felice con me,ma se hai baciato un altro vuol dire che io non ti basto. E poi mi sento un coglione, non so proprio che fare… scusa ma devo andare” disse salendo in macchina.
Elisa lo guardò allontanarsi inerme,piena di confusione e dolore fisico e mentale.
 


Ciaaaaaaaaooooooo… lo so sono imperdonabile,ma spero di essermi rifatta con questo capitolo.
Siamo arrivati al punto di svolta? Vedremo come si comporteranno i nostri protagonisti di fronte alla tempesta.
Spero che vi divertiate a leggere e che non me ne vorrete per il ritardo.
Ma non preoccupatevi,perché questa passione non me la toglie nessuno. E’ troppo grande e gratificante. La scrittura non si può abbandonare.
Magari arrivo in ritardo, ma arrivo… CI SONO! :D ;)
Grazie a tutti, davvero.
E come dimenticare LORO?! ---> bellamysguitar, Silvia_stories, noemi_ST, Chiaronskji, PrettyStar e Frozensea…
Siete meravigliose, grazie per il continuo sostegno <3
Un bacioooo, a prestissimo!
Vostra Azzurrina93 

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Capitolo 15
*** " Un cuore spezzato " ***


Tornò sulla spiaggia e vide che la gente aveva ripreso il normale svolgimento della serata. E davanti ad un tavolo del bar erano seduti Maria,Chiara e Francesco;
Quest’ultimo con un bicchiere d’acqua davanti e chiaramente in stato confusionale.
Si avvicinò al tavolo e i loro sguardi stanchi e colpevoli si incrociarono. Molto probabilmente lui si sentiva in colpa,si sentiva responsabile di tutto mentre lei non sapeva se odiarlo o provare compassione.
“Bene ora che ti sei ripreso,posso anche lasciarti con la tua amata,no?” esclamò con rancore Chiara al moro.
“ Chi-a-r-a aspetta…” provò a biascicare Francesco ma la ragazza era già lontana.
Elisa sospirò pesantemente e si sedette al tavolo accanto all’amica che si prendeva cura del fratello con una busta di ghiaccio,per alleviare il gonfiore.
“ Mary dobbiamo tornare a casa per medicarlo. E anche di corsa.”
La ragazza finalmente alzò lo sguardo sull’amica e ancora allarmata e spaventata le rispose “ Si, hai ragione. Come va la guancia? Hai bisogno di ghiaccio?”
“ Non preoccuparti per me… e tranquillizzati. Si sistemerà tutto.” Disse lei con una calma che non sapeva da dove avesse preso,viste le vicissitudini della serata.

 
Sostenendo il moro sia a destra che a sinistra,i ragazzi lentamente riuscirono ad arrivare in macchina e partire.
Elisa alla guida e i due fratelli seduti sui sedili posteriori,mentre Maria si prendeva amorevolmente cura del fratello.
Una volta arrivati sotto casa,le ragazze si organizzarono in modo tale da non svegliare l’intera famiglia al rientro. Potevano solo immaginare cosa sarebbe successo,se la madre avesse visto il suo amato figliolo in quelle condizioni.
Di soppiatto entrarono in casa e aiutarono Francesco a salire le scale e finalmente riuscirono ad adagiarlo sul suo letto.
“ Mary servono delle bende,dei cerotti,dell’acqua ossigenata … insomma, vedi cosa riesci a trovare.”
La bionda uscì dalla stanza ed Elisa si sedette sul letto accanto al moribondo.
“ Come va?”
“ Uno schifo, mi gira la testa e mi fa male ovunque. Ho paura a guardarmi allo specchio, sicura che non mi ha sfigurato il viso? E poi … ho fatto un casino,devo parlarle…” esclamò dolorante il ragazzo.
“ Ehi, non pensare a niente adesso. Cerca di riposarti, appena ti riprendi penserai a quello che devi fare. E se ce ne sarà bisogno useremo una fiala di cianuro,almeno non avrai più problemi.  Ora riposati,però ” disse sorridendo e spostandogli  una ciocca di capelli dagli occhi.
Non poteva trattarlo diversamente,era il suo migliore amico,e si trovavano nella stessa identica situazione. Quindi sapeva benissimo come poteva sentirsi.
Lui cercò di sorriderle,ma ne uscì una smorfia di dolore.
Lei rise “ Bel sorriso,Mr drogato!”
Lui alzò il braccio e con fatica le carezzò la guancia,colpita violentemente da Chiara “ Mi dispiace per tutto … per la serata, per i casini che ho fatto, per te. Non meritavi tutto questo, sono io che ho sbagliato rivelandoti i miei sentimenti. E se avessi avuto ancora un cervello e dei riflessi funzionanti, avrei evitato almeno questo.” Disse gentilmente,guardando con aria preoccupata la macchia rosa pallido sul viso della ragazza.
Elisa sorrise e gli prese la mano “ Me lo sono meritato. Anche se devo ammettere che volevo uccidere la tua ragazza,perché non si è limitata solo a gesti. Ci è andata pesante soprattutto con le parole.  Però capisco la sua rabbia,anch’io avrei reagito così,se fosse capitato a me. E poi io sto a meraviglia rispetto a te. Anch’io devo avere la mia punizione ,non ti pare?”
“ E che hai fatto di male? Niente, e stasera hai sofferto più del dovuto. Hai il viso stanco e provato e nei tuoi occhi non c’è la stessa luce che io vedo ogni giorno” ammise lui.
Elisa che fino a quel momento aveva dimostrato tranquillità e buonsenso,ascoltando quelle parole avvertì dentro di sé una sensazione di instabilità. Era come se il muro costruito intorno a sé al fine di proteggersi dagli attacchi esterni,si stesse sbriciolando lentamente,pezzo per pezzo.
Le sue difese si erano annientate e il dolore era arrivato insieme alle lacrime che incuranti le bagnavano il viso.
“ Hai ragione. Sto davvero male e stasera è stato un incubo. Prima Chiara e il senso di colpa che mi attanagliava,perché la colpa è indubbiamente anche mia. Poi è arrivato Marco e il senso di colpa mi ha schiacciata definitivamente. Infine lui che ti picchiava a sangue e io spaventata e inerme,incapace di far smettere quello scempio.”  Disse la ragazza con difficoltà,confidandosi finalmente con qualcuno.
Francesco si mise seduto e l’abbracciò senza pensarci due volte e le parlò,cercando di consolarla.
“ Ehi,ehi… calmati. È tutto finito,tutto finito. E anche stasera hai dimostrato carattere,perché è grazie a te se adesso non sono in ospedale. E grazie a te,se mia sorella è riuscita a calmarsi e a riprendere il controllo. Però ora piangi e sfogati quanto vuoi,perché hai bisogno anche di questo. Lo so,bene.”
La mora poggiò la fronte sulla spalla del ragazzo,seguì il suo consiglio e tra le lacrime,sussurrò una sola parola,o meglio un nome,che provocò nel ragazzo emozioni contrastanti di amore e odio.
Ma prese coraggio e chiudendo gli occhi si comportò da uomo e da amico “ Parlamene.”
Lei sempre stretta tra le sue braccia sentiva il bisogno esasperato di parlarne,ma non con lui,non dopo quello che era successo.
“ Non posso.”
“ Si,invece. Parlami di lui. Non te lo chiederò un’altra volta” Disse lui forzatamente.
Lei fece un sorriso amaro “ Io non so cosa fare. L’ho ferito e non se lo meritava. Io non voglio che finisca così.” Concluse con voce spezzata.
“ Lo ami?” chiese lui spaventato di sentire la risposta.
“ Io… penso di si. È stato il primo che mi ha fatto sentire amata,dopo che… beh lo sai.”
“ Si dopo che il coglione ti ha scaricata senza ritegno.” Ammise con ironia.
Lei singhiozzando e con l’ombra di un sorriso “Grazie per ricordarmelo, drogato. Comunque ti stai riprendendo un po’ alla volta grazie alla sottoscritta. Ora sei una persona migliore.”
Lui rise “ Grazie mille.”
Lei sorridendo si asciugò le lacrime e si staccò da lui “Chiara è fortunata,davvero.”
“ Lo era” aggiunse Francesco con amarezza.
Lei scosse la testa “Naaaa… basterà uno sguardo da cucciolo bastonato e tornerà subito da te. Sapessi come ti guarda. Quella ragazza ti ama follemente … ma non ti permetterà più di vedermi,questo è assicurato.”
“ Non lo accetterei mai.” rispose lui serio “ E non sto parlando solo di lei,ma anche di Marco. Può riempirmi di botte quanto vuole.”
Elisa gli carezzò i capelli e sussurrò dolcemente il suo nome.
“ Eli, anche se sono stato rifiutato,non voglio allontanarmi da te. Sei importante per me,voglio rimanerti comunque amico” disse lui guardandola negli occhi.
Lei sorrise e lo abbracciò forte “ Non sei davvero, niente male. Sei bello,simpatico e stai mettendo la testa a posto. Forse un giorno potrei ripensarci … quindi tieniti pronto!” concluse lei divertita.
“ Non vedo l’ora!” rispose lui sorridente.
Maria entrò in camera e sorpresa esclamò “ Ho interrotto qualcosa?”
L’amica sorrise e disse “ Oh si, la riconciliazione dell’anno.”
“ Bah, contenti voi.” Esclamò la bionda facendo spallucce.
I due ragazzi risero, poi le due ragazze medicarono con cautela tutte le contusioni che aveva Francesco sul viso.
“ Questa volta non riuscirò a darti uno strappo a casa” esclamò lui dispiaciuto.
“ Perché no? Sei così riposato,fresco… scemo,ma ti pare? Guarda a quel punto,preferisco andare a piedi ” disse lei scherzosa.
“ Eli è troppo tardi. Manda un messaggio ai tuoi per dirgli che ti fermi qui. E domani ti faccio accompagnare da mamma” esclamò Maria.
“ Sicura? Ormai sto più qui che a casa mia. Dovrò sdebitarmi un giorno o l’altro.”
“ Vado a prepararti il letto. Fai compagnia al moribondo.”
“ Fai poco la spiritosa,sorellina” disse il moro indicando la sorella che rise,prima di uscire dalla camera.
“ Ehi tu vedi di non uscire di casa per le prossime 24 ore, come minimo. Se per caso dovessi incontrare qualche tua spasimante, potrebbe lasciare il fan club definitivamente ” disse divertita la mora.
“ Ed eccola lì. Mi stai dicendo che sono brutto?”
“ Purtroppo quello non l’ho mai pensato. Che eri pessimo,tante volte.”
“ Prendo tutto per un complimento. Guarda uno come si deve ridurre per farsi dire che è bello…” esclamò coprendosi gli occhi esasperato.
Elisa scoppiò a ridere “ Guarda per come sei ridotto,penso che poche persone sulla terra,possano dire che sei bello.”
“ Non sei di aiuto,dannazione. Comincia a risparmiare i soldi per il mio intervento chirurgico.”
“ Cosa?” la mora continuò a ridere, poi aggiunse “ Devo chiedere un mutuo, c’è troppo lavoro da fare.”
Lui la colpì sulla gamba “ Idiota.”
Elisa si avvicinò a lui che era sdraiato sul letto e gli lasciò un bacio sulla fronte.
Mentre si stava allontanando dal suo viso,Francesco guidato da un istinto irrefrenabile diede voce al suo cuore e le sussurrò dolcemente di amarla.
La ragazza si fermò con gli occhi spalancati e pieni di sorpresa,dopo aver ascoltato quelle parole. Così agognate a suo tempo, surreali solo al pensiero.
Ora invece era lì con gli occhi riflessi nei suoi, a poca distanza dal suo viso. Riusciva ancora a intravedere il movimento delle labbra del moro che pronunciavano con un sospiro, il suo amore per lei.
 Si sentì maledettamente in colpa. Leggeva così tanti sentimenti in quegli occhi,che ormai le erano così familiari.
Sofferenza, vergogna,amore ,delusione ,desiderio,coraggio.
Tante gamme delle emozioni umane, attraversavano le semplici e profonde iridi castane del ragazzo.
Allora lo guardò amorevolmente, e lentamente si chinò di nuovo su di lui e gli lasciò un bacio dolce ma prolungato sulle labbra. Voleva trasmettergli lo stesso amore che lui le aveva regalato con quello sguardo.
Quando si staccò dalle sue labbra in risposta sussurrò “Scusami... ti voglio bene.”
Una volta che la ragazza uscì dalla stanza, Francesco si portò le dita sul viso e passò i polpastrelli sulle sue labbra,dove percepiva ancora le tracce della mora.
Dopo aver vagato con la mente chissà dove, riuscì finalmente ad addormentarsi ma non allontanò per nessun motivo la mano dalle sue labbra.

 
 
Il giorno dopo Elisa si presentò al pub dove lavorava Marco,con l’intenzione di chiarire il malinteso.
Dopo vari tentativi ,finalmente riuscì a parlargli .
Mentre il moro era intento ad accordare una chitarra sul palco,lei cominciò a parlare.
“Mi dispiace davvero … non ti meritavi niente di tutto quello che è successo. Ho sbagliato,non so cosa mi sia preso. E…” alzò lo sguardo e vide che non aveva neanche alzato gli occhi dalla chitarra,così si innervosì.
“ Potresti almeno guardarmi mentre ti parlo,non ti pare?”
Lui fece un sorriso strafottente e continuò ad armeggiare con lo strumento.
Elisa aggrottò le sopracciglia e disse “ Okay,ho capito l’antifona. Grazie per la tua attenzione” prese la borsa e si diresse verso l’uscita.
Prima che sorpassasse l’uscita,il ragazzo esclamò a gran voce “ Elisa … ti ascolto.”
La ragazza tornò indietro e il ragazzo si sedette su uno sgabello accanto a lei.
“ Io non volevo che succedesse,tutto questo. Ci tengo troppo a te per lasciarti andare. Voglio stare con te e nessun altro.”
Marcò sospirò “ il problema è che non penso di riuscirci. Tu mi piaci da impazzire,ma ora come ora,appena vedo un ragazzo vicino a te penso il peggio. Come faccio a fidarmi?” chiese lui sinceramente,guardandola negli occhi.
“ Dammi solo una possibilità … tutti possono sbagliare. Non so cos’altro fare o dire…” si portò le mani al viso e ricacciò le lacrime che prepotenti volevano uscire “ Hai tutte le ragioni del mondo.”
Marco la guardò e decise di passare oltre,così l’abbracciò “ Riproviamoci… okay?”
Elisa lo strinse forte,felice di essere stata perdonata.
Poi lui le sussurrò “ Però non voglio più vedere quel cretino,gironzolarti attorno. Non lo sopporterei.”
La mora rimase in silenzio,sorpresa e ferita. Ricordava benissimo le parole pronunciate dal moro,solo la sera prima.
Appena fu tornata a casa,la ragazza scrisse a Francesco, spiegandogli la situazione e sottolineando la condizione che il suo ragazzo gli aveva posto,affinché tornassero insieme.
Non appena lo lesse,Francesco andò su tutte le furie e imprecò finché la rabbia non lo abbandonò.
Il suo incubo peggiore era diventato realtà. E doveva per forza accettarlo.
Perché se avesse fatto il contrario,lei avrebbe chiuso per sempre con Marco e ce l’avrebbe avuta a morte con lui per il resto della sua vita.
Doveva accettare i suoi sentimenti e tutto quello che questa scelta avrebbe comportato.
Non poteva combattere,doveva arrendersi.

 
 
Eccoci qui… ragazzi l’estate vola o sbaglio? Già è luglio! 0.o
Spero che la vostra estate stia andando alla grande e che sia piena di novità,partenze,tanto amore… ma SOPRATTUTTO di tanti libri da leggere. :3 ;)
Allora,che dire spero che vi piacerà leggere il capitolo … e non disperate,arriverà arriverà!
Ringrazio tutti quelli che hanno letto,che leggeranno … e le adorabili:

Silvia_stories- bellamysguitar- Frozensea-Chiaronskji-iaele santin- noemi_ST <3
Vi abbraccio calorosamente! Non dimenticate di accompagnare queste soleggiate giornate con un bel libro! :D
Vostra Azzurrina93! :*
PS. Per il prossimo capitolo dovrete attendere qualche settimana,perché non sarò a casa per una settimana e mezza. Finalmente riuscirò a partire un po’ quest’estate… mi aspetta la FINAL SIX della nazionale di pallavolo maschile  a Firenze e poi una settimana di campus al mare.
Quindi,intanto lo scrivo e il 22 sono a casa. Durante quella settimana lo pubblicherò ;)
Ancora GOOD SUMMER!!! :)))))))))))))))))) E se volete condividere la vostra estate,sapete dove trovarmi… Kisses!

 

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Capitolo 16
*** " Introspezione " ***


 
Francesco d’altro canto non se la sentì proprio di contattare Chiara ma dopo circa una settimana fu lei a presentarsi a casa sua.
“ Chiara?” esclamò lui sorpreso da quella visita inaspettata.
“ Ciao,scusa l’intrusione… ma ho bisogno di parlarti” rispose risoluta lei.
“ Ti ascolto…”
“ Io sono molto confusa,non mi hai più cercata, è successo tutto così in fretta. Non so neanche se stiamo ancora insieme. Ho aspettato che tu mi chiamassi invano… come devo interpretare tutto questo?”
“ Chiara scusami ma anch’io non ho le idee molto chiare… quindi non sapevo proprio che dirti. Non ti ho chiamata perché non è giusto che ti faccia soffrire inutilmente.”
“ Perché dici così?” chiese lei con tono sommesso.
“ Perché sono innamorato di un’altra e non posso ordinare al mio cuore chi amare. E tu non meriti di essere trattata così,quindi non posso stare con te.”
La ragazza pianse e disse “ Io voglio stare con te,non mi importa di quello che è successo. Io te la farò dimenticare. Ti prego,torna con me!”
Francesco guardò a terra rassegnato “ Già ho provato a dimenticarla e non ci sono riuscito. E non sarebbe giusto nei tuoi confronti. Se una cosa del genere fosse capitata qualche tempo fa,forse avrei approfittato della tua proposta,ma ora sono cambiato; E la cosa più assurda è che è stata proprio lei a cambiarmi” ammise sorridendo amaramente.
La ragazza sconvolta dal suo rifiuto lasciò la casa in lacrime.
 

Passarono più di due mesi e le cose tra Marco ed Elisa andavano bene. E lei non gli aveva dato nessun motivo per ingelosirsi,perché aveva evitato ogni contatto col suo migliore amico.
Ma dentro di sé sentiva che, c’era qualcosa che non andava. Si sentiva spesso sola,nonostante fosse circondata da tanti amici e dalle attenzioni del ragazzo.
Tutto e tutti non bastavano a colmare quel vuoto.
Spesso si era ritrovata sul punto di digitare il suo numero per chiamarlo o sul punto di aprire la porta della sua camera,invece che della sorella.
C’era una parte inconscia che lo cercava, lo voleva , lo pretendeva.
Ogni volta che si recava a casa di Maria e lo incontrava per casa,si sentiva estremamente confusa.
I muscoli facciali prendevano l’iniziativa e senza interpellarla, in ogni occasione gli regalavano un sorriso luminoso. Poi dopo qualche secondo,una sorta di crampo alla bocca dello stomaco la costringeva a distogliere gli occhi e allontanarsi da lui,prima possibile.
E la cosa che la feriva di più era il comportamento di lui.
Senza dubbio gentile, ma distaccato e freddo.
Ogni volta ne rimaneva delusa,ma subito dopo si rendeva conto di non poterlo biasimare.
Le sembrava di essere tornata indietro nel tempo,quando non significavano niente l’una per l’altro,quando non si conoscevano affatto.
Tutto quello che era successo,le sembrava un sogno lontano e inafferrabile.
 

D’altro canto Francesco riusciva a fingere molto bene.
In quei mesi aveva allenato il suo auto controllo e sapeva mostrarsi impassibile anche davanti a lei.
Sapeva resistere al suo amorevole sorriso.
Sapeva resistere alla sua attraente voce.
Ma non sapeva resistere ai suoi occhi.
A quegli occhi che lo intimidivano profondamente, perché riuscivano a trapassare il muro imperturbabile che aveva eretto con tanta fatica su di sé.
 Le sue iridi castane lo rinchiudevano,lo facevano suo poi con una mostruosa agilità sgusciavano via , l’incantesimo si spezzava …
E lui era salvo.
Era sempre così, in ogni occasione si incontrassero.
 

Ma un pomeriggio, mentre Elisa aspettava Maria davanti al cancello di casa sua,arrivò Francesco che stava rientrando da una corsetta serale. Il ragazzo la scorse da lontano appoggiata al muretto esterno della casa, che guardava l’orologio. Giunto davanti al portone le chiese con disinvoltura     “ Non ti hanno aperto?”
La ragazza si voltò sorpresa verso il suo interlocutore. E vide il moro in tenuta sportiva e con le cuffiette alle orecchie. “ Francesco… no, sto aspettando che tua sorella rientri dalla palestra. Sarà qui a momenti,almeno spero.”
“ Non ci conterei più di tanto, conoscendola … Vuoi entrare intanto che aspetti? Che te ne fai qui sola,soletta?”
La ragazza era molto tentata ma preferì declinare l’offerta. Il ragazzo la guardò per un secondo,indeciso se entrare in casa a farsi una doccia o farle compagnia.
Allora si mise le cuffiette in tasca e si sedette sul muretto accanto a lei.
“ Francesco non ti preoccupare … entra,così ti puoi lavare. Un pò di solitudine non ha mai ucciso nessuno.”
“ Lo sai che sei proprio brava a insultare la gente… vorresti dire che puzzo?” esclamò il moro guardandola negli occhi.
Lei ricambiò lo sguardo poi rise “ Si … tanto da non poterti stare vicino.”
“ Meglio morire per il profumo di un uomo sudato che per solitudine…” rispose lui divertito.
Elisa rise di cuore “ Beh,dovrei correggere qualche termine all’interno della tua frase come profumo e uomo … ma per il resto diciamo che hai ragione.”
Disse così,ma in realtà da quando aveva visto il moro non era riuscita a togliere gli occhi dalla maglietta aderente e sudata che evidenziava il bel fisico del ragazzo.
Lui le diede un colpo ben assestato sulla testa.
“ Ahi… sei matto?!” esclamò lei,massaggiandosi la testa.
“ Mai offendere la virilità di un uomo.”
Elisa scosse la testa divertita e scoppiò a ridere. E lui con lei,come non facevano da tanto tempo.
Francesco la guardò mentre ancora rideva e le chiese seriamente “ Come va?”
Lei smise di ridere e gli rispose gentilmente “ Tutto bene, tu?”
“ Me la cavo,potrebbe andare meglio. Marco?”
Elisa rise “ Da quando ti interessi di lui?”
“ Sei sempre la solita simpaticona. Comunque era solo una domanda di cortesia.”
Lei sorrise “ Sta bene,grazie.” Poi per cambiare velocemente discorso gli chiese “ Da quant’è che ti sei dato alla corsa,fannullone?”
“Sappi che non sono un fannullone.  L’estate mi tengo in forma così… mi piace correre. Riesco a lasciar scorrere i pensieri e a riflettere.Mi fa scaricare tutta la negatività.” Disse lui fissando davanti a sé.
 La ragazza lo guardò soltanto,senza sentir il bisogno di aggiungere altro. Aveva lo sguardo perso chissà dove e lei avvertì il desiderio di conoscere i meandri più oscuri dei suoi pensieri. Quel ragazzo era un continuo meravigliarsi. Era cambiato tanto, nascondeva dei lati caratteriali che potevano essere scoperti solo con scrupolosa attenzione.
Dopo qualche secondo di silenzio,lei prese la parola e timorosa disse “ Ho saputo di Chiara,mi dispiace.”
Lui la guardò “ Si,ormai fa parte del passato. So di averla ferita profondamente ,ma continuare la nostra relazione sarebbe stato dannoso per entrambi.”
“Capisco” poi aggiunse fingendo indifferenza e facendo molta attenzione a non incontrare il suo sguardo “ E ora… esci con qualcuna?”
Lui sorrise “ Ho il solito fan club,ma nessuna che catturi la mia attenzione.”
Lei sorrise quasi sollevata nel sentire la risposta “ Ti lascio da solo un momento e ti rimonti subito la testa,eh!” esclamò divertita colpendolo sulla spalla.
Lui rise “ Mi serve qualcuno che mi tenga d’occhio.”
“ Elisaaaa! Eccomi… “ strillò Maria correndo verso di lei.
“ Ehi… ce l’hai fatta.”
“ Già,scusa il ritardo. Ciao fratellone…Andiamo?”
La mora annuì e aprì la macchina che aveva parcheggiato proprio lì davanti. Ma prima di salire in macchina,si voltò verso il cancelletto di casa,dove c’era ancora il moro che le guardava.
Allora gli sorrise apertamente e gli fece un cenno di saluto con la mano.
Il ragazzo contraccambiò,leggendo un ringraziamento in quel gesto così naturale.
 

Il giorno dopo,Marco ed Elisa si incontrarono alle quattro del pomeriggio,per una passeggiata al centro.
Quando arrivò la ragazza come sempre si avvicinò e lo baciò,ma lui reagì in maniera anomala e distaccata.
Dopo aver mangiato un bel gelato,passeggiarono un po’ e la ragazza prese la mano di Marco,mentre osservava le vetrine dei negozi. Ma dopo qualche metro,lui la allontanò con una scusa e questo non passò inosservato alla mora; La quale infatti decise di affrontarlo immediatamente  “ Che diamine ti prende? Perché sei così freddo e distaccato?”
“ Dovresti saperlo” rispose lui continuando a camminare.
La ragazza innervosita dai suoi modi alquanto enigmatici ,lo raggiunse e lo bloccò “ Cosa diavolo vuol dire? Marco parla,perché non ho la sfera di cristallo.”
Lui incrociò le braccia e appoggiandosi ad un palo le chiese “ Dove sei stata ieri pomeriggio?”
Lei aggrottò le sopracciglia e rispose senza pensarci “Ieri pomeriggio?! Sono stata da Maria.”
“ Maria… si,certo.” Ribatté lui ironicamente.
La ragazza ormai arrabbiata per quel atteggiamento allusivo rispose “ Si,Maria. Chi altri? Aspetta… non starai parlando di Francesco? Marco,sono andato da Maria!”
“ Ah,si? E perché ieri pomeriggio vi ho visti ridere e scherzare davanti al cancello?” chiese con tono accusatorio.
“ Non ci posso credere… che fai ora mi segui? Ci ho parlato per due minuti,due dannati minuti. Erano due mesi che non gli rivolgevo la parola,mi sembra il minimo.” Esclamò lei esasperata.
“ Ti avevo detto che non dovevi vederlo. Chissà quante volte vi sarete visti.” Ammise lui scocciato.
La ragazza si mise le mani nei capelli incredula  “Marco,mi ascolti quando ti parlo? Non l’ho più visto,non più da quando tu me l’hai proibito. Io mi sono sforzata di accontentare un tuo capriccio e ho rinunciato ad un amico importante e tu non mi credi neanche?”
“ Hai rinunciato ad un amico?! Quello ti si è dichiarato e vi siete pure baciati… ma quale amico?” disse adirato il ragazzo poi aggiunse “ Se ti stai sforzando così tanto di non vedere il tuo amico e devi farmi un favore,allora lascia stare. Finiamola qui e torna dal tuo Francesco!” disse alzando la voce.
Elisa lo guardò scioccata poi abbassò lo sguardo e disse “ Non ti fidi più di me o sei solo geloso?”
Lui guardando altrove le rispose“ Non lo so,probabilmente entrambi!”
Lei strinse i pugni,sospirò e disse decisa “ Okay,se ti sta bene così allora molto probabilmente seguirò il tuo consiglio.”
Marco voltò lo sguardo verso di lei,sorpreso da quella risposta. In cambio la ragazza lo guardò per qualche secondo negli occhi e con determinazione esclamò “ Addio.”
E senza degnarlo di uno sguardo si diresse in macchina,salì e nonostante le lacrime amare che le inondavano gli occhi, mise in moto e partì.
 
 
 
Ciaaaaoooo…
Le mie vacanze sono finite,purtroppo. Si torna alla dura realtà,ragazzi! ;)
Allora,devo dire che il capitolo è andato bene,mi sono divertita ad aggiungere e aggiustare sempre scene in più. *-------------*
Spero,apprezzerete!!! Sicuramente molte di voi saranno entusiaste del finale…ahhahah :D
Grazieeee a voi che nonostante sia estate e magari non vi va di mettervi lì a rompervi le scatole,leggete e RECENSITE!!! GRAZIE INFINITE! :*

VI ADOROOO… Frozensea- bellamysguitar-Silvia_stories- noemi_ST!!!! <3 <3 <3
Alla prossima…fatemi sapere che ne pensate! :D
Un abbraccio caloroso,vostra Azzurrina93! ;)

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Capitolo 17
*** "Cosa si fa per amore" ***


 
Quando l’aveva visto la prima volta,aveva pensato immediatamente, che fosse quello giusto.
Il suo sorriso le aveva riscaldato il cuore,la sua musica le aveva fatto danzare il cuore.
Le sue attenzioni,l’avevano fatta sentire amata.
Ma ora la sua vista era annebbiata dalle lacrime.
E tutto le sembrava sfocato,era come se tutte le sue certezze si fossero dissolte.
La sua vita era salata come quelle lacrime che le scivolavano lentamente sulle guancie, per poi interrompere il loro corso sulle sue labbra arrossate, dai continui morsi.

Riusciva solo a pensare a tutto quello che avevano passato insieme. All’inizio era un susseguirsi di pensieri felici,leggeri e inebrianti ma ben presto presero il loro posto le titubanze, i litigi, l’insicurezza.
Perché anche lei capiva che tra di loro,qualcosa di molto importante si era spezzato.
La fiducia.
Ed era stata solo colpa sua. Lo sapeva da tempo che aveva rovinato tutto,ma il suo cuore infantile aveva sperato in una seconda possibilità.
Vana illusione.


Si ritrovò a sorridere ingenuamente,alzando gli occhi su quella casa che le aveva complicato l’esistenza.
Nonostante tutto Marco la conosceva molto bene e sapeva che lei sarebbe tornata da Lui, prima o poi.


Si diede mentalmente della stupida, non poteva pretendere che ora lui fosse lì ad aspettarla.
Lei aveva preso una decisione,che includeva l’uno e non l’altro. Doveva proseguire su quella strada come un eremita alla ricerca di sé, e sulla via avrebbe potuto incrociare chiunque.
Chiunque , tranne lui.
 Lo aveva diviso da lei,sbriciolando il ponte che li collegava e inevitabilmente lui aveva dovuto percorrere un'altra strada, un’altra destinazione, un’altra vita.
A causa di questi pensieri che la angosciavano,Elisa non si accorse della presenza del moro proprio lì davanti.
Quando lo vide le mancò un battito.
Ma non c’era motivo di stupirsi, quella era casa sua. Era lei quella fuori luogo.
Fuori luogo era l’espressione per antonomasia, adatta a descrivere la situazione.
Perché una ragazza dai fluenti capelli ramati,gli si era avvicinata e lo stava baciando.
Elisa presa alla sprovvista,lasciò cadere involontariamente la mano sul clacson della macchina.
I due ragazzi interrotti,si voltarono nella sua direzione. E i suoi occhi arrossati incrociarono quelli sorpresi del ragazzo.
Rossa in viso e colta sul fragrante, mise in moto la macchina decisa più che mai a togliere il disturbo e non farsi vedere per i prossimi vent’anni.
Ma ovviamente le cose non vanno mai, come si desiderano.
Il moro aveva appoggiato le mani sul cofano della ragazza,impedendole qualunque manovra.
La fissò deciso negli occhi,come a voler dire “ O mi affronti,o la morte … a te la decisione.”
La mora lo guardò allibita,scosse la testa e si lasciò andare con la testa sul volante,incapace di combattere.
Quando vide con la coda dell’occhio che la ragazza la stava disintegrando con lo sguardo e Francesco si era avvicinato al suo sportello,con un gesto veloce mise la sicura e chiuse tutti i sportelli della macchina.
Al che il moro aggrottò le sopracciglia, non riuscendo a capire il suo comportamento anomalo.
Bussò al finestrino ripetutamente, senza successo.
“ Che diavolo hai? Ti vuoi decidere ad aprirmi?”

“Francesco che sta succedendo? Chi è?” chiese la ragazza ramata innervosita.
Il ragazzo sospirò pesantemente,poggiando i palmi della mani,al di sopra del finestrino e le rispose senza neanche guardarla “ Ambra … torna a casa.”
La ragazza lo fissò incredula “ Cosa? Che significa?”
Francesco chiuse gli occhi infastidito “ Ambra… vuol dire che il nostro appuntamento è finito. Non ho più niente da dirti.”
La ragazza boccheggiò alla ricerca delle parole giuste,ma l’unica cosa che riuscì a fare fu andarsene e lanciargli qualche maledizione da lontano.

Elisa non aveva mai alzato lo sguardo,scossa ogni tanto da qualche fremito.
Francesco esclamò “ Cosa devo fare per farti aprire questo sportello?”
La ragazza non si mosse di un centimetro. Allora Francesco sussurrò “ Come vuoi.”
Si allontanò dalla macchina,entrò nel suo giardino e prese un sasso di medie dimensioni.
Si riavvicinò di nuovo alla macchina dell’amica, vicino al finestrino posteriore al posto del passeggero.

Lo lanciò e la ragazza all’interno sussultò spaventata,dal rumore dei vetri infranti.
Elisa guardò stralunata e incredula Francesco che col gomito terminava di buttare giù il resto del finestrino e toglieva la sicura della macchina.

“ MA SEI MATTO?! COSA TI DICE QUEL CERVELLO BACATO? MI HAI DISTRUTTO LA MACCHINA!” urlò infuriata la ragazza,scendendo dalla macchina e avvicinandosi minacciosa al moro.
“ Prima ti ho avvertito con le buone … poi non mi hai lasciato alternative.” Rispose il ragazzo tranquillo.
Elisa si mise le mani nei capelli,osservando il danno alla sua macchina e immaginando la reazione dei suoi divenne ancora più agitata.
“ Come… come… cazzo faccio? Io non ci torno a casa … che gli racconto?”
Il moro appoggiò la mano sulla spalla dell’amica,nel tentativo di calmarla ma ebbe il risultato contrario. Poiché la mora si volse con il viso paonazzo e cominciò a dargliele di santa ragione, colpendolo sul petto.
Francesco con non poco difficoltà,gli afferrò i polsi e glieli tenne ben stretti dietro la schiena.

“LASCIAMI… TI DEVO GONFIARE COME UN PALLONE,COGLIONE… TU SEI FUORI DI TESTA…TE LE DO IO LE ALTERNATIVE … e” la ragazza tentò di liberarsi senza successo,così col fiatone e con la gola in fiamme per lo sforzo,poggiò la fronte sul petto teso del ragazzo.
Francesco allentò la presa sui polsi e le sussurrò vicino l’orecchio “ Scusami… è l’unica cosa che mi è venuta in mente per farti uscire da lì dentro. Non ce la facevo a vederti a quelle condizioni,senza poter fare niente. Eli…cosa ti è successo? ”
La ragazza sgranò gli occhi, e impercettibilmente si svuotò di tutta l’adrenalina che aveva in corpo solo qualche minuto prima, e si lasciò andare inerme tra le braccia del moro,stringendolo forte a sé.
Il moro la racchiuse tra le sue braccia,e le carezzò dolcemente i capelli,che le ricadevano disordinati sulle spalle.
Dopo qualche minuto di silenzio la ragazza con voce roca sussurrò “ Perché l’hai mandata via a quel modo?”
Francesco sorrise e rispose “Perché sei venuta a cercare me… Maria è andata a trovare i nonni per tutto il fine settimana. Quindi non potevo ignorare il tuo richiamo d’aiuto.”
Elisa rimase senza parole e strinse a sé il ragazzo ancora di più.
“Comunque se non avessi avuto la certezza che mio padre potesse aggiustarti il vetro,non lo avrei mai fatto.” Esclamò con un sorriso furbo sul viso.
Elisa rise di cuore e rispose “ Fossi pazzo a metterti contro la sottoscritta…”
“Ahimè!” rispose e la invitò in casa.


Dopo averla fatta accomodare nella sua camera,le offrì una tazza di te caldo e la ascoltò pazientemente.
“ Quindi la causa del litigio sono io…” affermò pensieroso.
“No, Francesco … scherzi? Tu non hai fatto niente di male … è lui che è cambiato. Da quando è successa quella cosa non è stato più lo stesso. È paranoico,non si fida più di me. La colpa è solo  mia. Mi rendo conto solo adesso di essermi illusa inutilmente che lui mi avesse perdonata” concluse lei con un sorriso amaro.
Il ragazzo non rispose subito,poggiò la testa contro la spalliera del letto con gli occhi rivolti verso il soffitto, poi parlò “ Sai,sarebbe stato strano il contrario. Non ti sei illusa,ti sei innamorata… è molto diverso. Quando perdi la testa,sei capace di fare qualunque cosa. L’arrendevolezza non si addice alle persone innamorate.” Un sorriso si dipinse sul suo viso…
Elisa guardò il ragazzo meravigliata e affascinata dalle sue parole.
Poi continuò “ Anche la gelosia e la paranoia sono sentimenti legati all’amore, ma se oltrepassano un certo limite,sono destinati a diventare negativi e pericolosi per la coppia. Quindi non voglio certo che ti arrenda,se è quello che vuoi ma posso solo dirti che se lui non ha più fiducia in te,allora non riuscirete più ad avere un rapporto stabile e duraturo.”
Francesco non distolse lo sguardo dal soffitto neanche per un momento.
Era immerso in un monologo interiore molto importante.
Con le sue parole l’aveva spinta ancora una volta tra le braccia del suo nemico,ma non poteva fare altrimenti. Perché voleva il suo bene,a discapito del suo.

Lui era l’eccezione alla regola dell’arrendevolezza?


Allontanò lo sguardo dal soffitto solo quando avvertì il calore di una mano nella sua.
La mora si era poggiata con la testa sulla sua spalla,e con un braccio gli circondava la vita stringendogli la mano poggiata sul letto.
Senza dire nulla,il ragazzo strinse le dita attorno alla mano della ragazza.
Fissò le loro mani intrecciate,assaporandone il calore.
“ Elisa …”
“ Si?” rispose lei con gli occhi chiusi.
“ Mi sei mancata da morire …”
Elisa sorrise dolcemente e gli lasciò un bacio sulla guancia “ Anche tu, e tanto.”
Lui sorrise e prese ad accarezzarle la mano,disegnandole dei piccoli cerchi sul dorso della mano.
“Hai fame?” chiese lui premuroso.
“ E quando non ho fame,io? Pensavo mi conoscessi …” rispose lei,ridendo.
Il ragazzo si districò dal suo abbraccio ed esclamò “ Perfetto,ordino due pizze giganti per cena.”
“No, Fra… ora torno a casa,non ti preoccupare!”
“ Neanche per scherzo… dobbiamo recuperare tutto il tempo perso… ci vediamo pure un bel filmetto con i popcorn fatti in casa, tanto i miei non ci sono. Sono dai nonni con Maria. Aspettami qui…” le fece l’occhiolino e uscì dalla stanza.

La ragazza sorrise,felice della svolta che stava prendendo la giornata. Si lasciò andare sul letto e abbracciò il cuscino del ragazzo,inebriandosi del suo odore.
Adorava il suo profumo. Era così mascolino,così sexy.

Non appena sentì dei passi veloci risalire le scale,scattò in piedi vergognandosi dei suoi pensieri impuri riguardo il suo migliore amico.
“ Arrivano tra mezz’ora… nel frattempo scendiamo a scegliere un… cos’hai? Perché sei rossa?”chiese il moro.
La ragazza farfugliò,presa dal panico “ Io… rossa? Ma che dici?!”
Il ragazzo si avvicinò e le poggiò la mano sulla fronte,spostandole delicatamente i capelli,e aumentando le palpitazioni della ragazza.
“ Scotti… non è che stai male?” chiese preoccupato guardandola negli occhi.
“ E’ tutto a posto… ho solo un po’ caldo,tranquillo.  Allora… andiamo a scegliere questo film!” gli afferrò la mano e lo condusse al piano inferiore.



 
LO SO,LO SO,LO SO!
E’ OTTOBRE INOLTRATO E HO UNA DECAPITAZIONE FISSATA PER UN GIORNO MOLTO VICINO.
CHIEDO UMILMENTE PERDONO !
Ma spero con tutto il cuore che leggendo il vostro rancore si trasformi in sorrisi,divertimento e amore.
Non so come ve la passate voi,ma qui ci sono sempre più ostacoli da superare e la vita mi sta mettendo a dura prova,ma NON si molla. ;)
Mi impegnerò per non farvi attendere così tanto… (ci tengo alla mia incolumità :D)
Aspetto le vostre recensioni,piene di naledizioni nei miei confronti! :p
Un caloroso abbraccio va a loro:
noemi_ST,bellamysguitar,Silvia_stories,abracadabra,Frozensea,PrettyStar <3 <3 <3 GRAZIE!
Vi mando un bacio enorme,con l’augurio che riusciate sempre ad essere forti davanti a tutto e tutti! FACCIAMOCI VALERE! ;) vi adorooo…
Vostra Azzurrina93! <3

 

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Capitolo 18
*** "Sarà perchè ti amo" ***


 
Mentre cenavano,fecero due chiacchiere e si raccontarono tutto quello che avevano passato negli ultimi mesi. Poi elisa si propose, per preparare i popcorn in padella.
Mise l’olio nella padella e ce ne buttò dentro abbastanza da riempirne il fondo,e poi chiuse con un coperchio.
Aspettarono pazienti e risero divertiti dal rumore scoppiettante.
Dopo qualche minuto Francesco guardò il fornello e vide che i popcorn stavano sopraelevando il coperchio,a causa della loro quantità eccessiva.
“Elisa! Quanti ne hai messi? Li avevi mai fatti prima?” chiese allarmato avvicinandosi ai fornelli.
La ragazza lo seguì confusa “ Diamine! Beh … io ho la soluzione.” Afferrò il coperchio e lo tolse con l’intento di togliere i popcorn in eccesso,e rimettere la padella sul fuoco; ma non fece neanche in tempo a formulare questo pensiero che le nuvolette bianche cominciarono a saltellare per tutta la cucina.
Il ragazzo appena riuscì, prese il coperchio e richiuse la padella.
“ Bella la tua soluzione!” disse scuotendo la testa e ridendo.
Elisa incrociò le braccia infastidita “ Finiscila… ho sbagliato le dosi solo perché… perché …”
Il ragazzo le tappò la bocca con un popcorn e concluse la sua frase con un sorrisetto “ Perché sei una golosona.”
La ragazza arrossì,nascondendo un timido sorriso.
“Ti aspetto di là … sistema questo casino, intelligentona!”
La ragazzo sbuffò ma adempì ai suoi compiti.
Lo raggiunse sul divano e cominciarono a vedere il film. Prima che se ne rendesse conto si ritrovò accoccolata all’amico,che non la lasciò per tutta la durata del film.
Elisa cominciò a chiedersi se quegli atteggiamenti tra di loro,fossero scontati,constatando anche gli avvenimenti del primo pomeriggio.
Ma non pensò minimamente a privarsi di quel calore. Avevano indubbiamente bisogno l’uno dell’altro.
“ Ti è piaciuto?” le chiese
“ Si… è stato divertente.”
Inaspettatamente suonarono il campanello.
“ Io non aspetto nessuno,chi sarà a quest’ora?” si chiese confuso il moro,avvicinandosi alla porta.
Dopo qualche minuto sentì degli scambi astiosi col nuovo arrivato,così si diresse all’ ingresso.
“ Dov’è? Sei contento,ora? Ne hai subito approfittato,eh!” esclamò astioso Marco.
“Marco?! Che ci fai qui?” chiese Elisa,alle spalle dell’amico.
“ Eccoti… non pensavo arrivassi a tanto. Andiamo via,non voglio che rimani in questa casa un attimo di più.”
“ Eli… torna di là,ci penso io a lui.” Esclamò il moro facendo indietreggiare la ragazza.
“ No… è una cosa che devo risolvere io. Che cosa vuoi da me? Non mi hai lasciata?” disse facendo un passo in avanti.
“ Io… ho solo perso la testa per colpa di questo qui… ma io voglio rimanere con te. Dai, andiamo!” disse afferrandole il braccio.
“ Marco…aspetta! Io non posso… noi non possiamo stare più insieme,se tra di noi non c’è fiducia. È inutile… credimi.” Affermò la ragazza decisa guardandolo negli occhi.
Il ragazzo alla soglia rimase inizialmente sorpreso dalle sue parole “ Non vuoi più stare con me? Noi ci amiamo… chi te l’ha messe quest’idee in testa? Lui?” terminò rabbioso,indicandolo.
Francesco si fece avanti con valore “ Lei non ha bisogno di qualcuno che le dica cosa pensare. Ha un cervello,sai?”
“ Elisa andiamo … prima che gli metta di nuovo le mani addosso!” disse strattonandola verso la porta.
“ Lasciami,Marco! Non voglio venire…” disse Elisa,cercando di liberarsi dalla sua presa.
“ Toglile immediatamente quelle mani di dosso!” tuonò minaccioso il moro.
“ Non rompere le palle… lei è la mia ragazza. E tu sei solo un perdente,ti ha rifiutato per stare con me.” Disse Marco alzando la voce verso l’altro.
Francesco non ci vide più e gli mollò un pugno ben assestato allo stomaco,facendo in modo che l’amica ormai libera,potesse tornare al sicuro dietro le sue spalle.
“ Vattene via e non infastidirla più, ci siamo intesi?” si rivolse al ragazzo ancora a terra dolorante.
“ Che cazzo vuoi? Tu non centri niente … lasciala andare!” sussurrò Marco tenendosi lo stomaco.
“ Io centro eccome coglione … io la amo! Si la AMO e non permetterò a nessuno di ridurla come hai fatto tu” esclamò infervorato il moro sbattendo la porta in faccia a Marco.
Elisa rimase pietrificata dallo stupore. Conosceva i sentimenti dell’amico ma pensava che lui l’avesse dimenticata dopo quello che era accaduto. Quando il moro ebbe il coraggio di voltarsi e puntare gli occhi in quelli della ragazza, lesse stupore e imbarazzo così distolse velocemente lo sguardo.
“ Tu stanotte dormi qui,non mi fido a farti uscire. Vado a controllare se in camera di Maria manca qualcosa.” Poi la superò,dirigendosi verso le scale.
Ma Elisa lo richiamò quando aveva iniziato a salire il primo gradino “ Fra, non ascoltarlo. Ha detto così solo per ferirti…”
Il ragazzo si incupì e senza voltarsi le rispose “ Ha detto la verità… lo so bene. Ma non importa, forse me lo sono meritato quindi va bene così, non preoccuparti per me” e salì al piano di sopra.
La ragazza si sedette sul divano del salone,cercando di mettere ordine nella sua testa scombussolata. Non si aspettava di certo un epilogo del genere. Lei e Marco avevano chiuso definitivamente ma era appena venuta  a conoscenza dei sentimenti del suo migliore amico.
Si sentiva onorata dei sentimenti che provava nei suoi confronti,ma non sapeva minimamente come gestire la situazione.
La sua voce calda la risvegliò.
“ Ehi … stai bene?”
“ Ehi… si! Stavo solo pensando.” Rispose lei imbarazzata.
“ Beh… cosa vuoi fare? Vuoi dormire o continuiamo a parlare o tiro fuori qualche gioco da tavolo…non lo so,dimmi tu.” Chiese lui impacciato come non mai.
“ Credo che opterò per il sonno, ho bisogno di mettere in ordine la mia vita.”
“Si, forse è la cosa migliore. Per qualunque cosa sono nella stanza accanto… ma tu questo già lo sai!” Esclamò lui,portandosi una mano sulla nuca.
“Si,lo so.”
Elisa si alzò dal divano e gli si avvicinò per dargli la buonanotte ma il suo sguardo la catturò, e rimasero a specchiarsi l’uno negli occhi dell’altra. La ragazza impazziva sotto il suo sguardo protettivo,amorevole e rassicurante. Francesco stava perdendo il controllo,da un momento all’altro avrebbe potuto fare qualunque cosa,ma per sua fortuna la ragazza abbassò lo sguardo.
La tensione era palpabile così lui le facilitò il compito,si avvicinò e le lasciò un bacio sulla guancia,augurandole sogni d’oro e la precedette sulle scale.
 
La ragazza non riuscì a prendere sonno,non si sentiva tranquilla. Aveva così tante domande e nessuna risposta.
E con quello stato d’animo,sicuramente non sarebbe riuscita ad addormentarsi. Poi non era abituata a stare da sola in quella camera,sempre condivisa con l’amica.
Si sentiva abbandonata. Così si alzò e aprì la porta del ragazzo sperando che fosse ancora sveglio.
“ Fra sei sveglio? Sono io…” sussurrò la mora titubante.
Ma dal letto vide una figura alzare la testa e risponderle “ Ehi, come mai non dormi?”
Elisa si sedette sul suo letto “ Non lo so… la camera di tua sorella senza di lei è così vuota.”
Il moro sorrise “ Ah… ora si spiega tutto. Hai paura di stare da sola,eh? Ammettilo che sei una fifona …”
La ragazza gli colpì scherzosamente la pancia “ Drogato ti picchio!”
Francesco rise e poi riprese un po’ di contegno prima di parlare “ Se vuoi puoi dormire qui, se non ti crea problemi …” esclamò lui goffamente.
“ Dormire qui?” chiese imbarazzata lei.
“ Si,almeno posso farti un po’ di compagnia … giuro di non sfiorarti …”
La ragazza posò la mano sul suo viso “ Sta’ zitto!” poi afferrò il lembo del lenzuolo e si adagiò sotto le coperte accanto al moro.
“ Sei preoccupata?” chiese lui.
“ No, al momento sono talmente confusa, la mia testa straripa di domande e il mio cuore di emozioni ,che non riesco a capirci più niente. Non mi aspettavo una reazione del genere,da parte di Marco.
“ Io invece si,lo sapevo che avrebbe dato di matto. Per fortuna che è successo in mia presenza.”
“ Voi maschi siete proprio incomprensibili … e siete anche stupidi!” esclamò la ragazza con decisione.
“ Incomprensibili lo siete voi … volete ogni giorno qualcosa di diverso. Siete volubili , isteriche , e possessive.”
La ragazza si surriscaldò “ Possessive?! Chi è che continuava a dire che ero sua? Il mio ex, genere maschile. Lo decido io a chi appartenere!”
Francesco rise “ E poi arriva lei a smontare qualunque mio pensiero sul genere femminile … determinata, forte però a volte sei isterica pure tu”
La mora rise e gli diede una gomitata “ Forte … questo aggettivo non mi si addice proprio. Oggi sono scoppiata a piangere per l’ennesima volta…l’aggettivo che mi si addice è debole”
“ Ma smettila … sei la ragazza più forte che io conosca. Le lacrime non sono sempre sono segno di debolezza, non tutti sono capaci di esternare ciò che hanno dentro e di affrontarlo.”
Lei si girò sul alto e sussurrò un dolce grazie.
“ Non c’è bisogno, è solo ciò che penso.”
“ Non è limitato a questo,ma a tutto. Sei la persona che mi ha fatto ricredere, che mi ha fatto comprendere che le apparenze possono ingannare. Oggi sei stato unico, mi hai sorretto in uno dei miei momenti peggiori. Io invece che ho fatto per te?” esclamò lei con malinconia “ Ti ho abbandonato per tutto questo tempo,non ci sono stata per te … non me lo perdonerò mai.”
Sapeva di averle fatto una promessa ma non poteva lasciarla così,doveva consolarla. Così le accarezzò tutta la lunghezza del braccio,fino a stringerle la mano. “ Non essere così crudele con te stessa. Io so che quando servirà a me, tu ci sarai. Hai fatto tanto per me,quindi non flagellarti. Non importa quello che è stato,ma quello che sarà.”
“ Ci sarò, ci sarò ad ogni costo… Francesco tu sei più di un semplice amico per me”
La ragazza si rese conto della gaffe quando insieme a realizzare le sue parole,si accorse che il moro le aveva lasciato la mano. Il silenzio era insostenibile,doveva dire qualcosa subito.
“ Cioè ti rendi conto? Tu all’inizio mi hai sempre snobbata e io ti odiavo in silenzio, ed ora mi trovo qui col mio ex nemico a chiacchierare e dormire nella stessa camera. La vita è davvero strana!” disse con un leggero risolino.
Francesco le diede le spalle e rispose con ironia “ Già,incredibile! Soprattutto se consideri la mia situazione, da stronzo e donnaiolo a innamorato perso della ragazza che gli aveva dichiarato il suo amore… assurdo,no?”
La mora voleva dire qualcosa ma era rimasta spiazzata da tanta sincerità, non sapeva come districarsi da tutto ciò. Dopo qualche minuto, Francesco le augurò la buonanotte e tacque.
Lei cercò inutilmente di prendere sonno,ma il suo sguardo era fisso sui capelli scuri del ragazzo e sulle sue spalle larghe evidenziate dalla canotta smanicata. Continuava a pensare alle sue parole dirette che le avevano aumentato la tachicardia. Sapeva di non bastarle come amica,ma a lei bastava lui come amico?
Era questo il quesito senza risposta. O forse la risposta già si sapeva da tempo,ma lei non voleva accettarla. Lui poteva essere la cura? Poteva rammendarle il cuore?
Non lo sapeva. Sapeva solo che aveva bisogno di sentirlo. E lui non l’avrebbe sfiorata come aveva promesso, quindi lo avrebbe fatto lei.
Si avvicinò e gli circondò la vita sperando che non fosse arrabbiato e che non si accorgesse della reazione che aveva su di lei. Il ragazzo spalancò gli occhi sorpreso da quel gesto inaspettato, ma senza pensarci le afferrò la mano e la strinse ancora di più a lui.
La ragazza si ritrovò col viso inebriato dal profumo dei suoi capelli. Aveva il cuore a mille ed era tesissima, ma piano piano riuscì a calmarsi. E i due si addormentarono sereni, l’uno stretto all’altra senza dare una definizione precisa a quel legame che stava nascendo tra di loro.
 
La mattina dopo i due si svegliarono così come si erano lasciati, solo un po’ assonnati.
“ Dormito bene?” le chiese lui.
“Si… ma ho ancora sonno. Il tuo letto è magnifico … posso venirci a dormire più spesso?” chiese lei abbracciando il cuscino.
“ Eli… questa mattina sei più promiscua del solito. Per me non ci sono problemi,guarda. Sei la benvenuta!” disse con un sorrisetto furbo.
Elisa rise “ Solo a dormire… non farti strane idee! Anzi se me lo lasci tutto per me,mi allargo per bene” disse spingendolo verso il muro.
“ Cosa? Vorresti farmi sloggiare dal mio letto? Qui la ospite sei tu,cara mia. Poi se mi inviterai nel tuo letto,allora ovviamente tu sarai la regina” esclamò divertito il ragazzo.
“ Questa conversazione sta prendendo una piega ambigua … quindi direi colazione al bar?”
“ Un’ottima idea!”
“ Perfetto… vestiti che ti offro un bel cappuccino.”
“ Mi? No no, qua il maschio sono io, ne andrebbe del mio orgoglio.”
Elisa si alzò dal letto “ Me ne frego del tuo orgoglio. O accetti le mie condizioni oppure niente colazione…” affermò lei divertita.
“ Allora non se ne fa niente” disse lui stiracchiandosi.
“ Che scemo… allora vado a prendere la mia roba di là e ci vado da sola.” Esclamò lei uscendo dalla stanza.
Dopo cinque minuti la ragazza passò in camera di Francesco per salutarlo ma la trovò vuota. Perlustrò la casa ma non lo trovò da nessuna parte. Così si diresse verso la sua macchina.
“ Ma quanto ci hai messo?!” le chiese il ragazzo sorridente mentre con una posa teatrale se ne stava appoggiato alla sua macchina.
La ragazza scosse la testa divertita,salì in macchina e mise in moto.
“ Che ne è stato del tuo gagliardo orgoglio maschile?”
“ Bah… il mio cervello ha bisogno di zuccheri,dopo ce ne preoccuperemo. E poi visto che paghi tu, il mio stomaco si è allargato a dismisura”
“ Direi che ti devo tutto il bar … quindi spennami drogato!” rispose lei sorridente.
Lui rise “ Sono contento.”
Lei chiese “ Perché?”
“ Perché oggi stai meglio. È solo mattina e già sorridi.”
Elisa si sentì scaldare il cuore e lo guardò dolcemente “ Questi sorrisi sono tutti per te.”
 
 
Ed eccomi di nuovoooooo… finalmente vi direte. Mi riprometto sempre di aggiornare presto e poi succede che arriva Natale e neanche te ne accorgi.
Ne approfitto volentieri per farvi gli auguroniiii per queste feste. Spero abbiate scartato bei regali,io quest’anno niente libri… ma rimedierò! ;) eheheh
Ho fatto il capitolo un po’ più lunghetto,spero vi piaccia come pensierino da parte mia. :*
Mando un abbraccio caloroso a voi quattro in particolare, grazie per aver ricensito!!!

Bellamysguitar, Frozensea, Engel2, Silvia_stories!!! <3 <3 <3
E visto che sicuramente non riuscirò a pubblicare il nuovo capitolo in una settimana,vi auguro un felice anno nuovo! Questo 2015 deve essere FANTASTICOOO!!! Vi abbraccio calorosamente e vi ringrazio di tutto quello che mi avete donato in questo 2014. Spero che nel 2015 avrò tanta ispirazione e che voi mi sosterrete nel mio percorso.
Un bacione enormeee! AUGURIIIIII <3

 

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Capitolo 19
*** "Che estate!" ***


 
Elisa stava cercando di rimettere a posto i pezzi della sua vita.
Aveva chiuso definitivamente con Marco,e la sua vita era rientrata nella normalità. Gli serviva un po’ di tranquillità e di spensieratezza. Infatti aveva deciso di prendere la vita così come veniva.
Si sentiva bene,e voleva prolungare questo stato d’animo il più possibile.
Ma il destino forse non la pensava allo stesso modo. Era in arrivo una tempesta emozionale.
Era giunto agosto,più afoso che mai. Gli indumenti sulla pelle erano diminuiti e la voglia dell’acqua aumentata. Le città si erano svuotate e le spiagge popolate.
Infatti anche i nostri tre amici si erano organizzati per trascorrere una divertente giornata al mare e rimanere fino a sera.
Elisa entrò entusiasta in camera dell’amica, in tenuta estiva. Con il suo cappello ampio per proteggerla dal sole e gli occhiali più cool del guardaroba.
Ma Maria purtroppo non era in forma smagliante,la notte passata aveva avuto forti dolori allo stomaco e non se la sentiva proprio di andare.
 “ Mary non è giusto,proprio oggi, questa è sfortuna.” Esclamò Elisa sedendosi sul letto dell’amica.
“ Già e probabilmente mi sta venendo anche la febbre. Conoscendo mia madre se non sto meglio entro qualche ora mi porta al pronto soccorso.” Rispose la bionda con un sorrisetto stanco.
Elisa rise “ Lo penso anch’io… comunque non ti preoccupare. Riorganizziamo appena ti rimetti,senza problemi. Che vuoi che faccia? Sono a tua completa disposizione.”
“ Spero tu stia scherzando.”
“ Non ti va di stare in mia compagnia?”
“ Per niente” Rispose seriamente.
“ Maria ti ci mando io al pronto soccorso,prima che ci pensi tua madre.”
Maria rise “ Scema,è una giornata bellissima. Andate senza di me.”
“ Dovresti ascoltarla quando dice cose sensate.” Esclamò Francesco,appena entrato nella stanza della sorella.
“ Vi state coalizzando,per caso?” chiese incredula Elisa guardando prima l’uno poi l’altro.
“ Se non andate mi sentirò in colpa. Quindi prendila e portala via.” Esclamò autoritaria verso il fratello.
“ Certo,sorellina.” Rispose divertito Francesco.
Elisa sospirò poi abbracciò l’amica e le disse “Okay, però dopo ti chiamo. Vado a parlare con tua madre per avvertirla.”
“ Quanto sei premurosa” esclamò il moro beffeggiandola,mentre gli passava accanto.
“ Sta zitto drogato!” le rispose lei colpendolo.
Appena fu uscita,Maria fece avvicinare il fratello.
“ Mi raccomando,approfittane.”
Il moro la guardà stralunato “ Che vorresti dire?”
“ Devi conquistarla. Mettila al tappeto,okay?”
Francesco rise “ Come mai ora approvi questa relazione?”
“ Perché sei cambiato e sto cominciando a pensare che potresti anche meritarla. Magari sei quello giusto per lei. Sapessi come la guardi!” esclamò lanciandogli uno sguardo malizioso.
“ Non la guardo in nessun modo. Devi sempre immaginare cose inesistenti… voi donne siete tutte uguali.”
In quel momento entrò Elisa nella stanza con un cappello largo di paglia con dei ricami floreali sopra,e facendo una giravolta disse “ Come mi sta? Me l’ha regalato tua mamma,non è stupendo?”
La bionda stava rispondendo ma Francesco la precedette sorridendole “ Ti sta da dio.”
Elisa sorrise ed andò a prendere le sue cose di sotto in salone.
Maria mimò il fratello in modo civettuolo, ridendo.
Francesco sbuffò “Forse hai ragione. Però falla finita.”
La salutò e partì con Elisa per il mare.
In macchina si divertirono molto a cantare a squarciagola le canzoni che davano alla radio,con i finestrini abbassati e il vento tra i capelli.
Una volta arrivati notarono che non era molto piena la spiaggia e ne furono felicissimi.
Camminarono fino a trovare il posto ideale e Francesco si occupò dell’ombrellone mentre Elisa degli asciugamani e delle borse.
Elisa si diede letteralmente una botta in testa ed esclamò con enfasi melodrammatica “ Il pranzo… ce ne siamo dimenticati. Non abbiamo cibo e moriremo di fame su quest’isola sperduta in mezzo al mare”
Francesco rise “ Pescheremo del pesce…”
“ Pesce?”
“ Si, dal ristorante più vicino. Oggi ci trattiamo bene.” Disse facendole l’occhiolino.
Elisa rise “ Ricordami di scordarmi il pranzo più spesso.” E si fiondò sul suo asciugamano,vogliosa dei raggi del sole sul suo corpo.
“Ma come? Sei una pigrona,io volevo subito fare il bagno. Fa un caldo che si muore.” Si lamentò il moro togliendosi la maglietta e lanciandola sul suo asciugamano. Destando non pochi sguardi delle ragazze circostanti.
La ragazza lo canzonò,promettendogli che lo avrebbe raggiunto a momenti,così il moro si tuffò in acqua.
Dopo una decina di minuti mentre Elisa si rilassava sentì due ombre su di sé,così alzò lo sguardo e vide due ragazzi che le sorridevano sornioni.
“Ragazzi mi dispiace,ma se vi serve un accendino o quant’altro non posso aiutarvi.”
“ No,non è per quel motivo che siamo qui. Ti volevamo chiedere se ti andava di unirti a noi” disse il più coraggioso dei due.
“ Mi dispiace,ma non sono sola.”
“ Che problema c’è? Porta la tua amica con te…”
“ No ragazzi è che sono con il mio…” ma non riuscì a finire la frase perché Francesco uscito di corsa dall’acqua si era messo tra lei e i due ragazzi.
“ Lei è con me. Che vi serve?” disse con aria minacciosa.
I due indietreggiarono intimoriti e balbettando qualcosa di incomprensibile tornarono sui loro passi.
Francesco si inginocchiò sull’asciugamano della ragazza e riprese fiato.
“ Ehi stai bene?” gli chiese premurosa.
Lui le rispose infastidito senza neanche guardarla negli occhi “ Possibile che non ti posso lasciare da sola neanche per un attimo?”
Lei lo guardò confusa e irritata“ Ma chi ti ha chiesto niente? Pensi che se non saresti venuto,sarei andata con quei due smidollati!?”
Lui la guardò e poi la strinse tra le sue braccia.
“Sei tutto bagnato!” esclamò Elisa appena avvertì il contrasto col corpo freddo del moro.
“ Almeno adesso sei costretta a venire con me.”
“ Sei il drogato più furbo che io conosca” disse lei ridendo.
“ Comincia a pensare ad un altro soprannome,perché questo mi va stretto” Rispose sbuffando.
“ Ma dai è carino. Il tuo primo approccio nei miei confronti è stato con le tue adorate sigarette.”
“ Se proprio vuoi saperlo,quello è il passato. Ormai è da un mese che non le compro neanche più!”
Esclamò fiero il moro.
Elisa strabuzzò gli occhi incredula “ Stai dicendo davvero?”
“ Giuro. Mi hai fatto capire che lo facevo solo per noia,non ne ho bisogno.”
Elisa sorrise e lo strinse forte “ Non puoi capire quanto sono fiera di te.” Dopo un breve momento di silenzio aggiunse “ Ora se dovesse capitare in futuro di baciarti non sentirò più quel odore nauseabondo di fumo.”
“ Ehi che vorresti dire?” disse con tono di dissaprovazione.
Elisa ridendo corse in acqua.
Le piaceva moltissimo ammirrare l’orizzonte dove cielo e acqua si incontravano,regalando all’osservatore una sensazione di beatitudine. Quel panorama la faceva sentire piccola,ma nello stesso tempo in grado di scoprire il mondo. La faceva sperare nel futuro.
Si voltò verso la spiaggia e vide Francesco che cercava di svincolarsi da un venditore ambulante molto determinato.
Non poteva più fingere di non provare attrazione verso quel ragazzo,che ormai da due anni per odio e amore occupava il suo cuore e la sua mente. Era diventato la sua gravità.
Quando era con lui era felice. E a volte si chiedeva se fosse troppo esplicita.
Per esempio le capitava di posare lo sguardo su di lui,più tempo del dovuto. E subito dopo i loro sguardi si incrociavano consapevoli e imbarazzati.
 Dopo una cotta a senso unico,era nata un’amicizia che aveva avuto i suoi bassi e i suoi alti; poi lei aveva trovato l’amore altrove regalando un po’ di pace al suo cuore finchè un giorno il moro non si intromise dichiarando il suo amore per lei.
La storia si era completamente rivoltata. Questa svolta comportò l’allontanamento dei due,a causa della gelosia di Marco.
Dopo quanche tempo,Elisa si rese conto che il rapporto con Marco non sarebbe stato più lo stesso e dopo l’ennesima lite si rifugiò di nuovo da Francesco che la accolse a braccia aperte.
I due ruppero,ma in cambio il rapporto tra Elisa e il moro tornò quello di una volta.
Ed ora si trovavano in spiaggia insieme,legati più che mai ma ancora incerti sui loro sentimenti.
Improvvisamente Elisa vide il livello del mare abbassarsi velocemente e una testa dai capelli neri sbucare da sotto le sue gambe che le provocò uno bello spavento.
“Francesco che stai facendo?” disse aggrappandosi al suo collo.
Lui si scrollò i capelli dal viso e le rispose “Eri troppo seria,non va bene. A che pensavi?”
“ A tante cose che tu non saprai mai. Ora lasciami,dai!” rispose divertita.
Lui con un sorriso furbo esclamò “ Come vuoi” e la lanciò nell’acqua.
Dopo qualche secondo la ragazza spuntò dal mare e gli si lanciò contro,appoggiandosi sulla sua testa per farlo sprofondare nell’acqua.
Il ragazzo facilmente si liberò dalla sua presa e la provocò “ Che fai mi sfidi?”
“Ehm… ritirata!” urlò la ragazza cercando di scappare ma lui l’afferrò e la spinse sott’acqua.
Lei si sbracciò e dopo poco il ragazzo le permise di riprendere fiato. Elisa col fiatone gli mise le braccia al collo,poi incastrò la fronte nel incavo del suo collo e sussurrò “ Ennesimo tentativo di omicidio, sventato.”
Lui rise , nascondendo saggiamente la tensione che lo attanagliava ogni volta che la mora gli era così vicina.  Anche lei era scossa da una sensazione piacevole, sentire l’odore della sua pelle e le sue braccia forti che la stringevano la mandavano in TILT.
E si sa che la passione vince sempre,o quasi,sulla ragione.
La ragazza spinta da un istinto interiore che conosceva ben poco,spostò la testa posando dei piccoli baci sul collo del ragazzo che si irrigidì. Mentre con una mano gli accarezzava la nuca.
Francesco stava andando in iperventilazione,lei stava scatenando la miccia dentro di lui.
“Ehi…” le disse con voce roca.
Elisa fu come risvegliata dalla sua voce,era entrata in un vortice di emozioni che avevano spazzato via ogni sua inibizione,ma l’effetto era finito e appena realizzò il suo gesto divenne tutta rossa e si scostò dal ragazzo.
Non appena si fu calmato,studiò il comportamento della ragazza che non aveva ancora levato lo sguardo verso l’alto. Voleva vedere la sua espressione,voleva tranquillizarla,voleva sentirla di nuovo vicino a lui e soprattutto voleva baciarla. Ma non era il momento giusto.
Le prese la mano catturando la sua attenzione e con un sorriso smagliante le disse “ Andiamo, voglio comprarti un bel pareo estivo sulla spiaggia.”
La ragazza lo guardò sorpresa,ma mentre la trascinava fuori dall’acqua le batteva il cuore a mille, si sentiva felice.
All’ora di pranzo Francesco svegliò Elisa che si era appisolata.
“ Eli,invece di ustionarti qui sotto,che ne dici di andare a mangiare al fresco?”
Elisa si stropicciò gli occhi e annuì.
Fecero due passi e scelsero un ristorantino piccolo dagli arredamenti blu mare e dal profumo invitante.
Dopo aver ordinato si scattarono qualche foto per mandarle a Maria.
Elisa si guardò intorno e notò una ragazza che stava fissando il loro tavolo,ma non le diede peso.
Dopo aver mangiato il primo di pesce,la ragazza si alzò per andarsi a rinfrescare il viso. Ma quando rientrò nella sala principale del ristorante vide la ragazza in questione seduta al suo posto e le salì la rabbia in corpo. Si avvicinò e li vide ridere e scherzare.
Francesco la vide e le disse “            Eli, lei è una mia amica d’infanzia, e si chiama Giorgia. Ti dispiace se sta qui con noi per un po’?”
La ragazza sorrise e si presentò cordialmente anche se dentro di sé stava dando di matto.
“Non ci potevo credere, sono stata a fissarti per cinque minuti buoni prima di essere sicura che fossi tu” disse Giorgia a Francesco.
Lui rise e le chiese che ci faceva lì. Mentre Elisa studiava la ragazza che aveva di fronte: Alta,formosa,bionda coi capelli ricci,solare e un bellissimo sorriso.
Si sentiva nervosa e per niente tranquilla. Li guardava mentre ridevano e scherzavano e voleva picchiare qualcuno.
“ Voi due state insieme?” chiese la bionda risvegliando l’attenzione della mora.
I due si guardarono impacciati poi rispose lui divertito“ No… io ci ho provato ma niente da fare!”
La bionda fece un sorrisetto soddisfatto che solo una donna può captare “ Davvero? Elisa ci sono pochi ragazzi in giro sexy e gentili come Francesco.” disse destando il sorriso fiero del ragazzo poi guardando negli occhi la ragazza aggiunse “ potrebbe arrivare una bella ragazza e soffiartelo da sotto il naso”
Francesco fissò la mora aspettando la sua risposta.
“ Dei maschi che vanno dietro alle minigonne non me ne faccio niente, io voglio un uomo.” Rispose fiera,guardandola negli occhi.
Giorgia rimase con l’amaro in bocca,non ottenne ciò che voleva. Mentre Francesco la guardò ancora più ammaliato.
“ Io vado a fare una chiamata. Ti aspetto fuori. È stato un piacere conoscerti,Giorgia. Questi sono i soldi per il pranzo.”
“ Francesco sei un maleducato, non dovresti pagare tu?” disse Giorgia divertita.
“ Infatti,non esiste.” Esclamò il ragazzo.
“ Se non li accetti,li porto direttamente alla cassa.” Poi rivolgendosi alla bionda “ non posso pretendere un uomo,se sono la prima a non comportarmi da donna.” E uscì.
Giorgia rimase impietrita,soprattutto dopo le parole del ragazzo.
“È incredibile. Deve essere mia.”
Il moro la raggiunse poco dopo ed Elisa notò che aveva un biglietto con su scritto un numero.
“ Ci voleva proprio una bella mangiata. Facciamo una passeggiata.”
Passeggiarono sul sentiero che dava sul mare. Non parlarono per un po’.
“ Bella… la tua amica!” disse con enfasi.
“ Si, devo dire che è migliorata col tempo. Era da una vita che non la vedevo.”
“ Che bello!” disse con entusiasmo ironico. Il ragazzo la guardò confusa.
“ Chi hai chiamato prima?”
“ Non sono affari tuoi.”
Francesco si innervosì “ Che diavolo hai?”
“ Niente.” Disse continuando a camminare.
Francesco le afferrò il polso e la fece voltare “Guardami negli occhi.”
Le studiò il volto anche se lei non voleva guardarlo.
“ Sei arrabbiata. Cos’ho fatto di male?”
“ Vi siete scambiati i numeri? Perché?”
Lui rimase spiazzato da quella domanda “ Perché? Perché è da tanto che non ci vediamo e non ho più il suo numero.”
“ Ah bene. Sarai contento della tua nuova conquista.”
“Ma che stai dicendo?” chiese lui aggrottando le sopracciglia.
“ La tua amica ti stava fissando da quando siamo entrati nel ristorante e ha continuato a fare la smielata anche davanti a me.”
Francesco cambiò espressione e le chiese divertito “ Davvero,non me ne sono accorto. Fammi un esempio.”
“ Ce ne sono pochi di sexy e gentili come lui,te lo potrebbero soffiare” fece lei imitandola.
Francesco rise,e lei si imbestialì.
“ Che ridi,idiota.” disse lei voltandosi.
Lui si avvicinò “ Beh non ha tutti i torti,devi ammetterlo dove lo trovi uno come me?”
“ Sapessi quanto ci vuole” disse lei incrociando le braccia.
Lui fece un ghigno arrogante e le prese la vita “ Se è come dici, perché sei gelosa marcia del sottoscritto?”
“ Di te? Ma figuriamoci… magari quando diventi uomo.”
Francesco si sentì ferito nel suo orgoglio mascolino e le rispose “ Un uomo dici? Bene,ora ti mostro cosa farebbe un uomo davanti ad una donna gelosa.”
“ Io non sono gel…” non riuscì a terminare la frase che la bocca del ragazzo la investì per lasciarla senza fiato. Aveva il cuore a mille, e nolente si ritrovò ad assecondare quel bacio.
Lui si staccò da quel bacio ansimante “ Non so se sono già un uomo,ma ci sto lavorando.”
Lei lo guardò negli occhi e stavolta fu lei ad eliminare la distanza tra di loro,vogliosa di più contatto.
 
 
Eccomi … lo so sono imperdonabile.
 Non ho scuse per il mio ritardo, spero soltanto che ci siano ancora persone che sostengano il mio lavoro.  Quindi leggete e recensite,se è così! BUONA ESTATE!
Vostra Azzurrina93!
PS. Quest’estate si rileverà essere molto hot! ;)
Ps2. GRAZIE INFINITEEE A bellamysguitar & Frozensea <3 <3 <3
ps3 Il capitolo è più lungo per farmi perdonare ;)

 

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