Angels vs demons

di Francy1D_Harry4ever
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Angels vs demons ***
Capitolo 2: *** La leggenda ***
Capitolo 3: *** Il villaggio sospeso ***
Capitolo 4: *** Stefy ed Evangeline ***



Capitolo 1
*** Angels vs demons ***


Era un freddo giorno D'inverno ed io stavo dormendo, quando all'improvviso BOOOM!!!!! una fortissima scossa di terremoto mi fece sobbalzare, mia madre accorse in camera mia e mi buttó giù dal letto urlando "sveglia Piter dobbiamo andare, qui crolla tutto!!!" Scendemmo le scale e andammo in piazza, lí trovammo tutta la gente del paese con la paura dipinta sul volto ma dopo attimi di terrore la scossa finí e pochi minuti dopo arrivarono le autoritá che ci tranquillizzarono e ci dissero di tornare a casa e che ogni abitazione era rimasta intatta. Tornammo tutti a casa, ma qualche ora dopo il cielo si incupí, macchie nere volteggiavano nel cielo ci eravamo raggruppati ancora tutti in piazza a vedere questo strano spettacolo soprannaturale. Tutto d'un tratto una di quelle macchie nere scese verso una delle case e la distrusse. Era la casa del mio amico Bil. Non potevo stare fermo a guardare ma ero impotente difronte a quell'orrido spettacolo. Ma una nuova forza mi attraversó il corpo, sentii un formicolio sulla schiena, mi sentii leggero. Guardai a terra e mi resi conto di uno strano fatto: mi libravo in aria!! In mano avevo una spada stellare di oro bianco che emanava una luce fortissima, presi tutto il coraggio che avevo e mi lanciai contro una delle macchie nere presi la spada e la innalzai al cielo essa era invasa da un aura magica cosí menai un colpo ad una delle macchie che si dissolse in cielo cosí tutte le altre si dissolsero. Dopo quel colpo caddi e svenni.

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Capitolo 2
*** La leggenda ***


Al mio risveglio ero ancora intontito e pensai fosse stato un sogno. Mi trovavo in una capanna ma non riuscivo a capire dove; la camera in cui mi trovavo era abbastanza piccola e non ammobiliata, c'era solo il letto sul quale ero sdraiato, una finestrella e una piccola porta di legno massello, ma malgrado ció era accogliente. Tutto d'un tratto la porticina di legno si aprí ed entró un vecchio: aveva una lunga barba bianca, indossava una tunica anch'essa bianca e portava un lungo bastone nodoso all'estremità. Nel vederlo mi veniva da ridere perché la sua immagine mi ricordava mago Merlino, ma mi trattenni. " mi presento io sono Adamai mentre tu devi essere Piter. Vedi Piter io sono un'angelo proprio come te, ma tu non sei un'angelo comune, tu oltre ad essere l'ultimo angelo sei il prescelto, vedi Piter per spiegarti bene quello che ti ho appena detto ti racconteró una leggenda: devi sapere che duecento anni fa i demoni comandati da Admor, un angelo traditore, iniziarono una guerra contro gli esseri umani, ma noi angeli accorremmo in vostro aiuto. Il male stava per trionfare quando il prescelto raccolse tutte le sue forze e sigilló i demoni dentro la porta dell'inferno che si trova poco fuori dal paese in cui vivevi, ma il recente terremoto la deve aver aperta e alcuni dei demoni devono essere riusciti ad uscire. Erano proprio demoni senza corpo quelli contro cui hai combattuto." Affascinato da quella stupenda storia ma un po' impaziente chiesi quando avrei potuto tornare a casa e Adamai mi rispose " tu non potrai tornare a casa perché sei un angelo e i tuoi genitori giá sapevano che prima o poi i tuoi poteri si sarebbero risvegliati.

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Capitolo 3
*** Il villaggio sospeso ***


Ero molto turbato dalla notizia, non riuscivo a credere che i miei genitori mi avessero nascosto tutto questo, ero molto arrabbiato con loro ma già mi mancavano. Appena Adamai aprí la porta della camera sentii un inebriante profumo diffondersi , era un aroma delicato ma molto intenso, sembrava zuppa. La stanza in cui mi trovavo era molto piú grande della camera in cui mi sono svegliato, anzi era enorme. Sembrava una sala da pranzo. Al centro della stanza c'era un lungo tavolo giá apparecchiato, in un angolino della stanza vi era un calderone logoro dal quale fuoriusciva del fumo arancione, alle pareti erano posti vecchi quadri che forse rappresentavano l'infanzia di Adamai. In un angolo, dipinto in oro sul muro, c'era un albero genealogico. Guardavo appassionato l'albero della famiglia di Adamai quando poco sotto del suo nome scorsi il mio, c'era scritto grandi lettere il mio nome: PITER WHITE, e sopra il mio c'erano quelli dei miei genitori: Tomas White e Amanda Boon. Ero sconvolto, secondo quell'albero genealogico Adamai era mio NONNO!!!! Decisi di non essere impulsivo e di non rivelare ad Adamai la scoperta. Quando mi girai lui era lì seduto a tavola ad aspettarmi così mi sedetti anch'io e iniziammo a pranzare, il cibo era buonissimo e dopo essermi rimpinzato chiesi di uscire a prendere una boccata d'aria ed Adamai acconsentì. Appena uscii mi ritrovai davanti uno spettacolo mai visto: tutto il villaggio era sospeso sugli alberi!!!!!! Le case, esternamente, erano dipinte di un bianco candido che quasi splendevano e avevano fiori variopinti sui davanzali o nei piccoli giardinetti, tutte le abitazioni comunicavano tramite ponti di legno e ovunque andavo una miriade di libellule mi sfrecciava davanti, era il più bello spettacolo che avessi mai visto in tutta la mia vita, ogni volta che pensavo di essere arrivato alla fine del villaggio scorgevo sempre altre case: mi sembrava infinito. Ma notai una strana cosa: il villaggio era deserto. Sentii un rumore forte e mi girai di scatto, erano i rintocchi del campanile di una chiesa. Li contai a mente: uno...due...tre. Appena i rintocchi finirono la pace ritornò, ma pochi secondi dopo vidi una porticina aprirsi seguita da altre ed altre ancora e una miriade di angeli si diresse in varie direzioni: alcuni in dei negozi altri in piazza. Stavo guardando tutti gli angeli volare da una parte all'altra del villaggio indaffarati, ma , in tutta quella confusione scorsi una porticina che si apriva in quell'istante e dalla porticina uscì timoroso un ragazzo: aveva una faccia rotonda e coperta di lentiggini gli occhi erano del colore del cielo, il naso era all'insù e la bocca era piccola; aveva capelli scompigliati di color castano chiaro. Era alquanto basso e indossava una maglietta bianca a maniche corte e pantaloni di un color grigio chiaro. Vi di un ragazzo che gli si avvicinava con fare minaccioso. Era tarchiato, aveva capelli biondi cortissimi e furenti occhi neri. Indossava una maglietta con maniche strappate e pantaloni anch'essi strappati e rattoppati qua e la.

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Capitolo 4
*** Stefy ed Evangeline ***


Tutto d'un tratto il ragazzo esclamò " dammi i soldi pivello!!" E il ragazzino impaurito cercò di dire una frase compiuta ma riuscì a dire solo" De...Derek i..io veramente..n..non li ho" allora Derek infuriato lo prese per la maglietta, io non riuscii a trattenermi e mi lanciai contro di lui facendo scudo al ragazzino ancora incredulo e gli stampai un pugno sul naso. Subito dopo scattai in posizione di difesa aspettando un contrattacco, ma Derek se ne andò umiliato per essersi fatto colpire da un ragazzino. Appena Derek scomparve dietro la porticina della sua abitazione, chiesi al ragazzino che avevo salvato " ciao io sono Piter White e tu chi sei?" Il ragazzo mi rispose ancora stupito dallo scampato pericolo " mi chiamo Stefy Mole e grazie per avermi salvato " " di niente, ma chi era? " " chi Derek, è il solito bullo di turno che rovina la vita a chi considera uno sfigato ." "Ma perché gli devi dei soldi?" Dopo questa domanda Stefy si incupì e con voce triste mi rispose " beh vedi, da quando è morta mia nonna non abbiamo più tanti soldi e i miei mi chiesero di fare il possibile per racimolarne alcuni, allora in classe chiesi di prestarmi una determinata somma ma tutti rifiutarono tranne Derek; e ora che glie li devo ridare ne vuole il doppio. Io per racimolare questi maledetti soldi, non mangio da Due giorni." Appena ebbe detto quella frase lo invitai a casa di Adamai per sgranocchiare qualcosa e lui accettò l'invito senza indugi. Stefy mangiava con avidità e si spazzolò ben dodici piatti di zuppa. Dopo essersi saziato mi fece fare il giro turistico del villaggio. Scoprii che quasi tutti i ponti del villaggio portavano in piazza e, in piazza scoprii che c'era una palestra di karatè, avrei tanto voluto combattere. Mi stavo dirigendo all'ingresso della palestra quando un urlo mi fermò " DEMONI, DEMONI A EST!!! " A quel grido tutta la gente del villaggio si alzò dalle panchine e uscì dai negozi, ci fu una grande luce e vidi miriadi di angeli spargersi in cielo fare contrasto con il color violastro dei demoni. Dopo aver visto questo strano spettacolo ci demmo una mossa anche io e Stefy e nella trasformazione mi accorsi che Stefy aveva una sorta di bastone shaolin come arma e che quindi ogni angelo aveva un'arma diversa ed io avevo la sacra spada del cielo. Io e Stefy ci lanciammo all'unisono contro uno dei demoni e gli tirammo un calcio doppio sulla faccia che lo annientò facendolo scomparire con il classico poof. Senza accorgercene combattevamo in sintonia, quello che faceva uno faceva l'altro. Tutto d'un tratto un demone da dietro mi prese con presa sicura che quasi mi soffocò, poi mi scaraventò in aria e finii addosso ad un angelo. Prima che potessi rendermi conto di quello che era successo stavamo già precipitando, allora raccolsi tutte le mie forze e presi la mano del l'angelo e cercai di volare in alto ma non cela feci e riuscii solo ad alleviare la caduta. Posai per terra l'angelo che mi resi conto era una lei: era bellissima, era bionda, aveva un nasino minuto e una bocca a cuoricino. Nella mano teneva ancora saldo il suo arco. Dopo pochi minuti arrivò Stefy che mi aiutò a farla risvegliare. Appena aprì gli occhi dello stesso colore del cielo mi disse un po' infastidita " perché mi sei piombato addosso " ed io ancora affascinato dalla sua bellezza le risposi che un demone mi aveva scaraventato contro di lei. Dopo attimi di silenzio mi feci coraggio e chiesi " non ci siamo ancora presentati, io sono Piter White e tu chi sei? " Lei con voce mutata, angelica mi disse " io sono Evangeline Bell " Evangeline che bel nome pensai. Ero perdutamente innamorato.

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