La Storia Continua

di Spettro17
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Mondo mai più come prima ***
Capitolo 2: *** Il Potere di un popolo ***
Capitolo 3: *** La verità nascosta ***
Capitolo 4: *** Le Crepe del Tempo ***
Capitolo 5: *** Gli Addii ***



Capitolo 1
*** Il Mondo mai più come prima ***


 
 
-Il mondo mai più come prima
 
La morte è serena… Facile.
La Vita… Bhè la vita è “Difficile”.
Erano queste le parole che continuavano ad aleggiare nella mente di Rose… Adesso il Dottore è andato via o almeno la sua parte aliena quella parte di cui la giovane Rose si era innamorata, forse attratta dall’idea di poter viaggiare con lui nel Tempo e nello Spazio per sempre o almeno fino a quando sarebbe vissuta, si perché lei era umana fragile piccola e docile. Rose avrebbe voluto stare con il Dottore per sempre ma la vita le aveva concesso di realizzare solo una piccola parte del suo desiderio iniziale e adesso si trovava lì su quella stessa spiaggia in cui aveva appreso della sua morte, almeno nell’altro mondo quello a cui originariamente apparteneva, con la parte umana del Dottore, forse l’unica parte di lui che avrebbe potuto avere.
Sentì una mano calda allacciarsi alla sua e fu come confortata da quel gesto, lo sguardo di Rose era rivolto al punto in cui il Tardis era sparito ed adesso cosa le restava una monotona e semplice vita umana?
Come avrebbe potuto adattarsi a una vita non più sua come… Eppure nei mesi precedenti aveva imparato a vivere senza il Dottore, i viaggi nel tempo, il brivido dell’avventura ma aveva potuto convivere con ciò grazie ad un unico e singolo obbiettivo, vederlo ancora. Ma ora lui l’aveva lasciata ancora ma le aveva affidato una parte di lui e mentre la sua mente realizzava ciò strinse forte la mano dell’uomo che le era accanto.
In realtà lei non conosceva quell’essere ma allo stesso tempo lo conosceva fin troppo bene tanto che il suo cuore non poteva fare altro che ammettere di amarlo… Amarlo davvero.
Delle lacrime silenziose iniziarono a bagnare le sue guance, Rose non sapeva perché stesse piangendo forse era la sindrome d’abbandono che l’aveva perseguitata per tutta la vita o forse era perché adesso sapeva che non avrebbe mai più rivisto il Dottore ed era il momento di voltare pagina andare avanti e amare ed essere riamata così come avrebbe sempre voluto dall’unica persona che aveva sempre voluto il suo Dottore. Velocemente rivolse lo sguardo all’uomo che le era accanto… Era proprio lui il suo Dottore.
Istintivamente portò una mano al suo petto e alzò lo sguardo per incontrare i suoi occhi e così Rose si innamorò ancora di lui mentre sotto il suo palmo poteva ben distinguere il suo battito cardiaco, un battito leggermente accelerato ma decisamente umano, aveva un unico sistema cardio-vascolare era fragile e debole almeno quanto lei ma la sua mente non era umana e non lo sarebbe mai stata avrebbe continuato a vedere passato, presente e futuro che si fondevano e mutavano ogni secondo di ogni singola giornata e questo lo rendeva alieno agli occhi di Rose.
I due si avvicinarono lentamente e semplicemente si abbracciarono sapendo che quella non era la fine della storia della piccola Rose ma solo l’inizio.


PARTE DUE.
La vita è piacevole. La morte è pacifica. E' la transizione che crea dei problemi.” Shopenhauer.
Il tempo era passato così velocemente che nessuno aveva badato al suo scorrere, Rose e l’intera famiglia Tyler vivevano nella periferia della città più movimentata del mondo, Londra. Tutto era cambiato.
I Cyberuomini non rappresentavano più un pericolo e la società inglese aveva potuto prosperare senza intoppi, costituendo una delle città più sicure e autonome al mondo.
Il cambiamento aveva colpito anche la famiglia di Rose.
Jackie aveva partorito, un maschio avevano detto nei primi mesi di gestazione ma non era un maschio era una bambina sana e forte una nuova piccola Rose che chiamarono Caroline. Era una bambina adorabile, testarda e avventuriera almeno quanto la sorella e i primi suoi due anni di vita avevano più che movimentato la vita dei membri della restaurata famiglia.
Rose e il Dottore umano vivevano insieme in una casa intima e familiare in un bosco poco distante dalla casa dei genitori della donna, avevano imparato a convivere ed amarsi abituandosi all’unica vita che potevano avere quella fatta di piccole cose quotidiane come la colazione di mattina il pranzo a mezzogiorno e la cena di sera ma questo era quello che la gente sapeva o almeno quello che il Dottore e Rose volevano che sapessero.
In realtà i due avevano attivato un nuovo centro di protezione della terra dopo la distruzione del Torchwood che non aveva resistito all’invasione di due anni prima, questa nuova organizzazione governativa aveva sede nell’area-51B adibita alla difesa delle specie umana e alla prevenzione contro ogni forma di attacco alieno. Ma la vita così come la conoscevano sarebbe presto finita.
Rose era incinta.
Nessuno lo sapeva.

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Capitolo 2
*** Il Potere di un popolo ***


jllòò

Il Potere di un Popolo

Okay. Calma. La situazione è questa io Rose Tyler sono incinta… Okay non posso crederci neanche se lo dico nella mia mente perché semplicemente è IMPOSSIBILE. La questione è dirlo o no al Dottore… Ehm… Forse non dovrei, forse è un falso allarme si e forse i Dalek non esistono i cyberuomini non sono uomini e io sono un personaggio inventato che vive situazioni inventate. Okay basta.

Era questo il flusso di pensieri che attraversava la mente della piccola Rose ma la decisione era già stata presa sapeva che avrebbe dovuto dirlo al Dottore lo sapeva ed era quello il momento… Erano soli nella loro intima casa davanti al camino a mangiare bastoncini di pesce e crema pasticcera, il suo compagno ne era ghiotto e il fatto che la combinazione di gusti piacesse anche a lei era sintomo di qualcosa che non andava, lei avrebbe potuto vivere di patatine fritte per sempre ma il pesce lo odiava e stranamente non le procurava la nausea, a quanto pare il bambino già affiancava i gusti del padre nonostante fosse incinta da soli tre mesi.

Rose avvertì le mani del dottore scivolare lungo le sue gambe nude davanti al fuoco e voltarsi verso di lei lentamente quasi a volerla torturare. Il suo tocco scatenava in Rose sensazioni straordinarie e lui lo sapeva e ne approfittava, ciò bastò ad attirare l’attenzione della giovane donna.

-Terra chiama Rose- disse il giovane sorridendo, era ancora bellissimo e gli anni non sembravano variare la sua bellezza.

-Scusami- disse velocemente Rose afferrando la sua mano –è che ti dovrei parlare seriamente-

Il Dottore si incupì e le si allontanò leggermente lasciandole lo spazio vitale libero e Rose gliene fu davvero grata.

-Ecco io, recentemente cioè due settimane fa anzi tre mesi fa in realtà Tre mesi e qualche giorno direi- disse vaneggiando e il Dottore la ammonì con lo sguardo.

-Okay senti non è una cosa facile da dire – Rose inspirò ed espirò tre volte prima di parlare ancora mentre il Dottore continuava a fissarla un po’ divertito dal suo comportamento. Ma poi Rose parlò.

-Sono incinta- disse semplicemente toccandosi il ventre.

Il Dottore la fissò allungo e i suoi occhi divennero un pozzo senza fondo la sua espressione cambiò in un attimo così velocemente che Rose ne rimase sconvolta.

-è impossibile, non è umano le leggi universali del tempo non possono permetterlo – poi respirò quasi boccheggiando in cerca di ossigeno.

-che cosa? - chiese Rose ferita da quelle parole.

- Io ecco non so come sia potuto accadere ma tesoro questo è impossibile non è ammissibile tu non puoi capire- velocemente si alzò e iniziò a camminare nervoso per la stanza.

- spiegami posso capire… Fermati e spiegami- affermò la giovane alzandosi a sua volta e avvicinandosi a lui per cercare di guardarlo negli occhi e quello che vide non le piacque affatto, conosceva bene quello sguardo lo aveva visto ogni volta che si erano scontrati con alieni era un miscuglio di rabbia, determinazione e paura.

Rose si avvicinò ulteriormente e gli poggiò una mano sulla spalla.

-Dottore parlami- disse supplicandolo.

E lui parlò.

-Rose è sbagliato io non esisto non sono stato creato per esistere sono un errore del tempo e tu lo sai e ciò che può generare un errore… Bhè la mia esperienza sa che non è niente di buono, devi sapere che a Gallifrey io avevo una vita, una famiglia una casa e dei figli morti nella Guerra del tempo erano piccoli e indifesi e sono morti distrutti dalla guerra e io continuo a vivere o meglio la parte aliena di me continua a vivere grazie anche a loro tu non sai che i bambini figli dei Signori del Tempo crescevano nel grembo materno, ma quel grembo veniva poi distrutto. Un popolo pacifico era il mio, pacifico ma legato a leggi arcaiche più vecchie del Tempo, almeno in periodo di Guerra che tu non conosci e neanche io e non possono essere cambiate… Mai-

Rose lo guardò indignata per qualche secondo poi capì che le donne erano una debolezza troppo forte per quegli uomini potenti e questo bastava loro per eliminarle ciò le provocò un conato di vomito.

-Ma tu non sei un signore del tempo, sei umano almeno quanto me- disse Rose con tono speranzoso.

-E’ vero ma tu non sai… Rose questa è un’anomalia-

Salve Ragazzi ecco il nuovo capitolo, attendo con ansia i vostri commenti spero vi piaccia... Ringrazio Amy Tennant per la recenzione un bacione alla prossima!

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Capitolo 3
*** La verità nascosta ***


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La verità nascosta

-         È un’anomalia-

Quell’ unica frase detta dal dottore bastò a ferire ancora una volta la piccola Rose, non si sarebbe mai aspettata una reazione del genere né aveva sospettato che la natura del Dottore avrebbe potuto intaccare la loro esistenza ma così non era stato. Rose fissò il Dottore per alcuni istanti, cercò nei suoi occhi incredibilmente scuri l’ombra di un ripensamento ma non trovò nulla del genere solo Paura.

Non sapeva cosa fare nè cosa dire ma ben presto si ritrovò a piangere in silenzio come non faceva da molto, era stanza, delusa, triste e ora anche preoccupata per la sorte del suo bambino. Era umano lei lo sapeva, era suo figlio, suo e del Dottore e Rose non avrebbe lasciato a nessuno la possibilità di toccarla neanche a lui se fosse stato necessario doveva proteggere quella creatura che cresceva dentro di lei a tutti i costi.

Il Dottore le si avvicinò e catturò alcune sue lacrime, sapeva di aver avuto una reazione impulsiva forse non avrebbe dovuto dirle niente ma quella era solo la parte buona della storia. Istintivamente le si avvicinò ma lei si ritrasse non togliendo le mani dal suo ventre quasi a proteggerlo da chi… da lui? Non era il Dottore il problema… Il reale problema era cosa il Tempo aveva in serbo per loro.

-Io penso- disse Rose piano -che dovresti riflettere bene Dottore, perché io non ti permetterò di farci nulla-

-Ma io non voglio farvi nulla, voglio solo che tu sappia che qualunque cosa stia crescendo dentro di te non è prevista. Io ho viaggiato molto nel tempo e nello spazio ci sono segni del mio passaggio e viaggiare nel tempo significa creare continue spaccature in esso e io ne sono una, sono una spaccatura del vero Dottore come tu lo sei di te stessa avendo viaggiato con me, anche il fatto che tu sia qui non è possibile… Te ne devi rendere conto-

-Io so solo che porto in grembo nostro figlio e lo proteggerò sempre anche a costo della vita- disse Rose ferma.

Il Dottore non parlò andò via dalla stanza e si chiuse nel suo studio, lasciando la povera Rose sola con i suoi pensieri.

La verità era che il loro destino si stava oscurando e il Dottore lo sapeva ma non avrebbe mai voluto turbare ancora di più la piccola Rose, tutto quello che stava accadendo era un suo problema e in un modo o in un altro lo avrebbe risolto. La situazione era davvero grave e difficile da affrontare soprattutto da suo punto di vista… Stava per diventare padre ancora, ma non così, non avrebbe mai voluto mettere Rose in una situazione del genere e soprattutto non avrebbe mai voluto temere ancora per la sua incolumità soprattutto ora che non aveva più i mezzi per proteggerla. Era umano, la sua esistenza era limitata e ora doveva tenere conto anche di se stesso anche se avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere per proteggere la donna che amava anche eliminare il “ problema”. Il Dottore per la prima volta da quando il suo alterego li aveva lasciti in quella Baia “ La Baia del Lupo Cattivo” sentì la necessità di chiedergli aiuto perché lui sapeva cosa avrebbe dovuto fare ma sapeva anche che non avrebbe mai avuto il coraggio di farlo.

Improvvisamente il Dottore avvertì tutti i suoi anni pesargli sulle spalle e sentì la necessità di sedersi sulla poltrona del suo enorme studio, la testa gli faceva male non aveva mai provato un dolore del genere mentre il cuore pompava agitato il sangue in tutto il suo corpo. Quel luogo era pieno di calma e pace inoltre era praticamente circondato dalla sua vita, dopo la metacrisi ed essere rimasto bloccato sulla Terra aveva deciso di sfogarsi per non impazzire...scrivendo.

E aveva scritto molto… Il suo studio era pieno delle sue memorie, dei suoi viaggi delle sue conoscenze e sapeva che tra quelle pagine c’era una sola risposta alle sue innumerevoli domande. Morte.

La creatura che Rose portava in grembo sarebbe stata uccisa e portata via da loro qualunque cosa avessero fatto e lui era consapevole di non avere i mezzi per impedirlo ma esisteva in un altro universo qualcuno che li possedeva, il problema sarebbe stato raggiungerlo. Le fratture causate causate dai cyberuomini e dai Daleks si erano rigenerate, doveva pur esistere un modo per raggiungerlo e lui lo avrebbe trovato ad ogni costo.

Velocemente il Dottore uscì dal suo studio e a passo veloce uscì da quella casa, aveva bisogno di trovare un modo per ritornare nel suo Universo originario e già sapeva dove andare al Torchwood.

Il tragitto fu terribilmente lungo era come se il tempo stesse giocando con lui e al momento il Dottore non aveva alcuna voglia di giocare, adesso aveva un solo obbiettivo trovare una crepa nel tempo ed impedire che appellandosi al Proclama Ombra avessero potuto distruggere quello che restava della sua esistenza, forse avrebbe potuto proteggere Rose e forse salvare anche la creatura che portava in grembo, era una speranza ma era un qualcosa a cui il Dottore si aggrappò con tutte le forze che aveva.

Salve ecco il nuovo capitolo, forse da questo momento in poi l'andamento della storia vi diventerà più chiaro. Ringrazio chi ha lasciato una recensione del precedente capitolo e anche chi ha solo letto. Grazie alla prossima!

 

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Capitolo 4
*** Le Crepe del Tempo ***


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Le Crepe del tempo

-Allora il piano è questo dobbiamo trovare un modo per raggiungere l’altro Universo e contattare il Dottore, lui è l’unico in grado di aiutare Rose lo so che questa è una questione personale ma vi prego davvero di aiutarmi- disse il Dottore supplicando i presenti.

Era entrato nella base Torchwood nei pressi di Londra e velocemente aveva spiegato ai suoi collaboratori la situazione, la squadra era costituita da quattro membri Rory laureato in astrofisica, Sarah specializzata nella ricerca biologica, Jeremy e Martha ex generali dell’esercito britannico, dopo la distruzione dell’ex- Torchwood il Dottore e Rose avevano trovato in loro persone di cui fidarsi, una nuova famiglia e loro li avevano fatti sentire a casa e gli avevano regalato un po’ del brivido dell’avventura e della ricerca che avevano perso.

-Dottore sai che non hai bisogno neanche di chiederlo ti avremmo aiutato in ogni caso, ti dobbiamo tanto- affermò Sarah la più giovane del gruppo, tutti i presenti annuirono attendendo le istruzioni del Dottore.

-Grazie non immaginate neanche quanto vi sono grato per questo, sappiate che si tratta di un’operazione rischiosa, non biasimerò chi deciderà di non affrontarla-

-Dottore credo che ormai siamo abbastanza grandi per prendere le nostre decisioni da soli che dici? Non abbiamo bisogno della balia- disse Jeremy scherzando e alleggerendo un po’ la pressione che premeva sulle persone in quella stanza.

-Dì solo cosa dobbiamo fare e lo faremo- disse Martha appoggiando il resto del gruppo mentre Rory restò silenzioso per tutto il corso della discussione.

-Bene- Il Dottore iniziò a sfregarsi le mani e a camminare per l’enorme stanza delle riunioni Torchwood -a lavoro allora, dobbiamo analizzare le varie opzioni e ho bisogno che qualcuno mi aiuti a vararle, innanzitutto pensiamo a cosa abbiamo… Abbiamo la possibilità di riattivare il congegno che riportò Rose nel mio Universo? –

- No Dottore la base andò distrutta dopo il vostro ritorno e con essa tutto ciò che era al suo interno- affermò Sarah.

- Abbiamo possibilità di emulare il sistema? - Provò ancora il Dottore.

- No sarebbe impossibile anche i file sono stati persi e non abbiamo il tempo di rielaborare le teorie avendo solo quanto… Sei mesi? – affermò la giovane Sarah.

- Okay questo non va bene… Che cosa potremmo fare? – Chiese il Dottore più a se stesso che ai presenti.

- Potremmo allevare un Tardis! - affermò Martha.

-No non possiamo, non abbiamo i mezzi per allevarlo i terreni di Gallifry erano ricchi di sostanze chimiche che non sono presenti sulla terra ricordate la Materia oscura che costituisce l’Universo? Quel 95% che non conoscete? Bene è meglio che non lo conosciate per ora almeno- disse il Dottore continuando a gesticolare.

-Deve pur esserci un modo… Qualcosa mi sfugge, c’è qualcosa che non stiamo considerando... Qualcosa che ho sotto al naso ma non vedo-

I presenti continuavano ad osservare il Dottore andare avanti e indietro per la stanza e più la sua camminata diventava veloce più la loro mente si svuotava.

-Forse un modo ci sarebbe- Per la prima volta Rory parlò e quello che disse bastò ad attirare l’attenzione dei presenti.

- Ma io non so, penso sia ancora più pericoloso di quello a cui stiamo andando incontro- Il Dottore lo guardò sbigottito.

-Qualunque cosa sia dilla avremo poi modo di valutare le conseguenze- disse il Dottore speranzoso guardando il giovane Rory negli occhi così giovane rispetto a lui rispetto alla vecchiaia dei suoi anni e rispetto a ciò che quegli stessi occhi avevano visto.

- Okay- affermò avvicinandosi al computer e iniziando a caricare dei dati, dopo pochi secondi un’immagine del globo terrestre si materializzò al centro della stanza e continuò – Negli ultimi mesi i radar hanno rilevato delle curvature nelle linee spazio- tempo inizialmente io avevo pensato fossero semplici riflessi della scissione avvenuta qualche anno fa tra i due universi ma non è così quelle curvature producono un’energia tale da poter alimentare un’intera città come Londra ma è come dire dissipata… Così ho capito quelle sono spaccature formatesi in ogni periodo temporale per un motivo che non sono riuscito a spiegarmi, forse potremmo sfruttare quell’energia per abbassare temporaneamente le pareti tra i due mondi giusto per darti il tempo di andare e tornare- Spiegò il giovane lentamente con una precisione sconvolgente i presenti lo osservarono sbigottiti, quel semplice ragazzo dagli occhi celesti e capelli rossi così anonimo aveva trovato una soluzione nascosta a prima vista.

-Geniale! – Affermò il Dottore semplicemente per poi avvicinarsi a Rory e baciarlo sul capo, il giovane arrossì leggermente.

-Grazie- rispose semplicemente.

-Perfetto, adesso abbiamo un piano quindi Sarah e Jeremy dovete trovare un moto per canalizzare quell’energia e convertirla in energia temporale, Rory vi guiderà nell’assemblaggio mentre Martha tu cerca di studiare quelle crepe ma non avvicinarti troppo, mi raccomando confido in voi-

-Consideralo fatto Dottore- dissero all’unisono.

-Bene allora Allons-y! –

Ragazzi rieccomi con il nuovo capitolo sperco che le cose adesso vi stiano diventando più chiare... Fatemi sapere cosa ne pensate ogni critica è bene accetta anzi mi aiuterà a migliorare! Grazie a chi ha lasciato una recensione o chi ha anche solo letto. Alla Prossima!

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Capitolo 5
*** Gli Addii ***


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Gli Addii

I tempi stringevano e i ragazzi del Torchwood erano più che presi dalle loro ricerche, Il Dottore in quella situazione si sentiva davvero inutile non poteva fare altro che aspettare i risultati delle ricerche e sperare per il meglio ma tutto ciò lo stava logorando dall’interno, avrebbe voluto fare di più per potere garantire l’incolumità della sua famiglia, si perché l’unica cosa che voleva era  proteggere chi amava con tutte le proprie forze fino a quando il suo cuore umano non avesse compiuto il suo ultimo battito ed ora invece lui non sapeva cosa aspettarsi, che cosa il destino avrebbe loro riservato.

La notizia della gravidanza lo aveva sconvolto ancora non poteva credere che una cosa del genere potesse accadere davvero, eppure adesso si ritrovavano tutti in pericolo a causa sua, avrebbe potuto prevedere una cosa del genere eppure… No non avrebbe mai pensato fosse possibile.

L’Universo era così fragile, così stupidamente legato alle regole che lo regolavano il Dottore non credeva che una delle sue regole fondamentali sarebbe potuta essere infranta così facilmente per un errore umano, adesso l’unica cosa che poteva fare era quella di sperare in un contatto con l’Universo da cui proveniva e ancora pregare che il Dottore di quel mondo gli dia ascolto e sia in grado di aiutarlo a risolvere questa situazione, non poteva assolutamente permettere che gli portassero via la sua Rose sapeva che non aveva modo di combattere contro il dolore di una sua possibile perdita sarebbe stato fatale.

-         Dottore abbiamo un problema – Era stato Rory a parlare e quella semplice frase bastò al Dottore per cercare di mettere in ordine i suoi pensieri e mettere da parte quella emotività che lo stava uccidendo.

-         Che cosa intendi dire? – Rispose il Dottore velocemente.

-         Abbiamo analizzato i dati raccolti da Martha e non abbiamo scoperto niente di buono, a quanto pare queste semplici crepe sono in grado di eliminare la linea temporale di un individuo… Azzerarla- si prese una pausa -semplicemente privarlo della sua esistenza- disse il giovane lentamente quasi al fine di cercare di rendere meno brutale la notizia che stava comunicando all’uomo di fronte a sé.

-         Come è possibile? Tutto questo non ha assolutamente senso, non capisco cosa il mio alter ego stia combinando nel mio Universo per causare l’esistenza di crepe del genere, perché ne sono certo la colpa è sua, se conosco almeno un po’ me stesso e le mi passate rigenerazioni scommetto che al momento si stia scervellando per richiudere queste crepe, quindi non possiamo attendere, dobbiamo assolutamente agire! – affermò il Dottore velocemente alzandosi e richiamando i colleghi nella sala principale.

-         In che modo? – chiese il giovane Rory flebilmente con voce talmente bassa che non arrivò alle orecchie del Dottore.

In pochi secondi tutti i membri del Torchwood si riunirono intorno al Dottore tranne Martha che a quanto pare era ancora sul campo a ricercare più informazioni sulle crepe.

-         Allora Rory mi ha parlato delle vostre scoperte e quello che sto per dirvi vi sembrerà da pazzi ma al momento mi sembra l’unico modo possibile per raggiungere l’altro Universo, faremo in questo modo- iniziò il Dottore – Io mi calerò in una di queste crepe-

-         Non se ne parla assolutamente- affermò Jeremy deciso.

Il Dottore lo ammonì con lo sguardo per poi continuare -  Io ho vissuto allungo e ho viaggiato così tanto nel tempo e nello spazio da non possedere una singola linea temporale della mia vita, io sono nato e morto nove volte, posso farcela, probabilmente la mia condizione di Paradosso potrebbe proteggermi dagli effetti della crepa temporale ma solo e soltanto me-

-E’ un rischio troppo grande- affermò Sarah velocemente.

-Sono pronto a correrlo… Ne ho bisogno devo solo provare-

- Non mi sembra una scelta saggia Dottore sicuramente troveremo un altro modo- disse Rory cercando di dissuadere l’uomo.

- Non ne abbiamo il tempo né per scegliere né per valutare i rischi… Lo farò con il vostro aiuto o senza, a voi la scelta-

- Penso prima dovresti parlarne con Rose in fondo per lei stai facendo tutto questo- tentò ancora Rory.

- E’ proprio per questo che non dovrà sapere nulla datemi 24 ore da trascorrere con lei domani esattamente alle 5:00 p.m. sarò pronto-

I presenti lo osservarono con sguardo interdetto ma ormai la decisione era stata presa e tutti i presenti sapevano che non avrebbero potuto fare nulla per fargli cambiare idea.

-         Come vuoi Dottore – affermò Jeremy facendogli il saluto militare seguito dai presenti.

-         Bene, mandatemi le coordinate per e-mail della più vicina crepa, domani andrò direttamente lì-

-         Certamente, ma se cambi idea siamo proti a cercare altre alternative- affermò ancora Rory.

-         Lo so- disse semplicemente il Dottore andando via, lui odiava gli Addii.

 

 

 

 

Rose era rimasta sola a casa persa nei suoi pensieri, preoccupata per se stessa, per il suo bambino ma anche per l’uomo che amava, sapeva che lui non avrebbe fatto mai loro del male eppure una strana sensazione le attraversava il corpo.

Il Dottore rientrò silenziosamente in casa e si lasciò ammaliare dall’immagine della giovane donna davanti ai suoi occhi che preparava la cena per lui, era una scena così rassicurante, così semplice da renderlo tremendamente sereno. Lentamente le si avvicinò e avvolse con le sue braccia la vita della giovane Rose lasciandole un asciutto bacio sul collo.

Rose leggermente scossa dalla sorpresa non avendo notato il rientro dell’uomo si ritrasse ma quando il suo profumo la avvolse si lasciò abbracciare dal suo Dottore.

Restarono per qualche minuto in quella posizione beandosi l’uno della presenza dell’altro fino a quando Rose fu costretta a liberarsi per provvedere ai suoi impegni casalinghi.

La Cena fu veloce e stranamente silenziosa entrambi sapevano di avere un argomento da affrontare ma nessuno dei sue aveva realmente voglia di parlare ancora ad un certo punto il Dottore prese le mani della giovane Rose.

-         Sai vero che Ti amo più della mia stessa vita? –

Quella domanda lasciò Rose interdetta proprio perché sembrava che lo stesse chiedendo davvero.

-         Certo che lo so, non hai bisogno di dirmelo o chiederlo - affermò Rose stringendo la sua mano a sua volta.

-         E’ che vorrei non lo dimenticassi mai Okay – disse semplicemente alzandosi e ritirandosi nel suo studio lasciando Rose inerte e leggermente scossa per un motivo che realmente non comprendeva.

 

 

Salve Ragazzi rieccomi con un nuovo capitolo, mi scuso per il terribile ritardo ma è stato un mese super impegnato! Spero non mi abbiate abbandonata ora che il fatidico episodio del cinquantenario si sta avvicinando *me elettrizzata*. Ringrazio chi ha recensito, aggiunto la storia alle seguite o chi ha solo semplicemente letto. Grazie.

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