Free Fallin.

di daugh_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno. ***
Capitolo 2: *** Capitolo due. ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno. ***


  • Free Fallin
Ero appena uscita dal bagno di casa Malik e come mio solito guardavo ovunque, cercando di memorizzare nella mia mente ogni singola cosa di quella casa.
Percorsi metà del corridoio, notando nel cammino la porta aperta di una stanza.
L’aprì e il mio sguardo cadde subito su una scritta incisa in mano sul muro grigio, alla mia destra.
'E' necessario, a volte, che la musica superi il volume dei pensieri'
Il pensieri che quella stanza appartenesse a qualche sorella di Waliyha mi balenò nella testa, ma subito mi soffermai sull’idea che fosse del fratello, per la tonalità usata per le pareti.
Ad esse erano attaccate poster di band mai viste prima, riconoscevo in mezzo a quel miscuglio di fogli solo il grande manifesto dei Coldplay, nonché il mio gruppo preferito.
La mai mente vagò poi nei miei ricordi.
Io e Waliyha ci conoscemmo qualche mese fa', verso la fine di Ottobre ad un corso di biologia.
A quel tempo non eravamo molto legate, a malapena ci guardavamo in viso per salutarci e tutt’oggi non so come abbiamo fatto a legare.
Fortunatamente ricordai dove si trovavano le scale e le scesi lentamente, mentre con un dito mi attorcigliavo una ciocca di capelli.
Appena la figura della madre di Waliyha fu nella mia visuale accennai un semplice sorriso e sussurrai un ‘salve’ come saluto.
Mi sorrise calorosamente, solo come una madre sa fare, e si precipitò subito in cucina.
Ciò fece scattare il mio cervello.
O mio dio, devo tornare a casa, papà si arrabbierà.
Ma subito pensai che sarebbe stato sicuramente in compagnia di Jessica, la sua nuova compagna.
«Vuoi rimanere a cena Kym?» Chiese Trisha , riscuotendomi dai miei pensieri.
Cosa dovevo rispondere adesso?
« Dai rimani con noi, dopo guarderemo anche un film.» Aggiunse Waliyha, comparendo alle mie spalle e stringendomi il braccio con le sue mani minute.
Sorrise e quasi ebbi l’impulso di urlare un ‘si’.
Waliyha era sempre stata capace di farti accettare qualsiasi cosa con un sorriso, uno semplice e a volte carico d’affetto.
« Se non distur- »
« Non disturbi affatto !! » Ribatte Trisha, senza neanche darmi il tempo di finire la mia stessa frase.
La madre apparecchiò la tavola in silenzio, insieme alla figlia, costringendomi a restare ferma sul posto con le mani in mano.
Quando ebbero finito, sia di preparare la tavola che le pietanze nella cucina, mi sedetti ma fui costretta a rialzarmi quando qualcuno bussò alla porta e Trisha mi chiese gentilmente di andare ad aprire.
E così feci e quando aprì mi trovai davanti un ragazzo.
Era alto, qualche centimetro più di me, aveva la pelle ambrata –per quanto la luce dei lampioni fuori e la fioca luce del corridoio della casa mi permettesse di vedere-, i capelli scuri alzati in una cresta e degli occhi castani profondi e limpidi.
«Ei, e ora tu chi saresti? »  Chiese con fare scortese, mentre corrugava la fronte.
Come si permetteva?! Non mi conosceva neanche e si permetteva di parlarmi con quel tono?
Lo feci passare e chiusi la porta, prima di avviarmi verso la cucina con lui davanti a me.
Cenammo in tranquillità,con i soliti discorsi da genitori.
Qualche volta la madre mi domandava che intenzioni avessi per la mia vita,se volessi andare all'università o cominciare subito a lavorare.
Fece paragoni con il figlio e solo alla fine della conversazione scoprì che si chiamasse Zayn.
« Che film vuoi vedere? »Chiese tutto d'un fiato Waliyha prendendo alcuni cd da sopra il ripiano che c’era sulla tv.
Rimasi qualche minuto in silenzio,tanto per trovare un film adatto a due ragazze,non troppo da bambina ma neanche un film che vedrebbe mia nonna volentieri.
« Va bene.. uhm, Saw?» Chiese con un tono di voce alquanto impaurito.
Non mi piacevano i film horror, avevo anche una brutta esperienza nel vederlo.
Annuì quasi distrattamente, pensando all’ultima volta che avevo visto un film del genere.
Ero andata con la mia migliore amica, Jeslyen, ed ero uscita dalla sala che mi tremavano le gambe.
Ero una tipa coraggiosa, ma quando si trattava di film dell’orrore il mio coraggio scompariva nel nulla.
« Coraggiosa la ragazza! »Esclamò Zayn con un tono misto di divertimento e orrore.
Cosa voleva da me adesso?
« Non sai quanto. »Perché volevo sembrare dura con lui non lo avevo capito.
Era come se in ogni cosa facessi lui c’entrava qualcosa il mio corpo reagiva in autodifesa.
L’unica motivazione che mi diedi era che lui per me era ancora un estraneo, nonostante la parentela con Waliyha.
« Lo posso vedere anche io ,sorellina?»Chiese per poi avvicinarsi alla sorella ed abbracciarla da dietro, mentre rovistava tra i cd. Waliyha rimase sorpresa per quell’azione prima di rispondere in modo secco.
« Se non hai paura!»
Mi piaceva il modo in cui gli rispondeva, era decisa e credeva fortemente in se stessa.
Sentii solo una risatina ironica da parte di Zayn prima che iniziasse il film, e nel si sedette tra me e sua sorella, facendo scontrare le nostre braccia, strette tra un maglione quasi identico di lana.
Merda. Ora non potevo di certo urlare e fare dei gridolini, che figura facevo?!
Sentii un brusio e un respiro caldo sul collo.
« Piacere Zayn,prima alla porta ti ho trattata un po' male. Ero.. nervoso, scusa. »Mormorò, per poi sorridere.
E il suo sguardo non prevedeva nulla di buono.
« Fa' niente,perdonato.»Accennai un sorriso, continuando a guardare l’inizio del film.
« Sei ancora arrabbiata con me? Non hai ragioni, ci conosciamo solo da tre ore. » biascicò, e sentì il suo sguardo insistente sul mio viso.
E ogni secondo sembrava che quel sguardo potesse incendiare la mia pelle.
« Chi ha detto che sono arrabbiata con te?» Risposi lasciando che capisse la mia scocciatura.
Perché non guardava il film e mi lasciava in pace?
« Che occhi che hai. Sono.. particolari.» Sorrise e il suo sorriso mi sembrò alquanto sincero.
Nonostante cioè alzai le sopracciglia scioccata, stava dicendo sul serio o era solo una presa per il sedere?
« Sono dei semplicissimi occhi castani.»Mormorai,sorridendo amaramente.
Personalmente non mi piacevano e soprattutto non mi piaceva la gente che mi diceva che avevo dei bei occhi.
Ho sempre pensato a un qualche scherzo.
« Non è vero, sono diversi. Sono più lucidi,sono davvero belli.» Aggiunse, prima di voltare lo sguardo verso il televisore.
« Allora g-grazie » Dissi sottovoce, sperando che non mi sentisse.
Osservai la sua mano appoggiata sulla sua gamba.
Infondo non era male come avevo pensato.

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Capitolo 2
*** Capitolo due. ***


Cosa voleva? Cosa ‘io’ volevo?
Se ci stasa provando, aveva sbagliato persona.
Decisi che dovevo uscire da questa situazione alquanto imbarazzante, così mi alzai, intenta ad andare nella cucina per prendere un bicchiere d’acqua.
Mi sentivo pesante, ed ero quasi sicuro di avere i suoi occhi su di me.
Un fruscio mi fece capire che una personasi stava alzando dal divano e la mia mente subito formulò l’idea che quel qualcuno fosse Zayn.
Quando mi girai ebbi laconferma, trovandomelo dietro che sorrideva come un ebete.
Forse nella sua testolina bacata pensava che mi piacesse ,pensava che io fossi come tutte le altre pecorelle che seguivano il gregge, pensava male.
Ero la pecora nera, ero quella che aveva cervello e non solo un bel fisico,non sapeva chi ero e in fin dei conti non lo sapevo neanche io.
Continuò a guardarmi come fosse la cosa più normale al mondo, senza accennare sul suo viso imbarazzo, interesse o disagio.
«Non ti interessa il film?» Domandai, per stroncare quell’imbarazzate silenzio che si era venuto a creare in quella cucina.
Per un istante lo osservai anch’io e la mia mente subito andò a delle conclusioni affrettate, non sembrava un tipo che se la faceva con tutte, sembrava uno serio, uno che ci teneva alle persone.
Ma cosa potevo saperne io?
Lo conoscevo a malapena da quattro ore.
«Neanche a te interessa, vero?»Rispose con un sorrisetto.
«Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda.»Dissi , ma subito sorrisi,non volevo sembrare così cattiva voleva solo attaccare bottone ed anche io ,in modo diverso però.
« Lo so. » Disse ridacchiando abbassando lo sguardo, prima di alzarlo nuovamente.
Datti una mossa Kym.
«Zaynio devo tornare a casa, ci si vede.» Dissi frettolosamente, andando verso l’ingresso e prendendo il mio giubotto.
«Ma il film ancora non è finito. Perché non dormi qui?»
Ma era scemo o cosa?
Quasi mi strozzai con la mia stessa saliva.
« Zayn, sarà per la prossima. Mio padre si starà preoccupando, verrò domani per ripetere psicologia sono Waliyha. » Finì con un timido sorriso sulle labbra e le mani tremanti.
Un altro giorno sotto il suo sguardo e vicino al suo corpo.
«Domani alle 15:00 fatti trovare qui.» Fece l'occhiolino e, prima che mi potessi rendere conto che si stava avvicinando a me, mi diede un bacio sulla guancia, facendola colorare di uno sgarciante rosso.
Salutai Waliyha con un caloroso abbraccio e la ringraziai di tutto sotto voce.
Tornai a casa sfinita, purtroppo non avevo nessun passaggio.
Crollai sul letto con ancora i vestiti indosso.
~

"Look at the stars 
look how they shine for you 
and everything you do 
yeah they were all yellow 
[…]
So then I took my turn 
oh what a thing to have done 
and it was all yellow "
 
Aprì gli occhi quando la radio cominciò a trasmettere Yellow, dei Coldplay, una delle mie canzoni preferite.
Mi metteva di buon umore e quel giorno me ne serviva molto, come prima ora avevo il professore Dover. Era un uomo ambiguo, abbastanza giovane, intelligente e sposato, a quanto ne sapevo.
Insegnava psicologia nella mia scuola e alcuni giorni in altre.
Per la sua materia avevo bisogno di ripetizioni, ero rimasta indietro col programma.
Infatti, la settimana scorsa, chiesi aiuto a Waliyha, che in quella materia andava forte.
Mi alzai scocciata dal letto, spostando velocemente le coperte a lato del letto.
Avevo bisogno di una doccia fredda, dovevo eliminare la frustrazione che stava nascendo in me e anche i ricordi della settimana scorsa, dove compariva anche un ragazza a me non molto sconosciuto.
Controllai l’orologio e notai che erano le 7:30, ero in ritardo per tutto.
Presi la felpa con il logo della mia scuola, dei pantaloni da ginnastica ed un giubbino pesante, prima di correrefuori casa, chiudendo a chiave la porta a e camminando a passo molto svelto per raggiungere la fermata del Pullman  statale.
Mentre aspettavo cominciai ad ascoltare la mia playlist,  e come prima canzone ebbi Let me love you.
Quando arrivò, salì frettolosamente sul pullman per cercare un posto libero, e possibilmente in fondo e lontano da tutti.
Ma come sempre la fortuna non è dalla mia parte.
I posti in fondo dono tutti occupati e vago con lo sguardo sui restanti, accorgendomi di una persona che avrei evitato volentieri.
Mi girai subito, con le guance rosse dal nervosismo.
Ma mi seguiva?
« Ehi Simpson, cosa ci fai qui? » Disse urlando, facendomigirare con uno sguardo omicida.
Sorrisi falsamente e mi rigirai verso il finestrino cercando di continuare ad ascoltare la canzone, ma f u impossibile.
«Non rispondi? Ehi, cosa ascolti? » Dio, quante domande, ma non ne avrei risposta neanche ad una.
Mentre cominciavo a canticchiare nella mia mente le parole della canzone, non mi accorsi della sua presenza al mio fianco.
Mi tolse una cuffia e la mise al suo orecchio, annuendo col capo.
« Oh.. Mario. »Iniziò a canticchiare a voce bassa la canzone, mentre lo guardavo quasi sconvolta.
Quando si accorse del mio sguardo insistente si girò verso di me con un sorriso smagliante.
« Ti piace cantare? »Chiesi timidamente abbassando il capo.
«Si,ma non ne sono capace .»Rispose sorridendo.
«Ne sei capace invece,fidati di me.» Ricambiai il sorriso in modo sincero per poi dirgli che dovevo scendere per andare a scuola .
«Oh ok, vuoi che ti accompagno?O non vuoi camminare con l'odioso Malik? » Chiese per poi sorridere dolcemente.
« Non sei odioso,anzi sei simpatico Malik ma non farti strane idee!» Gli feci l'occhiolino e mi incamminai verso l'uscita del bus ma mi prese per il polso e mi diede un leggero bacio sulla guancia. Aveva capito che non doveva oltrepassare la linea "amico".
Io volevo essere sua amica, giusto?
Ti prego cervello pensa al professore Dover che  mi avrebbe messo una bella C- al compito di mercoledì non a Malik, con il suo sorriso perfetto.
Stavo per entrare a scuola quando vibrò il cellulare.
 
"Hei sono Zayn, ho chiesto il tuo numero a Waliyha :)) Buona fortuna a scuola e ricorda di venire da noi dopo. 
xx Zayn"

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