Tradimenti

di _matthew_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** bring me to life ***
Capitolo 2: *** Sakura ***
Capitolo 3: *** Sacrificio ***



Capitolo 1
*** bring me to life ***


Ciao a tutti! questa one-shot è il prodotto,scritto di getto,di un delirio passeggero XD spero che vi possa piacere!




Naruto richiamò tutto il suo chakra,non voleva giocare,quella volta.
Gli occhi di Sasuke si tinsero di rosso,mentre si preparava a sferrare il suo attacco. Scattò,muovendosi rapido sul tetto,fra i panni stesi ad asciugare. Naruto sentì il pugno del compagno raggiungerlo allo stomaco.
Un colpo,due,tre. Volò contro la recinzione,e ci si fermò sopra. Kyuubi,annoioato,fece capolino dagli occhi del ragazzo,tingendoli di rosso. Ancora Sasuke Uchiha. Sempre lui.
I ragazzi si scontrarono di nuovo,violentemente. Si scambiavano pugni e calci,parate e affondi. Nessuno dei due prevaleva.

-guardami!-

Possibile che nemmeno lui,quello che considerava il suo migliore amico,si fosse accorto di nulla? Era troppo concentrato su se stesso; sul suo futuro. Possibile che nessuno,neppure lui,si fosse accorto di quanto stesse soffrendo? Le tenebre lo stavano avvolgendo sempre di più; lui sprofondava,senza speranza di salvezza.
Un colpo lo raggiunse allo stomaco,facendolo indietreggiare. Era diventato potente,il suo amico.
Sakura urlava,cercando di fermarli. Nessuno dei due le diede retta. Ripresero a combattere,con più foga di prima.
Piccole macchie nere avvolgevano il suo corpo. Adorava quella sensazione di potere.
Chakra rosso bruciava intorno alle sue membra. Odiava dipendere da Kyuubi.
Attraverso il ragazzo respirò una boccata d'aria fresca,non poteva vivere senza le battaglie,e l'odore acre del sangue. Forse era per quello che aiutava sempre quell'inutile umano: gli faceva provare l'ebrezza di combattere. La gioia di uccidere.
Pugno contro pugno,ginocchio contro ginocchio. Colpi potenti,ma non abbastanza. Movimenti rapidi,ma non a sufficienza. Non era ancora abbastanza per batterlo.

-salvami!-

Nessuno si era accorto che stava cambiando; o meglio,nessuno ci faceva caso. Nessuno si era accorto che il sigillo si stava indebolendo; lui era l'unico a saperlo. Era l'unico a odiarsi,per questo.
Godeva della sua forza,nei combattimenti la sfruttava; ma nel profondo del suo cuore si odiava. Odiava dover dipendere da qualcosa; odiava trasformarsi in qualcosa di diverso da quello che era.
Nuovo scontro di pugni; nuovo scambio di calci. Volarono entrambi tra i lenzuoli candidi,stesi al sole. Sakura,disperata,cercò di fermarli. Sasuke la spinse via,malamente. Non doveva intromettersi,era troppo pericoloso.
Occhi scarlatti fissarono occhi scarlatti. Occhi ardenti incontrarono occhi gelidi. Volpe contro sharingan.
Rimasero a lungo a fissarsi,persi l'uno nello sguardo dell'altro; affondando l'uno nell'odio dell'altro. Finalmente era giunto il momento che aspettavano da tanto,che lui attendeva da molto.

-liberami!-

Sfere di chakra riempirono l'aria di bagliori e sfrigolii. Sarebbe stato libero; per sempre. Scattarono contemporaneamente,il braccio destro teso contro l'avversario,lo sguardo deciso.
Sakura osservava con orrore la scena; avrebbe voluto fermarli,ma non ne aveva la forza. Avrebbe voluto voltarsi,per non vedere,ma gliene mancava il coraggio.
Rasengan contro millefalchi; chakra rosso contro cakra azzurro. Sorrise,poteva finalmente sentire la libertà; poteva finalmente sentirne l'acre sapore ferroso,il sapore del sangue.
Sentì il chakra dell'amico penetrargli il corpo,attraversandolo. Si piegò in avanti,sconfitto,sputando sangue. Si,Sasuke Uchiha sanguinava.
Sentì la mano dell'amico colpirgli la spalla,quasi priva di forza. Non era suo il sangue quello di cui sentiva il sapore; calde lacrime scorgarono dagli occhi. Si,Naruto Uzumaki piangeva.
Una gioia immensa s'impadronì di lui; esultò,anche se intrappolato in quell'orrenda prigione di tenebra. Aveva avuto la lotta; aveva ucciso; sarebbe rimasto vivo. Scoppiò a ridere. Si,Kyuubi no Yoko sapeva ridere.
Naruto guardò il volto ormai esanime dell'amico,accasciato contro di lui; il rasengan lo aveva attraversato,spezzandolo. Piangeva mentre accompagnava Sasuke nella sua ultima caduta; il suo corpo non si sarebbe più rialzato. Stupido,non aveva mai capito.

-mai-

Non voleva misurarsi con lui per mettersi alla prova; voleva scontrarsi con lui per morire. Voleva che il suo amico,Sasuke,l'unico che lo avesse mai capito,lo liberasse dal peso che portava; voleva che spegnesse la fiamma di Kyuubi,che lo stava lentamente,ma inesorabilmente divorando.
L'unico modo era morire,e ora,ai suoi piedi,giaceva l'unico che avrebbe potuto liberarlo.

-l'unico-

Gli chiuse gli occhi,in un gesto dolce,nostalgico. Povero,pazzo,Sasuke. Accecato dall'odio,posseduto dalla sete di vendetta,non si era accorto che lui,Naruto,aveva bisogno d'aiuto? Aveva aspettato troppo a sfidarlo,e ora era troppo tardi.
Il moro increspò appena le labbra,doveva essere un sorriso. Mormorò appena qualche parola,doveva essere un ringraziamento. Se ne andò,tranquillo,sereno. Libero da tutto. Naruto sferrò un colpo potente al basso muro che recintava il tetto; avrebbe dovuto essere lui a morire! Se ne andò,lasciandosi alle spalle Sakura in lacrime.
Se ne andò,lasciandosi alle spalle amici e sogni. Se ne andò,lasciandosi dietro l'infanzia e la vita.
Naruto Uzumachi era morto. Morto nel momento in cui il millefalchi non lo aveva ucciso. Morto nel momento in cui la Volpe era sopravvissuta,trionfando.
Da quel giorno non sarebbe più esistito,ora c'era solo Kyuubi; ninja traditore di livello S, amante solo della distruzione e del sangue,demone vittorioso su un ragazzo ormai stanco di lottare.
La foresta risuonò di un acuto stridio metallico,kunai contro copri-fronte.
La Foglia quel giorno perse due ninja,e acquistò un traditore.




Bene...spero che vi sia piaciuta! Sono consapevole che è un po' strana,ma...mi piace l'idea di un Kyuubi che sfugge completamente al controllo di Naruto XD Spero che mi lascerete un commentino...ho bisogno di qualche parere! un grazie anticipato a tutti quelli che leggeranno e recensiranno! XD

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Capitolo 2
*** Sakura ***


Ciao a tutti! Ho deciso di sviluppare un po' di più questa ff...così com'era mi sembrava troppo in sospeso ;) spero che anche questo capitolo vi piaccia! buona lettura!
p.s. ovviamente ringrazio tutti coloro che hanno letto,e soprattutto chi ha commentato




Ormai è il tramonto. E' tutto il giorno che ti alleni; ma ormai sono due anni che non fai altro. Ti alleni,punto.
Tiri un altro calcio,prima di piegarti in due,ansimando,cercando di riprendere fiato. Perle di sudore ti splendono sul viso,brillando agli ultimi raggi del sole. Forse c'è anche qualche lacrima. Ormai sei stanca

-fermati-

No,estrai altri due kunai,lanciandoli contro il bersaglio. Lo trafiggi. Il colpo è violento e le lame arrivano fino alla corteccia che lo sostiene. Sei diventata forte,Sakura. Ora non credo che riuscirei a tenerti testa,come feci all'esame di selezione chunin.
Kakashi è poco lontano,seduto sul suo solito masso,il suo solito libro in mano. Sono due anni che si dedica solo a te. Sei l'unica rimasta; il team sette sei solo tu,ora. Certo,ora hai in squadra due nuovi compagni,ma tu con loro non c'entri nulla. Loro sono giovani. Loro non sanno. Si stupiscono sempre che tu e il maestro arriviate sempre insieme. Non sanno che andate sempre nello stesso posto

-tomba degli eroi-

per salutare due membri diversi della stessa famiglia

-Uchiha-

Ma anch'io,anche noi,abbiamo un segreto,Sakura. Io so cosa succederà stasera,dopo l'allenamento,lo sanno anche gli altri; è per questo che siamo tutti qui,anche se non lo sai.
"Maestro Kakashi" dici tranquilla,guardandolo. L'uomo alza la testa; ti guarda. Solo quando parla con Tsunade alza la testa da quello stupido libro. Quando parla con Tsunade,e con te.
Ti fissa per un istante,e poi annuisce,scoprendosi l'occhio sinistro. Sono due anni che concludi così l'allenamento; sono due anni che sfidi lo sharingan

-e i tuoi limiti-

Inizia lo scontro. Kakashi è veloce,è un jonin.
Ricordi? All'inizio non riuscivi neppure a sfiorarlo,e ora? E ora riesci a colpirlo,Sakura.
Ora il maestro deve parare i tuoi attacchi,non può più limitarsi a evitarli con facilità.
Ecco,ora si è fermato; ti guarda. Ora ti farà la domanda più importante della tua vita. Spero solo che tu possa ricordarti quello che ti ho detto dopo la morte di Sasuke. Spero solo che quello schiaffo,dato tanto tempo fa,possa servire. Non voglio perdere un'amica come te.
Gli occhi verdi della ragazza incontrarono gli occhi del suo maestro. Rimase a fissare,incantata,lo sharingan,fino a quando lui non lo coprì con il copri-fronte. Un moto di delusione la attraversò. Il loro allenamento era già finito?
Non era ancora stanca; non era ancora distrutta,non era ancora in condizione da crollare in un sonno senza sogni. E da due anni lei temeva i sogni.
Sempre loro,il loro ultimo scontro. Sempre Sasuke,gli occhi vacui e la bocca che sputa sangue. Sempre Naruto,che piange sul corpo dell'amico,prima di andarsene,senza rivolgerle neanche uno sguardo. Senza darle una spiegazione. Ecco il suo sogno; la sua persecuzione.
Il suo non era odio. Quello che provava era qualcosa di più profondo; di più doloroso dell'odio. Non sapeva dargli un nome. Sapeva solo che premeva dentro di lei,e c'era un solo modo per liberarsene. Naruto.
Non sapeva neppure lei se voleva solo trovarlo,oppure ucciderlo. Forse si,lo avrebbe ucciso,o almeno,ci avrebbe provato.
"Sakura" la voce di Kakashi la riscosse dai suoi pensieri. Il suo maestro era serio,preoccupato. Teso.
La ragazza lo guardò. Ormai era anche lei una jonin,e per di più medico. Forse doveva ringraziare Naruto,per quello. Dopo la sua fuga,dopo la morte di Sasuke,era rimasta vuota,privata di una parte di lei,una parte troppo grossa per essere riempita tutta da Ino,Shikamaru,Neji,e tutti gli altri. Era un vuoto che faceva male,e c'era un unico modo per non sentirne il dolore. Impegnarsi nel combattimento; dedicarsi anima e corpo agli allenamenti,e alle esercitazioni. Lei lo aveva fatto. Lei,ora,era una delle migliori.
Tu vuoi andare a cercare Naruto,vero?" continuò serio Kakashi. La ragazza annuì in silenzio,lo sguardo duro e deciso.
"E se ti venisse impedito?" si decise finalmente a chiederle.
La ragazza lo fissò a lungo,senza rispondere. La sua mano scivolò sulla gamba sinistra; estrasse un kunai dalla piccola sacca che portava assicurata sulla coscia. L'altra mano accarezzò i lunghi capelli rosa,fermandosi al copri-fronte,indecisa se sfilarlo o meno.
Un manipolatore di ombre si preparò a combattere.
Sakura alzò il kunai,il suo copri-fronte stretto nella mano. Lo accarezzò con le dita,ancora indecisa.
Una manipolatrice di spiriti si sforzò di non piangere.
Continuava a fissare Kakashi,come a sfidarlo. Come se volesse vedere se l'avrebbe fermata. La punta del kunai toccò il metallo su cui era inciso il simbolo della Foglia. Tremava leggermente. Era difficile scegliere. Troppo.
Due paia di occhi bianchi la scrutavano,come se cercassero di leggerne le intenzioni.
"Sei dannatamente simile a lui" soffiò Kakashi,guardandola. Era delusione,quella che gli riempiva lo sguardo?
"Naruto è il tuo Itachi,vero?" chiese a bruciapelo " E come Sasuke sei disposta a rinunciare a tutto solo per la vendetta?" continuò,la voce tremava.
L'aveva allenata per due anni. Le aveva insegnato i millefalchi. L'aveva consolata. L'aveva fatta sorridere. Non poteva decidere di abbandonare tutto per la vendetta. Non poteva essere un nuovo Sasuke. Non lo avrebbe sopportato.
Gli occhi della ragazza erano vacui,persi. La mente vagava tra i ricordi,ferma a due anni prima. Ad Ino,la sua migliore amica. Era lei ad averle detto che le ricordava Sasuke,accecata dall'odio e dalla vendetta. Era lei che l'aveva presa a schiaffi,cercando di farla ragionare. Erano passati due anni da quel lontano pomeriggio,ma quello schiaffo bagnato di lacrime le bruciava ancora dentro.
Ti stai sfiorando la guancia,Sakura. Allora ti ricordi di quello schiaffo,delle mie parole. Allora non sei come lui.
Lanciò il kunai contro l'albero,con violenza. Dove la lama si piantò nel legno si aprì una piccola crepa.
"Obbedirei,ma non potrei fare a meno di detestare chi mi desse quell'ordine" rispose finalmente,riallacciandosi il copri-fronte. Quattro figure emersero dalle ombre degli alberi,stringendola. Kakashi sorrise. Era quella la Sakura che conosceva. Altruista,affezionata al suo villaggio,e agli amici.
A Neji,così freddo all'apparenza,ma in realtà sempre disponibile per un amico. A Hinata,così timida e impacciata,ma sensibile e dolce. A shikamaru,così svogliato ed irriverente,ma sempre pronto a salvare un compagno. A Ino,la sua prima,vera amica.
Erano loro che l'avevano aiutata a superare quei due anni,loro e tutto Konoa. Non avrebbe mai potuto abbandonarli. Aveva solo bisogno di capirlo,e finalmente ce l'aveva fatta. Una parte di lei si sentiva più leggera,più libera,mentre Ino piangeva commossa sulla sua spalla. Ma non si sentiva ancora bene. Forse non si sarebbe mai più sentita veramente bene.
"Sakura..." iniziò Kakashi,comparendole alle spalle. "è stato deciso che la scelta è tua. Sei libera di andare a cercarlo,o di non farlo. Spetta solo a te."
Lo disse,e poi scomparve. Non serviva restare li. Sapeva perfettamente cosa avrebbe scelto. Ma in fondo la capiva. Ora era sollevato; finalmente poteva andare da Obito sereno: Sakura non sarebbe diventata una traditrice. Con lei non aveva fallito.
I quattro ragazzi la guardarono,interrogativi e speranzosi,ma lei aveva già deciso. Doveva farlo. Aveva bisogno di farlo; era l'unico modo per capire. E lei voleva capire.




Ok...scritto anche questo completamente di getto; spero vi sia piaciuto!! Mi sembrava quasi "doveroso" fare un piccolo approfondimento su Sakura,quindi eccolo qui! Fatemi sapere cosa ne pensate ok? a presto,con il terzo (e credo ultimo) capitolo...! ciao!

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Capitolo 3
*** Sacrificio ***


Riposava,abbandonato su un alto ramo; la schiena appoggiata al tronco della pianta; la testa appoggiata alla spalla,i capelli biondi scompigliati dal vento. Sotto di lui,un piccolo lago alimentato da un'alta cascata. Il rumore incessante dell'acqua arrivava alle sue orecchie attutito,cullandolo. Chiuse gli occhi,nascondendo al mondo le iridi rosse; anche Kyuubi no Yoko si arrendeva al sonno.
Dormiva,ma la sentì arrivare. Non la vedeva,ma la poteva sentire. Lasciò che fosse lei a fare la prima mossa.
La ragazza era ferma a qualche metro da lui,lo fissava. Era cambiato in due anni. Il copri-fronte,rigato,gli copriva la gola,portato come una sorta di sciarpa; portava pantaloni neri; il torace coperto da un'ampia casacca celeste,slacciata,che si muoveva sinuosa,portata dal vento. Poteva vedere i petto del ragazzo,muscoloso,privo di qualsiasi protezione. All'altezza dello stomaco,un simbolo scuro,sbiadito dal tempo.
"Ciao Sakura" la salutò,aprendo finalmente gli occhi; braci rosse,che si specchiarono nelle verdi iridi della ragazza.
Aveva i capelli lunghi,sciolti. Alta e snella,viso dolce ed espressione sicura. Una corta maglia rosa chiaro,e pantaloni neri. La tela non riusciva a nascondere del tutto la maglia di ferro che le proteggeva il petto. Sorrise,era molto più bella di quanto ricordasse.
"Sakura Haruno,jonin della Foglia" continuò lui,sorridendole.
"Tu chi sei,invece?" chiese lei di rimando. La ragazzina timida e insicura che conosceva non esisteva più,era scomparsa tanto tempo prima.
"Sai perfettamente chi sono,altrimenti non saresti qui" ridacchiò lui,rivolgendo lo sguardo alla cascata sottostante.
Era vero,sapeva benissimo chi era diventato: Kyuubi no Yoko,traditore della Foglia,ricercato di livello S,mercenario al servizio del Villaggio della Cascata.
Mercenario. Il ragazzino spensierato che sognava di diventare Hokage era diventato uno spietato mercenario. Una sensazione strana le premeva contro gli occhi,mentre constatava quanto potesse essere assurda la vita.
Estrasse un kunai,continuando a fissare il volto dell'amico. Una profonda cicatrice gli segnava la guancia destra,partendo da sotto l'occhio e fermandosi al mento.
Scagliò l'arma con tutta la forza che aveva in corpo. Il ragazzo non si mosse,sarebbe stato inutile.
Il kunai si piantò poco sopra la sua testa. Sakura lo stava sfidando. Erano due anni che aspettava quel momento: aveva passato due anni ad aspettarla,rinchiuso nelle tenebre che avevano ospitato la Volpe; finalmente quel momento era arrivato. Forse il sacrificio di Sasuke non era stato inutile.
Si alzò lentamente,fissandola negli occhi. Anche il suo sguardo era cambiato; non era più quello di una bambina indifesa.
"Hai il suo stesso sguardo,Sakura"
"Lo so...è stato come un padre per me" rispose lei. Non era certo la prima volta che si sentiva dire che aveva lo stesso sguardo del maestro; ma quella frase la riempiva sempre d'orgoglio.
"Anche tu fredda,distaccata...ricordi un po' lui" la provocò il ragazzo,voleva scuoterla,voleva farla arrabbiare.
"Io non cerco vendetta. Io non sono lui,Naruto!" Quella frase,quel nome ormai quasi dimenticato,ebbero lo stesso effetto di uno schiaffo. Era vero,lei non era come Sasuke; era più pericolosa.
Sorrise,pronto allo scontro. Pronto a misurarsi con quella ragazza tornata dal suo passato,e che probabilmente avrebbe deciso del suo futuro. La fissò negli occhi ancora per un attimo,stupendosi di quanto il suo sguardo fosse diventato simile a quello di Kakashi.
Mosse appena il corpo,dando inizio allo scontro.
Sakura scattò in avanti,colpendolo violentemente allo stomaco. Cadde,affondando nell'acqua cristallina del lago; decine di kunai fendevano l'acqua intorno a lui.
Una mano rossa,gigantesca,l'afferrò,facendola sussultare. Si sentì tirare in basso,sempre più giù. Il suo corpo infranse la superficie dell'acqua. Era imprigionata dal chakra della Volpe. Venne gettata contro il fondo del piccolo lago; l'impatto fu violento,ma non doloroso,l'acqua e il fango attutirono il colpo. Si rialzò,guardandosi intorno: il suo avversario era scomparso.
Emerse veloce,risalendo in superficie. Non si era neppure rialzata,che sentì qualcosa di bollente colpirla con violenza,facendola sprofondare nuovamente; ma il suo corpo non affondò.
Era intrappolata; un sottile velo d'acqua la separava da Naruto. Si dibatté per qualche istante,inutilmente. Doveva conservare le forze,e l'ossigeno.
Un improvviso lampo di luce,e la sfera scomparve,mentre l'acqua iniziò a tingersi di rosso. Kyuubi osservò il proprio sangue scorrere lungo il braccio della ragazza,e sciogliersi nell'acqua.
"E così conosci anche tu i mille falchi" chiese freddo
"Già...credevo che la tua prigione acquatica fosse più resistente" lo schernì la ragazza. Era stato tutto troppo semplice.
"Ti chiedo scusa; l'acqua non è il mio forte" rispose lui,sorridendo. Il chakra rosso colpì di nuovo,questa volta a vuoto. Sakura si scansò in tempo,anche se quel movimento le aveva fatto perdere il contatto visivo con Naruto. Si mosse rapida sulla superficie dell'acqua,alla ricerca dell'avversario. Qualcosa le serrò le caviglie,facendola cadere,mentre lui riemergeva alle sue spalle. La ferita infertagli poco prima completamente rimarginata. "Sei diventata potente,Sakura" disse,sfiorandole i capelli con la mano libera.
"Anche tu...prima non riuscivi a controllare la Volpe" replicò,rabbrividendo a quel contatto.
"E' la Volpe che controlla me,Sakura...e sono stanco" Il chakra che l'immobilizzava scomparve; mentre il ragazzo la prendeva per le spalle,rialzandola.
"Hai sofferto per Sasuke,vero?" chiese quella voce gelida,a cui non era abituata. Lei annuì in silenzio. Senza neanche pensarci richiamò per la seconda volta il mille falchi. Quel contatto così ravvicinato la spaventava,ma era anche la sua unica speranza. Il biondo se ne accorse.
Il chakra della Volpe premeva per uscire,ma non ci riuscì. Stava diventando più debole.
Il ragazzino aveva vissuto per due anni dentro di lui,aspettando il momento opportuno; ora quel momento era arrivato. Era stato stupido,aveva abbassato la guardia; solo ora,ritornando in quell'orrenda prigione fatta di tenebre se ne rendeva conto.
"Uccidimi,Sakura" le chiese con voce supplichevole. Lo guardò negli occhi,di nuovo azzurri. Un peso immenso la invase,mentre il chidori ribolliva nella sua mano destra,sfrigolando.
"Sakura..." la supplicò lui. Kyuubi stava combattendo. Non sarebbe riuscito a resistere per molto.
Lacrime. Pianse,mentre il mille falchi attraversava il corpo del traditore,mentre violava il corpo dell'amico,mentre sottraeva la vita al ragazzo che aveva imparato,se ne rendeva conto solo ora,ad amare. Pianse,vedendo i suoi occhi azzurri farsi più vacui,mentre sprofondava nel lago,tingendo l'acqua di rosso.
Felicità. Provò un immenso moto di gioia,quando la ragazza lo colpì. Accolse con piacere la sensazione bruciante che gli dava il chakra dell'amica. Non provò dolore,mentre l'unica ragazza di cui si fosse mai innamorato lo liberava dal suo incubo,nell'unico modo possibile: la morte. Per due anni il suo corpo aveva dovuto resistere alla potenza di Kyuubi; ubbidendo al volere del demone: ormai era stanco,troppo per continuare a vivere.
Freddo. Sentì un gelo sconosciuto impadronirsi di lui,mentre Naruto si lasciava uccidere,impiegando tutte le sue forze per impedirgli di salvarlo. Combattè con tutte le sue forze,mentre l'oscurità si faceva sempre più stringente,sempre più soffocante. Lui,Kyuubi no Yoko,stava morendo. Moriva,ucciso da due stupidi ragazzini,accecati dall'amore,attratti dall'odio. I suoi occhi si chiusero,lentamente,come sempre. Ma quella volta sarebbero rimasti chiusi. Per sempre.
Il sigillo nero che aveva accompagnato Naruto per tutta la vita scomparve lentamente,mentre lui affondava lento nell'acqua,cancellando anche il corpo che l'aveva ospitato. Il lago si calmò,solo le lacrime di Sakura ad incresparne la superficie. Stretto tra le sue mani l'unico ricordo di tutta una vita; l'unico simbolo di un'esistenza e di un sogno: un copri-fronte rigato.

Lo shinobi annuì in silenzio,congedandosi. Sapeva dove andare.
Un lieve rumore la fece sussultare. Si asciugò rapida gli occhi,ma le lacrime tornarono a scorrere; erano anni che andava in quel posto,ma ogni volta non riusciva a trattenersi: quella lapide,quella frase,scelta da tutti loro,la faceva piangere ogni volta. Si voltò; anche Shikamaru aveva sempre gli occhi lucidi,quando si addentrava in quella radura in mezzo alla foresta.
Il ragazzo passò un braccio intorno alle spalle di Sakura,cercando di sorridere.
"Andiamo" le disse dolcemente,accarezzandole il viso per asciugarle l'ultima lacrima "Nonna Tsunade ti sta aspettando".
Una raffica di vento spazzò la radura,ora deserta. Una lapide sorgeva solitaria al centro,insensibile al passare degli anni e delle stagioni.
Una foto sbiadita,un ragazzino biondo sorridente,gli occhi pieni di sogni. Un copri-fronte rigato,simbolo di sofferenza e coraggio.
Una frase,scolpita nella pietra ad eterna memoria del suo coraggio: - Ricordando la tua morte,nessuno giudicherà la tua vita -
Cinque firme,sotto quella frase,che voleva essere un ricordo,e un ringraziamento. Cinque nomi,che ricordavano a tutti che quel bambino,disprezzato e temuto perchè portatore del più feroce dei demoni,aveva trovato dei veri amici,che non l'avrebbero mai dimenticato.




Ed eccomi qui,con l'ultimo capitolo di questa mia piccola fic! Spero che vi sia piaciuto...! Ringrazio tutti coloro che mi hanno seguito,e tutti quelli che hanno commentato! (spero vorrete lasciarmi un commentino anche su quest'ultimo capitolo ;) A presto,e grazie ancora!

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