Behind you

di lady_blood007
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3. ***



Capitolo 1
*** 1. ***


Quella sera Marie guardava la finestra,come attratta da qualcosa nel buio. La finestra grondava d'acqua scrosciante che goccia a goccia atterrava su una busta di plastica. Quel temporale estivo era sopraggiunto all'improvviso, cogliendo tutti alla sprovvista. Marie guardava fuori dalla finestra,oltre le goccioline d'acqua. Fissava il blu della notte,i nuvoloni che coprivano la luna,creando una luce fioca che illuminava a malapena le chiome degli alberi. Lei era assorta nei suoi pensieri. Pensava che tra poche settimane avrebbe dovuto cambiare scuola,lasciare tutti i suoi amici per trovarne di nuovi. Almeno,quasi tutti. Elizabeth si era iscritta al suo stesso liceo linguistico. Lei ne era contenta,ma comunque era preoccupata all'idea di dover lasciare tutto. Fortunatamente casa sua distava non molto dalla scuola,quindi non ebbe bisogno di trasferirsi in casa con le sue amiche, o procurarsi un motorino,anche perché il padre non sarebbe stato d'accordo. La madre era morta quando Marie aveva 10 anni,partorendo suo fratello. Fortunatamente il bambino si salvò,ma non lei. I medici vennero colti alla sprovvista e la donna avviò il parto naturale anche se non poteva farlo,perché il bambino si era arrotolato il cordone ombelicale fino all'estremità. Il bambino sarebbe morto,e anche la madre. Quindi tentarono un delicato intervento che purtroppo costò la vita alla mamma,che non poté mai vedere suo figlio, che prese il nome di Erik. Marie oltre a Erik aveva una sorellina,sempre più piccola, di 7 anni, Martina. Martina e Marie erano praticamente uguali. Stessi occhi verdi,stessi capelli lisci e castano chiaro,stessa corporatura esile. Erik invece era il contrario di loro: occhi azzurri,biondino,alto e magrolino. I pensieri la cullarono,fino a quando le palpebre divennero pesanti e si addormentò guardando quella luna coperta e un cane randagio che cercava riparo dalla pioggia.

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Capitolo 2
*** 2. ***


Il mattino dopo si risvegliò ancora lì,sul freddo marmo della finestra,accarezzata dalla luce del sole che illuminava una natura stanca,distrutta da un temporale ormai lontano. Le grondaie gocciolavano ancora; la rugiada faceva brillare ai raggi solari anche il più minuto filo d'erba. Marie si alzò. Era sola in casa: il padre aveva portato i suoi fratelli in piscina. Tutto taceva. Andò in cucina e fissò il frigorifero,in cerca di un apparizione di qualcosa da mangiare. Delusa in questa aspettativa non realizzata,aprì la dispensa, prese una merendina e l'addentò. Era una giornata abbastanza fiacca e calda. Dopo aver finito la sua merendina,andò in camera sua e si vestì. Mente infilava una maglietta, una chiave girò nella serratura del portone,spalancandolo. Le voci che si sentivano erano a lei familiari. Suo padre con i fratelli erano arrivati. Marie scese giù in salotto e li salutò. Appena la vide, Martina le chiese: "Marie,oggi hai da fare?" " no,perché?" Rispose Marie. "Allora oggi andiamo in bici?" Marie non seppe dire di no alla sorellina. Tra loro c'era un bel legame.

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Capitolo 3
*** 3. ***


E così,tra una giornata a mare,un'altra passata con i fratelli,agosto passò. Arrivò settembre,mese di cambiamento e di novità. La scuola iniziava il 14 settembre e Marie già dai primi giorni di quel mese aveva già tutto: libri,quaderni,diario e una serie di penne. Lei era spaventata,ma allo stesso tempo incuriosita per vedere i nuovi volti dei professori,dei compagni di classe,degli altri studenti. Lei era una tipa abbastanza precisa ma stranamente il 14 settembre fece ritardo. Correndo, con lo zaino che saltava da una parte all'altra della schiena e col fiatone,Marie arrivò a scuola. Entrò in classe con dieci minuti di ritardo. Trepidante e insicura prese posto nell'unico banco rimasto,accanto ad un ragazzo alto,con i capelli neri. La professoressa,appena la ragazza entrò,la squadrò dalla testa ai piedi. "E tu sei..?" Chiese alla ragazza,ancora affannata. "Io ehm..sono Marie De Angelis. Scusate il ritardo." Si scusò Marie. "La nostra scuola non tollera il ritardo. Domani dovrai portare la giustificazione. " "certo" disse Marie. La ragazza si sedette e sistemò quaderni e penne sul banco. Non aveva ancora guardato il ragazzo accanto a lei, che la precedette e disse "piacere,Lucas. " "ciao,sono Marie. "

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