Just The Way You Are

di booyah
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Her eyes make the stars look like they're not shining ***
Capitolo 3: *** Her hair falls perfectly without her trying ***
Capitolo 4: *** I know when I compliment her she won't believe me ***
Capitolo 5: *** When you smile the whole world stops and stares for a while ***
Capitolo 6: *** Her lips I could kiss them all day if she'd let me ***
Capitolo 7: *** her laugh she hates but I think it's so sexy ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


05/08/2013

Cara 'Ciò',

non farò il tuo nome ma capirai...

L'altro giorno ho messo l'i-Pod in shuffle ed è uscita “Just the way you are”, non so perché ma ogni parola mi faceva venire in mente te. Non che sia una cosa rara che io ti pensi, solo non credevo di avere tutti quei ricordi, quei momenti, quei pensieri...

Lo sai che non sono brava a parlare, soprattutto se si tratta di te, quindi visto che le cose per me non le riesco a tenere, te le scrivo. Non so se lo troverai solo imbarazzante, forse anche patetico... spero solo che magari una sera che sei stanca o delusa o pensi di essere troppo grassa o sei convinta di avere le gambe brutte... spero che tu legga le mie lettere e capisca che non sei solo bellissima, perché lo sei, ma sei anche molto di più di quanto non si possa vedere all'esterno. Ci metterò un po' e non so come verranno queste lettere... ma conoscendo la tua curiosità ti dico in anticipo quello che so per certo: saranno sei lettere, ispirate da sei frasi di quella canzone che mi ricordano sei cose di te ogni dannata volta che la ascolto...

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Capitolo 2
*** Her eyes make the stars look like they're not shining ***




06/08/2013

 

Cara Ciò,

ovviamente la prima lettera è per i tuoi occhi... anche perché ogni canzone che cita degli occhi stupendi io penso ai tuoi. Come si potrebbe fare altro? All'inizio di quest'anno un amico mi disse questa frase “se dopo i primi incontri un ragazzo ricorda il colore degli occhi della ragazza, vuol dire che ha le tette piccole” e io ho passato tutta la sera a dire che per me non era la stessa cosa, insomma si deve essere proprio superficiali per fermarsi a quello! Se una ragazza ti piace seriamente lo sai il colore degli occhi u.u dentro mi sentivo una merda... una merda vera! Perché io il colore dei tuoi occhi, mica lo sapevo... ero indecisa, optavo per dire che erano verdi.

Ora forse lo so perché ero indecisa sul colore dei tuoi occhi, perché ancora adesso quando mi chiedono “di che colore ha gli occhi?” faccio una specie di profondo respiro, quasi dovessi iniziare a raccontare una storia, perché forse è vero che in quegli occhi che cambiano colore, dal grigio al verde (ora lo so visto!), c'è una storia dentro... a volte guardarli è come immergersi in un altro mondo, come quando leggi un libro fantastico, poi all'improvviso torni alla realtà e ti accorgi che al confronto fa altamente schifo; a volte mi pare che riescano a brillare sul serio, come quella storia dell'Uno di Plotino che emana per sovrabbondanza... sono così dannatamente belli che emanano bellezza; tutte le volte che poi ti giri a guardarmi perché magari ti senti osservata (giusto un po' eh)... beh ogni cavolo di volta perdo un battito, mi si bruciano un paio di neuroni e l'unica cosa che riesco a pensare è a come sia possibile che dopo tre anni tu riesca ancora a farmi trattenere il respiro con un solo sguardo.

Ogni tanto mi capita, quando parlo con qualcuno, di guardargli gli occhi e aspettarmi di vedere anche un minimo di quello che vedo nei tuoi, non dico il colore che magari non è esattamente facile da ritrovare, ma magari quel modo di socchiuderli o di incenerirmi con lo sguardo dopo certe battute pessime, eppure non trovo mai nulla di tutto ciò, forse perché sono sempre stata una sega a quel giochino delle differenze ( seriamente eh! Guardavo le soluzioni dieci volte su dieci) o forse perché nessuno sguardo sarà mai minimamente comparabile al tuo, nessun taglio degli occhi mi sembrerà più adatto a nessun viso e nessun paio d'occhi mi farà tremare come i tuoi.

Perché i tuoi occhi non sono solo un bel taglio e il colore particolare... come dice quella frase “gli occhi sono lo specchio dell'anima” nei tuoi occhi, se ti riesci ad avvicinare abbastanza senza prendere pizzoni, ci si può vedere tutto quello che non dici, tutto quello che nascondi, tutto quello che sei. Forse è per questo che quando mi dicevano che eri stronza e sfruttatrice io ascoltavo e poi continuavo per i fatti miei, perché se loro t'avessero guardato gli occhi nello stesso modo in cui lo facevo io avrebbero capito che 'stronza' e 'sfruttatrice' si addice solo alla facciata che indossi con il mondo, ma la vera Ciò è tutto il contrario... l'animo fragile si riveste della corazza più dura che trova; nei tuoi occhi quello ci leggevo, ci leggo ancora visto che non sei esattamente propensa a certe dimostrazioni di affetto... leggo tutta la dolcezza che non vuoi mettere nei gesti o nelle parole. Potrei continuare così a dirti quanto ci abbia messo a capire tante cose di te, ma sarebbe inutile perché magari ti rovinerei delle cose che devono venire dopo in qualche lettera successiva e tu odi gli spoiler quindi non penso di avere molto altro da dire...

Mi da fastidio il pensiero che non li guarderò i tuoi occhi mentre scorrono su queste righe, che non li vedrò concentrarsi su una parola scritta male perché ho usato il computer e non l'ho scritta a mano, che non vedrò come si illuminano leggendo un complimento e sopratutto la cosa che mi fa più rabbia e che alla fine della lettura non li alzerai su di me per dirmi quanto io sia stata mielosa, esagerata e che sono irrimediabilmente cotta, non li vedrò puntarsi nei miei e farmi perdere quel battito e quel respiro che magari perderò fra un paio di giorni incontrandoti per un corridoio... Ti chiederei di conservare quello sguardo per puntarmelo contro la prossima volta che ci vediamo, ma tu non sai cosa sai fare con quei tuoi occhi quindi spero che lo farai in modo naturale senza saperlo... perché di quello sguardo io ci vivo e tu non vuoi che io muoia no?

A presto, con la prossima lettera...

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Capitolo 3
*** Her hair falls perfectly without her trying ***



07/08/2013

 

Cara Ciò,

eccola la mia seconda lettera, anche qui calpestiamo un terreno già solcato, forse non tanto quanto i tuoi occhi, ma anche sui tuoi capelli sono riuscita a farti un paio di complimenti.

Potrei ripetermi dicendoti forse per la millesima volta come io li preferisca quando li tieni ricci e sciolti,ma te l'ho già detto mille volte e forse preferisco spendere parole diverse...

Per qualcuno usare le citazioni, lasciar parlare gli altri, è impersonale, a affidarsi a loro, di solito tipi famosi che sputano sentenze letterarie anche sul biscotto che cade nel latte la mattina, a me ogni tanto fa comodo... specialmente se devo parlare di cose su cui ho molto da dire, ma alla fine mi mancano le parole … quindi sopratutto se si parla di te.

And you should never cut your hair 'cause I love the way that you flick it off your shoulder”... la prima cosa che ho pensato è stata quella volta che hai detto “vorrei troppo farmi i capelli come Pink” che per diamine! Saresti sicuramente bellissima e strafiga! Ma, forse sarà l'abitudine, così sei così... ah vedi che non mi vengono gli aggettivi?!

Ricordo una cosa che mi disse mia sorella la prima volta che le chiesi di farmi riccia per il primo giorno di prima media "il 75% delle persone vorrebbe i capelli all'opposto di come li ha" che se poi andiamo a guardare un po' è vero, infatti quando una ragazza cambia pettinatura lo vuole fare per bene quindi se li aveva lunghi li fa corti, se li ha ricci ricci se li fa lisci lisci e cose simili. Magari è per questo che a me piaci di più con i capelli ricci, perché li ho liscissimi..

Credo che la prima volta che ci ho perso la vista a furia di guardarli sia stata a Settembre, a quella festa di compleanno a Villa Pamphili, non so se era l'aria aperta, il sole, quei pouf su cui ci sarei morta seduta stante... fatto sta che mi ci sono giocata l'ultimo decimo di vista... o forse ce lo sto perdendo ora mentre sei seduta accanto a me e ti sei fatta quella specie di doppio chignon che io ci ho provato a capirci qualcosa mentre spiegavi come te lo aveva fatto tua madre ma... non sono molto ferrata su certi argomenti. Sai così mi piaci, forse perché ti mettono in risalto il viso e poi ti si vede il tatuaggio e non lo so... onestamente non sono affatto pratica dell'argomento, ho un campo limitato di aggettivi come i bambini piccoli, quindi come se avessi quattro anni e mezzo (probabilmente è la mia effettiva età celebrale quando sono con te) ti dico che hai i capelli belli e che sanno di buono e che sono morbidi. Sono state le cose che ho pensato quella sera quando ti sei addormentata con la testa nell'incavo del mio collo e avevo i tuoi capelli che mi solleticavano la faccia, fossi stata un'altra ti avrei svegliata anche scocciata per il fastidio, ma i tuoi capelli non davano fastidio... ah, vorrei saperti dire tante cose ma non ne sono in grado e se tanto non ho nulla da dire è inutile che continuo a volerti scrivere, quindi credo che sia ora di smettere. Aspetta la prossima lettera che magari avrò cinque anni e sarò più brava a parlare e a esprimermi.

A presto

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Capitolo 4
*** I know when I compliment her she won't believe me ***





08/08/2013

 

Cara Ciò,

stavolta la canzone ci prende poco con la nostra situazione, perché con molta probabilità la 'ragazza' di Bruno Mars era una delle solite ragazze che quando le dici che sono belle fanno tutte le finte modeste “ma chi io? Per niente! Non dirmi cavolate” e lui poverino doveva starsene là a scrivergli pure le canzoni per convincerla che era bella. Tu sei sicuramente più facile da convincere, cioè almeno da me ti lasci convincere facilmente ormai...

Più ci penso meno capisco se questa frase ci rispecchia o no, perché tu sei una persona complicata e lo sappiamo tutti, quindi non basta dire che credi facilmente alle parole che ti dico, perché quel tuo modo di rispondere che è ovvio che io ti dica quanto tu sia speciale fa un po' parte della tua corazza e tu e la tua corazza siete due persone opposte.

Il fatto è che non so se ho ragione, lo sai che per me sei tutto un mistero, perché sei strana... cioè non è che io sia normale, ma siamo strane diverse quindi eccolo lì il problema, capirti diventa un'impresa, ma ci voglio provare comunque. Forse all'inizio neanche tu ci credevi a quello che ti dicevo, facevi quella risata imbarazzata che ancora non sapevo interpretare e dopo quei pochi secondi ricordavi di avere indosso una corazza, certe regole da rispettare.

Magari ora hai alleggerito il peso di quella corazza con me, voglio forse illudermi che con me tu sia quasi sincera al 100% e che anche quando scherziamo e ti dico che sei bellissima tu mi risponda “bellissima?! Io sono FAVOLOSA!” è solo ciò che rimane di quella corazza, che magari dall'altro capo del telefono hai fatto il tuo sorriso imbarazzato e stai fissando il telefono indecisa se sono sincera o no, se veramente penso tutto quello che scrivo.

A volte mi piacerebbe avere la certezza che non ci siano muri tra di noi, eretti da nessuna delle due, vorrei che per dieci minuti fossimo solo noi e che potessi vedere come reagiresti veramente alle mie parole, perché se hai ancora dei dubbi te lo dico ora che sono sincere. Quindi ora parlerò a te, elimina un attimo la tua corazza da ragazza forte e impassibile e così convinta di essere perfetta, buttala in un angolo della stanza dove sei e ascolta, o meglio leggi, cosa ho da dire...

Tu sei una persona modesta, so che tu a volte non ti rendi neanche conto di quanto tu sia fantastica e quando te lo faccio notare fai quella faccia confusa, perché non te ne rendi conto, se solo potessi guardarti dall'esterno forse lo capiresti da sola... se ci fosse qualcun altro come te, te lo mostrerei, ma fin'ora non l'ho trovato, quindi mi limito a dirti ciò che non puoi vedere da te...

A primo impatti sembri “una di quelle persone che si incontrano quando Dio decide che il mignolo contro lo spigolo del mobile non era abbastanza” e forse io e te di impatti ne abbiamo avuti un po' di più quindi ho cambiato idea, se proprio dovessi paragonarti a qualcosa sarebbe il gusto “ + 1 “ delle caramelle “tutti i gusti + 1” che secondo i seguaci di Harry Potter è tipo un gusto magico... beh tu sei così, sei quello che non ci si aspetta, sei quel +1 dopo che uno era sicurissimo di aver già visto tutto, forse ora come ora sei il gusto nuovo alla gelateria sotto casa, quello fatto con la nutella cremosa che solo a nominarlo mi viene la faccia di spogebob quando è felice; magari come paragoni sono un po' da bambini (e quindi di sicuro nel mio stile) ma non c'è una singola cosa che piaccia agli adulti nel loro mondo che possa competere con quello stupore dei bambini quando vedono qualcosa di speciale. Perché forse questa è l'unica cosa che si può dire di te, sei speciale... ed è banale e mi sembra quasi idiota dirtelo, mi sembra come sminuirti ma cosa posso farci, non esistono aggettivi giusti per te (o forse è sempre il mio cervellino da bambina piccola che non ne trova? No di sicuro la prima). Non so se questa lettera cambierà qualcosa, anche se spero che magari ci crederai davvero a quello che ti dico e che oltre al “sono favolosa” dentro di te sarai un minimo più convinta di esserlo davvero, quindi per questa volta il mio compito finisce e noi ci si sente prossimamente (magari la aspetti con ansia la prossima lettera... lasciami illudere ok?).

A presto


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Capitolo 5
*** When you smile the whole world stops and stares for a while ***



09/08/2013

 

Cara Ciò,

ti sto scrivendo a mezzanotte passata quindi c'è un 90% di possibilità che io stia per fare solo danni, anche perché al mio nuovo posto per scrivere fa un freddo boia, tieni conto che sto con la felpa... solo che veramente non potevo iniziarla domani, avevo bisogno di farlo oggi. Il sorriso è un'altra di quelle cose che la gente infila ovunque, ci saranno mille frasi fatte e che usano tutti, che ormai la gente le sa a memoria e dirle non fa più lo stesso effetto. Tipo se ora ti dicessi “il tuo sorriso mi illumina la giornata” … insomma anche un bambinetto delle medie saprebbe riciclartela questa frase! Il dramma è che forse non esistono frasi non riciclate...

Oggettivamente il tuo sorriso non è perfetto, cioè se una persona dovesse guardarlo così senza sapere il motivo o chi sei tu o tutto il resto non sarebbe un sorriso da top ten... però io non sono 'una persona' e tutte quelle cose lì le guardo quindi il tuo sorriso non perfetto mi riesce comunque a togliere il fiato. Magari sono le fossette che si formano ai lati della bocca o l'espressione che accompagni ai tuoi sorrisi o neanche io lo so che riesci a fare... è come un incantesimo, a un certo punto nel posto dove siamo le luci si abbassano e un faretto, uno di quelli bastardi che ti si puntano in faccia il giorno delle recite scolastiche, ti illumina il sorriso e insomma in tutto quel buio una persona che fa se non guardare l'unica zona di luce? Beh funziona così, tu entri nella stanza, qualcuno fa una battuta o magari ti arriva un messaggio, sorridi e dal mio cervello partono degli impulsi nervosi che gridano “guarda quel sorriso! Guarda là! Non perdertelo!” quindi così che va la vita, mi ritrovo a fissarti con la faccia da scema e gli occhi a cuoricino (faccia recentemente soprannominata alla 'Hello Spank') e nella maggior parte dei casi tu lo noti, smetti di sorridere per dirmi qualcosa e nel mio cervello si spezza l'incantesimo.

Fatto sta che come magia non dispiace affatto, è più un sortilegio al quale alla fine uno si abbandona, quindi alla fine della storia ti guardo di sottecchi la maggior parte del tempo, aspettando che succeda qualcosa che ti faccia sorridere per poter ammirare quella magia.

Oggi ho visto una ragazza con un sorriso perfetto, probabilmente l'avrei ingaggiata come attrice in uno spot per dentifrici, l'ho guardata un po' mentre dispensava sorrisi a tutti... forse è anche questo il bello del tuo sorriso, che tu non lo sprechi in giro, non lo regali a tutti come se fosse di poco conto, perché non è di poco conto. Io non voglio parlare di quel sorriso finto che tutti fanno in pubblico, ma di quello vero, sincero, quello che per fartelo fare uno si deve sudare sette camicie (e io non ne ho così tante, spero che ti vadano bene le magliette e le canottiere).

Tu lo sai già perché quel sorriso sarà per sempre la mia dannazione vero? Perché per quanto tu possa sorridere nelle foto e per quanto io le possa aver viste tutte, ad una ad una, controllandole meticolosamente, non lo si può immortalare quel sorriso... ed è una cosa che mi fa imbestialire! Perché forse una foto di quel sorriso me la porterei sempre dietro, come si fa con le foto dei figli quando se ne è tanto orgogliosi... forse io cercherei il modo di farti sorridere, ti scatterei una foto e poi andrei in giro a vantarmi che in quella foto quel sorriso splendido era solo per me. Sono sicura che mi prenderai per pazza, ma è vero diamine! Quando a volte sorridi per me mi sento come Willy il coyote quando cattura Beep Beep, evento mai accaduto quindi se capiterà in futuro sai quanto festeggia quel poverino! Bene io mi sento così, se fosse un mestiere farti sorridere cercherei di diventarne esperta perché insomma... forse per la prima volta capisco che vuol dire “se lei sorride, sorrido anche io” è come una conseguenza inevitabile, non me ne rendo neanche conto, guardo il tuo sorriso e quando si spegne mi rendo conto che sorridevo anche io, si perché mentre lo faccio non me ne accorgo talmente sono concentrata sul tuo..

Quel sorriso vero e sincero è forse la parte migliore della mia giornata, sembra così “tutto va bene e se va male andrà bene presto” quasi una promessa di ottimismo e io, che ottimista non sono, ne ho proprio bisogno. Anche stavolta ho finito le parole, per fortuna non esistono aggettivi adatti a te e mi ritrovo a fare questi discorsi belli lunghi sennò sai che lettere mingherline che venivano? Spero che non ti stancherai troppo a leggerle, tanto hai tempo sufficiente tra una e l'altra.

Alla prossima

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Capitolo 6
*** Her lips I could kiss them all day if she'd let me ***


Roma, 10/08/2013

 

Cara Ciò,

la dovrei smettere di scriverti a queste ore indecenti, anche perché sono certa che la mia 'leggera' dislessia si mostri di più a mezzanotte passata, stanca come sono... eppure forse la mezzanotte porta consiglio oppure è che la sera porta te, nel senso le nostre conversazioni e tutto gira meglio. Strano poi che mi serva tutta questa ispirazione visto che devo parlare delle tue labbra e non credo ci sia bisogno di dirlo che ne ho l'immagine piazzata in testa da un tempo sufficientemente lungo da riuscire a scriverci forse anche un libro a riguardo; ti prometto che mi limiterò alla lettera tranquilla!

So che iniziare con lo 'sminuirti' non sarà un problema, con l'autostima che ti ritrovi e sapendo cosa penso di te neanche se ti scrivessi CESSA! sotto casa a caratteri cubitali riusciresti a prenderla sul serio quindi... le tue labbra non sono perfette, non sono neanche vicine alla perfezione; di labbra ne ho viste di più piene, più carnose, più sensuali, più rosse, più un sacco di aggettivi che ora non sto qui ad elencare perché non sono importanti, anzi sono la cosa meno rilevante di tutto, perché di tutte quelle labbra che mi sono passate sotto lo sguardo solo le tue mi sono rimaste in testa, solo le tue non mi stancherei mai di guardare, solo le tue mi distraggono dai tuoi discorsi facendomi sentire così tremendamente in colpa perché io voglio veramente ascoltarti... ma c'è sempre un momento durante la conversazione in cui mi chiedi di guardarti, perché odi che la gente a cui parli guardi altrove e io mi trovo costretta a girarmi verso di te, in quel momento devo decidere o mi perdo nei tuoi occhi o inizio a fissare imbambolata le tue labbra; perché se ho sempre odiato ogni forma di ballo, il modo in cui danzano le tue labbra quando parli mi ha fatto rivalutare tutto.

Una volta uno di quei vecchi babbioni repressi disse “Non farmi desiderare d'abbracciarti, realizzare di non poterlo fare potrebbe distruggermi” e io vorrei poterti dire la stessa cosa: non farmi desiderare le tue labbra, perché sapere di non poterle ottenere non mi fa bene. So che il massimo a cui posso aspirare è che esse si posino sulla mia guancia, spero più spesso, più a lungo, spero che accada altre mille e mille volte perché solo così riuscirei a capire davvero se sono come le immagino io, come tu mi hai detto di averle sentite al tocco quando ti ho chiesto di descrivermele.

Mi hai detto che sono morbide e forse ora le immaginerò ancora più come nuvole, di quelle leggere che da bambini si crede siano fatte di zucchero filato, di quelle che volano sempre piano e in modo impercettibile senza scossoni, di quelle su cui si posano gli angeli... le immaginerò di quella delicatezza che ho sempre immaginato avessero, che forse quando posi quelle labbra su qualcuno neanche se ne accorge per quanto sono leggere e delicate, se ne accorgerà solo quanto sentirà il tuo sapore. Mi hai detto che sono leggermente screpolate, in quel punto dove le mordi sempre, quel punto lo ritroverei anche ad occhi chiusi come in quel giochino dove devi attaccare la coda all'asino da bendato, quante volte mi ci sarà caduto lo sguardo? Quante volte mi sono chiesta il perché di quel tuo morderti sempre lo stesso punto? Ma alla fine non mi importava la risposta, non era importante, sapevo solo che c'era lì sulle tue labbra un punto che me le avrebbe fatte riconoscere fra mille. L'ultima cosa che mi hai detto, che avevi notato che avevi il labbro superiore molto più fino di quello inferiore e io ti ho detto che si, era vero... ovviamente ho omesso il mio commento: quel tuo labbro inferiore è … si può scrivere askdfjgtsdlgdf in una lettera? Beh è cosi. Spero ti sia abituata ai miei commenti, quelli non proprio appropriati, quelli che tendono a imbarazzarti un po'... perché lo devo dire, il 99,99% delle volte che fisso le tue labbra vorrei poterti baciare e poi mordere quel labbro inferiore, tirarti di nuovo vicino a me e tornare a baciarti finché non manca l'aria. A volte me lo dico: la necessità di ossigeno durante i baci è una grandissima rottura di palle. Ok, forse sto vaneggiando... è l'1.30 di notte e non so più quello che sto dicendo, so solo che appena andrò a dormire dopo questa lettera le tue labbra mi perseguiteranno visto che i sogni sono lo specchio della cosa a cui si è pensato di più... si dice così...

Alla prossima lettera

 

 

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Capitolo 7
*** her laugh she hates but I think it's so sexy ***




Roma, 11/08/2013

 

Cara Ciò,

non sono mai stata brava a terminare le storie, mia madre me lo dice sempre, forse non sarò in grado di finire questa lettera e dirti "addio", forse perché so dentro di me che fra due mesi avrò bisogno di dirti altre cose e ne scriverò mille altre ma sarebbe un'altra storia... forse... ti volevo avvertire, perché se alla fine della lettera inizierò a usare tanti puntini di sospensione e "ehm ehm" sarà solo per questo e non perché sto omettendo qualcosa, ti volevo avvertire perché so che ogni volta che leggi "ehm" pensi che io mi stia mangiando qualche frase, di solito è così.

Sai, una delle cose che mi ha sempre colpito di te è la tua capacità di farmi rivalutare le cose che penso di aver già deciso, classificato e bollato. Non ho mai creduto a quella frase da telefilm "riconoscerei la sua risata anche in mezzo a una folla di gente" e si lo so che è cinico, ma insomma una folla di gente che fa casino, io non sentirei neanche una persona che mi parla accanto figuriamoci se riuscirei a cogliere la risata di una persona e capire chi è! Beh poi ho sentito la tua di risata e ... diamine quanto odio avere torto! Certe volte mi sale il nervoso, quando siamo in classe e qualcuno dice una cosa divertente, vorrei poter sentire solo 'risate' e invece no le mie orecchie fanno tutto da sole e sentono 'risata di Ciò' + 'ronzio di sottofondo' non sai quanto è fastidioso doversi ogni volta girare verso di te e sapere che sto facendo quell'espressione idiota mentre ti guardo ridere.

Da qualche parte ho letto che le risate sono come le voci, possono essere simili fra loro ma non ne esistono due uguali; potrà anche essere vero ma non credo sia questo il motivo, insomma le mie orecchie traumatizzate dai volumi improbabili delle cuffie non coglierebbero la differenza neanche tra la voce di mia madre e mio padre, figuriamoci le differenze tra le risate dei miei amici... la verità è che la tua risata è un qualcosa di magico, è come un interruttore del mio sorriso: la sento e mi compare sul volto un mega-sorrisone, di quelli che mia sorella direbbe "per fortuna hai le orecchie che te lo bloccano!".

Non è una di quelle risate sguaiate e volgari, non è neanche quella di una lady se è per questo.. è semplicemente tua. Ho appena fatto una di quelle affermazioni a cui io stessa risponderei "you don't say?!" e ne sono consapevole, è che non so se sono io o se è la tua risata, non so se forse avrei dovuto scegliere il classico e imparare mille aggettivi in più così da non rimanere con la bocca aperta a pesce lesso quando ascolto la tua risata o se è solo la tua risata che fa questo effetto, che a un certo punto blocca i collegamenti nervosi del cervello che rimane lì inutilizzato.

Hai una di quelle risate che riecheggiano dentro, come quando vai a un concerto e sei molto vicino alle casse, così quando partono i bassi senti che vibri anche tu... è la stessa cosa, non parlo di quella cavolata delle farfalle nello stomaco, ti prego risparmiamocelo, parlo di quel battito di cuore mancato quando sento che ridi, di quel mio tic nervoso di leccarmi le labbra subito dopo che ancora devo capirne il perché, sto parlando di quel momento in cui penso "beh se ride così da grande di lavoro voglio fare quella che la fa ridere, il mondo mi dovrebbe un grande favore, senti qua che magia!". Sai l'altro giorno stavo ascoltando una canzone su YouTube e accanto è apparsa una di quelle playlist "mix di YouTube" e ho deciso di provare, una canzone a un certo punto ha attirato la mia attenzione perché era più movimentata delle altre, so già che non c'è bisogno che ti dica il titolo, ma solo la frase più adatta al momento "without a warning I realize your laugh is the best sound I have ever heard" e fosse per me ne farei una canzone, già... se fossi meno me lo avrei fatto, in uno di quei momenti avrei messo mano al cellulare e registrato la tua risata, poi magari l'avrei messa come sveglia... sarebbe stata la prima e unica sveglia che non sarei mai riuscita ad odiare, per nessun motivo al mondo. Dovresti anche sapere già che ci siamo che è uno dei motivi per cui odio che non soffri il solletico, cioè cavolo era un'arma perfetta, avrei ascoltato quella magia ogni volta che volevo e invece niente, sempre a togliermi il divertimento ... Mi manca terribilemnte sai, quest'estate non vedo l'ora che finisca solo per sentirla di nuovo la tua risata, ogni tanto ci penso che magari se ti chiamo al cellulare... ma no, al telefono non è lo stesso, la tua risata non ho bisogno di sentirla con le orecchie, la voglio sentire dentro.

Non mi sembra vero che sono alla fine della lettera, già inizio a pensare che forse non ho detto tutto, avrò scordato qualcosa di importante? Sei lettere non sono abbastanza per scoprire tutto a 360 gradi come volevi tu... forse neanche mille sono abbastanza, forse è la lettera in se che non va bene, dovrei smetterla di parlare allo schermo del pc e parlare a te, magari in quel modo capiresti tutto, ti basterebbe guardarmi in viso mentre ti parlo e sarebbe tutto più semplice. Non posso dirti "alla prossima" anche se è la cosa che vorrei, vorrei dirti che domani mi rimetto a scrivere trovando un'altro particolare di te che mi fa impazzire, ma tutte le storie hanno diritto a una fine.



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