E questo era solo l'inizio.

di LittleWeasley
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


E Questo Era Solo L' Inizio.
Capitolo 1


E' la prima sera del sesto anno ad Hogwarts, e cammino veloce verso il dormitorio femminile di Grifondoro. Sento che da un momento all' altro potrei distruggere il libro che stringo al petto.
<< Stella scintillante! >> dico alla Signora Grassa, che si sposta e mi lascia entrare nella sala comune. Salgo le scale e mi butto sul letto, con la faccia nel cuscino.
Quel Potter. Dannazione, che arroganza! '' Salve Evans. Allora stasera alle 20 in sala comune? Sono sicuro che riuscirei a far divertire anche una mummietta come te! ''.
Le sue parole non volevano uscire dalla mia testa, facendomi ribollire ogni secondo di più. Fantastico, ero appena arrivata ad Hogwarts e quel Potter me ne aveva già combinata una. Ma quando la smetterà di umiliarmi davanti a tutti?
Sento qualcuno che entra nella stanza saltellando. Ora sto saltando di gioia anche io! Corro ad abbracciare le mie compagne di stanza, che non vedo dall' anno scorso. Merlino, quanto mi sono mancate!
<< Mary! Marlene! Alice! Emmeline! Non potete sapre quanto mi siete mancate! Come avete passato le vacanze? >>. Stavo saltellando insieme a loro, felice come non mai.
Alice ha appena finito di dire che ha passato le ultime settimane insieme a Frank, che Emmeline sta urlando << Ragazze, ragazze! La cena! Siamo terribilmente in ritardo! >>.
Scendendo in sala comune, mi accorgo che non siamo le unice in ritardo.
I Malandrini sono chini su un tavolo, probabilmente stanno architettando un'altra delle loro fughe notturne. << Black, Peter. Rem! Ciao! >> corsi ad abbracciarlo, visto che era uno tra i miei più cari amici. << Come hai passato le vacanze? >> chiede lui con un sorriso a trentadue denti, dopo avermi ricambiato l'abbraccio.
Purtroppo il mio racconto viene interrotto da una voce che mi è poco gradita. Quell' insolente. Schifoso montato di un Potter. << E a me? Dov'è il mio abbraccio? >>. Sento Sirius sghignazzare dietro di lui. << Chiudi quella ciabatta, Potter. >> gli sibilo, un attimo prima di girare i tacchi e andare in Sala Grande.


Il banchetto di inizio anno è ottimo come al solito. Credo che quella Candy Brooks stia pensando la stessa cosa delle labbra di Potter. Manco per caso, quello si gira e mi urla: << Ah, Evans! Il mio invito per stasera non è più valido! >> poi si gira e sorride malizioso alla Brooks. Io non ci vedo più dalla rabbia. Faccio per alzarmi ma Marlene mi prende per un braccio. << Li, dove stai andando? >> mi domanda con la bocca piena di budino. << Ovunque va bene, lontana da quel Potter. >> le sibilo prima di girare i tacchi. 

<< Stella scintillante! >>. Salgo di corsa le scale e mi butto sul letto. Mi ci vuole un bagno caldo. Ma certo! Il bagno dei prefetti al quinto piano! Prendo un asciugamano pulito per i capelli, poi mi svesto e mi metto il mio accapatoio. mi sto infilando le ciabatte, quando sento rumori in sala comune. Scendo quatta quatta le scale, e mi trova davanti Potter incollato alle labbra della Brooks, che in questo momento mi da le spalle. Potter invece mi guarda, e ghigna soddisfatto. 
Esco dalla sala comune sbuffando. Ma cosa crede quello? Pensa davvero che io posa essere gelosa di quell'ochetta? Gelosa di lui poi? Non esiste davvero persona più arrogante, montata e antipatica di quel James Potter.

Quando arrivo al quinto piano e mi puccio nell' acqua, realizzo che davvero un bagno caldo è la cosa migliore che potevo scegliere di fare. Mi sciolgo nell'acqua.
Sta arrivando qualcuno. Sento la voce di Sirius Black, il migliore amico di Potter. Senza pensarci due volte mi nascondo dietro una colonna, sperando che non notino i miei effetti lasciati nell' angolino opposto a dove io sono adesso.
<< Hai visto a cena? >> Questo è di certo Black. Fotocopia sputata del carattere di Potter. Alto, ben fatto, con dei boccoli neri sparati ovunque. << Scusa Sir, cosa avei dovuto vedere? >> Remus! Aspetto la risposta di Black, perchè ormai sono curiosa, lo ammetto. 
<< James! Faceva di tutto per attirare l'attenzione della rossa! >> Oh per Merlino. Dai, magari la rossa non sono io. << Sir, per favore, hai visto come la tratta? Da come si comporta non potrebbe mai essere innamorato di Lily! >>. in un certo senso la risposta di Remus mi tranquillizza. 
<< Sarà. Secondo me c'è qualcosa sotto. Ehi, Rem, andiamo in sala, comune. Magari... Sai, magari c'è anche Mary >>. Sento la porta chiudersi e i loro passi ormai lontani.
Morgana, Mary deve sapere quello che ho appena sentito! E' dal quarto anno che quella ha un debole per Black, ma che soffre come un cane ogni volta che lo vede con la '' ragazza addetta al divertimento '' di turno!
Esco dal mio nascondiglio e ripenso alle parole di Black. Ma figurati, James Potter con un debole per me. Quello ha una ragazza nuova ogni tre giorni. Comunque ho preso una decisione. Lily Evans non si lascia umiliare da nessuno. Da ora in poi, quel Potter riceverà tante belle risposte, e si pentirà per come mi ha trattato in questi anni.
Domani è un altro giorno, e per James Potter non sarà affato un dolce risveglio.
Non posso fare a meno di sogghignare, mentre raduno le mie cose, e mi metto l'accapatoio per arrivare nel mio dormitorio.


Spazio Autrice. Ciao a tutti! Ecco il primo capitolo della mia prima ff! Se leggete lasciate una recensioncina, mi piacerebbe sapere che ne pensate della storia! un bacio a presto! LittleWeasley

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


E Questo E’ Solo L’ Inizio

Capitolo 2

 
Detto fatto. Svegliarsi la mattina grazie all’urlo di Potter è stata un’esperienza a dir poco impagabile!
Il punteggio ora varia da Potter 100 e Evans 0 a Potter 100 e Evans 1! Inutile dire quanto sono soddisfatta. E questo è solo l’inizio.
Mi stiracchio col sorriso in volto, ripensando al colpo di genio che mi è venuto ieri sera
Mettere la tintura blu elettrico nel suo shampoo è stato davvero un tocco di classe!
Evidentemente Potter ha fatto la doccia, stamattina.
Infilo la mia divisa, vado in bagno e mi lavo. Poi preparo la borsa con i libri e scendo con fare innocente in sala comune.
Come previsto c’è già ressa, e… al centro… un Potter in pigiama che urla e sbraita come non mai. La mia soddisfazione è tale che non riesco a trattenermi, e mi prendo un attacco di ridarella. Lentamente, sempre ridendo, mi accascio su una poltrona lì vicino, e noto che Alice è già in piedi, e mi guarda allibita. La vedo ragionare, e deve aver fatto due più due perché ora si è unita a me, e ride come non l’ho mai vista fare.
 
Le ore della giornata passano in fretta. Trasfigurazione, due ore di Pozioni, Difesa dalle Arti Oscure e altre due ore di Erbologia.
Non posso fare a meno di notare che durante le lezioni Sirius e Mary si lanciava strane, languide occhiatine.
La giornata, poi, per me è stata particolarmente difficile. Come si fa a non ridere e mantenere la calma, con i professori che commentano i capelli blu di Potter?
Alla fine delle lezioni esco dalla serra di Erbologia, e mi incammino verso la Foresta Proibita. Mi piace camminare sul suo limitare, mi rilassa.
Comincia e riflettere, e mi perdo nei miei pensieri.
Mi domando come fa Potter a fare tutte quelle conquiste. Insomma, cosa ci trovano le ragazze in lui? A parte quei grandi occhi color cioccolato… quei capelli scuri che hanno l’aria di essere così morbidi, sempre scompigliati… e… Basta. STOP. Merlino! Lily cosa ti è preso?!
Thò, parli del diavolo e spuntano le corna.
James Potter sta venendo verso di me con fare arrabbiato.
Mi costringo a trattenere una risata quando si ferma davanti a me e indica i suoi capelli blu.
<< Lily Evans. So che sei stata tu. Falli tornare normali. Adesso. >> sibila lui.
Credo che adesso la distanza tra di noi sia meno di due centimetri. Inspiro profondamente. Fragola. I suoi capelli sanno di fragola. Il mio frutto preferito… Dai, su Lily! Riprenditi! Mi allontano un po’, agito la bacchetta e mormoro un incantesimo. I suoi capelli sono più scompigliati che mai… ma almeno sono del colore giusto! << Ecco fatto. Ora, se non ti dispiace, evapora. >> sputo io. << Allora Evans, sabato usciamo insieme? >>. Che sfacciataggine!
<< La Brooks, Potter? Già stufo? Scordatelo. >> scandisco bene le ultime parole, e con passo deciso torno verso il castello.
 
La serata in sala comune passa tra chiacchiere e risate. Fino a quando Black mi prende per un braccio, e mi porta nel deserto dormitorio maschile. Mi siedo su un letto e incrocio le braccia al petto.
<< Che vuoi, Black? >> gli chiedo scocciata.
<< Niente, solo che tu mi stia a sentire un attimo. >>. Mi immagino dove vuole andare a parare, ma spero di sbagliarmi. << Senti, arriva al sodo. Che vuoi? >> chiedo non meno scocciata di prima. << Solo dirti di non farlo impazzire troppo. Insomma, tu gli piaci, anche se non dovevo raccontartelo. Non fare troppo l’irraggiungibile. >>. Purtroppo non mi sbagliavo… rispondo subito. << Black, non so tu a che gioco stai giocando, ma non è un bello scherzo. Io non sono la bruttina sotuttoio? Insomma, non sono troppo poco per gli standard di James Potter? Quello cambia la ragazza ogni tre giorni. Per favore, Sirius. Te lo ripeto: non è un bello scherzo. >>.
Giro i tacchi e mi dirigo di nuovo in sala comune, seguita da Black.
Potter ci vede, mi sembra allarmato. Va da Sirius, e gli pone una domanda che non capisco. Posso solo sentire Black che risponde: << Naah, amico tranquillo. Non è successo nulla. Tranquillo. >>
 
Nella serata la riprova che con Black avevo ragione io non aspetta ad arrivare.
Potter è seduto su un divanetto, e ha già sulle gambe un’altra ragazza, con cui ride e scherza, mentre si arrotola sul dito una delle sue ciocche di capelli.
Schifata, saluto tutti vado nel dormitorio femminile, con l’intento di dormire.
 
‘’Insomma, gli piaci’’. Questa frase mi assilla da quando sono a letto, rimbalzandomi in mente come un boccino d’oro, nonostante io sia sicura di quello che ho detto a Black.
Solo quando i primi raggi cominciano a filtrare dalla finestra, la frase smette di rimbalzarmi in mente, lasciandomi libera di dormire qualche ora.


Spazio autrice. Ciao! Ecco il secondo capitolo della mia storia, spero vi piaccia! Voglio ringraziare tutti i lettori che hanno recensito o letto il capitolo precendente, ancora grazie mille! Poi, un consiglio: se vi piacciono le storie sulla coppia Lily/James, quelle di _Dani_ sono fantastiche! Grazie ancora e alla prossima!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


E Questo E’ Solo L’ Inizio

Capitolo 3

 
La mattina mi sveglio di buon ora con la gola secca.
Ho bisogno di acqua. Vado in bagno silenziosamente, e stranamente barcollo. Mi  sciacquo la faccia e bevo una sorsata d’acqua. Oh no! Va giù a fatica, e la gola mi brucia tantissimo. Non è possibile! Ho beccato il mal di gola il terzo giorno! Ho bisogno di sedermi. Mi tocco la fronte. Scotta. Torno al mio baule, e lo apro in cerca di un oggetto babbano assai utile. Trovato! Il termometro ora sta per segnare la mia temperatura. 39.8. Oh, no.
Le mie amiche si stanno alzando, e preparando per andare a lezione. Io ho assolutamente bisogno di stendermi. Tento di dare il buongiorno alle ragazze, ma mi esce solo un grugnito grottesco. Mary è la prima ad accorgersene e mi corre incontro, tastandomi la fronte. << Tu scotti! No, cara mia! Oggi tu stai qui, a lezione non pensare neanche di venire. Lily, prenderò appunti per te. >> urla lei seccata, notando che mi stavo vestendo.
Mi rimette il pigiama. Le ragazze mi salutano tutte e si avviano a colazione.
Fantastico, cominciamo bene.
 
Circa un quarto d’ora dopo, io mi sono appisolata, ma posso sentire la porta del dormitorio che si spalanca. Marlene ha in mano un grosso vassoio.
<< Ho pensato fosse carino portarti la colazione. La McGranitt è già avvisata che tu stai male, non ti preoccupare. Ora vado, rischio di perdere Erbologia. Ci vediamo dopo, io e le ragazze ci alterneremo, e una di noi ti porterà il pranzo. >> Le scocco uno sguardo riconoscente, e lei esce dal dormitorio.
Faccio in  tempo a realizzare quanto ho caldo a causa della febbre, che cado addormentata.
 
<< Senti, sei sicuro? Neanche uno scherzo o qualcosa del genere? Insomma, già che siamo qui… >>. Non riesco a capire a chi appartiene la voce. Capisco che quella che viene sarà una conversazione privata, insomma, di due persone che ora non dovrebbero trovarsi qui.
<< No, guardare. Solo guardare. >> Merlino. Lui no. Non ora.
Apro gli occhi di scatto, allarmata. La gola mi fa ancora male, la febbre dev’essere peggio che mai. Almeno però ho riacquistato un po’ di voce.
<< Cosa ci fate voi qui a quest’ora? >> chiedo a mezza voce, tentando invano di sembrare minacciosa. << Ti ho detto che era una cattiva idea! Io… Vado a fare qualche scherzo a quelli del primo anno. >> e con un occhiolino, Sirius Black esce trotterellando dalla stanza. Purtroppo Potter seduto vicino, troppo vicino a me, non da segni di alzarsi e seguire il suo amico. Rimane lì dov’è.
<< E tu? Che vuoi Potter? Non hai visto che non c’è il pubblico davanti al quale di solito mi sbeffeggi? Chi riderebbe ora? >> dico amareggiata, tentando di mandarlo via.
<< Tranquilla, sono qui solo per assicurarmi che tu mangi. E poi, sai… Da addormentata non sei male, insomma, voglio dire… Non parli o rimproveri qualcuno ogni cinque secondi. >> lui mi sorride. Sembra un sorriso sincero, un sorriso fatto da una faccia amica. Wow, James Potter mi aveva appena fatto un complimento. E poi, adesso che ci stavo parlando civilmente, non era poi così male.
Gli occhioni color nocciola mi osservavano vigili da dietro le lenti degli occhiali. I capelli… sono a dir poco magnifici. Non posso fare a meno di notare che ha dei lineamenti perfetti.
<< Perché? Perché James? Perché ti diverte tanto continuare a umiliarmi davanti a tutti? >> chiedo in tono amaro. << Oh… Sai, perché è divertente farti arrabbiare. Comunque sono venuto qui anche perché ho da proporti una cosa. Niente scherzi, o scommesse con te o con amici. Una cosa seria. >> .
Ribatto subito. << Wow, James Potter serio. Non posso proprio fare a meno di ascoltare. >> Ahia, la mia gola!
<< Allora - comincia lui – ieri sera ci ho pensato su. Ho pensato che forse, prima di odiarci e maltrattarci a vicenda, dovremmo conoscerci. Quindi ti propongo un  periodo di conoscenza, di tregua. >> sono spiazzata. Forse è la febbre che mi gioca un brutto tiro.
<< E quindi, dopo tutti questi anni, tu mi vieni a proporre una tregua per conoscerci meglio. >> sembro di apparire sarcastica, ma la voce che va e viene mi gioca brutti tiri.
<< Precisamente, Evans. Vorrei davvero che pensassi su. Ora devo andare. >>. Si sta chinando e mi da un bacio su una guancia.
Un bacio all’odore di fragola.
Un bacio, sulla guancia, è vero… Ma una bacio sulla guancia che mi darà da pensare a lui e alla sua proposta per il resto della mia giornata.

Spazio autrice.
Ciao! Rieccomi con un altro capitolo della mia ff! Siccome sono malata ho pensato... ''Ehi! Perchè non fare ammalare anche Lily?'' 
Mi sento un po' cattiva! XD
Ringrazio davvero i recensori e i lettori, spero che anche questo apitolo vi piaccia!
Un bacio a presto!! :) 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


E Questo Era Solo L’inizio

Capitolo 4

 
 
Tre giorni dopo sto finalmente meglio. Sono sempre stata nel mio letto, a studiare gli appunti portatomi dalle mie amiche all’ora di pranzo, quando mi portavano un vassoio col cibo e mi facevano compagnia mentre mangiavo.
 
Oggi mi sveglio di botto, i primi raggi del sole filtrano dalle finestre, e deduco che è appena passata l’alba. Sono mooolto riposata, dopo questi tre giorni, e pronta a tornare in pista con le lezioni e tutto il resto. Mi alzo e vado a controllare l’orario. Oh, no. Pozioni. Con i Serpeverde. Severus.
Non mi rivolge più la parola dal quinto anno, quando il Professor Lumacorno ha espressamente chiesto che io e Potter andassimo insieme a una delle sue feste. E, bè, per quella serata dovevamo ‘’fare coppia’’, anche se non ci siamo mai rivolti la parola, se non qualche sua frecciatina a proposito del mio ‘fantastico abitino’ che sosteneva io mi fossi messa apposta per lui. Mi ricordo che dopo avergli risposto, gelida, Potter se ne andò con quei suoi amichetti, e io sprofondai nel divano accanto a Sev, che subito si alzò e andò via. In quel momento realizzai di aver perso il mio miglior amico. D’altra parte, se voleva capire che io e Potter non eravamo niente, nemmeno amici, bene. Altrimenti, fatti suoi.
 
La colazione ha avuto un fantastico risultato su di me, oggi. Sono risoluta, oggi farò face con Severus.
Mi dirigo giù, nell’aula di Pozioni. Sono arrivata tardi. Mary e Marlene sono in banco insieme, e con una faccia interrogativa mi chiedono come mai oggi ho fatto tardi.
La stessa faccia che mi rivolgono Alice e Emmeline, anche loro nello stesso banco.
<< Signorina Evans! Stavamo giusto aspettando lei! >> mi dice amabile Lumacorno. << Può prendere posto… oh, qui. Vicino al Signor Piton. >> . Bingo! Ecco la mia occasione.
Mi siedo ecomincio a prendere appunti. Dopo un po’ decido che è arrivato il momento. << Ciao. >> sussurro, sperando che mi senta. Mi ha sentito. Mi ha guardato. E naturalmente non mi ha risposto.
<< Le proprietà di un Bezoar sono molte, tra cui… >> Lumacorno stava spiegando, non è da me perdere le lezioni, ma mi dico che oggi è per una buona causa.
<< Senti, ehm, io non ho la minima idea di perché tu sia arrabbiato, ma non voglio saperlo. Voglio solo che torniamo amici. Non mi sembra di aver fatto nulla di male, insomma, neanche ci calcoliamo con quel Potter. E poi, insomma, quando si impegna è capace di essere simpatico…>> ad un certo punto Sev si gira, e interrompe il mio discorso, durante il quale ero state ben attenta a non farmi sentire da nessuno.
<< Non so se hai capito, che io non ho più niente da dirti. Loro mi tormentano, hai avuto un’occasione per scegliere da che parte stare. Non la mia. Adesso, se non ti dispiace, io starei seguendo la lezione, e non mi piace che una sporca, lurida mezzosangue come te continui a disturbarmi. >> . Il suo sibilio freddo viene ripercorso dalla mia mente. Mi ha chiamata mezzosangue. Sporca Lurida mezzosangue. Lui. Il mio migliore amico. Ex, migliore amico.
<<… e questo è tutto cio’ che c’è da sapere sul bezoar. Per giovedì: un tema di cinquanta centimetri sul bezoar, focalizzando in particolare l’attenzione su dove si trova e le sue proprietà. >>
Mi alzo, con lo sguardo perso nel vuoto, e esco dall’aula.
 
 
Oggi non sono riuscita a seguire neanche una lezione. Quando torniamo dalla cena, senza parlare con nessuno, sto in sala comune davanti al fuoco. Sono le 22.30 quando saluto tutti e salgo nel dormitorio.
 
Non riesco a prendere sonno. Sono le 00.23, sono rientrati tutti mezz’ora fa, la sala comune deserta. Dormono tutti. O forse no.
Un fruscio. Le finestre sono chiuse. Ancora il fruscio.
Faccio per urlare dallo spavento, ma una mano mi tappa immediatamente la bocca.
<< Shhhh, ci beccheranno! >>. Oh, no. James Potter.
<< Che vuoi?! Che diamine ci fai qui a quest’ora!? >> gli sibilo. << Mi avevi detto che potevamo conoscerci meglio, no? Assecondami. Vestiti, e scendi in sala comune. >>. Non posso ribattere, che è già scomparso nel suo mantello dell’ invisibilità, e la porta del dormitorio si richiude.
Bè, una promessa è una promessa, no?
Riluttante, mi vesto e scendo, completamente consapevole di star infrangendo circa cinquanta regole della scuola.
<< Dove andiamo, Potter? >>
 
Circa venti minuti dopo ci togliamo il mantello. Siamo ad Hogsmeade! Però, che freddo. Rabbrividisco.
<< Che c’è Evans? Hai freddo? Vieni, andiamo ai Manici di Scopa. Una buona burrobirra o una cioccolata risolveranno le cose. >> io non ho soldi. Faccio per dirglielo, ma… << Non preoccuparti, io ho i galeoni necessari, stasera offro io. >> Mi fa un sorriso sincero, e mi offre il braccio. Io lo prendo.
 
Che strano. Ci siamo sempre odiati, e adesso siamo seduti a una tavolo, sorseggiando burrobirra e parlando civilmente.
Quando mi chiede perché sono così abbacchiata, gli racconto tutta la storia di Sev.
<< Ma lascialo stare, quello lì. E’ un pirla totale. >>. In qualche modo la sua reazione mi tranquillizza, e scoppio a ridere.
Paghiamo, e chiacchierando del più e del meno entriamo  a Mielandia. Oggi i leccalecca sono tutti a forma di fiori, e profumano!
<< Ehi, Evans! Vieni qui! Guarda… un bellissimo giglio! >> mi dice, indicando un leccalecca. E’ vero, è davvero bello!
<< E’ bellissimo. Quasi quanto te. >> wow, James Potter mi ha fatto un complimento!
Prende il giglio, va alla cassa e paga, e usciamo. Stiamo tornando a casa.
<< Lily. Obbligo o verità? >> Lily. LILY?! << Verità. >> rispondo senza pensare. << Prenderesti mai in considerazione… Bè, ecco… Insomma, ogni tanto… >> è in difficoltà. James Potter, Passeggia tranquillamente con Lily Evans, ed è in difficoltà. Non posso fare a meno di sorridere. Che situazione assurda!
<< Non mi pensi mai? >> L’ha detto così.  All’ improvviso. Certo che ti penso, stupido idiota! Vorrei rispondergli a un primo impatto. E’ vero, da quel bacio sulla guancia mi sorprendo a pensarlo in ogni momento.
<< Chi può dirlo, Potter? >> ridiamo di cuore tutti e due, e non ci siamo accorti che siamo già davanti alla porta della sala comune.
Entriamo e ci salutiamo. << Bè, Evans. Devo ammettere che quando non si tratta di compiti o quelle robe lì… sei piuttosto simpatica. >> Mi sorride lui. E’ sincero. Per una volta non dice niente in tono beffardo, si limita a guardarmi e sorridermi. Gli sorrido anche io.
<< Se non si tratta di prendermi in giro, o fare stupidi scherzi, o sbaciucchiare qualunque ragazza ti capita a tiro, anche tu sei simpatico, Potter! >>
<< Ehi, non mi sembra che stasera tu sia stata sbaciucchiata!! >> mi dice, mentre gioca con una ciocca dei miei capelli rossi.
Siamo vicini. Molto vicini, tanto che io posso senitre odore di fragola.
Sta per farlo, sta per baciarmi? Non lo so.
Se lo facesse, lo interromperei? Non so neanche questo.
<< Allora buonanotte Evans. >> Per un attimo mi sorprendo delusa. Ci speravo davvero, in un bacio da James Potter? Forse.
<< A te, Potter. >> . Ci lanciamo un’ultima occhiata, e io salgo nel dormitorio femminile.
 
Mi cambio, e mi addormento quasi subito, dimenticandomi stupidi insulti e preoccupazioni, pensando all’insolita ma divertente serata passata in compagnia di James. Non di Potter, di James, il vero James. Anche se devo ammettere… che visto così, conosciuto un po’ meglio… non è poi così male.



Spazio autrice.
Ciaoo! Eccomi ancora, stavolta un po' in ritardo! Com'è questo nuova capitolo? Ringrazio tutti i lettori e i recensori, e mi raccomando di passare da Daughter_of_Zeus e dare un'occhiatina alla sua storia!
Allaprossima, spero davvero che il capitolo vi piaccia!
LittleWeasley

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


E Questo Era Solo L’Inizio

Capitolo 5

 
La mattina mi sveglio di botto. Ci metto un po’ per ricordare. L’insulto di Severus. Rivivo con mio orrore tutte e due le volte che mi ha dato della mezzosangue, ancora vividi purtroppo.
L’uscita con James. L’uscita con James Potter.
Pensando a quel nome mi invadee una strana sensazione, di benessere, leggerezza, forse… felicità? E mi scopro a pensare a Potter in un modo diverso. E’ possibile? E’ bastata un’uscita sola? Una sola?
Eppure, ricordo di aver già provato questa sensazione. Si, all’inizio del quinto anno.
Mi ricordo la sensazione orribile di James che bacia una sgualdrinella di Tassorosso…
… Gelosia. Si, ero gelosa di James Potter. NON mi piaceva, pero’. Lo lo odiavo. E lo odio tutt’ora.
Almeno credo…
 
Mi alzo, e mi accorgo che non è poi così tardi come pensavo. Sono solo le sei e quarantadue. E’ presto.
Lascio perdere il mio tenattivo di riprendere sonno, è inutile. Lego i miei capelli in una treccia arruffata e scendo in sala comune, un libro stretto al petto.
Oh Merlino. E’ lì. E’ lui.
Non avevo pensato a cosa avrei detto o fatto quando l’avrei rivisto. Di certo non mi aspettavo di rivederlo così presto!
E’ seduto sul divano. Mi da le spalle.
Mi avvicino, e sprofondo di fianco a lui.
<< Oh, siamo mattiniere Evans. Buongiorno. >> mi sta dicendo. Io però sono persa in altri pensieri. E’ così… così bello.
Capelli arruffati, sorriso perfetto. Lineamenti dolci. Si, è proprio bello. E ieri sera è uscito con me.
Mi riprendo. << Buongiorno. Come mai in piedi a quest’ora? >>
<< Sai, stavo pensando. >> Si avvicina un po’. E mi torna in mente il quasi bacio di ieri.
<< Stavo pensando a ieri. A come sono stato bene. Sai, sono felice quando sto con te, Lily. >>
Si avvicina un altro po’.
So dove vuole andare a parare. E’ dal terzo anno che mi chiede ininterrottamente di uscire insieme. Io gli ho sempre risposto di no, ma la verità è che stavolta non credo che la mia risposta sarebbe negativa.
Non so cosa rispondere, e opto per una risposta tagliente.
<< Sai, Potter, non mi sembri triste quando ti sbaciucchi allegramente le.. mm… quante sono? Cinque o sei ragazze al mese. Puoi stare bene anche se non ci sono io, mi sembra. >> la mia ultima frase non suona convincente. Si vede che sono delusa.
<< Lily, forse è giunto il momento che aspettavo da un po’.
Io… io… io ho una cotta per te dal terzo anno, Lily. Speravo davvero che le altre ragazze ti… infastidissero. Speravo davvero che l’uscita di ieri ti avrebbe fatto capire. Evidentemente no. Ma ora… basta. Ho capito, non mi vuoi. Penso… che me ne faro’ una ragione. >>. Fa per alzarsi. Lo prendo per una manica, senza pensarci. Non voglio che vada via.
E’ stato davvero un attimo. L’ho tirato verso di me e l’ho baciato. Mi sorprendo a pensare che io aspetto quel bacio dalla fine del quarto anno.
Sento che sorride sulle labbra.
Io sono felice, cioè, non si può spiegare come stavo in quel momento.
E’ stato come trovare il pezzo mancante di un puzzle, come trovare una soluzione ad un indovinello difficile, a cui pensavi da tanto tempo. Magnifico.
Lentamente ci stacchiamo, e mi abbraccia dolcemente.
In quel momento capisco che, nonostante sia arrogante, presuntuoso, montato… è tutto quello che io abbia sempre cercato.
<< Perché ci abbiamo messo tanto tempo, James? >> gli sussurro a mezzavoce nell’orecchio.
<< L’importante è esserci riusciti! Lily Charlotte Evans, vuoi tu diventare la mia ufficiale ragazza? >>
Wow!
<< James Potter, è quello che aspetto – senza saperlo – dalla fine del quarto anno. >>
 
Un rumore di passi ci fa risvegliare. I Malandrini, Mary, Marlene e Emmeline scendono le scale dei dormitori.
<< Voi… Voi due… ? >> Sirius è sconvolto. Non posso fare a meno che ridere sotto i baffi.
James m stringe un po’ più forte per le spalle e ride. << Perspicace, Sir! >> risponde.
Tutti, sconvolti, scoppiano in una risata generale.
 
 
Inutile dire il mio livello di attenzione per le lezioni quel giorno. Ero davvero più felice di un bambino il giorno di Natale.
 
 
Spazio autrice.
Eccomi qui di nuovo! ringrazio i recensori e i lettori, e spero che questo nuovo capitolo vi piaccia. Ebbene si, si è formata una nuova coppia <3
Mi piacerebbe tanto sapere cosa ne pensate! un bacione alla prossima!
LittleWeasley

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


E Questo Era Solo L’Inizio.

Capitolo 6

 
Il tempo passa in fretta, ormai sono fidanzata con James Potter da due mesi, e stiamo arrivando alla fine di novembre. Domani è il nostro secondo mesiversario, anche se ho una paura tremenda che se lo dimentichi. Sono stati due mesi stupendi: Marlene e Remus si sono messi insieme, sono davvero troppo teneri… e poi c’è James, che sta diventando importante ogni giorno di più.
Tutti quei baci rubati tra una lezione e l’altra… quei sorrisi veloci… le uscite nel parco insieme… una volta mi ha preso in braccio e è saltato nel lago!
Sono arrivata all’aula di Trasfigurazione, l’ultima lezione del venerdì.
Qualcuno mi prende la mano e parte di corsa, e io sono costretta a seguirlo, entra nell’aula e si siede in terzo banco, scaraventandomi nella sedia vicino a lui.
<< James! Che fai? >>
<< Per una volta, una volta! Oggi ti siedi vicino a me Evans…>>
< Come tutti sapete, la trasfigurazione umana… >>
Wow, la lezione non è neanche cominciata e già la McGranitt mi ha ripreso…
<< Lily, hai visto Sirius e Mary? >> sussurra James.
Mi volto: in classe non ci sono…
<< James, tu sai qualcosa? Dove sono? Mary non ha mai… >>
<< Insomma, signorina Evans! Si contenga! >>
 
 
Oggi sono stata  in biblioteca, ho fatto tutti i compiti che avrei da fare per sabato e domenica.
Ora sono mezza morta, sdraiata ssulla poltrona davanti al caminetto acceso in sala comune.
Non si vedono Sirius e Mary da tutto il giorno, e non nascondo che sono un po’ preoccupata… insomma, Sirius non è uno proprio affidabile e…
Thò, parli del diavolo e spuntano le corna!
Eccoli che entrano mano nella mano e… Sirius la prende in braccio, la depone su un divanetto e comincia a baciarla.
Un’ombra è sopra di me.
Alzo la faccia e James mi molla un bacio tenerissimo, molto dolce e… << Guarda cosa ti ho portato? >> Oddio. Perché mi sta sventolando davanti una copia de ‘Le fiabe di Beda il Bardo’?
Doveva rimanere un segreto lui non doveva sapere… << James come fai a…? >>
<< Sapere che questo è il tuo libro preferito da quando hai undici anni ma lo vuoi assolutamente tenere nascosto? Sai, oltre a essere infinitamente bello sono pieno di risorse. >> mi sorride malizioso.
<< Non abbiamo parlato della tua modestia… >>
James mi fa alzare e si siede lui, poi mi fa cenno di sedermi sulle sue ginocchia.
Si sta benissimo, tanto che non mi sono accorta che ora Sirius e Mary se ne sono andati e siamo rimasti solo noi.
<< Cominciamo? Allora… In un giardino incantato chiuso da alte mura e protetto da potenti magie… >>
Sono molto stanca… non posso fare a meno di chiudere gli occhi e sonnecchiare, con James che mi culla leggendomi una favola, che comunque ascolto…
 
<< … e vissero a lungo felici e contenti, senza mai sapere né sospettare che l’acqua della fonte non possedeva alcun incantesimo. Fine.
<< Che dici principessina? Ti porto a nanna? >>
Dev’essere una scena buffa: insomma, siamo seduti su una poltrona a leggere fiabe a tarda sera, in pigiamo per di più!
<< Mmmh mmh… >> biascico con la voce impastata dal sonno.
James mi prende in braccio e mi porta nel dormitorio femminile, che evidentemente percepisce le buone intenzioni di James e non trasforma le sue scale in uno scivolo.
James mi mette a letto e mi copre. << Buonanotte fiorellino. >> mi da un bacio sulla punta del naso e fa per andarsene, ma lo fermo prendendogli una manica.
<< No. James… stanotte… dormi con me… solo dormire… >> Lui rimane perplesso qualche secondo, ma poi sorride e si infila accanto a me nel letto.
<< Ti amo James, ti amo… >> mormoro.
<< Lily, ti amo anche io. Non sai quanto. >>
Mi da un ultimo bacio per la buonanotte, e mio cado nel mondo dei sogni, felice.

Spazio autrice.

oddio, scusate tantissimo per il ritardo con cui aggiorno, faccio schifoo! T.T
Anyway, 14 recensioni! Ma io vi adoro! Sono tantissime! Ringrazio tantissimo i recensori e i lettori.
La lasciate una recensioncina per farmi sapere che ne pensate?
Un bacione
LW

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


E Questo Era Solo L’Inizio.

Capitolo 7

 
Mi sveglio di colpo, con i primi raggi di sole che mi illuminano la pelle. Mi rigiro nel letto, ma a parte me è vuoto. Dov’è James? Probabilmente si è alzato prima che suonasse la sve… James! E Lily! James e me! Oggi è il nostro secondo mesiversario!
Voglio fare un test.
Voglio proprio vedere se se lo ricorderà, voglio che lui mi faccia gli auguri per primo.
Mi alzo e sbadiglio, mi trascino in bagno e comincio a lavarmi. Con molta calma, che oggi è domenica.
 
Oggi non siamo tenuti a indossare la divisa, ma fa molto freddo: opto per un maglione color panna e dei semplici jeans.
E se James si dimentica del mesiversario?
In sala comune non c’è, e decido di scendere in sala grande a fare colazione.
Trotterello nel corridoio da sole, tutte le altre dormivano.
Finchè una mano mi tocca una spalla, e io mi fermo.
<< Possiamo parlare? >>
Non c’è bisogno che io mi giri per capire chi sta parlando, ma lo faccio comunque.
E’ un viso pallido e smunto, più del solito, quello che mi si presenta davanti.
<< Se… Severus, io non credo sia il cas… EHI, MOLLAMI! >>
Troppo tardi. Mi ha preso per un braccio e ha cominciato a correre.
So dove mi sta portando, e io spero di sbagliarmi.
Mi dimeno, ma la sua presa è troppo forte.
Arriviamo al settimo piano, e finalmente mi molla.
A questo punto sono certa di dove stiamo andando, e il mio terrore si moltiplica quando una porta compare sul muro.
Mi prende per il polso di nuovo, e entriamo.
La stanza è piena di cianfrusaglie, credo sia quella che si usa per nascondere le cose.
Al centro della stanza torreggia un enorme letto a baldacchino, ed è lì che Severus mi sta trascinando.
Mi fa sedere, e così fa anche lui.
<< Dobbiamo parlare. >> ripete.
<< Io non ho mai avuto intenzione di chiamarti così, e ho bisogno che torniamo amici, Lily. Lascia quel Potter, stare con lui ti fa solo male. Lascialo, Lily, e tutto tornerà alla normalità. Noi torneremo amici. Lascia quell’arrogante donnaiolo di un Potter, e tutto tornerà come prima. Lui non ti merita. Non mi sembra si sia alzato di buon ora per farti una sorpresa e farti gli auguri, vero? Già, persino io mi sono ricordato del vostro mesiversario. >>
La rabbia dentro di me si fa sentire.
Vorrei scaraventargli addosso qualcosa.
Qualcosa di pesante, e possibilmente di vetro.
<< Tu non capisci! Questa è la normalità! Io sto con James! Io mi fidavo di te! TU ERI MIO AMICO, O FORSE IO ERO COSI’ SCIOCCA DA PENSARLO SUL SERIO! >>
Mi alzo da letto e mi dirigo alla porta.
Mi fermo un attimo, indugio un momento.
Severus mi raggiunge, ed è quando sento di nuovo la sua mano sulla spalla che decido di aprire la porta.
E rimango gelata, con Severus alle mie spalle, e la porta che scompare nel muro.
James è davanti a noi.
E io, sono appena uscita da una stanza, dove ero sola con il suo peggior nemico.
E in un attimo, vedo il volto di Severus che ghigna, prima che mi prenda il mento e che mi baci, davanti a James.
Io mi dimeno, lo prendo a pugni, scalcio.
Alla fine quando si stacca, torno a guardare dov’ era James un attimo fa.
Riesco a vederlo correre via.
E in quel momento il mio cuore si è spezzato.
Mi giro vero Severus, e gli do un ceffone che risuona nel corridoio vuoto.
<< Io ti odio, Severus Piton. >>
Giro sui tacchi e lo lascio da solo, nel corridoio del settimo piano.
 
<< SIRIUS! Sirius, dove ti eri cacciato? >>
Sono in sala comune, e urlo verso il miglior amico di James.
<< Evans, che succede? >>
<< Ti prego… Ho fatto un casino… Ti prego… >>
Voglio impedire alle lacrime di uscire.
Sirius si alza, e mi porta nel dormitorio maschile, vuoto.
Gli racconto tutto, e le lacrime cominciano a scendere copiosamente sulle mie guancie.
<< Già, Evans. Hai fatto un bel casino. Ora però devo farti una domanda, e ho bisogno che tu risponda con sincerità. Cosa hai provato quando Mocciosus ti ha baciata? >>
il ricordo di questa mattina è ancora vivido, e singhiozzo forte.
<< Io… io non volevo, Sirius… Disgusto… Ho provato disgusto, per la persona che credevo mia amica… E per colpa sua… Per colpa sua ho perso il ragazzo più importante di tutti… Sirius, io lo amo, ti prego aiutami! >>
Il suo sguardo si addolcisce.
Mi abbraccia.
Qualcuno che in questo momento non è contro di me.
Gli sono immensamente grata.
<< Lily, va da lui. Digli quello che hai detto a me. Capirà. >>
Lo ringrazio, scendo in sala comune.
Ho deciso. Troverò James.
 
Sto girando per il castello da un’ora, e non lo trovo.
Oh.
Ma certo che non lo trovo.
C’è solo un posto dove potrebbe essere adesso.
 
Corro a perdifiato e finalmente comincio a intravedre il campo da Quidditch. E Come previsto, c’è una sola persona che vola la sopra.
<< JAMES! SCENDI! HO BISOGNO DI PARLARE! >>
Mi ignora. E io so cosa fare, ma è del tutto folle, io non so volare. Ma ne vale la pena.
Mi avvicino, e prendo una delle scope della scuola.
Tremante, la inforco. Mi do la spinta e comincio a salire.
Ora gli sono affianco, e vedo che sta piangendo.
James Potter sta piangendo, sta male. Per me.
Sono una persona orribile.
<< James, tu non sai come sono andati i fatti! Io… Io non volevo! Mi ha trascinato nella stanza delle necessità, abbiamo parlato, niente di più! Io non volevo quel bacio! Io… io non… >>
Non mi guarda nemmeno.
Scende in picchiata e io rimango lì, come una stupida, a guardare il mio tutto, ormai perso, che smonta dalla scopa e si asciuga le lacrime.
E mi sembra davvero di avere il cuore rotto a metà.


IT'S ME!
Ciauuuu!
Allora, ricapitolando. Eh già, Piton ha baciato Lily. L'ho odiato profondamente.
Parliamo del capitolo: a me peronsalmente non piace granchè, e molto triste ma DON'T WORRY, si sta parlando di Lily e James.
Ma io vi adoro, 17 recensioni *-* 
Ringrazio recensori e lettori <3
La lasciate una recensione piccina picciò, tanto per farmi sapere che ne pensate? 
Un bacione, alla prossima :)
LW

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


E Questo Era Solo L’inizio.

Capitolo 8

 
Sono a pezzi.
James non mi rivolge la parola da esattamente 24 giorni ormai.
A eccezione del biglietto che mi è arrivato il giorno dopo.
‘’ Sapevo che era il nostro mesiversario. Ti avevo preparato una sorpresa, tu mi hai spezzato il cuore. –J. ''
Ho pianto, ho passato tutte le notti insonni dopo aver rotto con lui.
Mi manca. Voglio riaverlo con me.
Voglio sentire di nuovo le sue mani nei miei capelli.
Voglio che mi chiami di nuovo Piccolo Dolce Giglio.
Voglio sentire di nuovo l’odore di fragola dei suoi capelli.
Oggi è la vigilia di Natale. Io sono tornata a casa ieri.
Ora sono le nove di mattina, e anche sta notte è passata insonne.
Petunia non mi parla.
Continuo a ricevere gufi dalle mie amiche che mi chiedono come sto. E io non sto affatto bene, è inutile mentire a loro.
Mi asciugo le lacrime e tiro fuori da sotto il cuscino l’unica cosa di James che mi è rimasta.
E’ una nostra foto. Siamo felici, insieme.
Mi sta dando un bacio e poi mi abbraccia dolcemente.
 
<< Buongiorno Lily >>
Mi saluta allegramente mia madre.
<< Giorno mami… >> le rispondo sbadigliando.
<< Lils, io e tuo padre abbiamo deciso di farti un regalo in anticipo. Se no come farai a mandare gli auguri ai tuoi amici? >>
Sento uno stridio acutissimo, e mio padre compare in cucina.
In mano ha un’enorme gabbia, e dentro c’è una civetta grigia, dall’aspetto regale.
Io non so che dire.
<< Oh… Oddio, grazie! Voi siete davvero i migliori genitori del mondo! >>
Li stritolo in un abbraccio.
<< Lily, perché non vai di sopra a testare la tua nuova civetta? >>
Non me lo faccio ripetere due volte.
E so anche a chi mandare il mio primo gufo.
 
Un’ora dopo, finalmente ho finito e sto firmando la mia lettera.
La affido a Maggie (così ho chiamato la civetta) che vola nel cielo pomeridiano.
 
Io e la mia famiglia apriamo i regali la sera della vigilia, per cui dopo aver finito di mangiare ci riuniamo in salone e cominciamo a scambiarci regali.
Io ho regalato a mamma e papà un nuovo lettore cd, mentre a Petunia ho portato una scatola di Cioccorane, ovviamente senza dirle che provengono dal ‘’mio’’ mondo.
Le sono piaciute molto, e anche quando le ha viste saltare non ha detto niente.
Io ho ricevuto il gufo da mamma e papà.
Petunia mi ha regalato una foto incorniciata.
Una foto di noi due.
Dietro c’era scritto: ‘’Alla mia sorellina. A cui voglio bene nonostante tutto.’’
L’ho abbracciata con le lacrime agli occhi.
 
Andando a letto penso che sarebbe stato un Natale perfetto. Se ci fosse stato anche James.
 
 
 
Toc, toc, toc.
Mi rigiro nel letto.
Toc, toc, toc.
Sbuffo e apro gli occhi. Vedo che alla finestra c’è un gufo.
La stavo sognando ancora. La mia Lily.
Di malavoglia mi alzo dal letto e guardo l’ora: è l’una di notte.
Apro la finestra e prendo la lettera attaccata alla zampa del gufo, che vola via nella notte.
Per James, recita il retro della lettera.
Con una fitta allo stomaco mi accorgo di riconoscere la scrittura.
Con mani tremanti la apro.
‘’ Caro James,
Buon Natale.
Spero che leggerai la mia lettera, che ormai è l’unico modo che mi lasci per parlarti.
Mi manchi James. Mi manchi tanto.
Dormo poco e male da quella giornata di esattamente venticinque giorni fa.
Il giorno del nostro mesiversario. Il giorno in cui tutto è stato rovinato.
Io non volevo baciarlo. Mi ci ha trascinato, in quella stanza.
Severus ti insultava, e io ti ho difeso come credo di non aver mai difeso nessuno.
Mi rendo conto che sembrano parole vuote, ma è la realtà dei fatti.
Mi si è spezzato il cuore a vederti piangere, quel giorno.
Credo che un pezzo del mio cuore ti sia rimasto attaccato.
Io non ti ho dimenticato.
Buon Natale, James.
Nella speranza che non tutto sia perduto,
Lily. 
‘’
 
Qualcos’altro scivola fuori dalla busta.
E’ una foto. E’ una nostra foto.
Merlino, quanto mi mancano i suoi capelli.
Quanto mi manca il suo profumo.
Quanto mi manca lei, nel suo intero, di difetti e pregi.
Ero davvero convinto di avere ragione? Si.
Mi mancava comunque? Si.
Mi manca la mia Lily.

E me la riprenderò, fosse l’ultima cosa che faccio.


IT'S ME!
Ehh già già, mi è venuta un'idea geniale e sono dovuta tornare al pc.
Personalemnte, questo è il capitolo che fin'ora preferisco. :3
James capisce che ha sbagliato tutto, quella lettere gli fa tornare in mente tutti i momenti passati insieme e capisce che davvero le cose non stavano come pensava lui, che non era davvero colpa di Lily.
Ringrazio i recensori e i lettori :)
Mi fate sapere che ne pensate? 
Un bacione alla prossima
LW

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


E Questo Era Solo L’Inizio.

Capitolo 9

 
Mi sveglio la mattina di Natale con un pensiero fisso in testa.
La lettera. Gli ho spedito una lettera. Come sono stata stupida.
L’avrà ignorata. L’avrà ignorata e io ho fatto per la millesima volta la parte dell’imbecille.
Gli occhi mi si riempiono di lacrime, ma faccio il possibile per non farle uscire.
Mi volto verso la finestra, nevica.
<< Lils, abbiamo visite! >> mi urla mia madre dal basso.
Ma chi è la mattina di Natale?
Vado in bagno, mi lavo e mi metto una felpa azzurra sopra i pantaloni del pigiama.
Scendo le scale.
<< Buon Natale, giglio mio >> mio padre mi abbraccia, e mi fa segno di aprire la porta.
Attraverso il vetro vedo sei figure, ma non capisco chi siano perché sono sfuocate.
Apro.
Non ho neanche il tempo di capire chi è, che sei paia di braccia mi si gettano al collo, e mi trascinano fuori.
Mi distendono per terra, e io comincio a spaventarmi perché proprio non capisco chi è, finchè…
<< Tutta, tutta! Dovete riempirla di neve! E se no che scherzo di Natale è? >>
Rido tra me e me, per la prima volta da giorni sono davvero felice.
Mi giro, e i miei sospetti sono con fermati: sei bauli sono appoggiati alla mia porta.
Qualcuno mi prende in braccio.
Sirius.
Mi tiene così e gli altri hanno il tempo di coprirmi di neve.
Finalmente mi mette giù, e Sirius, Marlene, Peter, Mary, Emmeline e Remus stanno davanti a me.
Ci sono proprio tutti. O quasi.
Li abbraccio stretti stretti uno per uno.
<< Abbiamo pensato che questo era il migior regalo di Natale che potessimo farti. >> comincia Remus con un sorriso.
<< Insomma, sappiamo che non è un periodo facile… >>
finisce Mary.
Rido.
<< Avevate ragione. E’ davvero il miglior regalo che avreste potuto farmi! >>
La battaglia a palle di neve continua.
 
 
La giornata procede così, tra risate e scherzi, e abbiamo deciso che dato che domani si tornerà ad Hogwarts stasera dormono tutti da me.
 
La sera siamo esausti, ci sistemiamo sul tappeto del salotto con varie coperte e ci addormentiamo subito.
O almeno, SI addormentano subito.
Io rimango sveglia. Perché come ogni volta che sono in silenzio, o ogni volta che sono da sola penso a lui.
E mi scende una lacrima, che mi affretto ad asciugare.
<< Psst, Evans! >> sussurra qualcuno.
E ho l’impressione di sapere chi, dato che in questa stanza solo una persona mi chiama Evans.
<< Sirius? >>
<< Ah, ma allora sei sveglia! Senti, devo dirti una cosa,
andiamo una attimo in giardino? >>
Mi alzo, e lo conduco alla porta.
Usciamo, e l’aria fredda mi investe come un tram.
<< Senti, so che ormai hai superato e sarà come riaprire un piaga ma… >>
Intervengo.
<< Sirius, no. Io non ho superato. Per niente. >>
<< Lily, non ne ha parlato nemmeno con me. Ti posso dire che lui pensava di aver ragione, anche se sappiamo tutti che non è così, ma era distrutto. Non parlava più con nessuno… e ci mancava. Come ci manchi tu adesso.
Lily, noi siamo venuti qui per provare a ristabilire un contatto con te. Ci manchi molto. Alice ci ha chiesto di salutarti per lei, che non è qui perché passa il Natale con la sua famiglia. >>
Io non sapevo cosa dire. Sono stata davvero così egoista da non accorgermi che non stavo male solo io?
Sirius rompe il silenzio.
<< Andiamo dentro, che domani si torna a Hogwarts. >>
 
 
La mattina siamo tutti taciturni per la stanchezza, continuiamo a sbadigliare per la stanchezza.
Le undici in punto. Il treno parte.
Gli altri sono già sopra, con anche Alice che ho già salutato.
Non vedo Potter da nessuna parte, e rassegnata salgo sul treno.
Tutti sono già negli scompartimenti e io sto cercando quello occupato dagli altri e… eccolo.
E’ lì, fermo in corridoio ed è… più bello che mai.
Indossa già la sua divisa, e mi sembra si sia alzato durante le vacanze.
Lentamente gli passo di fianco
<< Ciao >> Mormora lui.
<< Ciao.. >>
Io tiro dritto ma lui mi prende la mano.
La stringe forte, e poi la lascia andare.
Si infila in uno scompartimento.
Io decido di non andare nello scompartimento degli altri, e trovo uno scompartimento vuoto.
 
Finalmente scendiamo dal treno, e io sto facendo due chiacchiere con Alice, stiamo parlando dei regali che abbiamo ricevuto per Natale, nel cortile della scuola.
<< Io ho ricevuto un gufo da mamma e papà >>
<< Wow Lils! Un gufo! Che bel regalo! A invece i miei hanno regalato…
<< LEVICORPUS! >>
Faccio appena in tempo a girarmi per vedere James che tiene sollevato Severus.
Intorno non c’è nessuno, tutti sono nel castello per il freddo, oppure a riporre i loro bagagli.
Non credo James mi abbia visto, quindi faccio segno ad Alice di venire con me a nascondersi dietro la fontana e ascoltare.
<< Tu ti diverti vero? Lo fai perché mi odi? >>
Severus non rispondeva.
James prese uno dei suoi libri, quello di pozioni.
<< No! Potter, quello no! >>
James ghignava soddisfatto, e dopo circa un minuto che sfogliava il libro aveva trovato la pagina che cercava.
<< Che dolce che sei Mocciosus. Davvero AMMIREVOLE. >> gli stava dicendo James sventolandogli la pagina strappata davanti al naso.
<< Perché l’ hai fatto? >>
so bene a cosa si riferisce James.
<< Per farle capire quanto lei si meriti. Lei si merita di più. E tu, lurido Potter, non vai bene per lei. Lei è mia. >>
James sembrava disorientato.
<< Dimenticala, Mocciosus. >>
James si era infilato la pagina in tasca, aveva lasciato cadere Piton ed era entrato nel castello.
 
 
<< Ha detto davvero quello? >>
Mi stava chiedendo Marlene sbalordita.
Io annuivo, con sguardo assente.
Sapevo dove andare per sfogarmi.
 
Dieci minuti dopo ero di nuovo fuori. Diretta al campo da Quidditch.
E’ completamente folle, Lily.
Me ne frego.
Inforco una scopa, e dapprima la paura di volare mi pervade.
Poi scopro che non è così male come pensavo.
Comincio a fare della giravolte.
Mi sto sfogando.
Mi fermo un attimo. E mi incanto a guardare le cime innevate della foresta proibita.
Una mano mi tocca la spalla. Come successe quel terribile giorno.
Una voce chiese: << Possiamo parlare? >>. Come successe quel terribile giorno.
Ma la voce non era la stessa.
Questa volta era più calda, era una voce ben nota, che mi mandò brividi lungo la schiena.
Era la sua voce.
La voce di James.

 

HELLO EVERYONE!

OOOOOH, sono molto soddisfatta di questo capitolo.
Faranno pace? E chi lo sa?
Ragazzuoli miei, quais 20 recensioni, ma io vi adoro *-*
Tanto per farci un po' di pubblicità, io e i miei amici abbiamo fondato una pagina facebook su Harry Potter, ci aiutate a crescere pleasee? *occhioni da cucciolo*
Ringrazio lettori e recensori, e sotto vi lascio il link della pagina facebook:)
Grazie mille a tuttiii, come al solitoo :3


Pagina Facebook --->
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Grazie anche a chi metterà mi piace *-*
PS: come admin mi chiamo /Prongs. 
Bacioneee
LW

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


E Questo Era Solo L’Inizio

Capitolo 10

 
Oh cavolicchio.
Ho circa trenta secondi per pensare a cosa rispondergli.
Lui però è visibilmente nervoso, e quindi aveva cominciato a parlare prima che io potessi ribattere.
<< Abbiamo tante cose di cui parlare. La lettera, per esempio. Perché l’hai fatto? >>
Già, Lily, perché l’hai fatto.
Rispondo sinceramente, tanto ormai mentire peggiorerebbe solo le cose, e io non ne ho bisogno.
<< Credevo di essere stata abbastanza chiara. Mi manchi James, molto. Ma sono io che mi dovrò adeguare a quello che sceglierai tu. >>
Lui esita un attimo, e io parto in picchiata verso terra.
Invece di scendere, cado dalla scopa e mi ritrovo lunga distesa nel bel mezzo del campo da Quidditch.
Lui mi ha già raggiunto, e mi sta tendendo una mano per aiutarmi.
Io la prendo e la tiro su.
<< Lily, le cose non sono cambiate. Però devo provare a fare una cosa. Tu puoi fermarmi se vuoi. Ma spero proprio che non lo farai. >>
Io sono lì, impalata, con le lacrime che minacciano di uscire.
Lui si avvicina a me, lentamente, finchè ci troviamo a pochi centimetri di distanza.
Inspiro. L’odore di fragola mi pervade come una volta.
James mi prende il viso e appoggia le sue labbra sulle mie.
Sento un calore improvviso pervadere il mio corpo e una scintilla di speranza si riaccende in me.
Affondo le mie mani nei suoi capelli, come volevo fare da tanto tempo, e lentamente ci stacchiamo.
Io lo abbraccio.
<< Lily, tu dici che ti ha trascinato in quella stanza. Tu dici che non volevi quel bacio. E io ti credo. >>
Mi sussurra in un orecchio.
<< Mi sei mancato tanto. >>
rimaniamo lì abbracciati ancora un po’, finchè mi viene un’idea e corro negli spogliatoi.
James mi osserva perplesso.
Torno un minuto dopo con il fiato corto e una pluffa in mano.
<< Mi stai davvero sfidando, Evans? >>
<< Più chiaro di così, Potter! >>
Monto sulla mia scopa, e comincio a dettare le regole del gioco.
<< Una palla, due giocatori. Chi ha fatto più goal alla fine del tempo vince! >>
 
Inutile dire che dopo quindici minuti di gioco lui era a cinquanta punti mentre io solo a dieci.
Ma non mi importava il punteggio, neanche un po’.
Sto giocando con la persona che amo, è questo che conta.
<< Ancora convinta di battermi, Evans! >>
<< Mai stata più sicura! >>
Sogghigno.
Mi avvicino a lui con la mia scopa, e lo abbraccio.
Lui ricambia e lascia cadere la pluffa.
Mi stacco immediatamente urlando << Te l’ho fatta, Potter! >>
Mi tuffo sulla pluffa, rischiando di cadere date le mie scarse capacitò di volo, e volo dritta agli anelli, dove finalmente piazzo un goal.
<< EHI, QUESTO E’ GIOCARE SPORCO! >>
Fa finta di essere arrabbiato, ma ride.
Guarda il suo orologio.
<< Tempo scaduto! >>
 Mi urla dall’altra parte del campo.
Scendiamo e mettiamo a posto pluffa e scope, e James si avvicina a me con fare maligno.
<< Ho vinto io, dov’è il mio premio? >>
<< Ehi, non avevamo stabilito nessun premio per il vincitore! E comunque, tu giochi, è naturale che tu abbia vin… >>
James mi prende i fianchi e mi tappa la bocca con un bacio.
<< Mi sono preso il mio premio. >>
Mi dice ammiccando.
<< Sei perfido, Potter. >>
<< E’ un complimento, Evans. >>
 Mi offre la mano, io gliela prendo e ci dirigiamo in sala grande.
 
Entriamo, sempre per mano. Sirius è il primo che ci vede.
<< Ehi, quei due sono tornati insieme! ERA ORA! >>
si alza e comincia ad applaudire.
In poco tempo tutto il tavolo dei grifondoro è in piedi che applaude.
Io sorrido compiaciuta, gli scocco un bacio sulla guancia e mi siedo di fianco a James a mangiare.
 
Un’ora  più tardi, sono in dormitorio con le mie amiche, che racconto per filo e per segno come è andato il pomeriggio con James.
<< Oh mamma, ma che dolce che è stato! >>
esclama Marlene appena ho finito.
<< Marlene, l’ha fatta soffrire per un mese! Ci avrei pensato io, se non fosse stato neanche dolce! >>
La rimprovera ridendo Emmeline.
Dopo poco crolliamo tutte per la stanchezza, quindi ci salutiamo e ci infiliamo sotto il piumone caldo.
Sono davvero la ragazza più felice del mondo.

 

IT'S MEEEE! 

Ciauu! Eccomi di nuovo con una altro capitolo.
Ebbene si, i due piccioncini sono tornati insieme *-*
Io amo la Jily :3
Ma come, neanche una recensione al capitolo precedente? T.T
Ci rifaremo con questo...
Quasi 20 recensioniiiii sono tantissimeeeeee!!
Come al solito ringrazio i lettori silenziosi e i recensori :)
Mi fate sapere che pensate della storia lasciandomi una recensioncina?
Un bacione a tutti <3
LW

 

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Capitolo 11
*** Epilogo ***


E Questo Era Solo L’Inizio.

Epilogo.

 
Io e James siamo diventati uno parte dell’altro.
Siamo stati insieme anche per tutto il settimo anno.
Poi ci siamo sposati, e abbiamo avuto un bellissimo bambino, il nostro Harry.
Peccato che il destino ci abbia lasciato pochissimo tempo da passare con lui.
La notte del trentuno di ottobre, Lord Voldemort ci ha separato dal nostro bambino, lasciandolo in balia del mondo babbano.
Solo per i suoi undici anni è stato davvero in grado di trovare la felicità, e adesso è quasi alla fine del suo primo anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Mi asciugo una lacrima nel ripensarci.
James mi abbraccia da dietro.
<< Ehi, non piangere… Non lo vedi com’è coraggioso il nostra bambino? Lui e i suoi amici hanno appena attraversato la scacchiera gigante della McGranitt, visto come sono coraggiosi? Il rosso mi piace, sembra molto intelligente. E i suoi fratelli gemelli fanno onore ai Malandrini. >>
James ha ragione.
Da quassù stiamo tenendo d’occhio nostro figlio.
Adesso è con Hermione Granger in una sala piena di strane pozioncine, e stanno cercando la soluzione al problema.
<< James, Harry non mi sembra uno che osserva le regole – rido io – mi sa che ha preso da te… >>
<< Oh già già, è proprio degno di suo padre. E non credo che questa sia l’ultima cosa spericolata che farà  con i suoi amici.
Sono sicuro che questo era solo l’inizio. >>

Finito...


Ehi, questa è la fine della nostra storia.
Mi sembrava una degna conclusione, il fatto che la storia finisse con l'inizio di un'altra.
E per di più, oggi mentre fissavo la lavagna senza capire nienta di geometria, mi è venuta una sorta di illuminazione su un'altra James/Lily.
Si vede poco che li amo, eh?
Mi dite che ne pensate con una recensione? Io personalmente sono contenta del finale :)
Tornerò a rompervi le palle con un'altra storia, statene certi! 
Un bacione e alla prossima, grazie mille a tutti.
Un bacioneoneone <3
LW



 

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