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“Casa
dolce casa. Non credevo questo momento sarebbe arrivato, ma ci sono e
sono pronta ad affrontare quel che verrà, per le mie sorelle e
per il bene di tutto il mondo della magia.”
Sin
da bambine, le piccole Claire, Chloe e Callie avevano ricevuto
un'educazione magica regolare. La loro amata madre, Prudence, figlia
di Phoebe, le aveva cresciute con la consapevolezza dei loro poteri e
aveva stablito che venissero istruite alla Scuola Di Magia; ciascuna
di loro possedeva infatti un diverso potere. Claire, la maggiore,
poteva prevedere il futuro tramite premonizioni, Chloe aveva il
potere del fuoco, mentre alla minore, Callie, era stata donata la
telecinesi, era quindi in grado di spostare gli oggetti col pensiero.
Tuttavia, dopo la morte di Prudence, le tre ragazze decisero di
mettere da parte la magia e di vivere la propria vita da persone
normali, tagliando ogni ponte col mondo del sovrannaturale, fino a
quel giorno, il giorno in cui Callie era di ritorno a casa.
La
ragazza continuava a chiedersi come fossero cambiate le vite delle
sue sorelle negli ultimi anni e soprattutto sperava che non
l'avessero dimenticata, ma che fossero pronte a perdonare il suo
mancato coraggio. Calliope se ne stava di fronte alla porta di Villa
Halliwell, con una grande valigia ai piedi e con le mani strette e
sudate. Pensò che fosse inutile starsene lì a
rimuginare sul passato e guardò l'orologio: erano solo le 7:00
del mattino, quella era l'ora in cui Claire stava sicuramente
preparando la colazione prima di scappare in ospedale, mentre Chloe
doveva essere di certo in bagno a prepararsi per andare in ufficio.
Una giornata come tutte le altre, che stava per cominciare in modo
diverso.
La
piccola Halliwell guardò la valigia, ai piedi della scalinata
che conduceva alla grande porta con le vetrate colorate, era pesante
ed era troppo ansiosa per raccoglierla e salire fino all'uscio, così
pensò di guardarsi prima intorno, per assicurarsi che nessuno
la vedesse, e poi, con un leggero movimento della mano fece volare il
suo bagaglio fino alla soglia, salì le scale in fretta e aprì
la porta, lentamente, come se stesse rincasando tardi e non volesse
essere beccata.
Per
un attimo si sentì persa, non sapeva cosa dire, non sapeva se
entrare così fosse stata la cosa giusta, ma poi ricordò
una sua abitudine partcolare; all'entrata, sulla destra, c'era ancora
appesa accanto ad un grande specchio una piccola campanella dorata.
Ogni volta che rientrava, Calliope era solita, con un veloce
ondeggiare dell'indice, farla suonare, così tutti si sarebbero
accorti della sua presenza. Lo fece, come se quell'abitudine non
fosse mai scomparsa.
Il
suono di quella piccola campana quasi rimbombò nell'intero
salotto, ma tutto fu presto avvolto da un vuoto silenzio.
-Chloe,
sei stata tu?- Tuonò la voce di Claire dalla cucina,
accompagnata da un buon odore di pancake.
-Io
credevo fossi stata tu- Rispose la sorella, allarmata.
Calliope
sorrise e si fece forza, era il momento di tornare davvero.
-Mi
dispiace deludervi, ma sono stata io- Sibilò tremante la
ragazza, spuntando in cucina e cogliendo di sorpresa le altre due. Si
guardarono stupefatte e poi si voltarono verso di lei, sorprese e
spaventate insieme.
-Buongiorno,
famiglia- Calliope pensò che un saluto avrebbe stemperato
l'atmosfera.
Silenzio.
-Famiglia?
Quale famiglia, scusa? Forse quella che hai deciso di abbandonare con
un solo biglietto e per di più nel momento più
difficile?- Rispose Chloe, scontrosa e indignata.
-Cosa
ci fai qui?- Aggiunse la maggiore.
-Io...
io sono qui per... Io sono tornata a casa- Furono le uniche parole
che Callie fu in grado di proferire.
-Avrà
finito i soldi e non sapeva dove andare- Borbottò allora Chloe
rivolgendosi a Claire, che reggeva un piatto in mano.
-In
realtà sono qui per voi. Devo raccontarvi alcune cose che vi
daranno molte risposte-
-Davvero?
Noi ne cerchiamo solo una. Perché diamine hai pensato di
andartene e soprattutto perché sei tornata?- Rispose Claire,
stizzita, sbattendo violentemente il piatto sul tavolo.
-Non
avremmo mai dovuto chiudere con la magia- Iniziò allora
Calliope, ma Chloe sbuffò e le voltò le spalle, come
per ignorarla. -Non crescerai mai, vero? Cosa vuoi che c'entri la
magia con la tua decisione di abbandonarci?!- La ragazza non fece in
tempo a terminare la frase che all'improvviso si ritrovò con
una grossa mano scura intorno al collo, che l'avrebbe fatta soffocare
di lì a poco. Claire se ne stava impalata e terrorizzata a
guardare, senza riuscire neanche ad urlare, Callie fu invece più
veloce e mentre la sorella intrappolata cercava disperatamente di
liberarsi dalla presa contorcendosi su sé stessa, vide un
grosso coltello sul tavolo, che con un velocissimo movimento della
mano fece volare contro l'uomo che teneva stretta Chloe. La lama gli
penetrò un fianco, che prese subito a sanguinare, ma l'uomo
non mollò la ragazza e in un batter d'occhio scomparve insieme
a lei nel nulla.
Claire
e Callie erano in salotto, camminando senza una meta precisa, in
cerca di una soluzione.
-Non
dirmi che era un...-
-Demone,
sì, era proprio un demone-
-Com'è
possibile? Insomma, tutto quello che sappiamo su questi... de-demoni,
ce l'ha raccontato la mamma e adesso Chloe è in pericolo, è
chissà dove e non abbiamo idea di come trovarla, né se
sia viva-
Claire
era disperata e quasi in lacrime.
-No,
non è morta, noi lo sapremmo- La rassicurò la minore.
-E
come?-
-Non
importa ora- Tergiversò Calliope. -Credo di aver avuto
un'idea. Dobbiamo riuscire ad entrare in soffitta, lì deve
esserci qualcosa che può aiutarci ad improvvisare un
incantesimo o qualsiasi cosa possa farci ritrovare nostra sorella-
Aggiunse, correndo verso le scale che conducevano al piano di sopra.
La più grande la seguì e quando entrambe si trovarono
di fronte alla vecchia porta in legno che apriva il passaggio per la
soffitta, Callie chiuse gli occhi, tirò un respiro profondo,
allungò entrambe le braccia in avanti e la porta si aprì
subito al suo comando.
Le
due entrarono lentamente nella stanza poco illuminata e guardandosi
intorno notarono che era tutto impolverato, libri, strani candelabri,
rocce luminose, piccole fiale e scaffali pieni di barattoli in vetro
pieni di strane spezie.
-Che
roba è mai questa? Non siamo mai entrate qui, mamma non ce lo
ha mai permesso e non volevamo contraddirla neanche da morta-
-Claire,
è per nostra sorella . Questa è casa nostra, abbiamo
tutto il diritto di sapere cosa c'è qui dentro- Rispose
Calliope, con tono convincente.
Il
rapimento di Chloe aveva calmato la tensione e per un attimo e sembrò
quasi che la piccola di casa non fosse mai andata via.
-Guarda
lì!- Esclamò Claire indicando alla sorella un grosso
libro impolverato, poggiato su un leggio in legno molto suggestivo,
al centro della stanza.
Entrambe
si fiondarono a vederlo da vicino. Uno strano simbolo era impresso
sulla copertina rigida e di colore verde scuro: sembrava un triangolo
e ai vertici c'erano tre strane figure, come tre occhi.
-Questo
è il Libro Delle Ombre, ne sono sicura!- Lo riconobbe
Calliope.
Sia
l'una che l'altra portarono incuriosite la mano sul grosso librone e
fu un istante. Il libro si aprì di colpo e come se una mano
invisibile sfogliasse quelle pagine ingiallite alla velocità
della luce, si fermò a metà. Claire, che nel frattempo
si era allontanata per lo spavento, allungò il collo per
leggere cosa ci fosse scritto.
-Incantesimodi
localizzazione- Lesse ad alta voce. -Perché funzioni è
necessario qualcosa che appartiene a Chloe, vado a cercare di là!-
Aggiunse.
-Aspetta!-
La fermò Callie. -Ci servirà qualcosa per difenderci.
Mamma diceva che le pozioni esplosive sono un ottimo mezzo di
autodifesa e io dovrei ancora ricordare come se ne prepara una, ma mi
serve il sangue del demone, quindi vai a prendere il tappeto in
cucina, quando l'ho ferito ci stava sopra!-
Claire
la guardò sbigottita e incredula. -Hai davvero intenzione di
farmi distruggere un tappeto che ho pagato una cifra per qualcosa che
non sai nemmeno se funzionerà?-
-Sbrigati,
non c'è tempo da perdere- Tagliò corto la strega.
Mentre
Claire e Callie cercavano disperatamente una soluzione per riportare
Chloe a casa, la ragazza era stata portata negli Inferi dal demone
che l'aveva rapita ed era stata rinchiusa in una prigione
infrangibile, che nessuno avrebbe potuto scalfire neanche col più
potente degli incantesimi. Era un luogo lugubre, desolato, iluminato
da sole fiaccole ed era tutto molto inquietante.
Il
demone rapitore non riusciva a camminare a causa della ferita
infertagli da Callie, quindi se ne stava seduto per terra a tenersi
chiusa la ferita con la mano.
-Mi
terrai qui ancora per molto?- Chiese Chloe, che per carattere non
riusciva a frenare il suo acido sarcasmo neanche nei momenti più
diffcili.
-No,
le tue sorelle ti troveranno e allora il mio piano avrà
funzionato- Tuonò la voce dell'uomo.
-Quale
piano?- Chiese quasi annoiata.
-Tu
devi essere Chloe, la seconda, vero?-
-Cos'è,
abbiamo fatto per caso il liceo insieme ed eri così sfigato da
essermi passato inosservato? Vuoi vendicarti?-
-Non
prendermi in giro, strega!- Urlò lui, lanciando una sfera
infuocata contro la scatola fatta di sbarre in cui aveva rinchiuso la
ragazza, che per fortuna era protetta.
Chloe
barcollò, ma riuscì a restare in piedi a stento. -Cosa
vuoi da me e le mie sorelle?- Chiese, stavolta preoccupata.
-Voglio
uccidervi prima che diventiate troppo forti e pericolose per il mondo
del male-
Per
tutta risposta la ragazza scoppiò in una grossa risata,
spiazzando per un attimo il demone.
-Io
faccio l'avvocato, mia sorella Claire è un chirurgo plastico e
Callie è una povera ragazzina smarrita nei tristi meandri
dell'adolescenza, quale pericolo ti aspetti da noi?- Chiese mal
trattendendo le risate.
L'uomo
coninuava a non capire l'atteggiamento della strega, ma in quello
stesso istante accanto alla gabbia in cui era prigioniera Chloe,
apparve uno scintillio ed un secondo dopo Callie e Claire erano lì.
-Claire,
va a liberare Chloe, io mi occupo di lui!- Urlò la più
giovane, che in un lampo lanciò la fiala piena di pozione ai
piedi del demone, che nel frattempo era balzato in piedi e teneva in
mano una sfera infuocata. L'esplosione provocata dall'intruglio gli
fu letale e si frantumò in mille pezzi.
-Callie,
la gabbia non si apre!-
La
strega invitò allora la sorella ad allontanarsene e tentò
di aprirla con i suoi poteri, ma le sbarre stavano iniziando a
ricoprirsi di fuoco.
Chloe
era terrorizzata e chiedeva aiuto, ma nessuna sapeva come fermare il
fuoco, né c'era più tempo per aprirla.
-Prendi
la mia mano!- Urlò Calliope alla maggiore, che la ascoltò,
porgendole la mano destra. -Chloe! Adesso devi stare calma e devi
ripetere insieme a noi: il Potere Del Trio coincide col mio,
avanti!-
-Il
Potere Del Trio coincide col mio, IL POTERE DEL TRIO COINCIDE COL
MIO!-
Mentre
le tre sorelle pronunciavano ininterrottamente la frase, il fuoco
iniziava a spegnersi, finchè le sbarre non iniziarono a cadere
giù, permettendo a Chloe di venire fuori e salvarsi.
Qualcosa
di strano era successo in quella strana giornata di luglio: non solo
Calliope Halliwell era tornata a casa, ma si era costituito un nuovo
legame molto potente, fra lei e le sue sorelle.
-E
così noi siamo le streghe del Trio? Le prescelte?- Chiese
Chloe incuriosita, seduta sul divano del loro salotto, con una tazza
di caffè in mano.
-Già,
proprio così. È per questo che sono scappata, io lo
sapevo. Me l'ha detto la mamma prima di morire, ma insomma, Phoebe,
Paige, Piper e Prue hanno perso troppo nel corso della loro vita e io
non volevo che la stessa cosa accadesse a noi, ma era inutile
scappare da un destino che mi... che ci appartiene-
Claire
era ancora incredula e non riusciva a pensare che quello che la
sorella minore stesse raccontando fosse la verità. -Non lo so,
Callie, forse noi non siamo così forti come loro, forse è
tutto un errore- Disse.
-No,
non lo è, Claire. Noi siamo forti insieme, possiamo
sconfiggere il male, come fecero le nostre antenate e prima ancora le
loro, siamo le streghe del Trio, le prescelte e non possiamo smettere
di esserlo-
Chloe
balzò in piedi e si avvicinò alle altre due, al centro
della stanza. Le tre sorelle si guardarono negli occhi e si strinsero
in un unico abbraccio, forte e affettuoso. Sopra di loro, il
lampadario che illuminava il salotto iniziò a tremare e in
soffitta, mentre loro erano tornate insieme, sul Libro Delle Ombre
qualcosa era cambiato, il triangolo era unito, ancora una volta.
http://2.bp.blogspot.com/-1TVfeBC1pVI/UeK5ZUPL02I/AAAAAAAAAsw/KQR3vl3Va7E/s1600/Lampadario.jpg
http://alexbookofshadows.xoom.it/immagini/story.jpg
NOTA DELL'AUTRICE.
1 I problemi con le immagini
persistono, non riesco ad inserirle purtroppo, quindi per ora vi ho
lasciato semplicemente i link.
Nella prima immagine ci ho visto
Calliope, nella seconda Claire, nella terza Chloe. Spero di riuscire
a sistemare meglio quando inserirò il II capitolo, la prossima
settimana.
2 COSA ASPETTARSI NEL II CAPITOLO:
-Prudence, la madre delle ragazze, è
figlia di Phoebe e Cupido (Coop), non dimentichiamolo;
-Avremo modo di incontrare un
personaggio che tutti ricordiamo e che ha avuto un certo peso, in
particolare nella vita di una delle tre streghe Piper, Phoebe e
Paige;
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