Everything Has Changed

di Silvi_MeiTerumi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Everything Has Changed.
 
A Blair capitava spesso di pensare a che bisogno c’era di dividere le persone della scuola in categorie. Era assurdo, tutti erano esseri umani, certo c’era chi era alto e chi era basso, magro o cicciottello, occhi chiari o scuri. . Insomma, si era diversi ma tutti provavano le stesse emozioni.
Tutti erano felici se ricevevano qualcosa che desideravano ardentemente oppure tutti sarebbero stati tristi a prendere un brutto voto a scuola.
Ma lei credeva che si poteva convivere civilmente anche se diversi fisicamente, eppure nel mondo non era cosi.
Un esempio di inciviltà era la scuola. Sia in quella vecchia e in quella nuova tutti erano divisi in gruppetti.
Era il suo primo giorno a Sidney e già odiava quell’edifico con i muri colorati di verde chiaro e gli armadietti eccessivamente troppo rossi per i suoi gusti.
E dopo essersi rivolta alla segretaria, una donna robusta con capelli grigi e occhi scuri circondati da adorabili occhiali rosa, si era diretta verso l’armadietto assegnato.
Durante il tragitto segreteria-armadietto si era imbattuta in una modella, che cercava di stare in piedi su quei trampoli rossi, la bellezza non le mancava di certo, alta e bionda, con il fisico appunto da modella.
Ma l’educazione le mancava sicuramente. Perché non chiami ‘ sfigata ’ una persona che nemmeno conosci. Eppure lei lo aveva fatto. Ma a Blair poco interessava.
Era abituata a commenti scortesi da tempo.
Veniva etichettata come la meno popolare per il suo modo di vestire non alla moda, o per i suoi occhi troppo comuni e i suoi capelli ordinari.
E nella nuova scuola era stata già messa sotto raggi-X dalle cheerleader/modelle.
Queste infatti, riunite in gruppo la continuavano a fissare mentre prendeva il quaderno per gli appunti dalla sua tracolla, non alla moda secondo loro.
I bisbigli continuarono fino a quando un gruppo di quattro ragazzi si avvicinò a loro.
Blair poteva scommettere di aver visto i loro occhi diventare a forma di cuore, e poteva scommettere che i ragazzi erano i più popolari della scuola.
Non poteva smentirlo, visto che erano tutti e quattro dei bei ragazzi. Ma erano nella norma secondo lei.
Poco importava, tra poco avrebbe avuto la sua prima lezione e di certo non voleva arrivare in ritardo.
 
Se Blair odorava di fragola quell’aula odorava di chiuso. Ma le finestre a che servivano? E quelle tapparelle color giallo sbiadito?
In belle giornate come queste sarebbe il massimo poter perdersi nel vagare con lo sguardo nel paesaggio di Sidney.
Ma a quanto pare a studenti e insegnanti non interessava molto il paesaggio.
Il scegliere il posto è sempre stato tragico per Blair.
I ragazzi che erano già seduti ai loro posti mentre passava la squadravano come se fosse malata di chissà quale rara malattia.
La ragazza dalla carnagione troppo chiara perché provenga da lì adocchiò una sagoma china su un libro a leggere intensamente le parole, come se volesse saziarsi di queste. Le sembrava una tipa amichevole.
-E’ libero questo posto? – chiese amichevolmente.
La ragazza del libro alzò piano il viso paffutello e con una mano si tirò gli occhiali bene sul naso. E con un piccolo accennò la invitò a sedersi.
-Sono Blair, piacere – le sorrise porgendole la mano candida con le unghie color pesca.
-Lucinda. . – rispose titubante.
-Cosa stai leggendo? – chiese sporgendosi verso il libro tenuto accuratamente sul banco.
-Oh, Romeo e Giulietta – le sue guancie si imporporarono di rosso, e il suo sguardo si abbassò come se avesse compiuto chissà quale reato per leggere tale libro.
-Ottima scelta, mi piace molto anche a me. . Anche se la fine è tragica la storia d’ amore è bellissima – anche a Blair piaceva leggere e aver trovato qualcuno che apprezzava Romeo e Giulietta la rendeva felice.
La loro piccola conversazione si interruppe lì quando un’ acuta risata si sentì.
La modella dal rossetto rosso fece il suo ingresso abbracciata a uno dei ragazzi di prima.
Si sedettero negli ultimi banchi e li si stavano mangiando praticamente la faccia.
-Più le stai alla larga meglio è – le sussurrò Lucinda che dopo l’entrata di un amico del ragazzo modello si voltò verso il libro.
Passarono cinque minuti quando una professoressa dai capelli color cioccolato e dal fisico fasciato da un vestitino color azzurro fece il suo ingresso mostrando un sorriso e poggiando la cartellina viola sulla cattedra.
-Salve ragazzi. Come state oggi? – chiese sedendosi attenta a non stropicciarsi il vestitino.
Un ‘bene’ si alzò dalla classe e la professoressa posò il suo sguardo sulla ragazza nuova.
-Tu devi essere la nuova arrivata, vero? – con un cenno di mano la chiamò accanto a sé.
Si alzò titubante e con passo incerto si avvicinò alla lavagna.
-Allora, io sono la Professoressa Ellis e insegno lettere – si presentò sorridendole.
-Io sono Blair Nelson – si presentò mordendosi l’interno guancia e scrutando con attenzione i volti dei suoi futuri compagni.
C’era chi se ne fregava e chi la guardava insistentemente. Quest’ ultimi erano la coppia ‘perfetta’ all’apparenza nell’ultima fila.
-Bene Blair, come te la cavi nella mia materia? – continuando a fissarla.
-Bene – non era di  molte parole e con quel ‘bene’ non voleva sembrare che fosse una cima in quella materia, ma semplicemente sapeva le cose essenziali per un voto discreto.
-Puoi accomodarti ora e spero che farai amicizia con tutti – disse calcando le ultime tre parole.
La lezione proseguì tranquilla e la professoressa Ellis le sembrava una brava donna, aveva un linguaggio fluido e preciso, non annoiava gli studenti e faceva sì che tutti apprezzassero la sua materia.
-Cosa hai le prossime due ore? – chiese alla sua compagna di banco ancora china sul libro e intenta a scrivere gli ultimi appunti.
-Ho due ore di matematica – esordì chiudendo il libro già ricoperto di scritte.
-Perfetto! Anche io, ti va se ci andiamo insieme? – Blair voleva fare amicizia e Lucinda la intrigava, si vestiva colorata e i suoi occhi azzurri sembravano chiedere affetto.
-Se non ti vergogni – ma Blair non ebbe il tempo di chiedere il perché di quell’affermazione che si ritrovò a seguire la ragazza bionda nell’aula di matematica.
 
 
La conferma della divisione nella scuola risultò più chiara quando Blair fece la sua comparsa in mensa.
E ora lei e Lucinda dove si sedevano?
-Io mi siedo sempre là – indicò un tavolino vuoto nascosto in un angolo sperduto della mensa.
-Va benissimo, l’ importante è sedersi e mettere qualcosa sotto i denti – e ridacchiando si diressero a passo svelto verso quel piccolo tavolino di legno non prima di prendersi qualcosa da mangiare.
Il cibo non era granché, quella poltiglia rossa che doveva essere sugo alla carne sopra la pasta fece perfino scappare la fastidiosa mosca che continuava a ronzare sopra la testa delle due ragazze.
-Ehi sfigata! Guarda dove metti i piedi! – la voce della tipa dell’ultima fila fece voltare tutti verso di lei.
Una ragazza dai capelli neri intanto la fulminava con lo sguardo.
-Questo non è posto per una come te! – la ragazza prima di voltarsi le mostro il dito medio e la mascella della bionda cadde a terra.
-Ashton fai qualcosa! – strillò tirando per un braccio il ragazzo divertito a guardarsi la scena, ma come se niente fosse ritornò a mangiare la sua mela rossa.
-Vanessa fa sempre così con chi le passa davanti – Blair riposò lo sguardo sulla ragazza di fronte.
-Crede che la scuola le appartenga. E’ bella e lei lo sa quindi lo sfrutta a suo vantaggio – spiegò poi ritornando alla sua pasta.
-E il ragazzo? – il suo sguardo in classe si era posato involontariamente sul ragazzo e lui con i suoi occhi l’aveva incantata.
-Lui è Ashton Irwin. E no, non è il ragazzo di Vanessa. Sono più amici di letto, ecco – spiegò imbarazzata Lucinda.
-In che categoria rientra? – domandò a bruciapelo.
-Mi sembra ovvio. E’ il capitano della squadra di football e suo padre è un ricco imprenditore –
Ora Blair era sicura del fatto che le categorie esistessero in quella scuola.
 
 
Hola :)
Come vi è sembrato il primo capitolo? :)
E’ un po’ noioso perché è il prologo, e serviva per introdurvi un po’ i personaggi, che non sono finiti ovviamente :)
Ho deciso che continuerò solo se comunque qualcuno segue la long, altrimenti non ha senso D:
Detto questo cosa ne pensate del personaggio di Blair e Lucinda? :)
Fatemi sapere :)
Alla prossima belle xoxo
  

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Everything Has Changed
 
Aggiorno solo se ci sarà almeno una recensione.
 
L’odore di lavanda di casa rilassava Blair più di ogni altra cosa e gli abbracci di sua mamma la facevano sentire protetta.
Nonostante i diciassette anni non poteva fare a meno degli abbracci dei suoi parenti e non si vergognava affatto.
Molti suoi coetanei si sarebbero tirati indietro se la loro mamma li avesse abbracciati in pubblico, ma lei no.
Dopo aver salito le scale in legno si diresse in camera sua per svolgere quei noiosi compiti.
-Ti ho portato un succo – entrò la donna di casa. Era come Blair, dai lineamenti dolci, occhi scuri e capelli castani.
-Grazie mamma – il succo fatto in casa era il migliore.
-Più tardi potresti andare a comprare del pane per stasera? Quello di oggi l’ha finito tuo padre – disse ridacchiando.
-Ovvio, vado io – se c’era da fare qualcosa in casa Blair lo faceva ben volentieri.
-Perfetto. Finisci i compiti e poi vieni – e la donna si chiuse la porta alle spalle.
Potrei chiamare Lucinda, infondo lei saprà dove si trovano i negozi qui.
Detto fatto. Inviò il messaggio e la risposta fu positiva.
 
 
-E qui c’è la pasticceria, la torta è davvero buona – spiegò Lucinda.
Erano passati dieci minuti e l’amica di Blair le stava facendo da guida turistica.
La città era molto bella e c’erano molti locali notturni che a detto di Lucinda solo i più ‘cool’ potevano entrarci.
-Ed ecco il supermercato! – esclamò di colpo.
-Oh bene –
L’aria condizionata colpì in piedi le sue gambe scoperte dai pantaloncini lilla e la sua maglietta rosa svolazzò per la folata.
La povera Lucinda si copriva con la felpa blu.
-Fa sempre freddo qui – sorrise, trattenendo i denti che da un momento all’altro si sarebbero scontrati.
Pane e perché no, delle caramelle alla frutta.
E dopo aver comprato tutto le ragazze si diressero verso la cassa e con grande sorpresa Blair incontrò di nuovo gli occhi del ragazzo, Ashton.
-Oh no – quel sussurrò non sfuggì a Blair, la sua amica non sembrava felice di vederli.
Già, perché insieme ad Ashton c’era un ragazzo alto e biondo che la stava fissando da lontano.
Le ragazze si avvicinarono ai ragazzi che dopo averle fissate si voltarono ritornando ai loro discorsi.
La cassiera sembrava così intenzionata a non far scorrere il nastro visto che stava animatamente cercando di filtrare con i due ragazzi.
-Scusi – la bionda attirò l’attenzione della ragazza – ma noi abbiamo fretta – disse scocciata.
Ma la rossa tinta si voltò e fece finta di non averla sentita. Un ringhio uscì dalle labbra di Lucinda.
-Emy, fai passare pure le due signorine – il ragazzo biondo le indicò.
-Va bene – sbuffò attorcigliandosi il riccio sfuggito  dalla crocchia.
-Certe cose non cambiano mai – Blair fissava l’amica intenta a fulminare con lo sguardo i ragazzi.
-Ehi Lucy, siamo ragazzi – disse mettendo un braccio intorno alle spalle di Ashton.
-Non chiamarmi così Luke – disse mentre estraeva dalla tasta delle monete.
-Lascia Lucinda, pago io le caramelle e il resto –
Si sentiva osservata e le dava fastidio.
Cosa aveva che non andava? Eppure prima di uscire si guardata allo specchio.
-Comunque io sono Ashton – le porse la mano.
-Blair – accettò insicura la mano porta.
-Quella nuova eh? –
-Eh già. . – non sapeva più dove guardare, si sentiva in imbarazzo.
-Andiamo Blair – la piccola mano di Lucinda l’afferrò per il braccio e la trascinò fuori dal supermercato.
 
 
-Lo conosci? – erano sedute sul letto di Blair, quest’ultima aveva insistito affinchè Lucinda si fermasse a cena così da conoscersi meglio.
-Chi? Luke? – esordì guardandola in viso e mordendosi il labbro inferiore.
-Si, lui – la curiosità la stava divorando.
-Diciamo che ci ho avuto a che fare – mormorò assumendo un colorito roseo.
-Ah. . Affari di cuore eh? – la stuzzicò.
-Già. . Ma gli affari sono calati a picco – disse trattenendo una smorfia.
-Ne parleremo più avanti. . Ora battaglia di cuscini! –
E la serata si concluse con una bella cena a base di lasagne e gelato alla fragola.
 
 
Eccomi di nuovo :)
Il capitolo non è lungo e mi spiace D:
Che dire, che Ashton abbia puntato a Blair?
E tra Lucinda e Luke cosa è successo? ;)
Ci vediamo alla prossima :)
Baci xoxo
 
 
  

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