You belong with me

di io amo vulpix
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Butler fall in love ***
Capitolo 2: *** Question ***
Capitolo 3: *** Bath time ***
Capitolo 4: *** Christmas Kiss ***
Capitolo 5: *** He just wants to be loved ***
Capitolo 6: *** Nulla è in confronto a te ***
Capitolo 7: *** Toy ***



Capitolo 1
*** The Butler fall in love ***


You belong with me

1° Capitolo: The Butler Fall in love

Il primo a innamorarsi è stato Sebastian. Tutto ebbe inizio un giorno, come tutti gli altri. Ciel stava alla sua scrivania e Sebastian lo osservava da lontano, in attesa di ordini.
Avevano appena concluso un caso molto difficile e importante, e il Conte stava sbrigando le ultime carte.
Era mattino presto e il timido sole passava attraverso le foglie di un albero all'esterno dello studio, illuminando la stanza ma soprattutto il Conte. 
Se. se ha terminato, Bocchan, le porto subito del thè
C. *annuisce, indaffarato*
Mentre leggeva i vari documenti, fece un sorriso beffardo...quasi maligno.
C. mi è tornato alla mente il modo in cui hai fatto tacere l'informatore.....
Sebastian ascoltava, anche se non era affatto interessato.
C. in pochi sanno riprodurre quello che tu hai fatto...... quello non era omicidio, ma una danza....la danza di un diavolo assetato di potere.....e voglioso di obbedire al suo padrone, in attesa che arrivi quel Giorno...
A quelle parole, Ciel fece un sorriso raggiante....era più luminoso del sole stesso ed emanava un calore che solo il fuoco poteva trasmettere. A quel sorriso, Sebastian si sentì come pugnalato al cuore. Non poteva fare a meno di fissare quella meraviglia, quel sorriso così vivo ma allo stesso tempo malvagio. Si sentì caldo in viso e il cuore aveva perso il controllo...continuava a battere, sempre più veloce. 
Sebastian era disorientato, perchè non sapeva cosa gli stesse accadendo....non poteva minimamente immaginare che lui, un diavolo di maggiordomo....un demone....si era appena innamorato del suo padrone.
Abbassò lo sguardo, per nascondere il suo rossore in viso. Ciel non lo notò nemmeno e continuò il suo lavoro come se nulla fosse accaduto.
Sebastian, quando tornò al lavoro, ripensò a quanto successo. Ripensò al quel sorriso....a quell'occhio che lo fissava con sguardo fiero....quell'azzurro che faceva invidia al cielo....A questi pensieri, arrossì di nuovo. Come poteva uno come lui....un diavolo....provare un turbine così violento di emozioni? Lui, che fino a qualche secolo fa, uccideva chiunque senza pietà....e adesso, ha ceduto ad un solo sguardo.....quanta forza poteva avere uno sguardo?
Per Sebastian, lo sguardo del suo Bocchan, andava al di là di ogni comprensione....e aveva tutta la voglia di scoprire i particolari più nascosti.

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Capitolo 2
*** Question ***


Capitolo 3
Question


Ciel non capiva il perchè del comportamento di Sebastian. Era diventato improvvisamente premuroso, protettivo e comprensivo dei suoi confronti. All'inizio questo suo comportamento gli dava fastidio, perchè lui non aveva bisogno di cure e attenzioni. Però poi cominciò a prenderci gusto e la cosa gli piaceva. Pur essendo il maggiordomo, Sebastian si comportava come farebbe un padre....o una madre. Quelli che a Ciel tanto mancavano. 
Perchè mai Sebastian era cambiato in quel modo? Questa la domanda che assilla il Conte da settimane.


*angolo dell'autrice:
Questo capitolo è particolarmente corto me ne rendo conto... ma il prossimo sarà più lungo promesso ;)
Se poteste lasciare una piccola recensione ve ne sarei davvero grata anche perché è la mia prima Fan Fiction..
Ringrazio di cuore Risa_chan97 e Lulla90
Detto questo; al prossimo capitolo!

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Capitolo 3
*** Bath time ***


Capitolo 3

Bath time

Dopo una lunga giornata di lavoro, non c'è niente di meglio che un bel bagno caldo prima di dormire. Erano le nove di sera e Sebastian aveva appena preparato la vasca da bagno per il Conte. Gli avvenimenti di queste due ultime settimane avevano scosso gli animi di entrambi: Sebastian si imbarazzava per ogni cosa che faceva il Conte e Ciel si vergognava quando stava da solo col maggiordomo.
La schiuma usciva fuori dalla vasca e si posava dolcemente sul tappeto blu notte.
Se: Bocchan, la vasca è pronta.
Ciel arrivò in bagno in vestaglia, sbadigliando per il sonno. Quando arrivò sul tappeto, si tolse le pantofole e aspettò che Sebastian lo spogliasse.
L'imbarazzo e la vergogna fecero diventare rossi entrambi.
Sebastian, dal canto suo, era anche piuttosto contento. Aveva la possibilità di sfiorare la Sua pelle, liscia come la seta e profumata. Poteva guardare quel corpo, che tanto lo fa impazzire. 
Ciel invece, era nel puro imbarazzo. Eppure era una cosa abituale per lui, essere spogliato dal maggiordomo.
Sebastian iniziò a spogliarlo, con molta delicatezza: prima la vestaglia, poi la giacca e i pantaloncini e infine l'intimo.
Voleva quel corpo tutto per se. Quel suo desiderio interiore di poterlo toccare dalla testa ai piedi, doveva rimanere dentro di lui.
Ciel entrò veloce nella vasca e afferrò la tazzina di thè che Sebastian aveva portato prima. Mentre il suo maggiordomo lo lavava, mille pensieri passavano nella sua mente. Quelle sue mani che passano fra i suoi capelli era una sensazione magnifica, tanto da farlo quasi mandare al sonno. 
Se. Bocchan, non si addormenti nella vasca...
Ciel tornò nel mondo reale e si rese conto che Sebastian gli stava lavando la schiena.
C. non stavo dormendo....piuttosto, sbrigati...voglio andarmene a letto.
Con questo ammonimento, Sebastian, a malincuore, terminò il lavaggio a mano del conte.

*angolo dell'autrice:
Bene, spero vi sia piaciuto anche questo capitolo... wahhhh il Maggiordomo che lo vuole tutto per se è così romantico!
Bene ringrazio ancora chiunque leggerà la storia e magari lascerà qualche piccola recensione... detto questo... al prossimo capitolo!

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Capitolo 4
*** Christmas Kiss ***


Capitolo 4
Christmas Kiss

 

Dicembre arrivò in fretta a Londra. Alberi di natale in ogni piazza e addobbi che decorano ogni negozio della città. 
Anche in casa Phanthomhive arrivò l'atmosfera natalizia. Bard, May-rin e Finny si dedicarono all'albero e alle decorazioni; Sebastian ai regali.
Oh, i regali. Per Sebastian era una cosa nuova, il Natale. Non riusciva a comprendere l'utilità degli umani di scambiarsi i regali. Non capiva il senso. Ma il nuovo Sebastian aveva una visione del Natale del tutto diversa da come l'ha sempre avuta. Voleva far capire al Conte che lui ci teneva, era importante...non poteva far a meno di Ciel. 
Per il Conte, al contrario, il giorno di Natale è un giorno come tanti altri. Ma non questa volta. Anche lui voleva fare un regalo a Sebastian, ma non aveva idee. Si rese conte che non sapeva nulla del suo maggiordomo. 
I giorni passarono e in Natale di avvicinava. Nel salone, sotto l'albero c'erano una marea di regali...quasi tutti per il Conte. Da parte di May-rin, Bard e Finny...tranne da Sebastian. Oh, ma lui ha un regalo speciale per il Conte. Non si può incartare e mettere sotto l'albero.
Ciel, invece, era sempre più agitato. Era riuscito a trovare qualcosa che potesse piacere a Sebastian. Ma non era del tutto convinto. E' stato difficile per lui trovare quel regalo...stette male per una settimana.
Il 25 mattina, venne svegliato dal chiasso della servitù mentre scartava i regali. Si mise la vestaglia e scese nel salotto. Mey-rin, Bard e Finny stavano scartando i loro regali ma Ciel non condivideva tutto questo spirito natalizio. Lasciò il salone per tornare in camera sua, dove Sebastian lo stava già aspettando per la colazione.
Se. buon natale, Bocchan 
C. si si....buon natale
Se. non scarta i suoi regali?
C. lo farò più tardi....quando si saranno calmate un po' le acquee....
Se. come vuole
Sebastian era ansioso di dare il suo regalo al Conte...lo voleva, col tutto il cuore. 
Il regalo di Ciel per Sebastian era di sottò, con gli altri....ed era preoccupato se non fosse stato di suo gradimento. 
Se. mi sono permesso di farle un regalo, Bocchan....
C. anche tu? *sorseggiò il thè*
Se. prego? *sorpreso*
C. anche io ho fatto un regalo....è giù insieme agli altri...
Sebastian non si aspettò una cosa simile.... che il suo Bocchan gli abbia fatto un regalo. A questo pensiero, arrossì dolcemente, accompagnato da un sorriso. 
Ciel era imbarazzato...e anche parecchio. Cercò di mantenere la sua attenzione alla tazza di thè, ma in fondo aveva una gran voglia di abbracciare qualcuno....come Sebastian. Si meravigliò dei suoi stessi desideri.
Se. .....è per me, Bocchan?
C. ....si
Se. .......non doveva disturbarsi.....
C. ormai l'ho fatto.....
Ciel si sentiva il cuore battere a mille....sarà per via della voce di Sebastian, così profonda e melodiosa. Non lo sapeva, ma si sentiva così....
Se. mi permette di consegnarle il regalo?
C. fai pure
Se. però devo chiederle un favore.....deve chiudere gli occhi....
C. ??....uff, va bene *posa la tazza e chiude gli occhi in attesa del regalo*
Sebastian sorrise e si avvicinò a Ciel, sedendosi accanto a lui sul bordo del letto. Gli mise una mano dietro la schiena e se lo portò più vicino a lui. E fu allora che, prima che Ciel se ne potesse accorgere, Sebastian lo baciò. Il contatto con quelle labbra, così morbide e calde, era una magnifica sensazione. Così avvolgente ed eccitante....voleva che non finisse mai.
Ciel era sorpreso ma allo stesso tempo felice. Dopo tanti anni, anche lui ritrovò il piacere della felicità. Si era ormai dimenticato cosa significasse essere amati ma Sebastian era lì per ricordarlo. Lo abbracciò, mentre continuava a baciarlo. Voleva di più....molto di più....ma per il momento si fermarono lì.
Se. Buon Natale...Bocchan 
Quella notte Sebastian, passando davanti al salone, vide che sotto l'albero è rimasto ancora un pacco regalo. 
Si avvicinò e notò che si muoveva.....lo prese e lo scartò. All'interno c'era un cucciolo di gatto nero, con un fiocco rosso attorno al collo. Miagolava e mentre Sebastian lo prendeva in braccio iniziò a fare le fusa. 
Rimase lì a giocare col gattino per chissà quanto tempo....era proprio quello che si aspettava da lui....che si aspettava dal suo Bocchan.

*Angolo dell'autrice:
Ringrazio tutte le recensioni ricevute fin'ora ed i complimenti ^__^
Bene Ciel finalmente si sarà accorto che Sebastian è innamorato di lui? Ed il Bocchan si deciderà a ricambiare i suoi sentimenti?
Tutto questo nel prossimo e decisamente più "piccante" capitolo ;)

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Capitolo 5
*** He just wants to be loved ***


Capitolo 5
He just wants to be loved

 

Lui voleva solo essere amato. Amato...ma da chi? I suoi genitori erano stati inghiottiti dalle fiamme, così come la sua dignità. Sua cugina sarebbe diventata presto la sua consorte, ma non c'è un briciolo di amore in lui. Non sapeva il significato di quella parola...lo aveva dimenticato. In lui, solo odio e vendetta erano i sentimenti conosciuti...provati, vissuti. E nulla avrebbe cambiato il suo modo di vedere la vita. O forse no? C'era per caso qualcuno disposto ad amalo, dopo quello che aveva passato?
Si...immagino di si. Ma non era di questo mondo. Non era umano, per lo meno. La sua figura alta fu mascherata da un frac nero e il suo volto divenne perfetto e raffinato. La sua pelle liscia come la porcellana faceva contrasto coi suoi abiti scuri. E gli occhi....quegli occhi color rubino splendevano più del sole.
Ma cos'aveva questo essere di così speciale?.... Qualcosa che un normale umano non aveva....umanità? no, affatto....pietà? no....forse, ingordigia. L'essere era affamato e divenne suo fedele servitore solo per soddisfare la sua fame. Quell'anima, così lacerata ma nonostante tutto rimasta pura, era un'offerta che non si poteva rifiutare. 
Ma il diavolo, col passare del tempo, imparò a essere più "umano".....guardò il suo Padrone da un altro punto di vista. L'umano era diventato il suo tormento, la sua ossessione. Voleva amare colui che non aveva mai ricevuto amore. Ma quel desiderio non era ricambiato... l'umano vedeva solo la vendetta davanti a se. 
Però anche lui iniziò a "cambiare"..... il suo diavolo era la sua priorità. Voleva lui e tutto il suo essere. Voleva passare la mano fra i suoi capelli neri corvini, poter toccare quel suo corpo così affascinante...voleva perdersi nei suoi occhi, affogarci dentro. 
Potranno mai un umano e il diavolo potersi amare?.....

*angolo dell'autrice...
Ormai il Bocchan si è accorto di amare il demone.... come andrà a finire questa storia?
Ringrazio nuovamente tutti i recensori e chi, anche per messaggio, mi ha dato consigli e complimenti...
Grazie di cuore <3

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Capitolo 6
*** Nulla è in confronto a te ***


Capitolo 6
Nulla è in confronto a te

La prima volta. La sua prima volta avvenne in una fredda notte di dicembre, poco prima dell'inizio del nuovo anno. Dopo quel "regalo di Natale" speciale di Sebastian, i loro sguardi erano sempre più imbarazzati. Ciel cercava di nascondere la sua timidezza e il suo tenero arrossire dietro al suo carattere freddo come l'inverno; Sebastian, invece, era sempre più innamorato di lui. Ciel si era appena infilato a letto e Sebastian aveva appena lasciato la stanza quando sentì un brivido attraversargli la schiena. Pensò che forse dovesse essere la stanchezza, e quando chiuse gli occhi, non poté fare a meno di pensare al suo maggiordomo diabolico; il suo modo di atteggiarsi, i suoi occhi color rubino, il suo tocco.... rabbrividì a quei pensieri, ma erano brividi di piacere. Ma lui era troppo orgoglioso e rinnegava ciò che provava. Il sonno del Conte continuò a essere agitato. Nel frattempo Sebastian era tornato in camera sua, annoiato; era sempre noioso aspettare la mattina. Si sedette sulla poltrona davanti al camino ed iniziò a fissarlo; i suoi pensieri erano tutti per il Conte e non poteva fare a meno di sorridere. Mentre continuava a fissare il fuoco, sentì un urlo provenire dalla stanza di Ciel. Si precipitò da lui con in mano un candelabro, aprì la porta e lo trovò raggomitolato sotto le coperte. - Bocchan...- Sussurrò. Ciel non disse nulla e rimase sotto le coperte, così decise di avvicinarsi al letto, posò il candelabro sul comodino. Ciel avrebbe voluto respingerlo, ordinargli di non toccarlo ma non poteva... non voleva. Sebastian sollevò leggermente la coperta e sbirciò sotto: vide un Conte spaventato, che lo guardava con uno sguardo molto triste. - Un altro incubo, Bocchan? - L'altro si limitò a fissarlo, poi uscì dal suo nascondiglio e lo afferrò per la cravatta bloccandolo in un abbraccio. Sebastian rimase stupito, ma ricambiò l'abbraccio. Quando posò la sua mano contro la schiena del Conte notò che ancora tremava, allora lo prese in braccio e dopo averlo riadagiato sul letto si stese accanto a lui. Ciel affondò il suo viso contro il suo petto stringendolo più a sé. Non dissero nulla, i loro gesti parlavano da soli. - Sebastian, voglio calore... - - Temo di non capire, Bocchan...- - Ho freddo... - Per accontentare la sua richiesta, lo portò più vicino a sé: il suo corpo era sempre caldo. Ciel fece una cosa del tutto inaspettata.... iniziò a spogliarlo e Sebastian non pose resistenza, né cercò di fermarlo. Giacca, gilet, camicia e cravatta erano tolti quando anche Sebastian cominciò a togliere la camicia da notte del Conte. Ora capiva cosa intendeva Ciel quando diceva "calore": voleva essere amato da qualcuno. Nemmeno il Conte pose resistenza: a lui piaceva il tocco del suo maggiordomo diabolico. - Calore, Sebastian... - - Yes, my Lord - In quel momento, non poté fare a meno di esaudire quel desiderio.
Man mano che la camicia scivolava via, Sebastian non poté evitare di posare le sue labbra su quella delicata pallida pelle, adorava baciarla, assaporarla. Il respiro frettoloso di Ciel non fece altro che fargli capire quanto fosse giusta la direzione che aveva scelto. Le sue mani lasciarono cadere l'indumento e proseguì l'esplorazione di quel corpo che solo lui poteva toccare. Sì, sarebbe stato solo lui a possederlo, perché ne era follemente innamorato. Il rossore sulle guance di Ciel non faceva altro che aumentare di secondo in secondo. I suoi sospiri lo stavano facendo impazzire. Brividi di piacere si sparsero in lui, quando quelle mani delicate del suo padrone lo sfiorarono, accarezzandolo timorose. Sentiva ogni fibra del suo corpo tendersi, pronta a scattare per possedere quella magnifica creatura che stava giacendo sotto di lui. Con calma si avvicinò al volto, lesse timore, ma anche desiderio nel suo sguardo e per lui fu abbastanza, si calò su quelle labbra semi aperte e ne prese possesso. Fu un bacio dapprima leggero poi possessivo e bagnato. L'incontro delle loro lingue era passionale, avido. Sebastian lasciò le proprie mani scivolare lungo tutto quel corpo dall'aspetto esile. Lo voleva, lo desiderava. Si staccò da quelle labbra peccaminose, lasciando che i suoi occhi ammirassero tutto quanto. Ciel era certo che qualunque cose gli avesse fatto Sebastian sarebbe stato come raggiungere il paradiso e l'inferno nello stesso momento, anelava un suo tocco e fu ben presto accontentato. Quando sentì le dita di lui sfiorarlo delicatamente sulla pancia, per poi scivolare piano piano sempre più in basso, sfiorare la sua fine peluria e poi scappare via verso le sue cosce, gli fece venire i brividi. Quelle dita sapevano mandarlo in un altro mondo. - Sebastian... - Sussurrò con il fiato corto. Non ci fu bisogno di dire altro, gli occhi del suo maggiordomo diabolico lo aveva scrutato dentro, felici di esaudire il suo desiderio. - Yes my Lord. - Si abbassò nel suo punto più delicato e vi posò un bacio a labbra aperte e in quel momento, Ciel fu certo che il suo cuore sarebbe esploso.
Non aveva mai provato delle sensazioni simili, baciare quella pelle candida era sicuramente una cosa sublime, come un dolce che doveva essere assaporato con calma e gusto, almeno così la pensava Sebastian, mentre con le labbra toccava ogni singolo centimetro. Godeva nel vedere Ciel completamente sotto il suo controllo, adorava il sapere di essere lui e solo lui a provocare quelle reazioni nel ragazzo. Con un dito tracciò una linea immaginaria lungo tutto il suo addome, per poi finire in un punto preciso, esattamente lì, dove per l'eccitazione la sua virilità era cresciuta e attendeva la sua attenzione. Ma non voleva ancora dedicargliela, non per il momento. Si alzò dal letto e sotto lo sguardo, forse un po' imbarazzato di Ciel, finì di togliersi completamente i vestiti. Il suo corpo era osservato minuziosamente dall'altro e questo, per Sebastian, era più che eccitante. Si sdraiò nuovamente accanto a lui, i loro corpi nudi e caldi si toccavano in più punti, inebrianti erano le scariche di piacere che stavano provando solo con quei brevi contatti. Le mani di Ciel, timorose, presero a vagare su quel corpo, voleva scoprire tutto di lui, voleva unirsi a quel maggiordomo diabolico che gli aveva stregato il cuore e rapito l'anima. Con un po' di coraggio, baciò il torace candido, scendendo verso i capezzoli, i gemiti di Sebastian lo confortarono, aggiungendo sicurezza ai suoi inesperti movimenti. Con le sue mani sfiorò le braccia, strisciò verso la schiena e poi sulle natiche, stringendole e facendo così scontrare i loro bacini. Entrambi rimasero senza fiato quando le loro intimità vennero a contatto. Un calore mai provato prima si era diffuso nei loro corpi, come lava vulcanica pronta ad esplodere. Sebastian, preso da un impeto di ardore, si impossessò di nuovo di quella soffice bocca, al diavolo i suoi buoni propositi, desiderava Ciel talmente tanto da star male. Con un po' di pressione sulle gambe, fece in modo che l'altro ragazzo allargasse le proprie per sistemarsi lui nel mezzo. -My Lord..- Lo chiamò sfiorandogli le labbra, per poi mordicchiarle con i suoi denti. Ciel avrebbe risposto, ma sentì qualcosa premere contro di lui, qualcosa di caldo, umido e grande. Qualcosa che cercava di entrare nel suo corpo. -My Lord, lasciami entrare, lascia che il tuo corpo, mi accetti.- Continuò Sebastian, spingendosi di più contro la piccola apertura del suo amante. L'urlo di dolore di Ciel venne soffocato dalle labbra del maggiordomo, calore e dolore fusi assieme. Se per Sebastian era il paradiso, per Ciel era l'inferno. Ma entrambi fusi in un unico corpo. Le spinte inizialmente lente e poi sempre più furiose di Sebastian, sostituirono il dolore con qualcosa di più complesso, qualcosa che scatenò il piacere di entrambi. Qualcosa che li unì fin nel profondo e che portò Ciel sull'orlo del precipizio. Il piacere esplose in un momento, Ciel si sentì marchiato nel profondo da Sebastian, ormai gli apparteneva, era suo completamente, così come lui oramai poteva solo appartenere a quel maggiordomo diabolico.

Quando finalmente Ciel trovò il sonno tra le braccia di Sebastian, la notte tornò tranquilla. Sebastian lo osservava, consapevole di aver violato la fanciullezza di un ragazzo.... di un bambino. Ma non si pentì di quello che aveva fatto, perché quello era un ordine del suo padrone. Avvolse Ciel tra le sue braccia, come per proteggerlo da qualcosa. Adesso apparteneva a lui, e al solo pensiero che qualcun'altro oltre a Sebastian potesse toccare il Conte, dava il voltastomaco. 
-di tutte le meraviglie che ho visto, mio carissimo Ciel....nulla....nulla....
 è in confronto a te- pensò infine Sebastian stringendolo di più a se.

* angolo dell'autrice:
Ringrazio calorosamente Goten per avermi aiutato a scrivere questo capitolo...senza di lui non ce l'avrei mai fatta, e poi.... vabbé sclerate quanto più potete ;3
Adesso io parto con l'altro capitolo, come al solito, se lasciate qualche recensione ve ne sarei SUPERINISSIMAMENTE grata >w<
Grazie ancora a tutti quelli che seguono la mia FF
 
 
 

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Capitolo 7
*** Toy ***


Capitolo 8
Toy

Giocattolo. Marionetta. Pupazzo. Questi i nomi che Ciel attribuiva a Sebastian. Nulla a che vedere con l'amore, quello che Sebastian provava per il Bocchan. Nonostante questo suo approfittare di lui ferisca il suo cuore, per Sebastian nulla è più meraviglioso di sentirselo vicino...poterlo toccare...assaporare. Ogni notte, Ciel chiedeva...implorava Sebastian di farlo sentire amato. Adesso che Sebastian ha il collare, in che modo il suo padrone si divertirà? 
Visto che può manipolare il suo maggiordomo come più gli aggrada, lo farà nei modi più subdoli e meschini. 
Per Ciel, l'importante è far capire agli altri la sofferenza che lui ha provato sulla sua pelle.....e che prova ancora adesso.
"E' questo quello che vuoi, vero Sebastian?....Sentirmi vicino, potermi toccare e assaggiare quella che sarà la tua preda non è così?.....Desiderio esaudito"

*angolo dell'autrice:
Ringrazio nuovamente chi recensirà e chi ha recensito, apparte questo Ciel è un **°#ç@£$$&/)= ecc. ecc. , detto questo..al prossimo capitolo :D

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